crisi e mutamenti nell’economia mondiale© la crisi del debito sovrano la crisi internazionale...
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P R O F . R I C C A R D O F I O R E N T I N I
U N I V E R S I T À D I V E R O N A
V I C E N Z A 1 4 A P R I L E 2 0 1 2
Crisi e mutamenti nell’economia mondiale
Squilibri finanziari, diseguaglianza e crisi mondiale
La crisi mondiale del 2008 è legata a
Squilibri commerciali e finanziari mondiali (global imbalances)
Crescente diseguaglianza nella distribuzione del reddito
Asimmetrie nel sistema monetario internazionale (ruolo del dollaro)
Crisi finanziaria e squilibri globali Il disavanzo estero degli Usa
-800
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400
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Current Account Financial Account
Crisi finanziaria e squilibri globali Surplus e deficit commerciali mondiali
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1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
China Japan Developing Asia United States
Crisi finanziaria e squilibri globali L’accumulo di riserve valutarie mondiali
0
1
2
3
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5
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Brazil China India
Russian Federation Developing Asia Emerging and Developing Countries
Middle East
Crisi finanziaria e squilibri globali Riformare la finanza mondiale?
Per prevenire il ripetersi di crisi finanziarie globali:
Più controlli prudenziali sui flussi finanziari globali
Tobin tax?
Aumento dei poteri di vigilanza delle banche centrali nazionali
Separazione tra le attività delle banche commerciali e delle banche d’affari
Riformare il sistema monetario internazionale
Creare un moneta di riserva “sovranazionale” emessa dal FMI e dalla Banca dei Regolamenti Internazionali
Proposta originale di Keynes alla conferenza di Bretton Woods ripresa recentemente dalla Cina e altri paesi emergenti
La crescita mondiale della diseguglianza
Dal 1982 è cresciuta la diseguaglianza nella distribuzione del reddito nei paesi
È diminuita la quota dei salari sul reddito nazionale
È cresciuto il divario (wage gap) tra salari bassi e alti
Negli USA il rapporto tra retribuzioni dei top manager e quelle degli impiegati medi nel 2007 era 187
Includendo bonus finanziari (stock options) era 370 nel 2003 ma 521 nel 2007!
Dati sulla distribuzione del reddito e della ricchezza
Dati sulla distribuzione del reddito e della ricchezza
Quote del reddito: top 1%
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15
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1915
1920
1925
1930
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1945
1950
1955
1960
1965
1970
1975
1980
1985
1990
1995
2000
Australia France UnitedKingdom UnitedStates Sweden
Canada
Dati sulla distribuzione del reddito e della ricchezza
World Gini index (2000)
Reddito (income)
Ricchezza (wealth)
0,4
0,802
Dati sulla distribuzione del reddito e della ricchezza
Quota della ricchezza al top della distribuzione
Indice di Gini mondiale (2000)
10% 70,7%
5% 56,7%
1% 31,6%
Dati sulla distribuzione del reddito e della ricchezza
Indice di Gini della diseguaglianza di ricchezza
(2000)
USA 0,801
Bangladesh 0,660
Indonesia 0,764
Nigeria 0,736
Cina 0,555
India 0,669
Brasile 0,784
Italia 0,609
Andiamo verso un mondo multipolare? Tassi di crescita del Pil (FMI)
Andiamo verso un mondo multipolare? Quote del PIL mondiale (2000 - FMI)
Andiamo verso un mondo multipolare? Quote del PIL mondiale (2010 -FMI)
Andiamo verso un mondo multipolare? Quote del PIL mondiale (2016 -stime FMI)
Andiamo verso un mondo multipolare? Quote del PIL mondiale (2016 -stime FMI)
Andiamo verso un mondo multipolare? Quote del PIL mondiale (2016 -stime FMI)
Dalla crisi finanziaria alla crisi del debito pubblico in Europa
La risposta dei governi alla crisi è stato un massiccio salvataggio del sistema finanziario con fondi pubblici
Problemi:
Deterioramento dei bilanci pubblici
Aumento del debito pubblico
Il problema del debito pubblico
Il rapporto debito (pubblico) e Prodotto interno lordo (PIL) segnala la sostenibilità del debito
Se il tasso di interesse supera il tasso di crescita dell’economia il rapporto debito/PIL cresce inevitabilmente
Se il rapporto cresce troppo la fiducia nella “solvibilità” del paese può crollare
Conseguenze:
Nessuno compera più i titoli del debito pubblico
Lo stato “fallisce” (va in “default”)
I criteri fiscali della UE
Nell’Unione Monetaria Europea i paesi dovrebbero rispettare i seguenti criteri fiscali di Maastricht:
rapporto deficit/PIL < 3%
Rapporto debito/PIL < 60%
Oggi quasi nessun paese li rispetta….
UE: rapporto deficit/PIL nel 2010
-35
-30
-25
-20
-15
-10
-5
0
5
UE: rapporto debito/PIL (2010)
0
20
40
60
80
100
120
140
160
Evoluzione del rapporto debito/PIL
0
20
40
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100
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140
UE UME Italia UK USA (federale) USA (totale)
2007
2010
La crisi del debito sovrano in Europa
In aggregato gli Usa hanno un rapporto debito/Pil superiore a quello medio della UE
Perché allora la crisi del debito sovrano ha colpito l’Europa?
Per le carenze politiche ed istituzionali dell’UE e dell’Unione Monetaria Europea (UME)
Caratteristiche della UME
Storicamente due tipi di unioni monetarie
Unioni “nazionali” dove l’unione monetaria segue quella politica (USA, Germania, Italia)
Una singola autorità monetaria e una fiscale, una sola moneta
Unioni “internazionali” tra paesi che mantengono l'indipendenza (Unione Latina e Scandinava)
Assenza di banca centrale unica, politiche fiscali nazionali, cambi fissi tra i paesi
Caratteristiche della UME
La UME non è di tipo nazionale, né di tipo internazionale
Ha una banca centrale “sovranazionale”
I paesi hanno rinunciato alla sovranità monetaria
La Ue non è uno stato federale e manca una sola autorità che gestisce la politica fiscale
Si è sopperito alla mancata unione fiscale con il patto di stabilità e sviluppo e i criteri fiscali di Maastricht
Perché la crisi del debito sovrano
In assenza di un’unione fiscale “vera” mancano meccanismi chiari che definiscano i trasferimenti di fondi verso i paesi con difficoltà di bilancio
Perché un paese “virtuoso” dovrebbe pagare i conti di un paese “spendaccione”?
Politica della “casa in ordine”: ognuno faccia i conti a casa propria e tutto andrà bene…
Perché la crisi del debito sovrano
La crisi internazionale partita dagli USA ha fatto diminuire il PIL
La caduta del PIL ha ridotto le entrate degli stati
Il peggioramento dei bilanci pubblici ha fatto salire il debito ovunque
In Europa la Grecia si è trovata vicino al fallimento per politiche di bilancio non sostenibili
La Grecia ha chiesto aiuti finanziari alla UE
La risposta della UE è stata tardiva, reticente e ha aggravato la crisi greca
Perché la crisi del debito sovrano
Perché un paese “virtuoso” (Germania) dovrebbe pagare i conti di un paese “spendaccione”? Politica della “casa in ordine”: ognuno faccia i conti a casa propria e
tutto andrà bene…
La politica della “casa in ordine” da sola non funziona Se tutti portano in equilibrio i bilanci riducendo le spese e/o
aumentando le tasse la produzione cala ovunque e la crisi peggiora
Serve una risposta coordinata a livello europeo per rilanciare la crescita economica
L’euro può crollare?
Se la speculazione e il calo di fiducia fa salire eccessivamente i tassi di interesse sui titoli del debito pubblico (“spread”) il paese potrebbe fallire
Una apparente soluzione potrebbe essere l’uscita dalla UME del paese (la Grecia esca ….)
I costi sarebbero enormi e tutto il sistema della UME salterebbe
Questa soluzione non conviene ai paesi “virtuosi”
La Germania esporta il 71% dei suoi prodotti verso gli altri paesi della UME
Le economie dei paesi della UE sono fortemente integrate
L’uscita di un paese dalla UME sposterebbe la speculazione verso gli altri paesi con effetto domino catastrofico
Esito finale:
Crisi economica in tutta la UE
Il ritorno alle moneta nazionali segmenterebbe il mercato europeo
Si creerebbero risentimenti nazionalistici reciproci
Che fare?
Procedere verso la costituzione di una vera unione fiscale accanto a quella monetaria
In prospettiva creare un vero stato federale europeo
Con istituzioni di governo democraticamente elette
Dotato di bilancio federale proprio