petralia soprana 2

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Cenni Storici Su un altipiano di roccia calcarea a S1147 m s.l.m. si adagia Petralia Soprana, il paese più alto delle Madonie. Da qui lo sguardo domina e spazia su gran parte della Sicilia, dall'Etna al monte S. Calogero presso Termini, in un' interminabile e armonioso susseguirsi di monti, fiumi e vallate a tratti disseminate qua e la da piccoli e grandi centri urbani. Petralia Soprana trae le sue origini dall'antica Petra, fondata dai siculi (secondo alcuni storici come l'Holm e B. Pace) per meglio difendersi da scorrerie ed attacchi nemici, che nella strategica posizione dell'altipiano - circondato in tempi remoti da una ricchissima flora e fauna - trovarono il luogo ideale per il loro insediamento. Nel periodo storico è un centro di una certa importanza. La civiltà greca e quella d'lHimera lasciarono la loro traccia -ne sono testimonianza le monete coniate, in questo periodo dell'antica Petra, somiglianti per molti particolari a quette himeresi.I cartaginesi ne fecero una potente roccaforte, ma nel 254 a.C. durante la prima guerra punica i petrini aprirono le porte della cittadina ai consoli romani Aulo Attilio Catilino e Gneo Cornelio; in seguito fu inclusa nelle terza classe delle città dette “Civitates decumanae”. Petra per la sua fedeltà a Roma fu tenuta in gran considerazione dai romani, e godette di speciali privilegi insieme ad altre 16 città; ai cittadini di esse era permesso custodire il tempio di Venere Ericina e manifestare speciale devozione alla dea con l'indossare in occasione della sua festa, ornamenti d'oro. Fu meta del viaggio che Cicerone fece in Sicilia, al tempo del processo di Verre, Petra l'ospitò nell'inespugnabile castello su cui ora sorge la settecentesca chiesa del Loreto. Con la conquista normanna Petra heliae come viene denominata nei documenti dell’epoca, assume un ruolo di primo piano. Il conte Ruggero nel 1061 la assedia, le due popolazioni riunite nel castello decisero di comune accordo di accogliere il conte, cedendogli la fortezza e prestandogli ubbidienza. Ruggero vi collocò un forte presidio di cavalieri e mercenari, fortificò maggiormente il vecchio castello munendolo di nuove mura e di nuovi ordigni militari. Nel IX secolo gli arabi la conquistarono ribattezzandola Batraliah, facendone uno dal centri militari più importanti delle Madonie, la cinta delle sue mura abbracciava un perimetro abbastanza vasto per quel tempo, comprendente la rocca dominante la grande

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Page 1: Petralia soprana 2

Cenni StoriciSu un altipiano di roccia calcarea a S1147 m s.l.m. si adagia Petralia Soprana, il paese più alto delle Madonie. Da qui lo sguardo domina e spazia su gran parte della Sicilia, dall'Etna al monte S. Calogero presso Termini, in un' interminabile e armonioso susseguirsi di monti, fiumi e vallate a tratti disseminate qua e la da piccoli e grandi centri urbani.Petralia Soprana trae le sue origini dall'antica Petra, fondata dai siculi (secondo alcuni storici come l'Holm e B. Pace) per meglio difendersi da scorrerie ed attacchi nemici, che nella strategica posizione dell'altipiano - circondato in tempi remoti da una ricchissima flora e fauna - trovarono il luogo ideale per il loro insediamento.Nel periodo storico è un centro di una certa importanza. La civiltà greca e quella d'lHimera lasciarono la loro traccia -ne sono testimonianza le monete coniate, in questo periodo dell'antica Petra, somiglianti per molti particolari a quette himeresi.I cartaginesi ne fecero una potente roccaforte, ma nel 254 a.C. durante la prima guerra punica i petrini aprirono le porte della cittadina ai consoli romani Aulo Attilio Catilino e Gneo Cornelio; in seguito fu inclusa nelle terza classe delle città dette “Civitates decumanae”. Petra per la sua fedeltà a Roma fu tenuta in gran considerazione dai romani, e godette di speciali privilegi insieme ad altre 16 città; ai cittadini di esse era permesso custodire il tempio di Venere Ericina e manifestare speciale devozione alla dea con l'indossare in occasione della sua festa, ornamenti d'oro. Fu meta del viaggio che Cicerone fece in Sicilia, al tempo del processo di Verre, Petra l'ospitò nell'inespugnabile castello su cui ora sorge la settecentesca chiesa del Loreto.Con la conquista normanna Petra heliae come viene denominata nei documenti dell’epoca, assume un ruolo di primo piano. Il conte Ruggero nel 1061 la assedia, le due popolazioni riunite nel castello decisero di comune accordo di accogliere il conte, cedendogli la fortezza e prestandogli ubbidienza. Ruggero vi collocò un forte presidio di cavalieri e mercenari, fortificò maggiormente il vecchio castello munendolo di nuove mura e di nuovi ordigni militari.Nel IX secolo gli arabi la conquistarono ribattezzandola Batraliah, facendone uno dal centri militari più importanti delle Madonie, la cinta delle sue mura abbracciava un perimetro abbastanza vasto per quel tempo, comprendente la rocca dominante la grande arteria che attraverso Vicari legava Palermo e Catania oggi la SS. 120; tra le sue mura ospitava popolazione mista, cristiani di rito greco e arabi. L'Amari cita la moschea dove ora sorge la chiesa del SS. Salvatore.Nel 1066 Ruggero, convinto che la fedele Petralia gli apriva lo sbocco della valle dell’Imera settentrionale verso Termini e Palermo ancora in mano araba, vi costruì un secondo castello dalla parte nord, fuori le mura: ne sono testimonianza i resti del Ruggero vi concedette privilegi e vi spartì beni, edificò anche la chiesa di S. Teodoro in onore della vittoria riportata dai suoi uomini contro i saraceni, nei pressi della cittadina.Petralia con il suo vasto territorio fu ceduta da Ruggero al nipote Serlone; nel 1200, al tempo di Federico II, fu contea e ne tenne il regime Gilberto di Monforte - poi passò nel 1258 come Signoria ai Ventimiglia di Geraci - dal XV secolo in poi fino all’abolizione della fedualità (1811) apparterrà a diverse famiglie nobili dai Cordona ai Moncada, ai BorgiaAlvarez di Toledo, fino agli ultimi possessori i Duchi di Casa Ferrandina

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Alvarez.maschio a nord dell’abitato e i dipinti ottocenteschi che decorano i soffitti del Palazzo Comunale e dei due palazzi Pottino.

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Cenni StoriciOggi Petralia Soprana conserva nel suo tessuto urbano e nell'architettura tracce di questo suo passato, vie strette e tortuose che all'improvviso si aprono su piccole e grandi piazze, ognuna con una sua impronta originale e caratteristica, in cui si affacciano chiese medievali e barocche, palazzi nobiliari e cittadini, tra squarci suggestivi di paesaggi madoniti. PIAZZA DUOMO:Scenografico teatro architettonico su cui si affaccia il duomo dedicato ai due apostoli Pietro e Paolo, delimitato ai lati da due campanili su un lato dei quali spicca la bella bifora dei primi del XIV secolo a cui sotto il loggiato fa riferimento il portale di stile chiaromontano.All’interno sculture e didipinti del 400 - 600 - 800, tra cui spicca il primo Crocifisso di Frate Umile Pintorno (1624).

Cenni StoriciPIAZZA LORETO:Originalissimo spazio architettonico su cui si protende il bel prospetto simmetrico della chiesa di S. Maria di Loreto, di elaborata architettura tardo-barocca con elementi medievali, con pianta a croce greca, nel cui interno si possono ammirare, oltre che una bella icona di Gian Domenico Gaggini, opere del Bagnasco, del Quattrocchi e del Riolo e un San Sebastiano del Sansovino. PIAZZA SAN MICHELE:La piazza prende il nome dall’omonima chiesa dedicata al santo, costruita nel XVII secolo su un’altra preesistente, al centro lafontana circolare da poco ricostruita - fa da sfondo Palazzo Sabatini - Salvia.

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Cenni StoriciPIAZZA DEL POPOLO:Al centro del tessuto urbano continua il ruolo politico e sociale: occupa il lato principale della piazza il prospetto del Palazzo Municipale di stile neogotico già convento dei Carmelitani, al lato palazzo Pottino di sobria e dignitosa architettura ottocentesca, con ampi e affrescati saloni.

Cenni StoriciCHIESA DEL SS. SALVATORE:Originalissima struttura architettonica a pianta ellittica, unico esempio nelle Madonie, all’interno si possono ammirare opere dello Zoppo di Gangi - del Quattrocchi. CONVENTO DEI FRATI MINORI RIFORMATI:Posto fuori l’abitato fu costruito nel 1611 per volontà di alcune nobildonne e della cittadinanza. Qui visse i primi anni del noviziato Frate Umile; da ammirare il magnifico prospetto della chiesa, la cui ricca ornamentazione a bassorilievo con motivi floreali richiama lo stile churrigueresco, nell’interno un bellissimo chiostro a colonne.

 

Cenni Storici

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CHIESA DI S. TEODORO:Fu costruita accanto una delle cinque porte della città, il campanile era in origine una delle torrette di guardia, di notevole rilievo gli archi della chiesa vecchia e il bel sarcofago che richiama negli animali fantastici la scultura campana del XII secolo. CHIESA DELLA SS. TRINITA’:Posta appena sotto Fasanò, spicca per la sua posizione solatia, l’architettura semplice gli dona un’atmosfera di pace e di raccoglimento. Conserva all’interno un fonte cinquecentesco e un bel quadro del XVIII secolo, raffigurante la SS. Trinità.

 

Cenni StoriciCHIESA DI S. TEODORO:Fu costruita accanto una delle cinque porte della città, il campanile era in origine una delle torrette di guardia, di notevole rilievo gli archi della chiesa vecchia e il bel sarcofago che richiama negli animali fantastici la scultura campana del XII secolo. CHIESA DELLA SS. TRINITA’:Posta appena sotto Fasanò, spicca per la sua posizione solatia, l’architettura semplice gli dona un’atmosfera di pace e di raccoglimento. Conserva all’interno un fonte cinquecentesco e un bel quadro del XVIII secolo, raffigurante la SS. Trinità.

 

Cenni StoriciPIAZZA QUATTRO CANNOLI: Al centro del piccolo spazio architettonico si erge un’armoniosa fontana barocca - in marmo di billemi, fa da sfondo l’ottocentesco Palazzo Pottino di Irrosa.      ARCHI ACQUEDOTTO:Resti delle lunghe arcate che anticamente servivano a portare l’acqua dalle montagne di Savochella.