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Page 1: rassegna - Toscana Film Commission€¦ · len Mirren alla Tulane Universi-ty: sii femminista, non importa se sei uomo o donna. Là dove le donne vivono condizioni miglio-ri, il vantaggio

 

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

rassegna

Pagina I

Si parla di noi

14/11/2017 p. 23 «Newton» inaugura il River to RiverNazione Firenze 1

14/11/2017 p. 8 Lezione straordinaria del regista VenerusoNazione Pisa 2

Festival Cinematografici

14/11/2017 p. 14 Visionaria, parte il film festival ai Leggieri Cortometraggionella casa di reclusione

Corriere Siena 3

14/11/2017 p. 19 Ecco «Moving Archive» Arte e Film festival in cittàNazione Empoli 4

Segnalazioni

14/11/2017 p. 5 Il regista della rivoluzione agli Uffizi: bandiera troppo rossa,ammainata

Corriere Fiorentino 5

14/11/2017 p. 12 Accademia Italiana, un giorno con i big della moda e dellafotografia

Corriere Fiorentino 6

14/11/2017 p. 18 Virzì: "Non si possono ritenere normali i provini organizzati incamera da letto"

Arianna FinosRepubblica 7

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Il festival

«Newton» inaugurail River to River

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II film «Newton» inaugura il festival «River to river»

SARÀ l 'anteprima italiana di «Newton», pellicola disatira politica del regista Amit Masurkar, candidatadall'India agli Oscar come miglior film straniero, adinaugurare il17° River to River Florence IndianFilm Festival, unico festival in Italia interamentededicato alla cinematografia e alla cultura indiana, aFirenze dal dal? al 12 dicembre al cinema LaCompagnia. E' una commedia nera sulla violazionedei diritti umani e la necessità di rafforzare lademocrazia. A presentare il film, giovedì 7 dicembrealle 20 .30, Manish Mundra, produttore del film.

Si parla di noi Pagina 1

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UniversitàLezione straordinariadel regista Veneruso

DOMANI alle 16 al Polodidattico Guidotti in via Trieste, ilprofessore Ugo di Tullio,docente di Organizzazione eLegislazione dello Spettacoloteatrale e cinematografico,ospiterà durante unasua lezione straordinaria StefanoVeneruso (nella foto), aiuto registadi Micheal Radford nell'ultimocapolavoro di Massimo Troisi, `IlPostino' (1994), e regista delbackstage `Speciale Il Postino,Uno sguardo dentro'.

Si parla di noi Pagina 2

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San Gimignano

Visionaria, parte il film festival ai LeggieriCortometraggio nella casa di reclusione

SAN GIMIGNANOE' fissata per giovedì alle 18 l'inaugurazione di Visiona-ria Film Festival 2017 con apertura delle installazionidella sezione Visionart (che resteranno allestite nei gior-ni del festival). A seguire performance della Compagniaper Ranza diretta da Alessandro J. Bianchi. Alle 21 proie-zione e presentazione del cortometraggio realizzato nel-la Casa di Reclusione e curato da Empatheatre. Ingressogratuito. Per ulteriori informazioni www visionaria.eu.

Festival Cinematografici Pagina 3

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EMPOLI IL NUOVO PROGETTO DI FORMAZIONE

Ecco «Moving Archive»Arte e Film festival in città

TRE GIORNI dedicati alle pelli-cole. Pellicole capaci di emoziona-re e conquistare. A Empoli arrivaLo schermo dell'arte Film Festi-val con «Moving Archive». Si co-mincia domani per proseguire fi-no a venerdì. Ma conosciamo ilprogetto più nel dettaglio.«Moving Archive» è un progettodi educazione all'arte contempo-ranea attraverso il cinema realiz-zato con il sostegno della Cittàmetropolitana di Firenze. Loca-tion per questo originale percorsoa tutta cultura saranno bibliote-che e istituzioni di nove comunidella provincia fiorentina. Traqueste, appunto, pure Empoli. In

città, la rassegna di proiezioni èospitata da Sincresis Spazio d'Ar-te in via della Repubblica 52/54.Il programma, consultabile anx-che on line su comune.empo-li.fi.it, è ricco.Si comincia domani alle 21 conDamien Hirst e «Thoughts,Work, Life» di Chris King (Re-gno Unito, 2012), seguito da ArtSafari e «Maurizio Cattelan» diBen Lewis (Gran Bretagna, 2005»e da «Megunica» di Lorenzo Fon-da (Italia, 2008).Il secondo appuntamento in car-tellone è giovedì alle 16, in orariodunque pomeridiano. Gli spetta-tori potranno osservare William

Kentridge con «Anything is Pos-sible» di Susan Sollins, CharlesAtlas (Stati Uniti, 2010), «Picassoin Palestine» di Rashid Mashara-wi (Palestina, 2012) e, infine, an-cora William Kentridge (nella fo-to) con «Anything is Possible» diSusan Sollins, Charles Atlas (Sta-ti Uniti, 2010). Il gran finale è fis-sato per venerdì: alle 21 sarà pro-iettato «Picasso in Palestine» se-guito daDamien Hirst con«Thoughts, Work, Life» di ChrisKing e da Art Safari con « Mauri-zio Cattelan» di Ben Lewis.Per maggiori dettagli , contattarel'associazione Sincresis scrivendoa info@sincresisarte .com, cliccan-do su www.sincresisarte.org ochiamando lo 0571.73619.

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Il regista della rivoluzione agli Uffizi:bandiera troppo rossa, ammainataEsposta per la mostra su Eisenstein, l'ufficio legale la fa togliere

La mostraE stata issata per poche ore e

poi subito riammainata. Eratroppo grande, troppo eviden-te e, soprattutto, troppo rossa.Di un rosso che, neanche l'Ar-mata rossa nella quale pureSergej Eisenstein si arruolòper servire la Rivoluzione Bol-scevica potrebbe reggere ilconfronto. Deve essere statoquesto, poco più poco meno, ilpensiero che ha attraversato lamente di un funzionario del-l'ufficio legale delle Galleriedegli Uffizi, quando ha chiestoal direttore Eike Schmidt (e ot-

tenuto) di far sparire dal piaz-zale la grande bandiera colorsangue che sventolava da unodei balconi del museo (latoPiazzale) e che stava a indicareche lì dentro in sala Dettiera ed è allestita una mostradedicata al regista russo, chepiù comunista non poteva es-sere; una mostra che s'intitolaEisenstein: la Rivoluzione del-le Immagini, allestita non a ca-so a loo anni da quel 1917 e 1918che hanno cambiato il mondo.

La bandiera non c'è più epresto ne sarà messa un'altra

di sulla fisiognomica leonar-diana» e la cosa è più evidentenei disegni esposti (72) «chesono un po' lo story board deisuoi film», ma è anche unamostra dedicata a uno dei pro-tagonisti di quella rivoluzione.Eisenstein, con il suo impegnoin prima persona e con quelloartistico in particolare, è statoil regista dell'era sovietica,

La bandierarossa issataagli Uffizi perlamostra sullarivoluzionerussa, poirimossa suindicazionedell'ufficiolegale

• Nella salaDetti degli Uffiziè allestitala mostradedicata ai 100anni dallerivoluzionirusse«Eisenstein: laRivoluzionedelleImmagini»

ma non così dichiaratamentepolitica, una in cui si ricono-scerà il nuovo logo delle Galle-rie degli Uffizi (su sfondobianco) ma non più l'apparte-nenza ideologica del regista.

Ora forse sarà utile ricorda-re che la mostra voluta da EikeSchmidt e curata da Marzia Fa-ietti, Gianluca Farinelli, Pierlu-ca Nardoni e dallo stesso Sch-midt ha una attinenza con gliUffizi perché, come ha spiega-to Marzia Faietti al CorriereFiorentino, «molti dei film delregista risentono dei suoi stu-

piaccia o no. E un fatto dellastoria la sua «Trilogia della Ri-voluzione» ed è un fatto dellastoria che la bandiera rossa èstata simbolo di quel momen-to storico, di quella stagionepolitica e di quella «propagan-da» artistica. Perché di «pro-paganda» si trattava.

C.D.© RIPRODUZIONE RISERVATA

i ,, pmsl in acami da Romapcr Da,;d c musco Ginuri

Segnalazioni Pagina 5

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Accademia Italiana , un giorno con i big della moda e della fotografiaOggi la maratona al Cinema La CompagniaII tradizionale ciclo di conferenze autunnali diAccademia Italiana , la scuola di moda, arte edesign con sede a Palazzo Pitti, quest 'anno cambiaformula e si sposta al Cinema La Compagna doveoggi (dalle 10 alle 18 ) si terrà un lungo talk con ibig dei design , della fotografia , della moda e dellagrafica . Il via con l 'architetto Roberto Baciocchi, cuiseguiranno Andrea Rauch , i creativi I Murr (Antonio

e Roberta) e il fotoreporter Ivo Saglietti . « È nellostile di Accademia Italiana aprire delle finestre sulmondo esterno durante l'anno accademico -afferma il presidente Vincenzo Giubba - Cosìanche le Conferenze d'Autunno fin qui rivolte soloagli studenti della scuola , saranno un'occasione diconfronto e di interazione col grande pubblico».(nella foto: Vincenzo Giubba)

Segnalazioni Pagina 6

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II colloquio. Parla il regista: "Adesso dobbiamo rassicurare le più giovanima ormai questa storia è diventata uno show voyeuristico, c'è molta pruderie"

Virzì: "Non si possono ritenere normalii provini organizzati in camera da letto"

ARIANNA FINOS

ROMA. «Ormai è diventato unoshow voyeuristico. C'è moltapruderie», dice il regista PaoloVirzì a proposito del crescendodi accuse, rivelazioni, dettagliche si susseguono, dal casoWeinstein al caso Brizzi. «C'è unproblema di qualità dell'infor-mazione su un tema così impor-tante per la vita delle donne e ingenerale delle persone. Dispia-ce che ci sia un vuoto legislativoe culturale. Che certi temi sianolasciati alle trasmissioni di in-trattenimento, che per loro na-tura lo propongono in modoscandalistico. Il clima è survolta-to, i media sono galvanizzati dal-la richiesta di sangue. Come hadetto bene la grandissima LeaMelandri, anche solo avanzaredubbi sullo stile da gossip - an-che molti giornali autorevoli siarrendono allo stesso metodo-viene scambiato per complici-tà».

Cosa bisognerebbe fare, se-condo lei?«Dire e fare cose utili. Intanto

rassicurare chi è giovane e vuolfare l'attrice che non si deve ri-nunciare ai propri sogni. Che laroutine professionale è un'altraed è molto semplice: i provini,gli incontri di lavoro non si fan-no a quattrocchi in una camerada letto. Quello che è stato rac-contato, verità o messinscenaequivoca, non è la norma. Mistupisce che sia avvenuto. Mistupisce che, ammesso che siavero, sia stato proposto propriocosì, e mi stupisce altrettantoche sia stato accettato».

Sotto accusa ci sono registi eproduttori , ma anche molte

donne che denunciano. Unasu tutte Asia Argento. Tra leprime a parlare sul caso Har-vey Weinstein.«Dobbiamo stare con Asia,

non possiamo accettare lo sber-leffo di certi giornalacci. Il suoracconto, nel suo stile genuino,è del tutto credibile, comprensi-bile umanamente anche quan-do denuncia le proprie debolez-ze di 21 enne. Asia non deve sen-tirsi sola, non deve temere cau-se degli avvocatoni dei potentiperché saremo sempre tutticon lei. Con la sua storia artisti-ca Asia ha proposto un modellodi femminilità libera, creativa,trasgressiva, con quel gustodell'oltraggio che era stato sem-pre patrimonio dei maschiacci.Non deve permettere che la suabattaglia sia adoperata da chialimenta la mentalità puritanae sessuofobica che lei ha sem-pre irriso».

La sua testimonianza haaperto una finestra su unmondo.«Infatti, non riguarda solo il

cinema: le donne e le ragazze,in ogni ambito, in ogni luogo dilavoro, hanno dovuto addestrar-si a vivere sempre sul chi va là.Mi hanno colpito le parole di He-len Mirren alla Tulane Universi-ty: sii femminista, non importase sei uomo o donna. Là dove ledonne vivono condizioni miglio-ri, il vantaggio è per tutti. Tor-nando al capitolo del dire e farecose utili: bisogna costruire unacultura in cui certi comporta-menti non siano più prevalenti.Moltiplicare i luoghi di lavorodove il boss maschio dominantediventi qualcosa di obsoleto e diridicolo».

Lei in questo momento si tro-va a Roma sul set di un filmpertinente. "Notti magiche"non è uno spaccato del mon-do del cinema negli anni No-vanta?«Sì, Notti magiche è una sto-

ria ambientata, negli anni No-vanta, nell'ultima stagione glo-riosa del cinema italiano. Omag-gio e canzonatura di quel mon-do tutto fatto maschi. Nel no-stro glorioso passato i rarissimicasi di cineasta donna erano ma-schiacci come Lina Wertmullere Liliana Cavani. L'unica sceneg-giatrice era Suso Cecchi D'Ami-co, della quale si diceva perscherzo che si era data un nomi-gnolo da uomo. A me pare chepiano piano le cose stiano cam-biando e questa trasformazionedeve essere ancora più intenso.Per il miglioramento della quali-tà della vita, oltre che del rac-conto delle cose del mondo».

©RIPROOUZIONE RISERVATA

II regista Paolo Virzì

SSTOCONASIA

Il raccontoè genuino,non devesentirsi sola

Segnalazioni Pagina 7