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Ratei di guasto: un (possibile) impiego per un mondo più SIL
Fiera Ambiente lavoroBologna
Ratei di guasto: un (possibile) impiego per un mondo più SIL
Workshop Atex Forum
23 Ottobre 2014
Ratei di guasto: un (possibile) impiego per un mondo più SIL 2
Punto di partenza: Classificare oggi
La Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione (CLPE) è oggi di tipo convenzionale/semi-quantitativo:
� tassi di guasto?
� tassi di guasto vs fori di guasto?
� tassi di rilascio?
� evoluzione dei guasti?
� sovrapposizione spazio-temporale delle zone pericolose?
� CLPE vs “grado di sicurezza equivalente”?
� progettazione dei prodotti? (tabù)
� rischi di esplosione?
� …
CLPE “di prodotto”
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CLPE “di prodotto”
Applicazione atipica della CLPE è la determinazione delle ZP in ambito industriale per la progettazione e realizzazione dei prodotti, macchine, impianti, ecc., dove servono determinazioni “chirurgiche” delle zone pericolose e metodi di valutazione del grado di sicurezza equivalente (ibridazione della CLPE)
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“Sistema” industriale di studio
Sezione di un impianto di miscelazione e regolazione fluidi
Gas
naturale
Ossigeno
Aria
compressa
strumentale
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Condizioni operative del “Sistema”
Sostanza Temperatura di esercizio[°C]
Pressione relativa nominale(ingresso)
pn
[bar]
Pressione relativa nominale(uscite)
pn
[bar]
Gas naturale -10÷50 2,51,50,50,1
Nota 1 Si considerano i seguenti livelli di pressione:AP (alta pressione) per 2,5 e 1,5 bar, assumendo per i calcoli la pressione di 2,5 bar;MP (media pressione) per 0,5 bar;BP (bassa pressione) per 0,1 bar.Nota 2 Il gas naturale considerato ha massa molare M = 17,77 kg/kmole, temperaturadi infiammabilità Ti < 0°C, temperatura di accensione Tacc = 482°C, limite inferiore di infiammabilità LELv = 4,43%,gruppo delle costruzioni elettriche e classe di temperatura IIAT1
Ambiente Tipo di ambiente
Temperatura ambiente
Ta
Pressione atmosferica
pa
Volume libero
dell’ambiente
Va
Ricambio d’aria
ambiente
Velocità dell’aria
wa
Fattore di efficacia
della ventilazione
fa
Disponibilità della
ventilazione
[K] ([°C]) [Pa] [m3] [1/h] [m/s]
Servizigenerali
Chiuso 313,15 (40) 101325 75000 0,25 0,05 1 Buona
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Condizioni funzionali del “Sistema”
� processo interrompibile in qualsiasi momento� esercizio di 7200 ore effettive annue� flange di attacco di ingresso e uscita sollecitate a taglio e
torsione dalle tubazioni di impianto (funzionamento in condizioni avverse*)
� tenute in fibra compressa sulle flange� ispezioni di inizio/fine turno ogni 8 ore� intercettazione attraverso la valvola generale fuori orario di
lavoro
(*) Condizioni di funzionamento in presenza di sostanze (fluidi di processo) con impurità o condense , vibrazioni, ambienti aggressivi, eccetera
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Esame del “Sistema”
Flusso di ingresso/uscita
Attacco ingresso/uscita
Flusso di ingresso/uscita
Attacco ingresso/uscita
AP (alta pressione)
Flusso di ingresso/uscita
Attacco ingresso/uscita
AP (alta pressione)
MP (media pressione)
Flusso di ingresso/uscita
Attacco ingresso/uscita
AP (alta pressione)
MP (media pressione)
BP (bassa pressione)
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Sorgenti di emissione SE del “Sistema”
Parte non SE
SE
Numero SE
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Caratterizzazione delle SE del “Sistema”n. Sorgente di emissione Grado
(o gradi)di
emissione
Pressionerelativa diemission
ep
Areadi
emissioneS
Fattore di efficacia
della ventilazione
della SEfSE
Temp. di
efflussoT
Tasso di guastoλ
[bar] [mm2] [°C] [guasto/h]
SE01 Flangia AP Secondo 2,5 2,5 3 20 1,53 · 10-5
SE02 Flangia MP Secondo 0,5 2,5 3 20 1,53 · 10-5
SE03 Flangia BP Secondo 0,1 2,5 3 20 1,53 · 10-5
SE04 Filettatura AP Secondo 2,5 0,25 3 20 5 · 10-8
SE05 Filettatura MP Secondo 0,5 0,25 3 20 5 · 10-8
SE06 Filettatura BP Secondo 0,1 0,25 3 20 5 · 10-8
SE07 Porta strumenti AP Secondo 2,5 0,25 3 20 4,38 · 10-6
SE08 Porta strumenti MP Secondo 0,5 0,25 3 20 4,38 · 10-6
SE09 Porta strumenti BP Secondo 0,1 0,25 3 20 4,38 · 10-6
SE10 Valvola AP Secondo 2,5 0,25 3 20 1 · 10-7
SE11 Valvola MP Secondo 0,5 0,25 3 20 1 · 10-7
SE12 Valvola BP Secondo 0,1 0,25 3 20 1 · 10-7
SE13 Regolatrice manuale Secondo 0,5 0,25 3 20 1,52 · 10-7
SE14 Regolatrice automatica Secondo 0,5 0,25 3 20 2,93 · 10-6
SE15 Riduttore AP Secondo 2,5 0,25 3 20 5 · 10-7
SE16 Riduttore MP Secondo 0,5 0,25 3 20 5 · 10-7
SE17 Filtro Secondo 0,5 0,25 3 20 9,9 · 10-7
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“Fonti” della Caratterizzazione
� CEI 31-35
� IGEM/SR/25
� NPRD-95
� Faradip
� OREDA
� IEEE 500
� …
… imbarazzo della scelta
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“Affidabilità” della Caratterizzazione
??
� tassi di guasto?
� fori di guasto?
� tassi di guasto vs fori di guasto?
� evoluzione dei guasti?
� vita utile dei componenti?
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Metodo “tradizionale” di CLPE
Per la determinazione del tipo o tipi di zona pericolosa per la presenza di una atmosfera esplosiva (ZP), il metodo “tradizionale” di CLPE (norma CEI EN 60079-10-1, guida CEI 31-35, ecc.) assume un tasso di guasto “unitario” (almeno una emissione l’anno)
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Metodo “tradizionale” di CLPE
n. Sorgente di emissione Portata di emissione
Qg
Volume ipotetico
(pericoloso)Vz
Tempo di persistenza
zonatp
Distanzapericolosa
dz
Quota a Grado di ventilazione
Zona pericolosa
[g/s] [m3] [h] [m] [m]SE01 Flangia AP 1,27 9,95 0,13 0,8 1 Medio Zona 2 IIAT1SE02 Flangia MP 0,55 2,14 0,06 0,5 0,5 Medio Zona 2 IIAT1SE04 Filettatura AP 0,13 0,3 0,04 0,3 0,5 Medio Zona 2 IIAT1SE05 Filettatura MP 0,055 0,09 0,03 0,15 0,2 Medio Zona 2 IIAT1SE07 Porta strumenti AP 0,13 0,3 0,04 0,3 0,5 Medio Zona 2 IIAT1SE10 Valvola AP 0,13 0,3 0,04 0,3 0,5 Medio Zona 2 IIAT1SE11 Valvola MP 0,055 0,09 0,03 0,15 0,2 Medio Zona 2 IIAT1SE13 Regolatrice manuale 0,055 0,09 0,03 0,15 0,2 Medio Zona 2 IIAT1SE14 Regolatrice automatica 0,055 0,09 0,03 0,15 0,2 Medio Zona 2 IIAT1SE15 Riduttore AP 0,13 0,3 0,04 0,3 0,5 Medio Zona 2 IIAT1SE17 Filtro 0,055 0,09 0,03 0,15 0,2 Medio Zona 2 IIAT1
Per la determinazione del tipo o tipi di zona pericolosa per la presenza di una atmosfera esplosiva (ZP), il metodo “tradizionale” di CLPE (norma CEI EN 60079-10-1, guida CEI 31-35, ecc.) assume un tasso di guasto “unitario” (almeno una emissione l’anno)
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Estensione delle ZP
Inviluppo SE
Zona 2 IIAT1
Parte non SE
SE
Numero SE
Ratei di guasto: un (possibile) impiego per un mondo più SIL
Metodo “probabilistico” di CLPE
Col metodo “probabilistico” di CLPE , il tipo o tipi di ZP si determinano sulla base dalla successione “nel tempo” (sovrapposizione) delle singole ZP associate alle SE secondo due tecniche di mappatura:
� calcolo “punto per punto” della probabilità di presenza dell’atmosfera esplosiva all’interno dell’inviluppo delle ZP
� calcolo “SE per SE” della probabilità di presenza dell’atmosfera
esplosiva di ogni ZP associata alla singola SE come risultante dalla sovrapposizione della ZP esaminata con le ZP concorrenti dovute alle altre SE presenti
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Probabilità di presenza delle ZP
limiti della ZP
h/a
patmatex t
tP =
Patex probabilità di presenza di una atmosfera esplosiva in un anno (numero adimensionale inferiore o uguale all’unità)
tpatm tempo di presenza di una atmosfera esplosiva riferito al numero di ore annue th/a [h/a]
th/a numero di ore annue assunte (8760 o 10000) [h/a]Assunzione convenzionale
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Tipo delle ZP
Zona pericolosaZP
Probabilità di presenza di una atmosfera esplosiva
Patex
Presenza di una atmosfera esplosiva
tpatm = Patex · th/a
Rischio di esplosione
Ratex
- [h/a] [1/a]
Zona 0 G Patex > 10-1 tpatm > 1000 > RT
Zona 1 G 10-1 ≥ Patex > 10-3 1000 ≥ tpatm > 10 > RT
Zona 2 G 10-3 ≥ Patex > 10-5 10 ≥ tpatm > 0,1 > RT
ZP NE Patex > 10-5 tpatm > 0,1 ≤ RT
ZP NP Patex ≤ 10-5 tpatm ≤ 0,1 ≤ RT
Nota 1 La lettera associata al tipo di ZP indica l’origine della ZP (notazione del tutto personale mutuata dalle marcature dellecostruzioni Ex): G per gas, D per polvere (dust), M per nebbia (mist), H per miscela ibrida (hybrid mixture).Nota 2 La sigla ZP NE (Negligible Extent) indica una ZP con effetti trascurabili dell’eventuale esplosione.Nota 3 La sigla ZP NP (Negligible Presence) indica una ZP con trascurabile probabilità di presenza in un anno e con effetti nontrascurabili dell’eventuale esplosione.Nota 4 I valori indicati nella colonna tpatm sono calcolati considerando th/a = 10 000 h/a.Nota 5 È interessante segnalare che nella guida IP15 il campo di variazione della Zona 2 è 10-3 ≥ Patex > 10-4.Nota 6 Il rischio Ratex è la combinazione di diversi fattori (probabilità di presenza Patex, probabilità di presenza di sorgenti diaccensione efficaci, probabilità di danno esposizione al pericolo, gravità del danno considerando anche i provvedimenti diprotezione adottati, ecc.) e in tabella si evidenzia - senza entrare nel dettaglio - la sua tollerabilità nel caso di danni trascurabili(ZP NE) o di probabilità di presenza Patex trascurabile.Nota 7 Il rischio tollerabile RT è il massimo valore di rischio tollerato annuo in caso di accensione di una atmosfera esplosiva convalori tipici 10-5 perdite/anno o 10-6 perdite/anno.
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Calcolo “punto per punto” della Patex
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Calcolo “SE per SE” della Patex
cλ coefficiente correttivo del tasso di guasto per calcolare l’effettivo contributo alla ZP in esame (numero adimensionale)
λ tasso di guasto per ora di esercizio (funzionamento) riferito al base annua di 10000 ore [guasto/h]
Nc numero delle SE concorrenti alla ZP in esame (numero adimensionale)
tes tempo effettivo di esercizio (funzionamento) della SE in un anno [h/a]
te tempo effettivo di emissione della SE in un anno [h/guasto]
tperm tempo effettivo di permanenza della ZP in esame [h/guasto]
tp tempo effettivo di persistenza della ZP in esame [h/guasto]
8760 numero di ore annue considerando 365 giorni in un anno [h/a]
( ) ( ) ( ) ( )2
h/aNc
1iippermeiesiii0pperme0es00
8760cncatex
tttttλttttλ λλP ⋅
++⋅⋅⋅⋅+++⋅⋅⋅= ∑
=
Fattore di normalizzazione dei tempi
tpatm dovuto alla SE in esame tpatm dovuto alle SE concorrenti
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Coefficiente cλ
quota a
A
ZP dalle emissioni "limite"
˜
Pressione relativa di emissionep
[bar]
Emiangolo di emissioneα
(rad)
Coefficiente di riduzionecλ
(-)
≤ 3 π/4α/π
> 3 π/6
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Hp di prima stima “SE per SE”
� guasti indipendenti e mutuamente esclusivi� SE complanari� SE “potenzialmente” concorrenti alla formazione della ZP in
esame “0” (quelle che soddisfano la seguente condizione)
d0j distanza tra la SE in esame “0” e una restante j-esima SE [m]quota a0 distanza pericolosa assunta per la SE in esame “0” [m]quota aj distanza pericolosa assunta per la j-esima SE [m]
j00j aquotaa quota +≤d
(condizione necessaria ma non sufficiente di intersezione delle ZP)
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Effettiva intersezione delle ZP
Sì
No
SE che soddisfano la “condizione necessaria ma non sufficiente diintersezione delle ZP” ma le cui ZP non si intersecanonecessariamente
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Sovrapposizione delle ZP
Inviluppo SE
Zona 2 IIAT1
Parte non SE
SE
Numero SE
ZP determinatadalla singolaemissione
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Componente critico (prima stima)
Valvola diintercettazioneValvola disicurezza
SE
Numero SE
Valvola diintercettazione
Zona 2 IIAT1
AP
MP
BP
ContatoremassicoValvola diregolazione
Valvola diregolazioneValvola diintercettazioneValvola disicurezza
SE
Numero SE
Valvola diintercettazione
Zona 2 IIAT1
ContatoremassicoValvola diregolazione
Valvola diregolazione
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Patex del componente critico (prima stima)n. SE Tasso di guasto
λ
[guasto/h]
Coefficiente correttivocλ
SE prossime
Tempo di persistenzatp
[h]
1 Flangia AP 1,53 · 10-5 0,25 8 0,13
2 Flangia MP 1,53 · 10-5 0,25 18 0,06
3 Flangia BP 1,53 · 10-5 0,25 1 0,06
4 Filettatura AP 5 · 10-8 0,25 4 0,04
5 Filettatura MP 5 · 10-8 0,25 27 0,03
6 Filettatura BP 5 · 10-8 0,25 5 0,03
7 Porta strumenti AP 4,38 · 10-6 0,25 2 0,04
8 Porta strumenti MP 4,38 · 10-6 0,25 5 0,03
9 Porta strumenti BP 4,38 · 10-6 0,25 1 0,03
10 Valvola AP 1 · 10-7 1 2 0,04
11 Valvola MP 1 · 10-7 1 11 0,03
12 Valvola BP 1 · 10-7 1 1 0,03
13 Regolatrice manuale 1,52 · 10-7 1 3 0,03
14 Regolatrice automatica 2,93 · 10-6 1 2 0,03
15 Riduttore AP 5 · 10-7 1 2 0,04
16 Riduttore MP 5 · 10-7 1 1 0,03
17 Filtro 9,9 · 10-7 0,25 0 0,03
( ) ( ) ( ) ( ))1010( 2Zona
108,98760
cnc
5atex
3
42
h/a17
1iippermeiesiii0pperme0es00atex
−−
−
=
>≥⇒
⋅=⋅
++⋅⋅⋅⋅+++⋅⋅⋅= ∑
P
tttttλttttλP
λλ
≈Zona 1
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Hp di seconda stima “SE per SE”
� guasti indipendenti e mutuamente esclusivi� SE complanari� SE “effettivamente” concorrenti alla formazione della ZP in
esame “0” (quelle che soddisfano la “condizione necessaria ma
non sufficiente di intersezione delle ZP” precedentemente vista e le cui ZP si intersecano effettivamente)
Il componente SE05 rimane quello “critico”
ma
la Patex associata si riduce lievemente
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Criticità del metodo “probabilistico”
� complessità di “mappatura”
� complessità di valutazione delle sovrapposizioni spaziali delle singole ZP
� disponibilità di tassi di guasto utili (loro adeguatezza agli scopi di CLPE e comparabilità dei dati tra le diverse banche dati)
ma ...
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Componenti isolati
( ) ( ) ( ) ( )2
h/aNc
1iippermeiesiii0pperme0es00
8760cncatex
tttttλttttλ λλP ⋅
++⋅⋅⋅⋅+++⋅⋅⋅= ∑
=
tpatm dovuto alla SE in esame tpatm dovuto alle altre SE concorrenti
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Giunzione flangiata isolata
Considerando una flangia con le medesime caratteristiche della SE01 del “Sistema” (flangia di alimentazione)
( )
( )
)1010( 2Zona101,3
8760
1000015,05,0872001053,10,25
8760c
5atex
35
25
2h/a
ppermeesatex
−−−
−
>≥⇒⋅=
=⋅++⋅⋅⋅⋅=
=⋅++⋅⋅⋅=
P
tttttλP λ
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Giunzione filettata isolata
( )
( )
)10( NPZP101
8760
1000004,05,0872001080,25
8760c
5atex
7
28
2h/a
ppermeesatex
−−
−
<⇒⋅=
=⋅++⋅⋅⋅⋅=
=⋅++⋅⋅⋅=
P
tttttλP λ
Considerando una giunzione filettata con le medesime caratteristiche della SE04 del “Sistema” (giunzione sul circuito di alta pressione)
Ratei di guasto: un (possibile) impiego per un mondo più SIL 34
Densità tecnica
( )2
h/appermees
atex
8760c
tttttλ
PN
λ ⋅++⋅⋅⋅=
In un sistema più o meno omogeneo, dalla formula della Patex, è possibile ricavare il numero massimo di componenti in un dato spazio, per ottenere un certo tipo di ZP
Ratei di guasto: un (possibile) impiego per un mondo più SIL 36
Dagli “scenari”…
Emissione Accensione immediata nel campo vicino (*)
Accensione ritardata nel campo vicino
Accensione nel campo lontano (**)
Esplosione Effetto
Sì DardoEmissione
Sì EsplosioneSì
No No Dardo
Sì EsplosioneSì
No No Nessuna consequenza
No Inquinamento
(*) Spazio nell’intorno di una sorgente di emissione dove la concentrazione della sostanza infiammabileemessa dipende dalle caratteristiche della sostanza e di emissione (foro di emissione, regime di emissione,eccetera) e dalle condizioni di ventilazione locale.(**) Spazio distante dalla sorgente di emissione dove la concentrazione della sostanza infiammabile emessadipende dalle caratteristiche della sostanza, dalla sua portata di emissione e dalle condizioni di ventilazione
Ratei di guasto: un (possibile) impiego per un mondo più SIL 37
… alla sicurezza equivalente
Il passaggio ai metodi “probabilistici” diventa necessario per valutare il grado di sicurezza equivalente di un sistema per una visione complessiva degli eventi e una processo integrato di valutazione dei rischi, eventualmente estendendo i concetti di integrità della sicurezza SIL, PL & EPL oltre la sicurezza funzionale
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Note d’uso
Studio di Consulenza dott. ing. Angelo Barberio
Opificium
Autore: Angelo Barberio
Oggetto: Ratei di guasto: un (possibile) impiego per un mondo più SIL
Anno presentazione: 2014
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