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Istituto Comprensivo Statale - Calimera Piano dell’Offerta Formativa ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1° GRADO www.icscalimera.it CALIMERA – MARTIGNANO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2012 - 2013 Approvato dal Collegio dei Docenti il 5 novembre 2012 Adottato dal Consiglio di Istituto il 16 novembre 2012 1

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALESCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1° GRADO

www.icscalimera.it

CALIMERA – MARTIGNANO

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2012 - 2013

Approvato dal Collegio dei Docenti il 5 novembre 2012Adottato dal Consiglio di Istituto il 16 novembre 2012

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IL CONTESTO

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

INDICE

Discorso del Presidente della Repubblica Giorgio NapolitanoAi Signori genitori di Calimera e Martignano 4

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Il territorio 9Kalòs Irtate nelle nostre scuole 10

IL COORDINAMENTO DEI PROCESSI ORGANIZZATIVI E DIDATTICI

L’Istituzione Scolastica: le risorse professionali 14gli alunni 15gli organismi istituzionali 16il dirigente scolastico e i docenti 17i collaboratori del dirigente scolastico 18le figure di supporto organizzativo 18il gruppo H 19le figure di sistema 19le funzioni strumentali 20i docenti coordinatori di classe 28i docenti responsabili dei laboratori 28le figure della sicurezza 29le strutture di servizio per l’utenza 30le risorse strutturali 31i servizi 31il calendario scolastico 31i rapporti con il pubblico 32

L’ OFFERTA FORMATIVA

Le Indicazioni Nazionali 34Le innovazioni 37Il processo educativo: Culture – Scuole - Persone 39Il Piano dell’Offerta Formativa 40VALes – Valutazione e sviluppo scuola 43La Scuola dell’Infanzia 45La Scuola Primaria 47La Scuola Secondaria di I° grado 49La programmazione educativa e didattica 51Le unità di apprendimento trasversali 52Obiettivi didattici nella Scuola Secondaria di I° grado 56La verifica e la valutazione 60Griglie di valutazione 61Indicatori per la valutazione dell’integrazione 64Il monitoraggio 68

L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Premio Città di Calimera 70I progetti 72 Le visite guidate 74

LA FORMAZIONELa formazione 75

APPENDICE: 76-96

Piano di azioni contro il BullismoIl Patto di Corresponsabilità educativaRegolamento di Istituto,Regolamento disciplinare,Regolamento dell’Organo di GaranziaCriteri per la formazione delle sezioni e delle classi, per l’assegnazione dei docenti alle sezioni e alle classi, per l’uso dei locali.

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L’OFFERTA FORMATIVA

Le Indicazioni NazionaliLe innovazioni Il processo educativoIl Piano dell’Offerta FormativaLa Scuola dell’InfanziaLa Scuola PrimariaLa Scuola Secondaria di I° gradoLe unità di apprendimento trasversaliGli obiettivi didattici della Scuola Secondaria di I° gradoLa verifica e la valutazioneGli indicatori per la valutazione dell’integrazioneIl monitoraggio

IL CONTESTO

Il territorioKalòs Ìrtate nelle nostre scuole

L’AMPLIAMENTODELL’OFFERTA

FORMATIVA

I progetti Le visite guidate

IL COORDINAMENTO DEI PROCESSI ORGANIZZATIVI

Le risorse professionaliI docentiGli alunniGli organismi istituzionaliIl dirigente scolastico e i docentiI collaboratori del dirigente scolasticoLe figure di supporto organizzativoIl comitato di valutazione del servizio dei docentiIl gruppo HLe figure di sistemaLe funzioni strumentaliI docenti coordinatori di classeI docenti responsabili dei laboratoriLe figure della sicurezzaLe strutture di servizio per l’utenza Le risorse strutturaliI serviziIl calendario scolasticoI rapporti con il pubblico

LA FORMAZIONE

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Intervento del Presidente della Repubblica alla cerimonia di apertura dell’Anno Scolastico 2012-2013

“I miei auguri vanno non solo agli studenti, alle loro famiglie e agli insegnanti, ma a chiunque ha operato per l'istruzione, da diverse posizioni, contribuendo in vari modi a un'attività così fondamentale per la crescita civile ed economica del Paese. Il fatto che questo sia il mio incontro conclusivo col mondo della scuola mi suggerisce qualche riflessione di fondo.Innanzitutto non ci si può abbandonare alla sfiducia nelle nostre possibilità, sottovalutando i progressi compiuti dall'Italia. Progressi straordinari anche nel campo dell'istruzione, se penso alle condizioni in cui eravamo quando tanto tempo fa cominciavo ad andare a scuola; se penso a quanti fossero allora analfabeti o a quanti nemmeno completassero le elementari.Ma egualmente guardando ai cambiamenti nel corso degli ultimi anni, da quando sono diventato Presidente, vedo che l'istruzione italiana ha continuato a fare progressi in senso quantitativo e anche qualitativo. Ad esempio, secondo gli ultimi dati OCSE-PISA disponibili sull'apprendimento il punteggio medio degli studenti italiani in matematica è aumentato di 17 punti rispetto al 2003; e, in scienze, di 13 punti rispetto al 2006.I progressi compiuti dimostrano come l'Italia possa farcela, possa migliorare quando si impegna con sforzi collettivi e condivisi. E tuttavia limiti e problemi seri persistono, ed è lungo il cammino da compiere per annullare alcune distanze rispetto ad altri paesi avanzati. Cosa è dunque necessario per far progredire ulteriormente la scuola italiana?L'insegnante-scrittore già citato dal Ministro ha suggerito di recente la necessità di rafforzare l'unico - così l'ha chiamato - "triangolo amoroso" che potrebbe e dovrebbe funzionare: quello tra insegnanti, studenti e famiglie nella scuola. Sappiamo che purtroppo non funziona ancora abbastanza. Aggiungo che a far parte dell'intesa necessaria al benessere dell'istruzione servono almeno altri tre soggetti: una società che creda e pratichi la superiorità dell'istruirsi bene rispetto al contare sulla raccomandazione, un mondo del lavoro che contribuisca alla formazione dei giovani e premi le loro competenze, un'azione pubblica che riconosca il ruolo cardine dell'istruzione e in essa investa idee e risorse.Non discuto la libertà e diversità dei giudizi sulle politiche dell'istruzione adottate durante il mio settennato. Ho potuto tuttavia rilevare con favore una certa costanza negli obiettivi perseguiti dai diversi governi che si sono succeduti durante la mia presidenza. Penso, ad esempio, alla comune volontà di incentivare la qualità e il merito anche attraverso meccanismi sempre più estesi di valutazione. Riscontro una costante riaffermazione dell'obbiettivo di modernizzare la didattica rendendola più attraente, più coinvolgente per i giovani. In questi anni ho visto anche mettere in campo nuove misure per collegare l'istruzione agli sbocchi lavorativi, potenziando l'istruzione tecnica e la formazione professionale superiore in relazione alla realtà e potenzialità produttiva del paese.Un'attenzione crescente delle politiche dell'istruzione è stata costantemente rivolta a ridurre i troppi squilibri fra le diverse parti del Paese, soprattutto fra Nord e Sud. La ridistribuzione di competenze e di capacità a favore delle zone più povere di mezzi e di saperi può rivelarsi sui tempi lunghi una strategia più ricca di risultati per il Mezzogiorno : molto meglio che

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distribuire sussidi, come si è per tanto tempo continuato a fare! Ma occorre anche che le competenze acquisite in queste aree rimaste indietro trovino rispondenza in una reale richiesta di lavoro qualificato. Dobbiamo costruire opportunità, dobbiamo farlo, perché questo è l'assillo di tutte le famiglie, quel che mi si dice dovunque io vada : pensate ai giovani. Sì, dobbiamo farlo se vogliamo limitare l'emigrazione dei giovani, in particolare dei giovani più ricchi di istruzione. In questi anni si è tentato di incentivare il ritorno dei cervelli emigrati e si è cercato di costruire per i ricercatori un ambiente più favorevole in patria. Mi auguro che si prosegua con decisione su questa strada, che non si facciano inversioni di marcia neanche in tempo di crisi. Un paese non può trascurare il suo capitale più importante : la conoscenza. Nello stesso tempo, la scuola è anche, e molto, un'istituzione che educa alla cittadinanza, promuovendo la condivisione di quei valori sociali e civili che tengono unite le comunità vitali, le società democratiche. Penso alla tutela dell'ambiente, del territorio, degli equilibri naturali. Penso al rispetto della diversità, ad uno sguardo curioso e amichevole per chi ha origini in altri paesi, per chi nella disabilità mostra capacità diverse e straordinarie, come ci ha dimostrato Alex Zanardi, come ci hanno splendidamente dimostrato i nostri atleti paralimpici. Tra i valori che la scuola ha cercato di promuovere con costanza e impegno in questi anni spicca il valore della legalità. Purtroppo, anche di recente la cronaca ci ha rivelato come nel disprezzo per la legalità si moltiplichino malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili, vergognosi. Non è questo accettabile per persone sensibili al bene comune, per cittadini onesti, né per chi voglia avviare un'impresa. Chi si preoccupa oggi giustamente per l'antipolitica deve sapere risanare in profondità la politica. E risanare la politica, far vincere la legge si può, così come si può far vincere la legge contro la mafia: ce lo hanno dimostrato venti anni fa, e li abbiamo ricordati, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.Ma la legalità si deve praticare a tutti i livelli, e dunque anche nel nostro piccolo mondo quotidiano. E nella vita scolastica legalità vuole dire rispetto delle sue regole, rispetto dei compagni, specie di quelli più deboli, e soprattutto, vorrei sottolinearlo, rispetto degli insegnanti che sono il cuore pulsante della scuola, e guai a indebolirlo.In questo grave momento di crisi per le famiglie italiane è importante che la scuola promuova e pratichi un altro fondamentale valore : quello della solidarietà, mostrandosi capace di stare al fianco di chi ha maggiori difficoltà, e anche di sollecitare gli interventi necessari sia al livello pubblico, sia al livello di privato sociale, di fondazioni ed enti privati.Vorrei concludere con un altro ringraziamento alla scuola e con una sollecitazione rivolta agli studenti, ai giovani.In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità di Italia, la scuola ha compiuto un'opera magnifica. Ha dato un contributo fondamentale per consolidare l'identità nazionale e incardinarla sui valori democratici della nostra Costituzione. Grazie ancora a tutti coloro che hanno reso possibile questa straordinaria impresa.Quelle nostre celebrazioni hanno coinciso col radicarsi di una grave crisi finanziaria e economica internazionale che ha colpito con durezza il nostro Paese. Ebbene, dobbiamo mettere a frutto il rinnovato sentimento di unità nazionale, scaturito da quel vasto movimento per il Centocinquantenario. E insieme dobbiamo essere fino in fondo consapevoli di come le sorti dell'Italia siano legate a quelle dell'Europa. Anche nel mondo della scuola c'è bisogno di rafforzare la fiducia nell'Europa e nell'impegno comune per renderla più democratica e più forte. Spero che i ragazzi si facciano promotori di un'identità comune, che comunichino la fierezza di essere cittadini non solo delle loro singole patrie, ma della nostra più grande patria Europea. Questo, cari ragazzi e cari insegnanti, è un compito che affido a tutti voi.Al nuovo Presidente che verrà auguro di poter provare la stessa emozione e lo stesso piacere che ho avuto io a stare con voi in questi anni, e alla scuola italiana auguro tutto il bene di cui ha bisogno e che merita, assicurandovi che le resterò vicino.

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Buon nuovo anno scolastico, studiate seriamente, guardatevi attorno e godetevi la vostra bella, verde età.”

Roma,25 settembre 2012Ai Signori genitori di Calimera e Martignano

L’ Istituto Comprensivo Statale di Calimera-Martignano è una Scuola di grandi tradizioni civili e pedagogiche, gode di notevole prestigio ed è fortemente radicata nell’immaginario dei ragazzi e delle famiglie. A Calimera e a Martignano la scolarizzazione è generalizzata nella scuola dell’infanzia (3-6 anni) e totale nella scuola primaria e nella scuola media, con la presenza di modelli organizzativi di grande pregnanza (apprendimento della lingua inglese già a quattro anni; tempo prolungato; tempo arricchito nella scuola primaria; studio dello strumento musicale…).La propensione all’istruzione si rivela anche nei tassi di passaggio alla scuola secondaria superiore, che sono assai vicini al 100% , e nei livelli di iscrizione all’Università.Nella nostra Scuola il successo formativo di ciascun ragazzo è considerato un bene “comune” da tutelare e da promuovere; consideriamo l’istruzione e la formazione un’opportunità di crescita sia per il sociale, sia per i nostri alunni.Il Comune di Calimera e il Comune di Martignano investono ancora nell’istruzione; gli Organi Collegiali (Consigli d’Intersezione, Interclasse e di Classe, Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto) offrono una collaborazione fattiva per migliorare la qualità della Scuola utilizzando anche risorse del Fondo Sociale Europeo e del FESR per i PON.Il clima che si respira nelle aule della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della scuola media è buono; c’è una capacità di coniugare intelligenza delle persone, reti di solidarietà, cultura, didattica. Vi è un patrimonio di buone pratiche costruito storicamente dalla professionalità dei docenti e degli ATA, scaturito anche dalla intensa partecipazione delle famiglie alla vita scolastica, dai rapporti di collaborazione con tutte le Istituzioni del territorio.La Scuola è attenta alla formazione delle persone finalizzata a garantire:

lo sviluppo del territorio; l’arricchimento del capitale sociale, per aiutare i ragazzi ad affrontare le sfide del

futuro.La scuola di Calimera e di Martignano è democratica, popolare, aperta, decisiva nel trasmettere alle nuove generazioni:

cittadinanza attiva, memoria culturale e musicale, senso di appartenenza, valori della tradizione grika, fiducia e speranza verso il futuro.

I ragazzi e le ragazze abitano una Scuola che valorizza le discipline (italiano, matematica, inglese…) ma anche l’humus culturale e sociale del territorio e li aiuta a vivere in un ambiente di apprendimento allargato.Il nostro sistema educativo sollecita la continuità educativa e didattica fra

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la scuola dell’infanzia: scuola del gioco; la scuola primaria: scuola dell’alfabetizzazione culturale; la scuola media: scuola di cultura.La nostra Scuola garantisce pratiche valutative attente ed una progettazione centrata sul “core-curriculum” , elaborata anche in un’ottica europea per assicurare ai ragazzi e alle ragazze le “competenze chiave” necessarie per la vita. Il profilo del Ragazzo che esce dall’ultimo anno della nostra Scuola (terza classe di Scuola Secondaria di 1° grado) è di elevato spessore culturale.Egli conosce bene la lingua italiana, ma comprende e interagisce anche in altre due lingue comunitarie (Inglese e Francese); valorizza la lingua grika e le sue radici culturali; compone ed esegue brani musicali; interpreta criticamente un’opera d’arte; crea messaggi espressivi; sperimenta i corretti valori dello sport e ha consapevolezza delle proprie competenze motorie; conosce i momenti fondamentali della storia italiana ed europea; utilizza i concetti geografici; comprende come gli strumenti matematici siano utili per operare nella realtà; conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico; agisce come una persona democratica e si impegna con gli altri per costruire una comunità forte e sana.

La Scuola di Calimera e di Martignano è una comunità di persone competenti, un luogo curato, che fa parte integrante della vita affettiva, relazionale e culturale del Paese.

È una scuola di vita, un presidio culturale, un presidio di legalità.

Calimera, 13 settembre 2012

IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Dr.Vincenza Ingrosso)

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IL CONTESTO

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IL TERRITORIO

La proposta di contratto formativo, che l’Istituto Comprensivo di Calimera – Martignano offre, tiene conto delle risorse del territorio sotto l’aspetto socio-economico e culturale.

Sotto il primo profilo, il bacino di utenza dell’Istituto è ripartito in 2 Comuni:

Calimera (7.328 abitanti) e Martignano (1.846 abitanti). Entrambi appartengono all’area culturale della “Grecìa

Salentina” e fanno parte dell’Unione, che comprende 10 Comuni.

In entrambi i centri è presente una vivace attività culturale che fa capo a numerose associazioni che interagiscono positivamente.

Spesso si registrano sinergie anche con le amministrazioni locali per la progettazione e la realizzazione di iniziative in comune.

Ogni realtà locale dispone di un edificio scolastico al quale gli enti preposti garantiscono l’ordinario funzionamento, compatibilmente con le esigenze e le risorse del bilancio comunale.

L’Istituto è in rapporto di collaborazione funzionale con gli enti, le istituzioni ludiche e sportive del Territorio. Coopera, altresì, su specifici progetti, con le altre scuole, principalmente dell’area grika, senza escludere contesti più ampi.

L’Istituto riconosce, tutela e valorizza la cultura, la lingua e la civiltà grika, particolarmente nella sua tradizione musicale. Pertanto si auspica che i contatti e gli scambi avuti in passato con scuole italiane di altre regioni, e straniere, soprattutto greche, continuino nel futuro.

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KALÒS ÌRTATE NELLE NOSTRE SCUOLE!

L’Istituto Comprensivo della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado dei Comuni di Calimera e Martignano è stato costituito a decorrere dal 1° settembre 2000 in seguito all’accor-pamento della Direzione Didattica e delle Scuole Medie Statali funzionanti nel territorio dei due Comuni. Ha la propria direzione presso la Scuola Secondaria di I° grado di Calimera ed è costitu-ito da due plessi di scuola dell’infanzia, due plessi di scuola primaria e due plessi di scuola secon-daria di I° grado. Offre il proprio servizio scolastico a 826 alunni, suddivisi in 39 classi ( 9 di scuola dell’infanzia, 19 di scuola primaria e 11 di scuola secondaria di I° grado), utilizzando 83 docenti e 19 dipendenti dell’area amministrativa e ausiliaria.

COMUNE

DI

CALI

MERA

Scuola dell’Infanzia

Plesso“Angela Campi Colella”via Tomatel. 0832.872760

n. 7 sezioni.

Scuola Primaria

Plesso “S.ten. Spro” via J. F. Kennedy, 1 tel. 0832.873018

n. 14 classi.

Scuola Secondaria di primo grado

“G. Gabrieli”via U. Foscolo tel.0832.872014fax 0832.875306

n. 8 classi.(La sezione C è ad indirizzo musicale)

COMUNE

DI

MARTIGNANO

Scuola dell’InfanziaPlessovia Calvariotel. 0832.801288

n. 2 sezioni.

Scuola Primaria

Plesso“G. Palmieri”Via G. Garibalditel. 0832.801041

n. 5 classi.

Scuola Secondariadi primo grado

via G. Garibalditel. 0832.801447

n. 3 classi.(una a tempo normale e due a tempo prolungato)

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IL COORDINAMENTO

DEI PROCESSI

ORGANIZZATIVI

E

DIDATTICI

…DELLA DEMOCRAZIA“Qui ad Atene noi facciamo così. Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi per questo è

detto democrazia. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private. Ma in nessun caso si occupa delle pubbliche faccende per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene noi facciamo così; ci è stato insegnato a rispettare i magistrati e c’è stato insegnato a rispettare le leggi, anche quelle leggi non scritte la cui sanzione risiede soltanto nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di buon senso. La nostra città è aperta ed è per questo che noi non cacciamo mai uno straniero. Qui ad Atene noi facciamo così.”

Pericle

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LA STRUTTURA ORGANIZZATIVAIl senso complessivo del Piano dell’Offerta Formativa sta nell’individuazione di adeguate finalità

formative, nell’identificazione di obiettivi a breve e medio termine che sappiano essere tappe verso tali finalità, nell’attuazione di azioni definite e verificabili che sostanzino gli obiettivi programmati.

In questo quadro l’aspetto organizzativo dell’Istituto è un elemento indissolubilmente legato all’identità della scuola, per cui una programmazione educativa-didattica senza una struttura organizzativa si tradurrebbe in vuote dichiarazioni di principio.

Una gestione democratica e partecipata della scuola presuppone che siano definiti e conosciuti i livelli di assunzione di responsabilità all’interno dell’organizzazione. Le dimensioni e l’articolazione di questo istituto comprensivo rendono ancor più centrale tale questione.

ORGANISMIISTITUZIONALI

Consiglio di IstitutoCollegio dei Docenti

Consigli di Intersezione – Interclasse - Classe

Comitato scientifico-didattico

ORGANISMI DI COORDINAMENTO

DIDATTICO

Dipartimenti disciplinariDocenti con funzioni strumentali

Docenti coordinatori di classe

ORGANISMI COLLEGIALI

Assemblee di classe dei genitoriGenitori rappresentanti

di sezione, di classe e di istituto

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L’ISTITUZIONE SCOLASTICA

LE RISORSE PROFESSIONALIDirigente scolastico

Dott.ssa Vincenza Ingrosso

Docenti diScuola

dell’Infanzia

Docenti assegnati alle classi (organico funzionale)

Aprile Giuseppa, Calò Anna Rosa, D’Amico Josè Maria, Denicolò Tiziana, Dimitri Candida, Giammarruco Laura, Morello Nunzia, Onorato Cinzia, Onorato Maria Teresa, Operoso Patrizia, Palumbo Giovanna, Pascali Lucia, , Rosato Montinaro Antonia, Scasascia Simona, Tinelli Antonella, Tommasi Domenica, Tommasi Francesca, Tommasi francesca.

n. 18

Docente di sostegno De Giorgi Lucia, Doria Daniela n. 2

Docente di Religione Cattolica Marra Doriana. n. 1

Docenti diScuola

Primaria

Docenti assegnati alle classi (organico funzionale)

Aprile Carla, Colaci Anna Rita, Conte Maria Antonia, Delle Donne Rita, Ferraioli Maria Maddalena, Francischello Paola, Giannuzzi Milena, Grazioli Nicolina, Greco Maria Rita, Greco Vincenzina, Ingrosso Alessandra, Lattante Anna, Littorio Maria Luisa, Montinaro Anna Rita, Montinaro Antonella, Montinaro Luigia, Pellè Pantalea, Rizzo Maria Novella, Tommasi Alessandra, Tommasi Gabriella, Tommasi Tiziana, Verri Anna Maria, Villani Pantaleo.

n. 23

Docenti di lingua straniera (Inglese) De Giorgi Anna n. 1

Docenti di sostegno Aprile Maria Grazia, Greco Anna, Siculella Atena, Taurino Patrizia n. 4

Docenti di Religione Cattolica Corlianò Erminia, Maschi Maria Domenica n. 2

Docenti diScuola

Secondaria di primo

grado

Docenti assegnati alle classi

Bray Anna, Calò Giacinta, Cavaleri Giuseppina, Conversano Giordana, Coppola Giuseppa, Cozza Lorella, Del Citerna Patrizia, Dell’Atti Elisabetta, Della Gatta Marco, Longo Doriano, Marzo Maria, Montinaro Natalina, Montinaro Rosanna, Peccarisi Maria, Rizzello Lucia, Rollo A.Chiara, Rollo Marilena, Ruggieri Rosanna, Sergio Luigi, Serra Giovanna, Stasi Gemma Elda, Tafuro Maria Rosaria, Tamborrino Maria Teresa, Tarantino Marta Anna, Tarantino Luca, Totaro M. Teresa, Trovè Grazia, Zilli Salvatore.

n. 28

Docenti di sostegno Cimino Anna Maria, Gigante Giovanni, Maggio Annalisa. n. 3

Docente di Religione Cattolica Cerbino Rosanna. n. 1

Personale A.T.A.

Direttore dei servizi generali ed amministrativi Dott. Cancella Francesco.

Assistenti amministrativiCampinopoli Angelo Raffaele, Di Blasi Anna Lucia, Greco Carmela, Pappadà Renata. n. 4

Collaboratori scolastici

Berrino Addolorata, Bray Cosima, Castrignanò Maria Assunta, Giannone Michelina, Licci Giuseppa, Longo Antonella, Longo Maria Dolores, Marra Brizia, Marra Pantaleo, Morello Roberto, Rosato Anna Rita, Russo Giuseppa, Russo Paolo, Cazzato Silvana (18 ore)

n. 14

Personale ASL

Assistenti per alunni portatori di handicap

Fesi Antonella, Lezzi Maria Giovanna, Rinaldi Giuseppina, Tommasi Lucia. n. 4

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

GLI ALUNNI(dati aggiornati al 17 ottobre 2012)

Maschi Femmine Totale

Scuola dell’Infanzia

Calimera 96 90 186

Martignano 24 21 45

Totale 119 111 230

Scuola Primaria

Calimera 156 148 304

Martignano 30 34 64

Totale 185 181 366

Scuola Secondaria di primo grado

Calimera 88 92 180

Martignano 28 19 47

Totale 116 111 227

Totale degli alunni 826 GLI ORGANISMI ISTITUZIONALI

Nel perseguimento degli obiettivi indicati nel P.O.F., un ruolo strategico è assegnato agli Organi Collegiali, in funzione delle specifiche competenze ad essi attribuite dalla normativa. Gli Organi collegiali con competenze didattiche di cui l’Istituto si avvale sono: i Dipartimenti (gruppi) disciplinari, i Consigli di classe e il Collegio dei docenti. Gli Organi collegiali con competenze amministrative e gestionali sono: la Giunta Esecutiva, il Consiglio di Istituto e il Comitato Tecnico.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

I Dipartimenti Disciplinari

Raggruppano tutti i docenti di una stessa materia (disciplina); si riuniscono periodicamente, almeno due volte l’anno, per definire/ridefinire il curriculum

disciplinare e per concordare, al fine di un’opportuna e necessaria uniformità, i contenuti da trattare, le scelte metodologiche e didattiche da attuare, le proposte di acquisto di materiali, le proposte di utilizzazione dei laboratori e le proposte di adozione di libri di testo.

Consiglidi IntersezioneInterclasse e Classe

Sono costituiti dal Capo d’Istituto, che li presiede, da tutti i docenti di ciascuna classe e dai rappresentanti dei genitori degli alunni. Si riunisce periodicamente per la programmazione didattica ed educativa curricolare ed extracurricolare e per la valutazione periodica e finale degli alunni (per la valutazione solo con la componente docente). Ogni Consiglio ha un docente coordinatore, nominato dal Dirigente Scolastico, che presiede il Consiglio in caso di sua assenza;

rappresentano strumenti efficaci di interazione tra l’équipe docenti e le famiglie degli alunni, la cui rappresentanza è portatrice di istanze generali per le classi/sezioni interessate.

Collegio dei Docenti

È formato da tutti i docenti che prestano servizio, a qualsiasi titolo, nell’Istituto. È la sede delle decisioni di carattere pedagogico e didattico, cui sono indissolubilmente legate le elaborazioni delle scelte organizzative, capaci di sostanziare tali decisioni;

rappresenta l’unitarietà dell’Istituto Comprensivo nei confronti della quale le specificità necessarie delle diverse sezioni (Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado) devono rappresentare un elemento di ricchezza e non di divisione;

si riunisce periodicamente e possiede le seguenti competenze: elabora il Piano dell’Offerta Formativa; indica al Capo d’Istituto i criteri per la formazione delle classi e per l’orario scolastico; ripartisce l’anno scolastico in trimestri o quadrimestri; adotta i libri di testo; sceglie i sussidi didattici e le attrezzature necessarie; approva il piano di attività predisposto dal Dirigente.

Giunta Esecutiva

È costituita da sei membri: il Capo d’Istituto che la presiede, il Direttore dei servizi generali e amministrativi, un rappresentante dei docenti, uno dei non docenti e due dei genitori degli studenti. Si riunisce periodicamente per preparare i lavori del Consiglio d’Istituto e per eseguire le sue delibere.

Consiglio di Istituto

È rappresentativo di tutte le componenti scolastiche. In base alle competenze ad esso attribuite dalla normativa, è la sede in cui si indicano gli obiettivi generali dell’azione di istituto, si organizzano e si attuano le condizioni organizzative capaci di supportare tali scelte;

collabora continuamente con il Collegio dei Docenti, i Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe e con il Dirigente Scolastico nel rispetto e nell’integrazione delle specifiche competenze;

particolare rilievo riveste l’azione che esso esplica nelle relazioni con le istanze e le organizzazioni operanti nel territorio. In tal senso risulta particolarmente importante la formalizzazione del rapporto con i due Comuni su cui insiste il territorio dell’Istituto, attraverso la discussione e l’applicazione di accordi di programma relativi all’azione formativa;

è presieduto da un rappresentante dei genitori degli alunni ed ha competenza in materia di: approvazione del Piano annuale e del conto consuntivo; approvazione dei movimenti finanziari; adozione di eventuali adattamenti del calendario scolastico; adozione del Piano dell’Offerta Formativa.

Comitato Tecnico

È costituito dal Capo d’Istituto, che lo presiede, dal Direttore dei servizi di amministrazione, dai docenti collaboratori del Capo d’Istituto e dai docenti incaricati delle Funzioni Strumentali dal Collegio dei docenti. Si riunisce con compiti di monitoraggio, di gestione e di valutazione del Piano dell’Offerta Formativa.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Dott.ssa Ingrosso Vincenza

Assicura la gestione unitaria dell’istituzione e ne ha la rappresentanza legale;

è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio.

Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, al Dirigente Scolastico spettano:

poteri autonomi di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane;

l’organizzazione dell’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative;

la titolarità delle relazioni sindacali.

Nell’esercizio delle competenze elencate, il Dirigente Scolastico promuove:

gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi;

la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio;

l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca ed innovazione metodologica e didattica;

l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie, l’attuazione del diritto di apprendimento da parte degli alunni.

I DOCENTI

Ogni docente:

è libero di progettare, in coerenza con gli obiettivi generali e specifici dell’Istituto, la propria attività didattica ed educativa curricolare ed extracurricolare curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta formativa;

è vincolato dalle scelte adottate dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di classe cui appartiene;

è tenuto ad osservare le indicazioni del proprio Dipartimento disciplinare;

è utilizzato nelle attività dell’Istituto in osservanza del proprio contratto di lavoro;

ha l’obbligo di partecipare a tutte le riunioni degli Organi Collegiali cui appartiene. In casi di orari parziali (nei casi di servizio su più scuole) l’obbligo si attua in proporzione all’impiego effettivo.

I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Prof.ssaDel Citerna Patrizia

Collaboratore vicario

Organizzazione delle sostituzioni dei docenti in caso di assenze brevi;

svolgimento delle attività normalmente a carico del Dirigente Scolastico, legate al funzionamento dell’Istituto, in caso di assenza o impedimento del Dirigente;

stesura dei verbali del Collegio dei Docenti della Scuola Secondaria di primo grado e del Collegio unitario;

organizzazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione dell’Istituto Comprensivo.

Ins.Aprile Carla Collaboratore del

D. S.

Stesura dell’orario della scuola Primaria di Calimera e Martignano

Organizzazione delle sostituzioni dei docenti in caso di assenze brevi.

LE FIGURE DI SUPPORTO ORGANIZZATIVOALL’UFFICIO DI DIRIGENZA

Ins. Dimitri Candida

Scuola dell’Infanzia Calimera

Collaborazione con l’ufficio di dirigenza nel coordinamento di tutte le iniziative relative al processo di autonomia;

collaborazione con l’ufficio di dirigenza per l’organizzazione delle iniziative dirette alle classi e agli alunni;

coordinamento delle attività dei laboratori per le richieste di acquisto di materiali e di attrezzature didattiche.

Stesura dei verbali del Collegio dei Docenti:

Scuola dell’Infanzia:Ins. Dimitri Candida, Ins. Calò Anna Rosa

Scuola Primaria:Ins. Ferraioli Marilena

Ins. Calò Anna Rosa

Scuola dell’Infanzia Martignano

Ins. Aprile CarlaIns. Ferraioli Marilena

Scuola Primaria Calimera

Ins. Villani Pantaleo

Scuola Primaria Martignano

Prof.ssaCoppola Giuseppa

Scuola Secondaria di primo grado Martignano

IL GRUPPO H

Il gruppo H è composto da: Coordina le linee generali e comuni di attuazione dell’integrazione degli alunni portatori di handicap e Dott.ssa Ingrosso Vincenza Dirigente Scolastico

Ins. Dimitri Candida Scuola dell’Infanzia

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

ne verifica i risultati.

Ins. Greco Vincenzina Scuola PrimariaProf.ssa Conversano Giordana Scuola Secondaria di I° gradoe da tutti i docenti di sostegno:Ins. De Giorgi Lucia Scuola dell’InfanziaIns. Doria Daniela Scuola dell’InfanziaIns. Aprile Maria Grazia Scuola PrimariaIns. Greco Anna Scuola PrimariaIns. Siculella Atena Scuola PrimariaIns. Taurino Patrizia Scuola PrimariaProf.ssa Cimino A.Maria Scuola Secondaria di I° gradoProf. Gigante Giovanni Scuola Secondaria di I° gradoProf. ssa Maggio Annalisa Scuola Secondaria di I° grado

LE FIGURE DI SISTEMA

Orario di servizio

Ins. Dimitri CandidaIns. Calò Anna RosaIns. Aprile CarlaIns. Ferraioli MarilenaProf.ssa Peccarisi MariaProf. ssa Coppola Giuseppa

Elaborazione dell’orario di servizio dei docenti.

Referente lingua grika Prof.ssa Montinaro Luigia

Referente Pari Opportunità Prof.ssa Coppola Giuseppa Elaborazione e realizzazione del

progetto.

Referenti UnicefProf.ssa Del Citerna PatriziaIns. Dimitri CandidaIns. Montinaro Antonella

Elaborazione e realizzazione del progetto.

LE FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per contribuire alla realizzazione delle finalità dell’Istituto in regime di autonomia, per la gestione del P.O.F., per valorizzare la professionalità e l’impegno aggiuntivo dei docenti sono istituite nell’Istituto n° 6 Funzioni Strumentali.

Ai sensi del C.C.N.L. il Collegio dei docenti ha assegnato ai docenti, in possesso di specifici titoli e competenze, incarichi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal P.O.F. come di seguito riportato:

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Area 2-3-4

Interventi e servizi per gli studenti

Ins. Dimitri Candida

rapporti con le agenzie del territorio e coordinamento del corso per il Patentino degli alunni delle classi terze della scuola secondaria.

Area 2-3-4

Interventi e servizi per gli studenti

Ins. Calò Anna Rosa

rapporti con le agenzie del territorio e coordinamento del corso per il Patentino degli alunni delle classi terze della scuola secondaria

Area 1- 2

Sostegno al lavoro dei docenti

Ins. Aprile Carla

coordinamento e sostegno del lavoro dei docenti di scuola primaria.

Area 2

Sostegno al lavoro dei docenti

Ins.Ferraioli Maria Maddalena

coordinamento e sostegno del lavoro dei docenti di scuola primaria.

Area 3

Interventi e servizi per gli studenti

Prof.ssaTarantino Marta

coordinamento e gestione delle attività di o-rientamento

Area 1Gestione del piano dell’offerta formativa

Prof.ssaCoppola Giuseppa coordinamento e gestione del

sito web della scuola.

AREA 2-3-4GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTIINTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI

Docente Ins. Dimitri Candida

rapporti con il territorio: Unicef, Lilt, Agenzie del territorio; continuità verticale con la scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I° grado; sostegno al lavoro dei docenti della Scuola dell’Infanzia (orario, turnazioni, ecc.); documentazione. supporto organizzativo e coordinamento delle attività (in collaborazione con il Comune),

per il conseguimento del patentino per la guida dei ciclomotori.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Obiettivi

favorire un clima sereno e collaborativo incentrato sulla collegialità;

favorire la circolarità delle informazioni;

curare i rapporti tra la scuola, le famiglie, le associazioni territoriali e le

istituzioni locali;

gestire e coordinare il Progetto lettura “Suoni e ritmi dello stare

insieme… musica e armonia” e la Flessibilità organizzativa e didattica;

coordinare, raccogliere e documentare le attività della Scuola

dell’infanzia;

favorire la continuità verticale fra le scuole;

attuare momenti di attività in parallelo e in verticale con la Scuola

Primaria;

coordinare la presenza del personale esterno alla scuola e accogliere le

nuove insegnanti;

supportare e organizzare le attività per il conseguimento del patentino

per la guida dei ciclomotori.

Attività

Coordinamento delle attività del P.O.F.;

progettazione di percorsi didattici comuni con la Scuola Primaria;

cura della documentazione.

Metodi di lavoro e mezzi

Incontri col Dirigente Scolastico;

incontri programmati e consultazioni con i docenti responsabili delle

altre funzioni strumentali e con i collaboratori del Dirigente Scolastico;

rapporti con il personale amministrativo e con i rappresentanti dei

genitori.

AREA 2-3-4GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTIINTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI

Docente Ins. Calò Anna Rosa

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Premessa

Il testo delle Indicazioni per il curricolo riguarda l’intero percorso che partendo dalla Scuola dell’Infanzia, si conclude con l’ultimo anno della Scuola Secondaria di I° grado. Il curricolo è uno strumento di progettazione che viene gestito socialmente, richiede il coinvolgimento dei diversi soggetti che operano nella scuola, chiede loro di confrontarsi, di fissare mete comuni e di condividerle. C’è un passo che ci fornisce la chiave: “i docenti dovranno pensare a realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti.”

È necessario che la scuola sia una “comunità”, e nelle Indicazioni vengono segnalati i tratti che la rendono tale, ma è altrettanto rilevante che “la formazione di importanti legami di gruppo è condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno.”

È auspicabile quindi costruire una “alleanza educativa” tra la scuola, le famiglie, le associazioni territoriali e le istituzioni locali, dando luogo ad un “ecosistema formativo” tra i diversi ambienti di vita e di formazione dell’alunno.

Anche “le famiglie dei bambini con disabilità chiedono sostegno alla scuola per promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento sereno delle differenze in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di formazione.”

Obiettivi

Conoscere e favorire la continuità tra le diverse realtà;

attuare momenti di collaborazione e attività in parallelo;

progettare e attuare percorsi comuni;

cooperare per costruire insieme;

condividere momenti di interscambio e di socializzazione;

sostenere le famiglie degli alunni con “disabilità”;

supporto organizzativo e coordinamento delle attività (in

collaborazione con il Comune), per il conseguimento del patentino per la

guida dei ciclomotori.

Il progetto prevede un percorso di attività, scambi e momenti per favorire le

competenze rispetto a:

Conoscere – socializzare – collaborare – condividere.

AREA 1-2 GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVASOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

Docente Ins. Aprile Carla

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

“L’identità è un volto che si trasforma, ma resta fedele ai propri lineamenti costitutivi”.

Obiettivi

Organizzazione delle attività didattiche, prestando attenzione

alle specifiche esigenze degli alunni e all’attuazione dei progetti previsti nel

POF;

elaborazione di curricola e di strumenti per la

verifica/valutazione, coerenti con le nuove direttive ministeriali, in un

percorso di continuità verticale.

Attività

Gli impegni previsti sono:

promozione della comunicazione per la condivisione del progetto comune;

coordinamento delle attività di progettazione;

coordinamento delle attività di elaborazione degli strumenti di valutazione;

collaborazione con lo staff della Dirigenza e con le altre Funzioni

Strumentali;

organizzazione e gestione di spazi, orari, tempi e risorse;

gestione e coordinamento del progetto “Flessibilità organizzativa e

didattica”;

supporto organizzativo e manutenzione ordinaria del laboratorio di

informatica;

supporto organizzativo e coordinamento delle attività di scienze motorie;

Valutazione

Ascolto e osservazione, confronto, analisi delle situazioni, controllo degli

obiettivi fissati, saranno attività di monitoraggio, di valutazione e di

autovalutazione.

AREA 2 GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVASOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

Docente Ins. Ferraioli Maria Maddalena

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Noi architetti dell’incommensurabileLa conoscenza è un bisogno vitale: o la rifiutiamo in partenza, ed in questo caso non accettiamo il cambiamento, oppure la affrontiamo assumendoci il rischio di una possibile modificazione dei nostri schemi di partenza.

Obiettivi

Proporre modelli per il migliore utilizzo e la progettazione del

tempo;

fornire informazioni strumentali e materiali per l’avvio del

lavoro;

creare e diffondere la documentazione dei percorsi e dei

prodotti significativi;

creare un sistema per conoscere e utilizzare le risorse materiali

e tecnologiche a disposizione;

produrre, organizzare e archiviare la documentazione.

Attività

Azione di regolazione per garantire la coerenza complessiva

delle scelte del POF;

presentazione e valorizzazione delle competenze e delle

esperienze dei nuovi docenti;

costituzione di una biblioteca per la raccolta di attività e

percorsi significativi;

ricognizione delle dotazioni e della biblioteca per docenti per

aggiornarla e adeguarla e per incrementare l’uso, la catalogazione di articoli

per argomento e di comune interesse, proposte di nuovi acquisti;

diffusione di novità rilevanti relative a normative, editoria,

esperienze;

produzione, organizzazione e archiviazione di documentazione

significativa.

Valutazione

Ascolto e osservazione, confronto, analisi delle situazioni, controllo degli

obiettivi fissati, saranno attività di monitoraggio, di valutazione e di

autovalutazione.

AREA 3 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Docente Prof.ssa Tarantino Marta

Obiettivi

Far conoscere il mondo del lavoro e l’organizzazione scolastica italiana.

Favorire la conoscenza di sé sulla base delle proprie attitudini, degli

interessi, delle capacità, delle motivazioni e dei limiti.

Riflettere sulla propria personalità come sintesi di un processo di

evoluzione e punto di partenza per una carriera professionale.

Stimolare le capacità decisionali sulla base dei continui e repentini

cambiamenti socio-ambientali e lavorativi.

Attività

Presentazione e illustrazione dell’attuale sistema scolastico e formativo superiore e delle opportunità offerte dal territorio;

somministrazione di tests su attitudini, interessi, ecc. e riflessione guidata sui dati emersi;

proposte di lettura di testi per orientarsi nel mondo delle professioni; ricerca di informazioni attraverso la consultazione di materiale cartaceo

e non e l’utilizzo di strumenti multimediali (siti Internet di scuole); partecipazione a open days; incontri con i docenti referenti delle scuole; incontri-interviste con alunni delle scuole superiori; partecipazione a stages formativi; incontri con i genitori; colloqui con gli alunni; compilazione scheda “bilancio personale”; relazione finale sul lavoro di orientamento.

Valutazione

Il progetto sarà oggetto di verifica sistematica da parte dei Consigli delle classi coinvolte. Sarà inoltre predisposto un questionario e una griglia per la rilevazione delle scelte effettuate.

AREA 1 GESTIONE DEL SITO ICS CALIMERA-MARTIGNANO

Docente Prof.ssa Coppola Giuseppa

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Premessa

I compiti della Funzione Strumentale Area 1 riguardano la gestione del Piano dell’Offerta formativa. In particolare, la sottoscritta si occuperà della “Cura ed aggiornamento del sito pubblico dell’Istituto Comprensivo di Calimera”. La creazione di un sito web d’Istituto è resa necessaria, non solo dalla normativa vigente, ma altresì dall’esigenza di costituire un tramite funzionale fra scuola-famiglie-Enti Locali e territorio. Lo svolgimento dell’incarico prevede la collaborazione del personale amministrativo, che curerà la documentazione e dei docenti dei diversi plessi dell’istituto Comprensivo per la parte didattica e progettuale.

Obiettivi

Rappresentare l'identità della scuola attraverso: la tipologia (ordine della scuola; caratteristiche dell'offerta formativa;

tipologia della proposta culturale); la storia (memoria storica, percorso didattico culturale; le tappe più

significative, archivio di esperienze ed eventi); il sistema di relazioni attivate (all'interno della scuola, con il territorio, il

sistema di comunicazione attivata) ; le caratteristiche della struttura (aule per attività didattiche e non,

laboratori, biblioteca...); le caratteristiche dell'organizzazione (organigramma, suddivisione di

ruoli e compiti).

Rendere trasparente l'attività dell'istituzione scolastica attraverso: la trasparenza dell'informazione (Piano annuale delle attività, circolari;

eventi all'interno della scuola)

Rendere trasparente l'attività di gestione e di aggiornamento del sito attraverso:

l'indicazione del team responsabile del sito; l'aggiornamento periodico dei contenuti del sito.

Favorire pratiche collaborative tra le varie componenti della scuola e tra le agenzie formative operanti nel territorio attraverso:

Servizio di news aggiornato su attività svolte all'interno della scuola; Strumenti di discussione, confronto e collaborazione; Pubblicizzazione delle attività e delle iniziative organizzate dalla scuola,

anche in collaborazione con le altre agenzie formative del territorio.

Diffondere contenuti culturali e didattici attraverso: Servizio di news aggiornato su eventi interni alla scuola; Pubblicazione di esperienze didattiche; Galleria di lavori realizzati dagli studenti; Raccolta di esperienze didattiche significative.

Offrire servizi didattici per gli studenti attraverso: Pubblicazione di materiale didattico.

Offrire servizi per i genitori attraverso: Informazioni circa riunioni, incontri e iniziative; Modulistica on line;

Consulenza on line (forum).

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Metodo dilavoro

Incontri periodici con il Dirigente Scolastico;Collaborazione con le figure strumentali e il personale di segreteria e con i docenti.

Verifica evalutazione

Attività di controllo e monitoraggio costante del sito.

I DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE Sono punti di riferimento per il Dirigente e per i colleghi per le questioni didattiche ed

organizzative; sono punti di riferimento per gli alunni della classe per la soluzione dei problemi e per il

coordinamento delle attività della classe e delle assemblee di classe; svolgono funzioni di raccordo fra i colleghi della classe; presiedono i consigli di classe in caso di assenza o di impedimento del dirigente; coordinano l’attività organizzativa della classe, rilevano i problemi generali ed individuali

della classe e ne discutono con il Dirigente e gli altri colleghi.Docenti coordinatori di classe Segretari Classe

Prof.ssa Totaro Maria Teresa Prof.ssa Stasi Gemma Elda 1/A

Prof.ssa Marzo Maria Prof. ssa Montinaro Rosanna 2/A

Prof.ssa Del Citerna Patrizia Prof. ssa Cimino Anna 3/A

Prof.ssa Rollo Alba Chiara Prof.ssa Trovè Grazia 1/B

Prof.ssa Ruggieri Rossana Prof. Gigante Giovanni 3/B

Prof.ssa Cozza Lorella Prof. Tarantino Luca 1/C

Prof.ssa Conversano Giordana Prof. Longo Doriano 2/C

Prof.ssa Peccarisi Maria Prof. ssa Serra Giovanna 3/C

Prof.ssa Bray Anna Prof.ssa Rollo Marilena 1/AMartignano

Prof.ssa Tarantino Marta Prof.ssa Tafuro M.Rosaria 2/AMartignano

Prof.ssa Coppola Giuseppa Prof.ssa Cavaleri Giuseppina 3/AMartignano

I DOCENTI RESPONSABILI DEI LABORATORI

BibliotecaCalimera

Ins. Greco VincenzinaIns. Ferraioli M.Maddalena Scuola Primaria

Assumono le opportune iniziative per garantire la conservazione dei libri e l’efficienza delle attrezzature;

coordinano l’utilizzo del laboratorio con tutti i docenti;

presentano il piano di acquisti annuale; aggiornano periodicamente l’elenco dei

libri, delle risorse hardware e software disponibili presso il laboratorio;

garantiscono il rispetto del regolamento della biblioteca e del laboratorio;

al termine di ogni anno scolastico redigono una relazione al Collegio docenti e al Consiglio di Istituto sul funzionamento complessivo del servizio e sul grado di

Lab. Attivitàgioco/movimento/sport

Calimera

Ins. Colaci A.RitaScuola Primaria

Laboratori Multimediali

Calimera

Ins. Palumbo GiovannaScuola dell’Infanzia

Ins. Lattante AngelaScuola Primaria

Prof.ssa Peccarisi MariaScuola Secondaria di I° grado

LaboratorioScientifico

Calimera

Prof.ssa Peccarisi MariaScuola Secondaria di I° grado

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

utilizzo delle attrezzature per le attività curricolari ed extracurricolari.

LaboratoriMultimediali

Martignano

Ins. Calò Anna RosaScuola dell’Infanzia

Ins. Greco Maria RitaScuola Primaria

Prof. ssa Coppola GiuseppaScuola Secondaria di I° grado

LE FIGURE DELLA SICUREZZA

La sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro e la prevenzione degli infortuni (D.L. 626/94) riguardano tutto il personale, che a titolo diverso opera nella scuola, e devono essere considerate non solo un atto dovuto nel rispetto delle leggi vigenti, ma un’azione continuativa, ad alta valenza educativa, capace di rendere sempre più alto il livello di sicurezza dell’ambiente scolastico e di favorire lo “star bene” a scuola.

Vivere in un ambiente che garantisce la sicurezza, l’igiene e la protezione agli operatori e agli alunni facilita l’acquisizione di comportamenti corretti e la cultura della prevenzione e della protezione dai rischi.

Per ogni plesso scolastico sono nominati il referente per la sicurezza e i componenti del servizio di prevenzione incendi e del servizio di pronto soccorso che hanno frequentato apposito corso.

I responsabili del servizio per la prevenzione e la protezioneIns. Aprile GiuseppaIns. Aprile Maria GraziaIns. Calò Anna RosaIns. Conte M. AntoniaIns. Dimitri CandidaIns. Greco VincenzinaIns. Ingrosso AlessandraIns. Lattante AnnaIns. Montinaro Antonella

Ins. Onorato Cinzia Ins. Siculella Atena Ins.Tommasi Alessandra

Hanno il compito di coordinare in tutte le sedi dell’Istituto le attività riferite alla sicurezza sui luoghi di lavoro;

collaborano con il Dirigente Scolastico e si avvalgono della consulenza esterna dell’ing. Oronzo Lezzi con cui la scuola ha in atto un rapporto di collaborazione;

si avvalgono del personale incaricato, di cui coordinano le attività;

pongono in atto tutte le iniziative ritenute idonee a sviluppare la cultura della sicurezza e a migliorare costante-mente l’attività di prevenzione e protezione.

I referenti per la sicurezzaDott.ssa Ingrosso VincenzaIns. Palumbo Giovanna

Curano l’applicazione delle norme e delle indicazioni relative al servizio di cui fa parte all’interno della scuola in cui opera;

provvedono all’aggiornamento dei documenti sulla sicurezza;

curano la realizzazione delle prove di evacuazione;

segnalano al responsabile del servizio di prevenzione e protezione, al coordinatore organizzativo e al dirigente scolastico problemi rilevanti in ordine alla gestione della sicurezza;

promuovono l’informazione e la formazione sui temi della sicurezza con gli alunni ed il personale.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Il personale scolastico

Il personale scolastico, incaricato del servizio di prevenzione incendi e addetto al primo soccorso:

collabora con il referente alla sicurezza; segnala al referente problemi rilevanti

riguardanti la sicurezza; partecipa ai momenti di formazione e

aggiornamento; si attiva prontamente per affrontare le

eventuali emergenze.

Il rappresentantedei lavoratori per la sicurezzaSign. Morello Roberto

Indicato dai lavoratori, svolge le funzioni di garanzia, previste per tale ruolo dalla legge 626/94 e successive modifiche ed integrazioni.

LE STRUTTURE DI SERVIZIO PER L’UTENZA

Il Direttoredei servizigenerali e

amministrativi

Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativi contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica. In particolare: ha responsabilità della gestione e coordinamento del personale ATA;

organizza autonomamente l’attività del personale ATA, nell’ambito delle direttive del Dirigente Scolastico;

ha responsabilità della gestione finanziaria, contabile e patrimoniale dell’Istituto, nell’istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili;

predispone e gestisce il programma annuale e cura la realizzazione del Conto Consuntivo;

gestisce la parte amministrativa contabile, in collaborazione con i docenti responsabili, dei progetti attuativi del P.O.F. e del Programma annuale;

assicura l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali dell’Istituto in relazione alle finalità ed obiettivi dell’istituzione scolastica, in particolare del P.O.F.;

è membro della Giunta Esecutiva.

GliAssistenti

Amministrativi

Gestiscono tutte le pratiche riferite al personale in servizio nell’Istituto e tutta l’attività amministrativa necessaria all’attuazione del progetto formativo complessivo messo in atto dall’Istituto, alla cui elaborazione collaborano attraverso la rappresentanza nel Consiglio di Istituto;

curano i rapporti connessi al proprio lavoro nei confronti degli utenti esterni (genitori, enti locali, associazioni, ecc) ed interni (alunni, personale).

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

ICollaboratori

Scolastici

Hanno compiti di accoglienza e sorveglianza sui locali ed arredi, di collaborazione con i docenti. In particolare:

curano la pulizia e l’igiene degli edifici; la sorveglianza degli ambienti e degli arredi; la pulizia e la buona tenuta della palestra scolastica; l’assistenza agli alunni nelle fasi di ingresso/uscita;

sorvegliano l’ingresso delle persone esterne negli edifici scolastici, perseguendo il massimo grado possibile di sicurezza per alunni e personale; accolgono genitori e utenti che accedono alla scuola;

sorvegliano gli alunni in caso di momentanea assenza degli insegnanti; collaborano nell’accoglienza e nell’assistenza degli alunni portatori di

handicap; collaborano con i docenti per le attività di routine e/o per specifiche

iniziative progettate; fanno parte attiva dei servizi connessi alla normativa sulla sicurezza e

tutela dei luoghi di lavoro; sono rappresentati nella Giunta Esecutiva e nel Consiglio di Istituto.

Ad ogni profilo professionale vengono assegnate le funzioni aggiuntive, secondo quanto stabilito dal CCNL del 31/8/99, finalizzate ad una migliore utilizzazione delle risorse umane in ragione degli obiettivi definiti nel piano dell’Istituto Scolastico.

LE RISORSE STRUTTURALI

Aule per attività ordinarie; aule per laboratori; aule multimediali nelle scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di

Calimera e Martignano; biblioteche scolastiche; palestre; spazi esterni per attività ludiche; sale di “mensa scolastica” nelle scuole dell’infanzia.

I SERVIZI

Trasporto e mensa nelle scuole dell’infanzia; scuola-bus per gli alunni portatori di handicap.

ADATTAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO

L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. L’adattamento del calendario scolastico è stato programmato in modo da renderlo il più possibile aderente alle direttive dell’Ufficio Scolastico Regionale; residuali adeguamenti sono stati apportati per soddisfare le richieste manifestate dall’utenza negli anni precedenti di usufruire di giorni di sospensione dell’attività didattica in occasione di festività locali o per particolari ricorrenze.

È da rimarcare che l’adattamento del calendario non comporta la frammentazione delle attività didattiche.

13 settembre 2012 Adattamento: Inizio dell’attività didattico educativa

2 e 3 novembre Commemorazione dei defunti

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

7 e 8 dicembre Immacolata Concezione ( Adattamento: vigilia)

24 dicembre 2012– 5 gennaio 2013 Festività natalizie

11 e 12 febbraio 2013 Adattamento: Ultimi giorni di CarnevaleScuole di Calimera e di Martignano

28 marzo – 2 aprile 2013 Festività pasquali

25 aprile 2013 Festa della Liberazione

1 maggio 2013 Festa del Lavoro

4 maggio 2013 Adattamento: Festa della Madonna di RocaScuole di Calimera e di Martignano

2 giugno 2013 Festa della Repubblica

8 giugno 2013 Termine delle lezioni nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di I° grado

29 giugno 2013 Termine dell’attività didattico educativa nella Scuola dell’Infanzia

I RAPPORTI CON IL PUBBLICO

Il Dirigente Scolastico Riceve il sabato mattina ed eventualmente tutti i giorni previo accordo telefonico.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

I docenti

Assicurano un costante rapporto con le famiglie attraverso:

comunicazioni scritte: il Dirigente scolastico comunica informazioni, calendari delle riunioni dei consigli di classe, orario di ricevimento dei docenti ed altre iniziative con circolari che vengono comunicate o distribuite agli studenti per informare le rispettive famiglie;

assemblee di classe / di sezione;

consigli di classe, di interclasse, intersezione con i rappresentanti dei genitori;

colloqui bimestrali con le famiglie degli alunni;

colloqui individuali su richiesta delle famiglie o dei docenti per la scuola secondaria di 1° grado, secondo l’orario predisposto all’inizio dell’anno scolastico (2 ore mensili, 1 ora la prima e la terza settimana di ogni mese, ad eccezione dell’ultimo mese di lezioni), non di lezione, per ogni docente, di cui i genitori sono informati.

Gli uffici di SegreteriaSono aperti al pubblico tutti i giorni, dal lunedì al venerdì,

dalle ore 10.30 alle ore 12.30. Sono aperti al pubblico anche in orario pomeridiano, dalle ore 16.00 alle ore 17.00, nella giornata del giovedì.

La predisposizione dell’organizzazione e dell’articolazione dell’orario di lavoro del personale A.T.A. costituisce una risorsa strategica da impiegare in coerenza con le finalità del Piano dell’Offerta Formativa.

L’orario di lavoro del personale amministrativo e dei collaboratori scolastici è strutturato in funzione dell’orario di apertura al pubblico e delle attività didattiche ed integrative previste nel P.O.F. dell’Istituto.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

L’OFFERTA FORMATIVA

Uguali nei diritti,Diversi per capacitàUguali le opportunitàAnche se diversi i talenti:Una scuola per tutti,Capace di essere per ciascuno.

LE INDICAZIONI NAZIONALI 2012

L’Istituto Comprensivo Statale di Calimera ha adottato le Indicazioni Nazionali 2012 per ragioni di carattere pedagogico, metodologico, sociale, didattico.

Le Indicazioni tracciano le linee e i criteri per il conseguimento delle finalità formative e degli obiettivi di apprendimento:

per la Scuola dell’Infanzia

per la Scuola Primaria

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

per la Scuola Secondaria di 1° grado.

Cultura, Scuola, Persona.

Vi è attenzione alla persona e alla sua centralità, e questa scelta rimanda ad una visione culturale democratica e laica.

È sempre presente una dimensione comunitaria. Il riferimento alla persona è collocato sullo sfondo di una scuola intesa come comunità, luogo in cui si vivono valori universalmente condivisi (cooperazione, inclusione, integrazione…).

Pur nel nostro difficile tempo si crede in un nuovo Umanesimo.

Idea di curricolo come strumento della scuola-comunità educante.

Le Indicazioni considerano il curricolo come il principale strumento della progettualità didattica di una Scuola. Il curricolo viene elaborato dalla comunità professionale, e quindi è oggetto di riflessione, confronto, discussione, negoziazione e diventa il documento socialmente condiviso che fa da sfondo alle singole progettazioni.

Struttura unitaria del percorso 3-14 anni.

Anche la struttura complessiva del testo, unico per i tre ordini di scuola, è molto valida. Viene favorita una progettazione che si sviluppi coerentemente dalla scuola dell’infanzia fino al termine del primo ciclo. Un’unica introduzione fa da sfondo pedagogico ai tre ordini di scuola; si privilegia la logica dei raggruppamenti (campi di esperienza e aree disciplinari) si indicano in termini molto chiari i traguardi da prendere come punti di riferimento per lo sviluppo delle competenze. Le discipline non vengono intese come territori chiusi.

Alla logica dei confini che delimitano, si preferisce quella dei sentieri che uniscono, che collegano. A questa esigenza risponde la scelta di presentare le discipline all’interno di tre grandi aree, così che meglio si possano valorizzare le interconnessioni interne all’area e tra le diverse aree.

Traguardi per lo sviluppo delle Competenze e Obiettivi di apprendimento.

Le Indicazioni definiscono le competenze chiave e gli obiettivi di apprendimento che tutte le scuole di un certo ordine e grado devono sforzarsi di perseguire. La lista degli obiettivi tiene conto degli orientamenti europei, ma è anche attenta ai criteri più significativi della nostra tradizione culturale. La didattica delle Indicazioni, senza trascurare una solida competenza strumentale, intende accrescere l’autonomia di pensiero, di studio e di apprendimento dell’alunno. C’è una profonda attenzione all’essenzialità, poiché non si vuole imporre alle scuole nessun carico cognitivo ma si vuole rispettare lo spazio di autonomia progettuale e didattica degli insegnanti.

Il curricolo diventa più snello e si privilegiano italiano, matematica, scienze, inglese.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Criteri metodologici e organizzativi.

Anche per quanto riguarda i riferimenti metodologici e organizzativi le nuove Indicazioni forniscono criteri, non soluzioni o ricette.

C’è un preciso orientamento in direzione di una scuola che sviluppi competenze; favorisca l’esplorazione e la sperimentazione, aiuti gli alunni a misurarsi con problemi e ad acquisire strategie, valorizzi le diversità, promuova la cooperazione, favorisca la riflessività, documenti i percorsi.

Agli insegnanti è affidato il grande compito del progettare, del valutare, di scegliere modelli progettuali e strumenti di lavoro.

Linguaggio.

Il linguaggio del testo è semplice, chiaro, familiare ai docenti e ai genitori.

Le scuole devono educare istruendo gli studenti e mettere al centro l’alunno – persona; non si deve perdere di vista la specificità di ciascun ragazzo.Le Indicazioni non propongono più l’aggregazione delle discipline in tre aree, ma sollecitano un’attenzione per le discipline.

ItalianoLe indicazioni di italiano propongono una più specifica definizione di obiettivi e traguardi relativi alle abilità linguistiche di base, comprese quelle lessicali, sintattiche, grammaticali.

Lingue comunitariePer la lingua straniera si rende più chiaro l’ancoraggio di traguardi e obiettivi al quadro europeo ( A1 per la lingua inglese nella scuola primaria, A2 per la lingua inglese nella scuola secondaria di primo grado, A1 per la lingua francese).

StoriaL’impostazione di storia conferma, con alcune precisazioni importanti, il percorso cronologico unico tra scuola primaria e secondaria di primo grado.

GeografiaLe indicazioni di geografia scelgono un approccio multilivello (dal locale al globale e viceversa) e interdisciplinare (incontro tra diversi saperi).

MatematicaLe indicazioni di matematica si presentano in forte continuità con le elaborazioni dei precedenti testi programmatici del 2004 e 2007.

ScienzeLe indicazioni di scienze insistono sull’approccio laboratoriale e sulla dimensione sperimentale.

MusicaLe indicazioni di musica tengono in equilibrio l’approccio alla pratica musicale, l’incontro con le dimensioni culturali della musica, la promozione della musica d’insieme e l’uso degli strumenti.

Arte e immaginePer arte e immagine si propone un più esplicito “passaggio” dalla semplice lettura e fruizione critica del messaggio visivo alla produzione e all’esperienza partecipata degli allievi.

34

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Scienze motorie e sportiveL’educazione motoria conferma la sua vocazione di disciplina che sviluppa le competenze motorie, la cura di sé e si offre come contesto di riferimento per tutte le altre discipline (“partire sempre dal corpo”).

TecnologiaLa tecnologia si riconferma come disciplina in equilibrio tra dimensioni operative, riflessione sugli oggetti e sui processi tecnologici, con un richiamo esplicito alle nuove tecnologie dell’informazione (TIC).

LE INNOVAZIONI

Con l’approvazione della legge n. 169 del 30 ottobre 2008 e con l’emanazione dell’ATTO DI INDIRIZZO dell’8 settembre 2009 la scuola vive un profondo processo di trasformazione.

Esame di Stato

35

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

PRIMO CICLO

3Scuola Secondaria

di primo grado2

1

5

Scuola primaria

4

32

1

SCUOLA DELL’INFANZIA

3

2

1

Valorizzazione delle famiglie, secondo il principio costituzionale di sussidiarietà.

Le famiglie, primo soggetto dell’educazione: sono responsabilizzate nel decidere gli anticipi di iscrizione sia alla scuola

dell’infanzia che alla scuola primaria;

hanno la responsabilità di scegliere i tempi educativi.

Valorizzazione della collegialità docente.

La collegialità è valorizzata non solo a livello di istituto, ma anche a livello di ogni équipe di docenti. L’équipe dei docenti è chiamata a progettare, sulla base delle Indicazioni per il curricolo e del POF, prevedendo attività educative e didattiche obbligatorie e opzionali/facoltative ( PON, Progetti…), in gruppo classe ma anche in gruppi di classe/interclasse di livello, di compito ed elettivi.

Valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) di istituto è chiamato a concretizzare le Indicazioni Nazionali 2012 sulla base delle esigenze educative del territorio.

L’orario scolastico previsto per il corrente anno scolastico è il seguente:

nella scuola primaria è di 27 ore settimanali per le classi prime, seconde, terze e quarte per un totale di 891ore annue; di 30 ore settimanali per le classi quinte, per un totale di 990 ore annue.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

nella scuola secondaria di 1° grado di Calimera e nella classe prima di Martignano è di 30 ore settimanali per un totale di 990 ore annue, nei corsi A e B; è di 33 ore settimanali nel corso C ad indirizzo musicale per un totale di 1089 ore annue,

nella scuola secondaria di 1° grado di Martignano, nelle classi seconda e terza organizzate a tempo prolungato, è di 36 ore settimanali, per un totale di 1176 ore annue. A Martignano, per le suddette classi, sono previsti due rientri pomeridiani nelle giornate di martedì e giovedì.

Valorizzazione della continuità verticale e orizzontale.

La continuità educativa, didattica ed organizzativa verticale (dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria alla scuola secondaria di I° grado) ed orizzontale (i collegamenti tra le scuole, le famiglie e il territorio) è condizione per un lavoro in rete fondato sulla reciprocità, sulla cooperazione e sulla condivisione. In questo contesto, ha particolare valore la nostra esperienza di Scuola Comprensiva.

Nuovi contenuti di insegnamento e attività di laboratorio.

Centralità dell’insegnamento dell’italiano e della matematica;

potenziamento dell’insegnamento delle scienze, della storia e della geografia;

valorizzazione delle scienze sociali e formazione alla cittadinanza attiva.

Valorizzazione della didattica laboratoriale.

Verranno valorizzati i momenti di attività didattica laboratoriale anche per gruppi classe o interclasse di livello, di compito o elettivi.

Inoltre, sarà promosso un insegnamento che connette in maniera ordinaria e sistematica teoria e pratica, conoscenze e comportamenti.

Organizzazione di una scuola attenta sia a sviluppare le relazioni tra le diverse discipline, sia a legare ciascuna di esse all’esperienza unitaria del bambino/ragazzo.

IL PROCESSO EDUCATIVOCULTURE - SCUOLE - PERSONE

VALORI BISOGNI RISPOSTE

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Livelli culturali e professionali adeguati ad un Paese europeo

Qualità del servizio; repertorio di apprendimenti

significativi: certificabilità delle

acquisizioni scolastiche.

Solida formazione di base; sistema di valutazione; formazione dei docenti; Indicazioni per il curricolo

(livelli essenziali di prestazione); definizione delle

competenze.

Cittadinanza europea Globalizzazione; tecnologie; lavoro.

Italiano, storia, geografia, matematica;

inglese e seconda lingua straniera (francese);

attività multimediali.

Persone Centralità

dell’educare

Successo scolastico per tutti;

talento e attitudini individuali;

eccellenza.

Educazione e istruzione; obiettivi formativi; sostegno educativo.

Classe: comunità colorata

Flessibilità organizzativa;

formulazione partecipata del-l’offerta educativa;

didattica coordinata e integrata.

Ridefinizione degli spazi d’ap-prendimento: aula e laboratori.

Centralità dell’alunno

Didattica su misura;

cultura della documentazione, della valutazione e dell’orien-tamento.

Valorizzazione delle persone;

continuità; programmazione

curricolare.

Responsabilità educativa Capitale

sociale

Autonomie territoriali;

autonomia scolastica;

sostegno alla genitorialità.

Quota regionale del curricolo;

diritto allo studio; contratto formativo e

P.O.F.; rendicontazione

documentata dei progressi dell’allievo.

IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano dell’Offerta Formativa non è solo il documento fondamentale del nostro Istituto, del quale illustra il progetto specifico e le linee distintive, ma è anche un’ipotesi complessiva di lavoro, un riferimento per l’interno (operatori scolastici) ed uno strumento conoscitivo, e per questo di partecipazione formativa, per l’esterno (famiglie, istituzioni locali,…). È sicuramente un documento

38

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

“forte”, un documento che, una volta approvato, “impegna” e vincola l’Istituto in un contratto con i ragazzi, con gli stessi insegnanti, con le famiglie, con il territorio. È in sostanza il frutto di una sostanziale condivisione, di una vera e propria appropriazione da parte delle componenti coinvolte.

Il Piano è impostato in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, ma assume un significato più pregnante nella misura in cui si rapporta alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico; per questo trova collocazione in una più complessiva programmazione territoriale dell’offerta formativa che concorda con Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio, in un vero e proprio patto educativo territoriale.

Per esigenze espositive, il piano contenuto nel presente documento riporta in sintesi le varie iniziative che compongono l’offerta formativa dell’Istituto. La progettazione integrale di tutte le iniziative è disponibile per la visione di chiunque presso la Segreteria dell’Istituto.

In sintonia con gli interventi legislativi, l’Istituto Comprensivo di Calimera - Martignano propone il seguente Piano di Offerta Formativa (P.O.F.) che darà sostanza concreta alla propria identità culturale e progettuale mediante la realizzazione dei seguenti obiettivi generali:

diffondere la cultura dell’autonomia;

definire forme possibili di organizzazione delle attività;

mirare ad un ampliamento dell’offerta formativa;

promuovere l’interazione e l’integrazione con il territorio e le famiglie.

Il P.O.F. di questo Istituto:

è formulato sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e valorizza le proposte dei genitori;

è coerente con gli obiettivi di apprendimento proposti dalle Indicazioni Nazionali 2012;

riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale”(D.P.R. 275/99);

determina il curricolo obbligatorio, integrando la quota definita a livello nazionale con la quota riservata alla regione Puglia e alla Scuola di Calimera – Martignano (insegnamento del griko);

precisa l’integrazione, la distribuzione e i tempi delle discipline e delle attività.

La costruzione del P.O.F. prevede le seguenti fasi:

Fase della produzione

Impostazione delle linee del nuovo P.O.F. da parte del gruppo di lavoro designato dal Dirigente Scolastico e dal Collegio dei Docenti;

elaborazione del testo definitivo del P.O.F. e analisi dei progetti;

stesura dei progetti attuativi del P.O.F.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Fase della legittimazione

Approvazione del P.O.F. e del Piano attuativo da parte del Collegio dei Docenti;

adozione del P.O.F. e del Piano attuativo da parte del Consiglio di Istituto.

Fase della pubblicizzazione

Diffusione del testo completo del P.O.F. agli Enti locali e agli altri enti e alle associazioni interessate;

consegna del testo completo del P.O.F. a tutti i plessi e a tutte le sezioni dell’Istituto Comprensivo Statale di Calimera – Martignano;

socializzazione alle famiglie degli alunni iscritti dei contenuti del P.O.F

Fase della realizzazione e del monitoraggio

Attuazione delle azioni contenute nel P.O.F. da parte della scuola, in tutte le sue articolazioni;

attività di verifica dei diversi aspetti del P.O.F. tramite gli strumenti ritenuti più idonei alla rilevazione.

Fase della valutazione globale e della riformulazione

Valutazione dei risultati raggiunti in relazione agli obiettivi fissati;

ricalibratura delle parti del P.O.F. che la richiedono;

integrazione al testo del P.O.F.

Il P.O.F. è integrato da altri documenti:

il Regolamento di Istituto;

la Carta dei Servizi;

l’organizzazione dei curricoli riferiti ai tre ordini di scuola;

le programmazioni dell’attività didattica;

i progetti;

il piano di aggiornamento del personale docente e non docente.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO

Il Regolamento di Istituto, si ispira ai seguenti principi:

collaborazione e fiducia; priorità della legge e dell’interesse pubblico rispetto all’interesse privato; rispetto dell’orario di lavoro; svolgimento dei propri compiti nel modo più semplice ed efficiente, nell’interesse dei fruitori

del servizio; assunzione delle responsabilità.

Il regolamento contiene una serie di norme affinché, attraverso il rispetto di un chiaro codice di comportamento, si possa instaurare una proficua collaborazione tra capo d’istituto, personale docente, personale non docente, alunni e famiglie. Del Regolamento interno fa parte il Regolamento di disciplina degli alunni. (in appendice)

LA CARTA DEI SERVIZI

La Carta dei servizi si ispira ai seguenti principi fondamentali:

Uguaglianza; Imparzialità e regolarità; Accoglienza e integrazione; Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza; Partecipazione, efficienza e trasparenza; Libertà di insegnamento; Aggiornamento del personale.

Il documento contiene, altresì, le informazioni essenziali in relazione all’area didattica, al contratto formativo, all’area dei servizi amministrativi, alle condizioni ambientali della Scuola, alle sue risorse, alle procedure per la valutazione di sistema.

L’Istituto Comprensivo di Calimera/Martignano è stato prescelto per la sperimentazione VALeS.VALeS è un progetto per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione esterna

della nostra scuola e del dirigente scolastico.Il Progetto VALeS si ispira alla dinamica accountability-improvement, inserendo la valutazione del

dirigente scolastico nel contesto della comunità professionale.

1. Finalità generali

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VALeS: Valutazione e Sviluppo Scuola

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

- Sperimentare un modello di valutazione della scuola e della dirigenza basato su criteri condivisi, trasparenti, efficaci e basati su indicatori ricavati da molteplici prospettive di osservazione.

- Diffondere una cultura della valutazione esterna e della rendicontazione finalizzata al miglioramento del servizio.

- Valorizzare il ruolo e la leadership del dirigente all’interno dell’autonomia scolastica e della comunità professionale.

- Indirizzare l’impiego delle risorse umane, finanziarie e strutturali messe a disposizione a livello nazionale ed europeo, per l’analisi delle effettive esigenze di miglioramento del servizio scolastico.

- Sperimentare il processo di valutazione delle scuole e della dirigenza finalizzato al miglioramento, così come definito nei recenti interventi legislativi che hanno ridisegnato il Sistema Nazionale di Valutazione.

2. Sintesi del percorso sperimentale

La nuova sperimentazione ha durata triennale ed è indirizzata alla valutazione complessiva delle scuole, con un focus specifico sulla valutazione del dirigente scolastico, all’interno di un disegno integrato fra piano di miglioramento della scuola e obiettivi assegnati alla dirigenza scolastica. Il progetto si colloca nella prospettiva di individuare un modello che prefiguri una valutazione organica di sistema, sulla base delle caratteristiche del Sistema Nazionale di Valutazione. Sono previsti i seguenti passaggi:

- un’analisi propedeutica della scuola mirata a identificare i punti di forza e di debolezza che saranno esplicitati in un Rapporto di Valutazione iniziale, in cui si individuano anche gli obiettivi di miglioramento;

- la progettazione e l’attuazione da parte della scuola di un piano di miglioramento;- il supporto alla definizione ed allo sviluppo del piano;- una valutazione finale rispetto all’attuazione del piano e ai risultati raggiunti.

Il processo di valutazione permetterà, inoltre, alla scuola di sviluppare la dimensione della “accountability”, attraverso la pubblicazione dei risultati della valutazione sul servizio “ Scuola in chiaro”, che punta alla condivisione e trasparenza dei dati, già attivato sul sito del Ministero.Per la valutazione della scuola la sperimentazione è orientata verso:

- la rilevazione degli apprendimenti attraverso prove standardizzate, il calcolo del valore aggiuntivo contestualizzato da parte dell’INValSI ed altri eventuali indicatori di out-come;

- la raccolta dei dati strutturali della singola scuola presenti nel Sistema Informativo del MIUR, integrati e aggiornati con ulteriori informazioni sull’offerta formativa messe a disposizione dalle stesse scuole, andando a costituire una Carta di identità dell’istituto scolastico, secondo modalità simili all’iniziativa “Scuola in chiaro”.

- l’analisi valutativa del contesto scolastico, effettuata da parte di nuclei di osservatori esterni coordinati da ispettori, a partire dai dati strutturali della Carta di identità, attraverso opportuni indicatori e adeguati protocolli di osservazione realizzati con la collaborazione dell’INVALSI;

- piano di miglioramento progettato dalle scuole, adeguatamente supportato dall’INDIRE, oltre che da Università o altre risorse professionali presenti sul territorio;

- una valutazione finale dell’intero percorso effettuato e pubblicazione dei risultati sul servizio “Scuola in chiaro”, ai fini della trasparenza e della “accountability”.

Schema di sintesi

1.Carta d’identità Dati strutturali forniti dal MIUR con integrazioni di dati da parte degli Istituti Scolastici.

2.Misurazione degli

42

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Analisi

apprendimenti e calcolo del valore aggiunto contestuale

INVALSI in collaborazione con le scuole.

3.Visite nelle scuole da parte dei nuclei di valutazione esterni

Osservazioni, interviste,questionari condotti nella scuola dai nuclei di valutazione esterni (Ispettori ed Esperti dei processi di valutazione) formati all’utilizzi di strumenti e procedure a cura dell’ INVALSI.

4.Rapporto di valutazione iniziale

Analisi dei punti di forza e di criticità da parte dei nuclei di valutazione esterni con l’individuazione degli obiettivi di miglioramento per tutta la comunità professionale.

Miglioramento

5.Piano di miglioramento della scuola e della dirigenza scolastica.

Declinazione degli obiettivi in un piano di miglioramento complessivo che coinvolge, a vari livelli e con varie modalità di intervento, la comunità professionale, il dirigente scolastico e i vari portatori di interessi.

6.Azioni di sostegno Sviluppo del piano di miglioramento e sostegno alla realizzazione da parte dell’INDIRE, delle Università o di altre risorse professionali del territorio.

Valutazione

7.Risultati Individuazione dei risultati raggiunti con riferimento agli indicatori e agli obiettivi di miglioramento precedentemente definiti.

8.Rapporto di valutazione finale

Presentazione del rapporto di valutazione finale alla comunità scolastica e al Direttore dell’USR.

9.Valutazione della dirigenza scolastica

Valutazione finale della dirigenza da parte del Direttore dell’USR.

10.Pubblicazione dei risultati sul servizio “Scuola in Chiaro”

Trasparenza e rendicontazione dei risultati della valutazione da parte della scuole coinvolte sul servizio “Scuola in chiaro” già attivato sul sito MIUR.

3. Destinatari

La sperimentazione VALeS intende essere una vera e propria ricerca partecipata, con un accompagnamento e un monitoraggio continuo. Infatti alle scuole non verrà chiesto di applicare degli strumenti di miglioramento predefiniti ma, in modo più impegnativo, di contribuire alla loro elaborazione e alla regolazione dello stesso sistema. In questo modo potrà essere garantita una maggiore flessibilità nell’attuazione del progetto. Inoltre, il percorso sperimentale di valutazione sarà sottoposto al monitoraggio e alla lettura attenta dell’OCSE, che potrà attestare la validità delle azioni messe in campo, in un quadro di confronto europeo e internazionale.Per le scuole partecipanti è previsto un finanziamento a partire da un minimo di € 10.000 fino a un massimo di € 20.000 comprensivo delle spese di funzionamento, degli oneri per sostenere il piano di miglioramento e del riconoscimento per il maggior impegno profuso dalla comunità professionale nel partecipare al processo di valutazione.

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia Statale di Calimera e di Martignano si è sempre distinta per una buona

cultura pedagogica ed uno spessore etico che si realizzano in:

attenzione ai bambini e ai loro diritti;

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

curricolo orientato alla cura e all’apprendimento, senza sbilanciamenti a danno del benessere

complessivo;

progetto e identità curricolare;

cura della professionalità e della formazione continua;

forte impegno per la dimensione ludica del lavoro scolastico;

scommessa a sostegno della creatività: invenzione, gioco, fantasia, domande, esperienze molteplici,

giochi di parole, uso di linguaggi legati al curricolo con i suoi campi di esperienza;

arricchimento dell’offerta curricolare;

apprendimento della lingua Inglese e della lingua Grika;

innovazione e sperimentazione (ASCANIO, ALICE, O.R.ME; Indicazioni Nazionali 2012).

La Scuola dell’Infanzia aiuta tutti i bambini a consolidare l’identità, favorire la promozione delle

competenze e a vivere la cittadinanza.

Il modello pedagogico della Scuola dell’Infanzia di Calimera e di Martignano (curricolo implicito ed

esplicito, tempi, attività formative, apertura ai genitori) consente di costruire intorno a ciascun

bambino una “storia” di educazione e di istruzione.

E… “educare è un verbo delicato; deve essere sostenuto da progetti condivisi, in cui adulti e bambini

siano protagonisti e riconoscano il proprio personale contributo alla crescita di tutti”.

L’organizzazione prevede la compresenza degli insegnanti nella fascia centrale della giornata ed

essa viene utilizzata per svolgere attività con piccoli gruppi e percorsi individualizzati.

Nell’ambito scolastico sono presenti anche:

2 insegnanti di sostegno che seguono i bambini in difficoltà;

1 insegnante di Religione Cattolica.

L’insegnamento della Religione Cattolica viene proposto in orario antimeridiano o pomeridiano.

La Scuola si impegna a garantire, nel limite delle risorse disponibili, l’insegnamento della lingua

straniera (Inglese) nell’ambito del curricolo formativo elaborato per i bambini di quattro e cinque anni.

Presso la Scuola dell’Infanzia di Calimera e Martignano è stato approvato un progetto di

sperimentazione che prevede anche la frequenza dei bambini nati dal 1 gennaio al 30 aprile 2010

(anticipo), a partire dal giorno 14 gennaio 2013.

Il bambino che esce dalla scuola dell’infanzia è “competente “ perché:

“… ha messo le mani sulla terra, l’ha osservata e si è fatto un’idea di essa, ha annusato i fiori, li ha

sfiorati e strappati e ha espresso curiosità ottenendo informazioni; ha ascoltato le storie lette ed ha

scoperto il piacere della narrazione e il valore dei segni grafici; giocando ha condiviso, si è strattonato

con altri, ha imparato a negoziare e ha fatto sue le dinamiche sociali; ha provato paura, rabbia, gioia;

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

ha conosciuto le emozioni dentro di lui e ne ha fatto pennarelli per colorare le sue esperienze, si è

visto perduto-abbandonato ed ha sperimentato la rassicurazione per affrontare nuove esperienze, ha

provato il dispiacere di separarsi per ritrovare e ritrovarsi protagonista di legami affettivi importanti.”

(Paola Vassuri)

LA SCUOLA PRIMARIA

Nella Scuola Primaria il percorso didattico si articola a partire dalle aree di apprendimento della scuola dell’infanzia per condurre gli alunni ad apprendere i modi di operare che caratterizzano le singole discipline, in continuità verticale con la Scuola Secondaria di 1° grado.

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Le esigenze formative fanno riferimento alla necessità di: sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati; integrare il curricolo tradizionale con attività che promuovano la pratica di linguaggi diversificati

(musicale - teatrale - ecc.); disporre di adeguati momenti e spazi dedicati all'attività fisica e motoria; disporre di momenti specifici per l'attività individualizzata e di recupero; praticare un primo approccio significativo alle tecnologie informatiche; apprendere le basi di una seconda lingua.

Le classi prime, seconde, terze e quarte di Scuola Primaria hanno un tempo scuola di 27 ore settimanali, mentre le classi quinte hanno un tempo scuola di 30 ore settimanali; il tempo-scuola è organizzato in 6 mattine, da lunedì a sabato: dalle ore 8,30 alle ore 13,00 per prime, seconde, terze e quarte, e dalle ore 8,30 alle 13,30 per le quinte. L’accoglienza degli alunni avviene dalle ore 8,25 alle ore 8,30.

Monte ore disciplinare stabilito dal Collegio dei docenti

Discipline Classe prima

Classe seconda

Classe terza

Classe quarta

Classe quinta

Italiano 8 7 7 7 7Storia/citt. Cost. 2 2 2 2 2Geografia 1 1 1 1 2Matematica 6 6 6 6 6Scienze 2 2 2 2 2Corpo movimento sport

2 2 2 2 2Arte e immagine 2 2 1 1 1Musica 1 1 1 1 1Inglese 1 2 3 3 3Religione 2 2 2 2 2

Multimedialità - - - - 1LARSA - - - - 1Totale 27 27 27 27 30Totale annuo 891 891 891 891 990

Il Collegio dei Docenti sottolinea l’importanza formativa di tutte le discipline e il rispetto dei tempi assegnati a ciascuna di esse.

Il monte-ore settimanale indicato nella tabella non va comunque inteso in modo rigido in quanto esigenze ambientali od organizzative possono suggerire adeguamenti e correzioni.Alcune attività possono richiedere una intensificazione in determinati momenti dell’anno; analogamente possono essere opportune riduzioni orarie di alcune discipline in relazione ad assenze diffuse degli alunni. Le compensazioni temporali devono comunque consentire di assegnare a ciascuna disciplina un numero di ore annuali congruo e tendenzialmente pari ai valori della tabella moltiplicati per 33.

Per favorire la motivazione e la partecipazione degli alunni alle attività e per garantire diverse forme e metodologie più qualificate di insegnamento-apprendimento, è garantita un’alternanza equilibrata dei docenti, delle attività e delle discipline, nell’arco della giornata, della settimana e dell’anno scolastico.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Per consolidare gli apprendimenti e per avviare progressivamente l’autonomia nello studio, è prevista l’assegnazione di compiti da svolgere a casa; la tipologia e la qualità di questi ultimi vengono concordate dagli insegnanti dell’équipe pedagogica (gruppo di docenti che opera su una classe), tenuta presente la necessità di rispettare ragionevoli tempi di impegno degli alunni, assicurando il tempo da dedicare anche al gioco e ad altre attività.

Per ogni classe è costituito un team di programmazione formato dai docenti che a qualunque titolo operano nella classe stessa. I docenti che operano su più classi, i docenti di sostegno e i docenti specializzati di lingua straniera partecipano alle riunioni di programmazione secondo un calendario che consenta periodicamente la loro presenza nei diversi team.

La contemporaneità

Le ore di contemporaneità tra docenti curriculari sono state ridotte, come da disposizioni legislative vigenti.Nelle ore di insegnamento della lingua straniera affidata ad insegnanti specialisti l’insegnante di classe è impiegata per attività di supplenza.Nel caso in cui nell’orario di disponibilità per le supplenze, non vi siano necessità in tal senso, i docenti utilizzano le ore di disponibilità per attività di recupero e di intervento individualizzato, già programmate dal team docente.

LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’offerta formativa della Scuola Secondaria di primo grado, in continuità con la Scuola Primaria, è organizzata in tempi diversi.

Tutte le classi sono interessate alle innovazioni previste dalle leggi 53/2003 e 169/2008.Il monte annuale obbligatorio, per trasformare in competenze personali degli alunni gli obiettivi

generali del processo formativo e gli obiettivi specifici di apprendimento delle singole discipline, è il seguente:

Aree disciplinari

InsegnamentiOre settimanali Ore annue

Oresettimanali

Ore annue

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Calimera CalimeraMartignano Martignano

Corso A-B/Classe prima Martignano

Corso CCorso A-B/

Classe prima Martignano

Corso C Classi 2 e 3 Martignano

AreaLinguistico-

artistico-espressiva

Italiano 6 6 198 198 8 258Inglese 3 3 99 99 3 992° Lingua comunitaria (Francese)

2 2 66 66 2 66

Musica 2 2 66 66 2 66Arte e immagine 2 2 66 66 2 66Scienze motorie 2 2 66 66 2 66

Areastorico-

geografica

Storia 2 2 33 33 3 66Approfondimento di materie letterarie

1 1 33 33 1 33

Geografia 1 1 33 33 2 66

Areamatematico-scientifico-tecnologica

Matematica 4 4 132 132 5 159Scienze naturali e sperimentali 2 2 66 66 3 99

Tecnologia 2 2 66 66 2 66

Strumento musicale

Chitarra; Flauto;Pianoforte;Violino

3 99

Religione 1 1 33 33 1 33Totale 30 33 990 1089 36 1176

Agli alunni con disabilità è assicurato un docente di sostegno per un numero settimanale di ore di lezione correlato alle loro necessità formative.

Il tempo prolungato, articolato in 36 ore settimanali, è attivato nella classe seconda e nella classe terza del corso A di Martignano, con due rientri settimanali, il martedì e giovedì,dalle ore 15.15 alle ore 17.15.

Il modulo organizzativo prevede interventi sistematici realizzati sia attraverso l’ampliamento dell’offerta formativa, sia attraverso l’adozione di una didattica prevalentemente laboratoriale che, utilizzando i tempi e le risorse professionali disponibili, propone interventi mirati di insegnamento a gruppi di apprendimento variabili.

Nella sede di Calimera sono previsti rientri pomeridiani per lo studio dello strumento musicale. Le lezioni individuali di strumento sono effettuate in due pomeriggi non consecutivi. Ogni ora di lezione comprende ½ ora di ascolto partecipato e ½ ora di pratica strumentale. È attivato l’insegnamento dei seguenti strumenti: pianoforte, chitarra, flauto e violino.

L’iscrizione nelle classi con lezioni di strumento musicale avviene, a domanda, dopo aver sostenuto un semplice esame attitudinale e nel limite dei posti disponibili per ogni strumento, sulla base

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

dell’apposita graduatoria stilata, avuto riguardo anche del numero complessivo degli alunni della classe.

È previsto anche lo studio del latino nelle ore curriculari.

IL CURRICOLO FACOLTATIVO

Il curricolo facoltativo si sviluppa come curricolo aggiuntivo, flessibile e modulare che, pur non prescindendo da contenuti, saperi, apprendimenti già acquisiti nei percorsi sopra analizzati, permette la concretizzazione di una gamma di obiettivi aggiuntivi che vanno ad arricchire la sfera delle conoscenze e delle competenze. In questo ambito si collocano pertanto i progetti di arricchimento dell’offerta formativa che, sia con interventi compensativi che integrativi, costituiscono la programmazione extracurricolare. Tali progetti possono essere espletati per gruppi e tempi di apprendimento variabili in aggiunta alle ore settimanali di insegnamento del curricolo obbligatorio o integrato.

.

LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

La programmazione didattica è elaborata all’inizio dell’anno scolastico dai docenti della scuola dell’infanzia, riuniti collegialmente e per sezioni; dai docenti della scuola primaria, riuniti collegialmente, per interclasse, per competenze disciplinari e per team, per 66 ore annue; dai docenti della scuola secondaria di primo grado, riuniti collegialmente, per dipartimento e per consigli di classe. Viene verificata periodicamente durante l’anno.

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In particolare la programmazione didattica si sviluppa per unità di apprendimento traversali e disciplinari.

Risponde ai seguenti criteri:

Flessibilità, corresponsabilità, modularità (Organizzazione)

Intenzionalità, processualità, pluralità (Progettualità)

Complessità, complementarità, trasversalità (Collegialità)

Individualizzazione, integrazione, operatività (Metodologia)

Processo, progresso, prodotto (Valutazione)

Dieci tesi per progettare in educazione.

1. Al processo educativo attiene un atto progettuale ricorrente, di natura pedagogica, come espressione del senso e della direzionalità per esso ipotizzati.

2. In considerazione dei diversi stili di apprendimento, della pluralità delle intelligenze, delle differenti esperienze e delle personali condizioni emotive-affettive, la progettazione privilegia percorsi plastici, contestuali e motivati, pertanto non regolati da rapporti rigidamente gerarchici, tassonomici e lineari.

3. I comportamenti e gli apprendimenti esprimono le risorse logiche, creative, intuitive ed esperenziali di ogni singolo allievo e sono solo parzialmente apprezzabili con misure e test. Si riconosce pertanto l’asimmetria tra insegnamento e apprendimento, quindi la non diretta corrispondenza tra requisiti, competenze e verifiche.

4. La progettazione educativa inserisce la completa personalità degli allievi, nelle varie funzioni che la compongono (motoria, emotiva, affettiva, intellettiva, linguistica, sociale, operativa), assumendo una visione ecologica del soggetto.

5. Il progetto educativo riconosce particolare rilievo alla soggettualità degli allievi, dei docenti e delle situazioni. La conseguente individualizzazione dell’insegnamento implica dunque l’adattamento del curricolo agli specifici contesti operativi.

6. L’atto progettuale considera l’interezza del fenomeno formativo, le possibili sinergie didattiche ed organizzative, le risorse e le scelte; pertanto ha natura curricolare.

7. Le differenze e le diversità individuali, sia culturali che evolutive, rappresentano una risorsa per la progettazione. In questa prospettiva spetta alla valutazione una funzione conoscitiva dello sviluppo dell’individuo e non classificatoria delle sue competenze.

8. Richiedono una specifica attenzione, in sede di progettazione personalizzata, le situazioni di disagio, svantaggio, disabilità, patologia.

9. Il progetto educativo valorizza le scelte e le attitudini dei docenti, ne favorisce l’autonomia culturale e professionale e consente l’esplicazione di personali stili educativi.

10. L’attività progettuale si esercita a diversi livelli (da quelli organizzativi a quelli più immediatamente didattici), nel rapporto tra scelte individuali e collegiali, nel quadro delle finalità istituzionali e dei valori educativi universalmente condivisi.

LE UNITÀ DI APPRENDIMENTO TRASVERSALIScuola dell’infanzia – Scuola Primaria

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Unità diapprendimento 1 IO E GLI ALTRI

Obiettivo formativo

Prendere coscienza della propria identità, valorizzando l’autostima, la fiducia, l’intraprendenza e la collaborazione, per una sempre più positiva e concreta collocazione nella comunità di appartenenza.

Organizzzione

Spazi Aula, laboratori, palestra.

Tempi Quadro orario dei campi di esperienza, delle aree disciplinari, delle attività e dei laboratori.

Didattica attività frontale, fondata su un’azione unitaria ed omogenea; attività laboratoriale, strutturata in una dimensione di trasversalità e di

orizzontalità.

Metodologia

Le attività didattiche saranno improntate su una metodologia di ricerca, fondata sul fare, sull’esplorare e sul costruire, al fine di: favorire momenti di riflessione sull’esperienza diretta, i vissuti, il sé corporeo,

le relazioni col proprio ambiente di vita nei suoi molteplici aspetti e contesti; avviare una graduale percezione di sé e della propria identità; gestire le proprie capacità, valorizzando ciò che si ritiene significativo di se

stessi e impegnandosi a migliorare i propri punti di debolezza attraverso: un approccio sereno, piacevole, gratificante e significativo alle attività

didattiche; il rispetto dei tempi, dei ritmi e degli stili cognitivi di ciascuno.

Competenze per la vita

Conoscere se stesso e gli altri; identificare i gruppi sociali di appartenenza; operare un progressivo autocontrollo delle condotte socio-affettive ed emotive; stare bene con se stessi; instaurare e mantenere rapporti interpersonali significativi con coetanei ed

adulti; riconoscere regole e norme dei gruppi sociali di appartenenza per imparare a

rispettarle; sapersi disporre all’ascolto e alla comunicazione; accettare e condividere le decisioni assunte dalla maggioranza; considerare l’altro e riconoscere la diversità come valore; riconoscersi come l’insieme di più componenti: fisiche, psicologiche, affettive,

relazionali e intellettuali ed essere consapevoli della loro interdipendenza; comunicare ed esprimersi attraverso tutti i tipi di linguaggio: verbale, corporeo,

iconico, musicale ecc.; lavorare in gruppo in modo cooperativo, dimostrando di saper ascoltare e

proporre iniziative costruttive; valorizzare le risorse culturali e strumentali offerte dal territorio (scuola, paese)

e dalle strutture in esso operanti.

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Unità diapprendimento 2 IO CON GLI ALTRI NEL MONDO

Obiettivo formativoRafforzare l’identità e l’autonomia per divenire soggetti liberi e criticamente vigili, capaci di confrontarsi con gli altri, collaborare, condividere e contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore.

Organizzzione

Spazi Aula, laboratori, palestra.

Tempi Quadro orario dei campi di esperienza, delle aree disciplinari, delle attività e dei laboratori.

Didattica attività frontale, fondata su un’azione unitaria ed omogenea; attività laboratoriale, strutturata in una dimensione di trasversalità e di

orizzontalità.

Metodologia

L’attività didattica prenderà avvio dall’esperienza dell’alunno, da ciò che è vicino a lui nel tempo e nello spazio e sarà orientata verso la riflessione sulla relazione tra il sé e gli altri, al fine di: scoprire la complessità delle relazioni umane; conoscersi come protagonista in una varietà di contesti; diversificare i rapporti di interazione a seconda dei ruoli e dei contesti; rispettare l’altro, privilegiando una prospettiva interculturale, attraverso:

la creazione e il sostegno della cultura dell’accoglienza; la promozione di esperienze utili e significative; lo sviluppo progressivo delle competenze.

Competenze per la vita

Costruire una positiva immagine di sé, ampliandone la fiducia con l’utilizzo delle risorse cognitive via via acquisite;

gestire e utilizzare le proprie risorse cognitive per sostenere il proprio pensiero, nonché trasformarlo in azioni;

decodificare e criticare argomentazioni e discorsi per dare significato alle proprie esperienze e difendersi da messaggi talvolta truccati in termini di valori e verità;

prevenire e contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture;

promuovere il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggetti appartenenti a culture diverse;

interagire con gli altri dimostrandosi disponibili all’ascolto, alla critica, alla tolleranza, al rispetto, all’amicizia, alla cooperazione;

essere consapevoli della diversità delle situazioni comunicative per riconoscere somiglianze e differenze;

utilizzare una varietà di codici e tecniche per differenziare la propria comunicazione;

proiettarsi nello spazio sempre più esteso della comunicazione e dell’interscambio: assicurando l’apprendimento e l’uso di un inglese essenziale; utilizzando i diversi tipi di tecnologia di uso comune ed informativo per operare

col computer.

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Unità diapprendimento 3 IO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO

Obiettivo formativoAmpliare il punto di vista su di sé e sulla propria collocazione nel mondo, per accrescere la capacità di un orientamento, sempre più abile ed efficace, nel mondo fisico, umano, sociale, materiale e nel tempo, nello spazio, nelle relazioni.

Organizzzione

Spazi Aula, laboratori, palestra.

Tempi Quadro orario dei campi di esperienza, delle aree disciplinari, delle attività e dei laboratori.

Didattica attività frontale, fondata su un’azione unitaria ed omogenea; attività laboratoriale, strutturata in una dimensione di trasversalità e di

orizzontalità.

Metodologia

Le attività didattiche partiranno dall’esperienza diretta, dalla memoria e dal vissuto del bambino, al fine di: individuare i diversi aspetti della realtà fisica, umana, sociale e materiale; cogliere l’interdipendenza fra uomo e natura; rilevare, conoscere, interpretare, assimilare e utilizzare le risorse del

proprio territorio; orientarsi in una realtà sempre più ampia; adattarsi positivamente e costruttivamente alle situazioni di cambiamento,

attraverso: la metodologia della ricerca e della problematizzazione; il fare, l’esplorare e il costruire.

Competenze per la vita

Cogliere le relazioni tra sé e l’ambiente; interpretare il territorio nelle sue diverse componenti fisiche e antropiche; assumere un corretto atteggiamento verso gli esseri viventi, le strutture, i

servizi di pubblica utilità e favorire la partecipazione al bene comune; padroneggiare abilità operative e modalità di indagine; orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi; ricostruire il passato partendo dal presente; orientarsi e collocare nello spazio fatti ed eventi; realizzare esperienze concrete ed operative di indagine scientifica per

riconoscere ed interpretare fenomeni naturali; esercitare le proprie abilità in compiti significativi e adeguati alle varie

situazioni, utilizzando la pluralità di codici e linguaggi in modo creativo, originale e personale;

accettare e rispettare se stessi e l’altro, privilegiando la prospettiva interculturale;

essere aperto al confronto con l’altro e alla riflessione sul proprio porsi all’interno dei contesti di convivenza;

promuovere il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggetti appartenenti a culture diverse;

utilizzare forme di comunicazione e di interscambio, funzionali alla prospettiva intercultuale: uso di un inglese essenziale; utilizzo del computer, ecc.

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Unità diapprendimento 4 IO APPRENDO E OPERO CON CONTINUITÀ

Obiettivo formativoSviluppare il desiderio di apprendere con continuità, al fine di conseguire le abilità e le competenze necessarie per leggere e governare la realtà ed eventualmente modificarla.

Organizzzione

Spazi Aula, laboratori, palestra.

Tempi Quadro orario dei campi di esperienza, delle aree disciplinari, delle attività e dei laboratori.

Didattica attività frontale, fondata su un’azione unitaria ed omogenea; attività laboratoriale, strutturata in una dimensione di trasversalità e di

orizzontalità.

Metodologia

L’alunno verrà sollecitato a: acquisire e padroneggiare una varietà di linguaggi e codici; impadronirsi e usare gli strumenti cognitivi per decodificare e codificare

la realtà; conoscere e saper applicare attività di analisi e di sintesi; acquisire procedure, metodi e atteggiamenti che favoriscano lo sviluppo di

competenze trasferibili in ogni contesto; operare in situazioni che richiedano un percorso di ricerca e di

esplorazione, attraverso una metodologia attiva, fondata su: gradualità; ciclicità; approccio alla problematizzazione, alla ricerca di soluzioni, alla verifica.

Competenze per la vita

Promuovere lo sviluppo sinergico delle funzioni motorie senso-percettive e cognitive per il raggiungimento di un equilibrio attivo e dinamico;

Riconoscere e attuare gli usi funzionali più diversificati delle lingue (dialetto, griko, italiano, inglese, francese), nella forma parlata e scritta, familiarizzando con i diversi generi di discorso;

comunicare correttamente in lingua nazionale a tutti i livelli, dai più informali ai più elaborati;

analizzare ed interpretare situazioni problematiche, sostenere procedure e strategie risolutive sollecitando il piacere di matematizzare;

usare il numero per manipolare, raggruppare, confrontare, contare, numerare, comporre, scomporre, ordinare, rappresentare, operare, classificare;

schematizzare fatti e fenomeni della realtà, operando con numeri, figure, grandezze, misure e grafici;

utilizzare in ogni contesto abilità di lettura, ascolto, fruizione e produzione; sviluppare il pensiero logico nei suoi vari aspetti; contestualizzare le conoscenze nel proprio vissuto per rielaborarle ed operare

collegamenti interdisciplinari; esercitare le proprie abilità in compiti significativi e adeguati alle varie

situazioni, utilizzando la pluralità di codici e linguaggi in modo creativo, originale e personale;

impegnarsi e partecipare costruttivamente in ogni situazione operativa che consenta di utilizzare il proprio sapere in modo competente;

attivare un’autonomia operativa sul piano dell’impegno, della responsabilità, dell’organizzazione per pervenire ad una gestione autonoma e personale degli strumenti culturali.

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FINALITÀ EDUCATIVEScuola Secondaria di I grado

Formazione dell’uomo e del cittadino

Sviluppo del senso di responsabilità, dello spirito di collaborazione, delle abilità di autoaffermazione e di autosufficienza;

Miglioramento del grado di autonomia e di autocontrollo;

Accrescimento della fiducia di sé;

Confronto con gli altri sul piano delle idee e delle proposte.

Una più matura conoscenza di sé anche ai fini dell’orientamento

Sviluppo delle abilità comportamentali e relazionali: attenzione, impegno, metodo di studio, socializzazione (saper stare con gli altri: apprendere regole e comportamenti sociali);

Acquisizione di un sufficiente livello critico nell’analisi di sé.

Visione chiara e approfondita della realtà sociale

Acquisizione di un sufficiente livello critico nell’analisi della realtà esterna;

Conoscenza dell’ambiente esterno – osservazione, interpretazione e conoscenza del territorio e della sua trasformazione rispetto al passato soprattutto in campo economico e produttivo;

Analisi approfondita sui mestieri, sulle professioni e sulle opportunità lavorative;

Distinzione dei fatti, delle opinioni e della ricostruzioni dei fatti stessi condotta da testimoni.

Raggiungimento di una preparazione culturale di base propria di una scuola secondaria di primo grado, tale da costituire il presupposto indispensabile per ogni ulteriore impegno scolastico

Sviluppo di interessi o di curiosità individuali o di gruppo;

Motivazione allo studio;

Sviluppo delle attitudini, consolidamento o recupero delle conoscenze;

Acquisizione di un metodo di studio razionale;

Applicazione del metodo scientifico (osservazione, ipotesi, verifica, conclusioni; nella ricerca: raccolta di materiale, analisi critica, sintesi o conclusioni);

Esprimere lo stesso fatto o fenomeno attraverso vari linguaggi.

OBIETTIVI FORMATIVI

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AREA DELLA CONOSCENZA DI SÉ

Identità

Rafforzare la propria identità attraverso processi mentali propri e autonomi.Gestire la propria irrequietezza emotiva ed intellettuale attraverso strategie di autocontrollo.Essere disponibili al dialogo, alla collaborazione, all’aiuto reciproco.Scoprire la necessità dell’ascolto, del rispetto, della tolleranza.Conoscere e rispettare le regole.Maturare responsabilità personale e senso del dovere.Riflettere sulle proprie esperienze e su quelle testimoniate dai grandi personaggi dell’arte poetica, letteraria, musicale, pittorica, …

Relazione con gli altri

Imparare ad interagire con coetanei, adulti vicini e lontani, distinguendo tra modelli positivi e negativiAccettare la diversità di idee e sapersi confrontare per arricchirsi. Esporre con convinzione e testimoniarle concretamente.

OrientamentoConoscere le proprie capacità e i propri limiti.Dimostrare disponibilità e pensare al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale, professionale.

AREA DELLA CONVIVENZA CIVILE E DEMOCRATICA

Educazione alla

Cittadinanza e Costituzione

Essere consapevole della dicotomia diritto/dovere.

Conoscere l’organizzazione costituzionale e amministrativa della Repubblica Italiana.Rispettare, interagire e collaborare con gli altri.

Conoscere e rispettare i principi di sicurezza stradale in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo.Conoscere e comprendere l’importanza di codici e regolamenti.

Conoscere ed apprezzare la bellezze e le risorse del proprio territorio.

Individuare e analizzare le maggiori problematiche dell’ambiente in cui si vive.

Elaborare ipotesi di soluzione ai problemi e analizzare l’efficacia degli interventi delle istituzioni.Rispettare ed aver cura dell’ambiente.

Conoscere e adottare comportamenti sani e corretti per la propria e altrui salute.Conoscere i primi elementi di pronto soccorso.Mettere in atto comportamenti adeguati ed efficaci per la sicurezza ambientale o personale.Riconoscere in situazioni concrete gli effetti del rapporto alimentazione-benessere.Individuare i problemi legati ad una errata alimentazione.Approfondire la conoscenza del sé.Rafforzare l’autostima riscoprendo la prospettiva evolutiva dell’errore. Diventare sempre più consapevole dei cambiamenti legati all’età.Saper stabilire rapporti interpersonali positivi con coetanei e adulti.Individuare modalità relazionali da attivare con persone di sesso diverso, sforzandosi di correggere eventuali inadeguatezze.

AREA DEGLI STRUMENTI CULTURALI

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Conoscere i vari contenuti disciplinari, tecniche e strumenti.

Osservare, analizzare, descrivere, comunicare attraverso vari linguaggi.

Radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle proprie effettive capacità.

Maturare un metodo di studio efficace al fine di agire, secondo il proprio stile cognitivo, in maniera matura e responsabile.

Promuovere processi formativi significativi, mirati all’educazione integrale della persona.

Nello specifico, l’alunno, in uscita, deve aver maturato le seguenti competenze:

Area I

linguistico-artistico-

espressiva

Conosce e utilizza tecniche differenziate di lettura silenziosa dei testi e legge correttamente, ad alta voce, testi noti e non noti di semplice dettato.

Usa un vocabolario attivo e passivo adeguato agli scambi sociali e culturali.

Comprende messaggi orali e visivi intuendone gli aspetti impliciti.

Nell’orale e nello scritto è in grado di produrre testi brevi, ragionevolmente ben costruiti (sia a livello linguistico sia di costruzione dell’informazione) e adatti alle varie situazioni interattive.

Ha un’idea precisa della natura e della funzione delle parole (analisi grammaticale) e della struttura della frase semplice e complessa (analisi logica e periodale).

Riesce a percepire come una frase produca un significato e lo configuri dal punto di vista della comunicazione.

Riconosce le principali caratteristiche linguistiche e comunicative di testi diversi.

Si serve dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche ecc.).

Conosce elementi della storia della lingua italiana e dei rapporti tra italiano, i dialetti e le principali lingue europee.

Sa orientarsi entro i principali generi letterari antichi e moderni (fiabe - miti - leggende - poemi - poesia lirica ed epica - teatro - racconti - romanzi ecc.) e comincia a sviluppare il gusto per l’opera d’arte verbale.

Conosce e pratica funzionalmente la lingua inglese a livello di base A2 del Quadro Comune di Riferimento Europeo, da principiante, una seconda lingua comunitaria.

Legge quotidiani e ascolta telegiornali, confrontandosi con le opinioni che esprimono.

Sa leggere un’opera d’arte e sa collocarla nelle sue fondamentali classificazioni storiche.

Conosce, legge e comprende il linguaggio espressivo musicale nelle sue diverse forme.

Pratica il linguaggio musicale attraverso uno strumento o attraverso il canto con la scelta di repertori senza preclusioni di generi.

Conosce il proprio corpo e il suo funzionamento.

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Padroneggia le conoscenze e le abilità che consentono, mediante l’esercizio fisico - la pratica sportiva individuale e di squadra - l’attività motoria espressiva, un armonico ed equilibrato sviluppo della propria persona.

Impara, attraverso la pratica sportiva, a relazionarsi e coordinarsi con gli altri, rispettando le regole stabilite e riconoscendo l’importanza dell’impegno e del sacrificio individuale.

Area II

storico-sociale-

geografica

Sa orientarsi nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi fra realtà geografiche e storiche diverse, per comprendere, da un lato, le caratteristiche specifiche della civiltà europea e, dall’altro, le somiglianze e le differenze tra la nostra e le altre civiltà del mondo.

Sa collocare, in questo quadro, i tratti spaziali, temporali e culturali dell’identità nazionale e delle identità regionali e comunali di appartenenza.

Conosce la Costituzione Italiana.

Sa agire rispettando consapevolmente norme e regolamenti.

Osserva la realtà per riconoscervi relazioni e modificazioni nel tempo e nello spazio.

Giunge alla descrizione-rappresentazione di fenomeni anche complessi in diversi modi (disegni - descrizione orale e scritta - simboli - tabelle - carte - mappe - diagrammi e grafici).

Esplora e comprende gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano inteso come sistema ecologico.

Conosce la geografia fisica della Terra e il significato dei principali fenomeni naturali.

Area III

matematico-scientifico-tecnologica

Esegue operazioni aritmetiche per iscritto e con strumenti di calcolo.

Legge dati rappresentati in vario modo, misura una grandezza, calcola una probabilità, risolve semplici problemi sul calcolo di superfici e volumi di solidi principali.

Padroneggia concetti fondamentali della matematica e riflette sui principi e sui metodi impiegati.

Legge la realtà e risolve problemi impiegando le forme simboliche della materia (numeri – figure – misure - grafici ecc.), dando particolare significato alla geometria.

Sa organizzare una raccolta dati, ordinarla attraverso criteri, rappresentarla graficamente anche con tecniche informatiche.

Conosce l’universo animale e il mondo vegetale nelle loro molteplici sfaccettature.

Sviluppa atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale, di riflessione sulle proprie esperienze, di interesse per i problemi e l’indagine scientifica.

È consapevole che la comprensione dei concetti scientifici necessita di definizioni operative che si possono ottenere con la ricerca e con esperienze documentate e rinnovate nel tempo, al fine di cogliere aspetti sempre nuovi e più complessi della realtà.

Osserva la realtà, per riconoscervi, anche tramite l’impiego di appositi strumenti tecnici, relazioni tra oggetti o grandezze, regolarità, differenze, invarianze o modificazioni nel tempo e nello spazio.

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Effettua misurazioni di grandezze comuni, usando correttamente gli strumenti.

Sa riconoscere semplici sistemi tecnici, individuandone il tipo di funzione e descrivendone le caratteristiche.

Comprende e predispone processi e procedure allo scopo di ideare, progettare e realizzare oggetti fisici, grafici e virtuali, seguendo una definita metodologia.

Mette in relazione la tecnologia con i contesti socio - ambientali che hanno contribuito a determinarle.

Usa strumenti informatici per risolvere problemi attraverso documentazioni, grafici e tabelle comparative, riproduzione e riutilizzazione di immagini, scrittura e archiviazione di dati, selezioni di siti Internet e uso di motori di ricerca.

LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE

La scuola ha un progetto educativo intenzionale che sollecita processi di alfabetizzazione culturale, di autonomia personale, di partecipazione alla convivenza democratica. Tali processi vengono valutati in modo sistematico e secondo criteri che interagiscono tra loro e che ineriscono sia ai progressi individuali conseguiti da ogni alunno nell’apprendimento e nello sviluppo personale e sociale; sia all’efficacia del progetto educativo, delle strategie metodologiche e dei processi didattici concordati e messi in atto dal gruppo docente; sia ancora all’organizzazione complessiva e al clima della scuola.

La valutazione, pertanto, riguarda:

i processi di apprendimento

i processi di insegnamento

il sistema

Strumenti per la valutazione degli apprendimenti sono i risultati delle verifiche predisposte a conclusione delle Unità di Apprendimento e le osservazioni - occasionali e sistematiche - effettuate dal gruppo docente sugli aspetti cognitivi, socio-affettivi e relazionali dei singoli alunni.

La valutazione sia degli apprendimenti che del comportamento viene espresso in voti (decimi) e giudizi nella Scuola Primaria, in voti (decimi) nella Scuola Secondaria di 1° grado.

La valutazione si attiene:

al criterio della corresponsabilità;

al criterio della coerenza;

al criterio della trasparenza.

Strumenti per la Valutazione dei processi di insegnamento sono i risultati ottenuti relativi alla realizzazione dei fattori di qualità: collegialità, programmazione, trasversalità, benessere,…

Strumenti per la Valutazione del sistema sono i risultati relativi alla realizzazione degli indicatori di qualità: contesto, clima, collegialità, competenza, cultura, continuità,…

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Nell’Istituto Comprensivo di Calimera-Martignano sono previsti i seguenti momenti di valutazione:

1. Valutazione disciplinare periodica del docente;2. Valutazione istituzionale (quadrimestrale e di fine anno/del Team docente/del Consiglio di classe)

relativa sia agli apprendimenti disciplinari, sia al comportamento;3. Esame di Stato;4. Valutazione nazionale e internazionale (INVALSI, OCSE).

Griglia di valutazione per la Scuola Primaria

Livelli (e voto)

Descrittori del livello di apprendimento

10 = eccellente Conoscenze ampie, articolate e approfondite. Esposizione brillante, efficace ed originale. Capacità di operare in piena autonomia con scelta di supporti e

strategie personali.

9 = ottimo Conoscenze complete, ben assimilate e precise. Esposizione corretta e uso del lessico specifico. Capacità di operare in piena autonomia utilizzando strategie note e

qualche risoluzione personale.

8 = buono Conoscenze di buon livello e ordinate. Esposizione corretta e consapevole. Capacità di operare proficuamente in autonomia utilizzando strategie

note.

7 = discreto Conoscenze discrete, talora prive di approfondimenti. Esposizione lineare e complessivamente corretta. Capacità di operare in modo pertinente utilizzando supporti

appositamente forniti dall’insegnante.

6 = sufficiente Conoscenza essenziale dei contenuti proposti. Esposizione semplice e uso di un linguaggio generico. Capacità di operare adeguatamente, servendosi di consegne facilitate,

e in situazioni di routine.

60

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

5 = insufficiente Conoscenze limitate, superficiali e approssimative. Esposizione imprecisa e poco appropriata. Difficoltà di operare con minimi risultati senza un’azione di

supporto.

I criteri di valutazione sono tendenzialmente assoluti rispetto agli obiettivi della programmazione, con la flessibilità tuttavia ritenuta necessaria dai docenti nei casi di percorsi problematici e di piani di apprendimento personalizzati.

Griglia di valutazione per la Scuola Secondaria di 1°grado

Livelli (e voto)

Descrittori del livello di apprendimento

10 = eccellente

Conoscenze approfondite, preparazione culturale notevole, personale orientamento di studio.Capacità di collegamento, organizzazione, rielaborazione critica e autonoma nella formulazione di giudizi con argomentazioni coerenti e documentate, espresse in modo brillante nella produzione scritta, orale e nei diversi linguaggi.

9 = ottimo

Conoscenze approfondite, preparazione culturale notevole, spiccato interesse personale o personale orientamento di studio.Uso appropriato del linguaggio specifico.Capacità di collegamento, autonomia di valutazione critica nella produzione orale e scritta e nei diversi linguaggi.

8 = buono

Conoscenze approfondite e buon livello culturale evidenziato.Linguaggio preciso, utilizzato consapevolmente.Capacità di orientamento e collegamento, autonomia di valutazione e di organizzazione dei contenuti nella produzione orale e scritta e nei diversi linguaggi

7 = discreto

Conoscenze ordinate ed esposte con chiarezza.Uso generalmente corretto del linguaggio, sia del lessico che dellaterminologia specifica.Capacità di orientamento relativa ad alcune tematiche.Collegamenti sviluppati con coerenza, ma senza una rielaborazione approfondita, nella produzione scritta, orale e nei diversi linguaggi.

6 = sufficiente Preparazione aderente ai contenuti proposti, presenza di elementi ripetitivi e mnemonici di apprendimento ed uso semplice delle conoscenze, ordinate in modo essenziale.Capacità di orientamento e collegamento non sempre pienamente sviluppata; organizzazione delle conoscenze solo con opportuna

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sollecitazione.

5 = non sufficiente

Conoscenze fondamentali parziali e superficiali.Difficoltà nell'operare collegamenti tra contenuti essenziali.Linguaggio specifico ed espositivo generico e/o poco corretto.Resta comunque qualche elemento di positività, che riesce ad emergere grazie ad una azione di supporto.

4 = gravemente non sufficiente

Preparazione frammentaria ed evidentemente lacunosa.Inadeguatezza di capacità di orientamento autonomo sulle tematiche proposte.Uso episodico del linguaggio specifico.

Griglia di valutazione del COMPORTAMENTOper la Scuola Primaria

Nella Scuola Primaria il voto di condotta ha una chiara funzione educativa e non concorre alla valutazione complessiva dell’alunno. Esso è strumento propositivo per cogliere gli aspetti socio-affettivi del bambino e contemporaneamente dà conto del suo reale processo di crescita. Viene assegnato collegialmente dal team-docenti in base ai seguenti indicatori:

frequenza e puntualità partecipazione e attenzione atti di solidarietà rispetto verso se stessi:

impegno costante ed efficacecura della persona e del proprio linguaggiouso responsabile del proprio materiale

rispetto verso gli altri: osservanza delle regole della Scuolarispetto dei docenti e dei compagnirispetto del materiale altrui

rispetto verso l’ambiente: uso responsabile delle strutture, degli spazi e del materiale della scuolacomportamento responsabile ovunque e anche durante le visite di istruzione

La motivazione del voto di condotta è la seguente:

ottimo : indicatori positivi e con qualche punta di eccellenza distinto : indicatori positivi buono : indicatori quasi sempre positivi sufficiente : indicatori per la maggior parte negativi non sufficiente : indicatori negativi e presenza di ripetuti richiami disciplinari documentati e segnalati alle famiglie

CLASSE ………………………………………………….

ALUNNO FrequenzaPuntualità

PartecipazioneAttenzione

Attidi

solidarietà

Rispetto verso se stessi

Rispettoverso gli altri

Rispetto verso l’ambiente

VOTO DICONDOTTA

1.2.3.4.5.6.7.8.9.10.11.12.13.14.15.16.

62

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

17.18.19.20.21.22.23.24.25.26.

Utilizzare la simbologia:Sempre SEQuasi sempre QSSaltuariamente SLQuasi mai QM

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOper la Scuola Secondaria di 1° grado

N° Cognome e NomePuntualità e

frequenza

Attenzione,partecipazione ecollaborazione

all'attivitàdidattica

Rispetto deidocenti, deicompagni edegli ambienti

Svolgimento

dei

compiti

Attività disolidarietà e

spiccato sensocivico

Not

e

Voto

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

63

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Indicatori Puntualitàe frequenza

Attenzione, partecipazione

e collaborazioneall'attività didattica

Rispetto deidocenti, dei

compagni e degliambienti

Svolgimento dei compiti

Attiviti disolidarietà e

spiccato sensocivico

Note di demerito Voto

Sempre S Nessuna 10

Quasi sempre QS Nessuna 9

Spesso SP Nessuna 8

Abbastanza AB Una 7

Saltuariamente

SL Poche (non gravi) 6

Raramente R Molte o per sanzionidisciplinari gravi

5

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELL’INTEGRAZIONE

Elaborati in coerenza con il documento del 5 agosto 2009: LINEE GUIDA sull’integrazione scolastica e sociale degli alunni con disabilità.

Ambito: scuola-famiglia1. La famiglia riceve all’atto dell’iscrizione informazioni chiare e obiettive sull’organizzazione e sul

funzionamento della scuola, e comunica i propri bisogni ed aspettative.2. Si attuano incontri con i docenti, i genitori, gli specialisti, anche prima dell’inizio dell’anno scolastico,

per facilitare la conoscenza dell’alunno.3. La famiglia può comunicare con gli insegnanti ogni volta che se ne evidenzi la necessità, secondo

modalità rispettose dei tempi scolastici e del diritto/dovere degli insegnanti. 4. I genitori degli altri alunni considerano la presenza nella scuola di un alunno con difficoltà come una

risorsa e riconoscono il diritto dell’alunno all’istruzione e alla educazione.5. I genitori dell’alunno in difficoltà vivono serenamente gli incontri con i genitori della classe.

Ambito: scuola, famiglia, sanità enti locali1. Gli insegnanti e i genitori conoscono le competenze e le modalità di intervento delle istituzioni, dei centri

sanitari di diagnosi e di riabilitazione e degli enti locali.2. La diagnosi funzionale viene redatta tempestivamente.3. Il piano educativo personalizzato viene steso collegialmente all’inizio dell’anno scolastico.4. Il profilo dinamico funzionale viene steso collegialmente all’entrata a scuola e nelle fasi di passaggio.5. L’ente locale assicura l’assistenza agli alunni che non godono di sufficiente autonomia.6. Gli insegnanti e i genitori possono avere incontri di consulenza con il neuro-psichiatra o i riabilitatori.7. Anche gli alunni che non effettuano terapie, regolarmente, vengono “visti” dagli operatori della

neuropsichiatria infantile, possibilmente prima della stesura annuale del piano educativo personalizzato.8. Negli incontri di sintesi viene usato un linguaggio comprensibile a tutti i presenti.9. Le comunicazioni e tutta la documentazione relativa agli alunni in situazione di handicap sono sottoposti

a riservatezza.

Ambito: scuola

L’alunno1. La conoscenza dell’alunno è acquisita da più fonti (diagnosi funzionale, incontro con genitori e

specialisti, con gli insegnanti dell’ordine di scuola precedente, accertamento dei prerequisiti, ecc).2. L’alunno frequenta la scuola regolarmente.

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3. L’alunno arriva in orario a scuola.

L’insegnante di sostegno, l’assistente educatore4. La nomina dell’insegnante di sostegno avviene tempestivamente.5. L’insegnante di sostegno è specializzato.6. È garantita la continuità dell’insegnante di sostegno.7. La presenza dell’insegnante di sostegno è vissuta come risorsa per l’intera classe.8. La programmazione della classe viene comunicata e condivisa negli incontri di progettazione, essendo

presente anche l’insegnate di sostegno.9. Le ore di compresenza sono “progettate” con anticipo.10. Anche l’insegnante di sostegno si fa carico delle problematiche emerse nella classe.11. L’insegnante di sostegno non effettua ore di supplenza in classi a lui non assegnate, se non in casi

eccezionali ed in mancanza di altro docente a disposizione o disponibile ad effettuare ore di lezione eccedenti il normale orario di servizio.

12. L’insegnante di sostegno, gli insegnanti curricolari e l’assistente educatore collaborano con identità di scopi ma con flessibilità, nella specificità dei compiti e nel rispetto delle proprie competenze.

L’individualizzazione dell’insegnamento13. L’ attuazione della personalizzazione avviene attraverso:

la scelta degli obiettivi della classe raggiungibili dall’alunno in situazione di handicap (che tenga conto soprattutto delle potenzialità e non solo delle carenze);

l’avvicinamento degli obiettivi del singolo alunno a quelli della classe e viceversa; l’uso di facilitatori (computer, sussidi, materiali specifici, cartelloni, quaderni personalizzati, ecc.); la revisione dei libri di testo (riduzione, semplificazione, arricchimento e spiegazioni mediante

immagini, ecc.): la metodologia e gli strumenti pensati per l’alunno in situazioni di handicap, che vengono però

utilizzati anche per il resto della classe; l’organizzazione flessibile della classe, che viene attuata sistematicamente in tempi stabiliti (gruppi

di livello, gruppi eterogenei, ecc., affidati alternativamente all’insegnante curricolare e all’insegnante di sostegno);

l’uso efficace delle compresenze (laboratori, gruppi di lavoro, ecc.); le verifiche graduate che utilizzino mediatori diversi.

La Valutazione14. Gli elaborati dell’alunno in situazione di handicap vengono valutati anche dagli insegnanti curricolari.15. La valutazione dell’alunno avviene secondo i criteri di collegialità, coerenza e trasparenza, come per il

resto della scolaresca.16. L’insegnante di sostegno firma i documenti di valutazione di tutti gli alunni della classe.

Scelte metodologiche e organizzative17. Per attività specifiche e in momenti programmati, l’insegnante curricolare si occupa dell’alunno in

situazione di handicap, mentre l’insegnante di sostegno segue il resto della classe.18. Le scelte metodologico-didattiche o di arricchimento del curricolo (libri di testo, uscite, visite

d’istruzione, film, spettacoli teatrali, ecc.) vengono fatte tenendo in considerazione anche gli interessi e i limiti dell’alunno in difficoltà.

Posto nell’aula e ore all’esterno della classe19. Il posto occupato dall’alunno nell’aula è ragionato, non è rigido, è motivato dai diversi bisogni

dell’alunno.20. Quando non è necessario, l’insegnante di sostegno non rimane accanto all’alunno.21. Le uscite dell’alunno dall’aula sono concordate tra docenti e motivate alla famiglia.

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22. Le ore di lavoro individualizzato, che l’alunno compie fuori dall’aula, non sono superiori alle 4 settimanali.

23. Lo spazio utilizzato per le lezioni fuori dall’aula è adeguato alle esigenze educative e didattiche.

Gli insegnanti24. L’alunno interagisce con gli insegnanti in classe.25. Gli insegnanti sono attenti ad aiutare l’alunno solo quando ne ha effettivamente bisogno, sollecitando e

promuovendo la sua autonomia.26. L’alunno viene incentivato a rispettare le stesse regole comportamentali degli altri alunni.

Organizzazione oraria e compiti27. L’organizzazione oraria scolastica e l’assegnazione dei compiti rispettano le esigenze dell’alunno

(terapie, riabilitazioni, attività ludiche, ecc.).28. L’assegnazione dei compiti avviene in modo tale da non richiedere un eccessivo coinvolgimento dei

genitori.

I compagni, il tempo libero29. Viene incoraggiato e stimolato l’aiuto offerto dai compagni (Cooperative learning, Peer education).30. L’alunno si relaziona senza difficoltà con i compagni, in momenti non strutturati e in momenti di

apprendimento, senza la mediazione dell’insegnante.31. I compagni si relazionano spontaneamente con l’alunno in difficoltà, in momenti non strutturati e in

momenti di apprendimento, e non devono essere sollecitati.32. L’alunno in situazione di handicap viene contattato dai compagni e/o invitato a casa loro per giochi,

compiti, compleanni, saluti, assenze saltuarie, ecc.

I genitori33. I genitori degli altri alunni invitano i propri figli a relazionarsi con il compagno in situazione di handicap.34. I genitori manifestano di aver capito il valore della presenza nella scuola di un alunno in difficoltà e

riconoscono il diritto dell’alunno all’istruzione e all’educazione.

Il dirigente scolastico35. Il dirigente scolastico attua scelte a favore dell’integrazione (assegnazione alla classe, progetti,

continuità, rapporti con le istituzioni e con il territorio, ecc.).36. Il dirigente scolastico promuove, e i docenti ricercano, opportunità di aggiornamento e formazione per

potenziare l’integrazione.

La continuità37. La continuità tra ordini di scuola è curata e programmata in base alle necessità dell’alunno e in

considerazione degli aspetti organizzativi.

Il G.L.H.38. Presso l’Istituto Comprensivo di Calimera - Martignano è presente e funzionante il gruppo di studio e di

lavoro per l’handicap.

Gli esperti esterni

39. Criteri per la disciplina dell’accesso di esperti esterni nelle attività formative

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L’Istituto Comprensivo di Calimera – Martignano delibera di non accettare la presenza di esperti esterni (operatori privati) durante le lezioni, al fine di garantire benessere e condizioni di lavoro didattico sereno a tutti gli alunni.Si precisa inoltre che gli operatori privati non possono essere presenti durante gli incontri di programmazione, per evidenti ragioni di opportunità.Si ritiene infatti che una collaborazione efficace si attua tra la scuola e l’Unità Multidisciplinare della Asl che al suo interno prevede anche l’esperto della Riabilitazione neuropsichica in età evolutiva. La scuola è tenuta a ricevere orientamenti e indicazioni dell’Unità multidisciplinare nelle sedi e nei tempi stabiliti dalla norma.I genitori possono avvalersi della consulenza di esperti (operatori privati) da loro scelti e possono far pervenire alla scuola, attraverso le figure Asl o personalmente, suggerimenti al fine di aiutare l’alunno a raggiungere gli obiettivi curricolari formativi, in accordo alle esigenze del caso.

IL MONITORAGGIO

Il monitoraggio periodico delle attività previste nel Piano dell’offerta formativa consente di verificare in itinere l’efficacia degli interventi e di proporre tempestivamente gli opportuni correttivi.

Indagini conoscitive e questionari opportunamente predisposti per alunni, docenti, genitori, Enti locali costituiranno validi strumenti per una valutazione consuntiva, necessaria all’avvio del Piano nel successivo anno scolastico. I dati rilevati saranno analizzati, visualizzati e socializzati ai diversi soggetti.

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L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA

FORMATIVA

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“Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti,

ma perché nessuno sia più schiavo”

( G. Rodari )

Premio Letterario Città di Calimera

L’I.C.S. di Calimera partecipa alle attività organizzate, in rete, dal Comune di Calimera, dai Presidi del Libro, dalla Provincia di Lecce, dalla Grecia Salentina, dalla libreria “Il Giardino delle nuvole”, per promuovere il diritto alla lettura e la sua diffusione. Nel nostro territorio ogni anno, nel mese di dicembre, sin dal 1997, si tiene il Festival del libro per bambini e per ragazzi. Nelle piazze, per le strade, nelle scuole, presso il Nuovo Cinema Elio di Calimera, si accoglie il popolo dei piccoli lettori vivaci, curiosi, motivati. Bambini e ragazzi possono incontrare editori, autori, illustratori in luoghi sicuri e colorati per scoprire la gioia di guardare, vedere, leggere tanti libri (fiabe, novelle, racconti, storie, miti, leggende, romanzi,…).Gli amministratori di Calimera comprano ogni anno nuovi libri per arricchire le biblioteche e il mantenimento del diritto alla lettura gratuita, perché è giusto che i ragazzi possano leggere anche quando i libri non se li possono permettere.La Bibliomediateca del Comune e della scuola di Calimera diventano un “granaio”, un luogo in cui si custodiscono e si prestano i libri per aiutare i bambini e le bambine “a diventare grandi” e per favorire la loro crescita intelligente, sostenibile, inclusiva, così come proposto dall’Unione Europea ( ET 2020).Tante sono state le iniziative organizzate dalla gente del libro: seminari, mostre, laboratori, incontri con editori, autori, illustratori di elevato spessore umano e culturale come Roberto Denti, Grazia Gotti, Bruno Tognolini, Giuseppe Laterza, Elvira Zaccagnino, Gianfranco Zavalloni…In occasione del “Festival dei piccoli lettori” si tiene anche il concorso Città di Calimera.Ogni anno una giuria tecnica ( composta dall’assessore alla cultura, dal D.S., dai docenti di italiano, dalla libraia) sceglie alcuni libri da mettere in concorso. I libri sono scritti da autori disponibili a venire a Calimera per presentare personalmente le loro opere ai ragazzi delle classi quinte della scuola primaria e delle classi

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prime della scuola secondaria. Gli alunni leggono i libri a casa, a scuola, durante le vacanze, e diventano una giuria di lettori consapevoli, critici, appassionati, che decreta la vittoria dell’autore di un libro, per ciascuna annualità.Il premio letterario “Città di Calimera”, giunto alla XII edizione, è stato vinto da famosi autori di libri per ragazzi e precisamente da:

Roberto Piumini, Tre sorrisi per Paride, Einaudi scuola (1997) Angela Nanetti, Mio nonno era un ciliegio, Einaudi Ragazzi (1998) Mino Milani, Guglielmo e Mabruk, Einaudi Ragazzi (1999) Francesco D’Adamo, Storia di Iqbal, Edizioni EL (2001) Ermanno Detti, Tutta colpa del naso, Nuove Edizioni Romane (2002) Vanna Cercenà, Quando soffia il vento delle streghe (2003) Luigi Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni, Fabbri Editori (2004) Luciano Comida, C’è posta per Michele Crismani, Einaudi Ragazzi (2008) Luigi Garlando, Camilla che odiava la politica , RCS Media Group (2009) Pina Varriale, Tutti tranne uno, Piemme (2010) Massimo Polidoro, Il complotto di Frankestein, Piemme (2011) Marta Barone, I giardini degli altri, Rizzoli (2012)

La gente del libro assolve un compito umano, un compito grande e prezioso, un compito che ci rende tutti più civili.“Le capacità di pensiero e immaginazione ci rendono umani e fanno delle nostre relazioni qualcosa di umanamente ricco”: Martha Nussbaum.

.

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I PROGETTIGli obiettivi delineati dal P.O.F. si perseguono attraverso la normale attività scolastica e tramite le attività progettate e attuate per arricchire la sfera delle conoscenze e delle competenze degli alunni. Per il corrente anno scolastico l’Istituto Comprensivo integra il curricolo ordinario con i seguenti progetti educativi-didattici, perché

“Il più bel regalo che un adulto possa fare a un bambino è dargli le radici e le ali”. (proverbio canadese)Tra le iniziative vi è spazio per quelle che riconoscono e valorizzano le diversità e promuovono la socializzazione e le potenzialità

di ciascuno finalizzate al raggiungimento del successo formativo. Per mezzo di dette attività ciascuno studente ha la possibilità di evidenziare, in occasione di iniziative di valenza locale e/o nazionale, le proprie conoscenze, competenze e capacità, anche in campi non strettamente corrispondenti all’indirizzo di studi, ma altrettanto importanti sul piano formativo.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Da realizzare attraverso la normale attività didattica e/o tramite i laboratori Da realizzare con il finanziamento del Fondo di Istituto

Integrazione di alunni diversamente abili con la collaborazione di insegnanti di sostegno e di assistenti personali;

Laboratori di psicomotricità, drammatizzazione, cucina, manipolazio-ne e costruzione di un libro;

Partecipazione a spettacoli teatrali;ad iniziative proposte da enti ed istituzioni;

Progetto accoglienza; Progetto di letto-scrittura; “Verso una scuola amica” (Unicef). Progetto “Officina delle idee…per un mondo diritto” Lingua grika

“Suoni e ritmi dello stare insieme …musica e armonia” (progetto lettura);

“English to start” Lingua inglese; Flessibilità organizzativa e didattica

SCUOLA PRIMARIA

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“Il giornale a scuola”; Integrazione di alunni diversamente abili, con la collaborazione di

insegnanti di sostegno e dell’Unità Multidisciplinare della A.S.L.; “Le arance della salute”, in collaborazione con A.I.R.C. di Milano; Partecipazione a spettacoli teatrali, attività di drammatizzazione e

manifestazioni canore;ad attività di cineteca;ad iniziative proposte da enti ed istituzioni;

Progetto accoglienza; “Verso una scuola amica” (Unicef/ MSF) Progetto “Officina delle idee…per un mondo diritto” Progetto continuità (cl. quinte) “Ritmi e spartiti dello stare insieme: il

bisogno di armonia” Lingua grika

“Storie per diventare grandi” (progetto lettura);

“La lettura ti fa grande” (in collaborazione con il Comune di Calimera e i Presìdi del libro);

Flessibilità organizzativa e didattica Lingua grika

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

“La musica è fuoco. Se tace , si spegne.”

Progetto lettura “Leggiamoci forte” Certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori (patentino); “Il giornale on line”; Partecipazione ad iniziative proposte da enti ed istituzioni; Progetto accoglienza; “Verso una scuola amica” (Unicef); Progetto “Officina delle idee…per un mondo diritto”

“Abaco”( progetto lettura) “Ritmi e spartiti dello stare insieme: il

bisogno di armonia”( progetto di musica) “La lettura ti fa grande” (in

collaborazione con il Comune di Calimera e i Presìdi del libro)

Flessibilità organizzativa e didattica “Parliamo nel mondo. Insieme per

crescere”(Progetto di intercultura in collaborazione con il CRIT di Galatina)

I progetti retribuiti contengono l’indicazione degli obiettivi da perseguire, la quantificazione delle risorse professionali, delle risorse finanziarie e delle strutture necessarie.

I progetti sono presentati dai responsabili, che ne curano l’attuazione, la coordinazione delle attività proposte, la verifica e la valutazione.

Tutti gli altri progetti potranno essere elaborati e realizzati nel normale orario di funzionamento della scuola anche attraverso le classi aperte, come prevede la legislazione vigente.

Anche per il corrente anno scolastico l’Istituto Comprensivo Statale ha partecipato al Programma Operativo Nazionale (PON) e i progetti sono stati finanziati dall’Unione Europea.

Il Piano Integrato mira a sostenere l’innovazione e la qualità del sistema scolastico.Sono stati organizzati e autorizzati i seguenti progetti:

Progetto PON C1 FSE 2011-1795, autorizzato in data 28/9/2011, realizzato in due annualità a decorrere da gennaio 2012 . Il finanziamento assegnato è pari a Euro 79.888,66.

Sono stati organizzati n.11 moduli (Obiettivo C Azione 1) per potenziare le competenze linguistiche; per potenziare le competenze in matematica; per potenziare le competenze in lingua inglese e sollecitare l’acquisizione della certificazione KET.

N° 6 moduli sono stati già realizzati nell’a.s. 2011/12.N° 5 moduli saranno realizzati nell’a. s. 2012/13

Anno scolastico 2012 /13

SCUOLA SECONDARIA di 1° grado

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Classi prime(Calimera – Martignano) MATEMATICA…MENTE n. 1 modulo

30 OREClassi seconde (Calimera)

Classi seconde (Calimera – Martignano)

ItalianoAPPASSIONATA… MENTEPercorsi di lettura e scrittura creativa

INCHIOSTRO VIVO: sentimenti da raccontare, storie da interpretare

n. 2 moduli50 ORE

Classi terze (Calimera)

Classi terze (Martignano e Calimera)

IngleseWORD BY WORD

KEEP IN TOUCH WITH THE WORLD

n. 2 moduli50 ORE

È stato finanziato con nota di protocollo AOODGAI del 27/07/2012 il Progetto FESR E.1- ambienti per l’apprendimento dal titolo : “Insegnare e apprendere a scuola”, con un importo pari a € 15.000. È stato previsto l’allestimento di un’aula multimediale per il personale della scuola (docenti e ATA).

È stato chiesto un finanziamento pari a € 75.000 per arricchire i laboratori delle scuole (agenda digitale). Il progetto “Il piacere di conoscere e crescere insieme” è stato elaborato ai sensi del Bando 10621 del 05/07/2012 e prevede la seguente struttura:

- Scuola Primaria: “Calimera: una scuola che imp@ra” € 26.312- Scuola Primaria “Martignano: una scuola che imp@ra” € 11.061- Scuola Secondaria Calimera “Scuola su misura del nativo digitale” € 17.781- Scuola Secondaria Martignano “L’albero della conoscenz@” € 11.235- Ufficio di Segreteria €1.793

LE VISITE GUIDATE

Ulteriori opportunità e situazioni di apprendimento verranno offerte agli alunni attraverso visite guidate e viaggi di istruzione, strettamente collegati con l’attività didattica. Normalmente le uscite che riguardano percorsi curriculari avvengono in orario scolastico oppure hanno la durata di un solo giorno. I viaggi/visite d’istruzione vengono scelti o per l’interesse rivestito in ambito disciplinare o culturale. Gli obiettivi che si intendono verificare attraverso tale attività sono sia di carattere educativo che cognitivo.

Per le visite guidate in orario scolastico, si può fruire del servizio di scuolabus garantito dal Comune di Martignano, compatibilmente con le esigenze di servizio.

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LA FORMAZIONE

LA FORMAZIONE

La formazione va considerata come possibilità strategica di crescita professionale e costituisce un compito centrale della scuola.

La formazione è un diritto, un dovere ed un risorsa necessaria ad una scuola di qualità.

Le attività di formazione, coerenti con le scelte dell’Istituto Comprensivo individuate dal POF, sono organizzate direttamente e/o scelte tra le proposte esterne.

I docenti hanno il diritto di frequentare anche corsi esterni che mirino a:

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creare conoscenze e competenze idonee a preparare ed attuare i processi di riforma della scuola nel quadro dell’autonomia scolastica;

contribuire alla realizzazione degli obiettivi del POF;

creare legami forti tra le competenze dei docenti ed i compiti che devono svolgere.

Sarà favorita la partecipazione a progetti di innovazione e ricerca, come elemento di qualificazione del lavoro scolastico e di apertura ad interazioni di ampio respiro.

Per il corrente anno scolastico l’Istituto Comprensivo organizza, per i docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado di Calimera e Martignano:

- un corso di aggiornamento sul tema “ LIM in ogni classe” Mod. 2.- un corso di aggiornamento sul registro elettronico.

Si prevedono, inoltre:

l’organizzazione di gruppi di lavoro verticali e/o orizzontali sui temi del POF e sulle questioni culturali proposte dalle Indicazioni per il curricolo;

la diffusione e la discussione al Collegio dei Docenti e/o alle sue articolazioni degli esiti della formazione;

l’analisi e l’approfondimento delle attività, con eventuale richiesta di supporto scientifico;

l’organizzazione e la partecipazione ad iniziative, seminari, convegni, corsi su specifici temi;

la partecipazione dei singoli docenti ad attività di formazione scelte personalmente e che abbiano attinenza con il P.O.F., in aggiunta alla quota di formazione obbligatoria comune.

LA TRIBÙ DEGLI ONESTI

si promuove a scuola

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Piano di Azioni contro il bullismo

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Discorso sulla CostituzioneDi Piero Calamandrei

Il discorso qui riprodotto fu pronunciato da Piero Calamandrei nel salone degli Affreschi della Società Umanitaria il 26 gennaio 1955 in occasione dell’inaugurazione di un ciclo di sette conferenze sulla Costituzione italiana organizzato da un gruppo di studenti universitari e medi per illustrare in modo accessibile a tutti i principi morali e giuridici che stanno a fondamento della nostra vita associativa.

L’art.34 dice:” I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Eh! E se non hanno i mezzi? Allora nella nostra costituzione c’è un articolo che è il più importante di tutta la costituzione, il più impegnativo per noi che siamo al declinare, ma soprattutto per voi giovani che avete l’avvenire davanti a voi. Dice così: ”E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. E’ compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana: quindi dare lavoro a tutti, dare una giusta retribuzione a tutti, dare una scuola a tutti, dare a tutti gli uomini dignità di uomo. Soltanto quando questo sarà raggiunto, si potrà veramente dire che la formula contenuta nell’art. primo- “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro “- corrisponderà alla realtà. Perché fino a che non c’è questa possibilità per ogni uomo di lavorare e di studiare e di trarre con sicurezza dal proprio lavoro i mezzi per vivere da uomo, non solo la nostra Repubblica non si potrà chiamare fondata sul lavoro, ma non si potrà chiamare neanche democratica perché una democrazia in cui non ci sia questa uguaglianza di fatto, in cui ci sia soltanto una uguaglianza di diritto, è una democrazia puramente formale, non è una democrazia in cui tutti i cittadini veramente siano messi in grado di concorrere alla vita della società, di portare il loro miglior contributo, in cui tutte le forze spirituali di tutti i cittadini siano messe a contribuire a questo cammino, a questo progresso continuo di tutta la società. E allora voi capite da questo che la nostra costituzione è in parte una realtà, ma soltanto in parte è una realtà. In parte è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno di lavoro da compiere. Quanto lavoro avete da compiere! Quanto lavoro vi sta dinanzi! E‘ stato detto giustamente che le costituzioni sono anche delle polemiche, che negli articoli delle costituzioni c’è sempre anche se dissimulata dalla formulazione fredda delle disposizioni, una polemica. Questa polemica, di solito è una polemica contro il passato, contro il passato recente, contro il regime caduto da cui è venuto fuori il nuovo regime. Se voi leggete la parte della costituzione che si riferisce ai rapporti civili politici, ai diritti di libertà, voi sentirete continuamente la polemica contro quella che era la situazione prima della Repubblica, quando tutte queste libertà, che oggi sono elencate e riaffermate solennemente, erano sistematicamente disconosciute. Quindi, polemica nella parte dei diritti dell’uomo e del cittadino contro il passato. Ma c’è una parte della nostra costituzione che è una polemica contro il presente, contro la società presente. Perché quando l’art. 3 vi dice: “ E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana” riconosce che questi ostacoli oggi vi sono di fatto e che bisogna rimuoverli. Dà un giudizio, la costituzione, un giudizio polemico, un giudizio negativo contro l’ordinamento sociale attuale, che bisogna modificare attraverso questo strumento di legalità, di trasformazione graduale, che la costituzione ha messo a disposizione dei cittadini italiani. Ma no è una costituzione immobile che abbia fissato un punto fermo, è una costituzione che apre le vie verso l’avvenire. Non voglio dire rivoluzionaria, perché per rivoluzione nel linguaggio comune s’intende qualche cosa che sovverte violentemente, ma è una costituzione rinnovatrice, progressiva, che mira alla trasformazione di questa società n cui può accadere che, anche quando ci sono, le libertà giuridiche e politiche siano rese inutili dalle disuguaglianze economiche dalla impossibilità per molti cittadini di essere persone e di accorgersi che dentro di loro c’è una fiamma spirituale che se fosse sviluppata in un regime di perequazione economica, potrebbe anche essa contribuire al progresso della società. Quindi, polemica contro il presente in cui viviamo e impegno di fare quanto è in noi per trasformare questa situazione presente.

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Però, vedete, la costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla costituzione è l’indifferenza alla politica, l’indifferentismo politico che è -non qui, per fortuna, in questo uditorio, ma spesso in larghe categorie di giovani- una malattia dei giovani. ”La politica è una brutta cosa”, “che me ne importa della politica”: quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina,, che qualcheduno di voi conoscerà, d quei due emigranti, due contadini, che traversavano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime e il piroscafo oscillava: E allora questo contadino impaurito domanda a un marinaio: “Ma siamo in pericolo?”, e questo dice: “Se continua questo mare, il bastimento fra mezz’ora affonda”. Allora lui corre nella stiva svegliare il compagno e dice: “Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare, il bastimento fra mezz’ora affonda!”. Quello dice: ” Che me ne importa, non è mica mio!”. Questo è l’indifferentismo alla politica. E’ così bello, è così comodo: la libertà c’è. Si vive in regime di libertà, c’è altre cose da fare che interessarsi alla politica. E lo so anch’io! Il mondo è così bello, ci sono tante cose belle da vedere, da godere, oltre che occuparsi di politica. La politica non è una piacevole cosa. Però la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che io auguro a voi, giovani, di non sentire mai, e vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica. La costituzione, vedete, è l’affermazione scritta in questi articoli, che dal punto di vista letterario non sono belli, ma è l’affermazione solenne della solidarietà sociale, della solidarietà umana, della sorte comune, che se va a fondo, va a fondo per tutti questo bastimento. E’ la carta della propria libertà, la carta per ciascuno di noi della propria dignità di uomo. Io mi ricordo le prime elezioni dopo la caduta del fascismo, il 2 giugno 1946, questo popolo che da venticinque anni non aveva goduto le libertà civili e politiche, la prima volta che andò a votare dopo un periodo di orrori- il caos, la guerra civile, le lotte le guerre, gli incendi. Ricordo- io ero a Firenze, lo stesso è capitato qui- queste file di gente disciplinata davanti alle sezioni, disciplinata e lieta perché avevano la sensazione di aver ritrovato la propria dignità, questo dare il voto, questo portare la propria opinione per contribuire a creare questa opinione della comunità, questo essere padroni di noi, del proprio paese, del nostro paese, della nostra patria, della nostra terra, disporre noi delle nostre sorti, delle sorti del nostro paese. Quindi, voi giovani alla costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come cosa vostra, metterci dentro il senso civico, la coscienza civica, rendersi conto- questa è una delle gioie della vita- rendersi conto che ognuno di noi nel mondo non è solo, che siamo in più, che siamo parte di un tutto, nei limiti dell’Italia e nel mondo. Ora vedete- io ho poco altro da dirvi-, in questa costituzione, di cui sentirete fare il commento nelle prossime conferenze, c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato. Tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie son tutti sfociati in questi articoli. E a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane. Quando io leggo nell’art. 2, ”l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” , o quando leggo, nell’art. 11, “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli” , la patria italiana in mezzo alle alte patrie, dico: ma questo è Mazzini; o quando io leggo, nell’art. 8, “tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge”, ma questo è Cavour; quando io leggo, nell’art. 5, “la Repubblica una e indivisibile riconosce e promuove le autonomie locali”, ma questo è Cattaneo; o quando, nell’art. 52, io leggo, a proposito delle forze armate,”l’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica” esercito di popolo, ma questo è Garibaldi; e quando leggo, all’art. 27, “non è ammessa la pena di morte”, ma questo, o studenti milanesi, è Beccaria. Grandi voci lontane, grandi nomi lontani. Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti. Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro a ogni articolo di questa costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.

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EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE

SCUOLA PRIMARIA

FINALITÀ

- Prendere coscienza della propria identità e dei valori della cultura di appartenenza - Acquisire concreta consapevolezza che la vita di una comunità è guidata da regole - Sviluppare la capacità di relazionarsi positivamente con gli altri - Apprendere le conoscenze di base per inserirsi responsabilmente e attivamente nella

vita sociale - Rendersi conto di far parte di una comunità nazionale e internazionale - Comprendere l’importanza dei regolamenti internazionali in favore della giustizia,

della solidarietà, della pace, del rispetto dell’ambiente.

OBIETTIVIFORMATIVI

Educare alla legalità nella scuola e nelle istituzioni. Educare all’interiorizzazione e al rispetto delle regole come strumenti indispensabili

per una convivenza civile. Sviluppare competenze comunicative ed espressive. Educare all’ascolto. Potenziare la consapevolezza di “sé”. Sviluppare la creatività di pensiero, di linguaggio e di relazione. Favorire un atteggiamento di convivenza rispettosa delle regole democratiche. Sensibilizzare all’accoglienza dell’altro nelle varie situazioni. Acquisire la capacità di discutere, affrontare problemi, indicare soluzioni. Capire che la pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti. Capire che le regole sono strumenti indispensabili per una civile convivenza.

METODOLOGIA

Partire dalle conoscenze già possedute per problematizzarle, precisarle e contestualizzarle

Proporre discussioni guidate su contenuti esposti dall’insegnante Simulare situazioni concrete riguardanti i vari temi affrontati Incoraggiare il dialogo e l’espressione del proprio pensiero

VERIFICA

Il raggiungimento degli obiettivi sarà misurato attraverso verifiche formali (compilazione di schede operative, interrogazioni, esercitazioni individuali e collettive) e informali (ascolto e osservazione sistematica degli alunni impegnati nelle diverse esperienze).

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CONTENUTI classe prima

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI FORMATIVI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

Le regole in classe

Scoprire la necessità e il significato della regola nella vita scolastica.

Individuare le norme di corretto comportamento che disciplinano la vita di classe

Il rispetto degli altri (insegnante, compagni...)

Il rispetto delle cose (arredi, materiale didattico...)

L’appartenenza alla comunità scolastica.

Imparare a relazionarsi con gli altri attraverso momenti di ascolto e di comunicazione.

Acquisire atteggiamenti di collaborazione e responsabilità all’interno del gruppo classe, conformi alle regole scoperte ed accettate.

Distribuzione di compiti e impegni per contribuire all’organizzazione della vita di classe.

L’organizzazione della propria scuola

Conoscere alcuni aspetti dell’organiz-zazione della propria scuola.

Conoscere spazi, strutture e strumenti della propria scuola come patrimonio comune fruibile da tutti.

I diversi ambienti della scuola e i comportamenti corretti da assumere in ciascuno di essi.

I tempi della scuola e il loro rispetto.

CONTENUTI Classe seconda

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI FORMATIVI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

Osservo la strada

Acquisire la consapevolezza che la strada è uno spazio comune che richiede il rispetto di regole particolari.

Conoscere diverse tipologie di strade e i comportamenti richiesti in ciascuna.

Denominazione degli aspetti identificativi della strada e distinzione delle diverse tipologie stradali.

Gli utenti della strada

Essere consapevoli che in qualunque modo si usi la strada bisogna farlo in maniera responsabile.

Saper individuare i comportamenti corretti da assumere in qualità di pedone, ciclista, passeggero su veicoli pubblici e privati.

Esecuzione corretta di percorsi stradali a piedi o in bici in situazione reale o simulata.

Simboli e regole

Saper riconoscere i simboli stradali per attivare comportamenti finalizzati alla sicurezza.

Distinguere i diversi tipi di segnaletica e identificarne il significato.

Riflessioni e discussioni relative a situazioni vissute sulla strada.

CONTENUTI Classe terza

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI FORMATIVI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

L’ambiente e noi Acquisire la consapevolezza della interrelazione tra l’ambiente e l’uo-mo.

Conoscere i modi positivi e negativi attraverso cui l’uo-mo può trasformare l’ambiente

Le conseguenze negative degli interventi umani sul-l’ambiente

I comportamenti che tutelano l’am-biente

Acquisire un’ade-guata sensibilità per le tematiche ambientalistiche.

Individuare tutte le strategie attraverso cui l’uomo può salvaguardare l’ambi-ente.

Tutela delle aree verdi Smaltimento razionale dei rifiuti Risparmio energetico. Difesa dall’inqui-namento.

Difendiamo insieme l’ambiente Attivarsi in prima persona per rispettare l’ambiente in cui viviamo.

Conoscere scopi e attività delle principali associazioni e istituzioni che si occupano della tutela dell’ambiente.

Organizzazioni che difendono l’ambiente

Misure internazionali a tutela dell’ambiente

CONTENUTI Classe quarta

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UNITÀ DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI FORMATIVI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

L’organizzazione periferica dello Stato: il Comune.

Conoscere come si attua la vita democratica a livello comunale.

Individuare gli elementi costitutivi del Comune.

Scoprire l’orga-nizzazione politico-amministrativa del Comune.

Il Comune: territorio, popolazione, organizzazione politico-ammi-nistrativa.

Compiti e funzioni del Sindaco, della Giunta comunale e del Consiglio comunale.

L’organizzazione periferica dello Stato: la Provincia.

Conoscere come si distribuiscono i compiti amministrativi a livelli territoriali più ampi.

Scoprire la Provincia come ente locale.

Conoscere le funzioni, i compiti e l’organizzazione dell’Amministrazione provinciale.

Analisi degli articoli della Costituzione italiana relativi agli enti autonomi territoriali.

Organismi di governo della Provincia (Presidente, Giunta, Consiglio provinciale) e relative competenze.

L’organizzazione periferica dello Stato: la Regione.

Conoscere come, attraverso le Regioni, lo Stato riconosce forme di organizzazione autonoma del territorio.

Scoprire la Regione come Ente autonomo territoriale.

Conoscere la struttura di governo della Regione.

Lettura degli articoli della Costituzione italiana relativi alle funzioni della Regione.

Regioni a statuto ordinario e a statuto speciale.

Competenze delle Regioni relative a servizi sociali, governo dell’am-biente, sviluppo economico.

Organismi di governo della Regione (Presidente, Giunta, Consiglio regionale) e relative competenze.

CONTENUTI Classe quinta

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI FORMATIVI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI

La Costituzione, garanzia di una vita democratica.

Conoscere il valore e le forme della partecipazione democratica. Conoscere i principi

fondamentali della Costituzione.

Esame dei primi articoli della Costituzione.

Stare insieme come comunità nazionale e internazionale

Conoscere i processi attraverso cui lo Stato elabora le regole della convivenza e le fa rispettare.

Considerare l’im-portanze di far parte dell’Unione Europea.

Conoscere i poteri dello Stato e gli organismi che li esprimono.

Conoscere vari organismi dell’U-nione Europea.

Esame degli aspetti più rilevanti dell’or-ganizzazione dello Stato.

Diritti fondamentali dell’uomo e istituzioni sovranazionali.

Individuare nei bisogni dell’uomo i diritti imprescindibili della persona.

Comprendere il valore delle organizzazioni internazionali che operano per la solidarietà e la pace.

Conoscere attraverso quali organismi operano le organizzazioni internazionali.

Organizzazioni internazionali a sostegno dei diritti umani.

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONECostruzione del senso di legalità e sviluppo di un’etica della responsabilità

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

FINALITÀ

Educare alla Convivenza Democratica. Assumere consapevolezza che la costruzione di un futuro di pace nasce dalla

“conoscenza” delle cause presenti e storiche che provocano le discordie e le guerre. Acquisire il senso della gratuità, intesa come donare senza aspettarsi una ricompensa, che

si radica nella solidarietà umana. Comprendere che “pace” non è solo assenza di guerra, né comodo neutralismo, ma

conquista della conoscenza etica di considerare l’altro sempre come fine non come mezzo; formarsi atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto delle diversità.

Sensibilizzare gli insegnanti, gli alunni e le famiglie al progetto rendendoli partecipi del significato dell’esperienza.

Sensibilizzare i ragazzi sui temi che accrescono la loro coscienza civica rispetto a problemi collettivi ed individuali.

Approfondire le relazioni di gruppo. Sviluppare la capacità del “comprendere” come strumento per una migliore integrazione

della propria personalità e relazionalità. Sviluppare le capacità di collaborazione, di comunicazione, di dialogo e partecipazione

all’interno degli impegni e delle esperienze scolastiche. Sviluppare la creatività.

OBIETTIVIFORMATIVI

Educare alla legalità nella scuola e nelle istituzioni. Educare all’interiorizzazione e al rispetto delle regole come strumenti indispensabili per

una convivenza civile. Sviluppare competenze comunicative ed espressive. Educare all’ascolto. Potenziare la consapevolezza di “sé”. Sviluppare la creatività di pensiero, di linguaggio e di relazione. Favorire un atteggiamento di convivenza rispettosa delle regole democratiche. Sensibilizzare all’accoglienza dell’altro nelle varie situazioni. Acquisire la capacità di discutere, affrontare problemi, indicare soluzioni. Capire che la pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti. Capire che le regole sono strumenti indispensabili per una civile convivenza.

METODOLOGIA

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità. Favorire l’esplorazione e la scoperta. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo, il dialogo, le ipotesi interpretative, l’e-

sternazione del punto di vista. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere. Realizzare percorsi in forma di laboratorio. Ricerca-azione. Intraprendere iniziative nel campo della solidarietà, della cooperazione e del volontariato

VERIFICAE

VALUTAZIONE

Il raggiungimento degli obiettivi sarà misurato attraverso verifiche formali ed informali (interrogazioni, esercitazioni individuali e collettive), in itinere e sommative, finalizzate al controllo: dell’acquisizione dei contenuti; del consolidamento dei concetti; dell’efficacia del metodo di studio; dell’assunzione di atteggiamenti e comportamenti adeguati.

Si terrà costantemente conto dei livelli di partenza e delle effettive capacità di ogni alunno.

CLASSI PRIME CONTENUTI

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

LA CULTURA DELLE REGOLE

Diritti e doveri del vivere insieme

Le società umane e società di animali Norme sociali e norme giuridiche I principi fondamentali della Costituzione I simboli dell’identità nazionale Chi fa le leggi in Italia

L’amministrazione della giustizia

Il Consiglio Superiore della magistratura Diritto pubblico e diritto privato Il processo

Le leggi della scuola

Lo Statuto degli studenti e delle studentesse La Carta dei Servizi scolastici Il governo della scuola (Consiglio di classe, Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto) Partecipazione e rappresentanza I principi della non violenza

BULLISMOE VIOLENZA GIOVANILE

Individuo e società La società e i gruppi sociali La scuola come società in miniatura Diversità, pregiudizio ed esclusione Dal gruppo al branco Il bullismo in Italia Dal bullismo alla microcriminalità

I DIRITTI DEI MINORI

Alcuni articoli della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia

CLASSI SECONDECONTENUTI

LA COSTITUZIONE ITALIANA

I principi e le libertà costituzionali L’ordinamento costituzionale dello Stato Il Parlamento Il presidente della Repubblica Il Governo La Magistratura La Corte Costituzionale

SCEGLIERELA LEGALITÀ

Responsabilità e senso delle regole Leggi morali e leggi dello Stato Indifferenza e complicità Le inchieste giudiziarie ( Tangentopoli, Calciopoli, ecc.)

LE FORME EIL FUNZIONAMENTO DELLE

AMMINISTRAZIONILOCALI

La pubblica amministrazione Lo stato sociale Il decentramento amministrativo Il Comune La Provincia La Regione

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

USO RESPONSABILE DEL DENARO

I bisogni economici dell’uomo La società dei consumi e la spesa consapevole Il valore dei soldi e l’importanza del risparmio Le tasse Il sistema fiscale L’evasione fiscale

I DIRITTI UMANI

I diritti delle donne I diritti degli immigrati

CLASSI TERZECONTENUTI

MICROCRIMINALITÀE BABY GANG

Ribellione e senso del limite I giovani e l’amore per il rischio La microcriminalità Il fenomeno delle baby gang La giustizia minorile in Italia

LE NAZIONI UNITE

La società internazionale I compiti delle Nazioni Unite Gli organi delle Nazioni Unite L’ONU e la solidarietà internazionale Le critiche all’ONU

SCENARI DI GUERRAE SPERANZE DI PACE

Un secolo di massacri Il problema palestinese Un nuovo tipo di guerra: il terrorismo Dichiarazione sulla cultura di pace delle Nazioni Unite La voce dei poeti per la pace

LE VICENDECOSTITUZIONALI DELLO

STATO ITALIANO

Le caratteristiche delle costituzioni Lo Statuto Albertino Dalla monarchia costituzionale alla monarchia parlamentare La dittatura fascista e la fine dello stato liberale La nascita della Repubblica

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALESCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO

Via U. Foscolo - 73021 CALIMERA (LE)

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

“La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni"

DPR 24 giugno 1998n.249PREMESSA

Ogni società, ogni organizzazione, ogni gruppo sociale, per poter svilupparsi e raggiungere gli scopi per cui nasce, deve avere sue regole, suoi principi, suoi obiettivi e metodi condivisi;deve avere, in sostanza, un suo "contratto sociale". L'Istituto Comprensivo Statale di Calimera e Martignano, in piena condivisione con la normativa e le Indicazioni Ministeriali vigenti, nell'osservanza del complesso di leggi e norme alle quali è soggetta tutta l'attività didattica ed educativa della Scuola Statale Italiana, propone un Patto di Corresponsabilità Educativa, cioè un’esplicitazione trasparente e condivisa dei diritti e dei doveri propri dell'Istituzione Scolastica, dei genitori e degli alunni, dove le parti s’ impegnano, nell'osservanza e nel rispetto del ruolo e delle competenze di ciascuna, ad assicurare un'esperienza positiva di apprendimento, una crescita armonica ed un percorso formativo proficuo, finalizzati alla riuscita di un realistico progetto educativo comune, reso chiaro e condiviso.

Il Patto di Corresponsabilità Educativa, pertanto, si configura come un contratto, nel senso che vede impegnate più parti contraenti, ma non va interpretato in senso giuridico stretto perché alla sua base non c'è l'aspetto formale, bensì l’ impegno tra Dirigente Scolastico, Docenti, Personale ATA, alunni e famiglie, per la realizzazione di un'effettiva reciprocità, basata sulla concreta assunzione di responsabilità, sia individuale che collettiva, che è alla base di ogni effettiva azione educativa e formativa.

Patto di Corresponsabilità Educativa vuole significare anche la valenza pedagogica data dal massimo coinvolgimento di tutti i fruitori del servizio scolastico nel processo formativo; significa che tutti i soggetti coinvolti sono interlocutori attivi e consapevoli delle attese dell'Istituzione Scolastica, concretamente impegnati nel raggiungimento degli obiettivi che hanno contribuito a definire. In questo senso, venir meno al "patto" vuol dire interrompere l'azione formativa complessiva.Il Patto di Corresponsabilità Educativa riguarda tutte le attività che vengono proposte,selezionate e coordinate dall'Istituto per la realizzazione delle finalità specifiche della scuola,nella prospettiva della centralità dell'alunno nel processo formativo. Regola, in modo particolare, l'attività didattica che, nei suoi due momenti fondamentali dell'insegnamento e nell'apprendimento, non può essere lasciata al caso o all'arbitrio del singolo. L'attività del docente in classe è il momento terminale di un rigoroso processo di programmazione che passa attraverso il Collegio dei Docenti, i Dipartimenti Disciplinari e il Consiglio di Classe.Ciò che il Patto di Corresponsabilità Educativa contiene non rappresenta certamente unanovità per coloro che lavorano o usufruiscono della nostra Scuola: sono ricordati atteggiamenti e obblighi che molti alunni, Docenti e genitori già attuano nella quotidiana vita scolastica.Esplicitarli, però, è un mezzo per avere una maggior trasparenza e per essere più consapevoli reciproco impegno che lega tutte le componenti della vita scolastica. Inoltre è segno della disponibilità e collaborazione, indispensabili perché la fatica dell'educare e dell'apprendere giunga a buon esito.I principi fondanti su cui si basa il progetto educativo della scuola, le finalità, gli obiettivi generali e specifici che l'Istituto si pone, le strategie che adotta, le modalità di verifica e valutazione del processo di apprendimento, sono quelli indicati nel Piano dell'Offerta Formativa.In particolare, con il Patto di Corresponsabilità Educativa, Scuola e Famiglia si impegnano a condividere un'azione educativa ispirata ai seguenti principi:- il rispetto della persona e della sua libertà- il riconoscimento delle differenze- il rispetto per ogni cultura e il rifiuto di ogni forma di discriminazione- la disponibilità al confronto e allo scambio- il diritto ad essere trattati in modo obiettivo ed imparziale- il valore fondamentale della cultura. Le dichiarazioni sopra esposte inducono le diverse componenti scolastiche ad assumere specifici impegni:

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

L’ALUNNO SI IMPEGNA A…

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A….

LA SCUOLA SI IMPEGNA A …

RELAZIONALITÀ

Prendere coscienza della propria crescita

Comportarsi correttamente con i compagni, gli insegnanti e il personale della scuola

Rispettare gli altri: idee, comportamenti, sensibilità, differenze

Utilizzare correttamente gli ambienti e le attrezzature della scuola

Rispettare le regole della scuola

Collaborare con gli insegnanti affinché l’azione educativa sia concorde ed efficace

Rispettare la professionalità degli operatori scolatici, adottando atteggiamenti improntati a fiducia, reciproca stima, scambio e comunicazione

Rispettare le regole relative all’organizzazione dell’Istituzione Scolastica

Creare un clima di fiducia per motivare e favorire scambi ed interazioni

Utilizzare il dialogo come strumento educativo

Rispettare le differenze di idee, stili, bisogni tra ragazzi

Rispettare i ritmi di attenzione e di apprendimento in un’ottica di progressivo miglioramento

PARTECIPAZIONE

Partecipare al lavoro in classe ascoltando, ponendo domande, segnalando difficoltà, domandando spiegazioni e aiuto

Adeguarsi alle forme di lavoro di classe, di gruppo, individuali

Predisporre strumenti e materiali necessari per lavorare in buone condizioni

Attivarsi affinché l’alunno frequenti regolarmente la scuola, sia puntuale ed adempia a tutti i doveri scolastici (come da Regolamento di Istituto)

Curare i rapporti con la scuola, controllando quotidianamente il diario, partecipando alle riunioni degli organo collegiali, alle assemblee d classe, ai colloqui individuali

Curare che l’alunno si presenti a scuola con tutto il materiale occorrente per le attività didattiche e vestito in maniera decorosa

Individuare e proporre, attraverso la progettazione didattica, i saperi essenziali e significativi per la propria realtà territoriale

Fornire una efficace didattica finalizzata alla “ costruzione” del sapere

Armonizzare il carico di lavoro

Verificare l’acquisizione delle competenze ed organizzare recuperi

COMPITI

Prendere regolarmente nota dei compiti assegnati

Pianificare il lavoro da fare a casa

Svolgere i compiti in modo accurato

Evitare di sostituirsi ai bambini ed ai ragazzi nell’esecuzione dei compiti

Aiutare i figli a pianificare e ad organizzarsi (orario, angolo tranquillo, televisione spenta, controllo del diario, preparazione della cartella, ecc.)

Richiedere ai figli di portare a termine ogni lavoro intrapreso

Richiedere i compiti non svolti il giorno successivo

Impostare a scuola alcuni compiti perché vengano completati a casa

Per la scuola secondaria di I° grado non assegnare i compiti nei giorni delle manifestazioni culturali o nei giorni di rientro (martedì e giovedì) per il giorno successivo

Fare in modo che ogni lavoro intrapreso venga portato a termine

INTERVENTI

EDUCATIVI

Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti

Tenere un comportamento adeguato per ogni situazione

Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità

Rispettare le ore di inizio e termine delle lezioni e le pause

Valutare regolarmente, periodicamente e con criteri espliciti

Predisporre gli strumenti necessari per lavorare in buone condizioni: libri, audiovisivi, fotocopie, esperti, uscite

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

I COLLABORATORI SCOLASTICIS’IMPEGNANO A….

IL PERSONALE DI SEGRETERIASI IMPEGNA A….

GLI ENTI ESTERNI PREPOSTI INTERESSATI AL SERVIZIO SCOLASTICO SI IMPEGNANO A…

IL RAPPRESENTANTE DEI GENITORISI IMPEGNA A…

Vigilare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, in occasione di momentanea assenza degli insegnanti

Accompagnare gli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali della scuola ad altre sedi anche non scolastiche

Sorvegliare gli ingressi dell’istituzione scolastica con apertura e chiusura della stessa

Garantire la pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze

Garantire ausilio materiale agli alunni diversamente abili nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell’uscita da esse

Collaborare con insegnanti e genitori nel processo formativo ed educativo degli alunni.

Fornire efficienza e qualità nel servizio nel rispetto dell’esigenza dell’utenza.

Garantire una scuola sana, sicura e adeguatamente attrezzata

Attivarsi in tempi brevi nei casi di richiesta degli operatori scolastici.

Partecipare alle riunioni del Consiglio di classe in cui è stato eletto

Farsi portavoce di problemi, iniziative, proposte, necessità della propria classe presso il Consiglio di cui fa parte e presso i propri rappresentanti al Consiglio d’Istituto

Non occuparsi di casi singoli

Non trattare argomenti di esclusiva competenza degli Organi Collegiali della scuola ( come per esempio quelli inerenti la didattica, il metodo d’insegnamento e la valutazione)

Fare da tramite tra i genitori che rappresenta e l’istituzione scolastica.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALESCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO

Via U. Foscolo - 73021 CALIMERA (LE)

REGOLAMENTO D’ISTITUTOPREMESSA

Il presente documento si pone l’obiettivo di contribuire a rendere la scuola un luogo di rispetto reciproco, di dialogo e di serena convivenza, per favorire il processo di formazione e di educazione dei ragazzi mediante lo studio.

La frequenza della scuola comporta la conoscenza e l’osservanza di alcune regole che hanno la finalità di promuovere una proficua attività di apprendimento in un ordinato convivere. A tal fine, con pari dignità, tutti coloro che operano nella scuola sono chiamati ad uniformarsi alle normali regole di comportamento del vivere civile in una comunità.

Il Dirigente Scolastico, i Docenti ed il personale ausiliario si impegnano ad assolvere ai propri doveri scolastici con diligenza, lealtà ed imparzialità, atteggiamenti che qualificano il corretto adempimento della loro prestazione lavorativa. Pertanto, i rapporti con i genitori e gli alunni sono improntati ai seguenti principi: collaborazione e fiducia; priorità della legge e dell’interesse pubblico rispetto all’interesse privato, proprio e altrui; rispetto dell’orario di lavoro e svolgimento dei propri compiti nel modo più semplice ed efficiente possibile nell’interesse dei fruitori del

servizio; assunzione delle responsabilità connesse ai propri compiti; divieto di divulgare le informazioni di cui si viene a conoscenza per ragioni d’ufficio; promozione dell’immagine e degli interessi della scuola.

Il Regolamento dell’Istituto Comprensivo Statale di Calimera - Martignano si rifà, anche per quanto di seguito non espressamente

riportato, allo “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” approvato dal Consiglio dei Ministri il 29 maggio 1998, e ne recepisce il criterio generale per cui “la scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica... [dove] ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio...”.

La Scuola, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione Italiana, tenuto conto della Convenzione internazionale sui diritti del

fanciullo, recepita con legge 27/05/91 n. 176, garantisce all’alunno, in quanto persona, l’integrale godimento dei diritti che gli sono riconosciuti nei citati documenti, chiede all’alunno l’osservanza dei doveri previsti nell’art. 3 dello Statuto; alla famiglia, riconoscendone la primaria responsabilità educativa, una fattiva collaborazione nel comune compito educativo.

Nell’intento di favorire un effettivo miglioramento ed una maggiore efficacia del servizio scolastico, il Regolamento propone una serie di norme affinché, attraverso il rispetto di un chiaro codice di comportamento, si possa instaurare una proficua collaborazione tra Dirigente Scolastico, personale docente, personale ausiliario, alunni e famiglie.

Il Regolamento prevede che i diritti e i doveri degli studenti siano noti a tutti i soggetti interessati (docenti, studenti, genitori) e prevede

anche le possibilità e i modi attraverso i quali gli stessi soggetti, ciascuno con le prerogative e i doveri del proprio ruolo, possano partecipare alla vita della scuola. Esso è a disposizione degli alunni e dei genitori che ne facciano richiesta e viene consegnato agli stessi all’atto della prima iscrizione all’Istituto Comprensivo Statale di Calimera - Martignano. Alla sua lettura e alla discussione sono dedicate delle ore di lezione nei primi giorni dell’anno scolastico.

A motivo dell’ampia diffusione preventiva data al presente Regolamento, e del metodo democratico con il quale viene elaborato e periodicamente rinnovato, l’iscrizione all’Istituto Comprensivo Statale di Calimera - Martignano ne presuppone la conoscenza dettagliata e l’accettazione integrale.

I genitori che iscrivono i figli all’Istituto Comprensivo Statale di Calimera - Martignano accettano in particolare il principio del risarcimento del danno (anche collettivo in caso di mancata individuazione del responsabile diretto) per azioni di danneggiamento del patrimonio scolastico imputabili ai propri figli. Contemporaneamente, l’accettazione all’atto dell’iscrizione vale come preventiva liberatoria dell’Istituto sotto l’aspetto della responsabilità penale della scuola; per gli aspetti della responsabilità civile, legati ad eventi che possano accadere ai ragazzi (infortuni e simili), invece, la scuola ha sottoscritto un’adeguata polizza assicurativa. Art. 1 - Entrata ed uscita dalla scuola

La puntualità è posta come norma nell’espletamento dell’attività pedagogica e scolastica, pertanto deve essere rispettata da tutte le componenti della scuola.

Gli alunni entrano a piedi nello spazio antistante la scuola; per evitare incidenti, portano a mano l’eventuale bicicletta, che deve essere sistemata ordinatamente negli appositi spazi. Con avverse condizioni meteorologiche, essi sostano negli spazi coperti antistanti la scuola.

Gli alunni entrano disciplinatamente nelle aule al suono della campanella, alle ore 8, 25 a Calimera e alle ore 7,55 a Martignano la mattina, e alle ore 15.10 il pomeriggio sia a Calimera che Martignano. Il loro ingresso è vigilato dai collaboratori scolastici, che prestano sorveglianza sulle scale e sui vari piani, e dai docenti in servizio alla prima ora, che provvedono ad accompagnarli nelle rispettive aule.

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Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

I collaboratori scolastici si accertano della presenza di tutti i docenti, comunicano presso l’Ufficio di Segreteria l’eventuale assenza di

insegnanti, affinché siano presi i provvedimenti necessari, nell’attesa dei quali rimangono in aula con il compito di vigilanza.

Le lezioni hanno inizio alle ore 8.00 a Martignano e alle ore 8, 30 a Calimera, con il suono della seconda campanella.

Al termine delle lezioni gli alunni escono dall’aula ordinatamente, sotto la vigilanza del personale ausiliario e del personale docente di turno. Il comportamento degli studenti deve mantenersi corretto fino all’uscita dalla scuola. Si confida in atteggiamenti rispettosi anche al di fuori dello spazio scolastico.

Art. 2 - Assenze, permessi di uscita, ritardi

Gli alunni hanno il diritto ed il dovere di frequentare le lezioni; entrate in ritardo ed uscite anticipate devono rimanere casi eccezionali, così come le uscite dall’aula durante le ore di lezione. È ammessa deroga alle presenti disposizioni solo per motivi terapeutici certificati. In caso di assenza gli alunni sono tenuti ad informarsi sul lavoro svolto a scuola e da svolgere a casa.

Tutte le assenze, le entrate in ritardo e le uscite fuori orario, sia in orario antimeridiano che in quello pomeridiano, sono giustificate sul libretto scolastico personale ed autorizzate mediante la richiesta di un genitore (o di chi ne fa le veci) e la firma del Dirigente Scolastico o di un docente delegato.

Il libretto scolastico è un documento ufficiale e va conservato con la massima cura. Deve essere ritirato da un genitore, che appone la firma alla presenza di un responsabile della scuola. In caso di smarrimento, il genitore consegna tempestivamente una dichiarazione scritta al fine di ottenere un duplicato.

Gli alunni giustificano l’assenza all’inizio delle lezioni. Il docente della prima ora, delegato dal Preside in via permanente, annota sul registro di classe i nominativi degli assenti, le giustificazioni e segnala anche le assenze non giustificate.

L’assenza per malattia superiore a 5 giorni è giustificata con certificato medico di riammissione, oltre che con la normale giustificazione.

Le assenze ingiustificate, ma soprattutto le assenze ed i ritardi numerosi e metodici, costituiscono grave mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe tiene conto nell’attribuzione del giudizio sul comportamento.

La richiesta di uscita anticipata, per eccezionali motivi di comprovata necessità, viene compilata, sui moduli predisposti, dal genitore o da chi è esercente la potestà genitoriale e presentata a partire dalla prima ora di lezione (salvo per motivi imprevisti): al momento dell’entrata a scuola, l’alunno consegna il libretto delle giustificazioni o il modulo predisposto, con la richiesta debitamente compilata, al collaboratore scolastico della portineria il quale presenta la richiesta alla Dirigenza per il visto e poi la consegna al docente, per l’annotazione sul giornale di classe.

Il genitore, chi esercita la potestà genitoriale, o un familiare da essi delegato, deve presentarsi a scuola per ricevere in consegna l’alunno autorizzato ad uscire anticipatamente.

Nel caso di uscita anticipata imprevista, e nell’impossibilità della presenza del genitore, l’alunno viene affidato alla persona alla quale i genitori hanno conferito delega scritta; tale persona deve esibire un documento d’identità, i cui estremi sono riportati sulla delega, che rimane agli atti della scuola.

L’uscita anticipata viene in ogni caso annotata sul giornale di classe.

Nel caso di incidenti o di malori improvvisi, si avvisa tempestivamente la famiglia per telefono; se il malore appare grave, in caso di assenza, o di dichiarata indisponibilità del genitore, si chiama il 118.

Art. 3 - Permanenza nella scuola e responsabilità nei confronti degli alunni

Nella scuola la responsabilità è attribuita sempre a coloro cui gli alunni sono affidati. Essa inizia la mattina, quando l’alunno varca la soglia dell’edificio scolastico, e termina, con l’uscita dall’edificio stesso, alla fine delle lezioni. Durante la giornata, la responsabilità è estesa anche agli spazi esterni fino ai cancelli d’accesso.

La vigilanza viene costantemente assicurata, pertanto: i Docenti non abbandonano per nessun motivo l’aula; in caso di necessità affidano temporaneamente gli alunni alla vigilanza del

collaboratore scolastico; gli spostamenti degli alunni avvengono sempre con l’accompagnamento del personale della scuola; i Docenti di Scienze motorie e coloro che usufruiscono delle aule speciali accompagnano e controllano gli alunni durante gli spostamenti.

La vigilanza è garantita dai Docenti e dai Collaboratori Scolastici anche in tutte le iniziative che si svolgono all’esterno della scuola (visite e viaggi di istruzione, uscite didattiche, ecc.) e per tutta la durata dello svolgimento.

I Collaboratori Scolastici sono tenuti alla vigilanza dell’ingresso dell’edificio, dei corridoi, delle aule e di tutti gli ambienti durante lo svolgimento delle attività didattiche e comunque per tutta la durata dell’apertura della scuola.

In caso di assenza di un Docente, se non è possibile assicurarne la sostituzione, per esigenze organizzative della scuola, o altri eventi straordinari, la Dirigenza provvede ad assicurare il servizio agli allievi, mediante supplenza, ridistribuzione degli alunni in altre classi o affidamento ai Collaboratori Scolastici. In tal caso, gli alunni sono tenuti a restare in aula e ad attendere allo studio personale.

Se l’evento è conosciuto in anticipo, si può disporre l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata delle classi, preavvertendo i genitori con comunicazione scritta. In caso di mancanza della firma per presa visione dell’avviso di uscita anticipata, gli alunni restano a scuola sino al termine regolare delle lezioni.

Nel caso di indizione di sciopero del personale docente e/o ATA e nel caso di adesione ad assemblea sindacale, il Dirigente Scolastico trasmette una circolare che viene affissa all’Albo e socializzata alla famiglia tramite una comunicazione scritta sul diario, indicando il giorno nel quale non è garantito il funzionamento della scuola o il normale svolgimento delle lezioni. Tale comunicazione deve essere controfirmata

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dai genitori e verificata in ogni classe dal docente in servizio alla prima ora del giorno successivo. Un idoneo e tempestivo preavviso alla famiglia solleva la scuola da ogni responsabilità nei confronti degli alunni.

La procedura di cui sopra è valida anche nei casi di uscita per cause di forza maggiore.

Art. 4 - Norme di ordine e di convivenza all’interno della scuola

La disciplina è affidata al senso di responsabilità e all’etica di ciascuna delle componenti l’istituzione scolastica. Nel rispetto della persona umana, gli alunni sono tenuti ad osservare in ogni momento dell’attività didattica le norme di comportamento

civile e ad assumere un contegno rispettoso nei riguardi dei propri compagni, del personale docente e non docente. In particolare:

durante il cambio dell’ora tutti gli alunni rimangono ordinatamente nella propria aula, in attesa del Docente e preparano il materiale necessario per l’attività successiva; non escono dalle aule per nessun motivo, se non con il permesso del Docente uscente o entrante e non sostano nei corridoi;

i Docenti provvedono con la massima celerità ad effettuare il cambio d’aula, cercando di ridurre al minimo inevitabili momenti di non sorveglianza delle classi. Se il Docente deve spostarsi da un piano all’altro, la classe viene affidata al Collaboratore Scolastico addetto alla vigilanza dell’ambiente.

Gli alunni sono tenuti ad usare i bagni in modo corretto e civile, uno per volta, nei casi di necessità strettamente indispensabili durante la giornata. Nel caso di eventuali patologie è opportuna una comunicazione medica perché venga garantita la salute del minore.

Gli alunni che per necessità devono recarsi in Segreteria o presso la Sala Insegnanti sono accompagnati dal personale ausiliario.

L’intervallo ha la durata di l0 minuti e costituisce un momento ricreativo all’interno dell’attività didattica.Durante l’intervallo, da farsi in classe, il Docente presente in aula vigila sul comportamento degli alunni, in maniera da evitare che si

arrechi danno alle persone o alle cose. Gli alunni non devono correre, tenere comportamenti pericolosi per la propria e l’altrui incolumità, fare gesti scomposti, schiamazzi, usare turpiloquio e comportamenti di bullismo, sporcare pavimenti e arredi, lasciare in giro involucri e contenitori.

Gli alunni che si trovano a svolgere la lezione in aule speciali, prima dell’inizio dell'intervallo sono accompagnati nelle loro aule.Gli alunni accedono ai servizi igienici, due alla volta, sotto la sorveglianza dei Collaboratori Scolastici, e rimangono nei bagni solo il

tempo indispensabile per consentire a tutti di poter usufruirne. Gli altri restano in classe con il Docente impegnandosi affinché la pausa sia veramente occasione di distensione e socializzazione e non momento di disordine. Non è consentito sostare nei corridoi e allontanarsi dal proprio piano.

Non è consentito portare a scuola nulla che non sia pertinente con l’attività scolastica, specialmente se l’oggetto è nocivo e/o pericoloso, e può pregiudicare la sicurezza delle persone o il normale svolgimento delle lezioni. L’uso di cutter, forbici, compassi, squadre, righe ed altro materiale potenzialmente pericoloso è consentito solo se necessario all’attività richiesta dal Docente presente in aula.

Il cellulare deve essere tenuto spento durante l’attività curricolare ed extracurricolare e custodito nello zaino. Per le comunicazioni urgenti con la famiglia è disponibile il telefono dell’Ufficio di Segreteria.

Ogni alunno è responsabile del proprio materiale scolastico e dei propri oggetti personali; la scuola non risponde di oggetti o di denaro mancanti. Gli alunni non possono farsi portare a scuola quanto hanno dimenticato a casa (merende comprese).

L’accesso a scuola è consentito solo alle persone con giustificati motivi e sono accolte dal personale addetto al servizio di portineria.

La scuola sviluppa la propria azione educativa in stretta collaborazione con le famiglie. A tal fine vengono vitalizzate tutte le occasioni di incontro offerte dai Consigli di Classe, dal Consiglio di Istituto e dagli incontri periodici Docenti-genitori.

I genitori possono conferire con i Docenti, la mattina, nelle ore di ricevimento stabilite, e nei colloqui pomeridiani, come da calendario stabilito all’inizio di ogni anno scolastico; possono essere convocati anche tramite il diario o altra comunicazione scritta, tutte le volte che uno o più Docenti o il Dirigente ne ravvisino la necessità; per problemi di ordine educativo riguardanti i propri figli, possono concordare un appuntamento con il Dirigente Scolastico e/o i Docenti.

I genitori degli alunni possono unirsi in Assemblea, di Classe o di Istituto, nei locali scolastici. Ad esse possono partecipare, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i Docenti rispettivamente della classe o della scuola.

Art. 5 - Conservazione delle strutture e delle dotazioni.

Gli alunni sono responsabili dell’ordine e della pulizia dell’ambiente e del materiale scolastico e sono rispettosi degli oggetti dei compagni e dei Docenti.

Le aule devono essere tenute in ordine: è vietato sporcare i banchi con pennarelli, bianchetti, rovinarli con incisioni; è vietato imbrattare o scalfire i muri e danneggiare con qualsiasi mezzo suppellettili e oggetti dell’arredamento scolastico. La permanenza nelle aule è consentita solo con la presenza del Docente per attività curricolari ed extracurricolari o con la sorveglianza del Collaboratore Scolastico.

Art. 6 - Biblioteca palestra, laboratori

L’uscita dalla classe per le attività specifiche deve avvenire ordinatamente ed in silenzio, in modo da non disturbare le attività delle altre classi. Gli alunni possono accedere in palestra, nelle aule speciali e nei laboratori soltanto se accompagnati dai rispettivi Docenti o dal personale ausiliario.

La biblioteca, la palestra e i laboratori funzionano secondo propri regolamenti approvati dal Consiglio d’Istituto, sentito il parere del Collegio dei Docenti. Tali regolamenti sono allegati e parti integranti del presente testo.

Ogni laboratorio ha un responsabile nominato dal Dirigente Scolastico all’inizio dell’anno. Gli utenti devono operare in modo da mantenere integro il materiale in dotazione.

L’uso delle aule speciali e della palestra va concordato fra i Docenti interessati che provvedono a definire un orario in modo da assicurarne la disponibilità, tenendo presenti le esigenze didattiche di ciascuna disciplina.

Art. 7 - Uso del diario scolastico

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Si fissa il principio del diario scolastico personale come strumento di lavoro e come mezzo di comunicazione privilegiato tra Scuola e Famiglia, in modo che ciascun genitore o chi ne fa le veci sia coinvolto alla vita della scuola.

Il diario scolastico deve essere visionato e firmato frequentemente dalle famiglie degli alunni. Deve inoltre essere tenuto in modo ordinato, serio e consono alla sua funzione.

Art. 8 - Visite guidate e viaggi di istruzione

Le visite guidate e i viaggi di istruzione non hanno finalità meramente ricreative e di evasione dagli impegni scolastici ma costituiscono iniziative complementari delle attività istituzionali della scuola; sono perciò effettuati soltanto per esigenze didattiche, connesse con i programmi di insegnamento, tenendo presenti i fini di formazione generale e culturale. La partecipazione è libera, a totale carico delle famiglie e subordinata alle decisioni del Consiglio di Classe. La scuola determina autonomamente il periodo più opportuno di realizzazione dell’iniziativa, in modo che sia compatibile con l’attività didattica, il numero degli alunni partecipanti, le destinazioni e la durata.

Date le sempre più frequenti richieste da parte di enti ed associazioni pubbliche e private di realizzare nella scuola iniziative di varia natura che coinvolgono gli alunni, ogni Consiglio di Classe valuta e può approvare autonomamente l’adesione a tali iniziative.

Art. 9 – Valutazione

Fatta salva la competenza del Collegio dei Docenti in tema di valutazione didattico-educativa, l’alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva e di conoscere preventivamente i criteri della valutazione.

In particolare le valutazioni delle prove (scritte, orali, test, ecc.) che producano come risultato una valutazione sommativa dell’alunno, vanno necessariamente comunicate con precisione: nel caso di prove orali, subito e con adeguate motivazioni; nel caso di prove scritte, di norma entro 15 giorni dalla data di effettuazione del compito.Le famiglie sono informate della valutazione con una comunicazione sull’apposito libretto o sul diario.

Art. 10 - Modifiche al Regolamento

Il Regolamento di Istituto viene rivisto annualmente. Le proposte scritte di modifica vanno presentate al Consiglio di Istituto dai Docenti, non docenti, genitori e studenti individualmente o tramite gli organismi che li rappresentano. Il Dirigente porta le proposte a conoscenza del Collegio dei Docenti e ne chiede il parere. Il Consiglio di Istituto, esaminate le richieste di modifica, fa conoscere ai proponenti le proprie considerazioni. Le modifiche sono deliberate dal Consiglio di Istituto.

Art. 11 - Applicazione del Regolamento

Il Consiglio di Istituto, la Giunta esecutiva, il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe, il Dirigente sono garanti della corretta applicazione del regolamento che deve costituire un punto di riferimento chiaro per tutte le componenti, per la salvaguardia dei diritti di ciascuno e per l’esatto adempimento dei doveri che a ciascuno competono.

In tal modo i rapporti tra le componenti saranno ispirati alla collaborazione e alla maturità democratica e civile.Per quanto non contemplato nel presente regolamento si fa riferimento allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti.Una copia del Regolamento viene fatta pervenire alle famiglie di tutti gli alunni, con riscontro firmato di avvenuta ricezione; una copia è

affissa all’albo della scuola. All’inizio dell’anno scolastico, la Dirigenza cura la pubblicità e l’illustrazione dello stesso, in modo particolare a vantaggio dei nuovi iscritti.

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REGOLAMENTO DISCIPLINARE

PREMESSAIl presente Regolamento disciplinare costituisce l’adeguamento “interno” dello “Statuto delle studentesse e degli studenti” (D.P.R.

24 giugno 1998 n. 249), pertanto, l’individuazione dei comportamenti che configurano mancanze disciplinari, nel fare riferimento ai doveri elencati nell’art. 3 dello Statuto, è calata nella realtà propria della comunità scolastica di Calimera e Martignano. Esso è parte integrante del Regolamento di Istituto vigente, contenente già le norme generali per il funzionamento ottimale del nostro Istituto Comprensivo; è funzionale al Piano dell’Offerta Formativa, deliberato annualmente dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto, ed è finalizzato alla salvaguardia dei diritti e all’adem-pimento dei doveri delle diverse componenti scolastiche, per assicurare una serena e ordinata convivenza civile all’interno dell’ambi-ente scolastico.

Il Regolamento disciplinare è connotato da spirito formativo, avendo il fine di esprimere un intento preventivo e soprattutto educativo e di sviluppare negli alunni il rispetto degli altri e la responsabilità personale, presupposti fondamentali per una crescita culturale e per la formazione del cittadino.

Per tale motivo la scuola ricorre alla “sanzione” quale estrema ratio e ciò ancor più perché gli alunni sono minorenni. Si ritiene opportuno perciò evitare, tranne in casi d’eccezionale gravità o di reiterazione, l’a-dozione di provvedimenti comportanti l’allontanamento anche di breve durata dalle lezioni o dall’attività di classe.

Nel Regolamento disciplinare sono individuati: a) le tipologie di comportamento non corretto degli alunni; b) le sanzioni relative; c) gli organi e le procedure di applicazione delle stesse.

Art. 1 . Sanzioni disciplinari

Tutte le infrazioni previste dal Regolamento sono sanzionabili quando vengono commesse sia all’interno dell’edificio scolastico, durante le attività curricolari, sia durante le attività extracurricolari, integrative, connesse con le attività didattiche, organizzate dalla scuola anche in sedi diverse: uscite, visite guidate, vi-aggi di istruzione, ecc.

Le sanzioni sono ispirate ai principi di gradualità, proporzionalità e giustizia; tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica e tengono in debita considerazione la situazione personale dell’alunno ed in particolare l’età, l’entità dell’infrazione, le finalità della scuola, il contesto socio-economico e culturale.

La responsabilità disciplinare è personale; la sanzione, nell’ambito della comunità scolastica, è pubblica e viene adottata secondo criteri di trasparenza.

Tutte le annotazioni sul giornale di classe devono essere debitamente circostanziate al fine di evidenziare il tipo di infrazione commesso dall’alunno.

La reiterazione di un comportamento che ha già dato luogo all’applicazione di un sanzione disciplinare comporta, di regola, l’applicazione della sanzione disciplinare di grado immediatamente superiore.

Nel caso in cui concorrano circostanza attenuanti può essere inflitta la sanzione di grado inferiore a quello stabilito.

I provvedimenti disciplinari sono ridotti, o sospesi, con l’assunzione di responsabilità da parte dell’a-lunno, a cui viene offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività lavorativa o di ripristino in favore della comunità scolastica, su parere conforme del Consiglio di Classe.

Le attività individuate dall’organo sanzionante non devono essere lesive della dignità e della personalità dell’alunno, sono possibili solo con il consenso degli interessati e non devono esporre la Scuola a nessuna responsabilità. Esse possono consistere nel riordino di materiali di laboratorio, di archiviazione e fascicolazione, di sostegno alle attività della biblioteca e di volontariato a favore dei compagni, sotto la guida dei Docenti. Tale elencazione è da ritenersi meramente esemplificativa e non esaustiva.

L’alunno, attraverso i genitori, è tenuto al risarcimento di eventuali danni provocati alle strutture, alle attrezzature e agli arredi. Il risarcimento è un dovere, non una sanzione. Il principio dell’impegno riparativo (monetario o con lavoro) vale per tutta la classe nel caso di danneggiamenti che avvengano senza individuare i responsabili.

Delle sanzioni comportanti l’allontanamento dalla scuola viene data comunicazione ai genitori.

In sede di scrutinio, il Consiglio di Classe formula un giudizio ed esprime una valutazione sul comportamento di ogni alunno in ordine all’adempimento dei suoi doveri e alla norme e ai principi espressi nel Regolamento d’Istituto. Tutti i provvedimenti che

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comportano una formulazione scritta concorrono a determinare il giudizio sul comportamento. L’assegnazione di un giudizio non sufficiente è corredato da motivazione iscritta a verbale.

Art. 2 - Tipologia delle sanzioni

Agli alunni che manchino ai doveri scolastici sono inflitte le seguenti sanzioni disciplinari, in base alla gravità delle infrazioni:

Richiamo verbale: un richiamo formale al rispetto dei doveri dell’alunno, da annotare per memoria sul registro personale e sul giornale di classe, per condotta occasionale non conforme ai principi di correttezza, lealtà e buona educazione; scorrettezze non gravi verso i compagni, i Docenti o il personale; disturbo durante le lezioni; mancanze ai doveri di diligenza e puntualità; abbigliamento non consono all'ambiente scolastico. Il docente che rileva o accerta la violazione del regolamento disciplinare la contesta all’alunno che espone le proprie considerazioni e giustificazioni. Il docente impartisce il richiamo, che può costituire un precedente per l’irrogazione di una sanzione in forma di richiamo o di ammonizione scritta.

Nota scritta non verbalizzata: viene applicata per violazioni di una certa entità e consiste in una nota motivata, inserita nel diario personale dell’alunno, per rendere nota la manchevolezza ai genitori. La nota deve essere sottoscritta dal Docente e, successivamente, controfirmata da uno dei genitori (o di chi ne fa le veci) per presa visione.

Richiamo scritto: come per il precedente, è irrogato dal Docente o dal Dirigente, in seguito alla segnalazione di chi ha rilevato o accertato il comportamento che costituisce la violazione disciplinare, in caso di recidiva dei comportamenti di cui sopra. Il richiamo scritto va registrato sul diario dell’alunno e deve essere controfirmato da un genitore entro il giorno successivo a quello dell’emanazione. Per verificare la puntuale comunicazione alla famiglia, contestualmente all’emanazione, deve essere riportata sul giornale di classe una breve annotazione, come promemoria, che consenta al Docente della prima ora del giorno seguente di controllare la firma.

Se il richiamo scritto non è controfirmato da un genitore entro il terzo giorno dall’emanazione, il Coordinatore della classe provvederà a convocare i genitori a scuola. Il richiamo è un provvedimento personale per cui non hanno alcun valore sanzionatorio richiami generici.

Ammonizione scritta: per gravi scorrettezze verso i compagni, i Docenti o il personale; disturbo continuato durante le lezioni; mancanze reiterate ai doveri di diligenza e puntualità; uso di apparecchiature non consentite o di oggetti utilizzati in modo improprio o inopportuno, mancato rispetto delle indicazioni di sicurezza nei locali della scuola; comportamenti non dolosi e senza colpa grave, che comportino danni alla scuola o al suo patrimonio ( in tali casi è dovuto il risarcimento del danno provocato da comportamenti colposi o non rispettosi delle disposizioni organizzative e di sicurezza della scuola). È irrogata dal Consiglio di classe, attraverso il suo Coordinatore, o dal Dirigente attraverso comunicazione formale allo studente ed alla famiglia e l’annotazione per memoria sul giornale di classe.

Per le infrazioni che prevedono l’ammonizione scritta, si procede nel modo seguente: il Docente o il Collaboratore scolastico che rileva l’infrazione segnala per iscritto il fatto al Coordinatore di classe, il quale invita l’alunno ad esporre le proprie ragioni e informa il Dirigente per il provvedimento da adottare.

Allontanamento dalla scuola da 1 a 3 giorni: irrogato con atto del Consiglio di Classe, può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari e per scorrettezze molto gravi, turpiloquio, ingiurie ed offese verso i compagni, i Docenti o il personale; disturbo reiterato durante le lezioni; mancanze plurime ai doveri di diligenza e puntualità; assenza ingiustificata ed arbitraria; danneggiamento volontario di beni di modico valore di proprietà della scuola, dei compagni e del personale; violazioni gravi alle norme di sicurezza.

Per le infrazioni che prevedono la sospensione dalle lezioni si procede nel modo seguente: il Docente o il Collaboratore Scolastico che rileva l’infrazione segnala per iscritto il fatto al Dirigente Scolastico entro cinque giorni dall’accaduto;

il Dirigente Scolastico convoca entro tre giorni il Consiglio di Classe ristretto ai soli Docenti, invitando l’alunno e i genitori a presentarsi in tale sede per esporre le proprie ragioni;

il Consiglio, ascoltato l’alunno e i genitori, adotta la decisione che ritiene necessaria e ne riporta puntualmente a verbale adeguata motivazione;

la comunicazione della decisione è effettuata in forma scritta a cura del Dirigente o del Coordinatore di classe ed è indirizzata all’alunno e ai genitori.

Allontanamento dalla scuola da 3 a 10 giorni: per recidiva dei comportamenti di cui al punto precedente e nel caso di ricorso a vie di fatto e per gravi atti di violenza nei confronti dei compagni, Docenti, personale scolastico; danneggiamento volontario o furto di oggetti di proprietà della scuola o di altri; molestie continuate nei confronti di altri.

Allontanamento dalla scuola fino a 15 giorni; per recidiva dei comportamenti di cui al punto precedente, violenza intenzionale, offese gravi alla dignità della persona, atti e molestie sessuali per fatti avvenuti al-l’interno della scuola che comportino l’obbligo della denuncia penale.

Art. 4 - Approvazione e diffusione del Regolamento Disciplinare

Il presente Regolamento è stato elaborato dalla Commissione Regolamenti in data 21 marzo, 2 e 23 aprile 2007; ha avuto il parere favorevole dei Consigli di classe, con la presenza dei Rappresentanti dei Genitori e il parere favorevole del Collegio Docenti nella seduta del 21 maggio 2007. È stato approvato dal Consiglio d’Istituto in data 28 maggio 2007 e affisso all’albo della scuola.

Il Regolamento è illustrato a tutti gli alunni delle classi prime nella fase dell’accoglienza e ne è consegnata copia a tutti gli alunni della scuola e/o ai genitori che ne facciano richiesta.

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REGOLAMENTO DELL'ORGANO DI GARANZIA

Le sanzioni disciplinari possono essere impugnate, entro quindici giorni dalla comunicazione, presso l’Organo di Garanzia, eletto nell’ambito del Consiglio d’Istituto e costituito dal Dirigente Scolastico, in qualità di Presidente, da un rappresentante del personale docente e da due rappresentanti dei genitori.L’Organo di Garanzia ha il compito di:

- controllare che l’informazione sul Regolamento d’Istituto sia realizzata in modo efficace;- decidere, su richiesta dei genitori o di chiunque ne abbia interesse, sui conflitti che sorgono all’interno della scuola, in

merito all’interpretazione e all’applicazione del Regolamento in adozione;- formulare proposte al Consiglio d’Istituto in merito ad eventuali modifiche del Regolamento Disciplinare, per

adeguarne il funzionamento alle esigenze della Scuola, nel rispetto dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;

- esaminare le impugnazioni avverso i provvedimenti disciplinari irrogati e mediare in caso di conflitto tra le parti; nel caso ciò non sia possibile, l’Organo di Garanzia elabora una risoluzione a cui le parti si devono attenere.

L’Organo di Garanzia si riunisce in apertura di anno scolastico, in caso di ricorso, su convocazione del Presidente e in chiusura dell’anno scolastico per un monitoraggio finale.La convocazione dell’Organo di garanzia è disposta dal Presidente che provvede a designare, di volta in volta, il Segretario verbalizzante. L’avviso di convocazione deve pervenire per iscritto ai soggetti interessati (incluse eventuali parti offese) e deve essere affisso all’albo della Scuola almeno cinque giorni prima della seduta.Per la validità della seduta è richiesta la presenza di almeno due componenti. In caso di impossibilità a procedere per l’assenza di più componenti, l’Organo è riconvocato due giorni dopo la prima convocazione.Nello svolgimento dell’esame dei ricorsi l’Organo di Garanzia può richiedere l’audizione dei soggetti interessati. I componenti dell’ Organo di Garanzia eventualmente implicati direttamente o coinvolti nei fatti o aventi relazioni di parentela con gli interessati, partecipano alla seduta ma non devono essere presenti alla votazione. Ciascun componente l’Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione di voto è palese. Non è prevista l’astensione.Le deliberazioni dell’Organo, riportate in apposito verbale, trascritto in un registro a pagine numerate, e sottoscritto dal Presidente e dal Segretario, sono adottate a maggioranza e devono contenere l’interpretazione di fatti, motivazioni e sanzioni, la conferma, la modifica o l’annullamento della sanzione disciplinare.Sono notificate per iscritto al ricorrente entro dieci giorni dalla presentazione dell’impugnativa; la notifica deve contenere l’indicazione della possibilità di ulteriore reclamo, entro quindici giorni al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale. In caso di presentazione di ricorso, l’esecuzione della sanzione e/o del provvedimento alternativo è sospesa fino alla decisione dell’organo di appello, che dovrà essere espressa entro trenta giorni. Nessuna responsabilità è posta in capo ai Docenti e/o agli Organi che legittimamente hanno irrogato la sanzione, in caso di annullamento successivo da parte dell’ Organo di Garanzia o dell’Ufficio Scolastico Regionale. Nei periodi di allontanamento, la Scuola metterà in atto tutte quelle iniziative tendenti a mantenere vivo il rapporto con lo studente ed i suoi genitori, in modo da preparare al meglio il rientro del minore nella comunità scolastica. Per comportamenti non previsti o non esplicitamente indicati nel Regolamento, glim organi competenti si regolano secondo criteri di analogia.Per quanto non contemplato nel presente Regolamento si fa riferimento allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti e alla normativa vigente.

Approvazione e diffusione del Regolamento d’Istituto

Il presente Regolamento è stato rivisto dalla Commissione composta dal Dirigente Scolastico, dai Docenti della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1°grado in data 9 e 19 settembre 2008; è stato deliberato all’unanimità dal Consiglio d’Istituto nella seduta dell’1 ottobre 2008 e dal Collegio dei Docenti. All’inizio dell’anno scolastico, nella fase dell’accoglienza, il Dirigente Scolastico cura la pubblicità e l’illustrazione del regolamento a tutti gli alunni, in modo particolare a vantaggio dei nuovi iscritti, alle famiglie dei quali viene fatta pervenire una copia, con riscontro firmato di avvenuta ricezione. Una copia è affissa all’albo della Scuola e nelle singole aule. Una copia viene consegnata a tutti gli alunni e/o ai genitori che ne facciano richiesta.

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CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI

Per la formazione delle sezioni della Scuola dell’Infanzia, il Collegio dei docenti ed il Consiglio di Istituto hanno stabilito il criterio del sorteggio per successione alfabetica, con attenzione alle quote di equilibrio tra bambini e bambine.

Per la formazione delle classi della Scuola Primaria, il Collegio dei docenti ed il Consiglio di Istituto hanno stabilito il criterio del sorteggio per successione alfabetica, con attenzione alle quote di equilibrio tra bambini e bambine.

Per la formazione delle classi della Scuola Secondaria di I° grado, il Collegio dei docenti ed il Consiglio di Istituto hanno stabilito il criterio del sorteggio per fasce di profitto e per successione alfabetica.

Nel corso A di Martignano è attivato il tempo prolungato, articolato in 36 ore settimanali, con due rientri pomeridiani, il martedì ed il giovedì dalle ore 15.15 alle ore 17.15.

Nelle due sedi sono previsti rientri pomeridiani anche per lo studio dello strumento musicale. Le lezioni individuali di strumento sono effettuate in due pomeriggi non consecutivi. Ogni ora di lezione comprende ½ ora di ascolto partecipato e ½ ora di pratica strumentale. È attivato l’insegnamento dei seguenti strumenti: pianoforte, chitarra, flauto e violino.

L’iscrizione nelle classi con laboratorio di strumento musicale avviene, a domanda, dopo aver sostenuto un semplice esame attitudinale e nel limite dei posti disponibili per ogni strumento, sulla base dell’apposita graduatoria stilata, avuto riguardo anche del numero complessivo degli alunni della classe.

CRITERI PER L’ASSEGNAZIONEDEI DOCENTI ALLE SEZIONI E ALLE CLASSI

L’assegnazione dei docenti alle sezioni o alle classi è rispettosa dei seguenti parametri:

1. continuità educativa;

2. continuità didattica;

3. valorizzazione della professionalità;

4. rispetto per le esigenze organizzative delle cattedre;

5. anzianità di servizio.

CRITERI PER LA CONCESSIONE IN USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE

I locali scolastici possono essere concessi in uso per iniziative meritevoli di attenzione e che presentano aspetti connessi con i fini istituzionali di formazione culturale e sociale della scuola.

Possono chiedere l’uso dei locali scolastici e delle attrezzature scolastiche gli Enti di diritto pubblico e gli Enti ed Associazione legalmente costituite con atto pubblico ed aventi fini istituzionali di formazione culturale e sociale.

La concessione dei locali scolastici e delle attrezzature scolastiche può essere autorizzata fuori dell’orario del servizio scolastico di una sola giornata o di più giornate qualora si tratti di manifestazioni speciali o corsi a carattere professionale, indetti da Enti pubblici o Associazioni riconosciute e da privati, finalizzati a mostre o rassegne d’arte.

L’Ente concedente, ovvero i terzi autorizzati, assumono ogni responsabilità civile e patrimoniale per eventuali danni che possono derivare a persone dall’uso dei locali e delle attrezzature, esonerando da ogni responsabilità le autorità scolastiche.

Per ottenere la concessione in uso l’Ente o l’Associazione deve farne esplicita richiesta all’Ente proprietario dei locali scolastici (Comune di Calimera o Comune di Martignano) il quale richiederà alle autorità scolastiche il parere o nulla-osta. A tale scopo il Consiglio di Istituto delega il Dirigente Scolastico per l’espressione del parere conformemente ai casi precedentemente indicati.

La delibera di concessione in uso da parte del Consiglio di Istituto è subordinata alla esplicita osservanza dei seguenti impegni da parte dell’Ente richiedente:

a. assicurare il rispetto e la conservazione degli arredi e del materiale scolastico;

b. garantire che non vi siano manifestazioni con insegne o bandiere se non istituzionali;

c. riconsegnare i locali nel medesimo stato in cui furono concessi in uso;

d. provvedere alle riparazioni degli eventuali danni arrecati all’edificio e all’arredamento all’atto della consegna;

e. provvedere al compenso del personale ausiliario addetto alla scuola, se necessario.

f. Non si dà luogo comunque alla concessione in uso dei locali scolastici durante i periodi coincidenti con le operazioni di

scrutinio finale e con gli esami.

( Criteri approvati all’unanimità dal Consiglio d’Istituto di Calimera nella seduta del 13 settembre 2007)

Istituto Comprensivo Statale - CalimeraPiano dell’Offerta Formativa

Educare significa …

accogliere, ridare la parola e comprendere. Vuol dire aiutare i

singoli a ritrovare se stessi, accompagnarli con pazienza in un

cammino di recupero di valori e di fiducia in sé.

Comporta la ricostruzione delle ragioni per vivere.

L’insegnamento sistematico è una via importante per la

prevenzione e il superamento della povertà e il disagio, ma a

condizione che ci conduca a un incontro con l’integralità della

persona; l’anonimato istituzionale o il solo apporto di

conoscenze non realizza i fini dell’educazione.

Oggi educare ci chiede una rinnovata capacità di dialogo, ma

anche di proposta.

Bisogna raggiungere le persone e quello che interroga o sfida la

loro vita; bisogna coinvolgere in esperienze che aiutino a

cogliere il senso dello sforzo quotidiano, puntare su una

proposta ricca di interessi e saldamente ancorata a quello che è

fondamentale e che, mentre offre gli strumenti fondamentali

per guadagnarsi da vivere, rende capaci di agire da soggetti

responsabili in ogni circostanza. 97

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( J. Vecchi )

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