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SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA relazione tecnica e illustrativa

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The technical report - International competition for ideas “Youth Area at the Border” for the redevelopment of the former Civil Hospital - Gorizia Urban Project

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  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERArelazione tecnica e illustrativa

  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA2

  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA3

    PREMESSA

    Transformazione del Territorio

    Lintervento proposto si definisce come una riqualifi-cazione di un territorio che presenta molteplici sfac-cettature verso una ricerca di un significato proprio del luogo e di una coerenza agglomerante tra gli ele-menti che lo compongono.

    Larea in analisi si presenta come uno spazio vasto e complesso risultante dalla compresenza di parti poco connesse, di natura differente, che difficilmen-te instaurano un dialogo urbanistico o paesaggistico tra di loro.

    Progettando la trasformazione dello spazio della ex Ospedale, da una parte stato inevitabile conside-rare lelemento che lha sempre isolato, lha reso im-permeabile alle trasformazioni del territorio in cui si colloca: il confine, il margine, il muro. Dallaltra, proprio pensando ad unapertura di questo spazio verso i territori circostanti, stato impossibile prescindere dallelemento che solo pu rendere lin-torno omogeneo e continuo nonostante le sue diffe-renze e la sua naturale frammentazione: il verde.

    In questo contesto di assenza di una struttura per-cettibile, di necessit di affermazione di identit di un luogo e della sua integrazione effettiva con la Citt, loggetto del concorso pu essere interpretato come la costruzione di un tessuto matrice, tendenzialmen-te referenziato allidentit del paesaggio pre-esisten-te, sufficientemente forte, caratterizzato e strutturato al punto di essere in grado di:

    Collegare larea alla citt di Gorizia creando un polo multifunzione che attragga i vari strati della societ;

    Riunire in uno stesso corpo coeso, organiz-zato e riconoscobile come entit unica tutti gli avve-nimenti e gli elementi fondamentali per la riorganiz-zazione del Parco;

    Soluzionare la maglia urbana slovena ad est, lavorando nel senso di una stretta armonizzazione tra il tessuto abitativo consolidato e il parco come estensione naturale della Citt;

  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA4

    Principi progettuali:

    TerritorialitLa scala dellintervento obbliga a considerarlo come unazione territoriale, unazione, cio, in cui si deve tener presente che i problemi da risolvere sono mol-to pi vasti dellarea di intervento stessa, e che le conseguenze delle soluzioni proposte si estendono ad un territorio pi vasto.

    Larea di progetto risente di problematiche derivanti dalla sua particolare collocazione geo politica e dalle funzioni che sino ad ora essa ha svolto.Lintervento mira a creare una continuit territoriale tra larea di intervento ed il contesto in cui si inseri-sce, mediante la modellazione di un nuovo paesag-gio fortemente caratterizzante.

    Flessibilit.Ancor pi importante che disegnare una forma co-struire una strategia. Il progetto propone una struttura chiaramente espres-sa dal punto di vista formale, che di fatto costituisce lossatura dellorganismo determinato ad aprire un nuovo dialogo fra brani di territorio disgiunti.Cos come regole semplici e principi sintattici ele-mentari permettono che con una diversa organiz-zazione delle stesse lettere e gli stessi vocaboli si possano comporre testi molto diversi fra loro, formali o personali, allo stesso modo la struttura proposta risponde al programma funzionale richiesto, ma si potr adattare anche ad altre future necessit.Lattuazione di un progetto di cos vasta entit, pre-vede tempi estremamente dilatati. Si rende necessa-ria dunque la definizione di un sistema ben definito ma estremamente flessibile. Solo cos ladattamento ad altri programmi funzionali potr avvenire senza alcuna riformulazione sintatti-ca.

    Organicit e sostenibilit.Gli argini, i terrapieni, i prati e le masse arboree ridi-segnano la geometria del parco, operando in modo puntuale e sempre diverso la ricucitura con il territo-rio circostante.L organizzazione di questi elementi d origine ad un tessuto composto da parti autonome che si giustap-pongono in una articolazione complessa e sfaccet-tata. In un sistema naturale cos organizzato gli elementi architettonici si inseriscono, si appoggiano, si inca-strano, in un meccanismo di forte compenetrazione. E altres fondamentale progettare permettendo il maggior numero di gradi di libert, ammettendo im-previsti, alterazioni, interruzioni, adattamenti neces-sari allottimizzazione dei risultati o conseguenti ad una pi profonda conoscenza delle caratteristiche

    del luogo. La nostra proposta di un progetto aperto, defini-to nelle sue caratteristiche fondamentali, flessibile in ci che ottimisticamente crediamo possano essere i contributi al miglioramento dellarea.

    Strategie pensare il parco come unopportunit per in-tervenire nelle relazioni fra le persone e lambiente, sia attraverso le attivit proposte, sia attraverso lof-ferta di occasioni favorevoli allinstaurarsi di relazioni emozionali con il luogo;

    approfittare della scala del progetto per risol-vere problemi territoriali di carattere pi ampio rispet-to allarea stessa, stabilendo relazioni, disegnando fronti, rapportandosi con la citt;

    tentare di raggiungere questi obiettivi attra-verso una struttura semplice, la cui realizzazione pos-sa avvenire per stralci, in momenti diversi seguendo le necessit contingenti; e la cui manutenzione sia economicamente sostenibile e sostenuta da funzioni di grande capacit attrattiva;

    spazio giovani inner core

    verde piano

    argini e terrapieni

    percorsi principali

    fabbricati da recuperare

  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA5

    Caratteristiche dellincontro con il contesto

    Il confine, il margine dellarea di intervento lambito in cui si instaurano quelle relazioni con lintorno, che poi si svilupperanno allinterno dellarea stessa.Per sua natura il sito risulta sfaccettato, ogni singolo segmento di confine ha un suo peculiare significato.Proprio dalla risoluzione degli ambiti peculiari e dal loro intreccio nasce e si sviluppa il progetto

    Est: nasce un parco formato da argini, i quali non hanno la funzione di dividere ma di compenetrare larea, di viverla e ordinarla. Visto laffaccio pretta-mente naturalistico col territorio sloveno si volu-tamente scelto di lasciare larea a verde; il tema del muro riletto in chiave funzionale e da elemento che divide diviene elemento che accoglie e che porta alla fruizione di unarea retrostante dedicata allattivi-t sportivo/ricreativa;

    Sud-est: abbattuta lanacronistica cinta muraria ci si trova di fronte ad unarea urbanizzata, da qui lintenzione di realizzare un raccordo pi spontaneo, una cucitura in grado di offrire uno spazio intimo-ricreativo di facile accesso agli abitanti della zona slovena (la realizzazione di terrapieni che si adagiano rivolgendosi verso il confine tesa a rafforzare que-sto scopo) in cui predomini il tema della convivialit;

    Sud-ovest: la piazza antistante al nuovo edificio n.1 volutamente poco attrezzata e ha il ruolo di collegare la zona in esame con il parco Basaglia. Tale affaccio viene ad assumere quindi un ruolo secon-dario ed scenograficamente racchiuso da quinte verdi che coprono gli esistenti edifici 4a/b, la pavi-mentazione viene realizzata con della ghiaia (la cui caratteristica drenante funzionale al parcheggio sotterraneo) sulla quale vengono appoggiati dei camminamenti in legno;

    Nord-ovest: un vero e proprio giardino, naturale estensione delledificio n.2, una zona di meditazione e relax in cui dei camminamenti in legno si appoggia-no delicatamente ad un tessuto di essenze arboree che per il suo pregio si scelto di mantenere intat-to;

    Nord: il parcheggio situato ai limiti del parco ma diviene parte di esso tramite la realizzazione di un prolungamento pedonale/ciclabile che lo abbraccia e ne copre allo stesso tempo la visuale; allo stesso scopo vengono inserite al suo interno delle piazzo-le verdi che mantengono anche in questarea lidea di parco e smorzano la prospettiva delle automo-bili; lidea di collocare il parco giochi per i bambi-ni nellimmediata prossimit nasce con lintento di cercare di attrarre la cittadinanza per una fruizione quotidiana dello stesso.

  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA6

    Programma funzionale del parco

    Vista la presenza di una pista ciclabile gi esistente e molto utilizzata sul versante sloveno e sempre nella ottica di generare nuove connessioni tra i territori il sistema dei percorsi ha unimportanza fondamenta-le.La morfologia del parco si configura a partire dalle intersezioni tra il confine e la rete dei percorsi per in-trecciarsi all interno dellarea attraverso un sistema di terrapieni e percorsi che collega i diversi ambiti tra loro.

    Lo spazio del parco si organizza in aree funzionali polivalenti di carattere ricreativo (spazi a prato co-rollati da terrapieni ciclabili e pedonali) e in aree con funzioni molto specifiche. Queste ultime si localiz-zano allinterno della zona e costituiscono centri di attivit tematiche e sono messe in relazione tra di loro da elementi che fungono da filtro. In tale otti-ca va vista la particolare connessione tra il nuovo complesso che prender il posto dell Edificio 1 e l Edificio 2. Dato il carattere prettamente privato di questultimo (residence, ristorazione) si cercato di preservarlo con una zona di respiro in cui terrapie-ni di differente ondulazione contribuiscono a creare unambito in cui isolamento e attrazione si mescola-no con il variare della prospettiva.Diversamente si pu dire dellanfiteatro naturale rea-lizzato allesterno delledificio n.7 (sala della musica e teatro di posa) in cui laccoglienza la caratteristi-ca fondamentale e la cui collocazione lo vede come elemento aggregativo centrale immerso tra zone che svolgono funzioni differenti.

    La centralit dell edificio 1 crea invece un confine netto con il resto del parco. Volutamente si voluta mantenere la forza delle linee dell edificio preesi-stente ma ancora una volta il parco a tenere insie-me i diversi ambiti che coesistono nell area. Lunghe lingue di verde, quasi fossero dita, ancorano lintero sistema di edifici-piazze coperte ai percorsi che or-ganizzano il parco tutto.

  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA7

    PROGRAMMA FUNZIONALE DEGLI EDIFICI

    Larea di intervento si presenta principalmente di-smesso con edifici di varia natura e dimensione in stato di completo o parziale disuso.Gli edifici che non presentano elementi architettonici di valore non verranno mantenuti. Per questo l edifi-cio 3 (Chiesa), ledificio 5 (Infettivi), ledificio 6 (Uffici), ledificio 7 (Blocco Servizi) verranno demoliti.Si ipotizza vengano mantenuti l edificio 2 (Edificio ex-Sanatorio) per il valore architettonico, gli edifici 4a e 4b perch richiesti dall A.S.S., ledificio 7 (Blocco Servizi) perch fornito di dimensioni adatte allinse-diamento di funzioni che necessitano un importante volumetria, aledificio 8 (Obitorio) perch in uso.

    Edificio 2. Albergo

    La ristrutturazione dell ex sanatorio ,considerata la notevole valenza architettonica dell edificio, vuole affermare il ruolo di punto di riferimento nal pano-rama cittadino.Si vuole qui creare un area comune dedicata alla convivialit. La struttura pensata per offrire una ricettivit a tut-ti i livelli, dall ostello all albergo in grado di offrire stanze di dimensioni differenti capaci di accogliere utenze di diverso tipo, dal professionista alla fami-glia, dal giovane alla coppia di innamorati.Lalbergo dispone di molteplici servizi, tra cui bar, ri-storante, biblioteca, accesso internet gratuito, sale riunioni. Al piano terra previsto un centro benes-sere.Ledificio si propone di aiutare I clienti ad utilizza-re nel modo migliore il proprio tempo, grazie ad un servizio di informazione e prenotazione e all orga-nizzazione di eventi in collaborazione con il nuovo centro giovane e la vicina universit. Lo scopo di creare un punto d incontro accessibile a tutti, dagli ospiti agli abitanti della zona, dagli artisti agli uomini daffari. Un luogo dove incontrare gente del posto, mangiare cibo locale ed essere informati sulle attivit del momento e le esposizioni in corso.Ledificio verr mantenuto nel suo complesso ma arricchito da un fitto sistema di schermatura delle aperture prospicente le stanze dellalbergo. Mediante un sistema di ante apribili a fisarmonica e ripiegabili sullesterno, la nuova facciata dialogher con il contesto raccontando la dinamicit e la vitalit degli utenti dellalbergo.

    Edificio 7. Teatro di posa e Casa della Musica

    Due blocchi delledificio Blocco Servizi prevede la collocazione di un teatro di posa per rispondere alle richieste di chi racconta il mondo per immagini. Le dimensioni ed il carattere tipologico di questi edi-fici offrono soluzioni per ogni esigenza a chi necessi-ta di spazi per la realizzazione in studio di programmi per la televisione e servizi fotografici. La versatilit dell ambiente consente di dimensiona-re lo studio grazie al libero utilizzo di pannelli sceno-grafici con scorrimento a soffitto.

    Per gli altri due blocchi delledificio Blocco Servizi si prevede la collocazione di una Casa della Musica .La Casa della Musica vuole essere un centro aggre-gativo giovanile dove sar possibile ascoltare ma anche studiare e produrre musica e cultura contem-poranea attraverso la contaminazione tra arti, generi e linguaggi.La natura industriale dello spazio lo configura come uncantiere aperto, un luogo ibrido dove fare arte contemporanea.La Casa della Musica sar un locale polivalente in grado non solo di svolgere la funzione di sala da concerti ma anche di ospitare seminari, incontri, proiezioni che si mischieranno alle funzioni stabi-li delle sale prove insonorizzate dove gruppi locali possono provare e avvicinarsi per la prima volta alla musica.

    Per il ripristino delledificio si pensa alla sostituzione dei tamponamenti in mattone con una superficie tra-sparente e satinata che lascia solo intravedere quel che avviene allinterno degli edifici instaurando un immediato rapporto di compenetrazione con il par-co. Ledificio al compenso si profila come una por-ta dingresso allarea da Sempeter rivitalizzando un ambito secondario e finora marginale.

  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA8

    Edificio 8. Obitorio

    L edificio ospitante le camere ardenti non cambia la sua funzione.La parte dedicata alla sala delle autopsie e alle altre stanze retrostanti verr demolita visto l inutilizzo e la scarsa valenza architettonica delledificio.Si propone il ripristino della struttura provvedendola di unossatura esterna a sostegno di un giardino di rivestimento.L idea infatti quella di rendere quest ambito, che per sua natura richiede uno spazio di raccoglimento, parte integrante del parco stesso. Il mortuario prender la forma di un grande cumulo di terra che attraverso i cambiamenti cromatici sta-gionali rappresenter il ciclo della vita.

    Edifici 4a-4b. Servizi A.S.S.

    Collocazione di servizi connessi alle attivit istituzio-nali dell Ente A.S.S.Si prevede il mascheramento dei prospetti delle due palazzine che si affaccianno sulla piazza antistante attraverso lutilizzo di due quinte sulle quali le piante rampicanti disegneranno un giardino verticale.Nell area compresa tra le due palazzine si prevede lo scavo per la realizzazione di un parcheggio inter-rato su due livelli da 300 posti. La copertura del parcheggio diventer a livello terra un grande spazio urbano drenante in ghiaia.

    Edificio 1. Spazio giovani inner core

    Per quanto riguarda ledificio principale, definito Croce di Lorena, se ne accerta il carattere dominan-te allinterno dellambito di intervento ma si ritiene essere non adatto ad un ripristino. Vista la necessit di un adeguamento agli standard attuali di sicurezza ed alle soluzioni impiantistiche, considerata la no-tevole volumetria e la distribuzione degli spazi che ne limitano lo sfruttamento, anche ledificio 1 verr demolito.Considerato il ruolo che rivestiva ledificio 1, linter-vento nasce giocando con la logica del negativo cer-cando di invertire il rapporto tra costruito e spazio aperto affermato dall imponente impianto della Cro-ce di Lorena.Sul sedime della Croce di Lorena si imposter una rete di percorsi, edifici, aree verdi e pensiline sospe-se. Si pensa ad un unico sistema di edifici tenuti in-sieme da percorsi e coperture capaci di ricreare la forte attrattiva che aveva lex ospedale connotando-lo per di una maggiore flessibilit e fruibilit.

    I nuovi blocchi avranno affacci ed ingressi differen-ziati a seconda della posizione che andranno ad occupare all interno del sistema e a seconda degli affacci che si preferir favorire. Si prevede la collocazione di funzioni pensate per i giovani.

    1. Informagiovani

    Edificio a due piani.

    LInformagiovani un servizio aperto a tutti che na-sce dalla volont dell amministrazione comunale di agevolare lo scambio di informazioni da e verso i ra-gazzi.

    Piano terra. Tutto il materiale contenente le informa-zioni cartacee relative alle varie aree basiche in cui sono divise le diverse notizie esposte nelle bacheche e negli scaffali oppure nei contenitori, suddivisi per area informativa.

    Piano primo. Spazio predisposto per supporti infor-matici.

    SPAZIO GIOVANI INNER CORE

    PIANTA ATTACCO A TERRA1 informagiovani 2 urban center 3/4 ricerca 5 laboratori attrezzati 6 7 ludoteca 8 didattica 9/10 incubatore dimpresa 11 assistenza sociale 12 consultori 13 ristorazione

    1

    13

    11 12

    8

    9 7

    53

    4 6

    1

    2

    10

  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA9

    2. Urban Center

    Edificio a tre piani.

    LUrban Center un centro informativo e di docu-mentazione sulla politica urbanistica ed architettoni-ca della citt. Un luogo a disposizione di tutti per ot-tenere informazioni sullo sviluppo urbano e le opere architettoniche della citt.

    Piano terra. Mostra permanente che spiega larchi-tettura della citt e mostra levoluzione della citt nei secoli, illustrandone le ultime trasformazioni, le pro-spettive di evoluzione nel territorio.

    Piano primo. Mostre annuali che forniscono uno spaccato singolare dell evoluzione della citt.

    Piano secondo. Spazio adibito a palcoscenico per i concorsi di architettura e di urbanistica della citt e per le consultazioni urbane.

    3.4.Edifici per linnovazione e la crescita industriale

    Edifici a due e tre piani.

    Spazi pensati per favorire la sinergia tra Universit ed industria.LUniversit pu essere il terreno ideale per loutsourcing della ricerca. Gli spazi a disposizione consentiranno linsediamen-to di Centri di ricerca.

    Piano terra. Area di scambio Universit-Industria. Spazi espositivi e di ricerca.Piano primo. Area destinata allo studio e alla presen-za di uffici.Piano secondo. Area conferenza e di incontro.

    5. Palestra

    Edificio a tre piani.Lo spazio della palestra caratterizzato da un sof-fitto a due diverse altezze (6 e 9 metri) ideato per accogliere i diversi esercizi di danza, ginnastica arti-stica e acrobatica.

    6. Laboratori e spazi attrezzati

    Edificio a tre piani.

    L edificio dedicato ai laboratori specifici ( cinema, musica, teatro..) si occupa della riflessione interdi-sciplinare su cultura e societ.Grazie alla creazione di spazi attrezzati si vuole of-frire moduli di analisi e corsi che possano aiutare ad usare le varie forme d arte come strumento di formazione ed educazione a tutti i soggetti (scuole, centri culturali..) che intendono organizzare confe-renze, giornate studio, tavole rotonde, dibattiti..Le tre piante non sono vincolate da una partizione permanente ma si conformeranno a seconda delle diverse necessit.

    7.Spazio giochi_ ludoteca

    Edificio a due piani.

    La ludoteca un luogo protetto e stimolante per esperienze di socializzazione e amicizia. Riveste una funzione educativa e aggregativi, in quanto spazio di ritrovo con finalit ricreative, di apprendimento e culturali.Lo spazio organizzato privilegiando solitamente una suddivisione per fasce det, prevedendo uno spazio morbido per bambini, zone di movimento, ta-volini e sedie per i bambini pi grandi, zone in cui si attivano laboratori manuali o animazioni specifiche.

    8. Aule didattiche

    Edificio a tre piani.

    Vengono realizzati ambienti capaci di favorire strate-gie didatticheorientate alla partecipazione, al dialogo, alla coope-razione, alla sperimentazione(cultura del fare), ampiamente forniti di tutti quegli strumenti didattici basatisulle tecnologie capaci di costruire importanti mo-menti di continuit tra mondoesterno e sistema formativo.

  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA10

    9.10. Incubatore dimpresa

    Edifici a due e tre piani.

    L incubatore d impresa una struttura a cui parte-cipano i principali soggetti economico-istituzionalidel territorio. La missione dellincubatore dimpre-sa di favorire i processi di creazione e diffusione dellinnovazione nelle imprese, in particolare nelle nuove, e nel territorio con lobiettivo di connettere il sistema locale alle dinamiche delleconomia della conoscenza realizzando appieno il suo potenziale economico,culturale e sociale.Le attivit dellincubatore dimpresa seguono tre di-rettrici operative: lassistenza allo start-up dimprese innovative,lofferta di servizi ad alto valore aggiunto alle imprese, lanimazione economico culturale del sistema locale con lorganizzazione di mostre, semi-nari e convegni volti a creare lepremesse per lo sviluppo di unarea innovativa.Ledificio costituito da unarea comune per servizi condivisi (sala formazione e auleriunioni) ed unarea per linsediamento di nuove im-prese innovative, suddivisa in moduli di metratura variabile.

    11.Spazi per l assistenza sociale e lassistenza alle problematiche giovanili.

    12. Consultorio ed Infermeria.

    13. Mensa

    Edificio a due piani.

    La mensa un self-service e non un ristorante: preso il vassoio si compone in stile fai da te il proprio pa-sto come se fosse un kit di montaggio. Nellimmaginario collettivo il pranzo in mensa vis-suto come un mordi e fuggi non particolarmente appetitoso, di scarsa valenza educativa e di socia-lit. Il posizionamento centrale della mensa all interno del nuovo organismo architettonico ha avuto come obiettivo la rivalutazione del momento del pasto come un momento educativo, piacevole, ludico e di incontro. La mensa, allinterno del sistema di edifici e piazze coperte, ha tutti i presupposti per poter es-sere pensata in questa direzione. I grandi spazi vetrati illuminati da luce naturale e la possibilit di utilizzo di unarea esterna puntano a valorizzare ed evidenziare laspetto positivo, allegro e ludico di un luogo frequentato da unutenza giova-ne e dagli operatori socio-sanitari.

    Considerazioni economiche

    La strategia di sviluppo presentata si basa concre-tamente sulla componibilit dei suoi elementi costi-tutivi e costruttivi fondamentali, mantenendo lop-portuna fedelt e coerenza ai principi che regolano i rapporti organizzativi tra di essi. Il Parco lelemento fondamentale, il collante che genera tutto il resto e si prende la responsabilit di trasformare larea. In questo modo il progetto, per le sue caratteristiche di flessibilit, si presta a raccogliere cambiamenti, evo-luzioni e trasformazioni del programma di riferimen-to pur tenendo fede alle impostazioni enunciate.La demolizione delledificio a croce di Lorena corri-sponde alla prima fase di esecuzione dei lavori, ob-bligando ad un investimento importante allavvio del programma di costruzione del parco. Questo sforzo iniziale giustificato sia dalla necessit di liberare la zona da una presenza ingombrante dal punto di vista visivo e funzionale, e sia per sgravarsi dei problemi che sarebbero nati per la messa in sicurezza delledi-ficio stesso dal punto di vista sismico.Questa scelta, che a prima vista pu apparire forte, controbilanciata dalla realizzazione di una serie di edifici in grado di accogliere un insieme cospicuo di funzioni di carattere pubblico, ricreativo e commer-ciale. Il sistema che si propone si profila come un magnete urbano, potenziale generatore di dinamiche econo-miche vantaggiose e di profondo arricchimento so-ciale. Il progetto pensato per essere realizzato in mo-menti diversi e per parti.Il parco riveste un ruolo fondamentale nellorganiz-zazione e nella ripartizione dell intera area. Nella fase successiva alle demolizioni sar quin-di necessaria la realizzazione delle strutture che lo compongono e che definiranno i successivi ambiti di intervento.La proposta definisce una geometria precisa ma pre-vede un approccio flessibile nella realizzazione che sia in grado di soddisfare le necessit e le disponibi-lit contingenti. Stimando per ogni fase di intervento le entrate pre-vedibili e considerando la valutazione preliminare dei costi di manutenzione delle aree del Parco, si pu considerare che la proposta presentata potr origi-nare una gestione equilibrata e sostenibile, non in relazione ai costi di investimento, ma in relazione ai costi generali di manutenzione, che includono spese di illuminazione, sicurezza, divulgazione e gestione, consumo idrico, pulizia e manutenzione generale di spazi verdi e pavimentati.

  • SPAZIO GIOVANI ALLA FRONTIERA11

    ABSTRACT

    THE PROJECT OF RENOVATION FOR THE OLD HOSPITAL AREA IN GORIZIA IS QUITE A COMPLEX CHALLENGE. THIS PROPOSAL IS DEFINED TO:

    TRANSFORM A HUGE CITY VACUUM INTO AN ACTIVE SOCIAL PLACE, MIXING UPLIFTING FUNCTIONS TO A STRONGLY STRUCTURED PARK AREA

    REDESIGN THE URBAN ROLE OF THE AREA ACCORDING TO A STRONGLY ATTRACTIVE APPROACH, RETHINK-ING ABOUT THE SKYLINE AND THE LOCATION OF THE EXSITING BUILDINGS AND INTRODUCING A NEW HIBRID STRUCTURE

    CONNNECT ITALY AND SLOVENIA TROUGH A PRECISE NETWORK OF CYCLING AND FOOT PATHS ABLE TO CATH THE FLOOWS ON BOTH DIRECTIONS, AND TO BRING THEM INSIDE THE AREA.

    LINK THE AREA TO THE CITY CENTRE AND TO THE CLOSE BY SLOVENIAN LANDSCAPE, DEFINING A NEW AT-TRACTING MAGNET ABLE TO SADISFY MULTILEVEL NEEDS.

    GATHER IN AN OMOGENEUS STRUCTURE FUNCTIONS SO FAR AWAY, OFFERING A PROPER PLACE TO ALL OF THEM AND AT THE SEAME TIME CREATING A UNIQUE MULTITASK SYSTEM.