progettazione paesaggistica e sociale parco della media valle del lambro

42
capogruppo e progettista: Prof. Architetto e Paesaggista Elisabetta Bianchessi Via dei Transiti, 12 20127 Milano (MI) t. +39.02.36741777 www.elisabettabianchessi.com [email protected] progetto architettonico e paesaggistico Arch. Carmen Zuleta Ferrari Arch. Marco Gottini progetto sociale e indagine fotografica e video Dott.ssa Arianna Forcella consulenza ingegneristica: committente: data: 8 maggio 2012 PARCO DELLA MEDIA VALLE LAMBRO Piazza della Resistenza 20 20099 Sesto S.G. (MI) tel 02 2496317 www.pmvl.it FOR Ingineering architecture Via a. da Montefeltro, 2 10133 Torino (TO) t. +39.011.315711 [email protected] FASE DI ANALISI E PROGETTO PRELIMINARE E DEFINITIVO Progettazione Paesaggistica e Sociale dei collegamenti Ciclopedonali nell’area mediana del Parco della Media Valle del Lambro PMVL

Category:

Documents


2 download

DESCRIPTION

Progettazione Paesaggistica e Sociale dei collegamenti Ciclopedonali nell’area mediana del Parco della Media Valle del Lambro

TRANSCRIPT

capogruppo e progettista:

Prof. Architetto e PaesaggistaElisabetta Bianchessi

Via dei Transiti, 1220127 Milano (MI)t. +39.02.36741777www.elisabettabianchessi.come.bianchessi@transitweb.org

progetto architettonico e paesaggisticoArch. Carmen Zuleta FerrariArch. Marco Gottini

progetto sociale eindagine fotografica e videoDott.ssa Arianna Forcella

consulenza ingegneristica:

committente:

data:8 maggio 2012

PARCO DELLAMEDIA VALLE LAMBROPiazza della Resistenza 2020099 Sesto S.G. (MI)tel 02 2496317www.pmvl.it

FOR Ingineering architectureVia a. da Montefeltro, 210133 Torino (TO)t. [email protected]

FASE DI ANALISI E PROGETTO PRELIMINARE E DEFINITIVO

Progettazione Paesaggistica e Sociale dei collegamenti Ciclopedonali nell’area mediana del Parco della Media Valle del Lambro

PMVL

INDICE

Introduzione_Metodologia di Analisi e di Progettazione Paesaggistica e Sociale dei collegamenticiclopedonali nell'area mediana del Parco Media Valle Lambro

ANALISI

1_Analisi Contesto Territoriale – Macroscala

2_Analisi Contesto Territoriale Mobilità – Macroscala

3_Topografia e Idrografia

4a_Sistema Vegetazionale - Pubblico e Privato

4b_Sistema Vegetazionale - Verticale

4c_Sistema Vegetazionale - Orizzontale

5a_Elementi Fisici Architettonici – ResidenzaComposizione Socio-Demografica Sesto San Giovanni

5b_ Elementi Fisici Architettonici – ResidenzaComposizione Socio-Demografica Cologno Monzese

5c_ Elementi Fisici Architettonici – Attività Economica IndustrialeSesto San Giovanni – Cologno Monzese

5d_ Elementi Fisici Architettonici – Attività Economica AgricolaSesto San Giovanni – Cologno Monzese

5e_ Elementi Fisici Architettonici – Servizi Pubblica UtilitàSesto San Giovanni – Cologno Monzese

5f_ Elementi Fisici Architettonici – Spazi PubbliciSesto San Giovanni – Cologno Monzese

6_Mobilità Esistente. Sesto San Giovanni - Cologno Monzese

7_Beni e Risorse Materiali e Immateriali

8a_Ipotesi Percorsi Mobilità Quotidiana

8b_Ipotesi Percorsi Naturalistici

8c_Ipotesi Percorsi Cicloturistici

Allegati all'analisi_ Individuazione Stakeholder e Azioni di Partecipazione

_Analisi Swot

PROGETTO PRELIMINARE - DEFINITIVO

9_Masterplan della Rete Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici del PMVL rispetto ai comuni limitrofi:

Sesto San Giovanni - Brugherio - Cologno Monzese – Milano 1:10.000

10_Masterplan della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL 1:5.000

11_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL 1:2.500

12a_12b_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL – Cascina Parpagliona | Piazza Hiroshima Nagasaki

13a_13b_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL – Piazza Hiroshima Nagasaki | Cimitero Nuovo

14a_14b_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL – Via Pisa | Tangenziale Nord

15a_15b_15c_15d_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici

dell'area mediana del PMVL – Viale Spagna | Tangenziale Est

16_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL – Viale Spagna | Via Bilbao

17_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL – Viale Spagna | Via Sivilla

18_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL – Tangenziale Nord | Cava Melzi

19a_19b_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL – Cava Melzi | Viale Spagna

20_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL – Viale Spagna |Via Guernica

21a_Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL – Area Falck | Viale Spagna

Allegati al progetto preliminare e definitivo_ Studio preliminare e strutturale al ponte ciclo-

pedonale dell'area di entrata al Parco PMVL da Cologno Monzese

Introduzione

Metodologia di Analisi e di Progettazione Paesaggistica e Sociale dei collegamenticiclopedonali nell'area mediana del Parco Media Valle Lambro

Costruire un progetto paesaggistico e territoriale in un luogo estremamente complesso per cultura,

usi, geografia, storie, come il Parco Media Valle del Lambro, partendo dal progetto di una Pista

Ciclabile (filo rosso che attraversa e unisce territori, proponendo nuovi sguardi, evidenziando

differenti potenzialità) è stata una sfida attuale, contemporanea, in cui il rapporto diretto con il

luogo e i suoi abitanti, primi attori della vita del Parco e veri artefici della cura e dell'identità di

questo luogo, si è trasformato in motivo ricorrente.

In questo senso l’analisi del contesto della parte mediana del Parco Media Valle Lambro, realizzata

attraverso un processo conoscitivo applicato sul campo (una sorta di immersione territoriale e

sociale), ha svolto un ruolo di rilevanza strategica per il progetto del tracciato della Pista Ciclabile,

riuscendo a far emergere una serie di fattori inespressi, di potenzialità latenti che si sono

trasformati nel fulcro degli interventi applicati al contesto di riferimento.

La metodologia di Analisi e Progetto presentata si è costruita attraverso questi punti cardinali:

fornire una visione complessa e integrata della situazione fisica (territoriale, paesaggistica,

architettonica) nel quale il tracciato della pista ciclabile si colloca, sino a farla aderire alla natura

del luogo

presentare il quadro delle mobilità, dei flussi privati-pubblici, dalla macroscala alla scala locale,

comprendendo anche la rete della mobilità dolce nel parco e nei comuni adiacenti, sino a costruire

una rete complessa e articolata in cui il parco è il cuore di un sistema in movimento, fluido e

facilmente accessibile

riconoscere e valorizzare le potenzialità del fiume Lambro (colonna vertebrale del Parco PMVL),

nella sua dimensione naturalistica, formando nuovi itinerari di mobilità ciclo-pedonale che

rispecchiano il desiderio impellente di natura degli abitanti delle metropoli, sino a creare un

catalogo di possibili tracciati, di sentieri escursionistici, da cui raccogliere visioni ambientali a loro

volta declinabili in ambiti di didattica per la cittadinanza

evidenziare e trasformare i limiti del parco, eliminando barriere fisiche e visive, inserendo strategie

paesaggistiche in grado di creare continuità tra la città e gli ambiti naturali, aumentando le

potenzialità di dialogo tra territori, per riportare i cittadini al Parco PMVL

intensificare, secondo una strategia puntiforme e a macchia le presenze arboree esistenti,

arbustive e di medio ed alto fusto, come valorizzare la vegetazione ripariale autoctona, da fiume o

da canale irriguo, attraverso azioni di ripulitura e ripristino

conoscere la qualità delle relazioni sociali che compongono l'area (costruite dal quadro sociale-

demografico-economico di riferimento, dalle risorse locali - catalogazione dei beni materiali e

immateriali, dall’uso degli spazi pubblici - anche informali), per determinare gli spazi residui e

potenziali del Parco PMVL mettendoli in luce, sino a formare nuove modalità d'uso che

appartengono ai luoghi attraversati dalla pista ciclabile, risignificando puntualmente il territorio-

paesaggio del parco

raccogliere e stimare le potenziali interazioni e sinergie con i soggetti coinvolti dal progetto (gli

abitanti dell’area - le associazioni che presidiano il Parco PMVL) attraverso la pratica sul campo

degli stakeholder e della progettazione partecipata.

verificare i punti di forza / di debolezza rispetto al problematiche sociali del progetto, attraverso la

conoscenza dei vincoli e le opportunità offerte dall’ambiente di riferimento (in entrambi i casi con

l’applicazione dell’analisi swot).

Le informazioni raccolte dall’analisi e così strutturate, hanno portato i Progettisti a contestualizzare

al meglio il progetto all’interno della realtà di riferimento, dettagliando le caratteristiche e le

modalità di intervento, in modo da garantire le migliori possibilità di successo al complesso iter

progettuale realizzato.

Per i suddetti motivi, e per restituire al meglio la struttura, l’identità del territorio psico-geografico

analizzato, è stato introdotto un quadro conoscitivo di natura sociologica, con l’acquisizione di un

numero chiuso di dati, informazioni e indicatori sull'area mediana del Parco Media Valle Lambro,

nonché sui Comuni che la determinano (Comune di Sesto San Giovanni e Comune di Cologno

Monzese), finalizzata a rappresentare sia il profilo territoriale, socio demografico ed economico del

territorio, sia le domande e i bisogni intercettati relativi alla mobilità.

Rispetto allo schema metodologico proposto è stato previsto una raccolta di dati e statistiche (e la

loro relativa rappresentazione nelle tavole allegate), di natura geografica-idrica, sociodemografica,

sulla mobilità giornaliera, sul tessuto economico produttivo dei principali settori di attività (anche

delle aziende agricole e della superficie agricola utilizzata nell’area di contesto). Alcuni dati sono a

tutt’oggi mancanti (pensiamo al tema dell’inquinamento acustico dovuto alla presenza della

tangenziale- in questa fase solo accennato in un punto di forte prossimità con il parco; come la

qualità idrica del fiume Lambro), ma riteniamo che nella fase successiva (progetto esecutivo -

opera) tali mancanze saranno colmate ed interagiranno qualitativamente con il progetto.

Secondo questo processo strutturante abbiamo intrecciato altri livelli di analisi che, seguendo la

metodologia già enunciata, sono necessari alla definizione del quadro territoriale e di contesto a

cui ci siamo rivolti, per realizzare la base concettuale necessaria alla definizione del progetto.

Il primo; riguarda il tema della ricerca empirica, realizzata sul campo, attraverso sopralluoghi, rilievi

puntuali (anche fotografici), indagini sociali, costruzioni di psico-geografie cartacee, strumenti

necessari a sviluppare la lettura di un contesto complesso, nelle sue diverse componenti e

fenomeni osservabili (i caratteri fisici e naturali, come sociali, entrambi in continua trasformazione

temporale, stagionale), sino ad elaborare strumenti di valutazione, che sono: a) realizzazione di

interviste scritte, video-interviste, campagna fotografica per la creazione di un abaco paesaggistico

e sociale b) questionari, focus group, brainstorming, cartoline per la raccolta delle aspettative;

nell'ottica di definire i bisogni dell'utenza in rapporto al territorio, raccogliendo idee relative alle

modalità di gestione degli spazi, alla creazione dell'itinerario paesaggistico, stimolando i vari

soggetti ad impegni concreti e co-responsabili al progetto della pista ciclabile.

L'esito delle ricognizioni sul campo ha permesso di intrecciare i dati territoriali con immagini che

permettono di costruire una serie di mappe ragionate e di sezioni paesaggistiche, fotografiche, che

inquadrano le qualità materiali, i problemi fisici, le possibilità effettive del territorio. Tale processo

trova la sua ricaduta nei bisogni umani che l'ideazione della pista ciclabile assume-propone nel

progetto definitivo del tracciato e nei punti nevralgici del sistema della mobilità dolce, degli itinerari

naturalistici, ritrasmessi attraverso gli strumenti grafici e visivi che gli sono propri.

Il secondo; riguarda il tema della partecipazione e co/progettazione, ossia dell’individuazione degli

interlocutori per avviare un processo di progettazione articolato, secondo criteri di stretta

collaborazione con enti pubblici ed associazioni presenti sul territorio, nell'organizzazione di

incontri, manifestazioni culturali volte a valorizzare ed individuare il patrimonio storico-artistico ed

ambientale del parco. Al fine di sviluppare una rete di interlocutori e favorire l'interscambio di

informazioni e documenti per la realizzazione di iniziative culturali e promozionali; organizzare

incontri tematici, conferenze, convegni, proiezioni video / fotografiche, visite guidate, esposizioni

itineranti, ed ogni altra attività correlata agli scopi di conoscenza e progettualità partecipata;

sperimentare forme di partecipazione e co-progettazione tra i diversi soggetti che abitano e

frequentano le aree inerenti al progetto; concorrere alla promozione sociale, storica, economica e

turistica del territorio mediante la valorizzazione delle sue risorse.

Seguendo la metodologia di Analisi e Progetto presentata, vengono di seguito descritti i temi

inerenti all’indice delle tavole elaborate.

ANALISI

1

Analisi Contesto Territoriale – Macroscala

Il Parco Media Valle Lambro, la sua area mediana, fanno parte di un sistema ecologico di

connessioni verdi che, attorno a Milano, propone idealmente il progetto di una città Green, capace

di seguire le suggestioni dell’odierna pianificazione europea. Un sistema complesso, da

macroscala, che vede nelle strategie proposte dai nuovi piani di governo del territorio del comune

di Milano, la volontà di creare una cintura periferica futuro parco metropolitano della capitale

lombarda, permettendo la nascita di un’unica pista ciclabile capace di trasformare l’accesso, la

visione del perimetro verde della città, in un'unico sistema territoriale di zone verdi, nastro continuo

e traspirante.

In questo sistema di circolazione ecologica progettato per la periferia milanese si inserisce il tema

del progetto della pista ciclabile per il Parco Media Valle Lambro, che nelle sue possibili espansioni

a nord (attraverso la futura connessione con il Parco di Monza), come a sud (nel suo futuro

ampliamento che, attraversando i parchi ad est di Milano, lo porterà a ricongiungersi con il Parco

Agricolo Sud formando una cerniera vegetale, lungo l’asse fluviale del Lambro, di 20 km.), mostra

tutta la sua attualità.

Inoltre, Parco Media Valle Lambro diviene il primo crocevia dei canali navigabili di Milano,

ricollegandosi strategicamente all’ipotesi di sviluppo dei Raggi Verdi (in particolare R1) che

promuovono il tema della mobilità dolce attraverso le aste fluviali dell’area milanese (in questo

caso unendo Naviglio Grande - Canale della Martesana - Fiume Lambro), sino a diramarle nel

parco stesso.

Se acqua e vegetazione sono i temi fisici che formano il Parco Media Valle Lambro, l'idea per uno

sviluppo strategico dello stesso è la creazione di un sistema territoriale, attraverso la promozione

della mobilità dolce, come elemento capace di unire Milano al suo territorio, ai parchi che lo

circondano, in una nuova visione ecologica, ramificata, organica, in cui le interconnessioni leggere

diventano linfa vitale per produrre un radicale miglioramento della vita quotidiana degli abitanti

dell'area.

In questo senso, e rispetto alle tavole presentate, la realizzazione della pista ciclabile nella zona

mediana del Parco Media Valle Lambro, diventa un primo passo per innescare i nuovi flussi di

percorrenze, inserendosi, a pieno titolo, negli obiettivi strategici del Programma Pluriennale degli

interventi del Parco della Media Valle del Lambro (PPI), sino a promuovere differenti azioni

preliminari e congruenti alla macro-scala del progetto.

2

Analisi Contesto Territoriale Mobilità - Macroscala

Come abbiamo visto, il tema della mobilità, a diverse scale e con diversi mezzi, coinvolge

pienamente il Parco Media Valle Lambro, rispetto al contesto territoriale di riferimento (vedi

diagrammi presentati). Alla macro-scala, il tema della mobilità è inevitabilmente legato al flusso di

spostamenti che avvengono da Milano verso il Parco Media Valle Lambro e che coinvolgono

anche il fenomeno del pendolarismo, ossia dello spostamento che da Sesto San Giovanni e

Cologno Monzese porta quotidianamente una parte dei loro abitanti verso la capitale lombarda.

L’estensione della futura pista ciclabile, in progetto nella parte mediana del Parco Media Valle

Lambro, sino alle stazioni delle metropolitane di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese,

rafforzerebbe enormemente il flusso in partenza e arrivo di ciclo-pendolari e ciclo-turisti che

lavorano e vivono a Milano. Una potenzialità strategica che trasformerebbe il parco in una cerniera

vegetale tra nuovi e differenti flussi di mobilità leggera, creando un'asse trasversale determinante

per l'attraversamento dei comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese, unendoli a sistema.

Un’ipotesi ulteriormente rafforzata dalla presenza dell’arteria ciclopedonale R1 (raggio verde), in

parte già esistente, che troverebbe la sua definitiva interconnessione con un sistema di

percorribilità dolce e articolato sul territorio tra Milano-Sesto San Giovanni-Cologno Monzese,

rafforzando la presenza e l'uso giornaliero di un sistema ecologico di trasporti.

Queste ipotesi, dedotte dall'analisi alla macro-scala del sistema di mobilità inter-comunale,

dovranno essere vagliate insieme agli uffici competenti, come integrazione potenziale alla loro

futura pianificazione territoriale.

3

Topografia e Idrografia

Recuperare il rapporto fisico, la qualità ecologica del sistema fluviale del Lambro, attraverso una

sua nuova visione e accessibilità, è uno dei temi fondamentali del progetto della pista ciclabile

nella parte mediana del Parco Media Valle Lambro.

Se il Lambro deve proporsi, essere visto, come l'asse fluviale del parco, il nuovo sistema degli

itinerari dovrà confrontarsi anche con le variazioni topografiche dell'area, rilevanti in uno spazio

scalarmente minuto e fatto assai raro nella pianura padana, dalla conformazione geologica

pianeggiante. Questo per garantire ad ogni cittadino la visione eccezionale, dall'alto e panoramica,

del parco, sfruttando l'esistenza delle colline artificiali Falck (nord e sud), già punti di osservazioni

privilegiati di tutto il contesto.

La tavola, mettendo in luce le qualità topografiche e idrografiche del contesto di riferimento (a cui,

ricordiamo, manca ancora il dato sulla qualità delle acque), diviene indispensabile per tracciare le

future sezioni rilevanti al progetto, come le relative variazioni vegetali che saranno presenti sul

percorso della pista ciclabile, sino a definire un nuovo sistema biologico, naturalistico, che

integrandosi alle peculiarità esistenti nel territorio, accompagnerà il tracciato nei punti necessari,

più delicati, presenti soprattutto in area spondale, presso l’alveo del fiume Lambro.

4a_4b_4c

Sistema Vegetazionale - Pubblico e Privato - Verticale - Orizzontale

Il Sistema vegetazionale che caratterizza il Parco Media Valle Lambro viene rappresentato (alla

macroscala), nella sua estensione e qualità, utilizzando la tecnica del patchwork, questo, da un

lato, evidenzia la sovrapposizione delle strutture formali-vegetali che lo compongono, dall’altro

mette in evidenza gli usi e le tipologie delle macchie arboree che costituiscono ogni area rilevata.

Inoltre, vogliamo segnalare che le planimetrie inerenti al sistema vegetazionale nel suo complesso

(4a_4b_4c) comprendono un’area più estesa di quella inerente al parco medesimo, giacchè è

necessario individuare le possibili relazioni, in termini di uso e di presenze vegetali (alloctone e

autoctone) presenti nelle zone limitrofe, considerando che il parco (e il futuro progetto della pista

ciclabile) dovrà vivere in modo osmotico con i territori adiacenti, sviluppando nuove relazioni con il

paesaggio circostante, valorizzando le aree verdi esistenti, gli spazi pubblici, le vie alberate, i flussi

di entrata-uscita della mobilità dolce dei comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese.

Nel dettaglio, il sistema vegetazionale si suddivide in differenti macro-aree tipologiche:

Verde Pubblico e Privato

Nel verde pubblico-privato prevale la proprietà sovra-comunale del territorio adibita all’ente Parco

Media Valle Lambro. Viene altresì esclusa, dalla mappatura di analisi, l’area ex-Falck di Sesto San

Giovanni (futuro parco a gestione privata-pubblica dalla destinazione ancora incerta), e si

evidenzia la presenza di un forte polo ad uso agricolo nell’area nord, nei territori del comune di

Brugherio. In particolare, quest'area, potrà essere analizzata (nel futuro prossimo) attraverso un

progetto-stralcio che includa le attività agricole presenti, nella proiezione significativa di creare un

distretto agricolo ad hoc (produzione di prodotti biologici - orti urbani sociali - aree adibite

all'educazione ambientale – mercato orticolo a km 0).

Verde Verticale Orizzontale

Il verde verticale si mostra attraverso la presenza di boschi e filari che segnalano presenze

arboree significative, che da un lato indicano aspetti interessanti nella possibile visione di nuovi

percorsi naturalistici alla macro-scala, dall’altro segnalano elementi architettonici di pregio in aree

rilevanti per la vita sociale (spazi pubblici) o nelle vie di accesso principali al parco.

Il verde orizzontale si forma prevalentemente attraverso la presenza di orti urbani; in itinere, con il

progetto in area Bergamella a sud del parco, in divenire, con la soluzione del sistema di entrata al

parco dal centro di Cologno Monzese, attraverso la creazione di orti privati e comunitari – mercato

a km 0 – centro di didattica ambientale; oppure attraverso le occasioni lasciate dal verde incolto,

spontaneo, presente in più punti dell'area spondale del Parco Media Valle Lambro, di cui è

necessario conoscere la natura pubblica o privata dei suoli per realizzare una positiva

programmazione in termini di valorizzazione sociale delle aree abbandonate, con la formazione di

percorsi naturalistici per le comunità residenti, che quotidianamente attraversano, utilizzano il

parco.

Nei casi analizzati non si è definito il ruolo della flora e della fauna prevalente nel parco (temi

ovviamente non separabili), il cui significato ecologico viene definito nelle tavole di progetto,

rispetto ai percorsi della pista ciclabile e delle sue sezioni prevalenti, in cui saranno segnalati gli

elementi vegetali caratterizzanti ad una scala adeguata.

5a_5b

Elementi Fisici Architettonici – Residenza

Composizione Socio-Demografica Sesto San Giovanni e Cologno Monzese

In queste tavole si evince il carattere morfologico della città periferica cresciuta ai limiti del Parco

Media Valle Lambro. La porzione residenziale di entrambi i comuni forma un tessuto diffuso, senza

regole apparenti, di edilizia corrente, in cui le persone che la abitano provengono da antiche e

recenti migrazioni, da molteplici etnie (vedi dati tavola).

L’elemento determinante che nasce dall’indagine psico-geografica del tessuto abitativo (specificata

nella parte di stakeholder e progettazione partecipata) mostra la necessità, il desiderio, di trovare

nel parco un’identità di riferimento sociale (oltre che vegetale), attraverso la creazione di atti

concreti che coinvolgano la cittadinanza, di chi vive a lato, a volte quasi inconsapevolmente, di un

vasto polmone verde, possibile luogo di aggregazione spontanea e collettiva.

Il Parco Media Valle Lambro può riproporsi, capovolgendo nell'immaginario pubblico la visione di

un area retro della città metropolitana, trasformandosi in scenario, nel teatro all’aperto di tutti,

attraverso gli strumenti della progettazione partecipata.

In questo senso il progetto della pista ciclabile può diventare strumento di comunicazione, di

visibilità dell’esistenza del parco, a molti ancora sconosciuta. Un segnale effettivo di dialogo con il

tessuto residenziale più prossimo, un gesto di cambiamento culturale nella creazione di nuove

centralità nella città diffusa e periferica.

Vogliamo sottolineare che anche in questo caso si è realizzata un’esaustiva campagna fotografica

inerente alle tipologie edilizie che costruiscono questo frammento di territorio che circonda il parco,

come dei loro abitanti, attraverso una serie di ritratti e video-interviste (in parte già realizzate – vedi

video allegato), che raccolgono istanze, proposte, desideri, della cittadinanza, formando un

catalogo iconografico di indubbio interesse.

5c_ 5d_5e

Elementi Fisici Architettonici - Attività Economica Industriale - Agricola - Elementi di

Pubblica Utilità. Sesto San Giovanni - Cologno Monzese

Il Parco Media Valle Lambro accoglie dentro il suo territorio attività economiche radicalmente

diverse, passando da un tessuto tipicamente industriale a zone da distretto agricolo, alla presenza

di cave estrattive, che nella loro totalità per conformazione e densità cambiano continuamente la

percezione del paesaggio esplorato.

Questo complesso registro funzionale del parco rivela una doppia storia e natura: nasce in una

zona ad alta densità produttiva e industriale (una delle più alte d'Italia) e contemporaneamente

sorge su terreni che anticamente ospitavano cascine, campi coltivati, allevamenti, produzioni

orticole, frutteti. Questa sorta di strabismo funzionale crea la duplice veste del parco, industriale ed

agricolo insieme, trasformandolo in un esempio paesaggistico e territoriale di grande interesse,

specchio della nostra storia recente.

Dobbiamo però sottolineare che, soprattutto nell’area limitrofa a Cologno Monzese, la presenza di

un consistente insediamento caratterizzato da piccole industrie di origine terziario e logistico, ha

compromesso, negli ultimi anni e per lunghi tratti, il rapporto con le sponde del fiume Lambro.

Questo problema paesaggistico è risolvibile favorendo il ritorno della vegetazione in modo

controllato (utilizzando tecniche di ingegneria naturalistica non invasive, che proteggono anche

l’alveo del fiume) e ricercando, nuovamente, la permeabilità dei luoghi con la ramificazione della

pista ciclabile e dei percorsi naturalistici, perfetto dispositivo per recuperare l’accessibilità ludica

dei luoghi, soprattutto verso le sponde perdute del Lambro. Una riqualificazione naturalistica che

porterebbe ad un’innegabile giovamento anche per chi lavora quotidianamente nella piccole

industrie insediate in questa zona, dando la possibilità di recuperare un rapporto ludico con gli

spazi verdi presenti nel parco, sino a diffuminare la presenza delle aree più compromesse.

L'ultimo aspetto, ma non meno importante, è il ruolo della Cava Melzi, di proprietà privata. Una

cava storica che, ancora in attività, potrebbe svolgere il ruolo di presenza industriale, macchinica,

osservabile dal parco, eliminando definitivamente la sua immagine negativa, essendo memoria

fisica d'altri tempi.

Sappiamo che la dismissione totale della cava Melzi non è prossima, ma l'interesse risiede nel

trasformare questo luogo in un sistema artificiale-naturale osservabile da tutti. Un luogo denso di

attività e memoria attraversato da una linea di passaggio a bordo fiume, controllata e custodita,

pubblica, capace di presentare questo mondo dell'archelogia industriale come l'ennesimo itinerario

godibile, del parco, e non solo come un'oasi produttiva chiusa in se stessa, che vive senza

comunicazione alcuna con l'intorno che l'accoglie da sempre.

Infine, riconoscere la qualità di una produzione agricola nella zona mediana del Parco Media Valle

Lambro, attraverso la costruzione di un sistema di orti comunitari e collettivi, di un mercato per

vendita diretti di prodotti biologici, di un centro per l'attività di didattica ambientale, porterebbe ad

un innalzamento del valore sociale di quest'area verde. Il possibile luogo di tale insediamento

agricolo, già individuato in un dialogo aperto con l'amministrazione pubblica, potrebbe essere la

nuova entrata di Cologno Monzese al parco, occupando un'area dismessa, anch'essa già rilevata.

Tra tutti questi fattori produttivi, esistenti e potenziali, differenti per qualità e ampiezza, si snoda il

tracciato della nuova pista ciclabile, dei percorsi naturalistici, che diventeranno la colonna

vertebrale di un sistema che da nord a sud attraverserà il parco, promuovendo e collegando tutte

le sue differenti attività, inanellando in un unico sistema anche quei singoli fatti eccezionali che

abbiamo chiamato elementi di pubblica utilità, servizi ordinari indispensabili alla vita della

cittadinanza, del parco, degli abitanti di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese.

5f

Elementi Fisici Architettonici – Spazi Pubblici

Sesto San Giovanni – Cologno Monzese

Stimolare i cittadini ad usare il parco sia a fini ricreativi che per scopi didattico-culturali, con la

volontà di consolidare la conoscenza del territorio da un punto di vista paesaggistico, oltre che

innescare logiche di presidio diffuso, naturali e non indotte, da parte della cittadinanza, produce il

mantenimento e la cura delle aree verdi pubbliche.

Secondo questi fini, gli “spazi pubblici” del Parco Media Valle del Lambro devono essere potenziati

per sostenere una serie di attività inerenti all'uso stesso del parco, sino a produrre un alto grado di

funzionalità, attraverso le seguenti azioni:

creare momenti di didattica ambientale per la cittadinanza con la formazione di punti logistici di

base riconoscibili, dalla forte identità (padiglioni ecologici - info point) che funzionano come aule

all'aperto; realizzare orti-didattici produttivi e temporali per le scuole, per gli anziani e le famiglie,

creando mix-sociale; costruire attrezzature ludiche, di conoscenza e fruibilità del parco, per disabili

mentali e motori, come per non vedenti (padiglioni tattili); realizzare percorsi vita che inducano

all'attività sportiva leggera attraverso sentieri naturalistici; realizzare aree attrezzate per la sosta e

per le attività ludico-culturali di gruppi organizzati e associazioni locali; progettare aree per il

bikesharing funzionali all'attraversamento del parco, integrandoli alla rete comunale e

sovracomunale di percorrenze dolci; costruire forme di comunicazione innovative (blog) e

tradizionali (mappe e segnaletica) capaci di rendere visibile agli utenti gli eventi culturali e le attività

sportive in atto (in tempo reale), come per mostrare le caratteristiche fisiche e funzionali del parco.

Infrastrutture leggere, che in alcune aree, in parte già individuate attraverso un processo minuto di

analisi in atto, del Parco Media Valle del Lambro, possono, nel tempo stagionale e ripetuto, aiutare

il processo di colonizzazione positiva delle persone che lo vivono, sino a portarlo, naturalmente,

verso la cittadinanza che non lo conosce: in questo senso riconoscere ed aumentare la valenza

degli “spazi pubblici” dedicati in un parco così esteso è un processo necessario alla sua fruizione,

riconoscibilità e consolidamento nel tempo.

6

Mobilità Esistente. Sesto San Giovanni - Cologno Monzese

Il progetto della mobilità, che riguarda il tema della pista ciclabile in oggetto, passa di scala,

occupandosi, in questa tavola, delle relazioni territoriali che intercorrono tra i comuni di Sesto San

Giovanni e Cologno Monzese allo stato dell'arte.

Infatti, il Parco Media Valle Lambro è la cerniera vegetale che, contemporaneamente, unisce e

divide questi due ambiti comunali, costruendo, da un lato, limiti di circolazione territoriale (nella

presenza fisica della tangenziale), dall'altro, fornendo spunti per nuovi attraversamenti (soprattutto

attraverso i percorsi ciclo-pedonali esistenti, ora prevalentemente frastagliati ed interrotti).

L'ennesima eccezione al sistema della mobilità sovra-comunale, viene rappresentata dalla

complessa rete di autobus, che prevede solo due accessi diretti al parco, presenti nei suoi estremi,

a nord e a sud di un territorio estremamente allungato e tortuoso. Infine, la lontananza delle

stazioni ferroviarie / metropolitane dei singoli comuni dal Parco Media Valle Lambro, viene risolta

prevalentemente attraverso l'accesso privato, con l'utilizzo delle automobili, a discapito di un

inevitabile fenomeno di parcheggio irregolare e selvaggio.

All'interno di questo quadro logistico il sistema della mobilità pubblica urbana è decisamente

deficitario, sia per qualità che per quantità di accessi al parco. La messa in rete e la

riorganizzazione di tutte le piste ciclabili esistenti con quelle di progetto (attraverso la

localizzazione puntuale di strutture per il bikesharing capaci di creare un circuito virtuoso che si

estende ai comuni limitrofi), ci sembra una alternativa possibile per riportare al centro l'idea di

mobilità urbana sostenibile dal parco e nel parco, trasformandolo, come già accennato e per

differenti motivi, in una nuova centralità di questo territorio.

7

Beni e Risorse Materiali e Immateriali

Il primo passo verso l'individuazione delle caratteristiche che compongono l'area prevalente di

progetto, ossia la zona mediana del Parco Media Valle Lambro, ci ha spinto ad analizzare i beni e

le risorse presenti sul territorio, considerando come fattore primario all'analisi le valenze

paesaggistiche-culturali-sociali-economiche che lo strutturano, per scoprirne tutte le declinazioni

secondo usi e proprietà, sino a formare un' abaco.

Il primo risultato evidente di questa struttura a “catalogo” è la suddivisione in differenti sotto-ambiti

di tali beni e risorse, materiali e immateriali, che rilevati nel contesto attraverso attente azioni

speditive, ed intrecciate al processo di stakeholder e delle video-interviste, hanno prodotto una

notevole massa di dati.

Inoltre, questo metodo di studio del contesto ci ha permesso di formalizzare 5 micro-aree territoriali

rilevanti (1, Circoscrizione 4 Villa Pelucca – 2, San Maurizio al Lambro – 3, Viale Spagna – 4,

Ponte Via Portogallo – 5, Cimitero Cava Melzi), che a loro volta individuano situazioni

paesaggistiche, culturali, sociali ed economiche particolarmente differenti, creando, ognuna, nuovi

e potenziali accessi al parco, in una reale visione di collegamento con il tessuto cittadino

circostante, che sarà risolta nelle definizione del progetto della pista ciclabile e dei percorsi

neturalistici.

8a_8b_8c

Ipotesi Percorsi della Pista Ciclabile

In una prima ipotesi complessiva del tracciato della pista ciclabile nell'area mediana del Parco

Media Valle Lambro, abbiamo voluto inserire i tre sistemi di riferimento: 1) pista ciclabile esistente

2) tracciato pista ciclabile proposta dal masterplan dell'arch. Francesco Borella 3) nuove ipotesi di

progetto e raccordo con le proposte già presentate.

La somma di queste differenti tipologie di mobilità lenta ha costruito un primo scenario di

riferimento, riportato nelle tavole di analisi (8a-8b-8c), che dovranno essere attentamente valutate

perchè segnalano, in alcuni punti, delle incongruenze; con il profilo territoriale dell'area e le

specificità naturalistiche di questa porzione di parco, delle mancanze; rispetto all'attenta analisi

svolta sul campo e alle risorse materiali-immateriali presenti, delle emergenze; rispetto al ruolo

delle 5 micro-aree che propongono ognuna dei punti di passo, di entrata al parco, sino ad ora

sottovalutati. Per tutte queste ipotesi verranno attentamente valutati i luoghi dove inserire ambiti di

socialità pubblica (secondo dimensioni e qualità differenti) necessari al miglioramento della

fruizione del parco.

Nello specifico, in questa parte dell'analisi, si è voluto evidenziare tre aspetti che riteniamo

fondamentali nella creazione del tracciato della pista ciclabile nel suo complesso:

1) la presenza di un itinerario che favorisca la mobilità quotidiana delle persone che attraversano il

parco ogni giorno per i motivi più svariati (lavorativi-ludici), necessità rilevate dai sondaggi affettuati

sul campo e, soprattutto, per quanto riguarda il raggiungimento di alcuni luoghi specifici.

2) la presenza di un itinerario naturalistico, che valorizzi quelle porzioni di parco di particolare

pregio per la flora e la fauna presente, come il necessario raggiungimento dell'alveo del fiume

Lambro, che in un'ottica di risanamento delle sue acque, diventerebbe oasi e presidio ambientale

di grande pregio. Inoltre, questo itinerario naturalistico si intreccia con le attività ludiche presenti e

previste in progetto, che si snodano lungo il suo possibile tracciato, valorizzando l'aspetto sportivo

del parco.

3) la presenza di un itinerario ciclo-turistico, che vuole riassumere le trasformazione in atto e il

carattere industriale di questa porzione del Parco Media Valle Lambro, dove ritroviamo aspetti

eccezionali legati al suo passato produttivo osservabili attraverso punti di vista privilegiati, sia da

un punto di vista paesaggistico che socio-culturale.

E' evidente, che ogni itinerario valorizza potenzialità sino ad ora latenti e solo parzialmente

espresse: la soluzione finale del progetto integrerà tutti gli elementi emersi, formando un tracciato

strutturato e complesso, sintesi dinamica dell'esplorazione del parco.

Concludo, affermando, che la complessità della metodologia di analisi realizzata, ci ha permesso

di includere tutti quei fattori che generalmente vengono trascurati e resi invisibili in un progetto

paesaggistico. Infatti, il progetto della pista ciclabile, in questo contesto, è stata la possibilità di

esprimere tutte le potenzialità e le risorse presenti, materiali e immateriali, sino a costruire una rete

di collegamenti e ragioni che il territorio vive, rispecchiandosi nel parco, sino a risolvere

incongruenze, incapacità, sovrastrutture, lasciate dalla storia recente della pianificazione urbana

sul territorio indagato.

ALLEGATO_INDIVIDUAZIONE STAKEHOLDER e AZIONI di PARTECIPAZIONE

L’efficacia di un’analisi di contesto dipende in modo strategico dalla capacità di delimitare il campo

di indagine e dall' identificazione di stakeholder che influenzano significativamente la struttura e la

dinamica del progetto.

Sono stati identificati tutti i soggetti coinvolti: enti territorialmente interessati, i soggetti competenti,

portatori di interesse locali e sovra locali, e i settori del pubblico interessati al Progetto.

E' stata realizzata un’analisi concertata delle singole componenti ed una valutazione dei relativi

fattori di influenza e il livello di interesse ci ciascun soggetto, finalizzata all'individuazione del

corrispondente livello di priorità in rapporto alle specifiche esigenze.

Sono stati individuati gli Stakeholder qui di seguito specificati:

1. Autorità Proponente

Comune di Sesto San Giovanni

2. Istituzioni Pubbliche

Parco Media Valle del Lambro

Comune di Sesto San Giovanni

Comune di Cologno Monzese

Comune di Brugherio

Politecnico di Milano- Dipartimento INDACO

NABA ( Nuova Accademia di Belle Arti di Milano)

Master Paesaggi Straordinari

3. Categorie di portatori di interesse

Gruppi Organizzati

Amici del Parco del Medio Lambro

Associazione Passo Trotto Galoppo

Podistica San Maurizio

Ciclofficina Gasolio

Associazione Iride

Associazioe Pedale Sestese

Cava Melzi

Gev Parco Media Valle del Lambro

Fiab Ciclobby Onlus

Archivio Sacchi

Made in Mage

Milano Metropoli

Esterni

Temporiuso

Gruppi non organizzati

(l'insieme dei cittadini componenti la comunità locale)

Lorenzo Forte | Proprietario Bar Paninoteca Spagna 56, Vle Spagna

Antonio Luciano | Abitante in Via Catania

Vittorio Barbieri | Abitante in Via Catania

Claudia Bancolini | Frequenta il Parco Media Valle Lambro

Antonietta | Proprietaria Pasticceria Eoliana, Vle Spagna

Dopo questa fase di mappatura dei Soggeti coinvolti occorre pertanto definire il grado di

coinvolgimento degli stessi nella formulazione delle politiche di Progetto.

Sono state individuate delle classi di stakeholder utilizzando il principio di identificazione per

fattori di influenza e livello di interesse che essi sono in grado di esercitare.

- I fattori di influenza di ciascun stakeholder rappresentano a capacità di influenza, che è

determinata da: dimensione, rappresentatività, risorse attuali e potenziali, conoscenze e

competenze specifiche, collocazione strategica

- Il livello di interesse di ciascun stakeholder rappresenta la sua capacità di pressione, che è

determinata dalle iniziative messe in campo per promuovere o rivendicare i propri interessi e per

favorire una partecipazione al processo decisionale.

Incrociando in una matrice influenza e interesse si ottengono tre categorie di stakeholder:

Interesse

Influenza

Bassa Alta

BassoStakeholder appetibilicategorie che è opportuno

coinvolgere

Alto Stakeholder debolicategorie che è doveroso coinvolgere

Stakeholder essenzialicategorie che è necessario

coinvolgere

Questa matrice ha permesso di individuare rispetto al Progetto di Pista Ciclabile del Parco

Media valle Lambro i soggetti coinvolti che saranno quindi catalogati in:

- Stakeholder essenziali, cioè coloro che è necessario coinvolgere perché hanno alto interesse e

alta influenza rispetto al Progetto e, quindi, forte capacità di intervento sulle decisioni che

l’Amministrazione vuole adottare

- Stakeholder appetibili, cioè coloro che opportuno coinvolgere poiché hanno basso interesse

ma alta influenza. Questa categoria è rappresentata da gruppi di pressione o da opinion leader in

grado di influenzare l’opinione pubblica rispetto a determinate tematiche;

- Stakeholder deboli, cioè coloro che hanno alto interesse ma bassa influenza. Questa categoria

è rappresentata da soggetti che non hanno i mezzi e gli strumenti per poter esprimere in modo

forte e omogeneo i propri interessi.

Gli Stakeholder deboli coincidono spesso con le fasce destinatarie delle politiche

dell’Amministrazione, in quanto soggetti beneficiari che andranno ad usufruire della Pista cIclabile

è opportuno coinvolgerli nella formulazione delle politiche stesse. Una volta individuate le

categorie di portatori di interesse è necessario coinvolgere gli Stakeholder nella realizzazione del

progetto attraverso delle strategie di partecipazione e processi decisionali inclusivi,

sperimentare e sviluppare strumenti e iniziative per favorire forme di partecipazione civica.

Attivare processi di confronto e relazione con i cittadini, consente di raggiungere più elevati livelli di

conoscenza e maggiore consapevolezza nell'azione progettuale.

Le forme di coinvolgimento degli stakeholder al Progetto son state di diverse tipologie,

caratterizzate da diversi "gradi di intensità" (alcune più attive, altre più passive) e da diversi livelli di

impatto sul processo.

Sono state suddivise in tre categorie:

I Tipologia di Coinvolgimento: Informazione e comunicazione

( approccio informativo)

1.Blog

2.Mailing list

3.Cartoline degli eventi

4.Social Network (pagina Facebook Diario di una Bicicletta)

Nell’ottica del processo partecipativo è stato istituito un Blog diariodiunabicicletta.blogspot.com

in cui vengono pubblicati i documenti in elaborazione, le convocazioni agli Incontri/Dibattito e

pubblicate le immagini dei momenti di incontro e confronto costituenti il processo partecipativo.

Le cartoline degli eventi svolti hanno una funzione informativa e divulgativa del Progetto in corso.

Illustrazione 1: Homepage Blog diariodunabicicletta.com

Illustrazione 2: Flyer dell'Incontro ATTIVARE

La pagina Facebook Diario di una bicicletta ha la funzione di informare, comunicare e alimentare

un rapporto di fidelizzazione con i suoi utenti che restano aggiornati sulle evoluzioni del Progetto.

II Tipologia di Coinvolgimento:Consultazione e Ascolto

(approccio che prevede in un primo tempo una fase di informazione e secondo tempo una fase di

ascolto delle esigenze degli stakeholder individuati)

1.Videointerviste

2.Incontri Pubblici

3.Riunioni con le Associazioni

4.Cartoline con Sondaggio

Illustrazione 3: Cartoline del Parco Media Valle del Lambro

Sono state realizzate delle video interviste a soggetti coinvolti nel Progetto: autorità del Parco,

rappresentanti di Associazioni e strutture, liberi cittadini e commercianti.

Le video interviste svolte sono di tipo qualitativo e semistrutturato, ovvero l’intervistatore si è

servito di una “traccia” di argomenti da trattare nel corso della video intervista.

L'intervistatore (progettista) rivolge a soggetti, scelti sulla base di un piano di rilevazione e in

numero consistente, domande aventi finalità di tipo conoscitivo.

Le video interviste sono un metodo di rilevazione dati utilizzati dalla ricerca qualitativa che servono

ad accedere alle prospettive del soggetto, a cogliere le sue categorie mentali, le sue

interpretazioni,e percezioni, e soprattuto a rintracciere esigenze, bisogni ed aspettative rispetto al

progetto.

Sono stati organizzati presso l' Archivio Sacchi, due Incontri a tema con il coinvolgimento di

Istituzioni, studiosi ed esperti del tema, oltre che associazioni e cittadini del territorio.

I Incontro pubblico:

INCLUDERE , Mercoledi 14 dicembre 2011 ore 18.30

DIARIO DI UNA BICICLETTA: Lavori in corso

| Mostra Proiezione Dibattito sul progetto della nuova pista ciclabile del Parco Media Valle Lambro |

Spazio MIL, Archivio Sacchi, Via Granelli 1, Sesto San Giovanni (MILANO)

Illustrazione 4: Videointerviste nel Parco Meda Valle Lambro

Illustrano i loro studi e ricerche:

Luca Ceccattini > Parco Media Valle Lambro

Elisabetta Bianchessi > Master Paesaggi Straordinari | NABA - Politecnico di Milano

Isabella Inti > Diap | Politecnico di Milano

Stefano Laffi > Docente Sociologia Urbana Università Bicocca Milano

Anna Spreafico > Esterni Milano

Introducono e coordinano:

Le autrici di Diario di una Bicicletta

Arianna Forcella > Sociologa del Territorio e Fotografa

Carmen Zuleta Ferrari >Architetto Paesaggista

Tema dell'Incontro/ Dibattito

INCLUDERE è l’azione simultanea del comprendere, del contenere.

Includere, prevede un'analisi preliminare, dove si riconosce un dentro e un fuori, da cui nasce un

'azione che nel tempo elimina le barriere, i limiti.

Come si riconosce ciò che è dentro da ciò che è fuori?

Se osserviamo il Parco della Media Valle Lambro, si presenta come un sistema dinamico,

complesso e attivo.

Una rete di persone, associazioni, di elementi vivi, naturali e artificiali, che nel tempo si

trasformano, crescono, cambiano aspetto e presenza nel territorio.

Come funziona questa sovrapposizione di sistemi vitali?

Che cosa è dentro e che cosa è fuori dai limiti amministrativi del parco?

Che cosa appartiene al parco, cosa alla città metropolitana?

Progettare una pista ciclabile per il Parco Media Valle Lambro è il gesto territoriale dell'inclusione,

dell'unire gli spazi, le persone, gli sguardi, le attività, i percorsi, di comprenderli e condividerli, per

scoprirli.

II Incontro pubblico:

ATTIVARE Mercoledi 18 gennaio 2012 ore 18.30

DIARIO DI UNA BICICLETTA: Lavori in corso

| Mostra Proiezione Dibattito sul progetto della nuova pista ciclabile del Parco Media Valle Lambro |

Spazio MIL, Archivio Sacchi, Via Granelli 1, Sesto San Giovanni (MILANO)

Introducono

Luca Ceccattini > Presidente Parco Media Valle Lambro

Elisabetta Bianchessi > Master Paesaggi Straordinari | NABA - Polimi

Presentano i progetti

Arianna Forcella e Carmen Zuleta Ferrari> Diario di una Bicicletta

Fiab Ciclobby Onlus > Ciclomilano: Il Dossier

Partecipano

Gian Lorenzo Brivio > Delegato del Sindaco Comune Brugherio

Lella Brambilla > As. Ambiente Comune Sesto San Giovanni

Maurizio Diaco > As. Ambiente Comune Cologno Monzese

Stefano Laffi > Docente Sociologia Urbana Università Bicocca Milano

Filippo Romano > Fotografo

Associazione Amici del Parco Medio Lambro

Associazione Podistica San Maurizio

Ciclofficina GASOLIO Cologno Monzese

Tema dell'Incontro/ Dibattito

ATTIVARE, stimolare dei processi e mettere in moto dei meccanismi. Il progettista stabilisce un

dialogo/inclusione con gli attori sociali e diviene animatore/attivatore di un azione reale, sul campo.

Gli attori sociali attraverso il metodo del role playing, si identificano nel progetto DIARIO DI UNA

BICICLETTA arricchendolo con aspetti di creatività, affettività, fidelizzazione.ATTIVARE costruisce

connessioni, genera permeabilità, sviluppa accessibilità, forma nel territorio attraversato strategie

di socialità spontanee che appartengono ad un processo dinamico, a politiche sensibili che

vogliono coinvolgere tutti i soggetti interessati. ATTIVA il progetto della pista ciclabile per il Parco

Media Valle Lambro!

Le Riunioni tenutesi con le singole associazioni e gli Eventi sono realizzati affinché i portatori di

interesse, possano intervenire con suggerimenti e proposte.

Illustrazione 5: Ezio Petrò, Pres. Associazione Amici del Parco Media Valle Lambro

La compilazione del Sondaggio presente sulle cartoline da parte di soggetti territorialmente

interessati ha permesso di focalizzare alcuni punti di attenzione e di recuperare una serie di

indicazioni e suggerimenti.

Dal sondaggio sono emersi alcuni punti importanti legati alla possibilità di utilizzare la pista

ciclabile per spostamenti tra le aree del Parco e i comuni limitrofi.

Un altro elemeto interessante è legato al poter usufruire per svago e relax dei luoghi del parco e di

conseguenza avere un maggiore rapporto con la natura.

Sono emerse dal sondaggio due temi molto forti: la mobilità ciclopedonale può risolvere il

problema del traffico e di conseguenza incidere sull'inquinamento atmosferico e acustico, ma

bisogna risolvere il problema della sicurezza della pista.

Illustrazione 6: Sondaggio effettuato con la compilazione delle cartoline

III Tipologia di Coinvolgimento: Animazione socioculturale, Collaborazione e

Coinvolgimento Attivo

(approccio che prevede un'attivazione di processi, un ruolo dinamico di collaborazione e

coinvolgimento attivo dei portatori di interesse interno al processo decisionale)

La Psicogeografia all'interno della Cava Melzi ha permesso di conoscere un'area di cruciale

importanza per il progetto della Pista ciclabile.

La Biciclettata pubblica con gli attori coinvolti nel Progetto, ha permesso di sperimentare sul

campo il tracciato della Pista Ciclabile.

Illustrazione 7: Cava Melzi, psicogeografia

Partecipare al Falo di Sant'Antonio il 17 gennaio a San Maurizio al Lambro organizzato

dall'Associazione Amici del Parco Media Valle Lambro ha permesso di incontrare e di mettere a

conoscenza la cittadinanza del Progetto.

Illustrazione 8: Coinvogimento attivo dei cittadini al progetto Diario di una bicicletta durante il Falò di San Maurizio al Lambro

ALLEGATO_ ANALISI SWOT

L' Analisi Swot analizza i punti di forza e criticità del contesto.

Strumento di pianificazione strategica che serve ad evidenziare le caratteristiche di un progetto,

offrendo un quadro di riferimento per la definizione di orientamenti strategici finalizzati al

raggiungimento di un obiettivo.

La Swot Analysis si costruisce tramite una matrice divisa in quattro campi nei quali si hanno:

i punti di forza (Strengths),

i punti di debolezza (Weaknesses),

le opportunità (Opportunities)

le minacce (Threats)

PUNTI DI FORZA

Fattori interni al contesto da valorizzare

PUNTI DI DEBOLEZZA

Limiti da considerare

OPPORTUNITA’

Possibilità che vengono offerte dal contesto e possono offrire occasioni di sviluppo

MINACCE

Rischi da valutare e da affrontare, perché potrebbero peggiorare e rendere critica una situazione

PUNTI DI FORZA

-Una progettazione che parte da un quadro conoscitivo condiviso delle risorse ambientali e

culturali, dalle esigenze di tutela e potenzialità di valorizzazione

-Una progettazione attenta e coerente delle reti di mobilità per migliorare l’accessibilità ad un

sistema urbano complesso

-Una pianificazione a macroscala e a lungo termine, consapevole e condivisa, che pone attenzione

alle condizioni funzionali ed ambientali del territorio, e che si occupa di fornire servizi per

contrastare il degrado sociale e situazioni di abbandono.

-Crescita dei sistemi di collegamento e mobilità in ingresso e in uscita dal Parco verso grandi centri

urbani

-Potenziare i punti di accesso al Parco

-Realizzazione di impianti di produzione all'interno dell' area es.orti urbani, cascine produttive

PUNTI DI DEBOLEZZA

-Contesto generale deficitario nelle connessioni interne e nell’intermodalità

-Scarsa qualità di connessione de sistema stradale e conseguente pericolosità es. Tangenziale

-Insufficiente capacità di penetrazione delle reti ciclabili in contesti abitati

-Bassa qualità nell’erogazione dei servizi essenziali per chi usa della Pista ciclabile

-Elevato dissesto idrogeologico del territorio

-Inquinamento che incide sulla salute soprattutto in aree urbane e industriali

-Rapporto di contiguità esistente tra i grandi insediamenti industriali e/o produttivi e importanti aree

urbane, con conseguente impatto visivo, acustico e di qualità dell’aria.

-Presenza di impianti industriali obsoleti

-Incremento di paesaggi tipici delle recenti periferie metropolitane, caratterizzati da crescite

urbanistiche di scarsa qualità insediativa.

-Tendenza dell’urbanizzazione e trasformazione del paesaggio in territorio residuale in attesa di

urbanizzazione.

-Aumento delle superficie antropizzata che esercita pressione ambientale

-Presenza di forti squilibri all’interno dell' Area e generali problemi di sviluppo concentrazione di

problemi di natura fisica, sociale, economica all’interno di specifiche aree

-Scarsa qualità urbana (inquinamento, criminalità, congestione, degrado, carenza di luoghi della

socialità)

-Crescenti costi sociali e ambientali della mobilità privata indotti dai processi migratori e dalla

crescente diffusione insediativa, aggravati dall’inadeguata organizzazione e gestione dei sistemi di

trasporto a fronte del discreto sviluppo delle reti viarie

-Peggioramento della qualità dell’aria nei centri urbani, principalmente legato al traffico veicolare.

-Maggiore integrazione del disegno progettuale infrastrutturale della Pista ciclabile, con i vincoli

della pianificazione territoriale e di uso del territorio

-Migliorare l’impianto strategico dei Progetti riferiti all'area Parco, rafforzandone la relazione con la

pianificazione urbanistica dei Comuni compresi nell'area.

OPPORTUNITÀ

Collocazione strategica dell' area

Rafforzamento dell'area in qualità di transito / terminale

Recupero di aree tramite interventi di riqualificazione ciclopedonale del patrimonio viario esistente

Crescita dei flussi commerciali

Sviluppo del settore atto a favorire turismo ed economie locali

Potenziamento della Ricerca e strumenti di pianificazione dell'area

Incentivazione delle politiche di trasporto sostenibile

Consolidare ed ampliare il patrimonio di infrastrutture ambientali e sociali da rendere disponibili sul

territorio

Orientare l' approccio della Ricerca includendo scenari strategici atti a integrare le iniziative di

potenziamento infrastrutturale alle risorse patrimoniali ambientali e culturali dei territori

Mobilitare gli attori istituzionali e includere gli attori sociali attorno a progetti e scenari di sviluppo.

Possibilità di valorizzare le tendenze spontanee all’aggregazione dei soggetti sociali ed economici

per il conseguimento di obiettivi di sviluppo locale

Disponibilità di risorse finanziarie pubbliche specifiche per l'attuazione di opere infrastrutturali

Possibilità di riuso di aree e edifici dismessi o inutilizzati da recuperare per iniziative produttive,

sociali, culturali.

Crescente attenzione del pubblico per le tematiche ambientali, ed aumento del coinvolgimento dei

cittadini ai processi decisionali che riguardano il territorio

Possibilità di valorizzare le risorse ambientali e culturali non solo per fini turistici, ma anche per

fornire risposte di qualità alla domanda proveniente dalla popolazione residente

MINACCE

-Possibile sviluppo di problemi sociali ed economici legati alle criticità della mobilità

-Abbandono di aree marginali e conseguente depauperamento culturale, economico ed ambientale

-Tendenza all’aumento delle emissioni inquinanti (acqua, aria,suolo )

-Insostenibilità dei costi sociali direttamente collegabili al degradoambientale

-Presenza nel territorio di differenti fattori di rischio naturale ed antropico

-Incremento della frammentazione dei paesaggi connessa alla localizzazione di iniziative

produttive al di fuori delle aree ad esse specificamente destinate

PROGETTO PRELIMINARE - DEFINITIVO

Secondo i dati dell'Analisi precedentemente illustrata, il progetto della pista ciclabile procede nella

sua definizione sino a costruire un itinerario paesaggistico che coinvolge il territorio urbano attorno

al Parco PMVL, precisando i dettagli del suo percorso interno che si sviluppa, prevalentemente,

nella parte mediana che gli compete.

Di seguito si illustrano i contenuti delle tavole del progetto Preliminare e Definitivo presentate:

9

Masterplan della Rete Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici del PMVL rispetto ai comuni

limitrofi: Sesto San Giovanni - Brugherio - Cologno Monzese – Milano 1:10.000

In questa tavola si illustrano le reti relazionali che il progetto della pista ciclabile vuole costruire nel

breve e lungo periodo, attraverso una strategia che riafferma il Parco al centro di un sistema di

mobilità dolce; dove i confini fisici di tale rete sono rappresentati dalla linea metropolitana M1 ed

M2 proveniente da Milano; dall'autostrada Milano - Brescia A4 (entrambi limiti infrastrutturali e

simultaneamente sistemi di connessione a scala territoriale); dal Naviglio della Martesana (limite

naturale e linea fluviale che si unisce con il fiume Lambro,colonna vertebrale del Parco PMVL, in

una prospettiva di reti ecologiche e paesaggistiche rilevanti per l'area di progetto).

All'interno di questo sistema complesso di flussi e movimenti, artificiali e naturali, la pista ciclabile

pretende sviluppare una serie strategica di connessioni, collaborando con progetti in atto di

mobilità dolce (da parte dei Comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese), come

prevedendo ulteriori estensioni in tutte le direzioni, ed in particolare: a nord, verso il comune di

Brugherio (in direzione delle sue aree agricole); a sud, ricollegandosi al tracciato esistente (e di

progetto) nell'area parco Bergamella, attrezzata con orti urbani; questo per ricucire il territorio

formando flussi continui di mobilità dolce, sino ad eliminare eventuali e possibili interruzioni,

ricucendo mancanze.

Quello che appare è lo sviluppo di una rete ciclabile che affronta tutti i nodi irrisolti, creando nuove

interconnessioni e prevedendo l'ampliamento di alcuni tracciati che si uniscono a quelli esistenti,

sino a formare un rete sistemica, un unico e complesso processo di mobilità dolce che coinvolga il

Parco Media Valle Lambro e i comuni limitrofi, permettendo alla cittadinanza che vive in prossimità

di questo polmone verde di usufruirne facilmente, all'interno di una logica di sviluppo del turismo

ciclo-pedonale, dei percorsi naturalistici presenti, che potenziati coinvolgerebbero il sistema

metropolitano milanese adiacente.

10

Masterplan della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana del PMVL

1:5.000

In questa tavola si definisce il tracciato della pista ciclabile nell'area mediana del Parco Media Valle

Lambro, che intrecciandosi, strategicamente, con l'itinerario dei percorsi naturalistici, permette di

recuperare il rapporto con il fiume Lambro e le specie vegetali ripariali presenti.

L'idea è quella di creare un eco-sistema fluviale visitabile dalla cittadinanza che, collegandosi

puntualmente con la pista ciclabile, permetta un facile accesso alle sponde del fiume, sino a creare

un percorso naturalistico di notevole rilevanza, valore aggiunto del Parco Media Valle Lambro.

Per questi motivi, il tracciato, sia in senso ciclo-pedonale che naturalistico si allunga sino a

connettersi con l'area parco della Bergamella, dove è presente un'area ad orti dalle notevoli

dimensioni, cuore civico di questa parte di verde urbano che valorizza l'idea di un parco complesso

nella sua proposta di aree verdi dalle qualità distinte, tutte raggiungibili attraverso il tracciato della

nuova pista ciclabile.

Nello stesso tempo, in questa tavola, è ben visibile l'idea di un'apertura, di un invito urbano alla

cittadinanza di Cologno Monzese. Infatti viene attentamente studiata la connessione con questa

parte urbana limitrofa al Parco PMVL, attraverso il rafforzamento dell'entrata di Viale Spagna che

supera, con la nuova pista ciclabile, l' ”ostacolo” della tangenziale, sino a raggiungere il cuore

civico e storico di Cologno Monzese. Altresì, nello stesso punto, e ad un altra scala del progetto, si

definisce il ruolo del ponte ciclo-pedonale che porta i cittadini di Cologno Monzese nel parco

PMVL, capovolgendo il dialogo urbano sopracitato, sino a creare un rapporto biunivoco tra le parti,

nella creazione di una osmosi di flussi urbani, tra città e parco, tra cittadini e verde.

Infatti attraverso una vera e propria dolce “promenade”, che supera l'ostacolo fisico del fiume

Lambro, i cittadini di Cologno Monzese potranno entrare liberamente nella parte sestese del

Parco, che a tutt'oggi gli è preclusa.

Per ultimo, viene definito il collegamento diretto, l'unione, tra i nuovi tracciati della pista ciclabile e

del percorso naturalistico con la zona esistente, già costruita, delle colline Falck, e situata nella

parte nord interessata dal progetto, sino a creare una totale interconnessione tra ogni parte

mediana del Parco PMVL

11

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area

mediana del PMVL 1:2.500

Nell'area di progetto, attraverso un opportuno passaggio di scala, si evidenzia lo stato di fatto delle

presenze arboree del Parco PMVL, volutamente intensificate nei punti di passaggio del nuovo

tracciato della pista ciclabile o del percorso naturalistico, per offrire al visitatore una relazione

simbiotica con l'area verde attraversata, in continuità con l'esistente. Infatti, attraverso una scelta

precisa degli ambiti in cui intervenire, vengono introdotte soluzioni che intensificano la presenza

della vegetazione ripariale (lungo il fiume Lambro o la roggia di Cascina Parpagliona), e la

presenza arbustiva, di vegetazione a medio ed alto fusto, distribuendola in modo puntiforme, a

macchia.

Inoltre, vengono sottolineati, con precisioni, i punti di contatto tra pista ciclabile e percorso

naturalistico, con lo specifico intento di creare una sensazione di simbiosi tra i flussi di movimento,

attraverso la creazione di un oasi ambientale fluida e facilmente percorribile, oltre che osservabile.

Infine, la volontà di connessione con il tessuto circostante, attraverso punti di rilevanza storico-

architettonico-paesaggistica dell'area (nel comune di Sesto San Giovanni, Cascina Parpagliona -

Cimitero Nuovo - Cava Melzi - Cava Falck - la Tangenziale Nord), è valorizzata dalla pista che

cerca un legame simbiotico con tutti gli elementi artificiali che compongono/vivono nel Parco, nella

volontà di creare un sistema paesaggistico continuo, senza limiti apparenti, che in modo vario ed

armonioso compone differenti forme, tessiture, colori, sino ad adottare, in modo alternato,

soluzioni di mascheramento vegetale capaci di creare filtri porosi, postazioni di osservazione,

ambiti di sosta, che inducono a continuare nell'esplorazione del Parco PMVL, sino a prolungare lo

sguardo oltre l'ambito naturale.

In particolare, vogliamo segnalare il recupero del legame urbano con la Cascina Parpagliona, sino

ad ora esclusa dall'itinerario ciclo-pedonale del Parco PMVL. Infatti, attraverso una dolce discesa

naturale, drenante, si conclude la prospettiva lasciata aperta dalla P.za Hiroshima - Nagasaki verso

questo nucleo storico, recuperandone l'accesso diretto, il ruolo ambientale e vegetale della roggia

storica adiacente, l'idea di polmone storico del Parco PMVL, anche attraverso il nuovo uso

dell'area sportiva e ludica già prossima.

La serie successiva di tavole che vengono presentate (piante 1:750 e 1:500 ; sezioni 1:100) sono

ognuna stralci dell'idea di progetto, che esprimendo compiutamente le idee sopracitate

permettono il passaggio dalla scala preliminare alla scala del definitivo, individuando la qualità

tecniche dei tracciati della pista ciclabile, le sue declinazioni costruttive.

Infatti, in questa serie di tavole, vengono precisati, alla scala opportuna, alcuni temi comuni al

progetto della pista ciclabile e del percorso naturalistico, come vengono sottolineati i fatti

eccezionali del progetto paesaggistico, che nascono dal dialogo, dalle richieste degli enti privati e

dall'amministrazione pubblica del Parco Media Valle Lambro, come dai comuni di Sesto San

Giovanni e Cologno Monzese, partner al progetto.

Attraverso questo processo di progettazione partecipata si sono affermate delle soluzioni

condivise, oggi presentate sotto forma di abaco attraverso differenti soluzioni ingegneristiche,

tecnologiche, paesaggistiche, riproposte lungo il tracciato, che costruiscono la lista seguente:

a) percorso tipo della pista ciclabile:

corsie riservate a doppio senso di marcia, in asfalto, su strade esistenti (vedi descrizione tavole

12a, 12b, 13a, 13b, 15, 21)

corsie a doppio senso di marcia, in stabilizzato, nell'area mediana del parco PMVL (vedi

descrizione tavole 12a, 12b, 13, 13b,14a, 14b, 15a, 15b, 15c, 15d, 16, 17, 18, 19a, 19b, 20, 21,

21a, 21 b)

b) percorso tipo naturalistico:

sentiero in stabilizzato, lungo la sponda del fiume Lambro e nell'area mediana del parco PMVL

(vedi descrizione tavole 14a,14b, 15a, 15c, 16, 17, 18, 19, 20 ,21)

c) Incremento della varietà vegetale arborea ed arbustiva presente nell'area mediana del parco

PMVL, attraverso l'inserimento di specie autoctone, con distribuzione puntiforme e a macchia (vedi

descrizione tavole 12a, 13a, 14a, 15a, 16a, 17a, 18a, 19 a,20a ,21a)

d) Mantenimento e incremento della alberatura di Celtis australis in Viale Spagna (Cologno

Monzese) con formazione di cordolo arbustivo, tra le corsie a doppio senso di marcia della pista

ciclabile (vedi descrizione tavole 15a,15d, 16a, 17a, 19a, 19b, 20a, 21a, 21b)

e) Ripristino di roggia naturale (in sostituzione di roggia in cemento) in zona Cascina Parpagliona

(Sesto San Giovanni) con un sistema lineare di area ecologica umida, formata da arbusti ripariali

ed erbacee palustri autoctone (vedi descrizione tavola 12a, 12b)

f) Creazione di area a produzione orticola per i residenti, di vendita diretta a Km 0 e centro di

didattica ambientale del Parco PMVL (Cologno Monzese) (vedi descrizione tavola 15a)

g) Creazione di raccordo urbano (zona Viale Spagna - Via Santa Maria, Cologno Monzese) tra la

pista ciclabile e il percorso naturalistico; come punto di accesso privilegiato dell'area ripariale in

prossimità del fiume Lambro e della visione della spiaggetta di Cava Melzi (Sesto San Giovanni)

(vedi descrizione tavola 19a, 19b)

h) Creazione di un ponte ciclo-pedonale, con struttura in ferro, nuova porta di accesso di Cologno

Monzese alla parte mediana del Parco PMVL (vedi descrizione tavola 15a, 15b), (vedi relazione

tecnica allegata).

e) Mitigazione con barriera vegetale di rampicanti e barriera fonoacustica (in area Tangenziale

Nord) (vedi descrizione tavola 18a)

f) Parete vegetale (limite di proprietà privata) che compone un filtro d'osservazione con rete

elettrosaldata e rampicanti (in area Cava Melzi) (vedi descrizione tavola 19a, 19b)

Il titolo e la numerazione delle suddette tavole è la seguente:

12a_12b

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana

del PMVL – Cascina Parpagliona | Piazza Hiroshima Nagasaki

13a_13b

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana

del PMVL – Piazza Hiroshima Nagasaki | Cimitero Nuovo

14a_14b

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana

del PMVL – Via Pisa | Tangenziale Nord

15a_15b_15c_15d

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana

del PMVL – Viale Spagna | Tangenziale Est

16

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana

del PMVL – Viale Spagna | Via Bilbao

17

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana

del PMVL – Viale Spagna | Via Sivilla

18

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana

del PMVL – Tangenziale Nord | Cava Melzi

19a_19b

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana

del PMVL – Cava Melzi | Viale Spagna

20

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana

del PMVL – Viale Spagna |Via Guernica

21a_

Progetto definitivo del tracciato della Pista Ciclabile e dei Percorsi Naturalistici dell'area mediana

del PMVL – Area Falck | Viale Spagna

Allegato

Studio preliminare e strutturale al ponte ciclo-pedonale dell'area di entrata al Parco PMVL

da Cologno Monzese

PRINCIPALI DATI DIMENSIONALI DEL PONTE:

_ Lunghezza complessiva impalcato: 57 metri circa

_ Luce tra appoggi: 48 metri circa

_ Altezza: 180-200 cm circa

_ Altezza libera dal livello irdometrico in condizioni ordinarie: 7 metri circa

_ Altezza parapetto: variabile da un minimo di 110 cm ad un massimo 180 cm

_ Ingombro complessivo in larghezza: 360 cm circa

_ Appoggi in calcestruzzo armato sui terrapieni,con rinforzo e protezione dell’erosione degli stessi.

_ Superficie calpestabile: 195 mq circa

In fase di studio preliminare si sono osservati i seguenti accorgimenti basilari: a. dimensionamento

delle luci tale da non creare eccessivi restringimenti sulla sezione (la luce scelta permette di non

avere alcun appoggio intermedio); b. assegnazione di un dislivello minimo tra fondo dell’alveo e

quota di sotto-trave; c. franco di sicurezza tra il livello idrometrico raggiunto in corrispondenza

dell’impalcato e la quota di sotto-trave durante la piena di progetto (al fine di garantire, per i

normali tempi di ritorno utilizzati nei calcoli, una luce libera di larghezza tale da non ostacolare il

deflusso delle piene). L’altezza effettiva del ponte dovrà comunque essere verificata e concordata

con l’Agenzia Interregionale per il fiume Po in fase di Progetto Preliminare.

STRUTTURA PORTANTE

Il ponte è costituito da due travi reticolari in carpenteria metallica (Travatura Pratt o Monhier),

composta da un insieme di aste complanari, vincolate ai nodi in modo da costituire un elemento

resistente e indeformabile. I montanti e i diagonali assorbono le sollecitazioni tangenziali che

sorgono con l'inflessione dei correnti determinando lo scorrimento relativo di questi, come se

fossero sottoposti alla sola azione di trazione (o di compressione) - vedi diagrammi degli sforzi

allegati.

Le travi hanno altezza pari a 180-200 cm e sono rese solidali l’una con l’altra mediante elementi di

irrigidimento orizzontale metallici che costituiscono anche l’appoggio dell’impalcato (costituito da

una pavimentazione in legno). Le strutture reticolari sono rivestite per fini estetici, sia sul lato

interno sia su quello esterno, da una lamiera metallica montata su una sottostruttura leggera.

La quota del piano dell’impalcato rispetto alle travi reticolari è variabile per necessità

architettoniche.

Il ponte è stato dimensionato per sopportare esclusivamente carichi pedonali e ciclabili (carico da

folla compatta secondo NTC 2008 pari a 5 KN/mq comprensivo degli effetti dinamici).

APPOGGI

Si è ipotizzato di appoggiare il ponte ad un nuovo sistema fondazionale realizzato in

corrispondenza dell’alveo esistente (o in posizione immediatamente esterna a questo, dovendo

realizzare dei nuovi terrapieni di appoggio per le rampe di accesso): dovrà quindi necessariamente

essere realizzato anche un rinforzo dell’alveo, in corrispondenza del sistema fondazionale del

ponte.