numero speciale ottobre 2009
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Convegno PizzoTRANSCRIPT
wwwwww..ffattinuovi.attinuovi.c omc omSPECIALE Ottobre 2009 - Anno I BIMESTRALE Distribuzione Gratuita
Periodico d’informazione scientifica, attualità, politica, arte e cultura Reg. Trib. ME n. 2/09 - 11/05/2009
fnwww.fattinuovi.com
Sabato 10 Ottobre 2009, nei locali dell’Hotel San Leonardo di Vibo Valentia, un Corso di Aggiornamento con esperti del settore per analizzare i molteplici aspetti del fenomeno
Riflettori accesi sul dolore croniconelle patologie più diffuse e frequenti Migliorare il benessere fisico e psichico dei pazienti e, al contempo, portare
avanti un grado di informazione scientifica adeguato, supportato dall’attività
di ricerca. Che è alla base del progresso, delle tecniche terapeutiche e diagnosti-
che e, più in generale, alla base di tutto il sapere medico e scientifico. Con questi
obiettivi, nel 2001, nasce a Messina l’Istituto Medico Scientifico di Medicina
Generale Specialistica DELTA. Finalità che, un anno più tardi, si sono volute
perseguire
anche oltre
lo Stretto,
con la se-
conda sede
che ha visto
la luce a
Pizzo. Con
la ferma in-
tenzione di
sostenere i
med e s im i
scopi della
s t r u t t u r a
precedente:
assicurare
un servizio
nell’ambito della sanità ma, soprattutto, pro-
muovere la ricerca scientifica e, nello stesso tempo, l’informazione e l’educazione
sanitaria degli utenti.
Obiettivi che l’Istituto “DELTA” ha portato avanti con forza negli anni. E che
adesso, grazie all’ampliamento dei locali inaugurati il prossimo 10 Ottobre, in
occasione del Corso di Aggiorna-
mento “Il dolore nelle patologie
più frequenti. Classificazione e
trattamento”, lo saranno ancor di
più. Nell’assoluta convinzione
dell’importanza della ricerca e
della cultura. Perché Sapere
Scientifico e Medicina devono
procedere di pari passo, al fine di
assicurare il più alto livello pos-
sibile di coerenza tra prestazione
diagnostiche e terapeutiche da un
lato ed attività didattico-scienti-
fica dall’altro. L’Istituto, dunque,
come momento di sanità qualificata. Ma anche come
strumento per diffondere la cultura sul territorio.
Inizialmente, a Pizzo vengono utilizzati piccoli locali nel centro storico ed esat-
tamente in via delle Grazie. Nel 2006, questi ambienti vengono trasformati da am-
bulatorio medico a Sanitaria ad indirizzo erboristico-ortopedico, mentre l’attività
più strettamente medica viene trasferita in nuovi ampi locali nella zona nuova
della cittadina. Intanto, l’attività culturale si concretizza in numerosi convegni
scientifici. Da ricordare l’importante
Convegno sugli aspetti etici del trapianto
di organi e sulle cellule staminali ed il
Corso di Aggiornamento su “Infiamma-
zione ed intolleranze”.
Quest’anno, l’acquisizione di nuovi locali
ha consentito una profonda ristruttura-
zione degli stessi e l’apertura di ulteriori
servizi. E’ stata così attivata una sezione
di fisioterapia dotata di apparecchiature
modernissime, un laser terapeutico par-
ticolarmente adatto al trattamento di pa-
tologie articolari nonché moderne
apparecchiature per tensionoforesi.
L’ambulatorio, ricco di prestigiose figure
professionali che esercitano attività cli-
nica ambulatoriale, si è dotato di un mo-
derno ecografo con ecocolordoppler, che si
affianca all’apparecchio doppler transcranico, in uso già da alcuni anni. Gli spe-
cialisti si possono avvalere di un moderno sistema per la valutazione della Mine-
ralometria Ossea Computerizzata, che utilizza un’apparecchiatura che si serve
di ultrasuoni e non di raggi X (quindi, non invasivo).
Apparecchiature ampiamente utilizzate dalla specialista in Reumatologia, la
dott.ssa Morgante, ma altrettanto utili all’ortopedico, il dott. Savica, ed al dott.
Repici, ginecologo, specialista nelle patologie della menopausa.
La Diagnostica vascolare è approfonditamente trattata, invece, dagli specialisti
in Neurologia ed in Neurochirurgia, i dott.ri Staropoli e Pecora e dal prof.
Gambardella, che possono servirsi di moderne apparecchiature elettrofisiologi-
che, elettromiografo ed elettroencefalografo.
Tra i tanti scopi dell’Istituto, vi è, inoltre, quello della Medicina Estetica, affidata
alla dott.ssa D’Amico, che può contare sulla qualificata collaborazione dei dott.ri
Cannavò e Biviano.
Il trattamento delle patologie allergiche e delle intolleranze alimentari si avvale,
poi, della competenza del dott. Feminò, mentre lo specialista urologo dello studio
è il dott. Bruschetta.
L’Istituto si avvale, altresì, delle prestazioni di un ottimo specialista oculista, il
dott. Faro.
Nei locali è allocata, infine, una seconda sede della Sa-
nitaria che, per essere di ausilio alle attività dell’Isti-
tuto, sarà specializzata principalmente in presidi
ortopedici, senza però trascurare i prodotti di Medicina
naturale, erboristica ed omeopatica.
Giuseppe Gambardella
sanitaria deltaCURARSI CON LA FITOTERAPIA
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a cura di Marianna BaroneSebastiano Bruschetta
PROSTATITECRONICA
PAG. 3
Inaugurazione della nuova sede dell’Istituto DELTA di Pizzo, promotore dell’Evento Scientifico
LA PALESTRA DELL’ISTITUTO
DENSITOMETRO M.O.C.
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fn 2www.fattinuovi.com
Sul ritorno all’utilizzo del prodotto naturale, la
responsabile della Sanitaria e dell’Erboristeria
dell’Istituto “Delta” di Pizzo, Alessandra Ce-
lano, non ha alcun dubbio. In tempi recenti, la
corsa all’acquisto di erbe officinali per curare i
propri malanni è aumentata sempre più. “Tal-
volta – afferma la sig.ra Celano - le persone si
curano con il prodotto fitoterapico senza nep-
pure saperlo. Pensiamo, ad esempio, a tutti quei
casi in cui si prende la camomilla per calmarsi
e dormire meglio, l’ortica per purificarsi, l’al-
loro per alleviare il mal di stomaco”.
Oggi, si ricorre alla fitoterapia sia come metodo
integrativo da affiancare a quello tradizionale,
che come metodo di cura più dolce. “E’ essen-
ziale, però, conoscere i prodotti naturali ed uti-
lizzarli con il giusto dosaggio – spiega la sig.ra
Celano – ed è, altresì, importante interrompere
la cura di tanto in tanto per permettere all’or-
ganismo di riposarsi e di reagire”. Ma la validità
delle erbe officinali non si discute. “Certamente,
si tratta per lo più di un utilizzo del prodotto na-
turale finalizzato alla prevenzione – precisa la
sig.ra Celano – ed è, in ogni caso, una cura più
lunga. Pur tuttavia, non per questo meno effi-
cace e valida. Si pensi alle numerose persone
che, allergiche ai farmaci tradizionali, adope-
rano costantemente i prodotti erboristici. Che,
va ricordato, non sono solamente prodotti fito-
terapici, intesi come cura dell’organismo, ma
anche prodotti naturali per la cosmesi e l’igiene
quotidiana”.
A breve, un’altra Sanitaria, specificatamente
orientata all’Erboristeria ed all’Ortopedia, sarà
aperta all’interno dei nuovi locali dell’Istituto
“Delta” di Pizzo.
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”
a cura di Marianna Barone
curarsi con la fitoterapia
attualita’ ed istruzioni per l’usoSono in aumento i consumatori dei prodotti naturali. Consigli per usarli al meglio
Dott. Manno, chi si rivolge al fisioterapista?
“Chiunque abbia avuto problemi di salute e ne-
cessiti di una concreta attività di recupero. Ad
esempio dal bambino/adolescente con problemi
posturali legati al-
l’età evolutiva, al-
l’adulto con
problemi osteoarti-
colari legati all’età
avanzata. E’ lì che
entra in gioco la fi-
sioterapia aiutando
il paziente non solo
a migliorare ed a ri-
solvere il disturbo
che lo affligge mirando alla risoluzione del do-
lore, ma anche a ridurre i tempi di guarigione
laddove vi è un bisogno di salute immediato do-
vuto all’attività lavorativa e/o all’attività spor-
tiva”.
Quante tipologie di fisioterapia esistono?
“Esiste una fisioterapia strumentale ed una
prettamente manuale. Nel primo caso vengono
utilizzati degli ausili elettronici. Questi ausili di
ultima generazione erogano energia (laser, ul-
trasuoni, corrente elettrica di stimolazione e/o
antalgica) utile a risolvere innumerevoli pato-
logie laddove l’intervento manuale del fisiote-
rapista non ottiene risultati soddisfacenti.
Il trattamento riabilitativo o Fisioterapia ma-
nuale consiste invece in un intervento globale
e mirato alle esigenze del paziente. Diagnosi e
valutazione assumono un aspetto di notevole
importanza per impostare il trattamento riabi-
litativo. Si utilizza quindi, la tecnica più ido-
nea per risolvere la patologia di cui il paziente
è affetto. E, in questo ambito, non possiamo non
parlare di alcune tecniche di riabilitazione
come ad esempio la ginnastica posturale, il lin-
fodrenaggio manuale secondo “Vodder” e la
tecnica “Kabat”.
Di che si tratta?
“Il compito della
ginnastica postu-
rale è il ripristino
dei corretti gesti
motori, in statica e
in deambulazione,
ottenuto attraverso
la riprogramma-
zione del sistema
tonico posturale in ambito fisiologico, tramite
un intervento ed un programma multidiscipli-
nare. Tale tecnica viene utilizzata soprattutto
per la cura dei disturbi posturali e delle loro
conseguenze in campo ortopedico, traumatico
e reumatologico.
Il linfodrenaggio manuale, invece, è un parti-
colare massaggio che permette di ripristinare
o accelerare la circolazione della linfa per
mezzo di particolari manovre: ed è esattamente
in questo che risiede il segreto del linfodrenag-
gio manuale ideato negli anni ’30 dai coniugi
Emil ed Estrid Vodder.
Infine, la tecnica “Kabat” consiste in facilita-
zioni neuro cinetiche progressive ed è partico-
larmente adatta per il recupero del corretto
gesto motorio e della forza muscolare. Una tec-
nica finalizzata a collegare il gesto motorio
con gli stimoli celebrali. E’, pertanto, appro-
priata soprattutto per i pazienti neurologici”.
viaggio nel mondo della fisioterapiaREDAZIONALE
Il Corso di Aggiornamento sul Dolore, è stato organizzato
il 10 Ottobre, dall’Istituto “Delta”, nella splendida e sug-
gestiva cornice dell’Hotel San Leonardo di Vibo Valentia.
All’interno della struttura, il dott.
Tommaso Pugliese pratica la
“terapia del dolore” che consiste
in una semplice applicazione lo-
cale di un antinfiammatorio sul
Ganglio Sfenopalatino attra-
verso la via nasale.
Si tratta di una nuova tecnica an-
talgica americana per la cura di
diversi disturbi, tra i quali le ce-
falee, le emicranie, le cefalee a grappolo, le ernie del disco,
le sciatalgie, le riniti allergiche e le nevralgie del trigemino.
Le estremità di quattro flessibili applicatori nasali vengono
ricoperte con piccoli pezzi di cotone e bagnate con una so-
luzione antinfiammatoria.
Gli applicatori vengono poggiati sul Ganglio tramite il naso
e lasciati in posizione circa per trenta minuti. Da questa po-
sizione, il medicinale si diffonde e viene assorbito dal Gan-
glio nello spazio di circa 5 minuti con una tecnica non
invasiva, indolore, sicura, senza alcuna puntura o iniezione.
Non esistono effetti collaterali alla terapia che deve avere
una durata di almeno 15 giorni e dev’essere adattata ad ogni
singolo paziente, al suo tipo di malattia ed alla sua risposta
organica. Le remissioni del dolore durano anche parecchi
anni e, in seguito, è possibile anche ripetere la terapia.
M. B.
Per approfondire una delle discipline più in voga negli ultimi anni
Faccia a faccia con il dott. Francesco Manno, fisioterapista dell’Istituto “Delta” di Pizzo
S.S. 18 Km 434 - Loc. Longobardi
89900 Vibo Valentia (VV) - CalabriaTel.: +39.0963.577317www.sanleonardoresort.cominfo@sanleonardoresort.com
fn 3www.fattinuovi.com
La prostatite cronica negli uomini: sindrome da dolore pelvicoimpatto sulla qualità della vita e sulla sfera psicologica
E' di assoluta importanza sfatare subito una delle piùgrosse leggende propagate dalla comunità urologica in-ternazionale fino a pochi anni fa, e cioè che la prostatitecronica non sia una patologia di primaria importanza, siaper quanto concerne la diffusione sia per quanto riguardal'impatto che essa determina sulla qualità di vita dei pa-zienti. Infatti la realtà che lentamente sta venendo allaluce dimostra che la prostatite è una patologia molto
comune e con sintomi fortemente invalidanti. Un accurato studio epidemiologico non solo dà indica-zioni statistiche sulla diffusione della malattia, ma puòinoltre fornire un importante strumento per la compren-sione delle cause della patologia. Fattori ambientali, comportamentali o genetici indivi-duati durante tali studi possono dare indicazioni su po-tenziali rischi ed aiutare la messa a punto di terapie
efficaci. Purtroppo negli anni passati la mancanza di un idoneostrumento di classificazione delle sindromi prostatiche elo scarso interesse rivolto verso questa patologia nonconsentiva uno studio scientifico sulla sua reale diffu-sione. Tuttavia Thomas Stamey già negli anni '70 metteva inluce che più del 25% degli uomini manifestava duranteil corso della propria vita sintomi riconducibili ad unaprostatite. La prostatite oggi risulta la più frequente patologia
urologica diagnosticata negli uomini al di sotto dei 50anni e la terza patologia negli uomini al di sopra dei 50anni. La scarsità di dati sulla prevalenza (percentuale dipersone affette da prostatite in un dato momento) e l'in-cidenza (percentuale della manifestazione di nuovi casi)delle sindromi prostatiche rende difficile stabilire se i datiamericani possano essere generalizzati alle altre areegeografiche. Alcuni dati sono basati su diagnosi effettuate da medicidi base e da urologi senza un appropriato criterio di clas-sificazione, e soltanto pochi studi effettuati negli ultimianni hanno utilizzato il Chronic Pelvic Pain Symptom
Index messo a punto dal National Institute of Health
(NIH-CPPSI), stabilendo con cura e precisione che isoggetti analizzati rientrassero nei parametri stabiliti peri malati di sindromi prostatiche. Nonostante i diversi criteri adottati nella scelta del cam-pione e del metodo di valutazione, la prevalenza dellaprostatite cronica è tutt'altro che trascurabile. La presenza di sintomi simili in patologie come la ci-
stite interstiziale
o l'ipertrofia
prostatica beni-
gna può in alcuni
casi provocare
dei sensibili er-
rori nella quanti-
ficazione dei casi
di prostatite. Per poter stabilirecon maggiore cer-tezza la reale dif-fusione della malattia sarà opportuno che l'interacomunità urologica si doti di un unico criterio di clas-sificazione in modo da poter comparare i dati ottenutidai ricercatori sulle diverse popolazioni. Risulta comunque evidente che i medici non possonocontinuare ad ignorare l'esistenza di questa patologia.Un altro aspetto fortemente sottovalutato dalla comunitàurologica è il forte abbassamento della qualità di vita
determinato dai sintomi prostatici, con un impatto siafisico che psicologico. Tale impatto sui pazienti è stato per la prima volta esa-minato mediante il Sickness Impact Profile (ideato daGilson e Bergner nel 1976 e modificato nel 1981), unostrumento ampiamente utilizzato per la valutazione dellostato di salute dei malati di diverse patologie. Utilizzando tale questionario un recente studio ha dimo-strato che il punteggio ottenuto da pazienti affetti da sin-dromi prostatiche è analogo al punteggio registrato dapersone che hanno subito un infarto, che soffrono di an-gina o sono affetti dalla malattia di Crohn. Consci dell'importanza di questo problema, gli studiosi
che hanno messo a punto il moderno sistema di classifi-cazione delle prostatiti (classificazione NIH) hanno sen-tito la necessità di formulare un questionario checomprendesse anche domande sulla qualità di vita e nonsolo una descrizione del tipo e/o dell'intensità dei sin-tomi. Il paziente infatti deve rispondere alle seguenti tre do-
mande:• Durante l'ultima settimana, quanto i
tuoi sintomi ti hanno impedito di svol-
gere le tue normali attività?
• Durante l'ultima settimana, quanto
tempo hai pensato ai tuoi sintomi?
• Come ti sentiresti se dovessi trascor-
rere l'intera vita con i sintomi che hai
avvertito durante l'ultima settimana?
Queste tre semplici domande, con unpunteggio variabile da 0 a 12 al cresceredell'impatto, consentono una prima va-
lutazione della qualità di vita del paziente. La compilazione del questionario eseguita al momentodella prima visita consentirà al medico di poter valutarea distanza di un certo tempo se la terapia adottata ha for-nito benefici oppure no, obiettivo principale nel tratta-mento delle sindromi prostatiche. Purtroppo lo stato di transitoria e talvolta stabile condi-zione di invalidità provoca non pochi problemi alla sferapsicologica/comportamentale. Ritengo molto importante mettere in guardia i malati disindromi prostatiche da un pericolo sempre in agguato:la depressione. Diversi studi hanno chiaramente dimostrato che la pro-statite cronica è spesso associata a sintomi depressivi edifficoltà nelle relazioni interpersonali, in particolarmodo in quelle più intime. Sarà opportuno che i prossimi studi sull'eziologia dellesindromi prostatiche tengano in stretta considerazionequesta forte correlazione, mantenendo sempre ben chiaroche il malato di "sindrome dolorosa del plesso pelvico"non è comunque un malato immaginario.
Sebastiano Bruschetta
ARTROSI
Malattia reumatica di tipo degenerativo,ad andamento cronico, che può colpirequalunque articolazione. Colonna verte-brale, anca, ginocchio e mani sono le ar-
ticolazioni più colpite. Esistono diverse forme di artrosi: unaforma primaria che è più tipica e frequente, ma non esclusiva,dell’età anziana, ed una forma secondaria, ad esempio, adeventi traumatici, o a microtraumatici ripetuti nel tempo, con-seguenti ad attività lavorative o sportive, che può interessareanche l’età più giovane. Al danno derivante dal processo ar-trosico può conseguire una deformazione articolare ed una piùo meno severa riduzione della capacità funzionale. Il dolore,in caso di artrosi, è presente prevalentemente di giorno ed al-l’inizio di un movimento, successivamente migliora; il ripososolitamente lo allevia e può provocare una rigidità al risveglioche si riduce o scompare dopo pochi minuti.
ARTRITE
È una condizione reumatica di tipo infiammatorio, ad anda-mento più frequentemente cronico, ad esito talora invalidante.Il processo infiammatorio caratterizza l’artrite. Da tale pro-cesso deriva il severo danno articolare: può esitare in defor-mità con ridotta funzionalità e conseguente disabilità. Neesistono, infatti, diverse forme, per esempio: artrite reuma-toide, psoriasica, infettiva, reattiva, da microcristalli(gotta,condrocalcinosi)ecc.. Può colpire una sola articola-zione o più articolazioni (poliartrite). Il dolore, in corso di ar-trite, è sempre presente anche di notte, può peggiorare con ilmovimento e comparire anche a riposo, spesso è presente unarigidità al risveglio che migliora dopo oltre 30-60 minuti.
Dott.ssa Morgante quando si possono manifestare le malattie reumatiche?
“Le malattie possono comparire a qualunque età soprattutto negli adulti e negli anziani, possonoessere di diverso tipo: degenerativo (per esempio l’artrosi), infiammatorio (per esempio le ar-triti), dismetabolico, cioè legate a disturbi del metabolismo (acidi urico, diabete, obesità, ecc.).Hanno prevalentemente un andamento evolutivo cronico e proprio per questo possono esitarein uno stato di disabilità. Sono molto frequenti, e per questo vengono considerate vere e
proprie malattie sociali. Se non curate adeguatamente e nei tempi giusti, dopo 10 anni circail 50% delle forme più severe sfocia in un’ invalidità permanente, quindi è fondamentale unadiagnosi precoce. Possono essere ereditarie? “La trasmissione secondo meccanismi ereditari,per esempio tra genitori e figli, non è stata ancora sicuramente dimostrata. E’ nota invece
una predisposizione genetica in base alla quale è possibile che in alcune famiglie più persone si ammalino diuna particolare forma reumatica, come per esempio accade per le spondiloartriti sieronegative. È vero però cheavere una predisposizione genetica non significa necessariamente ammalarsi: questo avviene quando si sovrap-pongono altri fattori cosiddetti ambientali che ne favoriscono la comparsa”. Il clima incide su tali patologie?
“Molti malati accusano un peggioramento dei sintomi durante una variazione climatica, in particolare quandoda un clima secco si passa ad un clima umido il che comporta una variazione di pressione atmosferica che po-trebbe influenzare la condizione articolare. Inoltre, non è consigliabile l’esposizione al sole o ad altre fonti di ca-lore per i malati affetti da malattie di tipo infiammatorio in quanto questo può causare un peggioramento dellasintomatologia”. Quali consigli “naturali” suggerisce a chi è affetto in forma più o meno grave da questo tipo
di malattie? “L’attività fisica è importante ed utile per mantenere il tono muscolare e preservare la mobilità ar-ticolare. Non bisogna esagerare perché attività fisiche eccessive o inadeguate possono, al contrario, avere effettinegativi. Inoltre la dieta: da studi recenti sembrerebbe che una dieta come quella “mediterranea”, cioè poveradi proteine e grassi animali e ricca di fibre e vitamine possa avere effetti protettivi in alcune artriti. È consigliabileanche moderare il consumo di alcolici perché questi possono interferire con alcuni farmaci. Anche nelle artritil’obesità gioca un ruolo negativo per il sovraccarico cui sono sottoposte le articolazioni: è un fattore predispo-nente, ed aggravante, di diverse forme di artrosi (colonna vertebrale, ginocchia). Il controllo del peso è indispen-sabile per non vanificare l’effetto di altre terapie (farmacologica, fisica, ecc.) prescritte per contrastare la patologia.
CONOSCERE LE MALATTIE REUMATICHE
S. R.
TRATTA
MENTO
del DOLORE
Editore
Giuseppe Gambardella
Direttore Responsabile
Serena Repici
Redazione
via La Farina, is.278, 98122 Messina
tel.: +39-090-673391
Grafica e Progetto Editoriale
S.R. COMMUNICATIONS.R. COMMUNICATIONPer questo numero hanno scritto*
Marianna Barone, Sebastiano Bruschetta
Sono stati intervistati*
Alessandra Celano, Francesco Manno,
Maria Lucia Morgante, Tommaso Pugliese
Contatti
www.fattinuovi.com
Stampa
Soc. Coop. a r.l. Spignolo
via Maffei 8, 98123 Messina
tel.: +39-090-717340fn
www.fattinuovi.c
om
* Gli Autori degli articoli pubblicati su questo numero
prestano collaborazione medico-scientifica presso
l’Istituto ‘DELTA’ nelle sedi di Messina e Pizzo (VV)
Sabato 10 Ottobre 2009 - Hotel San Leonardo - Pizzo Calabro (VV)
CORSO DI AGGIORNAMENTOCORSO DI AGGIORNAMENTO
IL DOLORE IL DOLORE NELLE PATOLOGIE PIU’ FREQUENTINELLE PATOLOGIE PIU’ FREQUENTI
Classificazione e TrattamentoClassificazione e TrattamentoOre 9,00 Registrazione dei partecipanti
Ore 9,30 Indirizzi di saluto
Introduzione: Giuseppe Gambardella – Inaugurazione nuova sede Istituto Delta
Prima sessione - Il dolore in alcune affezioni neurologiche
Moderatori: G. Gambardella, A. Savica
Ore 10,00 A. Toscano IL DOLORE NEUROPATICO: PATOGENESI E POSSIBILI TERAPIE
Ore 10,20 C. Staropoli EMICRANIA E DEPRESSIONE
Ore 10,40 T. Pugliese TERAPIA DELLE CEFALEE CON TRATTAMENTO DEL
GANGLIO SFENOPALATINO
Ore 11,00 N. Gambardella STIMOLAZIONE ELETTRICA TRANS-CRANICA (rTMS,tDCS) NEL
TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE DA DOLORE CRONICO
Ore 11,00 Coffee break
Seconda sessione - Il dolore in alcune affezioni dell’apparato locomotore
Moderatori: A. Toscano, C. Staropoli
Ore 11,40 A. Savica TRATTAMENTO DEL DOLORE NELLE PATOLOGIE ARTICOLARI
Ore 12,00 M. L. Morgante IL DOLORE NELLE MALATTIE REUMATICHE
Ore 12,20 A. Munaò ASPETTI CLINICI E TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO LOMBARE
Ore 12,40 G. Musuraca RADIOFREQUENZA PULSATA: NUOVO TRATTAMENTO
MININVASIVO DEL DOLORE VERTEBRALE
Ore 13,00 Discussione
Ore 13,15 Colazione di lavoro
Terza sessione - Miglioramento della qualità della vita e dolore cronico
Moderatori: G. Germanà, F. La Torre
Ore 14,20 A. Tedeschi, G. Gambardella HANDICAP PSICOFISICO E DOLORE
Ore 14,40 A. Pugliese, L. Famulari PET-THERAPY E RIABILITAZIONE
Ore 15,10 I. Putortì I BENEFICI DELLA MEDIAZIONE DELL’ANIMALE
Ore 15,30 F. Manno TRATTAMENTO RIABILITATIVO NEL DOLORE CRONICO
Ore 15,50 E. D’Amico DEAMBULAZIONE DOLOROSA DA LINFOEDEMA
Ore 16,10 S. Bruschetta CHRONIC PELVIC PAIN SYNDROME
Ore 16,30 Presentazione e Trattamento di Casi Clinici Interattivi
Ore 17,00 Discussione e Verifica questionario E.C.M.
Ore 17,30 Conclusione dei lavori: Giuseppe Gambardella
Istituto Scientifico e Diagnostico diMedicina Generale e Specialistica
DELTADELTAvia La Farina is. 278 - MESSINA - +39 090-673391
via Nazionale Cpl. S.Agostino - PIZZO - +39 0963-534258
sito web: www.fattinuovi.com/istitutodelta
mail: [email protected]
Accreditato da
Ministero della Salute
Con il patrocinio di
Evento sponsorizzato da
Ordine dei Medici Chirurghi edOdontoiatri della provincia di
VIBO VALENTIA
Comune diPizzo Calabro (VV)
Con la partecipazione di
Provincia RegionaleVibo Valentia
Un concetto antico quanto il mondo, quello del dolore.
Dal latino: “dolor”. Oggi, una parola tradotta in una mi-
riade di lingue diverse. Ma che, in ogni caso, ha sempre lo
stesso significato: quello della sofferenza umana, fisica o
psichica che sia. Una tematica sempre attuale, sviscerata
nell’arco dei secoli da studiosi, medici e filosofi.
Con il Corso di Aggiornamento “Il dolore nelle patologie
più frequenti. Classificazione e trattamento”, si torna a
parlare del fenomeno sotto molteplici aspetti. E a discu-
terne saranno sedici qualificati relatori, scelti tra coloro
che, a vario titolo, collaborano attivamente con l’Istituto
“Delta”.
La prima sessione sarà dedicata al dolore in alcune affe-
zioni neurologiche: il dolore da infiammazione per com-
pressione di strutture nervose (come radici e nervi
periferici). Il “dolore neuropatico” è ora sicuramente me-
glio conosciuto ed i farmaci che possono agire sono nu-
merosi ed efficaci: un argomento di cui parlerà un
cattedratico di prestigio qual è il prof. Antonio Toscano,
mentre un esperto di cefalee, il dott. Carmelo Staropoli, si
soffermerà sulle più recenti novità nel settore. Ancora, il
dott. Tommaso Pugliese porrà l’accento sulla terapia delle
cefalee con trattamento del Ganglio Sfenopalatino.
Il dott. Nicola Gambardella illustrerà, poi, un modernis-
simo metodo per ridurre la reazione depressiva nei dolori
cronici mediante un’innocua stimolazione elettrica attuata
attraverso il cranio.
Nella seconda sessione dei lavori, il dott. Attilio Savica,
noto ortopedico specializzato in brillanti approcci minin-
vasivi, e la dott.ssa Maria Lucia Morgante, reumatologa,
si soffermeranno su interessanti novità in merito al tratta-
mento della sindrome dolorosa nelle affezioni di loro per-
tinenza; mentre il dott. Alberto Munaò illustrerà gli aspetti
clinici ed il trattamento del dolore cronico lombare.
Particolarmente interessante sarà, inoltre, la relazione del
dott. Gianfranco Musuraca che riferirà sulla sua esperienza
circa l’utilizzo di sonde che, introdotte nella colonna ver-
tebrale, combattono efficacemente il dolore producendo
onde elettromagnetiche con una adatta frequenza.
Nella sessione pomeridiana, verrà focalizzato il difficile
rapporto tra dolore ed handicap psicofisico dal prof. Giu-
seppe Gambardella e dal dott. Antonino Tedeschi.
Il prof. Antonio Pugliese e la dott.ssa Licia Famulari illu-
streranno l’efficacia del rapporto con gli animali (pet-the-
rapy) nel migliorare gli handicap - soprattutto quelli del
bambino - e le sindromi dolorose correlate.
I benefici della mediazione dell’animale saranno eviden-
ziati dalla dott.ssa Irene Putortì.
Ancora, la dott.ssa Elisa D’Amico spiegherà come i linfe-
demi possono alterare la qualità della vita producendo una
sindrome dolorosa particolarmente intensa nella deambu-
lazione.
Infine, il dott. Francesco Manno illustrerà l’efficacia del
trattamento riabilitativo nel dolore cronico, mentre il dott.
Sebastiano Bruschetta relazionerà sul dolore cronico in al-
cune affezioni dell’apparato genito-urinario.
Presente all’evento scientifico anche il dott. Francesco La
Torre, che modererà una sessione di lavori.
Per la prevenzione delle sindromi dolorose da osteoporosi
durante il Corso e per il restante mese di Ottobre potrà es-
sere effettuato gratuitamente un controllo preventivo per
l’osteoporosi con un sofisticato sistema ad ultrasuoni.
Per partecipare è necessario prenotarsi telefonando alla
dr.ssa Serena Repici (090-3695125/338-4144888) o alla
sig.ra Alessandra Celano (0963-534258).
I medici partecipanti avranno diritto ai crediti formativi
E.C.M. concessi all’evento dal Ministero della Sanità.
M. B.
PRESENTAZIONE DEL CORSO