periodico d’informazione della comunitÀ parrocchiale … · candosi secondi. doppi auguri!!...

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I o spero che la grande maggioranza di voi, se non proprio tutti, abbiate fatto esperienza dell'incontro con Gesù che è un incontro di luce, un incontro che dà senso, un incontro che riempie la vita! Dico: spero che tutti abbiate questa esperienza, perché a volte ho incontrato qualcuno che ha paura del Signore, che lo sente contrario alla gioia di vivere, all’impegno di essere persone, all'attenzione verso gli altri e verso i problemi di ogni giorno. Io ho avuto la fortuna - e spero di cuore che l'abbiate avuta tutti voi - di aver sempre ritrovato in Gesù ogni cosa bella, ogni cosa che dà gusto e senso alla vita. Ho avuto la fortuna di ritrovare in Lui tutto ciò che è buono, bello, luminoso in questo nostro mondo. Se avete fatto almeno un po' questa esperienza potete comprendere allora quei discepoli che raccontano di aver visto Gesù splendente come il sole, sul monte, con le vesti diventate bianche come la luce (Mt 17, 1-9). Chi sa cosa avranno visto ... o forse non hanno visto nulla! Hanno solo fatto l'esperienza - che anche io e la maggior parte di voi possiamo raccontare. Qualche volta nella vita Gesù si sente proprio vicino, sembra quasi di toccar con mano la sua bontà, la sua esperienza, la sua Parola; capita, a volte, di vivere un momento magico in cui l'amore di Gesù, i suoi valori sembrano proprio evidenti, un momento in cui ci si trova lontano dalla folla e le parole di Gesù appaiono splendenti come il sole, "parole di vita eterna"! (Gv 6,68). Spero che tutti voi abbiate avuto momenti così: sono momenti preziosi nella vita. Ma, vedete, quando si sente tutto l'entusiasmo dell'incontro con Gesù, quando sembra quasi di toccare con mano la sua luce, il suo amore, viene la tentazione: è quella di pensare che la fede stia tutta nel sentimento, nell'entusiasmo e poi quando l'en- tusiasmo non c'è più e tornano i dubbi e si fa fatica a credere, sembra di non aver più fede. E la tentazione di fermarsi sul monte, di dimenticarsi della gente, dei pro- blemi di ogni giorno... Non ci hanno detto, qualche volta, di pensare solo a salvarci l'anima, al paradiso, di cercare la luce di Dio e non dar peso alle cose della terra? Non dimentichiamo, sempre sul monte della Trasfigura- zione le parole di Pietro: "Signore fermiamoci qui, facciamo le tende!" (Mt 17,4). Perché tornare laggiù, in mezzo alla gente...? Tutto sparisce. E conosciamo la frase più impressionante del Vangelo: "Non videro più nessuno: c'era soltanto Gesù!" (Mt 17,8). Non vi sembra impressionante? Gesù diventa "nessuno"! Ma quante volte, anche a noi, nella fatica di vivere, Gesù è sembrato "nessuno"! Quante volte ci siamo guardati intorno e quello che avevamo sentito nel cuore - la bellezza dell'onestà, della giustizia, dell'amore - tutto sembrava un'illusione: magari andando in ufficio, o addirittura tra i parenti e gli amici, ci siamo a volte domandati: "Ma dov'è qui l'amore, dov'è l'onestà, il perdono, la tenerezza... la gente litiga, tutti cercano di farsi le scarpe, ognuno cerca di arrivare sempre pri- mo...". Se rileggete la pagina del Vangelo di Matteo fin qui citata, vedrete che l'episodio capita in un momento di smarrimento e di paura, in cui il bene non sembra esserci più, la gente rifiuta Gesù, quando si comincia a parlare di passione e di croce! Bisogna tornare a quei momenti in cui tutto sembrava vero e bello, in cui Gesù era luminoso come il sole, per trovare il coraggio di con- tinuare a camminare, per vedere, oltre la notte del Calvario, la luce di Pasqua. Se capisco bene, in questo momento in Italia, ne abbiamo tutti bisogno: rischiamo di scoraggiarci, di farci prendere dalla paura, di cedere alla tentazione di fermarci sulla montagna, nel guscio delle nostre chiese o delle nostre famiglie. E il tempo di ritrovare dentro di noi il coraggio della fede, di dire ancora: "Gesù ha ragione, noi ci crediamo, crediamo sul serio nell'onestà, nel bene, nella giustizia, nella verità!" Aver fede non si- gnifica solo, andare in Chiesa, cantare dei bei canti, ascoltare delle belle parole, provare dei buoni sentimenti. Aver fede significa tornare nel posto dove lavoriamo, in mezzo alla gente, e continuare a credere nelle cose in cui ha creduto Gesù, nelle cose che Gesù ha amato, nelle cose per cui Gesù è vissuto. Don Domenico 1 ANNO VIII NUMERO 4 PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE “SAN FRANCESCO D’ASSISI” DI MARINA DI CERVETERI Direttore Responsabile Don Domenico Giannandrea S A N F R A N C E S C O D A S S I S I M A R I N A D I C E R V E T E R I P A R R O C C H I A È TEMPO DI RITROVARE DENTRO DI NOI IL CORAGGIO DELLA FEDE. GESÙ HA RAGIONE, NOI CI CREDIAMO: CREDIAMO SUL SERIO NELL'ONESTÀ, NEL BENE, NELLA GIUSTIZIA, NELLA VERITÀ!

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Page 1: PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE … · candosi secondi. Doppi auguri!! MERCATINO DEL LIBRO: UNA GIORNATA MOLTO PROFICUA PER TUTTI LIBRI L a prima edizione

Io spero che la grande maggioranza di voi, se nonproprio tutti, abbiate fatto esperienza dell'incontrocon Gesù che è un incontro di luce, un incontro che

dà senso, un incontro che riempie la vita! Dico: speroche tutti abbiate questa esperienza, perché a volte hoincontrato qualcuno che ha paura del Signore, che losente contrario alla gioia di vivere, all’impegno di esserepersone, all'attenzione verso gli altri e verso i problemidi ogni giorno. Io ho avuto la fortuna - e spero di cuoreche l'abbiate avuta tutti voi - di aver sempre ritrovato inGesù ogni cosa bella, ogni cosa che dà gusto e sensoalla vita. Ho avuto la fortuna di ritrovare in Lui tutto ciòche è buono, bello, luminoso in questo nostro mondo.Se avete fatto almeno un po' questa esperienza potetecomprendere allora quei discepoli che raccontano diaver visto Gesù splendente come il sole, sul monte, conle vesti diventate bianche come la luce (Mt 17, 1-9). Chisa cosa avranno visto ... o forse non hanno visto nulla!Hanno solo fatto l'esperienza - che anche io e la maggiorparte di voi possiamo raccontare. Qualche volta nellavita Gesù si sente proprio vicino, sembra quasi di toccarcon mano la sua bontà, la sua esperienza, la sua Parola;capita, a volte, di vivere un momento magico in cuil'amore di Gesù, i suoi valori sembrano proprio evidenti,un momento in cui ci si trova lontano dalla folla e leparole di Gesù appaiono splendenti come il sole, "paroledi vita eterna"! (Gv 6,68).Spero che tutti voi abbiate avuto momenti così: sonomomenti preziosi nella vita. Ma, vedete, quando si sentetutto l'entusiasmo dell'incontro con Gesù, quando sembra

quasi di toccare con mano la sua luce, il suo amore,viene la tentazione: è quella di pensare che la fede stiatutta nel sentimento, nell'entusiasmo e poi quando l'en-tusiasmo non c'è più e tornano i dubbi e si fa fatica acredere, sembra di non aver più fede. E la tentazione difermarsi sul monte, di dimenticarsi della gente, dei pro-blemi di ogni giorno... Non ci hanno detto, qualche volta,di pensare solo a salvarci l'anima, al paradiso, di cercarela luce di Dio e non dar peso alle cose della terra?Non dimentichiamo, sempre sul monte della Trasfigura-zione le parole di Pietro: "Signore fermiamoci qui,facciamo le tende!" (Mt 17,4). Perché tornare laggiù, inmezzo alla gente...?Tutto sparisce. E conosciamo la frase più impressionantedel Vangelo: "Non videro più nessuno: c'era soltantoGesù!" (Mt 17,8). Non vi sembra impressionante? Gesùdiventa "nessuno"! Ma quante volte, anche a noi, nellafatica di vivere, Gesù è sembrato "nessuno"! Quantevolte ci siamo guardati intorno e quello che avevamosentito nel cuore - la bellezza dell'onestà, della giustizia,dell'amore - tutto sembrava un'illusione: magari andandoin ufficio, o addirittura tra i parenti e gli amici, ci siamo avolte domandati: "Ma dov'è qui l'amore, dov'è l'onestà, ilperdono, la tenerezza... la gente litiga, tutti cercano difarsi le scarpe, ognuno cerca di arrivare sempre pri-mo...".Se rileggete la pagina del Vangelo di Matteo fin quicitata, vedrete che l'episodio capita in un momento dismarrimento e di paura, in cui il bene non sembraesserci più, la gente rifiuta Gesù, quando si comincia aparlare di passione e di croce! Bisogna tornare a queimomenti in cui tutto sembrava vero e bello, in cui Gesùera luminoso come il sole, per trovare il coraggio di con-tinuare a camminare, per vedere, oltre la notte delCalvario, la luce di Pasqua.Se capisco bene, in questo momento in Italia, neabbiamo tutti bisogno: rischiamo di scoraggiarci, di farciprendere dalla paura, di cedere alla tentazione difermarci sulla montagna, nel guscio delle nostre chieseo delle nostre famiglie. E il tempo di ritrovare dentro dinoi il coraggio della fede, di dire ancora: "Gesù haragione, noi ci crediamo, crediamo sul serio nell'onestà,nel bene, nella giustizia, nella verità!" Aver fede non si-gnifica solo, andare in Chiesa, cantare dei bei canti,ascoltare delle belle parole, provare dei buoni sentimenti.Aver fede significa tornare nel posto dove lavoriamo, inmezzo alla gente, e continuare a credere nelle cose incui ha creduto Gesù, nelle cose che Gesù ha amato,nelle cose per cui Gesù è vissuto.

Don Domenico

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ANNO VIIINUMERO 4

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE“SAN FRANCESCO D’ASSISI” DI MARINA DI CERVETERIDirettore Responsabile Don Domenico Giannandrea SANFRANCESCO

D ’ASSISI • MARINA DI CE RVETERI

PARROCCHIA

È TEMPO DI RITROVARE DENTRO DI NOI IL CORAGGIO DELLA FEDE. GESÙ HA RAGIONE, NOI CI CREDIAMO: CREDIAMO SUL SERIONELL'ONESTÀ, NEL BENE, NELLA GIUSTIZIA, NELLA VERITÀ!

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APPUNTI DI VIAGGIO: YERUSHALAYM A FINE MILLENNIOMONDO

Eccola là: bellissima e imponente capitaled’Israele! E’Gerusalemme antica, chiusanelle sue mura imponenti e accessibile

solo attraverso poche porte monumentali,non subirà cambiamenti, grazie ad un’accortapolitica di difesa del nucleo storico-artistico.Splendida, immutevole e sonnolenta sotto ilsole d’oriente, la città si compone di quartieridistinti per etnia e religione, ma fusi in ununico e armonioso complesso urbano. Senzanotare differenze sostanziali si passa dalquartiere musulmano a quello cristiano, dalborgo ebraico a quello armeno. L’incantevolepanorama della città santa è dominato dal-l’enorme cupola aurea della Moschea Qubbetes-Sakhra, più nota come Cupola della Rocciao Moschea di Omar. Il magnifico monumentomusulmano occupa il centro della Spianatadel Tempio, accanto all’antica e non menosacra Moschea El-Aqsa, con sette navate

che la rendono simile ad unacattedrale cristiana. Per l’Islam,Gerusalemme è la secondacittà santa, dopo la Mecca.Nelle moschee i fedeli accor-rono in adorazione di Allah. Po-chi metri più in basso, il terra-pieno della spianata è soste-nuto da un residuo antichissimodelle fondazioni del Tempio di

Salomone. E’ il Muro del Pianto, luogo sacroper gli ebrei. A centinaia, ad ogni ora delgiorno, si affollano a toccare le sante pietre,vi appoggiano il capo raccogliendosi in pre-ghiera, alcuni con il volto rigato di lacrime. E’una scena toccante, che lascia meditabondicirca la potenza della fede in Jahvè: Coluiche è. La religione ebraica tiene strettamenteuniti bianchi slavi, neri etiopi ed arabi olivastri.Si sentono e sono tutti ebrei, smentendo uninfame pregiudizio razziale. A pochi passidai siti sacri per israeliti e musulmani, la Ba-silica del Santo Sepolcro richiama i fedeli cri-stiani, credenti in un Dio, uno e trino. Purtroppoessi si sono separati nel corso della storia inconfessioni di rito differente, attraverso scismi,incomprensioni e lotte cruente. Al “cristiano”occorre sempre aggiungere qualche altraaggettivazione: cattolico apostolico romano,greco, ortodosso, copto, armeno, anglicano

e protestante. Gerusalemme, come faro diriferimento per le tre religioni monoteiste, èa buon diritto considerata la Città di Dio. UnDio solo, viene da pensare, con tre nomi di-versi, ma forme di fede, purtroppo, in conflittofra loro. Nei secoli, in nome del Signore,creatore dell’universo, padre dell’umanità esinonimo di amore, si sono perpetrate lepeggiori atrocità; dal deicidio, nel tempo dellaPasqua dell’anno 33, alle Crociate contro gli“infedeli”, dagli orrori della Santa Inquisizioneal terrorismo degli odierni integralisti islamici.Tutti accorrono a Gerusalemme per pregaredevoti, portando in cuore l’ostilità per gli altricredenti. Ne ripartono con la segreta speranzache, un giorno o l’altro, il Dio “vero” prevalga,incenerendo, magari, con sacrosante saettegli avversari d’altra fede. A ben pochi vienein mente che il 2.000 potrebbe essere un’oc-casione di riconciliazione, partendo da unelementare sillogismo: “Non ci possonoessere tre monoteismi, ammettendo l’esi-stenza di un unico Creatore”. I testi sacridelle tre religioni, letti attentamente, dettanole stesse regole di vita e di fede. È l’interpre-tazione umana che distorce la parola di Dio,giunta a noi con la voce dei profeti, le paraboledi Cristo o gli insegnamenti di Maometto.

Umberto Mantaut

LA NATURA, LA NOSTRA MAESTRA!PIANETA

Nelle giornate piene di impegni ericche di cose da fare, non c’ètempo per fare una bella passeg-

giata in riva al mare o una camminata incampagna. Peccato! Anche se sembra qual-cosa di cui si può fare a meno, secondeme invece è essenziale mantenere sempreun contatto con la natura che ci circonda.Gli alberi che cominciano a fiorire, le foglieverdi brillanti che ondeggiano con il ventocaldo della primavera, l’erba dei prati checresce a vista d’occhio bagnata dalla piog-gerellina di maggio! Che meraviglia! La natura intorno a noi è proprio un donoinestimabile, che ci mette in contatto conla parte più vera e semplice del nostrocuore. Quando passeggio in riva al maremi sento parte di un tutto che è statocreato perfetto, dove ogni ingranaggio col-labora con l’altro per far sì che tutto funzioni.Quanto potremmo imparare noi dalla natura!La forza vitale di ogni fiore insegna la bel-lezza, la tenerezza di ogni frutto raccontal’amore, la fierezza delle montagne e lamaestosità del mare ispirano la grandezzae il coraggio.

Le nostre giornate sono sempre ricche diimpegni e di appuntamenti per cui nonriusciamo a trovare il tempo per restareogni sera a contemplare il cielo stellato,almeno un minuto prima di dormire; ma

quando capita di tirare su il naso e puntaregli occhi in alto, ti rendi conto che siamostati creati per qualcosa di grande, dibello, di vero: proprio come il cielo e laterra!

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CONCERTO

Èstato un vero successo di pubblico ilbreve concerto con flauto e tastiera,tenuto da numerosi studenti della

scuola media di Cerenova che hanno ese-guito domenica 7 aprile al termine dellaMessa all’interno della nostra chiesa, ilNabucco di Verdi (cantato) e il Can Can(musicale). Sotto la sapiente guida dell’in-segnante di musica Amedeo Ricci e dellaprofessoressa Angela Russo i quasi quarantaragazzi, pur emozionati e consapevoli deitanti occhi puntati addosso, hanno eseguitocon molta bravura i pezzi preparati concura nel corso dell’anno. Parecchie le per-sone presenti tra genitori, bambini e semplicicuriosi. Applausi scroscianti al termine diogni pezzo e sincera partecipazione conbattimani da parte di tutti. Veramente unabella festa! A proposito gli stessi studentihanno partecipato al Concorso Nazionaledi musica d’insieme per scuole che si èsvolto a Campobasso il 24 aprile classifi-candosi secondi. Doppi auguri!!

MERCATINO DEL LIBRO: UNA GIORNATA MOLTO PROFICUA PER TUTTI LIBRI

La prima edizione del Mercatino dellibro, all’esterno della chiesa di Ce-renova, tenutasi sabato 27 e dome-

nica 28 aprile si è tradotta in un grandecoinvolgimento da parte di tutti, accoltacon vivo entusiasmo da parte di grandi epiccini. Sarà stato l’annuncio “invitante”della locandina che richiamava gli appas-sionati di romanzi, di gialli, di fiabe perbambini, di biografie, di libri storici (o gliallettanti dolci al cioccolato!) fatto stache i volontari della nostra parrocchiache hanno organizzato l’iniziativa hannodeciso di ripetere l’esperienza positiva il14, 15 e 16 giugno in occasione dellaFesta dei Popoli. E allora viva la lettura!

CONCERTO IN CHIESA DEI RAGAZZI DELLE MEDIE DI CERENOVA: UN GRANDE SUCCESSO

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GITA A CASTEL SANT’ANGELO ALLA SCOPERTA DELLE BELLEZZE DI ROMA

ESCURSIONI

Chi l’ha detto che in oratorio si fannosolo preghiere, liturgia e riflessioni sullafede? Il gruppo animatori dei bambini

del sabato in oratorio con l’energico Marcoinsieme a Claudia, Ilenia e Carmen, nonnuovi a simili esperienze, ha portato la nu-merosa “truppa” alla volta di Roma, conmeta Castel Sant’Angelo. Nonostante iltempo nuvoloso e minaccioso di pioggial’immenso e maestoso maniero, immersoin secoli di storia, ha accolto i piccoli vociantimolti dei quali non l’avevano mai visitato;su e giù per scale e torrioni all’interno dellemura in attesa dello sparo del cannone amezzogiorno in punto dal Gianicolo. Permolti una piacevole scoperta e una gitadavvero divertente.

CINGUETTATE (TWEET) PURE MA POSITIVAMENTE CURIOSITÀ

Twitter, 1,5milioni/gior-no di utenti

attivi in Italia. Al-l'inizio utilizzatocome comunicazione personale, alternativaagli sms, poi la scoperta che poteva crearemovimenti di opinioni in funzione della suavelocità e della forza comunicativa. Le re-lazioni tra i giovanissimi e la tecnologia,dice che il cambiamento è in atto. Twitter èal terzo posto tra gli account dopo Facebooke Youtube. Elementi positivi :• Il Papa che spinge a una nuova evange-

lizzazione con @Pontifex.• Svelamento di verità impensabili su tutti

i campi.• A differenza di Facebook è veloce, im-

mediato e arriva in un istante a unenorme numero di persone. Non prevederichieste di amicizia, spesso banali, eforma in tempi brevissimi un numeroelevatissimo d’interconnessioni. Comu-nicazione “On Line” velocissima: i tweetpossono essere inviati da uno smartpho-

ne, mentre la fruizione di Facebook inparte è ancora legata al desktop.

• Un gioco che sembra affascinare sempredi più gli adolescenti, i veri grandi fruitoridella Rete, pronti lentamente a cercarenuove strade alternative al pur amatissimoFacebook.

• Nota positiva perché per giovani, gene-razione cresciuta con l'italiano sincopatodegli sms, i 140 caratteri potrebbero rap-presentare addirittura un allargamentodella comunicazione.

Elementi negativi:• La sua zona d’ombra “il cinguettio del

lato personale “, oscuro, a volte incon-fessabile.

• 140 caratteri possono causare dannipersonali irreparabili: storie che finiscono,vita privata violata, "schizzi" di fango datigratuitamente e spesso senza alcunaragione, liti e insulti più o meno velati ebullismo che emigra da Facebook.

• La sua brevità e immediatezza facilitanospesso la logica dell'insulto, nell'illusionedi essere protetti dallo schermo dellarealtà virtuale.

• La possibilità di moltiplicare a dismisurala propria popolarità, attraverso un tweet,è una tentazione fortissima per un ra-gazzo.

• Un tweet sapendo che arriverà a unaplatea sterminata, può rovinare una per-sona, un amico, una compagna/o di clas-se. Un pensiero breve è duro e sinteticoper eccellenza, è una frustata. E un ado-lescente, di fronte ad un suo segretomesso in piazza può soccombere, arrivareanche a gesti estremi.

Twitter non è soltanto un problema diadolescenti, oggi la realtà virtuale è illuogo dove si manifestano i sentimenti,quelli buoni, quelli cattivi, dove si regolanoi conti, come se si avesse troppa paura diincontrarsi, di dirselo guardandosi negliocchi. Allora i ragazzi e adulti invece di vedersi,toccarsi, litigare, abbracciarsi, risolvere cosìi propri conflitti, si nascondono dietro Fa-cebook, Twitter.... con il rischio di farsiancora più male. La versione 2.0 dell'anticagogna.

Fulvio Di Giuseppe

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RITIRO DELLA PRIMA COMUNIONE 2013 RITIRI

Fra pochi giorni 72 ragazzi della nostraComunità Parrocchiale si accoste-ranno per la prima volta al Sacra-

mento dell’Eucaristia. Hanno già imparatoa capire quanto è grande l’amore di Diocon il Sacramento della Riconciliazione, ecomprendere l’abbraccio di un Padre cheperdona sempre. Il ritiro di prima Comunione per tale eventoè un momento forte che aiuta i ragazzi asintonizzarsi in modo giusto con il significatodel loro primo incontro con il Signore Gesù.Come dare al ritiro quel tocco di spiritualitàin più? E’ semplice, quello che hannovissuto nella giornata di sabato 4 maggio.1) L’entusiasmo e ammirazione dei ragazzinel visitare le Catacombe di Priscilla, dovequei cristiani fedeli hanno creduto e tra-smesso la fede, in secoli nei quali questocomportava emarginazione, danni economicie talvolta il sacrificio della stessa vita. Èper questo che la loro testimonianza e quelluogo convincono ancora oggi. Essere pel-legrini alle loro catacombe vuol dire essereattratti dalla loro fede. 2) L’incontro libero e spensierato dei ragazzicon la natura di un parco (dono di Dio)come Villa Ada, per disintossicarsi dai virusperditempo che ormai dominano su tutti.La fortuna di avere una bella giornataquasi estiva che ha concesso dopo il pranzoall’aperto, un tepore piacevole. Così i ragazzihanno avuto modo di giocare in allegria,predisporre disegni e scritte relative allecatacombe visitate e cantare con gioia in-sieme ad Ilenia e la sua “Band”, con tanto

di tamburo rumorosissimo, i canti predispostiproprio per la loro celebrazione Eucaristica.Il coro dei 70 ragazzi era così entusiasmanteche tutte le persone che transitavano nelparco si fermavano stupite nel sentirli.3) Rientro in chiesa e Santa Messa di DonDomenico alle ore 18,00 per i ragazzi egenitori che si son trovati a rivivere, nelviso dei figli, le emozioni del ritiro della loroprima Comunione. Genitori e ragazzi che

hanno seguito con la massima attenzioneil bellissimo brano del Vangelo di Giovannicommentato e sottolineato per l’occasioneda Don Domenico : “ Gesù disse [ai suoidiscepoli]: Se uno mi ama, osserverà lamia parola e il Padre mio lo amerà e noiverremo a lui e prenderemo dimora pressodi lui”. Genitori che con altrettanta attenzionehanno poi seguito la proiezione di slide

che sintetizzavano la storia delle catacombee le catacombe di Priscilla, ma in particolarela storia di quei martiri cristiani uccisi e se-polti nelle catacombe.Noi catechisti siamo certi e sicuri che pertutti i ragazzi, questa gioiosa giornata diritiro rimarrà linfa vitale e nuova energiaper la loro prima Comunione e comunque,tra i ricordi più belli nel loro cammino divita.

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VIAGGIARE

Località famosa per essere denominata"La città del miracolo eucaristico" eaver così dato origine al Corpus Domini.

Come andare: in macchina

Cosa vedere: La prima attrattiva di questa città è laCappella del Miracolo, nella BasilicaSanta Cristina.Il miracolo si riferisce all'ostia che nellontano 1263 o 1264 fece sgorgare, se-condo le cronache del tempo, una note-vole quantità di sangue. Le prove del mi-racolo furono portate a Orvieto e conse-gnate al papa Urbano IV, che dopo averpreso visione delle tracce del miracolo,istituì la festa del Corpus Domini, l'annoseguente. L'interno è caratterizzato daun altare con un ciborio molto antico eduna pregevole statua in omaggio a SantaCristina.La seconda attrattiva di questo paese èil lago, Lago di Bolsena, che si è formatooltre 300.000 anni fa in seguito al collassocalderico di alcuni vulcani appartenentialla catena dei monti Volsini. Ha unaforma ovale, tipica per la sua origine,due isole, l'isola Martana e l'isola Bisen-tina, e un fiume emissario. È il lago di origine vulcanica più granded'Europa.

Particolarità 1:Proprio questo anno, 2013-2014, è incorso il Giubileo Eucaristico di Bolsena-Orvieto per i 750 anni dal Miracolo.Molti pellegrini si mettono in viaggioverso la Basilica per partecipare alle ce-lebrazioni eucaristiche e ottenere l'Indul-genza Plenaria, come per gli anni giubi-lari.Il Giubileo Eucaristico avrà inizio nelmese di gennaio del 2013 con l’aperturadella Porta Santa nelle Basiliche di Orvieto

e di Bolsena e si concluderà nel mese dinovembre del 2014 con la chiusura dellaPorta Santa nelle medesime Basiliche.

Particolarità 2:Il Lago di Bolsena ha un bassissimogrado di salinità, cioè essere di acquadolce. Questa caratteristica fa sì che cisia pochissima spinta idrostatica (Spinta

di Archimede) e di conseguenza che uncorpo galleggi con un fattore pari ad undecimo rispetto all'acqua di mare.Per questo bisogna stare attenti quandosi fa il bagno in un lago; l'affanno, rispettoal restare a galla in acqua di mare, è ele-vato e può portare a stancarsi facilmente. In poche parole se tocchi puoi stare tran-quillo!!!

DOVE: BOLSENAdi Lara Eludini

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INDICATORI DI LETTURAdi Salvatore Grasso

Il soggetto nell'inquadratura Al crescere delle tue abilità compositive edella tua confidenza con l’inquadratura,crescono anche la tua creatività e la vogliadi sperimentare. La ritrattistica è un buoncampo di addestramento, in quanto è sem-plice muoversi intorno al soggetto a secondadelle necessità compositive. In accordo conil tuo soggetto, prova inquadrature strette oinsolite, ad esempio inquadrando dallafronte in giù, e scoprirai accorgimenti utiliad attirare lo sguardo dell’osservatore. Nellaregola “Riempi l’inquadratura” abbiamoparlato dei punti morti, ma lo spazio vuotonon è sempre da evitare e può essere un

elemento efficace: il segreto è utilizzarlonel posto e nel momento giusto.Il Colore é creatività L’utilizzo attento del colore può essere ottimostrumento compositivo. I soggetti vestiti concolori accesi, come il rosso, si individuanorapidamente e possono accompagnare fa-cilmente lo sguardo dello spettatore all’in-terno dell’immagine. Lo stesso vale per ac-

cenni di rosso o di arancione inseriti concura in immagini di ritratto o di architettura.Persino gli sfondi colorati possono rivelarsiefficaci magari per contrasto con il soggettoripreso.

FOTOGRAFIA

Spesso il desktop del nostro computerè un’insieme disordinato di icone, col-legamenti, documenti, immagini, car-

telle e applicazioni.E’ abitudine di molti scaricare o salvare filedirettamente sul desktop, dimenticando onon prevedendo una classificazione e orga-nizzazione che, a lungo andare, genera undesktop affollatissimo di icone e moltocaotico, dove ricercare un documento puòrivelarsi un’impresa non facile. Per risolverequesto problema dobbiamo creare un nostroarchivio pensandolo, ad esempio come lagestione di una libreria oppure la gestionedegli indumenti nelle nostre abitazioni: ognicapo di abbigliamento per tipologia o personache lo dovrà indossare viene collocato al-l’interno di un cassetto, consentendoci, incaso di bisogno, di poter individuare rapida-

mente quello che stiamo cercando. Allostesso modo dobbiamo definire prima men-talmente e poi in pratica uno schema ne-cessario a classificare e raggruppare i nostrifile.Immaginiamo il nostro schema ed iniziamoa creare delle cartelle nel desktop nomi-nandole per argomento o categoria (ad es.Lavoro, Casa, Scuola, Foto etc.). All’internodi ciascuna cartella si possono creare dellesottocartelle che hanno un’ulteriore specificità(ad es. in riferimento alla cartella principale“Foto” possiamo creare delle sottocartellenominandole con l’anno ed il mese di riferi-mento inserendo una descrizione aggiuntivache identifica il luogo o l’evento al quale lefoto fanno riferimento).La definizione del nostro archivio è una fasemolto importante sulla quale dobbiamo

porre la necessaria attenzione che ci age-volerà nella gestione futura dei nostri dati.Completata la definizione della struttura delnostro archivio, andremo a classificare e acollocare i vari file all’interno delle singolecartelle.In aggiunta, al fine di migliorare la visibilitàe l’accessibilità, potremmo utilizzare un’im-magine personalizzata che impostata comesfondo del desktop ci consente di suddividereil nostro video in aree nelle quali posizionarele icone maggiormente utilizzate.L’esempio che abbiamo realizzato prevedele seguenti aree:• Area Applicazioni – riportiamo le icone

delle applicazioni che spesso utilizziamoWord, Excel, Internet Explorer, WindowsMedia Player ed altro

• Area Sistema – conterrà tutte le iconeche fanno riferimento alla Gestione delComputer, Risorse di Rete, Risorse delComputer, Cestino, Stampanti etc.

• Area Archivio – Conterrà tutte le cartelleche abbiamo creato associandole al nostroschema mentale

• Area Documenti in lavorazione – Conterràtutti quei documenti in bozza che stiamolavorando e che riporteremo successiva-mente, ma non troppo tardi, nelle cartellepresenti nell’area Archivio.

Il risultato che otterremo sarà un desktopsimilare a quello nella foto.

ORGANIZZIAMO IL NOSTRO DESKTOPdi Pier Mario Zamboni

TECNOLOGIA

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CONTINUANO, A CERVETERI, GLI INCONTRI DI PROMOZIONE E ARRICCHIMENTO TRA NOI MIGRANTI

Continuano gli incontri di promozionee arricchimento tra i migranti, pro-mosso dal comune di Cerveteri, As-

sessorato alle Politiche alla Persona con ilcoordinamento della delegata per le Politichedella Pace e l’Integrazione delle ComunitàStraniere, Lucia Lepore e la collaborazionedella dottoressa Carmen Rosa Chilet Bazalar.Il progetto, "Un Percorso di Integrazione",prevede 4 incontri bisettimanali della duratadi 2 ore (dalle 16,30 fino alle 18,30), rivolto

a donne e uomini, madri e padri, lavoratricie lavoratori migranti, con lo scopo di facilitarela propria conoscenza di sè e dell'altro inun contesto diverso rispetto a quello diprovenienza, favorendo in questo modo lacreazione di relazioni concrete che ci per-mettano, dall'interno verso l'esterno, di con-dividere e confrontarci su diversi tematicheche riguardano l'essere migranti in unpaese diverso dal proprio. Gli incontri previstisono: 11 maggio, 25 maggio, 8 giugno, 22

giugno. In particolare, insieme cercheremodi facilitare la conoscenza di sé e dell'altroin un contesto diverso rispetto a quello diprovenienza, favorendo in questo modol’incontro, la conoscenza e il confronto at-traverso la costruzione di uno spazio reci-proco, luogo reale e accogliente dove sipossa favorire i diversi modi di esserci, diriconoscersi e di essere riconosciuti.

Carmen Rosa Chilet Bazalar

INCONTRI

CONTATTI:Gli Uffici della Segreteria sono aperti: ORARIO INVERNALE (ottobre/maggio)- la mattina dal Lunedì al Sabato dalle ore 9.30 alle 12.30.- il pomeriggio dal Lunedì al Venerdì dalle ore 15.30 alle 18.30.ORARIO ESTIVO (giugno/settembre)- Mattina dal Lunedì al Sabato dalle ore 10.00 alle 12.00.- Pomeriggio dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17.00 alle 19.00.

Telefono: 06.9902670 - Fax 06.9902672

E-mail segreteria: [email protected] redazione: [email protected] sito: [email protected]

Sito: www.parrocchiamarinadicerveteri.itwww.diocesiportosantarufina.it

AVVISI

Per tutti ir a g a z z idelle ele-

mentari (7/10anni) e dellemedie (11/14anni) si orga-nizza il camposcuola estivodal 18 al 28luglio a BRIT-TOLI in pro-vincia di Pe-scara. Per leiscrizioni ri-volgersi insegreteria.

PROG. FESTA DEI POPOLIVENERDI 14Ore 18.00 MESSA (CHIESA) Ore 19.30 Concerto Medie Ore 20.30 CENA Ore 21.00 MONDO NUOVO FORMAT SABATO 15Dalle ore 11.00 BEACH VOLLEY (SIX) mattina e pomeriggioOre 17.00 Sfilata dei popoli Ore 18.00 MESSA (CHIESA) Ore 20.00 CENA Ore 21.00 GRUPPO EVENTI MATTEI

DOMENICA 16Ore 08.30 MESSA (Chiesa) Ore 09.30 COLAZIONE(Oratorio) Ore 10.00 Mostra Fotografica Ore 11.00 MESSA (CHIESA) Ore 13.00 PRANZO Ore 15.00 Danze Curde balli napoletani Ore 17.00 CACCIA AL TESORO Ore 18.00 MESSA (CHIESA) Ore 19.00 Saggio Taekwondo Ore 20.00 CENA Ore 21.00 SPETTACOLO MUSICALE mondiale Salvo modifiche o variazioni in corso d’opera

COMITATO DEI FESTEGGIAMENTI DELLA PARROCCHIA S. FRANCESCO D’ASSISINei prossimi mesi la nostra parrocchia sarà impegnata in una serie diattività, la prima delle quali sarà la 6a edizione della Festa dei Popoli.Perciò nei mesi scorsi si è formato un apposito COMITATO DEI FE-STEGGIAMENTI DELLA PARROCCHIA S. FRANCESCO D’ASSISI pergestire, organizzare e ottimizzare risorse umane ed economiche eottenere così manifestazioni di miglior livello e gradimento. Tuttoquesto però non potrà realizzarsi senza la collaborazione di tutti;pertanto i responsabili dei vari settori attendono di essere contattatiper una eventuale collaborazione, per suggerire idee o semplicemente...per partecipare! Grazie.Le Feste della parrocchia sono così suddivise: FESTA DEI POPOLI 14 - 16 - 17 GIUGNO; FESTA DELL'ASSUNTA 15 AGOSTO;FESTA DI SAN FRANCESCO 4 - 5 OTTOBRE.Il Comitato è formato da:Anna Mastrandrea, Vincenzo Bellomo, Paola Zamboni, Antonella Can-navò, Concetta Iengo, Marco Laudati, Claudia Cordella, SalvatoreGrasso, Danila Tozzi, Isabella Di Simone.Pubbliche Relazioni Responsabili Danila, Isabella e Marco.Tecnico Responsabili: Michele e Salvatore.Eventi Responsabili: Concetta, Anna, Enzo e Claudia. Gestione risorse Responsabili: Paola e Antonella.Per contattarci scrivere all’indirizzo [email protected]

BACHECA

CONCORSO FOTOGRAFICO PER CERENOVA E CAMPO DI MAREL'associazione "Città delle Immagini", in collaborazione con laParrocchia San Francesco D'Assisi , con la partecipazione delsettimanale “L'Ortica”, presenta il concorso "Fotografiamo Ce-renova e Campo di Mare"; le foto saranno raccolte dal 15maggio al 20 agosto. Le migliori 12 foto selezionate sarannopresentate in occasione della festa di San Francesco, a ottobre,e utilizzate per il calendario parrocchiale. Le tre foto migliorivotate da voi, dal 30 agosto al 30 settembre, tramite il gruppoFacebook dell'associazione "Città delle Immagini" verrannopremiate dai responsabili dell’Ortica durante i festeggiamentidi San Francesco. Le foto vanno inviate al Gruppo Facebook“Città delle Immagini”. Partecipate numerosi.