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Organo di informazione del C.R.A.L. Santa Maria delle Grazie - Anno XII - N. 2 - Luglio 2007 Distribuzione in omaggio ai Soci Esce quando può All’interno: Il “Punto di Accoglienza” ai reparti di Medicina e Geratria Nuove frontiere nel trattamento dello scompenso cardiaco Risposte alle problematiche della coppia infertile La nascita del fondo nazionale di pensione complementare 2419 D: la carrozza dell’armistizio Bando di concorso per borse di studio anno 2006-2007 Lo sport

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Page 1: Organo di informazione del C.R.A.L. Santa Maria delle ... · Nuove frontiere nel trattamento dello scompenso cardiaco ... In questo numero proponiamo ai pazienti lettori, in tre puntate,

Organo di informazione del C.R.A.L. Santa Maria delle Grazie - Anno XII - N. 2 - Luglio 2007Distribuzione in omaggio ai Soci Esce quando può

All’interno:Il “Punto di Accoglienza” ai reparti di Medicina e Geratria

Nuove frontiere nel trattamento dello scompenso cardiacoRisposte alle problematiche della coppia infertile

La nascita del fondo nazionale di pensione complementare2419 D: la carrozza dell’armistizio

Bando di concorso per borse di studio anno 2006-2007Lo sport

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Organo di informazione pubblicatodal CRAL S. Maria delle Grazie.Viene distribuito in omaggio ai Soci.

Registrato il 20.01.96 presso ilTribunale di Napoli con il n. 4716.

Esce quando può

Presidente del CRALSanta Maria delle GrazieAnna De Novellis

Direttore ResponsabileAlfredo Falcone

Comitato di RedazioneVincenzo Buono, GiuseppeCalabrese, Luigi Carandente,Giuseppe Cirillo, Anna De Novellis,Vincenzo Mellone, Nello Nardi,Adriano Scoppetta, Luigi Stefanelli

Hanno collaborato a questo numero:Antonio Balzano, Maria RosariaCoppola, Luigi Di Fraia, ClaudiaLancia, Enzo Lopes, Anna MariaRomeo, Flavio Russo, GennaroSchiano di Cola, Sabato Tortorella,Francesca Vacca.

Segretario di Redazione:Adriano Scoppetta

ComposizioneNello Nardi

Redazione: CRAL Santa Mariadelle Grazie La Schiana 80078Pozzuoli (NA) tel. 081.8552215

Le opinioni espresse in articoli firma-ti o siglati impegnano esclusivamentei rispettivi Autori mentre la Direzionenon ne risponde.La collaborazione a“IL CRALLINO” s’intende gratuita.

Impaginazione e grafica:Skizzo di Stampa di CarolinaOliviero

Stampa: Skizzo di Stampa - Napoli

In copertina: L’intervento delDirettore Generale dell’ASL NA 2dott. Raffaele Ateniese alla presenta-zione del Punto di Accoglienza diMedicina e Geratria del P.O. diPozzuoli (foto Antonio Pesce).

Cari amici lettori,come leggerete nel prosieguo, presso i Reparti di Medicina e diGeriatria dell’Ospedale di Pozzuoli è stato istituito un “Punto diaccoglienza” rivolto ai degenti ed ai relativi congiunti visitatori perfornire loro informazioni sui servizi, una iniziativa questa che age-volerà l’impatto del ricoverato e dei suoi familiari con la realtàospedaliera.Il Laboratorio di elettrofisiologia e cardiostimolazione ha organiz-zato una serie di incontri, aperti a medici ed infermieri, relativi aiprogressi compiuti dalla scienza nel trattamento dello scompensocardiaco. Ma non è finita! Il Centro di Infertilità ha realizzato un’in-dagine su un campione di ben 101 coppie che si sono sottoposte acure e terapie per problemi di sterilità che ha portato ad interessan-ti conclusioni. Il “Santa Maria delle Grazie”, dunque, perseguendo i progressiscientifici e l’innovazione tecnologica nei vari settori, potenzia leproprie strutture accentuando così quel largo credito e quel rappor-to di fiducia di cui gode presso la popolazione dell’area flegrea. Nonmeraviglino, dunque, le frequenti lettere inviate ai giornali (ne ripor-tiamo una su queste pagine) da persone che esprimono la loro grati-tudine nei riguardi del personale medico e paramedico per esserestati ivi curati con assiduità e, soprattutto, assistiti con umanità econ amore per il prossimo. E tutto questo ci inorgoglisce non poco!In questo numero proponiamo ai pazienti lettori, in tre puntate, lastoria di una carrozza ferroviaria appartenente alla “CompagnieInternationale des Wagons Lits” divenuta famosa per aver ospitatodue avvenimenti di portata mondiale: a bordo di essa, infatti, furonofirmati ben due armistizi: quello del 1918 che la Francia impose allaGermania e che portò alla fine della “Grande Guerra” e quello del22 giugno 1940 che la Francia, pesantemente sconfitta, dovette a suavolta chiedere ad Adolf Hitler.Il secondo numero dell’anno 2007 de “Il Crallino” ha visto la luceprima che voi andiate al mare o ai monti lasciandoci spazio e tempoper redigere il numero di settembre senza comprimere quello di fined’anno. Potremo in tal modo, coronare una vecchia aspirazione dinoi tutti: quella di rendere “Il Crallino” quadrimestrale! Forse cisiamo: sempre che non ci facciate mancare la vostra preziosa colla-borazione sotto forma di articoli!A tutti buona lettura e buone vacanze!

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CONVENZIONE “PLAY OFF”E’ stata recentemente stipulata una convenzio-ne con il “PLAY OFF” di Lucrino. Essa pre-vede una serie di sconti per i soci del nostroCRAL con le strutture all’interno del comples-so turistico quali ristorante e pizzeria, super-mercato, sale per ricevimenti, residence, par-rucchiere etc., sconti del 15% sugli abbona-menti per il “Beauty Club” e del 10% suipacchetti benessere “Day Farm” (vedi pubbli-cità in ultima di copertina).

“DITELLANDIA”E’ aperto il parco acquatico Ditellandia diMondragone: ai nostri soci muniti di tesserinoe documento di riconoscimento ed ai proprifamiliari sarà concesso uno sconto del 20%sul biglietto di ingresso che comprende parcogiochi multiplo per bambini, parco preistorico,camera delle palline, sala specchi, adventurriver, giostre a pianale, draghi volanti, giostraavio, bruco mela, trenini e zoo.

“MAGIC WORLD”Sono in distribuzione fino ad esaurimentopresso la segreteria del CRAL i buoni-scontoper l’ingresso al parco acquatico di MagicWorld.

C.R.A.L. S.MARIA DELLE GRAZIEBORSE DI STUDIO PER I FIGLI DEI DIPENDENTI

dal FONDO DI SOLIDARIETA’BANDO DI CONCORSO anno scolastico 2006 – 2007

La Commissione del FONDO DI SOLIDARIETA’, sentito il parere delTesoriere, è lieta di annunciare a tutti i soci del CRAL che la cifra stanziataper le Borse di Studio per l’anno scolastico 2006 - 2007 è di Euro 2230,00.La cifra sarà così ripartita:N° 8 Borse di Studio di Euro 75,00per il Diploma di Scuola Media inferiore.N° 8 Borse di Studio di Euro 110,00per il Diploma di Maturità.N° 2 Borse di Studio di Euro 175,00Per il Diploma di laurea (triennale)N° 2 Borse di Studio di Euro 200,00per Laurea Alle prime due Borse possono partecipare studenti che non abbiano compiu-to il 20° anno di età entro il 15.09.2007.Le domande di partecipazione al Concorso devono essere presentate dal Socioentro il 31 Ottobre 2007 alle ore 12.Le domande redatte in carta semplice vanno presentate a mano al Segretariodel Fondo di Solidarietà (Nello Nardi) oppure ad un Consigliere che curerà ilProtocollo e rilascerà immediata ricevuta.Documentazione da allegare alla domanda:- Certificato di nascita Art. 3 dove si evince la paternità e la maternità dellostudente.- Attestato in carta semplice rilasciato dalla Scuola con la valutazione riporta-ta dallo studente da mettere a Concorso.- Fotocopia della dichiarazione dei redditi dell’anno 2006.A parità di votazione finale, per tutti i concorsi, risulterà vincitore lo studentedi età inferiore e lo studente il cui nucleo familiare ha reddito più basso.A parità di votazione finale, per la Laurea, viene privilegiato il candidato conCorso di Laurea più lungo e successivamente lo studente il cui nucleo fami-liare ha il reddito più basso.Per poter partecipare ai Concorsi occorrono minimo i seguenti punteggi:Buono per la scuola media, 70/100 per il Diploma di Maturità e 90 per leLauree.Non saranno prese in considerazione documentazioni incomplete.Per la partecipazione è indispensabile l’iscrizione al Fondo di Solidarietàentro la data di pubblicazione del Bando.Qualora il numero dei concorrenti non ricopre il numero delle Borse di Studioi fondi verranno dirottati ove ci sia maggiore domanda e successivamentecongelati per il prossimo anno scolastico.Pozzuoli 30.06.2007

Il Segret. del Fondo Il Presidente On. del Fondo Il Presidente del CRALNello Nardi Giuseppe Varriale Anna De Novellis

GIORNATA CRALAL MAGIC WORLD

IL 12 LUGLIOBiglietto unico euro 7 a persona(Bambini fino a 1 metro di altezza gratis)

Inoltre è possibile prenotarei seguenti menù:SELF SERVICE

(primo, secondo, contorno,pane, acqua) euro 10

Pizza Margherita, patatine,bibita (da asporto) euro 6 Panino, patatine, bibita

(da asporto) euro 6PER INFORMAZIONI E

ACQUISTO BIGLIETTI FINOAD ESAURIMENTO

RIVOLGERSI INSEGRETERIA CRAL

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AAVVVVEELLEENNAAMMEENNTTII TTRRAA LLEE MMUURRAA DDOOMMEESSTTIICCHHEE

I CASI PIÙ FREQUENTI E LE DOVUTE CONTROMISURE

di GGeennnnaarroo SScchhiiaannoo ddii CCoollaa**

Nel nostro paese, che dispone di uninsieme di leggi fra le più severe al

mondo in tema di prevenzione degliinfortuni domestici. Gli avvelenamentirappresentano ancora la più comunecausa di incidenti talvolta anche mortali,che si verificano in casa. Si parla di circa500.000 ingestioni di sostanze tossiche,per la maggior parte prodotti casalinghi emedicinali, e due terzi dei casi riguarda ibambini di età inferiore ai cinque anni,con un picco massimo verso i due anni:si tratta, infatti, dell’età in cui il bambi-no, acquistando una propria indipenden-za motoria, può raggiungere oggettisituati anche in luoghi poco accessibiliingoiando il contenuto di bottiglie o con-tenitori vari. I luoghi della casa che risul-tano più pericolosi sono nell’ordine: lacucina, il bagno e il garage. Ci sono orarinei quali gli incidenti sono più frequenti:dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle20.00 in quanto la sorveglianza è minore(i parenti sono distratti da altre occupa-zioni). Il bambino più grandicello e l’a-dulto si tratta per lo più di errori: il sog-getto ingeriscono un prodotto tossicoperché lo confondono oppure lo scam-biano per uno commestibile. Frequente il caso di liquidi tossici trava-sati in una bottiglia che prima contenevauna bevanda e alla quale non è stataapposta nessuna etichetta con il nomeben leggibile del prodotto e il segnale dipericolo. Nel periodo in cui ho lavorato presso ilreparto di Rianimazione ho potuto nota-re in caso di intossicazioni da corrosiviche a parità di sostanza, risultavano piùgravi gli avvelenamenti dei qualilasostanza tossica era stata travasata inbottigliette di bibite (es. aranciata ocola), probabilmente perché il bambinopensando di bere una bevanda conosciu-ta ne aveva ingerito una buona quantitàprima di rendersi conto dell’errore, men-tre nel caso del tossico contenuto nell’in-volucro originale ne aveva assaggiatacon cautela non conoscendo il gusto del

liquido e quindi le lesioni riguardavanosolo il cavo orale e non l’esofago e lostomaco. E’ importante sapere che non esistonoantidoti universali, anzi un antidoto utileper una sostanza potrebbe peggiorare lasituazione se utilizzato per antagonizzareuna sostanza diversa. Quindi se non siconosce l’antidoto specifico o la mano-vra più appropriata è preferibile non fareniente e contattare un centro antiveleno oportare la vittima in ospedale esibendo lasostanza ingerita preferibilmente con ilcontenitore originale o almeno il fogliet-to illustrativo. Le sostanze responsabili del 50% delleintossicazioni sono i caustici: soda epotassa caustica, e gli acidi: solforico,cloridrico, nitrico e acetico, contenuti inun gran numero di prodotti domestici. E’importante in questi tipi di intossicazioninon provocare vomito, non effettuare lalavanda gastrica ma occorre diluire l’aci-do o il caustico con liquidi e poi sommi-nistrare protettori gastrici come il latte el’albume d’uovo.Nel caso specifico di ingestione di acidinon somministrare mai sodio bicarbona-to che annullerebbe l’effetto corrosivodell’acido, ma provocherebbe la rotturadello stomaco per liberazione di unagrande quantità di anidride carbonica.Non và mai somministrato latte nel casod’ingestione di sostanze liposolubili:creolina, naftalina e vari deodoranti, per-ché esso potenzierebbe l’assorbimentodel tossico. In caso di detersivi liquidi es.detersivo per lavare i piatti non sommi-nistrare liquidi che provocherebbero laformazione di schiuma che andrebbe adinvadere le vie aeree. Nel caso d’inge-stione di farmaci è indicato il vomito, illavaggio gastrico e la somministrazionedi carbone attivo.Per concludere, un breve accenno sulleintossicazioni provocate da alcune piantedi appartamento, da giardino e da alcunisemi. In appartamento la pianta più peri-colosa è la dieffenbacchia che contiene

un lattice irritante, molto pericoloso nelcaso venga masticata una foglia o unrametto, che provoca un edema dell’ap-parato boccale che potrebbe interessareanche la laringe con turbe respiratorie edella deglutizione. Anche il filodendro e il comune ficusprovocano un quadro analogo a quellodella dieffenbacchia ma molto menointenso. Nel giardino particolare atten-zione si deve prestare all’oleandro che èvelenoso in tutte le sue parti (radici,fusto, foglie e fiori) e si sono addiritturaverificati intossicazioni alimentari diinteri nuclei familiari che avevano utiliz-zato i rami secchi dell’oleandro peraccendere il barbecue: il quadro è carat-terizzato da vomito e aritmie cardiache.E’ indicata la somministrazione di carbo-ne attivo. Fra i semi il più pericoloso è ilseme di ricino: i sintomi possono compa-rire anche a distanza di diversi giornidall’assunzione. I sintomi sono: vomito,diarrea violenta, convulsioni, insuffi-cienza renale ma soprattutto la distruzio-ne dei globuli rossi con morte dopo dueo tre giorni dalla comparsa dei sintomi. E’ utile la somministrazione di carboneattivo e di grandi quantitativi di liquidiper favorire la diuresi. Un cenno partico-lare deve essere fatto per i semi di alcunifrutti commestibili: semi di pesca, albi-cocca, ciliegia, prugne e mandorleamare. Si tratta di semi a polpa amaracontenenti acido cianidrico: quantità da 5a 25 semi a secondo della specie posso-no arrecare danno anche letale per i bam-bini. I sintomi sono convulsione, coma,arresto respiratorio. L’antidoto è lalavanda gastrica con permanganato dipotassio.In tutti i casi di intossicazioniprovocate da sostanze vegetali è utile lasomministrazione di carbone attivo e diliquidi per favorire la diuresi.

*Gennaro Schiano di Cola è infermiereprofessionale presso il reparto diOncoematologia del P.O. S. Maria delleGrazie.

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IILL ““PPUUNNTTOO DDII AACCCCOOGGLLIIEENNZZAA””AAII RREEPPAARRTTII DDII MMEEDDIICCIINNAA EE GGEERRIIAATTRRIIAA

MIGLIORARE IL SERVIZIO CON L’APPORTO DEL VOLONTARIATO

di LLuuiiggii DDii FFrraaiiaa**

Entrare in contatto con il reparto diun ospedale, per ricoverarsi o per

far visita ad un familiare, è un’espe-rienza non semplice, tante sono leattività che vi si svolgono e le perso-ne che continuamente lo frequentano.Per poter ricevere un trattamento ade-guato, i ricoverati e i loro visitatorihanno bisogno di essere accolti edinformati; allo stesso tempo, è impor-tante che la vita di reparto si svolga inmodo ordinato e regolare.Partendo da questa considerazione,che tiene in debito conto le esigenzedegli operatori sanitari e, contestual-mente, di chi in ospedale è costretto arecarsi per vari motivi, è stato avviatoun percorso di umanizzazione degliaspetti assistenziali denominato“Migliorare l’accoglienza nel repar-to ospedaliero con l’apporto delvolontariato”.Gli attori di questo progetto sono statil’U.O. Geriatria del Dipartimento diMedicina dell’ospedale di Pozzuoli,l’UOS Comunicazione dello staffdella Direzione Generale e

l’Associazione di volontariato “S.Elisabetta”. Troppo spesso, nei convegni, negliarticoli dei giornali e nelle leggi

nazionali o regionali si parla dell’u-manizzazione in Sanità; tutto questorimane quasi sempre solo un concet-to: resta il problema di darle veste edignità di concretezza.La scelta del volontariato come part-ner in questo percorso nasce dallaconvinzione che esso può svolgerequesto compito, agendo da tramite tral’istituzione e il cittadino, poiché por-tatore, per intrinseca costituzione, divalori di solidarietà, di accoglienza edi partecipazione affettiva.Nell’ambito di questo percorso, si èdeciso, come primo passo concreto,di costituire un “Punto Accoglienza”all’ingresso dei reparti di medicina egeriatria dell’ospedale S. Maria delleGrazie. Quali i compiti di questosportello dell’accoglienza?Esso è rivolto sia ai degenti che aivisitatori e intende fornire loro un ser-vizio di informazione e di orienta-mento ai servizi ospedalieri, nonchéla possibilità di comunicare con il

I partecipanti all'inaugurazione del Punto di Accoglienza, sono riconoscibili (seduti da sin.)La sig.ra Letizia Grossi,il dott. Gerolamo Sibilio, il prof. Aldo Scala, mon. GennaroPascarella, il dott. Raffaele Ateniese, il dott. Eugenio Amato e il dott. Pietro Rinaldi (fotoAntonio Pesce).

L'intervento della Caposala del dipartimento di Medicina dott.ssa Rosaria Parmigiano (fotoA. Pesce).

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reparto senza interferire con la suaattività durante lo svolgimento dimansioni delicate.Per dare una giusto risalto all’iniziati-va, una cerimonia di inaugurazionedel Punto Accoglienza si è svoltanella mattina del 19 aprile nella SalaConvegni dell’ospedale; nell’occa-sione, sono state illustrate le motiva-zioni e le modalità di concretizzazio-ne dell’iniziativa da parte del dr LuigiDi Fraia (U.O. Geriatria), del drGiuseppe Palladino (U.O.Comunicazione), della dottoressaRosaria Parmigiano (caposala diparti-mento medicina) e della signora AnnaMossetti (volontariato S.Elisabetta). Iresponsabili del Dipartimento diMedicina prof. Aldo Scala edell’U.O. Rapporti con il Pubblico drPietro Rinaldi hanno sottolineato cheaccogliere il paziente e i familiari inun reparto significa riceverli, intro-durli, integrarli in un sistema a lorosconosciuto e, di conseguenza, l’o-biettivo diventa quello di creare unambiente idoneo e rassicurante perridurre al minimo i disagi in unasituazione di per sé difficile e oggetti-vamente traumatica. Il Direttore Generale dr RaffaeleAteniese, nel rimarcare la valenzadella proposta, auspicava che questa,dopo un idoneo periodo di esperien-za, potesse estendersi anche ad altrireparti e ospedali dell’ASL; suaeccellenza Monsignor GennaroPascarella, vescovo di Pozzuoli, con-cludeva il momento con la preghiera

di benedizione del PuntoAccoglienza. La partecipazione dimolti primari e del personale sanitariodell’ospedale, oltre ai volontari, haevidenziato come fosse sentita lanecessità di un’iniziativa del genere;infine, la presenza del dr EugenioAmato per la Direzione ospedalieraha suggellato l’accompagnamentodella stessa al cammino che ha porta-to all’apertura dello sportello; atten-zione per molti versi indispensabile eche ha visto particolare sensibilità neilavori di ristrutturazione dell’androneantistante i reparti di medicina egeriatria per una dignitosa allocazio-ne dello stesso Punto Accoglienza. Vadetto che a questo risultato non si è

giunti all’improvviso: i volontarihanno seguito un corso di formazioneidoneo di circa un mese e si è creatoun gruppo di lavoro il quale, tra l’al-tro, ha formulato una “Cartadell’Accoglienza”, ove sono illustratisinteticamente i servizi offerti, gliorari degli stessi e le modalità diacquisizione di tutte le informazionilegate all’assistenza; tale carta vienedistribuita ai pazienti o ai loro fami-liari al momento dell’ingresso inospedale.Gli stessi volontari hanno una lungaesperienza, in quanto è dal 2000 chesvolgono assistenza morale ai ricove-rati nei vari reparti dell’ospedale neipomeriggi feriali e, da circa due anni,porgono accoglienza ed accompagna-mento per i pazienti che si rivolgonoal day hospital oncologico.L’umanizzazione in ospedale è, dun-que, una sfida difficile, ma possibilese si incontrano le buone volontàdegli operatori sanitari, dei dirigentiamministrativi e del volontariato; è,comunque, una sfida che vale la penadi affrontare se vogliamo rendere iluoghi di sofferenza spazi ove la soli-darietà e la compartecipazione aldolore rendano questi momenti cosìdifficili dell’esperienza umana piùsopportabili e da vivere con la mag-giore dignità possibile.

* Il dott. Luigi Di Fraia è responsa-bile U. O. di Geriatria P.O. diPozzuoli.

La relazione del dott. Luigi Di Fraia (foto A. Pesce)

La Cerimonia di benedizione del Punto di Accoglienza (foto A.Pesce).

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Lo scompenso cardiaco rap-presenta una causa di ospe-

dalizzazione in crescita esponen-ziale. Il progresso della ricerca farma-cologica e l’innovazione tecnolo-gica in settori come l’emodina-mica e la cardiostimolazione,hanno contribuito a creare unanuova categoria di pazienti con-seguente all’allungamento dellavita degli stessi. E’ necessario mettere a punto unastrategia integrata territorio-ospe-dale in grado di gestire questacomplessa categoria di pazienticon l’obiettivo di ridurre le ospe-dalizzazioni evitabili e di miglio-rare la qualità della vita.Il laboratorio di elettrofisiologia ecardiostimolazione dell’OspedaleSanta Maria delle Grazie diPozzuoli ha organizzato una seriedi incontri scientifici su questoimportante tema, con l’obiettivodi offrire a tutti i partecipanti unaggiornamento avanzato miratoad una maggiore accuratezza nelriconoscere i segni e i sintomidello scompenso cardiaco alloscopo di limitarne le complican-ze. Obiettivo principale è quello didivulgare tutti quegli strumentiatti a prevenire i ricoveri evitabi-li, attraverso un approfondimentodella terapia medica ottimizzata eil ricorso all’utilizzo di dispositi-vi impiantabili sulla resincroniz-zazione cardiaca (defibrillatoribiventricolari). Il programma prevede riunioni

scientifiche in tutti i presidiospedalieri dell’ASL Na 2.Il primo incontro si è tenutopresso il reparto di Cardiologiadell’Ospedale di Giuglianovenerdì 23 marzo 2007.Martedì 24 aprile 2007 si ètenuto un interessante confrontotra Cardiologi, Internisti,Medici del pronto soccorso edel territorio presso l’OspedaleS. Maria delle Grazie. Il programma prevede un incon-tro con Cardiologi ed Internistidi Ischia tenutosi pressol’Ospedale A. Rizzoli il 5 giu-gno e un incontro con i Medicidi Procida in data da definirsi. E’ previsto infine un corso diformazione aziendale da tenersiil prossimo autunno che ha l’o-biettivo di creare un modelloorganizzativo integrato tra imedici e gli infermieri del terri-torio e degli ospedali, in gradodi determinare un’efficace pre-sidio per migliorare la qualità divita dei pazienti scompensati eridurre le ospedalizzazioni. E’ necessario offrire un modellogestionale condiviso tra i varipresidi ospedalieri dell’ASLNA2 anche in considerazionedella particolare tipologia terri-toriale in cui insiste l’ASLNA2.

*Il dott. Mattia Liccardo è car-diologo responsabile del seviziodi elettrofisiologia e cardiosti-molazione presso U.T.I.COspedale di Pozzuoli.

NNUUOOVVEE FFRROONNTTIIEERREE NNEELL TTRRAATTTTAAMMEENNTTOO

DDEELLLLOO SSCCOOMMPPEENNSSOO CCAARRDDIIAACCOO

INCONTRI SCIENTIFICI PER MEDICI ED INFERMIERI

di MMaatttteeoo LLiiccccaarrddoo**

ANCORA UN RICONOSCIMENTO

PER IL NOSTRO OSPEDALE

da "Il Notiziario Flegreo"

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Un giorno imprecisato del 1842qualcuno, guardando le stelle,

si chiese: perché se le stelle emet-tono tutte la stessa “luce bianca”-talvolta cambiano colore?.Una domanda non certo strana perun austero matematico e fisicoaustriaco, Johann ChristianDoppler. A risolverla lo aiutò una gita sullago di Costanza; osservandoattentamente l’infrangersi delleonde sui battelli che facevano laspola tra Bregenz e Lindau, notòquel che in fondo abbiamo osser-vato tante volte senza darvi alcunpeso: il battello che si muove“controcorrente” viene colpito daun maggior numero di onde rispet-to al battello che sta immobile o

che naviga nella stessa direzionedelle onde. Doppler si chiese allora sé lo stes-so non valesse anche per le ondeche si propagano nell’etere. Appunto, la luce delle stelle. Su diun vagone-merci attaccato ad unalocomotiva concessogli dalle auto-rità vi mise dei suonatori che suo-navano una marcetta, e fece parti-re la locomotiva da una certadistanza. Questa passo velocemente dinanzial gruppetto di osservatori e, nonappena il treno si allontanò daloro, la tonalità della musica risul-tò più bassa di mezzo tono. Era “l’effetto Doppler”, lo stessoche ascoltiamo quando passaun’ambulanza o la polizia a sirene

spiegate.Ma l’effetto Doppler verrà sfrutta-to in cardiologia (da H.P. Calmus,1954 e da O.S. Satomura, 1956)solo un secolo dopo la sua scoper-ta per rilevare i difetti di circolo.Triste epilogo: a soli cinquant’an-ni Doppler si accorse di avere unatubercolosi polmonare, per cui sene andò a Venezia in cerca di unpo’ di sole, la sola cura del tempo. Oggi, all’isola di San Michele v’èancora una lapide che ne ricorda ilnome.(Da Storia della Cardiologia diLuciano Sterpellone).

*Sabato Tortorella è responsabileBipartimentale InfermieristicoASL NA 2.

DDOOPPLLLLEERR:: LL’’UUOOMMOO CCHHEE GGUUAARRDDAAVVAA LLEE SSTTEELLLLEE

FORSE NON TUTTI SANNO

a cura di SSaabbaattoo TToorrttoorreellllaa**

GIOVANNI MARINOAddio Amico mio, insieme a te se ne va un pezzo della nostra storia, o meglio, della storia di questo ospe-dale e della Amicizia che legava me a te e che certamente, ti legava a tutte le personeche ti hanno conosciuto, perché Amico mio io sono sicuro che conoscerti e non stimar-ti sarebbe stata ardua impresa, anche per il maggior ardito che abbia mai conosciuto.Non sarà la stessa cosa adesso assolvere al nostro compito, spesso ingrato, che la tuaimpronta riusciva addirittura a rendere gradevole. Queste due righe Amico mio, sonosolo il tributo che il mio cuore pretende per potersi accomiatare e che la mia coscien-za detta, perché mi sia consentito di poter tornare a guardare come prima questo postoche, nostro malgrado, è troppo spesso causa di dispiaceri.

Enzo Lopes

ANTONIO BOLLITOAntonio Bollito infermiere professionale ci ha lasciato è andato via... in punta di piedicon un sorriso beffardo è andato via, e non è più tornato, ci mancherà la sua ironia, lasua poesia, il suo cantare. Ma questo suo esprimere la vita sarà sempre presente nei suoi colleghi di lavoro.

Flavio Russo

AA DDUUEE SSOOCCII PPRREEMMAATTUURRAAMMEENNTTEE SSCCOOMMPPAARRSSII

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Nel corso dell’anno 2006, ilServizio di Infertilità di Pozzuoli

ha realizzato un’indagine che hariguardato un campione di 101 coppieche si sono sottoposte a cure e terapieper problemi di sterilità nel nostroOspedale. Questa ricerca effettuata suun questionario somministrato o auto-compilato, rappresenta il naturale pro-seguimento di un lavoro già svolto erelativo ad un’analisi delle cartelle cli-niche di 416 coppie e della consulenzapsicologica effettuata da 93 di essepresso il Centro tra gli anni 2003-04*.Attraverso l’indagine ci siamo propo-sti di raggiungere cinque fondamenta-li obiettivi e, precisamente:- tratteggiare un profilo socio-demo-grafico delle coppie che si rivolgono alnostro Centro;- conoscere i motivi che spingono lecoppie ad operare la scelta fra pubbli-co e privato, e in particolare le moti-vazioni prevalenti che hanno indottole coppie a scegliere il Centro di ferti-lità del nostro Ospedale;- conoscere la storia clinica della cop-pia;- indagare il significato dimaternità\paternità che i soggetti sonogiunti ad elaborare, confrontandosicon la propria difficoltà a generare econ la propria storia individuale e dicoppia;- verificare almeno negli aspetti fon-damentali il tipo di relazione medicopaziente esistente presso il nostroCentro;- verificare il livello di informazionedelle coppie sia sulle tecniche che suirischi per la salute, sulle probabilità disuccesso delle terapie e sul modo incui è possibile raggiungerlo.Il lavoro è stato condotto con il contri-buto e la disponibilità delle coppie chesi sono fatte intervistare.Riportiamo, di seguito, un abstract deirisultati della ricerca.

L’ETA’ E LA RESIDENZAL’età media del campione è per le donne34,50 anni e per gli uomini 37,28 anni.Per quanto riguarda la residenza emergeche il 47,61% indica come tale la pro-vincia di Napoli mentre il 19,04 la cittàdi Pozzuoli, il 14,28% la città di Napoli,il 14,28 altre province e infine il 4,76%paesi stranieri. Si tratta dunque per lopiù di coppie residenti nei paesi dellaprovincia di Napoli e a Pozzuoli.

LO STATO CIVILEI coniugati sono la maggioranza delcampione: si dichiarano tali il 91,6%delle coppie, mentre sostiene di essereconvivente l’8,4% delle coppie. Di que-sti ultimi circa il 14,28% è costituito dadivorziati. Inoltre mediamente le coppiesono sposate e convivono, al momentodella somministrazione del questiona-rio, da circa 6 anni.

IL LIVELLO DI ISTRUZIONE EL’OCCUPAZIONEIl livello di istruzione femminile è piùelevato di quello maschile e, nel com-plesso più elevato della media italiana:le diplomate rappresentano il 42% delcampione femminile contro il 35,1% diquello maschile; il 19,4% delle donne èlaureata contro il 18,3% degli uomini.

LA STORIA CLINICA DELLACOPPIALe donne che si sono rivolte al nostroCentro per l’86,9%, hanno dichiarato dinon aver mai avuto una gravidanzamentre tra quelle che l’hanno avuta soloil 64,7 ha dichiarato l’esito positivodella stessa. Il 38,1% delle coppie ritie-ne di aver problemi di sterilità da dueanni; una percentuale decisamente mag-giore il 50,8% ha aspettato quattro, cin-que o persino dieci anni prima di pren-dere la decisione di rivolgersi ad unCentro di Cura della Sterilità. La mag-gioranza delle coppie all’epoca dell’in-

contro presso il nostro Centro era già inpossesso di una diagnosi di sterilità. E’interessante osservare che la diagnosi disterilità più riscontrata è quella maschi-le 40,4%, il 26,0% riferisce una sterilitàfemminile e il 26,0 una sterilità idiopa-tica.

LA SCELTA DI RIVOLGERSI ADUNA STRUTTURA PUBBLICA E ILMOTIVO PER CUI LA COPPIA SIE’ RIVOLTA PROPRIO A QUESTOCENTROUna quota significativa di donne euomini (43,4%) ha giustificato la sceltadi essersi rivolti ad una struttura pubbli-ca anziché ad una privata per la convin-zione di una maggiore professionalitànei medici delle strutture pubbliche.La maggiore professionalità del perso-nale medico del Centro e l’adeguatezzasotto il profilo medico della tecnicaapplicata (43,4%) sembrano essere lemotivazioni prevalenti che hanno spintoa scegliere il Centro di Pozzuoli dallecoppie intervistate. Le donne hanno sot-tolineato (nel 23,4% dei casi) anche laqualità dell’informazione e il clima diserenità e sicurezza che ritengono con-traddistingue il Centro di Pozzuolirispetto agli altri da loro frequentati.

LA RELAZIONE CON IL SISTEMASANITARIOLa decisione di rivolgersi agli operatorisanitari per cercare di risolvere le pro-prie difficoltà procreative è stata presa,in un’amplissima maggioranza di casi,di comune accordo dai partner (83,2%).Per quanto riguarda la struttura o il pro-fessionista con il quale la coppia ha cer-cato di capire le cause della sterilità, laprincipale fonte di informazione è stataindividuata sia dal campione maschile

RRIISSPPOOSSTTEE AALLLLEE PPRROOBBLLEEMMAATTIICCHHEEDDEELLLLAA CCOOPPPPIIAA IINNFFEERRTTIILLEE

DA UN’INDAGINE MULTIDISCIPLINARE DEL CENTRO INFERTILITA’

a cura di AAnnnnaa MMaarriiaa RRoommeeoo°°,, MMaarriissaa DD’’AArrrriiggoo**,, MMaarriiaa RRoossaarriiaa CCooppppoollaa**,, FFrraanncceessccaa VVaaccccaa**

*M.D’Arrigo – A.M. Romeo e coll. Capirel’infertilità: uno sguardo sugli aspetti psi-cologici in Babele, n ° 33 maggio – agosto2006.

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che da quello femminile nel ginecologoo andrologo di fiducia (64,6%). Noncostituisce un punto di riferimento perquanto concerne l’aspetto informativo ilmedico di base: solo il 7% delle nostrecoppie lo ritiene una valida fonte diinformazione. Al di fuori delle singoleprofessionalità e strutture i media rap-presentano per il 20,6% delle coppieuna buona fonte di informazione. Perquanto riguarda il Centro di Pozzuoliesso è stato scelto dalle coppie perchéconsigliato dal ginecologo per il 49,2%a scalare per il 23% perché consigliatoda amici o parenti e infine per il 5,5%dal medico di famiglia.

SUPPORTO SOCIALE REALE EPOTENZIALEPer quanto concerne il supporto socialesolo il 36% delle coppie del nostro cam-pione si è dichiarato soddisfatto.

IL GRADO DI CONOSCENZADELLA TECNICAUn’amplissima maggioranza, il70,9% ha dichiarato di essere docu-

mentata sui rischi per la salute e sullecomplicazioni che comporta lafecondazione assistita e il 79,5%sulle probabilità di successo. Dai dati emersi dall’indagine risulta,invece, che la conoscenza di questecoppie sulle tecniche e sui rischi èalquanto approssimativa. Il 50,4%dei soggetti ha indicato la percentua-le massima di riuscita della tecnicatra il 50% e il 70%. Inoltre il 50,4delle donne non aveva mai sentitoparlare di gravidanza multipla.

I risultati emersi dall’indagine evi-denziano un panorama di sostanzialesoddisfazione da parte delle coppierispetto ai servizi offerti dal Centro diInfertilità di Pozzuoli. Infatti, su unascala di valutazione dei vari aspettidel servizio offerti dal Centro che vada 1 (scadente) a 5 (ottimo) la mediacomplessiva è pari 4,2 corrisponden-te a un giudizio più che buono. Gli aspetti meglio apprezzati sonoquelli relativi al “fattore umano” (lacompetenza, la cortesia, la disponibi-

lità e la chiarezza delle informazioni)e “all’offerta di una consulenza inter-disciplinare” (decisionale, di soste-gno psicologico e terapeutico).Nello specifico, questi dati, confer-mano la validità dell’organizzazionedel lavoro e dei servizi offerti dall’e-quipe medico-biologica e socio-psi-cologica del Centro Infertilità che hanotevolmente investito sull’interdi-sciplinarità delle competenze del per-sonale, sulla disponibilità del perso-nale medico-biologico-sanitario e sulsupporto psicosociale e terapeutico.

*Anna Maria Romeo è responsabiledell’U.O.D. d’infertilità P.O.Pozzuoli. *Marisa D’Arrigo è Psicologadell’U.O.D. d’Infertilità P.O. diPozzuoli.*Maria Rosaria Coppola èSociologa Università FedericoII° diNapoli.*Francesca Vacca è Ostetricadell’U.O.D. d’infertilità P.O.Pozzuoli.

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PPRROONNTTOO,, 111188?DIALOGHI TRA GLI OPERATORI E L’UTENZA

di CCllaauuddiiaa LLaanncciiaa**

• Pronto, 118?

• 118 Naovest, da dove chiama? • dalla camera da letto!

• signora mi dà un punto di riferimentosu questa strada?• si, c’è un bidone della spazzatura.

• ascolti il paziente è vigile?• No, non so che lavoro fa! Faccia pre-sto, mandi un’ambulanza o qualunquealtra cosa …purché non si paghi!

Sembrano dialoghi tra attori di unacommedia e qualche volta fanno dav-vero sorridere, eppure sono dialoghireali che a volte si ascoltano tra opera-tori del Servizio 118 e utenti ancorapoco informati, poco collaboranti, avolte irascibili e arroganti, ma a voltedavvero disperatamente bisognosi diaiuto e incapaci di chiederlo nel modogiusto.Da quando è stato attivato inCampania, nell’agosto del 2000, il 118ne ha fatta di strada e soprattutto ne haconquistata di fama! Chi non lo cono-sce, chi non lo sa digitare? Conoscereun numero breve, gratuito, facile dadigitare nei momenti del bisogno è ras-sicurante ma serve davvero se non siconosce come funziona questo servi-zio?Il 118 è un servizio pubblico di prontointervento sanitario, attivo 24 ore su 24che riceve le chiamate di soccorso perinterventi sanitari urgenti e in emergen-za, dal territorio, dando le risposte piùadeguate alla richieste.In base a semplici e poche domandeposte all’utente, un operatore addestra-to, che è un infermiere professionaleesperto di triage telefonico, coadiuvatoda un medico, processa la richiesta: sesanitaria la valuta attraverso un codicecolore che varia da bianco, a verde,giallo e rosso, crescente di gravità;quindi assegna la risposta sanitaria piùrapida ed adeguata al caso, scegliendotra il rimandarlo al medico curante senon urgente o inviando il medico diContinuità Assistenziale per una visita,

oppure un’ambulanza Base per assi-stenza in caso di trasporto in Ospedale,o infine una ambulanza medicalizzataper i casi più complessi.La Centrale Operativa (C.O.) Naovest,il cuore dell’U.O.C.118 diretta dal Dr.Golia, è sita nell’Ospedale S.Mariadelle Grazie di Pozzuoli, serve 1 milio-ne di abitanti distribuiti sul territoriodell’A.S.L. Na2 e dell’A.S.L. Na3 esulle due isole Ischia e Procida.L’altissimo flusso telefonico di richie-ste, gestito in media da tre operatori sutre consolle telefoniche, collegate ad unsofisticato software computerizzato, èdi 350.000 telefonate annue della dura-ta di 2 minuti ciascuna, pertanto unaogni 3 minuti per ogni operatore, gene-rando un flusso continuo d’ingresso epossibile sovraccarico di telefonate incoda che devono perciò attendere peressere processate.Purtroppo non tutte le telefonate sonoindirizzate a ciò per cui è istituzional-mente preposto il Servizio 118! Oltread un cospicuo numero di sgraditischerzi telefonici, giungono le richiestepiù disparate: dalla lettura della bollet-ta telefonica, alla richiesta di allaccia-mento del gas, prenotazione del servi-

zio sveglia e altre inopportune cometerapie domiciliari di farmaci prescrittidal curante, trasporto in Ospedale percondizioni igieniche scadute o addirit-tura per condizioni climatiche insop-portabili nella propria abitazione.Anche numerose le richieste indirizza-te in realtà alle Forze dell’Ordine, aiVigili del Fuoco, ai Vigili urbani, atestimonianza di come il numero 118,relativamente più giovane, nella nostraregione, abbia soppiantato la memoriadi numeri famosi e storicamente piùconosciuti come 112, 113, 115.Forse c’è bisogno di un po’ di collabo-razione a divulgare il giusto utilizzo delServizio, da parte di chiunque possa econosca le modalità del servizio stessoe di un po’ di comprensione per unlavoro che sembra semplice, sedenta-rio, scevro da rischi e non lo è affatto;l’errore è sempre in agguato, le respon-sabilità penali sempre dietro l’angolo,l’ansia e lo stress pane quotidia-no……fortuna che ogni tanto c’è pro-prio da ridere!

* La dott.ssa Claudia Lancia èDirigente Medico presso l’U.O.C. 118di Pozzuoli.

L'autrice di queste note (in piedi) e l'inf. Prof. Rossana Bianchi (al telefono) nella centraleoperativa 118 (foto S. Obermayer).

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LLAA NNAASSCCIITTAA DDEELL FFOONNDDOO NNAAZZIIOONNAALLEE DDIIPPEENNSSIIOONNEE CCOOMMPPLLEEMMEENNTTAARREE PPEERR II

LLAAVVOORRAATTOORRII DDEEII CCOOMMPPAARRTTII DDEELLLLEE RREEGGIIOONNII,,DDEELLLLEE AAUUTTOONNOOMMIIEE LLOOCCAALLII EE DDEELL SS..SS..NN..

Nella G.U. n. 222 del 21.9.2004 èstata pubblicata la legge n.

243/2004 contenente il testo “ Norme inmateria pensionistica e deleghe alGoverno nel settore della previdenzapubblica, per il sostegno alla previdenzacomplementare e all’occupazione stabilee per il riordino degli enti di previdenzae assistenza obbligatoria”.La nuovariforma, segue alla riforma Amato(D.Lgs. 503/92) e alla riforma Dini(legge 335/95), prevede una serie dideleghe al Governo per l’emanazione diuno o più decreti legislativi (art. 1) voltia disciplinare gli istituti giuridici aventiriflessi previdenziali ed introduce nuovirequisiti contributivi ed anagrafici perl’accesso al pensionamento a decorreredal 1.1.2008. La legge 243/2004 ha for-nito ai gestori previdenziali il via all’i-stituzione dei fondi pensioni, con il tra-sferimento massiccio del flusso del tfr inquesti, per la definitiva partenza dellaprevidenza complementare dei lavorato-ri dipendenti e la possibilità, per gli entiprevidenziali dei professionisti, diaccorparsi tra loro o di includere nuovecategorie di lavoratori privi di previden-za. Da ciò è scaturito tra leOrganizzazioni sindacali e l’Aran l’ado-zione della prima “Ipotesi di accordo perl’istituzione del fondo nazionale di pen-sione complementare per i lavoratori deicomparti delle Regioni, delle AutonomieLocali e del Servizio SanitarioNazionale”. Con esso le parti, vistol’Accordo quadro stipulato il 29/7/1999in materia di trattamento di fine rappor-to e di previdenza complementare,hanno concordato di istituire una formapensionistica complementare, a contri-buzione definita ed a capitalizzazioneindividuale, da attuare mediante la costi-tuzione del Fondo Nazionale PensioneComplementare per i lavoratori di cui aiCC.CC.NN.LL. Il Fondo verrà costituitoai sensi dell’art. 12 e seguenti del codice

civile e del D. Lgs. N. 124 del 21 aprile1993 e successive modificazioni ed inte-grazioni. Il Fondo sarà disciplinato dallostatuto e dal regolamento elettorale. Idestinatari della prestazione del Fondosaranno tutti i dipendenti ai quali siapplicano i CC.CC.NN.LL. sottoscrittidalle Organizzazioni Sindacali edall’A.R.A.N. assunti con le seguentitipologie di contratto:a) a contratto a tempo indeterminato;b) a contratto part-time a tempo indeter-minato;c) a contratto determinato, anche part-time, e ogni altra tipologia di rapporto dilavoro flessibile, secondo la disciplinalegislativa e contrattuale vigente, didurata pari o superiore a tre mesi conti-nuativi.Possono essere destinatari della presta-zione del Fondo anche i lavoratori iden-tificatinelle tipologie sopra evidenziate appar-tenenti ai seguenti settori affini:a) personale di Enti ed organizzazioniregionali;b) personale dipendente dalle case dicura private e personale dipendente dellestrutture ospedaliere gestite da Enti reli-giosi;c) personale dei servizi esternalizzatisecondo l’ordinamento vigente;d) personale dipendente di imprese delprivato e privato sociale eroganti servizisocio-sanitari assistenziali ed educativi.e) Personale di Enti ed organizzazioniinterregionali.Tutto è subordinato alla condizione chele competenti organizzazioni sindacalistipulino degli appositi accordi neirispettivi ambiti contrattuali per discipli-nare l’adesione da parte dei lavoratoriinteressati.L’obbligo contributivo a carico dei lavo-ratori e alle rispettive Amministrazionisorge in base all’adesione volontaria alFondo da parte del lavoratore. La man-

cata adesione al Fondo non porterà alcuntrattamento retributivo sostitutivo odalternativo. La contribuzione dovuta alFondo da parte dell’Amministrazionesarà pari all’1% degli elementi conside-rati utili ai fini del trattamento di finerapporto e simili.GLI ASSOCIATIE’ importante sottolineare la nuova figu-ra che verrà in essere all’atto della for-malizzazione dell’accordo per l’istitu-zione del “Fondo”; infatti, tutti gli ade-renti prenderanno la dizione di “ asso-ciato”.I destinatari in possesso dei requisiti dipartecipazione che abbiano sottoscrittola domanda di adesione volontariasaranno denominati “lavoratori associa-ti”.Anche gli Enti e le aziende dei Compartidelle Regioni e delle Autonomie Localie della Sanità, che avranno alle lorodipendenze lavoratori associati, sarannoAssociati al Fondo.L’adesione al Fondo avverrà per liberascelta individuale e secondo le modalitàpreviste dallo statuto.L’adesione deve comunque essere pre-ceduta dalla consegna al lavoratore diuna scheda informativa contenente leindicazioni previste dalla normativavigente in materia ed approvata dallaCommissione di vigilanza sui fondi pen-sione.In caso di sospensione del rapporto dilavoro senza diritto alla corresponsionedella retribuzione permanere la condi-zione di associato con la sospensionedelle contribuzioni al Fondo, con la pos-sibilità di modalità alternative: contribu-zione al fondo volontaria.Di converso i percettori di prestazionipensionistiche complementari a caricodel fondo verranno definiti “pensionati”.

*Il dott. Antonio Balzano è ConsulentePrevidenziale A.R.P.A.C.

di AAnnttoonniioo BBaallzzaannoo**

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Una breve vacanza a Parigi è stata perme la tanto attesa occasione per

recarmi a Compiègne a visitare la "Clai-rière de l'Armistice", la radura cioè doveè custodita una carrozza ristorante della"Compagnie Internationale des WagonsLits" gemella di quella nella quale furo-no firmati ben due armistizi tra Francia eGermania: un autentico sacrario metaogni anno di continuo pellegrinaggio daparte di migliaia di ex combattenti e dituristi. Un'ottantina di chilometri di autostrada,una deviazione ed ecco la foresta diCompiègne, una vera "selva oscura" ovei raggi del sole non riescono a filtrareattraverso le folte chiome degli alberi dialto fusto. Imbocchiamo un lungo vialeche sembra un tunnel nel verde, fian-cheggiato da una linea ferroviaria a sem-plice binario in esercizio, quindi unasvolta a sinistra ci immette in una radu-ra: è la "Clairière".Mi attende una grossa delusione: l'edifì-cio-museo nel quale è esposta la carroz-za è chiuso. Il custode, che sta spazzan-do le scalee poste agli ingressi, precisache quello è il giorno di chiusura setti-

manale. Cerco di intenerirlo facendoglipresente che sono venuto da Napoliappositamente per visitare la "Clairière"ma quello, integerrimo esecutore di ordi-ni, non si commuove. Faccio allora untentativo disperato: ricorro ad un argo-mento più venale, quello del...“sottoma-no”, fidando nel detto “tutto il mondo èpaese”. Ebbene, anche Compiègne è ....paese e della mia idea beneficia ancheuna comitiva di turisti belgi giunta subi-to dopo.

LA CARROZZA 2419 DLa storia della carrozza D 2419 ha inizionell'anno 1912 allorché, avendo avverti-to l'esigenza di rinnovare il proprioparco di vetture ristorante, la CompagniaInternationale des Wagons Lits(C.I.W.L.) commissiona alla"Compagnie Generale de Costruction" diSaint Denis una serie di ventidue vetturenumerate da 2403 a 2424. Le carrozze,elegantissime, rivestite in legno di teck,col tetto a lucernaio verniciato in bianco,riccamente arredate con tavoli di legnopregiato, poltrone di cuoio, soffittature etramezzi impreziositi da pannelli affre-

scati, bronzi e abatjours secondo i gustiraffinati della "belle époque", vengonorealizzate nel giro di un anno e mezzo.Intanto sull'Europa, ormai da tempo, sof-fiano venti di guerra. L'inizio del secoloera stato caratterizzato dal sorgere dinazionalismi aggressivi e bellicosi. LaGermania, potente tanto sul piano eco-nomico quanto su quello militare, pone-va la sua candidatura alla supremazia inEuropa e nel mondo, l'Austria e laRussia rivaleggiavano per imporre laloro egemonia ai popoli bancanici, laSerbia aspirava a riunire sotto di sé ipopoli slavi, Gran Bretagna e Italia, lequali cercavano di contrastare la penetra-zione della Russia e dell'Austria nelMediterraneo, aspiravano la prima amantenere il predominio sui mari, laseconda ad annettersi Trentino, VeneziaGiulia e territori dalmati, la Romaniarivendicava la Transilvania, la Greciatendeva anch'essa ad ingrandimenti terri-toriali, la Francia anelava all'Alsazia edalla Lorena: sono queste soltanto alcunedelle componenti della miscela esplosivache minacciava la pace.La scintilla che provoca l'esplosionescocca il 28 giugno 1914 a Sarajevo, inBosnia, dove viene assassinato l'arciducaFrancesco Ferdinando erede al tronoaustriaco. Per l'Austria è l'occasionebuona per dichiarare guerra alla Serbia il28 luglio, ossia un mese dopo l'attentato.Dal canto suo, il 1° agosto la Germaniadichiara guerra alla Russia e due giornidopo alla Francia. La reazione è a catenae l'Europa si ritrova ben presto divisa indue grandi blocchi contrapposti: da unaparte Germania, Austria, Bulgaria eTurchia, dall'altra Francia, GranBretagna, Belgio, Italia, Russia, Serbia,Polonia, Portogallo, Grecia e persinoGiappone. E’ la 1° guerra mondiale la“grande guerra”!Nel frattempo le ventidue carrozze sonoentrate in servizio: quella contrassegnata2419 D, uscita di fabbrica il 4 giugno1914 viene impiegata, in composizione

22441199 DD:: LLAA CCAARRRROOZZZZAADDEELLLL’’AARRMMIISSTTIIZZIIOO

UNA C.I.W.L. ENTRATA NELLA STORIA

di AAllffrreeddoo FFaallccoonnee

La carrozza salone degli aiutanti di campo del treno imperiale di Napoleone III del 1856 inse-rita nel treno che trasportò la delegazione tedesca a Compiègne: La antica vettura P.O., verni-ciata in rosso e nero e tappezzata in velluto verde è conservata, in perfetto stato, nel MuseoFerroviario di Mulhouse (da documentazione museale).

Parte Prima

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ai treni passeggeri, sulle linee ParisLeval e Paris - Saint Eriche; nel 1915 laritroviamo sulla Paris - Le Mans.Nell'autunno del 1917 la carrozza è rico-verata presso le Officine di Clichy: lerestrizioni imposte dalla guerra hannodeterminato la soppressione, fino anuovo ordine, di diversi treni per cui lecarrozze ristoranti eccedono le esigenze.La 2419 D si ritrova così ricoverata pres-so le suddette Officine per alcuni mesi ela Dirczione approfitta dell'occasioneper riverniciarne la cassa.Nell'inverno dello stesso anno la carroz-za è nuovamente in circolazione, stavol-ta sulla Paris - Evreux. Tutto sommato,finora, un'attività di routine la sua, allapari di un qualsiasi altro rotabile, ma nel-l'estate 1918 essa effettua per l'ultimavolta servizio per conto della C.I.W.L.sulla linea Paris - Tourville: la sua esi-stenza sta per cambiare radicalmente.

IL TRENO DEL MARESCIALLOFOCHII destino decide infatti che la carrozzavada a far parte del treno personale delMaresciallo Ferdinand Foch, comandan-te in capo delle Armate Alleate.Va ricordato, a questo punto, che la pre-senza a ridosso del fronte di treni riser-vati non è all'epoca una novità: a bordodei convogli, infatti, i comandanti incapo degli eserciti e gli ufficiali di StatoMaggiore possono seguire da vicino leoperazioni sul campo di battaglia spa-ziando lungo tutto il fronte e impartireimmediati ed opportuni ordini. Il treno diFoch si compone di tre carrozzeC.I.W.L., (la carrozza ristorante n. 2418D, la carrozza letti n. 1888 e la carrozzasalone n. 2443), e da due bagagliai adi-biti a magazzini per scorte e materialivari.Il 7 ottobre 1918, dunque, al Direttoredella C.I.W.L. perviene, da parte delMinistero della Guerra, la disposizionedi allestire ad ufficio una vettura risto-rante nuova a due sale: nella sala piùgrande, quella di 1° classe si lascerannosolo due tavoli da quattro posti, tutto ciòche resterà sarà eliminato e verrà siste-mato un ampio tavolo sul quale poterdispiegare mappe e carte geografiche;nella sala più piccola, quella di 2° classe,l'arredamento sarà limitato a due tavoli-scrittoio e ad alcune sedie; nella cucina,asportati dispense e fornelli verrannodisposti dei tavoli per le macchine datti-

loscriventi. Le installazioni telefonichesaranno a cura del personale del GrandQuartier General; la vettura dovrà essereilluminata elettricamente. I termini sonoperentori: i lavori devono essere condot-ti con estrema celerità per fornire alMaresciallo Foch, nel più breve tempopossibile il confortevole ambiente di cuiabbisogna.La scelta cade sulla carrozza 2419 D cheviene immediatamente inoltrata alleOfficine di Saint Denis per uscirne lasera del 28 ottobre completamente tra-sformata all'interno: l'anonima carrozzafa il suo ingresso nella storia!La destinazione viene tenuta segreta:non si vuole svelare dove abbia sede loStato Maggiore. Così, mentre nelleOfficine circola la voce che la destina-zione della carrozza è una imprecisatastazione della P.L.M., nottetempo essaparte alla volta di Villeneuve-SainGeorges per poi cambiare direzionecosicché il mattino seguente si ritrovanella stazione di Senlis, cittadina oveaveva sede il Quartiere Generale, per poiessere incorporata, quel giorno stesso,nel treno del Maresciallo Foch.Siamo intanto giunti al quarto anno dibelligeranza: la snervante guerra di posi-zione e la lunga permanenza dei soldatinelle trincee hanno logorato gli esercitiin campo; le perdite umane sono state

immani dall'una e dall'altra parte ma lasituazione generale tende ad evolvere infavore degli Alleati. La resa della Russiaè bilanciata da quelle della Turchia edella Bulgaria ma l'entrata in guerra nel-l'aprile del 1917 degli Stati Uniti (deter-minata ufficialmente dalla violazionedelle norme del diritto internazionale adopera della marina tedesca i cui sommer-gibili colano a picco nell'Atlantico anchei piroscafi battenti bandiere di Paesi neu-trali, ma in realtà dalla considerazioneche una vittoria della Germania, sot-traendo loro l'immenso mercato europeo,avrebbe bloccato lo sviluppo industrialee commerciale degli "States"), produceeffetti devastanti per gli eserciti imperia-li.Forze fresche, mezzi di ogni tipo, rifor-nimenti di viveri e materiali affluisconoalle forze armate alleate, per controGermania ed Austria, impegnate per annisu diversi fronti sono allo stremo ed ilmalumore e la rassegnazione comincia-no a serpeggiare tra le loro truppe.La Germania allora tenta una mossadisperata: attacca a fondo la Francia perdare una svolta decisiva al conflitto. Itedeschi arrivano a meno di 100 km daParigi ma la resistenza dei soldati fran-cesi ed inglesi è strenua, lo slancio delnemico si affievolisce e il MarescialloFoch passa a sua volta al contrattacco

Alle trattative per l'armistizio non furono ammessi né reporter né fotografi per cui molti arti-sti cercarono di immortalare lo storico avvenimento sulla tela. Uno di questi dipinti è ripro-dotto sulla cartolina postale che pubblichiamo; vi sono raffigurati, da sinistra: il GeneraleWeygand, il Maresciallo Foch, il Primo Lord dell'Ammiragliato Sir Wemyss, ilContrammiraglio Hope, l'Ufficiale-interprete Laperche, il Capitano-interprete von Helldorff,il Ministro Obendorff, il Ministro di stato Erzberger, il Capitano di vascello Venselow e ilGenerale-Maggior von Winterfeldt.

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costringendolo alla ritirata. L'Austria,dal canto suo, subisce pesanti sconfìttesul fronte italiano.

COMPIEGNEÈ così che il Governo tedesco, attraversoil Governo Svizzero fa pervenire alPresidente degli Stati Uniti ThomasWoodsow Wilson una nota nella qualegli si chiede di riunire tutte le parti inguerra per aprire delle trattative.Convinto che le questioni internazionalipotessero dirimersi pacificamente, asser-tore della pace malgrado fosse statospinto ad intervenire nella guerra,Wilson aveva elaborato i famosi "quat-tordici punti" che avrebbero dovutogarantire un'equa pace in Europa, puntiche la Germania fa sapere di accettare.Il Maresciallo Foch, però, pur non scar-tando a priori le proposte del Presidentedegli Stati Uniti, rivendica le prerogativedi Comandante in Capo degli esercitifrancese, inglese ed americano, si mettein contatto con il Presidente delConsiglio George Clemenceau e conquesti formula condizioni che tengonoconto dei progressi realizzati negli ultimigiorni dagli eserciti alleati. Il 4 novembre a Versailles, in una riunio-ne alla quale partecipano i plenipotenzia-ri di Francia, Gran Bretagna, Italia, StatiUniti, Giappone, Belgio, Serbia, Greciae Cecoslovacchia ed i vari Capi di StatoMaggiore, si da lettura del testo definiti-vo dell'armistizio che poi viene cablatoal Presidente Wilson. Il 5 novembreviene quindi organizzato il ricevimentodella delegazione tedesca, mentre l'alto

comando tedesco fornisce i nominatividei suoi componenti: sono quelli delMinistro di Stato Erzberger, delGenerale Maggiore von Winterfeldt, delMinistro plenipotenziario ConteOberndorff ed il Capitano di vascelloVanselow ai quali si aggiungono quellidel Capitano Gyer dello Stato Maggioree di quello del Capitano di cavallerìa vonHelldorf, interprete.Il Quartier Generale Alleato, comeinnanzi accennato, è a Senlis ma la citta-dinanza non è ben disposta verso i tede-schi dei quali ricorda odiosi soprusi e lafucilazione di alcuni ostaggi innocentiper cui il Maresciallo Foch ritiene oppor-tuno che lo storico avvenimento abbialuogo nell'isolamento e nel silenzio dellaforesta di Compiegne a bordo del suotreno personale.Là dove ora è la radura, la "clairiere",sono due binari, aventi origine nella vici-na stazione di Rethondes e posti l'uno difronte all'altro. Su di essi erano statipiazzati due cannoni di grosso calibromontati su affusti ferroviari i quali, pro-tetti dalla fitta vegetazione che li nascon-deva agli occhi dei piloti degli aereinemici, avevano battuto le linee tedeschedalla lunga distanza. È proprio su uno diquesti due binari, quello di sinistra, che ilMaresciallo fa attestare il suo convoglio:su quello di destra si arresterà il trenodella delegazione tedesca. I due trenidistanti fra loro un centinaio di metri,verranno collegati da una passerella fattacon tavole di legno.Intanto nella notte dell'8 novembre,verso le ore 3, i plenipotenziari tedeschi,

scortati fino alla stazione di Tergnier conun corteo di auto, vengono fatti salire suun treno che è lì ad attendere: la carrozzasalone a loro disposizione è l'antico salo-ne dell'imperatore Napoleone III tappez-zato di raso verde con sulle fiancate l'ini-ziale "N" sormontata da una corona reale.I vetri della vettura sono oscurati affin-chè i germanici, ai quali non è stata resanota la destinazione, non vedano i luoghiattraversati, una precauzione inutile per-ché la notte è fonda e piovosa.

L'ARMISTIZIOAlle 7 il treno dei tedeschi ferma nellaforesta di Compiègne accanto a quellofrancese.L'accoglienza è estremamente gelida.Foch fa sapere che li riceverà alle ore 9nel suo ufficio nella carrozza 2419 D. Idelegati sono quindi condotti a bordonella sala grande della vettura, Foch arri-va alle 9 e saluta militarmente: ilMinistro Erzberger presenta i componen-ti della delegazione, il Maresciallo fran-cese presenta i suoi ufficiali che sono ilPrimo Lord dell'Ammiragliato SirRosslyn Wemyss, il Contrammiraglioinglese Hope, il Capo di Stato MaggioreGenerale Weygand e l'interpreteLaperche. Foch allora ritira le credenzia-li dalle mani del Ministro tedesco e va adesaminarle nella sala piccola della ex car-rozza ristorante quindi rientra ed invita idelegati tedeschi a prender posto lungouno dei lati maggiori del grande tavolo;di fronte si siedono i rappresentanti allea-ti e ad uno dei lati minori i due segretari-interpreti. Alcune battute riportate nelle"Memorie del Maresciallo Foch" e nellibro del Generale Weygand rendonobene che aria tira sulla 2419 D."Qual è l'oggetto della vostra visita?"chiede... ignaro Ferdinand Foch."Veniamo per ricevere le proposte dellePotenze Alleate relative ad un armistizioin terra, in mare e in terra su tutto il fron-te e nelle Colonie" risponde, allibito,Erzberger."Io non ho proposte da fare!" ribatteFoch."Noi desideriamo conoscere le condizio-ne alle quali gli Alleati consentiranno unarmistizio" interviene Oberndorff."Frattanto il Presidente Wilson ... tentaErzberger ma Foch lo interrompe brusca-mente:"/o sono qui per rispondervi sechiedete l'armistizio. Voi chiede l'armi-stizio? Se lo chiedete io posso farvi cono-scere le condizioni alle quali sarà ottenu-

La sala bureau della carrozza 2419D in una foto scattata dopo l'armistizio. Le carte sul tavo-lo e la giacca appesa alla bagagliera sono ancora come le hanno lasciate le delegazioni.

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to".È questa l'atmosfera in cui si svolgono letrattative, Weygand legge le dure condi-zioni poste dagli Alleati che dovrannoessere accettate entro 72 ore, ossia per ilgiorno 11 alle ore 11, Occorre peròcomunicare le condizioni al Governotedesco e in considerazione delle diffi-coltà che incontrerebbe il corriere spe-ciale Erzeberger chiede una proroga di24 ore ma Foch non l'accorda. Lo stessochiede che le operazioni militari venganosospese per risparmiare vite umane ma ilMaresciallo rifiuta: i combattimenti con-tinueranno fin quando la Germania nonfirmerà l'armistizio e in attesa dellarisposta tedesca ordina telegraficamenteai comandanti dell'Armata di intensifica-re le azioni per conseguire ulteriori van-taggi approfittando dello scoramento delnemico.Il giorno 10, alle ore 19,20 due messaggicifrati annunciano che il Governo tede-sco accetta le condizioni imposte e che ilSottosegretario di Stato Erzberger è auto-rizzato a firmare l'Armistizio. Alle 21,infine, giunge un telegramma cifrato delMaresciallo Hindenburg e i delegati tede-schi chiedono il tempo necessario perdecifrarlo. Questo il suo contenuto: sisollecita la firma dell'armistizio per fer-mare i combattimenti ed evitare un'ulte-riore ormai inutile perdita di vite umane.La seduta ha inizio alle ore 2,05 dell'11novembre sempre nell'ex carrozza risto-rante 2419 D. Il Generale Weygand dalettura del testo definitivo delle condizio-ni dell'armistizio: esso durerà trentaseigiorni, la pace definitiva verrà poi firma-ta a Versailles. Seguono tre lunghe ore didiscussioni e, infine, alle ore 5,30 i pleni-potenziari tedeschi accettano di apporrele loro in calce al documento: ilMaresciallo Foch firma per primo quindialle ore 7 parte per Parigi con la conven-zione dell'armistizio da consegnare alPresidente del Consiglio Clemenceau. Il«cessate il fuoco» viene impartito a tuttii belligeranti alle ore 11. A Parigi, accol-to come un eroe da una gran folla Fochporge il testo dell'armistizio al Presidentedel Consiglio George Clemenceau ilquale, emozionato come non mai, invia«i/ saluto della Francia una e indivisibi-le ali 'Alsazia ed alla Lorena ritrovate»quindi viene ricevuto con tutti gli onoridal Presidente della RepubblicaRaymond Poincaré all'Eliseo.L'indomani, 12 novembre, tornato aSenlis, dal proprio Quartier Generale il

Maresciallo spedisce alle Armatel'Ordine del giorno n. 5961 così redatto:«Ufficiali, Sottufficiali e Soldati delleArmate Alleate, dopo aver risolutamentearrestato il nemico voi l'avete per mesi,con una fede ed un'energia instancabili,attaccato senza respiro. Voi avete vintola più grande battaglia della Storia, sal-vato la causa più sacra: la libertà delmondo. Siate fieri. Voi avete ornato levostre bandiere dì una gloria immortale.La posterità vi riserva la propria ricono-scenza».

La nostra carrozza viene ancora utilizza-ta, non più nella foresta ma nella stazio-

ne di Trèves; il 13 dicembre 1918, il 16gennaio e il 13 febbraio 1919, infatti, visi tengono a bordo, con la partecipazionedi tutti i delegati presenti 1'11 novembrea Compiègne, riunioni preliminari invista della firma del Trattato di Pace cheavrà luogo a Versailles il 23 giugno 1919.Inoltre essa viene ancora impiegata dalMaresciallo Foch il 3 e il 4 aprile dellostesso anno in occasione di un suo viag-gio a Spa. Cinque mesi dopo, nel mese disettembre, cessa finalmente la requisizio-ne, da parte dell'Armata, dell'ormaifamosa vettura. Non si esaurisce però quila storia della 2419 D, «la carrozza del-l'armistizio».

Compiègne, ore 7,30 del novembre 1918: Il Maresciallo Foch in partenza per Parigi, conla borsa contenente i documenti dell'armistizio firmato due ore prima, posa per una fotoricordo dinanzi alla carrozza 2419D. Si riconoscono, dall'alto in basso e da sinistra adestra: il Comandante Riedinger, l'interprete Laperche, il Generale Desticker, il CapitanoDe Mierry, il Contrammiraglio Hope, il Generale Weygand, l'Ammiraglio Wemyss, ilMaresciallo Foch e il Capitano di vascello Mariott (da cartolina postale).

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Bella soddisfazione il terzo posto per itennisti impegnati nel torneo intera-

ziendale “FITEL 2007”, visti i valori incampo ed il forfait di alcuni nostri giocato-ri tra i più rappresentativi, anche se i lorosostituti non li hanno fatti rimpiangere.Il tabellone prevedeva due gironi all’italia-na al termine dei quali le prime due classi-ficate di ogni girone si sfidavano per lesemifinali. La nostra squadra incontravaper prima la rappresentativa del tennisEuro e grazie alla bella vittoria della dott.Maria Giurbino, al suo debutto, riusciva adavere la meglio e conquistare i primiimportantissimi punti. Nel secondo incon-tro era la volta della SEPSA, rivale storica,e grazie alle belle prestazioni di SalvatoreDe Stefano e del sottoscritto nei singolari,e di Antonio Intermoia e MaurizioPalumbo nel doppio, l’incontro terminava3 a 0. A questo punto diventava importan-te per la qualificazione la gara con ilComune di Pozzuoli che comunque nonsenza qualche difficoltà, riuscivamo a vin-cere per 2-1. Lo scontro con la squadradella Polizia per il primato nel girone nonaveva storia vista la schiacciante superioritàdi quest’ultima che poi risulterà la vincitri-ce della manifestazione. La semifinale pre-vedeva la sfida “in famiglia” con i colleghidell’ASL Napoli 1 che meritatamente pre-valevano. Così ci restava la finale di conso-lazione per il terzo posto contro l’ARIN,finale che vedeva, tra l’altro, il ritorno insquadra del dott. Ennio Manzo che, sia per-ché fermo da molto tempo e sia per il valo-re dell’avversario, perdeva inesorabilmente.La nostra formazione però riusciva a vince-re gli altri incontri e così portava a casa unsuccesso insperato. Infine è doveroso unringraziamento al maestro del circolo “EuroTennis” Cosmo Godino per l’ottima orga-nizzazione, per la sua generosa disponibili-tà e splendida professionalità.

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BUON RISULTATO DELLA RAPPRESENTATIVA DEL CRALsportsportsportsportsportsportsportsportsportsportsportsportsportsportsportsportsportsportsport

La premiazione del 3° e 4° posto del torneo interaziendale "FITEL" (da sin): Adriano Scoppetta, EnnioManzo, Giovanni Palmentieri (ARIN), Maurizio Palumbo, Antonio Intermoia, Pasquale Speranza(ARIN) ed il Presidente del Tennis Euro Franco Godino (foto Ennio Manzo).

Maria Giurbino e Salvatore De Stefano gli altri due componenti la squadra del nostro CRAL.

SLITTA A SETTEMBRE IL TORNEO DI MINI CALCIO 2007ASPETTANDO LE ADESIONI DEI SOCI

Nell’ambito delle attività sportive il Cral, dopo lo stop dello scorso anno, ha intenzione di organizzare una serie di partite diminicalcio a carattere amatoriale. I soci interessati possono pertanto presentare in Segreteria, al più presto, un elenco compo-sto da un massimo di 12 giocatori tra cui è possibile inserire un portiere “esterno” ed e/o “ottomestrale” e/o dipendente di unaditta convenzionata con l’ASL. Si pregano i responsabili delle squadre di ritirare al più presto, presso la segreteria Cral, il modulo per l’iscrizione che dovràessere consegnato con i nomi dei partecipanti e con i rispettivi certificati per l’idoneetà all’attività sportiva (rilasciati dal medi-co curante) e una cauzione di 10 euro a persona.