fonti ambientali e contaminazione degli alimenti
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Fonti ambientali e contaminazione
degli alimenti
Ettore Zuccato
Laboratorio di Tossicologia della Nutrizione, Dipartimento Ambiente e Salute
IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano
29/10/2015 1Informazione & documentazione
Contaminanti alimentari
• Contaminanti chimici sostanze chimiche
• Contaminanti biologici batteri, virus
• Contaminanti chimici: sostanze chimiche (tossiche) che • Contaminanti chimici: sostanze chimiche (tossiche) che
contaminano gli alimenti attraverso vie di ingresso, per lo più
relazionate all’ambiente acqua, aria, suolo
29/10/2015 Informazione & documentazione 2
Contaminanti ambientali e
alimenti• CONTAMINANTI AMBIENTALI sono sostanze chimiche che sono presenti
nell’ambiente in cui l’alimento è prodotto (aria, acqua, suolo), raccolto, trasportato, immagazzinato, impacchettato, processato e consumato. Il contatto fisico dell’alimento con il suo ambiente ha come risultato la sua contaminazione.
• Le possibili fonti di contaminazione includono:
• Aria: radionuclidi (137Cesio, 90Stronzio), Idrocarburi policiclici aromatici(IPA)
• Acqua: arsenico, mercurio• Acqua: arsenico, mercurio
• Suolo: cadmio, nitrati, perclorati
• Ubiquitari: Diossine, Bifenili Policlorurati (PCB)
• Agrochimici: sono sostanze chimiche utilizzate nelle pratiche agricole e nell’allevamento animale con lo scopo di aumentare la produzione e ridurre i costi: Pesticidi (Insetticidi, erbicidi, rodenticidi), regolatori di crescita, farmaci veterinari (nitrofurani, fluorochinoloni, cloramfenicolo).
• Tossine naturali: micotossine (aflatossine), fitoemoagglutinine, alcaloidi , tossine fungine, sgombrotossine, tetrodotossine.
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Contaminanti ambientali e alimenti
• Packaging : antimonio, stagno, piombo, sostanze perfluorurate (PFOS, PFOA),
benzofenoni, isopropiltioxantone (ITX), bisfenolo A
• Cottura/preparazione : sono originate durante la preparazione dei cibi
(riscaldamento, fermentazione). Non sono presenti nell’alimento originale e sono
formati da reazioni chimiche tra le sostanze naturalmente presenti e quelle
aggiunte durante le fasi di processo. La formazione di queste sostanze non può aggiunte durante le fasi di processo. La formazione di queste sostanze non può
essere eliminata ma ridotta mediante ottimizzazione dei processi tecnologici:
nitrosamine, IPA, amine eterocicliche, istamina, acrilamide, furano
• Residui metallici possono migrare dalle apparecchiature produttive agli alimenti
durante le fasi di trasformazione.
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Sostanze Tossiche negli alimenti
Sostanze tossiche naturali Sostanze tossiche artificiali
Tossine Fattori tossici naturali Volontarie Involontarie
(lecite, illecite)
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Tossina
botulinica
Micotossine
Fitati
Saponine
Gozzigeni
Estragolo
Safrolo
Alcaloidi
Nitrosamine
Amine pressorie
Acrilamide
Furano
Coadiuvanti
Additivi
Residui
Residui
Pesticidi Materiali
a
Diossine
Dibenzofurani
PCB IPA Farmaci
Metalli
pesanti
Altri
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a
contatto
Dibenzofurani
pesanti
Pb
Cd
Hg
As
Cr
ITX
Stirene
Difenileteri
Acrilamide
Furano
PRIORITY CONTAMINANTS FOR TOTAL DIET STUDIESContaminant Groups (GEMS/Food World Health
Organization)
Pesticides Aldrin/dieldrin DDT (complex) Endosulfan Endrin
Heavy Metals Cadmium Lead Mercury (organic)
Industrial Chemicals Polychlorinated biphenyls Polybrominated diphenyls
Mycotoxins Aflatoxins Patulin Fumonisin B1 Ochratoxin A
Byproduct by Cooking Acrylamide
Endrin Hexachlorcylohexane Hexachlorobenzene Heptachlor Diazinon Fenitrothion Malathion Parathion Methyl parathion Dithiocarbamates
(organic) Arsenic (inorganic)
diphenyls Dioxins (including related Dibenzofurans)
Ochratoxin A
29/10/2015 7Informazione & documentazione
Diossine e PCB
• Le diossine sono un prodotto secondario di processi chimici industriali (lavorazione del cloro e prodotti clorurati, lavorazione della carta) e da processi termici di incenerimento e combustione di tipo stazionario (inceneritori per rifiuti, industria dell'acciaio, produzione energetica a combustibile fossile) e di tipo diffuso (emissioni autoveicolari e da riscaldamento domestico, incendi, eruzioni vulcaniche).eruzioni vulcaniche).
• Contaminano l’aria e per ricaduta il terreno e la vegetazione. Sono lipofile e si accumulano nel grasso animale
• A differenza delle diossine, i PCB sono stati prodotti per decenni prima del bando della loro vendita e uso, nel 1985 nella Comunità Europea, e nel 1988 in Italia, a causa della loro tossicità.
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Tossicità delle sostanze
chimiche
(Eaton and Klaassen, 2001)
Agente DL50 mg/kg peso
corporeo
Alcool etilico 10.000
Cloruro di sodio 4.000
Solfato ferroso 1.500
Morfina solfato 900
Esistono sostanze chimiche prodotte dall’uomo (ad esempio le diossine) che
Morfina solfato 900
Fenobarbital sodico 150
Stricnina solfato 2
Nicotina 1
Diossina (TCDD) 0.001
Tossina botulinica 0.00001
esempio le diossine) che sono molto più tossiche di alcuni noti veleni naturali, come la stricnina.
Esistono però altrettante sostanze naturali (ad esempio la tossina botulinica) che sono molto più tossiche della diossina.
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Diossine e PCB
• Il 95% dell'esposizione umana alle diossine e
ai PCB diossinosimili deriva dagli alimenti
• circa l’80-90% dell'assunzione per via
alimentare è riconducibile ai prodotti di alimentare è riconducibile ai prodotti di
origine animale.
29/10/2015 Informazione & documentazione 10
Contributo relativo delle principali classi di alimenti all’esposizione totale
a diossine e PCB diossino-simili nella popolazione generale dell’Unione
Europea (EU-SCOOP, 2000)
Latte e derivati
Cereali, verdura,
frutta 6-26% derivati 16-39%
Carne e derivati 6-32%
Pesce e derivati 11-63%
frutta 6-26%
Workshop “Un ambiente pulito per cibi sani”
Contributo degli alimenti all’assunzione di PCB diossino-simili in Giappone
(Tsutsumi T, 2001)
13% 2%2%Pesce
83%
13% 2%2%
Carne e uova
Latte e derivati
Altri alimenti ebevande
Workshop “Un ambiente pulito per cibi sani”
Effetti di diossine e PCB sulla salute
• Le principali patologie connesse all’esposizione dell’uomo alle diossine sono correlate per lo più a fenomeni di contaminazione acuta tipica di eventi accidentali o esposizioni professionali.
• Studi condotti su animali e sull’uomo evidenziano le alterazioni a carico del sistema immunitario indotte da diossine anche a dosi molto limitate. Tali alterazioni consistono nella riduzione e nel danneggiamento della popolazione dei linfociti
• Altri studi evidenziano come l’azione delle diossine può essere particolarmente dannosa durante lo sviluppo fetale, determinando alterazioni a lungo termine.
• Altri importanti effetti delle diossine si riscontrano a livello del sistema endocrino; tali contaminanti vengono infatti classificati tra i modulatori endocrini, termine che indica “un agente esogeno che interferisce con produzione, rilascio, trasporto, metabolizzazione, legame, azione o eliminazione di ormoni naturali del corpo, responsabili del mantenimento trasporto, metabolizzazione, legame, azione o eliminazione di ormoni naturali del corpo, responsabili del mantenimento dell’omeostasi e della regolazione dei processi riproduttivi e di sviluppo”.
• Nei feti esposti a concentrazioni di diossine pari o lievemente superiori ai valori di base durante la fase gestazionale sonostati riscontrati effetti sullo sviluppo del sistema nervoso e sulla neurobiologia del comportamento, oltre che effetti sull’equilibrio ormonale della tiroide.
• La TCDD è stata riconosciuta quale agente cancerogeno per l’uomo (classificata gruppo 1) dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro.
• L’esposizione cronica subletale alla TCDD provoca un accumulo di porfirine nel fegato (porfiria) milza e reni.
• La TCDD è irritante per gli occhi, la cute (cloracne) e il tratto respiratorio.
• Può determinare effetti, anche in tempi ritardati rispetto all’esposizione, sul sistema cardiovascolare, sul tratto gastrointestinale, sul fegato, sul sistema nervoso e sul sistema endocrino.
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Daily Intake di PCB totali
mg/persona/giorno(Zuccato et al.)
Popolazione studiata
Tipo di studio Riferimento bibliografico
PCB totali µµµµg /persona/giorno
Italia Duplicate diet Zuccato et al, 1999 3,72
UK Market basket Duarte et al., 1994 0,53
Germania Occidentale
Market basket Georgii et al, 1989 4,1
Finlandia Market basket Moilanen et al., 14 Finlandia Market basket Moilanen et al., 1986
14
Australia
Market basket Kannan et al., 1994 6,9
US
Market basket FDA, 1989 1,6
Giappone Market basket Matsumoto et al., 1988
4,3
Vietnam
Market basket Kannan et al., 1992 3,7
Tailandia
Market basket Tanabe et al., 1991 1,5
India Market basket Kannan et al., 1992 0,86 Workshop “Un ambiente pulito per cibi sani”
Esposizione media a diossine e PCB dioxin-like per via alimentare
in Europa
Diossine 0.4-1.5 pg TEQ/kg bw/day
PCB dioxin-like 0.8-1.5 pg TEQ/kg bw/day
Totale (anno 1995-2000) 1.2-3.0 pg TEQ/kg bw/day EU Scoop data-base , 2000Totale (anno 1995-2000) 1.2-3.0 pg TEQ/kg bw/day EU Scoop data-base , 2000
Totale (anno 2010) 0.57-2.54 pg TEQ/kg bw/day EFSA Journal, 2012
TDI (tolerable daily intake) 2 pg pg TEQ/kg bw/day
(TWI 14 pg TEQ/kg bw/week)
May 2001
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I livelli di diossine sono in diminuzione (sia i livelli ambientali che, automaticamente, quelli nel cibo)
• Negli USA, le diossine rilasciate nell’ambiente da fonti industriali sono diminuite significativamente negli ultimi 20 anni.
• I livelli di diossine misurati nell’uomo sono diminuiti anch’essi in misura paragonabile alla riduzione dei livelli ambientali.
• Secondo il Center for Disease Control (CDC) (Fourth National Report on Human Exposure to Environmental Chemicals, 2009) I livelli di diossina nel sangue umano si sono ridotti di più dell’80% dagli anni 80 ad oggi.
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29/10/2015 Informazione & documentazione 17
Hagenmeier and Walczok (1996), Ferrario et al., (1998) and Lorber (2002)
Come ridurre ulteriormente
l’esposizione personale a diossine
(la giusta scelta alimentare)
• La scelta di una dieta bilanciata, a basso contenuto di grassi
animali aiuta il consumatore a ridurre l’esposizione a diossine
dagli alimenti, dato che le diossine sono principalmente dagli alimenti, dato che le diossine sono principalmente
presenti nei grassi animali (le diossine sono lipofile).
• Le linee guida includono la raccomandazione di:
– Ridurre il consumo di carne, scegliere tagli magri, eliminare il grasso
visibile
– Preferire latte e prodotti caseari “low-fat”
29/10/2015 Informazione & documentazione 18
Mercurio e alimenti
• Il mercurio è un metallo rilasciato nell’ambiente sia da fonti naturali che da attività antropiche.
• Può essere presente come mercurio metallico, mercurio inorganico e mercurio organico
• Il metilmercurio è la forma di mercurio organico più comune nella catena alimentare.
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Mercurio totale per gruppi
di alimenti (EFSA, 2014)
Cereali
Verdura
Tuberi
Legumi
Frutta
carne
pesce
prodotti caseari
uova
dolciumi
grassi animali e vegetali
La maggior parte dell’esposizione
alimentare a mercurio è legata al
consumo di pesce
I pesci “predatori” di grosse succhi di frutta
bevande
bevande alcooliche
acqua
erbe e spezie
infant food
special nutrition products
Alimenti compositi
snacks
I pesci “predatori” di grosse
dimensioni, tra cui il pescespada, gli
squali e il tonno sono quelli a maggior
contenuto di mercurio
29/10/2015 Informazione & documentazione 21
Mercurio e alimenti
• L’EFSA CONTAM Panel ha fissato il “tolerable weekly intake” (TWI) a 4 μg/kg b.w. per il mercurio inorganico, e 1.3 μg/kg b.w. metilmercurio .
• L’esposizione alimentare media in Europa supera il valore soglia per il metilmercurio in alcuni gruppi di età: adolescenti e bambini.
• Anche in tutti gli altri gruppi di età i forti consumatori di pesce possono superare il valore di TWI anche di 6 volte.
Questo gruppo può includere sia donne le in gravidanza (che i loro bambini), che rappresentano il gruppo più vulnerabile.
• Le misure per la riduzione del metilmercurio devono però tenere in considerazione anche l’effetto benefico del consumo di pesce (il consumo di pesce fornisce gli omega3 indispensabili per lo sviluppo neuronale del bambino)
29/10/2015 Informazione & documentazione 22
Un esempio pratico, il pesce
(mercurio e PCB)
• Tra i pesci a rischio per l’elevato contenuto di mercurio ci sono il tonno di grossa taglia e lo spada. I più piccoli, come le alici, hanno vita breve e accumulano molte meno sostanze nocive.
• Un chilo di pesce spada può contenere da 1.470 a 1.660 picogrammi di tossicità equivalente di diossina e PCB (S. Focardi) . La dose tollerabile, per una donna di 50 chili, è di 700 picogrammi a settimana.
• Anche per il metilmercurio il rischio riguarda soprattutto i pesci di grossa taglia (oltre i 50 chili): da uno studio dell'INRAN sul tonno rosso dei mari italiani emerge che consumandone un kg in sette giorni si supera il limite settimanale consentito (0,3 microgrammi per chilo di peso corporeo).
• Mercurio e diossine/PCB esercitano effetti tossici particolarmente nei soggetti in via di sviluppo, in particolar modo nel feto. Alle donne in gravidanza viene consigliato di limitare il consumo di questi pesci a una porzione a settimana.
29/10/2015 Informazione & documentazione 23
Prodotti fitosanitari
(pesticidi) e alimenti• In Europa 29 Paesi eseguono due programmi di monitoraggio : un
programma nazionale, progettato da ciascun paese, e un programma coordinato a livello UE, nell’ambito del quale tutte le autorità preposte al controllo alimentare monitorano lo stesso “paniere” di prodotti alimentari.
• Nel 2013 sono stati analizzati 80 967 campioni di un’ampia varietà di prodotti alimentari per rilevare 685 pesticidi. di prodotti alimentari per rilevare 685 pesticidi.
• il 54,6% dei campioni era privo di residui rilevabili;
• il 97,4% dei campioni analizzati rientrava nei limiti di legge;
• l’1,5% superava i limiti di legge, dando così l’avvio a sanzioni legali o amministrative nei confronti degli operatori del settore alimentare responsabili;
• Residui di più di un pesticida (residui multipli) sono stati rilevati nel 27,3% dei campioni.
29/10/2015 Informazione & documentazione 24
Contaminanti alimentari
“emergenti”
• Mentre molti contaminanti alimentari sono
conosciuti ormai da decenni, esistono altri
contaminanti scoperti solo di recente.
• Sono i cosiddetti “contaminanti emergenti” che
includono sostanze quali acrylamide, furan, benzene,
perchlorate, perfluorooctanoic acid (PFOA), 3-
monochloropropane-1,3-diol (3-MCPD), 4-
hydroxynonenal, and (4-HNE).
29/10/2015 Informazione & documentazione 27
Acrilamide negli alimenti (European Commission, 3 July 2002 )
Food/Product group Acrylamide levels (µg/kg) Mean Range Number of sample Crisps potato 1312 170-2287 38 Chips potato 537 <50-3500 39 Batter based products 36 <30-42 2 Bakery products 112 <50-450 19 Biscuits, crakers, toasts 423 <30-3200 58 Breakfast cereals 298 <30-1346 29 Breakfast cereals 298 <30-1346 29 Crisps corn 218 34-416 7 Bread, soft 50 <30-162 41 Fish and seafood products
35 30-39 4
Poultry or game 52 39-64 2 Instant malt drink 50 <50-70 3 Chocolate powder 75 <50-100 2 Coffee powder 200 170-230 3 Beer <30 <30 1
29/10/2015 28Informazione & documentazione
ITX negli alimenti (EFSA Journal 2005, 293)
PRODUCT Number of
samples
Number of
lots
ITX (µg/L)
Starter formula 4 4 120-262
Growing up milk 9 7 143-305
Growing up milk
(for 12 months on)
2 2 74-445
Flavoured milk 1 1 600
PRODUCT Fat content
(%)
Pack size
(ml)
ITX (µg/L) EHDAB (µg/L)
UHT milk 3.8 1000 142 71
UHT milk 1.5 1000 177 92
UHT milk 0.1 1000 54 27
Soy milk 1.5 1000 219 134
Soy milk vanilla 1.5 1000 170 90
Soy milk & juice 0.6 1000 137 71
Chocolate milk 2.9 200 295 148
29/10/2015 29Informazione & documentazione
I controlli
• Nazionali (ISS, Ministero salute, associazioni di
consumatori)
• Internazionali (CE, EFSA)
• E’ una situazione “sotto controllo”; esistono
regole, leggi e possibilità di farle rispettare, ai
fini della tutela della salute del consumatore.
29/10/2015 Informazione & documentazione 30
Contaminanti alimentari,
ambiente e salute
• Livello “rischio 0” non esiste
• L’inquinamento ambientale e quindi di riflesso dei cibi da parte di contaminanti “storici” sembra essere in diminuzione.
• L’avanzamento tecnologico e il miglioramento dei controlli ci permette però di identificare (e regolamentare) sempre “nuovi” contaminanti
• La nostra sicurezza si basa sulla sorveglianza e sulle misure di riduzione dei • La nostra sicurezza si basa sulla sorveglianza e sulle misure di riduzione dei livelli di inquinamento ambientale (esempio diossine) e dei livelli “accettabili” negli alimenti (MRL di pesticidi, diossine, PCB, metalli pesanti)
• Le linee guida suggeriscono di prestare attenzione al consumo di alcuni prodotti “critici” (esempio i grossi pesci predatori come pesce spada e tonno)
• La paura dei contaminanti non ci deve portare a ridurre il consumo di alimenti basilari, come la frutta e la verdura o il pesce
• Riduciamo l’esposizione variando la dieta
29/10/2015 Informazione & documentazione 32