rassegna stampa regionale del 18-07-2012

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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 19.07.2012 Pagina 1 di 57

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Rassegna stampa regionale del 18-07-2012

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Page 1: Rassegna stampa regionale del 18-07-2012

Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

19.07.2012

Pagina 1 di 57

Page 2: Rassegna stampa regionale del 18-07-2012

extra IDV

Regionale

Bologna

INDICE

Maggioranza più debole19/07/12 Corriere Romagna Cesena 5

AL CIRCOLO ENDAS I grillini domani fanno festa a Sala19/07/12 Corriere Romagna Cesena 6

No T-days, solo 400 in piazza Ma l'Ascom: "Un buon inizio"19/07/12 Corriere di Bologna 7

Bersani e Bonaccini alla festa Pd di Camposanto19/07/12 Gazzetta di Modena 9

Referendum «anti casta» botta e risposta Rossi-5 Stelle19/07/12 Gazzetta di Parma 10

«Politiche abitative? Sindaco disattento»19/07/12 Gazzetta di Parma 11

Crinò: «Esentare dall'Imu i cittadini a basso reddito»19/07/12 Gazzetta di Parma 12

Iren, i sindacati contro la dirigenza19/07/12 Gazzetta di Reggio 13

Atc Sosta, 129 accertatori in bilico19/07/12 Il Resto del Carlino Bologna 14

In onore di Borsellino19/07/12 Il Resto del Carlino Bologna 15

È l’ora della resa dei conti in Consiglio comunale19/07/12 Il Resto del Carlino Cesena 16

Alla Festa delle donne arriva Bersani19/07/12 Il Resto del Carlino Ferrara 17

«Lealini in commissione? Nessun inciucio»19/07/12 Il Resto del Carlino Ferrara 18

Domani Bersani alla Festa del Pd Si parlerà di ricostruzione19/07/12 Il Resto del Carlino Modena 19

Degrado alla stazione, Corradini: «Fantini, non facciamo polemiche»19/07/12 Il Resto del Carlino Reggio 20

Meno soldi ai parlamentari Moduli esauriti e proteste19/07/12 La Nuova Ferrara 21

«Mesi di attesa per avere la commissione consiliare su Iren»19/07/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 22

L’Ausl ridimensiona il reparto delle polemiche19/07/12 La Repubblica Bologna 23

“Mia madre nei viaggi mi ha fatto da interprete”19/07/12 La Voce di Romagna Cesena 24

“Animali nel panico durante i fuochi d’artificio di Mirabilandia”19/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 25

Paparo:62mila euro di spese elettorali Più salato il conto di Polledri:75mila19/07/12 Libertà 26

Bersani in visita a Camposanto Si fa il punto sulla ricostruzione19/07/12 Modena Qui 27

Coppie omosessuali, Arcigay non va alla festa dell’Unità. “Il Pd dica che sta con noi”19/07/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 28

No T-days, solo 400 in piazza Ma l'Ascom: "Un buon inizio"19/07/12 Corriere di Bologna 7

Sindaco alla finestra tra timori e certezze Ronchi: città con noi19/07/12 Corriere di Bologna 29

Torna il mercato pro terremotati19/07/12 Corriere di Bologna 30

Baguette e stendardi per urlare «Fateci lavorare»19/07/12 Il Resto del Carlino Bologna 31

«Liberate il sabato dai T-days»19/07/12 Il Resto del Carlino Bologna 32

In onore di Borsellino19/07/12 Il Resto del Carlino Bologna 15

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Page 3: Rassegna stampa regionale del 18-07-2012

Piacenza

Parma

Reggio Emilia

Modena

Imola

Ferrara

L’Ausl ridimensiona il reparto delle polemiche19/07/12 La Repubblica Bologna 23

Riforme,Pd e Idv: «Non parteciperemo più ai lavori»19/07/12 Libertà 34

Intercettazioni,il tema torna d’attualità19/07/12 Libertà 35

Spending review: il ministro Grilli rassicura sulla sanità19/07/12 Libertà 36

«A Piacenza arriveranno i rifiuti di altre province?» Botti (Pdl) chiede al sindaco Dosi di fare chiarezza19/07/12 Libertà 37

Paparo:62mila euro di spese elettorali Più salato il conto di Polledri:75mila19/07/12 Libertà 26

La protesta di Idv:«Né con Lodi né con Parma,aboliamole tutte»19/07/12 Libertà 38

Acqua,agricoltori in prefettura19/07/12 Libertà 39

Referendum «anti casta» botta e risposta Rossi-5 Stelle19/07/12 Gazzetta di Parma 10

«Politiche abitative? Sindaco disattento»19/07/12 Gazzetta di Parma 11

Crinò: «Esentare dall'Imu i cittadini a basso reddito»19/07/12 Gazzetta di Parma 12

La replica del Comune: «Fantini, c’è posto per tutti»19/07/12 Gazzetta di Reggio 40

Iren, i sindacati contro la dirigenza19/07/12 Gazzetta di Reggio 13

Degrado alla stazione, Corradini: «Fantini, non facciamo polemiche»19/07/12 Il Resto del Carlino Reggio 20

Botta e risposta a distanza tra Fantini e Corradini19/07/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 41

«Mesi di attesa per avere la commissione consiliare su Iren»19/07/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 22

Il reggiano Enrico Panini (ex Cgil) assessore di De Magistris19/07/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 42

Bersani e Bonaccini alla festa Pd di Camposanto19/07/12 Gazzetta di Modena 9

Padovan: «Il nostro grazie ai carabinieri»19/07/12 Gazzetta di Modena 43

Soltanto una tassa per pagare il Novi Park19/07/12 Gazzetta di Modena 44

Domani Bersani alla Festa del Pd Si parlerà di ricostruzione19/07/12 Il Resto del Carlino Modena 19

«Piano sosta iniquo: faremo ricorso al Tar»19/07/12 Il Resto del Carlino Modena 45

Bersani in visita a Camposanto Si fa il punto sulla ricostruzione19/07/12 Modena Qui 27

Autodromo, la divisione continua19/07/12 Il Resto del Carlino Imola 46

Alla Festa delle donne arriva Bersani19/07/12 Il Resto del Carlino Ferrara 17

«Lealini in commissione? Nessun inciucio»19/07/12 Il Resto del Carlino Ferrara 18

Meno soldi ai parlamentari Moduli esauriti e proteste19/07/12 La Nuova Ferrara 21

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Page 4: Rassegna stampa regionale del 18-07-2012

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

Commissione sul quadrante est19/07/12 La Nuova Ferrara 47

sport Ravenna, oggi il viaggio della speranza a Roma19/07/12 Corriere Romagna Ravenna 48

Qs Pellegrinaggio giallorosso a Roma19/07/12 Il Resto del Carlino Ravenna 49

sport Oggi l’incontro a Roma sul ripescaggio19/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 50

GUERRIERI OGGI A ROMA IN ASSISE PARLA CORSINI19/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 51

“Animali nel panico durante i fuochi d’artificio di Mirabilandia”19/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 25

Ridolfi (Pdl) “L’assessore piange: arriva una stangata?”19/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 52

L’Idv attacca il sindaco e chiede i pompieri fissi19/07/12 Corriere Romagna Cesena 53

Maggioranza più debole19/07/12 Corriere Romagna Cesena 5

AL CIRCOLO ENDAS I grillini domani fanno festa a Sala19/07/12 Corriere Romagna Cesena 6

Vasco Errani vuole gestire il riordino19/07/12 Il Corriere Romagna Forlì 54

Giunta, difesa preventiva di ‘Icarus’: «Servirà solo a far rispettare le regole19/07/12 Il Resto del Carlino Cesena 56

È l’ora della resa dei conti in Consiglio comunale19/07/12 Il Resto del Carlino Cesena 16

“Mia madre nei viaggi mi ha fatto da interprete”19/07/12 La Voce di Romagna Cesena 24

Riforme: Pd e IdV si chiamano fuori19/07/12 La Voce di Romagna Rimini 57

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Pagina 33 Maggioranza più debole

press LITE 19/07/2012 C 29iMairs • ornare

di Forlì e Cesena

Maggioranza più debole Oggi consiglio comunale che dovrebbe sancire la rottura col Pri Nuove deleghe già distribuite e dietrofront improbabili

CESENATICO. Assise di mezza estate ad alta inten-sità politica e anche emo-tiva quella di stasera in consiglio comunale. I Pri si appresta a togliere le tende dal campo della maggioranza di centro-de-stra, che assottiglia le schiere. Salvo fatti nuovi, cioè che il sindaco reinse-di nei posti precedente-mente occupati l'assesso-re e vicesindaco Bruna Ri-ghi o che lo stesso Pri fac-cia marcia indietro sulle sue richieste.

Due dietrofront che so-no improbabili, remoti e inspiegabili considerati argomenti, toni e strasci-chi coi quali è deflagrata la vicenda del licenzia-

i mento in tronco della re-pubblicana Bruna Righi. C'è da attendersi dunque che il in collega di partito eletto in consiglio comu-nale Mauro Gasperini e con lui l'intero Pri, questa sera, sentito cosa avrà da dire il sindaco al riguardo, trasmigri armi e bagagli all'opposizione. Ciò sebbe-ne in queste ore corra voce di un tentativo in extre-mis di salvataggio da par-te di una forza politica

dell'area centrista. Stasera il consiglio co-

munale incomincia alle 20. In aula nella zona riser-vata al pubblico senza di-ritto di parole sarà presen-te l'ex vicesindaco estro-messo. Insomma, il pata-trac ormai c'è stato tra chi non più tardi di un anno fa

aveva firmato il medesi-mo programma di gover-no. Spettatori interessati sono le opposizioni. Pd e grillini vestono il ruolo di fuochisti di un incendio già appiccato nello schie-ramento avverso. In quel-lo che si profila una mag-gioranza di centro destra

un tantino ridimensiona-ta i capigruppo Manuel Vernocchi (Pdl), Pier Lui-gi Donini (Lega) e Renzo Baredi (Udc) sono pronti a parare gli affondi e a far da "moschettieri" del sinda-co Buda. Sebbene con ac-centi e sensibilità diverse rimproverano la Righi di

non aver fatto per bene squadra, mentre il sinda-co ne dice anche di peggio. La Righi si dice tranquilla sebbene amareggiata, pur senza rinunciare alla lot-ta. Nel vortice della batta-glia politica ci si rinfaccia la consuetudine con "affa-risti" e "faccendieri" ri-masti senza nome. Im-prenditori e immobiliari-sti si dice pronti a pianto-nare senza più cappello in mano le porte della politi-ca. Peserà la decisione dell'Unione comunale del Pri di schierarsi dalla par-te della Righi chiedendo al sindaco un dietrofront quasi impossibile, tra le accuse rimbalzate tra le parti e le deleghe redistri-buite a Savini che è diven-tato vicesindaco, mentre Buda ha tenuto per sé l'ur-banistica. Allo stato attua-le la maggioranza Pdl-Le-ga-Pri-Udc ha 10 consiglie-ri, contro i 6 della mino-ranza (5 del Pd e 1 del Mo-vimento 5 Stelle). Se il Pri si uscirà si andrà 9 a 7 e se Cangini del Pdl esprimerà dei voti contrari come ha già fatto la maggioranza sarà a rischio di parità.

Antonio Lombardi

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La prima giunta Buda

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Pagina 33

press LITE 19/07/2012 C 29iMtià • ornare

di Forlì e Cesena

L s ,

I grillini domani fanno festa a Sala

CESENATICO. La prima festa "grillina" di Cesenatico al circolo Endas di Sala. Domani il Movimento 5 Stelle invita i cittadini, il sindaco, la giunta e soprattutto i giovani a partecipare alla "Serata a 5 Stelle". «Negli ultimi mesi - commenta Alberto Papperini - l'amministrazione comunale ha manifestato grossi problemi di comunicazione, trasparenza e partecipazione operando scelte importanti per la città senza mai consultare preventivamente né i quartieri, né le categorie, né i cittadini, né il consiglio comunale». L'iniziativa vuole rappresentare un momento ricreativo e di divertimento, ma anche un'opportunità di incontro. La serata sarà allietata dal gruppo musicale "il Fosso", che presenta al pubblico il suo ultimo lavoro "Fenomeni da baraccone".

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No-T days, solo 400 in piazza Ma Ascom: «Un buon inizio»

E bus In sciopero

sosta? Baci companv» Gililini dai prn Sarà una giornata di disagi. anche in Emilia-Romagna quella di domani, un nuovo venerdì di partenze estive, per chi viaggia su autobus e treni regionali a causa di uno sciopero proclamato da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Falsa Cisal per il rinnovo del contratto. A Bologna, sarà il secondo stop nel giro di una settimana, dopo quello di due ore sabato scorso nell'ambito della vertenza. per il nuovo appalto di gestione del piano sosta Lo sciopero di domani si svolgerà dalle 9 alle 13. Nel frattempo, prosegue la trattativa sull'appalto per la. gestione del piano sosta: i sindacati hanno discusso della gara (per la quale invocano la clausola di salvaguardia a tutela dei posti di lavoro e dei salari dei dipendenti) con gli assessori Matteo Lepore e Andrea Colombo e la discussione riprenderà la settimana prossima. Ma nella vicenda irrompe il Movimento 5 Stelle che ha oggi presenterà un esposto in Procura ipotizzando a carico di Comune ed ex Atc reati quali la violazioni delle normative in materia di lavoro con la creazione di una «bad company», Me sosta, che è solo «una. scatola vuota», dicono i grillini, e ha lasciato a piedi 129 accertatori. I 5 Stelle stanno valutando un esposto anche alla Corte dei conti.

più. Scese a circa 300 quando or-mai la manifestazione stava per finire. Gli anti-T days chiamati a raccolta da Ascom e Confesercen-ti ieri sera non hanno riempito piazza Santo Stefano come forse qualcuno si aspettava. Non han-no fatto il pienone, ma si sono fatti sentire e vedere, quello sì, con fischietti e applausi, con car-telli (anche in arabo) contro la pedonalizzazione, con striscioni e magliette dove il ritratto del-l'assessore Andrea Colombo era barrato con un'enorme croce ros-sa. Tra i commercianti, i lavora-tori, i residenti e i rappresentan-ti delle associazioni di disabili, c'erano anche esponenti del Pdl, dell'Udc, di Eli, del Movimento 5 Stelle e il segretario della Cisl Alessandro Alberani.

Nessuno degli organizzatori parla di numeri deludenti. Anzi, il presidente di Ascom Enrico Po-stacchini considera quella di ieri sera come la prima di una lunga serie di iniziative per «strappa-re» qualcosa all'amministrazio-ne sulla pedonalizzazione della «'1'». «Non ci aspettavamo di più — ha detto prima di salire sul palco condotto da Giorgio Corna-schi : siamo venuti qui, per-

ché sappiamo che questa piazza. può contenere un numero limita-to di persone e perché storica-mente, per il tessuto commercia-le, è partito tutto da qui. Comun-que è una prova, la prima di una. serie di iniziative».

Che sia solo l'inizio ne è con-vinto anche il presidente della Confesercenti Sergio Ferrari;

«Da qui a settembre faremo altre azioni di resistenza, ma poi a set-tembre pretendiamo una rispo-sta: le attività devono sapere co-sa le aspetta);.

I commercianti e il Forum del-le associazioni e dei comitati (rappresentato da Marzia Zam-belli), quando salgono sul palco, ribadiscono le cose ripetute in

questi ultimi due mesi. Rivolgen-dosi quasi esclusivamente al sin-daco, L'assessore Colombo («il chino», il ragazzino, come lo de-finisce più volte Postacchini) è solo oggetto di proteste e scher-no.

«Caro sindaco dice Ferrari alla piazza — dici che sui T days decidi tu, ma quando si tratta della nostra vita e della nostra se-renità vogliamo decidere anche noi». È lì che si alza l'applauso più fragoroso, lo stesso che strappa Postacchini, quando chiede: «Dove sono quei 12.500 che hanno firmato per i T days che dovrebbero venire in centro a piedi o in bici? Se i bus prima portavano decine di migliaia di persone, pretendiamo che la pe-donalizzazione di Colombo ne porti altrettante».

Adesso le associazioni di cate-goria si aspettano una risposta dell'amministrazione. Chissà se (e come) aniverà. «Delle modifi-che le ha annunciate — dice il di-rettore della Confesercenti, Lore-no Rossi ----: adesso la palla pas-sa a loro, noi in piazza siamo sce-si».

Slogan e fischi per Colombo e il Comune: lasciateci lavorare Quattrocento persone. Non di

Daniela Corneo daidelo,[email protected]

RIPRODUZIONE RISERVATA

Commercianti e comitati PS 22a Santo Stefano piena In parto per la protesta contro],: «To pedonale

Pagina 2 No. T daya, solo 4)0 ira piazza Ma Viscosa «111 Imosa inizio>

press LITE CORRIERE DI BOLOGNA 19/07/2012

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Pagina 2

press LinE 19/07/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

Favorevole De Paz

progetio meraviglioso»

negozlante

Dante Da Paz è il titolare delle omonime boutique di via Ugo Bassi e via Calzolerie

«Il progetto della pedonalizzazione? Meravi-glioso». Non lascia spazio a interpretazioni la risposta sui T days di Dante De Paz, noto pro-prietario dello storico negozio di sartoria di via Ugo Bassi, proprio dentro il cuore della «T».

De Paz, la sua posizione è in netta contro-tendenza rispetto a quella dei commercianti della «T» e del centro che hanno manifesta-to ieri contro il progetto dei T days.

«Io lo ritengo davvero un progetto molto ci-vile ed europeo. Trovo che funzioni bene, an-che se probabilmente, fossi l'amministrazio-ne, prenderei più in considerazione le parti de-boli che hanno difficoltà nell'accesso al cen-tro, come le persone anziane o i disabili>;.

Come migliorerebbe l'accesso alla «T»? «Basterebbe puntare su un sistema di tra-

sporti silenziosi e non impattanti: già quelli darebbero un segnale di attenzione verso alcu-ne categorie. Ne basterebbero pochi. E poi, ol-tre alla questione dell'accessibilità, io miglio-rerei l'arredo urbano e potenzierei i controlli delle forze dell'ordine, perché i T days non si trasformino in una grande occasione di bivac-co. Anche in questo caso non servono moltis-simi agenti, ne basterebbe qualcuno che giras-se durante i T days a presidiare il centro».

La maggior parte dei suoi colleghi com-mercianti, però, ritiene che i T days in que-sti due mesi abbiano fatto andare a picco gli introiti. È davvero tutte rose e fiori questo progetto, o qualche danno ai negozi lo crea?

«Chi dice così, sta mentendo. Gli introiti so-no calati per tutti, vista la crisi che c'è. La '<T" pedonalizzata non incide proprio per niente, anzi, se in alcune zone l'afflusso durante il fi-ne settimana è rimasto pressoché uguale, in altre la città con i T days ha avuto un impulso che prima non aveva. Bisogna essere obiettivi e non agire in base ad antipatie politiche».

Da. Cor. RIPRODUZAGNE RiSERVAiA

Contrarla Bonaga Atti

«Auto e parcheggi O qui si muore»

La formulai Anna Maria Bonaga Atti è titolare della boutique di pane e pasticceria nel Quadrilatero

In questi due mesi è stata una delle più agguer-rite sostenitrici del movimento anli-T days e ha portato addirittura i suoi dipendenti in piazza. per protestare contro la chiusura al traffico del fine settimana. Di correttivi Anna Maria. Bonaga Atti, proprietaria dello storico panificio del Qua-drilatero„ non vuole nemmeno sentir parlare.

Signora Atti, è così catastrofico l'esito di que-sti due mesi di T days o i commercianti stanno drammatizzando la situazione?

«i T days sono un vero e proprio disastro per le attività. Abbiamo registrato cali dal 3o al 5o% che ci hanno costretti a chiudere il sabato pome-riggio e la domenica già da inizio giugno».

Ma gli anni scorsi nel periodo estivo non chiudevate già nel fine settimana?

«In realtà gli anni scorsi d'estate chiudevamo solo la domenica, mentre il sabato pomeriggio eravamo sempre aperti, perché è quello il giorno in cui si lavora di più tutto l'anno. La produzione l'abbiamo già dovuta diminuire dal primo T day e se continuiamo così dovremo proprio chiudere del tutto».

Ha già dovuto lasciare a casa dei dipendenti? «Ho dovuto licenziare tl dipendente che avevo

a tempo determinato. La mia azienda ha 24 ope-rai e una parte di loro già da due mesi lavora a orario ridotto. Per tutti, poi, sono stati eliminati gli straordinari».

Lei ha più volte detto che ai T days non servo-no correttivi, ma vanno proprio eliminati,

«Ma che correttivi si possono fare a un proget-to del genere? Se non si può accedere al centro, la gente non viene più e basta. E non parlo dei bolo-gnesi che comprano il pane e vanno a casa, parlo di tutto quell'indotto regionale che veniva nel

uadrilatero per fare acquisti di un certo livello e già che c'era si fermava a fare la spesa. Da Parma, Reggio Emilia o dal Veneto come vieni? Con la navetta? Servono macchine e parcheggi, altri-menti qui si muore».

Da. Cor. e RIPRODUZIONE RISERVATA

No. T days, solo 400 in piazza Ma TAsollr «1111mon

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Domani, alle 18,i segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersam e il segretario regionale Stefano Bonaccnu intemerranno alla festa del partito organizzata a Camposanto e incontreranno amministratori e cittadini delle zone colpite dal sisma. L'iniziativa costituirà l'occasione per fare il punto sull'impegno del partito Democratico per la ricostruzione, nei vari livelli istituzionali, e rendicontare sulla mobilitazione a favore delle popolazioni terremotate, promossa dal Pd dell'Ema-Romagna. Bersani è alla prima visita nelle zone modenesi colpite dal terremoto mentre Bonaccini ha più volte incontrato i sindaci raggiungendo direttamente i paesi.

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Cavezzo é il pactio pio di:Andito poi Coocordio.ritirandola e Novi

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press LinE 19/07/2012 GAllETTA DI MODENA

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Page 10: Rassegna stampa regionale del 18-07-2012

e maiernejurrIíUori La Paci: «Nuovi bandi dal 2013»

, ,

Botta e risposta tra il leader de iMille, Simone Rossi, e il capo-gruppo di 5 Stelle Marco Bosi. Oggetto del contendere: il refe-rendum per tagliare gli stipendi dei parlamentari o meglio la «diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma». In soldoni, circa 48mila euro per ogni parlamentare secondo i promotori del quesito.

La critica di Rossi Ogni cittadino, ricorda Rossi,

può 'firmare presso ['Ufficio Elet-torale del Comune di residenza entro il 26 luglio 2012. Bisogna raccogliere almeno 500.000 fir-me. «A Parma si può andare a firmare al 1)11c: o in Municipio.

Il Movimento 5 stelle di Par-ma, che dovrebbe fare della lotta alla Casta la sua bandiera, è in-comprensibilmente silente su questo tema. Io credo che un re-ferendum giusto vada sostenuto indipendentemente da chi lo proponga, senza calcoli eletto-ralistici o rivendicazioni di pri-mogeniture. Penso che almeno un tweet su Twitter il sindaco Pizzarotti potrebbe farlo per da-re un minimo segnale. Tra l'altro non eravate voi quelli favorevoli alla democrazia diretta e ai re-ferendum popolari a cui volete pure togliere il quorum?»

La replica di 5 Stelle Secca la risposta di Bosi: «Il

Movimento 5 stelle si è sempre battuto per la cancellazione dei privilegi e per la riduzione dei costi della politica. Prova ne è che siamo stati gli unici nella sto-ria d'Italia ad aver rinunciato al rimborso elettorale. Questo per noi è un principio fondamenta-le, mentre c'è stata molta poca trasparenza in questo senso da parte dell'associazione che ha promosso tale referendum. Co-me avrebbe utilizzato i 52 cen-tesimi per ogni firma che avreb-be ricevuto nel caso di raggiun-gimento del quorum? Nessuna risposta è pervenuta da Unione Popolare, associazione che ri-cordiamo essere composta da ex Dc e Ude. Questo problema di-

venta però secondario visto che questa raccolta firme è illegit-tima. Ia legge 352 del 1970 in-fatti parla chiaro. Cito ['art. :31: «Non può essere depositata ri-chiesta di referendum nell'anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convoca-zione dei comizi elettorali per l'elezione di una delle Camere medesime" che unitamente al-l'articolo 28: "il deposito presso la cancelleria della Corte di cas-sazione di tutti i fogli contenenti le firme e dei certificati elettorali dei sottoscrittori deve essere ef-fettuato entro tre mesi dalla data del timbro apposto sui fogli", ci fa capire chiaramente come que-sto referendum non si farà. Tra un anno il Movimento 5 Stelle potrebbe sedere tra i banchi del Parlamento e in quel caso an-dremo certamente a proporre l'eliminazione dei privilegi. A quel punto vedremo se i partiti avranno il coraggio di tirare l'en-nesimo schiaffo al popolo italia-no». 4>

reLZMICA IL LEADER DE «MILLE» ATTACCA, BOSI RISPONDE

Referendum «and tal» botta e risposta Rossi 5 Stelle

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Page 11: Rassegna stampa regionale del 18-07-2012

éliti ■ e materne. iiiiuíurrIíUori La Paci: «Nuovi bandi dal 2013» . ,„

H «H sindaco non parta mai di quanto è stato fatto in materia di politiche abitative. È un'omissio-ne che ho già avuto occasione di rimarcare in uno dei miei inter-venti in merito al programma elettorale della maggioranza, do-- ve non si legge nemmeno una riga su queste tematiche. Forse il Mo-vimento 5 Stelle non è a cono-scenza di ciò che è stato realizzato negli ultimi anni, quando me ne occupavo in qualità di assessore» afferma Giuseppe Pellacini, capo-gruppo dell'Il& in Comune ed ex assessore alla Casa

«Credo che il sindaco debba do-cumentarsi: a partire dall'edilizia sociale nella nostra città per pro-seguire con il piano straordinario di

incremento di edilizia pubblica ap- provato all'unanimità, che preve- deva, oltre all'aumento del numero di alloggi, anche lavori di manu- tenzione sul patrimonio esistente per renderlo pili f'rtiiblie dagli an- ziani. Poi Parma Social House, pro- getto che ha ricevuto unanime con- senso a livello nazionale anche da And e che prevede la messa in di- sponibilità di oltre 800 alloggi, par- te in vendita e parte in locazione definitiva e con riscatto all'ottavo anno. Non si parla mai - prosegue

nemmeno di "Affitti ga- rantiti": con le associazioni dei pro- prietari e ai sindacati inquilini si è avviata una collaborazione che ci ha permesso di sottoscrivere oltre 300 contraiti a canoni più bassi del

mercato, con garanzia contro imo-rosità e danni all'in, mobil e. Così co-me non si accenna al progetto "Una casa per ricominciare", che ci ha consentito di dare un alloggio tem-poraneo alle famiglie in difficoltà, evitando dove possibile i dormitori. Come ho già suggerito in Consiglio, fui auguro che il sindaco trovi.il tempo per leggere il programma di poiitia e abitative che ho presen-tato in campagna elettorale (già pubblicamente, in una trasmissio-ne tv il suo capogruppo ha mani-festato la volontà di adottarlo), per-ché vi troverà valide soluzioni per i nostri concittadini. Infine sotto-linea Pellacini - a Parma esiste una Consulta Casa, formata dai sinda-cati inquilini, dàlle associazioni dei proprietari, da Acer, da me riatti-vata e della quale mi onoro di fare parte. Sarebbe opportuno riconvo-carla. Inoltre sono convinto che il frimo cittadino debba trovare il tempo per ricevere i presidenti di qualche associazione che hanno chiesto un colloquio nel mese di maggio, ma ancora non hanno avu-to il piacere di conferire con lui».

IL CASO L'EX ASSESSORE PELLACIN1 ATTACCA

«Politiche abitative • Sindaco disattento»

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Page 12: Rassegna stampa regionale del 18-07-2012

MoCIzeo 5 st::e

Crinò: «Esentare dall'Il-m cittadini a basso reddito

:n L'aumento delle aliquote preoccupa il Movimento 5 stelle salsese che, nel prossima con-siglio comunale, presenterà una mozione per «esentare dal pa-gamento dell'imposta i cittadini a basso reddito».

«Molti Comuni pensano a far cassa anche con l'Imu: Salsa è uno di questi, almeno a vedere le aliquote proposte dalla giunta Carancini all'approvazione del prossimo Consiglio del 20 Luglio, affisse sull'albo pretorio - fa sa-pere il consigliere Crine), I terreni agricoli ed edificabili passano dal 7,5 al 9,1 per mille; l'abitazio-neprincipale,compresa quella di chi risiede in strutture di ricove-ro, dal 4,5 al 5 per mille; alberghi e pensioni 8,5 per mille, fabbricati rurali 2 per mille. Come si com-porteranno í consiglieri dì mag-gioranza delle Lega che, in un nreceriente Consicsiio. avevano

presentato una mozione per di-sapprovare l'adozione dell'Imu con una lettera al Governo Mon-ti? - si chiede Crinò -.A suo tempo il Movimento 5 Stelle aveva lan-ciato in Consiglio la proposta di introdurre sgravi Imu per i pro-prietari di abitazione principali in situazione di disagio, cioè anzia-ni con reddito basso. Si consideri inoltre che la precedente ammi-nistrazione aveva arbitraria-mente classificato, all'insaputa dei proprietari, alcuni terreni agricoli o partì di essi come "aree edificabili di completamento" su cui dovranno pagare il 9,1 per mille. Stiamo pensando anche ad una azione comune tra citta-dini - ha concluso - per riportare questi terreni alla loro classifica-zione originaria e chiederemo con una mozione di adottare mi-sure a favore della parte più de-hOiP della ditadinanra»... 5.G.

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press unE 19/07/2012 GAllETTA DI REGGIO

Iren, i sindacati contro la dirigenza I dipencenti chiedono la verifica del piano industriale e il taglio cei cingenti

Il sindacato getta ombre suil piano industriale di Iren. I rap-presentanti dei lavoratori so-no preoccupati per le prospet-tive della multiutility e chiedo-no di «potere verificare, attra-verso dati certi, la congruità tra il piano industriale presen-tato all'atto della fusione nel luglio 2010 e la situazione at-tuale:». «Ad oggi non è chiara la prospettiva degli interventi in atto, mentre sono evidenti for-ti criticità -spiegano in una no-ta le Rsu-Rsa del gruppo Iren dell'area Emilia - lamentiamo un elevato indebitamento del gruppo ; arrivato a 3 miliardi di euro, difficoltà a garantire nei territori di riferimento servizi di qualità e palese volontà di dismettere alcune attività co-me il ciclo dei rifiuti, ricorso a manovre finanziarie che com-promettono i patrimoni costi-tuiti, perdita di legame con il tessuto produttivo locale, ado-zione (1.1 un modello organizza-tivo ridondante, pratica co-stante del ricorso all'appalto al

ci in modo equo e non :intac-chino l'attuale livello occupa-zionale. Richiediamo un in-contro con l'alta dirigenza Iren per comprendere le reali prospettive del Mappo e dei la-voratori che vi operano riba-dendo già da ora alcune priori-tà: revisione della governance aziendale, riduzione del nume-ro di dirigenti, blocco dei pro-

getti di ulteriore accorparnen-to scorporo di attività, raffor-zamento della struttura indu-striale rendendola più efficien-te e competitiva, mantenendo i servizi fondamentali ed inve-stendo sui territori di pertinen-za anche in progetti di ricer- ca». A rincarare la dose Matte() Olivieri, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle: «A 6

mesi dal voto unanime del consiglio comunale che chie-deva una commissione urgen-te sulla crisi finanziaria di Iren, le richieste si sono impantana-te nell'ufficio di Gabinetto del sindaco. hanno paura che ci sia un'occasione per parlare del fallimento della fusione della nostra municipalizzata in hen».

massimo ribasso con ricadute sulla qualità delle opere, sull'occupazione ed i diritti dei lavoratori».

Il percorso intrapreso negli ultimi mesi assomiglia puri a un declino che a un progresso dei numeri, obiettivo iil quale punta invece l'azienda. «E in-tollerabile che lavoratori e la-voratrici delle ditte esterne,

operanti al fianco dei dipen-denti diretti, non percepisca-no il salario da mesi per l'insol-venza dei pagamenti da parte di ben - rincarano la dose i sin-dacati - Manca la volontà da parte della dirigenza Iren di af-frontare questo difficile mo-mento attraverso soluzioni or-ganizzative e scelte economi-che che distribuiscano i sacrifi-

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Conlxibuti della Mamodor 10 calo del 10 per cent)

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MENO FUNZIONI E COMPE I ENZE: I LAVORATORI PRESENTERANNO UN ESPOSTO IN PROCURA

Atc Sosta, 129 accertatori in bilico Bugani (1145s): «Nella fusione Tper poca chiarezza e costi elevati» UN «GRANDE pasticcio» degno di «essere analizzato da qualche psichiatra». Cosi il Movimento cinque stelle definisce la fusione di Atc e Fer, ancora nell'occhio del ciclone per il destino lavorati-vo di 129 accertatori. In settima-na arriverà infatti sul tavolo dei magistrati della Procura un espo-sto firmato da un'ottantina di la-voratori, che si sono visti ridurre drasticamente le mansioni: pri-ma sì occupavano dell'accerta-mento della sosta, della circolazio-ne sulle preferenziali, delle strisce blu, bianche e dei posti riservati ai portatori di handicap. Dopo la fusione di Atc e Fer in Tper, e la creazione della 'residuale' Atc So-sta, dei 68 codici di loro compe-tenza, ne rimangono solo 8, men-tre «gli altri sono stati affidali a una costola di Fer, aumentando i costi per il Comune, che dovrà bandire anche una gara d'appalto Un accertatore della sosta

per il servizio». Intanto l'Ammini-strazione «ha stanziato 500mila euro per affidare nei restanti sei mesi del 2012 una parte dell'accer-tamento sosta a un organo ester-no, mentre queste mansioni pote-vano continuare ad essere svolte che chi le faceva prima, senza co-

SECONDO ROUND «Mesi di multe

mancate. Il danno sarà valutato dalla Corte de ì conti»

sti aggiuntivi», aggiunge il consi-gliere di M5s Marco Piazza.

IL MOVIMENTO intende fare chiarezza su una manovra che se-condo il capogruppo Minimo Bu-gani «sta riversando sui lavoratori il peso di una scelta politica di cui non si è ancora capito il motivo e

l'urgenza» e che, oltretutto, «sta creando facendo perdere ulteriori risorse al Comune e ai cittadini». Per questo il M5s sta cercando di dare «massima visibilità» all'espo-sto preparato dai lavoratori, assi-stiti dall'avvocato Marina Prospe-ri. <311 fatto che questi cittadini ab-biano deciso di trovarsi un avvoca-to e di non arrendersi — continua Bugani . , per noi è un importan-te segnale di cittadinanza attiva». Quello dell'esposto in Procura, pe-rò, è soltanto il primo round di questa vicenda. Perché i "grillini' annunciano anche un esposto alla Corte dei Conti, «in particolare per far esaminare ai magistrati contabili il danno erariale dovuto al mancato introito delle sanzioni che il Comune di Bologna ha pati-to in lutti questi mesi senza accer-tatori. Parliamo di milioni di eu-ro, circa 30mila curo al giorno».

Valeria Mello&

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ac,Paten billco

press LITE

il Resto del Carlino

19/07/2012 Bologna

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press LITE

il Resto del Carlino

19/07/2012 Bologna

ULA MUN In onore di Borsellino

'Le loro idee camminano sulle nostre gambe": questo il tema della serata dedica-ta a Paolo Borsellino, che si terrà stasera alle 20,15 alla sala Imbevi di Palazzo d'Ac-cursio organizzata dal Movimento 5 Stel-le. Parteciperanno Christla:n. Abbondan-za, presidente della Casa della Legalità; Enrico Bini presidente della Camera dl commercio di Reggio Emilia; Ivan Cieco-rii., esperto di appalti pubblici; Francesco Saverio Alessio, scrittore e filosofo. Saran-no ripercorsi gli eventi che partono dalla strage di via D'Amelia per capire la storia da nostro Paese,

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'-4,3Z»Z'r\A DOPO IL 'LICENZIAMENTO' DI BRUNA RIGHI

E l'ora della resa dei conti in Consiglio comunale Stasera il sindaco Buda dovrà rispondere ai repubblicani STASERA a partire dalle 20 si riunisce il Consiglio comunale di Cesenatico. Fra i vari argomenti all'ordine del giorno e le decine di mozioni e interpellanze, c'è molta attesa per il dibattito che si do-vrebbe sviluppare tra le forze poli-tiche di maggioranza e di opposi-zione sulla crisi di giunta culmina-ta con la revoca della nomina del vicesindaco Bruna Righi, espo-nente del Pri, da parte del sindaco Roberto Buda, avvenuta due setti-mane fa.

NELLA MAGGIORANZA di centrodestra i capigruppo Ma-nuel Ve rnocch i (Pdl), Pier Luigi Donini (Lega), e Renzo Baredi (Udc) sono schierati con il sinda-co. Tutti contestano alla Righi di aver messo costantemente i basto-ni fra le ruote all'operato della Giunta, di essere stata troppo in-decisa e di non aver condiviso al-cune scelte e progetti, frutto del la-voro della maggioranza.

LA RIGHI, dal canto suo, ha ri-sposto di non aver fatto alcunché di cui pentirsi, e ha posto in più occasioni la questione dei 'faccen-dieri', ossia di quegli imprendito-ri e cittadini proprietari di beni immobili di valore, i quali fareb-bero la processione in Comune per ottenere più di quello a cui hanno diritto secondo le norme in vigore. L'Unione comunale del Pri, nell'ultimo incontro, si è schierata dalla parte della Righi, chiamandosi di fatto fuori dalla maggioranza e dichiarando di es-

Bfuna "

Lesperìenza

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SORRIDENTE LInarnagine dì Bruna Rìgi-d per le elezioni

M,*OOOESNS,* COSA Pdt, Lega Nord e li& si sono schierati cot sindaco, possono governare anche senza it Pri

sere disponibile a un dialogo con le altre forze politiche di centro destra, a condizione che il sinda-co Buda torni sui suoi passi e rein-tegri la Righi nel suo ruolo di vice-sindaco.

TRA LE FORZE politiche di op-posizione, il capogruppo del Pd Mario Drudi chiede al sindaco di riferire in Consiglio comunale in merito all'evoluzione della crisi politica in seno all'Amministra-zione.

Alberto Papperini del Movimen-to 5 Stelle sostiene che il 'licenzia-mento' su due piedi del vicesinda-co è motivato dal fatto che l'asses-sorato all'Urbanistica è molto im-portante per vari motivi e interes-si economici,

MAURO GASPERINI, capo-gruppo del Pri di Cesenatico, ha presentato un'interpellanza ur-gente al presidente del Consiglio comunale Angelo Soragni e al sin-daco Roberto Buda, con la quale chiede chiarimenti sulla revoca dell'incarico al vice sindaco Bru-na Righi, e le motivazioni che lo hanno portato ad assumere una decisione che, secondo lo stesso Gasperini, è «grave e sproporzio-nata».

GLI OCCHI di tutti saranno puntati sulla maggioranza, per-ché la riunione del Consiglio co-munale di stasera è il primo test importante di tenuta. In particola-re sarà interessante seguire come voterà i vari argomenti all'ordine del giorno il consigliere dell'Ede-ra.

ALLO STATO attuale la mag-gioranza Pdl-Lega-Pri-Udc può contare su dieci consiglieri, con-tro i sei della minoranza (cinque del Pd e uno del Movimento 5 Stelle). Sulla carta la giunta guida-ta da Buda non dovrebbe aver pro-blemi anche se Gasperini si met-tesse di traverso, ma la politica non è soltanto matematica.

Giacomo Mascellani

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n Resto del Carlino

CESENA

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it Resto del Carlino

FERRARA PAR'flTO „„:, ' " APPUNTAMENTO DOMANI SERA ALLE 2

DOMANI, alle 21, il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersa-iìi parteciperà alla Festa naziona-le delle donne a Ferrara al dibatti-to dal titolo 'Con le donne rico-struiamo l'Italia', con Roberta Agostin i (portavoce nazionale conferenza donne Pd) e Stefano Bonaccini (segretario regionale Pd). Prima di arrivare a Ferrara, alle 18, l3ersani parteciperà alla Festa del partito di Camposanto (Modena) per fare il punto sull'impegno del Pd per la rico-struzione con gli amministratori delle zone colpite dal sisma. L'ap-puntamento sarà trasmesso in di-retta da •Voudern sul canale 808 della piattaforma Sky e in strea-ming su www.youdem.tv.

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„NIT c:TTAa:

«Lea lini in commissione? Nessun inducio» EGREGIO DIRETTORE, domenica ho letto nella cronaca di Comacchio l'articolo: «Bellini (Pd): la nomina di Lealini accor-do da 'vecchia politica'». Mi per-mena, la prego, alcune personali considerazioni. Il signor Bellini (ex segretario del Pd cornacchie-se) denuncia, a seguito della no-mina di Alberto Lealini a compo-nente della commissione Parco del Delta un perpetuarsi della 'vecchia' politica da parte del Mo-vimento 5 stelle. Non vedo pro-prio dove sia il rigurgito di sparti-zioni politiche e accordi post-elettorali. Lealini è figura nuova, scevro da precedenti esperienze politiche, intonso da qualsiasi macchia di natura giudiziaria, uo-mo di specchiata onestà e bontà d'animo, accompagnatore per l'Unitalsi di malati nei pellegri-naggi a Lourdes e persona inna-morata del proprio territorio. 01- trenta°, la vittoria del sindaco Fabbri lo ha escluso, per una re-gola delle proporzioni, dall'esse-re nominato consigliere (cosa che sarebbe invece avvenuta con la vittoria di Int:rotti e del Pd), e questo rende assai improbabile un 'dirottamento' dei suoi voti sull'attuale sindaco. Quindi caro Bellini, dove sta «l'inciucio»? Ri-tengo che Bellini non riesce a ri-conoscere una scelta onesta, mira-ta e trasparente perché negli anni trascorsi da segretario politico ha tollerato gestioni amministrative ricche di spartizioni politiche ed è rimasto «intossicato» da un si-stema di cui non crede si possa fa-re a meno. Invece si può e si de-ve! Ed è questo che la gente vuo-le.

Umberto Carli

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AL LAVORO Alberto Leafird

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it Resto del Carli no

FERRARA

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press unE 19/07/2012

il Resto dei Conino Modena

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L orti, nostro 'è un approccio finanziare integrato alla sicurezza urla- ',

area stazione' ifa, che associa ai controlli gli so o l'imbarauo della scelta». interventi di manutenzione, il Così l'assessore comunale al itininazione, telecainere, puli-welfare Franco C'orradini ri- 212 delle strade. mediazione sponde alle polemiche suscita- dei conflitti. Al domune fa pia-te dai suo omologo in PrOV12- cere avere un nuovo partner, la cia Marco P'antirti, critico per provincia è benvenuta».

«NOI ABBIAMO bisogno dt la mancanza dì azioni alleanze non di polemiche isti- ve nella ' zona rt3Zi 011aii: se la Provincia vuole - può contribuire a fin progetti dell'

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Resto del Carlino

REGGIO

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pressunE 19/07/2012 la Nuova Ferrara

REFERENDUM

Meno soldi ai parlamentari Moduli esauriti e proteste Quasi 400 fiume in due settima-ne, con una processione conti-nua di gente a sottoscrivere il re-ferendum sostituita, da un paio di giorni a questa parte, da citta-dini che protestano per l'esauri-mento dei moduli. Sono segnali del successo dell'iniziativa del. Comitato del sole per la riduzio-ne degli emolumenti dei parla-mentari, e allo stesso tempo del dilagare del malcontento an-ti-casta anche tra i ferraresi. L'unico punto di raccolta delle firme in città, l'ufficio elettorale dei Comune in piazza B eretta, è stato preso d'assalto a partire dal 4 Luglio scorso, quando so-no arrivati i primi dieci moduli del referendum, e poi ancora dall'i i luglio, con il secondo in-vio. ieri la notizia che anche questi sono andati esauriti e che i nuovi moduli, già richiesti al referente regionale del comi-tato, Marco Savari, dovrebbero essere in arrivo per posta ma. ancora non ci sono. «La gente vede il cartello sui moduli esau-riti, sale da noi e protesta» rac-contavano ieri all'ufficio eletto-rale. Non ci sono precedenti di iniziative referendarie con mo-dalità di questo tipo, poiché i comitati organizzatori in gene-re preferiscono fai-da-te con i banchetti, ma di sicuro l'argo-mento "tira" parecchio. L'obiet-tivo a livello nazionale è i milio-ne di firme, e con il successo so-no iniziate anche le polemiche soprattutto via web, canale pre-ferito del comitato. C'è chi par-la di collaborazione con l'MSS e chi, all'interno del movimento grillino, segnala vicinanze dei referendari con comitati di cen-tro destra e chiede trasparenza sui conti.

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press unE 19/07/2012

PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provincia

MULTWTIUTY Protesta Olivieri (Movimento 5 Stelle)

«Mesi di attesa per avere la commissione consiliare su ken»

6 mesi. dal voto unanime del Consiglio Comu- nale che chiedeva una Commissione urgente sul-

la crisi finanziaria di Iren, con il direttore generale Viero che ha girato tutta la Provincia in assemblee e Commissioni di altri Enti, tutte le richieste si sono impantanate presso il Gabinetto del Sindaco.

L'accusa è del grillino Matteo Olivieri secondo cui «uno dei maggiori azionisti di Iren, il Comune di Reggio, è stato umiliato. Nel 2010 l'ultima volta che i. vertici di Iren si sono presentati davanti al Consi-gli

Il 16 gennaio il Consiglio Comunale esprimeva al l'unanimità preoccupazione per le vicende finanzia-rie di Iren legate agli intrecci Delmi-Edison, e chie-deva una Commissione con i vertici della società entro il mese di gennaio. Il 6 febbraio veniva inol-trata formale richiesta di convocazione, e partiva il sollecito da parte della presidente Terenziani al Gabinetto dei Sindaco.

Di fronte al vuoto spin-to creatosi presso il Ga-binetto che non porgeva alcuna risposta, la presi-dente Terenziani effet- tuava successivamente almeno 4 ulteriori richieste: il 10 aprile, il 17 - 23 e 30 maggio.

«Nel frattempo accusa Olivieri Direttore Ge- nerale di Iren Andrea Viero girava la provincia per serate e Commissioni, a febbraio a Castelnuovo Mon-ti e di recente a Cavriago nell'ambito del Consiglio provinciale. Dai Gabinetto del Sindaco, invece, nes-suna risposta: a cosa è dovuto questo ingorgo nelle comunicazioni? Se chiedere è più che lecito, rispon-dere non è cortesia? Pare sia proprio il Gabinetto del Sindaco democristiano a non volere la Commissione: hanno paura che ci sia un'occasione per parlare del fallimento della più importante azione politica di Delrio in questi 8 anni, cioè la fusione della nostra municipalizzata in Iren. Dal 2010 i vertici di Iren non relazionano al Consiglio Comunale di uno dei prin-cipali azionisti dell società, nonostante le numerose richieste», conclude Olivieri.

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à„ ziriàimeasio

press unE 19/07/2012

la Repubblica

BOLOGNA

Dopo l'uscita di scena di D'Imperio, la Gastroenterologia del Maggiore-Bellaria verrà divisa e i servizi diffusi sul territorio

L'Ausl ridimensiona il reparto delle polemiche

LUIGI SPEZIA

ORA si punta a ridurre i ricoveri ordinari «inappropriati e in ec-cesso» e ad aumentare i servizi che hanno un minor tasso di as-sistenza (meno bisogno di ospe-dale) e meglio distribuiti sul ter-ritorio. Va s ottolineato che le due nuove unità di gastroenterolo - gia sono "dipartimentali", cioè non saranno dirette da primari, ma dipenderanno dal Diparti-mento di chirurgia di Elio Iovine.

E' la fine di una scelta - unifi-care Maggiore e Bellaria - che era toccata al direttore generale di

allora, Augusto Cavilla. L'atto conclusivo di una vicenda lunga e tormentata, arrivata ad avere risvolti anche giudiziari. In una delibera dell'8 giugno, i dirigen-ti dell'azienda sanitaria hanno scritto che il reparto del dottor Nicola D'Imperio è affetto da ca-renze e inefficienze. In una suc-cessiva delibera, si dà poi conto della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con lo stesso D'Imperio, beneficiario di una "buonuscita" di 141mila euro. Nessun commento dai piani alti dell'Ausl dopo la pub-blicazione della notizia, mentre

Marco Baldo, referente della Cgil-Funzione Pubblica nel-l'Ausl, commenta: «A distanza di due anni prendiamo atto che le nostre segnalazioni avevano qualche fondamento, vuol dire che qualche problema c'era se oggi siamo arrivati a questo pun-to. Il rapporto di fiducia tra Azienda e D'Imperio si è rotto». Quanto all'indennità pari a 15 mensilità riconosciute al prima-rio, Baldo dice: «Devo leggere la delibera prima di dare un giudi-zio. Certo che in un momento di crisi come questo...».

I sindacati Cgil e Anaao aveva-

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no denunciato «criticità» e «ri-schi» a Gastroenterologia con una lettera che Repubblica pub-blicò subito dopo la morte diLo-redana Mainetti, provocando la reazione del Maggiore, dove pri-mari, medici e infermieri raccol-sero oltre 400 firme per difende-

re la professionalità dell'ospe-dale. D'Imperio ha citato per danni i due medici firmatari di quella lettera di accuse. Il caso Mainetti — la donna che morì nel settembre 2010 nel rep arto di D'Imperio, quattro giorni dopo l'asportazione di un polipo, fat-to per il quale lo stesso D'Impe-rio è aprocesso per omicidio col-poso con altri tre medici— fu di-rompente. Dopo l'indagine pe-nale, anche l'assessore regiona-le alla Sanità Carlo Lus enti avviò una commissione d'inchiesta, D'Imperio venne però tempo dopo riconfermato dall'Ausl. Si

scatenò anche la bagarre politi-ca. Andrea Defranceschi e Gio-vanni Favia del Movimento 5 Stelle parlarono di «morte an-nunciata» al Maggiore. Replicò duramente il presidente Vasco Errani che «nessuno è autorizza-to a sparare a zero sul sistema sa-nitario regionale e a Bologna in particolare». Ci fu persino una sorta di minaccia di ammutina-mento, con parecchi medici pronti a lasciare il reparto. Fino all'epilogo, ognuno per la sua strada: D'Imperio non lavora più al Maggiore.

C RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Miamadre nei viaggi mi ha fatto da interprete"

"Mia madre nei viaggi mi ha fatto da interprete " SPERPERO DI DENARO PUBBLICO? Il presidente del consiglio comunale Soragni risponde alle accuse dei grillini: "Conosce diverse lingue, con lei l'amministrazione ha risparmiato 400 euro. Lavoro a Milano, dove devo avere la residenza?"

iF trasparenza sia. Dopo la sco- moda interpellanza del Movi- mento 5 Stelle sui viaggi, le spe-

4

se, i rimborsi ed il compenso del presidente del consiglio comunale Angelo Soragni, il diretto interessato ri-spedisce al mittente tutte le accuse, ne-gando l'ipotesi dello sperpero di denaro pubblico. Un tema spinoso e delicato à tempo stesso, che infuoca facilmente gli animi dei cittadini, soprattutto dopo le polemiche e le contraddizioni della tan-to dibattuta spending review. "I documenti richiesti dà consigliere Al-berto Papperini sono atti pubblici - spie-ga il presidente Soragni - Non capisco questa polemica, che ritengo pretestuo-sa, ma soprattutto infondata". Poi il di-retto interessato entra nel merito della sua residenza a Milano e dei viaggi con à seguito la madre: "Lavoro a Milano da anni. Secondo Papperini, dove dovrei a-vere la mia residenza? Invito il consiglie-re a rileggersi con attenzione il regola-mento comunale. Per quanto riguarda le accuse che mi ha rivolto sui viaggi con

mia madre, dico che si tratta di un solo viaggio, nel quale mia madre, che cono-sce diverse lingue, mi ha fatto da inter-prete. Con la sua presenza ho fatto ri-sparmiare all'amministra-zione comunale di Cese-natico 400 euro. Perchè un interprete sarebbe costato assai di più di mia mam-ma. Inoltre aggiungo che i biglietti aerei me li sono sempre pagati di tasca mia e l'ospitalità nei Comuni, in cui mi sono recato per rappresentare la nostra città, è sempre stata offerta dalle ammi-nistrazioni gemellate. Dunque i miei viaggi non hanno prodotto alcun aggra-vio di spesa per le casse comunali". Visto che parliamo di trasparenza, an-diamo fino in fondo. Del resto, basta cliccare il sito internet istituzionale del Comune per conoscere il compenso an-nuo del presidente del consiglio di Ce-senatico. Dal 1° giugno al 31 dicembre 2011 Angelo Soragni ha percepito 9mila 387mi1a euro che - suddivisi per le

mensilità - si ottiene uno stipendio di 1.341 euro al mese. Ma a quanto pare il consigliere del Mo-vimento 5 Stelle, Alberto Papperini, non

è affatto convinto della regolarità dei rimborsi modulati in base alla resi-denza milanese di Sora-gni: "Chiederemo spiega-zioni su questo tema spe-cifico. Infatti - spiega il grillino - se dovesse emer-

gere che il presidente del consiglio co-munale, secondo l'articolo 37, comma 6, del regolamento comunale, che pre-vede il rimborso entro il limite della Pro-vincia, percepisce più del dovuto in ben-zina o biglietti del treno, siamo pronti a informare la Corte dei Conti e a chiedere le immediate dimissioni di Angelo So-ragni. Inoltre in questo caso sarebbe au-spicabile, anche per il rispetto del ruolo che ricopre, che il presidente Soragni presentasse le dimissioni di sua sponta-nea volontà".

Anna Budini

Papper ini: "Trasfer imenti limitati alla Pro vincia"

Pagina 28 CESENATICO

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PARCO LE DUNE DEL DELTA

M5S "Animali nel panico durante i fuochi d'artificio di Mirabilandia"

Un'interrogazione sul bioparco Le Dune del Delta e il regolamento di Igiene Comunale. A presentarla il "grillino" Pietro Vandini che, dopo "le irregolarità sanzionate dal Corpo Forestale in merito all'apertura del parco faunistico in assenza di licenza", chiede di sapere "per quale motivo a Ravenna abbia aperto un'attività sprovvista di autorizzazio-ni e quali precauzioni sono previste per ri-solvere il problema relativo al panico degli

animali presenti nello zoo durante i fuochi di artificio di Mirabilan-dia".

RAVENNA

Madre tentò di soffocami' figlio

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press unE LAVOCE.,.' 19/07/2012

Ravenna

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Paparo: 62mila euro di spese elettorali Più salato il conto di Polledri: 75mila Es (mi") Si va completando il quadro delle spese elettorali che candidati e liste hanno sostenu-to nel corso delle recente Comu-nali.

Anche Andrea Paparo (porta-colori di Pdl, Sveglia e Piacenza Viva) e Massimo Polledri (Lega Nord, Forza Piacenza Insieme e Pensionati Emiliani hanno depo-sitato i rispettivi resoconti.

Paparo ha speso poco più di 62mila euro, concentrati per la maggior parte (26mila euro) per materiale e mezzi di propagan-da. Circa 3mila euro, invece, so-no stati impegnati per il perso-nale di supporto. La restante quota, circa 32mila euro, è riferi-bile invece al partito di riferi-mento, in questo caso il Popolo della libertà.

E proprio dal partito di appar-tenenza è giunto il contributo più, consistente a Paparo (32mila euro, appunto)„ che ha poi avuto 7mila euro di entrate da società e

23mila euro da varie persone fi-siche.

Collegata all'azzurro c'era an-che la lista Piacenza Viva, che ha depositato i propri conti eletto-rali: totale delle uscite poco so-pra i 22mila euro, circa la metà dei quali per l'acquisto di mate-riale di propaganda. La civica ha portato in consiglio comunale Marco Colosimo, che ha presen-tato e vinto ricorso al 'fai di Par-ma chiedendo di vedersi attri-buito un seggio a discapito di Sandra Ponzini del Pd (i giudici hanno stabilito che la maggio-ranza deve contare su 19 ele-menti e non su 20, come inizial-mente deciso).

Più salato il conto finale di Massimo Polledri, il parlamenta-re leghista che è stato anche ri- confermato a Palazzo Mercanti. Per l'esponente del Carroccio sal-do finale di 75mila euro: 36.500 per manifesti, pubblicazioni e stampati, 10.300 euro per propa-

ganda sui mezzi di informazione e 28.200 euro per spese varie.

Il record di uscire per singolo candidato spetta proprio a Polle-dri. H sindaco Paolo Dosi, infatti, ha speso poco più di 59mila euro in campagna elettorale. A cui vanno sommati 72.380 euro del Partito democratico che lo ha so-stenuto. In realtà la cifra sborsa-ta dai democratici è stata effetti-vamente superiore: ai 72mila pa-gati direttainente per materiale, propaganda e altro, il partito ha versato a Dosi a titolo di contri-buto altri 39.810 euro.

H candidato sindaco del Movi-mento 5 Stelle Mirta Quagliaroli ha sborsato 228 euro per affitto locali, tipografia e propaganda, a cui si sommano 579 euro della li-sta. Totale: 808 euro, un record di parsimonia. Per Piacenza Bene Comune e il suo candidato sin-daco Piero Solenghi il totale del-le spese rendicontate è pari a 13mila euro.

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Spending review: la scure comunale su appalti e partecipate

press LinE 19/07/2012 .1,..JBYRT

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ersam m v.laa eampo,anto Si fa il punto ,ulla ricostruzione

E la Provincia chiede pietà: «Non tagliateci i panni addosso»

Su, alla vendita del YarngLano: le Adì rimandano a settembre

Bersani in visita a Camposanto Si fa il punto sulla ricostruzione Domani il segretario del Partito demo-cratico Pier Luigi Bersani sarà alle 18 alla Festa del partito di Camposanto per fare il punto sull'impegno del Pd per la ricostruzione del dopo-terremoto con gli amministratori delle zone colpi-te dal sisma. 12 appuntamento sarà tra-smesso in diretta da Youdem sul canale 808 della piattaforma Sky e in strea-ming sul sito www.youdem.tv. Successivamente, alle 21, Bersani parte-ciperà alla Festa nazionale delle donne, a Ferrara, al dibattito dal titolo 'Con le donne ricostruiamo l'Italia', con Ro-berta Agostini, portavoce nazionale della Conferenza delle donne Pd, e Ste-fano Bonaccini, segretario del Pd in Emilia Romagna. Nell'occasione, il se-gretario del Pd sarà intervistato da Alessandra Longo, giornalista de La Repubblica.

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press LITE 19/07/2012 arca nel Fatto

Coppie omosessuali, Arcigay non va alla festa dell'Unità. "Il Pd dica che sta con noi" Dopo la polemica di sabato scorso in cui Bersani ha definito "bega interna" la questione della parità di diritti per le coppie gay ed etero, Franco Grillini rilancia la provocazione di disertare la festa di partito: "Usiamola come minaccia per aprire un confronto dove i democratici scelgono una volta per tutte da che parte stare"

di Davide Turrini I Bologna 118 luglio 2012

II Pd ha un difetto di fabbrica. Liquida così la polemica epocale, sorta sabato scorso nell'assemblea nazionale dei democratici, il presidente onorario di Arcigay, e consigliere regionale Idv dell'Emilia Romagna, Franco Grillini: "L'ogm Partito Democratico è fallito. Impossibile mettere insieme cattolici integralisti e socialdemocratici. I cattolici osservanti/vaticanisti hanno una regola ferrea: su certe cose non

si media. E la questione della parità di diritti tra coppie gay ed etero è una di queste".

La contestazione più forte al caos provocato dalle parole di Pierluigi Bersani arriva proprio da Bologna, punto geografico dove aspetto simbolico e materialità dei fatti hanno contribuito a riconoscere storicamente il movimento per i diritti omosessuali in tutta Italia. A partire da quando nel giugno del 1982 l'allora sindaco di Bologna targato Pci, Renato Zangheri, offrì, non senza polemiche da parte del mondo cattolico, la storica sede pubblica del Cassero di Porta Saragozza alla nascente Arcigay.

"Stentano ancora a riconoscere l'importanza di ciò che gli dice la base", spiega il membro del consiglio direttivo de II Cassero, Bruno Pompa "le questioni legate ai diritti gay sono state messe in agenda come prioritarie dal PCI, poi dal PDS e infine dal PD, inserendo nelle liste elettorali esponenti dell'Arcigay e contribuendo al dibattito interno, ma ora siamo arrivati a un livello imbarazzante. Quando certi argomenti vengono definiti "beghe interne" o una persona come Rosy Bindi afferma che "piuttosto di dare in affidamento un bimbo a una coppia gay preferisco muoia di fame in Africa", ci sentiamo presi in giro".

Sergio Logiudice, consigliere comunale del PD, siede a Palazzo d'Accursio da tre legislature e con centinaia di preferenze personali vero punto di riferimento dell'Arcigay — Il Cassero in Comune, rincara la dose: "La sintesi di Rosy Bindi, fatta sabato in assemblea nazionale, è inadeguata ed è un errore affidare un tema del genere a una dirigente come lei, fuori dai tempi e dal dibattito politico, sociale e giuridico. Addirittura la Corte Costituzionale è su posizioni più avanzate. In autunno, quando si tornerà a parlare della questione all'interno della direzione nazionale — ma anche in sede locale — lo si dovrà fare su un piano razionale e non religioso".

Un'inedita scollatura tra PD locale e PD nazionale dietro cui si intravedono futuri squilibri interni: "In fondo dentro al partito si è smesso di dare retta al bacino del movimento. L'elezione in Parlamento di Paola Concia è stata un'esclusione del movimento Lgbt e si è rivelata una semplice promozione all'interno del partito stesso".

"Nonostante la rincorsa del partito verso le forze di centro", prosegue Pompa, "a Bologna i nostri referenti come il sindaco Merola, sono abbastanza ricettivi". "E' vero, a Bologna gli esponenti del Pd sono un po' meglio di quelli della segreteria nazionale", gli fa eco Grillini, "ma ricordiamoci che poche ore fa anche Merola ha sostenuto che prima dei diritti gay ci sono i tagli della spending review. E soprattutto mettere i diritti civili di gay e lesbiche in secondo piano è un difetto storico che proviene dalla cultura del vecchio Partito Comunista: per loro c'è sempre stato qualcosa di più urgente da risolvere".

Tra le ipotesi per far sentire meglio il proprio dissenso si fa largo la pista del referendum interno, ma anche l'idea di non partecipare con un proprio stand alla prossima festa de L'Unità provinciale: "Noi non chiediamo di essere ospitati. Se il PD ci dà visibilità bene, altrimenti possiamo fare come l'anno scorso quando D'Alema si espresse sulla questione omosessuale con parole che non ci piacquero, chiudemmo il nostro spazio per poi chiarirci privatamente con lui".

"Si potrebbe fare di più", aggiunge Grillini, "vale la pena che l'Arcigay non partecipi alle Feste de L'Unità in modo da usare questa assenza come minaccia per un confronto definitivo dove il Pd dichiara se è d'accordo o meno con le nostre proposte. Insomma, dimostrino di essere con noi".

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Protagonìdì Merda e l'assessore Colombo nger,

Ira limosi cerieue RDnehi: eitià con noi

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press LITE 19/07/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

Reazkmú Jer l'assessore alla Cultura «tro3po antagonismo verso le novità»

Sindaco alla finestra tra f ori e certezze Ronchi: città con noi La Monti apre: «Correttivi possibili»

Mentre i commercianti scen-dono in piazza contro i 'i' days, la giunta Merola serra le fila in difesa della pedonatizzazione della «T» nei weekend,

«C'hi manifesta va rispettato dice l'assessore alla Cultura, Alberto tronchi ma in que-sta città c'è troppo antagoni-smo quando si cambia qualco-sa». «Avrei preferito che non si arrivasse alle manifestazioni», aggiunge l'assessore alle Attivi-tà produttive Nadia Monti, che tende una mano alle associazio-ni di categoria: «I correttivi so-no sempre possibili».

E la prima volta che questa giunta deve confrontarsi con una protesta di piazza e la pru-denza, soprattutto tra i suoi esponenti più esposti, è massi-ma. il sindaco Merola, che nel-le vesti di assessore vide cin-quemila commercianti. marcia-re contro Sergio Cofferati nel 2006, preferisce rifugiarsi in un educatissimo «no com-ment». Meglio tracciare un bi-lancio a mente fredda, magari oggi, di fronte alle cronache

dei giornali. Il coordinatore della giunta Matteo Lepore l'assessore alla Mobilità An-drea Colombo, ugualmente, ri-mandano a data da destinarsi ogni dichiarazione sulla mani-

festazione in piazza Santo Ste-fano.

Chi si sbilancia in qualche considerazione è l'assessore Al-berto Ronchi, reduce da setti-mane di polemiche sui concer-ti estivi in piazza Verdi, «In de-mocrazia ognuno è libero di manifestare premette Ron- chi ma la giunta ha fatto un

provvedimento che piace alla maggioranza dei cittadini e che non è responsabile del ca-lo di affari legato alla contin-genza economica». Il proble-ma vero semmai, lamenta l'as-sessore alla Cultura, è che a Bo-logna «c'è troppa enfasi sulle iniziative dell'amministrazio-ne. Bisogna lasciare che le cose sedimentino e vengano valuta-te, invece si è partiti subito con le battaglie. Questa città deve ripensarsi per diventare un polo turistico conclude Ronchi — e quello della pedo-nalizza.zione è un passaggio fondamentale».

Nadia Monti, che ha la dele- ga alle Attività produttive, non vuole sentire accostamenti con le proteste dei commer- danti contro Cofferati: «E un

paragone che evite-rei, francamente». Quella in piazza Santo Stefano «è una manifestazio-ne che avrei preferi-to non ci fosse — ri-badisce l'assessore dell'Idv ci siamo dati una ternpistica per la sperimenta-zione dei T days, al termine della quale valuteremo tutti i pro e i contro». Mo-difiche e correttivi.

sulle pedonalizzazioni «sono già stati fatti e si continueran- no a fare — assicura Monti — ma è fondamentale capire che le difficoltà del commercio non sono legate a un unico fat- to, ci vuole più fiducia».

Francesco Posano francesco.rasangOres.it

R ,RODUZinNE RiSERYZA

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press LITE 19/07/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

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Baguette e stendardi per urlare

«Fateci lavorare» di SAVERIO MIGLIAR1

IRONICAMENTE la colon-na sonora della serata anti T-days inizia con '50 Special', la canzone dei Lunapop che de-cantava le doti della mitica Ve-spa. Il riferimento, neanche tanto velato, è all'intenzione della giunta di bandire sempre di più dal centro storico le due ruote motorizzate. Piazza San-to Stefano si infiamma con l'ar-rivo dei commercianti, che ar-rivano armati di fischietti, ban-diere, striscioni, cartelli, pal-loncini colorati e stendardi dei mestieri. L'arrivo dei panifica-tori è il più applaudito dalle centinaia di persone presenti, perché fornai e dipendenti si sono presentati in divisa sven-tolando a mezz'aria fragranti baguette appena sfornate, «Ventiquattro dipendenti Atti dicono no ai T-days», si legge sul loro cartello.

DI FRONTE al palco delle proteste stanno giovani parruc-chieri, titolari di boutique di lusso, galleristi storici, esperti di gastronomia e tanti sempli-ci residenti. Gli assessori più colpiti dagli slogan sbeffeg-gianti della piazza sono An-drea Colombo, vero ideatore dei T-days, Matteo Lepore, al marketing urbano, e Nadia Monti, responsabile del Com-mercio. «Lepore, torna alla Co-op», si legge su un cartello, «Nadia Monti, assessore a co-sa?», è scritto su quello a fian-co. Al solo suono della parola 'Co- lombo' si alza il suono assor- dante della miriade di fischiet-

ti distribuiti in piazza. Un ar-rabbiatissimo commerciante sventola uno slogan davanti al palco, con su scritto: «Ne ho passate di tutti i colori, ma ci voleva Colombo a farmi chiu-dere».

LA CRISI, il calo dei consu-mi, e ora pure i T-clays: è que-sta la litania delle lamentele de-gli esercenti presenti. Una pro-testa pacifica, ma dai toni seve-ri. A spezzare un poco il clima arrabbiatissimo della piazza c'è la musica, ma nessuna delle canzoni scelte è un caso. E Giorgio Comaschi, moderato-re della serata, al termine della manifestazione annuncia un brano con tanto significato:

LA RABBIA Nel mirino gli assessori Colombo, Lepore e Monti con slogan e fischietti

meglio deve ancora venire' di Ligabue. Una promessa alla giunta, che non si è fatta vede-re in piazza Santo Stefano (era prevedibile). C'era invece la presidente del Quartiere che ha ospitato i commercianti in rivolta, Ilaria Giorgetti. Così come i tanti politici d'opposi-zione che stanno cercando di intercettare il malessere di que-sta parte del centro storico. Il tutto si esaurisce in due ore. Dopo sei anni i commercianti hanno mostrato di nuovo il lo-ro volto. E il messaggio è arri-vato forte e chiaro: «Ascoltate-ci, abbiamo diritto di lavora-re».

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«Liberate il sabato dai T•days» Centinaia in piazza per chiedere di nuovo bus e taxi. «Puntare sulla domenica»

di LUCA ORSI

«LIBERATE IL SABATO dai T-days». E' l'appello che Ascom e Confesercenti lanciano da piazza Santo Stefano alla giunta Merola, durante la prima manifestazione organizzata contro il piano della pedonalità del Comune, Una «pedonalità del piffero, finta, di plastica». Poco più di cinquecen-to persone («ma va bene così, non siamo sindacati abituati alla piaz-za»), per una serata all'insegna del-lo slogan 'Lasciateci lavorare'. Con lo spettro della «morte del centro». Perché il commercio, af-ferma Sergio Ferrari, presidente

di Confesercenti, «vive di una so-la cosa: la gente. E ogni limitazio-ne alla circolazione delle persone è un vincolo che uccide il com-mercio».

I COMMERCIANTI non dico-no 'no' tout court alle pedonalizza-zioni. Il loro no è contro «questa pedonalizzazione, imposta con supponenza e arroganza», sbotta Marzia Zam belli, coordinatrice del forum di comitati, associazio-ni e residenti. Il no è contro que-sti T-days (la chiusura a tutti i mezzi a motore di Indipendenza, Ugo Bassi e Rizzoli nei fine setti-mana.), «che sono falliti in parten-

za e hanno come unico risultato quello di mettere in ginocchio mi-gliaia di attività commerciali», di-ce Enrico Postacchini, presidente dell'Ascom. Al sindaco Virginio Merola, i commercianti ribadisco-no la loro proposta: «Si restituisca il sabato alla città». Tradotto: si la-scino circolare bus e taxi nella T. E «si punti sulla domenica pedo-nale — spiega Postacchini Che, per chi lo vuole, può diventa-re il vero settimo giorno di lavo-ro», Postacchini ironizza quindi sulle 12.500 firme raccolte dai comitati pro-pedonalizzazioni. «Dove so-

no questi 12,500 ciclisti e pedoni, il sabato e la domenica?». Chiaro riferimento alle strade della T se-mideserte degli ultimi weekend. «Se è caldo, stanno a casa, se è freddo, stanno a casa, se piove, stanno a casa...».

PERRARI si ribella allo scenario di un centro storico «recintato co-me una riserva indiana». E avver-te l'amministrazione comunale: «Se pensate di trasferire i consu-mi del centro sulla grande distri-buzione, ci difenderemo con le unghie e con i denti». Il numero uno dell'Ascom attac- ca quindi, pur senza nominarlo,

l'assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, primo propugnatore dei T-days. «Da mesi — accusa Postacchini subiamo i capricci di ragazzini immaturi che non ca-piscono le esigenze di chi lavora, che hanno una visione del mon-do superficiale, che credono che la vita sia limitata alla loro sfera di abitudini e svago». E a Merola, che nei giorni scorsi ha fatto da parafulmine agli attacchi contro il suo assessore, Postacchini dice: «Il sindaco ha detto 'ci penso io', assumendo l'assessorato ad inte-rim? Bene, almeno per un po' ci ha liberato dal cinno».

Luca Sterpi

Tassista «La chiusura ha cambiato tanto

nostro lavoro. Andrebbe almeno limitato l'orario

dei T-days al sabato sera perché i giovani

che vengono nei locali

non sanno P° 1 corna tornare a casa>,

Anna Maria Beckers

Leader degli ambulanti Ascom: «Siamo contrari perché per un effetto di

osmosi La chiusura della T sta penalizzando

anche>. mercato delta Piazzola nonostante

via irnerio non sìa pédert i122ata»

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Erborista «C.on i T-days *

abbiamo avuto un crollo kì .,,,,,' ,-, dell'80% il sabato. Devo , ,

fare le consegne a I ' .Ì -, ' ,t, domicilio agli anziani I ,s4

che non sanno più come I 8,,

seittimana aree c aas»

M ichaeta Schrott

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arrivare. Cambiare i bus I $91.0 Un0 ne la

mutz- Giuliano Riccioni

Negoziante detta provincia: «La città deve essere aperta a tutti. in

un cero medievale come il nostro c'è

bisogno di un controllo maggiore degli ingressi rea rnin di una chiusura i

rigida come questa» t ,

Giacomo Cavina

Gatterista: «È decisivo che ta gente arrivi

faciimente in negozio. E' inutile avere la strada pedonalizzata e poter mostrare le opere se

nessuno può Va>,Melo piccole acre t

chiuse al, o '

Paola Fontanelli

Dipendente, lavora in centro storico. •Sono nata in questa città e vivo in centro. Neri d

sono le condizioni per la chiusura detta T: quatte L,

strade sono troppa targhe da

gedanatizzareit

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VALENTINA CASTALDINI (POLI PROTESTA CONTRO LA PROPOSTA DI UNA CONSULTA PER LA BICICLETTA IN COMUNE: «SEDE E SEGRETERIA COSTANO. CON LA SPENDINE REVIEW NON È IL CASO»

NANA MONTI ASSESSORE AL COMMERCIO: «VENERDÌ AL MERCATO DELLE ERBE ALCUNI SPAZI PER LE AZIENDE COLPITE DAL TERREMOTO»

RONCHI L'ASSESSORE ALLA CULTURA: «COMMERCIANTI PREZIOSI ALLEATI MA SUI T-DAYS REAZIONE ECCESSIVAMENTE ANTAGONISTA»

I NUMERI IN CENTRO OGNI GIORNO TRANSITANO 18OMILA PERSONE: CI SONO 4MILA IMPRESE, MA ANCHE PIU - DI 35MILA ADDETTI

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Riforme, Pd e idv: ROMA- Riforme, Pd e Idv sbattono la porta: «Non parteciperemo più ai

«Non parteciperemo lavori, . I due partiti hanno deciso la

più ai lavori» protesta sui lavori per la modifica della Costituzione in commissione

al Senato: «Pdl e Lega utilizzano il Parlamento-r portare : l a del s

Pt- p aie a casa la bandiera t, ...eimplesi 1b1110, accusano, Anche l'Udc prote- sta e abbandona l'aula, «Ilarroariza della destra - ha detto Pierluigi Bersani - sta portando la situazione ai limiti della sosteliii>ilità. Stia- mo assistendo al Senato all'allestimento stabile di una doppia mag-gioranza con Peli e Lega che sui temi costituzionali impegnano il vo-to a perdere della proposta semipresidenzialista rendendo impossi-bile una discussione seria sulla spending

b review, ' «A questo punto -

ha concluso - penso che problema non sia solo nostro iiia anche del governo e del suo rapporto cori l'attività parlamentare>

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Dell'Utri Indagato per estorgone

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Intercettazioni, il tema torna d'attualità 11 caso-Napolitano rivitalizza il Pdl. 11 Pd: «Non si strumentalizzi la vicenda»

ROMA - Colle sotto "ascolto" a Palermo e l'agenda della poli-tica vede il ritorno, l'ennesi-mo, del tema della riforma delle intercettazioni. Un no-do essenziale anche per il Colle: quella delle intercetta-zioni è una questione che «già da tempo doveva essere af-frontata e risolta sulla base di una intesa la più larga possi-bile», aveva detto Giorgio Na-politano solo pochi giorni fa confermando il proprio per-sonale favore ad una revisio-ne parlamentare sulla base di un'intesa.

Parole tra l'altro pronuncia-te dal presidente ben prima della decisione di sollevare il conflitto di attribuzione con-tro la procura di Palermo. Ora che anche il Quirinale è finito,

sia pur incidentalmente, nel mirino dell'orecchio elettro-nico il tema di una nuova re-golamentazione è tornato im-provvisamen te caldo anche se le posizioni dei partiti re-stano distanti.

<‹Se non ora quando? », dice sostanza il Pdi mettendo

nel calderone dei diversi tavo-li di questa stagione pre-ferie due temi sensibili come quel-lo delle intercettazioni e della responsabilità civile delle to-ghe. 11 Pdl, sfruttando l'onda lunga dell'irritazione del Col-le, continua a chiedere a gran voce perché sia stato possibi-le intercettare e soprattutto far finire sui giornali trascrizioni di ogni tipo e ogni tenore del premier Silvio Berlusconi..

Pdl non strumentalizzi le

mosse del presidente Giorgio Napolitano», replica però il Pd che sembra fermo sulle proprie posizioni nonostante la piena solidarietà al Quiri-nate. Quel che è certo è che nell'affollata scena parlamen-tare estiva si è riaffacciato un tema che sembrava politica-mente congelato. Sarà per questo che per tutta la giorna-ta a Montecitorio si sono sus-seguiti "rumnors" sulla possi-bilità che nell'incontro tra Monti e Napolitano al Quiri-nale si sia studiato come in-serire in tempi rapidi una nuova regolamentazione

intercetta.zioni, Voci secca-men te smentite dalla presi-denza della Repubblica inter-pellata in l mposito.

Senza sfumature il «no» del-

le toghe: «I:esigenza, pur con-divisibile, che riguarda la tu-tela della riservatezza dei sog-getti estranei all'inchiesta e delle conversazioni che non hanno rilevanza, va tenuta di-stinta dalla disciplina proces-suale delle intercettazioni, co-me strumento investigativo ir-rinunciabile», scandisce il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli.

Il leader idv Antonio Di Pie-tro torna invece all'attacco del Quirinale: la decisione di sol-levare conflitto di attribuzio-ne contro la Procura di Paler-mo per via delle intercettazio-ni che riguardano il Colle di-mostra come Napolitano sia. «in evidente conflitto di inte-ressi» e «impedisca l'accerta-mento della verta».

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Dell'Utri indagato pe

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Spending review il ministro Grilli rassicura sulla sanità ROMA- spending review" ingras-sa" e - annuncia il presidente del Senato, Renato Schifani - sarà vo-tata accorpata al Decreto dismis-sioni, dall'Aula del Senato entro il 27 luglio. I due testi usciti dalle Commissioni di Palazzo Madama sarebbero accorpati in una sorta di maxiemendamento sul quale a questo punto è scontata la richie-sta di fiducia. Poi, dopo un esame formale a Montecitorio (le modifi-che ai due provvedimenti sono concordate tra i due rami del Par-lamento) la conversione definitiva nella prima settimana d'agosto.

Ma con il via libera alla spending non sarebbe finita: Monti infatti ha già annunciato una nuova revisio-ne della spesa per agosto (quando il Paese senza difese europee, cioè l'Esm, si troverà esposto ai marosi della speculazione). Revisione che dovrebbe riguardare questa volta trasferimenti ai partiti, ai sindaca-ti, sconti fiscali e imprese. Si do-vrebbe dunque ripartire da metà agosto con l'esame di un decreto di tagli alla spesa anche se molti se-natori interrogati sull'ipotesi dico-no di non essere stati allenati. Al-meno per il momento.

Il Governo cerca intanto di rassi-curare i cittadini mentre infuriano

moltissime polemiche (dai travet alle farmacie): il decreto «pur de-terminando rilevanti economie di spesa e dunque una corrispon-dente riduzione del fabbisogno sa-nitario, mantiene inalterato il livel-lo sia qualitativo che quantitativo dei servizi sanitari erogati ai citta-dini», dice il ministro dell'econo-mia, Vittorio Grilli. Inoltre - dice Grilli - non ci sarà bisogno di una manovra bis,

Interviene anche il ministro del lavoro, Elsa Fornero, bollando co-me 'ingenuo» chi riteneva che la spend.ing review si potesse sostan-ziare solo nei tagli alla politica. Ma. a finire al centro del mirino della polemica è il ministro alla difesa. Giampaolo Di Paola, riferendosi ai caccia F35 spiega: «Le Forze anna-te si chiamano così perchè dispon-gono di armamento per svolgere il proprio compito». Piovono criti-che da Idv, Verdi, fino alla Rete ita-liana per il disarmo, che sostiene: «I costi d.i acquisto (130 milioni di euro a esemplare) sono molto più. alti di quelli riferiti dai funzionari della Difesa».

Il Decreto dismissioni intanto, con mini-modifiche, sî avvia verso l'ok. Si discute ancora una stretta alle stock option per i manager M-ps, ok invece a più tempo per la fu-sione delle agenzie fiscali e alla tempistica per l'operazione legata a Cassa depositi. Ancora da votare un emendamento dei relatori che autorizza emissioni a medio-lun-go termine per sostenere il Mecca-nismo di stabilità europeo. E un'al-tra norma che autorizza il Diretto-re generale del Mef ad autorizzare le emissioni.

400 milioni revitare il default

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«A Piacenza arriveranno i rifiuti di altre province?» Botti (Pdl) chiede al sindaco Dosi di fare chiarezza Interrogazione del consigliere dopo il "no" di Parma al termovalorizzatore

onir) «C'è il rischio che all'inceneritore di Piacenza ai-rivin.o da bruciare i rifiuti pro- dotti in altre province della. re-gione? ».

Lo chiede con un'interroga-zione il consigliere comunale del Popolo della libertà Gio-vanni Botti, il quale domanda al sindaco Paolo Dosi di fare assoluta chiarezza sull'argo-mento.

L'azzurro prende spunto dal-le recenti dichiarazioni dell'as-sessore regionale all'Ambiente

Sabrina Preda in merito al nuo-vo piano di gestione dei rifiuti dell'Emilia Romagna, «in cui si ipotizzano soluzioni di smalti-mento che abbattano gli ambi-ti provinciali a favore di sinergie sul territorio regionale. Consi-derata la netta posizione con-traria dell'attuale amministra-zione della città di Parma alla realizzazione di un termovalo-rizzatore sul proprio territorio - aggiunge Botti - chiedo di sa-pere quale sia in merito la posi-zione dell'amministrazione co-

muriate di Piacenza, se tali con-dizioni porteranno il termova- lorizzato. re di Borgoforte a trat-tare rifiuti provenienti da altre province e se si abbiano notizie più precise in merito al quanti-tativo di rifiuti da smaltire che

proverranno a Piacenza dai territori limitrofi». L'azzurro in-fine vuole conoscere «quali a-zioni il Comune intenda soste-nere a riguardo, per la salva-guardia del nostro ambiente, nel rispetto della nuova norma-tiva regionale».

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press LinE 19/07/2012 1...MYRI:

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C'è chi è pronto a fare di tutto per manternerle in vita, ma c'è anche chi di Province non ne vuole neppure senti-re parlare. E' il caso dell'Ita-lia dei Valori che, fuori dal palazzo di via Garibaldi, mentre era in corso l'assem-blea di ieri sera, ha messo in scena la sua protesta con al-cuni cartelli contro le Pro-

vince. La linea è chiara: nè con Lodi nè con Parma, to-gliamo tutte le Province. Po-co distante, i militanti di Rifondazione comunista, con alcuni volantini, si sono scagliati invece contro Mon-ti, in quanto sostenuto da Pdl e Pd. «Il governo taglia con la mannaia, perché non lo mandate a casa? » scrivo-

no. «Chiediamo ai sindaci di battersi per tutelare il posto di lavoro dei 370 dipendenti

di opporsi all'o-biettivo di cambia-re regione».

La protesta è ar-rivata anche in au-la, nel dibattito tra i sindaci: il più cri-tico è stato il sin-daco di Ziano Ma-nuel Ghilardelli. «Un gesto sbaglia-issimo - ha detto

tra gli applausi -. Vadano a protesta-re piuttosto a Pa-

lermo o da altre province poco virtuose».

crib.

Volantini di Prc contro Monti

La protesta di Idv: «Né con Lodi né con Parma, aboh ole tutte»

La protesta dell'Idv (foto Lunini)

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Provincia, Piacensa lancia la sfid

pressunE 19/07/2012 IJBYRI:

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• „ Acqua, agricoltori in prefettura Lunedì si chiudono i "rubinetti" del Brugneto. Bisi (Coldiretti): proroga rilascio, deroga al Mdv e si ragioni sugli invasi, Confagricoltura: pomodoro a rischio

«Non chiediamo più acqua di quella che stiamo prelevando, ma una soluzione che da lunedì permetta alle nostre colture di arrivare alla fine del loro ciclo. In caso contrario non so quali azio-ni, anche clamorose, potranno seguire». Le parole di Luigi Bisi, presidente provinciale di Coldi-retti, non lasciano spazio al fair play In attesa degli esiti della riu-nione prevista ieri a Bologna tra Regione e Consorzio di Bonifica, Bisi è tornato a ribadire la posi-zione del mondo agricolo da lui rappresentato in me- rito a quella che ha definito "un'emergenza fortissima" tanto che ieri mattina Coldiretti e Confagricoltura si so-no presentate in prefettura dove, al viceprefetto vicario Elio Failla-ci, hanno espresso la loro preoc-cupazione. Alla riunione tra gli altri hanno partecipato Luca Pia-cenza, vicedirettore di Coldiretti, ed Enrico Chiesa presidente di Confagricoltura. .AI termine è stato deciso di formalizzare un documento che nei prossimi giorni arriverà sul tavolo del pre-fetto. Nel frattempo Confagricol-tura lancia l'allarme pomodoro.

uesta carenza idrica poterà danni ingenti» sottolinea Gio-vanni Lambertini presidente della sezione pomodoro da in-dustria di Confagricoltura. «Nel-la nostra provincia è allarme in Valtrebbia. , ma sono sotto scac-co oltre l Imila ettari di pomodo-ro da industria di tutta la zona». In regione — secondo i dati di Confagricoltura — sono circa 25mila gli ettari destinati a que-sta coltura che ora risulta a ri-schio. Confagricoltura parla di "insostenibile applicazione del minimo deflusso vitale nell'area emiliana, dove la componente di derivazione torrentizia dalla zo-na appenninica delle acque ad uso irriguo gioca un ruolo im-portante". «La filiera - termina Lambertini - è a rischio e con es-sa tutto l'indotto collegato». «Al

prefetto - dice invece il presiden-te Bisi - abbiamo chiesi() atten-zione perché se da lunedì le cose non cambieranno, da quando cioè non potremo più prelevare acqua dal Trebbia perché cesserà il rilascio dal Brugneto, sarà e-mergenza fortissima. La paura è che se nessuno risponderà al no-stro appello non saremo in grado di rispondere in caso di azioni anche clamorose da parte di a-gricoltori che, dopo ingenti inve-stimenti e mesi di duro lavoro, ri-schiano di non portare a termine

ciò che hanno iniziato». «Io stes-so - dice - sono pronto ad anda- re sotto gli uffici dell'assessore Preda con il trattore insieme ai noci agricoltori». «Non si tratta - precisa Bisi - di un'azione contro la Freda, ma è una battaglia per una causa per cui abbiamo il so-stegno della politica locale e dei sindacati preoccupati per le pos-sibili ricadute sull'occupazione estiva». Sulla questione ieri è in-tervenuto infatti anche Renzo Scoglio (Flai Cgil). «Siamo molto preoccupati --- dice il sindacali-

sta - per un problema che ogni anno si presenta con maggiore drammaticità. L:a groalimentare è importantissimo coinvolge la-voratori fissi e stagionali. Chie-diamo che si arrivi a soluzioni definitive». «Noi — dice il presi-dente Bisi - abbiamo sempre ri-spettato il minimo deflusso vita-le e non chiediamo più acqua di quella che stiamo prelevando ma che si apra almeno una trat-tativa con Genova per prolunga-re il rilascio dal Brugneto, una deroga sui volumi del minimo

deflusso vitale e che si arrivi a ra-gionare su nuovi invasi per dare respiro al mondo agricolo per-mettendo al contempo la produ-zione di energia».

Mariangela Milani

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press LinE 19/07/2012

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L'INVITO AL COLLEGA

N N L L No a polemiche se la Provincia vuole finanziare progetti non c'è che l'imbarazzo della scelta sul datarsi in via Turri e dintorni

pressunE 19/07/2012 GAllETTA DI REGGIO

STAZIONE, LE ACCUSE DELL'ASSESSORE

La replica del Comune: «Fantini, c'è posto per tutti» «No alle polemiche, sì alle alle-anze».

Replica con queste parole Franco Corradini, assessore al-la Sicurezza sociale, al duro in-tervento del collega della Pro-. vincia, Marco Fantini, che in una nota definisce «senza ritor-no» la situazione di degrado della zona della stazione. E per la quale auspica «controlli a tappeto».

Corradini, da anni in prima linea attraverso interventi di ri-qualificazione e progetti nell'area di via Turri, cerca di scansare la polemica poli-ti ca. Ma qual-che dichiara-zione la con-cede e preferi-sce soffermar-si su quanto è stato fatto, in questi anni.

«Sono con-- vinto che ci sia posto per tutti — com-menta — Noi abbiamo biso-gno di allean-ze e non di po-lemiche istitu-zionali. Se la Provincia vuo-le, può con-cretamente contribuire e anche finan-ziare progetti nell'area della lo ['imbarazzo

E prosegue: «Il nostro è un approccio integrato alla sicu-rezza urbana, cioè associamo al rapporto con le forze ordine, alle quali stiamo chiedendo controlli alla presenza della po-lizia municipale, interventi di manutenzione».

E gli esempi non mancano: «Come le telecamere di video-sorveglianza, l'illuminazione, la riqualificazione urbana. So-lo la settimana scorsa abbiamo aperto il nuovo campo di cal-cio che rivitalizza i luoghi; in via IV novembre il 10 luglio ab-biamo aperto il nuovo centro culturale. E a settembre aprire-Tuo il rinnovato parco delle Paulonie. Al tempo stesso, ah-biamo messo in campo azioni di mediazione per i conflitti

fuori e dentro gli spazi. Anche a quelli privati, dove il Comune evidentemente non ha compe-tenza».

E a Fantini replica con un in-vito concreto: «La nostra filoso-fia è dare spazio a tutti. Perciò, oltre alla Regione, al Ministero dell'interno e al governo del Marocco, che hanno sostenu-to dei progetti, anche la Provin-cia è più che benvenuta».

Non resta che attendere la controreplica - e l'elaborazio-ne di qualche progetto con-giunto? -- di Eantini. Che nella

sua nota di-chiara: «Da amministra-tore so bene che non pos- so limita. rmi alle prese di posizione, per quel che mi riguarda ho attivato un servizio teso a favorire l'au-tocontrollo dei condomi-ni. E' velleita-rio pensare a forr.n.e di auto-controllo, no-nostante tut-to l'impegno profuso in at-tività finaliz-zate a ritrova-re coesione sociale. Io cre-

do che non siano minai più rin-viabili i tempi per un'ordinan-za che preveda una prima fase di controlli a tappeto».

Controlli che secondo l'as-sessore provinciale dovrebbe-ro prevedere una «ricognizio-ne dello stato dei luoghi, la veri-fica dei residenti e di tutti gli occupanti degli alloggi, il per-seguimento di ogni reato».

Interventi che dovrebbero ri-consegnare «un quadro preci-so e reale della situazione». Una fase due, secondo Fantini, sarebbe l'istituzione di -portie-rati, finalizzati a controllare gli accessi e a mantenere il rispet-to delle regole. La terza fase prevederebbe solo il pattuglia-mento della zona.

Secondo questa ricetta, in pochi mesi il quartiere potreb-De avere una svolta.

stazione. C'è so-d e [la scelta».

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press unE 19/07/2012

PRIMA PAGINA

Reggio Emilia e Provincia

CASO Il responsabile della sicurezza di Palazzo Allende critica il suo collega, che risponde: «Abbiamo bisogno di alleanze, non di parole»

Botta e risposta a distanza tra Fantini e Corradini Sicurezza, l'assessore provinciale spara a zero sulle scelte fatte dal Comune

cella che le sto rilasciali- do, sia chiaro, non e

•lin'illervista, metta virgoletta-io solo questa mia dichiarazio-ne: "Sulla questione sicurezza urbana abbiamo bisogno di al-leanze, non di polemiche istitu-zionali e contrapposizioni"». Franco Corradini. risponde al te-lefono appena terminata la riu nione di giunta e vuole evitare scontri dopo le esternazioni, a sorpresa, sui giornali di ieri, di Marco Fantini, assessore pro-vinciale alla sicurezza sociale. Per Fantini (Italia dei valori), Corradini sbaglia nel «suo ap-proccio sociologico» alla que-stione sicurezza, e quindi l'as-sessore provinciale chiede l'av-vio di «una nuova fase», che pre-vederebbe addirittura il pattu-gliamento, nello step finale, del pattugliamento della zona della stazione. L'assessore comunale alla coesione sociale e alla sicu-rezza urbana, anche se cerca di minimizzare, non riesce a trat-tenere altre considerazioni, che per correttezza nei suoi con-fronti non metteremo tra virgo-lette, ma che abbiamo annotato durante la conversazione, In-nanzitutto, sgombra il campo dall'ipotesi di vecchie ruggini con l'esponente dell'Id7,7 o di re-troscena che possano aver spin-to Fantini ad attaccare, verreb-be da dire a sangue freddo - e in ogni caso con pochissimo stile -

Corradini. Al quale le accuse sembrano scivolare addosso, da-to che non sono arrivate né da partito né da un'associazione, ma da un assessore provinciale che non si sa bene quali corliDe-tenze possa vantare i.n materia di sicurezza urbana.

Piuttosto che attaccare, Fanti-ni avrebbe fatto meglio, come sottolinea lo stesso Corradini, proporre una collaborazione tra. enti e magari mettere sul piatto quei 300mila curo che, ad occhio

e croce, servirebbero per realiz-zare il piano proposto.

Il sospetto è che l'assessore provinciale abbia voluto i suoi cinque minuti di visibilità me-diatica e abbia trovato nell'at-tualità dell'ordinanza anti-alcol. l'appiglio giusto per mostrarsi. Perché è poco chiaro a Co•radi-ni quali competenze Fantini possa vantare in materia di si-curezza urbana, visto il. suo cur-ricultun e le competenze del suo assessorato, così come riportate

sul sito istituzionale della Pro-vincia. Fantini, dipendente ALI-A, si legge, «si è occupato di si-curezza sul lavoro e formazio-ne» e conio assessore le sue de-leghe sono, nell'ambito della «Sicurezza sociale, la sanità, i servizi sociali, la casa». Ancora più oscuro risulta a noi il fon-damento della sua sicumera di sceriffo. Per dirla con il suo lea-der, lui, Fantini, «che c'azzec-ca?».

(a num)

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PRIMA PAGINA Reggio Emilia e Provinc

press unE 19/07/2012

Rimpasto di giunta a Napoli, tra Pd e ldv prove di dialogo

Il reggiano Enrico Panini (ex Cgil) assessore dì De Magistris

n emiliano alla corte del re di Napoli, ma non si

tratta di una prima assoluta:11 primo, infatti., fu Walter Gana.- pini, chiamato a indossare i panni. di assessore regionale all'ambiente - con la delicata partita dei rifiuti per strada - dall'allora presidente della Re-giatle Campania Antonio Sas-solino.

Ora il bis, con un altro reg-giano di mezzo. E non più la Regione Campania, ma Napo-li. Il sindaco partenopeo, Luigi De Magistris, ha chiamato in giunta Enrico Panini, reggia-no, segretario nazionale della Cgil e per oltre un decennio leader di. categoria del lavora-tori della scuola. Panini è an-che membro dell'assemblea nazionale del Partito demo-cratico, ciò che rappresenta anche un segnale politico rile-vante. De Magistris, infatti, è uomo dei:Italia dei Valori di D i Pietro; e sullo scacchiere na-zionale le grandi manovre in vista delle prossime elezioni politiche sono iniziate. Ad e-sempio, con la reciproca aper-tura di credito tra Pd e Ude, en-trambi a scapito dell'Idv.

La scelta di. De Magistris configura quindi Napoli come un laboratorio di nuove, possi-bili alleanze.

Per Panini è stata riservata la delega al lavoro inuna realtà tra le più difficili quanto ad oc-cupazione e disoccupazione, fenomeni solo ingigantiti dal-la crisi ma strutturali per la realtà sociale ed economica napoletana.

Con Panini ha fatto l'ingres-so in giunta anche Salvatore Palma, nuovo responsabile del

bilancio. Palma e Panini prendono ri-

spettivamente il posto di Ric-cardo Realfonzo, uomo simbo-lo fino ad oggi in giunta e Giu-seppe Narducci., il pubblico ministero che già si era dimes-so nelle scorse settimana

Enrico Panini nasce in Francia, a Rebus, nel 1954. Nel. 1972 si iscrive alla Cgli e nel 1974 assume la responsabilità di delegato nel suo luogo di la-voro. Nel 1979 entra nella Se-greteria della Cgil. Scuola di Reggio Emilia per diventarne segretario provinciale nel 1982. Sette anni dopo, nel 1.989, arriva al vertice regionale del-la categoria. Poi nel 1991 la

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scalata ai vertici nazionali del. sindacato. Nel 1991 diventa di- rigente nazionale del compar-

to scuola, nel. 1.992 entra in se-greteria nazionale come re-sponsabile dell'organizzazio-ne. Poi nel 1997 inizia il suo lungo regno nella Cgil scuola. Quei settore della Cgil contava. allora circa 90 mila iscritti, di-ventati nel 2008 oltre 170 mila.

Nel 2004 con Panini segreta-rio, dalla fusione tra la catego-ria Scuola e lo Snur (universi-tà e ricerca), nasce la Federa-zione lavoratori della cono-scenza (FLC). Eletto in Segre-teria confederale il 16 Giugno 2008 Panini ha lasciato la gui-da della Fic e ora potrebbe la-sciare definitivamente o tem-poraneamente il sindacato do-ve é cresciuto.

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press LinE 19/07/2012 GAllETTA DI MODENA

Padovan: «11 nostro grazie ai carabinieri» «Esprimo la nostra più ampia gratitudine alla stazione dei carabinieri di Castelfranco per l'individuazione e l'arresto dei responsabili della rapina al Monte dei Paschi di Siena risalente a due anni fa circa, così

come dei responsabili della rapina alla gioielleria Bergonzini del febbraio scorso». Questo il commento dell'assessore comunale alla sicurezza di Castelfranco, Barbara Padovan, agli arresti effettuati dall'Arma.

Emiliaa. Rottami: Ur riapre l'indagine sLni eurnidi di vetro

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Soltanto ama tassa per pagare il Nevi Park M Diciamo la verità: nuovo piano sosta è una tassa per pa-gare il parcheggio interrato del Navi Park. Come si può dire che semplificherà il parcheggio in centro se semplicemente tra-sforma quelli che erano par-cheggi liberi in parcheggi a pa-gamento? I lavoratori si vedran-no portare via 200 euro l'anno per posteggiare esattamente dove posteggiavano ieri gratis, cifra che raddoppierà in tre an-ni. Non ci sarà beneficio dal pun-to di vista della salute perché non c'è nessuna proposta con-creta per disincentivare l'uso dell'auto in centro E? abbattere così le emissioni dei prn10 che

come sottolineato da Legam-biente hanno già superato i limi-ti fissati annualmente. Anzi per difendere il piano sosta l'asses-sore Sitta ci tiene a precisare che l'abbonamento annuale alla sosta costa meno di quello per prendere il bus. Come se avere un servizio pubblico Cari) E? poco efficiente per i pendolari e chi deve andare o rientrare dall'ufficio fosse qualcosa di cui vantarsi. Abbiamo già visto che in una settimana sono state rac-colte circa mille firme contro q LA E?51:0 piano e sono numerose anche le lettere di protesta dei commercianti che hanno attivi-tà nella zona limitrofa al centro e che magari vedranno una par-te dei loro clienti spostarsi ver-so le aree commerciali. Non cre-diamo che questo tipo di scelta sia di qualche incentivo a chi ha attività e uffici nella zona limitro-fa al centro, oltretutto questa tassa verrà pagata con l'amara consapevolezza che probabil-mente neanche un euro dei tic-ket finirà nelle casse comunali. Per cui non si vede davvero qua-le sia il beneficio per la collettivi-tà. Poi vorremmo chiedere un ultima cosa all'amministrazio-ne. Nelle a ree delimitate dal nuovo piano sosta quale è la proporzione fra parcheggi gra-

ttliti E? quelli a pagamento?! E la distanza media dal centro degli uni e degli altri?!

Giuseppe Dorati coordinatore cittadino

1DV Modena

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press LinE 19/07/2012 GAllETTA DI MODENA

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11 Ncla Park npr2 i Sattend mi ,rite d'epge2 e -yaractd,

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press LITE

il Resto del Carlino 19/07/2012

Modena

,n)UNCHE MANFREDINI (LEGA): «UN DANNO PERI CITTADINI». LEONI (PDL): «ORA RINVIO SINE DIE»

«Piano sosta • .quo: faremo ricorso al T NON è bastato nemmeno il rinvio al 6 agosto della partenza del piano sosta (scelta dettata dalle lunghe file agli sportelli per l'adeguamen-to dei permessi ZII) a fermare le polemiche. Gli attacchi sono piovuti oltre che dalle oppo-sizioni politiche, anche dalle associazioni dei commercianti, inviperite a causa dell'amplia-mento della zona a posteggi a pagamento intor-no al centro. Ad aprire il valzer delle contesta-zioni è proprio Confcommercio, con il segreta-rio cittadino Alberto Crepaldi. «E' un errore — osserva — far pagare agli esercenti e ai di-pendenti delle attività una cifra decisamente pii] alta di quella prevista per i residenti. Il fat-to di lavorare 10 o 12 ore al giorno in un'attivi-tà attribuisce diritti molto simili a quelli di chi risiede in zona. Far pagare la sosta senza peraltro avere la certezza di trovare posto, equi-vale a creare disagio., oltre ad accrescere le diffi-coltà economiche per imprese e famiglie». Le frecciate arrivano anche da tutti gli schiera-menti politici, nessuno (o quasi) escluso. Gli

esponenti dei partiti si focalizzano soprattutto sul rinvio della partenza del piano. «11 Comu-ne ha avuto 6 anni per organizzare la partenza del 'meraviglioso' piano sosta ironizza Ni-cola Rossi, capogruppo di Modena Futura ----- e non è stato capace di rispettare i tempi di apertura». Una testimonianza di «manifesta in-capacità operativa» che sí è tradotta in «posti auto cancellati, costi ingiustificabili per i resi-denti, code per pagare e attività commerciali penalizzate».

SULLA stessa lunghezza d'onda il consiglie-re regionale Pd1 Andrea Leoni, che definisce il progetto di piazza Grande una «'operazione disorganizzazione'. Ora continua il berlu- sconiano si abbia il coraggio di cogliere la palla ai balzo e con un rinvio sine dir si conce-da alla città un benefico effetto duraturo». Non usa il guanto di velluto con Sitta e compa-gni nemmeno la Lega che, col capogruppo in Regione Mauro Manfredini, annuncia che si

sta addirittura valutando «un ricorso al "far». Il piano sosta, rincara la dose la camicia verde «è un esercizio delirante di cattiva amministra-zione». Gli fa eco il segretario cittadino Stefa-no Bellei che annuncia «battaglia contro un provvedimento iniquo del quale faranno le spese cittadini e commercianti del centro». Ma le accuse arrivano anche sinistra, con l'Ido che, col coordinatore cittadino Giuseppe Do-rati, definisce il piano sosta come una «tassa per pagare il parcheggio interrato del Novi Sad, voluto dall'assessore Si tta». Un'opera gra- zie alla quale «i lavoratori si vedranno portare via oltre 200 curo all'anno per posteggiare esat-tamente dove fino a ieri lo facevano gratis». Vittorio Ballestrazzi (Mod.enacinquestelle.it) si scaglia invece contro tutte le voci critiche «dell'ultimo minuto, che attaccano col senno del poi. Perchè queste persone non hanno pen-sato di coinvolgere a suo tempo le varie asso-ciazioni con un'istruttoria pubblica e una con-sultazione popolare?»

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«SUL TEVIA dell'autodromo le fbrze politiche di maggioranza si incontreranno il 26 luglio nella sede del Pd di Imola. Sul tavolo le scelte intraprese e quelle da intraprendere per il futuro turo dell'autodromo. Lidi/ ne prenderà parte portando una posizione chiara: il modello di sviluppo industriale rappresentato dall'autodromo è in declino, per questo non deve essere un tabù considerare di chiuderlo definitivamente. Successivamente l'Id1 7 rmderà noto il progetto per il

Cy territorio su questo tema che sarà portato, in vista della costruzione del programma elettorale per le amministrative del 2013, ai tavoli di alleanza con le altre forze politiche».

Giuseppe Casisi, coordinatore ldv circondario imolese

\\1.1

il Resto del Orlino

IMOLA

press LITE 19/07/2012

La posta dei lettori

Autodromo, la divisione continua

«NEGLI ultimi tempi, dell'autodromo se ne sente parlare quasi solo come fonte di stress, disturbo e tanto rumore per le orecchie di una parte della cittadinanza (per il cui disagio abbiamo il massimo rispetto e la 711,2SS11711c1 attenzione). La domanda che sempre più di frequente ci poniamo è: il glorioso Enzo e Dino Ferrari è ancora oggi un punto di onore per la nostra città? Può ancora essere considerata una risorsa per .Tmola o è solo un problema? E necessario riprendere un confronto dialettico sul "se e come" l'autodimo debba essere

mantenuto, rafforzato o dismesso. Un possibile strumento potrebbe essere un referendum consultivo, da tenersi dopo la tornata elettorale per evitare strumentalizzazioni politiche, che riapra in città un dibattito approfondito e coinvolgente».

PRC Imola — PdGIItnola— Verdi Imola Gruppo consiliare "la Sinistra, l'arcobaleno

«SIGNORA LULLO, essendo andato in Francia per lavoro, rispondo ora alla sua lettera pubblicata sul Carlino Imola del 4 luglio nella quale diceva che ci dovevamo vergognare per il circuito. In questo Stato, come in ntolti altri in cui sono andato, conoscono Imola solo per il circuito che considerano uno dei tre più belli al mondo. Per Imola e circondario è una risorsa economica grandissima. Se il rumore le dà flutidio, come a quelli del comitato, vendete le case e andate a vivere a Monte Battaglia.... Ma lì, torse, vi darà fastidio pure il cinguettio degli uccellini»:

Claudio Poleselli

Le lettere )max 15 righe) vanno indirizzate a

il Resto del Carlino via Quarto, 4 40026 IMOLA Fax: 0542-30093

E11101 [email protected]

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press LinE 19/07/2012 la Nuova Ferrara

STASERA "TRE AVERGERS" SCONTATO AWLICI C1NEMAS ME Occasione speciale per gli rn-ianti del cinema d'azione e dei supereori al la mu itisala Uci

ri e M a 5 in via Darsena_ viene infatti celebrato H "The Avengers" day e per tutta la giornata, con soli due euro è possibile acquistare presso tutte le 40 niultisale del Circuito Uci Cinemas (quindi anche Ferrara) H biglietto valido per assistere agli spettacoli del film diretto da joss tA/hecion, prodotto da Marvel e distribuito dalla Wall: Disney Pictures. Info sulla pagina di Facebook e al numero 892960.

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di Ravenna ~ere press LinE

19/07/2012

E' in programma questa mattina alle 11 l'incontro di Matteucci e della cooperativa giallorossa con i vertici della Figc

Ravenna, oggi il viaggio della speranza a Roma L'obiettivo è sempre quello di ottenere l'Eccellenza, ma non è scontato che arrivi

RAVENNA. La pattu-glia dell'alba è un ottimo romanzo di Don Win-slow, particolarmente a-datto tra l'altro al clima estivo. Ma è anche un modo alternativo per de-finire la spedizione che partirà oggi di buon mat-tino per il viaggio della speranza calcistica ra-vennate. E' infatti fissa-to per le 11, nella sede della Figc a Roma, l'in-contro tra i vertici fede-rali e quelli del Ravenna Calcio Società Coopera-tiva, accompagnati dal sindaco Matteucci e dall'assessore allo sport Guerrieri. Sul tavolo c'è la collocazione del nuo-vo Ravenna nei campio-nati Dilettantistici 2012/2013: la richiesta è l'Eccellenza, il timore la

Promozione, la paura ad-dirittura la Prima Cate-goria.

Partita aperta. Si parte da due dati di fatto: una nuova matricola dovreb-be partire dalla Terza o al massimo dalla Secon-da Categoria ma, grazie alla mediazione del sin-daco Matteucci, al Ra-venna che è nato dalle ceneri del secondo falli-mento è stata prospetta-ta una via privilegiata. E' sul grado di questo privilegio che si va a di-scutere oggi: da parte ra-vennate, mettendo in campo blasone, bacino di utenza, impianto di gioco ma anche il Cente-nario della nascita (2013), si rivendica la possibilità di giocare in Eccellenza, come accad-

de dopo il fallimento del 19 aprile 2001. La Figc e, di conseguenza, la Lega Dilettanti, sulla carta,

non avrebbe eccessive difficoltà ad accogliere la richiesta. Con due ec-cezioni però: la prima è

rappresentata dalle pos-sibili proteste delle so-cietà che si troverebbero di fronte il Ravenna. In questo caso, però, biso-gna ricordare che senza il fallimento un Ravenna avrebbe comunque gio-cato in Eccellenza, dopo la rocambolesca retro-cessione di due mesi fa. La seconda eccezione ri-guarda il curriculum non proprio esemplare (vedi scommesse, squali-fiche, radiazioni ed infi-ne Aletti) del calcio gial-lorosso da due anni a questa parte. Ecco per-chè la presenza del sin-daco Matteucci all'in-contro, oltre a dare un seguito ai colloqui tele-fonici delle settimane passate, è finalizzata a garantire sull'assoluta

integrità dei nuovi inter-preti (Bottaro, Bartolini e Brunelli in primis) so-cietari.

Scenari diversi. Spera- re nell'Eccellenza, come si vede, è lecito ma non scontato. E' consigliabi- le, quindi, prendere in considerazione anche un torneo di Promozio- ne. Lastricato, però, da problematiche più pe- santi rispetto alla cate- goria superiore, comin- ciando dall'obbligo qua- si morale di vincere ad ogni costo per prosegui- re con la mancata dispo- nibilità di alcuni punti fermi (Mandorlini? Shi- ba?) che darebbero inve- ce ben altra consistenza tecnica ad un Ravenna collocato in Eccellenza.

Sandro Camerani

Pagina 37 LegaPro, è il giorno del giudizio

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press LIETE 19/07/2012

a Resto del Carlino

RAVENNA

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Oggi è tlgiorno decisivo per te sorti della nuova società.

Una delegazione ravennate guidata dal sindaco andrà a

confrontarsi con i vertici detta Federazione

Pellegrinaggio cdallorosso a Roma ,

Ravenna TRA il sogno dell'Eccellenza e l'in-cubo della Prima categoria c'è l'umiliazione della Promozione. Il calcio cittadino è sospeso fra le tre categorie dilettantistiche regio-nali. Lo resterà per poco. Nella giornata odierna inf .atti, si sapran-no quali avversarie transiteranno dallo stadio 'Benelli' nella stagio-ne che porta al centenario del foot-ball giallorosso. Sembra quasi in-credibile, ma è la crudissima real-tà. il Ravenna — cent'anni di sto-ria, appunto, 53 campionati di se-rie C e 7 di serie B— è costretto a mendicare una categoria dilettan-tistica (fra la sesta e l'ottava serie nella scala del calcio nazionale) a causa dei disastri avvenuti negli ultimi dodici mesi.

IL VIAGGIO della speranza è co-minciato stamattina all'alba. Il sindaco Fabrizio Matteucci, l'as-sessore allo sport Guido Guerrie-ri, il presidente della cooperativa Giorgio Bartol i n l'assistente Alessandro Brunelli e il direttore generale g Giorgio Bottaro sono partiti alle 6. Tutte le strade porta-no a Roma, e via Allegri sede della Federcalcio e dell'ufficio del presidente federale Giancarlo Abete — è la destinazione finale. Al meeting, in calendario per le 11, sarà presente anche il presi-dente della Lega Nazionale Dilet-tanti, Carlo Tavecchio. Nelle loro mani c'è quindi il futuro del Ra-venna sport 2019: questa, lo ricor-diamo, la denominazione della nuova società giallorossa.

MA IL protagonista del rendez vous sarà verosimilmente Alberto M.ambelli, vice presidente della Lega Dilettanti — di fatto nume-ro 3 della Federcalcio nonché ravennate doc. Al dirigente di Ca-stiglione di Ravenna non si chie-dono corsie preferenziali, ma solo l'attenzione che il calcio ravenna-te, opportunamente ripulito dalle scorie lasciate in eredità da Sergio Metti, meriterebbe. Se è vero che lo scorso anno, proprio la Feder-calcio peraltro sorda alle per-plessità lanciate anche dal sinda-co nel momento in cui Aletti ini-ziò le grandi manovre di affossa-mento del Ravenna — regalò la se-rie D al patron di Casalpusterlen-go con tanto di maxi sconto da

300mila curo sull'iscrizione, è al-trettanto vero che il calcio raven-nate, al netto della clamorosa in-giustizia del 'caso-Cosenza' del '94, ha già pagato un dazio salatis-simo nel 2001, cioè nel momento del precedente fallimento targato Giuseppe Romano. Quel Raven-na, raccolto poi da Gregori e Pel-liccioni, precipitò dalla serie B (con retrocessione in Cl sul cam-po) direttamente nel campionato di Eccellenza, attraverso un tripli-ce balzo all'indietro.

Uue umgiouto Ad Abete, Tavecchio e Mambetti verrà chiesto di poter giocare come minimo in Promozione

ALLORA è probabile che alla fine, il nuovo Ravenna di Giorgio Bar-tolini otterrà la Promozione, ma-gari senza oneri aggiuntivi, ma l'ingiustizia sarà servita un'altra volta. E allora, a meno di una in-tercessione straordinaria ricama-ta da Alberto Mambeili, bisogne-rà rassegnarsi alle sfide stracittadi-ne con Classe e Fosso Ghiaia, e a qualche gita fuori porta a Lugo, Bagnacavallo, Cervia, Faenza forse, Conselice, San Patrizio e La-vezzola. Senza peraltro la garan-zia che sia una stagione di transi-to, perché il campionato di Pro-mozione non si vince per grazia ri-cevuta. La squadra va costruita e il ritardo peraltro è già colossale.

Roberto Rornin

P.C.egrfre clic !allcrcsso a Roma

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press unE lAVOCEmin 19/07/2012 Ravenna

ECCELLENZA CERCASI

Oggi l'incontro a Roma sul ripescaggio

RAVENNA (mm) Il viaggio della speranza comincia questa mat-tina presto, alle 6. Sulla macchi-na che scenderà a Roma saliran-no il sindaco Matteucci, l'asses-sore allo sport Guerrieri, Brunelli e Bottaro, dirigenti in rappre-sentanza della Ravenna Sport 2019. Ad attenderli, in tarda mattinata, nella sede della Figc i vertici del calcio italiano: Abete, Tavecchio e Mambelli. Il viaggio della speranza è portare a casa il sì ufficiale dell'ammissione in Eccellenza della nuova entità calcistica, appunto la cooperati-va, che si è accollata l'onere di far ripartire il calcio in città. Ot-tenere quel sì non sarà facile, anche solo per il fatto che negli ultimi 12 anni il Ravenna ha già usufruito di due ammissioni straordinarie. "Non vedo l'ora di definire questo aspetto - am-mette Guerrieri - anche perchè questa decisione sta tenendo ferme tutte le scelte e le mosse che devono essere fatte e com-piute per la prossima stagione, non ultima quella dell'utilizzo del Benelli". Benelli, il cui manto erboso, senza manutenzione da due mesi, è definitivamente an-dato in malora. "Il tecnico che ha fatto il sopralluogo stima in 25.000 euro il costo per rifare il manto erboso e in tre mesi il tempo necessario per i lavori". Morale: qualunque sia la catego-ria, il Ravenna sa già di giocare in trasferta i primi due mesi.

Pagina 6 13IEFEE MCI La nuova sfida di Pelliccioni è la Real Spal °""

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RAVENNA

Madre tentò di soffocami' figlio . .

"Lefestivit .àlwehesonoundovere eivileda,servore'

press unE lAVOCLotin

19/07/2012

Ravenna

CONSIGLIO COMUNALE GUERRIERI OGGI A ROMA IN ASSISE PARLA CORSINI

A seguito dell'impossibilità del-l'assessore Guerrieri a partecipa-re alla seduta odierna del consi-glio comunale (sarà a Roma per l'incontro coi vertici Fgci) i lavori dell'assise subiranno alcune mo-difiche. In apertura sarà dunque l'assessore Corsini a rispondere ad alcune interrogazioni.

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press unE lAVOCLon - 19/07/2012 Ravenna

Ridolfi (Pdl) "L'assessore piange: arriva una stangata?"

Raffaella Ridolfi capogruppo del Pdl in Consiglio

L'Imu sta portando qualcosa in meno del previsto nelle casse comunale e l'assessore al bilancio Claudia Zivieri ha ventilato il rischio che dopo settembre Palazzo Man-fredi possa avere bisogno di altri soldi per colmare il vuo-to lasciato da ulteriori tagli di trasferimenti dallo Stato. Quanto basta per alzare il livello d'allarme del Pdl. "Non vorremmo - attacca la capogruppo in Consiglio comu-nale Raffaella Ridolfi - che il pianto eil lamento servissero ancora una volta per ritoccare al rialzo qualche balzello, ad esempio proprio le aliquote Imu dopo aver già au-mentato l'Irpef per il 23,1% dei contribuenti, averla man-tenuta costante allo 0,5% per il restante 44,3% e aver pre-visto uno sconto di uno 0,1% sullo 0,5% a coloro con un reddito inferiore ai 15.000 euro, regalandogli un misero caffe al mese dopo aver stangato tutti con il nuovo pia-no/rincaro della sosta in centro. La nostra preoccupa-zione nasce anche dalla sapiente regia comunicativa di questa Giunta, che per far cassa si trincera dietro slogan buonistici che con la loro dose di ipocrisia tutto giusti-ficano soprattutto gli sprechi recenti e passati". Il Pdl a-veva chiesto una verifica sul contenimento della spesa comunale. "L'assessore ha fatto spallucce, sostenendo che tanto era già stato fatto - aggiunge la Ridolfi -. C'è invece ancora tanto di superfluo da tagliare come ad e-sempio le spese di 'condominio' che si aggirano sui 12.000 euro l'anno a Le Maioliche per uno spazio inuti-lizzato e inutilizzabile di promozione della città, che rap-presenta il danno e la beffa ordita dalle amministrazioni di sinistra che hanno governato Faenza dal 1994 a oggi".

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di Forlì e Cesena

Dopo il devastante incendio al Kiss Kiss e da Nevio

L'Idv attacca il sindaco e chiede i pompieri fissi CESENATICO. Polemica politica dopo l'incendio che

ha distrutto il Kiss Kiss e il ristorante da Nevio. Alex Napolitano dell'Italia dei Valori lamenta che «solamen-te dopo un disatro si ricorre ai ripari affinchè il pro-blema non si riproponga. Gravissima è stata l'impos-sibilità di utilizzare le manichette dell'acqua da parte dei Vigili del fuoco, fuori uso probabilmente per usura nel tempo e mancata manutenzione». Poi attacca il sin-daco: «Mi chiedo se si possa considerare la sicurezza dei cittadini un tema in secondo piano e mi interrogo su quali siano le priorità di Buda. Ci si attendeva dal sin-daco un maggiore attenzione nei confronti di chi gestiva e gestisce la manutenzione di attrezzature (pompe ac-qua) poste nel territorio comunale, dopo che in cam-pagna elettorale lui stesso aveva accusato la precedenza amministrazione di non vigilare su queste società». L'auspicio è che «la città venga messa in sicurezza nel più breve tempo possibile» e ci si chiede «cosa sarebbe potuto accadere se avesse preso fuoco un condominio o un hotel». E l'altro auspicio è di avere «un vero distac-camento di vigili del fuoco» a Cesenatico.

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La Giunta regionale in fibrillazione dopo l'accelerazione imposta con la scelta del consiglio comunale forlivese per la Provincia di Romagna

Vasco Errani vuole gestire il riordino Imola parteciperà invece alla città metropolitana di Bologna mentre Ferrara è in attesa

di Enrico Pasini

FORLÌ. L'accelerata di Roberto Bal-zani e del consiglio comunale forli-vese sulla Provincia unica romagno-la, non è certo passata sotto silenzio.

Il presidente della Regione Vasco Er-rani ha, infatti, convocato per oggi a Bologna tutti i presidenti delle Pro-vince emiliano-romagnole.

Il vertice, che cade 24 o-re prima che sia il Consi-glio dei ministri a riunirsi per deliberare le indica-zioni relative al taglio del-le Provincie previsto dal-la "spending review", fis-sando precisi parametri geografici e demografici per gli accorpamenti, è stato voluto da un Errani dato in fibrillazione dopo la mossa d'anticipo dell'assise forlivese.

Timori bolognesi. Sem- bra che il presidente non voglia farsi sottrarre dai Comuni il timone di un'o-perazione di riassetto isti-tuzionale alla quale tutto-ra guarderebbe con un certo scetticismo, temen-do forse che la Provincia unica romagnola possa assumere di fatto i conno-tati di una sub-Regione che depotenzierebbe il ruolo di guida forte del territorio detenuto da via-le Aldo Moro. Per questo oggi Massimo Bulbi sarà a Bologna per definire as-sieme ai colleghi quale ruolo e linea d'azione as-sumere in attesa che il Go-verno delinei i criteri dei tagli e poi siano i Consigli delle autonomie locali, en-tro i 40 giorni seguenti, ad elaborare concretamente la proposta d'accorpa-mento corredata da un pa-rere definitivo espresso della stessa Regione.

Vasco Errani

Il "caso" ldv. Insomma, la strada è tracciata, ma non appare ancora in di-scesa. L'ordine del giorno approvato da Forlì presto sarà sottoposto al vaglio dei consigli comunali di Cesena, Ravenna e Rimini (tra le Province si sa solo che lo voterà Forlì-Cese-na) e bisognerà capire co-me, Pd a parte, si porran-no le altre forze politiche di maggioranza. A Forlì, infatti, Italia dei Valori ha votato contro facendo so-spirare il segretario del Pd Marco di Maio. «Ci a-spettavamo più flessibili-tà rispetto alla linea na-zionale imposta da Anto-nio Di Pietro che ritengo vada rivista - commenta -. L'Idv non ha tenuto conto della peculiarità del caso romagnolo e forlivese, ma non per questo la maggio-ranza entrerà in crisi».

Imola e Ferrara. Il pro-

getto, poi, non può ignora-re i casi Imola e Ferrara. Martedì, proprio dopo il voto in consiglio, il sinda-co imolese Daniele Man-ca era ospite alla Festa De-mocratica al Ronco. Del piano s'è informalmente parlato. «Sì, Manca ha pe-rò confermato che non so-no intenzionati a rientra-re nel progetto - spiega Di Maio -. Imola resta ferma nella scelta di fare parte della Città metropolitana bolognese». Più comples-so è il caso della Provincia di Ferrara. La presidente Marcella Zappaterra co-munica che l'argomento non è ancora all'ordine del giorno, che si attendo-no prima le linee governa-tive e che si cercherà di e-vitare «scelte divaricanti» interne. E proprio questo è il nodo: da Argenta ai li-di cresce la spinta per en-trare subito in orbita ro-magnolo-ravennate, ma forse l'ente s'aggregherà con Modena e Reggio Emi-lia. Ciò non esclude affatto che siano poi i singoli Co-muni a chiedere l'annes-sione alla Provincia Ro-magna attraverso un refe-rendum. Se succedesse, tutta la Riviera sarebbe sotto un unico tetto istitu-zionale. Si creerebbe il più grande polo turistico italiano-europeo. Un'oc-casione da non sprecare.

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Vasco Erraninftde gestire il riordino

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di Forlì e Cesena

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di Forlì e Cesena

anziché dividersi come al so-lito, qui si cerca di andare ver-so l'unità. Per modernizzare, risparmiare, ridurre le nego-ziazioni sterili e inefficienti. La gente ci chiede questo e noi dobbiamo procedere, seppel-lendo per sempre il ventesimo secolo alle nostre spalle».

FORLÌ. Ben 163 "mi piace". Il sindaco Roberto Balzani ha af-fidato a Facebook la sua gioia per il voto del consiglio di mar-tedì sulla mozione per la Pro-vincia unica romagnola. E i cittadini apprezzano. Sul voto Balzani scrive: «In Italia credo sia la prima volta che accade:

FORLÌ. L'approvazione della mozione sulla Provincia unica fa esultare anche Gian Carlo Mazzuca, il deputato del Pdl che ha condiviso il progetto di Roberto Balzani: «E' una noti-zia molto positiva - dichiara -Finalmente dopo tante discus-sioni si comincia ad agire im-

boccando la strada giusta, quella della riduzione dei costi dell'apparato pubblico e della valorizzazione dell'identità. Certo, la Regione Romagna sa-rebbe stata l'optimum, ma ora comporterebbe solo una dupli-cazione di costi. Insomma, sa-rebbe soltanto utopia».

Balzan i

Mazzuca

La gioia del sindaco Balzani affidata a facebook dopo il voto di martedì

«Indicazione che va verso l'unità vera»

Il deputato Giancarlo Mazzuca condivide la finalità del voto forlivese

«Strada giusta, la Regione sarebbe utopia»

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Vasco Erraninftde gestire il riordino

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I PUNTI

IL prossimo ottobre anche Cesena entrerà in

funzione "icarus ., il sistema di telecontrotto

dell'accesso alta zona a traffico limitato

IL

,

sistema di telecontroUo appena entrato in

funzione a Cervia ha rilevato il. 60% di ingressi

di auto in centro senza autorizzazione

Giunta, difesa preventiva di le S

«Servirà solo a far rispettare le regole» ramministrazione comunale ammonisce: «Evitiamo polemiche» iL SIRIO' alla cesellate (ovvero il sistema di telecontrollo dell'ac-cesso alla Zii denominato 'Ica-rus') entrerà in funzione ad oum-bre, ma fin d'ora l'amministrazio-ne comunale mette le mani avanti su possibile polemiche. E scongiu-ra di non ripetere il 'solito film' per cui «qualcuno - alcuni partiti ed alcune associazioni, di solito - si erga a paladino dei cittadini, chiedendo di non rispettare le re-gole».

IL RISPETTO delle regole è in-fatti il motivo di fondo della presa di posizione del sindaco Paolo Lucchi, assieme agli assessori Ivan Piraccini (sicurezza) e Mau-ra Miserocchi (viabilità), che rea-gisce con fastidio anche alle criti-che per le multe ai negozi indecor-si del centro. Per quanto riguarda

`Icarus', gli amministratori assicu-rano che «l'avvio sarà accompa-gnato da una fase graduale di con-divisione del sistema e di informa-zione, poiché, anche per noi, il so-gno è quello non di fare multe ma di vedere passeggiare i cesenati

IL sistema dì telecontrollo dell'accesso alta Di avrà tre mesi dì 'rodaggio'

visitatori del nostro bel centro sto-rico e residenti - con maggior tran-quillità di quanto non accada og-gi». Ci saranno dunque incontri informativi e un 'rodaggio' di tre mesi nei quali l'automobilista che transiterà dai varchi senza essere autorizzato la prima volta riceve-

rà solo un'ammonizione. «Ma, ter-minata questa fase, per il rispetto che si deve ai cittadini rispettosi delle regole, che a Cesena sono tanti, per fortuna, inizierà quella delle sanzioni».

«CI PERMETTIAMO — prose-guono gli amministratori — di lanciare un appello: poiché que-sta Amministrazione comunale ha nel proprio Dna (oltre che nel proprio Programma di mandato) un impegno a fare di Cesena un luogo nel quale tutti, con un indi-spensabile recupero di senso civi-co, siamo impegnati a rispettare le regole minime di convivenza ci-vile (quelle che, per esempio, pre-vedono che non si possa entrare in auto in strade a traffico limita-to, che non si possa parcheggiare dove la sosta è pericolosa o impe-

dita, che non si debbano gettare ri-fiuti per strada o fuori dai luoghi deputati al loro ritiro), ci auguria-mo che nei prossimi mesi. attorno a questo tema possa essere 'proiet-tato un nuovo film'. Non quello delle critiche a prescindere, ma piuttosto quello del colloquio con i cittadini e tra i diversi livelli poli-tici ed istituzionali, utile a :miglio-rare i canali di confronto ed infor-mazione e non a mettere conti-nuamente in discussione regole che tutti, a parole, accettiamo. E che i cittadini, ne siamo certi per i commenti che ci sentiamo rivol-gere in queste settimane, passeg-giando per le vie della nostra città e frequentando assemblee ed in-contri vari, percepiscono come una certezza in una fase storica che, purtroppo, a tutti noi di cer-tezze ne riserva ben poche».

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Ciii UI, plevtatim «3,1 solo n fart sn,t ,a, le re E,le

Le telecamere di

controllo di una zona a

traffico limitato e

l'assessore al traffico

Maura Miserocchi

press LinE 19/07/2012

n Resto del Carlino

CESENA

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press LinE 19/07/2012 IAVOCE ilomgna

Rimini e San Marino

Riforme: Pd e IdV si chiamano fuori L'aula del Senato licenzierà il testo sulle riforme costituzio-nali il 25 luglio. Lo ha deciso l'Aula che ha confermato il calendario della Conferenza dei capigruppo proposto dal presidente del Senato Renato Schifani. Hanno votato a fa-vore Pdl, Lega e Coesione Nazionale contro Pd, Idv, Udc e Terzo Polo. Pd e IdV d'ora in avanti non parteciperanno più ai lavori in segno di prote-sta.

Pagina 5 ITALIA NONDO

Fnil all'Italia: alleala o resti in mutande

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