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Percorso assistenziale al Paziente portatore di PEG Equipe Medico Infermieristica della U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva ASST Cremona ASST Cremona

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Page 1: Percorso assistenziale al Paziente portatore di PEG · Equipe Medico Infermieristica della U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva ASST Cremona. Storia della PEG • L’utilizzo

Percorso assistenziale al Paziente portatore di PEG

Equipe Medico Infermieristica dellaU.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva

ASST CremonaASST Cremona

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Storia della PEGStoria della PEG

• L’utilizzo della nutrizione enterale sembra risalire ai tempi di Erodoto.

• Nella prima metà del XVII Jan Baptist van Helmont creò un catetere flessibile per nutrire i

i i i i i l d i ipazienti successivamente impiegato per la decompressione gastrica.

• Dopo il 1850 vennero introdotte sonde flessibili trans‐nasali, precursori degli attuali SNG da

Clement Dukes che gli utilizzò per alimentare i pazienti pediatrici ricoverati presso “HospitalClement Dukes che gli utilizzò per alimentare i pazienti pediatrici ricoverati presso Hospital

for Sick Children” affetti da difterite e gravi stomatiti.

• A partire dal 1950 la scena della nutrizione non fisiologica viene dominata dalla nutrizionep g

parenterale totale per la scarsità di prodotti che soddisfacessero appieno le necessità

nutritive del paziente.

• Solo nella fine degli anni 60 la nutrizione enterale ha cominciato a diffondersi (pompe

infusionali, nuove miscele nutrizionali).

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Storia della PEGStoria della PEG

Un contributo importante nel campo della NE è statal’introduzione della PEG.

Il primo posizionamento è stato descritto da Ponsky(endoscopista) e Gauderer (chirurgo) il 12 Giugno 1979 aCleveland

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Nutrizione enterale (NE)Nutrizione enterale (NE)

• Procedura  terapeu ca  che  garan sce  il  fabbisogno 

nutrizionale  di  sogge   che  non  possono  assumere  cibo  in 

quan tà sufficiente con l’alimentazione naturale attraversoquan tà sufficiente con l alimentazione naturale attraverso

una sonda o una stomia.

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Nutrizione enterale (NE)Nutrizione enterale (NE)

d ò lLa sonda può passare attraverso il naso:

• Nello stomaco (sondino naso‐gastrico ‐ SNG)

• Nel digiuno (sondino naso‐digiunale ‐ SND)

La sonda attraverso la parete addominale può raggiungere:

• Direttamente lo stomaco (gastrostomia ‐ PEG)

• Direttamente il digiuno (digiunostomia ‐ PEJ)

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Vantaggi della NEVantaggi della NE

• Minori costi

• Minori complicanze

• Gestione domiciliare più semplice• Gestione domiciliare più semplice

È necessaria l’integrità del tratto gastro‐intestinale

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Vie d’accesso per NEVie d accesso per  NE

• Sondino naso‐gastrico (SNG) e naso‐digiunale (SND)

• Gastrostomia endoscopica percutanea (PEG)

• Digiunostomia endoscopica percutanea (PEJ)• Digiunostomia endoscopica percutanea (PEJ)

• Gastrostomia/digiunostomia chirurgica

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Requisiti di un accesso per NERequisiti di un accesso per NE

• Semplicità

• Sicurezza

R ibili à• Reversibilità

• Tollerabilità• Tollerabilità

• Basso costo

• Costo‐efficacia

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Come scegliere l’accesso per NE?Come scegliere l accesso per NE?

1. SNG o SND• se la durata della NET è inferiore alle 4 settimane• se non vi è rischio di ab ingestis• se non vi sono stenosi esofagee

2. STOMIE• se la durata del trattamento è superiore alle 4 settimane• se l’alimentazione orale non può essere ripresap p• se vi sono stenosi esofagee

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Valutazione del pazienteValutazione del paziente

Fattori prognostici sfavorevoli

• Età ≥ 65 anni• Ipoalbuminemia• PCR elevata• BMI < 18.5BMI < 18.5

M t lit 30 i i d l 20% i tt d t• Mortalita a 30 giorni del 20% rispetto ad una quota< 3% di quelli con valori normali 

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Valutazione del pazienteValutazione del paziente

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PEGPEGGastrostomia Percutanea Endoscopicap

Indicazioni e ControindicazioniPercorso di preparazione Tecnica di posizionamentoTecnica di posizionamento

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Indicazioni alla PEGIndicazioni alla PEG

Di f i t ttiDisfagia ostruttiva• Neoplasie cavo orale, faringe, esofago

Disfagia neurologicaDisfagia neurologica• Patologie cerebrovascolari post‐acute• Patologie degenerative (SLA sclerosi multipla demenza)• Patologie degenerative (SLA, sclerosi multipla, demenza)• Esiti neurologici post‐traumatici e post‐chirurgici

Necessità di apporto nutrizionale a medio e lungo termine

Necessità di somministrare farmaciNecessità di somministrare farmaci

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Indicazioni EBMIndicazioni EBM

Raccomanda la PEG solo in 4 situazioni:

1 Cancro della testa e del collo1. Cancro della testa e del collo

2. Stroke acuto con disfagia (posizionamento 30 giorni dopo la

dimissione dall’ospedale)

3 Si d i di fi l3. Sindromi con distrofia neuromuscolare

4. Decompressione gastricap g

Niv, Abuksis G. Indications for pecutaneous endoscopic gastrostomy insertion: ethical aspects. Dig Dis 2002

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Indicazioni cliniche

i i di i b l1) Malattie neurologiche•esiti di ictus cerebrale•paralisi pseudobulbare•encefalopatie degenerative (demenze in stadio avanzato; Parkinson in fase avanzata; Huntington; sdr di Down)•SLA, sclerosi multipla, malattia del motoneurone•neoplasie cerebrali

•cachessia•cachessia neoplastica•patologie ad elevato catabolismo che necessitano di supporto nutrizionale

2) Malattie dismetaboliche

•dell’orofaringe•dell’esofago

3) Neoplasie maligne

4) Condizioni post‐chirurgiche•esiti di interventi al tratto oro‐faringeo4) Condizioni post chirurgiche

5) Pazienti in terapia intensiva sottoposti a ventilazione meccanica

6) Sclerodermia

•encefalomieliti7) Malattie infettive:

8) Malnutrizione proteico energetica

9) D i t i•occlusione intestinale da neoplasie maligne9) Decompressione gastrica

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Controindicazioni alla PEGControindicazioni alla PEG

ASSOLUTE RELATIVE• Obesità

• Ostruzioni del TGE

• Coagulopatie non 

Obesità• Infezioni e stati febbrili• Alterazioni anatomiche (anatomia post chirurgica)g p

correggibili(anatomia post‐chirurgica)

• Recente sanguinamento del TGE

• Peritonite

• Ischemia intestinale

• Interposizione colica• Ascite• Fratture faciali cranialiIschemia intestinale • Fratture faciali, craniali, cervicali

• Ostruzioni GI alte (non t it bili t i )transitabili con gastroscopio)

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Accessi alternativiAccessi alternativi

Digiunostomia chirurgica

• Ab ingestis, stomaco “inaccessibile”

PEG‐J 

• Infusione di Levo‐Dopa – mal. Parkinson p

Tecnica radiologicaTecnica radiologica

• Mancata transilluminazione, stenosi alte non transitabili con gastroscopio

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Aspetti etico legislativiAspetti etico‐legislativi

Azzurro, GIED 2013

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Aspetti etico legislativiAspetti etico‐legislativi

Ci sono due posizioni:

• La NA è una terapia atto medico finalizzato

all’efficacia

è di b i l• La NA è un sostegno di base necessario per la

sopravvivenza è un atto di umanitàsopravvivenza è un atto di umanità

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Aspetti etico legislativiDi

Aspetti etico‐legislativiDi conseguenza

1. Se la NA è una terapia può essere iniziata ointerrotta su parere del medico o su richiesta delmalato o di un suo rappresentante legale

2. Se la NA è una cura ordinaria deve essere sempremantenuta in quanto mezzo di sostegno di base dellamantenuta in quanto mezzo di sostegno di base dellapersona

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Aspetti etico legislativiAspetti etico‐legislativi

Dal punto di vista pratico:

• Informare il paziente se capace di intendere e/o il suo

rappresentante legale in caso di incapacità naturalerappresentante legale in caso di incapacità naturale

(note informative)

• Ottenere un valido consenso

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PEG e terapie antitrombotichePEG e terapie antitrombotiche

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Stratificazione della proceduraStratificazione della procedura

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Stratificazione del pazienteStratificazione del paziente

AGA Guidelines for GI access for NET – Gastroenterology 2011; 141: 742‐765

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Gestione delle tp antitromboticheGestione delle tp antitromboticheRaccomandazioni ASGE

Procedure ad Alto Rischio in pazienti a Basso Rischio

W f i i 5 i i i d ll d ll INR• Warfarin:  sospensione 5 giorni prima della procedura con controllo INR (<1,5) e ripresa della terapia il giorno successivo;

• Clopidogrel:  sospensione 7 giorni prima e ripresa il giorno dopo;• Aspirina:  NO sospensione

Procedure ad Alto Rischio in pazienti ad Alto Rischio• Warfarin: sospensione 5 giorni prima della procedura con controllo INR 

(<1,5); sostituzione con EBPM; ripresa della terapia il giorno successivo;successivo;

• Clopidogrel: discussione multidisciplinare  se la procedura è essenziale  si procede come per i pazienti a basso rischio ma con aggiunta di aspirina

AGA Guidelines for GI access for NET – Gastroenterology 2011; 141: 742‐765

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Profilassi antibioticaProfilassi antibiotica

• Incidenza di infezioni peristomali dal 5 al 30% (minori > 70%,

maggiori 1 6%)maggiori 1.6%)

Antibiotico‐profilassi è statisticamente significativa nel

ridurre le infezioni cefalosporine di I generazione(cefalotina, cefaloridina, cefazolina, cefapirina, cefradina, cefalexina, cefadroxil)(cefalotina, cefaloridina, cefazolina, cefapirina, cefradina, cefalexina, cefadroxil)

AGA Guidelines for GI access for NET – Gastroenterology 2011; 141: 742‐765

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PEGPEG 

È la più diffusa.

Negli ultimi 25 anni nel mondo sono state

l iù di 2 000 000 di li i isegnalate più di 2.000.000 di applicazioni.

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PEGPEG

• Oggi è una procedura ambulatoriale

• Riduce i tempi di degenza in ospedalep g p

ò ff• Può essere effettuata 12‐20 min

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Percorso  del posizionamento PEG

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Percorso di preparazionePercorso di preparazione

1. Invio della richiesta da parte del MMG o del

Medico di RSA alla U.O. di Gastroenterologia ed

Endoscopia Digestiva ASST Cremona (POC e POOP)Endoscopia Digestiva ASST Cremona (POC e POOP)

2 Compilazione dell’apposita modulistica2. Compilazione dell apposita modulistica

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Esami preliminari alla PEGEsami preliminari alla PEG

• Esame obiettivo

• ECG

• Esami ematici: emocromo coagulazione funzionalità• Esami ematici: emocromo, coagulazione, funzionalità

renale, elettroliti

• Ecografia addominale

• Radiografia del torace

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Ruolo del MedicoRuolo del Medico

• Esamina richiesta

• Verifica la documentazione sanitaria

• Verifica presenza del consenso informato• Verifica presenza del consenso informato

• Contatto telefonico con il richiedente oContatto telefonico con il richiedente ovalutazione del paziente pre‐procedura seproblemi particolari

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Ruolo infermieristicoRuolo infermieristico

• Interagire con paziente e familiari per percepire le capacità di

comprensionecomprensione

• Valutare la capacità di accettazione delle modifiche dello

schema corporeo del pz

• Individuare le figure che potranno fungere da Care Giver• Individuare le figure che potranno fungere da Care‐Giver

• Essere in grado di fornire le informazioni necessarie a gestire

l’ansia del paziente e dei suoi familiari

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PEG check inPEG – check‐in

• Verifica identità del paziente

• Consenso informato• Consenso informato

• Esami: ematochimici (emocromo e coaugulazione), ecografia

addome completo, ECG

V l l’ d ll b• Valutare l’apertura della bocca

• PPI a dosaggio pieno

• Antibiotico profilassi

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PEG check inPEG – check‐in

• Digiuno da almeno 6‐8 ore

• Accesso venoso• Accesso venoso

• Monitoraggio PA, FC, SpO2

• Sedazione (previo esame obiettivo e anamnesi)

• Depilazione dell’addome (se necessaria)

• Igiene orale (clorexidina orale)Igiene orale (clorexidina orale)

• Posizione anti‐Trendelemburg

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Preparazione SalaPreparazione Sala

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Tecnica di posizionamentoTecnica di posizionamento

• Tecnica PULLTecnica PULL

• Tecnica PUSHTecnica PUSH

• Tecnica INTRODUCER• Tecnica INTRODUCER

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Tecnica PULL G d P k 1980Tecnica PULL – Gauderer e Ponsky 1980

1. Introduzione del gastroscopio

2. Insufflazione

3 Transilluminazione3. Transilluminazione

4. Anestesia locale4. Anestesia locale

5. Incisione

6. Puntura con ago‐cannula

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Tecnica PULL G d P k 1980Tecnica PULL – Gauderer e Ponsky 1980

7. Rimozione mandrino

8. Introduzione del filo guida

9 Recupero del filo guida con ansa9. Recupero del filo guida con ansa

10. Legatura del filo guida alla sonda PEG10. Legatura del filo guida alla sonda PEG

11. Trazione del dispositivo dall’esterno

12. Fissaggio alla parete

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Tecnica PUSH – Sa hs e Vine 1983Tecnica PUSH – Sachs e Vine 1983

• Dopo aver posizionato il filo guida la sonda gastrostomicaviene fatta avanzare lungo il filo guida spinta da un appositointroduttore Il tubo ha un lungo dilatatore affusolatointroduttore. Il tubo ha un lungo dilatatore affusolatoattaccato all’estremita prossimale. Il dilatatore viene inseritolungo il filo guida e spinto attraverso bocca, esofago eg g p , gstomaco fino ad uscire fuori dalla parete addominaleanteriore

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Tecnica IntroducerTecnica Introducer

• Sul filo guida si fa scorrereun introduttore dotato didilatatoredilatatore.

• Si incide la cute in• Si incide la cute incorrispondenza dellafuoriuscita del filo guida egviene inserito il tubointroduttore, attraverso laparete addominale nellostomaco.

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Tecnica PULL

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Tipi di sondaTipi di sonda

PEG EndovivePUSH‐PULL

PEG Baloon

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Alternativa alla PEG è il BOTTONEAlternativa alla PEG è il BOTTONE

Più piccolo, meno ingombrante svolgele stesse funzioni della PEG

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Complicanze dellamanovraComplicanze della manovra

• Infezione della gastrostomia

• Peritonite• Peritonite 

• EmorragiaEmorragia 

• Perforazione intestinale

• Fistole gastro‐coliche

• Dislocazione della sonda

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Complicanze fatte in casa…p

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PEG check outPEG – check‐out

• Registrare le caratteristiche delle PEG (tipo,

french, modalità di confezionamento)

f treferto

L h d ll d ll t• Lunghezza della sonda alla cute

• Lasciare la sonda collegata con sacca a caduta• Lasciare la sonda collegata con sacca a caduta

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Dopo il posizionamento PEGDopo il posizionamento PEG

Per il pz che vive presso il proprio domicilio

• Invio tempestivo del voucher infermieristico per

l’attivazione dell’ADIl attivazione dellADI

• Consulenza del Nutrizionista inviata all’ufficio

gestione nutrizione dell’ATS, per accelerare la

domiciliazione del paziente

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Dimissione del PazienteDimissione del Paziente

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Dopo la dimissioneDopo la dimissione

Red Flags Alerts

• Dolore severo

• Sanguinamento• Sanguinamento 

• Modifica dei parametri vitaliModifica dei parametri vitali

• Modifica dello stato di coscienza

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PEG gestionePEG ‐ gestione

Per la risoluzione dei problemi è necessario:

• Creare collaborazione tra il team ospedaliero‐

domiciliare e il paziente ‐ i familiari, questo eviterà

che la PEG diventi uno “strumento di tortura” inveceche la PEG diventi uno strumento di tortura invece

di un valido aiuto al miglioramento o mantenimentog

dello stato di salute e benessere del paziente

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Assisten a al pa iente d rante la NEAssistenza al paziente durante la NE

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AssistenzaAssistenza 

Lavare con acqua e sapone

• Le mani dell’operatorep

• La superficie esterna della sonda

• Il dispositivo esterno di bloccaggio

• La cute circostante con movimenti a spirale iniziando dalla

stomia verso l’esterno

l f d °Ruotare il fermo cutaneo esterno di 360°

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AssistenzaAssistenza 

Valutare:

• Esatta posizione della PEG (5 mm circa tra fissatore esterno e• Esatta posizione della PEG (5 mm circa tra fissatore esterno e

piano cutaneo)

• La quantità di residuo gastrico: non più di 150 cc nello stomaco

prima di ogni pasto, se la somministrazione è intermittente

• Ogni 3‐5 ore se la somministrazione è continua mediante

hi ttschizzettone

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AssistenzaAssistenza 

Tenere sotto osservazione il paziente durante la

somministrazione segnalando la comparsa di sintomi quali:somministrazione segnalando la comparsa di sintomi quali:

• Tosse, dispnea, cianosi per possibile aspirazione o reflusso

alimentare nelle vie aeree

• Nausea, vomito, diarrea, ,

• Alterazioni della coscienza

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Postura del pazientePostura del paziente

Posizione semi‐seduta o almeno sollevato di circa 30

di f ilit l i i t i d l tgradi per facilitare la somministrazione del preparato

e mantenerla almeno 1 h dopo il termine del pasto.p p

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AssistenzaAssistenza 

• Lavare la sonda prima e dopo ogni somministrazione

i t itt t 15 30 l di i 4 6 lintermittente 15‐30 ml di acqua ogni 4‐6 ore se la

somministrazione è continua o prima di ogni bolop g

nella intermittente

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AssistenzaAssistenza 

• I farmaci non devono essere mescolati con gli

li ti i i t ti talimenti ma somministrati a parte

• Importante: igiene del cavo orale poiché manca laImportante: igiene del cavo orale poiché manca la

pulizia meccanica naturale del paziente ottenuta con

la masticazione

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Modalità di somministrazioneModalità di somministrazione

Intermittente

• bolo di 200‐400 cc in pochi minuti mediante

siringa, ripetuta ad intervalli di 4‐6 ore

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Modalità di somministrazioneModalità di somministrazione

Continua

• in pompa peristaltica o a caduta, con questa tecnica

diminuiscono le manipolazioni delle miscele nutritive sidiminuiscono le manipolazioni delle miscele nutritive, si

allunga il tempo di assorbimento migliorando leg p g

capacità nutritive

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Diario nutrizionaleDiario nutrizionale

Registrare:

• giornalmente la quantità di soluzione nutritiva

somministratasomministrata

• settimanalmente il peso corporeo (se le condizionisettimanalmente il peso corporeo (se le condizioni

del paziente lo permettono).

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Miscele nutritive per NEMiscele nutritive per NE

Diete naturaliDiete naturali

Diete chimicamente definite

Diete modulariDiete modulari 

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Diete naturaliDiete naturali

Miscela di sostanze naturali

Preparazione:Preparazione:

• Artigianale: gli alimenti sono frullati od omogenizzati in forma

liquida o semiliquida;

• Industriale: preparati già disponibli in commercio conIndustriale: preparati già disponibli in commercio con

composizione nota, equilibrata apporto completo dei vari

elementi nutritivi, sono più sicuri per quanto riguarda possibili

contaminazioni.

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Diete chimicamente definiteDiete chimicamente definite

• Polimeriche o Semielementari richiedono processi

di ti i i lidigestivi parziali;

• Monomeriche o Elementari già pronte per essereMonomeriche o Elementari già pronte per essere

assorbite.

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Diete modulari o specificheDiete modulari o specifiche 

• Utilizzate per soddisfare esigenze nutrizionali legate a

ifi h t l i i ffi i tispecifiche patologie insufficienza epatica,

insufficienza renale, diabete, IBD ecc…, ,

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Complicanze legate alla NEComplicanze legate alla NE

• Diarrea

• Nausea vomito• Nausea, vomito

• Reflusso gastroesofageoReflusso gastroesofageo

• Aspirazione polmonare (ab ingestis)p p ( g )

• Ostruzione della sonda

• Macerazione della cute peristomale

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DiarreaDiarrea 

Cause:• intolleranza ai preparati

• contaminazione degli alimenti

• elevata osmolarità delle miscele nutritive

• elevata velocità di somministrazione

• fredda temperatura della miscela

Conseguenzeg• Ridotto assorbimento malnutrizione, rischio di

disidratazione, formazione o peggioramento delle lesioni dadecubito

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DiarreaDiarrea 

Rimedio:

• Sostituzione delle miscele e dei suoi componenti• Sostituzione delle miscele e dei suoi componenti

• Maggiore attenzione all’asepsi nella preparazione

• Sospendi momentaneamente l’alimentazione o modificare la 

l i à di i i ivelocità di somministrazione

• Fare attenzione alla temperatura delle miscelep

• Riprendere gradualmente a 25‐30 ml/h dopo un’ora

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VomitoVomito 

Rimedio:

•Sospendere momentaneamente l’alimentazione

d l à d l•Ridurre la quantità del preparato

•Riprendere gradualmente a 25 30 ml/h dopo un’ora•Riprendere gradualmente a 25‐30 ml/h dopo un ora

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• Mancanza di riflesso faringeo

Aspirazione  • Presenza di SNGFattori di rischio • Ventilazione meccanica

• Età > 70 anni

Fattori di rischio

Età > 70 anni

• Ridotto livello di coscienza

• Scarsa igiene orale

S i t i f i i ti• Scarsa assistenza infermieristica

• Posizione supina

• Deficit neurologici

• MRGE

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Domande? 

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Domande?Domande?C i di t i ?• Come si medica una stomia?

• Cosa devo osservare, quali attenzioni devo avere?Cosa devo osservare, quali attenzioni devo avere?

• Come si può gestire una PEG perché duri a lungo ?

• Quanto può durare una PEG?

• La gestione dell’alimentazione e assunzione di farmaci è possibile?

• E se un paziente la toglie come mi comporto?

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MedicazioneMedicazione 

Prima di manipolare la sonda:

l l• lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone

• pulire i piani di appoggio e preparare il materiale necessariop p pp gg p p

La medicazione previene le infezioni della stomia indossare i

guanti (non sterili) durante tale operazione.

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MedicazioneMedicazione 

La prima settimana

• Medicazione giornaliera sterileMedicazione giornaliera sterile

La seconda settimana

• a giorni alterni come una ferita chirurgica conprocedura asetticaprocedura asettica

• Disinfezione• Asciugatura • Posizionamento di garze sterilig

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MedicazioneMedicazione 

Successivamente:

• Detergere la cute attorno alla stomia esclusivamente con

acqua o sapone liquido (effettuando movimenti a spirale

partendo dal punto di inserzione verso la periferia)

• Lasciare scoperta la zona di inserzione

• Giornalmente ruotare di 360° la sonda e verificarne il

corretto ancoraggio

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Domande?Domande?C i di t i ?• Come si medica una stomia?

• Cosa devo osservare, quali attenzioni devo avere?Cosa devo osservare, quali attenzioni devo avere?

• Come si può gestire una PEG perché duri a lungo ?

• Quanto può durare una PEG?

• La gestione dell’alimentazione e assunzione di farmaci è possibile?

• E se un paziente la toglie come mi comporto?

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OsservazioneOsservazione 

Verificare la presenza di arrossamenti, irritazioni,p , ,

gonfiore, fuoriuscite di materiale purulento o dig , p

contenuto gastrico dalla stomia segnalazione alg g

Medico.

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Domande?Domande?C i di t i ?• Come si medica una stomia?

• Cosa devo osservare, quali attenzioni devo avere?Cosa devo osservare, quali attenzioni devo avere?

• Come si può gestire una PEG perché duri a lungo ?

• Quanto può durare una PEG?

• La gestione dell’alimentazione e assunzione di farmaci èpossibile?

• E se un paziente la toglie come mi comporto?

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ManutenzioneManutenzione 

• La PEG deve essere lavata con acqua dopo l’utilizzo

• Non utilizzare coca‐cola o simili per disostruire la

sondasonda

• Non esiste un timing per la sostituzione (usura,

istruzioni dell’azienda produttrice)

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Domande?Domande?C i di t i ?• Come si medica una stomia?

• Cosa devo osservare, quali attenzioni devo avere?Cosa devo osservare, quali attenzioni devo avere?

• Come si può gestire una PEG perché duri a lungo ?

• Quanto può durare una PEG?

• La gestione dell’alimentazione e assunzione di farmaci èpossibile?

• E se un paziente la toglie come mi comporto?

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Farmaci e NEFarmaci e NE

• La PEG può essere utilizzata per nutrizione ep p

somministrazione di farmaci dopo 24 ore dal

confezionamento della nuova PEG e

immediatamente dopo una periodica sostituzioneimmediatamente dopo una periodica sostituzione

• Nutrizione e farmaci devono essere somministratiNutrizione e farmaci devono essere somministrati

separatamente

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Domande?Domande?C i di t i ?• Come si medica una stomia?

• Cosa devo osservare, quali attenzioni devo avere?Cosa devo osservare, quali attenzioni devo avere?

• Come si può gestire una PEG perché duri a lungo ?

• Quanto può durare una PEG?

• La gestione dell’alimentazione e assunzione di farmaci èpossibile?

• E se un paziente la toglie come mi comporto?

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Rimozione accidentaleRimozione accidentale

Usuale nei pazienti semi‐incoscienti opsichiatrici.p

In questo caso sospendere subitol’alimentazionel alimentazione

Mantenere pervia la fistola introducendo uncatetere Foley fino alla sostituzione con nuovacatetere Foley fino alla sostituzione con nuovasonda PEG.

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Rimozione accidentaleRimozione accidentale

In caso di rimozione accidentale della sonda con

fistola ancora pervia il MMG o il Medico della

t tt ò i i i PEGstruttura può riposizionare una nuova PEG.

n b dopo aver acquisito il consenso informaton.b. dopo aver acquisito il consenso informato

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Complicanze a distanzaComplicanze a distanza

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Complicanze a distanzaComplicanze a distanza

• Arrossamento e irritazione della cute

• Allargamento della stomia

• Ostruzione della sonda

• Rimozione accidentale della PEG

• Buried bumper syndrome• Buried bumper syndrome

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Complicanze a distanzaComplicanze a distanza

• Arrossamento e irritazione della cute

• Allargamento della stomia

• Ostruzione della sonda

• Rimozione accidentale della PEG

• Buried bumper syndrome• Buried bumper syndrome

Page 96: Percorso assistenziale al Paziente portatore di PEG · Equipe Medico Infermieristica della U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva ASST Cremona. Storia della PEG • L’utilizzo

Arrossamento IrritazioneArrossamento ‐ Irritazione

Dovuta a fuoriuscita di materiale gastrico o per

fenomeni allergici.

• In questo caso può essere utile detergere con

ti id lt d i d t ti diacqua tiepida alternando i detergenti di uso

comunecomune.

• Pomate all’ossido di zincoPomate all ossido di zinco

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Jain scoreJain‐score

Eritema  Edema  Essudato 

Assente  ‐ 0 Assente  ‐ 0 Assente  ‐ 0

< 0.5 mm ‐ 1 < 10 mm ‐ 1 Sieroso ‐ 1

6‐10 mm ‐ 2 11‐20 mm ‐2  Siero‐ematico ‐ 2

11‐20 mm ‐ 3 > 20 mm ‐ 3 Ematico ‐ 3

> 20 mm ‐ 4 Purulento ‐ 4

• Punteggio < 8 detergere la cute con acqua tiepida e applicare crema barriera

• Punteggio > 8 o in presenza di essudato purulento: medicare secondo prescrizione

medica

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Complicanze a distanzaComplicanze a distanza

• Arrossamento e irritazione della cute

• Allargamento della stomia

• Ostruzione della sonda

• Rimozione accidentale della PEG

• Buried bumper syndrome• Buried bumper syndrome

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Allargamento stomiaAllargamento stomia

Se la medicazione risulta bagnata può essere dovuto

ll f i it di t i i t òalla fuoriuscita di succo gastrico, in questo caso può

essere utile:

• detergere la cute attorno alla stomia

• sostituire la medicazione

• eventualmente cambiare la sonda.

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Complicanze a distanzaComplicanze a distanza

• Arrossamento e irritazione della cute

• Allargamento della stomia

• Ostruzione della sonda

• Rimozione accidentale della PEG

• Buried bumper syndrome• Buried bumper syndrome

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Ostruzione sondaOstruzione sonda

D t i ffi i t li i d ll d li di t i lDovuta a insufficiente pulizia della sonda coaguli di materiale

organico o di farmaci somministrati.

• Lavaggio con 30 ml di acqua tiepida, si può aggiungere

bicarbonato ed effettuare dei “massaggi” alla sonda tra indice

e pollice

• In caso di persistente ostruzione avvertire il Servizio di

Endoscopia per una valutazione ed eventuale sostituzione.

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Complicanze a distanzaComplicanze a distanza

• Arrossamento e irritazione della cute

• Allargamento della stomia

• Ostruzione della sonda

• Rimozione accidentale della PEG

• Buried bumper syndrome• Buried bumper syndrome

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Rimozione accidentaleRimozione accidentale

Usuale nei pazienti semi‐incoscienti opsichiatrici.p

In questo caso sospendere subitol’alimentazionel alimentazione

Mantenere pervia la fistola introducendo uncatetere Foley fino alla sostituzione con nuovacatetere Foley fino alla sostituzione con nuovasonda PEG.

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Rimozione accidentaleRimozione accidentale

In caso di rimozione accidentale della sonda con

fistola ancora pervia il MMG o il Medico della

t tt ò i i i PEGstruttura può riposizionare una nuova PEG.

n b dopo aver acquisito il consenso informaton.b. dopo aver acquisito il consenso informato

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Riposizionamento PEGRiposizionamento PEG

• Disinfettare della cute peristomale

• Rimuovere il Foley

• Introdurre la nuova sonda PEG dello stesso calibro• Introdurre la nuova sonda PEG dello stesso calibro

lubrificandola con gel

• La sonda entra perpendicolarmente alla parete

addominale e viene avanzata delicatamente per circa

44 cm

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Riposizionamento PEGRiposizionamento PEG

• Gonfiare il palloncino interno con acqua bidistillata

i di t d ll d tt i i i ilcome indicato dalla casa produttrice e avvicinare il

bumper esterno alla parete addominale lasciandop p

(distanza corretta 2‐3 cm o comunque in base al

pannicolo adiposo del pz)

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Riposizionamento PEGRiposizionamento PEG

• La verifica del corretto posizionamento è la

di fi il di t t l’ d iradiografia con il mezzo di contrasto o l’endoscopia

(forza della raccomandazione A)( )

• Altri metodi sono: l’aspirazione del succo gastrico,

l’irrigazione della sonda con 30‐50 ml di acqua senza

incontrare resistenza o provocare dolore.

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Buried Bumper syndromeBuried Bumper syndrome

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Grazie per l’attenzioneGrazie per l attenzione