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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 06.12.2012 Pagina 1 di 22

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rassegna stampa 06.12.2012

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Page 1: rassegna stampa 06.12.2012

Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

06.12.2012

Pagina 1 di 22

Page 2: rassegna stampa 06.12.2012

Bologna

Piacenza

Reggio Emilia

Modena

Imola

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

Duello sui dehors (ma c'è un'ora in più di birra)06/12/12 Corriere di Bologna 3

Donadi lancia l'Opa sui dipietristi bolognesi Poi la mano tesa a Cinque stelle ribelli06/12/12 Corriere di Bologna 4

Coprifuoco sui dehors: chiusura all'una anche per i chioschi06/12/12 Il Resto del Carlino Bologna 5

Donadi06/12/12 Il Resto del Carlino Bologna 6

Federica Salsi Dubbi su primarie on line06/12/12 Il Resto del Carlino Bologna 7

Protesta Ascom luci spente nei negozi06/12/12 Unità edizione Bologna 8

Polemiche dopo la sentenza della Consulta06/12/12 Libertà 9

«Per i rifiuti pagheremo 40-45 euro in più a famiglia»06/12/12 Il Resto del Carlino Reggio 10

«Consulenze per 150mila euro, maquel Piano ancora non c’è»06/12/12 Il Resto del Carlino Modena 11

Immagini in musica con Cisco06/12/12 Il Resto del Carlino Modena 12

Contributi, sì unanime in Regione a risoluzione bipartisan per chiedere proroghe al Governo06/12/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 13

«Poc, 150mila euro spesi per niente»06/12/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 14

«Spesi 150mila euro per Poc non completati»06/12/12 Modena Qui 15

Remesina, via ai lavori Tornerà a doppio senso06/12/12 Modena Qui 16

Due assessori e un consigliere lasciano l’Idv per Donadi06/12/12 Il Corriere Romagna Imola 17

Esodo Anche Ivan Vigna migra in “Diritti e libertà” di Donadi06/12/12 La Voce di Romagna Imola 18

Il senatore Berselli approva le Primarie Mirri lo segue: “Ma non in questo stato”06/12/12 La Voce di Romagna Imola 19

“Un grave errore la tassa di soggiorno”06/12/12 La Voce di Romagna Ravenna 20

Corso sulla Costituzione06/12/12 La Voce di Romagna Cesena 21

Donadi: “Tra poco mezza IdV con noi”06/12/12 La Voce di Romagna Rimini 22

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06/12/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Duello sui dehors (ma c'è un'ora in più per la bir Non trova pace il nuovo regola-

mento dei dehors approvato dalla giunta e portato ieri in commissione dall'assessore al Commercio Nadia Monti e dall'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini. Nonostante l'am-ministrazione lasci più libertà nella scelta dei colori, riammetta la plasti-ca tra i materiali consentiti nella strut-tura che potrà restare fissa tutto l'an-no e conceda i dehors anche a quei locali che non hanno il bagno interno (purché ne mettano a disposizione uno nelle vicinanze e senza obbligo di consumazione), ieri sono state scintille in maggioranza sull'orario di chiusura.

I dehors infatti non potranno apri-re prima delle 7,30 del mattino e non potranno chiudere oltre di notte. Una norma che vale per tutte le attivi-tà che hanno dei posti a sedere al-l'esterno, compresi, quindi, i chio-schi, i cocomerai e i gelatai. Una fine-stra oraria su cui ieri è insorta Sel, che ha trovato sponde anche nel Pd, «Stabilire la chiusura all'i di notte per tutti ha detto la vendoliana Ca-thy La Torre — significa segare le gambe ad alcune attività. Prima alme-no erano previste delle deroghe, men-tre con il nuovo regolamento non ce ne saranno più: le aperture saranno uniformate in tutta la città». Quindi la richiesta: «Si sposti l'orario almeno fino all'1,3o, d'estate ci sono meno problemi anche per i residenti», dice La Torre.

Ad appoggiare le rimostranze di Sei ieri è intervenuto il consigliere del Pd Benedetto Zacchiroli: «Un chio-

sco è un dehor in sé: far chiudere lo spazio esterno a questi locali signifi-ca imporre loro una chiusura antici-pata». Ma a sollevare le critiche di. Zacchiroli è stata anche la novità stu-diata dalla giunta sui bagni: nel nuo-vo regolamento i locali che non li hanno (perché non erano obbligatori quando hanno avuto la licenza, come nel caso del «Gran Bar» di via D'Aze-glio), dovranno dotarsi di un wc

esterno al locale nelle vicinanze, do-ve indirizzare i clienti e chiunque lo chieda, «senza obbligo di consuma-zione».

Mentre sui bagni l'assessore Gabel-lini non ha risposto alle critiche, su-gli orari di chiusura dei dehors ha am-messo: «E vero che è importante il contesto, ma non possiamo fare un regolamento di casi particolari. E un dilemma».

In realtà, però, a sentire l'assessore al Commercio Nadia Monti, il nuovo regolamento sui dehors sarebbe addi-rittura rnigliorativo nel capitolo sugli. orari di chiusura. «E sempre stata pre-vista la chiusura dei dehors all'i di notte spiega la Monti ma prima gli esercenti non potevano più som-ministrare nulla già dalla mezzanot-te, mentre adesso quel vincolo viene meno». Insomma, chi è seduto nel

dehor può ordinarsi una birra fino a. cinque minuti prima della chiusura. «E poi si tenga presente che adesso con la liberalizzazione precisa l'as-sessore dell'Idv — i locali all'interno possono chiudere quando vogliono, se pur nel rispetto delle regole». Quanto ai chioschi (più che altro esti-vi) con posti a sedere all'aperto, an-che la Monti dice: «Non possiamo fa-re un regolamento di casi particolari, ma trovare regole uniformi, cercan-do di mediare. I residenti e la Con-fconsumatori ci chiedono la chiusura dei dehors alle 22, gli esercenti la chiedono alle 2 di notte: abbiamo tro-vato una mediazione su cui discutere-mo anche in consiglio comunale».

Daniela Corneo C RIPRODUZIONE RISERVATA

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Pagina 7 La sfida di Fa a park., gli esclusi li;

06/12/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

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Donadi lancia l'«Opa» sui dipietristi bolognesi Poi la mano tesa ai Cinque stelle ribelli

Strappo

Al movimento «Diritti e libertà» di Massimo Donadi (foto) hanno già aderito tra gli altri, uscendo dall'Idv, Franco Grillini e l'assessore provinciale Giuseppe De Biasi

Tempi duri per l'Italia dei Valori in Emilia-Romagna. Ieri l'ex capogruppo del partito alla Camera, Massimo Do-nadi, ha annunciato a Bologna l'avvio di un'Olia ostile sul partito di Di Pietro anche in questa regione.

L'ex esponente dipietrista assieme ad altri ha fondato il nuovo soggetto politico Diritti e libertà e sta accoglien-do nella nuova formazione una buona parte del gruppo dirigente. Ieri al lancio del partito che si presenterà alle prossime elezioni politiche all'interno del centrosinistra c'erano diversi esponenti dell'ldv che hanno scelto di ab-bandonare Di Pietro: il consigliere regionale, Franco Gril-lini, l'assessore provinciale Giuseppe De Biasi, la vicesin-daco di Casalecchio Carmela Brunettì, la vicesindaco di Minerbio, Roberta Brunori, Ivan Vigna, assessore a Imo-la e l'ex consigliere comunale Domenico Trapasso. Altri arriveranno secondo Donadi. «Ai primi di gennaio ha. detto ieri in Provincia l'ex capogruppo dell'Idv alla Came-ra — la nostra formazione rappresenterà la parte mag-gioritaria di quella che è stata l'Italia dei 'Valori, anche in Emilia-Romagna dove già molta parte del gruppo diri-gente è passata con noi».

I motivi che hanno portato alla nascita del nuovo parti-to sono sostanzialmente due e Donadi li riassume così: «Negli ultimi tempi 'l'idv ha distrutto il patrimonio di cre-dibilità accumulato in 12 anni e si è trasformato in un partito padronale che ha rotto con il centrosinistra e si è messo a inseguire il voto di pancia di Grillo». Non è un caso e potrebbe rappresentare un risvolto politicamente interessante il fatto che il nuovo movimento cominci a corteggiare alcuni dei grillini scomunicati da Grillo co-me Giovanni Favia e Federica Salsì. Donadi si è rivolto direttamente a loro, ha detto che si è ritrovato nelle loro esperienze e ha sottolineato l'importanza della loro batta-glia «per far valere la democrazia in un partito totalitario come quello di Grillo». Che sia il primo passo per ospitar-li nelle liste di Diritti e Libertà?

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BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

06/12/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

SCONTRO IN MAGGIORANZA SUL NUOVO REGOLAMENTO

Coprifuoco per i dehors: chiusura all'una anche per i chioschi

SPARISCE l'obbligo di fideiussione sulla rimozio-ne dei dehors, ma se sarà necessario sgomberarli do-vrà farlo il gestore a proprio carico ed entro 24 ore. Più libertà nella scelta dei colori, almeno all'esterno del centro storico, e torna la plastica come materiale ammesso. E ancora: sì ai dehors anche per quei bar che non hanno il bagno all'interno, ma a patto che i gestori ne mettano a disposizione uno nelle vicinan-ze, anche per chi non paga la consumazione. La giun-ta M.erola corregge il regolamento sui dehors, ma si apre uno scontro di maggioranza sul punto più con-troverso. La nuova versione portata in commissione dagli assessori Nadia Monti (Commercio) e Patrizia Gabeilini (Urbanistica) dopo l'ok definitivo della giunta, prevede che i dehors aprano non prima delle 7.30 del mattino e che chiudano entro l'una: una nor-ma che vale anche per i chioschi, cocomerai e gelatai compresi. Ovviamente insorge Sel, che trova sponde anche nel Pd. «La chiusura all'una per tutti significa

segare le gambe ad alcune attività» dice Cathy La Torre esprimendo le «enormi perplessità del mio gruppo». Replica dell'assessore Gabellini, che apre parzialmente: «E' vero che è importante il contesto, ma non possiamo fare un regolamento di casi parti-colari. E' un dilemma». Insomma si torna sempre sul nodo degli orari della città. Nel Pd c'è chi appog-gia le rimostranze di Sel, come il renziano Benedetto Zacchiroli che osserva: «Un chiosco è un dehors in sè» per cui fare chiudere lo spazio esterno a questi locali significa imporre una chiusura anticipata, an-che d'estate. Sta con la giunta invece Raffaella Santi Casali (Pd), per cui «l'una è un orario ragionevole». Polemiche anche sulla decisione di concedere il dehors anche a chi non ha la toilette (visto che alcu-ni locali sono storici) purché ci sia un bagno nelle vicinanze a cui indirizzare clienti e turisti, anche sen-za consumazione: poiché ci sono pochissimi bagni pubhlici U problema ricade sugli esercenti...

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il Resto del Carlino

BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

06/12/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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BOLOGNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

06/12/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

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l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

06/12/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Protesta Ascom 1uci spente nei negozi BOLOGNA

P.B.M. [email protected]

Luci natalizie spente domenica pros-sima nel centro di Bologna, per mani-festare contro «un'amministrazione comunale a cui chiediamo ormai da un anno e mezzo un maggiore dialo-go». E l'ennesima protesta dei com-mercianti, guidati da Ascom, contro i T-davs e Sirio, Andrà in scena non so-lo nella 'T' ma anche via d'Azeglio, al Quadrilatero, n, via Farini e in zone meno centrali come via Castiglione San Felice» «L'iniziativa- spiega Il di-rettore di Ascom Giancarlo Tonelli - vedrà anche l'esposizione da parte de-gli di locandine volte a infor-mare i cittadini dei problemi dei nego-zianti».

E le proteste sul commercio e sulla. mobilità infiammano anche altre zo-ne della città. I commercianti e i resi-denti dell'area del Palasport ieri han-no annunciato che, se non otterranno udienza dal sindaco Me rol a, attueran-no blocchi stradali «sistematici e per vari giorni», contro l'estensione della zona a traffico limitato (Ztl) al qua-drante di città che ruota attorno a via San Felice. Con l'avvento della. Ztl, si teme una trasformazione radicale: meno negozi, meno uffici e, quindi, meno posti di lavoro, oltre ad un peg-

gioramento della qualità della vita e ad un aumento del degrado. Tutte co-se che elencate in una lettera 31 sinda-co. A dar loro man forte sono pronti ad arrivare abitanti ed esercenti di via Irnerio, Sant'Isaia e Zanardi, tutte aree che temono contraccolpi negati-vi dall'amplimento della Ztl vicino a. via San Felice,

E ieri, a creare polemiche, ma que-sta volta a Palazzo D'Accursio, è stato anche il nuovo regolamento sui dehors. La maggioranza, in Commis-sione., si è divisa su un punto contro-verso. Il testo presentato, dopo l'ok della Giunta, dagli assessori Nadia Monti (Commercio) e Patrizia Gabel-lini (Urbanistica) prevede che i dehors aprano non prima delle 7 e 3(1 del mattino e chiudano entro l'una di notte. Una norma che vale anche per i chioschi, cocomerai e gelatai compre-si. Ma Sel si ribella: «La chiusura alt' una per tutti significa segare le gam-be ad alcune attività» scandisce la ca-pogruppo Cathy La Torre, esprimen-do le "enormi perplessità del mio gruppo". Gabellini ammette il proble-ma ma fa presente che ha le mani lega-te: «È vero che è importante il conte-sto, ma non possiamo fare un regola-mento di casi particolari. E un dilem-ma». E nel Pd c'è chi appoggia le pro-teste di Sei, come il renziano Benedet-to Zacchiroli che osserva: «Un chio-sco é un dehors in se» per cui, far chiu-dere lo spazio esterno a questi locali significa imporre loro una chiusura anticipata anche d'estate, quando non danno alcun disturbo». Con l'am-ministrazione, invece, un'altra renzia-na, Raffaella Santi Casali: ,, L'una è un orario ragionevole, purché effettiva-mente cessi l'attività».

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

06/12/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

Polemiche dopo la sentenza della Consulta ;ulle intercettazioni Ingroia parla di decisione politica e l'Anm lo "bacchetta" OMA - Il caso è chiuso. Le pole-iiche, no. 11 giorno dopo la deci-ione della Consulta, che nel onflitto d'attribuzione Capo .ello Stato-Procura di Palermo a accolto il ricorso di Napolita-.o e ha chiesto che le intercetta-ioni delle sue conversazioni on Nicola Mancino, captate ca-ualmente, siano distrutte, la vi-enda continua a suscitare rea-ioni. Pesa quella arrivata dall'ex rocuratore aggiunto di Paler-lo, Antonio Ingroia, ora in Gua-mala per un incarico Onu, che

ltervistato da pin testate parla i «sentenza politica». Il magi-trato tocca questo tema anche .el libro-intervista da poco lise - D «io so», in cui ai giornalisti iiuseppe Lo Bianco e Sandra

Rizza racconta la sua verità sulla stagione delle stragi e l'inchiesta Stato-mafia: «La difesa del Quiri-nale - sostiene - non sempre è sembrata ispirata da comprensi-bili ragioni di tenuta del quadro politico-istituzionale» e <certi sostegni sono apparsi piuttosto interessati», volti ad «attaccare la Procura di Palermo».

«Le opinioni del dottor Ingoia sono opinioni del dottor Ingroia, io non qualifico le sentenze, so-no atti di giustizia e come tali vanno accolte e rispettate ed e-seguite, ovviamente nel momen-to in cui se ne conosce per inte-ro il contenuto», precisa il pro-curatore capo di Palermo, Fran-cesco Messine°. «Eseguiremo le prescrizioni e le statuizioni della

Consulta - aggiunge - non appe-na ne avremo cognizione com-pleta». Quindi, subito dopo che saranno note le motivazioni del-la sentenza.

Contro la tesi della sentenza politica si schiera il Csm, con il vice presidente Michele Vietti che difende la «autonomia e in-dipendenza» della Consulta e sottolinea che la decisione va let-ta come un «regolamento di confini tra poteri dello Stato» stabilito attraverso un iter - il conflitto d'attribuzione - a cui «hanno fatto ricorso molte auto-rità».

Dall'Anm arriva un invito a e-vitare ogni strumentalizzazione su questa vicenda così come sul caso Ilva e sui suoi possibili svi-

luppi, visto che anche qui non è escluso un ricorso alla Corte co-stituzionale. «Va respinta ogni strumentalizzazione - è scritto in una nota diramata dall'Associa-zione nazionale magistrati - vol-ta ad attribuire a tali elevati mec-canismi di garanzia logiche poli-tiche o di contrapposizione fra poteri». E il numero uno del-1'Anm, Rodolfo Sabelli, rafforza il concetto affermando che «at-tribuire alla decisione del massi-mo organo di garanzia costitu-zionale un significato politico è impossibile e del tutto fuori luo-go».

Soddisfatta il ministro dell'In-terno Anna Maria Cancellieri: è una sentenza «molto bella e molto attesa». Contrastanti le

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voci della politica. «Ci aspettia-mo che tutti coloro che hanno manifestato scandalo quando abbiamo fatto una critica. a que-sta o quella sentenza, si facciano sentire» dopo le parole di In-groia, dice Fabrizio Cicchitto, ca-pogruppo Pdl alla Camera, Enzo Bianco del Pd reputa «imbaraz-zanti» le dichiarazioni di Ingroia, e Alfredo Mantovano, Pdl, ritiene che ora Ingroia potrà «recitare la parte che gli riesce meglio: quel-la di vittima dei potenti».

Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro parla invece di «soluzione forzata per una querelle inter-pretativa che va avanti da 15 an-ni». Per il segretario del Pdci, O-livier° Diliberto, la decisione «a-pre un problema serissimo ri-spetto al tema dell'eguaglianza dei cittadini». E il vice coordina-tore di Pii, Fabio Granata, chie-de che «aldilà di ogni valutazio-ne» si continui a «sostenere il la-voro della Procura di Palermo».

Pagina 2 Allarme per 260mila precari pubblici

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press unE il Resto del Carlino 06/12/2012

REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

SALASV FUTM DAL PROSSIMO ANNO ARRIVA LA TARES CON UN AUMENTO DEL 17 PER CENTO. «SOLDI CHE ANDRANNO ALLO STATO»

«Per i rifiuti pagheremo 40.45 euro in più a f a» SE IL PRESENTE si chiama Inni, il futuro annuncia nuove stan-gate. Quella sui rifiuti si chiamerà Tares e la cacciata in pensione del-la Tarsti non sarà indolore. «Con la Tares - dice il vicesind.aco e assesso-re al bilancio, Filomena De Sciscio - aumenterà del 17 per cento la tas-sa dei rifiuti. Alla fine avremo una bolletta più cara di 40, 45 euro a fa-miglia, tutti soldi che peraltro an-dranno allo stato». Passare dalla ta-riffa (Tarsu) alla tassa (Tares) porte-rà conseguenze pesanti per le azien-de: «Non si potrà più scaricare riva», specifica la 1)e Sciscio. La Tares sarà calcolata sulla superficie catastale e dovrà coprire i costi del-la gestione dei rifiuti.

ASPETTANDO i futuri salassi, il presente propone la scadenza per il. pagamento della seconda rata dell'hnu, Proprio nel periodo nata-lizio arriva il saldo, che peraltro rap-presenta la parte più consistente

L E AZ 1ENDE «Con passaggio da tariffa a tassa non sarà più possibile scaricare riva»

del pagamento. Le incertezze che hanno accompagnato la vita di que-sta imposta hanno portato a una suddivisione sbilanciata delle rate, con l'ultima - in scadenza lunedì 17 dicembre - che rappresenta il 60 per cento del totale.

FILOMENA DE SCIISCIO Vicesindaco e assessore al bilancio

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pressunE il Resto del Carlino 06/12/2012

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

CAML:n \ANCO

«Consutenze per 150mita euro,

ma quel Piano ancora non c'è»

CASTELFRANCO – INCARICHI su incarichi per il Poc, soprattutto il 'Poc 2'. Secondo Silvia San-tunione della lista 'Frazioni e Castelfranco', dal 2010 l'amministrazione avrebbe speso circa 150mila euro per non vedere ancora nulla. «Col Piano operativo comu-nale— spiega la San tunione il sindaco dovrebbe dare la propria impronta allo svi-luppo del territorio. Ma a gennaio 2010, in consiglio, Reggianini disse che dopo il Poc 1, 'una formalità', il Poc 2 sulle strategie concrete sa-rebbe stato approvato entro giugno 2010. Per le due tap- pe del Piano, nel 2009 è sta-to affidato un incarico ester-no da S8mila curo. E per il Poc 2 sono arrivate, fino al 2011, altre consulenze, per un totale di 150mila euro». «Ma quello stesso Piano — conclude la consigliera — due anni e mezzo dopo anco-ra non esiste. Perché? E co-me mai non sono state appli-cate penali per il ritardo?».

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il Resto del Carlino

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

06/12/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

a in musica con Cisco L'evento Ami 'Strati della cultura' inaugura la tre giorni stasera a Mirandola

COMINCIA con la musica dal vivo 'Strati della Cultura', l'appuntamento nazionale che l'Arci organizza ormai da cinque anni per confrontare le proprie proposte sulla pro-mozione culturale con il mondo delle istituzioni, della poli-tica, della cultura. L'appuntamento è stasera alle 21.30 all'interno del Teatro Tenda in via 29 maggio a Mirando-la. L'evento di immagini in musica si chiama 'Sound of Quake' e sul palco saliranno Piotta, Fragil Vida e Cisco. L'edizione 2012 dell'appuntamento Arci si svolge a Miran-dola, Carpi e Modena, fino a sabato 8 dicembre, e sarà dedi-cata a un approfondimento delle connessioni che esistono e vanno potenziate tra politiche culturali, sviluppo e raffor-zamento della democrazia, L'iniziativa è organizzata da Ar-ci Nazionale, Arci Emilia Romagna e Arci Modena, che hanno scelto di utilizzare alcuni spazi emblematici per cre-are un raccordo tra cultura, società e territorio colpito dal sisma. Si aprono i lavori alla Polisportiva di Quarantoli, vicino Mirandola, il giorno dopo ci si sposterà nel Teatro Tenda vicino al nuovo polo scolastico di Mirandola e saba-to si concluderà nei nuovi spazi del Museo Casa Enzo Fer-rari, a Modena. Tra gli ospiti che interverranno il presiden-te dell'Arci Paolo Beni, Gianiuca Solera della Fondazione

Anna Lindh, il sindaco di Mirandola Maino Benatii, Lu-ciana Castelli na, Matteo °dirai, responsabile Cultura del PD, Claudio Fava, responsabile Cultura SEL, Giulia Roda-no, responsabile Cultura IdV, l'economista e scrittore Gui-do Viale, la giornalista Francesca Fornario, Massimo Mez-zetti, assessore alla Cultura e Sport della Regione Emilia Romagna, Luca Bergamo, segretario generale di Culture Action Europe, Giordano Sangiorgi del MEI, Tommaso Tiotta' Zanello, Erica Mou, Stefano `Cisco' Bellotti, Frankie Fli Nrg, esponenti di associazioni, reti, istituzioni nazionali e locali. In occasione di 'Strati della Cultura' sarà lanciato il 'Mani-festo dell'Arci per la Cultura', che verrà condiviso attraver-so una lunga carovana culturale che attraverserà tutta la Pe-nisola. L'evento si potrà seguire in diretta radio streaming su www.apri.it e su Twitter: Arcimodena e #arcistrati2Ol2. 'Strati della Cultura 2012' è organizzato da Arci, Arci Emi- lia

-Romagna, Arci Modena con la collaborazione di Ucca e

Fondazione Unipolis. L'evento ha il patrocinio della Re-gione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Comune di Modena, Comune di Carpi, Comune di Mirandola, ANCI, UPI e Fondazione Museo Casa Enzo Ferrari.

17enoginilin mosou Por ti

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Page 13: rassegna stampa 06.12.2012

POST.SISMA Tra i primi firmatari i consigliere modenesi Palma Costi (Pd) e Mauro Manfredini (Ln).

Contributi, sì unanime in Regione a risoluzione bipartisan per chiedere proroghe al Governo

A 1 termine del dibattito se- guito alle relazioni della

giunta regionale sulla situa-zione nelle aree terremotate a sei mesi dalle terribili scosse di maggio, l'assemblea legi-slativa ha approvato all'una-nimità una risoluzione bipar-tisan sul tema della fiscalità, toccato da vari interventi dei consiglieri, documento sotto-scritto da esponenti di Pd, Le-ga nord, Pdl, Idv, Sel-Verdi, F-ds e Udc, con primi firmatari Palma Costi (Pd) e Mauro Manfredini (Ln).

Nel documento, con riferi-mento ai 6 miliardi di euro messi a disposizione con il De-creto legge 174 per il pagamen-to di tributi, contributi e pre-mi a carico delle imprese dan-neggiate dal sisma, si chiede che il Governo ricomprenda nel decreto e nella relativa leg-ge di riconversione anche la sospensione e la rateizzazione dei contributi previdenziali e

assistenziali e dei premi assi-curativi per i lavoratori di-pendenti in presenza di danni causati dal terremoto.

Nella risoluzione si eviden-zia, poi, ilfatto che i danni pro-vocati dal sisma alle imprese non si limitano ai soli beni materiali, ma che c'è una di-retta corrispondenza fra l'e-

vento sismico e le difficoltà e-conomiche e finanziarie del sistema produttivo del territo-rio. Di qui l'ulteriore richiesta al Governo difare in modo che "la legislazione e le misure di attuazione siano adeguate af-finché le imprese del cratere che abbiano registrato una pe-sante riduzione del fatturato o

della produzione lorda vendi-bile causata dal sisma, possa-no accedere al finanziamento agevolato e alla rateizzazione delle imposte dal 30 giugno 2013". Il documento chiede al Governo di definire i punti an-cora dubbi per assicurare le condizioni giuridiche e opera-tive.

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Pagina 12 CRONACA APIP/

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Cotribull,s1 unanbeh Regione a doldone bipadisan pa chiederepraoghe al Governo

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«Poc, 150mila euro spesi per niente»

Amblente.f ergliaglindocom

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CASTELFRANCO La lista civica di Silvia Santunione denuncia ritardi nel piano operativo comunale

«Poc, 1 50mila euro spesi per niente» «Questa amministrazione fa troppi ricorsi alle consulenze esterne»

A proposito di Poc. La li-r3... sta civica Frazioni e Ca-stelfranco fa il punto su quello che ritiene «un fon-damentale strumento di pianificazione territoria-le», ma che a Castelfranco non sarebbe stato gestito «come si doveva».

«Il piano operativo comu-nale - comincia la lista civi-ca per bocca della capo grup-po Silvia Santunione - deve essere elaborato nell'ambi-to di quanto previsto dal P-sc, che definisce le linee ge-nerali di sviluppo per tutto il territorio. Il Poc, invece, attiva concretamente le li-nee più strategiche per il territorio. La storia del Poc a Castelfranco è particola-re. Nella legislatura 2004-2009 è stato approvato il Psc. Ci fu poi una polemi-ca pubblica nella quale l'ex vicesindaco Turci chiese pubblicamente conto a Zer-ri, attuale vicesindaco, di un inspiegabile e incom-prensibile ritardo nell'adot-tare e approvare velocemen-te il Poc che, di fatto, non comportava alcun lavoro particolare».

Da allora, però, la lista ci-vica ha tenuto un preciso

88.782 euro. Sempre per il Poc numero 2 sono stati dati ulteriori incarichi: il 12/01/2010 ad un professio-nista per gli studi geologici per 7.650 euro, il 12/01/2010 incarico esterno ad un pro-fessionista per gli studi sul clima acustico per 3.570 eu-ro, il 12/01/2010 incarico e-sterno ad un professionista per gli studi su trasporti e mobilità per 3.000 euro. Suc-cessivamente, il 29/03/2011, sempre allo studio profes-sionale già sopra indicato è stato dato un altro incarico di 24.336 euro per uno studio sul commercio. Se a questo

di aggiunge un altro incari-co esterno da 20mila euro circa, sommando gli impor-ti di tutte le consulenze si ar-riva a quasi 150.000 euro. E il Poc numero 2 ancora non c'è».

In compenso, la lista civi-ca denuncia invece l'arrivo regolare del Poc numero 3, «che scavalca un lavoro pa-gato ma mai fatto. Come mai nella legislatura terminata nel 2009 è stato fatto il Psc, ben più complesso, spen-dendo di meno? Come mai non sono state applicate pe-nali per i ritardi di conse-gna ed anzi sono stati spesi

ulteriori soldi in altri inca-richi? E poi, nonostante al-tri soldi, come mai i lavori commissionati non sono an-cora stati terminati? In una situazione di sempre più gravi difficoltà di bilancic per gli enti locali, 150mila euro spesi per lavori non an-cora terminati e in pesantE ritardo è politicamente gra vissimo. Peraltro, il conti nuo ricorso alle consulenze, oltre ad un aggravio di costi, comporta il degrado dellE competenze degli uffici del-la pubblica amministrazio-ne».

(Sara Zuccoli,

conto degli investimenti portati avanti per giungere alla programmazione. «Per il Poc numero 1 (una forma-lità) e il Poc numero 2 (ben

più importante e comples-so) è stato dato un incarico esterno ad uno studio pro-fessionale il 31/07/2009 -prosegue Santunione - per

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«Spesi 150mila euro per Poc non completati» La lista civica torna alla carica sulle spese per incarichi esterni CASTELFRANCO - La lista civica Frazioni e Castelfranco torna ad at-taccare la giunta sul tema delle con-sulenze. Nel mirino della consigliera Silvia Santunione questa volta c'è il lungo e tribolato percorso del Poc (Piano operativo comunale). Un per-corso che avrebbe richiesto una spe-sa di 150mila euro per incarichi ester-ni. «Nella legislatura 2004-2009 è stato approvato il Psc a seguito del quale alcuni ambiti territoriali dovevano entrare formalmente e automatica-mente in un primo Poc (il c. d. Poc 1) -spiega la Santunione -. In occasione di una seduta del Consiglio comuna-le del gennaio 2010 però il sindaco dichiarava pubblicamente che il Poc 1, 'una formalità', sarebbe stato ap-provato velocemente, mentre il Poc 2 (quello strategico che andava ad indi-

M:D sg'tíg zrk.: cents'e 330:Ck.<31. (73.tabla13

viduare le scelte concrete e operative di sviluppo del territorio e dunque ben più importante) sarebbe stato adottato entro giugno 2010». Documenti per i quali è stata neces-saria una spesa per consulenze di

150mila euro complessivi. Solo il pri-mo Poc però è stato approvato, men-tre il secondo sarebbe stato superato addirittura da un terzo documento. «In una situazione di sempre più gra-vi difficoltà di bilancio - afferma la consigliera -, 150.000 euro spesi per lavori non ancora terminati e in pe-sante ritardo è politicamente gravissi-mo. Peraltro - conclude Silvia Santu-nione -, il continuo ricorso alle con-sulenze oltre ad un aggravio di costi comporta il degrado delle competen-ze degli uffici della pubblica ammini-strazione. Solo mantenendo le pro-prie competenze tecniche la pubblica amministrazione può fare le proprie scelte in maniera indipendente e sen-za rischiare condizionamenti da quel-le lobby che traggono il proprio so-stentamento dai rapporti con gli enti pubblici».

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Svolta all'istituto Primo Levi: dal 2013 arriva il liceo scientifico

all'indirilzu dì Scienze

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Remesina , via ai lavori Tornerà a doppio senso Aprirà lunedì prossimo (neve per-mettendo) il cantiere in via Remesina che dovrà realizzare i lavori di ade-guamento del passaggio a livello. In poche settimane si potrà così portare a termine la pista ciclo-pedonale che collegherà Fossoli al centro urbano, realizzandone il tratto mancante che coincide proprio con il passaggio del-la stessa sulla ferrovia Modena-Man-tova. Altra questione viva nella poli-tica carpigiana, il senso unico di via Remesina è stato osteggiato dura-

LA C IC LABILE L'allargamento della

carreggiata per fare spazio alla pista metterà fine

al contestato senso unico

mente da residenti e commercianti della zona. La protesta, almeno in questo caso, è contata a qualcosa: i lavori consisteranno infatti nell'allar-gamento del passaggio suddetto in modo da permettere il ripristino del-la circolazione a doppio senso di marcia su via Remesina, al posto del-l'attuale senso unico con direzione Carpi. Dopo mesi di proteste, la deci-sione di ripristinare il doppio senso è stata presa a maggio, nel corso di un consiglio comunale, in cui vennero presentati e discussi due ordini del giorno ad hoc. Il primo, firmato da Antonio Russo del PdL, impegnava la giunta «a rispettare la volontà del-la petizione popolare che ha raccolto

1400 firme tra Carpi e Novi per ripri-stinare la viabilità precedente, intro-durre soluzioni anche temporanee». Un secondo odg firmato in questo caso dai capigruppo Pd e Idv Davide Dalle Ave e Andrea Bizzarri, condi-videndo la decisione di realizzare la pista ciclabile tra Carpi e Fossoli, la necessità di ultimare i lavori, il fatto che via Remesina non debba essere strada di attraversamento e che sia garantita la sicurezza di pedoni, cicli-sti e automobilisti, impegnava invece a «ripristinare il doppio senso di mar-cia nel tratto tra la ferrovia e Fossoli entro l'avvio dell'anno scolastico o appena realizzato il tratto di ciclabile che attraversa i binari ferroviari; a re-alizzare scelte di viabilità in grado di dissuadere l'uso di via Remesina co-me strada di attraversamento inter-comunale e volte a ridurre la velocità delle auto tra Fossoli e Carpi; a man-tenere la scelta di spostare all'esterno il traffico da altri comuni». Tornando ai lavori al passaggio a li-vello di via Remesina, bisogna sotto-lineare che le opere da realizzarsi comprendono anche interventi di moderazione della velocità nelle vie Remesina esterna ed interna (da via Rossetti a via S. Antonio), S. Anto-nio (da via Remesina esterna a via Pola esterna), ed in quest'ultima da via S.Antonio alla via XII Luglio 1944 (la cosiddetta Bretella nord). L'intervento prevede una spesa com-plessiva di 75mila curo, di cui 51mila a carico del Comune e 24mila ottenu-ti grazie alla disponibilità di privati.

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Alberi da abbattere: il Comune è sordo

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Vivo o Diverso: comitati allo scontro .nWtor

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C 2.9 i'_it.'-\ 5> i\ L\O 06/12/2012 orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

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pressunE

Due assessori e un consigliere lasciano l'Idv per Donadi

IMOLA. Due assessori e un con-sigliere comunale. Hanno lascia-to l'Idv per aderire al nuovo gruppo di Massimo Donadi, pre-sentato ieri a Bologna. Si tratta

di Ivan Vigna assessore e Luigi Bacci consigliere a Imola, Chia-ra Del Vecchio assessore a Castel San Pietro. Nella foto, Vigna è se-duto alla sinistra di Donadi.

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press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

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Esodo Anche Ivan Vigna migra in "Diritti e libertà" di Donadi L'avvento di "Diritti e libertà" si sente già anche a Bologna e dintorni: in alcune Giunte comunali della provincia (come Imola, Casalecchio di Reno, Minerbio), l'Idv non esiste più. E presto sarà così anche in tutta l'Emilia-Romagna, è con-vinto Massimo Donadi, fondatore del nuovo movimento che ha creato dopo l'addio all'idv. Un movimento che "og-gi, a 20 giorni dalla nascita - spiega Donadi alla conferenza stampa alla Provincia di Bologna di presentazione del nuo-vo partito - può dire di essere radicato in modo capillare sull'intero territorio della regione". Da Imola sono arrivati l'assessore Ivan Vigna e il consigliere Ugo Baco, da Castel San Pietro Terme c'è l'assessore Chiara Del Vecchio, mentre da Borgo Tossignano è giunta la consigliera comunale Ma-ria Teresa Sanfilippo. "Senza sollecitare e telefonare -- ha spiegato Donadi - si è creato un partito che oggi è già pre-sente in modo capillare in tutta Italia, e in quattro-cinque regioni ha azzerato la precedente struttura dell'Ido".

Ivan Vigna Assessore comunale alla Casa

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Sheato al lavoro: 'Noi non entriamo"

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Crisi Vecchi nsocclsfatto de la Regione La risposta dell'assessore re-gionale alle Attività produt-tive Gian Carlo Muzzarelli, ai-l'interrogazione del consi-gliere Pdl Alberto Vecchi sul caso Cnh, è arrivata. Pur-troppo, sottolinea l'esponen-te di opposizione, "in modo molto evasivo e distaccato". "Non credo che i 94 lavora-tori si accontenteranno del "la Regione farà la propria parte" o "si sta lavorando per la convocazione di un in- L contro" evidenzia l'espo- Uno sciopero nenie del centrodestra - così come scritto dall'assessore alle Attività produttive di viale Aldo Moro sulla questione". L'interrogazione di Vecchi risale al 31 ottobre e mirava a indagare l'atteggiamento e la conoscenza della Regione sul caso Cnh, coi lavoratori che vedranno la cassa integra-zione straordinaria esaurirsi tra 5 mesi; coi sindacati che chiedono con insistenza la convocazione del tavolo Mini-steriale e un incontro con la Regione in merito al progetto di reindustrializzazione del sito senza aver ricevuto ancora formali risposte; con la possibilità di elaborare un progetto con Aster per la reindustrializzazione del sito per la pro-duzione di veicoli elettrici in modo da continuare a dare una risposta occupazionale al territorio; e col fatto che sen-za un impegno delle istituzioni non sarebbe possibile far fronte al periodo successivo all'aprile del 2013, termine ul-timo degli ammortizzatori sociali. La replica dell'assessore Muzzarelli tocca tutti i punti, sot-tolineando come la Regione "farà la sua parte - norme per-mettendo - per l'esensione della cassa integrazione per il 2013". Sul progetto con Aster, l'assessorato ha sottolinearla to come sia "in attesa di potersi avviare ad operatività. Fino ad ora non possibile per la mancanza di apporti fi-nanziari necessari, da ricercarsi in ambito nazionale". Sugli incontri con i sindacati, viale Aldo Moro chiude riba-dendo gli appuntamenti sostenuti "tra luglio, agosto e set-tembre", ribadendo di aver sollecitato anche "il tavolo mi-nisteriale, confidando nel fatto che possa riunirsi al più pre-sto".

cori dalla Cnh

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Sheato al lavoro: 'Noi non c'entriamo"

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pressunE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

ITALIA DEI VALORI

"Un grave errore la tassa di soggiorno"

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44 e— :"11r1L. L'Italia dei Valori di Cervia intervie-ne sull'applicazione della tassa di soggiorno, ritenendola "un grave errore". "Il nostro paese, nel 2012, ha rag-giunto il valore del 55% della pres-sione fiscale effettiva e che si trat-ta del valore più elevato raggiunto dalla nostra storia economica re-cente e costituisce addirittura un record mondiale assoluto - spiega il consigliere Gianni Bosi dell'Italia dei Valori - Quindi, in un momento come questo, il turismo necessita di incentivi, anziché di penalizza-zioni. Pensare di introdurre una tassa di soggiorno, significherebbe aumentare il costo finale dell'offer-ta e di conseguenza togliere pote-re di acquisto ai turisti che sono già tassati tutto l'anno come citta-dini: l'effetto immediato sarebbe indubbiamente una sicura diminu-zione delle presenze. A loro volta, gli albergatori, per mantenere le tariffe competitive, sarebbero co-stretti a ridurle ben oltre il valore della tassa di soggiorno per com-pensarne l'effetto psicologico ne-gativo. Questi effetti si riperquote-rebbero a cascata, danneggiando l'intero settore turistico. Occorrono idee nuove, noi ne abbiamo alcu-ne, alle quali stiamo lavorando e a breve le presenteremo".

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CERVIA

L'ex cinema EunpammciltcatmSocjale

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E ROMAGNA FORLÌ & CESENA

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pressunE

Corso sulla Costituzione

L'Italia dei Valori di Cesena or-ganizza presso la propria se-de in via Quattordici 15, un corso strutturato in 9 incontri sulla Costituzione della Re-pubblica Italiana, che avrà ini-zio questa sera alle 20.30, ri-volgendosi ad una fascia am-pia di interlocutori: coloro che si avvicinano per la prima vol-ta alla nostra Carta fonda-mentale ma anche a coloro che, attraverso la Costituzio-ne, cercano utili elementi di ri-flessione su tematiche attuali.

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CIZSE.

Tutto pronto perlinizio lavori del Cumpus

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LAWOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

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press unE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

Donadi: "Tra poco mezza IdV con noi" "Ai primi di gennaio 'Diritti e libertà' rappresenterà la parte maggioritaria di quello che è stata l'Italia dei Valori". E' il futuro del nuovo soggetto politico dei fuoriusciti ex-di-pietristi che hanno scelto di restare nel centrosinistra, trac-ciato dal loro 'fondatore', o come vuole farsi definire, por-

tavoce Massimo Donadi: "Nei fatti - ha spiegato presentato a Bologna il nuovo partito -stiamo facendo quel congres-so che chiedevamo da un an-no e lo stiamo vincendo".

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ITALIA NONDO

Fumala nera verbi Berlusconi

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