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NOZIONI DI TIRO CON CARABINA
NELLA DISCIPLINA DEL BIATHLON PARALIMPICO
PREMESSA
Quanto riportato in questo trattato non ha la presunzione di essere esaustivo, ma di descrivere le
nozioni base per approcciarsi al tiro con carabina ad aria compressa per la specialit del BIATHLON
sia invernale che estivo.
La disciplina del BIATHLON una delle poche discipline dove latleta si cimenta in pi specialit e
nella fattispecie: nello sci di fondo sulla neve (ski-roll sulle strade o circuiti) e nel tiro con carabina ad
aria compressa su bersagli posti a una distanza di 10 metri.
In queste pagine non tratteremo la tecnica dello sci di fondo e/o dello ski-roll, che lascio ai tecnici
competenti, ma solamente le nozioni riguardanti il tiro con carabina, con la speranza di essere
sufficientemente chiaro affinch gli allievi possano raggiungere buoni livelli di abilit.
In Italia e tradotti in italiano, non sono disponibili quaderni tecnici specifici per la disciplina del
BIATHLON, mentre in altri paesi possiamo trovare vasta letteratura e manuali di vario livello (vedi
Germania, Norvegia e Francia), quindi cercher di mutuare e adattare alle esigenze della disciplina
del BIATHLON quelle che sono le nozioni disponibili sui testi utilizzati dalla Federazione Nazionale del
Tiro a Segno (U.I.T.S.) in specifico per il tiro con la carabina nella posizione a terra.
LATTREZZO SPORTIVO
Usato dagli atleti di tutte le nazioni, e quindi anche dagli atleti italiani, la carabina ad aria
compressa con ripetizione automatica dei 5 colpi. Questo tipo di carabina si trova in commercio nella
forma originale di libera vendita, nelle migliori armerie.
Carabina per BIATHLON Serbatoi 5 colpi
Per descrivere in breve sintesi un attrezzo sportivo cos complesso, doveroso omettere le
caratteristiche costruttive e limitarsi alle cose essenziali che tutti i tiratori devono conoscere bene
per meglio sfruttare tutte le potenzialit.
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Lattrezzo sportivo deve essere tenuto sempre in piena efficienza applicando quelle regole di buona
manutenzione periodica con costante verifica della funzionalit attraverso anche lo smontaggio di
alcune parti (diottra, tunnel, iride anteriore e posteriore, bomboletta aria compressa, ecc.). La
disciplina del BIATHLON Si svolge in ambiente con presenza di neve e/o pioggia, agenti atmosferici
che regolarmente vanno a insinuarsi nelle parti pi delicate. Non solo necessario ma indispensabile
usare una particolare attenzione, al termine di ogni competizione o allenamento, asciugare bene
lattrezzo, poi passare uno straccetto imbevuto leggermente di olio lubrificante, sulle parti esterne,
per evitare depositi di ruggine che possono compromettere la durata dellattrezzo. E buona regola
non lasciare mai in pressione le molle o le guarnizioni svitando regolarmente la bombola e togliere i
caricatori dallalloggiamento nel sistema di alimentazione.
IMPORTANTE: MAI PULIRE INTERNAMENTE LA CANNA CON OLIO, USARE SOLO STRACCETTI
ASCIUTTI. (DOPO OGNI GARA/ALLENAMENTI) O I FELTRINI CALIBRATI.
Fatta la doverosa premessa per il buon mantenimento dellefficienza del proprio attrezzo sportivo,
passiamo alla descrizione delle parti che ogni BIATLETA deve sapientemente conoscere per adattarle
alle proprie caratteristiche morfologiche.
La carabina per la disciplina del BIATHLON un arma che ha come propellente laria compressa,
contenuta in una bombola posta sotto la canna, per espellere ad alta velocit, circa 275 m/sec un
proiettile con geometria troncoconica in piombo tenero di calibro 4.5 mm., fornita di un sistema
che permette la ripetizione automatica del colpo per 5 volte consecutive.
Tralasciando la descrizione di tutti i congegni che compongono lattrezzo sportivo, ci limitiamo
essenzialmente a parlare dei pochi sistemi che sono a disposizione del tiratore per effettuare con
perizia il gesto tecnico, i sistemi sono :
IL CALCIO O AFFUSTO
I calci possono essere di materiale diverso: in legno, in fibra, in alluminio o in materiale composito
stratificato, ma tutti hanno in comune le stesse prerogative, anche se fattezze diversificate, di
adattabilit al tiratore e la versatilit nellinserimento di congegni atti alla personalizzazione
dellassetto e/o bilanciamento dinamico del sistema tiratore/attrezzo sportivo.
affusto in alluminio
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POGGIA GUANCIA
E il pezzo pi delicato di tutti i sistemi di regolazione. La sua regolazione permette di ottenere la
giusta posizione della testa per permettere allocchio, dedicato alla mira, di traguardare attraverso la
diottra senza dover cercare, a discapito della precisione del tiro, la concentricit tra il campo visivo
diottra-tunnel. Ricordiamo che anche un piccolissimo errore di concentricit tra campo visivo diottra-
tunnel, corrisponde ad un grosso errore nel punto di impatto sul bersaglio.
poggia guancia regolabile
Le regolazioni fondamentali:
Alzare/abbassare tutto il sistema;
Rotazione assiale del poggia guancia;
Spostamento laterale del poggia guancia.
Le regolazioni opportune nelle tre direzioni permettono di trovare il punto ottimale di appoggio della
guancia in modo sicuro e preciso.
IMPORTANTISSIMO: MANTENERE SEMPRE LA STESSA PRESSIONE DI APPOGGIO DELLA
GUANCIA PERCHE VICEVERSA CAMBIERA IN MODO SENSIBILE IL PUNTO DIMPATO SUL
BERSAGLIO.
IL CALCIOLO POSTERIORE
E il sistema che permette di avere un deciso appoggio dellattrezzo sportivo sulla spalla. Lappoggio
deve essere deciso ma anche uniforme sulla spalla, quindi tutte le regolazioni devono fare in modo
che la superficie posteriore del calciolo aderisca completamente alla spalla. Una imperfetta aderenza
comporta diverso punto dimpatto del colpo sul bersaglio.
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calciolo regolabile
In particolare affidato, alla giusta aderenza e costante pressione del calciolo sulla spalla, la reazione
dellattrezzo sportivo nel momento di emissione del proiettile. Vediamo di spiegarci meglio; latleta
avr certamente notato che nel momento di emissione del colpo la carabina ha una reazione,
normalmente un movimento repentino verso lalto, pi o meno ampio che si percepisce poco se non
si pone molta attenzione. Ebbene la reazione pi o meno ampia determina la giustezza del colpo;
meno la reazione e pi preciso il punto dimpatto.
IMPORTANTE: RICERCARE LA GIUSTA ADERENZA DEL CALCIOLO SULLA SPALLA ATTRAVERSO
LE REGOLAZIONI DISPONIBILI ALLO SCOPO SCEGLIERE IL CALCIOLO PIU IDONEO ALLA
PROPRIA CONFIGURAZIONE MORFOLOGICA.
LO SCATTO
La prima impressione dellatleta, nellapproccio alla disciplina del tiro con carabina, non realizza
limportanza che assume, eseguire uno scatto senza imporre anche se impercettibile movimento
allassetto complessivo. Il tiratore, pur non conoscendo il sistema di leverismi di cui dotato uno
scatto, percepisce solo quanto sforzo deve compiere per effettuare il colpo. Oggi si costruiscono
sistemi di scatto che possono avere regolazioni molto sensibili nel peso del primo tempo nel peso
effettivo dello scatto e del peso del secondo tempo o semplicemente extracorsa dopo lemissione del
colpo. Tutte queste piccolissime fasi hanno la loro importanza affinch non venga commesso il
banale ERRORE DI SCATTO che comporta sbagliare il bersaglio e di molto. Da poco tempo il mercato
fornisce dei sistemi elettronici per rilevare questo ERRORE DI SCATTO e di conseguenza porre
rimedio utilizzando sapientemente le regolazioni messe a disposizione. Non spaventiamoci troppo,
sappiamo che lindividuo umano ha in se delle doti di adeguamento che spesso sopperiscono
egregiamente a queste difficolt, anche se luso delle regolazioni rende pi facile il gesto atletico. E
buona cosa sottoporsi periodicamente al controllo elettronico del gesto di scatto onde individuare le
regolazioni opportune da apportare.
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IMPORTANTE: LA TRAZIONE DEL DITO INDICE DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE ASSIALE ALLA
CORSA DELLO SCATTO OGNI MOVIMENTO FUORI ASSE COMPORTA UN ERRORE DEL PUNTO
DIMPATTO SUL BERSAGLIO.
LA DIOTTRA
Ai sistemi ottici sono demandati i compiti di una visione perfetta della linea di tiro e del bersaglio. La
diottra il pi semplice congegno ottico dotato di un forellino posto vicino allocchio che permette di
aumentare la profondit di campo visivo e conseguente miglior visione di bersagli posti anche a
distanze ragguardevoli, perfino distanti 300 metri. La diottra dotata di un sistema di regolazione nei
sensi verticale e orizzontale attraverso dei nottolini a scatti. La rotazione dei nottolini comporta uno
spostamento del foro, quindi della linea di mira, nelle direzioni ortogonali. La rotazione dei nottolini
avviene a scatti regolari, nel linguaggio comune chiamati CLIC, per facilitare la conoscenza della
regolazione effettuata. Il nottolino laterale serve a spostare il foro orizzontalmente, girando in senso
orario il foro si sposta verso sinistra e di conseguenza anche il punto dimpatto sul bersaglio. Se viene
girato in senso antiorario il punto dimpatto si sposta verso destra. Il nottolino superiore serve a
spostare il foro verticalmente, girando in senso orario il foro si sposta verso il basso e di conseguenza
anche il punto dimpatto sul bersaglio. Se viene girato in senso antiorario il foro si sposta verso lalto.
In