progetto map5 int. 1 decrescita felice essere informati per una vita sana in tempo di crisi 10 passi...
TRANSCRIPT
Progetto MAP5 int. 1Progetto MAP5 int. 1 Decrescita Decrescita
FeliceFeliceESSERE INFORMATI ESSERE INFORMATI PER UNA VITA SANAPER UNA VITA SANA
IN TEMPO DI CRISI IN TEMPO DI CRISI
10 PASSI 10 PASSI verso l’obbiettivo verso l’obbiettivo
““Rifiuti Zero”Rifiuti Zero”con il Prof. Paul Connetcon il Prof. Paul Connet
Realizzato nell’ambito del Realizzato nell’ambito del programma generale di programma generale di
intervento 2010 della Regione intervento 2010 della Regione Marche “Azioni di Marche “Azioni di
sensibilizzazione informazione e sensibilizzazione informazione e promozione del consumatore” con promozione del consumatore” con
l’utilizzo dei fondi del Ministero l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economicodello Sviluppo Economico
SEDE REGIONALE:SEDE REGIONALE:
Via Cavour, 16Via Cavour, 16
60033 CHIARAVALLE (AN)60033 CHIARAVALLE (AN)
Tel. 0717451262Tel. 0717451262
Fax. 0717451294Fax. 0717451294
Il concetto di DECRESCITA Il concetto di DECRESCITA è legato al tema dell’ECONOMIAè legato al tema dell’ECONOMIA
e della PRODUZIONE INDUSTRIALE. e della PRODUZIONE INDUSTRIALE.
I sostenitori della DECRESCITAI sostenitori della DECRESCITA CRITICANO lo SVILUPPO ECONOMICOCRITICANO lo SVILUPPO ECONOMICO
Com’é oggi considerato, ed affermano cheCom’é oggi considerato, ed affermano che NON SI PUO’ CRESCERE ALL’INFINITONON SI PUO’ CRESCERE ALL’INFINITO
Cos’è la DECRESCITA?
Cos’è la DECRESCITA?
Non si può crescere all’infinito Non si può crescere all’infinito Semplicemente perchè non è pensabile Semplicemente perchè non è pensabile che TUTTI i cittadini possano acquistareche TUTTI i cittadini possano acquistareTUTTA la produzione mondiale di MERCI,TUTTA la produzione mondiale di MERCI,
es: AUTO, ELETTRODOMESTICI, ecc…es: AUTO, ELETTRODOMESTICI, ecc…SENZA CREARE SERI DANNI AL PIANETA. SENZA CREARE SERI DANNI AL PIANETA.
Perché non si puo’ crescere all’infinito?
Perché non si puo’ crescere all’infinito?
Facciamo del male al nostro pianeta perché Facciamo del male al nostro pianeta perché Per PRODURRE SEMPRE PIU’ MERCI, Per PRODURRE SEMPRE PIU’ MERCI,
SACCHEGGIAMO le RISORSE NATURALI SACCHEGGIAMO le RISORSE NATURALI DEPREDANDO TERRITORI e POPOLAZIONI.DEPREDANDO TERRITORI e POPOLAZIONI.
Noi trasformiamo, costruiamo, e fabbrichiamo Noi trasformiamo, costruiamo, e fabbrichiamo migliaia di tonnellate di MERCI,migliaia di tonnellate di MERCI,
per poi RIVENDERLE nel mondo, comeper poi RIVENDERLE nel mondo, comese avessimo altri 4 pianeta Terra disponibilise avessimo altri 4 pianeta Terra disponibili
Perché finiamo per fare del male al nostro pianeta?
Perché finiamo per fare del male al nostro pianeta?
LO SVILUPPO E’ LINEARELO SVILUPPO E’ LINEARE
LA NATURA E’ CIRCOLARELA NATURA E’ CIRCOLARE
Sfruttamento delle Risorse Naturali, da Fonti Fossili
Sfruttamento delle Risorse Naturali, da Fonti Fossili
Processo di trasformazione e vendita Industriale di Merci
Processo di trasformazione e vendita Industriale di Merci
Accumulo costante e continuo di RIFIUTI da dover smaltire
Accumulo costante e continuo di RIFIUTI da dover smaltire
La Natura dà frutta e cibo in abbondanza in ogni stagione
La Natura dà frutta e cibo in abbondanza in ogni stagione
Persone ed animali consumano il cibo di cui necessitano
Persone ed animali consumano il cibo di cui necessitano
Gli “SCARTI” sono riassorbiti come fertilizzanti in Natura
Gli “SCARTI” sono riassorbiti come fertilizzanti in Natura
Gli ECONOMISTI misurano il benessere diGli ECONOMISTI misurano il benessere diuna nazione con il una nazione con il
P.I.L.P.I.L. = Prodotto Interno Lordo = Prodotto Interno Lordo
Il P.I.L. è la SOMMATORIAIl P.I.L. è la SOMMATORIA delle MERCI, dei BENI e dei SERVIZI FINALI delle MERCI, dei BENI e dei SERVIZI FINALI
Che vengono PRODOTTE all’INTERNOChe vengono PRODOTTE all’INTERNOdi quella Nazione nel giro di un anno. di quella Nazione nel giro di un anno.
Ma allora come possiamo MISURARE il nostro BENESSERE?
Ma allora come possiamo MISURARE il nostro BENESSERE?
Simon Smith KuznetsSimon Smith Kuznets (1901 – 1985 Nobel 1971) (1901 – 1985 Nobel 1971) mise a punto questo indicatore all’indomani dellamise a punto questo indicatore all’indomani dellagrande crisi del ’29, precisamente nell’anno 1934 grande crisi del ’29, precisamente nell’anno 1934
ma disse che non sarebbe stato adattoma disse che non sarebbe stato adattoa misurare il benessere complessivo dei cittadini.a misurare il benessere complessivo dei cittadini.
INVECE fu usato proprio in questo senso,INVECE fu usato proprio in questo senso,contro Le stesse indicazioni del suo creatore. contro Le stesse indicazioni del suo creatore.
CHI HA INVENTATO IL P.I.L. ?CHI HA INVENTATO IL P.I.L. ?
Fin dagli anni 60 c’era chi CRITICAVA il P.I.L.Fin dagli anni 60 c’era chi CRITICAVA il P.I.L.come STRUMENTO INEFFICACE per misurarecome STRUMENTO INEFFICACE per misurare
Il BENESSERE DI UNA NAZIONE. Il BENESSERE DI UNA NAZIONE.
Perchè la definizione di PIL Perchè la definizione di PIL non tiene contonon tiene contodella della QUALITA’ DELLA VITAQUALITA’ DELLA VITA della gente. della gente.
La Critica al P.I.L.La Critica al P.I.L.
Robert Kennedy (1925 – 1968)Robert Kennedy (1925 – 1968)
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68Il P.I.L. comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il P.I.L. mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle.
Il P.I.L. comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il P.I.L. mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle.
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68Il P.I.L. Comprende programmi televisivi che
valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini.
Il P.I.L. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il P.I.L. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini.
Il P.I.L. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68Il P.I.L. non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago.
Il P.I.L. non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Il P.I.L. non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago.
Il P.I.L. non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68
Il P.I.L. Non tiene conto della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi.
Il P.I.L. non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Il P.I.L. Non tiene conto della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi.
Il P.I.L. non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68
Discorso di R.F.K. all’Università del Kansas: 18/3/68Il P.I.L. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Il P.I.L. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani."
Il P.I.L. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Il P.I.L. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani."
In questa crisi mondiale i sistemi economici mondiali, i Governi, le imprese, ecc… Sono alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo.
Lo scopo è quello di RIMETTERE LA PERSONA AL CENTRO di tutto il processo economico, e tenere conto del BENESSERE della gente.
E’ stata istituita una COMMISSIONE voluta da Sarkozy e presieduta dal Premio Nobel Joseph Stiglitz con la missione di SVILUPPARE dei NUOVI STRUMENTI DI MISURA DELLA RICCHEZZA DELLE NAZIONI
Questa commissione si chiama: “RAPPORTO SULLA PERFORMANCE ECONOMICA ED IL PROGRESSO SOCIALE”
Al P.I.L. viene preferito il P.N.N. = PRODOTTO NAZIONALE NETTO
In questa crisi mondiale i sistemi economici mondiali, i Governi, le imprese, ecc… Sono alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo.
Lo scopo è quello di RIMETTERE LA PERSONA AL CENTRO di tutto il processo economico, e tenere conto del BENESSERE della gente.
E’ stata istituita una COMMISSIONE voluta da Sarkozy e presieduta dal Premio Nobel Joseph Stiglitz con la missione di SVILUPPARE dei NUOVI STRUMENTI DI MISURA DELLA RICCHEZZA DELLE NAZIONI
Questa commissione si chiama: “RAPPORTO SULLA PERFORMANCE ECONOMICA ED IL PROGRESSO SOCIALE”
Al P.I.L. viene preferito il P.N.N. = PRODOTTO NAZIONALE NETTO
La Critica al PIL OGGI La Critica al PIL OGGI
Joseph Stiglitz Joseph Stiglitz
Nicolas Sarkozy Nicolas Sarkozy
Il “Rapporto sulla performance economica ed il progresso sociale” chiede di andare oltre la “RELIGIONE DELLE CIFRE”, cioè oltre il PIL inteso come strumento per misurare la crescita economica, nel tentativo di definire un NUOVO INDICE che meglio misuri il progresso sociale e il benessere di un Paese.
Il “Rapporto” propone di sviluppare nuove strumenti di misura della ricchezza delle nazioni. (Amartya Sen e Jean Paul Fitoussi)
L’idea di base è quella di mettere l’accento più sul BENESSERE delle POPOLAZIONI che su quello della PRODUZIONE ECONOMICA.
Così al Prodotto Interno Lordo (PIL), viene preferito il Prodotto Nazionale Netto (PNN) che tiene conto degli effetti della svalutazione del capitale in tutte le sue dimensioni; naturale, umana e così via.
Il “Rapporto sulla performance economica ed il progresso sociale” chiede di andare oltre la “RELIGIONE DELLE CIFRE”, cioè oltre il PIL inteso come strumento per misurare la crescita economica, nel tentativo di definire un NUOVO INDICE che meglio misuri il progresso sociale e il benessere di un Paese.
Il “Rapporto” propone di sviluppare nuove strumenti di misura della ricchezza delle nazioni. (Amartya Sen e Jean Paul Fitoussi)
L’idea di base è quella di mettere l’accento più sul BENESSERE delle POPOLAZIONI che su quello della PRODUZIONE ECONOMICA.
Così al Prodotto Interno Lordo (PIL), viene preferito il Prodotto Nazionale Netto (PNN) che tiene conto degli effetti della svalutazione del capitale in tutte le sue dimensioni; naturale, umana e così via.
Jean Paul FitoussiJean Paul FitoussiAmartya SenAmartya Sen
La Critica al PIL OGGI La Critica al PIL OGGI
Le 12 RACCOMANDAZIONI della Commissione Stiglitz confermano l’inadeguatezza degli attuali sistemi contabili, che soprattutto no nsono stati in grado di anticipare l’arrivo della crisi:
“QUANDO GLI STRUMENTI DI MISURA SUI QUALI SI BASE L’AZIONE SONO CONCEPITI MALE O COMPRESI CON DIFFICOLTA’ VUOL DIRE CHE PRATICAMENTE SIAMO CIECHI”
Gli esperti al lavoro insistono sulla necessità di non privilegiare il BREVE PERIODO, e sottolineano il valore del concetto di “SOSTENIBILITA’”, cioè della capacità di un economia a mantenere nel tempo il benessere della usa popolazione.
Le 12 RACCOMANDAZIONI della Commissione Stiglitz confermano l’inadeguatezza degli attuali sistemi contabili, che soprattutto no nsono stati in grado di anticipare l’arrivo della crisi:
“QUANDO GLI STRUMENTI DI MISURA SUI QUALI SI BASE L’AZIONE SONO CONCEPITI MALE O COMPRESI CON DIFFICOLTA’ VUOL DIRE CHE PRATICAMENTE SIAMO CIECHI”
Gli esperti al lavoro insistono sulla necessità di non privilegiare il BREVE PERIODO, e sottolineano il valore del concetto di “SOSTENIBILITA’”, cioè della capacità di un economia a mantenere nel tempo il benessere della usa popolazione.
Le 12 Raccomandazioni Le 12 Raccomandazioni
Secondo diversi membri della commissione, fra cui anche l’economista francese JEAN GADREY, il dibattito non deve rimanere nella mani degli esperti, ma allargarsi alla società civile.
In ITALIA, il presidente della Commissione Cultura di Confindustria ALESSANDRO LATERZA ha detto in un convegno dal titolo: “Dalla responsabilità d’impresa all’economia sociale” che
PER L’IMPRESA MODERNA, RISPARMIO ENERGETICO E RESPONSABILITA’ SOCIALE SONO TEMI CHIAVE.
La RESPONSABILITA’ SOCIALE E’ LA NUOVA VIA DA PERCORRERE, occorre saperla comunicare con efficacia.
Secondo diversi membri della commissione, fra cui anche l’economista francese JEAN GADREY, il dibattito non deve rimanere nella mani degli esperti, ma allargarsi alla società civile.
In ITALIA, il presidente della Commissione Cultura di Confindustria ALESSANDRO LATERZA ha detto in un convegno dal titolo: “Dalla responsabilità d’impresa all’economia sociale” che
PER L’IMPRESA MODERNA, RISPARMIO ENERGETICO E RESPONSABILITA’ SOCIALE SONO TEMI CHIAVE.
La RESPONSABILITA’ SOCIALE E’ LA NUOVA VIA DA PERCORRERE, occorre saperla comunicare con efficacia.
Alessandro LaterzaAlessandro Laterza
Jean GadreyJean Gadrey
La Responsabilità Sociale La Responsabilità Sociale
Altri Economisti, Filosofi e ProfessoriAltri Economisti, Filosofi e Professoripensano ad un “pensano ad un “ALTRA ECONOMIAALTRA ECONOMIA””
Come Il Come Il Prof. Prof. Serge LatoucheSerge Latouche Con il Manifesto:Con il Manifesto:
DECRESCERE DALLA CRISIDECRESCERE DALLA CRISILa ricetta europea prevede austerità e ripresa, ma ci porterà alla bancarotta. Le teorie Le teorie KeynesianeKeynesiane ( più intervento dello Stati in Economia), non sono più sostenibili. (per via dei prestiti bancari)
Bisognerebbe uscire dall’Euro per opporsi ai diktat dei mercati, e per far rinascere la speranza.
La ricetta europea prevede austerità e ripresa, ma ci porterà alla bancarotta. Le teorie Le teorie KeynesianeKeynesiane ( più intervento dello Stati in Economia), non sono più sostenibili. (per via dei prestiti bancari)
Bisognerebbe uscire dall’Euro per opporsi ai diktat dei mercati, e per far rinascere la speranza.
Cos’altro dice il Prof. Serge LatoucheCos’altro dice il Prof. Serge Latouche
Sulla DECRESCITA ?Sulla DECRESCITA ?
Serge Latouche critica il moderno concetto di ECONOMIA FORMALE intesa come attività di PURA SCELTA TRA MEZZI SCARSI per POTER RAGGIUNGERE UN FINE.
Serge Latouche propone il concetto di una ECONOMIA SOSTANZIALE intesa come ATTIVITA’ IN GRADO DI FORNIRE I MEZZI MATERIALI PER IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI PERSONALI.
Serge Latouche critica il moderno concetto di ECONOMIA FORMALE intesa come attività di PURA SCELTA TRA MEZZI SCARSI per POTER RAGGIUNGERE UN FINE.
Serge Latouche propone il concetto di una ECONOMIA SOSTANZIALE intesa come ATTIVITA’ IN GRADO DI FORNIRE I MEZZI MATERIALI PER IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI PERSONALI.
FARE USCIRE IL MARTELLO ECONOMICOFARE USCIRE IL MARTELLO ECONOMICOdalle nostre testedalle nostre teste
Latouche critica il concetto di sviluppo e le nozioni di razionalità ed efficacia dell’economica per misurare il benessere.
Queste infatti appartengono ad una visione del mondo che mette al primo posto il fattore economico; invece si dovrebbe "far uscire il martello economico dalla testa", cioè di decolonizzare l'immaginario occidentale, che è stato colonizzato dall'economicismo sviluppista.
In questo quadro egli critica anche il cosiddetto
"sviluppo sostenibile", espressione che a prima vista suona bene, ma che in realtà è profondamente contraddittoria, e rappresenta un tentativo estremo di far sopravvivere lo sviluppo, cioè la crescita economica, facendo credere che da essa dipenda il benessere dei popoli.
Latouche critica il concetto di sviluppo e le nozioni di razionalità ed efficacia dell’economica per misurare il benessere.
Queste infatti appartengono ad una visione del mondo che mette al primo posto il fattore economico; invece si dovrebbe "far uscire il martello economico dalla testa", cioè di decolonizzare l'immaginario occidentale, che è stato colonizzato dall'economicismo sviluppista.
In questo quadro egli critica anche il cosiddetto
"sviluppo sostenibile", espressione che a prima vista suona bene, ma che in realtà è profondamente contraddittoria, e rappresenta un tentativo estremo di far sopravvivere lo sviluppo, cioè la crescita economica, facendo credere che da essa dipenda il benessere dei popoli.
Le Le 8 R8 R della DECRESCITA della DECRESCITA
I numerosi testi di Latouche invece evidenziano che i I numerosi testi di Latouche invece evidenziano che i maggiori problemi ambientali e sociali del nostro tempo maggiori problemi ambientali e sociali del nostro tempo sono dovuti proprio alla crescita ed ai suoi effetti sono dovuti proprio alla crescita ed ai suoi effetti collaterali.collaterali. La “società della decrescita” presuppone, come primo passo, la La “società della decrescita” presuppone, come primo passo, la drastica diminuzione degli effetti negativi della crescita e, come drastica diminuzione degli effetti negativi della crescita e, come secondo passo, l’attivazione dei circoli virtuosi legati alla secondo passo, l’attivazione dei circoli virtuosi legati alla decrescita: ridurre il saccheggio della biosfera non può che decrescita: ridurre il saccheggio della biosfera non può che condurci ad un miglior modo di vivere.condurci ad un miglior modo di vivere.
di qui l'urgenza di una strategia di decrescita, incentrata di qui l'urgenza di una strategia di decrescita, incentrata sulla sobrietà, sul senso del limite, sulle "8 R" sulla sobrietà, sul senso del limite, sulle "8 R"
1° rivalutare, 2° ricontestualizzare, 3° ristrutturare, 4° rilocalizzare, 1° rivalutare, 2° ricontestualizzare, 3° ristrutturare, 4° rilocalizzare, 5° ridistribuire, 6° ridurre, 7° riutilizzare, 8° 5° ridistribuire, 6° ridurre, 7° riutilizzare, 8° riciclare.riciclare.
Tutte insieme possono portare, nel tempo, ad una decrescita Tutte insieme possono portare, nel tempo, ad una decrescita serena, conviviale e pacifica per tentare di rispondere alle serena, conviviale e pacifica per tentare di rispondere alle gravi gravi emergenze del presente.emergenze del presente.
1° RIVALUTARE1° RIVALUTARE
Rivedere i valori in cui crediamo e in base ai quali organizziamo la nostra vita, cambiando quelli che devono esser cambiati. L’altruismo dovrà prevalere sull’egoismo, la cooperazione sulla concorrenza, il piacere del tempo libero sull’ossessione del lavoro, la cura della vita sociale sul consumo illimitato, il locale sul globale, il bello sull’efficiente, il ragionevole sul razionale.
Questa rivalutazione deve poter superare l’immaginario in cui viviamo, i cui valori sono sistemici, sono cioè suscitati e stimolati dal sistema, che a loro volta contribuiscono a rafforzare.
Rivedere i valori in cui crediamo e in base ai quali organizziamo la nostra vita, cambiando quelli che devono esser cambiati. L’altruismo dovrà prevalere sull’egoismo, la cooperazione sulla concorrenza, il piacere del tempo libero sull’ossessione del lavoro, la cura della vita sociale sul consumo illimitato, il locale sul globale, il bello sull’efficiente, il ragionevole sul razionale.
Questa rivalutazione deve poter superare l’immaginario in cui viviamo, i cui valori sono sistemici, sono cioè suscitati e stimolati dal sistema, che a loro volta contribuiscono a rafforzare.
2° RICONTESTUALIZZARE2° RICONTESTUALIZZARE
Modificare il contesto concettuale ed emozionale di una situazione, o il punto di vista secondo cui essa è vissuta, così da mutarne completamente il senso.
Questo cambiamento si impone, ad esempio, per i concetti di ricchezza e di povertà e ancor più urgentemente per scarsità e abbondanza, la “diabolica coppia” fondatrice dell’immaginario economico.
L’economia attuale, infatti, trasforma l’abbondanza naturale in scarsità, creando artificialmente mancanza e bisogno, attraverso l’appropriazione della natura e la sua mercificazione.
Modificare il contesto concettuale ed emozionale di una situazione, o il punto di vista secondo cui essa è vissuta, così da mutarne completamente il senso.
Questo cambiamento si impone, ad esempio, per i concetti di ricchezza e di povertà e ancor più urgentemente per scarsità e abbondanza, la “diabolica coppia” fondatrice dell’immaginario economico.
L’economia attuale, infatti, trasforma l’abbondanza naturale in scarsità, creando artificialmente mancanza e bisogno, attraverso l’appropriazione della natura e la sua mercificazione.
3° RISTRUTTURARE3° RISTRUTTURARE
Adattare in funzione del cambiamento dei valori le strutture economico-produttive, i modelli di consumo, i rapporti sociali, gli stili di vita, così da orientarli verso una società di decrescita.
Quanto più questa ristrutturazione sarà radicale, tanto più il carattere sistemico dei valori dominanti verrà sradicato.
Adattare in funzione del cambiamento dei valori le strutture economico-produttive, i modelli di consumo, i rapporti sociali, gli stili di vita, così da orientarli verso una società di decrescita.
Quanto più questa ristrutturazione sarà radicale, tanto più il carattere sistemico dei valori dominanti verrà sradicato.
4° RILOCALIZZARE4° RILOCALIZZARE
Consumare essenzialmente prodotti locali, prodotti da aziende sostenute dall’economia locale.
Di conseguenza, ogni decisione di natura economica va presa su scala locale, per bisogni locali.
Inoltre, se le idee devono ignorare le frontiere, i movimenti di merci e capitali devono invece essere ridotti al minimo, evitando i costi legati ai trasporti (infrastrutture, ma anche inquinamento, effetto serra e cambiamento climatico).
Consumare essenzialmente prodotti locali, prodotti da aziende sostenute dall’economia locale.
Di conseguenza, ogni decisione di natura economica va presa su scala locale, per bisogni locali.
Inoltre, se le idee devono ignorare le frontiere, i movimenti di merci e capitali devono invece essere ridotti al minimo, evitando i costi legati ai trasporti (infrastrutture, ma anche inquinamento, effetto serra e cambiamento climatico).
5° RIDISTRIBUIRE5° RIDISTRIBUIRE
Garantire a tutti gli abitanti del pianeta l’accesso alle risorse naturali e ad un’equa distribuzione della ricchezza, assicurando un lavoro soddisfacente e condizioni di vita dignitose per tutti.
Predare di meno piuttosto che “dare di più”.
Garantire a tutti gli abitanti del pianeta l’accesso alle risorse naturali e ad un’equa distribuzione della ricchezza, assicurando un lavoro soddisfacente e condizioni di vita dignitose per tutti.
Predare di meno piuttosto che “dare di più”.
6° RIDURRE6° RIDURRE
Sia l’impatto sulla biosfera dei nostri modi di produrre e consumare che gli orari di lavoro.
Il consumo di risorse va ridotto sino a tornare ad un’impronta ecologica pari ad un pianeta.
La potenza energetica necessaria ad un tenore di vita decoroso (riscaldamento, igiene personale, illuminazione, trasporti, produzione dei beni materiali fondamentali) equivale circa a quella richiesta da un piccolo radiatore acceso di continuo (1 kw).
Oggi il Nord America consuma dodici volte tanto, l’Europa occidentale cinque, mentre un terzo dell’umanità resta ben sotto questa soglia.
Questo consumo eccessivo va ridotto per assicurare a tutti condizioni di vita eque e dignitose.
Sia l’impatto sulla biosfera dei nostri modi di produrre e consumare che gli orari di lavoro.
Il consumo di risorse va ridotto sino a tornare ad un’impronta ecologica pari ad un pianeta.
La potenza energetica necessaria ad un tenore di vita decoroso (riscaldamento, igiene personale, illuminazione, trasporti, produzione dei beni materiali fondamentali) equivale circa a quella richiesta da un piccolo radiatore acceso di continuo (1 kw).
Oggi il Nord America consuma dodici volte tanto, l’Europa occidentale cinque, mentre un terzo dell’umanità resta ben sotto questa soglia.
Questo consumo eccessivo va ridotto per assicurare a tutti condizioni di vita eque e dignitose.
7° RIUTILIZZARE7° RIUTILIZZARE
Riparare le apparecchiature e i beni d’uso anziché gettarli in una discarica.
Superare l’ossessione, (funzionale alla società dei consumi), dell’obsolescenza degli oggetti e la continua “tensione al nuovo”.
Riparare le apparecchiature e i beni d’uso anziché gettarli in una discarica.
Superare l’ossessione, (funzionale alla società dei consumi), dell’obsolescenza degli oggetti e la continua “tensione al nuovo”.
8° RICICLARE8° RICICLARE
Recuperare tutti gli scarti non decomponibili derivanti dalle nostre attività.
Recuperare tutti gli scarti non decomponibili derivanti dalle nostre attività.
In Italia le teorie di Serge Latouche sono portate avantiIn Italia le teorie di Serge Latouche sono portate avanti
daldal Prof. Maurizio PallanteProf. Maurizio Pallanteche ha fondato il che ha fondato il MOVIMENTOMOVIMENTO
Della DECRESCITA FELICEDella DECRESCITA FELICE
COSA PROPONE QUESTO NUOVO MOVIMENTO ?
COSA PROPONE QUESTO NUOVO MOVIMENTO ?
La decrescita è elogio dell’ozioLa decrescita è elogio dell’ozio,,della lentezza e della durata;della lentezza e della durata;e il rispetto del passato; e il rispetto del passato; E’ la consapevolezza cheE’ la consapevolezza chenon c’è progresso senza conservazionenon c’è progresso senza conservazione; ; E’ indifferenza alle mode ed all’effimero;E’ indifferenza alle mode ed all’effimero;E’ attingere al sapere della tradizioneE’ attingere al sapere della tradizione;;E’ non identificare il nuovo con il meglio,E’ non identificare il nuovo con il meglio,e il vecchio con il sorpassato. e il vecchio con il sorpassato. E’ Non chiamare i consumatori gli acquirenti, E’ Non chiamare i consumatori gli acquirenti, perchè perchè lo scopo dell’acquirente non è il lo scopo dell’acquirente non è il consumo ma l’uso.consumo ma l’uso.
la DECRESCITA Felicela DECRESCITA Felice
E’ distinguere la qualità dalla quantità:E’ distinguere la qualità dalla quantità:Desiderare la gioia e non il divertimento;Desiderare la gioia e non il divertimento;Valorizzare la dimensione spirituale ed Valorizzare la dimensione spirituale ed
affettiva;affettiva;Collaborare invece di competere;Collaborare invece di competere;
Sostituire il FARE, finalizzato a fare sempre di Sostituire il FARE, finalizzato a fare sempre di più,più,
Con il FARE finalizzato alla CONTEMPLAZIONE.Con il FARE finalizzato alla CONTEMPLAZIONE.
DECRESCITA Felice E’…DECRESCITA Felice E’…
E’ una E’ una RIVOLUZIONE CULTURALERIVOLUZIONE CULTURALE che che trova le sue basi nell’economia del DONO, trova le sue basi nell’economia del DONO,
dello SCAMBIO e del RIUSO; un NUOVO dello SCAMBIO e del RIUSO; un NUOVO
RINASCIMENTO RINASCIMENTO chiamato: chiamato: DECRESCITA FELICEDECRESCITA FELICE
""L'indicatore della crescita L'indicatore della crescita economicaeconomica di un qualsiasi Paese" di un qualsiasi Paese"
dice Pallante a proposito della Decrescitadice Pallante a proposito della Decrescita è è il il PIL.PIL.
Questo indice, però, è solo Questo indice, però, è solo monetario perchè misura ciò che è monetario perchè misura ciò che è stato prodotto come merce, pronto stato prodotto come merce, pronto
per essere venduto.per essere venduto. Il PIL, però, non include i bisogni o i desideri delle persone perchè questi non si possono
comprare.
Per fare un esempio, una casa mal costruita che fa consumare Per fare un esempio, una casa mal costruita che fa consumare molta energia per il suo riscaldamento fa aumentare il PIL molto molta energia per il suo riscaldamento fa aumentare il PIL molto di più di una casa ristrutturata secondo le logiche del risparmio di più di una casa ristrutturata secondo le logiche del risparmio energetico, che farebbero invece energetico, che farebbero invece aumentare la qualità della aumentare la qualità della
vita e il nostro benessere".vita e il nostro benessere".
""Consumiamo più risorse del necessarioConsumiamo più risorse del necessario, , immettendo in cambio scarti dannosi per immettendo in cambio scarti dannosi per
l'ambiente che ci circonda" l'ambiente che ci circonda"
""Le malattie dell'Ambiente derivano da Le malattie dell'Ambiente derivano da questa mentalità consumistica, e questa mentalità consumistica, e
l'esempio che abbiamo tutti davanti ai l'esempio che abbiamo tutti davanti ai nostri occhi è nostri occhi è l'eccesso di rifiuti nelle l'eccesso di rifiuti nelle
nostre cittànostre città..
Avere Avere rispetto per l'ambiente e utilizzare rispetto per l'ambiente e utilizzare solo ciò di cui abbiamo davvero bisognosolo ciò di cui abbiamo davvero bisogno farà sì diminuire il PIL, ma farà sì diminuire il PIL, ma aumenterà il aumenterà il
grado di benessere e la qualità della vitagrado di benessere e la qualità della vita
su un su un PIANETA che ha RISORSE PIANETA che ha RISORSE LIMITATELIMITATE".".
Andare verso una Andare verso una DECRESCITA DECRESCITA FELICEFELICE
Vuol dire andare verso un Vuol dire andare verso un
MONDO MONDO MIGLIORE.MIGLIORE.
Si inizia sempre da SE’ STESSI:Si inizia sempre da SE’ STESSI:
Diceva il Mathma Ghandi:Diceva il Mathma Ghandi:
““SII IL CAMBIAMENTO CHE VUOI SII IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE REALIZZATO NEL VEDERE REALIZZATO NEL
MONDO”MONDO”
IL CAMMINO verso la decrescita felice prosegue
con una CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI.
La metaLa meta
È arrivare È arrivare al 2020 con al 2020 con obbiettivo: obbiettivo:
RIFIUTI RIFIUTI ZERO!ZERO!
IL Prof. Paul Connet IL Prof. Paul Connet e Rossano Ercolini e Rossano Ercolini
diffondono l’obiettivo diffondono l’obiettivo RIFIUTI ZERO 2020RIFIUTI ZERO 2020
Paul Connet:Paul Connet:
www.AmericanHealthStudies.orgwww.AmericanHealthStudies.orgpconnett@gmail.com
Rossano Ercolini:Rossano Ercolini:
[email protected]@interfree.it
RIFIUTI ZERO = Zero RIFIUTI ZERO = Zero Waste: Waste:
Teoria e Pratica nel Teoria e Pratica nel MondoMondo
Paul Connett, PhDPaul Connett, PhDExecutive DirectorExecutive Director
American Environmental Health American Environmental Health
Studies Project (AEHSP)Studies Project (AEHSP)www.AmericanHealthStudies.orgwww.AmericanHealthStudies.org
Division for Sustainable Division for Sustainable DevelopmentDevelopment
United Nations, Jan 12, 2010United Nations, Jan 12, 2010
1. La Gestione dei 1. La Gestione dei Rifiuti Rifiuti
e il Grande Contestoe il Grande Contesto
Viviamo su questoViviamo su questo
pianeta come se pianeta come se nene
avessimo un altro avessimo un altro su su
cui trasferirci !cui trasferirci !
Lo stiamo divorando!
SostenibilitSostenibilità:à:
Avremmo bisogno Avremmo bisogno QUATTRO PIANETIQUATTRO PIANETI se ogni uomo consumasse come un se ogni uomo consumasse come un Americano medioAmericano medio
Avremmo bisogno Avremmo bisogno DUE PIANETIDUE PIANETI se se ogni uomo consumasse come un ogni uomo consumasse come un Europeo medioEuropeo medio
Nel frattempo, Nel frattempo, India, Cina, etc.India, Cina, etc. stanno stanno copiando i nostri stili di consumo!copiando i nostri stili di consumo!
Qualcosa deve cambiare e la cosa Qualcosa deve cambiare e la cosa migliore migliore é é cambiare le gestione dei cambiare le gestione dei rifiuti.rifiuti.
2. La Strategia 2. La Strategia “Rifiuti Zero 2020”“Rifiuti Zero 2020”“ZERO WASTE”“ZERO WASTE”
ZERO WAST E
NO AD UNA NO AD UNA SOCIETA’ SOCIETA’ USA & USA & GETTAGETTA
SI’ AD UNA SI’ AD UNA SOCIETA’ SOCIETA’ SOSTENIBILESOSTENIBILE
NO INCENERITORINO INCENERITORI
NO DISCARICHENO DISCARICHE
ZERO WASTE ZERO WASTE ENTRO IL 2020 !ENTRO IL 2020 !
Progedire da un Progedire da un passato sbagliato passato sbagliato verso un futuro più verso un futuro più intelligente…intelligente…
I rifiuti non sono un I rifiuti non sono un problema tecnologicoproblema tecnologico
sono un problema di sono un problema di STRATEGIASTRATEGIA
Abbiamo Abbiamo bisogno di:
migliore organizzazione migliore organizzazione migliore educazione migliore educazione migliore progettazione migliore progettazione
industrialeindustriale
Per ottenere Zero Per ottenere Zero RifiutiRifiuti Occorrono tre cose fondamentali:
1) RESPONSABILITA’ INDUSTRIALE (a monte)
2) RESPONSABILITA’ della COMUNITA’ (a valle)
3) Una BUONA LEADERSHIP POLITICA (per saldare insieme entrambe)
RESPONSABILITA’INDUSTRIALE
RESPONSABILITA’ della COMUNITA’
UNA BUONA LEADERSHIP POLITICA
La Strategia La Strategia “Rifiuti Zero “Rifiuti Zero
2020”2020” attraverso una serie di attraverso una serie di
AZIONI:AZIONI:PratichePraticheEconomiche eEconomiche e……Politicamente Politicamente “redditizie”“redditizie”
I I 10 10 PassiPassi versoverso
““RIFIUTI RIFIUTI ZEROZERO””
I I 10 10 PassiPassi versoverso
““RIFIUTI RIFIUTI ZEROZERO””