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“Costruire una testa ben fatta” “Costruire una testa ben fatta” “Costruire una testa ben fatta” “Costruire una testa ben fatta” (E. Morin) (E. Morin) (E. Morin) (E. Morin) Acquisire la capacità Acquisire la capacità Acquisire la capacità Acquisire la capacità di i di i di i di interagire con gli nteragire con gli nteragire con gli nteragire con gli altri altri altri altri Far strutturare le Far strutturare le Far strutturare le Far strutturare le conoscenze in conoscenze in conoscenze in conoscenze in modo organico modo organico modo organico modo organico Attivare la capacità di Attivare la capacità di Attivare la capacità di Attivare la capacità di lavorare per progetti lavorare per progetti lavorare per progetti lavorare per progetti Sviluppare la capacità Sviluppare la capacità Sviluppare la capacità Sviluppare la capacità di lavorare in team di lavorare in team di lavorare in team di lavorare in team Far acquisire un Far acquisire un Far acquisire un Far acquisire un metodo di studio metodo di studio metodo di studio metodo di studio efficace efficace efficace efficace Sviluppare Sviluppare Sviluppare Sviluppare le capacità le capacità le capacità le capacità logiche logiche logiche logiche Sviluppare le Sviluppare le Sviluppare le Sviluppare le capacità di capacità di capacità di capacità di leggere i segni leggere i segni leggere i segni leggere i segni lasciati lasciati lasciati lasciati dall’uomo e d dall’uomo e d dall’uomo e d dall’uomo e dalle alle alle alle civiltà civiltà civiltà civiltà Dare strumenti di Dare strumenti di Dare strumenti di Dare strumenti di comunicazione comunicazione comunicazione comunicazione scritta e orale nei scritta e orale nei scritta e orale nei scritta e orale nei vari linguaggi vari linguaggi vari linguaggi vari linguaggi Attivare la Attivare la Attivare la Attivare la capacità di capacità di capacità di capacità di lavorare per lavorare per lavorare per lavorare per progetti progetti progetti progetti Sviluppare la Sviluppare la Sviluppare la Sviluppare la capacità di capacità di capacità di capacità di risolvere risolvere risolvere risolvere problemi problemi problemi problemi

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Page 1: “Costruire una testa ben fatta” (E. Morin) (E. Morin) · “Costruire una testa ben fatta” (E. Morin) (E. Morin) Acquisire la capacità di iddii iidi interagire con gli nteragire

“Costruire una testa ben fatta”“Costruire una testa ben fatta”“Costruire una testa ben fatta”“Costruire una testa ben fatta” (E. Morin)(E. Morin)(E. Morin)(E. Morin)

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Italiano Inglese – L3

Storia

Scienze sociali

Geografia

Educazione

Fisica

Educazione artistica

Religione

Educazione

musicale

Educazione Educazione Educazione Educazione

tecnicatecnicatecnicatecnica

Scienze Scienze Scienze Scienze matematiche, matematiche, matematiche, matematiche, fisiche, chimiche e fisiche, chimiche e fisiche, chimiche e fisiche, chimiche e naturalinaturalinaturalinaturali

“La realtà cambia a seconda del punto di vista da cui si “La realtà cambia a seconda del punto di vista da cui si “La realtà cambia a seconda del punto di vista da cui si “La realtà cambia a seconda del punto di vista da cui si guarda”guarda”guarda”guarda”

(G. Galilei)(G. Galilei)(G. Galilei)(G. Galilei) (E. Morin)(E. Morin)(E. Morin)(E. Morin)

Tedesco — L2

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“La libertà non è stare sopra un albero. E nemmeno il volo di un gabbiano. La libertà non è uno spazio libero.

LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE” (G. Gaber)

I PILASTRI DELLA SCUOLA INDICATI DALL’ U.N.E.S.C.O.

PREMESSA

PERCHE’ EDUCARE AI VALORI DELLA CITTADINANZA L’educazione alla Cittadinanza è rivolta alla formazione della persona e del cittadino. Presuppone la consapevolezza delle regole della “Convivenza civile” e, in quanto tale, apre il varco al problema dell’alterità. La presenza dell’altro pone in primo piano la capacità di relazionarsi e attuare delle scelte responsabili.

“ IO-TU per aiutarci l’un l’altro ad essere tutto quello e tutti coloro che siamo ”

(D. Grossman)

Da qui l’esigenza di sgombrare il campo da pregiudizi e stereotipi che producono falsi valori e chiudono la via al dialogo. L’altro come persona, un par inter pares nella molteplicità delle culture che contraddistinguono la nostra società.

RAGAZZE E RAGAZZI debbono imparare a

• CONOSCERE

• FARE

• VIVERE CON GLI ALTRI

• SVILUPPARE LE PROPRIE CAPACITA’ PERSONALI

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

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Da qui la necessità di una cultura affettiva che educa a riconoscere, comprendere, esprimere e condividere le emozioni e i sentimenti propri ed altrui per non inaridire e privare di senso le relazioni interpersonali che sono alla base della competenza ad esistere.

“ Essere è essere insieme ”

(M. Levinas)

Da qui educazione alla Cittadinanza come risorsa attraverso la quale l’alunno scopre regole, responsabilità personali, forme di partecipazione, comportamenti corretti che sono alla base della sua formazione di cittadino appartenente alla società democratica.

Da qui educazione alla Cittadinanza come risposta

ai bisogni degli alunni a livello:

• dell’ IDENTITÀ e dell’ AUTOSTIMA • della SOCIALITÀ e dell’ APPARTENENZA • dell’ AUTONOMIA e della RESPONSABILITÀ

che si configurano come competenze cognitive, affettive, sociali.

L’Educazione alla Cittadinanza promuove i seguenti diritti dei minori :

(dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’ Infanzia e dell’Adolescenza)

DIRITTO DI IDENTITA’ : chi si è e come si cambia, crescere secondo i propri ritmi, conoscere le proprie caratteristiche, capacità e limiti, essere riconosciuti dagli altri nella propria individualità.

DIRITTO DI ESSERE ASCOLTATI dai coetanei, dagli adulti.

DIRITTO DI APPARTENENZA : sentirsi parte di un gruppo, della classe, del progetto della scuola, della comunità dove si vive, di una storia collettiva, di una cultura capace di aprirsi a problemi più generali.

DIRITTO DI COMUNICARE per mezzo di linguaggi diversi tra coetanei, con gli educatori della scuola, con persone esterne alla scuola, con linguaggi, esperienze e culture differenti in ambito storico, letterario, artistico, scientifico e tecnologico.

DIRITTO DI CONOSCERE se stessi, la realtà esterna, l’ambiente fisico, il mondo dei giovani e degli adulti, l’organizzazione sociale e la cultura nei suoi vari aspetti attraverso l’esperienza diretta, i contenuti, i codici linguistici e gli strumenti delle materie scolastiche per arrivare a poter operare scelte consapevoli.

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COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL TERMINE DELL’ ISTRUZIONE OBBLIGATORIA (tratto dal Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, Allegato 2, Decreto 22, agosto 2007 ) L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione di sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la natura sociale.

• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, seguendo e utilizzando varie fonti a varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie del proprio metodo di studio.

• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di

lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

• Comunicare − comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità

diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici, multimediali)

− Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici, multimediali).

• Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,

valorizzando le proprie e le altre capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione della attività collettive nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

• Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella città

sociale e far valere al suo interno i prorpri diritti e i bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole e le responsabilità.

• Risolvere i problemi: affrontare situazione problematiche costruendo e verificando ipotesi,

individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo le soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline

• Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni

coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

• Acquisire e interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione

ricevuta nei diversi ambiti e attraverso diverso strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

PREPARARE I GIOVANI EUROPEI ALLA CITTADINANZA ATTIV A

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(tratto dal Documento di Lavoro dei Servizi della Commissione della Comunità europea“Le Scuole per il 21° secolo”) “Far aumentare la partecipazione giovanile alla democrazia rappresentativa è una delle sfide più importanti della società europea. Un legame efficace tra la scuola e il mondo esterno, a livello locale, regionale, nazionale, a livello dell’Unione ed oltre, può essere estremamente importante se gli studenti vengono preparati ad assumere il loro ruolo nella società. Attraverso la scuola la società aiuta a preparare i giovani alla vita in comunità e ad essere cittadini responsabili ed attivi; essa può spiegare ai giovani cosa significa essere cittadini europei responsabili in una società democratica. Per contribuire ad affrontare tale sfida il Consiglio d’Europa ha individuato le vie possibili per promuovere nelle scuole una cultura della democrazia che coinvolga studenti, genitori ed insegnanti. Esse intendono dimostrare che la democrazia non è un gioco fra adulti per adulti, ma richiede un processo di apprendimento permanente che presuppone che i futuri cittadini adulti siano preparati alla democrazia e che l’abbiano sperimentata al loro livello. La democrazia nelle scuole può, quindi, essere anche giustificata anche dal punto di vista pragmatico: è un modo efficace di creare un clima di fiducia e responsabilità all’interno delle scuole.”

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In un tempo molto breve abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. Le grandi e accelerate trasformazioni hanno toccato in modo particolare l’organizzazione e la trasmissione delle conoscenze e, al contempo, le relazioni tra i popoli e le nazioni, gli Stati e i governi, le classi e le categorie sociali. Tra i fattori che hanno determinato questo nuovo scenario vi sono le forti correnti migratorie e il fenomeno della globalizzazione che tende a mutare la fisionomia del pianeta anche se con duplici effetti: da una parte si favoriscono atteggiamenti di disorientamento e disgregazione e dall’altra si va rafforzando un’accresciuta rete di comunicazioni che hanno reso il mondo infinitamente più piccolo e alla portata di mano. Non è possibile, quindi, se si vuole far parte di questa nuova realtà, sottrarsi alle relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’umanità: tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e ogni persona possiede una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro del genere umano. La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione. Fin dai primi anni del percorso formativo la scuola svolge un fondamentale ruolo di orientamento fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse. La definizione e la realizzazione delle strategie educative devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni studente, della sua articolata personalità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità. Fondamentale, quindi, per formare oggi quello che sarà il cittadino di domani, è accogliere i suoi bisogni, primo fra tutti quello di sviluppare la sua IDENTITA’ .

Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Il tema del multiculturalismo sarà, in particolare, uno dei banchi di prova della nuova cittadinanza e il sistema educativo è chiamato a formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. Vivere oggi nella società complessa comporta l’esigenza di affrontare la tensione positiva e dinamica tra esigenze dell’universalismo e quelle del particolarismo. La chiusura difensiva nella propria identità culturale o etnica rischia di limitare le risorse della persona e della società stessa: un’identità collettiva complessa che supera i particolarismi significa, nella vita di una società, risorsa e non limite. Al centro di un progetto di educazione alla cittadinanza va incoraggiata anche l’AUTONOMIA dell’alunno che, soddisfatti - o perlomeno individuati – i suoi bisogni fondamentali, si apre curioso all’esplorazione del mondo che lo circonda. E’ a questo punto che ha bisogno di sperimentare la realtà attraverso le CONOSCENZE , ma ancor più attraverso le COMPETENZE . Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente in tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può dare. E’ chiaro che per realizzare questo ambizioso processo formativo la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti all’interno di un progetto condiviso e continuo. Ecco, dunque, i quattro elementi su cui puntare per formare il futuro cittadino responsabile e attivo: IDENTITA’ , AUTONOMIA , CONOSCENZE e COMPETENZE Si tratta di un cittadino preparato che ha ben solido il senso di legalità e di sviluppo di un’etica della responsabilità e della partecipazione. Si tratta di una persona che sa agire e scegliere in modo consapevole e che si impegna a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio e dell’altrui contesto di vita.

PER UN CITTADINO ATTIVO E RESPONSABILE

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Scuola primaria

Cosa facciamo per riconoscere i valori

� Educazione alla cittadinanza

� Consiglio/parlamentino

� Accoglienza

� Progetti interculturali

� Attenzioni a feste e tradizioni locali

� Autovalutazione

� Coinvolgimento delle famiglie

� Coinvolgimento del territorio

� Patto di corresponsabilità

� Archivio personale

� Progetti legati alla percezione del sé

� Valorizzazione del curricolo latente

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Educazione alla cittadinanza Educazione stradale Educazione ambientale Educazione alla salute Educazione alimentare Educazione all’affettività 1°ciclo scuola primaria conoscenze competenze - Le regole nei diversi ambienti di vita quotidiana

- Manifestare il proprio punto di vista all’interno di un contesto relazionale corretto - Ascoltare i punti di vista degli altri - Partecipare ai giochi, lavorare nel gruppo - Avere cura del proprio materiale e del patrimonio comune - rispettare le regole nelle diverse occasioni della vita scolastica

- Conoscenza di sè: storia personale e storia della famiglia

- Prendere coscienza dei propri gusti, inclinazioni, predisposizioni, limiti e difetti personali - Acquisire consapevolezza della propria storia personale e familiare - Acquisire consapevolezza dell’appartenenza al gruppo scolastico ed extrascolastico

2°ciclo scuola primaria

conoscenze competenze - Le regole nei diversi ambienti di vita quotidiana

- Manifestare il proprio punto di vista all’interno di un contesto relazionale corretto - Ascoltare i punti di vista degli altri - Partecipare ai giochi, lavorare nel gruppo - Avere cura del proprio materiale e del patrimonio comune

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- Rispettare le regole nelle diverse occasioni della vita scolastica

- Democrazia a scuola - Praticare la democrazia a scuola attraverso confronti aperti e corretti e pervenendo a scelte e/o soluzioni condivise e condivisibili

- Conoscenza dell’altro: del paese,della regione, della nazione, delle altre culture

- Acquisire consapevolezza della propria appartenenza ad una comunità locale e territoriale con tradizioni e cultura proprie - Cogliere e comprendere le caratteristiche individuali e culturali dell’altro - Confrontarsi, cooperare e costruire rapporti di rispetto di sè e dell’altro

- I concetti di diritto/dovere, libertà, responsabilità, cooperazione

- Essere cosciente dei propri diritti e doveri legati ai diversi ruoli - Partecipare alle diverse attività del quotidiano: rispettando regole, ruoli, scelte, negoziando soluzioni comuni, assumendosi responsabilità

- I diritti e le forme di tutela riservate all’infanzia - Le finalità principali delle organizzazioni internazionali a favore dei diritti dell’uomo

- Essere coscienti dei principali diritti del fanciullo - Riconoscere l’importanza dell’impegno e dell’aiuto delle Organizzazioni nel contesto internazionale

- Le forme ed il funzionamento dei servizi e delle amministrazioni locali

- Orientarsi negli uffici preposti alle diverse funzioni pubbliche del territorio - Riconoscere il ruolo e le competenze dell’Amministrazione per problemi legati alle strutture scolastiche e ricreative e ad aspetti problematici legati al territorio e alla vivibilità dello stesso.

Educazione stradale 2°ciclo scuola primaria

conoscenze competenze - La funzione della segnaletica stradale esistente nello spazio agito dell’alunno

- Ricostruire il proprio percorso per raggiungere la scuola e/o altri luoghi riconoscendo appropriatamente i principali segnali stradali

- Diritti e doveri del pedone e del ciclista nel codice stradale - Mezzi pubblici e privati

- Comprendere la necessità di norme e regole per vivere in modo sicuro l’ambiente della strada - Eseguire un percorso corretto, piedi e/o in bicicletta, in situazione reale o simulata, ner rispetto delle regole e delle norme di comportamento - Attivare e mantenere comportamenti corretti sui mezzi pubblici

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Educazione ambientale 1°ciclo scuola primaria

conoscenze competenze - L’ambiente vicino - Comportamenti finalizzati alla tutela delle risorse e allo sviluppo sostenibile

- Essere in grado di individuare, conoscere ed utilizzare gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano per comprenderne la complessità e le interconnessioni

2°ciclo scuola primaria

conoscenze competenze - Gli interventi umani che modificano il paesaggio e l’interdipendenza uomo-natura

- Comprendere l’importanza del necessario intervento dell’uomo sul prorpio ambiente di vita - Individuare vantaggi e svantaggi dell’intervento dell’uomo - Individuare un problema ambientale locale, analizzarlo ed essere in grado di elaborare semplici ed possibilmente efficaci proposte di soluzione - Praticare comportamenti responsabili verso il patrimonio naturale ed artistico

- L’ambiente antropizzato e le attività locali più significative

- Comprendere la limitatezza delle risorse e la necessità di alternative ecocompatiblili al loro sfruttamento - Modificare i comportamenti quotidiani per usare in modo corretto le risorse - Connettere conoscenza, esperienza e comportamenti: praticare forme di riutilizzo e di riciclaggio dell’energia e dei materiali

Educazione alla salute 1°ciclo scuola primaria

conoscenze competenze - L’igiene e la cura della persona, dei comportamenti e dell’ambiente in cui si vive come prevenzione di malattie personali e sociali

- Prendersi cura in modo adeguato della propria persona e degli spazi quotidiani attivando comportamenti adeguati

- Comportamenti da rispettare per tutelare la salute propria ed altrui

- Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute

- Norme di comportamento per la sicurezza nei vari ambienti ( classe, scuola, casa, ecc.).

- Rispettare le norme necessarie per la sicurezza - Simulare comportamenti da assumere in condizioni di rischio e/o di pericolosità ambientale

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2°ciclo scuola primaria

conoscenze competenze - Alcuni organi e apparati del corpo umano e loro funzioni

- Ascoltare il proprio corpo per distinguere i momenti di benessere e di malessere

- La ricaduta dei problemi ambientali (inquinamenti) e di abitudini di vita scorrette (fumo, sedentarietà) sulla salute

- Attivare e motivare comportamenti ed atteggiamenti corretti come promozione di stili di vita sani

- Norme di comportamento per la sicurezza nei vari ambienti ( classe, scuola, casa, ecc.).

- Rispettare le norme necessarie per la sicurezza - Simulare comportamenti da assumere in condizioni di rischio e/o di pericolosità ambientale - Leggere le piantine dei locali e dei percorsi di fuga

Educazione alimentare 1°ciclo scuola primaria

conoscenze competenze - La tipologia degli alimenti

- Valutare la composizione nutritiva dei cibi preferiti

- La funzione nutrizionale ed alimentare

- Riconscere le esigenze nutrizionali del proprio corpo

- La composizione nutritiva dei cibi preferiti

- Riconoscere e distinguere il valore nutrizionale dei diversi alimenti

2°ciclo scuola primaria

conoscenze competenze - Il dispendio energetico legato alle attività quotidiane

- Individuare alcuni alimenti della dieta adeguata al proprio corpo e alle proprie esigenze fisiche

- La piramide alimentare

- Comporre la razione alimentare giornaliera secondo le indicazioni della piramide alimentare - Assaggiare cibi diversi dal solito per superare le abitudini ed eventuali stereotipi

- Le tradizioni culinarie - Assaggiare e/o preparare cibi della propria e di altre culture

Educazione all’affettività 1°ciclo scuola primaria

conoscenze competenze - Il sè e le proprie capacità, i propri interessi ed i cambiamenti personali nel tempo

- Attivare strumenti di ascolto e di conoscenza di sè

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- La rappresentazione ed il racconto di sè come strumento di conoscenza

- Descrivere se stessi e le proprie potenzialità - Essere consapevoli dei cambiamenti personali

- Le relazioni con i compagni e con gli adulti

- Attivare modalità relazionali con i compagni e con gli adulti

2°ciclo scuola primaria

conoscenze competenze - Le emozioni ed i sentimenti legati alla relazione con l’altro

- Esprimere la propria emotività in situazioni di gioco, di lavoro e di relax, con attenzione e rispetto degli altri - Comunicare la percezione di sè e del proprio ruolo nella classe, nella famiglia e nel gruppo dei pari

- Le principali differenze psicologiche, comportamentali e di ruolo tra maschie femmine - Esempi di diverse situazioni dei rapporti tra uomo e donna, sia nella storia che in culture differenti

- Attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti, tenendo conto per quanto possibile, anche delle caratteristiche sessuali.

- Gestire in maniera controllata ed esprimere

adeguatamente i propri sentimenti ed emozioni, utilizzando modalità di comunicazione sia verbale che non verbale, in differenti contesti, sia spontanei che strutturati

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CLASSE PRIMA

CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE

EDUCARE ALLA REPONSABILITA' identità personale

Percorso di socializzazione. La funzione della regola in classe, a scuola e in altri ambienti: le regole del gruppo, il rispetto delle regole.

Riconoscere le norme e le regole in ambito scolastico.

Maturare la consapevolezza del significato di norme e regole.

EDUCARE ALLA CONVIVENZA Identità territoriale

Scoperta di sé in rapporto all'altro e all'ambiente per costruire la propria identità: bisogno di appartenenza al gruppo classe, al gruppo dei pari, all'ambiente della scuola. Conoscenza del proprio territorio e atteggiamenti di rispetto e salvaguardia dell'ambiente. Conoscenza di usi, costumi, feste e tradizioni dei vari gruppi linguistici: legame affettivo e culturale con il territorio.

Sviluppare la consapevolezza del proprio e dell'altrui ruolo all'interno del gruppo e dell'ambiente.

Sapersi rapportare in contesti e ambienti diversi.

EDUCARE ALLA PARTECIPAZIONE identità interculturale

La diversità come valore, come ricchezza e come opportunità di confronto: significato di società multietnica, multiculturale, interculturale. Distinzione concettuale tra Repubblica, Stato, Regione, Provincia, Comune e Città: acquisizione di termini istituzionali. Partecipazione al Parlamentino della scuola.

Individuare le caratteristiche essenziali della struttura delle società democratiche

Partecipare attivamente alla vita democratica della classe.

Scuola secondaria di primo grado

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CLASSE SECONDA

CONOSCENZE ABILITA' COMPETEN

ZE

EDUCARE ALLA REPONSABILITA' identità personale

Acquisizione dei principi fondamentali della Costituzione italiana ed europea: prima acquisizione del concetto di identità nazionale ed europea attraverso riferimenti storico-geografici e culturali.

Individuare i principi fondamentali della Costituzione italiana ed europea.

Rispettare i diritti-doveri del cittadino.

EDUCARE ALLA CONVIVENZA identità territoriale

Conoscenza e accettazione di sé, comprensione dei cambiamenti psico-fisici dell'adolescenza, rafforzamento della propria identità personale: primi amori, amicizia, famiglia, rapporti con gli adulti di riferimento, disagio esistenziale. Analisi dei principali problemi ambientali nei diversi eco-sistemi: rapporto uomo-ambiente, osservazione e riflessione sui comportamenti dell'uomo, principali associazioni a tutela dell'ambiente (Green Peace, WWF ecc...)

Riconoscere ed analizzare relazioni significative nel gruppo dei pari con adulti di riferimento.

Vivere nel gruppo e nel territorio accettando e rispettando gli altri in base a valori condivisi.

EDUCARE ALLA PARTECIPAZIONE identità interculturale

Confronto tra l'organizzazione della Repubblica italiana con quelle di altri stati europei: percorso guidato di conoscenza delle varie forme istituzionali europee. L'U.E. dalla nascita ai nostri giorni. Significato dell'autonomia a livello territoriale e istituzionale: l'organizzazione della Provincia autonoma di Bolzano. Incontro con l'altro in una prospettiva interculturale basata sulla conoscenza e sul rispetto reciproco: percorso di conoscenza e riflessione guidata alla formazione di atteggiamenti di apertura e di responsabile interazione con gli altri e con culture diverse. Partecipazione al Parlamentino della scuola.

Identificare diversi modelli di organizzazione istituzionale.

Acquisire consapevolezza del proprio ruolo all'interno della comunità di appartenenza.

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CLASSE TERZA

CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE

EDUCARE ALLA REPONSABILITA' identità personale

Stili di apprendimento. Promozione del benessere psico-fisico attraverso la conoscenza del proprio corpo e della propria affettività per una crescita personale progressiva ed armonica. Consapevolezza delle proprie potenzialità e attitudini attraverso il confronto delle opportunità scolastiche e professionali presenti sul territorio: conoscenza dei settori professionali (primario, secondario, terziario), percorso di orientamento e di autovalutazione finalizzato alla scelta scolastico-professionale.

Acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e attitudini. Individuare le offerte formative e professionali disponibili sul territorio.

Assumere responsabilità a livello familiare, scolastico e sociale.

EDUCARE ALLA CONVIVENZA identità territoriale

Società multietnica e globalizzazione. Consapevolezza del valore di un ambiente non degradato e della responsabilità di ciascuno nella salvaguardia degli eco-sistemi: limiti delle risorse e alternative eco-compatibili, comportamenti quotidiani per evitare lo spreco di acqua, energia ecc...

Condividere in modo solidale ed equo le risorse del pianeta con un contributo personale.

Saper dialogare con l'altro attraverso il rispetto e la valorizzazione di culture diverse.

EDUCARE ALLA PARTECIPAZIONE identità interculturale

Istituzioni ed organismi internazionali. Dichiarazione dei Diritti Universali dell'Uomo. Partecipazione al Parlamentino della scuola.

Riconoscere il ruolo delle organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani.

Sviluppare a consapevolezza di esser un individuo titolare di diritti, ma anche soggetto a doveri.

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Allo scopo di migliorare l’azione educativa dell’Istituto si è ritenuto opportuno stipulare un patto di corresponsabilità tra docenti, genitori e alunni, in cui si definiscono le rispettive responsabilità nell'ottica di una collaborazione attiva e di un confronto costruttivo. Tra le finalità assume quindi notevole importanza il rispetto dei termini e dei vincoli del patto di corresponsabilità come garanzia di trasparenza e partecipazione ai processi di formazione e di valutazione/orientamento. Il documento, proposto dal Collegio Docenti, è stato apportato dal Consiglio d’Istituto contestualmente al P.O.F.

La Scuola

si impegna a... La Famiglia

si impegna a... L’Alunno

si impegna a...

OFFERTA FORMATIVA

Proporre un’ Offerta Formativa rispondente ai bisogni dell’alunno e a lavorare per il suo successo formativo

Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e sostenere l’Istituto nell’attuazione del suo Progetto

Prendere coscienza del percorso predisposto dalla scuola e assumere un atteggiamento positivo nei confronti delle attività scolastiche

PRIORITARITA’

favorire un ambiente sereno e adeguato al massimo sviluppo delle capacità dell'alunno e al suo successo scolastico

considerare la funzione formativa della scuola e dare ad essa la precedenza in confronto ad altri impegni extrascolastici

Considerare la scuola il principale impegno e valorizzarne la funzione formativa,assumendo impegni extrascolastici compatibili con essa

PARTECIPAZIONE

Aprire spazi di discussione e tenere in considerazione le proposte di alunni e genitori

Partecipare attivamente alle riunioni previste, fare proposte di miglioramento e collaborare alla loro realizzazione

Ascoltare democraticamente compagni e insegnanti, dire la propria, collaborare alla soluzione dei problemi tramite i rappresentanti del Parlamentino.

VITA SOCIALE

promuovere rapporti interpersonali positivi tra alunni e insegnanti, stabilendo regole certe e condivise

impartire ai figli le regole del vivere civile, dando importanza alla buona educazione e al rispetto degli altri e delle cose di tutti

prendere coscienza delle regole della vita scolastica e sociale e rispettarle, garantendo ai compagni la necessaria tranquillità e quindi il diritto allo studio

INTERVENTI EDUCATIVI

Dare agli alunni competenze sociali e comportamentali, evitando sanzioni prive di significato formativo

Condividere e sostenere le sanzioni della scuola, garantendone l’applicazione e facendo riflettere il figlio sulla loro finalità educativa.

rispettare le consegne, non tenere comportamenti negativi ed aumentare quelli positivi,condividere il valore formativo di eventuali sanzioni.

INTERVENTI DIDATTICI

INDIVIDUALIZZATI

portare tempestivamente a conoscenza dell'alunno e della famiglia eventuali cambiamenti significativi del rendimento scolastico e predisporre interventi di recupero

prendere periodico contatto con gli insegnanti (udienze) e cooperare con loro per l'attuazione delle strategie di recupero o di miglioramento dei comportamenti

seguire i consigli offerti e dimostrare maggiore impegno nel recupero , approfittando delle strategie di recupero attuate dalla scuola (fasce di apprendimento…) e impegnandosi personalmente nello studio.

PATTO DI CORRESPONSABILITA’

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TEMPI

garantire la puntualità e la continuità del servizio scolastico

garantire la regolarità della frequenza scolastica, la puntualità del figlio e giustificare sul libretto le eventuali assenze e ritardi

rispettare l'ora di inizio delle lezioni e presentarsi con la giustificazione firmata per assenze o ritardi. Far firmare con sollecitudine gli avvisi scritti sul diario o tramite circolare.

COMPITI DOMESTICI

assegnare i compiti a casa in coerenza col percorso didattico e tenendo conto degli impegni educativi extrascolastici degli alunni

garantire tempi giornalieri necessari allo svolgimento dei compiti assegnati e limitarsi a controllare la loro esecuzione

impegnarsi a prendere regolarmente nota dei compiti assegnati, pianificarli con ordine e svolgerli regolarmente sia nella parte scritta che di studio.

VALUTAZIONE

Controllare con regolarità i compiti, correggerli in tempi ragionevolmente brevi e garantire la trasparenza della valutazione.

collaborare per potenziare, nel figlio, una coscienza delle proprie risorse e dei limiti,tenendo conto anche del valore formativo dell’errore.

assumere le proprie responsabilità, riconoscere le proprie attitudini e considerare l’errore occasione di miglioramento

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Premessa L’Istituto Comprensivo Laives 1, nel predisporre il Regolamento della scuola media “Fabio Filzi”assume le indicazione suggerite nel testo dello “Statuto delle Studentesse e degli studenti”approvato dal Consiglio dei Ministri il 29 Maggio 1998, recependone il criterio generale per cui “La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica…(dove) ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione della cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio…”

Entrata / uscita degli alunni

La puntualità è segno di rispetto verso l’istituzione e verso gli altri: essere puntuali significa anche collaborare perché lo svolgimento delle attività didattiche avvenga in modo regolare e proficuo.

1. L’alunno deve presentarsi a scuola alle 7.50. 2. Al suono della prima campanella deve radunarsi negli spazi riservati alle sezioni. 3. L’alunno entra in classe solo se accompagnato dall’insegnante. 4. L’alunno deve presentarsi a scuola pulito nella persona e vestito in modo adeguato. 5. L’alunno deve essere munito del materiale scolastico necessario per le attività della giornata. Comportamento in classe Gli alunni apprenderanno gradualmente ad instaurare relazioni corrette e significative accrescendo la propria capacità di interagire ed assumendosi le proprie responsabilità.

6. Quando entra l’insegnante dell’ora l’alunno sta in piedi al suo posto in silenzio. 7. Durante le lezioni l’alunno deve avere un atteggiamento collaborativi con l’insegnante, non deve

disturbare i compagni, non deve prendere in giro e non deve fare dispetti. 8. L’uso del cellulare non è consentito durante l’orario scolastico per cui l’alunno che ne è in possesso lo

deve tenere spento. Qualora il divieto dovesse essere disatteso il cellulare verrà ritirato e consegnato direttamente ai genitori. Le stesse regole valgono per qualsiasi apparecchio elettronico, audio o video.

9. L’alunno non deve portare a scuola oggetti di valore o somme consistenti di denaro; la scuola non può rispondere di eventuali furti, anche se si impegna a vigilare nei limiti del possibile.

10. L’alunno deve accettare e rispettare il compagno di banco. 11. L’alunno non deve dire parolacce. 12. L’alunno non deve offendere compagni, insegnanti e personale della scuola. 13. L’alunno deve segnalare ai docenti le situazioni di forte contrasto con i compagni ( furti, danni,

minacce….) 14. L’alunno deve alzare la mano per parlare e aspettare che venga data parola per interagire correttamente

e costruttivamente con insegnati e compagni. 15. L’alunno non deve masticare durante le lezioni. 16. L’uscita dall’aula avviene solo con il permesso dell’insegnante e possibilmente non durante la prima e

la quarta ora. 17. L’alunno durante i cambi dell’ora dovrà attendere in classe uscire dall’aula solo con il permesso

dell’insegnante. Pausa e spostamenti interni

REGOLAMENTO DEGLI ALUNNI

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I momenti di sospensione dell’attività scolastica ordinaria sono occasioni per crescere insieme nel rispetto delle regole della vita sociale.

18. Per nessun motivo l’alunno può allontanarsi dalla scuola e dagli spazi riservati per i momenti di pausa. 19. A pausa l’alunno deve evitare giochi rischiosi e comportamenti che possano danneggiare compagni e

strutture. 20. Alla conclusione della pausa l’alunno deve trovarsi negli spazi riservati alle sezioni. 21. Gli spostamenti dalla propria aula alle aule speciali , alla palestra, all’aula magna, alla biblioteca, ai

locali della mensa avvengono sempre sotto la sorveglianza dell’insegnante. 22. Al termine delle lezioni l’alunno esce da scuola con la propria classe e ordinatamente facendo

attenzione alla propria e altrui sicurezza. 23. L’alunno deve, in caso di allarme, uscire ordinatamente in fila indiana e seguire scrupolosamente le

indicazioni dell’insegnante. Rispetto dell’edificio e del materiale della scuola

L’ambiente scolastico è uno spazio per tutti e un importante fattore di qualità della vita della scuola; deve essere utilizzato con rispetto e cura, reso accogliente dove è possibile.

24. L’alunno non deve prendere oggetti altrui senza chiedere il permesso. 25. L’alunno non deve sporcare e /o danneggiare attrezzature, oggetti e locali della scuola in quanto è

corresponsabile della pulizia e del decoro dell’edificio e del materiale scolastico. 26. L’alunno deve aver cura dei libri dati in prestito. 27. L’alunno deve tenere in ordine il diario annotandovi solo i compiti assegnati, gli avvisi della

presidenza, degli insegnanti e dei genitori. Visite guidate, uscite, gite, soggiorni – studio Le attività extrascolastiche sempre correlate alle attività didattiche concorrono alla formazione di un alunno autonomo, collaborativo, rispettoso e responsabile. 28. In occasione di uscite sul territorio, se si utilizzano mezzi pubblici, l’alunno deve mantenere un

comportamento corretto e rispettoso anche degli altri utenti. 29. Durante lo svolgimento di visite didattiche e/o viaggi d’istruzione l’alunno deve:

a) dimostrare un atteggiamento responsabile; b) adeguarsi alle esigenze del gruppo; c) riconoscere l’autorità degli insegnanti accompagnatori anche se non della propria classe.

Rapporti scuola –famiglia Per formare un alunno responsabile è necessario una efficace collaborazione educativa tra scuola e famiglia.

30. L’alunno e i genitori sono informati delle iniziative della scuola con avvisi scritti. Il diario, il libretto scolastico sono il mezzo di comunicazione privilegiato tra scuola e famiglia, pertanto devono essere portati a scuola quotidianamente. Le comunicazioni vanno firmate dai genitori per presa visione. 31. Le assenze, eventuali ritardi o uscite anticipate vanno giustificate da parte dei genitori sul libretto personale. Ripetute assenze vanno segnalate al dirigente scolastico. Sono giustificate soltanto le assenze per motivi di salute( documentate oltre i 5 giorni da certificato medico) e di famiglia, di cui i genitori si assumono piena responsabilità. 32. I colloqui insegnanti/genitori sono garantiti da:

� udienze settimanali, predisposte con apposito calendario con il giorno e l’ora di udienza del singolo insegnante;

� udienze generali, per i genitori che non possono fruire delle udienze settimanali, stabilite all’inizio dell’anno scolastico uno per quadrimestre.

SANZIONI DISCIPLINARI

Qualunque tipo di provvedimento disciplinare ha finalità educativa e tende al ripristino di corretti rapporti all’interno della comunità scolastica e al rafforzamento del senso della responsabilità individuale.

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(Le sanzioni devono essere personali e improntate al criterio della progressività)

I provvedimenti possono essere: 1 richiamo orale sia in classe sia individuale; 2 maggiorazione dei compiti a casa; 3 richiamo scritto come comunicazione alla famiglia che dovrà sottoscriverla; 4 richiamo scritto sul registro di classe e comunicazione alla famiglia; 5 convocazione dei genitori; 6 dopo 2 note sul registro di classe, intervento del dirigente nei confronti dell’alunno alla presenza dei

genitori; 7 esclusione temporanea da momenti quali la pausa, la visita guidata, la partecipazione ad un torneo, e nei

casi di reale pericolosità dei comportamenti e/o inaffidabilità dell’alunno ad un viaggio studio ecc.; 8 sospensione dalle lezioni. Alla sospensione si giunge dopo 3 note disciplinari su registro di classe o per

gravi infrazioni su richiesta (dei singoli docenti e/o) del consiglio di classe. La sospensione viene disposta dal dirigente scolastico dopo aver sentito l’alunno e (aver concordato con)informato la famiglia sul giorno o i giorni di sospensione e le modalità (più adeguate) . Tra le modalità può essere previsto anche l’obbligo di frequenza;

9 conversione della sanzione in attività a favore della comunità scolastica: a) attività manuali per ripristinare attrezzature, arredi, beni scolastici in genere, danneggiati ; b) eliminazione di situazioni di degrado dell’ambiente scolastico volontariamente provocate; c) attività di collaborazione con i responsabili della biblioteca scolastica, previo accordo d) lettura di testi o visione di video, con valenza educativa, dalle quali trarre spunti per una

comunicazione orale alla classe e/o per una relazione scritta al Consiglio di classe; e) attività in favore di compagni in difficoltà.

Nel caso di applicazione di sanzioni disciplinari che prevedano il temporaneo allontanamento dalle attività scolastiche ad alunni diversamente abili è necessario acquisire il parere dello psicologo. Contro tutte le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte degli studenti e delle studentesse o da parte dei loro genitori all’organo di Garanzia, composto dal Dirigente Scolastico, due insegnanti, due rappresentanti dei genitori. Il presente Regolamento è inserito nel POF e nel sito web della scuola ([email protected]), sarà letto e commentato in classe all’inizio di ogni anno scolastico all’interno delle ore curricolari di educazione alla cittadinanza.

Il presente Regolamento è stato approvato dal Collegio Docenti ed è stato condiviso con il Parlamentino degli alunni.

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SCUOLA PRIMARIA 1. Lezione frontale 2. Problem solving 3. Lezione dialogata 4. Laboratori 5. Cooperative learning 6. Mappe mentali e concettuali 7. Modalità di intervento

− Compresenza: gli insegnanti interagiscono durante l'intervento didattico − Contemporaneità: gli insegnanti dividono la classe in due gruppi che poi si scambiano − Visite didattiche, uscite sul territorio, soggiorni-studio

8. Recupero, consolidamento e approfondimento:

Nell'utilizzazione delle varie metodologie didattiche, gli insegnanti possono prevedere momenti di: − Individualizzazione dell'insegnamento: gli interventi vengono diversificati, a seconda della

situazione, per il raggiungimento degli obiettivi minimi comuni − Personalizzazione: a seconda della situazione in alcuni casi si può prevedere la personalizzazione del

percorso didattico e degli obiettivi da raggiungere 9. Didattica tecnologica (trasversale a tutte le altre) con l'utilizzo di:

− Audiovisivi − Personal computer

10. Insegnamento veicolare L2/L3:

− Una parte della disciplina scelta viene proposta in L2 (tedesco) − Una disciplina scelta viene proposta in L3 (inglese)

11. Lavoro in autonomia:

Il Contesto di Autonomia Rispetta gli alunni nel loro modo di essere e nei loro ritmi di apprendimento, permette all'alunno di rischiare senza mettere in gioco la propria immagine, stimola a scoprire gradualmente le proprie potenzialità, permette di costruire il sapere relazionandosi con gli altri, confrontandosi e negoziando − L' Insegnante deve permettere che la scuola sia un ambiente favorevole all'autonomia, prepara il

materiale, osserva, aiuta, consiglia, corregge gli elaborati. − L' Alunno: è motivato, può interagire, si confronta, compie delle scelte, si concentra, diventa

consapevole nei confronti del proprio apprendimento, si organizza e progetta momenti di gioco e di pausa, si autovaluta

− "Freie Arbeit": è un lavoro in autonomia che può essere interdisciplinare, senza un tema o argomento da trattare e ha una durata indefinita.

METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO

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− "Werkstatt": è lavoro in autonomia che può essere interdisciplinare. Si differenzia dal "Freie Arbeit", perchè ha un tema o un argomento da trattare e ha una durata definita.

12. Progetti

Strumenti di apprendimento finalizzato alla soluzione di problemi. Si realizza attraverso un "percorso unitario" che coinvolge diverse discipline. Il progetto parte dall'individuazione di un COMPITO DI REALTA', si sviluppa in situazioni complesse, sollecita l'alunno a ricercare soluzioni e risorse, richiede un comportamento responsabile e collaborativo. Favorisce un atteggiamento autocritico, si conclude con l'autovalutazione del percorso. Necessita di un'organizzazione basata sulla flessibilità e sulla dinamicità.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Gli insegnanti si avvalgono di una pluralità di metodologie a seconda degli obiettivi che si pongono e in relazione alla tipologia dei contenuti proposti. L’attività didattica viene impostata nei seguenti modi, in base a specifiche necessità:

• Lezione frontale/. lezione dialogata • Lavoro a classe intera/ lavoro per gruppi/ lavoro individuale. • Lavoro sui testi: con impiego di mezzi audiovisivi, mediante visite, sopralluoghi, interventi di

esperti, con ricerche interdisciplinari e di laboratorio, con uso di tecnologie multimediali. LA LEZIONE FRONTALE E’ lo strumento didattico più efficiente ed insostituibile in alcune fasi dell’apprendimento: l’insegnante trasmette le informazioni attraverso la spiegazione dell’argomento oggetto di studio. LA LEZIONE DIALOGATA Si può definire un’evoluzione della lezione frontale, in quanto a momenti di esposizione della lezione da parte del docente, si alternano momenti in cui la classe è chiamata ad interagire con l’insegnante al fine di dare vita ad un dibattito utile a chiarire eventuali dubbi.

IL COOPERATIVE LEARNING L’uso didattico di piccoli gruppi favorisce il raggiungimento di buoni risultati, sia per il singolo studente che per il gruppo stesso. Gli alunni lavorano con la consapevolezza che il risultato è ottenuto grazie agli sforzi di tutti i componenti del gruppo. Il Cooperative Learning ha il suo punto di forza nella gestione democratica della classe, nell’efficacia motivazionale, nella capacità di coinvolgimento di tutti gli alunni, nel clima di collaborazione che si instaura. IL PROBLEM SOLVING Il Problem Solving e il metodo della ricerca e della scoperta. Potrebbe essere definito come un approccio didattico teso a sviluppare, sul piano psicologico, comportamentale ed educativo, l’abilità di soluzione dei problemi. In ottica interdisciplinare, vuol dire uso corretto dell’abilità di classificazione di situazioni problematiche e capacità di risolvere problemi-tipo analoghi, siano essi pertinenti all’area logico-matematica o meno. DIDATTICA TECNOLOGICA(trasversale a tutte le altre) con l'utilizzo di: AUDIOVISIVI . Registratori, lavagne luminose, televisioni, videoregistratori, DVD, diapositive, ecc. possono essere un utile supporto all'attività in classe e permettono di integrare le unità di apprendimento teoriche con stimoli audio e video, che fissano maggiormente nella mente degli alunni concetti e relazioni.

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COMPUTER . Il computer permette un ampliamento della lezione e l'insegnante può utilizzare questi strumento di ricerca e di apprendimento. Il computer, inoltre, è uno strumento di insegnamento infatti l'insegnante può preparare la lezione attraverso il computer e quindi diversificare le attività in classe.

INSEGNAMENTO VEICOLARE L2/L3: Nella scuola primaria una parte della disciplina scelta viene proposta in L2 (tedesco) Nella scuola primaria una disciplina scelta viene proposta in L3 (inglese) VISITE GUIDATE, USCITE SUL TERRITORIO. SOGGIORNI ST UDIO La scuola deve far conoscere agli alunni il territorio in cui vivono e suscitare interesse anche nei confronti di ambienti più ampi e distanti. Ciò accresce la motivazione e permette di verificare quanto appreso in classe. Tutte le uscite dalla scuola sono infatti necessariamente inserite in un percorso didattico, di cui costituiscono il momento qualificante. Gradualmente, gli alunni dalla prima alla terza media, avranno l'opportunità di svolgere iniziative extrascolastiche accompagnati dagli insegnanti. Recupero, consolidamento e approfondimento Gli insegnanti si trovano investiti di una responsabilità educativa sempre più complessa,

consapevoli, da una parte, delle diversità della situazione in cui agiscono, intenzionati, dall’altra, ad

adeguare sempre meglio la propria iniziativa didattica ai bisogni dei singoli alunni, gli insegnanti si

interrogano sia a livello individuale che collettivo sui metodi didatticamente più proficui e propongono

interventi per verificarne l’efficacia.

Muovendo quindi dalla consapevolezza che:

� L’individualizzazione dell’insegnamento è uno strumento educativo e didattico irrinunciabile � L’eterogeneità delle classi rappresenta la scelta migliore dal punto di vista relazionale ed educativo

ma rende estremamente arduo, se non impossibile, per il docente un lavoro individualmente differenziato e commisurato alle reali necessità del singolo alunno

� La soluzione delle lezioni individualizzate, già attiva nella scuola da diversi anni, consente interventi a vantaggio solo di un ristretto gruppo di ragazzi in difficoltà

� Le esigenze degli alunni eccellenti e medi non hanno potuto ricevere sempre un adeguato riconoscimento

si provvede alla riorganizzazione metodologica di una parte dell’attività didattica In particolare si utilizzerà:

• Fasce di apprendimento • Laboratori • All’occorrenza si realizzano percorsi mirati in orario scolastico (per esempio alfabetizzazione

stranieri) FASCE DI APPRENDIMENTO Le fasce di apprendimento, attuate per 2 ore settimanali per il tempo prolungato, si basano sulla concomitanza oraria di alcuni insegnanti della stessa disciplina, che si dedicano a gruppi omogenei di alunni, per svolgere attività complementari di recupero, consolidamento o approfondimento.

Questa soluzione risponde meglio all’imperativo dell’individualizzazione didattica, perché:

� Prevede attività adeguate per ogni fascia � Facilita il raggiungimento di un livello omogeneo di preparazione

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� Consente di lavorare con un gruppo ridotto introducendo elementi di confronto e corresponsabilità che rassicurano e rafforzano il singolo alunno.

LABORATORI . La didattica laboratoriale richiede che: • Si operi in piccolo gruppo • Si verifichi una forte interattività fra insegnante e allievi e fra gli allievi stessi • L’apprendimento sia cooperativo e condiviso • La mediazione didattica si intrecci con l’operatività degli allievi Pertanto l’ambiente: → Può essere semplicemente l’aula, se l’attività non richiede particolari attrezzature → Può essere uno spazio attrezzato se le attività richiedono l’uso di strumenti e materiali particolari

(multimediali strumentazione scientifica ecc.) Le attività che si inseriscono nella dimensione della didattica laboratoriale incidono profondamente su ognuno dei pilastri che costituiscono lo sfondo filosofico e l’ossatura dell’Offerta Formativa del nostro Istituto. I laboratori favoriscono l’autonomia dell'alunno in quanto egli è il protagonista delle attività proposte ed è responsabile del proprio operato nel gruppo di lavoro. I laboratori favoriscono altresì l’identità dell'alunno in quanto egli agirà in gruppo e dovrà integrarsi completamente in esso, senza perdere la propria peculiarità. I laboratori favoriscono infine l’acquisizione di competenze e apprendimenti in quanto "Facendo si impara". Alla luce di quanto finora è stato espresso, l’Istituto vuole offrire accanto alla didattica tradizionale, esperienze formative gratificanti, attraverso le quali scoprirsi capaci di apprendere e di creare consapevolmente. I contenuti delle attività dei laboratori sono finalizzati principalmente ad offrire una utilizzazione positiva del tempo-scuola: proposte che sviluppino capacità creative e di lavoro e un maggior interesse per le attività scolastiche. Ogni laboratorio ha degli obiettivi, sia educativi e didattici, come ad esempio favorire la socializzazione, l’espressione e il controllo dell’emotività, far vivere esperienze positive e non competitive, aumentare la stima di sé, sviluppare la conoscenza del sé corporeo, sia gli obiettivi peculiari legati alla specificità dell’attività. In particolare nella scuola media ciascun laboratorio si realizza in orario pomeridiano, all’interno dell’orario previsto per il tempo prolungato, articolandosi in due incontri di 75 minuti o un incontro di 150 minuti. Ciascun laboratorio può essere frequentato da 10/12 ragazzi, secondo la particolarità propria dell’attività. I laboratori si articolano in tre differenti tipologie generali. Ogni alunno dovrà frequentare almeno un laboratorio per ogni tipologia per poter riconoscere e sviluppare le proprie attitudini: *Filone di attività a carattere espressivo-motorio-sportivo: tali attività sono finalizzate ad accrescere le capacità di riconoscimento, di gestione e di valorizzazione della propria corporeità, favorendo anche la

La fascia di livello può essere svolta in due modi

b) Gli insegnanti dividono la classe in due gruppi

a) Entrambi gli insegnanti rimangono in classe ed integrano il loro intervento didattico

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dimensione non agonistica, ma socializzante dello sport e stimolando l’autonomia dei ragazzi nell’avvio di esperienze di squadra. Le attività di questo filone prevedono la realizzazione di un prodotto finale, per esempio uno spettacolo da tenersi in un ambiente pubblico e/o la partecipazione a tornei sportivi cittadini o zonali. *Filone a carattere espressivo-creativo-manuale: tali attività sono finalizzate ad accrescere le capacità di riconoscimento e di gestione della propria creatività, stimolando anche l’abilità manuale, l’acquisizione di specifiche competenze, la conoscenza di tecniche pre-professionali. Si prevede la realizzazione di prodotti da esibirsi in ambiente pubblico (mostra) e di prodotti di “pubblica utilità”. *Filone di attività a carattere formativo-culturale -scientifico: tali attività sono finalizzate ad accrescere le potenzialità culturali degli alunni, stimolando anche una maggiore capacità di lettura dei problemi del territorio e una maggiore sensibilità ai temi della mondialità, ad accrescere le capacità di osservazione, di riconoscimento e sperimentazione dei fenomeni naturali e dell’ambiente. Le attività di questo filone potranno favorire il dialogo e il confronto fra gli alunni anche attraverso tecniche ludiche e di animazione. LAVORO IN AUTONOMIA: Il Contesto di Autonomia Rispetta gli alunni nel loro modo di essere e nei loro ritmi di apprendimento, permette all'alunno di rischiare senza mettere in gioco la propria immagine, stimola a scoprire gradualmente le proprie potenzialità, permette di costruire il sapere relazionandosi con gli altri, confrontandosi e negoziando L' Insegnante deve permettere che la scuola sia un ambiente favorevole all'autonomia, prepara il materiale, osserva, aiuta, consiglia, corregge gli elaborati. L' Alunno: è motivato, può interagire, si confronta, compie delle scelte, si concentra, diventa consapevole nei confronti del proprio apprendimento, si organizza e progetta momenti di gioco e di pausa, si autovaluta "Freie Arbeit": è un lavoro in autonomia che può essere interdisciplinare, senza un tema o argomento da trattare e ha una durata indefinita. "Werkstatt": è lavoro in autonomia che può essere interdisciplinare. Si differenzia dal "Freie Arbeit", perchè ha un tema o un argomento da trattare e ha una durata definita. MAPPE CONCETTUALI. Pensare significa mettere in relazione, connettere gli elementi esperiti entro una cornice, una mappa, una rete di connessioni. Si apprende collegando e connettendo dati attraverso un ragionamento che riconosce, seleziona, analizza e sintetizza, che dispone secondo categorie, livelli, sensi di priorità. Lavorare per mappe concettuali significa lavorare per connessioni. La mappa concettuale è costituita da una serie di figure geometriche al cui interno sono riportate parole-chiave (che rappresentato concetti, attori, elementi) collegate tra loro da linee (rette, curve, semplici, doppie, tratteggiate) e segni con significato prestabilito (+ - ? → * ) che ne evidenziano e ne qualificano le relazioni (di causa-effetto, di sequenza logica o cronologica) e la loro intensità. PROGETTI Strumenti di apprendimento finalizzato alla soluzione di problemi. Si realizza attraverso un "percorso unitario" che coinvolge diverse discipline. LA DIDATTICA PER PROGETTI . E' centrata sul “processo” più che sul “prodotto”: ciò significa che tutte le attività didattiche sono finalizzate a far compiere agli studenti l'esperienza del procedimento di scoperta del sapere. Per essere un progetto, un'attività didattica deve:

• Partire dall'individuazione di un'esigenza reale (COMPITO DI REALTA') • Realizzarsi attraverso un "percorso unitario" che coinvolge diverse discipline • Richiedere una serie di attività di vario genere e livello • Coinvolgere gli studenti nella definizione del tema, i termini del contratto, le scelta della

metodologia • Assegnare agli insegnanti un ruolo non prescrittivo, ma di consulenza • Svilupparsi in situazioni complesse, sollecitando l'alunno a ricercare soluzioni e risorse,

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• Richiedere un comportamento responsabile e collaborativo. • Favorire un atteggiamento autocritico e LA DIDATTICA PER PROGETTI . E' centrata sul

“processo” più che sul “prodotto”: ciò significa che tutte le attività didattiche sono finalizzate a far compiere agli studenti l’esperienza del procedimento di scoperta del sapere. Per essere un progetto, un’attività didattica deve:

• Realizzarsi attraverso un "percorso unitario" che coinvolge diverse discipline • Richiedere una serie di attività di vario genere e livello • Coinvolgere gli studenti nella definizione del tema, i termini del contratto, le scelta della

metodologia • Assegnare agli insegnanti un ruolo non prescrittivo, ma di consulenza • Svilupparsi in situazioni complesse, sollecitando l'alunno a ricercare soluzioni e risorse, • Richiedere un comportamento responsabile e collaborativo. • Favorire un atteggiamento autocritico e concludersi con l'autovalutazione del percorso. • Avere un'organizzazione basata sulla flessibilità e sulla dinamicità. Gli obiettivi che si conseguono sono i seguenti: • Acquisire conoscenze più approfondite e capacità non solo disciplinari • Lavorare per uno scopo concreto • Cogliere l’unitarietà del sapere • Collaborare con altri e lavorare in gruppo • Sviluppare autonomia, creatività e senso di responsabilità • Favorire l’incontro tra scuola ed extrascuola • Autovalutarsi

INSEGNAMENTO PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI La realtà che vive la nostra scuola ci ha insegnato che gli alunni stranieri possono arrivare nel nostro ambiente in qualunque momento, chiedendo di essere inseriti nelle classi pur non possedendo – spesso – il minimo bagaglio strumentale necessario per tale inserimento. La scuola attiva pertanto corsi di alfabetizzazione, propedeutici al loro inserimento totale nelle classi.