nuovo microsoft powerpoint presentation (3)

7/18/2019 Nuovo Microsoft PowerPoint Presentation (3)

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Le origini di Roma• La civiltà dell’Italia preromana

• La civiltà etrusca

• Le origini di Roma tra mito e storia

• La Roma dei sette re: le istituzioni politiche e sociali

• La famiglia e la religione a Roma



Le civiltà dell’Italia preromana.

Fino a poco tempo fa la storia dell’Italia si identicava conquella romana, poich le uniche fonti dei popoli precedenti

erano Romane, ed esse sminuivano questi popoli peresaltare Roma. !uccessivamente si " scoperto che alcuni

popoli preromani avevano un alto livello di sviluppo grazie ai

contatti con altre popolazioni. In Italia c’erano tanti popolicon di#erente cultura, lingua e tradizione: $truschi, !ardi,%elti, !anniti, Liguri, &eneti ecc' con la comparsa di Roma

tutti questi popoli furono assimilati.



(li stanziamenti dell’età dellapietra

I primi a)itatori neolitici della nostrapenisola furono coloro che, nel corso

dell’ottavo millennio a.%., pro)a)ilmenteprovenendo dalle coste del Li)ano e dalla!iria,si stanziarono in *uglia. +el sestomillennio a.%. l’agricoltura era l’attività

ormai prevalente nella zona dove esistevano

già dei villaggi. +ella prima metà del terzomillennio nell’Italia eridionale si veric-un altro passaggio fondamentale nella storiadell’uomo ,determinato dall’apprendimento

delle tecniche per lavorare e fondere ilmetallo. al ottavo secolo a.%. l’Italia fuinteressata da un importante movimento

coloniale greco, in *uglia i (reci collocarono

le loro )asi fra /tranto e %apo !anta ariadi Leuca.



La civiltà etrusca(li etruschi si stanziarono nella parte oggi

corrispondente alla 0oscana nel II millennio a.%.origine incerta: secondo alcuni sono venuti dallaLidia tra il 123341333 a.%. ma secondo altri non

sono immigrati ma sono popolazioni antichissimedi razza indigena. Fino a qualche tempo fa gli

storici erano orientati verso la prima ipotesi, oggiinvece verso la seconda. /rganizzazione politico4economica: erano organizzati in città stato come

le polis greche, erano identità politiche autonome.

In età arcaica erano governate da un re5 lucumone6, egli aveva il potere giudiziario ecomandava l7esercito. +el &I a.%. venne sostituito

da magistrati e la monarchia divenne unarepu))lica aristocratica in cui il potere risiedeva

nelle mani del !enato. I magistrati 5 zilhat emaru6 avevano funzioni religiose e politiche.



L’espansione etrusca in Italiaalla 0oscana gli $truschi iniziarono ad

estendere il loro dominio sia verso nord sia verso sud. Fondarono citta in diverse zone

della *ianura *adana , giungendo sino in%ampania , dove per- si incontrano con i(reci. (razie alle loro potenti 8otte gli

etruschi per un certo periodo dominarono il

ar 0irreno, riuscendo ad occupare lafascia orientale della %orsica, dove nel 293a.%. sconssero i (reci in una grande)attaglia navale. agli inizi del quinto

secolo inizi- il loro declino, la loro 8otta fudistrutta e iniziarono a essere minacciati da

altre popolazioni.



%ultura, religione e societàdegli $truschi.

Le caratteristiche della cultura etrusca sono )ennote grazie all’importanza data al culto dei mortiche ci permette di conoscere molti elementi. Le

iscrizioni hanno permesso di acquisire informazionisul popolo: ci fanno capire il sistema onomasticoetrusco che era caratterizzato dalla presenza del

matronimico accanto al patronimico5cio" del nomedella madre a anco a quello del padre6. Le donne

etrusche erano socialmente autorevoli, colte e nondi rado economicamente su#icienti. L’in8usso dellareligione etrusca su quella romana fu notevole, glietruschi trasmisero a Roma la divinazione del volo

degli uccelli e l’osservazione del fegato deglianimali sacricati per vedere il futuro.



Le fonti storiche sulle originiRoma

• *er gli storici " molto di#icile ricostruire la storia dei primi secoli di Roma, p

documenti disponi)ili sono molto limitati.• Le opere pi antiche che ci sono giunte si devono a ionigi di ;licarnasso,

Livio: tutti storiche, come si " già accennato, vissero circa otto secoli dopo laleggendaria di Roma.

• /vviamente questi autori composero le loro opere consultando gli scritti di leprecedenti. +oi non conosciamo il contenuto di questi lavori, ma sappiamo chun7epoca decisamente successiva al <2= a.%.

•Il pi antico storico di Roma, infatti, fu >uinto Fa)io *ittore, un senatore chesecolo a.%., cio" circa cinque secoli dopo la presunta nascita di Roma.

• ;nche i ritrovamenti archeologici non consentono di fare chiarezza sulle fasidella storia romana. L7area in cui sorse la città, infatti, vide nel corso dei secinnumerevoli interventi di distruzione e ricostruzione. %os? sono rimaste pocmonumenti e degli edici pi antichi.



/rigini di Roma, prima

leggenda.• !econdo la prima leggenda, l’eroe $nea, scampato c

alcuni compagni alla distruzione di 0roia si rifugi- nLazio@ dopo aver sottomesso le popolazioni locali, spLavinia, glia del Re Latino e fond- la città di Lavini

lontano dalla costa, che fu la pi antica capitale del



Enea fugge mentre Troia brucia, Federico Baro

12AB C (alleria Dorghese C Roma



/rigini di Roma, seconda

leggenda.• La seconda versione narrava

che il glio di $nea, Iulo, siera sta)ilito sui monti ;l)anidove aveva fondato ;l)a

Longa, che per un certoperiodo fu e#ettivamentecapitale della regione.



La fondazione e leggenda diRoma tra mito e storia, terza

leggenda..

!econdo la terza leggenda il dio arte sedusse Rea!ilvia, una vestale, glia del re di ;l)a Longa.>uando Rea !ilvia mise al mondo due gemelli,

Romolo e Remo, il principe ;mulio@ che aspirava altrono, la fece seppellire viva e fece s? che i neonati

venissero a))andonati in una cesta sulle acque del0evere. $ssi per- riuscirono a sopravvivere, furono

allattati da una lupa e poi allevati da un pastore.ivenuti adulti uccisero ;mulio e fondarono unanuova città. Romolo fu proclamato re e delimit- i

conni della nuova città che fu chiamata Roma@ maRemo, per invidia, volle scavalcare il solco e perci-

fu ucciso dal fratello.



La guerra con i !a)ini

• !empre secondo la leggenda, per popolare la nuova di Roma furono chiamate )ande di fuoriusciti da tuttregione e per consentire agli a)itanti di avere una fafurono rapite le donne sa)ine che erano state invitat

)anchetto assieme alle loro famiglie. !econdo alcunfonti, per questo motivo scoppi- una guerra con i !aLa leggenda racconta che fu una giovane romana, 0a far penetrare i !a)ini nella città e quando i Romanresero conto del tradimento, condannarono a morte0arpea facendola precipitare da un’alta rupe.



Le origini storiche di Roma

;ttorno al 1333 a.%. nel territorio del Lazioa)itavano gruppi sparsi di pastori ed agricoltoriche successivamente, a scopo di difesa, siinsediarono sui colli presso l’isola 0i)erina,accanto al ume 0evere che costituiva una stradanaviga)ile lunga pi di 933 chilometri sulla quale

veniva trasportato il sale. Il primo colle occupatofu il *alatino. *oi dal &III secolo a.%. questoinsediamento si fuse con quelli dei colli vicini, noa costruire una lega detta E!ettimonzio. aquesto nucleo si svilupp- una città popolata dagente latina, sa)ina e in seguito anche etrusca.



L’organizzazione politica d

Roma• Roma viene fondata nel <2= a.%. da Romolo. urante i primi

la sopravvivenza della popolazione era legata all’agricolturapastorizia e gli scam)i avvenivano mediante il )aratto. !empdurante i primi secoli Roma fu una città4!tato monarchicagovernata da un capo unico detto reG. $gli aveva due compi

fondamentali: comandare le truppe in guerra e rappresentacittà davanti agli d"i. In quanto investito a vita del potere, ilaveva un’autorità molto ampia, di cui gli ultimi re di origineetrusca a)usarono al punto da determinare la ne della mone l’instaurazione della repu))lica.



I sette re di Roma

• +on sappiamo con esattezza quantifurono i re che durante l’etàmonarchica 5<2=423A a.%.6governarono la città, ma la tradizionene ricorda sette: quattro di origine

latino4sa)ina 5Romolo, +uma *ompilio,0ullo /stilio, ;nco arzio6 e tre diorigine etrusca 50arquinio *risco,!ervio 0ullio e 0arquinio il !uper)o6.



Romolo

• 5<2= a.%6. Il primo leggendario re della fondazione diRoma. +ella religione romana sarà adorato come il dio>uirino. %on la gura diRomolo la leggenda identica il periodo arcaico dellacittà, " quindi pro)a)ile che Romolo non sia un singolopersonaggio )ens? rappresenti i tratti e le caratteristiche

dei primi capi della comunità di pastori romani. Romolofu il fondatore delle prime istituzioni politiche, militari egiuridiche, introdusse il matrimonio monogamico e pun?l’adulterio. Fond- anche la proprietà privata delle terre.Romolo scompare misteriosamente durante untemporale per ascendere al cielo.



+uma *ompilio

• 5H<=4H9 a.%.6. J secondo re di Roma e il primo resa)ino. +uma *ompilio organizza e riforma lareligione romana con la nascita delle primeistituzioni. Knisce religione e potere nelle manidel re. $gli riforma il calendario, sostituendo

quello di Romolo e dividendo l’anno lunare in 1mesi e =22 giorni: questo calendario regolavaanche le numerose feste pu))liche, scandendo la

vita religiosa, sociale, militare e giuridica dellacittà. !otto il suo regno i romani occupano lafortezza etrusca situata sul colle (ianicolo sullasponda opposta del 0evere.



0ullo /stilio

• 5H914H1< a.%.6. J il terzo re di Roma eil secondo re sa)ino. *ossiede grandia)ilità di condottiero. !otto il suoregno i romani conoscono un periodo

di espansionismo militare. 0ullo /stilio vince la guerra contro gli al)ani 5/razicontro %uriazi6 e conquista ;l)alonga.



;nco arzio

• 5H1H42<A a.%.6. J il quarto re di Roma e ilterzo ed ultimo re sa)ino.

;nco arzio avre))e promossoimportanti opere pu))liche, come le primemura della città e il primo ponte sul 0evere,

costruito in legno e corda, inoltre duranteil suo regno i romani conquistano unos)occo commerciale sul mare grazie allaconquista di /stia.



0arquinio *risco

• 52<B42=2 a.%.6. J il quinto re di Roma e il primo re diorigine etrusca. +el suo regno Roma si trasforma inun luogo di incontro tra la cultura etrusca e quellalatina. La presenza di un re etrusco a capo di Roma "il ri8esso della fase storica della massima in8uenzaetrusca nella valle del 0evere e nel )asso Lazio.

0arquinio *risco introduce diverse riforme politico4amministrative e realizza molte opere pu))liche, trale quali la %loaca assima, il %irco assimo e il0empio di (iove %apitolino. ;pre le porte del !enatoanche ai cittadini non appartenenti alla classe no)ilee amplia il numero dei senatori da 133 a 33.



!ervio 0ullio

• 52<B42=2 a.%.6. J il sesto re di Roma e ilsecondo re di origine etrusca. !ervio 0ulliofece costruire nuove mura 5mura serviane6. Jricordato per le riforme sociali e le conquistemilitari. !otto il suo regno la città espande iconni meridionali sulle regioni latine. !ervio0ullio introduce i comizi centuriati: una nuovaassem)lea popolare alla quale i cittadini nonpartecipavano pi solamente per diritto dinascita, ma per ragioni di censo, cio" su )asieconomiche. $gli inoltre amplia il numero deisenatori romani a =33.



0arquinio il !uper)o

• 52=94213 a.%.6. J l7ultimo re di Roma eil terzo re di origine etrusca. Il suoregno segna la ne della monarchiaromana e, pro)a)ilmente, anche lacacciata degli etruschi dal governodella città. &iene ricordato come un

despota e un tiranno crudele chearrec- crudeli so#erenze ai cittadiniromani. !econdo la tradizione vienecacciato dagli stessi romani. !econdouna ipotesi storica ", invece, il reetrusco di %hiusi, *orsenna, a cacciarlodal trono romano.



Le assem)lee

• ;nche a Roma il popolo si riunivain assem)lee cheoriginariamente erano due: il!enato e i comizi curiati. Il

!enato era l’assem)lea ristrettaalla quale partecipavanosolamente i capi delle gentes efamiliae, mentre i comizi curiatiriunivano solo i gentiles 5imem)ri della gente6.



Il !enato

• Il !enato era inizialmente composto da 133 senatorinumero pass- poi a 33 e inne, sempre in etàmonarchica, a =33. il !enato era regolarmente consudal re per questioni di politica interna ed esterna@ er

inoltre chiamato per esprimere il proprio parere sullleggi proposte dal sovrano e sulle decisioni prese dacomizi curiati. Inoltre, in caso di morte del re, no amomento in cui non veniva eletto un successore il po

veniva esercitato dal !enato.



I comizi curiati

• I comizi curiati riunivano la popolazione raggruppatEcurie, 13 per ciascuna delle tre tri). Le curie avediverse funzioni. La prima era quella di contri)uire aformare l’esercito: ogni curia doveva fornire 13 cava

un’unità di 133 fanti detta Ecenturia. La seconda fuera quella di eleggere i dieci senatori. ;lle curie speanche il potere di dichiarare guerra e inne, chi volefare testamento doveva farlo davanti alle curie.



Le gentes Le familia

• Le gentes erano insiemi dipersone li)ere,appartenenti a famiglieche ritenevano di

discendere da uno stessoantenato e che portavanoun nome comune dettoEgentilizio.

• Le familiae erano gruppi minori formati sia dasia da schiavi accomunati dalla sottomissione a u



I patrizi

• La vita cittadina era caratterizzatadalla contrapposizione tra la classedei patrizi e dei ple)ei. I patrizi eranopersone li)ere che godevano dei pienidiritti di cittadinanza e potevano

diventare magistrati e senatori,partecipare ai comizi, ottenerecariche sacerdotali e prendere parteai culti cittadini. >uesto privilegio eradato dal fatto che i patrizi eranono)ili proprietari terrieri.



I ple)ei

• I ple)ei erano coloro che, nonpossedendo terre proprie, eranocostretti a coltivare quelle altrui,a pascolare greggi di altri o asvolgere attività di tipo artigianale

o commerciale. *er tutta l’epocamonarchica i ple)ei furonosostanzialmente esclusi dalla vitapu))lica della città. ;i ple)ei,inoltre, era proi)ito sposare unappartenente alla classe patrizia.



(li schiavi

• ; Roma c’era chi nasceva schiavo, chi nascevali)ero e diventava schiavo, e chi, al contrario,nasceva schiavo e diventava li)ero.

+ascevano schiavi tutti coloro cheerano nati da madre schiava. Invece chinasceva li)ero poteva diventare schiavo perragioni diverse: la prima era la prigionia diguerra, un’altra causa era la prigionia perde)iti. &i erano poi quelli che da schiavidiventavano li)eri. Il padrone poteva rendereli)ero il suo schiavo per gratitudine o a#etto,oppure lo schiavo, lavorando, aveva ottenutoil denaro su#iciente per comprarsi la li)ertà oun terzo lo riscattava pagandone il prezzo.



La famiglia romana

• La famiglia romana eracostituita da un gruppo dipersone sottomesse al paterfamilias@ sottomessi perEnatura erano i discendenti

naturali 5gli, nipoti6 mentresottomessi per Edirittoerano le mogli, i gli adottivie gli schiavi. Il potere suigli era un potere assolutochiamato patria potestas.



Il sistema onomastico roman

• Il cittadino romano era in genere designato con tre nomi, aise ne poteva aggiungere un quarto. Il praenomen veniva imal )am)ino nove giorni dopo la sua nascita e confermato verquindici anni ossia quando faceva il suo ingresso nella vitapu))lica. Il nomen serviva ad indicare la gens di appartene

mentre il cognomen indicava la familia di appartenenza. ; tre nomi si poteva aggiungere un altro cognomen, che di fatun soprannome che indicava una caratteristica dell’individesempio per riassumere pu- essere: *u)lio 5praenomen6 %o5nomen della gens6 !cipione 5cognomen indicante la familia ;fricano 5soprannome che fa riferimento alle sue imprese )e



Le donne romane senza nom

• Le donne, nel periodo pi antico, non avevano tre nosolo due: quello che indicava la gens e quello che indla familia di appartenenza. >uindi le donne non venimai indicate con un nome personale. *er individuaredonne che appartenevano ad uno stesso gruppo accagentilizio si aggiungeva *rima, !econda, 0erza' oppse erano due, aggiore e inore. Le uniche donne cerano chiamate con un soprannome erano quelle dacostumi facili.

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