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Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno III • numero 101 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 19 aprile 2010 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” Palio, fnal mente si prova a pagina 12

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a a pagina 12 Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno III • numero 101 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 19 aprile 2010 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” NOTIZIE IN BREVENOTIZIEINBREVE Un convegno su come quell’epoca ha influenzato l’opera di Fabrizio De André e di tanti altri scrittori e musicisti culTuRa 3 4 mercoledì 21 aprile 2010 4 4

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Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno III • numero 101 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • www.alsaba.itChiuso in redazione il 19 aprile 2010 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

Palio, f nalmente si prova a pagina 12

NOTIZIE IN BREVENOTIZIE IN BREVE

4 mercoledì 21 aprile 2010 4 culTuRa

Medioevo e modernità

La famiglia Baustelle

Un convegno su come quell’epoca ha influenzato l’opera di Fabrizio De André

e di tanti altri scrittori e musicisti

Un Centro per Fabrizio

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Il legame tra la città di Siena e Fabrizio De André, uno de cantautori più geniali della storia musicale del nostro paese è da sempre molto stretto. Proprio a Siena nel 2004 è stato infatti fondato il Centro Interdipartimentale di Studi Fabrizio De André, da una collaborazione tra l’Ateneo senese e la Fon-dazione Fabrizio De André. Altrettanto notorio è l’interesse che il poliedrico artista ha sempre mani-festato nei confronti del medioevo e delle sue sonorità; è piuttosto naturale quindi che il Centro Studi De André abbia organizzato nei giorni 19 e 20 aprile a Siena un convegno dal titolo Da Carlo Martello a Il Nome della Rosa. Il Medioevo rivisitato. Nelle due giornate gli interventi degli studiosi si sono alternati con letture di tesi medievali, ma anche contemporanei ispirati al medioevo, oltre a spettacoli musicali. Particolarmente interessanti i concerti dell’ensamble fiorentina L’homme Armé, diretta da Fabio Lombardo e specializzata nell’esecuzione di un repertorio alquanto interessante – che spazia nel panorama musicale dei secoli che vanno dal Trecento al Seicento – e di Carlo Pestelli, che ha pro-posto un’interpretazione di De André attraverso la canzone medievaleggiante del Novecento. All’interno del convegno si è tenuta inoltre una mostra di documenti musicali medievali e di docu-menti appartenuti a Fabrizio De André.Molto azzeccata da parte degli organizzatori l’idea di far partire una riflessione multidisciplinare sulle influenze della cultura medievale su quella contemporanea da una figura come quella di De André. E, aggiungiamo, altrettanto appropriata è la cornice di una città come Siena. L’interesse del cantautore genovese per le tematiche medievali risulta ben chiaro già dal primo album, nel quale compare la canzone che ha ispirato il titolo del convegno – la discussa e censurata (ora fa un po’ ridere, nel testo sarebbe forse comparsa la parola “escort”) Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers – ispirata a sonorità trobadoriche, ma anche dalla bellissima “La ballata degli impiccati”, ispirata all’omonimo componimento del poeta quattrocentesco francese Francois Villon, pubblicata postuma nel 1489. Non si può dimenticare poi, con un sano tocco di campanilismo, la sentita tra-sposizione musicale del celeberrimo sonetto S’i fosse foco del nostro Cecco Angiolieri, che compare nell’album Volume 3.Proprio in virtù di tutti questi legami del cantautore con la città di Siena, buttiamo là una provoca-zione: perché non seguire l’esempio di città per vocazione molto attente alla cultura come Firenze, Roma, Milano o Mantova – ma ce ne sarebbero molte altre – e dedicare una via o una piazza alla memoria di quello che è stato uno dei più grandi artisti del ‘900 italiano?

Nicola Panzieri

Non tutti sanno che proprio nella nostra città è nato il "Centro Interdipartimentale di Studi Fabrizio De An-dré", per iniziativa della Fondazione Fabrizio De André e della Facoltà di Lettere e Filosofia del nostro ateneo. La necessità di raccogliere, ordinare, inventariare e mettere a disposizione del pubblico ogni tipo di mate-riale utile allo studio della figura e dell’opera del gran-de artista genovese hanno portato alla creazione del Centro, che intende anche censire e recuperare ma-teriali relativi a Fabrizio De André (lettere, fotografie, registrazioni, libri annotati, appunti, ecc.) in possesso di amici, ammiratori, conoscenti e interlocutori di ogni tipo, impegnandosi ad acquisire tale documentazione su supporto digitale e/o fotografico e a metterla a di-sposizione solo con l’autorizzazione e le modalità sta-bilite dal proprietario.Presso la biblioteca della facoltà di Lettere di Siena vengono pertanto raccolti carteggi e documenti auto-grafi di Fabrizio De André o loro riproduzioni, libri e opere a stampa a lui appartenuti, nonché monografie, saggi e articoli relativi alla sua attività artistica. Oltre a curare gli aspetti relativi alla conservazione e alla con-sultazione dei materiali d’archivio, il Centro progetta, propone e coordina iniziative di ricerca scientifica. In quest’ottica vengono periodicamente organizzati con-vegni, conferenze, seminari di studio e vengono soste-nute iniziative editoriali.

Album di famiglia per i Baustelle. I tre ragazzi di Montepulciano che hanno scalato le classifi-che musicali con la loro musica colta e sofisticata hanno scelto una copertina alla Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band – lo storico album dei Beatles – per la loro nuova uscita, I mistici dell’Occidente. Nella copertina dell’album infatti compaiono non solo i membri della band, ma anche altri personaggi “misteriosi” ed un ritratto di Davide Lazzaretti, il mistico nativo di Arcidosso che era stato definito il “Cristo dell’Amiata”, al quale era stata dedicata la canzone Fuori dal controllo dai Gang, storico gruppo rock italiano. Se la figura di Lazzaretti è un chia-ro riferimento al titolo dell’album, «nato – spiega il leader Francesco Bianconi – in maniera un po’ casuale quando mi trovavo in una libreria esoterica vicino casa mia e curiosando tra i libri mi ha colpito questo titolo, I mistici dell’occidente, una raccolta di brani mistici curata da Elemire Zolla, che, devo dire, non conoscevo. Ho scoperto poi tra l’altro che, casualità, Zolla trascorse l’ultimo periodo della sua vita a Montepulciano, dove sono nato e vissuto e ho pensa-to: sarebbe perfetto come titolo di un disco di Battiato», rimane il mistero sugli altri personaggi che fanno compagnia ai membri del gruppo in copertina. «Volevamo dare una lettura ironica, fare una specie di ritratto di famiglia di freak in questa casa nobiliare, quasi una setta di eletti», spiega il leader Francesco Bianconi. Toccherà al pubblico indovinare chi sono quegli eletti che hanno avuto l’onore di comparire nella foto: sappiamo solo che c’è il produttore Pat McCarthy «che sembra una signora», in braccio a Rachele c’è il figlio del fotografo, seduto per terra c’è Rocco, il cane del fotografo, gli altri sono “amici” la cui identità è tutta da scoprire.

NOTIZIE IN BREVE

Giulietta e Romeo al Duomo

Ai Rozzi in scena l’Antigone di Sofocle

Un romanzetto rosa-noir ripropone Giulietta e Romeo in salsa senese. Riviene alla memoria il flm che Renato Castellani girò nel 1953 nella nostra città e che poi vinse il Leone d’Oro

Un’opera immortale dell’antico teatro greco, l’An-tigone di Sofocle, va in scena al Teatro dei Rozzi Venerdì 23 aprile, alle ore 21.15, nella versione del Laboratorio Teatrale Thiasos. Una serata per dare concreto sostegno a chi ha bisogno di aiuto e al tempo stesso fare del bene a se stessi, alimentando la propria cultura. Si tratta di una rappresentazio-ne unica organizzata dall’associazione Il Liceone e dall’ Associazione Italiana Cultura Classica in col-laborazione con il Comune di Siena, il cui incasso sarà devoluto al Gruppo Rafki di Siena, società

onlus impegnata in attività sociali e assistenziali in Tanzania. Il Laboratorio Thiasos costituisce una singolare espe-rienza formativa nata all’interno di una scuola, la Sezio-ne Classica del Liceo Volta della città valdelsana, ideata dal professore Sandro Biotti durante l’anno scolastico 1995-’96. Da allora il gruppo, formato da studenti, ha portato testi classici, in particolare Plauto e Lucrezio, a varie rassegne nazionali di teatro, riscuotendo sempre un meritato successo grazie alla qualità della messa in scena e della recitazione – che non hanno nulla da invidiare a

compagnie professioniste - e alla regia che è dello stesso professor Biotti. L’Antigone è una delle pietre miliari del-la storia del teatro e della cultura classica e sarà piacevole assistere allo spettacolo sia per chi ha solo qualche lon-tana reminiscenza scolastica, sia per chi si avvicina per la prima volta a tale testo. Questo il prezzo dei biglietti: platea e palchetti centrali 15 euro, palchetti laterali 10 euro e loggione 5 euro. Prevendita presso il Liceo Classi-co di Siena, il Liceo Classico di Colle Valdelsa e il Grup-po Rafki di Siena. Per informazioni e prenotazioni tel. 3336646835 – 3356885704 – 3289013476.

L’uscita del romanzetto rosa-noir La chiave del tempo (Sperling & Kupfer, Milano), nel quale Anne Fortier immagina una vicenda senese analoga a quella celeberrima di Giulietta e Romeo, con Tolomei e Salimbeni al posto di Capuleti e Montecchi, ha riportato alla memoria il flm di Renato Ca-stellani girato anche a Siena, tra il settembre e l’ottobre 1953. Il flm vinse il Leone d’oro 1954. A Siena le riprese si svolsero in mezzo a nugoli di cu-riosi. Duelli e botte in piazza Jacopo della Quercia, abbellita di una fontana uguale a quella di piazza delle Erbe a Verona; fughe a rompicollo per il vicolo Ugurgieri: fra’ Lorenzo che s’affretta a svelti passettini nel notturno vicolo di Tone; lo sposalizio celebrato furtivamente all’alba, nella Collegiata di San Quirico d’Orcia. All’epoca niente trucchi col digitale: le architettu-re dovevano essere modifcate o mascherate con altrettante architetture. Il

flm richiese trentasei mesi di lavorazione. La resa fgurativa fu strabiliante. La geometrica e luminosa scena urbana derivava dalla somma di alcuni dei momenti più belli di un’Italia sospesa in un incipiente Rinascimento. Lau-rence Harvey e Susan Shental, non avevano nulla di divistico. Castellani avevano voluto due volti ignoti. I costumi furono disegnati da Leonor Fini e si ispirarono a Carpaccio, Piero della Francesca, Pisanello, Paolo Uccello e Beato Angelico. Per prepararli occorsero due anni. Le lane furono tinteggia-te in oltre trecento colori. La troupe si spostava da una città all’altra (oltre a Siena: Verona, Venezia, Montagnana e Sommacampagna) con venticinque autotreni: una carovana da circo equestre. Fu una delle più nobili imprese del cinema d’una volta.

(r.b.)

Le illustrazioni provengono dall’Archivio di Roberto Barzanti

al Contrario

Marc Augé ha coniato il termine fortunatissimo “non-luoghi” per definire gli spazi non segnati da caratteri specifici che incontriamo nella nostra vita quotidiana: le anonime periferie, i mastodontici ipermercati, gli aggrovigliati nodi autostradali. Ovunque si fregiano delle stesse insegne. Dappertutto hanno la protervia di chi vuole imporre una presenza estranea. Il socio-logo francese è stato intervistato durante un conve-gno che si svolgeva a Firenze. E gli son state poste varie domande relative al destino della città. Appunto alcune risposte, lapidarie come sentenze: “La spetta-colarizzazione eccessiva di se stessa rende Firenze identica alla gran parte delle altre città: una vittima della cultura dell’immagine”; “Il vostro centro storico potrebbe essere definito come l’espressione del post-moderno più estremo, un nonluogo, uno spazio per il consumo a misura degli ospiti stranieri”; “Mi risulta che a Firenze abitino moltissimi stranieri, fenomeno che in verità interessa la Toscana tutta. È una cosa bella. A patto che la vostra regione e la vostra città non si trasformino in una riserva per ‘gli altri’”; “La città è un luogo vivo se è un’identità in divenire”; “La domanda che vi dovete porre è: come state cambian-do? Quanto e in che direzione vi state trasforman-do?”. E giù di seguito. Ho sempre pensato che, iro-niche rivalità a parte, Firenze e Siena siano state – e siano – investite da dilemmi affini. Siena ha avuto il vantaggio di chi, sconfitta nella lotta per la suprema-zia, s’è presa la sua rivincita conservando una misura urbana altrove compromessa. Firenze fa i conti col fu-turo e i rischi che comporta prima di Siena. Sarebbe il caso di approfittarne e non ignorare gli ammonimenti che ne derivano. Se il campanilismo servisse, almeno un po’, a imboccare strade alternative!

Difficilialternative

Roberto Barzanti

4 mercoledì 21 aprile 2010 4 54culTuRa

Siena Biotech,il Palazzo delle idee

Ai Fisiocriticila linfologia italiana

Già da un anno Siena festeggia i 700 anni del suo Costituto. Dal 28 al 30 di aprile le cel-ebrazioni entreranno nel momento clou, con il convegno “Siena nello specchio del suo Costituto in volgare del 1309-1310”, che ha come obiettivo quello di mettere a fuoco questa fertile e con-troversa stagione della storia senese. Il con-vegno, che avrà luogo nel complesso museale Santa Maria della Scala, vedrà gli interventi di tutti i più insigni studiosi del periodo mediev-ale, senesi e non.Il Costituto consiste in una traduzione nella lingua volgare, del popolo, dell’insieme delle norme e delle leggi che regolavano la vita pub-blica e si deve al meticoloso lavoro del notaio Ranieri di Ghezzo Gangalandi.All’epoca della redazione del Costituto, Siena era governata dai Nove, reggenti provenienti dal ceto mercantile e dal comando erano es-clusi, proprio per statuto, i membri delle

famiglie nobili. Il loro governo durò dal 1287 al 1355, periodo che la tradizione storiografca identifca come l’età dell’oro della Repubblica Senese. In effetti, per buona parte del tempo,

la città fu in quegli anni amministrata in modo sostanzialmente stabile e tenuta lontano da guerre e conflitti, grazie ad un grande lavoro di mediazione politica. Fu quindi una stagione di sogni di grandezza che di volta in volta si con-cretizzarono nella Torre

del Mangia, nella conchiglia del Campo o nel-la sottomissione di molti castelli del contado. Molte grandi opere furono messe in cantiere in quegli anni, alcune delle quali furono termi-nate nello stesso periodo. Altre furono portate a termine in epoche successive o, addirittura, abbandonate come successe – anche a causa dell’epidemia di peste – ai lavori di costruzi-one della cattedrale, dei quali abbiamo ancora le vestigia nel "Facciatone" di piazza Jacopo della Quercia.

Siena nello specchioUn convegno internazionale sui 700 anni del Costituto senese

Si terrà all’Accademia dei Fisiocritici il 19 aprile alle ore 16,30 il secondo appuntamento pubbli-co del ciclo “Medicina oggi” intitolato “Siena e la Linfologia Italiana. Da Mascagni a Comparini a Tosatti”. Linfa, Linfatici e Linfonodi rappresen-tano le tre principali parole-chiave della moderna Linfologia, scienza che affonda le sue radici a Sie-na, dato che lo studio dei Linfatici ebbe come culla culturale e scientifca l’Accademia dei Fisiocritici. Interverranno il presidente della Società Italiana di Linfangiologia Corradino Campisi, l’urologo Angelo Acconcia e il chirurgo specializzando Cor-rado Cesare Campisi dell’Università di Genova. Al termine della conferenza di cui è presidente e promotore Mario Comporti, è previsto l’interven-to aperto del pubblico. L’iniziativa si rivolge ai chi-rurghi di tutte le branche specialistiche, a medici, docenti, specializzandi, dottorandi e studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia ma anche, dato il carattere storico dell’argomento, a tutti coloro che hanno interesse o curiosità per il tema proposto.Mascagni, Comparini e Tosatti sono stati i tre fari che, con le loro ricerche basilari, hanno proiettato la Linfologia nel panorama scientifco e culturale prima italiano e poi europeo e mondiale. La con-ferenza loro dedicata traccia le tappe storiche, i traguardi clinico-scientifci raggiunti e le più sug-gestive prospettive future di questa Scienza.

Siena Biotech si mette in mostra. Sarà presentato giovedì 22 aprile 2010, ore 18, presso l’Audito-rium Medicines Research Center di Siena Biotech, il volume Siena Biotech. L’edificio delle idee . Il li-bro illustra la storia di Siena Biotech, società stru-mentale della Fondazione Mps attiva nel settore delle biotecnologie e malattie rare, dalle origini fno alla realizzazione del nuovo centro ricerche in

via Fiorentina.Il volume, edito da Protagon Editori Toscani, è stato cu-rato da Maurizio Boldrini e si artico-la in sei capitoli nei quali si illustrano le tappe della nascita dell’azienda e della costruzione della sede. Il volume è inoltre corredato

da numerose schede tecniche e dalle fotografe di Bruno Bruchi ed Elena Ripamonti, la grafca è di Maruska Pradelli Rossi.Alla presentazione, oltre al curatore, interverranno il presidente di Siena Bio-tech Marco Parlangeli, l’amministratore delegato di Siena Biotech Giovanni Gaviraghi e il presiden-te della Fondazione Mps Gabriello Mancini.

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Arriva la bella stagione, arrivano le rondini ma, con il sole e le piante in fore, arri-vano anche le allergie. Sempre più persone ne soffrono, ma pochi sanno che per allergia si intende una risposta ipersensibile del sistema immunitario nei confronti di agenti estranei, definiti allergeni. In Italia sono circa nove milioni e mezzo le per-sone che, specialmente in questo periodo dell’anno, lamentano i malesseri tipici dell’allergia da pollini e anche a Siena i casi risultano essere in crescita, soprattutto tra i giovani. Per questa notevole parte di popolazione primavera diventa sinoni-mo di starnuti a ripetizione, occhi arrossati e prurito diffuso. Sebbene un soggetto allergico su 5 accusi problemi durante tutto l’anno, nella maggior parte dei casi il momento critico rimane quello dei mesi primaverili, con il picco assoluto tra mar-zo e maggio. Per gli allergici ci troviamo quindi nel periodo peggiore dell’anno, con pollini che si sollevano e volano ovunque e con un’inalazione stimata di que-ste polveri che varia dai 2.500 ai 20.000 granuli al giorno. I pollini maggiormente diffusi come allergeni sono quelli derivanti dalle graminacee selvatiche (gramigna, loglio, erba cadolina etc), dagli ulivi, faggi, ontani, betulle, noccioli e cipressi; non

mancano le piante erbacee, come la parietaria, l’artemisia, l’ambrosia e la piantaggine. Il meccanismo che porta a questa reazione sproporzionata del sistema immunita-

rio è influenzato da molti fattori ambientali, ereditari, legati alle abitudini, all’igiene etc. Un elemento sempre più decisivo nello scatenarsi delle allergie pare essere inoltre il

problema dell’inquinamento: secondo un’indagine dell’Eurisko, infatti, sem-bra che sia il Nord Italia la zona maggiormente colpita da questi disturbi, a

causa delle polveri sottili e della contaminazione dell’aria; qui la cronicità delle allergie si alza ben al di sopra della media nazionale stimata intor-no ai 14 anni. Purtroppo il dato d’incremento dei soggetti con allergie

è ben evidente, soprattutto in Italia: se nel mondo, infatti, gli allergici al di sotto dei 14 anni rappresentano il 20% della popolazione, qui si arriva addirittura al 34%. Quanto a chi ha più di 14 anni, la stessa ricerca Eurisko mostra che le più colpite sarebbero le donne, con una percentuale che supera addirittura il 60%. Per tutti, comunque, il momento peggiore della giornata pare essere il mattino, poiché, stando alle dichiarazioni dei pazienti, è proprio nelle prime ore del

giorno che si concentrano i disturbi più fastidiosi: raffche di starnuti, pru-rito e lacrimazione degli occhi, naso chiuso. Tutto questo, ovviamente, si

riflette nella qualità della vita con sintomi derivati come eccessiva stanchez-za ed irritabilità o poca capacità di concentrazione.

Maledetta primavera

Crescono i casi di allergie stagionali nella nostra città e non solo. I sintomi:

starnuti, occhi arrossati e prurito

Pagine a cura diElena Vannucci

4 mercoledì 21 aprile 2010 4 74

come e dove curarsia siena

Nella nostra città è presente un impor-tante centro che si occupa di allergie proprio all’interno del policlinico S. Maria delle Scot-te; si tratta della Struttura sempli-ce di Allergologia Dermatologica, un centro specializza-to e famoso in tutta Italia, sotto la respon-sabilità della dottoressa Laura Flori. Per chi avesse problemi di allergia (o presunta tale), specialmente se connessa a problemi respiratori, il reparto da contattare presso l’ospedale di Siena è quello di Fisiopatolo-gia e riabilitazione respiratoria, diretto dal dottor Marcello Rossi; questa struttura ha infatti al suo interno anche diversi ambula-tori di allergologia. Oltre a questo, un altro contatto utile è quello con il reparto di Otori-nolaringoiatria, diretto dal professor Danie-le Nuti o con la responsabile per le malattie dell’apparato respiratorio, la dottoressa Pa-ola Rottoli. A conferma del sempre crescen-te interesse che il policlinico senese sta de-dicando al delicato problema delle allergie, lo scorso settembre sono state organizzate due giornate di studio focalizzate proprio su questo argomento. Il dottor Francesco Mu-riaca, docente di Allergologia Professionale presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Siena e responsabile dell’iniziativa, aveva posto in quell’occasione l’accento proprio sui nuovi sviluppi nella cura delle allergie, soprattutto consultando i dati al rialzo dei pazienti coinvolti. Alle due giornate di studio avevano preso parte diversi esperti e profes-sionisti del settore, con lo scopo di definire nuovi scenari per il trattamento dei sintomi legati alle allergie.

I medici raccomandano a chi in questo periodo accusi sintomi particolari come problemi alla respirazione, raffreddore prolungato, fastidio agli occhi o pruriti, di sottoporsi alle prove allergiche. Questi semplici esami possono essere effettuati in vario modo sia a livello cutaneo, con l’utilizzo di sostanze che vengono fatte entrare in contatto con il corpo del paziente, sia attraverso un semplice prelievo di sangue. Una volta individuata l’eventuale allergia, si procede solitamente con la somministrazione di antistaminici o di spray e col-liri decongestionanti. Per quanto riguarda la prima categoria di farmaci, essi agiscono bloccando l’azione dell’istamina, la sostanza che l’organismo produ-ce in seguito alla reazione allergica. Il loro effetto collaterale più importante, almeno fno a poco tempo fa, era la sonnolenza che potevano provocare nei soggetti che l’assumevano: questo disturbo è stato largamente superato dagli antistaminici di ultima generazione, che infatti posseggono un effetto sedativo molto scarso. Da poco sono stati introdotti sul mercato farmaceutico anche alcuni vaccini antiallergici, i quali agirebbero come desensibilizzatori: abi-

tuando infatti l’organismo ad entrare in contatto con piccole dosi dell’allergene, questi vaccini contribuirebbero a diminuire mano a mano i sinto-mi dell’allergia nei pazienti. Oltre a questi interventi farmaceutici, esistono comunque una serie di “buone regole di comportamento” che possono aiutare i soggetti allergici a sopportare meglio questo diffcile periodo dell’anno, come: farsi rapide docce con acqua tie-pida quotidianamente; utilizzare prevalentemente intimo ed abiti in cotone o lino; per i bambini, evitare peluches o giochi simili in cui cioè è diffcile togliere del tutto la polvere; pulire casa con regolarità possibilmente non in presenza del soggetto allergico; evitare le occa-sioni di esposizione al rischio, come le scampagnate nel periodo di foritura; non fumare e, comunque, evitare luoghi dove si fuma. Per chi soffre di rinite allergica, inoltre, è consigliabile seguire una dieta che elimini alcuni alimenti vegetali che contengono sostanze simili a quelle dei pollini; in particolare, ad esempio, per chi soffre di allergia alle graminacee, sarebbe consigliabile fare attenzione a kiwi, pesca, melone, agrumi, pomodori, albicocche, frumento e mandorle. Gli allergici alla Parietaria, invece, dovrebbero evitare basilico, ciliegie e melone, mentre chi è allergico alle Composite, miele, prezzemolo, fnocchio, carote, sedano, banana e camomilla.

Farmacie non solo

Oltre agli antistaminici alcuni consigli utili per “sopravvivere” nel lungo

periodo primaverile

4 mercoledì 21 aprile 2010 4 8 3 NOTIZIE IN BREVE25 apRIlE

In città i festeggiamenti inizieranno il 24 aprile con la gara podistica Uisp Siena (alle 21.30, da porta Camol-lia a piazza del Campo). La giornata del 25 aprile sarà inaugurata alle 10 al Camposcuola “Renzo Corsi”, in viale Avignone, con le gare di atletica su pista “Meeting della Liberazione” e alle 10.30 con l’apertura al pubblico delle “Stanze della Memoria” in via Malavolti. Nel pomeriggio avrà luogo il tradizionale corteo. Il ritrovo dei partecipanti avverrà alle ore 16.15 ai giardini La Lizza, dove saranno subito onorati i caduti dell’Asilo Monumento. Il corteo, accompagnato dalla banda “Città del Palio”, sflerà poi per le vie del centro, deporrà le corone all’Università degli Studi di Siena e alla Sinagoga, e proseguirà fno a piazza del Campo. Qui si svolgerà la cerimonia uffciale con l’intervento del sindaco Cenni, di una rappresentanza di studenti e di Moni Ovadia. A seguire il contributo della Provincia: saranno premiati i giovani vincitori del concorso “LiberiAmo il 25 aprile” e interverrà il presidente Simone Bezzini. È stato proprio lui nei giorni scorsi a porre l’accento sull’importanza della Liberazione, ricordando che il 25 aprile è «Una data che non può avere una bandiera o un colore, perché la Festa di Liberazione è e deve essere la festa di tutti gli italiani, espressione di un Paese fondato su un minimo comune denominatore di valori, che è il fondamento della nostra Costituzione». A questo proposito, il presidente ha rinnovato l’invito a partecipare alle manifesta-zioni di domenica a tutta la cittadinanza, proprio per fare in modo che non solo si conservi la memoria di un giorno così importante per l’Italia, ma che questa si metta poi in pratica attraverso l’insegnamento e la diffusione dei suoi valori fondamentali. Il programma di Siena continuerà poi con la banda che giungerà fno a piazza Indipendenza, dove dalle 16 sarà possibile visitare lo spazio delle associazioni senesi “Piazza Tematica”. Al teatro dei Rozzi, infne, è previsto per le 19.30 l’appuntamento con Moni Ovadia e il suo spettacolo “Senza confni: ebrei e zingari”. Molte le iniziative anche in provincia. A Monticiano i festeggiamenti per la Liberazione inizieranno sabato 24 aprile, quando alle ore 15 presso il “Cippo di Scalvaia” saranno deposte le corone in onore dei caduti. Subito dopo, in Piazza Sant’Agostino si terrà la sflata della banda “La Ginestra” di Poggibonsi e l’inter-vento del presidente della Provincia Simone Bezzini; del presidente dell’Unione dei Comuni della Val di Merse, Luciana Bartaletti; del consigliere regionale, Marco Spinelli; del vicepresidente Anpi provinciale, Mario Cresti e del parlamentare alla Camera dei deputati, Susanna Cenni.A Colle di Val d’Elsa oltre ai tradizionali festeggiamenti della giornata della Liberazione sono da segnalare le numerose iniziative, che sono già iniziate sabato scorso e si concluderanno solo il 15 maggio; per questa data è previsto al Teatro del Popolo, l’incontro rivolto alle scuole superiori “Io e gli altri, rileggiamo l’arti-colo 3 della Costituzione”, con Luigi Banconi e Ernesto Maria Ruffni dell’associazione “a Buon Diritto”. Fervido il programma anche in tutti gli altri comuni della Valdelsa: le iniziative, organizzate sotto il coor-dinamento del Comune colligiano coinvolgeranno Barberino Val d’Elsa, Castelforentino, Certaldo, Poggi-bonsi, San Gimignano, le diverse sezioni Anpi e i Comitati per la difesa delle istituzioni democratiche. Rimanendo in provincia, a Sinalunga si organizza per il 25 aprile il Brazilian Day. Quest’evento nasce, si legge nelle pagine del programma, dalla volontà di favorire l’incontro tra persone di culture e nazionalità diverse. In concomitanza di due date signifcative (21 aprile, festa nazionale brasiliana e giorno del patrono civico, simbolo dell’indipendenza, e 25 aprile, ricorrenza che tutti conosciamo), sarà dunque celebrata l’in-tegrazione culturale e l’importanza di valori che vanno ben oltre ogni tipo di diversità. Per la serie ai temi della libertà individuale, della democrazia e uguaglianza, propri della Liberazione, non si mette mai freno.

Due giorni di festeggiamenti

AttualitàdellaLiberazione

25 aprile

moni ovadia sul palco, in piazza e poi ai rozziMoni Ovadia, artista mirabile da sempre attento ai temi della mul-tietnia, animerà con il suo piglio ironico la Festa della Liberazione a Siena. Il pomeriggio sarà sul palco della cerimonia ufficiale in piazza del Campo, dove è previsto, a se-guito dell’intervento di apertura del sindaco Cenni, il suo contributo di uomo e artista sull’importanza dei temi connessi al ricordo della

Liberazione. Alle 19.30 Ovadia sarà al teatro dei Rozzi con lo spettacolo “Senza confini, Ebrei e Zingari”. Quest’opera ha già riscosso un enorme successo nei teatri di tutta Italia e ora si appresta ad incantare il pubblico senese grazie alle spiccate capacità affabulatorie e alla voce profonda e appassionata di Moni Ovadia. La rappresentazione, interpretata e scritta dall’artista di origini ebraiche e sefardite, racconta la storia di due popo-li accomunati da un passato di esilio, continuo cammino e persecuzioni. L’intento è quello di portare alla luce come il viaggio, essenza dei popoli nomadi, sia ignaro dello scorrere del tempo e abbia accompagnato per secoli la memoria di queste due culture. Due popoli, quelli raccontati, che hanno incarnato per anni la condizione di “altro” rispetto alle culture do-

4 mercoledì 21 aprile 2010 4 9425 apRIlE

Sarà celebrato in questo fne settimana il 65° anniversario della Liberazione del po-polo italiano dall’oppressione nazifascista. Molte sono le cerimonie istituzionali, gli incontri e le feste popolari, che come ogni anno animeranno la nostra provincia, da sempre attenta a ricordare un periodo profondamente signifcativo per i nostri territori. Quest’anno però sono molti gli interrogativi che si generano: festeggiare il 25 aprile ha lo stesso signifcato di sempre? Nemmeno un mese fa veniva oltraggiato il monumento ai martiri di Scalvaia, atto vandalico rivendicato da un volantino con-tenente dure parole contro la memoria storica del nostro Paese.Vittorio Meoni, presidente dell’Istituto storico della Resistenza senese e unico so-

pravvissuto all’eccidio di Montemaggio, ha rispo-sto ad alcune domande. A suo parere, anche alla luce dei recenti atti vanda-lici al monumento di Scalvaia, ha sempre lo stesso significato la Festa Nazionale della Liberazione?«Certo, ha sempre un signifcato profondo parla-re di 25 aprile e Liberazione. È sempre d’attualità parlare di antifascismo militante, della conserva-zione della Resistenza, che poi hanno gli stessi valori riportati nella Carta Costituzionale. Contro ogni ritorno ai sistemi del passato, ai sistemi di so-pruso del fascismo, che purtroppo restano attuali con le manifestazioni neofasciste, bisogna portare avanti l’ideologia della Festa della Liberazione».

La lotta per la liberazione dal nazifascismo e dall’oppressione era ispirata ai valori della libertà individuale, dell’uguaglianza e della democrazia. La nostra società secondo lei, a 65 anni di distanza, ha raggiunto questi valori?«I valori ci sono nella Carta Costituzionale. Solo che nella prassi tutte le forze po-litiche e istituzionali dovrebbero cercare di darvi concretezza e forma, sennò resta-no solo parole. La difesa della Costituzione è, non a caso, uno dei punti principali dell’attuale fase politica. Difenderla nei suoi valori portanti è perciò compito delle forze che ancora oggi si ispirano all’antifascismo».E c’è il rischio che si ripetano atti come quello di Monticiano..«Si, atti come questi sono il chiaro esempio che c’è ancora chi attacca la Resistenza e i valori che ad essa si ispirano. Contro questi atti servirebbe una risposta più ampia e decisa».Dove trascorrerà i festeggiamenti del 25 aprile? Sarà al tradizionale corteo?«Sì, sarò a Siena. Poi come tutti gli anni verrà il momento in cui ricorderemo gli altri grandi momenti che hanno caratterizzato la Resistenza in provincia di Siena, e tra questi l’eccidio di Montemaggio».

Vittorio Meoni: valori attuali

nelle piazze di tUtta la provinCia

per diFendere la CostitUzione

e i valori dell’antiFasCismo

25 aprile

Pagine a cura diVanessa David

Parla il Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza

moni ovadia sul palco, in piazza e poi ai rozziminanti dell’occidente cristiano, ma che, nonostante tutto, sono riusciti ad essere popoli in tutto e per tutto, ma senza confini. Lo spirito esaltato è quello di due culture quindi che, comunque, non hanno mai smesso di ribellarsi ad ogni forma di sopruso e alla prevaricazione del potere bellico. All’omaggio di Ovadia alle due culture vittime della Storia fanno da sfondo le evocative atmosfere est-europee delle musiche rom e klezmer. Il lavoro è, infatti, un recital di canti, musiche, storie rom ed ebraiche. Per Ovadia «Senza confini è la nostra assunzione di responsabilità; la sua forma si iscrive nella musica e nel teatro civile, arti rappresentative e comunicative che possono e devono scardinare conformismi, meschine ragionevolezze e convenienze nate dalla logica del privilegio».

NOTIZIE IN BREVEpOlITIca

A Siena il Partito Democratico mantiene il primato e a chi ha parlato, nel dopo voto, di “un’emorragia di consensi”, il Pd senese risponde riconfermandosi fortezza quasi inespugnabile per il Pdl, che sì ha aperto le sue porte al Premier, ma con il sorriso di chi nuovamente ha confermato la propria leadership in pro-vincia. Quello che è emerso all’Attivo Comunale del PD di Siena lunedì scorso, infatti, è che il Pd è il primo partito in tutti e 36 comuni della provincia di Siena e in ben quattro di questi ha superato il 60 per cento. Con il 50,4 per cento dei voti, pari a 60.701 preferenze, la provincia di Siena si conferma la roccaforte del Partito democratico a livello nazionale, guadagnando – rispetto alle provinciali del 2009 – oltre 3,7 punti percentuali. Enrico Rossi, candidato del centrosinistra, ha raccolto in provincia di Siena 86.891 voti, con un risultato della coalizione Toscana democratica pari al 66,4 per cento. Con questi dati si riassume l’exploit di Enrico Rossi in provincia di Siena. Il neo presidente della Regione Toscana ha fatto il pieno di voti in terra senese, forte di 60.701 consensi provenienti dal Partito democratico e di un bilancio complessivo della coalizione Toscana democratica pari a 79.984 voti. A livello regionale il risultato senese di Rossi conquista il secondo posto preceduto solo da quello di Livorno, dove l’ex assessore alla sanità ha raccolto il 66,9 per cento dei voti. Bando ai dati e alle percentuali, veniamo a cosa ne pensano gli esponenti del partito.

L’analisi a Sienadel dopo voto

«La Toscana ancora una volta si conferma terra democratica, un esempio a livel-lo nazionale per il Partito democratico e il centrosinistra – ci dice il segretario provinciale Elisa Meloni – Siena è il baluardo del Pd, non solo in virtù della sua tradizione di buongoverno, ma perché in ogni occasione conferma una grande capacità di interpretare, anche di fronte a cambiamenti sociali ed economici im-ponenti, i bisogni e le aspettative dell’intera provincia. Lo dimostrano sia gli ot-timi risultati ottenuti anche nei territori più colpiti dalla crisi, come la Valdelsa, sia la grande affermazione ottenuta nel capoluogo con il 42,7 per cento, che è il miglior biglietto da visita in vista delle elezioni amministrative del 2011. Il risul-tato del Pd – conclude il segretario – assume una rilevanza ancora maggiore alla luce della sconftta del Pdl e del mancato sfondamento della Lega. Il carroccio non solo non sfonda in provincia di Siena, ma non riesce neanche a recuperare i voti persi dal Pdl, per cui il saldo del centrodestra è ancora una volta negativo. A livello provinciale il Pdl perde oltre il due per cento, con alcuni tonf notevoli come a Poggibonsi, dove perde oltre 4 punti, e a Colle e Montepulciano, dove scende di quasi 3 punti percentuali. I risultati peggiori per il Pdl si registrano a Monticiano (-12,85), con la Lega Nord che recupera solo in parte il tracollo del Pdl segnando un + 9 per cento, e a Radicondoli (-7,7), dove invece non c’è alcun travaso di voti alla Lega Nord che addirittura perde uno 0,6 per cento».

Un altro esponente del PD, Franco Ceccuzzi, ci spiega il perché di questa vittoria: «Quella di Enrico Rossi è l’affermazione di un candidato vero, quale migliore espres-sione di un partito vero. Gli elettori lo hanno scelto perché lo conoscono e stimano le sue capacità di governo. Inoltre hanno apprezzato un linguaggio di verità che non ha negato la crisi economica, ma ha puntato a scuotere e mobilitare tutte le energie mi-gliori per aprire una nuova stagione di crescita. Gli elettori gli hanno affdato anche la leadership politica perché sa rappresentare tutta la regione, perché è cresciuto gover-nando, e non è si imposto solo grazie ad un’ottima campagna di comunicazione, che pure lo ha accompagnato in questi mesi. Questo è il primo dato di valore nazionale: si può diventare presidente di regione, anche senza essere un presentatore televisivo, e magari avendo già alle spalle una solida esperienza amministrativa di sindaco e di assessore regionale. Il secondo riguarda il Pd toscano e la crisi economica che ha ri-schiato di spezzare quel “patto tra produttori” che ha unito per generazioni lavoratori dipendenti e autonomi in nome dell’etica del lavoro e della coesione sociale. La Tosca-na che esce dalle urne ha dichiarato che è disposta a rimboccarsi le maniche, a credere in una nuova industrializzazione, a investire negli ammortizzatori sociali, nella scuola e nell’università, al posto dello Stato che si è ritirato, a causa delle politiche del governo. Il Pd, nel 2010, con il 40 per cento dei consensi rappresenta questa Toscana che vuole rinnovare il suo patto sociale e non è disposta a mettere gli uni contro gli altri».

«Da noi la Leganon sfonda»

«Presidente e non presentatore»

Cosa ne pensa Elisa Meloni Cosa ne pensa Franco Ceccuzzi

Pagine a cura diAnna Maria Di Battista

4 mercoledì 21 aprile 2010 4 114pOlITIca

Bilancio consolidato: 686 milioni di attività

Approvato dal Comune di Siena. Le dichiarazioni dell’Assessore Massimo Bianchi

Il Comune di Siena ha presentato nei giorni scorsi il Bilancio Consolidato per un totale di 686 milioni di euro di attività. «Siena è tra le prime città a mettere a punto il proprio bilancio consolidato – dice Mas-simo Bianchi, assessore al Bilancio del Comune di Siena – e grazie a questo strumento è possibile avere una visione unitaria di tutti i servizi connessi all’amministrazione, così da riuscire anche a razionalizzare l’offerta e migliorarla ulteriormente. Inoltre, il bilancio consolidato serve agli amministratori e ai tecnici a conoscere fno in fondo la situazione economica, fnanziaria e patrimoniale di tutte le aziende controllate, così da consentirci di assumere consapevolmente decisioni strategiche riguardanti il gruppo comunale».Dodici società di capitali, tre consorzi e vari soggetti aziendali senza fni di lucro, che insieme hanno svolto nel 2008 attività per 686 milioni di euro, con un patrimonio netto di 336 milioni, mentre il valore

della “produzione” è stato di 169 milioni con un utile netto valutato in 10 milioni. Sono questi i numeri del bilancio consolidato del Comune di Siena realizza-to in collaborazione con Giuseppe Grossi, profes-sore associato del Dipartimento di Studi Aziendali e Sociali dell’Università di Siena, e Francesca Pepe, dottoranda di ricerca in “Governo e Management Pubblico”, che riassume e rendiconta l’insieme delle attività svolte da tutte le società partecipate dall’am-ministrazione.«Sono dati importanti – commenta il sindaco di Sie-na, Maurizio Cenni – perchè tratteggiano l’importan-za delle partecipazioni dell’amministrazione comu-nale, ma soprattutto perchè si traducono in servizi concreti per i cittadini. Attraverso le società di cui deteniamo delle quote, infatti, possiamo rispondere in maniera effcace ed effciente alle esigenze delle persone».Le società di capitali a cui partecipa il Comune sono ben 12: SienAmbiente, Intesa, Acquedotto del Fiora, Siena Parcheggi, Train, Fises, Promosiena, Etruria Innovazione, Apea, Siena Casa, Aeroporto di Ampu-gnano e Microcredito di Solidarietà. A queste si ag-giungono i 3 consorzi, Terre Cablate, Ato dei Rifuti della Toscana del Sud e Ato 6 Ombrone, oltre ad una serie di soggetti aziendali senza fni di lucro: istitu-zioni, aziende pubbliche, associazioni e fondazioni, come la Biblioteca degli Intronati, l’Istituto Franci, l’Aps, la Fondazione Monastero, la Fondazione Dopo di Noi, Qualivita, l’Enoteca Italiana e Arsnova.

gli auguri al sindaco

Anche la redazione de Il Gazzetino Senese invia i migliori auguri di pronta guarigione al Sindaco Maurizio Cenni ancora convalescente in seguito ad una brutta caduta in bici che gli ha provocato la rottura dello zigomo e della mano sinistra. Come ha detto, però, il sindaco nell’intervista rilasciata a Stefano Bisi e uscita nel Corriere di Siena di lunedì scorso, spera di tornare presto a lavoro: «Vediamo come procede il decorso, spero di riuscire a tornare prima, vorrei tornare prima. Comunque la macchina amministrativa va avanti lo stesso, mi sento con gli assessori e quindi non cambia molto, salterò gli appun-tamenti istituzionali e di questo mi scuso fin d’ora». E alla domanda se ci sarà al consiglio comunale per l’adozione del regolamento ur-banistico risponde: «Conto di farcela, ma anche se non riuscissi sono tranquillo. È stato fatto un buon lavoro con scrupolo e competenza».

12 3 NOTIZIE IN BREVEpalIO

Il vulcano ha fermato gli aerei in tutta Europa, ma non è riuscito a bloccare appassionati e addetti ai lavori del mondo paliesco. Questo fne settimana, fnalmente, il tempo ha dato un po’ di tregua e la stagione delle corse in provincia ha così avuto modo di entrare nel vivo.Il week-end molto intenso per le dirigenze si è aperto con la doppia riunione di Monteroni: ben 12 corse tra mattina e sera, che hanno visto impegnati quasi tutti i fantini del circuito e una buona parte dei cavalli. In generale, le condizioni dei soggetti che ambiscono ad entrare nei dieci è sembrata piuttosto buona, nonostante le poche occasioni avute per mettersi in mostra. Qualche brivido agli spettatori – ma anche alle dirigenze, considerate le molte squa-lifche per il Palio di luglio – lo hanno causato le cadute, nelle quali però i fantini coinvolti non sembrano aver riportato conseguenze serie.Doppio appuntamento invece nella giornata di domenica. Molti senesi si sono infatti riversati sulla costa, precisamente a Marina di Grosseto, per assistere al Palio dei Venti, che ha visto ga-reggiare 67 cavalli (divisi in nove corse, due delle quali dedicate ai purosangue) sulla pista da 800 metri – tutta sulla spiaggia – allestita tra i More-no Beach e il Faro.Giornata di corse anche a Legnano dove, dopo le corse della mattina, si è corso il Gran Premio Collegio dei Capitani. Dopo le batterie di sele-zione, hanno avuto accesso alla fnale Silvano Mulas, Andrea Mari, Walter Pusceddu, Giusep-pe Zedde, Andrea Farris e Giovanni Atzeni, con quest’ultimo che è riuscito a prevalere su tutti e a conquistare così la prima vittoria del 2010.

Ormai per i “cittini” di contrada è un’istituzione, un appuntamento obbligato, una tappa fondamentale. Stiamo parlando di Odeon, la rassegna di teatro contradaiolo, ideata dalla Contrada dell’Onda nel 1978 e da allora portata avanti con passione ed una perfetta organizzazione. Nel corso degli anni, un calcolo approssimativo ci consente di stimare che siano stati circa seimila i bambini impegnati a recita-re sul palco dei Rozzi, senza ovviamente tenere con-to di tutti gli addetti ai piccoli che si sono succeduti nella preparazione delle recite. Anche quest’ultima edizione si è conclusa dopo due giorni intensi con

molti applausi e un flo di commozione da parte dei genitori presenti in sala. Due giorni in cui il teatro ha registrato il “tutto esaurito”, con il pubblico che ha apprezzato tutte le commedie, simpaticamente introdotte dagli spiritosi presentatori Max Brod, Chiara Fineschi, Chiara Ambrosiani e Costanza Pellati, ai quali hanno fatto da spalla, vivacizzando la serata, gli altrettanto bravi disturbatori Marco Castaldo, Marco Carletti e Giulio Salvini. Sono tutti ondaioli e veterani di Odeon, a riprova del fatto che staccarsi dal palcoscenico è diffcile per chi ha assa-porato l’emozione del teatro sin da bambino.

palio, storiae futuro

Si è tenuto nel pomeriggio di venerdì 16 aprile il convegno “Contrade, 500 anni di storia e… domani?” che ha visto articolarsi la discussione, aperta dal priore della Selva – organizzatrice dell’evento – Velio Cini, sul tema del rapporto tra le contrade e il ter-ritorio. Il dibattito ha avuto come protago-niste problematiche come lo spopolamento dei rioni, dovuto secondo alcuni a un costo eccessivo delle case, la sicurezza pubblica e la già dibattuta questione sull’abuso di al-cool, soprattutto fra i giovanissimi. Molte le proposte dei contradaioli fra cui quella, fatta all’Amministrazione comunale, di aiutare i senesi a tornare a vivere in cen-tro, grazie a operazioni di risanamento di alcune zone e soprattutto attraverso stru-menti che agevolino il pagamento degli af-fitti. Parallelamente è stato proposto anche di cercare di coinvolgere maggiormente gli attuali abitanti dei rioni – in maggioranza studenti fuori sede – cercando di renderli partecipi. Un no unanime invece alla propo-sta di ronde cittadine contro la criminalità.Per risolvere invece la problematica dell’al-cool, interessante è stato il consiglio di cer-care di far avvicinare le nuove generazioni alla contrada anche attraverso l’interazione con le “vecchie” generazioni, capaci di poter così tramandare tradizioni, valori e regole scritte e non scritte e soprattutto capaci di trasmettere il giusto modo per poter vivere la contrada e la festa. Tematiche che ovviamente non trovano la loro risoluzione in un solo pomeriggio ma, come afferma il priore della Selva: «con il nostro dibattito non vogliamo certo inter-ferire con i soggetti propriamente indicati dalla città per discutere di queste proble-matiche: ovvero il Comune e il Magistrato delle Contrade. Vogliamo però che questo sia un contributo per aprire un dibattito che mi auguro possa proseguire nel tempo all’interno di tutte le Contrade». A tal pro-posito infatti la Commissione della Contra-da della Selva tornerà a lavoro per riassu-mere le problematiche e le idee che sono uscite dal dibattito e che il Magistrato delle Contrade valuterà attentamente. Inoltre, grazie alla collaborazione di Sie-naTv, sarà possibile, in futuro, consultare un vero e proprio archivio tematico con tutti gli interventi di questo convegno e dei futuri dibattiti che si terranno. Un ulteriore modo per cercare di evolversi, pur mante-nendo le proprie tradizioni, e stare al pas-so coi tempi.

Finalmente si prova

I cittini sul palco di Ondeon

ARIETEAlle prime piogge vi viene l’ansia, cari amici dell’Ariete, dopo l’autunno umido che ab-biamo passato ma la prima-vera è spesso così e conviene far buon viso a cattivo gioco.

Provate a tenere comunque alto il morale con un ombrello fosforescente e un paio di stivali tutti colorati. Bagnati.

TOROAprile è pazzerello, si sa, voi, se continuate così, rischiate di assomigliargli un po’ trop-po. Calma, tirate il fiato e, se necessario, anche il freno a mano, una pausa è quello

che ci vuole per recuperare le energie psico-fisiche. At-tenti solo a non ripartire con il freno tirato. StreSSati.

GEMELLIUna botta di nostalgia vi farà ricordare i bei tempi. Forse perché sono riemersi tutti su facebook. Qualcuno sta proprio combinato male ma avete notato che bella donna

è diventata la biondina del terzo piano? Allora cliccate su ‘crea messaggio’. noStalgici.

LEONEÈ finalmente giunto il vostro momento: la vita vi sorri-derà e i gratta e vinci pure. Cogliete l’attimo, mi racco-mando: con Giove in trigono e Saturno in zona Cesarini

tutto vi riuscirà facile. E non temete di strafare, le stelle sono con voi (finché dura). Fortunati.

BILANCIAGli amici non possono più fare a meno dei vostri consigli, i colleghi si fidano del vostro parere, i parenti sanno che possono sempre contare su una vostra buona parola. In-

somma, state diventando troppo saggi. Ci vuole un errore. Ma anche in questo non avrete problemi. capaci.

SAGITTARIOSembrate piuttosto pre-occupati dal rischio di ri-manere soli ultimamente. Va bene invitare gli amici a cena, condividere con loro i fine settimana, curare i rap-

porti con i vicini di casa, farsi sentire spesso dai parenti ma, alla lunga, rischiate di stancare. Socievoli.

ACQUARIOMeglio un giorno da leoni o 100 da pecora? A parte i 50 da orsacchiotto, come diceva Troisi, nei prossimi giorni il dilemma vi si presenterà. Il vostro animo coraggioso sarà

messo a dura prova. Esitare? Trattenersi? Lanciarsi? Nel dubbio, consultate un oroscopo. incerti.

CANCROLa primavera sta arrivando, checché ne dicano i lamen-tosi, e voi avete già in mente mille bei modi per sfruttarla: quella gita che da tanto vole-vate fare, una lunga passeg-

giata con gli amici e così via. Tutte le proposte saranno ben accette purché comprendano il barbecue. aFFamati.

SCORPIONELa soluzione c’è ed è facile: un giorno settimanale di ri-poso del cellulare. Un giorno a vostra scelta. Senza temere di diventare irreperibili, (pur-troppo) ci sono tutti gli altri

numeri, casa, lavoro. Ma almeno un po’ meno stressati, quello sì. aSSediati.

CAPRICORNOVoi continuate a sperare ma certo dall’ultima telefonata inizia ad essere passato del tempo. Eppure il cellulare è sempre acceso. Siete proprio sicuri che l’appuntamento

fosse andato così bene? E di avergli dato il numero di tele-fono giusto? SperanzoSi.

PESCIDovreste sentirvi a vostro agio con questa stagione ma c’è qualcosa che vi turba, è chia-ro. Saranno i troppi impegni, le incertezze della crisi eco-nomica, il mutuo trentennale,

il contratto a tempo determinato, i dividendi… va bene, la smettiamo ma voi non incupitevi troppo. ottimiSti.

Da adottare Birillo il gazzettino

inviate le vostre domande e le vostre proposte alla no-

stra redazione: [email protected]

Editore Alsaba Grafiche, Siena

Direttore responsabile Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Roberto Barzanti, Sonia Boldrini, Vanessa David, Anna Maria Di Battista, Claudia Gasparri, Lello Ginanneschi, Nicola Panzieri, Elena Vannucci.

Fotografie Fabio Di PietroGrafica di Claudia Gasparri

Pubblicità RS Service, SienaTel. 0577 531053/247533

Stampa AL.SA.BA. Grafiche, Siena

Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008

VERGINEVe la siete presa troppo per quel regalo, dopo tutto era solo un regalo. Quello che conta è il gesto, non lo dite sempre anche voi? Certo, si poteva fare di meglio, ma

prendete il lato positivo: adesso dovranno cercare di ricon-quistarvi. Voi fategliela pesare, mi raccomando. oFFeSi.

Birillo è un volpinetto molto bello un vero gioielli-no, adottato 3 anni fa, la famiglia è cresciuta, i pa-droni lavorano e per Birillo... non c’è più tempo, è sempre chiuso in casa. È vaccinato, microchippato, è un cane tenerissimo con tutti, bambini compresi. Per Birillo si cerca una nuova famiglia, prima che sia dato via frettolosamente o peggio ancora.

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4 mercoledì 21 aprile 2010 4 134Il magO dI OZ

Il Siena continua a fare il Siena alimentando tenui speranze e molti rimpianti. Ma i giochi non sono ancora del tutto chiusi

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Niente di clamoroso al Cibali4 mercoledì 21 aprile 2010 4 BIaNcONERO

Clamoroso al Cibali? No, niente di che. Il Siena ha semplicemente continuato a fare il Siena, in questa primavera dolce, in cui il bel gioco della squadra di Malesani alimenta rimpianti. A Catania si è visto un collettivo pregevole, con una buona condizione fsica e un’ammirevole tenuta psicologica che ha sorretto la squadra in svantaggio e che ne mantiene viva la moti-vazione agonistica, nonostante il triste verdetto si av-vicini, man mano che si consumano le opportunità in calendario. Non è tutto quello che potrebbe sognare un tifoso: purtroppo la classifca resta lì a mortifcare ogni sforzo, ma di certo il Siena si sta comportando bene, facendo quello che tutti i tifosi chiedono alla propria squadra: impegnarsi, battersi con coraggio, profondere ogni sforzo, non lasciare nulla d’intenta-to pur di provare a raggiungere l’obiettivo. E se non sarà possibile, ci sarà comunque l’applauso per tutti i competitori leali e sportivi, pronti a rialzarsi perché, come diceva Nick Hornby sul suo fortunato febbre a 90°, c’è sempre un’altra partita, un altro campionato, un’altra storia da raccontare che è pronta per comin-ciare da zero. Una prodezza di Maxi Lopez colpisce a freddo il Siena, partito deciso a cercare di sbloccare subito la partita. L’argentino ha dimostrato talento superiore, pur accendendosi a intermittenza. Tutta la squadra siciliana ha mostrato buone attitudini tecni-che, composta perlopiù da sudamericani abilmente

assemblati in sede di mercato, senza fare follie. Il Siena, però, ha reagito subito, con la serenità di chi non ha niente da perdere ma non risparmia certo il proprio impegno. Dopo un palo di Vergassola e una traversa sforata da Del Grosso, arriva il pareggio, con un bel colpo di testa di Maccarone, in netto anticipo su Alvarez. Il coronamento degli sforzi dei bianconeri? No, perché su un errore in disimpegno il Catania passa di nuovo in vantaggio, con Biagianti. E poi benefcia della ma-dre di tutte le occasioni da gol: un calcio di rigore che Maxi Lopez, proprio lui, si fa parare dall’ottimo Curci, con Cribari che respinge la ribattuta in porta a botta sicura. Il pareggio arriva grazie a un colpo da fuori di Vergassola, poi c’è l’assedio fnale che non porta frutti. Una bella impresa, compiuta dopo un viaggio reso diffcilissimo dai problemi di traffco aereo creati dalla nube di ceneri che se n’è andata a spasso per l’Europa nei giorni scorsi. Una buona prestazione collettiva, con Malagò che ha ben sostituito Pratali, con un buon rientro di Ekdal, l’ottima condizione di Ghezzal e la tenuta granitica delle colonne Vergassola e Maccarone. Il prossimo impegno sarà a Udine: dalla trasferta più a sud a quella più a nord, cercando di scendere in campo con lo stesso piglio, la stessa determinazione a bat-tersi fno all’ultimo secondo e anche oltre. Per dimostrare di meritare di più, per cercare di guadagnare soddisfazioni e punti, per raggiungere un obiettivo sempre più lontano, ma non per questo fuori dalla portata di una squadra che paga colpe non tutte sue. I friulani hanno preso in extremis un punto contro il Bologna, penalizzati da un’autorete di Zapata nei primissimi minuti di gioco. Il bomber Di Natale ritroverà la tifoseria senese, con cui ha battibeccato nelle ultime occasioni. Nell’occasione si ritroveranno due tifoserie che hanno avuto modo di fraternizzare nelle ultime stagioni in serie A. Sperando che la tradizione delle ottime merende annaffate dal buon vino continui anche nelle prossime stagioni.

Pancrazio Anfusoi

La Montepaschi pronta a un’altra sfda domenica alle 18.15 al PalaMensSana.Treviso quest’anno ha deluso le aspettative

4 mercoledì 21 aprile 2010 4 154

Benetton, sfda d’altri tempiBIaNcOVERdE

La Benetton sarà la prossima avversaria della Montepaschi. I trevigiani, nonostante gli investi-menti, non sono riusciti a produrre una stagione all’altezza delle aspettative. Se perderanno anche a Siena per loro diventerà durissimo perfino en-trare nei play off. Tutto ciò è ben lontano dalle aspettative di inizio stagione, quando c’era chi addirittura la metteva come seria candidata allo scudetto. Per fortuna poi le partite si giocano sul campo e non sulla carta. La Benetton era partita con un’ossatura fatta tutta di italiani, dal coach fino ad una batteria di giovani considerati di qualità. Anche il presidente del Coni Petrucci apprezzò il corso trevigiani, dichiarandosi tifo-so dei biancoverdi (quelli veneti ovviamente). Il passare dei mesi ha portato però ad un sostanzia-le fallimento tecnico del progetto Benetton. Via dalla panchina l’italianissimo Viticci e spazio al croato Repesa. Ridimensionato anche lo spazio dei gioiellini italiani. Hackett partito in quintet-to ad inizio stagione, nell’ultimo turno ha gioca-to 10 minuti con zero punti a referto, sostituito nelle gerarchie dall’Usa Bobby Dixon, arrivato per salvare la stagione assieme a Kelvin Rivers (Usa) e Maurice Taylor (Usa di nascita e italia-

no di passaporto). Da salvare solo la stagione di Alessandro Gentile, parlando di italiani, oltre a qualche lampo di Andrea De Nicolao e Daniele Sandri. Anche Donatas Motejunas, giovane li-tuano, ha pagato il dazio della scarsa esperien-za. Con ogni probabilità il prossimo anno volerà direttamente nell’Nba, per compiere il definiti-vo processo di maturazione. Tutto (o quasi) da buttare dunque nella stagione della Benetton. La partita di Siena sarà forse lo spartiacque definiti-vo, come dicevamo in apertura.La Montepaschi arriva al match contro Treviso bella tonica, forte del successo a Montegrana-ro, che ha lasciato dietro di sé qualche strascico polemico, sul quale si è già parlato e scritto ab-bastanza. Per la Mens Sana l’obiettivo è quello di conquistare il quarto scudetto consecutivo e non deve cedere alle provocazioni che arrivano (e arriveranno) dentro e fuori dal campo. Tutto ciò la squadra, gli allenatori e la società lo san-no benissimo, tanto che di fronte al nervosismo di Montegranaro (nonostante qualche fischio a sfavore di Siena imbarazzante, vedi l’antisporti-vo a McIntyre), hanno risposto con calma, co-struendo la vittoria sui canestri di Lavrinovic e

soprattutto dell’immenso Marco Carraretto, uno dei pochi italiani del nostro campionato (ce ne sono anche altri, ci mancherebbe), in grado di fare la differenza quando la palla inizia a scotta-re. Adesso il campionato riserva ancora quattro partite, che saranno fondamentali per capire la griglia dei play off. Ad oggi l’avversario più pro-babile nel primo turno per la Mens Sana è l’Air Avellino, mentre posizioni dal secondo al sesto posto sono ancora tutte da scrivere.

Lello Ginanneschi