progetto prevenzione dei paramorfismi screning alcamo

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Centro Studi Centro Studi Centro Studi Centro Studi Ide Ide Ide Ide@zione @zione @zione @zione Associazione ONLUS Centro Studi Ide@zione” Centro Studi Ide@zione” Centro Studi Ide@zione” Centro Studi Ide@zione” Associazione ONLUS Associazione ONLUS Associazione ONLUS Associazione ONLUS “LO SCREENING COME PREVENZIONE DEI PARAMORFISMI IN ETA’ SCOLARE” Anno Scolastico 2009/10 Progetto “Prevenzione dei paramorfismi in età scolare” Relatori: Dott. Nicola Voluti prof. Antonino D’Angelo Sede Legale CORSO GARIBALDI n° 367 91014 Castellammare Del Golfo (TP) Sede operativa VIA G. CARUSO n° 43 91011 Alcamo (TP)

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Nelle scuole dell'obbligo del Comune di Alcamo è' partito lo screening sulla prevenzione dei paradismorfismi inerente al progetto "Prevenzione dei paradismorfismi giovanili in età scolare".Responsabile: dott. Nicola Voluti, dirigente Medico Ortopedico presso l'Ospedale di Salemi (TP).Collaborazione: prof. Antonino D'Angelo, chinesiologo.http://www.centrostudiideazione.it

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Page 1: Progetto Prevenzione Dei Paramorfismi Screning Alcamo

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Associazione ONLUSAssociazione ONLUSAssociazione ONLUSAssociazione ONLUS

“LO SCREENING COME

PREVENZIONE DEI

PARAMORFISMI

IN ETA’ SCOLARE”

Anno Scolastico 2009/10

Progetto

“Prevenzione dei paramorfismi in età scolare”

Relatori:

Dott. Nicola Voluti prof. Antonino D’Angelo

Sede Legale CORSO GARIBALDI n° 367 91014 Castellammare Del Golfo (TP) Sede operativa VIA G. CARUSO n° 43 91011 Alcamo (TP)

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PREMESSA Partendo dal presupposto che dalla scuola dell'obbligo passa la popolazione in età evolutiva si può dedurre che la Scuola non può esimersi dal far sue le spinte di ordine sociale, culturale, e tecnologiche di una società sempre più esigente; come non può esimersi nel dare alle richieste sempre più specifiche dell'utenza una risposta responsabile atta a soddisfarle specialmente sul piano prevetivo… educativo… e formativo socio-culturale pluridisciplinare, stimolando un interesse particolare per un modello di vita salubre e dinamico. A livello istituzionale, in passato si è fatto poco, per non dir nulla, sulla Prevenzione.. e specialmente sulla prevenzione dei Paramorfismi giovanili, demandando ad iniziative personali altrui il compito di sopperire a tale incombenza.

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L'INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLA SCOLIOSI EVITA L'EVOLUZIONE NELLE FORME PIU' GRAVI, O QUANTOMENO, NEL CASO DELLE FORME

GIA' GRAVI RIDUCE AL MINIMO LA NECESSITA' DI INTERVENTI CHIRURGICI AMPLIANDO DI MOLTO LE POSSIBILITA' DI CORREZIONE.(CESPRI-DON GNOCCHI)

________________________________________ IL PROGETTO (sintesi) Il progetto mira a: 1. Elargire agli utenti i primi strumenti della prevenzione: "i Saperi". 2. Stimolare l'interesse alla" voglia di apprendere" anche con strategie ludiche. 3. Far riconoscere e classificare i Paramorfismi. 4. Fare osservare (cosa osservare ,come osservare, cosa fare). 5. Rendere partecipi le famiglie al processo di educazione alla prevenzione. 6. Instaurare un rapporto collaborativo con le strutture Sanitarie del territorio. 7. Far prendere coscienza, conoscenza e percezione del proprio corpo, delle proprie posture statiche e dinamiche, elargendo i più elementari concetti di ergonomia ( allo zaino, al posto banco, ecc.). 8. Effettuare degli studi e delle ricerche in merito all'effetto posturale dei carichi simmetrici ed asimmetrici agenti sul rachide in età evolutiva in ambito scolastico. 9. Effettuare l'analisi posturale con la trascrizione dei dati nelle specifiche schede, e pianificare una programmazione didattica, che tenga conto di quanto rilevato, avviando i soggetti ai programmi di educazione rieducazione( posturale, psicomotoria ecc..) prima, e dopo a quelli per le attività ludico-sportive o puramente sportive che tra quelle scelte dallo studente non siano per lui controindicate. Verificare con un'altra analisi posturale comparativa gli esiti sia durante che a fine percorso. 10. Promuovere un'azione educativa e culturale alla pratica sportiva. 11. Coinvolgere tutti, nessuno escluso al programma di prevenzione, alle attività programmate di Ed. Fisica e sportiva, e ludico-sportiva. 12. A organizzare dei Giochi Sportivi Studenteschi. 13. Utilizzare tecnologie didattiche multimediali anche nella ricerca scientifica. 14. Organizzare convegni sulle tematiche trattate e divulgare i saperi. 15. Stilare, compilare e pubblicare l'analisi dei risultati con linee guida per uno stile di vita salubre.

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ANALISI DEL TERRITORIO

Il territorio in cui si opera presenta una situazione socio-culturale-economica eterogenea caratterizzata da:

• continua espansione edilizia; • incremento della popolazione (trasmigrazione “nuove” famiglie da paesi limitrofi e da

Paesi Comunitari ed Extracomunitari) • sovrapposizione ceto medio borghese, impegnato nel terziario, all’originario assetto

socio-economico-culturale di tipo agricolo-operaio-artigianale; • progressiva scomparsa delle attività tradizionali; • medio indice di disoccupazione; • lieve evoluzione dell’artigianato e del commercio; • progressivo innalzamento del livello culturale;

Esiste anche un'altra realtà socioculturale assai complessa e ricca di contraddizioni.

E' diffuso un atteggiamento errato nei confronti della salute che assume svariate connotazioni:

1. la salute è ristretta, come interesse, solo agli addetti ai lavori e destinata all'intervento del medico e/o all'uso abuso dei farmaci;

2. la prevenzione, più che inadeguata, è molte volte ignorata; 3. non tutti conoscono le più elementari norme di prevenzione sulle patologie

rachidee con eziologia posturale in età evolutiva, né i più elementari concetti di ergonomia applicata;

4. l'igiene dell'alimentazione, oltre che essere trascurata a causa dell'ignoranza del valore dei principi nutrizionali, è ostacolata dalla convinzione inconfessata, ma profondamente radicata, che è meglio mangiare molto che mangiare poco utilizzando ciò come parametro di benessere sociale;

5. l'igiene del vestiario è spesso sacrificato dalle mode che non tengono conto delle necessità posturali e vascolari;

Finalità PREVENZIONE La prevenzione dei Paramorfismi va realizzata divulgando la conoscenza delle problematiche legate all'età evolutiva, specialmente sotto l'aspetto morfofunzionale e psicomotorio, e promuovendo l'apprendimento dei saperi applicativi. SAPERE DI BASE ( Livello Comune Uguale x Tutti )

VALORIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PIANIFICAZIONE DEI PROGRAMMI di:

Ed. Motoria (avviamento al gioco…) Ed. Fisica attività ludico sportive Giochi Studenteschi

L’obiettivo principe è quello di formulare e divulgare in tutte le scuole che “formano, istruiscono ed educano” soggetti in età evolutiva (dalla scuola materna al biennio della scuola superiore) un protocollo di programmazione e lavoro che sotto l’aspetto globale e specifico tenga conto dei concetti di ergonomia applicata (posture statiche e dinamiche) e nella specificità delle attività motorie parta proprio dalle esigenze specifiche dei singoli discenti sia sotto l’aspetto morfofunzionale evolutivo (motilità funzionale, presenza o meno di paramorfismi ecc…) che psichico attitudinale in modo tale che ogni discente possa beneficiare delle nuove conoscenze scientifiche per crescer sani, meglio e più preparati.

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Obiettivi Conoscenze = Sapere = acquisizione della propria immagine, della propria motilità e delle proprie capacità. Competenze = Saper fare = utilizzazione del proprio corpo tramite le conoscenze acquisite ( visive, percettive, propriocettive e cognitive ) Capacità = Saper essere = utilizzazione delle conoscenze nel mantenere le corrette posture statiche e dinamiche sia durante la vita di relazione che durante le attività ludico sportive.

PROSPETTIVA PROGETTUALE

Obiettivi minimi disciplinari (cognitivi): Sapere di base uguale per tutti: Conoscenza adeguata dei Paramorfismi e dei dismorfismi. Educazione posturale. Conoscenza dei principi di ergonomia. Acquisizione della coscienza dei propri bisogni. Educazione all'alimentazione Riscoperta del concetto di salute come benessere investendo nella prevenzione Apprendimenti elementari / Conoscenze essenziali / Capacità basilari

Sapere osservare, rilevare, riconoscere, ricordare, ripetere Sapere leggere le percezioni, e descrivere le informazioni sensoriali ricevute Sapere controllare l'emotività Sapere mantenere le corrette posture Sapere eseguire dei percorsi motori basilari applicando le corrette posture dinamiche Sapere eseguire le regole Sapere analizzare, confrontare, scegliere, decidere Sapere intuire e prevedere Sapere formulare ipotesi e tentare soluzioni Sapere riconoscere un problema-chiave nel linguaggio motorio

Obiettivi trasversali (educativi): � - Modificazione di atteggiamenti e comportamenti per un miglioramento dei rapporti

sociali � - Igiene dell'alimentazione, intesa come attenzione alla scelta di una dieta equilibrata. � - Diligenza nella prevenzione ed attitudine al controllo periodico. � - Mantenimento delle corrette posture � - Acquisizione di una positiva immagine di sé

- Eguaglianza delle opportunità formative (ambito degli apprendimenti) - Esiti apprenditivi meno disuguali per il maggior numero di alunni. - Introdurre una didattica differenziata. - Valorizzare le differenze con stimoli culturali alternativi. - Privilegiare gli interessi, le attitudini e le vocazioni del singolo - Sviluppare la socializzazione e l'integrazione.

Fornire strumenti per tracciare un concreto e consapevole progetto di vita.

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Programmazione Contenuti - Didattica - Curricoli Flessibili Percorsi Formativi differenziati per livelli, tipologie e per ambiti opportuni d'interesse. Percorsi di sviluppo per la propria motilità.

Percorsi di potenziamento con “alta” probabilità di successo. Percorsi di consolidamento per il potenziamento fisiologico. Percorsi di recupero per situazioni in presenza di Paramorfismi. Percorsi ludico sportivi adattati alle esigenze anatomo funzionali. Percorsi di ginnastica funzionale secondo i protocolli d'intervento. Percorsi di recupero per situazione di svantaggio psicomotorio. Valutazione delle varie attività rapportate alle esigenze riscontrate

Organizzazione

Metodi per lo sviluppo del processo insegnamento-apprendimento Organizzazione dei contenuti

Moduli a strati(protocolli di lavoro: schede antropometriche) Unità Didattiche ( Moduli disciplinari: attività di ginnastica posturale, razionale, segmentaria ecc., ludiche-sportive, ecc.) Multi disciplinare(una disciplina si avvale di altre discipline: musica, scienze, arte ecc.) Pluridisciplinare(un contenuto è comune a più discipline: concetti posturali, autocontrollo ecc.), Mezzi e strumenti: Tutti quelli in dotazione alla Scuola e/o reperibili nell'ambito territoriale. In maniera specifica: Bilancia, statimetro, goniometro a compasso, livella, regolo, filo a piombo, tavolette di spessore variabile, specchio ortogonale, podoscopio ,macchina fotografica digitale, video camera, stazione multimediale completa di stampante, scanner e videoproiettore, carta per stampante, nastri adesivi di diverso colore per l'autocontrollo del passo, spalliere svedesi, tappetini, panchette, bacchette di diversa misura, bilancini, palloni tipo Bobath. Attrezzi codificati e non.

Criteri e Strumenti comuni di misurazione e di valutazione: del posto banco (ergonomia),disposizioni del posto banco rispetto al punto di attenzione del peso,del volume dello zaino e dei suoi contenuti del peso dei libri di testo, tipologia di carta utilizzata dell’alimentazione, abitudini alimentari (colazione, spuntini prima/dopo pranzo,pranzo, merende, cena ecc) verifica del fabbisogno giornaliero, verifica delle carenze ( patrimonio proteico, vitaminico, sali minerali, ecc) con i punti di repere con il rilevamento antropometrico periodico: staturale: dell’altezza totale, del rachide, degli arti inferiori

ponderale: del peso individuale con l'analisi posturale con test di motilità

degli insegnamenti e degli apprendimenti

Tempi: in aggiunta in alternativa in compresenza in laboratori

Spazi: interni ed esterni alla scuola al coperto e all'aperto

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SITUAZIONE DI PARTENZA Esaminiamo gli strumenti degli studenti: posto banco, libri, zaino, posture statiche e dinamiche È bene fare un tuffo nel passato senza esprimere giudizi comparativi in merito: sino agli anni sessanta l’insegnamento era rigido e la disciplina veniva tenuta in maniera ferrea dagli insegnanti che educavano i propri alunni a mantenere il tronco e il capo eretti, per cui i soggetti stavano sui posti banco eretti e immobili, i banchi fra l’altro erano di diversa misura e disposti frontalmente alla cattedra in ordine progressivo i più piccoli avanti e i più grandi dietro, e gli alunni venivano disposti su di essi in ordine di altezza proporzionato ai banchi. Il banco aveva la parte superiore inclinata tipo leggio per facilitare la lettura evitando quindi di reclinare il capo per avanti creando due curve compensative(iperlodosi cervicale e ipercifosi dorsale) ed era ribaltabile, nel suo interno si potevano porre libri e quant’altro. Gli studenti andavano a scuola utilizzando: per la scuola elementare la cartella dove riponevano la merenda per la ricreazione, il sussidiario, una penna, una matita con la gomma in testa e per gli studenti delle scuole medie e superiori, una cinghia elastica che rilegava al massimo due o tre libri e due quaderni (uno studio in assenza di peso). A comprova che la cultura non ha un peso specifico.. Al presente : i banchi e le sedie sono uguali per tutti sia per lo studente di un metro e quaranta che per quello di un metro e settanta, il pianale superiore del banco non è ne reclinato ne ribaltabile, questi in molte aule scolastiche sono disposti o a ferro di cavallo o perpendicolari alla cattedra, disposti su tre file, con le file esterne addossate alle pareti per cui le posture che saranno assunte dagli studenti risulteranno non corretti ai fini di una crescita sana e salubre. Ipotizziamo cosa potranno generare queste posture non corrette a lungo andare. Nel primo caso (disposizione a ferro di cavallo) gli alunni seduti sul posto banco delle file esterne, saranno costretti a mantenere il capo girato a destra o a sinistra (a seconda del lato di appartenenza). È ipotizzabile che certamente nel tempo qualche problemino al tratto cervicale si presenterà. Nel secondo caso (banchi disposti perpendicolari alla cattedra), in linea di massima, (mancando il rigore di un tempo e l’ autocontrollo dello studente) noteremo che di solito ci sono studenti che stanno seduti su sedie non appropriate alle proprie dimensioni caricando l’ appoggio su un gluteo e sul gomito sinistro, per coloro seduti sulla fila di sinistra rispetto alla cattedra ed in appoggio destro per coloro seduti sulla fila di destra. Dette posture mantenute nel tempo creeranno uno spostamento assiale sul lato di appoggio lombo-sacro-iliaco…….con quali conseguenze….. Lasciata la cartella e la cinghia elastica, negli anni settanta compaiono i primi zainetti (erano tipo militare mono tasca) che nel tempo si sono trasformati in veri e propri zaini tattici, più grande sono più “cultura” ci va; ora hanno pure le ruote a quando il motore?

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Questo “crescere” dovrebbe essere controllato e guidato, oltre che sotto gli

aspetti cognitivi, educativi formativi ecc., (e senza per altro uscire dall'unità antropologica) anche e specialmente sotto l'aspetto puramente somatico e psicofisico poiché molte problematiche, che si presentano durante l'età evolutiva, affrontate precocemente (scuola materna ed elementare e media) danno una probabilità di successo maggiore. I Paramorfismi ed i Dismorfismi, che tra l'altro sono poco conosciuti, il più delle volte sono anche asintomatici, ciò porta ad pensare che non c'è prevenzione se non c'è conoscenza, (non c'è una visita medica se non c'è una necessità, un disturbo, una sofferenza, un male). E' opportuno effettuare degli studi e delle ricerche in merito all'effetto posturale dei carichi simmetrici ed asimmetrici agenti sul rachide e sulla deambulazione in età evolutiva in ambito scolastico: “i sovraccarichi” "Lo zaino "le posture "il posto banco" L’Alimentazione”. Gli insegnanti di Ed. Fisica, che non hanno la pretesa di sostituirsi a Medici o a Specialisti, avendone la competenza, hanno l'obbligo morale e professionale di programmare il loro lavoro partendo proprio dai bisogni individuali degli allievi. (notando delle anomalie, di avvisare, senza falsi allarmismi, le famiglie per i controlli specialistici del caso). I bisogni individuali si evidenziano mediante l'analisi posturale, coinvolgendo, in maniera attiva, l'allievo alla scoperta percettiva della propria corporeità sia in statica che in dinamica, facendogli rilevare la propria impronta podalica, il proprio corpo riflesso allo specchio evidenziandogli i punti (di repere) da osservare, la propria deambulazione, la propria postura statica, dinamica, e gestuale ecc.

ANALISI DEI BISOGNI

Dicevamo all'inizio che dalla scuola dell'obbligo passa la popolazione in età evolutiva….

Rettifichiamo asserendo che "nella scuola dell'obbligo “cresce” la

popolazione che è in età evolutiva ".

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OSSERVAZIONI, CONTROLLI E VERIFICHE Zaino Peso rapportato ai valori antropometrici dei ragazzi Dimensioni, proporzioni volumetriche con chi lo utilizza sollecitazioni su rachide normale …… su rachide anormale…( ipercifosi/lordosi, ipocifosi/lordosi, scoliosi,) sugli arti inferiori … (ginocchio valgo/varo ecc..) come e per quanto tempo viene portato materiale scolastico aggiunto (+ cartella da disegno+borsa da ginnastica ecc.) Posto banco Disposizione dei banchi in aula, rapporti antropometrici tra studente,banco e sedia; posture abitualmente assunte dagli studenti da seduti, in ortostasi (ed in clinostasi, ovviamente a casa.)

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Analisi Posturale

Dati anagrafici : classe, sezione, cognome, nome, data di nascita, foto ecc. Note Personali: centri di interesse, ciò che piace e non piace fare, occupazione del

tempo libero, abitudini, alimentazione ecc..

Misure antropometriche: peso, altezza totale, altezza del rachide e degli arti inferiori Lettura delle "Scarpe" (con un vissuto minimo 6 mesi: differenze di usura della suola, tallone, tomaia ecc.) Analisi del passo ( controllo allineamenti avampiede-tallone- ginocchio-anca ecc. carico e scarico, catena cinematica articolare ecc.) Impronta podalica ( piede piatto, cavo ecc.)

Controllo arti inferiori (asimmetrie, dismetrie, appiombo ecc.. piede, ginocchio

varo/valgo, recurvato/flesso, mono/bilaterale ecc.)

Bacino (antero/posteroversioni, bascullamenti, rotazioni ecc.) Scapole (scapole alate, asimmetrie ecc.) Spalle (asimmetrie, addotte, ecc.) Triangolo della taglia ( asimmetrie dei fianchi ) Allineamento delle spinose in ortostasi e in flessione del rachide (scoliosi, rotazioni dei metameri vertebrali, torsione rachidea, gibbi ) Curve fisiologiche del rachide (iper/ipocifosi, iper/ipolordosi) Torace (petto carenato, escavatum, ecc.) Analisi statica e dinamica in appoggio monopodalico (controllo equilibrio propriocettivo ecc.) Bilancio articolare e muscolare (motilità articolare e funzionale, segmentaria e in catena cinematica)

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ILLUSTRAZIONE E SPIEGAZIONI PER IMMAGINI

( Vedasi schede esplicative a seguire)

Analisi e lettura delle calzature con un vissuto di almeno sei mesi

POSIZIONE: PIEDI DIVARICATI CIRCA 36° ( ̂ DI PIOK )

SIMMETRIA DELLE SPINE ILIACHE POSTERO-SUPERIORI ( SIPS )

SIMMETRIA DEI TRIANGOLI DELLA TAGLIA

SIMMETRIA DEI PROFILI SCAPOLARI ADERENZA SCAPOLO- DORSALE

VISTA POSTERIORE: OSSERVAZIONE

ALLINEAMENTO DELLE GINOCCHIA

ALLINEAMENTO MALLEOLI INTERNI

SIMMETRIA DELLA SPALLA

ALLINEAMENTO DELLE SPINOSE SULLA PERPENDICOLARE DA C 7

EVENTUALI INCLINA-ZIONI DEL CAPO

ETEROMETRIA DEGLI ARTI INFERIORI

ALLINEAMENTO DELLE TIBIE

POSIZIONE DELLE GINOCCHIA SUL PIANO LATERO- LATERALE

OSSERVAZIONI

ANTEROVERSIONE OPOSTEROVERSIONEDEL BACINO

MISURAZIONEDELLA CIFOSI EDELLA LORDOSI.Secondo Stagnara ivalori a livello C7 edL3 devono essere tra i25 ed i 40 millimetri

POSIZIONE DEL CAPOSUL PIANO ANTERO -POSTERIORE

VERIFICA DIDEFORMITÀTORACICHE:GIBBI COSTALI,PECTUS EXCAVA-TUM E CAREN A-TUM

POSIZIONE DELCAPO SUL PIANOLATERO-LATERALE

EVENTUALEPROMINENZADELL’ADDOME

VISTA ANTERIORE

POSIZIONE DELLEGINOCCHIA SULPIANO ANTERO -POSTERIORE

VERIFICA DIEVENTUALEGINOCCHIORECURVATOO FLESSO

POSIZIONE DELLASPALLA SUL PIANOANTERO-POSTERIORE

VISTA LATERO-LATERALE

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OSSERVAZIONE DEL PROPRIO CORPO RIFLESSO ALLO SPECCHIO

Rilevamento della propria Impronta podalica

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Scheda posturale "B"

Leggenda delle nomenclature e dei simboli. Analisi del passo

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Scheda della programmazione pianificata.

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ATTIVITA' APERTURA DEI LAVORI CON PRESENTAZIONE DEL PROGETTO 1. A Analisi posturale degli alunni/e, all'avvio, durante e a conclusione dei lavori progettati 2. A Analisi podalica e del passo 3. A Compilazione delle schede posturali 4. A Pesatura zaini, controlli e verifiche. 5. A Controlli delle posture posto banco 6. C Controlli posturali delle attitudini e delle abitudini alimentari. 7. F Creazione di una banca dati al computer 8. A Interventi di esperti in Chinesiologia con gli alunni 9. G Interventi di esperti in Fisiatria con gli alunni 10. G Interventi degli stessi con docenti e con le famiglie degli alunni 11. HFA Incontri tra docenti ed esperti nel settore 12. C Presa di coscienza, conoscenza, e percettività della propria corporeità con controlli visivi e

percettivi, educativi e rieducativi della postura sotto la guida attenta del docente/esperto 13. B Programmazione specifica individualizzata, adattata, coordinata e concordata tra

docenti/esperti 14. D Programmazione didattica di Ed. Fisica e di attività ludico sportiva, coordinata e

concordata tra docenti/esperti per creare dei gruppi di lavoro omogenei per tipologia normo/morfo/funzionale di appartenenza.

15. E Attivazione dei protocolli di lavoro specifico 16. E Laboratori di ginnastica posturale, educativa, rieducativa, mirata, propriocettiva ecc. 17. E Laboratori di attività ludica sportiva: giochi popolari, orientamento, palla tamburello,

softball, tennis da tavolo, pallavolo. 18. E Educazione all'igiene personale ed ambientale, all'alimentazione, al vestiario, al

mantenimento delle corrette posture e all'applicazione dei più semplici concetti d'ergonomia. 19. F Attività di studio, ricerca, applicazione e verifica 20. F Creazione con tecnologie moderne di presentazioni multimediali, diapositive, audiovisivi ed

altro 21. G Incontri/dibattiti/libero confronto tra genitori ed esperti sulle tematiche trattate 22. F Analisi finale dei risultati 23. H Creazione di un vademecum sulla prevenzione 24. I Relazione a completamento dei lavori in Convegno ( secondo convegno) 25. M Pubblicazione e divulgazione delle strategie, dei percorsi e degli esiti.

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UTENZA INTERESSATA Tutta la popolazione scolastica, nessuno escluso. All’atto della compilazione del presente documento la popolazione studentesca risulta così ripartita: ISTITUTO COMPRENSIVO ………………….. Scuola Elementare “………………………” totale alunni …… ripartiti come da tabella:

Scuola Media “………………………….” totale alunni …… ripartiti come da tabella:

Totale ……… di cui alunni portatori Handicap totale …. ISTITUTO COMPRENSIVO ………………….. Scuola Elementare “………………………” totale alunni …… ripartiti come da tabella:

Scuola Media “………………………….” totale alunni …… ripartiti come da tabella:

Totale ……… di cui alunni portatori Handicap totale ….

Classi Quantità Totale alunni H Totale H

prime seconde terze quarte quinte

alunni portatori Handicap …… audioleso …... ipo/non vedente ……

Classi Quantità Totale alunni H Totale H

prime seconde terze

alunni portatori Handicap …… audioleso …... ipo/non vedente ……

Classi Quantità Totale alunni H Totale H

prime seconde terze quarte quinte

alunni portatori Handicap …… audioleso …... ipo/non vedente ……

Classi Quantità Totale alunni H Totale H

prime seconde terze

alunni portatori Handicap …… audioleso …... ipo/non vedente ……