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This article was downloaded by: [University of Illinois at Urbana-Champaign] On: 03 October 2014, At: 00:47 Publisher: Taylor & Francis Informa Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954 Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH, UK Bolletino di zoologia Publication details, including instructions for authors and subscription information: http://www.tandfonline.com/loi/tizo19 Osservazioni sui caratteri sistematici del sottogenere Schizophallus Hubbs Dott. Filippo Dulzetto a a Istit. di Zoologia, Anatomia e Fisiologia comp. della R. Univ. di Catania diretto dal Prof. A. Russo Published online: 14 Sep 2009. To cite this article: Dott. Filippo Dulzetto (1931) Osservazioni sui caratteri sistematici del sottogenere Schizophallus Hubbs, Bolletino di zoologia, 2:1, 19-25, DOI: 10.1080/11250003109434840 To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/11250003109434840 PLEASE SCROLL DOWN FOR ARTICLE Taylor & Francis makes every effort to ensure the accuracy of all the information (the “Content”) contained in the publications on our platform. However, Taylor & Francis, our agents, and our licensors make no representations or warranties whatsoever as to the accuracy, completeness, or suitability for any purpose of the Content. Any opinions and views expressed in this publication are the opinions and views of the authors, and are not the views of or endorsed by Taylor & Francis. The accuracy of the Content should not be relied upon and should be independently verified with primary sources of information. Taylor and Francis shall not be liable for any losses, actions, claims, proceedings, demands, costs, expenses, damages, and other liabilities whatsoever or howsoever caused arising directly or indirectly in connection with, in relation to or arising out of the use of the Content. This article may be used for research, teaching, and private study purposes. Any substantial or systematic reproduction, redistribution, reselling, loan, sub- licensing, systematic supply, or distribution in any form to anyone is expressly forbidden. Terms & Conditions of access and use can be found at http:// www.tandfonline.com/page/terms-and-conditions

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This article was downloaded by: [University of Illinois at Urbana-Champaign]On: 03 October 2014, At: 00:47Publisher: Taylor & FrancisInforma Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH, UK

Bolletino di zoologiaPublication details, including instructions for authors andsubscription information:http://www.tandfonline.com/loi/tizo19

Osservazioni sui caratterisistematici del sottogenereSchizophallus HubbsDott. Filippo Dulzetto aa Istit. di Zoologia, Anatomia e Fisiologia comp. della R.Univ. di Catania diretto dal Prof. A. RussoPublished online: 14 Sep 2009.

To cite this article: Dott. Filippo Dulzetto (1931) Osservazioni sui caratteri sistematicidel sottogenere Schizophallus Hubbs, Bolletino di zoologia, 2:1, 19-25, DOI:10.1080/11250003109434840

To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/11250003109434840

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Usservazioni sui caratteri sistematici del sotto- genere Schizophdhs HUBBS.

Pel

Dott. Filippo Dulzetto

HUBBS (1924) nell’aggiornare la revisione dei Cypriitodoutes della sottofamiglia Poeciliiiine fatta da REGAN nel 1913, ha elevato tale sottofamiglia a1 grad0 di famiglia, designandola col nome Poeciliidne, e I’ha diviso in 4 sottofamiglie : Gnrttblcsiiiine, Poeciliopsiiiae, Poeci- liiitne, Tontetiriitne. E siccome in queste move sottofamiglie ha con- statato la esistenza di generi che, per lo stretto rapport0 esistente tra distribuzione geografica e struttura gonopodiale, costituivano dei gruppi distinti, originatisi indipendentemente, li ha raggruppati in 9 tribh. Egli ha creato cosi la tr ibi Gainbtrsiiizi, appartenente alla sottofa- miglia Gniubusiitrae, la qualc si differenzia per la presenza di spe- ciali macchie ordinate in fila sulla superficie del corpo e delle pinne, e di una sbarra oscura suborbitale ; e specialmente per alcuni pecu- liari caratteri deI gonopodio. Esso presenta infatti un process0 abi- tualmente ripiegato ad uncino alla estremith del V raggio e del ranlo posteriore del IV, ed m a particolare prominenza <<gomito )’ verso la estremith della branca anteriore del 1V raggio.

La tribh Gmzbtrsiitti, diffusa nelle Antille e nella pa rk centro- orientale del Messico, si estende dalla costa atlantica degli Stati Uniti a1 Panama, e comprende i seguenti generi : Heteropltnllics , Gain- busin, Beloizesor. HUBBS (1926) ha diviso il genere Gniiibti~in in 4 Zottogeneri : Gnmbusin, Helei.ophnlliiin , Arlhrophnllt4s e Sclrizo- plrallrrs, di cui i tre ultimi di nuova creazione. 11 nuovo sottogenere Schizophnllus, di cui il rappresentante tipo 6 la Gmnbusin holbrookii GIRARD, egli dice che si distingue dal sottogenere Arthuophnllirs, con il quale presenta le maggiori affinitl, e specialniente dagli altri gruppi di Poeciliidi u: in the branching of ray 3 of the anal fin in the male B. Ed a giustificazione del nome dato a1 sottogenere HUBQS aggiunge, Schizophnlltrs : a in reference to the branched rays of the gonopodium, particularly the split third ray.. Nella Tav. 111, Fig. 3 alla qualc egli si riferisce, 8 riprodotto il gonopodio di un individuo

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di GntiiOitsin Jiollwookii lungo mm. 25, proveniente da Augusta in Georgia. Nell’ anncssa spicgazione 1’ A. richiama I’attenzione sul fe- nomeno della biforcaziorie del 3’ raggio , e dice clie nell’ esemplnre scelto per i l disegno le due branchc sono interamente separate, men- tre normalmcntc esse sono parzialmente embricate, sicche il margine anteriore della branca posteriore appare come un rilievo sulla branca anteriore.

Ora dai risultati di alcunc mic preccdenti ricerche sullo sviluppo e la struttura del gonopodio di Gni ih is in Jiolbrookii (1931), si rileva che alla formazione di qucst’organo prendono esclusivamente parte i raggi 111, IV e V della piriiia anale del inaschio. Essi improvvisamente e rapidamente si allungano per la formazione di un numero consi- derevole di nuovi articoli, i qu,ali si aggiungoiio a quelli che costi- tuivano i raggi della pinna, in quella fase dello sviluppo, chepossia- mo considerare come indifferente, in cui essa e simile a quella della femmina (vedi Tav. 111, Fig. 1 c 2 del citato lavoro).

Durante lo sviluppo del gonopodio i l 111 raggio, nientre si ac- cresce in lunghezza, si irrobustisce considercvolmente (Fig. I ) , in modo da costituirc quasi I’asse principale di sostegno di tutto l’or- gano. II IV ed il V raggio si mantengono invece moltopiii sottili, e, ad una ccrta distanza dalla inserzione della pinna, si biforcano. Sic- chi?, contrariamcntc a qiianto afferma HURBS, nei numerosi individui di GutiiOirsin Jzofbroo.kfi clie ho esaminato i l I11 raggio si presenta costantemente indiviso. E chc esso ristilti da un solo ramo, oltre chc dalla osservazione dell’intero gonopodio a forte ingrandlmento, ci pub constatare, in modo da non lasciare alcuii dubbio, mediante lo studio delle sezioni in scrie dclla siia porzionc terminale. k facile cosl con- trollare clic il 111 raggio risulta costantemente formato da due serie di pezzi, incurvati intcrnamcnte a doccia, che limitano uii canale, oc- cupato da tessuto mesenchimatico, da cui traggono origine, nei primi stadi di sviluppo del gonopodio, i nuovi articoli. II IV raggio invece ed il V sono djvisi in due rami, anteriore e posteriore, come si vede chiaramente nella Fig. 1, e specialmcntc nella microfotografia ripro- dotta nella Fig. 2.

Le mie osservazioni coincidono del resto con quelle degli Autorl che mi hanno preceduto, quantunque nessuno di essi pare abbia stu- diato il gonopodio di questa specie di Gnmbusiu mediante I’impiego dei metodi istologici. REGAN (1913), che ha avuto occasione di esa- minare due niaschi adulti di Gntrrbtrdu liolbrookii , iiella diagnosi che fa di questa specie non parla dei caratteri dei tre raggi prolun-

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gati, che.forniano i l gonopodio, per6 egli richiama la Figura 169 A del testo, in cui si vide chiararnente che il 111 raggio non t? ramificato.

Fig. 2. - Microlotografia di una sezione dell'apicc del gonopodio di C. hoIbroo4ii. Fissaz. Miiller formolico e successivo trattarnento con liquid0 di Miiller ; colorar. Mallory. Appar. Microf. Koritska C. M.

O.S. vaao aaaguigno: co. connetdvo a maglie lasse. I numeri indicano i raggi. u. anteriore; p. pocteriore,

Fig. 1. - PorJone terminale del gonopodio di Gamh51-a holbrookii CRD.

Anche LANGER (1913), -nella descrizione del gonopodio di G. holbrvokii, non-parla della biforcazione del I11 raggio ; egli dice so- larnente che esso presenta tina forrnazione dentata presso a poco dal 4" al 21' segment0 sul lato esterno, e verso I'interno dal 13' al 26" qui I'A. conta per6 dalla estremiti in su.

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GEISER (1923), che ha esaminato un grande numero di esemplari di Gainbusin holbrookfi, provenienti da diverse regioni degli Stati Uniti, osserva che trc raggi soli, il terzo, quarto e quinto, formano la porzione terniinale del gonopodio. I1 terzo raggio egli dice *forms an unbranched series of relatively thin, broad , cospicuous trough- plates s. Questo Autore ha riscontrato nei caratteri del gonopodio alcune differenze tra il materiale proveniente dalla regione orientale, in cui ha riscontrato la tipica. Garnbrisin Iiolbrookfi GKD. , che egli chiama Q Eastern form B, c quello provenientc dalle regioni centrale e sud-ovest degli Stati Uniti, ma esse sono di tale entiti da noti po- tere dar luogo chc a delle varicta. Tuttavia in tutte le forme esami- nate il 111 raggio si presenta indiviso, come si rileva aiiche dai nu- nierosi disegni annessi al lavoro, e le differenzc si riferiscono solo ai caratteri degli uncini terminali e della aserras.

ARTOM (1924), clie ha identificato per primo come Grrrzrbiisici holbrookif il ceppo di Gambusia introdotto in M i a , da cui proven- gono appurito gli individui chc io ho preso in esame, ha verificato se la miiiuta struttura del gonopodio sia un carattcre cosi bene sta- bilizzato, da sottrarsi complctamente allc condiziorii di ambiente. Egli ha esaniinato maschi adulti, catturati nel lago di I’orto, presso Fiu- micino, e, come risultn dalla Figura annessa al suo lavoro, il I11 rag- gio lion e ramificato. L’A. dice ctie e s ~ ~ it costituito da tina catena di cosidetti ossicini, che nella parte distale diventario progressiva- mente piii piccoli. Ciascun ossicino (in numero complessivo ttormal- mente di dodici) possiede uiia specie di uncino ricurvo verso la park distale del gonopodio. Negli ossicini p i t grandi, verso la parte pros- siriiale di questo terzo raggio, si notano invece, nella parte basale, delle caratteristiche denticolazioni. L’A. mettc in evidenza che il 1V raggio tt diviso in due branche, anteriore e posteriore, e cosi anclic il V raggio.

Dall’analisi dei generi della famiglia Poeciliidrie fatta da HUBHS (1925-1926) stesso si rileva d i e i l I11 raggio & iii tutte le specie co- stantemerite indiviso ; esso it sempre i l .pih robusto, a conferma quasi di quella funzione preniinenteniente di sostegno, che pare sia destinato ad esplicare. lnfatti su di esso poggiario gli altri elementi del gono. podio, ai quali E affidata, data la loro particolare struttura, la funzione di raccogliere gli elementi sessuali - espulsi durante i caratteristici rnovinienti del gonopodio che precedono la copula (DULZE-ITO) - che, data la mancanza di una continuiti diretta tra gonade e organo copulatore, debbono essere da questo guidati verso il poro genitale

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della femrnina, dentro cui , durante la copula, penetra i l gonopodio con la sua porzione terminale.

Com’6 stato ricordato avaiiti, HUBBS (1926) considera come una eccezione il caso in cui in Gnmbtzsicr holbrookii le due branche del I11 raggio si presentano cornplctarnente separate, rnentre normalmentc esse sarebbcro. parzialmente sovrapposfe .I’una sull’altra, sicchh il mar- gine anteriore della brarica posteriore appare come un rilievo sulla branca anteriore. Dato che HUBBS pare non abbia controllato, poicht nel lavoro non ne fa alcun cenno, rnediante l’esarne istologico delle sezioni del gonopodio la struttura del I11 raggio, che i precedenti Autori avevano descritto tutti come indiviso, 6 facile chc cgli sia stato tratto in errore dall’esemplare di cui si 6 servito per la Figura, e che potrebbc rappresentare una fornia anomala. Le anornalie infatti del gonopodio di G. holbrookii iion sono tare, come io stesso ho potuto osservarc, e di cui qualche caso 15 stato raffigurato nel citato lavoro.

Fig. 3. - Serioni trasversali del 111 raggio del gonopodio di C. holbroo4if condotte a diverse alterre. Fissar. Miiller formolico e success:vo trattamenlo con liquid0 di Miiller. Color. Mallory. Ocul. 4 comp. Obb. 5 Kor. proicz. livello tavolo lavoro.

I I rilievo che HUBBS considera come la conseguenza del fafto che il ram0 posteriore si sovrappone in parte su quello anteriore del 111 raggio, i: invece una conseguenza della configurazione dcgli articoli, di cui il raggio risulta costituito. Se esaminiamo infatti la Figura 3, in cui sono riprodotte alcune sezioni trasversali del I11 raggio, con- dotte a diverse altezze, in mod0 da comprendervi anche la parte api- cale, si vede che la superficie esterna del raggio presenta un tratto scavato a gola, che si continua, in corrispondenza del margine esterno, con una forte prominenza, a guisa di sperone. Ora osservando il rag- gio di prospetto (Fig. 1) la gola corrisponde al tratto chiaro ed il ri- lievo all0 sperone, da cib I’inganno in cui pare sia stato tratto HUBBS.

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Intanto i l carattere ,fondamentale che ha indotto I’ A. americano a creare il nuovo sottogenere Scliizophatlus risiede, come si 6 detto, nella biforcazione del 111 raggio, e I’unico tipico rappresentante di questo gruppo di Poeci/iidtre sarebbe appunto la Gniiibusia holbrookii, in cui non si L? potuto confermare la esistenza del carattere riscon- trato da HUBBS.

V i e n e c o s i a c a d e r e i l n u o v o s o t - t o g e n e r e c r e a t o i n b a s e a d u n c a r a t t e r e c h e o m a n c a d e l 4 u t t o o 6 i n c o s t a n t e .

Istit. di Zoologia, Anatomia e Fisiologia comp. della R. Univ. di Catania direlto dal Prof. A. Russo.

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L a v o r i c i t a t i .

1924. A r t o m , C. - La specie di Oambusia acclirnatata in ltalia (Gumbusin holbrookii G r d.) in relazione con la stabiliti del carattere del gono- podio. Atti R. Acc. Lincei. Rend. vol. 33.

1930. D II I z e t t 0 , F. - L'accoppiamento in Gambusia /zolbroo&i (G r d.). Arcti. Zool. Ital. vol. 14.

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