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Progettare per competenze negli Istituti Tecnici e Professionali- Anno scolastico 2013/2014- A cura della prof.ssa Lucia Portolano
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Progettare
per competenze
negli Istituti Tecnici e
Professionali
CORSO DI FORMAZIONE
“PROGETTARE PER COMPETENZE NEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI”
Nella scuola, il termine competenza è
ambiguo, perché è mutuato dall’ambito della
formazione professionale
Dalla scuola provengono istanze di
Finalizzazione, Organizzazione,
Valutazione dei processi di insegnamento-
apprendimento che comportano la
necessità di ridefinire i confini semantici
del termine competenza e di declinarne il
significato secondo accenti diversi
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Accezione professionalizzante
che ha il difetto di non contenere
tutti i significati che interessano
un trasferimento della
competenza all’ambito della
formazione scolastica .
Competenza= performance Competenza=autorizzazione
Accezione giuridica, in base alla
quale “è competenza di…” segnala
la legittimità da parte di qualcuno
(soggetto o istituzione ) a fare
qualcosa.
Accezione , ma scomoda forte
per la scuola
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E’ superata la
logica
comportamentista
che assimila la
competenza all’idea
di pratica
osservabile e
misurabile
può essere tradotta in una pratica
osservabile (azioni, gesti, parole), se
da un lato permette di misurare il
livello di padronanza raggiunto dall’allievo, dall’altro trascura i
molti fattori che intercorrono nel
rapporto insegnamento-
apprendimento
Dire che una competenza è tale
quando
IL
COMPORTAMENTISMO
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CI FORNISCE NON CI DICE
Non tutte le competenze possono essere tradotte in termini prestazionali
Informazioni sul livello di una specifica abilità raggiunta dall’allievo
Nulla sul patrimonio delle risorse cognitive, metacognitive e affettive effettivamente presenti nell’allievo
La prestazione comportamentale
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LA COMPETENZA ESPRIME
Una relazione tra un soggetto e una specifica situazione e non è ricavabile
dall’analisi di una prestazione lavorativa, né dalla somma delle conoscenze
possedute dal soggetto
LA COMPETENZA SCATURISCE
• Dall’analisi del soggetto in azione
• Dalla considerazione del tipo di risorse che mette in campo e delle modalità con
cui le combina per fronteggiare situazioni relazionali e professionali
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Cosa si
apprende
Come si
apprende
La scuola
valuta solo
La rappresentazione della competenza- M. Pellerey-
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UN PO’ DI CHIAREZZA
Finalità : sono astratte
Rappresentano
Un orizzonte di senso
Una traiettoria-una direzione-
Una scelta culturale e sociale
ESEMPI…………..
Migliorare la collaborazione tra compagni
Sviluppare la propensione al rispetto delle regole
Educare alla convivenza civile
Diffondere la cultura del lavoro in team
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Obiettivi: sono concreti
Sono visibili e riguardano l’acquisizione di conoscenze e procedure
Gli obiettivi si declinano in conoscenze, abilità e competenze
Dalle Linee Guida -Allegato B-
Conoscenze: Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un
insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro
europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
Abilità: Le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere
problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive
(comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso
di metodi, materiali, strumenti)
Competenze: Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del
Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia
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In altre parole
La competenza è la capacità di rispondere a esigenze individuali e sociali, o di svolgere efficacemente
un'attività o un compito.
• Ogni competenza comporta dimensioni cognitive, abilità, attitudini, motivazione, valori, emozioni e altri
fattori sociali e comportamentali.
• Le competenze si acquisiscono e si sviluppano in contesti educativi formali (la scuola) non formali
(famiglia, luogo di lavoro, media, organizzazioni culturali e associative ecc..), informali (la vita sociale nel suo
complesso)
• Lo sviluppo delle competenze dipende in grande misura dall'esistenza di un ambiente materiale,
istituzionale e sociale che le favorisce
SOGGETTO+CONOSCENZE+ABILITA’+SITUAZIONE COMPLESSA=
COMPETENZA
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ESSERE COMPETENTE SIGNIFICA
Avere una serie di risorse (conoscenze, abilità, modelli d’azione…) e saperle mobilitare in situazioni nuove e
complesse.
La competenza scaturisce da quattro modalità di apprendimento
Sapere che (livello dell’informazione)
Sapere come o saper fare (padroneggiare una condotta adeguata al problema)
Sapere perché (riguarda la rappresentazione della situazione, una astrazione che permette di
individuare principi, cause)
Saper essere (dimensione pedagogica)
Come scrivere le competenze
1. Introdurre la competenza con la locuzione “Il soggetto è in grado di….”
IN PRATICA
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Fornire al turista informazioni generali di carattere geografico, socio-economico, storico-
artistico, culturale e di costume del territorio di riferimento……..
2. Chiedersi in che modo il soggetto deve saper mobilitare e strutturare dinamicamente le risorse
appropriate (conoscenze, abilità comportamenti) per rendere esplicita la padronanza della
competenza richiesta
Fornire al turista informazioni generali di carattere geografico, socio-economico, storico-
artistico, culturale e di costume del territorio di riferimento, utilizzando il lessico specifico degli
ambiti toccati e una dettagliata cartina geografica.
ESEMPIO
ESEMPIO
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SCHEMA DELLA COMPETENZA
Specificazione precisa di: strumenti che possono essere utilizzati, il luogo, le caratteristiche ambientali, le interazioni esistenti
LOCUZIONE VERBO ALL’INFINITO OGGETTO Come/In che modo?/per quale scopo?
Lo studente è in grado di
acquisire servizi da fornitori esterni attenendosi alle regole dell’azienda
spiegare il funzionamento di una macchina
utilizzando il libretto delle istruzioni
gestire il rapporto con il cliente prestando attenzione alle esigenze dell’azienda
controllare L’efficienza delle attrezzature, degli impianti e dei materiali
in vista della pianificazione degli approvvigionamenti
realizzare un saggio sui problemi ambientali
suggerendo possibili soluzioni
leggere i dati di un grafico ricavandone informazioni volte a sostenere una tesi
Ricercare Informazioni tramite Internet
per realizzare un dossier su un problema di attualità
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La competenza si rileva all’interno di una situazione complessa. Il compito dato allo studente deve essere
sfidante
Esempi di compiti sfidanti
• Scrivere storie e rappresentarle (conoscenza, comunicazione, analisi)
• Affrontare un dibattito (analisi, comunicazione, linguaggio)
• Realizzare un esperimento di laboratorio (scoperta, analisi, conoscenza)
• Creare un manufatto artistico (espressione, comunicazione)
• Creare un sito internet (comunicazione, conoscenza)
• Realizzare un’indagine (analisi, conoscenza)
• Realizzare un’azione responsabile (civismo)
• Prendersi cura di … (civismo)
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DA DOVE PARTIRE?
DALLE LINEE GUIDA
PECUP
Lo studente autonomo costruttore di
se stesso in tutti i campi
dell’esperienza umana, sociale e
professionale
Didattica
laboratoriale
Esperienze in
contesti
applicativi
Ampio
spazio a
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Insegnare per sviluppare competenze (pag. 16 Linee Guida Tecnici)
Le linee guida contengono orientamenti che aiutano gli insegnanti a sviluppare competenze:
Una competenza si sviluppa in un contesto nel quale lo studente è coinvolto personalmente o
collettivamente (realizzare un prodotto, affrontare una situazione, risolvere problemi, portare a termine
compiti)
Le competenze si sviluppano se le conoscenze sono significative e padroneggiate in modo adeguato e se
le abilità sono utilizzate in modo consapevole e corretto (LA STAFFETTA)
Tutte le discipline apportano un contributo allo sviluppo della competenza (Partecipazione dell’intero
Consiglio di Classe)
La chiave metodologica è la creazione di un ambiente di lavoro nel quale si realizzino prodotti che
richiedono un utilizzo intelligente di quanto studiato o sollecitano un suo approfondimento
L’ambiente nel quale si svolgono i percorsi didattici deve essere un laboratorio nel quale si può operare
individualmente o in gruppo
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Nella promozione delle competenze deve essere curata in particolare l’integrazione tra quanto sviluppato
nell’area generale, comune a tutti gli indirizzi, e quanto oggetto di insegnamento nell’area specifica di
ciascun indirizzo (per esempio evidenziare i collegamenti tra le conoscenze e le abilità dell’asse
scientifico-tecnologico e le competenze tecniche)
In sede di progettazione collegiale è bene indicare in che modo ciascuna disciplina concorre al
raggiungimento dei risultati di apprendimento
Il Dipartimento è lo spazio deputato alla progettazione, realizzazione e valutazione dei percorsi formativi
DIPARTIMENTI
Sono articolazioni funzionali del Collegio dei Docenti
Sostengono la progettazione formativa
Individuano i nuclei fondanti delle discipline
Raccordano le competenze dell’Area generale con quelle dell’Area di indirizzo
Organizzano i laboratori
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LA PEDAGOGIA DEL PROGETTO
E’ una pratica educativa che coinvolge gli studenti nel lavorare intorno ad un compito condiviso:
Allestire uno spettacolo
Preparare un viaggio con tappe storico-artistiche
Girare un video
Redigere una guida turistica
Progettare e realizzare un sito informatico
Costruire un robot
Realizzare un circuito elettrico con particolari caratteristiche
Partecipare ad un’azione umanitaria
La pedagogia del progetto è utile all’acquisizione di competenze
complesse, perché permette agli allievi di vedere i procedimenti appresi
a scuola come strumenti per raggiungere degli scopi anche nella vita
extrascolastica
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L’Unità di Apprendimento
L’Unità di Apprendimento costituisce la struttura di base dell’azione formativa
Insieme di occasioni di apprendimento che consentono all’allievo
di entrare in un rapporto personale con il sapere, affrontando
compiti che conducono a prodotti di cui egli possa andare
orgoglioso e che costituiscono oggetto di una valutazione più
attendibile. (Prof. Dario Nicoli) USR Friuli Venezia Giulia
L’UDA prevede sempre compiti reali
(o simulati) e relativi prodotti che i
destinatari sono chiamati a realizzare
L’UDA deve sempre sviluppare
almeno una competenza tra
quelle presenti nel repertorio di
riferimento.
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CARATTERISTICHE DELL’U.D.A
- individuazione della competenza di riferimento (e delle relative abilità e conoscenze)
- interdisciplinarità nell’ Asse e tra gli Assi, grazie alla collaborazione di più docenti e
più discipline
- ruolo attivo degli allievi attraverso attività laboratoriali e occasioni esperienziali anche
sul territorio che favoriscano la contestualizzazione delle conoscenze e il loro
trasferimento e uso in contesti nuovi, per la soluzione di problemi
- presenza di momenti riflessivi, nei quali l’allievo viene sollecitato a ricostruire le
procedure attivate e le conoscenze acquisite
- clima e ambiente cooperativo
- coinvolgimento dell’allievo rispetto alla competenza da raggiungere
- trasparenza dei criteri di valutazione e attività di autovalutazione degli allievi
- verifica finale tramite prova in situazione (o autentica).
Il criterio di fondo cui riferirsi è la possibilità di
sollecitare i talenti dei giovani e di stimolarli alla
ricerca, a prendere il cammino.
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COSTRUIRE U.D.A
Per costruire una UDA volta a sviluppare una determinata competenza o più competenze è necessario
partire dalle Linee Guida. In particolare, dalle competenze di base se si tratta di Linee guida del primo
Biennio (Obbligo di istruzione); dal risultato atteso se si tratta di Linee Guida del secondo Biennio.
Le competenze di base e i risultati attesi proposti dalle Linee Guida hanno un carattere generale e,
pertanto, devono essere scomposti in competenze specifiche
Esempio:
Competenza base Lingua e Letteratura italiana Primo Biennio (a conclusione dell’obbligo di istruzione)-
pag. 39 Linee guida Tecnici
leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
Scomposizione della competenza
COMPETENZA BASE
Leggere testi narrativi-espositivi-
argomentativi- comprendendo il
significato esplicito e implicito
(livello inferenziale) delle
informazioni
Interpretare testi non continui
ricavando informazioni utili a
sostenere una tesi
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Competenze specifiche
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Risultato atteso Lingua e Letteratura italiana Secondo Biennio e Quinto anno- Area generale-
utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente.
E’ chiaro che la competenza di base “leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo”
diventa un prerequisito del risultato atteso che, a sua volta, va scomposto nelle competenze specifiche
e, quindi, verificabili
leggere e interpretare la realtà circostante utilizzando una pluralità di punti di vista
argomentare su un problema culturale, letterario, scientifico, sociale supportando la tesi con argomenti
persuasivi e convincenti
recensire un testo giornalistico, letterario, filmico, scientifico con consapevolezza critica
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DM 139/2007
A proposito dei risultati di apprendimento da perseguire
sotto forma di competenze articolate in abilità e conoscenze,
è da precisare che competenze comuni e competenze di
indirizzo concorrono entrambe a costruire le competenze
chiave europee indicate nella Raccomandazione del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 18.12.2006.
Le competenze chiave sono indicate,
fin dalla Risoluzione di Lisbona del
2000, come indispensabili per
costruire la cittadinanza attiva,
l’inclusione sociale, l’occupazione.
Esse rappresentano le finalità generali
e il significato del sapere; il percorso
formativo trova in esse il nesso
unificante di natura cognitiva,
metodologica, sociale e relazionale.