professione promoter

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N U M E R O 9 - A N N O 2 0 1 4 postatarget creative S1/BA0140/2008 L A R I V I S T A D E D I C A T A A L M O N D O D E L L A P R O M O Z I O N E CIÒ CHE... COTTO E... BRUCIATO! L’ITALIA A P(r)EZZI forse vi siete persi Promoter ai fornelli confronti sul costo degli alimenti VENTI DI CAMBIAMENTO IN SARDEGNA INTERVISTA A RINALDO CARTA, AMMINISTRATORE DELEGATO SIGMA SARDEGNA Un membro del team Promomedia UNO DI NOI Totem 3.0 LE NUOVE TENDENZE DEI CONSUMATORI Grancereale Mulino Bianco LA PROMOTER PROTAGONISTA

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La rivista dedicata al mondo della promozione. Questa pubblicazione è prodotta da Incentive Promomedia.

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Page 1: Professione Promoter

N U M E R O 9 - A N N O 2 0 1 4

postatarget creative

S1/BA0140/2008

L A R I V I S T A D E D I C A T A A L M O N D O D E L L A P R O M O Z I O N E

CIÒ CHE... COTTO E... BRUCIATO! L’ITALIA A P(r)EZZIforse vi siete persi Promoter ai fornelli confronti sul costo degli alimenti

VENTI DI CAMBIAMENTO

IN SARDEGNAI N T E R V I S T A A R I N A L D O C A R T A , A M M I N I S T R A T O R E D E L E G A T O S I G M A S A R D E G N A

Un membro del team PromomediaUNO DI NOI

Totem 3.0

LE NUOVE TENDENZEDEI CONSUMATORI

Grancereale Mulino Bianco

LA PROMOTERPROTAGONISTA

Page 2: Professione Promoter

333

alla ricerca di undi Anna Rita Gentile

EDITORIALE

l’EDITORIALE

EDITORIALE Le famiglie italiane sono sempre più povere. Il dato più evidente è quello dei

consumi. Il meno 13% del rapporto di previsione Svimez comporta uno

stravolgimento delle abitudini delle nostre famiglie. In tempi di crisi si

risparmia su viaggi, divertimenti e vacanze, ma oggi siamo davanti a

restrizioni ben più significative. Si risparmia sulla spesa alimentare,

sull'energia elettrica e sul riscaldamento. Le famiglie povere sono

aumentate di due volte e mezzo passando da 443mila a 1 milione e14mila

nuclei. E quel divario da sempre esistito tra nord e sud è diventato un

baratro. Per la prima volta il numero degli disoccupati nel Mezzogiorno ha

superato la soglia dei 6 milioni, la soglia più bassa dal 1977. Sempre

secondo i dati elaborati dalla Svimez, il 77% del totale delle maggiori

entrate reperite nell'ultimo triennio sono state destinate al centro-nord.

Guardando all'anno precedente, il tasso di disoccupazione fa registrare nel

Mezzogiorno un significativo balzo in avanti attestandosi al 20,6% valore

paurosamente alto e mai registrato fino ad ora.

Al Sud si è concentrato il 60% delle perdite occupazionali complessive.

Ci si ritrova davvero in una giungla di chiacchiere e di promesse.

L'abolizione dell'Imu sulle prime case sarebbe dovuta avvenire senza

l'aggiunta di nuove tasse. Un anno più tardi l'Imposta municipale unica è

rinata sotto le mentite spoglie della Tasi: formalmente un obolo da versare

in relazione alle prestazioni offerte, in pratica una nuova stangata. In un

paio di anni il possesso di un immobile per molti è diventato più che un

elemento di sicurezza, un incubo, un peso di cui ci si vorrebbe liberare

prima possibile. Il premier nazionale aveva venduto all'opinione pubblica

una tabella di marcia addirittura mensile: a fine marzo il mercato del lavoro,

il 25 Maggio la legge elettorale, a Luglio migliaia di cantieri scolastici.

Sì, ma di quale anno? Nel nostro paese ci sono davvero tantissime priorità

ed il governo continua a giocare a "guardie e ladri".

Noi continuiamo a seguire le vicende del nostro paese attraverso giornali e

televisione, ma spesso ci capita di pensare che si stia perdendo la

concentrazione e quelle che sono le vere priorità delle famiglie italiane.

Ci diamo appuntamento al prossimo editoriale certi di poter infondere

maggiore ottimismo e prospettive più rosee.

BUCAREST

Siamoarrivati intutta Italia!

Promoter 3.0Multifunzionale Interattivo Flessibile• •

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alla ricerca di undi Anna Rita Gentile

EDITORIALE

l’EDITORIALE

EDITORIALE Le famiglie italiane sono sempre più povere. Il dato più evidente è quello dei

consumi. Il meno 13% del rapporto di previsione Svimez comporta uno

stravolgimento delle abitudini delle nostre famiglie. In tempi di crisi si

risparmia su viaggi, divertimenti e vacanze, ma oggi siamo davanti a

restrizioni ben più significative. Si risparmia sulla spesa alimentare,

sull'energia elettrica e sul riscaldamento. Le famiglie povere sono

aumentate di due volte e mezzo passando da 443mila a 1 milione e14mila

nuclei. E quel divario da sempre esistito tra nord e sud è diventato un

baratro. Per la prima volta il numero degli disoccupati nel Mezzogiorno ha

superato la soglia dei 6 milioni, la soglia più bassa dal 1977. Sempre

secondo i dati elaborati dalla Svimez, il 77% del totale delle maggiori

entrate reperite nell'ultimo triennio sono state destinate al centro-nord.

Guardando all'anno precedente, il tasso di disoccupazione fa registrare nel

Mezzogiorno un significativo balzo in avanti attestandosi al 20,6% valore

paurosamente alto e mai registrato fino ad ora.

Al Sud si è concentrato il 60% delle perdite occupazionali complessive.

Ci si ritrova davvero in una giungla di chiacchiere e di promesse.

L'abolizione dell'Imu sulle prime case sarebbe dovuta avvenire senza

l'aggiunta di nuove tasse. Un anno più tardi l'Imposta municipale unica è

rinata sotto le mentite spoglie della Tasi: formalmente un obolo da versare

in relazione alle prestazioni offerte, in pratica una nuova stangata. In un

paio di anni il possesso di un immobile per molti è diventato più che un

elemento di sicurezza, un incubo, un peso di cui ci si vorrebbe liberare

prima possibile. Il premier nazionale aveva venduto all'opinione pubblica

una tabella di marcia addirittura mensile: a fine marzo il mercato del lavoro,

il 25 Maggio la legge elettorale, a Luglio migliaia di cantieri scolastici.

Sì, ma di quale anno? Nel nostro paese ci sono davvero tantissime priorità

ed il governo continua a giocare a "guardie e ladri".

Noi continuiamo a seguire le vicende del nostro paese attraverso giornali e

televisione, ma spesso ci capita di pensare che si stia perdendo la

concentrazione e quelle che sono le vere priorità delle famiglie italiane.

Ci diamo appuntamento al prossimo editoriale certi di poter infondere

maggiore ottimismo e prospettive più rosee.

BUCAREST

Siamoarrivati intutta Italia!

Promoter 3.0Multifunzionale Interattivo Flessibile• •

Page 4: Professione Promoter

Tutti i diritti di riproduzione, adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo, nonché i diritti di traduzione sono riservati per tutti i paesi. Ogni

riproduzione , totale o parziale, sotto qualsiasi forma, anche a uso interno o didattico, se non espressamente autorizzata dall’Editore, è vietata

a norma di legge. L’Editore non si assume alcuna responsabilità per l’utilizzo dei marchi o slogan usati dagli inserzionisti e per eventuali errori

presenti nella pubblicazione; testi e foto sono puramente indicativi. L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti e la possibilità

di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: [email protected]

Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderano collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: “tutti hanno

diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, non costituendo pertanto tale collaborazione

gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.

Via Nicolai 63, 70122 - Bari - Tel: 080 4571011- Fax: 080 [email protected]

Registrazione Tribunale di Bari - n°1462 del 13.05.2008

N U M E R O 9 - A N N O 2 0 1 4 STAMPAIncentive Promomedia SrlFonti: Reuters, Ansa, Altroconsumo, AdnKronos, Rti, Monster

DIRETTORE RESPONSABILE Anna Rita Gentile

REDAZIONE Michela Tota

A questo numero hanno collaborato anche:Alessandra Lonardo, Susanna Gloria, Lorena Gatti, Antonietta Esposito

ARCHIVIO FOTOGRAFICOIncentive Promomedia Srl

SOCIETÀ EDITRICEIncentive Promomedia SrlVia Nicolai, 63 - 70122 - Bari

LA PROMOTER PROTAGONISTAdell’Instore Promotion con Grancereale16

NEWS DAL MONDOPremi qui per rinfrescarti19

LE NUOVE TENDENZE DEI CONSUMATORIQuando la spesa diventa 3.014

CHE FORSE VI SIETE PERSIStorytelling: a lezione da Wind6

UNO DI NOIIntervista a Mike D’Alessandro8IL PERSONAGGIO DEL MESEIntervista a Rinaldo Carta10

IL PRODOTTO DEL MESEIl Caso Bonduelle13

COTTO E BRUCIATO...Cheesecake con marmellata di Lorena Gatti20LE VOSTRE LETTERELe opinioni e le testimonianze delle promoter21L’ITALIA A P(R)EZZIIl carrello della spesa da Nord a Sud22IN

DICE

l’14

INDICE

Page 5: Professione Promoter

Tutti i diritti di riproduzione, adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo, nonché i diritti di traduzione sono riservati per tutti i paesi. Ogni

riproduzione , totale o parziale, sotto qualsiasi forma, anche a uso interno o didattico, se non espressamente autorizzata dall’Editore, è vietata

a norma di legge. L’Editore non si assume alcuna responsabilità per l’utilizzo dei marchi o slogan usati dagli inserzionisti e per eventuali errori

presenti nella pubblicazione; testi e foto sono puramente indicativi. L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti e la possibilità

di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: [email protected]

Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderano collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: “tutti hanno

diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, non costituendo pertanto tale collaborazione

gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.

Via Nicolai 63, 70122 - Bari - Tel: 080 4571011- Fax: 080 [email protected]

Registrazione Tribunale di Bari - n°1462 del 13.05.2008

N U M E R O 9 - A N N O 2 0 1 4 STAMPAIncentive Promomedia SrlFonti: Reuters, Ansa, Altroconsumo, AdnKronos, Rti, Monster

DIRETTORE RESPONSABILE Anna Rita Gentile

REDAZIONE Michela Tota

A questo numero hanno collaborato anche:Alessandra Lonardo, Susanna Gloria, Lorena Gatti, Antonietta Esposito

ARCHIVIO FOTOGRAFICOIncentive Promomedia Srl

SOCIETÀ EDITRICEIncentive Promomedia SrlVia Nicolai, 63 - 70122 - Bari

LA PROMOTER PROTAGONISTAdell’Instore Promotion con Grancereale16

NEWS DAL MONDOPremi qui per rinfrescarti19

LE NUOVE TENDENZE DEI CONSUMATORIQuando la spesa diventa 3.014

CHE FORSE VI SIETE PERSIStorytelling: a lezione da Wind6

UNO DI NOIIntervista a Mike D’Alessandro8IL PERSONAGGIO DEL MESEIntervista a Rinaldo Carta10

IL PRODOTTO DEL MESEIl Caso Bonduelle13

COTTO E BRUCIATO...Cheesecake con marmellata di Lorena Gatti20LE VOSTRE LETTERELe opinioni e le testimonianze delle promoter21L’ITALIA A P(R)EZZIIl carrello della spesa da Nord a Sud22INDICE

l’

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INDICE

Page 6: Professione Promoter

6

STORYTELLING:L'azienda è on air con la campagna di comunicazione istituzionale firmata dal regista Giuseppe Capotondi: un ottimo esempio di storytelling aziendale

ciò CHE forse VI SIETE PERSIciò CHE forse VI SIETE PERSI

Tecnologici e appassionati di contenuti multimediali, gli italiani sono dei veri “onnivori digitali”. È questo il quadro che emerge dall'ottava edizione della ricerca “State of Media Democracy” condotta dalla Deloitte su un campione di 2.127 consumatori di tutte le aree geografiche e gruppi di età*. I nostri compaesani considerano internet la principale fonte di informazione e intrattenimento, inoltre uno su tre possiede tutto: smartphone, tablet e laptop. E il dato è in aumento. Di fatto, il nostro modo di interagire con gli altri e le nostre abitudini quotidiane sono cambiate e il processo oramai è irreversibile. I sociologi parlano di aumento delle distanze, di incapacità di relazionarsi con il prossimo se non attraverso un display. I comunicatori invece pensano a una rivoluzione di metodo: per entrare in sintonia con il proprio pubblico è necessario cambiare linguaggio, messaggi e tempi della comunicazione. Ma soprattutto è necessario arrivare a quel coinvolgimento attivo in grado di risucchiare il consumatore nel messaggio pubblicitario, trasformandolo da spettatore in attore protagonista. Questa magia si chiama storytelling. Storytelling significa parlare attraverso un racconto, che è una cosa ben diversa dal raccontare storie. La storia è un evento asettico, un accadimento visto da un'angolazione esterna, impersonale. Il racconto invece è l'evento, visto con gli occhi dei suoi protagonisti. Lo storytelling fa questo: stabilisce gli obiettivi aziendali da raggiungere

ciò CHE forse VI SIETE PERSIa lezione da

(ad esempio awareness), individua il concept, ovvero il messaggio da veicolare e ci costruisce sopra un racconto in grado di appassionare e coinvolgere lo spettatore. L'engagement, il coinvolgimento, è la sfida dello storytelling. Per ottenerlo bisogna raccontare frammenti di vita, in grado di trasferire sulla pelle dello spettatore le sensazioni che sta vivendo il protagonista. O di pescare dalla memoria emozioni dimenticate che provocano un groppo in gola. Racconti capaci di far dimenticare che a parlare è un brand. Fino a quando non compare il logo finale. Ma oramai è tardi. Perché il messaggio (e il brand) è già entrato nel cuore.Ma come fa una storia a trasferire valore ad un brand?I consumatori di oggi sono bombardati da informazioni. Internet e i social media agiscono da moltiplicatori: ogni utente riceve decine e decine di input in tempi ridottissimi. La sfida ingaggiata dai brand per attirarne l'attenzione è veramente complessa. L'azienda oggi deve allontanarsi dalla semplice vendita del prodotto e deve parlare di esperienze, in questo modo abbassa le difese del consumatore che non si sente aggredito da una proposta commerciale e si lascia affascinare dal racconto. Ed è proprio quello il momento in cui l'azienda raggiunge il suo obiettivo: i valori positivi del racconto vengono inconsapevolmente trasferiti al mittente del messaggio, in questo caso al brand. È quello che ha fatto Wind con la sua ultima campagna di

comunicazione “La tecnologia non è tutto”: uno spot tutto incentrato sul problema della distanza causata dalla diffusione degli strumenti tecnologici. Con questa operazione Wind ha dimostrato di essere vicina ai propri clienti e di comprenderne le emozioni più profonde. Il concept dello spot è infatti la “vicinanza”: la tecnologia può avvicinare, ma non può sostituirsi al rapporto umano fatto di sguardi, calore umano, presenza. Il cortometraggio, destinato unicamente al canale web, racconta di un uomo che nelle azioni di ogni giorno rivive momenti del passato: i giochi da bambino, i primi amori da adolescente, le liti con i genitori. E una certezza: la presenza rassicurante del padre, guida di vita. Tra un ricordo e l'altro, l'uomo prova il desiderio di chiamare o scrivere a suo padre. Ma ogni volta qualcosa lo ferma. Una telefonata o una mail non bastano. Ha bisogno di qualcosa di più. Per questo si carica uno zaino in spalla e si mette alla guida per raggiungere casa dei genitori, dove ad attenderlo

c'è suo padre. Il messaggio finale racchiude tutto: “A volte, per comunicare davvero, la tecnologia non è tutto.” Il cortometraggio, che ha commosso anche noi, è intitolato

semplicemente “Papà” e ha superato le 100.000 visualizzazioni in soli 3 giorni di presenza sul web; un record, soprattutto se si

considera la sua durata

(4 minuti): tempo considerato lunghissimo per il web.

È vero. “La tecnologia ci ha avvicinato. Comunicare è sempre più semplice e sempre più veloce. Ma ci sono occasioni in cui gli uomini e le donne hanno e avranno sempre bisogno di incontrarsi e comunicare così, uno di fronte all'altro”.

www.youtube.com/watch?v=JSWDo95hNR0

7

*Fonte: http://www.deloitte.com

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STORYTELLING:L'azienda è on air con la campagna di comunicazione istituzionale firmata dal regista Giuseppe Capotondi: un ottimo esempio di storytelling aziendale

ciò CHE forse VI SIETE PERSIciò CHE forse VI SIETE PERSI

Tecnologici e appassionati di contenuti multimediali, gli italiani sono dei veri “onnivori digitali”. È questo il quadro che emerge dall'ottava edizione della ricerca “State of Media Democracy” condotta dalla Deloitte su un campione di 2.127 consumatori di tutte le aree geografiche e gruppi di età*. I nostri compaesani considerano internet la principale fonte di informazione e intrattenimento, inoltre uno su tre possiede tutto: smartphone, tablet e laptop. E il dato è in aumento. Di fatto, il nostro modo di interagire con gli altri e le nostre abitudini quotidiane sono cambiate e il processo oramai è irreversibile. I sociologi parlano di aumento delle distanze, di incapacità di relazionarsi con il prossimo se non attraverso un display. I comunicatori invece pensano a una rivoluzione di metodo: per entrare in sintonia con il proprio pubblico è necessario cambiare linguaggio, messaggi e tempi della comunicazione. Ma soprattutto è necessario arrivare a quel coinvolgimento attivo in grado di risucchiare il consumatore nel messaggio pubblicitario, trasformandolo da spettatore in attore protagonista. Questa magia si chiama storytelling. Storytelling significa parlare attraverso un racconto, che è una cosa ben diversa dal raccontare storie. La storia è un evento asettico, un accadimento visto da un'angolazione esterna, impersonale. Il racconto invece è l'evento, visto con gli occhi dei suoi protagonisti. Lo storytelling fa questo: stabilisce gli obiettivi aziendali da raggiungere

ciò CHE forse VI SIETE PERSIa lezione da

(ad esempio awareness), individua il concept, ovvero il messaggio da veicolare e ci costruisce sopra un racconto in grado di appassionare e coinvolgere lo spettatore. L'engagement, il coinvolgimento, è la sfida dello storytelling. Per ottenerlo bisogna raccontare frammenti di vita, in grado di trasferire sulla pelle dello spettatore le sensazioni che sta vivendo il protagonista. O di pescare dalla memoria emozioni dimenticate che provocano un groppo in gola. Racconti capaci di far dimenticare che a parlare è un brand. Fino a quando non compare il logo finale. Ma oramai è tardi. Perché il messaggio (e il brand) è già entrato nel cuore.Ma come fa una storia a trasferire valore ad un brand?I consumatori di oggi sono bombardati da informazioni. Internet e i social media agiscono da moltiplicatori: ogni utente riceve decine e decine di input in tempi ridottissimi. La sfida ingaggiata dai brand per attirarne l'attenzione è veramente complessa. L'azienda oggi deve allontanarsi dalla semplice vendita del prodotto e deve parlare di esperienze, in questo modo abbassa le difese del consumatore che non si sente aggredito da una proposta commerciale e si lascia affascinare dal racconto. Ed è proprio quello il momento in cui l'azienda raggiunge il suo obiettivo: i valori positivi del racconto vengono inconsapevolmente trasferiti al mittente del messaggio, in questo caso al brand. È quello che ha fatto Wind con la sua ultima campagna di

comunicazione “La tecnologia non è tutto”: uno spot tutto incentrato sul problema della distanza causata dalla diffusione degli strumenti tecnologici. Con questa operazione Wind ha dimostrato di essere vicina ai propri clienti e di comprenderne le emozioni più profonde. Il concept dello spot è infatti la “vicinanza”: la tecnologia può avvicinare, ma non può sostituirsi al rapporto umano fatto di sguardi, calore umano, presenza. Il cortometraggio, destinato unicamente al canale web, racconta di un uomo che nelle azioni di ogni giorno rivive momenti del passato: i giochi da bambino, i primi amori da adolescente, le liti con i genitori. E una certezza: la presenza rassicurante del padre, guida di vita. Tra un ricordo e l'altro, l'uomo prova il desiderio di chiamare o scrivere a suo padre. Ma ogni volta qualcosa lo ferma. Una telefonata o una mail non bastano. Ha bisogno di qualcosa di più. Per questo si carica uno zaino in spalla e si mette alla guida per raggiungere casa dei genitori, dove ad attenderlo

c'è suo padre. Il messaggio finale racchiude tutto: “A volte, per comunicare davvero, la tecnologia non è tutto.” Il cortometraggio, che ha commosso anche noi, è intitolato

semplicemente “Papà” e ha superato le 100.000 visualizzazioni in soli 3 giorni di presenza sul web; un record, soprattutto se si

considera la sua durata

(4 minuti): tempo considerato lunghissimo per il web.

È vero. “La tecnologia ci ha avvicinato. Comunicare è sempre più semplice e sempre più veloce. Ma ci sono occasioni in cui gli uomini e le donne hanno e avranno sempre bisogno di incontrarsi e comunicare così, uno di fronte all'altro”.

www.youtube.com/watch?v=JSWDo95hNR0

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*Fonte: http://www.deloitte.com

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uno D I N O I

Chi è Mike D'Alessandro?Nasco 67 anni fa in un piccolo paese della provincia di Campobasso, in Molise. Fin da piccolo ho dovuto fare i conti con una grande voglia di conoscere il mondo e di stare a contatto con la gente. Ero un bambino curioso e fin troppo vivace, così mia madre decise di mandarmi in collegio. Lì ho da subito preso il comando delle operazioni, distinguendomi per intraprendenza, soprattutto nelle attività che comportavano una certa inventiva e la capacità di organizzare un piano d'azione. In altre parole, ero il terrore delle mie insegnanti. Uscito dal collegio appena diciottenne, ho deciso di trasferirmi a Roma, all'epoca la città ideale per un giovanotto ambizioso. Erano i favolosi anni Sessanta, gli anni in cui tutto era possibile se avevi un progetto nella testa, la parlantina svelta e le capacità per sviluppare il tuo talento. Io avevo deciso di fare l'imprenditore e di viaggiare il più possibile alla conquista di quel mondo che sognavo fin da bambino. Ed è quello che ho fatto. Per quarant'anni ho costruito il mio mondo come lo volevo, lavorando giorno e notte, inseguendo sempre nuove sfide, andando alla ricerca degli stimoli di cui avevo bisogno per alimentare la mia immaginazione. Dopodiché, con la stessa naturalezza con la quale avevo cominciato la mia avventura romana, ho deciso di cambiare vita e così sono arrivato in Puglia. Come spesso accade, anche il mio mutamento radicale è avvenuto per amore e per la ricerca di una vita più semplice ed autentica.

R e s p o n s a b i l e L o g i s t i c a d i P r o m o m e d i aMike D’Alessandrouno

Mike D’Alessandro

Peccato che il progetto di dedicarmi ad una rilassante vita di campagna si sia quasi subito scontrato con il mio irrefrenabile bisogno d'azione. È così che ha avuto inizio la mia seconda vita. Chi mi conosce, dice che si è trattato di una seconda giovinezza.

Come sei approdato in Promomedia?È stato circa 12 anni fa. Ero alle prese con la sistemazione della nuova fase della mia vita, che mi prefiguravo finalmente dedita ai figli, all'agricoltura biologica e a tutte quelle piccole abitudini che caratterizzano la vita di un ultracinquantenne che ha deciso di “darsi una calmata”. Presto però mi sono reso conto di non essere pronto a tirare i remi in barca, che al contrario avevo ancora molta voglia di mettermi in gioco e di buttarmi a capofitto in una nuova sfida. L'incontro con Promomedia è stato una specie di colpo di fulmine. In pochi attimi la decisione era presa. La vita di campagna avrebbe aspettato un altro po': in fin dei conti, un imprenditore non smette mai davvero di essere tale. Con l'arrivo in Promomedia non avevo solo un nuovo lavoro, ma sentivo di avere di nuovo “una mia azienda”, un luogo vivo e brulicante di idee in cui mettere la mia esperienza a disposizione delle persone che ne facevano parte. “Tutto si può fare”, “Tutto è possibile”, “Tutto va bene”. Queste sono le parole d'ordine con le quali fin da subito mi sono presentato a colleghi e collaboratori. Ripensandoci oggi, credo che fossero la migliore sintesi possibile di tutto quello che avevo

imparato negli anni sul modo di fare impresa e di affrontare le sfide quotidiane. Di cosa ti occupi?Sono il responsabile della logistica, il punto di riferimento per tutto quello che riguarda i trasporti in Promomedia. Per i miei ragazzi invece sono semplicemente “il nonno”, per via dei miei capelli bianchi e per l'affetto paterno con cui li guido e li riprendo, a seconda delle necessità. Dirigo il mio settore come se si trattasse della mia famiglia. In azienda sono il più anziano e questo mi dà la possibilità di far valere la mia “senilità” per cercare di essere un esempio di impegno assiduo, di equilibrio e di rispetto per tutti i miei collaboratori.

Da chi è composto il tuo Staff e come sono i tuoi rapporti con i colleghi?L'intero staff è stato disegnato da me da quando sono arrivato in Promomedia. Tutti ragazzi giovani, che sono cresciuti con me e con l'azienda. Fin dall'inizio li ho seguiti chilometro per chilometro – letteralmente – su tutte le strade ed autostrade d'Italia.

Quali sono le maggiori difficoltà che incontri durante le tue giornate lavorative?Incastrare, come se si trattasse di un gigantesco puzzle, persone, veicoli, treni, navi e soprattutto aziende che attendono l'arrivo del nostro materiale pubblicitario, dei gadget, dei totem e delle lotterie. Bisogna essere attenti nella pianificazione e veloci nel trovare una soluzione adeguata ogni volta che si verificano degli imprevisti, cosa che accade di frequente nel nostro lavoro. È normale, quando muovi merci per migliaia di chilometri, fare i conti con le avverse condizioni metereologiche, con il traffico, i guasti ed ogni possibile contrattempo. La vera difficoltà consiste nel risolvere il problema nel minor tempo possibile e al minor costo possibile, rispettando le scadenze e preservando le condizioni di trasporto. Ma io sono caparbio e tenace. Come dice il nostro Amministratore, il Dott. Addante: “Potrei vendere ghiaccio agli eschimesi”, il che nel mio campo è un gran complimento, perché significa che riesco ad escogitare sempre un piano di riserva, un percorso alternativo, che mi permette di raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato.

Cosa pensi di Promomedia?È la mia seconda casa. Sono felice di esserne una parte. Direi che sono la parte “con le ruote”. Quello che ho amato fin da subito di Promomedia è la sensazione di un'azienda fatta Di persone e Per le persone. Negli anni le cose non sono cambiate. Al contrario, la nostra realtà è cresciuta costantemente, nuove professionalità si sono unite al gruppo, si sono aperti nuovi orizzonti. La nostra è un'azienda composta in larga misura di persone giovani, preparate e dinamiche, pronte a recepire tutte le sfide che quotidianamente ci vengono poste dalla competizione globale. Per chi vuole crescere professionalmente Promomedia è il posto ideale, perché qui si investe in tecnologia, si punta sul capitale umano e sulla ricerca dell'eccellenza degli standard. In questi dodici anni ho potuto osservare – e contribuire – alla crescita di questa creatura, nata dal sogno di un ragazzo ambizioso che in poco tempo ha fatto passi da gigante, diventando leader in un settore difficile ed estremamente competitivo come è il nostro. In qualità di “nonno” del gruppo, non posso fare a meno di essere

orgoglioso di questa storia e di queste persone, e fiducioso per il futuro nonostante il difficile momento che sta attraversando l'economia italiana.

Quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere una persona per svolgere il tuo lavoro?Per occuparsi della movimentazione delle merci è necessario avere spiccate abilità di problem solving. Bisogna vivere con un'agenda nella testa e il telefono (o meglio, i telefoni) tra le mani. Non ci si può mai distrarre, ogni spostamento dev'essere pianificato con attenzione e messo in relazione con gli altri. Per ogni piano A, deve esserci sempre almeno un piano B. Per fare questo quotidianamente bisogna avere dedizione, arrivare in azienda per primo al mattino e andar via la sera solo quando le luci sono tutte spente – e l'allarme inserito.

Cosa consiglieresti ai giovani che si avvicinano oggi al mondo del lavoro?Di essere preparati. Oggi più che mai bisogna fare un investimento su sé stessi, programmare tutti gli step intermedi, necessari per raggiungere un obiettivo mirato. E, più di ogni altra cosa, aver fretta di imparare. La velocità di apprendimento e la capacità di adattarsi al cambiamento sono doti fondamentali. Darwin ci ha insegnato che a vincere non è quasi mai il più intelligente, ma quello che riesce ad adattarsi più velocemente.

Se dovessi scegliere oggi un lavoro, cosa faresti?Mi dedicherei ad un'attività economica che puntasse sulla vera ricchezza del nostro Paese, la bellezza. A mio giudizio, è l'unica vera strategia di sviluppo possibile per l'Italia del futuro. Agricoltura biologica, alimentazione a km zero, architettura ecosostenibile, energie pulite. Creerei un gruppo di giovani con tante idee da mettere in connessione, sceglierei un progetto ambizioso e…partirei di nuovo alla conquista del mondo.

Page 9: Professione Promoter

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uno D I N O I

Chi è Mike D'Alessandro?Nasco 67 anni fa in un piccolo paese della provincia di Campobasso, in Molise. Fin da piccolo ho dovuto fare i conti con una grande voglia di conoscere il mondo e di stare a contatto con la gente. Ero un bambino curioso e fin troppo vivace, così mia madre decise di mandarmi in collegio. Lì ho da subito preso il comando delle operazioni, distinguendomi per intraprendenza, soprattutto nelle attività che comportavano una certa inventiva e la capacità di organizzare un piano d'azione. In altre parole, ero il terrore delle mie insegnanti. Uscito dal collegio appena diciottenne, ho deciso di trasferirmi a Roma, all'epoca la città ideale per un giovanotto ambizioso. Erano i favolosi anni Sessanta, gli anni in cui tutto era possibile se avevi un progetto nella testa, la parlantina svelta e le capacità per sviluppare il tuo talento. Io avevo deciso di fare l'imprenditore e di viaggiare il più possibile alla conquista di quel mondo che sognavo fin da bambino. Ed è quello che ho fatto. Per quarant'anni ho costruito il mio mondo come lo volevo, lavorando giorno e notte, inseguendo sempre nuove sfide, andando alla ricerca degli stimoli di cui avevo bisogno per alimentare la mia immaginazione. Dopodiché, con la stessa naturalezza con la quale avevo cominciato la mia avventura romana, ho deciso di cambiare vita e così sono arrivato in Puglia. Come spesso accade, anche il mio mutamento radicale è avvenuto per amore e per la ricerca di una vita più semplice ed autentica.

R e s p o n s a b i l e L o g i s t i c a d i P r o m o m e d i aMike D’Alessandrouno

Mike D’Alessandro

Peccato che il progetto di dedicarmi ad una rilassante vita di campagna si sia quasi subito scontrato con il mio irrefrenabile bisogno d'azione. È così che ha avuto inizio la mia seconda vita. Chi mi conosce, dice che si è trattato di una seconda giovinezza.

Come sei approdato in Promomedia?È stato circa 12 anni fa. Ero alle prese con la sistemazione della nuova fase della mia vita, che mi prefiguravo finalmente dedita ai figli, all'agricoltura biologica e a tutte quelle piccole abitudini che caratterizzano la vita di un ultracinquantenne che ha deciso di “darsi una calmata”. Presto però mi sono reso conto di non essere pronto a tirare i remi in barca, che al contrario avevo ancora molta voglia di mettermi in gioco e di buttarmi a capofitto in una nuova sfida. L'incontro con Promomedia è stato una specie di colpo di fulmine. In pochi attimi la decisione era presa. La vita di campagna avrebbe aspettato un altro po': in fin dei conti, un imprenditore non smette mai davvero di essere tale. Con l'arrivo in Promomedia non avevo solo un nuovo lavoro, ma sentivo di avere di nuovo “una mia azienda”, un luogo vivo e brulicante di idee in cui mettere la mia esperienza a disposizione delle persone che ne facevano parte. “Tutto si può fare”, “Tutto è possibile”, “Tutto va bene”. Queste sono le parole d'ordine con le quali fin da subito mi sono presentato a colleghi e collaboratori. Ripensandoci oggi, credo che fossero la migliore sintesi possibile di tutto quello che avevo

imparato negli anni sul modo di fare impresa e di affrontare le sfide quotidiane. Di cosa ti occupi?Sono il responsabile della logistica, il punto di riferimento per tutto quello che riguarda i trasporti in Promomedia. Per i miei ragazzi invece sono semplicemente “il nonno”, per via dei miei capelli bianchi e per l'affetto paterno con cui li guido e li riprendo, a seconda delle necessità. Dirigo il mio settore come se si trattasse della mia famiglia. In azienda sono il più anziano e questo mi dà la possibilità di far valere la mia “senilità” per cercare di essere un esempio di impegno assiduo, di equilibrio e di rispetto per tutti i miei collaboratori.

Da chi è composto il tuo Staff e come sono i tuoi rapporti con i colleghi?L'intero staff è stato disegnato da me da quando sono arrivato in Promomedia. Tutti ragazzi giovani, che sono cresciuti con me e con l'azienda. Fin dall'inizio li ho seguiti chilometro per chilometro – letteralmente – su tutte le strade ed autostrade d'Italia.

Quali sono le maggiori difficoltà che incontri durante le tue giornate lavorative?Incastrare, come se si trattasse di un gigantesco puzzle, persone, veicoli, treni, navi e soprattutto aziende che attendono l'arrivo del nostro materiale pubblicitario, dei gadget, dei totem e delle lotterie. Bisogna essere attenti nella pianificazione e veloci nel trovare una soluzione adeguata ogni volta che si verificano degli imprevisti, cosa che accade di frequente nel nostro lavoro. È normale, quando muovi merci per migliaia di chilometri, fare i conti con le avverse condizioni metereologiche, con il traffico, i guasti ed ogni possibile contrattempo. La vera difficoltà consiste nel risolvere il problema nel minor tempo possibile e al minor costo possibile, rispettando le scadenze e preservando le condizioni di trasporto. Ma io sono caparbio e tenace. Come dice il nostro Amministratore, il Dott. Addante: “Potrei vendere ghiaccio agli eschimesi”, il che nel mio campo è un gran complimento, perché significa che riesco ad escogitare sempre un piano di riserva, un percorso alternativo, che mi permette di raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato.

Cosa pensi di Promomedia?È la mia seconda casa. Sono felice di esserne una parte. Direi che sono la parte “con le ruote”. Quello che ho amato fin da subito di Promomedia è la sensazione di un'azienda fatta Di persone e Per le persone. Negli anni le cose non sono cambiate. Al contrario, la nostra realtà è cresciuta costantemente, nuove professionalità si sono unite al gruppo, si sono aperti nuovi orizzonti. La nostra è un'azienda composta in larga misura di persone giovani, preparate e dinamiche, pronte a recepire tutte le sfide che quotidianamente ci vengono poste dalla competizione globale. Per chi vuole crescere professionalmente Promomedia è il posto ideale, perché qui si investe in tecnologia, si punta sul capitale umano e sulla ricerca dell'eccellenza degli standard. In questi dodici anni ho potuto osservare – e contribuire – alla crescita di questa creatura, nata dal sogno di un ragazzo ambizioso che in poco tempo ha fatto passi da gigante, diventando leader in un settore difficile ed estremamente competitivo come è il nostro. In qualità di “nonno” del gruppo, non posso fare a meno di essere

orgoglioso di questa storia e di queste persone, e fiducioso per il futuro nonostante il difficile momento che sta attraversando l'economia italiana.

Quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere una persona per svolgere il tuo lavoro?Per occuparsi della movimentazione delle merci è necessario avere spiccate abilità di problem solving. Bisogna vivere con un'agenda nella testa e il telefono (o meglio, i telefoni) tra le mani. Non ci si può mai distrarre, ogni spostamento dev'essere pianificato con attenzione e messo in relazione con gli altri. Per ogni piano A, deve esserci sempre almeno un piano B. Per fare questo quotidianamente bisogna avere dedizione, arrivare in azienda per primo al mattino e andar via la sera solo quando le luci sono tutte spente – e l'allarme inserito.

Cosa consiglieresti ai giovani che si avvicinano oggi al mondo del lavoro?Di essere preparati. Oggi più che mai bisogna fare un investimento su sé stessi, programmare tutti gli step intermedi, necessari per raggiungere un obiettivo mirato. E, più di ogni altra cosa, aver fretta di imparare. La velocità di apprendimento e la capacità di adattarsi al cambiamento sono doti fondamentali. Darwin ci ha insegnato che a vincere non è quasi mai il più intelligente, ma quello che riesce ad adattarsi più velocemente.

Se dovessi scegliere oggi un lavoro, cosa faresti?Mi dedicherei ad un'attività economica che puntasse sulla vera ricchezza del nostro Paese, la bellezza. A mio giudizio, è l'unica vera strategia di sviluppo possibile per l'Italia del futuro. Agricoltura biologica, alimentazione a km zero, architettura ecosostenibile, energie pulite. Creerei un gruppo di giovani con tante idee da mettere in connessione, sceglierei un progetto ambizioso e…partirei di nuovo alla conquista del mondo.

Page 10: Professione Promoter

l’ I N T E R V I S TA d e l M E S E

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Rinaldo CartaAmministratore delegato di Sigma Sardegna

l’

Rinaldo Carta

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LINEA OMINO

LINEA

LINEA EQUILIBRIO E BENESSERE

LINEA RISPARMIO

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Rinaldo CartaAmministratore delegato di Sigma Sardegna

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Rinaldo Carta

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Page 12: Professione Promoter

vuole la sua parte

Quante volte vi è capitato di passare distrattamente tra le corsie di un ipermercato e di sentirvi attratt i irresistibilmente da un determinato prodotto? Non era nella lista della spesa ma, per motivi non del tutto chiari, conviene acquistarlo. Chi di voi sta leggendo ques to numero d i Profess ione Promoter seduto alla scrivania di un ufficio marketing o vendite, starà sorridendo sotto i baffi. Perché è merito suo se il cliente si è trovato a fare i conti con il canto delle sirene proveniente da corner, espos i tor i o intere i so le espositive. Ma se le logiche dell'acquisto d'impulso sono il pane quotidiano di chi governa gli ipermercati, non altrettanto si può dire dei supermercat i d i p iccole dimensioni. I diversi volumi di vendita rendono diff ic i le l ' impiego degl i

Anche l’occhio

13

l’ I N T E R V I S TA d e l M E S El’importanti rapporti di filiera mediante la creazione di una linea di prodotti sardi, denominata “Antica Bontà di Sardegna”.

Ci sono differenze sostanziali tra il consumatore sardo e il consumatore italiano? Cosa predilige il consumatore sardo?Sicuramente i sardi sono sempre stati riconosciuti come un popolo caratterizzato da importanti peculiarità legate principalmente alla cultura e alle tradizioni. Conseguentemente la propria identità si riflette sulle scelte di consumo e acquisto. È certamente attentissimo alla qualità dei prodotti e, in linea di massima, predilige i prodotti del proprio territorio. Condizione dimostrata dal fatto che il nostro Cedi intrattiene consolidati rapporti commerciali con aziende locali.

Le statistiche danno un dato in crescita per i discount. Qual è la situazione in Sardegna? Avete in mente una strategia particolare per arginare la concorrenza?Il canale discount rappresenta il 24,77% della GDO in Sardegna. Tale percentuale di rappresentatività è la più alta a livello nazionale a dimostrazione che la crisi in Sardegna è molto più sentita rispetto ad altre regioni. Sigma prevede tra i propri format un discount di prossimità ad insegna “D'Italy”. Un discount concepito nell'ottica dell'ottimizzazione e contenimento dei costi, situato comunque all'interno dei centri urbani, dalle medie metrature, con un'offerta al consumo in grado di soddisfare le esigenze del consumatore mediante l'offerta di servizi contenuti rispetto al tradizionale supermercato.

Più in generale, chi sono i veri competitor di Sigma Sardegna?Il nostro più agguerrito competitor è Conad, con un vantaggio a nostro favore dovuto ad una più accentuata e capillare presenza sull'intero territorio regionale.

Parliamo infine di comunicazione: il consumatore di oggi è

stato definito infedele e molto sensibile alle lusinghe delle

promozioni. Le insegne fanno a gara per attirare l'attenzione dei clienti con offerte in volantino, concorsi, collection etc. Quali sono gli strumenti che, secondo lei, fanno registrare il maggior incremento delle vendite?

Oggi il consumatore è definito non solo “professionista della spesa” ma anche “cliente killer”. Tutti sono fidelizzati a tante insegne e i portafogli brulicano di tessere fidelity di diverse tipologie. Il cliente killer è infedele e attentissimo alle offerte dei vari distributori che cercano di fare del loro meglio per rendersi attraenti agli occhi del “Re Cliente”. Ciò invecchia velocemente ogni novità e ne determina una più breve attrattività. Sicuramente comunque le armi per fidelizzare veramente un cliente ad una insegna, secondo la nostra concezione di supermercato, sono:

Ÿ la prossimitàŸ il servizio a portata di mano

Ÿ la profondità assortimentale soprattutto nei settori del frescoŸ l'elevato livello del servizioŸ promozioni impattanti

il P R O D O T T O d e l M E S EP R O D O T T O d e l M E S E

Anche l’occhio Il caso

espositori preallestiti, per cui la guerra tra le referenze si svolge solo sugli scaffali, con evidente sacrificio di quell'impulso di cui parlavamo poc'anzi e a vantaggio delle ragionate note della spesa. Una soluzione però c'è e Promomedia l'ha sperimentata insieme a Bonduelle: la consegna, anche ai supermercati di piccole dimensioni, di un espositore vuoto. Sì. Vuoto. Il perché è semplice: un espositore preallestito creerebbe infiniti problemi nella gestione delle consegne quotidiane, mentre un espositore vuoto, leggero e maneggevole, non ne crea nessuno. Anche perché a consegnarlo ci pensa Promomedia. Il supermercato deve solo procedere all'ordine e destinare un'area all'interno del reparto. Al resto ci pensa Promomedia, che si occupa di progettare, realizzare, installare e infine allestire gli espositori direttamente nel punto vendita. Agli ipermercati invece Promomedia ha proposto una opzione “light”: la sola produzione di oltre 1.000 pall box. Un servizio però può dirsi concluso con successo solo quando è verificato dal cliente. Per questo Promomedia ha creato un portale dedicato al monitoraggio costante delle sue attività. Una risorsa dedicata ha il compito di inserire i dati in tempo reale, completando il tutto con foto dell'allestimento consegnato. Il personale è anche incaricato di gestire e tracciare eventuali anomalie, seguendo tutte le fasi fino alla verifica finale. Tanti i vantaggi di questa attività che, possiamo dirlo, è stata un vero successo: il dato più significativo è rappresentato dalla riduzione dei costi per l'azienda, che non deve più preoccuparsi dello stoccaggio in magazzino, della movimentazione per l'allestimento e della gestione della logistica. Ma non dimentichiamo il sorrisetto compiaciuto dei nostri direttori vendita dato che, il risultato finale, lo si vede sempre alla cassa.

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vuole la sua parte

Quante volte vi è capitato di passare distrattamente tra le corsie di un ipermercato e di sentirvi attratt i irresistibilmente da un determinato prodotto? Non era nella lista della spesa ma, per motivi non del tutto chiari, conviene acquistarlo. Chi di voi sta leggendo ques to numero d i Profess ione Promoter seduto alla scrivania di un ufficio marketing o vendite, starà sorridendo sotto i baffi. Perché è merito suo se il cliente si è trovato a fare i conti con il canto delle sirene proveniente da corner, espos i tor i o intere i so le espositive. Ma se le logiche dell'acquisto d'impulso sono il pane quotidiano di chi governa gli ipermercati, non altrettanto si può dire dei supermercat i d i p iccole dimensioni. I diversi volumi di vendita rendono diff ic i le l ' impiego degl i

Anche l’occhio

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l’ I N T E R V I S TA d e l M E S El’importanti rapporti di filiera mediante la creazione di una linea di prodotti sardi, denominata “Antica Bontà di Sardegna”.

Ci sono differenze sostanziali tra il consumatore sardo e il consumatore italiano? Cosa predilige il consumatore sardo?Sicuramente i sardi sono sempre stati riconosciuti come un popolo caratterizzato da importanti peculiarità legate principalmente alla cultura e alle tradizioni. Conseguentemente la propria identità si riflette sulle scelte di consumo e acquisto. È certamente attentissimo alla qualità dei prodotti e, in linea di massima, predilige i prodotti del proprio territorio. Condizione dimostrata dal fatto che il nostro Cedi intrattiene consolidati rapporti commerciali con aziende locali.

Le statistiche danno un dato in crescita per i discount. Qual è la situazione in Sardegna? Avete in mente una strategia particolare per arginare la concorrenza?Il canale discount rappresenta il 24,77% della GDO in Sardegna. Tale percentuale di rappresentatività è la più alta a livello nazionale a dimostrazione che la crisi in Sardegna è molto più sentita rispetto ad altre regioni. Sigma prevede tra i propri format un discount di prossimità ad insegna “D'Italy”. Un discount concepito nell'ottica dell'ottimizzazione e contenimento dei costi, situato comunque all'interno dei centri urbani, dalle medie metrature, con un'offerta al consumo in grado di soddisfare le esigenze del consumatore mediante l'offerta di servizi contenuti rispetto al tradizionale supermercato.

Più in generale, chi sono i veri competitor di Sigma Sardegna?Il nostro più agguerrito competitor è Conad, con un vantaggio a nostro favore dovuto ad una più accentuata e capillare presenza sull'intero territorio regionale.

Parliamo infine di comunicazione: il consumatore di oggi è

stato definito infedele e molto sensibile alle lusinghe delle

promozioni. Le insegne fanno a gara per attirare l'attenzione dei clienti con offerte in volantino, concorsi, collection etc. Quali sono gli strumenti che, secondo lei, fanno registrare il maggior incremento delle vendite?

Oggi il consumatore è definito non solo “professionista della spesa” ma anche “cliente killer”. Tutti sono fidelizzati a tante insegne e i portafogli brulicano di tessere fidelity di diverse tipologie. Il cliente killer è infedele e attentissimo alle offerte dei vari distributori che cercano di fare del loro meglio per rendersi attraenti agli occhi del “Re Cliente”. Ciò invecchia velocemente ogni novità e ne determina una più breve attrattività. Sicuramente comunque le armi per fidelizzare veramente un cliente ad una insegna, secondo la nostra concezione di supermercato, sono:

Ÿ la prossimitàŸ il servizio a portata di mano

Ÿ la profondità assortimentale soprattutto nei settori del frescoŸ l'elevato livello del servizioŸ promozioni impattanti

il P R O D O T T O d e l M E S EP R O D O T T O d e l M E S E

Anche l’occhio Il caso

espositori preallestiti, per cui la guerra tra le referenze si svolge solo sugli scaffali, con evidente sacrificio di quell'impulso di cui parlavamo poc'anzi e a vantaggio delle ragionate note della spesa. Una soluzione però c'è e Promomedia l'ha sperimentata insieme a Bonduelle: la consegna, anche ai supermercati di piccole dimensioni, di un espositore vuoto. Sì. Vuoto. Il perché è semplice: un espositore preallestito creerebbe infiniti problemi nella gestione delle consegne quotidiane, mentre un espositore vuoto, leggero e maneggevole, non ne crea nessuno. Anche perché a consegnarlo ci pensa Promomedia. Il supermercato deve solo procedere all'ordine e destinare un'area all'interno del reparto. Al resto ci pensa Promomedia, che si occupa di progettare, realizzare, installare e infine allestire gli espositori direttamente nel punto vendita. Agli ipermercati invece Promomedia ha proposto una opzione “light”: la sola produzione di oltre 1.000 pall box. Un servizio però può dirsi concluso con successo solo quando è verificato dal cliente. Per questo Promomedia ha creato un portale dedicato al monitoraggio costante delle sue attività. Una risorsa dedicata ha il compito di inserire i dati in tempo reale, completando il tutto con foto dell'allestimento consegnato. Il personale è anche incaricato di gestire e tracciare eventuali anomalie, seguendo tutte le fasi fino alla verifica finale. Tanti i vantaggi di questa attività che, possiamo dirlo, è stata un vero successo: il dato più significativo è rappresentato dalla riduzione dei costi per l'azienda, che non deve più preoccuparsi dello stoccaggio in magazzino, della movimentazione per l'allestimento e della gestione della logistica. Ma non dimentichiamo il sorrisetto compiaciuto dei nostri direttori vendita dato che, il risultato finale, lo si vede sempre alla cassa.

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Come interagire con un consumatore 2.0 per fargli vivere un'esperienza d'acquisto multimediale all'interno di un punto vendita tradizionale

le nuove TENDENZE dei CONSUMATORI

Avevamo già parlato di come le difficoltà quotidiane, dettate dagli ultimi sette anni di crisi, abbiano portato a una sostanziale modifica nelle abitudini d'acquisto dei consumatori. Mentre gli economisti si stanno interrogando sull'efficacia della leva promozionale ai fini del fatturato complessivo delle aziende, noi ci occuperemo di un aspetto non meno importante: la comunicazione delle offerte e gli strumenti adottati dalle aziende per “parlare” ai propri clienti.Un dato è certo: l'italiano del 2014 è attento alle promozioni ed è disposto a cambiare negozio pur di sfruttarle al meglio. La lista della spesa, fino a pochi anni fa considerata un semplice promemoria degli articoli da non dimenticare, è divenuta oggi un elenco ragionato che lascia poco spazio all'acquisto d'impulso e che rivela un attento esame dei prezzi eseguito tramite confronto di volantini cartacei o siti web. Ma c'è un'altra tendenza da non sottovalutare: il cliente desidera trovare in promozione gli articoli che fanno parte della sua lista già programmata. Se, ad esempio, ha in mente di preparare una determinata ricetta, andrà a cercare quei prodotti, in offerta, che fanno parte della lista degli ingredienti necessari per la preparazione. Offerte sì, ma personalizzate. Come fare dunque, per influenzare il processo decisionale “dell'ultimo miglio” e aumentare le vendite di un consumatore così determinato? Un recente studio IRI dichiara che “i consumatori rispondono a ciò che appare loro personalmente dedicato con lo stesso interesse col quale si orientano ad un prezzo conveniente. E sono disposti anche a trascorrere più tempo nel punto di vendita”*.Il segreto dunque è l'unicità dell'offerta abbinato ad un pizzico di creatività nell'uso degli strumenti promozionali. Il volantino resta sempre lo strumento più efficace per far arrivare il consumatore fino al punto vendita. Ma una volta entrato, intervengono altri elementi. A seconda degli obiettivi di marketing esistono diverse soluzioni. Una proposta innovativa arriva da Promomedia con il lancio della Promoter 3.0, un totem multimediale in grado di interagire con il consumatore.Ma come funziona? Il totem, interamente personalizzabile con la grafica dell'attività promozionale in corso, ha al suo interno un software in grado di interagire come una promoter e proporre al cliente le meccaniche di incentivazione più diverse: dai quiz a premi, alle offerte personalizzate a tanto altro ancora. Le applicazioni sono infinite e dipendono dagli obiettivi di marketing preventivamente

Quando la diventa spesa 3.0le nuove TENDENZE dei CONSUMATORIQuando la spesa diventa 3.0

definiti con l'azienda cliente. Ma quali sono i vantaggi per il retailer?Lo abbiamo chiesto a Stefano Trentini, responsabile marketing del Gruppo SIGMA: «L'adozione di uno strumento come il totem multimediale risponde all'esigenza di risparmio del consumatore, attraverso una modalità di offerta differente da quella espressa dal volantino cartaceo.La meccanica promozionale che veicoliamo viene proposta sotto forma di buono sconto, su un panel di prodotti tra i quali il cliente può scegliere “costruendo” un'offerta il più possibile personalizzata e quindi decisa prima dell'atto di spesa.In secondo luogo rispondiamo ad un concetto di “nuova partnership” con l'industria di marca, sempre più interessata a condividere gli investimenti su una logica di sell out piuttosto che di sell in.»Questa iniziativa si inserisce in una strategia più complessa che

va verso il dialogo one to one con il consumatore?Questo progetto è un passo ulteriore che abbiamo compiuto per coinvolgere il nostro consumatore nei diversi momenti del suo iter decisionale, prima del suo percorso di spesa. Il totem è posto all' ingresso del punto di vendita, ma le stesse offerte sono fruibil i anche attraverso il web. La personalizzazione dell'offerta quindi va verso un nuovo modello: non è l'insegna che “impone” l'offerta al cliente ma è lui stesso che costruisce un'offerta il più possibile aderente alle sue reali necessità.

A quasi un anno dall'introduzione dei totem multimediali, può

dirci quali sono i risultati raggiunti? Ad oggi abbiamo attivo un network di oltre 500 punti di vendita che dall'inizio del 2014 hanno aderito progressivamente al progetto.Premesso che il progetto ha degli obiettivi definiti per un arco temporale di due anni, ad oggi abbiamo erogato oltre 2.000.000 di buoni. Il dato più interessante però riguarda il livello di partecipazione della clientela, che si sta avvicinando all'obiettivo che ci siamo posti: ovvero il 12%. Stiamo raccogliendo anche molti altri dati significativi di carattere qualitativo più che quantitativo. Il totem permette al consumatore di interagire con il nostro catalogo punti e con il mondo delle ricette. Ebbene proprio i dati relativi a questo ultimo tema stanno facendo nascere ulteriori progetti che pongono al centro il mondo del cooking.Insomma la Promoter 3.0 rappresenta l'evoluzione dell'offerta promozionale che da unidirezionale è diventata bidirezionale: un vero percorso di shopping personalizzato in grado di regalare all'utente la sensazione di aver “guadagnato” un pacchetto di sconti creato su misura per lui.

le nuove TENDENZE dei CONSUMATORIQuando la spesa diventa 3.0

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* Per approfondimenti sull'argomento si legga lo studio “Prezzi e promozioni nei mercati occidentali” scaricabile nella versione integrale al link: www.iriworldwide.eu/Resources/EuropeanPublications/tabid/262/Default.aspx

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Come interagire con un consumatore 2.0 per fargli vivere un'esperienza d'acquisto multimediale all'interno di un punto vendita tradizionale

le nuove TENDENZE dei CONSUMATORI

Avevamo già parlato di come le difficoltà quotidiane, dettate dagli ultimi sette anni di crisi, abbiano portato a una sostanziale modifica nelle abitudini d'acquisto dei consumatori. Mentre gli economisti si stanno interrogando sull'efficacia della leva promozionale ai fini del fatturato complessivo delle aziende, noi ci occuperemo di un aspetto non meno importante: la comunicazione delle offerte e gli strumenti adottati dalle aziende per “parlare” ai propri clienti.Un dato è certo: l'italiano del 2014 è attento alle promozioni ed è disposto a cambiare negozio pur di sfruttarle al meglio. La lista della spesa, fino a pochi anni fa considerata un semplice promemoria degli articoli da non dimenticare, è divenuta oggi un elenco ragionato che lascia poco spazio all'acquisto d'impulso e che rivela un attento esame dei prezzi eseguito tramite confronto di volantini cartacei o siti web. Ma c'è un'altra tendenza da non sottovalutare: il cliente desidera trovare in promozione gli articoli che fanno parte della sua lista già programmata. Se, ad esempio, ha in mente di preparare una determinata ricetta, andrà a cercare quei prodotti, in offerta, che fanno parte della lista degli ingredienti necessari per la preparazione. Offerte sì, ma personalizzate. Come fare dunque, per influenzare il processo decisionale “dell'ultimo miglio” e aumentare le vendite di un consumatore così determinato? Un recente studio IRI dichiara che “i consumatori rispondono a ciò che appare loro personalmente dedicato con lo stesso interesse col quale si orientano ad un prezzo conveniente. E sono disposti anche a trascorrere più tempo nel punto di vendita”*.Il segreto dunque è l'unicità dell'offerta abbinato ad un pizzico di creatività nell'uso degli strumenti promozionali. Il volantino resta sempre lo strumento più efficace per far arrivare il consumatore fino al punto vendita. Ma una volta entrato, intervengono altri elementi. A seconda degli obiettivi di marketing esistono diverse soluzioni. Una proposta innovativa arriva da Promomedia con il lancio della Promoter 3.0, un totem multimediale in grado di interagire con il consumatore.Ma come funziona? Il totem, interamente personalizzabile con la grafica dell'attività promozionale in corso, ha al suo interno un software in grado di interagire come una promoter e proporre al cliente le meccaniche di incentivazione più diverse: dai quiz a premi, alle offerte personalizzate a tanto altro ancora. Le applicazioni sono infinite e dipendono dagli obiettivi di marketing preventivamente

Quando la diventa spesa 3.0le nuove TENDENZE dei CONSUMATORIQuando la spesa diventa 3.0

definiti con l'azienda cliente. Ma quali sono i vantaggi per il retailer?Lo abbiamo chiesto a Stefano Trentini, responsabile marketing del Gruppo SIGMA: «L'adozione di uno strumento come il totem multimediale risponde all'esigenza di risparmio del consumatore, attraverso una modalità di offerta differente da quella espressa dal volantino cartaceo.La meccanica promozionale che veicoliamo viene proposta sotto forma di buono sconto, su un panel di prodotti tra i quali il cliente può scegliere “costruendo” un'offerta il più possibile personalizzata e quindi decisa prima dell'atto di spesa.In secondo luogo rispondiamo ad un concetto di “nuova partnership” con l'industria di marca, sempre più interessata a condividere gli investimenti su una logica di sell out piuttosto che di sell in.»Questa iniziativa si inserisce in una strategia più complessa che

va verso il dialogo one to one con il consumatore?Questo progetto è un passo ulteriore che abbiamo compiuto per coinvolgere il nostro consumatore nei diversi momenti del suo iter decisionale, prima del suo percorso di spesa. Il totem è posto all' ingresso del punto di vendita, ma le stesse offerte sono fruibil i anche attraverso il web. La personalizzazione dell'offerta quindi va verso un nuovo modello: non è l'insegna che “impone” l'offerta al cliente ma è lui stesso che costruisce un'offerta il più possibile aderente alle sue reali necessità.

A quasi un anno dall'introduzione dei totem multimediali, può

dirci quali sono i risultati raggiunti? Ad oggi abbiamo attivo un network di oltre 500 punti di vendita che dall'inizio del 2014 hanno aderito progressivamente al progetto.Premesso che il progetto ha degli obiettivi definiti per un arco temporale di due anni, ad oggi abbiamo erogato oltre 2.000.000 di buoni. Il dato più interessante però riguarda il livello di partecipazione della clientela, che si sta avvicinando all'obiettivo che ci siamo posti: ovvero il 12%. Stiamo raccogliendo anche molti altri dati significativi di carattere qualitativo più che quantitativo. Il totem permette al consumatore di interagire con il nostro catalogo punti e con il mondo delle ricette. Ebbene proprio i dati relativi a questo ultimo tema stanno facendo nascere ulteriori progetti che pongono al centro il mondo del cooking.Insomma la Promoter 3.0 rappresenta l'evoluzione dell'offerta promozionale che da unidirezionale è diventata bidirezionale: un vero percorso di shopping personalizzato in grado di regalare all'utente la sensazione di aver “guadagnato” un pacchetto di sconti creato su misura per lui.

le nuove TENDENZE dei CONSUMATORIQuando la spesa diventa 3.0

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* Per approfondimenti sull'argomento si legga lo studio “Prezzi e promozioni nei mercati occidentali” scaricabile nella versione integrale al link: www.iriworldwide.eu/Resources/EuropeanPublications/tabid/262/Default.aspx

Page 16: Professione Promoter

Prova il gusto intenso dei cerealila PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTION

16

la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONProva il gusto intenso dei cereali

17

la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONProva il gusto intenso dei cereali

CLIENTE: BARILLA EVENTO: ISOLA GRANCEREALE MULINO BIANCO

PERIODO: MAGGIO - AGOSTO 2014 LUOGO: FINIPER/ NORD OVEST

PROMOTER: ESPOSITO ANTONIETTA

FASCIA ETA': OVER 50 ESPERIENZA NEL SETTORE: 10 ANNI

Page 17: Professione Promoter

Prova il gusto intenso dei cerealila PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTION

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la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONProva il gusto intenso dei cereali

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la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONProva il gusto intenso dei cereali

CLIENTE: BARILLA EVENTO: ISOLA GRANCEREALE MULINO BIANCO

PERIODO: MAGGIO - AGOSTO 2014 LUOGO: FINIPER/ NORD OVEST

PROMOTER: ESPOSITO ANTONIETTA

FASCIA ETA': OVER 50 ESPERIENZA NEL SETTORE: 10 ANNI

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la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONLa maggior parte dei prodotti nasce per la colazione, ma sono qui proprio per

informare circa la versatilità dei prodotti anche come snack o spuntino durante la

giornata.Che meccanica promozionale propone?

Come rispondono i clienti a questa promozione?Oltre a far degustare le novità, proponiamo in omaggio all'acquisto di 3 prodotti una

coppia di ciotole di due diversi colori. I clienti sono contenti della scelta

effettuata dall'azienda in quanto il gadget rispecchia totalmente

ciò che rappresenta il marchio. Le ciotole sono fatte in fibra

di bambù, un materiale al 100% naturale, totalmente

atossico, non inquinante perché completamente

biodegradabile.Chi sceglie Grancereale, sceglie una colazione o

pausa ricca di gusto e di energia naturale,

che rispetta anche la terra perché i

cereali sono tra gli elementi che

consumano meno il pianeta ed io

sono felice di trasferire questi

concetti ai miei clienti.

INFORMAZIONI UTILI AI COLLABORATORIChi è il mio potenziale cliente?

Il cliente ci giudica subito. E' importante ricordare che il cliente appena si trova sulla

nostra strada inconsciamente registra una serie di informazioni utilizzando i 5 sensi.

Luci, colori, odori, sensazioni, rumori, parole….

Il tutto aiuta il cliente ad elaborare un giudizio che potrebbe influenzare definitivamente

il suo rapporto con chi si presenta a lui come addetto del pdv comunque attore del

teatro di vendita.

Lo sguardo ad altezza occhi, l'attenzione rivolta verso l'ingresso dei Clienti e la

pratica dell'ascolto attivo permettono di comprendere e leggere nei comportamenti

dei visitatori/clienti elementi di comunicazione anche non verbale. Il promoter, come

sulla scena del teatro controlla lo spazio e vive con percezione i flussi e il ritmo con cui si

muovono gli altri attori.

Ÿ Contatto SISTEMATICO con la clientela: non deve sfuggirvi nessuna delle persone

che transitano in prossimità della vostra isola promozionale.

Ÿ Cortesia con tutti: ad ogni cliente dovrà rimanere impressa la gentilezza e il

sorriso della promoter!

Ÿ

TUTTE LE PERSONE SUL PDV SONO POTENZIALI CLIENTI e comunque

oggetto di comunicazione di prodotto e di marca.

Lo staff Promomedia

la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTION

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la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTION

Page 19: Professione Promoter

RINFRESCARTI

NEWS dal mondo

Immaginate una giornata di piena estate, con il termometro stabile sui 40 gradi. Immaginate di essere in città, alla fermata del bus, mentre vi sventagliate con mezzi di fortuna alla ricerca di un po' di sol l ievo dal ca ldo afoso. Ci vorrebbe propr io una bel la doccia gelata. Ma ovviamente non si può. A m e n o c h e n o n v i t r o v i a t e a d A t e n e .

A refrigerare gli accaldati ateniesi ci ha pensato Lipton con la fortunata campagna Lipton Ice Tea Cool Down Stop. Palcoscenico dell'iniziativa le fermate dei bus; attori i passeggeri in attesa che si sono trovati di fronte una pensilina con una scritta invitante: “Premi qui per rinfrescarti”. Detto fatto e… sorpresa! I curiosi che hanno premuto il pulsante sono stati investiti da un getto di acqua fredda nebulizzata in micro-goccioline. Volete sapere che effetto ha fatto la “doccia gelata” ai fortunati passanti? Andate a vedere il video sul canale Yo u Tu b e d e d i c a t o a l l ' i n i z i a t i v a : www.youtube.com/watch?v=jOI-hGvMiZcIl video, che si conclude con il claim storico della bevanda “Taste the Brightside” è d i v e n t a t o i m m e d i a t a m e n t e v i r a l e conclamando il successo di Lipton come b e v a n d a i n g r a d o d i s c o n f i g g e r e anche il caldo p i ù a f o s o !

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il

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PROMOTER ai FORNELLI le VOSTRE LETTERE

Ingredienti:

3 pacchetti di biscotti Oro Saiwa - 3 panetti di Philadelphia da 80 gr

250 gr di margarina - 100 gr di zucchero - 100 ml di panna fresca

Preparazione:

Tritare i biscotti finissimi schiacciandoli con un canovaccio o con un bicchiere, successivamente sciogliere

a bagnomaria la margarina e unire i biscotti precedentemente tritati.

Impastare fino a far diventare il composto unico.

Disporre poi su un recipiente di vetro un po' alto e stendere bene, mettere il composto steso nel freezer

per almeno 20 minuti. Nel frattempo mettere in una ciotola i tre panetti di Philadelphia e lo

zucchero e mescolare fino a far diventare il composto una crema.

Montare a parte 100 ml di panna e poi unire il tutto.

Tirare fuori dal freezer il recipiente e stendere la crema

preparata sopra l'impasto, che nel frattempo si è

raffreddato bene.

Solo poco prima di servirlo mettere sopra la marmellata

(gusto a scelta).

Ciao colleghe! Voglio condividere con voi la mia ricetta di un dessert freddo, molto gustoso, che non deluderà nessuno!

di Lorena GattiPromoter di Ancona

le VOSTRE LETTERE le VOSTRE LETTERE

Buon Appetito!

Cotto... e bruciato!PROMOTER ai FORNELLICotto... e bruciato!

Buongiorno a tutte!

Sono promoter dal 2005 e ho il piacere di lavorare dal 2010 con Promomedia filiale di Roma. Qui ho

trovato uno staff di ragazzi giovani e dinamici, sempre pronti a collaborare dando il massimo

dell'impegno. Apprezzo molto il clima sempre piacevole dell'ufficio e la grande professionalità con

la quale ci viene trasferito il brief del cliente e con la quale viene gestita l'operatività delle nostre

attività, affinché tutto si svolga a regola d'arte. È quindi mia premura contraccambiare con il

massimo della disponibilità e del mio potenziale e svolgere il mio lavoro nel migliore dei modi.

Augurandomi di continuare con voi, Vi porgo i miei più cordiali saluti.

Susanna Gloria

Promoter e merchandiser di Roma

Cheesecake conCheesecake conmarmellatamarmellata

Cheesecake conmarmellata

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PROMOTER ai FORNELLI le VOSTRE LETTERE

Ingredienti:

3 pacchetti di biscotti Oro Saiwa - 3 panetti di Philadelphia da 80 gr

250 gr di margarina - 100 gr di zucchero - 100 ml di panna fresca

Preparazione:

Tritare i biscotti finissimi schiacciandoli con un canovaccio o con un bicchiere, successivamente sciogliere

a bagnomaria la margarina e unire i biscotti precedentemente tritati.

Impastare fino a far diventare il composto unico.

Disporre poi su un recipiente di vetro un po' alto e stendere bene, mettere il composto steso nel freezer

per almeno 20 minuti. Nel frattempo mettere in una ciotola i tre panetti di Philadelphia e lo

zucchero e mescolare fino a far diventare il composto una crema.

Montare a parte 100 ml di panna e poi unire il tutto.

Tirare fuori dal freezer il recipiente e stendere la crema

preparata sopra l'impasto, che nel frattempo si è

raffreddato bene.

Solo poco prima di servirlo mettere sopra la marmellata

(gusto a scelta).

Ciao colleghe! Voglio condividere con voi la mia ricetta di un dessert freddo, molto gustoso, che non deluderà nessuno!

di Lorena GattiPromoter di Ancona

le VOSTRE LETTERE le VOSTRE LETTERE

Buon Appetito!

Cotto... e bruciato!PROMOTER ai FORNELLICotto... e bruciato!

Buongiorno a tutte!

Sono promoter dal 2005 e ho il piacere di lavorare dal 2010 con Promomedia filiale di Roma. Qui ho

trovato uno staff di ragazzi giovani e dinamici, sempre pronti a collaborare dando il massimo

dell'impegno. Apprezzo molto il clima sempre piacevole dell'ufficio e la grande professionalità con

la quale ci viene trasferito il brief del cliente e con la quale viene gestita l'operatività delle nostre

attività, affinché tutto si svolga a regola d'arte. È quindi mia premura contraccambiare con il

massimo della disponibilità e del mio potenziale e svolgere il mio lavoro nel migliore dei modi.

Augurandomi di continuare con voi, Vi porgo i miei più cordiali saluti.

Susanna Gloria

Promoter e merchandiser di Roma

Cheesecake conCheesecake conmarmellatamarmellata

Cheesecake conmarmellata

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a pezziNORD SUDCENTRO

r ItaliaL ‘ ItaliaLComposta di zucca, uvetta e zenzero Caffè Lavazza Crema e Gusto (250 gr x 4)

PanGoccioli Mulino Bianco

Biscotti tipo Abbracci Mulino Bianco (700 gr)

Olio extravergine di Oliva De Cecco (1 lt)

Pasta Barilla Emiliane (500 gr)

Sughi pronti STAR (400 gr)

Grana Padano (100 gr)

Cuor di pane Mulino Bianco (325 gr)

Bonduelle Insalata iceberg in busta (200 gr)

Philadephia light

Uva (al kg)

Caffè Lavazza Crema e Gusto (250 gr x 4)

PanGoccioli Mulino Bianco

Biscotti tipo Abbracci Mulino Bianco (700 gr)

Olio extravergine di Oliva De Cecco (1 lt)

Pasta Barilla Emiliane (500 gr)

Sughi pronti STAR (400 gr)

Grana Padano (100 gr)

Cuor di pane Mulino Bianco (325 gr)

Bonduelle Insalata iceberg in busta (200 gr)

Philadephia light

Uva (al kg)

Caffè Lavazza Crema e Gusto (250 gr x 4)

PanGoccioli Mulino Bianco

Biscotti tipo Abbracci Mulino Bianco (700 gr)

Olio extravergine di Oliva De Cecco (1 lt)

Pasta Barilla Emiliane (500 gr)

Sughi pronti STAR (400 gr)

Grana Padano (100 gr)

Cuor di pane Mulino Bianco (325 gr)

Bonduelle Insalata iceberg in busta (200 gr)

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Preparazione

Fate ammollare 3 cucchiai di uvetta in 1 bicchierino di grappa per

circa 10 minuti. Nel frattempo tagliate 1,3 kg di polpa di zucca a

cubetti. Scaldate poca acqua con 1 cucchiaino di sale, aggiungete la

zucca e fatela ammorbidire cuocendola a fuoco moderato.

Preparate uno sciroppo sciogliendo 700 gr di zucchero in 200 ml.�

d'acqua e unitevi la zucca scolata dall'acqua di cottura e il succo di 2

limoni filtrato.

Lasciate cuocere a fuoco basso per 40 minuti, quindi aggiungete la

scorza grattugiata dei limoni, una spolverizzata di noce moscata e un

pizzico di zenzero. Continuate la cottura per altri 30 minuti,

poi aggiungete l'uvetta e la grappa.Lasciate sul fuoco ancora

per 15 minuti, mescolando

spesso.

Togliete dal fuoco e ponete

la conserva nei vasetti

sterilizzati ancora bollente.

Dopo 15 giorni di riposo è

pronta per il consumo.

Avevamo già parlato di come il consumatore italiano sia diventato attento non solo alla qualità, ma anche al prezzo. E di come i tagli siano arrivati a toccare anche al carrello della spesa, cosa che, di conseguenza, fa registrare anche un calo dei prezzi. Quali sono dunque i prodotti considerati di prima necessità? Secondo un rapporto della Coldiretti gli italiani danno precedenza ai prodotti confezionati: pasta, riso e sostituti del pane, seguiti dal caffè e dal tè e dai dolciumi o snack confezionati. Il settore più colpito è quello dei prodotti ortofrutticoli, che registra un pesante calo delle vendite. Ma c'è un dato che fa intravedere una tendenza interessante: secondo uno studio presentato da Nomisma al SANA 2014, aumentano le famiglie che acquistano prodotti biologici e, chi li ha provati almeno una volta, tende a ripetere l'acquisto. Quindi, via gli sprechi dal carrello e spazio alla salute!

Ricetta del meseRicetta del meseRicetta del mese

per 4 5 vasetti da 250 gr

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a pezziNORD SUDCENTRO

r ItaliaL ‘ ItaliaLComposta di zucca, uvetta e zenzero Caffè Lavazza Crema e Gusto (250 gr x 4)

PanGoccioli Mulino Bianco

Biscotti tipo Abbracci Mulino Bianco (700 gr)

Olio extravergine di Oliva De Cecco (1 lt)

Pasta Barilla Emiliane (500 gr)

Sughi pronti STAR (400 gr)

Grana Padano (100 gr)

Cuor di pane Mulino Bianco (325 gr)

Bonduelle Insalata iceberg in busta (200 gr)

Philadephia light

Uva (al kg)

Caffè Lavazza Crema e Gusto (250 gr x 4)

PanGoccioli Mulino Bianco

Biscotti tipo Abbracci Mulino Bianco (700 gr)

Olio extravergine di Oliva De Cecco (1 lt)

Pasta Barilla Emiliane (500 gr)

Sughi pronti STAR (400 gr)

Grana Padano (100 gr)

Cuor di pane Mulino Bianco (325 gr)

Bonduelle Insalata iceberg in busta (200 gr)

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Uva (al kg)

Caffè Lavazza Crema e Gusto (250 gr x 4)

PanGoccioli Mulino Bianco

Biscotti tipo Abbracci Mulino Bianco (700 gr)

Olio extravergine di Oliva De Cecco (1 lt)

Pasta Barilla Emiliane (500 gr)

Sughi pronti STAR (400 gr)

Grana Padano (100 gr)

Cuor di pane Mulino Bianco (325 gr)

Bonduelle Insalata iceberg in busta (200 gr)

Philadephia light

Uva (al kg)

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Preparazione

Fate ammollare 3 cucchiai di uvetta in 1 bicchierino di grappa per

circa 10 minuti. Nel frattempo tagliate 1,3 kg di polpa di zucca a

cubetti. Scaldate poca acqua con 1 cucchiaino di sale, aggiungete la

zucca e fatela ammorbidire cuocendola a fuoco moderato.

Preparate uno sciroppo sciogliendo 700 gr di zucchero in 200 ml.�

d'acqua e unitevi la zucca scolata dall'acqua di cottura e il succo di 2

limoni filtrato.

Lasciate cuocere a fuoco basso per 40 minuti, quindi aggiungete la

scorza grattugiata dei limoni, una spolverizzata di noce moscata e un

pizzico di zenzero. Continuate la cottura per altri 30 minuti,

poi aggiungete l'uvetta e la grappa.Lasciate sul fuoco ancora

per 15 minuti, mescolando

spesso.

Togliete dal fuoco e ponete

la conserva nei vasetti

sterilizzati ancora bollente.

Dopo 15 giorni di riposo è

pronta per il consumo.

Avevamo già parlato di come il consumatore italiano sia diventato attento non solo alla qualità, ma anche al prezzo. E di come i tagli siano arrivati a toccare anche al carrello della spesa, cosa che, di conseguenza, fa registrare anche un calo dei prezzi. Quali sono dunque i prodotti considerati di prima necessità? Secondo un rapporto della Coldiretti gli italiani danno precedenza ai prodotti confezionati: pasta, riso e sostituti del pane, seguiti dal caffè e dal tè e dai dolciumi o snack confezionati. Il settore più colpito è quello dei prodotti ortofrutticoli, che registra un pesante calo delle vendite. Ma c'è un dato che fa intravedere una tendenza interessante: secondo uno studio presentato da Nomisma al SANA 2014, aumentano le famiglie che acquistano prodotti biologici e, chi li ha provati almeno una volta, tende a ripetere l'acquisto. Quindi, via gli sprechi dal carrello e spazio alla salute!

Ricetta del meseRicetta del meseRicetta del mese

per 4 5 vasetti da 250 gr

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