pseudo-dionigi, neoplatonismo e l’imperfezione dell’anima

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Pseudo-Dionigi, Pseudo-Dionigi, neoplatonismo e neoplatonismo e l’imperfezione l’imperfezione dell’anima dell’anima John M. Rist in From Athens to Chartres: Neoplatonismo and Medioeval Thought Studi in onore di Edouard Jeauneau Leiden – New York – 1992 Eugenio Fallarino

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Pseudo-Dionigi, neoplatonismo e l’imperfezione dell’anima. John M. Rist. in From Athens to Chartres: Neoplatonismo and Medioeval Thought. Studi in onore di Edouard Jeauneau. Leiden – New York – 1992. Eugenio Fallarino. Edouard Jeauneau ha studiato l’influenza - PowerPoint PPT Presentation

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  • Pseudo-Dionigi, neoplatonismo e limperfezione dellanimaJohn M. Ristin From Athens to Chartres: Neoplatonismo and Medioeval ThoughtStudi in onore di Edouard JeauneauLeiden New York 1992 Eugenio Fallarino

  • Edouard Jeauneau ha studiato linfluenzadi Dionigi lAreopagita sui testi religiosi successivi.Ma non detto che Dionigi pensasse a s nello stesso modo in cui stato interpretato.Corpus dionysiacum composto fra il482 (Henoticon dellImperatore Zenone)e il532 (concilio di Calcedonia)(sono pi probabili gli ultimi anni)

  • Due accuse:Dionigi un monofisitaAccusa di Ipazio, vescovo di Efeso (533) Dionigi seguace di Apollinare di LaodiceaQuesto ha influenzato numerosi studiosi moderni che hanno cercato di identificare Dionigi: Stiglamayr Severo di Antiochia Honigmann Pietro lIberico (del monastero di Maiuma, porto di Gaza) Riedinger Pietro Fullo (patriarca di Antiochia)Lo stesso Roques si limita ad affermare che, presi alla lettera gli scritti di Dionigi, non si pu negare la sua ortodossia (ossia: Dionigi sembra essere ortodosso)

  • Due accuse:2. Dionigi un Neoplatonico (seguace di Proclo)Accusa rivoltagli da Lutero da intendersi come:Dionigi cristiano solo di nome, ma platonico di fattoSecondo Lutero, nel misticismo di Dionigi non vi era posto per una vera e propria theologia crucis, n per una spiegazione della grazia.In realt, dire che Dionigi un neoplatonico non vuol dire necessariamente negare che si ritenga un vero cristiano.

  • 2 questioni distinte:Storica Dionigi si credeva cristiano? Pensava forse di poter usare le teorie neoplatoniche per promuovere il cristianesimo?Teologica Ammesso che si credesse cristiano (calcedoniano o monofisita, qui non rilevante), la sua cristianit era corrotta da elementi pagani (come vorrebbe Lutero)?Relazioni fra le 2 accuse:Potrebbe sembrare che NON ci sia alcuna relazione fra le 2 accuse: lattacco di Lutero potrebbe far parte della sua critica alla piet monastica (accettata tanto dai calcedoniani quanto dai monofisiti)

    In realt Dionigi piazza i monaci ben in basso nella sua scala gerarchica sotto i preti (N.B.:pi si scende nella scala gerarchica, tanto pi ci allontaniamo dalla perfezione).

  • La cristianit di DionigiVanneste cerca di distinguere fra gli scritti pi e meno cristiani del corpus dionysiacum(Gerarchia celeste & gerarchia ecclesiastica VS Teologia mistica & Nomi divini)Dionigi, senza dubbio, si credeva un genuino cristiano, basti pensare alle sue gerarchie.Bisogna per distinguere fra come un autore stato letto e le intenzioni dellautore stesso.

    Linno alla Trinit allinizio della Teologia mistica e il gran numero di riferimenti alle Scritture nei Nomi divini dimostrano che Dionigi pensava che si potesse legittimamente leggere il cristianesimo in chiave neoplatonica.

    Il corpus dionysiacum dunque da considerare concepito sia come cristiano che come neoplatonico (in particolare forte linfluenza di Proclo).

  • I neoplatonici trattano Platone come un autore sistematico: questo comporta chenon venga posta attenzione al contesto drammatico dei dialoghidebbano cercare di risolvere le contraddizioni di Platone (spesso da un dialogo allaltro si sposta notevolmente la risposta che Platone d agli stessi problemi)

    Fra questi problemi, il pi importante per lo studio di Rist come far ascendere lanima verso la moralit e la spiritualit, dopo che si sia corrotta.

    Platone affronta questo tema nel libro X della Repubblica.

    Platone sostiene che:lanima non sia mai del tutto distrutta o danneggiata dal male;il nocciolo duro di noi stessi resta intatto come una perla nellostrica.

  • Resta per il problema che questo nocciolo pu essere condizione necessaria per lascensione morale dellanima, ma certamente non condizione sufficiente.

    Plotino, ottimista, sottovaluta il problema:da una parte critica coloro che aspettano risoluzioni divine per i propri problemi (opinione che ritiene codarda e veicolo di lassismo morale);Dallaltra dice che dobbiamo usare le nostre forze in accordo con i precetti divini per purificare la nostra anima, aggrappandoci al nocciolo duro di essa.

    Porfirio e Giamblico criticano queste idee di Plotino, ma non concordano fra di loro n sullentit del danno ricevuto dallanima, n su quanto conti lausilio divino.

  • TeurgiaTeurgia parola forse coniata da Giuliano il teurgo nel II sec d.C: si riferisce al fare, alloperare atti divini.Due ordini di problemi:

    il teurgo che opera latto divino o Dio che usa il teurgo per operare latto divino?Quali effetti pu avere latto teurgico riguardo la nostra anima? Porfirio (riguardo il secondo punto) la teurgia serve a purificare il corpo astrale e pu costituire il primo passo per la purificazione dellanima.Ma la teurgia NON necessaria: tramite la sola filosofia si pu far risalire la propria anima fino allUno.

  • Giamblico non basta che luomo pensi correttamente; per risalire verso lUno, bisogna soprattutto agire correttamente: la teurgia sempre necessaria.A differenza degli dei, noi commettiamo errori ed abbiamo bisogno dellaiuto divino per la nostra ascensione.Formalmente, secondo Giamblico, abbiamo bisogno sia della teurgia che della theoria per la nostra ascensione (anagwg), ma i simboli teurgici sono indecifrabili dallintelletto.Plotino possiamo ascendere senza alcun intervento divinoPorfirio difficile ascendere senza intervento divinoGiamblico non possibile ascendere senza intervento divinoNB: Come ha sottolineato Smith, lintervento divino avviene in Giamblico per volont divina, graziosamente. Dio, o sono gli dei, ad usare il teurgo per operare latto divino, non vale il contrario.

  • Via universalisCome possibile tornare ad una vita che segua nobili princpi?

    Platone societ gestita da dei filosofi.

    Neoplatonici strada percorribile da pochi eletti

    Porfirio via universalis: strada di salvezza aperta a tutti gli esseri umani (ma relativa allanima, non al corpo!), ma ammette di non essere riuscito a trovarla.

    Giamblico la via universalis ci stata mostrata da Dio, attraverso la teurgia.

    Porfirio esiste una societ basata sulla teurgia: quella dei bramini in India (conoscenza dei riti in mano ad alcune famiglie legate fra di loro da dei legami matrimoniali)

  • Generalmente gli studi sulle fonti di Dionigi si sono concentrati su Proclo (Koch e Stiglmayr)Ai fini di questo studio pi influente il ruolo svolto da Giamblico.Allepoca, era considerato ortodosso unire varie posizioni neoplatoniche: per cui non deve stupire che Dionigi usi come fonti entrambi gli autori.

    Generalmente Proclo riprende le dottrine di Giamblico, ma esiste unimportante eccezione: Giamblico parla di unineffabile principio al di l dellUno (di cui Proclo non fa cenno), per cui lUno non sarebbe un nome appropriato.Dionigi dice che Dio pi unito dellUno, riprendendo la concezione di Giamblico suddetta.

    (anche Damascio fa considerazioni del genere, ma lidentificazione di Dionigi con Damascio proposta da Hathaway deve essere considerata errata)

  • ErosAnche Dionigi si occupa della salvezza dellanima, e crede in una salvezza derivante dallaiuto di Dio che ci salva tramite la teurgia.

    Riprende Proclo nellidea che il termine eros possa essere utilizzato per definire lamore che discende provvidenzialmente dal mondo dell intelligibile al mondo del sensibile e che sia causa dellispirazione degli uomini a tornare a Dio.

    Dio chiamato eros anche da Origene nel Cantico dei Cantici.

    Per Dionigi eros e agape sono sinonimi: riprende la frase di Ignazio di Antiochia loggetto del mio eros stato crocifisso per avvallare tale uso del linguaggio.

    (Tale uso del termine deriverebbe da Ieroteo, sempre che sia personaggio realmente esistito)

  • HierotheusDionigi parla di un certo Ieroteo (gi citato in S.Paolo, Atti 17.34), a cui attribuisce due opere: Elementi di Teologia e Inni Erotici.Ne parla in due sessioni dei Nomi Divini costruite a patch-work, il che fa pensare che probabilmente Ieroteo personaggio fittizio.

    Ieroteo parla della divinit di Ges che, a causa del suo amore per lUmanit (filanqrwpa), sceso e si fatto uomo. Ieroteo parla di come, attraverso leucarestia, Ges ci abbia insegnato come la divinit incarnatasi possa trascendere e tornare alla sua fonte. gli atti liturgici vengono interpretati da Dionigi come atti teurgici, intesi come laiuto divino necessario di cui parla Giamblico.

  • Ieroteo, ammesso che sia persona realmente esistita, viene letto da Dionigi in chiave cristiana

    Viene utilizzato come fonte mistica per unire la filantropia alla teoria dellEros; per cui i riti religiosi, ed in particolare leucarestia (sunaxis), diventano la via universalis per lascensione dellanima ricercata dai neoplatonici (fine la comunione con Dio)

    Nella Gerarchia Celeste e nella Gerarchia Ecclesiastica possiamo trovare (secondo Rorem) conferma di tale idea: la teurgia (Nuovo Testamento) completa la teologia (Vecchio Testamento).

    Lesperienza cristiana, intesa come ritorno neoplatonico dellanima a Dio, pu essere mediata dai gerarchi della Chiesa alla comunit dei fedeli.

  • Dionigi era un monofisita?Non deve stupire che Dionigi possa pensare di sintetizzare nel suo pensiero cristianesimo e neoplatonismo: lo stesso S.Agostino era convinto che questa operazione fosse possibile.

    Per il sistema di Dionigi non necessaria la natura umana di Dio: ha bisogno di una teoria del Dio in terra, non di una teoria di Dio come uomo (teoria trinitaria pi importante di teoria cristologica).

    Nellepoca in cui Dionigi scrive (V-VI sec) si dibatteva violentemente sulla natura di Cristo: il fatto di non utilizzare un linguaggio partigiano esclude che possa essere uno dei capi del movimento monofisita (come Severo di Antiochia): voleva dare alle sue indagini filosofiche un valore tendenzialmente universale.

    Comunque, per quanto detto finora, sembra evidente una certa tendenza di Dionigi al monofitismo.

  • Lettera 6 SosipatroLettera 7 Policarpo

    Lettera 8 DemophilusCritica agli attacchi contro le filosofie e le religioni non ortodosse: la verit verr comunque fuori. Poich la nostra conoscenza limitata non possiamo essere certi che la nostra cristologia sia completa. Demofilo = Callicle (secondo Platone, Gorgia). un prete obbediente alle autorit gerarchica. Lordine va preservato: non si pu criticare un superiore anche se esso sia entrato nellimmoralit. Dio comunque non ha piet dei lupi anche se vestiti da pecora.Scopi di Dionigi sono: difendere i neoplatonici; difendersi da eventuali accuse di eresie; stemperare le tensioni interne al mondo cristiano (lotte fra sette)

  • Lettera 4

    La figura di Cristo appare ben poco in linea con quanto stabilito dal concilio di Calcedonia:Dionigi rifiuta di parlare di una o due nature, di adottare un vocabolario calcedoniano od anti-calcedoniano;eppure, ancora una volta, si interessa SOLO alla natura divina di Cristo: nellIncarnazione, Ges si fatto dio per noi (qeoplasta kaqms).

    Due punti:LIncarnazione letta da Dionigi alla luce della teurgia;Il termine ndrik in qeandrik nergea si riferisce alla forma umana dellazione divina (seconda figura trinitaria)

    A Dionigi serve solo la natura divina da Cristo: non interessato alla dottrina dellespiazione, ma solo alla capacit salvifica di Dio.

  • Vita angelica sulla TerraCome, un po iperbolicamente, ha notato Markus, si parla molto poco di morale in Dionigi: pi importante di uneccellenza morale partecipare alle liturgie.

    Uno degli effetti desiderati dalla castit non il mero controllo dei desideri sessuali, ma lo sradicamento delle reazioni fisiche dovute agli stimoli sessuali.

    Ovviamente, per, le liturgie non vengono solo viste, ma anche vissute.

    Il monachesimo si ispira al pensiero di Dionigi, basti pensare allimportanza che i monaci danno alleucarestia.Anche in questo i monaci sembrano rifarsi a Dionigi, il quale pensava che linsensibilit a paura e desiderio fosse tipico dei veri cristiani(cfr. lettera a S.Giovanni)

  • ConclusioniDionigi era un vero neoplatonico convertito in quella che lui considerava essere la forma di Cristianesimo pi genuino (ricorda il primo S.Agostino)

    Per Dionigi il Cristianesimo risolve il problema del ritorno dellanima (ascesa).

    Dionigi non parla mai della caduta, ma sembra di poco conto e essenzialmente di natura sociale.

    Le fonti cristiane predilette da Dionigi sono: S.Giovanni e in modo pi ristretto rispetto a quanto penseremmo - S.Paolo.

    Dionigi era probabilmente un monofisita, pi interessato alla natura divina che a quella umana del Cristo.

  • AppendiceHierotheus e ApollophanesLettera 7 PolicarpoApollofane, un sofista, accusa Dionigi di parricidio, ossia di aver usato la filosoofia greca contro i greci.Tale accusa era stata rivolta da Porfirio a Origene.Dionigi dice che stato Apollofane a rigettare ci che divino: come la visione delleclisse ad Heliopolis (Siria) durante la crocifissione. da leggersi come un appello ai platonici a lui contemporanei a seguire il sentiero cristiano.Apollophanes da Apollo, -polla = non molti = Uno.I nomi in Dionigi sono sempre rivelatori.

  • AppendiceHierotheus e ApollophanesSecondo Roques, Ieroteo sarebbe Stefano bar Sudaili

    Ma anche il nome di Ieroteo potrebbe essere rilevante

    Ieroteo = Santo Dio

    Se Ieroteo Dio, come pu essere anchegli allievo di S.Paolo?

    Probabilmente, Dionigi vuole dire che Paolo lo ha aiutato a convertirsi e dunque a vedere Ieroteo (Dio) negli scritti neoplatonici.

    Del resto i titoli Inni erotici e Elementi di teologia non possono essere puramente neoplatonici, ma sono la cristianizzazione di testi neoplatonici.