prof. agostino mallamace prof. agostino mallamace scienze tecniche mediche applicate diagnostica...
TRANSCRIPT
Prof. Agostino MallamaceProf. Agostino MallamaceProf. Agostino MallamaceProf. Agostino Mallamace
SCIENZE TECNICHE MEDICHE SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATEAPPLICATE
Diagnostica OculareDiagnostica Oculare
SCIENZE TECNICHE MEDICHE SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATEAPPLICATE
Diagnostica OculareDiagnostica Oculare
Sezione trasversale dell'occhio. La zonula di Zinn tiene il cristallino sospeso, mentre il muscolo del corpo ciliare ne modifica la curvatura. Il corpo ciliare secerne l'umore acqueo, che riempie la camera posteriore, passa attraverso il forame pupillare nella
camera anteriore e viene drenato attraverso il canale di Schlemm. L'iride regola la quantità di luce che entra nell'occhio, modificando
l'ampiezza della sua apertura centrale, la pupilla. L'immagine visiva viene focalizzata sulla retina, essendo la fovea (centrale)
l'area dell'acuità visiva più fine. La congiuntiva si interrompe bruscamente al livello del limbus. La cornea è coperta da un
epitelio che differisce per molti aspetti dall'epitelio congiuntivale
Acuita VisivaAcuita Visiva
La prima fase dell’esame oculare è la misurazione dell’acutezza visiva. La vista viene esaminata facendo leggere al paziente una tabella visiva
posta a 3 o 5 m; l’esame deve essere fatto con gli occhiali nei pazienti che normalmente li portano.
Coprendo alternativamente ciascun occhio, si determina l’acuità visiva nell’occhio
controlaterale.Un sommario esame degli occhiali permette di stabilire in maniera approssimativo il grado di
ametropia (per es. miopia, ipermetropia, astigmatismo).
E’ la rappresentazione del mondo esterno che viene proiettato sulle retine, in assenza di movimenti oculari e
del capo. Bisogna distinguere tra campo visivo binoculare (porzione del mondo esterno visibile con entrambi gli occhi), e campo visivo monoculare (porzione visibile
attraverso un solo occhio).Il principio base da evidenziare è che gli stimoli visivi della
metà dx del campo visivo raggiungono l’emisfero sx e viceversa.
Campo Visivo
Quando un occhio fissa di fronte a sé un punto, il campo visivo, cos’ come la retina, può essere diviso i 4 quadranti da una linea verticale e una orizzontale che
si intersecano nel centro del punto di fissazione.Poiché l’immagine di un qualsiasi punto del campo
visivo viene proiettata invertita sulla retina, l’emicampo visivo dx cadrà, sull’emiretina nasale
dell’occhio dx e sull’emiretina temporale dell’occhio sx.Quindi, uno stimolo inviato nel campo visivo dx proietta sull’emiretina nasale dell’occhio dx e
sull’emiretina temporale dell’occhio sx.
Porta le fibre nervose provenienti dalle emiretine nasali e temporali di ciascun occhio e temporali di ciascun occhio.I nervi ottici si uniscono nel chiasma ottico, dove solo le
fibre provenienti dalle emiretine nasali si incrociano, mentre quelle provenienti dalle emiretine temporali procedono ipsilarmente nel tratto ottico. Il tratto ottico di sx, ad
esempio, sarà composto da fibre che provengono dalle emiretina temporale sx e dalla emiretina nasale dx. In altri
termini, il tratto ottico sx conterrà una rappresentazione completa dell’emicampo visivo dx.
Nervo Ottico
E’ l’esame del campo visivo con strumenti sia computerizzati che manuali per
valutare la sensibilità dell’occhio in tutto il campo della visione a stimoli luminosi
uniformi proiettati in una apposita cupola.
Perimetria
L'elettrofisiologia della visione rileva e studia i segnali elettrici (potenziali bioelettrici) indotti dalla trasmissione
di uno stimolo visivo nel suo passaggio attraverso la retina ed il nervo ottico, fino al cervello. In altre parole, quando davanti all'occhio viene posta un'immagine, un sistema di
focalizzazione costituito dalla cornea e dal cristallino, proietta tale immagine sulla retina. Questa è costituita da
cellule in grado di trasformare lo stimolo luminoso in segnali elettrochimici.
Elettrofisiologia
Appositi elettrodi posti sull'occhio (simili a lenti a contatto) e piccoli elettrodi di argento posti sull'area
corticale, sono in grado di prelevare tali piccole variazioni elettriche che, opportunamente amplificate, possono
venire elaborate e registrate.
Esami Elettrofunzionali sono:
• ERG (Elettroretinogramma)
• EOG (Elettrooculogramma)
• PEV (Potenziali Visivi Evocativi)
DIAGNOSTICA OCULAREDIAGNOSTICA OCULARE• Ultrasonografia Oculare
• Ecobiometria
• Elettroretinogramma
• Potenziali Evocati Visivi (PEV)
• Biomicroscopia
• Tonometria
• Topografia Corneale
• Pachimetria Corneale
• Fluorangiografia Oculare
Ultrasonografia OculareUltrasonografia Oculare
è una tecnica di diagnostica non invasiva che, utilizzando il principio del
sonar, permette la visualizzazione in tempo reale di strutture oculari non
altrimenti visibili direttamente. Esistono due tipi di ultrasonografie, dette
A-Scan e B-Scan
Ultrasonografia Oculare A-ScanUltrasonografia Oculare A-Scan
La sonda, direttamente appoggiata sull'occhio, emette un sottile fascio di
ultrasuoni paralleli i cui echi, riflessi dai tessuti oculari colpiti, vengono raccolti dalla sonda stessa, elaborati da appositi circuiti elettronici e visualizzati su di uno schermo come picchi di ampiezza proporzionale alla
densità istologica della struttura attraversata, separati tra loro in funzione
della distanza sonda-tessuto.
Viene utilizzata a scopo biometrico
Ultrasonografia Oculare B-ScanUltrasonografia Oculare B-Scan
La sonda, sempre posta a contatto diretto dell'occhio, emette ultrasuoni con una
scansione continua di 30 gradi che permette di apprezzare sullo schermo dell'ecografo
un'immagine bidimensionale della sezione di tessuto esplorato.
Viene utilizzata a scopo diagnostico
Ecobiometria OculareEcobiometria Oculare
Consente la misurazione di diverse strutture:• La lunghezza assiale bulbare (biometria), la cui
conoscenza esatta è necessaria per il calcolo del potere della lentina intraoculare da impiantare in corso di intervento di cataratta e nella diagnosi
differenziale tra megalocornea e buftalmo.• Lo spessore dei muscoli estrinseci oculari, la cui
misurazione consente, oltre alla diagnosi anche un monitoraggio della terapia.
• Lo spessore corneale (pachimetria) fondamentale nella programmazione di
interventi sulla cornea (cheratotomia radiale, trapianto corneale, ecc.)
La tonometria è una tecnica diagnostica impiegata in oculistica per la determinazione della pressione endoculare
Si studia attraverso due metodiche:Tonometria "ad indentazione" di Schiotz: si pone sulla cornea un peso di valore noto e si determina l'entità della depressione
corneale. Questa tecnica trascura la deformazione elastica delle pareti del bulbo oculare.
Tonometria "ad applanazione" di Goldmann: consiste nel misurare la forza meccanica che serve per appianare una
ridotta area circolare corneale (in zona centrale). Ultimamente è stato ideato il tonometro a getto d'aria che è
proiettato sulla superficie corneale, da cui partono vibrazioni riflesse che un minicalcolatore trasforma in segnali analogici. È una tecnica più sicura, che cerca di far evitare l'insorgenza di
lesioni e infezioni corneali.
Tonometria
Topografia Corneale
La Topografia Corneale Computerizzata è un metodo di indagine diagnostica basata sulle informazioni che si possono ottenere sulla conformazione dell' intera superficie corneale ed è utilizzata prevalentemente in oftalmologia per la diagnosi, nella chirurgia
e nel controllo post-operatorio.
La cheratoscopia nasce come metodo per evidenziare le variazioni della curvatura corneale; per raggiungere
questo risultato veniva proiettata sulla cornea una mira e si valutavano le deformazioni subite dall’immagine
riflessa. Lo sviluppo parallelo delle tecnologie fotografiche permise l’introduzione della
fotocheratometria, ciò offrì la possibilità di confrontare immagini diverse o anche acquisite in tempi diversi.
Con l’avvento dei calcolatori elettronici, si è potuto dare al valore qualitativo offerto dal fotocheratoscopio anche un valore quantitativo, in altre parole la misura dei raggi
di curvatura su tutta la superficie corneale.
Tra tutti i pattern utilizzati per lo studio della superficie corneale, quello che meglio evidenzia le deformazioni e le variazioni di
curvatura, è sicuramente il disco di Placido. Nei moderni videocheratoscopi, il numero degli anelli del disco di Placido può
cambiare da strumento a strumento lasciando inesplorato solo una zona centrale di pochi decimi di millimetro. Gli elementi costitutivi della topografia corneale possono essere distinti in ottici ed informatici; i primi sono le mire, cioè un “pattern”
luminoso riflesso dalla cornea, quindi la superficie riflettente cioè la cornea, ed infine un sistema di rilevamento delle immagini ora costituito da una telecamera. Il rapporto fra questi tre elementi è
regolato da un sistema di allineamento e di focalizzazione dell’immagine.
L’elemento informatico principale è L’elemento informatico principale è costituito da un computer munito di costituito da un computer munito di
programmi software che permettano la programmi software che permettano la digitalizzazione delle immagini raccolte digitalizzazione delle immagini raccolte dalla telecamera e procedano alla scelta dalla telecamera e procedano alla scelta
dei punti da computare tramite processi di dei punti da computare tramite processi di interpolazione ed estrapolazione regolati interpolazione ed estrapolazione regolati
da calcoli matematici complessi detti da calcoli matematici complessi detti algoritmi. Altro elemento informatico è un algoritmi. Altro elemento informatico è un sistema di codifica deisistema di codifica dei colori colori che faciliti che faciliti
la visualizzazione delle la visualizzazione delle mappe mappe topografichetopografiche. .
La topografia corneale è utile per la valutazione e la diagnosi di astigmatismo, cheratocono,
irregolarità di superficie corneale, nella programmazione e nella valutazione dei risultati degli
interventi di chirurgia refrattiva e di cheratoplastica.
La pachimetria corneale è la misura dello spessore corneale, cioè della struttura trasparente più anteriore
dell'occhio..
Lo spessore "normale" della cornea al centro è di poco superiore a mezzo millimetro (520-540 µ)
Pachimetria CornealePachimetria Corneale
Le frecce rosse indicano lo spessore che viene misurato quando si esegue la pachimetria corneale.
Le relazioni tra pachimetria corneale e glaucoma sono state scoperte dopo che si è diffusa la chirurgia refrattiva.
I pazienti con cornea sottile hanno un maggior rischio di sviluppo e progressione di danni glaucomatosi, mentre quelli con una cornea spessa sarebbero più protetti da questo rischio
Nei pazienti con cornea sottile la misura della pressione oculare (eseguita con le apparecchiature normalmente presenti negli ambulatori oculistici) risulta minore di quella reale, e
viceversa la pressione appare superiore al vero nei pazienti con cornea spessa.
Questi due aspetti probabilmente sono legati tra loro.
Pachimetria e GlaucomaPachimetria e Glaucoma
Come si esegue la pachimetria ?Come si esegue la pachimetria ?
La pachimetria si esegue in modo rapido e La pachimetria si esegue in modo rapido e con minimo disagio per chi vi si sottopone, con minimo disagio per chi vi si sottopone, ma richiede sofisticate apparecchiature.ma richiede sofisticate apparecchiature.
La metodica più diffusa sfrutta tecniche di La metodica più diffusa sfrutta tecniche di ecografia monodimensionale (A-scan) con ecografia monodimensionale (A-scan) con
apposite sonde ad alta frequenza.apposite sonde ad alta frequenza.Nella pratica per l'esecuzione dell'esame è Nella pratica per l'esecuzione dell'esame è necessario instillare una goccia di collirio necessario instillare una goccia di collirio anestetico nell'occhio da esaminare, ed anestetico nell'occhio da esaminare, ed
appoggiare sulla cornea per pochi istanti appoggiare sulla cornea per pochi istanti una sonda simile ad una piccola penna.una sonda simile ad una piccola penna.
Quando bisogna eseguire la pachimetria?Quando bisogna eseguire la pachimetria?
Diversamente dall'esame del campo Diversamente dall'esame del campo visivo, e di altre misurazioni utilizzate per visivo, e di altre misurazioni utilizzate per
la valutazione del danno glaucomatoso la valutazione del danno glaucomatoso (che può progredire nel tempo), lo (che può progredire nel tempo), lo
spessore corneale è un parametro che non spessore corneale è un parametro che non subisce significative variazioni negli anni.subisce significative variazioni negli anni.Pertanto di norma è sufficiente eseguire Pertanto di norma è sufficiente eseguire la pachimetria corneale una sola volta.la pachimetria corneale una sola volta.
Angiografia OculareAngiografia Oculare
L'angiografia con la fluoresceina e il L'angiografia con la fluoresceina e il verde di indocianina sono degli esami verde di indocianina sono degli esami diagnostici che usano delle speciali diagnostici che usano delle speciali
macchine fotografiche per fotografare macchine fotografiche per fotografare le strutture situate nella parte le strutture situate nella parte
posteriore dell'occhio. posteriore dell'occhio.
Questi esami sono molto utili per trovare alterazioni della parete Questi esami sono molto utili per trovare alterazioni della parete dei vasi sanguigni che nutrono la retina. In entrambi i casi, dei vasi sanguigni che nutrono la retina. In entrambi i casi, una sostanza colorante è iniettata nella vena del braccio. Il una sostanza colorante è iniettata nella vena del braccio. Il
colorante viaggia attraverso la circolazione sanguigna e colorante viaggia attraverso la circolazione sanguigna e raggiunge i vasi retinici e quelli situati in uno strato più raggiunge i vasi retinici e quelli situati in uno strato più
profondo, chiamato coroide. Nessuno dei due esami comporta profondo, chiamato coroide. Nessuno dei due esami comporta l'uso di raggi X o di forme pericolose di radiazioni.l'uso di raggi X o di forme pericolose di radiazioni.
La fluoresceina è un colorante giallo che viene eccitato dalla La fluoresceina è un colorante giallo che viene eccitato dalla luce nello spettro del visibile. L'indocianina è un colorante luce nello spettro del visibile. L'indocianina è un colorante verde che fluoresce utilizzando luce infrarossa (invisibile); verde che fluoresce utilizzando luce infrarossa (invisibile);
questo colorante richiede una particolare macchina questo colorante richiede una particolare macchina fotografica che sia sensibile a questa lunghezza d'onda. fotografica che sia sensibile a questa lunghezza d'onda.
L'angiografia al verde di indocianina è diventata disponibile L'angiografia al verde di indocianina è diventata disponibile solo recentementesolo recentemente..
A cosa serve l’angiografia A cosa serve l’angiografia oculare?oculare?
Questo esame può aiutare l'oculista a diagnosticare e valutare specifiche patologie oculari. La fluoresceina è
migliore se si vuole studiare la circolazione retinica mentre il verde di indocianina è spesso migliore per studiare i vasi coroideali più profondi. Alcune patologie oculari, come la
retinopatia diabetica e le trombosi venose retiniche interessano primariamente la circolazione retinica e sono di
solito meglio visualizzate con la fluoresceina. In altre patologie, come la degenerazione maculare senile, in cui la diffusione del colorante è dai vasi coroideali più profondi,
entrambi i coloranti sono utili.
La FluorangiografiaLa Fluorangiografia
La fluorangiografia è un esame utilizzato La fluorangiografia è un esame utilizzato già da numerosi anni per la comprensione, già da numerosi anni per la comprensione,
la diagnosi e la terapia delle patologie la diagnosi e la terapia delle patologie retiniche. La procedura diagnostica utilizza retiniche. La procedura diagnostica utilizza
una particolare macchina fotografica per una particolare macchina fotografica per catturare immagini in rapida sequenza del catturare immagini in rapida sequenza del
fondo oculare. Un liquido specifico fondo oculare. Un liquido specifico (fluoresceina sodica) è iniettato in una vena (fluoresceina sodica) è iniettato in una vena
del braccio all'inizio dell'esame. Questo del braccio all'inizio dell'esame. Questo liquido raggiunge e rende visibile la liquido raggiunge e rende visibile la
circolazione della retina e della coriode in circolazione della retina e della coriode in poco più di 12 secondi. poco più di 12 secondi.
IndicazioniIndicazioni allaalla fluorangiografiafluorangiografia
Le patologie che più spesso Le patologie che più spesso richiedono l'esecuzione di una richiedono l'esecuzione di una fluorangiografia sono quelle di fluorangiografia sono quelle di origine vascolare (coroideale o origine vascolare (coroideale o
retinica). Le immagini sono utilizzate retinica). Le immagini sono utilizzate per determinare l'entità del danno, per determinare l'entità del danno,
sviluppare un piano di trattamento o sviluppare un piano di trattamento o monitorare i risultati del monitorare i risultati del
trattamento.trattamento.
Complicanze e reazioni Complicanze e reazioni avverseavverse
La fluoresceina e il Verde di Indocianina sono ben La fluoresceina e il Verde di Indocianina sono ben tollerate dalla maggior parte dei pazienti; l'angiografia tollerate dalla maggior parte dei pazienti; l'angiografia
rappresenta comunque una metodica d'indagine invasiva rappresenta comunque una metodica d'indagine invasiva con un rischio associato di complicanze. Per questo con un rischio associato di complicanze. Per questo motivo motivo è sempre presente un anestesista durante è sempre presente un anestesista durante
l'esecuzione dell'esamel'esecuzione dell'esame..
Reazioni avverse si verificano in circa il 5-11% dei Reazioni avverse si verificano in circa il 5-11% dei pazienti e possono manifestarsi in forma lieve o severa. pazienti e possono manifestarsi in forma lieve o severa.
Nausea e vomito sono le più comuni e di norma non Nausea e vomito sono le più comuni e di norma non richiedono un trattamento. Complicanze più gravi (e richiedono un trattamento. Complicanze più gravi (e rare) includono edema della laringe, broncospasmo, rare) includono edema della laringe, broncospasmo,
sincope e reazioni anafilattiche. sincope e reazioni anafilattiche.