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CITTA’ DI CORDENONS AREA SERVIZI PERSONA E FAMIGLIA Nido d’Infanzia Comunale – Via Don Minzoni n. 24 Tel./Fax 0434 532045 Nido d’Infanzia Comunale “Don Piero Martin” “Don Piero Martin” “Don Piero Martin” “Don Piero Martin” Anno educativo 2012 Anno educativo 2012 Anno educativo 2012 Anno educativo 2012-2013 2013 2013 2013 PROGETTO PEDAGOGICO-ORGANIZZATIVO TENERSI PER MANO E CRESCERE INSIEME a cura della Coordinatrice e del Personale Educativo

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CITTA’ DI CORDENONS AREA SERVIZI PERSONA E FAMIGLIA

Nido d’Infanzia Comunale – Via Don Minzoni n. 24

Tel./Fax 0434 532045

Nido d’Infanzia Comunale

“Don Piero Martin”“Don Piero Martin”“Don Piero Martin”“Don Piero Martin”

Anno educativo 2012Anno educativo 2012Anno educativo 2012Anno educativo 2012----2013201320132013

PROGETTO PEDAGOGICO-ORGANIZZATIVO

TENERSI PER MANO E

CRESCERE INSIEME

a cura della Coordinatrice e del Personale Educativo

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1. IL NIDO D’INFANZIA

1.1 Introduzione

Il Nido d’Infanzia intitolato a Don Piero Martin nasce alla fine degli anni ’70 come una delle prime realtà di supporto alle famiglie del territorio con bambini molto piccoli. La dimensione educativa e di cura in continuo divenire ha permesso di accogliere inizialmente un numero ristretto di bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età per poi trasformarsi in un servizio rivolto ad oltre 60 bambini dai 12 ai 36 mesi. Oggi si caratterizza dunque sia come un servizio per la prima infanzia ricco nell’offerta educativa, che come strumento di miglioramento continuo della qualità di vita della comunità.

All’interno del Nido opera un’equipe formata da personale educativo, personale d’appoggio e personale di cucina, professionalmente qualificata ed in formazione permanente, volta ad accogliere le famiglie e offrire loro un ambiente protetto e sicuro dove portare il proprio bambino.

Per il bambino l’incontro con il nido rappresenta un’esperienza complessa nella quale si intrecciano i primi vissuti di separazione dalle figure famigliari di riferimento e la costruzione di nuovi legami di relazione con altri adulti e bambini in un ambiente educativo stimolante volto a rispondere ai loro bisogni di cura, affettività, relazione e di espressione.

1.2 Il Nido come alleanza educativa con la famiglia

Le famiglie ed i bambini arrivano al Nido con un proprio bagaglio culturale, tradizioni, abitudini ed esperienze che noi educatrici accogliamo, rispettiamo e valorizziamo costruendo un legame di continuità tra casa e Nido, dando vita così ad un’alleanza educativa. Questo legame viene creato attraverso la partecipazione attiva dei genitori alla vita del Nido e prende avvio durante il colloquio di inserimento dove educatrici e genitori hanno la possibilità di conoscersi, fidarsi e condividere informazioni importanti sul bambino affinché la loro permanenza al Nido e conseguentemente il loro cammino risulti sereno e arricchente per il percorso di crescita.

Il Nido quindi diventa un luogo dove le famiglie, consapevoli della complessità del loro ruolo, trovano solidarietà, confronto e possono condividere le scelte educative sia in momenti programmati che liberi.

1.3 Caratteristiche ambientali

1.3.1 L’ambiente nido come luogo dell’azione educativa

Le sezioni

L’ambiente Nido è organizzato in sezioni il cui arredamento rispetta le peculiarità legate all’età dei bambini.

Noi educatrici organizziamo le sezioni in angoli aperti di gioco arredati con mobili “a misura di bambino” dove riporre diversi tipi di materiali scelti in base all'età e che i bambini stessi possono liberamente prendere ed utilizzare nei loro giochi.

Nella sezione dei bambini tra i 12 ed i 19 mesi gli spazi interni si suddividono in: - un angolo morbido dotato di cuscini , tappettoni, divanetti, foutons per il riposo; - un angolo di movimento con un percorso semi morbido e di varie altezze che invoglia il bambino a sperimentare il movimento;

- un angolo a tappeto: uno spazio sufficientemente grande dotato di pavimentazione morbida che permetta loro di scegliere e reinventare i giochi a loro disposizione.

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Nella sezione sono inoltre presenti percorsi multi sensoriali caratterizzati da pannelli fissi e materiali vari che possano stimolare i cinque sensi (ad esempio barattolini colorati con catenelle fredde al tatto e che fanno rumore se travasate, oggetti sonori, barattolini profumati, stoffe, libretti tattili ecc.). I mobili che dividono i vari angoli sono sempre a misura di bambino ed alcuni di essi sono strutturati in modo tale da aiutare i bambini che ancora non camminano a sollevarsi e a spostarsi (mobili primi passi). Essi espongono sui vari ripiani ad altezza dei bambini i diversi materiali che così possono essere liberamente scelti ed utilizzati.

Nelle sezioni dei bambini tra i 20 ed i 36 mesi gli spazi si dividono in: - un angolo con tavolini e sedie dove i bambini fanno la merenda del mattino e che possono essere utilizzati anche per svariate attività come il gioco dei chiodini, disegnare, manipolare la pasta di pane, fare puzzle e altro ancora;

- un angolo “morbido” dotato di materassi, cuscini soffici e divanetti dove i bambini possono trovare un po' di tranquillità per riposare, fare le coccole o anche leggere dei libretti e ascoltare un racconto;

- un angolo del gioco simbolico, ovvero il gioco dell’immaginazione con una cucinetta, la cameretta delle bambole, la lavanderia e tutti i rispettivi oggetti utili per “far finta di” preparare la pappa, pulire la casa, accudire le bambole e così via;

- un angolo con un grande tappeto per tutte le attività che si possono svolgere più comodamente a terra come ad esempio il gioco con le costruzioni, con le macchinine, con gli animali ecc.

Le sezioni così organizzate durante l'anno si modificano continuamente nei materiali e negli

arredi perché le esigenze dei bambini cambiano col crescere così come i loro interessi e il loro modo di relazionarsi con gli altri. Tutto ciò per fare in modo che le proposte educative siano sempre adeguate alla loro età e alle specificità del gruppo. Al Nido sono inoltre presenti alcuni “laboratori” ad esempio per l’ attività motoria, pittorica

e dei travasi che permettono di variare le proposte educative, e diversi spazi comuni quali, un ampio salone, stanze per la nanna, una sala da pranzo e bagni spaziosi utilizzati durante la giornata per i momenti di routine e attività programmate.

L’area esterna: un giardino per giocare

Il giardino con le sue ricche attrezzature è a tutti gli effetti parte della struttura e viene quindi utilizzato come luogo in cui si svolgono le attività: non si possono guardare gli alberi e i prati solo dalla finestra, pertanto durante l’anno educativo i bambini possono sperimentare e scoprire l’area verde in tutte le sue forme e sfaccettature: con il sole, la pioggia, il vento, la neve, il caldo e il freddo. In questo modo i bambini imparano a conoscere e prendono consapevolezza dell’alternarsi delle stagioni e delle diverse opportunità e limiti che ciascun periodo dell’anno può offrire.

1.3.2 Tempi ed organizzazione del Servizio

Il Nido, di norma, inizia l’attività con il mese di settembre, termina con la seconda

settimana del mese di luglio e si interrompe in occasione delle festività di Natale e Pasqua.

Il servizio è aperto all’utenza dalle ore 07:30 alle ore 16:00. Le uscite, a seconda delle scelte famigliari, vanno dalle ore 12:00 alle 13:00 per la frequenza part-time, dalle 15:30 alle 16:00 (full-time) e dalle 16:00 alle 17:30 (prolungamento). Quest’ultimo può essere richiesto previa presentazione di idonea documentazione che può essere ritirata all’ufficio Amministrativo o consultando il sito internet del Comune di Cordenons alla voce Servizi Prima Infanzia.

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1.3.3 L’importanza delle routines

I rituali quotidiani permettono ai bambini di comprendere e rendere prevedibile il trascorrere del tempo al Nido infondendo loro sicurezza. Raccontare al bambino cosa avviene durante la giornata e accompagnare le azioni con le parole, gli consente di memorizzare le sequenze, di prevederle, di anticiparle in modo che diventino per lui momenti conosciuti dove si può riconoscere ed esprimere al fine di stabilire una relazione significativa con l’adulto che si prende cura di lui. La giornata al Nido viene organizzata tenendo presente l’alternanza tra momenti di cura

del bambino e momenti di gioco e risulta così strutturata:

� 7.30-9.00 accoglienza; � 9.15 spuntino di metà mattina a base di frutta; � 9.30 gioco libero e proposte di attività strutturate; � 11.00 preparazione al pranzo e pranzo; � 12.45 preparazione alla nanna e nanna; � 15.00 risveglio e merenda di metà pomeriggio; � 15.30-16.00 ricongiungimento.

Il momento dell’accoglienza del mattino assume una valenza particolare per il bambino e il genitore, poiché la serenità di questo passaggio e l’affidarsi all’educatrice li farà sentire accolti e permetterà al bambino di sentirsi libero e sicuro. Nel momento del ricongiungimento l’educatrice racconta la giornata del bambino alla famiglia salutandoli per ritrovarsi il giorno dopo e giocare ancora.

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2. RISORSE UMANE: CHI LAVORA AL NIDO E COSA FA

Il Nido d’infanzia fa capo all’Area Servizi Persona e Famiglia del Comune di Cordenons. All’interno vi operano la coordinatrice, le educatrici, le operatrici d'appoggio e gli operatori del servizio di refezione, nonché un istruttore amministrativo in servizio presso la sede municipale. 2.1 Il personale del Nido: coordinatrice, educatrici e personale d’appoggio

La coordinatrice, il personale educativo e gli operatori d’appoggio sono figure in possesso dei titoli di studio richiesti dalle normative di settore e seguono un percorso di formazione continua. Tutto il personale lavora quotidianamente in modo sinergico e condiviso, creando una buona e strutturata alleanza educativa, in un ambito di responsabilità compartecipate e scelte pensate, e di conseguenza, ed esplicitate anche nel progetto educativo.

2.1.1 Ruolo e compiti della Coordinatrice

La coordinatrice della struttura può essere considerata un punto di riferimento per le famiglie ed il personale educativo, d’appoggio e di refezione poiché cura il coordinamento del Nido per quanto attiene sia alle attività psico-pedagogiche che agli aspetti organizzativi e generali del servizio.

Coordinare le educatrici significa elaborare con loro il progetto educativo, condividerne il significato profondo nel rispetto dell’idea di bambino socialmente competente, aperto alla relazione sociale in qualità di protagonista. Inoltre significa verificarne l’andamento nel corso dell’anno educativo, garantire l’azione pensante del nido e del setting metodologico permettendo al personale educativo e non di trovare appoggio e confronto quotidiano.

Accogliere le famiglie farle sentire parte del percorso dei loro bambini al Nido, condividere le emozioni dell’inserimento e rielaborarle insieme rispettandone i tempi fa quindi parte dell’impegno quotidiano per un buon lavoro di cura.

Coordinare il personale d’appoggio e di cucina permette di riscontrare la preparazione e la qualità degli alimenti proposti, la pulizia dei singoli ambienti e l'igiene complessiva del nido. La coordinatrice inoltre mantiene rapporti costanti con il Comitato di Gestione ,con l'Amministrazione Comunale, per ogni eventuale problema di rispettiva competenza connesso al buon andamento ed organizzazione del nido. Procede, sentito il personale, alla formulazione dell'orario, all’alternarsi dei turni di servizio ed all'utilizzo del monte ore, nell'ambito dei criteri generali stabiliti dall'Amministrazione Comunale e dal C.C.R.L., avendo particolare riguardo alla funzionalità del servizio in rapporto alle esigenze ed al numero di presenze di bambini durante i vari momenti della giornata. Partecipa a progettazioni mirate nell’area della prima infanzia organizzate dagli altri enti presenti sul territorio come la Regione FVG, la Provincia di Pordenone, l’Ambito Urbano 6.5

Non da ultimo la coordinatrice si accerta dello stato di salute dei bambini poiché il vivere in comunità comporta il porre maggiori attenzioni alla pulizia e cura dell’ambiente per evitare contagi ed inutili epidemie. A tal proposito si rapporta al bisogno anche con i servizi dell’area materno-infantile presenti nel territorio e nell’Azienda Sanitaria di riferimento.

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2.1.2 Ruolo e compiti dell’educatrice

La figura dell’educatrice, nel contesto del Nido, svolge una funzione fondamentale per

il processo formativo dei bambini nella prima infanzia, di conseguenza assume principalmente un ruolo di regia educativa, in grado di ascoltare ed osservare senza necessariamente intervenire e di leggere i bisogni di ogni bambino per soddisfarli con comportamenti coerenti ma flessibili.

Noi educatrici dunque riteniamo che ciascun bambino sia competente, ovvero, soggetto attivo nel suo apprendimento quotidiano e nel processo di costruzione dell’identità, della conoscenza di sé, degli altri e della realtà che lo circonda. Partendo da questa consapevolezza, favoriamo la crescita dei bambini attraverso anche la predisposizione di un ambiente interessante e rispondente ai loro diversi bisogni, offrendogli nuove opportunità di gioco in base alle progressive capacità e competenze che con il tempo vengono acquisite. Manteniamo una cura ed un’osservazione costante della qualità dell’ambiente offrendo strumenti e possibilità di scoperta attraverso la proposta di diverse attività in funzione delle necessità che diano loro la possibilità di agire in modo libero e creativo. Siamo inoltre a disposizione per favorire le iniziative personali, il fare da soli, lasciando spazio e intervenendo al bisogno, divenendo in questo modo un sostegno emotivo; li rassicuriamo, consentiamo loro di esplorare e di aprirsi a nuove esperienze dando nome e significato anche alle inevitabili emozioni negative, come la paura e la rabbia, per rielaborarle insieme e restituirle in modo più accettabile e superabile.

Osserviamo, conosciamo e documentiamo con regolarità il percorso di crescita al Nido di ciascun bambino e del gruppo mantenendo un dialogo costante con le famiglie per fare in modo che ci sia stabilità e continuità nella relazione educativa. Dare continuità all’azione educativa significa riconoscere il ruolo fondamentale della famiglia e in essa il riferimento principale che il bambino ha. In tutto ciò l’educatrice si inserisce dapprima come figura ponte fra famiglia e servizio per poi divenire un punto di riferimento nella quotidianità dell’esperienza del bambino al Nido.

Quando il bambino si sarà ambientato avrà modo di approfondire il legame con gli altri bambini presenti nel gruppo, di consolidare il rapporto con l’educatrice di riferimento e con le figure presenti al Nido, condividendone con loro il trascorrere della giornata. Per quanto riguarda il vivere l’esperienza dello stare in gruppo, per i bambini, assume diversi significati: da loro fiducia, li contiene nelle frustrazioni, li sostiene nelle sperimentazioni. E’ nel rispetto del bambino e del gruppo che il personale educativo pone alcune piccole regole chiare e condivise al fine di favorire l’autonomia e la capacità di orientarsi nelle varie situazioni quotidiane e nella relazione con gli altri.

Così anche l’alternarsi di noi educatrici al saluto del mattino e al ricongiungimento diventa un passaggio da una mano esperta ad un’altra mano esperta in grado di garantire continuità ai bambini durante la giornata.

2.1.3 Gli operatori d'appoggio

L’operatore d’appoggio, altrimenti detto personale ausiliario, è una risorsa importantissima sia per il personale educativo che per i bambini. Nelle mansioni specifiche rientrano il prendersi cura del riordino degli spazi, della pulizia e dell'igiene del Nido, compresi i giochi con i quali i piccoli ospiti sono sempre a contatto, contribuendo così a rendere accogliente e confortevole l'ambiente. Partecipano alla realizzazione del progetto educativo del Nido e, lavorando in stretta collaborazione con il personale educativo, divengono supporti essenziali nella pratica quotidiana dove sono un valido aiuto ad esempio per lo svolgimento delle attività sporchevoli ma anche per la sorveglianza dei bambini nei momenti ad esempio di cambio delle attività.

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2.2 Risorse aggiuntive

Il Nido d’Infanzia accoglie, su richiesta degli istituti di formazione secondaria, le richieste di tirocinio formativo al fine di supportare i programmi ministeriali previsti per l’alternanza scuola – lavoro. Gli stage formativi, inoltre, oltre ad essere arricchenti per il personale educativo, hanno spesso una duplice funzione: quella di permettere agli stagisti di praticare ciò che hanno appreso dai libri e quella di divenire per il personale educativo un imput a fare meglio.

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3. PROFESSIONALITA’ E DINTORNI

3.1 Il Collegio educativo

Il collegio educativo è il luogo dove il personale si confronta sulle scelte educative e sulla condivisione del metodo di lavoro. Le educatrici si riuniscono di norma 2/3 volte al mese coinvolgendo anche il personale d’appoggio al bisogno. Nel collegio educativo il gruppo crea un percorso operativo ed organizzativo che si snoderà lungo l’intero anno portando le educatrici a confrontarsi e ad approfondire aspetti pratico-teorici e pianificare il “percorso dell’anno” ovvero la programmazione educativa. 3.2 Gli incontri di sezione ed intersezione

Sono previsti incontri di sezione tra due o più educatrici di gruppi di età omogenea, per lo stato di attuazione della programmazione. Generalmente si tengono in numero di uno/due al mese e vengono utilizzati per programmare nuove attività che richiedono una preparazione specifica e condivisa o per approfondire eventuali dinamiche riguardanti i bambini nel gruppo sezione. 3.3 Cosa significa programmare educando al Nido

La programmazione educativa può essere considerata lo strumento attraverso il quale le educatrici individuano gli obiettivi per ciascun anno educativo riferiti allo sviluppo del bambino nella sua globalità, li sviluppano e ne verificano il raggiungimento. Il Progetto Educativo è il prodotto del lavoro di programmazione o meglio ne è la sua esplicitazione. E’ il documento che identifica il Nido, il pilastro attorno al quale si muovono tutte le persone che operano nel Nido e le loro azioni. Proprio per questa sua particolarità i bambini e tutto il personale ne sono i protagonisti principali.

3.3.1 Perché è importante valutare i risultati del lavoro svolto

L’obiettivo principale della valutazione e, quindi, della sua documentazione, è quello di accertare il raggiungimento degli obiettivi previsti con la programmazione, valutarne la realizzazione e la pertinenza rispetto a tempi, spazi, procedure utilizzati. Una valutazione puntuale del lavoro svolto permette dunque di individuare i punti di forza e di debolezza del servizio Nido e, proprio perché si articola lungo l’intero anno, evidenziare i risultati positivi come incentivo a fare meglio e quelli negativi come monito per rivedere la programmazione educativa. Generalmente si procede in avvio, in itinere e alla fine. 3.4 Un percorso che non finisce mai: la formazione permanente

Garantire la formazione a tutto il personale che opera nel Nido è una risorsa importantissima per agevolare la comunicazione ed il confronto delle esperienze.

L’aggiornamento e la formazione continua di tutto il personale del Nido, quindi, è lo strumento che permette alle educatrici, al personale d’appoggio e di cucina di confrontare le esperienze lavorative, di aggiornarsi periodicamente su tematiche psico-pedagogiche e organizzative, di proporre percorsi di ricerca per migliorare la qualità dei servizi proposti. Sulla base di tali premesse tutto il personale partecipa alla formazione promossa dall’Ente Regione Friuli Venezia Giulia, alla quale si affiancano la preparazione e l’esperienza professionale propria di ciascuno che si arricchisce grazie anche allo studio di riviste e testi di settore acquistati dall’Ente comunale.

Il percorso formativo, infine, può essere accresciuto da percorsi di formazione ed aggiornamento attuati presso la sede del Nido o sul territorio dell’Ambito Urbano 6.5.

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4. PARTECIPARE ALLA VITA DEL NIDO COME GENITORI

La famiglia è il primo luogo di educazione del bambino pertanto la collaborazione ed il dialogo tra genitori ed educatori sono necessari per garantire la continuità educativa ed il benessere e la serenità del bambino al Nido. Da questo punto di vista è fondamentale il coinvolgimento quotidiano dei genitori durante tutto l’anno.

Il primo importante appuntamento riguarda la riunione di presentazione dell’anno educativo dove tutto il personale ha l’occasione di farsi conoscere e di conoscere a sua volta le nuove famiglie. Di seguito attraverso i colloqui individuali, che avvengono prima dell’inserimento, i genitori hanno la possibilità di raccontare all’ educatrice la storia del bambino e ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità le educatrici sono disponibili ad ulteriori colloqui di sostegno alla genitorialità. Le famiglie sono inoltre coinvolte dalle educatrici di sezione in almeno due riunioni, generalmente a novembre e marzo di ogni anno, e nei progetti di “Natale”, “genitori al Nido” e per la “festa di fine anno”. I genitori, ancora, potrebbero essere coinvolti in progetti specifici o varie iniziative attinenti alla programmazione anche in corso d’anno.

Non da ultimo nell'atrio del Nido si trova una bacheca per le comunicazioni nido-famiglia: suggeriamo di consultarla con regolarità poiché si possono trovare esposte informazioni inerenti la programmazione educativa e la vita amministrativa del servizio.

4.1 L’inserimento e l’ambientamento al Nido

Accogliere un bambino al nido significa accogliere tutta la sua famiglia. Un ambiente nuovo può creare ansia e timore e può originare atteggiamenti di diffidenza. E’ quindi importante permettere ai genitori di entrare in sintonia con il servizio fornendo la maggior quantità di informazioni e offrendo una realtà concreta capace di infondere serenità e sicurezza.

L’inserimento del bambino al nido rappresenta uno dei momenti più delicati e significativi della sua crescita, è il primo distacco dalla famiglia, passaggio di grande coinvolgimento emotivo per tutte le persone interessate: bambini, genitori ed educatrici. E’ un percorso graduale che richiede costanza, pazienza, accoglienza e disponibilità, affinché si instauri un buon rapporto di reciproca fiducia.

La funzione del genitore, è proprio quella di trasmettere conoscenza e sicurezza al bambino rispetto al nuovo, di rassicurarlo con la sua presenza, il suo sguardo, il suo sorriso per facilitarne prima l’inserimento e poi l’ambientamento.

Questo delicato e importante momento può anche essere facilitato dall’avere con sè un oggetto personale al quale il bambino è particolarmente affezionato come la copertina, l’orsacchiotto, un biberon o un ciuccio. La separazione, quindi, sarà più facile da affrontare per il bambino che potrà stringere e conservare l’oggetto preferito che sostituisce chi, come il papà e la mamma, in quel momento non c’è.

Durante questo primo passaggio l’educatrice diviene un riferimento stabile e rassicurante per il bambino, ne facilita l’inserimento permettendogli di farsi conoscere, di sentirsi accolto e di vivere la sua esperienza all’interno del Nido.

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I passaggi fondamentali dell’inserimento e dell’ambientamento del bambino al Nido

sono essenzialmente tre:

1. Colloquio iniziale di conoscenza: è un momento importante in cui il genitore incontra le educatrici, conosce il servizio e racconta la storia del suo bambino.

2. Inserimento graduale nel gruppo sezione: nei primi giorni il bambino e il genitore si fermano al Nido per poco tempo, si concordano di volta in volta con le educatrici, sulla base delle reazioni del bambino, le modalità e i tempi dell’uscita del genitore dalla sezione. Durante queste uscite c’è un luogo dove i genitori hanno l’opportunità di poter condividere esperienze con gli altri genitori supportati e accompagnati dalla Coordinatrice rimanendo a disposizione per i bisogni del bambino.

3. Ambientamento: è il momento in cui il bambino si appropria dei ritmi, delle routines e delle abitudini all’interno del Nido.

4.2 Ritrovarsi per condividere: l’Assemblea dei genitori

L’assemblea dei genitori è costituita dai genitori dei bambini regolarmente iscritti al Nido d’Infanzia. I compiti dell’Assemblea dei genitori sono: - eleggere i propri rappresentanti in seno al Comitato di Gestione; - discutere circa gli indirizzi pedagogici ed organizzativi attuati dagli operatori del Nido; - formulare proposte per l’approfondimento di tematiche relative allo sviluppo psico-fisico del bambino.

I genitori si riuniscono in assemblea presso i locali del Nido, o presso altra sede messa a disposizione dal Comune di Cordenons in via ordinaria almeno due volte l’anno e su convocazione delle educatrici, del Comitato di Gestione, di un terzo dei genitori o del Sindaco (o suo delegato) ogni volta se ne ravvisi la necessità. All’Assemblea dei genitori può partecipare il Coordinatore e/o il personale educativo, qualora la riunione sia stata convocata su loro richiesta.

4.3 In importante Organo di Partecipazione: il Comitato di Gestione

Il Comitato di Gestione del Nido è un organo collegiale nominato dal Consiglio Comunale composto dal Sindaco o Assessore da lui delegato, da cinque rappresentanti eletti dal Consiglio Comunale, da cinque rappresentanti eletti dall’Assemblea dei genitori, da un rappresentante del personale educativo, da un rappresentante del personale addetto ai servizi, dalla Coordinatrice del Nido d’Infanzia senza diritto di voto e dall’Istruttore Amministrativo del Servizio con facoltà di esprimere pareri e con compiti di verbalizzazione.

Il Comitato di Gestione formula proposte ed esprime pareri all'Ente Gestore su ogni aspetto gestionale ed amministrativo del Nido. Svolge funzioni di raccordo con gli altri genitori.

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5. LINEE D’INDIRIZZO PER L’ALIMENTAZIONE NEI NIDI D’INFANZIA

L’alimentazione riveste un ruolo importante nella vita di ognuno e deve essere ancora

più attenta quando si rivolge alla primissima infanzia e quindi ai piccoli ospiti del Nido. La cura che gli operatori rivolgono al pasto, momento integrato a pieno titolo nelle

attività educative, è diretta non solo agli aspetti nutrizionali e di educazione alimentare ma anche a quelli affettivi e relazionali che questo momento riveste.

L’alimentazione, particolarmente curata, prevede una dieta bilanciata e varia che tiene conto delle capacità digestive di ciascun bambino, della stagionalità e della tradizione locale, dell’introduzione di alimenti biologici e del mercato equo solidale. 5.1 Il menù del Nido

Le nuove linee di indirizzo per l’alimentazione nei nidi d’infanzia curata dalla U.O. di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione delle ASS (Aziende Socio Sanitarie) della Regione Friuli Venezia Giulia – Ospedale Burlo Garofalo di Trieste, associa ad una proposta di menù di qualità per varietà, stagionalità, freschezza e tipicità dei piatti proposti, alcuni suggerimenti mirati a valorizzare il pranzo e lo spuntino come momenti di piacere per la scoperta di sapori e colori nuovi in un clima di condivisione che consente ai bambini di apprezzare alimenti diversi. Potete trovare questo documento presso la bacheca sita all’ingresso del Nido.

Allo stesso tempo il menù proposto tiene conto, in ordine alla presentazione ed al colore degli alimenti, della necessità di conciliare pasti gradevoli che stimolino la voglia di mangiare e gustare con piacere ed invoglino a scoprire i nuovi sapori con una certa gradualità secondo le capacità dei bambini.

Il menù, suddiviso su quattro settimane, è unico per la fascia d’età 12-36 mesi e si caratterizza con piatti poco elaborati, ideati con ricette semplici ma gustose che attirano la curiosità del bambino avendo presente che sapori profumi e colori stimolano l’appetito e lo invogliano ad assaggiare e scoprire nuovi alimenti.

I pasti, caratterizzati da cibi freschi di giornata e non riscaldati, sono preparati direttamente all’interno della cucina del Nido, da personale specializzato e qualificato dipendente dall’attuale ditta affidataria del servizio.

L’alimentazione al Nido avviene attraverso la somministrazione di cibo più volte nell’arco della giornata. Si parte con la merenda del mattino dove i bambini mangiano frutta fresca di stagione per poi passare al pranzo la cui composizione si caratterizza in un primo piatto, un secondo piatto (in alternativa piatto unico), un contorno di stagione cotto o crudo, pane. Per i bambini che rimangono al Nido per l’intera giornata, infine, verrà somministrata una merenda pomeridiana che si alternerà tra latte e biscotti, yogurt, cereali, pane e marmellata, pane speciale e così via.

Nell’eventualità che il vostro bambino sia affetto da allergia e/o intolleranza alimentare o patologia correlata all’alimentazione, è possibile chiedere una dieta speciale con certificazione del medico/pediatra di riferimento.

Rassicuriamo i genitori in merito alla sufficienza delle dosi porzionate, all’appetibilità dei cibi proposti e alla gradualità nel proporre pietanze e sapori nuovi. Allo stesso modo cogliamo l’occasione per ricordare ai genitori che l’alimentazione del Nido può diventare uno stimolo per tutta la famiglia. Ecco quindi potrete consultare la lavagna in atrio dove troverete l’elenco delle pietanze offerte nella giornata ed eventualmente chiederne le ricette al fine di riproporle a casa, dando quindi continuità alimentare ai bambini/e nell’ottica di una sana alimentazione.

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5.2 Feste di compleanno e ricorrenze

Festeggiare compleanni e ricorrenze, generalmente con il consumo di dolci, è un aspetto ricorrente della nostra cultura. Non va comunque scordato che l’abuso può facilitare l’acquisizione da parte dei bambini di abitudini alimentari scorrette.

Tenendo tuttavia presente che è in uso l’abitudine di festeggiare la ricorrenza con prodotti alimentari forniti dalle famiglie stesse, vi ricordiamo che al Nido si possono introdurre solo cibi regolarmente confezionati da ditte/laboratori di ristorazione, privi di farciture facilmente deteriorabili e di liquore, confezionati con data di scadenza o preparati da panifici o pasticcerie. D’altro canto è bene ricordare che le nuove linee guida per l’alimentazione nei Nidi d’Infanzia scoraggiano il consumo di tali dolciumi al Nido visto appunto il loro uso tra le mura domestiche in special modo in occasione di festività e ricorrenze.

A sostegno delle indicazioni dell’Azienda Sanitaria locale anche le educatrici ritengono il compleanno un momento importante per la crescita del bambino che va senz’altro festeggiato. I modi per festeggiarlo possono essere i più diversi e non necessariamente accompagnati da cibi dolci. Sarà quindi nostra cura far diventare il giorno del compleanno un giorno speciale per ciascun bambino rendendolo ad esempio protagonista per un giorno.

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6. IL PROGETTO EDUCATIVO

SCOPRIRE …

SPERIMENTARE …

TRASFORMARE …

“ Dormi, oggi hai fatto del tuo meglio,

oggi hai fatto la tua parte.

Hai pianto, hai urlato,

hai sorriso, mi hai sfidato.

Dormi e sogna più che puoi.

E domani … tutto daccapo “

(Anonimo)

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L’ambiente e gli spazi del Nido sono appositamente studiati e progettati per far si che i

bambini scoprano insieme il piacere di fare le proprie esperienze giocando, esplorando e sperimentando.

Noi educatrici creiamo il progetto educativo intorno al bambino, inteso come individuo sociale, competente e protagonista della propria esperienza.

Lo sviluppo del bambino e l’evoluzione del gioco sono strettamente connessi: “…giocare è un continuo oscillare tra apprendimento e creatività” (dott.ssa Cecotti Manuela - atti del Convegno Manzano).

Nel gioco il bambino soddisfa il bisogno di conoscenza, di esplorazione e di sperimentazione poiché ha bisogno di accettare la realtà per accettarsi, riconoscere per riconoscersi, gioca quindi per costruire la sua identità, per imparare e per acquisire competenze.

6.1 Dal gioco all’attività

Per permettere la maggior espressione possibile del gioco dei bambini sviluppiamo la nostra proposta educativa attraverso una ricca serie di attività strutturate che comprendono: l’attività motoria, la manipolazione, il travasare, il costruire, l’attività grafico-pittorica, il gioco simbolico, l’ascolto tramite la lettura, l’avvicinamento alla natura, l’attività musicale, il gioco euristico.

6.1.1 L’attività motoria

L’attività motoria si modella sul gioco spontaneo e sull’espressività dei bambini che vivono e sperimentano in prima persona azioni e relazioni.

Al nido ci sono diversi spazi adibiti all’attività motoria: locali muniti di materiali morbidi con forme e colori diversi che permettono di costruire sempre nuovi percorsi e sperimentare schemi motori sempre più complessi, piscine con palline colorate in cui tuffarsi e, per i più grandi, strutture in legno con scalette, pedane e spalliere per potersi arrampicare, per scivolare e saltare.

Il salone per la sua ampia superficie, si presta ad essere uno spazio multifunzionale che oltre ad avere una struttura in legno con scaletta, scivolo e tunnel, offre la possibilità di sperimentare tanti altri giochi di movimento utilizzando ad esempio le palle, le corde, i tricicli.

Il giardino, con ampie zone ombreggiate e le sue numerose attrezzature (vascello, altalene, labirinto, scivoli...), permette svariate sperimentazioni motorie.

6.1.2 La manipolazione

La manipolazione dei materiali più svariati (acqua, farina, orzo, sabbia, terra, crema corpo), permette ai bambini di vivere un’esperienza sensoriale molto intensa: osservano il colore, fanno scorrere tra le dita la farina, assaggiano l’orzo e ne odorano il profumo, si spalmano la crema su tutto il corpo…

Unendo poi vari elementi tra di loro ed ottenendo nuovi impasti, provano il piacere e l’emozione della trasformazione e sviluppano gradualmente il gioco attribuendo alla realtà nuovi significati.

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6.1.3 Il travasare

Nella stanza travasi, con strumenti e contenitori di vario tipo e dimensioni (bottiglie, barattoli, cucchiai, imbuti, cannucce) e materiali diversi (pasta, riso, farina gialla, acqua, semi, pane grattugiato) i bambini affinano le proprie capacità percettive attraverso il gioco del riempire e travasare. Questo gioco può essere proposto a pavimento per i più piccoli o su appositi carrelli con vaschette per i più grandi. A seconda del materiale offerto, vengono utilizzati anche altri spazi per esempio il bagno e nei mesi più caldi, spazi esterni ombreggiati e sabbiere.

6.1.4 Il costruire

Costruzioni di vario tipo, sono sempre a disposizione dei bambini in tutte le sezioni e in salone. Proponiamo inoltre una serie di giochi da fare a tavolino come ad esempio i chiodini, gli incastri, le perle da infilare, i puzzle.

Il gioco del costruire permette al bambino di imparare a differire la gratificazione: mentre costruisce il bambino deve avere in mente un progetto, realizzarlo, giungere al risultato che si è prefissato. Queste attività inizialmente risultano essere delle semplici e pure esercitazioni in cui il bambino si allena e perfeziona la sua motricità fine. Con il tempo e la crescita del bambino l’attività diventa sempre più complessa (una semplice perla infilata diventa una collana) favorendo lo sviluppo cognitivo del bambino.

6.1.5 L’attività grafico-pittorica

Afferrare bene con la mano un colore e con questo tracciare un segno sul foglio, rappresenta per i bambini un’esperienza di grande fascino e magia. Il gesto della mano si trasforma sulla carta in qualche cosa che resta, davanti al quale si può tornare e che si può raccontare. I primi disegni sono scarabocchi: segni tracciati a volte con intensità e a volte con gesti lievi, in ogni caso, rappresentano una forma espressiva e uno strumento indispensabile per la presa di coscienza di sé.

Il colore ha diverse sfumature e tonalità, ha un odore, è riconoscibile e lo si può sentire al tatto, ha una densità, può essere manipolato e si possono lasciare tracce. La possibilità e l’opportunità di esprimere se stessi e le proprie emozioni attraverso il colore favorisce la costruzione della propria identità.

Le attività grafico-pittoriche vengono proposte ai bambini attraverso una vasta gamma di soluzioni, strumenti e scelte di materiali quali: pennarelli, matite colorate e a cera, gessetti, acquerelli, tempere con l’utilizzo di pennelli, pennelli da barba, rulli, stampini, spugne.

La stanza del colore è una stanza dove si possono sperimentare le attività più sporchevoli come, ad esempio, l’attività pittorica con la tempera. Qui i bambini sono liberi di dipingere su grandi fogli a parete, a terra o su tavolino usando, oltre agli strumenti sopra indicati, anche il proprio corpo.

6.1.6 Il gioco simbolico “far finta di…”

Con il gioco simbolico i bambini usano gli oggetti e i materiali secondo la loro interpretazione della realtà: usare un pezzo di legno come fosse un telefono, prendere una borsetta per andare a fare la spesa, indossare un pezzo di stoffa e fingere di essere un lupo, un leone o altro ancora.

Durante l’anno proponiamo materiali diversi per arricchire di nuovi significati il gioco simbolico dei bambini: offriamo verdura fresca per il gioco in cucinetta, pannolini e creme corpo per il gioco con le bambole, valigette attrezzate con gli strumenti del dottore e della parrucchiera, indumenti, borsette, cappelli e scarpe da adulto per il gioco dei travestimenti.

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Tutte le rappresentazioni di ruoli, personaggi, azioni, si realizzano nella dinamica dei contrasti come: il forte ed il debole, il piccolo ed il grande, la capacità e l’incapacità, l’appartenenza e l’esclusione, ecc. Il bambino, in questo modo, costruisce gradualmente la sua identità prendendo consapevolezza della sua unicità rispetto all'altro e contemporaneamente sviluppa comportamenti socializzanti.

6.1.7 La lettura

Nel nido le storie entrano fin dai primi giorni sotto forma di libro come oggetto di gioco da esplorare in tutte le sue parti: toccare, aprire, chiudere, sfogliare, succhiare, seguire col dito… Successivamente proponiamo la lettura di brevi storie via via sempre più complesse e ricche di elementi fantastici. Attraverso la modulazione della voce, la gestualità, gli sguardi, creiamo l’atmosfera giusta per catturare l’attenzione e suscitare le emozioni più diverse.

Oltre al libro utilizziamo anche altri strumenti di narrazione come ad esempio i racconti attraverso l’attività grafica e le immagini raffiguranti opere d’arte.

Con queste attività il bambino esplora e conosce nuove realtà, impara ad ascoltare, sviluppa e arricchisce il proprio linguaggio ed acquisisce importanti strumenti per interpretare il proprio mondo interiore.

6.1.8 L’avvicinamento alla natura

L’avvicinamento alla natura consente al bambino di scoprire ciò che c'é di più semplice ed affascinante intorno a lui: “… oggi noi siamo allontanati dagli elementi naturali: siamo immersi in un mondo di parole, di oggetti, di macchine ed allontanati dalle nostre emozioni.… è importante il contatto diretto con gli elementi della natura per riprendere il contatto con le nostre emozioni” (D. Kalff)

Il gioco all’aria aperta offre notevoli benefici alla salute del bambino in tutti i mesi dell’anno e gli permette molteplici possibilità di gioco ed allo stesso tempo gli consente di soddisfare la sua curiosità, la sua voglia di “scoprire e sperimentare”, avvicinandolo gradualmente alla natura per conoscerla ed imparare ad apprezzarla e rispettarla.

Il grande giardino di cui dispone il nostro nido si presta ad innumerevoli attività all'aperto: in autunno ed in inverno giochiamo con le foglie, proviamo l’emozione di camminare con l’ombrello sotto la pioggia, andiamo in esplorazione degli angoli più nascosti, osserviamo, raccogliamo ed utilizziamo vari elementi naturali (legnetti, foglie, sassi).

Giocare con questi elementi naturali, toccare la sabbia, la terra ed impastarle con l'acqua è un'esperienza sensoriale che procura un grande piacere ma allo stesso tempo aiuta a sviluppare la fantasia e la creatività. Per questo motivo, nel corso dell’anno, giochiamo con le “scatole azzurre”, ossia vaschette contenenti terra o sabbia, dove i bambini possono creare mari e monti e, con l’aggiunta di altri oggetti (ad esempio animali, macchinine, sassi, rametti), raccontare le loro esperienze e inventare storie.

Con l’arrivo della primavera proponiamo il giardinaggio che non ha l'obiettivo di imparare le tecniche di coltivazione ma quello di provare il piacere di prendersi cura di qualche piantina con la semina e con l'annaffiatura. Proviamo lo stupore del germoglio, ne seguiamo la crescita fino al fiore e al frutto imparando così a rispettare la natura e l'ambiente in generale.

In estate ci divertiamo con i giochi d’acqua come ad esempio i travasi sotto i portici, le piscine, il bagno alle bambole e il lavaggio dei tricicli.

6.1.9 L'attività musicale

Canzoni, filastrocche mimate e ninne nanne hanno un ampio spazio nel nostro Nido, il loro ritmo, la musicalità, le rime accompagnate dalla mimica e dai balli creano momenti di gioia e allegria. Le inseriamo soprattutto come elemento di routine, contribuendo alla scansione della giornata al Nido con regolarità e prevedibilità restituendo al bambino il senso della stabilità e della continuità indispensabile al suo benessere ed alla sua serenità.

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Proponiamo ad esempio l’esperienza della “musica attiva” che significa suonare assieme in modo spontaneo senza l'acquisizione di particolari competenze. Il materiale utilizzato, generalmente, consiste in piccoli strumenti a percussione (sonagli, tamburi, tamburelli, cimbali, bastone della pioggia) contenuti in una valigia che diventa per il bambino oggetto di attesa, curiosità e stupore. In un momento di grande silenzio, la valigia viene aperta e gli strumenti vengono “svegliati” uno alla volta rivelando il proprio suono. Ogni bambino riceve uno strumento per poterlo osservare, toccare e “scoprire” e poi viene invitato a passarlo ad un altro bambino. Il passaggio degli strumenti di mano in mano insegna ad aspettare il proprio turno in un'atmosfera di rispetto e condivisione. I bambini diventano una vera e propria orchestra dove tutti suonano, ciascuno secondo la propria abilità, risvegliando la capacità di percepire i suoni in modo significativo.

6.1.10 Il gioco euristico

Il gioco euristico è una proposta di attività di libera esplorazione in cui i bambini hanno la possibilità di sperimentare gli oggetti e le loro combinazioni.

E’ il gioco del fare attraverso il quale il bambino esprime liberamente i propri movimenti, pensieri, azioni e sembra rispondere all’esigenza: cosa posso fare con questo oggetto? Lo proponiamo ai bambini dai 12 ai 24 mesi allestendo una stanza vuota disponendo a terra gruppi di materiale di recupero non pericoloso di diverso tipo, tanti quanti sono i bambini (catenelle, barattoli, rotoli, anelli, ecc.). Il materiale è fornito in gran quantità per permettere a tutti di avere oggetti a sufficienza evitando i conflitti. Attraverso il suo utilizzo i bambini sperimentano una svariata gamma di sensazioni (ad esempio freddo, duro, morbido, rumoroso, silenzioso, ecc.) e combinano gli oggetti in tanti modi diversi (infilano, riempiono, svuotano, incastrano, ecc.) dando spazio alla fantasia e alla logica.

L'attività si conclude sempre con il riordino degli oggetti in sacchi di stoffa, uno per ogni tipo. Gradualmente i bambini cominciano a considerare questo particolare momento conclusivo come estensione del gioco stesso, arrivano a collaborare nella raccolta del materiale.

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7. PROGETTI CONSOLIDATI

I progetti consolidati sono le varie sperimentazioni che, nell'arco degli anni, hanno riscontrato una buona affermazione e che hanno permesso di trovare solidità e stabilità diventando una costante all'interno della programmazione educativa.

7.1 Rientro dei bambini al Nido

Nel mese di novembre invitiamo ad una merenda pomeridiana i genitori e i bambini che hanno iniziato a settembre la Scuola dell’Infanzia. A questo ritrovo partecipano anche le educatrici a cui i bambini erano affidati. E’ un momento importante per permettere ai bambini di ritrovarsi e far rivivere loro un luogo che è stato di crescita educativa e formativa offrendo una piacevole occasione di socializzazione.

7.2 Il Natale

In previsione del Natale conosciamo alcuni dei suoi simboli caratteristici (addobbi, l’albero di Natale, il Presepe, Babbo Natale, canzoni) attraverso svariate attività come la realizzazione di gingilli di pasta di sale e brillantini, alberi fatti con tecniche di collage, Babbi Natale con barbe di cotone, biglietti augurali.

Ogni anno allestiamo in modo diverso l’albero di Natale in salone e ci riuniamo attorno ad esso per parlare del Natale e cantare le canzoni tipiche. A dicembre invitiamo i genitori ad un incontro nel quale realizzano il regalo di Natale per il proprio figlio.

Prima delle vacanze di Natale, infine, organizziamo una festa per lo scambio degli auguri e in questa occasione Babbo Natale consegna a tutti i bambini il regalo confezionato dal proprio genitore. 7.3 Il Carnevale… tempo di maschere, musica e danze

Il Carnevale si presta a tutte quelle attività legate al riconoscimento di sé ed alla costruzione della propria identità: truccarsi, travestirsi e riconoscersi allo specchio.

A tale scopo arricchiamo l’angolo dei travestimenti con nuovi costumi tipici, giochiamo con i trucchi, proponiamo giochi con coriandoli, stelle filanti, trombette, palloncini e realizziamo addobbi con diversi materiali e tecniche (colla, carta crespa, carta velina, tempere, materiali di recupero). Il carnevale è anche l'occasione per sviluppare uno degli argomenti che maggiormente hanno interessato i bambini più grandi dall’inizio dell’anno come ad esempio la storia dei tre porcellini, la canzone dei pirati o ancora gli animali della savana.

Coinvolgiamo i bambini dell’ultimo anno nella creazione dell’atmosfera legata al tema scelto: cerchiamo immagini, leggiamo storie, cantiamo canzoni, costruiamo costumi e maschere. A conclusione di questo percorso, il giovedì grasso, organizziamo una festa a tema allestendo il salone e travestendoci con quanto realizzato dai bambini. E’ un momento di grande coinvolgimento emotivo, nel quale i bambini si calano nei ruoli scelti interpretandoli liberamente secondo il proprio stato d’animo. Il martedì grasso (ultimo giorno di carnevale) coinvolgiamo tutti i bambini del nido in una grande festa in salone, dove possono indossare un costume, anche portato da casa. I bambini si osservano tra loro con curiosità divertiti dalle trasformazioni. Balliamo, cantiamo, facciamo grandi girotondi e lunghi trenini accompagnati dalla musica.

7.4 Genitori al Nido

Verso il mese di maggio invitiamo i genitori a condividere le esperienze del proprio bambino attraverso lo svolgimento di alcune attività all’interno del Nido. Con questa iniziativa vogliamo offrire ai genitori la possibilità di giocare assieme al proprio figlio e di osservare il

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modo in cui si relaziona con gli altri. Per i bambini è un’occasione di accompagnare con fierezza i propri genitori alla scoperta di luoghi e giochi a loro familiari. Diventa anche un’importante opportunità di socializzazione tra adulti.

7.5 Esco dal Nido per …

… scoprire e conoscere ciò che offre il territorio nelle vicinanze del Nido. Verso la fine dell’anno educativo, in riferimento alle attività svolte e agli interessi

manifestati, organizziamo con i bambini dell’ultimo anno, una o più uscite sul territorio, con l’ausilio del pulmino comunale. L’intento di questa iniziativa è poter attuare un’esperienza significativa all’esterno della struttura insieme agli amici e senza mamma e papà. Le mete scelte hanno l’obiettivo di offrire opportunità di interesse e di apprendimento ai bambini, creare ulteriori momenti di socializzazione e condivisione di emozioni e situazioni diverse dalla routine.

7.6 Con un disegno sotto il braccio … continuità con la Scuola dell’Infanzia

Il progetto di continuità con la Scuola dell’Infanzia ha l’obiettivo di facilitare il passaggio

dei bambini e delle loro famiglie da un ciclo educativo a quello successivo. A tale scopo organizziamo, in collaborazione con le insegnanti della scuola dell’infanzia e

con l’ausilio del pulmino comunale, una visita alle nuove strutture dove siano iscritti almeno tre bambini del nido. In previsione di questo importante appuntamento, sosteniamo la curiosità verso il nuovo ambiente e le nuove figure (maestre e bambini) attraverso racconti, letture di libretti a tema e conversazioni. Ogni bambino prepara un disegno con tecniche e materiali vari, al quale viene applicata una sua foto fatta durante la realizzazione del disegno stesso. L’elaborato prodotto sarà lasciato alla nuova scuola per poter poi essere ritrovato e riconosciuto a settembre come piccolo simbolo di continuità e quindi di accoglienza nella nuova struttura.

L’anno educativo successivo, generalmente alla fine del percorso di ambientamento alla scuola dell’Infanzia, le educatrici del nido e le insegnanti coinvolte nel progetto, si ritroveranno entro il mese di novembre. L’incontro sarà volto a fare il bilancio del passaggio dal Nido alla Scuola dell’Infanzia verificandone modalità e tempi di attuazione, sarà anche l’occasione per programmare l’esperienza per l’anno educativo successivo. 7.7 Festa di fine anno

Alla fine di un percorso lungo quasi un anno condividere il piacere di ritrovarsi per rivivere i momenti belli trascorsi assieme è importante quanto indispensabile per valorizzare l’intensità della vita al Nido dei piccoli ospiti. Ecco quindi che la festa di fine anno, mettendo insieme le famiglie, i bambini e il personale del nido riesce a creare il giusto clima di serenità ed allegria fondamentale per salutare i bambini grandi che proseguiranno il loro cammino alla Scuola dell'Infanzia e dare un arrivederci a settembre ai bambini che torneranno al Nido.

La festa, cui partecipa anche una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, si svolge nel pomeriggio, allietata da animazione, canti o giochi coinvolgendo anche i genitori nell’intera organizzazione.

In occasione della festa verrà dato a tutti i bambini un ricordo come testimonianza del percorso svolto durante tutto l’anno educativo.

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8. PROGETTI SPERIMENTALI

I progetti sperimentali sono forme di programmazione educativa che permettono di individuare ulteriori percorsi di attività.

Superata la fase di inserimento dei bambini e grazie alla conoscenza del gruppo sezione, le educatrici avranno acquisito sufficienti elementi per determinare quali siano i loro bisogni, le aspettative, il loro modo di relazionarsi al mondo e agli altri.

Questi progetti che possono variare di anno in anno, vengono predisposti dalle educatrici generalmente entro il mese di dicembre e puntualmente comunicati ed illustrati alle famiglie nelle riunioni di sezione/intersezione.

La scelta dell’attività da trattare asseconderà le inclinazioni dei bambini ed andrà ad approfondire uno dei contenuti educativi già ampiamente illustrati in precedenza.

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Indice 1. Il Nido d’Infanzia

1.1 Introduzione

1.2 Il Nido come alleanza educativa con la famiglia

1.3 Caratteristiche ambientali

1.3.1 L’ambiente Nido come luogo dell’azione educativa

2.1.1 Tempi ed organizzazione del Servizio

2.1.2 L’importanza delle routines

2. Risorse Umane: chi lavora al Nido e cosa fa

2.1 Il personale del Nido: coordinatore, educatori e personale d’appoggio

2.1.1 Ruolo e compiti del Coordinatore

2.1.2 Ruolo e compiti dell’educatore

2.1.3 Gli operatori d’appoggio

2.2 Risorse aggiuntive

3. Professionalità e dintorni

3.1 Collegio educativo

3.2 Incontri di sezione ed intersezione

3.3 Cosa significa programmare educando al Nido

3.3.1 Perché è importante valutare i risultati del lavoro svolto

3.4 Un percorso che non finisce mai: la formazione permanente

4. Partecipare alla vita del Nido come genitori

4.1 L’Inserimento e l’ambientamento al Nido

4.2 Ritrovarsi per condividere: l’Assemblea dei genitori

4.3 Un importante Organo di Partecipazione: il Comitato di Gestione

5. Linee d’indirizzo per l’alimentazione nei Nidi d’Infanzia

5.1 Il menù del Nido

5.2 Feste di compleanno e ricorrenze

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6. Il progetto educativo scoprire … sperimentare … trasformare

6.1 Dal gioco all’attività

6.1.1 L’attività motoria

6.1.2 La manipolazione

6.1.3 Il Travasare

6.1.4 Il costruire

6.1.5 L’attività grafico-pittorica

6.1.6 Il gioco simbolico “far finta di …”

6.1.7 La lettura

6.1.8 L’avvicinamento alla natura

6.1.9 L’attività musicale

6.1.10 Il gioco euristico

7. Progetti consolidati

7.1 Rientro dei bambini al Nido

7.2 Il Natale

7.3 Il carnevale … tempo di maschere, musica e danze

7.4 Genitori al Nido

7.5 Esco dal Nido per …

7.6 Con un disegno sotto il braccio … continuità con la Scuola dell’Infanzia

7.7 Festa di fine anno

8. Progetti sperimentali