parte 1: premessa

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PARTE 1: PARTE 1: Premessa Premessa

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PARTE 1: Premessa. COSA SONO I “RIFIUTI SPECIALI”?. - In Italia c'e' una differenza normativa fra rifiuti urbani e rifiuti “speciali”. IN ALTRI PAESI LA DIFFERENZA E' SOLO FRA RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI. IN COSA CONSISTE QUESTA DIFFERENZA?. RIFIUTI URBANI. RIFIUTI SPECIALI. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: PARTE 1:  Premessa

• PARTE 1: PARTE 1: • PremessaPremessa

Page 2: PARTE 1:  Premessa

COSA SONO I “RIFIUTI SPECIALI”?

- In Italia c'e' una differenza normativa fra rifiuti urbani e rifiuti “speciali”.

IN ALTRI PAESI LA DIFFERENZA E'

SOLO FRA RIFIUTI PERICOLOSI E NON

PERICOLOSI

Page 3: PARTE 1:  Premessa

IN COSA CONSISTE QUESTA DIFFERENZA?

RIFIUTI URBANI RIFIUTI SPECIALI

Privativa Comunale:

Il vostro sacco della spazzatura diventa di proprieta' del Comune al momento che lo buttate nel cassonetto. Il Comune fa una convenzione con un'azienda (di solito a partecipazione pubblica, come Geofor, o totalmente pubblica, come Ascit).Questa azienda si occupa della raccolta (e della selezione) dei rifiuti.

Libero mercato:

I rifiuti prodotti dalle aziende sono gestiti in regime di autosmaltimento, cioe' ogni azienda puo' fare accordi con qualunque altra azienda privata (o pubblica, o mista) sia autorizzata alla raccolta dei rifiuti.

LA DIFFERENZA FRA RIFIUTI SPECIALI E URBANI NON E' MERCEOLOGICA (SONO SEMPRE GLI STESSI MATERIALI) MA SOLO NORMATIVA.

Page 4: PARTE 1:  Premessa

RIFIUTI URBANI RIFIUTI SPECIALI

INTERESSE PUBBLICO:

Piu' controllo

Meno interesse a produrne(lo smaltimento in discarica COSTA!)

Piu' interesse a prevenire

INTERESSE PRIVATO:

Piu' produzione = Piu' SOLDI(per chi li ritira)

Piu' trasporti = Piu' SOLDI

Meno controlli = Piu' SOLDI

Meno prevenzione = Piu' ...

QUINDI?QUINDI?

MA COSA SUCCEDE QUANDO I RIFIUTI MA COSA SUCCEDE QUANDO I RIFIUTI URBANI DIVENTANO SPECIALI?URBANI DIVENTANO SPECIALI?

Page 5: PARTE 1:  Premessa

RIFIUTI DELLA FAMIGLIA

RIFIUTI DI PROPRIETA' DEL COMUNE(RIFIUTI SOLIDI URBANI)(RIFIUTI SOLIDI URBANI)

Gestore

Page 6: PARTE 1:  Premessa

SELEZIONE

RIFIUTI DI PROPRIETA' DEL GESTORE

(RIFIUTI SPECIALI)(RIFIUTI SPECIALI)

RESIDUO

C'E' UN GROSSO COLLEGAMENTOFRA RIFIUTI URBANI E SPECIALI!!

Gestore

Smaltimento

Page 7: PARTE 1:  Premessa

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

totalerecupero di materiastoccati/giacenzadiscaricaaltro tipo di smaltimentoincenerimento

QUANTE SONO TREDICI MILIONIDI TONNELLATE???

Destinazione dei rifiuti speciali, anni 1998/2007 (Fonte: annuario statistico Regione Toscana, 2009)

MA QUANTI SONO I RIFIUTI SPECIALI?

Page 8: PARTE 1:  Premessa

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

DATI ARPATtotale rifiuti speciali trattatiproduzione rifiuti speciali*

Produzione dei rifiuti speciali Toscana, anni 1998/2007 (Fonte: rapporto annuale ARPAT 2010, Osservatorio nazionale sui Rifiuti, Provincia di Pisa, Provincia di Siena, annuario statistico Regione Toscana 2009)

*I dati del 2006 presentano un picco perche' in quell'anno anche le aziende sotto i 10 dipendenti dovevano presentare le dichiarazioni MUDIn ogni modo anche se prendiamo per buone 10 Gton di produzione, ce ne sono altre 3 di margine.

SONO PIU' DI QUELLI CHE PRODUCIAMO.

Page 9: PARTE 1:  Premessa

“Nella provincia di Pisa le categorie che maggiormente contribuiscono alla produzione totale dei rifiuti speciali sono i rifiuti da gestione acque e rifiuti (CER 19) e i rifiuti da lavorazioni pelli e pellicce (CER 04), tale dato riflette la specifica attività produttiva della provincia con il suo rilevante distretto conciario e la presenza di importanti la presenza di importanti impianti di gestione impianti di gestione (dei rifiuti, ndr)..”

Fonte: ARPAT – Sez. regionale catasto rifiuti - “I rifiuti speciali in provincia di Pisa” dati 2008

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

0

100000

200000

300000

400000

500000

600000

700000

800000

Residuo da trattamento rifiuti

Rifiuti industriali propriamente detti

inerti

Page 10: PARTE 1:  Premessa

POSSIAMO DIRE CHE LA SITUAZIONE NON E' PER NIENTE CHIARA?

- Le aziende che ritirano i rifiuti urbani e li selezionanoProducono un residuo. Questo residuo e' un

RIFIUTO SPECIALE.

- Le aziende che ritirano i rifiuti urbani e li selezionanoSono le MAGGIORI PRODUTTRICI di rifiuti speciali.

- Gli attuali criteri di conteggio e monitoraggiodei rifiuti speciali non sono adeguati a trasmettereUn quadro attendibile ne' della quantita', ne' dellaQualita' dei rifiuti effettivamente prodotti e trattati

dalle aziende.

Page 11: PARTE 1:  Premessa

fonte:

dichiarazioni MUD anni 2006/2007(http://sira.arpat.toscana.it/sira/rifiuti/ricerca_rifiuti.htm)incrociate con lo storico conferimenti della discarica di Gello (anno 2009)

Conferimenti minorie relativa origine:

Comuni della Provincia di Pisa,meno di 1000 t/anno provenienti dallo spazzamento meccanico delle strade

RA.RI srl (LI),200 t/anno rifiuti misti CER 190203provenienti al 50% dall'ATO Costa e il resto da FI, AR, SP e altre

TESECO SpA,620 t/anno rifiuti misti CER 191212e legno CER 191207 provenienti prevalentemente da fuori ATO Costa

AREA srl,230 t/anno rifiuti misti CER 191212 provenienti dalla prov. PI e ATO Costa

VARIA Versilia Ambiente,330 t/anno rifiuti misti CER 191212 provenienti dall'ATO Costa

RESAPEL Srl,140 t/anno CER 030310 e una piccola parte di CER 080112 (pitture e vernici di scarto) prov. 60% ATO Costa

ECOFOR Service SpA,200 t/anno rifiuti misti non differenziati di produzione interna all'azienda

RIGUARDIAMO LA NOSTRA MAPPA...RIGUARDIAMO LA NOSTRA MAPPA...

I maggiori “fornitori” della discarica di Gello sono aziende che TRATTANO RIFIUTI, I maggiori “fornitori” della discarica di Gello sono aziende che TRATTANO RIFIUTI, Non le “aziende del territorio”.Non le “aziende del territorio”.

Page 12: PARTE 1:  Premessa

Riduzione alla fonte dei rifiuti

Riuso (riparazione)degli oggetti ancora utilizzabili

Recupero e separazione dei materiali non riutilizzabili direttamente

Riciclo dei materiali separati e loro reimmissione nel ciclo produttivo

Riprogettazione : se un oggetto non può essere riutilizzato, riciclatoo trasformato in compost, non deve essere prodotto

Cosa diciamo noiCosa diciamo noi Cosa dice la Direttiva 98/08/CE (art. 4 par. 1)

Cosa dice la Direttiva 98/08/CE (art. 4 par. 1)

La seguente gerarchia dei rifiuti si applica quale ordine di prioritàdella normativa e della politica in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti:

a) prevenzione;

b) preparazione per il riutilizzo;

c) riciclaggio;

d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; e

e) smaltimento.

Page 13: PARTE 1:  Premessa

• PARTE 2: PARTE 2: • Le alternative per i materiali previsti in Le alternative per i materiali previsti in

ingressoingresso

Page 14: PARTE 1:  Premessa

I PRINCIPALI FLUSSI PREVISTI IN INGRESSO:

76% (250.000 ton/anno)RIFIUTI SOLIDI URBANI TAL QUALI

15% (50.000 ton/anno)RIFIUTI SPECIALI (in gran parte inerti)

9% (30.000 ton/anno)MATERIALE “TECNICO” (FOS, compostFuori specifica o terre di bonifica,Pneumatici fuori uso)

Page 15: PARTE 1:  Premessa

PRIMO FLUSSO: RIFIUTI SOLIDI URBANIPRIMO FLUSSO: RIFIUTI SOLIDI URBANI

TMB – Trattamento Meccanico Biologico“Arrow Bio”

Page 16: PARTE 1:  Premessa
Page 17: PARTE 1:  Premessa

1.SEPARAZIONE DEI MATERIALI A FREDDO

2.TRATTAMENTO DEGLI SCARTI, REALIZZAZIONE DELLA SABBIA SINTETICA

3.UTILIZZO DELLA SABBIA COME MATERIA PRIMA

E dopo che abbiamo diviso?E dopo che abbiamo diviso?

Page 18: PARTE 1:  Premessa

PRIMA (plastica, lattine) DOPO (sabbia, arredi, blocchetti)

REFERENZE INDUSTRIALI: PROMECO,IDEAL SERVICE, GARZITTO

Page 19: PARTE 1:  Premessa

SECONDO FLUSSO: RIFIUTI SPECIALI (INERTI)SECONDO FLUSSO: RIFIUTI SPECIALI (INERTI)

Frantumazione e riciclaggio sul posto: in base al DM 5/2/98, tutte le tipologie di interti per cui si richiede il conferimento in discarica possono essere usate, come MPS, per:1. la realizzazione del corpo dei rilevati di opere in terra dell'ingegneria civile2. la realizzazione di sottofondi stradali, ferroviari, aeroportuali e di piazzali civili eindustriali3. la realizzazione di strati di fondazione delle infrastrutture di trasporto e di piazzali civilie industriali4. la realizzazione di recuperi ambientali, riempimenti e colmate5. la realizzazione di strati accessori(aventi funzione anticapillare, antigelo, drenante, etc6. il confezionamento di calcestruzzi

Page 20: PARTE 1:  Premessa

TERZO FLUSSO: TERZO FLUSSO: PNEUMATICIPNEUMATICIAlternativa alla discarica:Un esempio concreto.

TECNICA TIRES1. Stallonatura2. Triturazione3. Granulazione4. Raffinazione5. Polverizzazione

COSA CI SI FA CON IL GRANULO?COSA CI SI FA CON IL GRANULO?

Page 21: PARTE 1:  Premessa

• PARTE 3: PARTE 3: • Come evitare l'ampliamento della discaricaCome evitare l'ampliamento della discarica

Page 22: PARTE 1:  Premessa

FASE 1 - BONIFICA DELLA DISCARICA

Page 23: PARTE 1:  Premessa
Page 24: PARTE 1:  Premessa

Fase 1 – Aerazione della discarica(abbiamo gia' visto la tecnologia IBIT, ma esistono anche sistemi piu' tradizionali)

Page 25: PARTE 1:  Premessa

FASE 2 - Il Landfill Mining

Page 26: PARTE 1:  Premessa

Recupero e separazione

Page 27: PARTE 1:  Premessa

- UNA TECNOLOGIA COLLAUDATA: Il processo di Landfill Mining e' stato utilizzatoPer la prima volta in Israele nel 1958.

- VARIE FINALITA': Bonifica delle vecchie discariche a fini di riconversione o recuperoDel territorio, recupero dei volumi di discarica, recupero di materiali riciclabili.

- CONVENIENZA AMBIENTALE: La bonifica delle discariche esaurite permette di eliminareL'inquinamento e i rischi sanitari dovuti alla loro presenza.

- CONVENIENZA ECONOMICA: Un terreno recuperato riacquista valore, e non c'e' piu'Da pagare i costi di mantenimento e di gestione dei rifiuti della discarica.

Page 28: PARTE 1:  Premessa

Fase 3 – Avvio ad estrusione delle materie plastiche miste recuperate

Fonte:http://www.saltinc.ca/index.html

Esempi in Italia: Promeco, Ideal Service, Garzitto, CRVedelago, ma ce ne sonoAncora di piu' all'estero.

Page 29: PARTE 1:  Premessa

• PARTE 4:PARTE 4:• Prevenzione (PRIORITA' ASSOLUTA fissata Prevenzione (PRIORITA' ASSOLUTA fissata

dalla direttiva europea)dalla direttiva europea)

Page 30: PARTE 1:  Premessa

area di conferimento del residuo RD Salanetti

Page 31: PARTE 1:  Premessa

esame del residuo “a valle” della raccolta porta a porta nel comune di Capannori (>80% della raccolta differenziata)

Page 32: PARTE 1:  Premessa

scarpe in ottime condizioni

Page 33: PARTE 1:  Premessa

indumenti in ottime condizioni

Page 34: PARTE 1:  Premessa

contenitori, i vasi di plastica

Page 35: PARTE 1:  Premessa

centro di riparazione e riuso Urban Ore

Page 36: PARTE 1:  Premessa

infissi, arredo, oggettistica, indumenti

Page 37: PARTE 1:  Premessa

decostruzione

Page 38: PARTE 1:  Premessa

MA ALLA FINE C'E' SEMPRE UN RESIDUO...MA ALLA FINE C'E' SEMPRE UN RESIDUO...

Page 39: PARTE 1:  Premessa

4 kg4 kg

==

++ 2 kg2 kg

1kg 1kg

(solo per la fabbricazione della materia prima di plastica vergine, esclusi viaggi)(solo per la fabbricazione della materia prima di plastica vergine, esclusi viaggi)

++

( circa 250 capsule)( circa 250 capsule)

ANDIAMO A VEDERE COS'E'...ANDIAMO A VEDERE COS'E'...

22 kwh22 kwh

Page 40: PARTE 1:  Premessa

QUESTO PER NOI VUOL DIRE “QUESTO PER NOI VUOL DIRE “CHIUDERE IL CICLO DEI RIFIUTICHIUDERE IL CICLO DEI RIFIUTI””

Page 41: PARTE 1:  Premessa

MA DOPO CHE L'AVETE STUDIATO, DOVE LO BUTTATE???MA DOPO CHE L'AVETE STUDIATO, DOVE LO BUTTATE???

1) In un posto dove si possa separarlo piu' possibile.1) In un posto dove si possa separarlo piu' possibile.

2) In un posto dove non sia possibile mescolarlo con altra 2) In un posto dove non sia possibile mescolarlo con altra roba.roba.

3) In un posto da dove sia possibile e conveniente 3) In un posto da dove sia possibile e conveniente riprenderlo quando si sara' trovato il modo giusto di trattarlo riprenderlo quando si sara' trovato il modo giusto di trattarlo per recuperare materia.per recuperare materia.

4) In un posto vicino a centri di ricerca e impianti di 4) In un posto vicino a centri di ricerca e impianti di riciclaggio.riciclaggio.

NON LO ANDIAMO CERTONON LO ANDIAMO CERTOA SEPPELLIRE !!!A SEPPELLIRE !!!

Page 42: PARTE 1:  Premessa

• PARTE 5: PARTE 5: • ConclusioniConclusioni

Page 43: PARTE 1:  Premessa

COSTRUIRE UNA DISCARICA SEMBREREBBE UN BUON AFFARE...COSTRUIRE UNA DISCARICA SEMBREREBBE UN BUON AFFARE...

• Le aziende pagano (poco) per sbarazzarsi dei loro rifiuti, quindi non sono incentivate ad investire in ricerca e innovazione.

• Una parte degli utili (finche' ci sono) puo' essere investita in opere pubbliche, se la gestione della discarica e' pubblica.

• Se invece la discarica e' privata puo' essere non solo una fonte di guadagno, ma anche un sistema per assicurarsi il favore della classe politica.

MA COSA SUCCEDE QUANDO LA DISCARICA E' PIENA??MA COSA SUCCEDE QUANDO LA DISCARICA E' PIENA??

Page 44: PARTE 1:  Premessa

• IL PERCOLATO DEVE ESSERE DEPURATO E SMALTITO

• LE EMISSIONI VANNO MONITORATE

• LA COPERTURA VA MANTENUTA IN ORDINE

• QUEL TERRENO SARA' IMPRODUTTIVO PER ALMENO 25 ANNI

• Sempre che qualcuno non si ammali o venga fuori qualche comitato che comincia a mettere il naso dove non dovrebbe...

•LA DISCARICA SMETTE DI ESSERE UN GUADAGNO E COMINCIA A DIVENTARE LA DISCARICA SMETTE DI ESSERE UN GUADAGNO E COMINCIA A DIVENTARE

UN UN COSTO:COSTO:

•QUINDI L' UNICO SISTEMA E' COSTRUIRNE UN' ALTRA ACCANTO, MAGARI PIU' QUINDI L' UNICO SISTEMA E' COSTRUIRNE UN' ALTRA ACCANTO, MAGARI PIU' GROSSA, e cosi' all'infinito...GROSSA, e cosi' all'infinito...

Page 45: PARTE 1:  Premessa

Per questo noi diciamo che...Per questo noi diciamo che...

• Discariche piccole (solo il minimo indispensabile alle esigenze del territorio) e a GESTIONE PUBBLICA.

• Installazione, immediatamente a monte delle discariche, di tutti gli impianti di selezione a freddo dei materiali, necessari a fare in modo che la discarica sia EFFETTIVAMENTE RESIDUALE.

• Installazione di un ufficio di controllo e monitoraggio degli accessi, per verificare i materiali in ingresso ed evitare quanto piu' possibile conferimenti impropri.

• Immediata bonifica delle discariche esaurite

• Forte aumento dei costi di conferimento in discarica per fare in modo che comprendano anche gli effettivi costi ambientali e che le aziende comincino ad investire in ricerca e innovazione, attuando la RESPONSABILITA' ESTESA DEL PRODUTTORE sancita anche dal Dlgs. 205/2010.

• SEPARAZIONE EFFETTIVA DELLA GESTIONE DELLO SMALTIMENTO DA QUELLA DI RACCOLTA E SELEZIONE: finche' gli azionisti della societa' che si occupa della raccolta sono gli stessi di quella che si occupa dello smaltimento, sara' difficile che ci sia un vero interesse alla prevenzione dei rifiuti...

•NON SARA' FACILE, LO SAPPIAMO, MA DA QUALCHE PARTE BISOGNA PUR NON SARA' FACILE, LO SAPPIAMO, MA DA QUALCHE PARTE BISOGNA PUR COMINCIARE.COMINCIARE.

Page 46: PARTE 1:  Premessa

In definitiva proponiamo:

1)1) INDAGINE CONOSCITIVAINDAGINE CONOSCITIVA PER CAPIRE FINALMENTE, E UNA VOLTA PER TUTTE COSA C'E' ANDATO A FINIRE IN DISCARICA IN TUTTI QUESTI ANNI, E PER METTERE A PUNTO UN'OPERAZIONE DI BONIFICA E RECUPERO DI MATERIA E VOLUMI (ALLUNGARE LA VITA DELL' ESISTENTEALLUNGARE LA VITA DELL' ESISTENTE).

1) AERAZIONE DEI VECCHI LOTTI DI DISCARICAAERAZIONE DEI VECCHI LOTTI DI DISCARICA CON TECNOLOGIA IBIT O AIRFLOW

1) ESCAVAZIONE E BONIFICA MEDIANTE LANDFILL MININGESCAVAZIONE E BONIFICA MEDIANTE LANDFILL MINING CON RECUPERO DEI VOLUMI DI DISCARICA E DI MATERIA RICICLABILE

1) INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI SEPARAZIONE DEI MATERIALIINSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI SEPARAZIONE DEI MATERIALI CON PRODUZIONE DI ENERGIA (ARROW BIO) E DI ESTRUSIONE DELLE PLASTICHE MISTE

1) VALUTAZIONE DEI FABBISOGNI DI DISCARICA IN BASE AD UN SUCCESSIVO VALUTAZIONE DEI FABBISOGNI DI DISCARICA IN BASE AD UN SUCCESSIVO PIANO INTERPROVINCIALE DEI RIFIUTIPIANO INTERPROVINCIALE DEI RIFIUTI CHE TENGA CONTO DEGLI EFFETTIVI DATI DI PRODUZIONE AGGIORNATI E DI TUTTE LE MIGLIORI TECNOLOGIE AD OGGI DISPONIBILI PER IL RISPETTO DELLA GERARCHIARISPETTO DELLA GERARCHIA FISSATA DALLA LEGGE.

Page 47: PARTE 1:  Premessa

Per questo noi diciamo

NONOAll'ampliamento della discarica di

Peccioli

- Perche' prima bisogna bonificare l'esistente.- Perche' prima bisogna bonificare l'esistente.

- Perche' una volta bonificato bisogna vedere se serve ancora ampliare.- Perche' una volta bonificato bisogna vedere se serve ancora ampliare.

- Perche' Peccioli HA GIA' DATO.- Perche' Peccioli HA GIA' DATO.

- Perche' non sono previsti impianti di selezione da parte di Belvedere.- Perche' non sono previsti impianti di selezione da parte di Belvedere.

- Perche' non esiste un piano interprovinciale dei rifiuti.- Perche' non esiste un piano interprovinciale dei rifiuti.

Page 48: PARTE 1:  Premessa

per saperne di più:http://www.cgcrvaldera.it

contatti:

Grazie!