occlusione in conservativa
TRANSCRIPT
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 1/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
76
P conservativa
UUn principio generale applicabile a tutta la
medicina aferma che “un attento esame
obiettivo deve precedere il trattamento”.
In odontoiatria, generalmente, ci si attiene a
questo precetto con una sola eccezione: nonsempre si esamina correttamente l’occlusione,
e ancor più raramente se ne registrano
accuratamente i dati prima dell’inizio di un
trattamento. La maggior parte degli odontoiatri
non viene addestrata a esaminare e registrare
l’occlusione preesistente prima di eseguire un
restauro, bensì, ed è diventata un’abitudine
consolidata, si esegue prima il restauro e, solo
successivamente, si controlla l’occlusione.
Se questa è la prassi, l’operatore dovrebbe
chiedersi qual è la “pietra di paragone” rispetto
alla quale conrontare la congruità del restauro
eseguito; ovviamente non potrà esserel’occlusione preesistente se questa non è stata
preventivamente esaminata.
Ogni giorno, gli operatori sono costretti
ad afrontare trattamenti che hanno efetti
sull’occlusione, quindi si trovano esposti a
dubbi e incertezze; che cos’è un’intererenza
occlusale? Che tipo di occlusione scegliere
per un trattamento conservativo o protesico?
Quali possono essere le conseguenze di una
malocclusione o di un precontatto? Quando
è necessario un trattamento occlusale e
come deve essere afrontato? Sull’argomentoocclusione, esistono tesi diferenti e, spesso,
contraddittorie; inoltre, semplici opinioni o
“sensazioni cliniche” sono presentate come
“dati di atto” o regole1.
A volte, ciò viene portato alle estreme
conseguenze da qualcuno che ritiene che
ogni disturbo sia imputabile a intererenze
occlusali.
La domanda ondamentale è allora: “Qual
è l’importanza dell’occlusione nella pratica
clinica?”
Le opinioni su questo argomento sono
diverse, ma sarebbe orse più importante cheogni dentista avesse una visione equilibrata
dell’occlusione piuttosto che ogni paziente
avesse un’occlusione equilibrata. Il atto che
lo studio dell’occlusione sia caratterizzato da
opposti estremismi rende di cile individuare
una losoa condivisibile e basata, per quanto
possibile, sull’“evidenza”.
Lo scopo di questo articolo vorrebbe esse
quello di valutare il ruolo dell’occlusione
nell’odontoiatria restaurativa, in maniera
ragionevole, e di consigliare linee guida
applicabili all’attività proessionale quotidGli autori intendono ornire alcune linee
guida e non regole. Inatti, dato che ogni
paziente è diverso dagli altri e ognuno di
reagisce in maniera diversa a stimoli ugua
ne consegue che è compito del singolo
operatore individuare il dettaglio del pian
trattamento ottimale per ogni paziente.
L’occlusione può essere denita, in manie
semplicistica, come il “contatto tra gli elem
dentali”, ma prima di descrivere questi con
è bene descriverne il contesto (gura 1).
Il sistema masticatorio è composto,
didatticamente, da tre parti:
} elementi dentali;
} parodonto;
} sistema articolare (ATM e muscoli).
Il sistema articolare è l’ambiente
biomeccanico, nel quale il dentista si trov
a operare e, quindi, non è di importanza
ineriore rispetto agli altri due elementi de
L’occlusione in odontoiatriarestaurativa
• Paolo Generali*
• Simona Tozzi**
• Pio Bertani***
* Professore a contratto di Odontoiatria ConservatCLSOPD, Facoltà di Medicina e Chirurgia, UniversitàModena e Reggio Emilia
** Libero Professionista, Torino
*** Professore a contratto di Odontoiatria ConservCLSOPD, Facoltà di Medicina e Chirurgia, UniversitàModena e Reggio Emilia
Summary Titolo inglese ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ???.
Aim of this paper is to provide simple guidelines about how to collect, analyze and reocclusal data of patients, before a restorative treatment. This diagnostic phase is ofteoverlooked, with risks of damages occurring to the interrelated organs of masticatorysystem. In most patients, the existing occlusal scheme is functional and well-tolerateif a tooth or teeth need to be restored, a “coonformative” approach would be adoptesuch a way that the occlusal contacts of the o ther teeth remain unaltered. On the othhand, there will be situations where it is not possible, or not wanted, to restore the teethe pre-existing occlusion, that will be changed with a “reorganized” approach.
z KEY WORDS: occlusal examination, occlusion, restorative dentistry
RiassuntoScopo del presente lavoro è quello di presentare semplici linee guida riguardantila raccolta, l’analisi e la registrazione dei dati occlusali di ogni paziente che debbaessere sottoposto a un trattamento restaurativo. Questa fase è spesso trascurata nellapratica clinica, con possibili implicazioni negative sull’esito del trattamento. Nellamaggior parte dei pazienti, lo schema occlusale esistente è funzionale, ben sopportatoe soddisfacente; cosicché, se uno o più elementi necessitano di restauri, saràopportuno non modificare l’occlusione esistente, adottando un approccio cosiddetto“conformativo”; in altri casi, non è possibile o conveniente mantenere l’occlusioneesistente, che andrà modificata con un approccio “riorganizzato”.
zPAROLE CHIAVE: esame occlusale, occlusione, odontoiatria restaurativa
076-099 Generali.indd 76076-099 Generali.indd 76
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 2/24
076-099 Generali.indd 77076-099 Generali.indd 77
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 3/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
78
P conservativa
sistema masticatorio, elementi dentali e
parodonto, solitamente identicati come i
cardini della nostra attività.Il sistema articolare è un vero e proprio
sistema, in quanto soddisa appieno la
denizione stessa del termine, ossia “pluralità
di elementi materiali coordinati tra loro in
modo da ormare un complesso organico”
(Zingarelli, 2002).
In questo sistema, è possibile immaginare
le ATM come cerniere e pattini, i muscoli
masticatori come motori e l’occlusione come
contatti.
Da un punto di vista meccanico, è chiaro
come gli elementi del sistema articolare siano
intimamente interconnessi e interdipendenti,dato che ogni variazione di una singola
parte si ripercuote in un efetto, non
necessariamente negativo, sulle altre due
(gura 2).
La stessa valutazione può essere efettuata a
livello del sistema masticatorio.
L’importanza dell ’occlusione risiede,
principalmente, nell’interconnessione tra
questi sistemi2.
Richiami anatomicie unzionali
Muscoli masticatoriLa mandibola si muove rispetto alla
mascella grazie a due variabili: i muscoli,
che sviluppano la orza, e il sistema nervoso
centrale, sotto il controllo del quale agiscono i
muscoli. L’insieme è denito controllo neuro-
muscolare.
Esistono poi due sistemi guida, determinati
dai tessuti duri: le ATM e le superci occlusali
dei denti.
I muscoli masticatori rappresentano i motori
del movimento durante la unzione e la
paraunzione.
Probabilmente a causa del atto che la
prima scienza medica u l’anatomia, siamo
abituati a identicare la unzione di unmuscolo solo attraverso l’analisi delle sue
inserzioni e del suo decorso; questo approccio
risulta pericolosamente semplicistico e ha
determinato l’etichettatura di alcuni muscoli
come muscoli di apertura e di chiusura,
mentre la realtà è molto più complessa.
Gli attuali mezzi tecnici, come
l’elettromiograa, hanno permesso di
comprendere meglio, ben oltre quanto
suggerito dall’osservazione anatomica, le
unzioni dei muscoli masticatori3.
Massetere
Il muscolo massetere origina dall’arco
zigomatico, si inserisce sulla supercie
laterale dell’angolo mandibolare, è costituito
da una parte superciale, una intermedia
e una proonda; elevatore e accessorio
nella protrusione, è attivo nel serramentoparaunzionale.
Temporale
Il muscolo temporale origina dalla ossa
temporale, sulla accia laterale del cranio,
e converge in un’inserzione tendinea che,
decorrendo al di sotto dell’arco zigomatic
si inserisce al processo coronoideo e al
bordo anteriore del ramo della mandibola
Le sue bre possiedono un orientamento
diversicato, quelle anteriori decorrono
verticalmente, mentre le posteriori
orizzontalmente e in avanti. Le bre antersollevano la mandibola durante il movime
di chiusura della bocca, mentre le bre
posteriori retraggono la mandibola. È il
muscolo più requentemente dolente ne
bruxisti.
Pterigoideo esterno
Il muscolo pterigoideo esterno è compo
da due parti, la superiore, più piccola,
origina dalla supercie inratemporale de
grande ala dello senoide e si inserisce
sulla porzione anteriore del disco intra-
articolare e della capsula; la porzione
ineriore origina dalla accia laterale del
processo pterigoideo e si inserisce appe
sotto la testa del condilo.
1 2
1. Il sistema masticatorio e le sue componenti.
2. Interazioni a livello masticatorio e articolare.
076-099 Generali.indd 78076-099 Generali.indd 78
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 4/24
076-099 Generali.indd 79076-099 Generali.indd 79
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 5/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
80
P conservativa
La parte superiore è attiva soprattutto
durante il serramento, per stabilizzare il
sistema condilo-disco, mentre la porzione
ineriore agisce durante l’apertura della
bocca, portando il condilo in avanti. Quando
i muscoli di entrambi i lati si contraggono
simultaneamente, la mandibola si protrude;
tuttavia, nella paraunzione, questo ciclo è
alterato e ciò può causare dolore, dislocazione
discale, click e locking.
Pterigoideo interno
Il muscolo pterigoideo interno è, anch’esso,
composto da due asci. Il più superciale
origina dalla tuberosità mascellare, mentre
il ascio proondo origina dalla supercie
mediale della lamina pterigoidea esternadal processo piramidale dell’osso palatino.
I capi, lungo il loro decorso, si ondono e si
inseriscono sulla zona ineriore e posteriore
del ramo della accia mediale del ramo della
mandibola; in buona sostanza rappresenta
la controparte mediale del massetere,
i due muscoli sembrano costituire una
poderosa ascia che sostiene l’angolo
della mandibola. La sua unzione è quella
di elevare la mandibola; inoltre, è attivo
durante la protrusione e la lateralità. Di
di cile palpazione, può divenire ipertonico
nei pazienti che paraunzionano in posizioni
estreme (per esempio cross-over).
Digastrico
Il muscolo digastrico è costituito da due
parti, anteriore e posteriore, connesse da
un tendine che passa attraverso un’ansa
brosa posta sopra all’osso ioide; il ventre
posteriore origina dal processo mastoideo
del temporale, mentre il ventre anteriore si
inserisce sulla accia interna della mandibola,
in una zona prossima alla sinsi (ossetta
digastrica). Quando l’osso ioide è bloccato,
esso contribuisce al movimento di apertura;
durante la deglutizione, l’osso ioide viene
sollevato dalla contrazione bilaterale
contemporanea del digastrico.
Miloioideo
Il muscolo miloioideo origina dalla linea
miloioidea della mandibola, per inserirsi sul
rae mediano, il quale, a sua volta, è inserito
sull’osso ioide; posteriormente presenta
un bordo libero, è un muscolo sottile che
divide la regione sub-linguale da quella
sottomandibolare. Solleva l’osso ioide e la
lingua durante la deglutizione.
Sopra e sotto ioidei
L’osso ioide è collegato alla mandibola dai
muscoli sopraioidei; i muscoli sopra e sotto
ioidei, stabilizzando l’osso ioide, consentono
ai muscoli sovraioidei di essere parte
integrante del movimento di abbassamento
mandibolare. La postura del capo èinuenzata dall’azione di questi muscoli, com’è
dimostrato dal atto che la testa si sposta
leggermente all’indietro durante il movimento
di apertura della bocca. Reciprocamente,
la postura del capo può potenzialmente
inuenzare la unzione di questi muscoli:
questo può spiegare l’associazione tra postura
del capo e mialgia dei muscoli del capo e del
collo. I muscoli cervicali sono responsabili
della postura del capo, ed ecco dunque
l’associazione tra patologia dell’ATM e sintomi
a livello del rachide.
Premesso ciò, sorge spontanea una domanda:
l’odontoiatra deve trattare l’occlusione al ne
di risolvere un quadro di dolore muscolare al
distretto capo-collo?
L’occlusione è certamente una parte del
sistema locomotore e posturale, ma è una
piccola parte e non c’è evidenza che la
patologia dell’ATM segua la via della singola
causa, singola diagnosi e singola terapia;
manca l’evidenza sul atto che l’occlusione sia
l’unica causa.
È quindi indicato, se non c’è relazione
causale, un atteggiamento prudente ed è
sconsigliabile un trattamento odontoiatrico
o una modica permanente della posizione
mandibolare per le patologie muscolo-
scheletriche.
Articolazione temporo-mandibolareCome già accennato in precedenza, esisto
due sistemi che orniscono le guide duran
movimenti mandibolari, classicati in siste
anteriore e sistema posteriore; nora abbi
analizzato il sistema anteriore ora passiam
sistema posteriore dell’articolazione temp
mandibolare.
L’ATM è costituita dalla testa del condilo, d
disco intra-articolare e dalla ossa glenoid
È possibile distinguere una cavità articola
superiore tra disco e osso temporale e un
cavità articolare ineriore, tra disco e cond
quest’ultima è il perno del movimento di
rotazione pura.
Quando la componente obliqua dellegamento temporo-mandibolare entra i
tensione, la rotazione si arresta, ha inizio i
movimento di traslazione e il disco inizia a
scivolare lungo l’eminenza.
Esaminiamo ora il movimento di lateralità
si svolge sul lato lavorante, allontanandos
da quello bilanciante; la testa del condilo
lato non lavorante si muove in avanti, vers
basso e mesialmente.
L’angolo del movimento verso il basso
sul piano sagittale è noto come angolo
condilare o di Fischer; l’angolo del
movimento mediale sul piano orizzontal
è noto invece come angolo di Bennet
(avviene sul lato bilanciante, ma il suo
efetto è sul lato lavorante).
Esiste, inoltre, un movimento del condilo
lato lavorante, descritto come spostamen
laterale immediato o movimento di Benn
Questo movimento è immediato, non
progressivo e laterale; è la conseguenza
meccanica del atto che i condili sono un
quindi l’efetto dei muscoli del lato bilanc
si riette anche sul lato lavorante.
La ragione per la quale gli odontoiatri dev
preoccuparsi dei movimenti mandibolari,
e di ciò che li inuenza e controlla, è che l
maggior parte dei trattamenti odontoiatr
coinvolgono le superci occlusali; ciò sign
076-099 Generali.indd 80076-099 Generali.indd 80
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 6/24
076-099 Generali.indd 81076-099 Generali.indd 81
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 7/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
82
P conservativa
che gli operatori, inevitabilmente, modicano
uno dei sistemi guida del movimento
mandibolare.
Quanto maggiore è l’inclinazione
dell’eminenza articolare, tanto più accentuate
saranno le cuspidi e più marcata sarà
l’inclinazione della guida incisiva. Quanto
minore sarà la distanza intercondilare, tanto
più accentuate saranno le cuspidi. Tanto
maggiore sarà la tale distanza, tanto più i
solchi di guida si sposteranno distalmente;
tanto più risulterà accentuato l’angolo
di Bennet, tanto più i solchi di uscita si
sposteranno mesialmente.
Di cilmente una modica dell’occlusione
induce modiche morologiche
dell’articolazione. La maggior parte dellemodiche adattative avviene a livello
dell’elemento dentale e delle sue strutture
di sostegno (questi adattamenti consistono
nell’usura dell’elemento, nella sua migrazione
o nella sua rattura).
Sistema nervosoLa mandibola è controllata non solo
attraverso meccanismi volontari, ma anche
da riessi. Il riesso di chiusura protegge la
mandibola e le strutture a essa associate
durante orti traumi sici, coinvolgenti anche
l’intero corpo.
Ciò può determinare danni agli elementi
dentali, soprattutto se i contatti occlusali non
sono diretti lungo l’asse del dente. Il riesso
di apertura interviene durante l’improvvisa
masticazione di un oggetto duro e per
proteggere lingua, guance e labbra durante la
masticazione.
I movimenti volontari e involontari sono
controllati dal sistema nervoso attraverso nervi
motori e sensitivi. Questi sistemi ricevono
segnali da recettori perierici e da specici
propriocettori, situati nei muscoli e nel
legamento parodontale.
È la presenza dei propriocettori parodontali
che rende unico il sistema articolare
mandibolare tra tutti i sistemi di locomozione.
Occlusione staticae dinamicaAvendo, inizialmente, denito l’occlusione
come il contatto tra gli elementi dentali, si
può ora ampliare il concetto suddividendo
l’occlusione in:
} statica, i contatti si vericano a mandibola
stabilmente chiusa (contatti occlusali statici);
} dinamica, i contatti si vericano quando
vi è movimento tra mascellare ineriore e
superiore (contatti occlusali dinamici).
Occlusione staticaQuando si registra l’occlusione statica è bene
valutare, in primo luogo, se l’occlusione
centrica (OC) coincide con la relazione
centrica (RC).Di conseguenza, è bene chiarire questi due
concetti.
L’occlusione centrica corrisponde alla massima
articolazione intercuspidale dei denti; è
l’occlusione che il paziente presenta, quasi
sempre, quando gli si chiede di chiudere le
arcate. È il morso più acile da registrare, è il
modo in cui articolano i modelli di studio;
soprattutto, è l’occlusione alla quale il paziente
è abituato. Sinonimi di OC sono, appunto,
massima intercuspidazione, morso di
convenienza o abituale.
La relazione centrica non è un’occlusione ed
è totalmente indipendente dai denti perché
è l’unica “centrica” che può essere riprodotta
in presenza o in assenza di elementi dentali; è
una relazione mandibolare, descrive inatti il
rapporto tra mandibola e mascella (relazione
concettuale).
In alcuni pazienti, RC e OC possono
coincidere.
Ogni tentativo di ormulare rigide denizioni
si scontra con la ondamentale di coltà di
individuare un metodo semplice e sicuro per
dimostrare che i criteri di posizionamento
reciproco dei mascellari sono stati raggiunti.
La relazione centrica viene descritta
in tre diversi modi2: anatomicamente,
concettualmente, geometricamente.
Anatomicamente
La relazione centrica viene descritta come
la posizione della mandibola rispetto alla
mascella che si verica quando, con il disc
posizione, la testa del condilo è giustappo
alla parte più alta del versante anteriore d
ossa glenoide, ossia nel punto più alto e
più anteriore della ossa. Ma questo punto
è dibattuto: alcuni preeriscono l’idea che
la relazione centrica si verichi nel punto
più alto e più centrale rispetto alla ossa,
mentre ormai più nessuno sostiene la bo
della posizione più alta e più retrusa. La
prima ipotesi è sostenuta dall’osservazion
anatomica; il tessuto osseo e le superci
articolari sono più spesse nella parte ante
della testa del condilo e nell’estremitàsuperiore dell’eminenza articolare. La
questione è puramente accademica e pri
signicato clinico, in considerazione del a
che non esiste un mezzo semplice e sicur
per determinare la posizione della testa d
condilo rispetto alla ossa.
Concettualmente
La relazione centrica può essere denita,
questo caso, come quella posizione della
mandibola rispetto alla mascella, con il di
articolare in posizione, che si verica quan
i muscoli che sostengono la mandibola so
al loro massimo rilassamento e al minimo
stiramento. Questa descrizione si sposa co
concetto di un’occlusione ideale, una rela
qualitativa tra una posizione mandibolare
altro elemento del sistema.
Geometricamente
La relazione centrica viene denita come
quella posizione della mandibola rispetto
mascella, con il disco articolare in posizion
che si verica quando la testa del condilo
in “asse cerniera terminale”. Per comprend
il signicato di questa denizione, convien
dapprima ragionare solo su un lato della
mandibola. Il movimento di apertura dell
mandibola si realizza, inizialmente, con un
076-099 Generali.indd 82076-099 Generali.indd 82
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 8/24
076-099 Generali.indd 83076-099 Generali.indd 83
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 9/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
84
P conservativa
rotazione pura del condilo e, successivamente,
con una sua traslazione in avanti e verso
il basso. Di conseguenza, il movimento
nale del movimento di chiusura sarà una
rotazione pura: in queste asi la mandibola
descrive un arco rispetto a un centro di
rotazione stazionario. Questo è il “punto
cerniera terminale” di un lato della mandibola
che, connesso con il medesimo punto
controlaterale, orma una linea immaginaria
denita, appunto, “asse cerniera terminale”.
Sebbene siano in corso, tuttora, discussioni
sull’esatta posizione della relazione centrica
e sul metodo migliore per individuarla, esiste
un vasto accordo sul atto che essa sia una
posizione riproducibile della mandibola
rispetto alla mascella, e che sia riproducibileindipendentemente dalla guida delle superci
occlusali. Inatti, i pazienti edentuli possiedono
una relazione centrica, riproducibile nel
tempo, anche cambiando operatore.
L’occlusione statica è caratterizzata, ancora,
dalla presenza o dall’assenza di “libertà in
centrica” o “centrica lunga”. In realtà, sarebbe
più corretto parlare di libertà in occlusione
centrica o di occlusione centrica lunga.
La libertà in centrica è presente quando la
mandibola è in grado di eseguire movimenti
protrusivi per un piccolo tratto sul piano
orizzontale e sagittale mantenendo il contattotra i denti. Viceversa, non vi è libertà in centrica
se i denti rontali o posteriori impediscono tale
scivolamento.
Due esempi eclatanti di assenza di libertà in
centrica sono le situazioni di II classe di Angle -
II divisione oppure situazioni in cui i restauri
protesici a carico del gruppo rontale hanno la
porzione palatale di spessore eccessivo.
In assenza di libertà in centrica, la mandibola
risulta bloccata contro la mascella dai contatti
occlusali.
La relazione centrica – nonostante sia
considerata, secondo i principi della libertà in
centrica, un punto iniziale dell’occlusione – è
altamente inuenzata da attori connessi al
sistema neuro-muscolare1.
Inne, altri aspetti da valutare durante la
registrazione di un’occlusione statica sono
(tabella 1):
} presenza di un sostegno posteriore;
}
classe di Angle;} entità di overbite e overjet;
} presenza di cross-bite.
Occlusione dinamicaDescrive il modo in cui gli elementi dentali
entrano in contatto tra loro mentre la
mandibola si muove rispetto alla mascella.
Il movimento è generato dall’attività
muscolare, ma i tragitti lungo i quali si
sviluppa sono generati non solo dai muscoli,
ma anche dai due sistemi guida: le ATM.
La guida posteriore è data dalle articolazioni
temporo-mandibolari.La testa del condilo, nel suo movimento in
avanti e in basso è guidata lungo un tragitto
determinato dal disco intra-articolare e
dalle superci articolari della ossa glenoide,
racchiuse dalla capsula articolare.
Se gli elementi dentali si toccano durante
un movimento laterale o protrusivo della
mandibola, ecco che questi denti guideranno
il movimento mandibolare. Questa è la guida
anteriore, ornita da qualsiasi dente che
tocchi durante i movimenti eccentrici della
mandibola; non ha importanza quanto sono
indietro nell’arcata questi denti, essi saranno
sempre più anteriori rispetto all’ATM. Nel
caso di un grave morso aperto, per esempio,
la guida anteriore potrà essere sui secondi
molari. Di conseguenza, anche se la guida
chiama anteriore, ciò non signica che de
essere sui denti anteriori.
È necessario are chiarezza su questi conc
I contatti occlusali dinamici si vericano
quando la mandibola, da un rapporto di
massima intercuspidazione, si sposta nelle
posizioni eccentriche di protrusione e
lateralità. Durante i movimenti di lateralità
intende per lato lavorante quello verso il q
si dirige il movimento, mentre il lato non
lavorante o bilanciante è quello dal quale
mandibola si allontana.
Gli schemi occlusali maggiormente difus
sono:
} disclusione;
}
unzione di gruppo monolaterale;} occlusione bilanciata bilaterale.
Disclusione
La disclusione o guida anteriore o occlusi
mutualmente protetta, è caratteristica de
pazienti giovani, in cui le superci mastica
non sono ancora abrase. In massima
intercuspidazione presenta contatti sui
denti posteriori e assenza di contatto tra g
anteriori; nei movimenti di lateralità, sul la
lavorante, risulta caratterizzata dal contatt
sui canini (guida canina, gura 3) oppure
contatto con altri denti anteriori omolate(unzione di gruppo anteriore), nessun
contatto sui posteriori, sul lato bilanciante
vi è alcun contatto dentale; in protrusione
non si rilevano contatti sui denti posterio
La guida canina può essere denita, quind
come un’occlusione dinamica che si svilu
a carico dei canini durante un movimento
laterale della mandibola; la protezione si
verica quando la guida canina è il solo
contatto occlusale dinamico in lateralità.
La unzione di gruppo anteriore si verica
quando i contatti sono condivisi tra i dive
denti anteriori del lato lavorante (no al p
premolare) durante l’escursione laterale, il
contatto più precoce e più orte deve ess
più anteriore (gura 4).
TABELLA 1 OCCLUSIONE: ASPETTI STATICI
076-099 Generali.indd 84076-099 Generali.indd 84
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 10/24
076-099 Generali.indd 85076-099 Generali.indd 85
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 11/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
86
P conservativa
Funzione di gruppo monolaterale
La unzione di gruppo monolaterale è
caratteristica dei pazienti anziani, nei quali le
superci masticanti degli elementi anteriorisi sono usurate. Chiamata anche occlusione
bilanciata unilaterale, è caratterizzata, in
massima intercuspidazione, da contatti sui
denti posteriori e anteriori; nei movimenti
di lateralità, sul lato lavorante, si vericano
contatti su tutti gli elementi dentali anteriori
e posteriori; sul lato bilanciante vi è assenza
di contatti. In protrusione vi è contatto tra
gli anteriori e disclusione tra i posteriori.
Per intererenza lavorante si intende un
contatto tra elementi dentali posteriori, che si
verica nei movimenti laterali, escludendo il
contatto tra gli elementi dentali più anteriori
(gura 5). Per intererenza non lavorante
si intende un contatto sul lato bilanciante
(ossia il lato opposto rispetto a quello verso il
quale avviene il movimento) che produce la
disclusione dei denti, impedendo il contatto
dal lato lavorante (gura 6).
Occlusione bilanciata bilaterale
L’occlusione bilanciata bilaterale è tipica
delle riabilitazioni protesiche totali e, talvolta,
è riscontrabile nei pazienti bruxisti, dove
l’abrasione delle superci è spiccata; è
caratterizzata, in massima intercuspidazione,
in lateralità (sia sul lato lavorante sia su quello
bilanciante) e in protrusione, dal contatto
simultaneo di tutti gli elementi dentali.
A questo punto è necessario chiedersi che
cosa sia l’intererenza occlusale4 (gure 7 e 8).
La guida posteriore della mandibola è
costituita dalle ATM. Quando la testa del
condilo compie il suo movimento di
traslazione lungo l’eminenza articolare dalato non lavorante, la mandibola è guidat
dall’articolazione del medesimo lato; se
due elementi dentali posteriori contattan
durante questa escursione, data la vicinan
all’articolazione, è possibile che questo
contatto inuenzi il movimento del cond
nell’articolazione.
Al contrario, se la guida anteriore è data n
da elementi dentali posteriori prossimi all’
ma da elementi rontali, che sono più lont
è meno verosimile che questa intererenz
verichi.
Se la guida anteriore si verica su element
dentali posteriori, dunque, pur essendo
ancora una guida anteriore, costituisce
un’intererenza posteriore, perché può
3 4
5 6
3. Guida canina.
4. Funzione di gruppo.
5. Interferenza lavorante.
6. Movimento di lateralità sinistra coninterferenze bilancianti.
076-099 Generali.indd 86076-099 Generali.indd 86
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 12/24
076-099 Generali.indd 87076-099 Generali.indd 87
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 13/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
88
P conservativa
inuenzare il sistema guida posteriore della
mandibola ovvero l’ATM.
Le intererenze posteriori sono considerate
un’imperezione rispetto alla dinamica idealedell’occlusione, intendendo come ideale
quella situazione nella quale ogni parte del
sistema non intererisce con le altre.
La guida anteriore ornita da elementi dentali
anteriori è potenzialmente migliore per la
semplice ragione che è più lontana dall’ATM.
L’occlusione è potenzialmente ideale se i denti
ingranano tra loro in una posizione nella quale
i muscoli siano nella condizione di minimo
stiramento e di massimo rilassamento, ovvero
che OC coincida con RC concettuale. In
questo modo, l’occlusione risulterà ideale
anche per un’altra componente del sistema: imuscoli masticatori.
È ondamentale, però, comprendere
che il termine “ideale” non coincide,
necessariamente, con il termine “corretto”.
Ragionare sull’occlusione in termini di
corretto/scorretto rivela un approccio
inappropriato, puramente meccanicistico.
I pazienti non sono macchine e la loro
occlusione può essere giudicata soltanto
rispetto agli efetti che produce, efetti
estremamente variabili da paziente a
paziente e, nello stesso paziente, in tempi
diversi.
Il nostro obiettivo deve essere quello di
eseguire terapie tali da evitare che una parte
del sistema entri in conitto con le altre.
Valutazione e registrazionedei dati occlusaliLa valutazione e la registrazione dei dati
occlusali risultano ondamentali nel denire
un termine di paragone grazie al quale
conrontare dati successivi. Questo risulta
ancora più importante nell’attuale contingenza,
caratterizzata dalla notevole litigiosità e dai
numerosi contenziosi legali e assicurativi.
La registrazione dei dati occlusali può essere
eseguita in due modi:
} con l’ausilio di modelli di studio montati
in articolatore in RC, e con la guida condilareregolata (non è praticabile, di routine, da tutti i
dentisti e su tutti i pazienti);
} annotando nella cartella clinica i dati
più signicativi, conrontati con i dati di
un’occlusione ideale.
È da tempo riconosciuto che la sindrome
algico-disunzionale dell’ATM è legata
soprattutto al “mancato adattamento del
singolo paziente, in un dato periodo, a
un’occlusione non ideale”, ciò non descrive
una relazione causale tra un’occlusione non
ideale e la sindrome algico-disunzionale
dell’ATM, poiché diversi pazienti presentano
diversa tolleranza rispetto all’occlusione, e uno
stesso paziente presenterà diferenti tolleranze
in periodi diversi.
Il problema sta nel atto che alcuni
pazienti, a un certo momento, reagiscono
negativamente a un’occlusione non ideal
ciò può portare a dolore e disunzione.Per questa categoria di pazienti, l’ottenim
di un’occlusione ideale diviene un mezzo,
l’altro non l’unico, per trattare la disunzio
ciò va ottenuto, inizialmente, con mezzi
temporanei e reversibili.
Una delle prime decisioni da prendere, ne
denire un piano di trattamento, è se si
intende mantenere la medesima occlusio
se la si mantiene, si parla di approccio
conormativo.
Alcuni piani di trattamento restaurativo, p
esempio le grandi riabilitazioni protesiche
o quelle che prevedono una terapiaortodontica, modicheranno l’occlusione
paziente, in questo caso si parlerà di appro
riorganizzato5.
È prudente progettare un’occlusione che
sia maggiormente vicina all’ideale e, di
conseguenza, potenzialmente meglio
tollerata dal sistema articolare del pazient
L’occlusione può essere giudicata più o
meno buona solo in relazione agli efetti
che produce sul paziente; come l’efetto
di una sostanza tossica dipende dalla sua
concentrazione, così un particolare conta
occlusale avrà un efetto che dipenderà
dalla requenza con il quale viene attivato
Ciò a capire anche quanto sia importante
problema del bruxismo in odontoiatria.
7 8
7 e 8. Frecce rosse: solchi di lavoro. Frecce blu:
solchi di non lavoro. A sinistra, le aree ove è più
probabile la presenza di interferenze lavoranti
(in rosso) e bilancianti (in blu).
076-099 Generali.indd 88076-099 Generali.indd 88
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 14/24
076-099 Generali.indd 89076-099 Generali.indd 89
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 15/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
90
P conservativa
Registrazione dell’occlusioneÈ essenziale ottenere una buona registrazione
dell’occlusione prima di iniziare qualsiasi
trattamento che abbia un’inuenza
sull’occlusione, ma anche se non si eseguirà
alcun trattamento, una visita ben condotta
dovrà includere la raccolta dei dati sul sistema
occlusale, come elemento chiave del sistema
articolare e anche per ragioni medico-legali.
Le registrazioni potranno essere bidimen-
sionali o tridimensionali.
Le registrazioni bidimensionali consistono nella
valutazione dei contatti statici e dinamici. Se lo
scopo è solo quello di capire se vi è un contatto
tra due elementi dentali, sarà su ciente
utilizzare uno strato di alluminio molto sottile
(cartine Shimstock) e se, interponendolo tra identi si sla, signica che i denti non articolano;
diversamente, se si strappa oppure si blocca,
vi sarà contatto. Se poi lo si vuole marcare è
su ciente utilizzare una carta da articolazione
molto sottile (25 μm).
È necessario utilizzare almeno due colori al
ne di diferenziare i contatti statici da quelli
dinamici e per conrontare l’occlusione prima
e dopo il trattamento.
Successivamente, è opportuno registrare
questi dati attraverso diagrammi o otograe;
oltre a questi metodi esiste in commercio un
sistema elettronico, T-scan, che, utilizzando unsensore e un sotware dedicato, consente di
visualizzare la orza relativa dei contatti tra gli
elementi dentali.
Determinare se l’occlusione è in armonia con
l’articolazione può sembrare una procedura
impossibile, invece la soluzione è molto
semplice. Primariamente, occorre efettuare
una valutazione completa del sistema
articolare, includendo muscoli e articolazioni
al ne di determinare la presenza di qualsiasi
disturbo articolare; se si rileva la presenza
di una patologia sarà necessario, anzitutto,
decidere se trattarla o meno prioritariamente.
È necessario esaminare accuratamente
l’occlusione preesistente, in quanto il passo
seguente è valutare se eseguire una terapia
che modichi tale occlusione o meno. Se non
la modica, si parla di approccio conormativo,
diversamente di approccio riorganizzativo, nel
quale è prudente prevedere un’occlusione che
sia la più prossima possibile all’ideale rispetto a
quella presente.
Entrambi questi approcci sono considerati
esempi di buona pratica occlusale; l’unica
cattiva pratica occlusale si verica quando
l’occlusione viene modicata in senso
opposto rispetto a un’occlusione ideale.
È bene ricordare che in odontoiatria, il
concetto di occlusione ideale serve a
ornire il termine di paragone con il quale
conrontare l’occlusione di ogni paziente;
questo non implica che il raggiungimento
di un occlusione ideale sia l’obiettivo deltrattamento di uno o di tutti i pazienti.
La prima valutazione da are è se RC e OC
coincidono.
Da quanto detto in precedenza, la relazione
centrica descrive la relazione tra i mascellari
e non ha nulla a che vedere con gli elementi
dentali; quando la testa del condilo ruota,
nella ase di rotazione pura, la mandibola si
trova in posizione di asse cerniera terminale e,
nel suo movimento, descrive un arco.
Se la mandibola non si trova in asse
cerniera terminale, non si vericherà una
rotazione pura, in quanto sarà presente unacomponente traslatoria, ed essa non descriverà
più un arco, in quanto la testa del condilo non
sarà stazionaria sul piano antero-posteriore.
Manipolazione del pazienteper reperire la RCLa sensazione che la mandibola stia
descrivendo un arco peretto durante la
manipolazione, dà, all’operatore esperto, la
convinzione del raggiungimento dell’asse
cerniera terminale; in realtà, la mandibola, q
sicuramente, non sta descrivendo un arco
peretto in quanto il condilo, diversamente
da un articolatore, non è una sera peretta
ossa glenoide non è una semisera e tra i d
è interposto il disco articolare. Esiste quind
test importante che è in grado di conerm
reperimento della RC (gura 9).
Questo test si basa sul atto che la RC è un
relazione tra i mascellari, non guidata da
elementi dentali o muscoli del paziente, msolo dalla manipolazione dell’operatore, il
quale porta la mandibola nel suo asse cer
terminale; il suo punto nale deve essere
costante e ripetibile.
Il punto nale di quest’arco si raggiunge
quando il primo dente contatta, denito
“contatto prematuro in relazione centr ica
Il atto che la RC sia costante e ripetibile in
ogni paziente, anche in tempi e con oper
diversi, la rende una posizione importante
Può vericarsi il caso in cui il punto termin
del movimento di rotazione pura della
mandibola in asse cerniera terminale (RC)non sia un contatto prematuro, ma bensì
il contatto di tutti i denti ossia la massima
intercuspidazione; in questo caso RC e OC
coincidono. Come normalmente accade,
OC non corrispondono e questa discrepa
può essere valutata osservando la direzio
di scivolamento della mandibola quando
si chiede al paziente di stringere i denti
partendo dal contatto prematuro in relazi
centrica.
TecnicaL’operatore è seduto posteriormente al
paziente, il quale è supino, all’altezza dei
gomiti dell’operatore con il capo leggerm
iper-esteso.
9
9. Manipolazione per la rilevazione della
relazione centrica.
076-099 Generali.indd 90076-099 Generali.indd 90
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 16/24
076-099 Generali.indd 91076-099 Generali.indd 91
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 17/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
92
P conservativa
Bisogna utilizzare entrambe le mani, i pollici
posizionati sulla sinsi mentoniera e le
dita sul bordo ineriore della mandibola e
non sotto la lingua; si chiede al paziente di
rilassare la mandibola e gli si apre la bocca.
Successivamente, si deve mobilizzare la
mandibola lentamente e dolcemente con
orza minima (solo la mandibola dovrebbe
muoversi), a ogni movimento ad arco occorre
aumentare leggermente il movimento verso
l’alto nché si raggiunge il primo contatto
dentale.
Si chiede al paziente di alzare un dito quando
percepisce il primo contatto dentale; si ripete
l’operazione almeno tre volte e si chiede al
paziente se il contatto è sempre il medesimo.
Con l’aiuto dell’assistente, si utilizza unacarta da articolazione per segnare il contatto
prematuro. Successivamente, partendo da tale
contatto, si anno stringere i denti al paziente
in modo da poter osservare la direzione di
scivolamento 6. Gli elementi in gioco nel
contatto deettente, e la sua direzione,
vengono registrati in cartella.
Libertà in centricaÈ poi necessario valutare se il paziente ha
libertà in centrica. Questa analisi consente
anche di valutare se è bloccato in occlusione
centrica, ossia se, quando il paziente chiudenormalmente, il contatto tra i suoi incisivi
ineriori e superiori impedisce o meno ai denti
posteriori di muoversi lievemente in avanti.
Ciò può essere valutato in tre modi:
}marcando i contatti occlusali e valutando
se i contatti anteriori sono più orti di quelli
posteriori (gura 10);
} acendo chiudere normalmente,
ma lentamente, la bocca al paziente e
chiedendogli poi quali denti toccano per
primi (gura 11);
} valutando la presenza di un remito
sugli incisivi superiori, appoggiandovi
sopra un’unghia mentre il paziente batte
ripetutamente i denti in OC (gura 12).
Quindi, la libertà in centrica altro non è che
l’assenza di contatto tra gli incisivi in posiz
di occlusione centrica, con la possibilità d
movimento in avanti.
Guida anterioreÈ gia stato chiarito che “guida anteriore” n
signica necessariamente guida sui “dent
anteriori”, ma che la mandibola è guidata
dalle ATM (guida posteriore) e dagli elem
dentali (guida anteriore); quindi, qualsiasi
dente tocchi durante le escursioni ornisc
una guida anteriore. È stato anche detto c
la pietra di paragone con la quale conron
l’occlusione del paziente è l’occlusione ide
e a nché un’occlusione si possa denire
ideale per le restanti componenti del siste
la guida deve essere sugli elementi rontaQuando la guida anteriore è sui denti
posteriori, si parla di intererenza posterio
quale può vericarsi sia dal lato lavorante
da quello bilanciante; se sono presenti de
intererenze, queste possono estendersi a
oltre la posizione di cross-over.
Se non ci sono intererenze posteriori, la g
anteriore sarà sui rontali.
La guida anteriore sarà una guida canina,
se i contatti tra superiori e ineriori, durant
le escursioni mandibolari, avvengono tra
canini e, al massimo, si estendono agli inc
centrali; sarà diversamente una unzione dgruppo se i contatti avvengono a carico d
canini, primi e secondi premolari.
Il dente più anteriore del gruppo deve or
il contatto più orte, in caso contrario si
parlerà di intererenza lavorante. I dati otte
possono essere registrati in orma cartace
(gura 13) oppure con immagini otogra
Inoltre vengono registrate, come già dett
precedenza, classe di Angle, overbite e ov
e la presenza di eventuali cross-bite.
Registrazione tridimensionaledell’occlusioneLa registrazione tridimensionale
dell’occlusione è sinonimo di realizzazione
di modelli di studio che presentano il
bu
bl
bm
10. Valutazione libertà in centrica mediante
shimstock.
11. Valutazione della libertà in centricaattraverso l’evidenziazione dei contatti
occlusali.
12. Valutazione del fremito sugli incisivi
superiori, per rilevare l’esistenza di libertà in
centrica.
076-099 Generali.indd 92076-099 Generali.indd 92
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 18/24
076-099 Generali.indd 93076-099 Generali.indd 93
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 19/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
94
P conservativa
vantaggio di costituire una copia permanente
dell’occlusione dei pazienti; essendo copie,
però, possono introdurre alcuni errori7.
Anzitutto, impronte e modelli devono essereprecisi e devono essere correlati tra loro in
maniera accurata, in occlusione sia statica sia
dinamica; è necessario, quindi, utilizzare archi
acciali e articolatori, materiali da impronta e
di registrazione occlusale e materiali per lo
sviluppo dei modelli di elevata qualità.
L’efettiva precisione dei modelli di studio
va vericata rispetto al paziente, in una
seconda visita, o rispetto a una registrazione
bidimensionale dell’occlusione, che deve
essere realizzata con un sistema semplice e
a dabile, il quale avrà il vantaggio di essere
indipendente da un materiale da registrazioneocclusale che può introdurre degli errori.
Una volta raccolti e registrati i dati occlusali,sarà necessario decidere quale approccio
è più opportuno seguire8. La grande
maggioranza dei restauri viene realizzata
secondo un approccio conormativo, denito
come l’esecuzione di restauri in armonia
con le relazioni intermascellari preesistenti.
In pratica, l’occlusione del nuovo restauro è
studiata in maniera tale da lasciare inalterati
i contatti occlusali degli altri denti. Questo
approccio è quello utilizzato con maggiore
requenza perché è il più sicuro.
L’approccio conormativo deve essere
utilizzato ogni qualvolta sia possibile e puòessere eseguito:
} quando l’occlusione è ideale;
} quando l’occlusione non è ideale, ma
possiamo evitare di modicarla.
Un esempio di quando è impossibile nonalterare l’occlusione precedente si verica
quando è necessario restaurare un dente
quale è presente un contatto deettente,
porta dalla RC alla OC oppure se il dente è
sede di un’intererenza posteriore9.
Sebbene il principio di non modicare
l’occlusione esistente sia il cardine di ques
approccio, ciò a rierimento ai contatti tra
gli elementi dentali che non necessitano
di restauro; non signica però che il nuov
restauro debba obbligatoriamente riprod
l’occlusione preesistente.
Tecnica per l’esecuzionedi restauri diretti o indiretticon approccio conformativoÈ necessario anzitutto visualizzare
mentalmente la preparazione della cavit
il restauro, occorre decidere se è possibil
evitare i contatti e i tragitti occlusali,
diversamente, se andranno coinvolti e
quindi ricostruiti, non necessariamente
andranno duplicati, ma potranno essere
migliorati, modicandoli da contatti su p
inclinati a contatti cuspide-ossa o cuspid
cresta-marginale, oppure sarà possibile
aggiungere un contatto occlusale se il
restauro da sostituire era in inra-occlusio
(gura 14).
bn bo
13. Registrazione bidimensionale.
14. Restauro posteriore eseguito nel rispetto
dell’anatomia occlusale.
TABELLA 2 ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ??? ???
076-099 Generali.indd 94076-099 Generali.indd 94
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 20/24
076-099 Generali.indd 95076-099 Generali.indd 95
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 21/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
96
P conservativa
In molti casi, è utile predisporre dispositivi
in grado di agevolare la progettazione,
l’esecuzione e il controllo del restauro. Un
esempio può essere preparare direttamentemodellini dell’antagonista, o cerature dalle
quali ricavare mascherine guida in silicone;
in questo modo si ha la possibilità di capire
meglio quale possa essere lo spazio a
disposizione (gure 15 e 16).
Nell’odontoiatria conservativa indiretta vi è
la necessità di traserire i risultati dell’esame
occlusale all’odontotecnico, che deve
conservare accuratamente i dati durante
tutti i vari passaggi di laboratorio; il clinico
deve contemporaneamente assicurare il
mantenimento dell’occlusione durante le asi
di attesa, con un restauro provvisorio.La trasmissione dei dati avviene attraverso
un’impronta e una registrazione occlusale.
Esistono numerosi materiali per la registrazione
occlusale, ciascuno dei quali presenta vantaggi
e svantaggi; il loro utilizzo non è garanzia di
successo nel traserimento delle inormazioni
e, in realtà, vi è sempre un errore di procedura
che esita in una registrazione non accurata,
dato che nessun materiale può garantire il
successo con certezza assoluta. L’obiettivo è
registrare solo la corretta posizione spaziale
esistente tra l’elemento dentale preparato
e l’antagonista, gli altri elementi devono
contattare esattamente come prima.
Le imperezioni dei modelli nel registrare i
dettagli anatomici dei denti e delle mucose
è origine della maggioranza dei problemi;inatti, le impronte producono spesso modelli
non su cientemente accurati.
L’incompleta riproduzione di un solco occlusale
o di uno spazio interdentale esita in una
signicativa diferenza tra l’occlusione reale del
paziente e quella registrata dai modelli.
Anche se i modelli sono precisi e consentono
al materiale da registrazione di adattarsi ai
modelli esattamente nello stesso modo in cui
si adattava ai denti, permane il problema che
sui modelli le mucose risultano incomprimibili,
diversamente da quanto accade nel cavo
orale. Di conseguenza, se il materiale daregistrazione si appoggia alle mucose ne
risulterà un errore; i modelli, dunque, saranno
più distanti dal vero e ne risulterà un restauro
in sovraocclusione.
Da ciò derivano tre importanti raccoman-
dazioni:
} il materiale da registrazione occlusale deve
essere interposto solo tra i denti preparati e
i loro antagonisti, non devono rilevare tutta
l’arcata;
} il materiale da registrazione occlusale deve
essere tale da non entrare in contatto con le
mucose del modello;
} prima di iniziare a usare i modelli per
costruire la parte occlusale della ricostruzione,
l’occlusione deve essere ricontrollata con
un secondo dato e, se necessario, i mode
devono essere modicati. Una seconda
registrazione non signica una seconda
seduta, può essere su ciente eseguire unregistrazione in materiale diferente, oppu
conrontare i modelli con una registrazion
bidimensionale.
ProgettazioneLa diferenza tra restauri diretti e indiretti
risiede nel atto che nel secondo caso è
necessario prevedere uno spazio adeguat
per la straticazione del materiale utilizzat
in laboratorio; ciò a volte implica la
necessità di ritoccare la supercie occlusa
dell’antagonista. Con materiali d’uso diret
questa circostanza si verica ben più di raAncora una volta, la corretta registrazione
dell’occlusione di partenza consente di
prevedere questo inconveniente e di
provvedere a tale operazione già nella sed
di preparazione, o di avvisare il paziente c
tale operazione verrà eseguita nella sedut
prova o di cementazione.
Ritocco dei modelliQuesta operazione non dovrebbe essere
necessaria, se non ci ossero errori, ma si
sa che gli errori avvengono e si sommano
nelle procedure; spesso, quindi, è necessa
vericata la mancata corrispondenza dei
modelli, scolpire i modelli stessi per arli
combaciare perettamente.
bp bq
15. Mascherina in silicone che guida
nell’esecuzione dei res tauri.
16. I restauri eseguiti.
076-099 Generali.indd 96076-099 Generali.indd 96
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 22/24
076-099 Generali.indd 97076-099 Generali.indd 97
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 23/24
ildentistamoderno
ottobre 2007
98
P conservativa
Esecuzione del restauroNei restauri indiretti occorre eseguire
un’adeguata ricostruzione provvisoria,
ma questo passaggio ofre il vantaggio
di una maggiore possibilità di controllo
dell’occlusione, potendo controllarla
preventivamente in articolatore. Nei restauri
diretti, la preventiva visualizzazione mentale
del restauro da eseguire acilita il compito.
ControlloL’occlusione preesistente sugli altri elementi
dentali deve risultare immodicata, mentre
sul dente restaurato può eventualmente
essere migliorata, per esempio sostituendo
un contatto inclinato, o aggiungendo un
contatto in un elemento che prima si trovavain inraocclusione. Nel caso di restauri indiretti,
il controllo deve essere eseguito prima e dopo
la cementazione.
Cenni sull’approccioriorganizzatoIl termine approccio riorganizzato evoca l’idea
di estese riabilitazioni protesiche con corone e
ponti, eventualmente con una modica della
dimensione verticale; questo non sempre è
vero, a volte casi estesi devono essere trattati
con approccio conormativo, mentre casi
cosiddetti “piccoli” devono essere afrontaticon approccio riorganizzato (gura 17).
Esistono casi in cui è necessario modicare
l’occlusione esistente per poter eseguire
una terapia corretta; per esempio, quando
la mesioinclinazione di un ottavo ineriore
determina un contatto prematuro, tale da
impedire il contatto degli altri elementi.
In questo caso, attraverso il molaggio del
precontatto, si può recuperare l’ingranaggio
stabile tra gli elementi dentali e si può
procedere alla riabilitazione dell’arcata10.
Comunque, l’approccio riorganizzato si adotta
nei casi nei quali l’approccio conormativo
non è possibile, a causa per esempio dellaperdita dei dati occlusali, come può avvenire
a causa della preparazione di tutti gli elementi
di un’arcata senza aver provveduto alla
registrazione preventiva dei dati occlusali;
oppure, quando è necessario aumentare
la dimensione verticale, o alterare, per
necessità estetiche, le determinati anteriori
di un’occlusione. In questi casi, il rischio è
quello di incorrere nelle complicanze che
conseguono all’adozione di un’occlusione non
tollerata dal paziente, quali disturbi articolari,
trauma occlusale con migrazione e mobilità,
rattura dei denti o dei restauri, eccessivausura dentale, ipersensibilità. L’occlusione
riorganizzata dovrà dunque essere ideale per
il paziente, a livello dentale, ornendo contatti
multipli e simultanei, non deettenti, in linea
con l’asse lungo del dente, guide regolari,
coincidenza di occlusione centrica e relazione
centrica, libertà in centrica, senza intererenze
occlusali. L’esame occlusale spesso dovrà
avvalersi anche dell’uso preventivo di
bite-plane allo scopo di deprogrammare
muscolatura prima della manipolazione, eregistrazione tridimensionale accurata sar
imperativa. Nel caso di necessità di aume
della dimensione verticale, un dispositivo
occlusale da interporre tra le arcate conse
di capire se l’aumento programmato è
tollerabile, prima di intervenire in maniera
irreversibile. La progettazione del restauro
dovrà avvenire tramite una ceratura
diagnostica, che ornirà la guida per i resta
temporanei. Solo quando questi ultimi si
dimostreranno soddisacenti sia per il paz
sia per il clinico, sarà opportuno proceder
restauri denitivi, riproducendo la situazioocclusale così ottenuta11.
Corrispondenza
dott. Paolo Generali
Unità Operativa Complessa
di Odontoiatria e Chirurgia Maxillo-Facciale
Policlinico di Modena
via del Pozzo 71 - 41100 Modena
br
17. Restauri eseguiti con approccio
riorganizzato.
1. Christensen GJ. Abnormal occlusal
conditions: a forgotten part of dentistry. J Am
Dent Assoc 1995;126:1667-8.
2. Davies S, Gray RMJ. What is occlusion? Br
Dent J 2001;191:235-245.
3. Davies S, Gray RMJ. The examination and
recording of the occlusion: why and how? Br
Dent J 2001;191:291-302.
4. Clark JR, Evans RD. Functional occlusion: I. A
review. J Orthod. 2001; 28: 76-81.
5. Davies S. Conformative, re-organized or
unorganized? Dent Update. 2004; 3: 334-345.
6. Murray MC, Smith PW, Watts DC, Wilson
NFH. Occlusal registration: Science or Art? Int
Dent J 1999; 49: 41-46.
7. Clark JR, Hutchinson I, Sandy JR. Functional
occlusion: II. The role of articulators in
orthodontics. J Orthod. 2001; 28:173-177.
8. Foster LV. Clinical aspects of occlusion: 1.
Occlusal terminology and the conformative
approach. Dent Update. 1992;19:345-348.
9. Foster LV. Clinical aspects of occlusion: 2. The
reorganized approach. Dent Update. 1992;
19: 375-379.
10. Christensen GJ. The major part of den
you may be neglecting. J Am Dent Assoc
136: 497-499.
11. Malament KA. Prosthodontics: achie
quality esthetic dentistry and integrated
comprehensive care. J Am Dent Assoc. 2
131: 1742-9.
bibliografa
076-099 Generali.indd 98076-099 Generali.indd 98
5/11/2018 Occlusione in Conservativa - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/occlusione-in-conservativa 24/24
076-099 Generali.indd 99076-099 Generali.indd 99