rassegna stampa regionale idv del 11-04-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 11 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 12 - 15 RAVENNA_______________________________________pag. 16 - 17 PIACENZA______________________________________pag. 18 - 21 FERRARA_______________________________________pag. 22 REGGIO EMILIA________________________________pag. 23 - 25 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 11-04-2011

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rassegna stampa regionale idv del 11-04-2011

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Page 1: rassegna stampa regionale idv del 11-04-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 11

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 12 - 15

RAVENNA_______________________________________pag. 16 - 17

PIACENZA______________________________________pag. 18 - 21

FERRARA_______________________________________pag. 22

REGGIO EMILIA________________________________pag. 23 - 25

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 11-04-2011

Page 2: rassegna stampa regionale idv del 11-04-2011

2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

BOLOGNA - Carlino

••19BOLOGNACRONACASABATO 9 APRILE 2011

LAFUGACONDANNATO PER DUPLICE OMICIDIO

di ENRICO BARBETTI

ALL’ADRENALINA delpalcoscenico ha preferitol’ebbrezza della libertà. Undetenuto condannato per du-plice omicidio, che stavascontando alla Dozza una pe-na che sarebbe terminata nel2025, si è allontanato ieri du-rante un permesso premioche gli era stato concesso dalmagistrato di sorveglianzaper partecipare a uno spatta-colo teatrale. Giulio Santoro,39 anni, di Cirò Marina, èsparito nel primo pomerig-gio, all’ora di pranzo, dopoavere lasciato il suo gruppodicendo che doveva andarein bagno.

ERA USCITO in mattinatadal penitenziario di via delGomito con altri tre detenu-ti per prendere parte alla per-formance organizzata dallacompagnia teatrale ‘Gruppoelettrogeno’, in programmaalle 15.45 al’auditorium uni-versitario del Dms, in via Az-zo Gardino. Lo spettacolo,

intitolato ‘Spoon RiverStory - La collina in-canta-ta’, con installazioni audio evideo, era un omaggio a Fa-brizio De Andrè con la parte-cipazione di Dori Ghezzi maSantoro ha mancato il debut-to. Il 39enne beneficiavadell’articolo 21 dell’ordina-

mento penitenziario, chepermette ai detenuti di esse-re assegnati a lavori fuori dalcarcere per motivi rieducati-vi. La polizia penitenziariasi è subito mobilitata per cer-care di rintracciarlo; il termi-ne tecnico perché il detenu-to sia considerato evaso è di12 ore. Se nella notte appenatrascorsa fosse tornato allaDozza, sarebbe passibile sol-tanto di sanzioni disciplina-ri. La misura premiale di cui

beneficiava, secondo il segre-tario del sindacato di poliziapenitenziaria Sappe Giovan-ni battista Durante, è «sicura-mente positiva, così come po-sitive sono tutte le misure di-verse dalla detenzione in car-cere, quando contribuisconoal recupero del condanna-to». «Ci dispiace dell’accadu-to — dice il provveditoredell’amministrazione peni-tenziaria Nello Cesari — maquesto non significa che ver-ranno bloccate le attività diquesto tipo. Il detenuto usu-fruiva di permessi fin dal2007: nessuno si sarebbeaspettato l’allontanamento».Santoro peraltro è sposatocon una donna che risiede inprovincia di Bologna. Nel1998 il cirotano era stato con-dannato in primo grado a 30anni dalla Corte d’Assise diCatanzaro per l’omicidio deifratelli Cataldo e Michele Ca-ligiuri, commesso nel 1994:li riteneva responsabili diavere assassinato suo fratelloGiuliano, di appena 18 anni,nell’ambito di una faida par-tita nel 1977 con l’uccisionedel padre Giovanni Santoro.

ILCONVEGNO

DibattitosulleprotesidentarieOggi al Cnr

FINE PENADoveva stare alla Dozzafino al 2025, da quattroanni godeva di benefici

UN PAZIENTE di 87 anni nutrito con un prodot-to scaduto da cinque mesi. E’ accaduto la settima-na scorsa al reparto di Medicina del Bellaria.All’uomo, imolese, è stato somministrato un pro-dotto per la nutrizione ‘enterale’ attraverso unasonda naso-gastrica, scaduto dal novembre 2010.E’ stata la figlia ad accorgersi di tutto: ha chiamatoil 113 e consegnato il flacone agli agenti quando

sono arrivati. La polizia ha mandato un’informati-va in Procura, dov’è stato aperto un fascicolo dopola denuncia della famiglia. Bisognerà valutare sesussista il reato di lesioni. Il paziente, affetto dauna emorragia cerebrale, aveva cominciato questotipo di nutrizione con un prodotto a base di protei-ne, vitamine e minerali. La somministrazione èandata avanti per due ore e mezza, poi è stata sospe-

sa per fare un esame radiologico. A quel punto lafiglia si è accorta della data di scadenza. La sommi-nistrazione, comunque, non avrebbe avuto conse-guenze di rilievo per l’87enne. I Nas hanno ispe-zionato il deposito alla ricerca di altri flaconi sca-duti, ma tutto è risultato in regola. L’Ausl ha «av-viato tutte le procedure di verifica e controllo» e«si riserva di assumere i provvedimenti del caso».

Continuano i lavori al PratelloL’inaugurazione a novembre

Spariscedetenutoinpermessopremioperrecitareateatro

INCHIESTA LA FAMIGLIA HA FATTO DENUNCIA. CONTROLLATI DAI NAS GLI ALTRI FLACONI, RISULTATI A POSTO

Bellaria, paziente di 87 anni nutrito con prodotto scaduto da 5 mesi

GIUSTIZIA MINORILEL’istituto penitenziario di via del Pratello

IN ASSENZA di denti, inostri punti di riferimentonaturali si perdono e per ipazienti si sollevano nume-rosi quesiti: quanti impian-ti sono necessari? Qual è laloro posizione ideale? Qua-li sono i materiali più ap-propriati per le protesi? Esi-ste una soluzione ‘universa-le’?Per rispondere a queste do-mande l’AssociazioneiLoad Study Club, con ilpatrocinio di Andi, Sio edel Dipartimento di Scien-ze Odontostomatologichedell’Università (master inChirurgia Orale e Implan-tologia diretto dal profes-sor Claudio Marchetti) or-ganizzano oggi un conve-gno sul tema de ‘Il piano ditrattamento nel paziente to-talmente edentulo’. L’ap-puntamento è dalle 9 alle13 al Centro Congressi Cnr(Via Piero Gobetti 101).L’incontro, parte del ciclodi eventi ‘Conversazioniimplantologiche’, si svolge-rà in lingua inglese. La par-tecipazione è a pagamento,previa prenotazione trami-te il portale www.mvcon-gressi.com.Ad animare il dibattitoMarco Degidi, docente diImplantologia clinica e bio-materiali presso l’Universi-tà degli Studi di Chieti e Pe-scara Gabriele D’Annun-zio, e Paulo Malo, presiden-te e amministratore delega-to della Malo clinic health& wellness, la cui esperien-za e le cui innovative meto-dologie permettono di ri-pristinare completamentel’assetto originale della boc-ca.Per informazioni:www.mvcongressi.com.

LA RISTRUTTURAZIONE che sta interessandoil carcere minorile del Pratello è ben avviata el’inaugurazione del complesso rinnovato è prevista anovembre. Lo ha reso noto il senatore Pdl FilippoBerselli, a seguito di una visita al carcere con il capodel dipartimento per la giustizia minorile BrunoBrattoli. pare invece insanabile l’incompatibilità trail dirigente del Centro di giustizia Centomani e ladirettrice dell’Istituto Paola Zincone. «Unaquestione da risolvere quanto prima» ha dichiaratoil dirigente del Ministero.

NIENTE liceo musicale al LauraBassi, Roma dice no. «È una deci-sione incomprensibile e inaccetta-bile» secondo l’assessore provin-ciale all’Istruzione Giuseppe DeBiasi. Parla invece di «un’ulterio-re sconfitta di Bologna, incapacedi esercitare il proprio ruolo di ca-poluogo di Regione», l’ex provve-ditore Paolo Marcheselli. «È uninsuccesso ancor più brucianteperché l’opportunità viene negataa Bologna, dichiarata dall’Unesco‘Città creativa della musica’».Il Laura Bassi però, ha già prontoper settembre il piano B: il proget-to Rossini. Tra le materie del tri-ennio, anche teoria e storia dellamusica, musica d’insieme, tecni-ca compositiva e uno strumento.

f. g.

LauraBassi: da Romail no al liceomusicale

«Unadecisioneincomprensibile»

LUCIANO EVANGELISTI e GIOVANNA TOLOMELLI

Tanti affettuosi auguri dai figli Andrea, Claudio e Davide,dalle nuore Alessandra e Cristina e dai nipotini Greta e Riccardo

LUCIANO e GIOVANNANOZZE D’ORO - 50 ANNI INSIEME

A BOLOGNA LA

MAGA SUPREMACARTOMANTE ESPERTA

IN RITUALISTICAAVVICINAMENTI - ALLONTANAMENTI

Dalle ore 12,00 alle 19,00tutti i giorni

Tel. 333.2194575

Tanti auguri Nonna Elsa

per i tuoi primi 90 Anni!Altedo, 9 aprile 2011

Nozze D�Oro diParma Antonio e Galletti Maria

Tonino e TeresaCon affetto le figlie i generi

e i nipoti

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Laura Bassi, niente liceo musicale. La Provincia insorgeNiente liceo musicale a Bologna.Almeno per ora. Il ministerodell’Istruzione non ha concessol’autorizzazione, così come aModena mentre ha dato il via liberaa Forlì. «Una decisioneincomprensibile e inaccettabile —attacca l’assessore provinciale allascuola Giuseppe Di Biasi —, undiniego davvero difficile dacomprendere, che come territorionon possiamo proprio accettare».Una decisione che in Provincia, cosìcome in via Sant’Isaia, si auguranonon definitiva perché presa,continua l’assessore, «senzaconsiderare l’attestata tradizionemusicale bolognese, il suo esserel’unica città italiana che si puòfregiare del titolo Unesco di Capitale

europea della musica». Uno smaccoper l’istituto scolastico diretto daFelice Signoretti che proprioquest’anno compie i 150 anni dallafondazione. È da tempo che lascuola si sta predispondendo perattivare un indirizzo musicale,contando anche sui consolidatirapporti con il ConservatorioMartini, con il Teatro Comunale, conl’Accademia filarmonica e con ilcorso universitario di pedagogiamusicale al Dams. Non solo. Haattrezzato sale e laboratori per lelezioni di strumento. «Non ci siamoinventati una candidatura — spiegaDe Biasi —, e siamo anche l’unicaProvincia ad aver attivato un tavoload hoc per mettere a punto laproposta, che è stata accolta subito

dalla Regione». Evidentemente nonè stato sufficiente. «La mancataautorizzazione — sottolineal’assessore — non è legata allamancanza dei requisiti, ma al fattoche dal ministero non voglionodarci i sei docenti di strumento inorganico». Una delusione per i 21studenti, ora in terza media, chehanno indicato nel modulo diiscrizione alle Laura Bassi comeprima scelta il liceo musicale.

Dovranno accontentarsi dellaseconda opzione, ovvero di un altroindirizzo già presente nella scuola.«In ogni caso — promette De Biasi—, l’anno prossimo ci riproviamo,non è un percorso che si chiduequi». Critico l’ex provveditore PaoloMarcheselli, per il quale è «unaulteriore sconfitta di Bologna».«Spiace enormemente — conclude— che non si siano create lecondizioni sinergiche presentiinvece nelle province concorrenti,come a significare uno scarsointeresse, situazione locale che haconcorso a determinare un evidentedanno culturale, formativo e diimmagine».

M. Ama.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il prodotto somministrato con un sondino

Festa in piazzala protestadi Al Crusel

L’assessore

Era scaduto nel novembrescorso il prodotto per la nutri-zione enterale somministratoattraverso un sondino naso-ga-strico una decina di giorni fa aun paziente di 87 anni ricovera-to nel reparto di Medicina, alpadiglione Tinozzi dell’ospeda-le Bellaria.

Se n’è accorta la figlia del-l’uomo, che ha avvertito subi-to il 113 e ha consegnato il fla-cone agli agenti. Dell’accadutosi stanno occupando i carabi-nieri del Nas ed è stata redattauna notizia di reato inviata al-la Procura. Il paziente nonavrebbe comunque subito con-seguenze di rilievo a causa delprodotto scaduto, che pare ab-bia sei mesi di validità oltre lascadenza. L’Ausl comunica diaver avviato «tutte le procedu-re interne di verifica e control-lo, con particolare riferimentoa quelle di gestione del ri-schio». «Nello specifico —chiarisce in una nota — saràvalutata la corretta applicazio-ne di quanto previsto per ga-rantire la sicurezza della som-ministrazione delle soluzioniper nutrizione enterale. A con-clusione delle verifiche, intempi stretti, l’azienda si riser-va di assumere i provvedimen-ti del caso».

L’uomo, affetto da emorag-gia cerebrale, arrivava dal-l’ospedale di Imola. All’iniziole sue condizioni erano criti-che, tanto è vero che veniva nu-trito artificialmente attraversouna sonda. Da neanche dueore gli veniva somministratoquesto prodotto a pochissimegocce al minuto, quando gli in-fermieri gliel’hanno interrotto

pare perché doveva essere sot-toposto a un esame. È stato inquel momento che la figlia si èaccorta della scadenza già avve-nuta del prodotto. Cosa può es-sere successo? In reparto se lostanno chiedendo tutti. Quelflacone, l’unico rimasto di unaserie, pare che fosse arrivato incorsia nell’ottobre scorso perun paziente. Si tratta di un pro-dotto, non un farmaco, utilizza-to solo nella fase iniziale dellanutrizione enterale. Sono altriquelli usati più frequentemen-te. È sfuggito ai controlli? Face-va parte di una partita arrivatagià scaduta in magazzino? È

quanto stanno appurando iNas. Anche l’Ausl è interessa-ta a capire in tempi rapidissi-mi dove si sia aperta la falla,nel percorso che parte dall’ac-quisizione del materiale, pas-sa per la distribuzione, lo stoc-caggio e l’impiego in reparto.Per fortuna le conseguenze inquesto caso non sarebbero dirilievo. È evidente però che idanni sarebbero potuti essereben più gravi nel caso dellasomministrazione di un far-maco sbagliato.

Marina [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso Indagano i Nas. Per l’uomo nessuna conseguenza di rilievo

«La scelta di concederepiazza San Francesco peruna festa con musica eteatro, ci sembra unoschiaffo ai cittadini che,in tutti i modi, da annidenunciano la violazionedel loro diritto alriposo». Oggetto dellosfogo del comitato AlCrusel, è il corteo deiprecari in programmastasera in piazza SanFrancesco. «Unamanifestazione — silegge in unanota dei residenti — chearriva a solo duesettimane da un altrocorteo, che si è conclusoproprio in piazza SanFrancesco, con musicada discoteca sparata avolume altissimo». Ilrisultato? «Sagratoricoperto da un mantoindecente di bottiglie,rifiuti ovunque e muridella chiesa ridotti a unalatrina». Al Crusel,precisa che «c’è unaprofonda attenzione allaproblematica del lavoroprecario giovanile, temadella festa», masottolinea come «ancorauna volta, le istituzionibolognesi dimostranouna totale insensibilità aiproblemi dei residenti dipiazza San Francesco».Anche dal Pdl si continuaa contestare la locationdella manifestazione deiprecari. Dopo LorenzoTomassini, è AlbertoVannini (ex civico oracandidato nellalista del Pdl, anche secome indipendente) abocciare la scelta:«Solo 15 giorni fa unamanifestazione analogaha dato origine aduna nottata di caos».

San Francesco

Il ministero non concede l’autorizzazione

Verifiche

De Biasi: «Da Romadecisione incomprensibilee inaccettabile»

Bellaria, a paziente 87ennecibo scaduto da cinque mesi

L’Ausl haavviato tutte leverifiche percapire dove si ècreata la falla eadottarei provvedimentidel caso.Fortunatamen-te non ci sonostate particolariconseguenze

11CronacaCorriere di Bologna Sabato 9 Aprile 2011

BO

Codice cliente: 211252

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

BOLOGNA - Informazione

L’INFORMAZIONE il Domani SABATO 9 APRILE 2011 11

LA VERTENZA Accordo tra Fiom, Fim e l’istituto di credito. Attesa per il fallimento

Verlicchi, Unipol anticipa la cigSeicento euro al mese per gli operai senza paga da dicembre

Trecento euro per la metàdi aprile, poi seicento ognimese per un anno, stop all’e-secutività degli sfratti e bloc-co del pagamento delle ratedei mutui anche per i cosid-detti “cattivi pagatori”. Sono irisultati dell’accordo siglatoda Fiom di Bologna con Uni-pol Banca, per sostenere eco-nomicamente i lavoratori del-la Verlicchi di Zola Predosasenza stipendio da mesi.

Se non ci saranno sorprese,venerdì prossimo il tribunaledecreterà il fallimento dell’a-zienda e da quel momento o-gnuno dei 191 dipendenti po-trà aprire un conto corrente azero spese nella filiale di Ca-salecchio della banca dellecooperative, dove ogni trentagiorni saranno anticipati i sol-di della cassa integrazione: u-na cifra intorno ai 600 euro.

Una vera e propria boccatad’ossigeno per gli operai del-la Verlicchi e per le loro fami-glie, ormai stremati da un pre-sidio che va avanti da oltre unmese e, soprattutto, dallamancanza di denaro. A causadelle vicissitudini dell’azien -da, i lavoratori sono ancora inattesa di ricevere le retribu-zioni da dicembre a marzo,più la tredicesima. Inoltre, al-

cuni di loro sono stati iscrittinel registro dei cattivi pagato-ri perché l’azienda prelevavai soldi dal loro stipendio desti-nati alle finanziarie alle qualiavevano chiesto dei prestitima, invece di versarli, se li in-t a s c ava .

«Intanto - riferisce NicolaPatelli della Fiom - la nuovaproprietà che fa capo al grup-po Caponi di Pontedera, si èresa irreperibile. Jbf non hanemmeno depositato all’Inpsl’avvio della procedura di cas-sa integrazione ordinaria finoal 23 aprile concordata con il

sindacato all’inizio di marzo»e per questo è stata messa inmora. Tra tante cattive noti-zie arriva, però, anche la con-ferma del blocco dai parte diComuni di residenza dei lavo-ratori dell’esecutività di alcu-ne procedure di sfratto. Men-tre all’orizzonte si profilano a-nonimi investitori interessatiall’acquisto di Verlicchi, il sin-dacato non esclude che sipossa andare inizialmente inamministrazione controllata.Di certo, anche l’e ventualenomina di un curatore falli-mentare consentirebbe la ri-

p resa , a lmeno parz i a l edell’attività: pare che Ducatie Bmw siano pronte a darecommesse all’azienda in tem-pi brevi, dando lavoro a 60 -80 operai. Prima però biso-gnerà rimontare i macchina-ri. «Per farlo - ha spiegato Pa-telli - serve il lavoro di unasquadra di 12 addetti per unasettimana».

I lavoratori si sono dettisoddisfatti dell’accordo conUnipol Banca e attendonocon ansia la decisione che ilgiudice prenderà il 15 aprile.

(s. mart.)

I lavoratori dellaVerlicchi in

presidio davantialla sede della

Provincia inoccasione di un

tavolo di crisisull’azienda, sotto

l’inaugurazionedel Cip di Zola

Predosa

Tanta gente a palazzo d’Accursio per l’ultimo saluto ad Aroldo Tolomelli

L’addio al “comunista emiliano”avvolto nella bandiera del Pci

Sarà tolto l’asfalto e rifatta la pavimentazione con masselli di granito

Da lunedì lavori in piazza VerdiEcco i percorsi per i residenti

La Cameraardente perAroldo Tolomelliallestita inComuneÈ statopar tigianoe parlamentareper il Pci

Sulla bara c’era un bigliettino: «Mi man-chi Aroldo». È quello che ieri hanno pen-sato tutti quelli che gli hanno dato l’u l-timo saluto alla Camera Ardente allestitanella sala rossa di palazzo d’Accursio. Labara avvolta nella bandiera del suo par-tito, il Pci, la federazione bolognese delPci, le corone, una sua immagine di qual-che anno fa. «È una di quelle persone chesi vorrebbe viva per sempre», ha dettoqualcuno quando si è appresa la notiziadella morte del capo partigiano, uomoguida della più grande federazione co-

munista d’occidente, parlamentare peralcune legislature. Tolomelli aveva 90 an-ni, era un comunista emiliano, come siera definito nel libro “La vita è lotta”scritto da Lodovico Festa. Un uomo ca-pace di guardare avanti allevando e dan-do potere nel partito ad una generazionedi giovani che poi ha traghettato il vec-chio Pci sulle sponde della socialdemo-crazia europea lungo quel percorso tra-vagliato avviato da Occhetto con il cam-bio del nome.

Tanti di quegli uomini ieri gli hannodato l’ultimo saluto, in silenzio davanti aquella bara avvolta con la bandiera rossacome nei tempi andati. Ma c’erano anchei giovani, la generazione successiva: con-siglieri comunali della provincia, ex am-ministratori bolognesi, assessori in cari-ca ed ex, sindaci di quei comuni che co-nosceva benissimo, gli amici partigiani. Èstata una giornata di commozione, di ri-cordo e di commozione per un uomoche già «manca a molto».

Comincia lunedì, i l re-styling di piazza Verdi. Ad an-nunciarlo è il Comune, cheprevede di completare l'ope-ra in circa 180 giorni. Si dovràdemolire l'attuale pavimenta-zione in asfalto e ripavimen-tare tutta la piazza con mas-selli di granito grigio. Dall'av-vio dei lavori, fa sapere anco-ra Palazzo D'Accursio, nonsarà piu' possibile transitarenel tratto di piazza Verdi difronte al porticato del Teatrocomunale e nella secondaparte di via Zamboni, tra piaz-za Verdi e piazza Puntoni. Lapedonalizzazione riguarderàprima la parte di piazza Verdiche si trova davanti al Teatrocomunale e poi l'area davantia San Giacomo.

Ai cittadini che possiedonoil contrassegno "residenti" equello "commercio e servizi"relativo all'area dei lavori po-tranno transitare per via Pe-troni, e in via sperimentale,potranno percorrere anchele vie Respighi, Castagnoli,delle Moline e Mentana, cheal momento sono pedonali. Ifittoni mobili, infatti, in que-sta fase saranno mantenuticostantemente abbassati. IlComune assicura infine il suo«impegno primario» a «limita-re e contenere nel tempo e-ventuali inconvenienti».

KAMIKAZE AL MARCONI, È UN’ESERCITAZIONE

Due terroristi a bordo di un furgone imbottito diesplosivo seminano il panico in aeroporto con l’obiettivodi far saltare un aereo di linea. È stato il “tema” diun’esercitazione attuata giovedì pomeriggio all’aeroportoGuglielmo Marconi con il coinvolgimento di forze dipolizia, vigili del fuoco, della società di gestione Sab,Enac e Enav.La simulazione, prevista dal Ministero dell’Interno pertestare i dispositivi di sicurezza in caso di attaccoterroristico, è stata realizzata d’intesa con Questura ePrefettura e prevedeva l’arrivo di due terroristi a bordodi un furgone carico di tritolo. «Dopo l’allarme partitodagli addetti alla sicurezza dei varchi dello scalo, in solisette minuti sono stati presidiati tutti gli accessi all’a e-roporto», ha spiegato il dirigente della polizia di frontieradi Bologna, Ciro Milite.

LO SPORTELLO È uno dei sette della provincia. Tanti disoccupati tra 35 e 44 anni

Inaugurato il nuovo centro per l’impiegoGiuseppe De Biasi, assessore provinciale all'Istru-zione, formazione, lavoro, Stefano Fiorini e AndreaFini, rispettivamente sindaco e assessore comu-nale alle Politiche attive per il lavoro e dell'im-migrazione del Comune di Zola Predosa, hannoinaugurato ieri mattina i nuovi uffici del Centro perl'Impiego locale, uno dei 7 Cip della Provinciapresenti nel territorio. La sede di Zola è operativadal 21 marzo, con apertura al pubblico (da lunedìal venerdì dalle 9 alle 13, e il martedì e giovedìanche dalle 14.30 alle 16.30).Fanno riferimento a questa sede gli utenti dei co-muni di Zola Predosa, Casalecchio di Reno, Sasso

Marconi, Bazzano, Castello di Serravalle, Crespel-lano, Monte San Pietro, Monteveglio e Savigno.Dai dati al 31 dicembre 2010 risulta che lo scorsoanno hanno usufruito dei servizi del CIP di ZolaPredosa 7.289 utenti (4.115 donne e 3.174 uo-mini) in stato di disoccupazione, di cui la maggiorparte (5.263) disoccupati da oltre 12 mesi; 5.257di cittadinanza italiana e 2.032 di altra nazionalità.In maggioranza si è trattato di persone in età fra i35 e i 44 anni (2.229 complessivi, di cui 1.351donne e 948 uomini). Gli over 55 sono stati 874(506 donne e 368 donne), con punte oltre i 65anni (26 donne e 35 uomini).

CRONACA DI BOLOGNA

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

BOLOGNA - Informazione

4 SABATO 9 APRILE 2011 SABATO 9 APRILE 2011 5

Lo strappo del Primo maggioCgil, Cisl e Uil cercano l’intesa: manifestazione unitaria davanti all’azienda in crisi. Lunedì si decide

Un faccia a faccia per evitare la rotturaLa Verlicchi può mettere d’accordo tutti

I dipendenti dell’expò hanno dato il via libera (211 su 288) alla proposta sul cambio di contratto

Trionfano i “si” al referendum in fieraIl 73% dei votanti con l’accordo voluto dalla Cgil. La Cisl non fa le barricate

LE REAZIONI I Democratici insistono sull’unità. Il leghista Bernardini: «Divisione patetica»

Cevenini ad Alberani: no a minacce elettorali«Ma per noi imbarazzante stare solo con la Camera del Lavoro». Merola fiducioso

IL CANDIDATODEL CENTROSINISTRA«Vedo che cominciaad essere presosul serio il fatto chec’è spazio per trovareuna mediazioneColtiviamo i segnalidi pace che ci sono»

Lo scontro tra sindacatinon è questione da «mi-

nacce elettorali», ma anda-re in piazza «solo con la C-gil sarebbe imbarazzante».Così il capolista del Pd inconsiglio comunale Mauri-zio Cevenini dà un colpo dilà e un altro di qua, riassu-mendo però nelle due bat-tute la doppia anima deiDemocra t i c i , du ran teun’intervista su èTv. Anzi,va detto, è il primo a repli-care apertamente a quantoannunciato giovedì dal se-gretario Cisl Alessandro Al-berani, che spiegavo: «I no-stri delegati saranno moltoattenti su cosa faranno icandidati del Pd il Primoma ggio».

Dal canto suo, il candida-to sindaco del Pd VirginioMerola si è detto fiducioso:«Vedo che comincia ad es-sere preso sul serio il fattoche mancano ancora moltigiorni al Primo maggio. Eogni giorno è utile. Vedosegnali di pace, coltiviamo-

li». Anche il candidato sin-daco del centrodestra, il le-ghista Manes Bernardini, hatoccato l’argomento dellostrappo tra i sindacati de-finendolo «patetico» e spie-gando che il Carroccio «sa-rà in piazza come semprecon i lavoratori perché

quella è una festa che uni-sce. Dispiace che ci sianostrumentalizzazioni». «Nonvorrei però che ci trovassi-mo in giunta con chi fa que-sta discussione sul Primomaggio», avvisa il leaderFiom Brumo Papignani (e ilriferimento è ovviamente

allo stesso Alberani). Laquestione del Primo mag-gio va letta così, a giudiziodi Paolo Nanni (Idv): «Poi-chè la divisione del sinda-cato si è purtroppo già datempo prodotta nei fatti, fe-steggiare separatamentenon è uno scandalo, al con-trario si evita il formalismodi facciata, per poi tornarea dividersi dal giorno suc-cessivo». Sulla stessa lineaSel che parla per bocca del-la coordinatrice Cathy LaTorre, «pur auspicando unaricucitura». Sel, appunto,sarà in piazza con la Came-ra del Lavoro perché «con-dividiamo le ragioni dellaCgil - dice La Torre - e ca-piamo quanto quel momen-to possa essere importanteper il sindacato, che pochigiorni dopo sarà impegnatoin uno sciopero generale,per discutere in piazza leragioni di quella mobilita-zione invocata a gran vocetempo fa dagli stessi lavo-rator i».

Andrea Nelson Mauro

La mediazione si cercheràlunedì in campo neutro,

ovvero nella sede della Uil.Da un lato Danilo Gruppi, se-gretario Cgil, dall’altro Ales-sandro Alberani, numero u-no della Cisl. Tra i conten-denti il padrone di casa Gian-

per la riuscita dello scioperogenerale del 6 maggio».

Questo dunque lo scenariopossibile dopo il diluvio di di-chiarazioni che hanno ac-compagnato la storica, maancora ricubile frattura. Daun lato e dall’altro i delegatitendono a scindersi nelle

due scuole tra “s e p a ra t i s t i ” enon, per così dire, e il casoBologna comincia ad assu-mere aspetti destabilizzantianche sulla base dei confede-rali. Basta «offese», «ingiurie»,ripicche e proteste per que-stioni che assieme, dopo laforma (sul Primo maggio) ri-

schiano di frantumare anchela sostanza.

Scrive Gruppi nella letteraad Alberani di ieri mattina:«Incontr iamoci per unoscambio di vedute sullo statodell’arte, per definire l’a gen-da sindacale e valutare unamodalità congrua per la ge-

è

franco Martelli.Obiettivo: ricucire lo strap-

po tra i sindacati e trovare unprogramma sostenibile, no-nostante il clima, che per-metta ai confederali di festeg-giare insieme il Primo mag-gio. Come? Per esempio conun presidio, unitario appun-to, nella sede della Verlicchi,vertenza simbolica della crisiterritoriale del lavoro. Poi, inpiazza Maggiore potrannoesserci altri presidi di Cgil,Cisl e Uil, e un maxischermoper proiettare la manifesta-zione nazionale in program-ma a Marsala. C’è anche il te-ma del 150esimo dell’Uni tàd’Italia, la Costituzione, laResistenza. Su questi puntil’unità sindacale non è in di-scussione e una piattaformaunitaria pare possibile. Fer-me restando le scelte dellesegreterie generali, dal fron-te Cgil si leva l’appello di Bru-no Pizzica, numero uno delloSpi. I pensionati, nonostantele divisioni nel merito sulletrattative contrattuali, non e-rano favorevoli allo strapposul Primo maggio e oggi si of-frono come mediatori. DicePizzica: «Le differenze ci so-no e rimangono nel merito,ma siamo pronti a mediareper una festa dei lavoratori u-nitaria per non perdere il va-lore simbolico di questa da-ta. Ciò non toglie che spen-deremo tutte le nostre forze

I PROTAGONISTI

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I dipendenti della Fiera di Bo-logna a larga maggioranza

(73%) hanno approvato l’a c-cordo separato sul lavoro fir-mato da Cgil e Usb, al quale siera opposta la Cisl. Al referen-dum hanno votato 288 lavora-tori: in 211 hanno votato sì (pa-ri al 73% dei voti), mentre i nosono stati 72 (25%) ai quali sisono aggiunti tre schede bian-che e due nulle. L’accordo, so-stanzialmente, disapplica ilcontratto nazionale del com-mercio firmato senza la Fil-cams-Cgil e introduce alcunetutele che non sono previstedall’intesa nazionale. Soddisfa-zione è stata espressa dalla Fil-cams-Cgil. «I lavoratori - haspiegato con una nota - avran-no più garanzie sulla stabilitàdel loro lavoro ed hanno evita-to, unica azienda in Italia ad og-gi, la applicazione del nuovocontratto nazionale che avreb-be portato indietro di decenniil livello della contrattazionesui posti di lavoro mantenendoil pagamento della malattia la100%, impedendo all’az i e n d al’uscita dal sistema dell’I np s ,impedendo di poter derogarein peggio la contrattazione el’utilizzo del pericolosissimo“Collegato al lavoro” che a-vrebbe impedito la loro tutelapersonale come lavoratori». LaCgil chiede soprattutto che sia-no «tutti i lavoratori a decideresui loro contratti, la democra-zia sui posti di lavoro è una co-sa importante e deve rimanereuna garanzia per i lavoratori eper la serietà di ogni organizza-zione sindacale». Soddisfattaanche la Usb: «La posizione del-la Cisl - ha detto Luigi Marinelli- era ed è paradossale: mentre alivello nazionale firma accordiammazza diritti, qui a Bologna

prima sigla una preintesa in so-litudine con la Fiera, poi rom-pe il tavolo di trattativa, poi sischiera contro un accordo checonserva i diritti acquisiti; vienda pensare che vi siano ragioniesterne ai contenuti sindacalidi merito». «Ora con Bologna-Fiere siamo pronti ad aprire ilconfronto sull'organizzazionee sulla qualità del lavoro», con-clude Marinelli.

La Cisl in ogni modo ha de-ciso che firmerà. Fabrizio Uga-relli, della segreteria di via Mi-lazzo: «Ci riserviamo di valuta-re alcuni aspetti sulla legittimi-tà delle procedure referenda-ria e certamente dobbiamo va-lutare il tema dell’or ganizza-zione del lavoro. Ciò detto, il ri-

sultato è chiaro quindi tenden-zialmente direi che firmeremol’accordo se tutto andrà be-ne».

Più cauto il segretario Albe-rani che diceva qualche ora pri-ma: «Prendo atto del risultato.Sono convinto che ora la Fisa-scat riunirà i suoi organismi in-terni per decidere il da farsi».Però, obietta Alberani, «lorohanno firmato a Pomigliano eMirafiori?». Dove “l o ro ” si tra-duce con “Fio m”. In chiusuraDuccio Campagnoli, consiglie-re delegato della Fiera. «Il votocertifica trasparenza e lealtàdella trattativa - spiega - La Fierasi impegnerà a rispettare gli im-pegni presi».

(a.n.m.)

stione politica». A margine,va detto che non sono man-cate anche nelle ultime ore itentativi di mediazione daparte delle istituzioni e dellapolitica per spingere i confe-derali a più miti consigli. Ciònon toglie che la frattura ab-bia portato alla luce anche laframmentazione delle opi-nioni che circolano tra i de-legati dall’una e dall’altra par-te.

Sul toto-piazze e sul quesi-to su “cosa fare il Primo mag-g io” pianta la propria bandie-rina anche Duccio Campa-gnoli, consigliere delegatodella Fiera di Bologna e alcentro dello scontro Cgil-Ci-sl per i suoi trascorsi da mi-litante della Camera del Lavo-ro di via Marconi. «Andrò inpiazza Maggiore - dice - Ci so-no sempre andato e torneròlì, anche se non ho ben capi-to da chi sia stata prenotata lapiazza», aggiunge ammiccan-do tra una sessione e l’altra diun convegno a palazzo Mal-ve z z i .

l [email protected]

SULLA VIA EMILIA

L’effetto domino dello strappo bologneserischia di contagiare Modena. Un gruppodi «iscritti, delegati, dirigenti della Cgil» hainfatti diffuso un comunicato intitolato«Basta con la falsa “unità sindacale”,cacciamo i mercanti dal tempio». E spie-gano: «Condividiamo pienamente la scel-ta della Camera del Lavoro di Bologna dinon celebrare unitariamente, insieme aCisl e Uil, la giornata del prossimo Primomaggio, sottraendosi al ritualismo». Pa-role pesanti, che portano la firma di Gio-vanni Iozzoli, del direttivo Fiom di Mo-dena, piu' sei componenti del direttivodella Cgil modenese e Massimo Valentini,del direttivo Cgil Emilia-Romagna. Il di-rettivo della Cgil modenese si riunirà neiprossimi giorni per decidere il da farsi mail segretario generale Donato Pivanti fugaogni dubbio. «Il Primo maggio è la festa ditutti - dice - Anche le distanze tra la Cgil ele altre due sigle ci sono tutte, tant'è chenoi prepariamo lo sciopero generale».

Duccio Campagnoli (Bologna Fiere)«Il Primo maggio? Andrò in piazza Maggiorecome ho sempre fatto. Anche se non hoben capito chi l’abbia prenotata»

Bruno Pizzica (Spi Cgil)«Ci adoperiamo per la riuscita dello sciopero generaledel 6 maggio, ma cercheremo di mediare per unapiazza unitaria nel giorno della festa dei lavoratori»

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LA VERTENZAIl presidio unitario deiconfederali di frontealla Verlicchi di ZolaPredosa. Il Primo maggiopotrebbe essere festeggiatoqui da Cgil, Cisl e Uil

LA FIERAVia libera dei lavoratoriall’ipotesi di accordo dellaCgil. Il referendum si èsvolta ieri e giovedì e hacoinvolto quasi trecentodipendenti dell’ex p ò

HERA E DUCATINuovo accordo raggiunto

dalla Fiom sul contrattoscaduto nel 2008 denunciato

da Federmeccanica. Le tuteblu hanno incassato il “sì”

di Ducati Motor Holding conla firma dell’a m m i n i s t r a to r e

delegato Del Torchio.Successo della Cgil (69,3%

dei voti) anche ad Hera per leelezioni delle Rsu.

La nuova Rsu è compostada nove delegati Cgil,

tre Uil e uno Cisl.

Ducati e l’accordo con le tute bluAi lavoratori verrà applicato il contrattonazionale scaduto nel 2008: ieri la firma tra laFiom e l’amministratore delegato Del Torchio

D E M O C R AT IIl candidato sindaco del Pd VirginioMerola e il capolista in consiglioMaurizio Cevenini sono tornati sultema dello strappo tra i sindacati

Il rischio dell’effetto domino del “caso Bologna”

I separatisti scrivono al segretario«Anche a Modena in piazza da soli»

PRIMO PIANO

La replica«Le divisionici sono tuttema faremouna festaunitaria»

IL COMMENTO

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Il nostro orientamentoè di sottoscriverel’accordo votato

Fabrizio Ungarelli (Fisascat)

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

CRONACABOLOGNA � II

SABATO 9 APRILE 2011

la Repubblica

Verso il voto

In mille alla Notte bianca del Pd“Il governo non tocchi la scuola”Bersani sfida Bossi: se vieni da queste parti vola bassoILARIA VENTURI

BEPPE PERSICHELLA

ATTACCA Berlusconi sullascuola, auspica l’unità dei sin-dacati sul Primo maggio, tienea battesimo la candidatura diVirginio Merola e a Bossi dice:«Sotto le Due Torri vola basso».Pierluigi Bersani da il via allacampagna elettorale. E’ la Not-te bianca sulla scuola del Pd alTestoni. Quasi mille i parteci-panti, teatro pieno, gente inpiedi. Il leader del Pd intervienesulle prossime elezioni ammi-nistrative, difendendo VirginioMerola dopo la gaffe sul Bolo-gna in serie B. I bolognesi «gliperdoneranno tutto, Bolognaha bisogno di un bravo ammi-nistratore che riesca a tirare lapalla avanti». Non teme l’avan-zata leghista in città e sfida Bos-si che a maggio sarà sotto le DueTorri: «Umberto impegnati aprendere qualche voto dal Pdl».Prima di entrare, Bersani - conlui il governatore Vasco Errani -lancia un appello ai sindacatibolognesi divisi sul Primo Mag-gio: «Nel primo articolo dellaCostituzione c’è il lavoro e rap-presenta l’unità della nazione,ho sentito che si sono messi incontatto per una riunione e so-no contento di questo».

Nelle prime file i candidati inconsiglio comunale, tutti i ver-tici del Pd locale dal segretariodel Pd Raffaele Donini, al capo-lista Maurizio Cevenini e depu-tata Sandra Zampa. Sulla scuo-la Bersani dice: «Abbiamo laCostituzione più bella delmondo, Berlusconi non si per-metta di toccarla. La scuola èuna Costituzione materiale, seun Paese vuole avere un futuro

non può non partire da qui».Accanto al segretario, Merola:«E’ una notte importante, cidobbiamo svegliare tutti sullascuola perché la stanno ridu-cendo male – dichiara all’arrivo- Bologna vuole stare in Europae noi faremo come l’Europa, in

direzione ostinata e contrariainvestiremo nella scuola pub-blica comunale». L’assessoreregionale Patrizio Bianchiguarda la sala: «C’è tanta gente,vuol dire che i problemi ci sono,e non sono solo i tagli». I bam-bini del coro R’esistente, con la

maglietta rossa, aprono la sera-ta intonando Bella ciao, Fischia

il vento. Quando cantano l’In-no di Mameli tutti si alzano inpiedi. Resistenza e patria. Il po-polo della sinistra applaude.C’è il popolo del Pd, ma anche ilmovimento di insegnanti e ge-nitori e i referendari contro i fi-nanziamenti alle materne pri-vate (sul quesito si esprimeran-no i garanti lunedì). Merola re-plica: «Più che dividerci sareb-be meglio battersi per fare ave-re più risorse alla scuola. Lacontrapposizione è inutile per-ché le paritarie private non so-no frequentate solo dai ricchi,ma dai bolognesi». «Voi siete lapolitica che si candida a gover-nare la nostra città e presto ilnostro Paese, ascoltateci», ri-corda Angelo Guerriero del-l’Assemblea delle scuole. An-cora testimonianze, la musicadegli Skiantos e Sergio Stainoche disegna. E’ la lunga notte adifesa della scuola.

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La campagnadel Pd controi tagli dellascuola. Ditela vostrasu bologna.repubblica. it

REPUBBLICA.IT

Pierluigi Bersani e Raffaele Donini

Il caso/1

Materne, 300 bambini in lista d’attesaTRECENTO bambini in lista d’attesa nelle scuole materne comunali. Un dato cheesce dalla prima graduatoria, appena pubblicata, in linea con gli anni precedenti.Il calcolo è stato fatto senza contare i bambini che frequentano già una scuoladell’infanzia e che hanno chiesto il trasferimento in un’altra scuola ed è a frontedi circa cento posti ancora non occupati. «Non ci sono situazioni preoccupantirispetto all’anno scorso; al contrario, si registra anche il contenimento di alcunipicchi», fa sapere il Comune. «Il dato va inoltre letto alla luce dell’esperienza de-gli anni passati; l’anno in corso con l’ultima elaborazione di graduatoria, e quin-di con le ultime ammissioni di gennaio 2011, i bambini in lista di attesa sono pas-sati dai circa 300 ad aprile 2010 a 80, con 52 posti ancora vuoti a livello cittadi-no». Il problema degli esclusi alla materna si farà sentire soprattutto in Provincia.

(il. ve.)

Il caso/2

Il ministero boccia il liceo musicaleERA più che un sogno per la città della musica secondo l’Unesco: già 25 stu-denti erano iscritti. Ma ieri è arrivata la doccia fredda: il ministero all’Istruzio-ne ha bocciato l’avvio del liceo musicale a Bologna, previsto alle Laura Bas-si. «Una mancata autorizzazione incomprensibile ed inaccettabile», insorgel’assessore provinciale Giuseppe De Biasi facendo appello ai parlamentaribolognesi ad alzare la voce. Amaro il commento di Paolo Marcheselli, ex Prov-veditore, che aveva chiesto un tavolo bipartisan per sostenere la candidatu-ra del liceo musicale: «Un insuccesso bruciante, una sconfitta per Bologna,ancora una volta incapace di esercitare il proprio ruolo di capoluogo. Esisteuna evidente responsabilità locale per l’incapacità di unificare le voci per unobiettivo che doveva stare a cuore a tutto il sistema istituzionale e politico».

(il. ve.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

BOLOGNA - Carlino

•13POLITICADOMENICA 10 APRILE 2011 IL GIORNO - LA NAZIONE - IL RESTO DEL CARLINO

IL PRECEDENTE

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Se la proposta diventasselegge dovrebberosostenere gli esamiantidroga, tra gli altri,anche i parlamentari, ipolitici eletti in carichepresso gli enti locali, idipendenti dei variministeri, e anche ilavoratori dell’aziendapubblica per eccellenza,la Rai.

Le categorie

Il progetto«Regione, test antidroga per tutti»E tra i partiti è già polemicaLa proposta di legge del Pdl: «Analisi obbligatorie ogni anno»

Il sottosegretario allapresidenza del Consiglio,Carlo Giovanardi, haproposto di estendere iltest tossicologico «a tuttii dipendenti pubblici»,oltre a chi già lo sostiene,come camionisti, pilotid’aereo e autistidi pullman

Andrea Zanchi· BOLOGNA

SE NON altro, nel caso la propo-sta di legge venisse approvata, iconsiglieri regionali dell’Emilia-Romagna non dovranno temere‘assalti’ come quelli che ‘Le Iene’,qualche anno fa, fecero agli inqui-lini di Montecitorio, scatenandole irate proteste dei deputati e l’in-tervento del garante della pri-vacy. Di sicuro, però, la propostadi legge del consigliere Pdl FabioFilippi potrebbe essere a suo mo-do storica, facendo dell’Emilia-Romagna una regione i cui rap-presentanti sarebbero obbligati asottoporsi a un test antidroga pri-ma di essere incaricati e, con sca-

denze fisse, anche una volta otte-nuto il posto.

PER ORA la proposta ‘giace’ nellasesta commissione del consiglioregionale (Statuto e regolamen-

to), e ha appena ricevuto la nomi-na del relatore, Alberto Vecchi,anche lui Pdl. I contenuti, però,fanno già discutere: secondo ilprogetto di Filippi, infatti, il test

tossicologico per individuare trac-ce di sostanze stupefacenti diven-terà obbligatorio per tutti i consi-glieri regionali e per tutti i mem-bri della giunta. Oltre ad esseresvolto entro una settimanadall’«avvenuta proclamazione»,l’esame sarà obbligatorio ogni an-no, «senza preavviso». Le modali-tà? Analisi di urine e capelli.

E PER CHI risultasse positivo? Ilprogetto di legge prevede la ripeti-zione del test entro 96 ore: ma, incaso di conferma dei primi esami,«i consiglieri e gli assessori risulta-ti positivi per due volte al test, de-cadono immediatamente dalla lo-ro carica, dalle loro funzioni, per-dendo i relativi emolumenti».

Tradotto, addio posto e addio sti-pendio.

SULLA proposta di legge i partitidella maggioranza sono cauti, purribadendo l’assoluta disponibilitàa sottoporsi agli eventuali futuritest. «Ho grossi dubbi sull’utilitàdel progetto — dice invece LianaBarbati, capogruppo Idv —, so-prattutto per quanto riguarda co-sti e rispetto della privacy, comun-que valuteremo la legge in com-missione». «Ho già fatto il testquando ero consigliere comunalea Bologna e non avrei problemi arifarlo in Regione — dice inveceGaleazzo Bignami, vicepresiden-te vicario del gruppo del Pdl —.L’idea di Filippi è giusta».

«Lo fanno già gli autistidi professione, non vedoperché non dovrebberosottoporsi agli esamianche i politici»

«Iniziative del genererischiano di aumentarela scollatura tra cittadinie istituzioni: ci sono temipiù urgenti come il lavoro»

SANZIONIChi risultassepositivo anchealle controanalisi verrebbesollevatodall’incarico

FABIOFILIPPI

MARCOMONARI

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

BOLOGNA - Informazione

6 DOMENICA 10 APRILE 2011 L’INFORMAZIONE il Domani

Gli invisibili vanno in piazza: «Stanchi di aspettare, il futuro è adesso»

Il giorno dell’Onda precariaCon loro candidati e partiti. Slogan ironici sulle escortÈ stato il giorno dei precari

che si sono fatti sentire intutta Italia. Una manifestazioneper mettere in chiaro che «il no-stro tempo è adesso», non sipuò aspettare il miraggio senzafar nulla. Nei giorni scorsi gli or-ganizzatori hanno raccontato leloro condizioni di lavoro, i po-chi euro guadagnati (ma co-munque «meglio povera che e-scort» recitava un cartello cheuna ragazza si era appeso allaschiena), i lavori che iniziano efiniscono, i curricula che noncontano, quel futuro che nonarriva. Allora è meglio non a-spettarlo, momento è questo.Dietro lo striscione “il nostrotempo è adesso”si sono raduna-ti in alcune centinaia, forse mil-le, duemila dicono i più ottimi-sti. In marcia da piazza San Fran-cesco dove è stata organizzatauna giornata di eventi alla qualehanno partecipato candidatisindaco, si sono visti VirginioMerola e Michele Terra del Par-tito Comunista dei Lavoratori, ecandidati in consiglio comuna-le come Franco Grillini (Idv) eCathy La Torre, coordinatrice diSel in lista con Amelia Frascaro-li. C’era anche il segretario delPd Raffaele Donini. Gli organiz-zatori avevano messo una solacondizione: niente bandiere dipartito, così è stato. In piazzaSan Francesco c’era anche il se-gretario della Cgil Danilo Grup-pi, in questi giorni alle presecon il caso primo maggio. Ma i

protagonisti questa volta eranoloro, i fantasmi dell’epoca delprecariato: insegnanti, ricerca-tori universitari, giornalisti, o-peratori dei call center, stagisti,bibliotecari. La precarietà col-pisce dappertutto, nei lavoriche una volta erano “g a ra n t i t i ”,nelle regioni ricche. Le cifre leaveva snocciolate l’altro giornoMonia Gorgoioli, referente delc o o r d i n a m e n t o p r e c a r idell’Flc-Cgil. «In Emilia-Roma-gna ogni quattro docenti uno èprecario contro la media nazio-nale di 7 a 1». Da qui la richiesta,da parte del mondo della scuo-la, di sospendere l’ultima tran-che di tagli e lanciare un pianostraordinario per la stabilizza-zione di 100 mila precari su tut-ti i posti disponibili e vacanti.Alla Regione, invece, hannochiesto di avviare un tavolo diconfronto sul precariato e inter-venti concreti sul welfare, sul-l'esempio del “reddito minimog a ra n t i t o ”.

LA CGIL SPALANCA LE PORTE

La rappresentanzadei senza rappresentantiDanilo Gruppi, segretario dellaCamera del Lavoro di Bolognaieri era in piazza coi precari.Nella sua analisi ancheun’autocritica sul deficit delsindacato nel rappresentarequesta generazione: «La nostrapresenza qui - ha detto Gruppi -È una presenza politica:vogliamo spalancare le nostreporte ai precari perchè è unnostro limite non riuscire arappresentarli, non una lorocolpa. Possiamo darci una manoa vicenda».

I settori non più garantiti Nelle scuole emilianela proporzione di supplenti è elevatissima rispettoagli istituti di altre parti d’Italia

«Non devono esistere luoghi fuori controllo»

Aula C, il rigore dell’Ateneopiace alla Procura bolognese

«G li edifici pubblici non possono diventare luoghiove si svolgono iniziative fuori controllo e ove

spesso il dibattito culturale è solo un pretesto per or-ganizzare eventi senza alcuna autorizzazione». Anche laProcura di Bologna interviene, per bocca del procura-tore aggiunto Valter Giovannini, sulla questione dell'Au-la C di Scienze politiche, luogo di ritrovo di un gruppettodi studenti anarchici la cui strada che frequenterebberotangenzialmente anche il circolo Fuoriluogo, come e-merso dalle indagini che quattro giorni fa hanno portatoall'arresto di cinque attivisti di Fuoriluogo reputati re-sponsabili di numerosi vandalismi, danneggiamenti e al-tre azioni violente negli ultimi quattro anni a Bologna.Venerdì, in una nota, l'Ateneo si era detto preoccupato eaveva fatto sapere che vigilerà con attenzione affinchè«qualsiasi attività e iniziativa all'interno degli spazi uni-versitari si svolga nel pieno rispetto della legalità».

In Procura questa presa di posizione è piaciuta. «LaProcura apprezza molto il forte richiamo alla legalità lan-ciato dal Rettore Ivano Dionigi», afferma Giovannini,portavoce di piazza Trento e Trieste. «Gli edifici pubblicinon possono diventare luoghi ove si svolgono iniziativefuori controllo e ove spesso il dibattito culturale è soloun pretesto per organizzare eventi senza alcuna auto-rizzazione», prosegue il magistrato. «Per quel che riguar-da l'Aula C di Scienze politiche, sottratta all'uso comuneda molto tempo, speriamo che prevalga il buon senso daparte di tutti» conclude Giovannini. Per domani mattinaè stato organizzato un presidio all’Aula C.

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il Domani

CRONACA DI BOLOGNA

IL BLITZ Il gruppo di rumeni aveva nel mirino il deposito giudiziario di via Zanardi, dove sono custoditi i beni confiscati

La gang dei predoni degli oggetti sequestratiUn bottino da quasi mezzo milione di euro tra capi firmati, pc, auto, impianti stereo e persino caldaie

In poco più di quattro mesi ave-vano svaligiato per cinque volte il

deposito giudiziario di via Zanardi.Ma venerdì gli agenti della Mobile,che li teneva d’occhio fin dal primocolpo, li ha fermati e quattro romenitra i 22 e i 30 anni sono finiti incarcere. L’accusa per ora è di ricet-tazione aggravata in concorso, per-chè gli inquirenti stanno attenden-do nuovi riscontri per formulare an-che quella di furto. Secondo le pri-me stime i quattro avrebbero rubatomerce (tra capi firmati contraffatti,pc, auto, impianti stereo e persino

caldaie) per almeno 500.000 euro.Il primo furto risale al 22 dicembre,poi l’escalation con i colpi del 9gennaio, 22 febbraio, 5 e 6 aprile. Labanda, che curava ogni minimo det-taglio, usava sempre la stessa tec-nica: prima rubavano un’auto digrossa cilindrata per fare dei sopral-luoghi, quindi di notte entravanonel deposito e caricavano la mercesotto sequestro. La Polizia ha recu-perato, tra la refurtiva, anche mar-mitte catalitiche per decine di mi-gliaia di euro, batterie, scarpe e bor-se di marca, orologi e una manciata

di auto. Gli investigatori sono risalitialla banda partendo dal riconosci-mento di un numero di targa e quin-di ricostruendo il giro della primapersona individuata. L’altro giornoè scattato il blitz in un parcheggiovicino alla stazione, proprio pocodopo che i quattro avevano caricatoun furgone con la refurtiva dell’u l-timo colpo. Probabilmente, però,quello bolognese non era l’un i c oterritorio battuto dalla banda, che simuoveva con facilità nella regione efuori. A bordo del furgone sono sta-te trovate anche alcune bolle di ac-compagnamento che, in caso distop delle forze dell’ordine, poteva-no giustificare le quantità di mercea bordo. La polizia vuole fare luceanche su chi le possa aver rilascia-te.

Usavano sempre la stessatecnica, con sopralluoghi

fatti su auto di grossacilindrata rubate

La merce trovata su unfurgone con tanto di bolle

d’a c c o mp a g n a m e n to

Page 9: rassegna stampa regionale idv del 11-04-2011

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

BOLOGNA - Unità

Arrigo Sacchi lo chiamareb-be «pressing asfissiante».D i f f i c i l e t r o v a r eun’espressione più azzec-

cata, per descrivere i lunghi collo-qui intervenuti ieri mattina a palaz-zp D’Accursio tra Danilo Gruppi,numero uno della Cgil di Bologna,e i “big” del Pd, a cominciare dalsegretario nazionale Pierluigi Ber-sani e dal presidente della RegioneVasco Errani. Tema: il Primo Mag-gio “separato” lanciato dal sindaca-to di via Marconi.

Iprotagonisti, Gruppi compreso,insistono nel dire che si è parlato di

«green economy, fotovoltaico ed eoli-co», ma non mancano le conferme -magari a taccuini chiusi - del fattoche del tema si è discusso, eccome.In vista dell’incontro tra Cgil, Cisl eUil fissato per domani, i democraticivogliono cercare di capire se c’è lospazio per ricucire. L’impressio è chele possibilità di un riavvicinamentoci siano, ma che questo potrebbe si-gnificare un compromesso. Cioè unmomento unitario- in aggiunta allafesta in piazza Maggiore, sulla qualela Cgil non intende tornare indietro.«Se dovessi scommettere un euro suun dietrofront totale sulla questionePrimo Maggio - assicura off recordsun esponente sindacale -, non lo fa-rei». Dai vertiti del Pd, però, sarebbestata particolarmente apprezzatal’iniziativa alla Verlicchi lanciata dal

segretario Cisl Alessandro Alberani,«per riportare la questione ai temidella crisi».

Lo spettacolo passato sotto gliocchi dei cronisti, ieri in cappella Far-nese, mentre si teneva un convegnoorganizzato dagli EcoDem del Pd suambiente e sostenibilità, merita di es-sere raccontato. Il primo colloquio,di una mezzora abbondante, è avve-nuto fuori sala tra Errani, Gruppi e ilsegretario provinciale Pd RaffaeleDonini. Poi, il leader sindacale ha fat-to una lunga telefonata. Subito dopola discussione, più animata, è prose-guita solo tra Gruppi e e il presidentedella Regione, a cui si è aggiunto piùtardi - per pochi minuti - lo stesso Ber-sani. Nuova telefonata di Gruppi epoi, mentre la mattinata in Comunesi avviava alla conclusione, è arriva-to il parlamentare Pd Paolo Nerozzi,individuato forse come il più adattoa fare da pontiere, considerata la pro-venienza dalla Cgil. Anche lui ha par-lato a lungo con Errani e Gruppi. Neicolloqui incrociati è stato coinvoltoanche Stefano Bonaccini, segretarioregionale. «Siamo civili, continuia-mo a parlarci», si limita a dichiarareGruppi. Sull'idea di manifestare da-

vanti alla Verlicchi, dice: «Era un'ipo-tesi a cui avevo accennato anch'io.Lo trovo positivo, perchè parliamo lostesso linguaggio». Parole che fannopensare che l’incontro di domaninon sarà inutile.

NontuttoilCentrosinistraè d’ac-cordo sulla linea da tenere. MarcoMonari, capogruppo del Pd in Regio-ne, è convinto che sia «doveroso chela politica esplori tutte le possibilitàper ridurre una divergenza che si ècosì amplificata per l’occorrenza delPrimo Maggio, fermo restando l’au-tonomia delle parti sociali». L’Idv,con il capogruppo provinciale PaoloNanni, non ne fa un dramma: «Poi-chè la divisione si è già da tempo pro-dotta nei fatti, come hanno dimostra-to gli accordi separati alla Fiat, fe-steggiare separatamente la festa delPrimo maggio non è uno scandalo, alcontrario si evita il formalismo di fac-ciata, per poi tornare a dividersi dalgiorno successivo».❖

«Il 150˚ dell’Unità d’Italia, il no-stro tempo e quello futuro».

È il titolo dell’incontro in program-ma domani a Forlì con Vincenzo Bal-zani, sindaco della città romagnola,ThomasCasadei,consigliereregiona-le dell’Emilia-Romagna, Giuseppe Ci-vati, consigliere regionale della Lom-bardia, che presenterà il suo libro«Quandocambia il tempo - Inviaggioverso l’Unità».

L’appuntamento per gli interessatièfissatoperdomanidalle 18.15aForlì,all’AbbeyRoadPubinpiazzettaXCPa-cifici.

www.unita.it

ILCASO

Ormai impossibile la manifestazione di Cgil Cisl e Uil in piazzaMaggioremaprobabili iniziative simboliche nei luoghi di lavoro più toccati alla crisi

Civati presenta il suo libroinsieme a Balzani e Casadei

Forlì

PRIMOMAGGIOVerso il compromessoche salva l’unità

Unamanifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil

ANDREA BONZI

[email protected]

Pressing PdBersani ed Errani ieri alungo a colloquio conDanilo Gruppi

BolognaII

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

BOLOGNA - Corriere

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

BOLOGNA - Unità

Non voglio un principe az-zurro, voglio un redditominimo garantito». E poidecine di variazioni sul te-

ma, per un unico concetto: basta in-certezza, no al furto del proprio futu-ro. Anche a Bologna manifestano sta-gisti, contratti a progetto, tempi de-terminati. Un migliaio sfilano da piaz-za S.Francesco per Ugo Bassi, viadell’Archiginnasio, via Farini. Corteoordinato, parole arrabbiate quandociascuno si trova a raccontare la pro-pria storia.

C’è unanonna “mancata”. La si-gnora Anna regge un cartello, «avreitanto voluto un nipotino», spiega chemanifesta per il figlio che ieri dovevalavorare, e che proprio perché preca-rio dai 25 ai 40 anni ha rimandato lapaternità, «per fortuna ora ha unacompagna già madre». Due ragazzehanno 25 anni e le idee molto chiaresu come funziona oggi il mercato.«Ho un contratto a progetto in unastruttura privata che collabora conl’Alma Mater, guadagno 850 euro almese – racconta Elvira -. Mi occupodi geopolitica e studi energetici», te-ma quanto mai d’attualità. Ma «im-porta poco l’utilità di quello che fai,conta il fatto che sei giovane e chequindi possono pagarti meno». Eppu-re vanta tre anni di esperienzaall’estero, Russia, Bruxelles e Spa-gna. Ma «è meglio essere ‘low profi-le’, meno competenze hai più seispendibile sul mercato», concludeamara. «È un enorme spreco di risor-se – ragiona l’amica Giulia, anche leicon studi all’estero – ma o ci si adattaa mansioni più basse o si emigra. Sesi guarda al tasso di disoccupazionenon c’è poi tanta differenza tra noi e igiovani di tanti paesi arabi, solo cheloro sono il 70% della popolazionequindi la questione diventa esplosi-va. Io comunque ho scelto di tornarein Italia. L’ho chiesto come regalo dilaurea ai miei: datemi due anni in cuicasomai mi aiutate, provo a restare».

Eccocos’ altropesa come un ma-cigno. Lo racconta uno dei tanti papàpresenti, Vittorio Caporrella, 37 an-ni, ricercatore precario all’Alma Ma-ter. «Dopo tre anni di dottorato equattro di assegni di ricerca ho uncontratto a tempo determinato perdue anni, a 1200 euro al mese e nonmi lamento – assicura -. Se sono qui

Foto di Giancarlo Donatini

PRECARI

Lamanifestazione di ieri dei precari

www.unita.it

Facce e sloganTra i condannatia un’occupazionesenza certezzeci sono ricercatorie free lance:«Siamogiovanie conta solopagarci poco»Ma c’è anche chi vieneda anni di incertezzePresenti i verticidel Pd e della Cgil:«Non siete soli»

ILCORTEOUnmigliaio in piazzaper urlare: «Bastaa chi ci ruba il futuro»

ADRIANA COMASCHI

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LO SPILLO«La nostra presenza quiè politica: è un nostrolimite non riuscire arappresentare il mondodei precari, non unaloro colpa»DANILOGRUPPI (Cgil)

BolognaIV

DOMENICA10APRILE2011

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Forlì Cesena - Voce di Romagna

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Forlì Cesena - Carlino

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Forlì Cesena - La Voce

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Forlì Cesena - La Voce

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RAVENNA - La Voce

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RAVENNA - Carlino

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PIACENZA - Libertà

Valtrebbia e Valnure

Auto ribaltata,tre feritiScontro contro un trattore tra Bettola e PontedellolioBETTOLA - Erano in Valnure perassistere al Rally delle ValliPiacentine, ma non sono riu-sciti a raggiungere la meta eassistere alla competizione. Ilviaggio di tre savonesi si è fer-mato sulla provinciale traPontedellolio e Bettola, all’al-tezza del bivio per Cassano,quando la loro Fiat Grande

Punto si è ribaltata su un fian-co in seguito allo scontro conun trattore.

L’automobilista di 50 anni ei due giovani passeggeri sonorimasti feriti e trasportati alpronto soccorso di Piacenza.Le loro condizioni non sonogravi.

Secondo la ricostruzione

fatta da una pattuglia dei ca-rabinieri di Pontedellolio,l’auto e il trattore viaggiavanoin direzione di Bettola. Loscontro è avvenuto mentre ilmezzo agricolo si accingeva asvoltare verso sinistra, imboc-cando il bivio per Cassano.

Dopo l’impatto sono accor-se le ambulanze inviate dalla

centrale operativa del 118 e ivigili del fuoco di Piacenza,che hanno collaborato con isoccorritori e messo in sicu-rezza la vettura.

PODENZANO,ALLA FAGGIOLA DI GARIGA

Il mercato contadino riparte oggitra prodotti tipici e corsi di cucinaPODENZANO - (np) Riparte que-sta mattina il mercato conta-dino della Faggiola a Gariga diPodenzano. L’occasione è da-ta dalla disponibilità nei cam-pi dei prodotti tipici della pri-mavera e in particolare degliasparagi ai quali saranno de-dicati, proprio nella giornatadi oggi, i piatti del menù delristorante didattico all’inter-no della corte dove si potràpranzare. Oltre a trovare pro-dotti degli agricoltori piacen-tini, vi sarà la presenza di ban-chetti degli studenti dell’Isti-tuto Raineri-Marcora di Pia-cenza con le farine di ogni ti-po e i fiori per giardini e ter-razzi. La corte dell’azienda“Tadini” della Faggiola pre-

senta da questo anno impor-tanti novità, quali la messa anuovo del punto vendita deiprodotti tipici piacentini, daisalumi al grana padano ai vi-ni di ogni genere, ai quali sisono aggiunte le paste fre-sche. Vi è quindi la possibilitàdi acquistare anolini, tortelli episarei appena preparati in-sieme anche alle torte fatte incasa quali la “sbrisolona” e lecrostate di frutta.

Proseguono inoltre i corsi dicucina, che hanno riscossotanto successo nei mesi scor-si. Questa mattina dalle 9.30alle 11 un nuovo appunta-mento per la preparazionedella pasticceria. Dalle 10.30verrà offerto l’aperitivo.

■ Furti a raffica, la notte divenerdì, nella bassa Valnure.Presi di mira il paese di Vigol-zone e San Polo, frazione di Po-denzano. Sfiora 50mila euro ilvalore del bottino razziato neicapannoni dell’impresa ediledi Mario Montipò, a San Polo.Circa 5mila euro invece lasomma che i ladri sono riusci-ti ad arraffare dai videogiochidel bar “Carpe Diem”, in piazzaSerena, a Vigolzone. Alle 2 divenerdì notte Mario Montipò,titolare della Nuova Edilizia diSan Polo, era ancora in ufficio aterminare conti e pratiche. Al-le 2.17, ricorda bene, è passatala pattuglia dell’Ivri. Il titolaredell’impresa edile e i carabinie-ri ipotizzano che i ladri si sa-rebbero intrufolati successiva-mente nel capannone metten-do una scala contro il muro,forzando poi la finestra di unufficio e trovando la chiave delportone da cui sono usciti conun camioncino della ditta. Lagang ha caricato 30mila euro diattrezzi marcati Hilti, i più co-stosi. Hanno richiuso portonee cancello, per questo il titola-re non si è accorto di niente.Perlomeno fino a ieri mattinaalle 6, quando il cancello auto-matico non si apriva. Era statostaccato il motorino elettrico.Dagli uffici, rovistati da cima afondo, sono stati rubati 600 eu-ro trovati nei cassetti. «Quelloche interessava era il materialeda lavoro - racconta - perché sisono diretti alle attrezzature,riposte dal venerdì in una stan-za chiusa con porta blindata,che hanno divelto». Spariti cin-que trapani, martelli, flessibili,laser, una taglierina per asfal-to, una trancia elettrica, la sta-zione per frazionamenti, unamacchina per fare fori nel cal-cestruzzo. Si ipotizza che il fur-to sia stato commesso da fore-stieri. «Ogni giorno - osservaMontipò - arrivano in molti acercare lavoro, entrano, dannoun’occhiata e se ne vanno». In-dagano i carabinieri di S. Gior-gio. Tra attrezzi, furgone e sol-

di il conto sfiora appunto i50mila euro.

Nella stessa notte a Vigolzo-ne, attorno alle 2.45, ignotihanno sfondato la vetrata delbar “Carpe Diem”, in piazza Se-rena, con il furgone Jumper Ci-troen rubato poco prima nellafrazione di Borgo di Sotto dalcapannone dell’ingrosso fioridi Giuseppe Chinosi. «Hanno

rotto la porticina del capanno-ne - racconta Chinosi -, apertoe richiuso per bene il portonedopo aver rubato il mezzo. «Danoi invece hanno spostato i ta-volini all’esterno - spiega unadei titolari del bar, Maria LuisaGualla - e con il furgone hannobuttato giù vetrina e porta percaricare due videogiochi e uncambiamonete. Me l’aspetta-

vo, perché ci sono stati diversifurti a Vigolzone negli ultimiquindici giorni». Per il “CarpeDiem” si tratta del terzo furtoin 5 anni. Macchinette e furgo-ne sono stati ritrovati nell’areadel Nure. Le indagini dovrannochiarire anche se dietro al raiddi San Polo e di Vigolzone c’è lastessa mano.

Nadia Plucani

BOBBIO - Si è conclusa più chepositivamente l’esperienza diProtezione civile che ha coinvol-to gli studenti dell’Istituto com-prensivo di Bobbio e del “Tra-mello”. Il progetto realizzato dal-l’Uncem e dal dipartimento diProtezione civile ha portato i ra-gazzi ad una maggiore consape-volezza dei rischi legati al territo-rio. Ieri mattina sono intervenu-ti l’assessore regionale PaolaGazzolo, il presidente della Co-munità montana Massimo Ca-stelli, la dirigente scolastica Ade-le Mazzari, il sindaco di BobbioMarco Rossi, quello di Coli Mas-simo Poggi, il vicesindaco diCortebrugnatella Emilia Alber-telli, e il sindaco di Zerba ClaudiaBorrè. Con loro anche diversigruppi di Protezione civile, di vi-gili del fuoco e di insegnanti. I ra-gazzi hanno potuto visionare ivari mezzi di cui dispongono igruppi di Protezione civile delterritorio.

Luca Veltri, ideatore dei giochididattici che hanno coinvolto iragazzi, ha sintetizzato così i ri-sultati dell’esperienza: «Un’av-ventura più che positiva e inte-ressante, anche se un po’ com-plessa soprattutto perché hacoinvolto, in alcune pluriclassi,alunni di diverse età».

I corsi si sono concentrati indue settimane e, oltre alla fasedel gioco, sono stati realizzati se-minari di formazione per i do-centi. I tre giochi didattici han-no permesso ai ragazzi di pren-dere confidenza con la culturadella Protezione civile, ovvero si-curezza, rispetto ambientale e

gioco di squadra. «La Comunitàmontana crede fortemente neivalori della solidarietà che la dif-fusione della cultura della Prote-zione civile può e deve portare -ha dichiarato il presidente Ca-stelli - per i nostri Comuni. Que-sto progetto innovativo rivesteun’importanza particolare siaperché ci permette di avere stru-menti nuovi per favorire la cre-scita dei volontari di domani, siaperché gli amministratori localistanno avviando la revisione deipiani di emergenza di Protezio-ne civile».

«Questa iniziativa - ha sottoli-neato l’assessore Gazzolo - è lamigliore strada per introdurre atutti i livelli scolastici la culturadella Protezione civile. È la stra-da concreta per la formazione diuna cultura delle emergenze datrasmettere ai giovani che saran-no la società del domani».

«E’ stata un’iniziativa impor-tante - hanno aggiunto i sindaciRossi e Poggi - di cui i ragazzi de-vono fare tesoro perché sarannoloro la generazione di domaniche dovrà portare avanti le diver-se emergenze che purtroppo ilnostro territorio non manca diriservarci ogni giorno».

«La nostra montagna - ha di-chiarato infine la preside Mazza-ri - ancora una volta è protagoni-sta di attività volte a rafforzare laconvinzione che la sicurezzarappresenti uno degli aspettifondamentali del territorio, ed ègiusto che la sensibilizzazione aproblematiche legate alle emer-genze passi anche dalla scuola».

Patrizia Marchi

BOBBIO -Gli studentie le autorità

che ieri mattinahanno chiuso

le due settimanededicate

alla culturadella Protezione

civile

BOBBIO - La Protezione civile nelle scuole

«I giovani diventeranno sentinelle della montagna»

SAN GIORGIO - (sb) Battesimo “conil botto” per la marcia sulle Terredel Drago. La prima edizionedell’iniziativa promossada commercianti e arti-giani ha richiamato piùdi 650 persone. Meritodell’ottima organizza-zione, che ha schieratosul cammino tanti vo-lontari, grazie all’aiutodi Protezione civile, Au-ser e Pro loco nonchédel supporto della Pub-blica assistenza. Lasplendida giornata hafatto il resto: al tramonto(la marcia era pre serale)lo spettacolo offerto dalle rivedel Nure era suggestivo e anchechi veniva da fuori paese ha ri-conosciuto la bellezza dellesponde e degli itinerari. Tra gli o-

spiti anche il sindaco di Carpa-neto, Gianni Zanrei. La giunta diSan Giorgio, ovviamente, non hamancato all’appuntamento, ca-peggiata dal vicesindaco Dona-

tella Alberoni in rappresentanzadel primo cittadino, assente perun lutto. Alla fine, in piazza Mar-coni, la marcia si è conclusa conuna grande festa: spuntino pertutti, offerto dai commercianti, etanti premi per i gruppi, anch’es-si messi a disposizione dagli o-peratori del luogo. La squadra

più numerosa è stataquella della società dipallavolo, seguita dai so-stenitori dell’asilo; terzoil gruppo “Bordin”. Tantiapplausi anche per duepremi speciali, al piùgiovane e al più attem-pato marciatore, andatialla piccola Camilla, dipochi mesi, che ha par-tecipato sulle spalle delpapà, e ad una signoradi Vigevano, di 82 anni.L’iniziativa, promossa

dai commercianti e artigiani Ter-re del Drago, è stata dedicata al-la memoria di Luigi Moreschi,artista e collezionista sangiorgi-no scomparso a settembre.

SAN GIORGIO - I partecipanti in marcialungo l’asse del Nure (foto Marina)

COLI - (pm) Un capriolo ferito èstato soccorso ieri pomeriggio aPonte Barberino di Coli e affida-to alle cure di un veteri-nario. La povera bestiolaaveva una zampa spez-zata, probabilmente acausa di una caduta sul-le rocce, ed è stato ne-cessario amputarla. Leprossime ore sarannodecisive, ma l’animalesembra aver reagito po-sitivamente alle primecure.

«L’abbiamo visto at-traversare il Trebbia a fa-tica e poi accasciarsi suisassi», ha raccontato ErsiliaGuarnieri, titolare del villaggioPonte Barberino. In molti si so-no mobilitati per cercare di aiu-tare l’animale sofferente e han-

no cercato di dare una mano an-che due canoisti che passavanosul fiume. Ma il problema eratrovare un esperto che interve-nisse rapidamente. «Abbiamo

fatto diverse telefonate prima diriuscire a trovare qualcuno checi aiutasse», racconta la donna.

Al suo arrivo, la diagnosi fattada un veterinario dell’Ausl è sta-ta drastica: il capriolo non ce l’a-vrebbe fatta ed era necessarioabbatterlo. Un verdetto che Ersi-lia Guarnieri non ha accettato. E

così ha chiesto aiuto aRiccardo Rossi, suo ve-terinario di fiducia. «Hodovuto amputare l’arto,bloccare l’emorragia,suturare la ferita e seda-re l’animale - racconta ilmedico -. Ora è sotto te-rapia cortisonica, ma ri-mane il problema delloshock subito, anche peril contatto con persone,a cui questi animali nonsono abituati. Speriamoche non si sviluppino

infezioni nei prossimi 10 giorni.Starà con me a Veggiola di Grop-parello, ma ho già contattato al-cuni centri per il recupero faunaselvatica del Wwf»

COLI - Il cerbiatto ferito ora è in curadal veterinario Riccardo Rossi

PONTE BARBERINO DI COLI

Mobilitazione per un capriolo ferito:salvo ma con una zampa amputata

SAN GIORGIO,SUCCESSO PER LA PRIMA EDIZIONE

La marcia sulle Terre del Dragodebutta con oltre 650 partecipanti

A Vigolzone la gang dei videogiochi ha sfondato la vetrina di un bar con un furgone appena rubato

Spariti attrezzi per 30mila euroPodenzano, ladri in azione all’impresa edile Montipò di San Polo

BETTOLA - L’auto è finita su un fianco dopo lo scontro col trattore (f.Marina)

Assi di legno al posto della vetrina sfondata del bar “Carpe Diem”e l’ufficio dell’impresa edile messo a soqquadro (f.Marina)

▼VIGOLZONE

I bracchi sfilanoa Grazzano ViscontiVIGOLZONE - (np) Proseguequesta mattina a GrazzanoVisconti, nell’area del tor-rente Nure, il raduno na-zionale dei bracchi italiani.Ad organizzare la manife-stazione, cominciata ieripomeriggio con la mostradi bellezza, è la Sabi - So-cietà amatori bracco italia-no. Sono previste in parti-colare le prove di lavoro suselvaggina naturale. I canipotranno così dimostrarele loro grandi capacità nel-la caccia e in particolarenel recupero delle prede.Una giuria di esperti tecni-ci valuterà i migliori brac-chi per stilare una gradua-toria speciale.

LIBERTÀDomenica 10 aprile 2011 29

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PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

In alto dasinistra:Pupazzoni,Arvedi,Rizzuto,Sgherri, Gromi;a fiancoil pubblicoin S. Mariadella Pace;a destral’ispettriceAnna Sgherri(foto Bellardo)

■ «La sperimentazione è spe-ranza e ricerca, deve essere unacostante della scuola. Ma oggi ve-diamo molte difficoltà, c’è stan-chezza e mi sembra che l’auto-nomia ci stia portando verso lasolitudine».

Gianna Arvedi, preside del li-ceo Gioia, ha concluso amara-mente, ieri pomeriggio in SantaMaria della Pace, la presentazio-ne del libro “Gli anni dell’autono-mia 1998-2010”, ovvero l’espe-rienza «positiva, esaltante» con-dotta nel liceo di viale Risorgi-mento scelto dal Ministero, conaltri 21 istituti italiani, per speri-mentare le linee di rinnovamen-to della scuola italiana. La diri-gente ha ravvisato «la mancanzadelle sedi di confronto con l’Am-ministrazione scolastica che sen-tiamo un po’ lontana». Ha spie-gato la sua convinzione con unesempio: «Abbiamo avuto tantiriconoscimenti per il giornale “ilTricolore”, perfino dal presiden-te del Senato, Renato Schifani,Rai Tre ha invitato i ragazzi ad u-na trasmissione, il Comitato del-le celebrazioni dei 150 anni del-l’Unità d’Italia (tanti ne ha com-piuti il liceo) ci ha invitati a Tori-no; sono un valore per la nostrascuola e per la nostra città, pur-troppo - sottolinea -, nessun se-gnale dall’Amministrazione sco-lastica, mi sembra uno sguardodisattento».

Ha lanciato il sasso la dirigen-te che aveva rilevato il timonedella riforma Berlinguer, coglien-do l’occasione di rinnovare il suoistituto e poi indicare la via ad al-tri. E’ stato importante «innovareattraverso la tradizione, cioè par-tendo dalle radici».

Gaetano Rizzuto, direttore diLibertà e moderatore dell’incon-tro ha racchiuso in «due numeriil successo di quei 12 anni: nel1998 il Gioia aveva 700 studenti,ora sono 1700». Il «papà», comelo ha definito Rizzuto, dell’avvio

dell’autonomia è stato il presideAlberto Gromi, la cui testimo-nianza riferiamo nell’articolo so-pra.

Al tavolo dei testimoni AnnaSgherri, all’epoca ispettrice mi-nisteriale che aveva «collaborato

a tessere la storia di questa speri-mentazione, un processo che hacoinvolto le scuole e l’Ammini-strazione, un’alleanza mai regi-strata prima, abbiamo lavoratoin modo paritetico, che però og-gi non vedo proseguire - ha rico-

nosciuto -. Oggi sono rimasti dueelementi positivi: la compresen-za di più indirizzi di studio nellostesso istituto e la flessibilità di ri-distribuire orari e curriculumculturale». Ma non solo, l’auto-nomia è stata una ventata di de-mocrazia nella scuola «ha signifi-cato fare scelte, assumersi re-sponsabilità tenendo conto dellerisorse e dei bisogni». Infine è in-terventuta Giuliana Pupazzoni,la piacentina a capo dell’ufficioscolastico regionale della Liguria.Pupazzoni ha tracciato l’escursuslegislativo della scuola dell’auto-nomia e ne ha indicato i pilastri:«flessibilità, responsabilità, inte-grazione», quest’ultimo in rela-zione ai rapporti interni e fra gli i-stituti, e col territorio. Il meccani-smo che l’ha favorito è stato «il ri-conoscimento della personalità

giuridica alla scuola permetten-do così il dialogo con il territorio(aziende private o enti pubblicindr), un esempio è l’alternanzascuola-lavoro attuata dal Gioia».Anche Pupazzoni ha dichiaratoche è necessario rinvigorire l’au-tonomia: «rivedendo lo stato giu-ridico degli insegnanti e valoriz-zando il rapporto tra scuola e so-cietà civile».

Per Comune e Provincia sonointervenuti gli assessori LuigiGazzola e Andrea Paparo. Hannoportato testimonianze dei 12 an-ni di sperimentazione i docenti:Fabio Milana, Donatella Vignola,Cristina Bonelli e Barbara Anto-nini che con Franco Mazzaroli ha“drammatizzato” l’esperienza.Un esempio di flessibilità didatti-ca: l’autonomia.

Maria Vittoria Gazzola

«Dopo l’autonomia ora la solitudine»Arvedi, preside del Gioia, lamenta la lontananza dell’Amministrazione scolastica

■ (mvg) Alberto Gromi è sta-to prima docente e successiva-mente preside del liceo Gioia,quando era solo “il Classico”. E-ra arrivato da dirigente negli an-ni ‘80 «accompagnato da oscuri com-menti, si diceva che avrei fatto male allascuola», ricorda togliendosi qualche sas-solino dalle scarpe. Un clima «giorni ter-ribili» presto svanito e lasciato spazio aduna prima forma di sperimentazione lin-guistica, «la curavamo come una piantapreziosa», ritenuta dal Ministero prope-deutica all’avvio del percorso di autono-mia. Sul finire degli anni Ottanta fiorisceuna delle prime collaborazioni col “terri-torio”: «In occasione della chiusura, per lavori,della Passerini Landi proponemmo l’aperturaalla città dei nostri spazi bibliotecari. Il Comu-

ne ci diede grossi benefici, fi-nanziamenti, arredi e la biblio-tecaria per l’inventario, ma do-vevamo stipulare una conven-zione». Operazione all’epoca

impossibile in quanto la scuola non ave-va personalità giuridica: «ci venne in aiu-to il provveditore proponendo la formu-la dell’accordo». Ma il fiore all’occhiellodi quegli anni fu l’acquisizione di un ela-boratore, il “nonno” del personal compu-ter. «Ce lo regalò l’azienda Battisti chenon lo utilizzava, fu inserito nel laborato-rio di matematica anche se gli insegnan-ti erano preoccupati perché non sapeva-no usarlo. Obiettai che ci si sarebbero di-

vertiti gli studenti. Battisti ci diede anche un mi-lioni di lire». Così è nato il laboratorio di infor-matica al liceo Gioia.

Il preside Gromi

Dall’azienda Battistiil primo calcolatore e un milione di lire

AlbertoGromi

Spettacolare incidente stradale nel pomeriggio in via Conciliazione

Auto si ribalta:strada bloccata◗◗ Incidente stradale nelpomeriggio di ieri in viaConciliazione. Il concudente diuna vettura ha perso il controllodel mezzo che stavaconducendo e la vettura si èribaltata. Sul posto sonointervenuti i vigili dle fuoco eambulanze del 118, mafortunatamente nessuno èrimasto seriamente ferito. Perconsentire i soccorsi la strada èstata chiusa per qualche decinadi minuti.

Torna il piromane delle autoNuovo blitz ai danni di una vettura in sosta in via Mosca

Notevoli i danni riportati dalla Renault Scenic (foto Lunini)

■ Auto in fiamme nella notte etorna ad aleggiare lo spettro delpiromane. Una Renault Scenic,in sosta in via Mosca a pochi me-tri dall’incrocio con via Roma, hariportato un principio d’incendioieri sera alle 23. Fiamme usciva-no dalla parte posteriore. Subitosi sono precipitati sul posto i vigi-li del fuoco che hanno messo insicurezza la vettura. Sul posto an-che pattuglie della squadra mo-bile e della polizia stradale chehanno avviato le indagini per ac-certare come sia stato appiccatoil fuoco e rilevare eventuali trac-ce utili a risalire al piromane. Lasperanza è che stavolta un aiutodecisivo possa arrivare dalle te-lecamere che rilevano il trafficolungo via Roma, poste a poca di-stanza dal luogo dell’incendio.L’occhio elettronico potrebbe a-ver immortalato il piromane infuga. Ancora un’auto di casafrancese, ancora di notte e anco-ra in pieno centro storico: tuttoportava ieri sera a ritenere chefosse l’ennesimo raid vandalico,sulla scia di quelli compiuti il lu-nedì scorso, 4 aprile, e l’11 marzo.

Lunedì a partire dalle 21,30 tra lastazione e il centro storico eranostate prese di mira ben quattroauto in poco più di un’ora. Primaera toccato a una Reanult Clio invia Roma, nei pressi dei giardini.Appena i vigili del fuoco avevanofinito di metterla in sicurezza e-rano stati di nuovo chiamati perun identico principio d’incendiosu un’altra Clio, nel parcheggio di

Borgo Faxhall in via dei Pisoni.Poche decine di minuti ed eccoun terzo allarme, in via Campa-gna: altra Renault Clio da cui u-sciva fumo. Poco dopo una Ci-troen Saxo era andata a fuoco invia Mazzini. Un mese prima, l’11marzo, più o meno alla stessa o-ra erano finite nel mirino altrecinque auto, quattro delle qualierano invece Fiat.

LIBERTÀSabato 9 aprile 2011 15

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PIACENZA - Cronaca

La Cronaca città e provincia LUNEDÌ 11 APRILE 2011

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Piacenza per la prima volta nellastoria viene “vista” da WineSpectator, di fatto la rivista di

vino più importante al mondo. Dopoanni e anni in cui regioni “piglia tut-to” come Toscana e Piemonte la fa-cevano da padrone, ora il magazineamericano si è accorto dell’EmiliaRomagna selezionando 8 aziende einvitandole, al Vinitaly, a una degu-stazione durata alcune ore «tutti in-torno a un tavolo rotondo, dove ame - spiega il piacentino EnricoSgorbati - tremavano le gambe».Certo perché uno degli otto viniscelti dal tasting director Bruce San-derson (il successore per l’Italia del-l’arcinoto, negli ambienti dell’altaenologia, James Suckling) è il Gut-turnio Riserva 2005 Diacono Gerar-do dell’azienda Torre Fornello».

Così il nostro territoro ha fatto“bingo” piazzando un Gutturnio in-sieme a sei Sangiovese (di aziendecome San Patrignano e La Zerbina)e il Lambrusco di Cavicchioli. «Cre-do - spiega emozionato Enrico Sgor-bati - che forse anche un colosso cheper noi è sempre rimasto un mirag-gio come Wine Spectator sta comin-ciando ad accorgersi di un territorioforse minore, ma che ha infinite po-tenzialità, sia in termini di prodottisia in termini di prezzo. Il fatto cheWine Spectator sia venuto a cercar-mi mi fa sentire al settimo cielo, an-che se un po’ mi dispiace per il fattoche, seppur per la nostra regione sitratti di un risultato incedibile e im-pensabile fino a poco tempo fa, sonosolo due i vini emiliani selezionati esei quelli romagnoli. Ma sono con-vinto che questo risultato possa rap-presentare un inizio, bisogna come si

dice battere il ferro finché è caldo einvitare i selezionatori di Wine Spec-tator nel nostro territorio anche conl’aiuto dell’Enoteca Regionale per-ché vengano a scoprire e ad avereconferme di quanto forse stanno co-minciando a intuire e cioè che fac-ciamo vini di qualità in un territoriobellissimo e per giunta ad un prezzoequo».

Elena Salini

La coalizione del sindaco uscente di Fiorenzuo-la Giovanni Compiani potrebbe subire unoscossone. Gli Indipendenti (che hanno attual-mente un assessore e due consiglieri) potrebbe-ro infatti “rompere” con il resto del gruppo cherimarrebbe molto caratterizzato dal Pd, con unapresenza Idv, una di Sel e una del Prc. Fioren-zuola è il più grande dei sette Comuni piacenti-ni in cui si vota il 15 e il 16 maggio.Saranno 38.015 in totale gli elettori piacentinichiamati alle urne per la tornata amministrativa.

Fiorenzuola a parte si vota ad Agazzano, Borgo-novo, Cadeo, Cortemaggiore, Gropparello eRottofreno.A Fiorenzuola dopo le elezioni i consiglieri pas-seranno da 20 a 16, stesso discorso vale perRottofreno e le riduzioni sono previste anchenei comuni più piccoli, in quelli con popolazio-ne superiore a 3 mila abitanti passano da 16 a12; in quelli ancora più piccoli i consiglieri pas-sano da 12 a 9. Diminuiscono anche gli assesso-ri.

Nei Comuni inferiori ai 15 mila abitanti si puòvotare per una lista, tracciando un segno sul re-lativo contrassegno; il voto così espresso siestende anche al candidato sindaco. Si può vo-tare per un candidato a sindaco , tracciando unsegno sul relativo rettangolo, il voto così espres-so si intende attribuito sia al candidato alla cari-ca di sindaco sia alla lista collegata. Non è pos-sibile esprimere voti disgiunti, e può essereespresso un solo voto di preferenza per un can-didato alla carica di consigliere comunale.

Elezioni: si spacca Fiorenzuola InsiemeGli Indipendenti potrebbero abbandonare la coalizione di Compiani

Un Gutturnio su Wine SpectatorPiacenza entra per la prima volta nel “mito”della critica enologicae lo fa al Vinitaly con il Diacono Gerardo 2005 di Torre Fornello

ENRICO SGORBATI«Finalmente oltre alle solite Toscana e al Piemonte emergeil nostro territorio»

Accoglienza

In arrivo5 minorida Lampedusa«Nessuna conferma per orache domani (oggi, ndr) arrivinoi tre cinque minori nordafricaniche potrebbero essere ospitatinella nostra città e che in basealla Carta di Treviso e la lorotutela non riveleremo dove ver-ranno ospitati» così ieri l’asses-sore comunale ai Servizi Socialispiegava che la nostra città èpronta ad accogliere già da og-gi alcuni minori non accompa-gnati provenienti da Lampedu-sa. In Emilia Romagna di bam-bini e ragazzi minorenni ne arri-veranno. A metà settimana, in-vece, potrebbero giungere an-che alcuni migranti adulti chepotrebbero essere ospitati instrutture messe a disposizionedalla Caritas diocesana o inaree militari.

Solidarietà

Due iniziativeper i malationcologiciDomani alle 12 nel day hospitaldel reparto di Oncologia dell’o-spedale di Piacenza sarannopresentate alla stampa due ini-ziative a scopo benefico perraccogliere fondi destinati aimalati oncologici. La prima ri-guarda una serata dedicata alTango andata in scena nei gior-ni scorsi nell’ambito del Omeo-fest. Il ricavato dello spettacolosarà donato all’Associazionemalato oncologico piacentino(Amop) dal dottor Maurizio Bot-ti, organizzatore del festival.Saranno presenti il dottor LuigiCavanna, direttore del diparti-mento di Oncoematolgia e Ro-mina Piergiorgi, presidenteAmop. L’altra iniziativa è invecein calendario per giovedì alPierrot di Sarmato. Per il sestoanno consecutivo è promossala serata danzante a favore del-le unità operative di Oncologiamedica ed Ematologia dell’ospe-dale di Piacenza. Gli artisti delliscio che hanno aderito sonotanti. Tra gli altri saranno pre-senti all’incontro Marco Biolchie Enrico Albasi, che illustreran-no l’iniziativa. La serata è orga-nizzata da Apl e Amop con ilpatrocinio della Provincia e delComune di Sarmato.

«Cave, la Regione punisce le imprese»Confindustria: «E’ la prima volta che veniamo esclusi dalla concertazione»

Una risoluzione della Regione votata dalla maggioranza (compreso il consiglierepiacentino Marco Carini e a cui si è opposto Andrea Pollastri del Pdl) aumentail canone sulle attività estrattive fissando a 2 euro al metro cubo da 0,57 cent glioneri per le imprese. Una scelta che ha fatto arrabbiare la categoria che se laprende con la Regione e con l’assessore piacentino competente Paola Gazzolo.«Su un tema così importante ci aspettavamo un incontro, una concertazione chein passato c’è sempre stata». AffermaClaudio Bassanetti per Confindustria.«Sapevamo - continua - che gli oneri sa-rebbero stati toccati, tutto il settore eraconsapevole di questo anche in base al-l'applicazione Istat ma si era cominciatoa ragionare anche in termini di com-pensazione. Ora il Consiglio regionaleapprova un atto di indirizzo politicosenza il minimo coinvolgimento dei ter-ritori e degli operatori del settore. E’ unatteggiamento inaudito che non ha pre-cedenti. Nel 2007 era stato avviato unTavolo con l’allora assessore Bruschiniper giungere a una soluzione concerta-ta, poi il Tavolo si è interrotto e ora la Regione ha deciso da sola. Anzi è ancorapeggio ha “preso” un documento di Legambiente che faceva una proposta na-zionale e lo ha fatto diventare una risoluzione riferita solo alla nostra regione.Legambiente è legittimata quanto noi a fare proposte e ad avere una posizione,ma non si è mai visto che una Regione si limiti a prendere un documento che èdi una parte. La Regione doveva avviare un confronto e conoscere le posizioni e

le richieste di tutti, in particolare del settore edilizio, in particolare in un mo-mento di grave crisi del settore. Invece non l’ha fatto. Ora speriamo che laGiunta disattenda l’indirizzo politico approvato dal Consiglio».Ed è quello che si augura anche la Provincia. «Porremo il problema alla Regione- spiega l’assessore provinciale Patrizia Barbieri - sperando che prima che la ri-soluzione diventi qualcosa di più si apra un confronto con i territori, una con-

fronto che doveva esserci ancor primadi giungere a una risoluzione incom-prensibile che scontenta le imprese e iComuni, prevede infatti che i soldi de-gli oneri vadano alla Regione e non aiterritori, non ai Comuni. Il che significache oltre a perdere le imprese perdere-mo le compensazioni. E’ una risoluzio-ne punitiva che non dà risposte».«Se la Regione - aggiunge Bassanetti -dovesse proseguire nella stessa direzio-ne indicata dalla risoluzione voluta dal-la maggioranza attuerebbe una vera epropria turbativa di mercato. Otterràl’eliminazione delle cave in Emilia Ro-

magna e le imprese piacentine, per poter lavorare, saranno costrette a realizzarlealtrove, in particolare in Lombardia dove il canone è di 41 centesimi e non di 2euro e dove sono stati emanati bandi con finanziamenti a fondo perduto. Cosìla Regione incarna la diffusa mentalità del Nimby (not in my back yard), cioè lecose si facciano ma non dietro casa mia».

(elsa)

BASSANETTI«Investiremo in Lom-

bardia e non in Emilia.Bologna ci tassa

in tempi di crisi»

BARBIERI«Ci batteremo controla risoluzione. I soldivanno alla Regione e non ai territori»

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21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

PIACENZA - Cronaca

Lettere a «La Cronaca» Via Chiappo-ni, 35 - 29100 Piacenza Fax 0523 327305 - e-mail: [email protected] Ricordiamo che le lettere anonime o“firmate” con uno pseudonimo ver-ranno cestinate. Inoltre aggiungeresempre nome, cognome, indirizzo etelefono (anche se potete chiedereche non siano riportati)

lettere e interventiLa Cronacadi [email protected]

LUNEDÌ 11 APRILE 2011

3

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Ciao a tutti bambini il vo-stro amico Panty, ogni set-timana, vi racconterà e in-segnerà cose nuove.

Filastrocche per tutti ibambini!(I colori della Pasqua) Pa-squa gialla come un pulcino,

come un collare di un cagnolino, è rosa e allegra come unconfetto, come i bei fiori di quel rametto. Pasqua è cele-ste come il mare e il cielo, come la trama di questo velo, èverde brillante come un bel prato, come il trenino che haappena sbuffato. Pasqua è dipinta di tanti colori: come isorrisi dei nostri cuori.(E' Pasqua) Tante colombine, vedo la mattina, sembranovolare, dentro la mia casa. Portano la gioia, in tutta la fa-miglia, portano la luce, nel buio della vita. Gesù che oggi ri-sorgi, fa che questa luce brilli sempre di più, regalaci amo-re ed un mondo migliore. Te lo chiediamo noi che siamopiccini, e non conosciamo né odio né frontiere, ma cerchia-mo l'amore, la pace, l'armonia, veri valori nella vita mia.

Ricette di dolci per bambini. I dolci per Pasqua.(Torta sbriciolata) Ingredienti: 400 gr. di farina, 200 gr.di zucchero, 125 gr. di burro, un uovo, una bustina di lievi-to per dolci, un cucchiaio di rum a piacere o un altro liquo-re. Per il ripieno: 700 gr. di ricotta, 125 gr. di zucchero,cioccolata a pezzi a piacere, scorzette d'arancia candite adadini. Preparazione: iniziate preparando la pasta. Mette-te in una ciotola farina, zucchero, uovo e burro sciolto manon troppo caldo. Mescolate finché la pasta inizia a diven-tare "sgretolosa". Risulterà un impasto non omogeneo maformato appunto da tante grosse briciole. Aggiungete illievito, il rum, e continuate a lavorare la pasta ancora unpò. Nel frattempo frullate la ricotta con lo zucchero nelmixer, lasciandola mantecare per circa 10 minuti. Mettetela ricotta in una ciotola e aggiungete la cioccolata a pezzie le scorzette d'arancia candite. In una teglia di 25 cm didiametro circa, mettete la carta forno e sbriciolatevi i3/5 della pasta fino a formare uno strato uniforme. Stateattenti a formare anche un bordo bello alto. Versatevi ilripieno e ricoprire lasciando cadere le briciole. Mettete inforno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa fino a far

dorare la torta, servitela fredda.(Berlingozzo) Per sei persone ingredienti: 1/2 kg di farinabianca, 250 gr. di zucchero, 4 uova, 100 gr. di burro fuso,la scorza di un limone, un pò di acqua tiepida o latte, unabustina di lievito per dolci. Preparazione: si impasta il tut-to lentamente e in ultimo si aggiunge il lievito, poi si cola inuno stampo a forma di ciambella e si cuoce a forno nontroppo caldo a 150/180°.(Dolci di riso) Ingredienti: 150 gr. di burro, 150 gr di zuc-chero, 250 gr. di panna, 80 gr. di mandorle tritate, 50 gr.di riso bollito nel latte, 3 cucchiai di miele, noce moscata.Per la decorazione: 1/2 cucchiaio di limone, 6 cucchiai dizucchero a velo, 1/2 cucchiaio di acqua. Preparazione: fatescaldare in un tegame il burro, la panna, il miele e lo zuc-chero. Cuocete a fuoco basso fino a quando lo zuccheroinizierà a caramellare, poi aggiungere le mandorle tritate.Quando il composto sarà omogeneo, versatene metà sullaplacca ricoperta dalla carta da forno. Unite il riso cotto,spolverizzato con la noce moscata e il trito di mandorle ri-maste. Cuocete il tutto a 180° nel forno preriscaldato per20 minuti circa. Tagliate a quadratini e rivestite i dolci conla glassa ottenuta mescolando lo zucchero a velo, il succodi limone e l'acqua. ( Vi aspetto lunedì).

C‘E’ POSTA PER TE...(Questo é l‘angolo dedicato a voi bambini, potete mandarelettere o e-mail (aiutati anche dai genitori) chiedendosuggerimenti, consigli su qualsiasi cosa voi vogliate ed iorisponderò a tutti... mi piacerebbe ricevere anche delleidee da parte vostra su cose che sapete fare). L’indirizzodi posta è: “Mondo Magico per bambini” La Cronaca di Pia-cenza via Chiapponi, 35 - 29100 Piacenza L’indirizzo e-mailé: [email protected].

L’ANGOLO DEGLI EVENTIDinosauri in carne e ossa: scienza e Arte riportano allavita i dominatori di un mondo perduto fino al 31 maggio2011 a Piacenza, la mostra si rivolge a un pubblico vasto ediversificato, per info tel. 0523.329324.Musica al lavoro VII edizione della rassegna di musica eparole al salone "Nelson Mandela" a Piacenza il 14 aprile2011, per info tel. 0523.499601. Celebrazioni per il 25aprile 2011 a Parma in Piazza Garibaldi alle ore 21.00 Con-certo di Goran Bregovic, per info tel. 0521.218889.

MONDO MAGICO PER BAMBINI di Mariangela Caccia

METEOIL TEMPO A PIACENZA

Ancora belle giornate con tempera-ture che tendono però ad abbasarsirientrando nella media stagionale do-po il caldo record dei giorni scorsi.Qualche breve temporale è previtoper domani e giovedì.

Tra il km 9+040 e ilil km 9+070 dellaStrada provinciale diStatto è istituito il

senso unico alternato, regolatoda moviere, dalle 7 alle 19 diogni giorno lavorativo dal 4 al 16aprile. Anche sulla Provinciale diPigazzano tra il km 0+00 e il km0+40 è istituito l’analogo prov-vedimento dal 18 al 29 aprile.

OGGI

MIN 12

MAX 25

DOMANI

MIN 11

MAX 24

MERCOLEDI’

MIN 12

MAX 25

VIABILITA’ STRADALE

Pm10, entro la so-glia giovedì a Pia-cenza (via Giordani,41; Parco Monte-

cucco, 36; Pubblico Passeggio,38; via Ceno, 35; Montale, 25) aLugagnano (21) e a Cortebru-gnatella (7). Ozono e benzene,dati accettabili.

QUALITA’ DELL’ARIA

Fli e Apiavanti insiemea Fiorenzuola

Sia Polledri che Galvani sono stati corretti

Egregio direttore,nella triste e penosa vicenda degli

insulti rivolti all’Argentin sia l’onore-vole Polledri sia Bruno Galvani si so-no comportati con molta dignità:l’uno per il suo atteggiamento paca-to che proveniva dalla certezza di es-sere innocente, l’altro per essersiscusato pubblicamente di avere ipo-tizzato che Polledri fosse colpevole.

Se tutti i nostri politici dimostras-sero una simile correttezza, l’Italiasarebbe governata molto meglio.

Matilde Astrua

Egregio direttore,dopo aver preso atto dell’impossi-

bilità di muoversi insieme come ter-zo polo a Fiorenzuola a causa dellapreventiva e non concordata candi-datura da parte dell’Udc e del movi-mento Indaco di Roberto Martini,Fli e Api comunicano che il progettodel Nuovo Polo per l’Italia a Fioren-zuola non verrà comunque abbando-nato.

Fli e Api non condividono e nonsupportano la candidatura di Rober-to Martini, tuttavia credono ferma-mente nel progetto del Nuovo Poloper l’Italia come vera alternativa alconservatorismo delle attuali coali-zioni di centrodestra e centrosinistra.Per questo auspicano che venga pre-sto creato anche a livello provincialeun vero organismo di coordinamen-to del polo formato da rappresentan-ti dei tre partiti, come accade in altreparti d’Italia. È nostra convinzione

DisoccupazioneIl governonon se ne occupa

Egregio direttore,mentre la disoccupazione giovani-

le in Italia sale a livelli mai visti aggi-randosi intorno al 30%, nessuno delGoverno, nonostante gli appelli direti ed associazioni siano costanti, sipreoccupa di mettere all’ordine delgiorno il problema. Il Partito dell’a-more è infatti troppo impegnato neldettare l’agenda dei lavori per toglie-re dai guai giudiziari il presidente delConsiglio, la Lega dal canto suo siconcentra ad incassare ad ogni costoun finto federalismo che promettesolo di strozzare le realtà locali e di-sgregare la coesione sociale. Insiemepoi sperperano allegramente milionidi euro di soldi pubblici per boicot-tare i referendum contro nucleare,legittimo impedimento e acqua pub-

«Coerenza politicaAlberto Bazzani pensi alla sua»

Egregio direttore,letta la dichiarazione del consiglie-

re comunale Pdl, Alberto Bazzani,pubblicata il 10 aprile, invio la se-guente replica.

Innanzitutto auspico che il consi-gliere Bazzani, in virtù dell’apparen-tamento con la Lega Nord, sia ingrado di riconoscere, difendere e ri-spettare l’unica bandiera, quella ita-liana, che accomuna tutti gli italianicompresi i cittadini di Fiorenzuola.Dai suoi compagni di viaggio, i le-ghisti, si faccia inoltre spiegare, sen-za giri di parole e contorsioni lessi-cali, cosa ne pensano in particolaredell’Unità d’Italia a cui, ho motivodi pensare, tenga il consigliere Baz-zani, da circa 50 anni presente nelleIstituzioni di questo vituperato StatoItaliano, anche se il sentimento pa-triottico che ha sempre animato ilconsigliere potrebbe non essere piùcosì fulgido se non annacquato a se-guito dell’accordo elettorale per que-ste elezioni. Sul fatto poi di essere, agiudizio di Bazzani, l’uomo dellequattro bandiere, non posso che sor-ridere delle sue affermazioni coloriteche ci hanno sempre accompagnatodurante la vita consiliare di questianni, almeno da quando anche io so-no presente nel Consiglio comunaledi Fiorenzuola come consigliere.Non ho avuto il piacere invece diaverlo avversario in Comune ai tem-pi del mio mandato di sindaco inquanto allora Bazzani, candidatosindaco per Fiorenzuola (eravamonel 1993) veicolava la sua candidatu-ra con una pubblicità elettorale conil seguente slogan: “La Lega vi fre-ga”.

Per corretta informazione è poibene sapere che Martini ha militatodal 1991 al 2001 in un solo partito,la Lega Nord, da cui è stato espulsoper le sue prese di posizione controi brogli interni, tutti documentabili,di questa forza politica, oltre ad altrequestioni che potrebbero emergerenel prosieguo della campagna eletto-rale. Il fatto di essere accomunato al-

che l’istituzione di tale mezzo agevo-lerebbe non di poco i rapporti tra ipartiti.

Per quanto riguarda Fiorenzuola,Fli e Api si sentono in dovere di por-tare avanti comunque il progetto delNuovo Polo, in quanto il paese per lasua storia e per la sua importanza simerita l’attenzione della presentazio-ne di una vera alternativa.

La nostra alternativa si rivolgerà atutti i delusi dall’amministrazioneuscente, agli scontenti dell’attualecoalizione di centrodestra e in gene-rale a tutta quella popolazione delfare stanca dell’immobilismo dellapolitica attuale. La nostra lista saràformata da persone di elevata com-petenza e da un gruppo di giovanivogliosi di cambiare in meglio Fio-renzuola. Fli e Api vanno quindiavanti insieme, consapevoli della ne-cessità per il paese di rinnovamentoe cambiamento. Per quanto riguardail candidato sindaco, questo gruppodi giovani fiorenzuolani sta lavoran-do per trovare una persona di spiccoche possa introdurli al meglio inquesta nuova avventura politico-am-ministrativa.

Fabio Callegari (Fli)Fabrizio Faimali (Api)

la Dc non mi disonora di certo es-sendo stato un mio zio, l’avvocatoLodovico Martini, esponente Dc ecapopartigiano in Valdarda duranteil periodo bellico, primo sindaco diVernasca del dopoguerra ed avendoio partecipato alle elezioni di Fioren-zuola come indipendente nella listaDc, alla fine degli anni ‘80. Il passag-gio poi in una lista civica ha sicura-mente contribuito alla giusta matu-razione politica per meglio inquadra-re le mie vedute e le mie riflessionicirca l’impegno politico, anche sefaccio fatica a comprendere comemai il consigliere Bazzani ha volutoessere presente a tutti i costi nelleprecedenti elezioni del 2006 quandoanche allora ero candidato sindaco aFiorenzuola. Presumibilmente essen-do allora sullo stesso fronte Bazzaninon ha avuto tempo e modo di ri-flettere sulle mie frequentazioni poli-tiche. Sulla mia coerenza politica in-fine ricordo al consigliere Bazzani echiudo la mia replica, con quantoscriveva P. Bourget, scrittore france-se del ‘900,: “Bisogna vivere come sipensa, se no si finirà per pensare co-me si è vissuto”.

Roberto Martini

blica, causa mancato election day.Ogni giorno ne combinano una nuo-va, nel frattempo i nostri miglioricervelli sono obbligati ad emigrareall'estero, la scuola pubblica vienemortificata dai tagli, il contratto atermine è sempre più rassomigliantead una luce irrangiungibile in fondoal tunnel. Essere precari (quando vabene) e felici è il destino a cui do-vremmo andare incontro. Una con-dizione che non ci permette di piani-ficare un benchè minimo futuro oparvenza di esso, mortificando talen-ti e merito, senza la possibilità di va-lorizzazione alcuna. Per questo noigiovani dell'Italia dei Valori abbiamopartecipato alla manifestazione del 9aprile "il nostro tempo è adesso",convinti che la mobilitazione demo-cratica sia l'unico strumento per co-stringere il Governo a fare i conticon la nostra generazione, inchio-dandolo alle proprie responsabilità.

Giovani Idv Piacenza

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22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

FERRARA - Carlino

IL RESTO DEL CARLINO, 11.04.2011

CODIGORO IDVPolitica e buona tavolaalla Cena della legalità

SI E’ tenuta l’altro ieri al Circolonautico ‘La cena della legalità’ organizzata

dall’Italia dei valori. Afare gli onori di casa Graziella Ferretti,

responsabile dell’Idv a Codigoro,che nel saluto iniziale ha

sintetizzato con le parole «responsabilitàe serietà» il senso del suo

impegno politico nelle prossimeamministrative come candidata

nella lista del centrosinistra ‘Unitiper Codigoro’ che sostiene RitaCinti Luciani, sindaco uscente e

presente all’iniziativa. Buona cucina,divertimento ma anche politica

sono stati gli ingredienti diuna serata riuscita e che ha vistola partecipazione di un’ottantina

di persone, tra iscritti e simpatizzantidell’Italia dei valori.

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23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

REGGIO EMILIA - Carlino

••3REGGIOPRIMOPIANODOMENICA 10 APRILE 2011

MIGLIAIADI VITTIME IN ITALIA

Sangue infetto, quel calvario infinitoLo scandalo esplose negli anni ’90, centinaia i casi reggiani. «Ero incinta, stavo

Permolti il calvario èiniziato in un ospedale,con una trasfusione disangue di sangue infetto oprodotti emoderivati.Spesso la malattia è statascoperta solo anni dopo

Al dramma della malattia,unito a cure invasivecome l’interferone chespesso aiuta, ma colpisceanche l’organismo, siunisce la lunga battagliaper avere l’indennizzo

Per lo scontro legalebisogna recuperare letracce, diventaindispensabileritrovare una cartellaclinica perdimostrare le cause

“ “ “di MONICA ROSSI

DECINE di migliaia di contagia-ti in Italia per sangue ed emoderi-vati infetti. Uno scandalo esplosonegli anni ’90 che coinvolse an-che l’allora direttore generale delServizio sanitario nazionale Dui-lio Poggiolini, provocò migliaiadi morti e ancora si trascina con ilsuo carico di sofferenza nelle auledi tribunale. A Reggio sono circa500 le persone colpite e altre ce nesarebbero, ma non tutte hannoscelto di uscire allo scoperto e co-minciare una causa.

L’INCONTRO avviene nello stu-dio dell’avvocato Paola Soragni,che segue decine di casi reggiani.La sala è piena e ognuno a turnoracconta la propria storia. Tuttiascoltano in silenzio e c’è moltatensione che solo alla fine dell’in-contro si scioglie. Storie che ini-ziano quasi tutte in un ospedale,decenni fa, a contatto con sacchedi sangue infetto. Fino agli anni’90 nessuna di queste persone sadi aver contratto la malattia. Nonci sono ancora gli esami specifici.Si sa che non è “né A, né B”. Oggici sono ancora molti pregiudizi, iprotagonisti (alcuni colpiti da epa-tite B o C, pochi da Hiv/Aids)chiedono tutti di non scrivere ilproprio cognome.

C’È CHI ha avuto un incidented’auto nel 1983 e tanti interventi.In tutto 28 trasfusioni. «Io non so-no ottimista. Penso che il gover-no ci stia prendendo per i fondel-li. Io ho tutti i diritti per avere ilrisarcimento, ma per il fatto chenon sono grave non mi danno nul-la. Ormai la mia vita è limitata,ma continuano a dire che non hosubito un danno. Però io vado

avanti». Un uomo viene da Par-ma: nel 1973 ha subìto delle tra-sfusioni per un’emorragia causatada ulcera duodenale: «Mi hannosalvato la vita, avevo 27 anni e sa-rei morto, ma poi mi hanno con-dannato. Quattro anni fa poi lamia epatite si è trasformata in cir-rosi, questo è il ciclo della malat-tia. La cosa più triste è che devianche tenere nascosto la tua ma-lattia soprattutto nell’ambiente dilavoro. C’è una cattiva informazio-ne e ti considerano un infetto».

UNA DONNA di Reggio ha avu-to nel 1974 un intervento a Pado-va. con cinque trasfusioni: «Ho af-frontato la cura con l’interferoneed è una cura non facile da fare.Provoca svenimenti, febbre, nau-sea. Ma sono riuscita ad affrontar-

la e per il momento sono negati-va. Ho dovuto dirlo ai responsabi-li del mio posto di lavoro, ma hoavuto sempre molta solidarietà etanto aiuto. Però bisogna andarepiano a dire queste cose, le perso-

ne sono poco informate». Un’al-tra reggiana ha avuto nel 1968 unintervento in ospedale a Reggiocon alcune trasfusioni: «Dopo 37anni ho avuto la fortuna chel’ospedale di Reggio ha trovato lamia cartella, altrimenti non avrei

avuto nulla». Viene inveceda un paesino del nostro ap-pennino un’altra vittimadel sangue infetto. Nel 1986per un’emoraggia causata daun’ulcera è stato sottoposto a 15trasfusioni: «Avevo 34 anni, masolo diversi anni dopo ho scoper-to la malattia. Ti crolla il mondoaddosso e ti viene paura, soprat-tutto per i tuoi famigliari. Ti pren-de la depressione e lo sconforto.Ho dovuto lasciare il posto di lavo-ro che avevo, non potevo conti-nuare a lavorare in quel luogo edera un lavoro di responsabilità».

«AVEVO 25 anni ed ero incinta -racconta una donna della Bassareggiana -. Stavo male e mi hannoconsigliato di assumere degli emo-derivati. Erano infetti. Dopo alcu-

ni anni mi sentivo molto stanca ecosì ho scoperto di essere infetta.Mi hanno dato delle norme da se-guire, ma nessuna cura. Non sape-vo cosa fare, poi ho letto un artico-lo sul giornale e ho scoperto chec’era una legge, ho ottenuto l’in-dennizzo. l’integrazione e gli arre-trati, ma ora ce li hanno tolti. Vo-levo fare causa all’azienda produt-trice degli emoderivati, ma so chepossono farlo solo i familiari deideceduti. Io non l’ho detto a mol-ti, non mi sono sentita di dirlo.C’è tanta disinformazione». «Hoil panico nel rapporto con le perso-ne, mi sento infettato», dice unreggiano abitante in città. Ancheper lui stesso iter: incidente, tra-sfusione e la scoperta della malat-tia.

per il risarcimentomale e mi hanno dato gli emoderivati»

UN MEDICO del lavoro diorigine camerunense ha vintouna causa di lavoro in cui erastato coinvolto con la tesi cheavesse falsificato la cartella cli-nica facendo figurare che unalavoratrice soffriva di asma. Ilsanitario è stato difeso dall’av-vocato Ernesto D’Andrea. Ifatti risalgono al periodo com-preso tra fine 2007 inizio2008. La donna lavorava inun’azienda tessile con la man-sione di «tribunalista» che lacostringeva a stare a lungo inpiedi e a inspirare polveri ditessuto. Stette a casa e il medi-co del lavoro, dopo averla visi-tata, stilò un giudizio di inido-neità per via dell’asma. A co-sa? Qui è il busillis.

L’AZIENDA a quel puntodecise di sospenderla dal lavo-

ro, con perdita di busta paga,contributi previdenziali e in-dennità. Lei allora fece causachiedendo diecimila euro, im-pugnano il giudizio del medi-co del lavoro. La commissionemedica dell’Usl la visitò e ladichiarò idonea, constatandoche non aveva l’asma. La di-pendente venne reintegrataa ericorse contro l’azienda peravere gli arretrati. L’azienda,però, sostenne davanti al giudi-ce che il problema era nato perquel primo giudizio di inido-neità dato dal medico cameru-nense. Giudizio che allora ladipendente contestò, facendo

leva sul successivo giudizio diidoneità della commissioneUsl e parlando di scorrettezzadeontologica e falsi da partedel medico africano (in partico-lare, si sottolinea l’assenza diesame spirometrico).

E’ ALLORA che il medico sicostituisce facendo notare daun lato che il giudizio di inido-neità era riferito solo alla man-sione specifica di tribunalista,dall’altro che anche l’Inailaveva prodotto certificati cheattestavano l’asma. Se poil’asma in seguito non si mani-festò più, non significa che pri-ma era stata inventata. Così ilgiudice Agnani ha riconosciu-to che il medico camerunensenon ha responsabilità. Tra l’al-tro, in caso di grandi difficoltàrespiratorie, tecnicamente il re-ferto della spirometria non vie-ne emesso.

STORIEDISANITÀ

UN’ALTALENA di sentenze, labeffa del rifiuto dell’indennizzo,le lunghissime cause civili. Oltrealla malattia, le vittime delle tra-sfusioni di sangue ed emoderivatiinfetti vivono da decenni la lorobattaglia legale. «Una volta accer-tata la malattia serve la ricono-scenza giuridica. Per questo biso-gna fare domanda al Ministerodella Salute e all’Ausl entro tre an-ni, altrimenti si perde il diritto diavviare la causa previdenziale e ri-mane solo quella civile», spiegal’avvocato reggiana Paola Sora-gni. Da tempo segue le cause diun’ottantina di reggiani che han-no diritto alla transazione civileper ottenere l’indennità.

AGLI INIZI degli anni ’90 esplo-se lo scandalo, mentre si scopriva-no migliaia di casi di contagio vi-

rale da epatite C, causato dallasomministrazione di prodotti far-maceutici emoderivati, risultatipoi infetti. Si trattava di farmacisalvavita usati soprattutto dagli

emofilici, bisognosi dell’assunzio-ne del fattore VIII della coagula-zione. Ma erano farmaci assai dif-fusi nella popolazione, quali adesempio le immunoglobuline, uti-lizzate anche per la profilassi anti-tetanica, nonché altri derivati delplasma. Ne seguì l’avvio di un pro-cedimento penale, tuttora pen-dente, che vede coinvolte case far-

maceutiche, esponenti ministeria-li e centinaia di soggetti, personeoffese e parti civili, direttamentedanneggiati dagli episodi di conta-gio.

PER COLORO che erano riusci-ti entro tre anni ad avviare la cau-sa previdenziale, la Legge 210/92aveva finalmente dato un inden-nizzo, una somma tra 1100 e 1400euro ogni bimestre (a seconda del-la gravità). «Ma ora siamo in cau-sa per avere la rivalutazionedell’indennizzo, dell’indennità in-

tegrativa speciale che è ferma al1992», dice l’avvocato Soragni. IlDL 78/2010 legato alla Finanzia-ria aveva stabilito che non ci sarànessuna rivalutazione. Senza con-siderare che spesso, oltre al dannodel contagio, molte persone han-no avuto la beffa del rifiutodell’indennizzo. Nessuno li ha in-formati dell’esistenza della legge;poi, fatta la domanda, a distanzadi anni gli interessati o i loro ere-di, hanno saputo che era stata re-spinta in quanto presentata fuoritermine. «Cosi rimane da avviareuna causa civile - spiega l’avvoca-to - contro il Ministero della salu-te e le strutture ospedaliere». Oraproprio in questi giorni è stata se-gnalata la possibilità che il decre-to per il risarcimento possa final-mente uscire.

Il dramma Ledenunce

DAVANTI AL GIUDICE DEL LAVORO Scontro tra azienda, lavoratricee medico legale (foto di repertorio). A destra, l’avvocato Ernesto D’Andrea

L’inizio

«AVEVO 34 ANNI, SOLODIVERSIANNI DOPOHO SCOPERTO LAMALATTIA: TI CROLLA ILMONDO»

APPENNINOREGGIANO

«BISOGNA ANDARE PIANO A DIRECHE SI È INFETTATI, PERCHÈLA GENTE È POCO INFORMATA»

REGGIO EMILIA

«Anche mia figlia è risultata positiva»

Nei guai per diagnosi d’asmaFinito l’incubo di un medico

Coinvolto nello scontro tra ditta e lavoratrice, ora assolto

«DOPO ALCUNI ANNI MI SENTIVOMOLTO STANCA, COSÌ HOSCOPERTO DI ESSERE INFETTA»

BASSAREGGIANA

Potete segnalare vicendesulla sanità telefonando allaredazione (ð 0522/443711)o inviandoci unamail

PER un’ulcera sanguinante ha dovuto fare delle trasfusioni, ma finoal 1994 non ha saputo di avere l’epatite. Una figlia è risultatapositiva: «Già da quando aveva un anno aveva le transaminasi mosse,ma lo abbiamo saputo solo quando ne aveva 15. Il tribunale delmalato indennizzame, ma nonmia figlia, perché non riconoscono chepossa averla contagiata io. Continuo a battermi per lei».

L’AVVOCATO PAOLA SORAGNI: «SPESSO, OLTRE AL DANNO DEL CONTAGIO, MOLTE PERSONE SONO STATE BEFFATE»

«Cause civili contro il Ministero e le strutture ospedaliere»

CAUSA DI LAVOROLadonnaera statasospesadall’impiegoe chiedeva i soldi perduti

«IN CONSIGLIO comunaleabbiamo approvato una mozione cheimpegna la giunta e il Comune adattivarsi per aiutare chi è rimastodanneggiato dalle trasfusioni -spiega Matteo Riva, consigliere Idv-. Ho chiesto che il Comune diadisposizione all’azienda Fcr(Farmacie comunali riunite) perchèpossa dare gratuitamente a questepersone alcuni farmaci». Chi è statocolpito da sangue ed emoderivatiinfetti riceve già gratuitamente il

farmaco più importante. «Maassieme a questo devono prendernealtri - dice Riva -, come integratori evitamine. E per questi devono pagaresomme anche ingenti. Un Comunenon può certo dare una pensione diinvalidità, ma può venire incontro aqueste persone tramite Fcr, con ladistribuzione gratuita di farmaci».La decisione del consiglio comunalerisale a sei mesi fa. «Fcr deve direcome procedere dal punto di vistapratico, non è una questionesemplice ma sono fiducioso».

PREGIUDIZI«Èdifficile dire alla gentedi essere stati colpitidamalattie come l’epatite C»

DITELOALCARLINO

[email protected]

BATTAGLIAL’avvocatoPaola Soragni(segue decinedi casi legatiallo scandalodel sangueinfetto), neltondo MatteoRiva (Idv)

TRASFUSIONE DI SANGUE

MOLTI NON SAPEVANOC’era una scadenzaper chiedere l’indennizzoAltrimenti si restava esclusi

Riva (Idv): «Il Comune ha chiesto a Fcr di daregratis a questi malati i farmaci ‘‘secondari’’»

LA VICENDA PENALEÈancora pendente,coinvolte case farmaceuticheed esponentiministeriali

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24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

REGGIO EMILIA - Reggio24Ore

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25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 11 - 04 - 2011

REGGIO EMILIA - Reggio24Ore REGGIO EMILIA - Carlino

••11REGGIODOMENICA 10 APRILE 2011

Giustizia tricolore

LEFOTODI «PORTEAPERTE»

Immagini della mattinata intribunale. Qui a destra, il giudice

Andrea Rat fa da «guida» aglistudenti e tra gli uffici del

tribunale. Al centro, il banchettotricolore con salatini e patatineper gli ospiti. A destra, ManueleMagnani, Idv, manifesta davantial tribunale a favore dei giudici

IL PRESIDENTE della Provincia, Sonia Masini, è arrivata un po’ inritardo ma l’effetto scenico è raddoppiato: forte applauso dal pubblico men-tre andava a sedersi in prima fila e poco dopo quando il giudice Casadontel’ha ringraziata per i dodici tirocinanti messi a disposizione dalla Provinciain tribunale. La Masini ha detto agli studenti: «Bisogna aver fiducia nellagiustizia, un Paese che perde questa fiducia è un Paese che va alla deriva».E rispondendo a un cittadino che criticava la procura, ha aggiunto: «Laparola omertà, a Reggio, non dobbiamo accettarla, mai».Non c’era il sindaco, e neppure un rappresentante della giunta comunale.Delrio, nel pomeriggio, si è detto contrariato per il «contrattempo», un «in-ghippo amministrativo». Ha raccontato che all’incontro c’era suo figlio, stu-dente del classico. «Quando mi ha riferito che non c’era nessuno di noi - hadetto Delrio - mi è dispiaciuto. La nostra vicinanza al tribunale, è comun-que dimostrata tutti i giorni. Mi fa piacere che almeno la Masini ci fosse».

PORTE APERTE in tribunale? IlPdl risponde per le rime. LiborioCataliotti, avvocato, capogruppo inconsiglio comunale, ieri ha critica-to l’iniziativa dei magistrati e sta or-ganizzando un convegno. Si terrà aReggio il 19 aprile, già deciso il tito-lo, «Attacco delle procure a Berlu-sconi». Cataliotti ha osservato: «Midomando: come farà un giudiceche critica una legge ancora in ge-stazione, ad applicarla poi con liber-tà di coscienza?» Lo scontro sullagiustizia passa dalla nostra città,che ieri mattina ha vissuto la primaesperienza italiana dell’aperturadel palazzo di giustizia alla cittadi-nanza «in nome - il titolo - del popo-lo informato».

SONO ARRIVATI in duecento,la stragrande maggioranza studen-ti delle superiori molti dei qualinon avevano idea di come fosse fat-to un tribunale, più una ventina diadulti (prof compresi). La sottose-zione reggiana dell’Associazionenazionale magistrati, presiedutadal giudice Anna Maria Casadonte,aveva inviato sessanta inviti ad au-torità, associazioni di categoria,scuole. Si sono notate molte assen-ze, a cominciare dal Comune. C’era-no rappresentanti dei carabinieri,della finanza e della questura, oltreagli uomini della polizia giudizia-ria che controllavano la situazionecon discrezione. Un gruppetto diesponenti dell’Italia dei Valori, uni-co tra i partiti, ha manifestato fuoridai cancelli con bandiere e cartelli.

I visitatori sono confluiti nell’aulad’assise, e quelli in piedi fatti sede-re ai posti dei giudici popolari.

E GLI AVVOCATI? C’erano ilpresidente dell’Ordine, RomanoCorsi e pochi altri, anche perchè al-la stessa ora la Camera penale tene-va per cento legali un corso di for-mazione con il pm di Parma (già aReggio) Lucia Russo. In prima fila,l’avvocato Giovanna Fava che nel2006 rimase ferita nella strage deltribunale. E c’erano i due membrilaici reggiani, in epoche diverse,del Csm, Dino Felisetti e CelestinaTinelli. Felisetti alla fine si è dettodeluso dall’incontro perchè pocoincentrato sulla scarsità di strumen-ti della giustizia. Quanto alla Costi-tuzione che, nella lezione di un do-cente modenese sui temi più caldidel momento (separazione dellecarriere giudici-pm, responsabilitàdiretta dei magistrati, ragionevoledurata del processo) era apparsa in-toccabile, Felisetti ha obiettato chetali sono i «comandamenti» inizialima non il resto. Il presidente del tri-bunale, Francesco Caruso, ha parla-to di scarsa consapevolezza dei cit-tadini sulla giustizia, di spaesamen-to e solitudine «che vorremmo evi-tare». Per la procura, il sostitutoMaria Rita Pantani, ha detto, e lasottigliezza non poteva sfuggire:«Non siamo ancora sottoposti a nes-sun altro potere».

E’ SEGUITA la visita agli uffici.Una donna, dopo il «tour», ha det-to soddisfatta ai giudici Cristina Be-retti e Giovanni Ghini: «La sera,passando in auto, vedo le luci acce-se nei vostri uffici. Malignamentepensavo che vi dimenticaste di spe-gnerle. Mi devo ricredere: evidente-mente lavorate fino a tardi».

Mike Scullin

PER UN CONTRATTEMPO NESSUN RAPPRESENTANTE DEL COMUNE IN AULA

Non arriva il sindaco, ma c’è suo figlio

Tribunale aperto? Il Pdl va al contrattaccoDuecento visitatori. Cataliotti: convegno il 19, titolo ‘Attacco delle procure a Berlusconi’

IL GIUDICE E I CITTADINIAnna Maria Casadonte parla al pubblico, soprattutto studenti, nell’aula d’assise del tribunale. Sotto, Sonia Masini

UNA VISITATRICE«La sera vedo le luci accesenegli uffici, pensavo non lespegnestemami sbagliavo»