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Pippo Pippo ad ad Baluchen Baluchen Bollettino di informazione del Comune di Frassineto Po www.comune.frassinetopo.al.it Anno I - Numero 5 - Novembre 2015 - Distribuzione gratuita - Stampato in proprio POSTE: il Comune ricorre al TAR contro i tagli Per contaarci scrivete a: [email protected] Nello scorso numero del “Pippo” si era data notizia di una presa di posizione importante a livello unionale da parte del Comune di Frassineto Po contro la decisione della so- cietà Poste Italiane SpA di garantire il servizio di corri- spondenza solo a giorni alterni. A questa ha fatto seguito, in maniera ancora più incisiva, la Delibera di Giunta n.55/2015 che propone il ricorso al TAR del Lazio contro questo pericoloso taglio ad un servi- zio universale. Il ricorso, promosso e per metà finanziato dall'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) del Piemonte ha certamente lo scopo di arginare e possibilmente rimuovere i disagi che si verrebbero a creare nel momento in cui la corrispondenza dovesse avvenire a giorni alterni, ma soprattut- to per lanciare un segnale di allarme: le scelte aziendali di Poste Italiane SpA non devono essere pagate sulla pelle dei cittadini. Sappiamo infatti che nelle nostre realtà le Poste hanno un valore ben superiore a quello della semplice consegna di lettere e missive, ma sono un collante per la vita quoti- diana di tutti noi, specie di coloro che vivono condizioni più problematiche. Il rischio che si intravede all'orizzonte, con tagli e ra- zionalizzazioni, è un intervento sull'ufficio postale. Questo sarebbe inaccettabile! Era necessario dare un segnale forte insieme agli altri Co- muni del nostro territorio che hanno scelto di intraprende- re questa via. Resteremo vigili sempre al fine che questi servizi fondamentali non ci vengano sottratti. Scrivere un editoriale del mese di no- vembre guardando il cielo terso e con una temperatura quasi settembrina è strano. Strano il clima che pare non avere più riferimenti e fa confondere le piante, che si credono in primavera e ricomin- ciano il loro ciclo laddove dovrebbero riposare e prepararsi per l'inverno. Novembre che, con le sue giornate, dovrebbe essere un mese di riflessio- ne: Ognissanti, il 2 novembre, il 4 novembre. Giornate per pensare e ricordare chi ci ha lasciato, chi si può rivedere soltanto in una fotografia. I meno giovani avranno ricordi di po- meriggi passati a preparare, spesso con le nonne, i vasi da portare al cimi- tero: i crisantemi quasi sempre colti- vati nei pezzetti di verde intorno a casa, le dalie che dovevano essere tenute nei vasi e spostate ogni anno in qualche posto tiepido, per non farle gelare. Oggi se ne vedono poche. C'era anche una pianta che serviva a riempire i vasi, che spesso veniva chiamata “la nebbia”, come quella reale che accompagnava quei giorni. Il giorno del quattro novembre - era- vamo bambini - ad ascoltare discorsi spesso complessi di cui è rimasto ben poco se non le note della banda. Valeva di più il racconto, per chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo, del non- no che “aveva fatto” la grande guerra ed aveva avuto la fortuna di ritornare: come riconoscimento per aver com- battuto, una pergamena ed un paio di medaglie, appese orgogliosamente. Il nostro dovere resta quello di non perdere questa ed altre memorie e di tramandarle, sebbene ormai di secon- da mano a chi ci seguirà. Comunque, le caldarroste mangiate con il sole e venti gradi di temperatu- ra esterna, non hanno proprio lo stes- so sapore. mg A fine Ottobre eravamo in 1462 Lo Strillone Anche Frassineto si stringe intorno ai nostri Fratelli Francesi Un gesto spontaneo, sentito, semplice. La speranza che non acca- da più, la consapevolezza di tempi difficili. Tutto questo ha spinto molti frassinetesi a recarsi al Monumento dei Caduti domenica 15 novembre per ricordare le vittime di Parigi. Un tam-tam fatto di sms e chiamate e davvero in tanti sono accorsi, sintomo di un desiderio di partecipazione e di vicinanza che ci ha tocca- to nel profondo. La lotta al terrorismo non diventi diffidenza verso lo straniero o chi riteniamo diverso da noi” ha detto il Sindaco Angelo Muzio in quell'occasione. Lo stesso ha poi ricordato con un pensiero affettuoso i nostri gemelli de La Garde-Freinet ed il giorno dopo ha fatto partire la lettera che si trova a pagina 4 .

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Page 1: Pippo Pippo adad Baluchen Baluchen - Comune di Frassineto ... I. Numero 5... · le scelte aziendali di Poste Italiane SpA non devono essere pagate sulla pelle dei cittadini. ... Dopo

Pippo Pippo adad Baluchen Baluchen

Bollettino di informazione del Comune di Frassineto Po

www.comune.frassinetopo.al.it

Anno I - Numero 5 - Novembre 2015 - Distribuzione gratuita - Stampato in proprio

POSTE: il Comune ricorre al TAR contro i tagli

Per contaarci scrivete a: [email protected]

Nello scorso numero del “Pippo” si era data notizia di una

presa di posizione importante a livello unionale da parte

del Comune di Frassineto Po contro la decisione della so-

cietà Poste Italiane SpA di garantire il servizio di corri-

spondenza solo a giorni alterni.

A questa ha fatto seguito, in maniera ancora più incisiva,

la Delibera di Giunta n.55/2015 che propone il ricorso al

TAR del Lazio contro questo pericoloso taglio ad un servi-

zio universale.

Il ricorso, promosso e per metà finanziato dall'ANCI

(Associazione Nazionale Comuni Italiani) del Piemonte ha

certamente lo scopo di arginare e possibilmente rimuovere i

disagi che si verrebbero a creare nel

momento in cui la corrispondenza dovesse

avvenire a giorni alterni, ma soprattut-

to per lanciare un segnale di allarme:

le scelte aziendali di Poste Italiane

SpA non devono essere pagate sulla pelle

dei cittadini.

Sappiamo infatti che nelle nostre realtà le Poste hanno un

valore ben superiore a quello della semplice consegna di

lettere e missive, ma sono un collante per la vita quoti-

diana di tutti noi, specie di coloro che vivono condizioni

più problematiche.

Il rischio che si intravede all'orizzonte, con tagli e ra-

zionalizzazioni, è un intervento sull'ufficio postale.

Questo sarebbe inaccettabile!

Era necessario dare un segnale forte insieme agli altri Co-

muni del nostro territorio che hanno scelto di intraprende-

re questa via. Resteremo vigili sempre al fine che questi

servizi fondamentali non ci vengano sottratti.

Scrivere un editoriale del mese di no-vembre guardando il cielo terso e con una temperatura quasi settembrina è strano. Strano il clima che pare non avere più riferimenti e fa confondere le piante, che si credono in primavera e ricomin-ciano il loro ciclo laddove dovrebbero riposare e prepararsi per l'inverno. Novembre che, con le sue giornate, dovrebbe essere un mese di riflessio-ne: Ognissanti, il 2 novembre, il 4 novembre. Giornate per pensare e ricordare chi ci ha lasciato, chi si può rivedere soltanto in una fotografia.

I meno giovani avranno ricordi di po-meriggi passati a preparare, spesso con le nonne, i vasi da portare al cimi-tero: i crisantemi quasi sempre colti-vati nei pezzetti di verde intorno a casa, le dalie che dovevano essere tenute nei vasi e spostate ogni anno in qualche posto tiepido, per non farle gelare. Oggi se ne vedono poche. C'era anche una pianta che serviva a riempire i vasi, che spesso veniva chiamata “la nebbia”, come quella reale che accompagnava quei giorni.

Il giorno del quattro novembre - era-vamo bambini - ad ascoltare discorsi spesso complessi di cui è rimasto ben poco se non le note della banda.

Valeva di più il racconto, per chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo, del non-no che “aveva fatto” la grande guerra ed aveva avuto la fortuna di ritornare: come riconoscimento per aver com-battuto, una pergamena ed un paio di medaglie, appese orgogliosamente.

Il nostro dovere resta quello di non perdere questa ed altre memorie e di tramandarle, sebbene ormai di secon-da mano a chi ci seguirà.

Comunque, le caldarroste mangiate con il sole e venti gradi di temperatu-ra esterna, non hanno proprio lo stes-so sapore.

mg

A fine Ottobre eravamo in

1462

Lo Strillone

Anche Frassineto si stringe intorno ai nostri Fratelli Francesi

Un gesto spontaneo, sentito, semplice. La speranza che non acca-

da più, la consapevolezza di tempi difficili.

Tutto questo ha spinto molti frassinetesi a recarsi al Monumento dei

Caduti domenica 15 novembre per ricordare

le vittime di Parigi.

Un tam-tam fatto di sms e chiamate e davvero

in tanti sono accorsi, sintomo di un desiderio di

partecipazione e di vicinanza che ci ha tocca-

to nel profondo.

“La lotta al terrorismo non diventi diffidenza verso lo straniero o chi

riteniamo diverso da noi” ha detto il Sindaco Angelo Muzio in

quell'occasione.

Lo stesso ha poi ricordato con un pensiero affettuoso i nostri gemelli

de La Garde-Freinet ed il giorno dopo ha fatto partire la lettera

che si trova a pagina 4 .

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.Conoscere la guerra per vivere la pace.

4 novembre 1918. L’Impero Austro-Ungarico si arrende,

viene firmato l’Armistizio. Dopo circa un anno, Trento e

Trieste diventano italiani; si compie l’unità nazionale e la

fine di una terribile guerra che vide cadere moltissimi

giovani armati solo di baionette.

Coloro che poterono riabbracciare i propri cari erano riu-

sciti a sopravvivere ai rigidi inverni nelle trincee, dove

scarso era il cibo e pessime le condizioni igieniche.

Fu una guerra lunga, dura e devastante. Di quei terribili

anni, molti giovani hanno portato segni nel corpo fino alla

fine dei loro giorni.

Ogni guerra lascia dei segni, segni indelebili, che l’uomo

dovrebbe usare per arginare altre guerre e ogni tipo di

violenza o atto di prepotenza nei confronti di altri uomini.

L’uomo non sa cos’è la pace perché vive costante-

mente la guerra. Pretende di ottenere la pace facen-

do la guerra.

La pace è sacrificata per il denaro, per il potere, per finti

ideali. Così facendo si perdono quelli veri, che ci inse-

gnerebbero a comprendere cos’è la cultura, a conoscere

l’amore, a vivere la pace, con gli altri, liberi di essere sé

stessi, come fiori.

L'Italia deve essere portatrice di pace

Oggi è il 4 novembre, un giorno non casuale nella storia del

nostro Paese. 97 anni fa terminava la Grande Guerra, la Prima

Guerra Mondiale, il più grosso conflio armato che l'umanità

avesse mai conosciuto fino ad allora. Vorrei anzituo in que-

sto breve intervento soffermarmi su questo punto, che credo

il punto centrale. Oggi noi festeggiamo la FINE di una Guerra,

iniziata per l'Italia 100 anni fa. Da più par3 in queste se4mane

si è deciso di fare una cosa diversa, ossia festeggiare l'inizio

dello scontro. Uno scontro che ha causato per gli italiani qual-

cosa come 650.000 solda3 uccisi e quasi 1.000.000 feri3. Nel

totale, i mor3 durante la Prima Guerra Mondiale sono sta3

più di 8.000.000, una cifra spaventosa che ancora oggi fa rab-

brividire. Ecco, senza polemica, non credo che ci sia nulla da

festeggiare nel ricordare l'inizio di un avvenimento storico che

ha prodoo ques3 risulta3, a prescindere da chi abbia vinto e

da chi abbia perso. Certo però ricordare il coraggio dei nostri

cadu3 è cosa giusta, che deve servire come monito per non

ripetere quegli errori. Mi riferisco soprauo a voi bambini,

custodi del dono più prezioso che ci sia: la pace. E' da voi e

con voi che deve ripar3re una nuova

Per contaarci scrivete a: [email protected]

4 Novembre a Frassineto Po4 Novembre a Frassineto Po4 Novembre a Frassineto Po4 Novembre a Frassineto Po

A bituato come sono a vederlo correre con la macchina fotografica pronta allo scatto per il

suo lavoro di fotoreporter, Igor Furlan, seduto tranquillo nella sala grande di Palazzo Mos-

si, dove è stata ospitata la sua mostra “Tempo” mi pare persino innaturale.

Invece, guardando le foto che ha esposto, il suo concetto di tempo diventa chiaro.

Igor, mi ricordo di una tua foto di qualche anno fa, con un bellissimo particolare delle boccette dei colori di

Morbelli, scattata nel suo studio della Colma, foto che, a mio giudizio, è stata la chiave di lettura della tua indole di

narratore del tempo e del territorio.

Le foto che vediamo oggi a Palazzo Mossi sono ancora più storie di tempo e di luoghi.

Vorrei portare in ogni foto i miei territori e la memoria del tempo. Ogni volta che

realizzo un fotoservizio giornalistico, ovunque mi trovi, cerco di “avere” qualche

scatto per me. Le foto che vedi indicano, in una certa misura, proprio quei mo-

menti che sono riuscito a fermare, ad amalgamare, a bloccare in una immagine

che non esiste se non in tante immagini sovrapposte.

Il tempo che, nella tua nuova forma espressiva e tecnica, quella cioè di fermare il processo di stampa ad un dato

momento e lasciare che la sovrapposizione di tante variabili formi l’immagine finale, ha una importanza unica.

La fotografia non è solo tecnica: è la possibilità di fermare con un click un attimo di vita, una sensazio-

ne, una idea. Questa tecnica, unica, ancora di più gioca sulla decisione di congelare la creazione delle

immagini mentre si fondono, mentre si creano quasi autonomamente. Fermare il tempo due volte.

Quando siamo “sul campo” tante volte il tempo non c’è e devi realizzare un servizio con pochissimo margine di erro-

re. Per riposarti, non sarebbe stato meglio scegliere un processo creativo più tranquillo?

No. Non sarebbe da me.

A questo punto, seduto da troppo tempo, Igor raggiunge alcuni visitatori. La macchina fotografica, stavolta, è nella

borsa. Pronta, come sempre.

Inco

ntriam

oci

qui

(a cura di Marco Garione)

Commemorazione Ufficiale dei bambini della Scuola Elementare Greppi Alfieri intervenu� e del Vicesindaco Simone Gay

(a cura Scuola Primaria Greppi Alfieri) segue alla 4° pagina

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3333

Per contaarci scrivete a: [email protected]

I 20 anni della Protezione Civile a Frassineto

D opo tre stagioni di militanza all'interno del "Comitato Calcio Amatori Comprensorio

Casalese" il consiglio direttivo (composto dal giovane presidente Aldo Actis Capora-

le, dai suoi "vice" Matteo Bergamini ed Alessandro Pompa, e dai consiglieri e dirigenti

Alberto Actis Caporale, Diego Bueti, Simone Cavalli, Mattia Frasson e Guido Rumia-

to) va alla ricerca di nuovi stimoli con l'iscrizione al prossimo campionato di terza categoria F.I.G.C. L.N.D. - dele-

gazione provinciale di Alessandria—girone A.

La guida della squadra è affidata ad Eris Çaushi, in uscita dal Valmacca, che

la scorsa stagione ha conquistato tutti i trofei messi in palio dal comitato casa-

lese.

La rosa, attualmente composta da Giacomo Barberis, Alessandro Cesana,

Andrea Mazzotta, Mirco Verrua, Andrea Caprino, Alberto Actis Caporale, Lo-

renzo Lasmano, Alessandro Turco, Ayoub Erradi, Alessandro Pelosi, Claudio

Pica, Daniel Vicari, Davide Viola, Guido Rumiato, Diego Bueti, Francesco

Volta, Marco Tocco, Mattia Frasson, Simone Cavalli, Simone Deregibus, Vin-

cent Marzullo, Zakaria Mesbahi e Vittorio Novarese, ha iniziato la preparazio-

ne atletica alla stagione sportiva 2015/2016 presso il campo sportivo comunale Filippo Raciti, sede degli incontri

casalinghi, sabato 22 agosto.

La prima giornata di campionato ha visto i Frassinetesi impegnati al "Paolo Bolzi" di Frugarolo, portando a casa un

meritato pareggo (1-1, Mesbahi)

Domenica 4 ottobre, alla prima gara casalinga, i Blues hanno sconfitto con un portentoso 7-1 la Platinum Football

Club di Alessandria con reti di Caprino, Mesbahi, Pelosi, 2 Erradi, Frasson, Deregibus.

Questo eclatante risultato ci ha dato forza e coraggio ed ha aumentato la nostra autostima, come dimostrano i risul-

tati degli incontri successivi:

Sale – Blues Frassineto 2-3 (Erradi, 2 Mesbahi)

Blues Frassineto – Molinese 3-1 (2 Mesbahi, Frasson)

Blues Frassineto – Sporting 2015 3-1 (Lasmano, Mesbahi, Frasson)

Ronzonese Casale 90 – Blues Frassineto 0-3 (Lasmano, Cavalli, Autorete)

Blues Frassineto – Pie-Monte 2-0 (Lasmano, Erradi)

Mirabello – Blues Frassineto 1-3 (Mesbahi, Marzullo, Rumiato)

Il gruppo comunale volontari di Protezione Civile di Frassineto Po, con sede al primo piano del Palazzo Comunale, è

una delle associazioni di volontariato al servizio del cittadino che costituiscono un punto di riferimento per la nostra

comunità.

Infatti ci permette di monitorare eventuali emergenze ed intervenire prontamente assicurando così la miglior pre-

venzione e rapidità di intervento possibile sulla comunità locale.

La nostra Protezione Civile non offre solamente, però, un contributo vincolato alle emergenze che potrebbero colpir-

ci, ma fornisce una preziosa assistenza alle principali manifestazioni di Frassineto, dislocate

nel corso dell'anno.

Tra le più significative del 2015 ricordiamo "Campeggiando", dello scorso 18 aprile, ovvero

l'escursione notturna per i bambini del paese in località "Bartamellina" ed il servizio reso in

occasione di "Una cursa an riva al Po", nell'ambito della 41° Sagra del Peperone.

Guardando al passato, uno degli eventi che maggiormente ci rende orgogliosi dei nostri

volontari è l'aiuto reso alle comunità abruzzesi in occasione del tremendo terremoto del

2009 che è valso alla nostra comunità un ringraziamento ufficiale del Comune di L'Aquila,

attualmente esposto presso il Municipio, in ricordo della solidarietà dei Frassinetesi in occa-

sione di quel terribile evento.

Nel 2015 ricorre il ventennale dalla fondazione della Protezione Civile e vogliamo ricordare

l'impegno di tutti i volontari che nel tempo si sono susseguiti ed il gruppo attuale, formato

da Baracco Roberto, Balzola Romaldo, Baratella Gianfranco, Baratella Luca, Caloroso Mar-

gherita, Legora Alessandro, Legora Paolo e Vallese Gianpaolo. A loro un grosso grazie per

il lavoro svolto ed il migliore augurio per il proseguito dell'attività a tutela di tutti noi.

(a cura di Edoardo Muzio)

Blues Frassineto

Aquila: Terremoto 2009

(a cura di Maeo Bergamini)

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4444 Brevi dal ComuneBrevi dal ComuneBrevi dal ComuneBrevi dal Comune

Per contaarci scrivete a: [email protected]

Messa in sicurezza torrente Ga�ola Un momento di confronto importante e costru4vo. Era que-

sto l'obie4vo che l'Amministrazione di Frassineto Po aveva

in mente quando sabato 24 oobre ha convocato tu4 gli

aori in causa sul tema dei lavori del torrente Gaola.

Da una parte l'Assessore ai Lavori Pubblici di Casale Monfer-

rato Sandro Teruggi, in rappresentanza del comune capofila

della convenzione (che vede anche Borgo San Mar3no e Tici-

neto) con i tecnici e gli ingegneri incarica3 dell'opera dello

Studio Majone di Parma, dall'altra i proprietari dei terreni sui

quali si svolgeranno i lavori di messa in sicurezza.

Due ore di confronto fruuoso dove perplessità, richieste e

chiarimen3 sono sta3 forni3 da una parte e dall'altra. “In

passato gli interven3 che sono sta3 effeua3 non sono sta3

risolu3vi e purtroppo non hanno portato a risulta3 importan-

3, specie laddove si è deciso di intervenire a monte prima

che a valle – dice il Sindaco Angelo Muzio – Questo progeo

finanziato interamente dalla

Regione Piemonte, invece,

vuole colmare le problema3-

che esisten3 e rendere più

sicuro e vivibile un trao di

strada nella quale risiedono

mol3 ciadini che, soprauo

in caso di maltempo, sono

spesso alle prese con difficoltà

spiacevoli.”

Questo incontro segna la volontà di non far calare dall'alto le

decisioni, ma invece di condividerle con i dire4 interessa3

che meglio di chiunque altro possono spiegarci cavo per cavo

e tubazione per tubazione quali sono le problema3che mag-

giori della Gaola.

“La risposta in termini di partecipazione e di scambio di opi-

nioni ci conforta e ci dimostra che questa è la strada giusta.”

- conclude il Vicesindaco Simone Gay.

Ora il progeo sarà rivisto dagli uffici competen3 tenendo

conto delle osservazioni palesate dai residen3 e con3nuerà il

suo iter nell'aesa dell'approvazione defini3va.

Membri della Consulta e la divulgazione delle

a!vità amministra�ve

Luciano Casaccia Cris3na Cutrona Marco Garione

Collaboratori:

Melania De Sordi

Anagrafe

Stato Civile

Commercio

Ele�orale

Ricevimento

Geometra

Lunedi e Venerdì

10,00—13,00

spinta verso un nuovo periodo di pace, perché purtroppo la

Guerra esiste ancora, lo sanno bene le vostre mamme e i

vostri papà che alla sera guardano il telegiornale, e vedono

immagini brue ci fanno capire che forse non tu4 abbiano

imparato la lezione del passato. E' compito delle Is3tuzioni,

di chi governa, fare in modo sempre e comunque di trovare

soluzioni pacifiche, soprauo in Italia. Non perché ce lo

abbia ordinato qualcuno, ma perché seanta anni fa delle

persone molto molto importan3 hanno scrio una frase bel-

lissima in un libro par3colare. La frase dice così: "L'Italia ripu-

dia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri

popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie inter-

nazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Sta3,

alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento

che assicuri la pace e la gius3zia fra le Nazioni; promuove e

favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."

Questa frase è l'ar3colo 11 della nostra Cos3tuzione Repub-

blicana. Cerchiamo tu4 insieme di fare tesoro dagli errori del

passato e cerchiamo tu4 insieme, tu4 i giorni, di applicare

questo ar3colo bellissimo nella nostra vita. Il modo migliore

di ricordarli è perseguire la via della pace, non solo a parole,

ma giorno dopo giorno, tu4 insieme, uomini e donne, ragaz-

ze e ragazzi, is3tuzioni e popolo, adul3 e bambini.

Polizia Locale– Ragioneria Tribu�

Lunedì-Venerdì

9,00—13,00

Sabato

9,00—12,00

Lunedì-Venerdì

8,30—13,00

Sabato

8,30—12,30

BUONO SOCIALE PER CONTRIBUTI AL PAGAMENTO DELLE

IMPOSTE

L'Amministrazione Comunale ricorda che il buono sociale

elericità del Ministero dello Sviluppo Economico per le fa-

miglie in disagio economico e/o fisico può essere chiesto al

proprio comune.

Per informazioni visitare i si3::

www.sviluppoeconomico.gov.it

www.autorita.energia.it

oppure contaare il numero verde 800.166.654

segue dalla 2° pagina

Simone Gay

Al Sindaco di La Garde-Freinet

Caro Jean-Jacques Courchet,

le drammatiche immagini di queste ore

che ci giungono da Parigi feriscono ognuno di noi

e lasciano sgomente le nostre comunità.

La barbara lucidità e l'efferatezza di questi atti de-

vono spingerci a rifiutare ogni paura e terrore,

obiettivo di questa ennesima strage.

I valori della democrazia e della libertà sono il fon-

damento della convivenza civile, frutto di tante

battaglie.

A Te, tramite Tuo alla Tua comunità, i sensi profon-

di di solidarietà civile ed umana, che Ti prego

estendere con la più alta considerazione.

Il Sindaco

sen. Angelo Muzio