newsletter ottobre dicembre 2015_a4

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1 Indice: Operazioni con parti correlate .............. 1 Il “censimento” dei revisori legali ......... 2 Revisori legali - Contributo annuale 2016 ................................................ 2 Linee guida all’applicazione degli Isa Italia alle imprese di dimensioni minori . 2 Documento CNDC di commento al nuovo OIC 23 .................................... 2 Voluntary – AdE costretta ad un extra- time per alcuni casi ............................ 3 Operazioni con parti correlate Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, per molte società è tempo di redigere i bilanci d’esercizio. Uno degli aspetti rilevanti da tenere in considerazione nei bilanci che ci si appresta a chiudere è l’informativa sulle operazioni con le parti correlate. In linea generale, due soggetti sono fra loro correlati se uno di essi ha la capacità di controllare l’altro o di esercitare un’influenza notevole nell’assunzione delle sue decisioni operative e finanziarie. Negli ultimi anni le operazioni con le parti correlate sono sempre più oggetto di attenzione anche da parte dell’amministrazione finanziaria per i possibili fenomeni fraudolenti e/o elusivi che possono sottendere. L’orientamento prevalente non è certo quello di proibire tali operazioni, ma di richiedere sempre maggiore (e adeguata) informativa. Per le società che redigono i bilanci secondo le norme contenute nel codice civile, l’art. 2427 c. 22-bis) prevede l’obbligatorietà dell’indicazione in nota integrativa delle operazioni con le parti correlate ed in particolare se le stesse sono state concluse a condizioni non di mercato (ad esempio: finanziamenti soci non fruttiferi di interessi, operazioni commerciali a condizioni diverse da quelle applicate sul mercato di riferimento o significativamente diverse rispetto a quelle applicate dall’impresa a soggetti non correlati). L’OIC 12, nell’appendice F, fornisce uno specifico prospetto esemplificativo dei rapporti che l’impresa intrattiene con il soggetto che esercita attività di direzione e coordinamento. Per i soggetti che redigono i propri bilanci secondo i principi contabili internazionali, la normativa di riferimento è lo IAS 24. Per la definizione di parte correlata, lo IAS 24 non si ferma alle società appartenenti al gruppo aziendale, bensì include fra le parti correlate anche manager, azionisti di maggioranza e loro stretti familiari. Inoltre il principio contabile internazionale si sofferma sulla definizione di “familiare stretto” e “dirigente con responsabilità strategica”. Inoltre lo IAS 24, a differenza del codice civile, prevede che l’informativa sia fornita a prescindere dal fatto di essere in presenza di “condizioni non di mercato” al fine di evitare valutazioni discrezionali. Tale tematica è stata oggetto di una recente pubblicazione da parte del Consiglio nazionale dei commercialisti. In data 23 dicembre 2015 il CNDCEC ha pubblicato sul proprio sito un documento sull’informativa sulle operazioni con le parti correlate che le società IAS Adopters devono fornire ai sensi dello IAS 24, Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, e delle altre disposizioni in essere. Ottobre - Dicembre 2015

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Indice:

Operazioni con parti correlate .............. 1

Il “censimento” dei revisori legali ......... 2

Revisori legali - Contributo annuale 2016 ................................................ 2

Linee guida all’applicazione degli Isa Italia alle imprese di dimensioni minori . 2

Documento CNDC di commento al nuovo OIC 23 .................................... 2

Voluntary – AdE costretta ad un extra-time per alcuni casi ............................ 3

Operazioni con parti correlate Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, per molte società è tempo di redigere i bilanci d’esercizio. Uno degli aspetti rilevanti da tenere in considerazione nei bilanci che ci si appresta a chiudere è l’informativa sulle operazioni con le parti correlate. In linea generale, due soggetti sono fra loro correlati se uno di essi ha la capacità di controllare l’altro o di esercitare un’influenza notevole nell’assunzione delle sue decisioni operative e finanziarie. Negli ultimi anni le operazioni con le parti correlate sono sempre più oggetto di attenzione anche da parte dell’amministrazione finanziaria per i possibili fenomeni fraudolenti e/o elusivi che possono sottendere. L’orientamento prevalente non è certo quello di proibire tali operazioni, ma di richiedere sempre maggiore (e adeguata) informativa.

Per le società che redigono i bilanci secondo le norme contenute nel codice civile, l’art. 2427 c. 22-bis) prevede l’obbligatorietà dell’indicazione in nota integrativa delle operazioni con le parti correlate ed in particolare se le stesse sono state concluse a condizioni non di mercato (ad esempio: finanziamenti soci non fruttiferi di interessi, operazioni commerciali a condizioni diverse da quelle applicate sul mercato di riferimento o significativamente diverse rispetto a quelle applicate dall’impresa a soggetti non correlati). L’OIC 12, nell’appendice F, fornisce uno specifico prospetto esemplificativo dei rapporti che l’impresa intrattiene con il soggetto che esercita attività di direzione e coordinamento. Per i soggetti che redigono i propri bilanci secondo i principi contabili internazionali, la normativa di riferimento è lo IAS 24. Per la definizione di parte correlata, lo IAS 24 non si ferma alle società appartenenti al gruppo aziendale, bensì include fra le parti correlate anche manager, azionisti di maggioranza e loro stretti familiari. Inoltre il principio contabile internazionale si sofferma sulla definizione di “familiare stretto” e “dirigente con responsabilità strategica”. Inoltre lo IAS 24, a differenza del codice civile, prevede che l’informativa sia fornita a prescindere dal fatto di essere in presenza di “condizioni non di mercato” al fine di evitare valutazioni discrezionali. Tale tematica è stata oggetto di una recente pubblicazione da parte del Consiglio nazionale dei commercialisti. In data 23 dicembre 2015 il CNDCEC ha pubblicato sul proprio sito un documento sull’informativa sulle operazioni con le parti correlate che le società IAS Adopters devono fornire ai sensi dello IAS 24, Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, e delle altre disposizioni in essere.

Ottobre - Dicembre 2015

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Il “censimento” dei revisori legali Dallo scorso 30 novembre 2015 è disponibile sul sito del MEF (https://www.revisionelegale.mef.gov.it/opencms/export/mef/resources/PDF/REV_analisi_composzione_iscritti.pdf) un documento di sintesi che si propone di evidenziare i risultati di una prima analisi statistica della popolazione degli iscritti al Registro dei Revisori legali. Da tale documento si evince che, al 31 ottobre 2015, gli iscritti erano 153.816 di cui oltre 136.765 (l’88,91% del totale) iscritti nella sezione “attivi”. Quindi solamente 17.051 (poco più del 11%) soggetti risultano inattivi, ovvero nell’ultimo triennio non hanno svolto incarichi né collaborato con società di revisione. Molto marcata appare ancora la differenza tra gli iscritti di sesso maschile (109.288 soggetti) rispetto a quelli di sesso femminile (44.528 iscritti). Il documento procede evidenziando la distribuzione territoriale, che appare abbastanza equilibrata (anche se con una chiara prevalenza nel nord Italia).

Revisori legali - Contributo annuale 2016 Il 31 gennaio 2016 scadrà il termine per il versamento del contributo annuale di iscrizione nel Registro dei revisori legali. L’importo del contributo annuale è pari a 26 Euro (oltre spese postali). Come si apprende dal sito del MEF, a partire dal 2016, il pagamento del contributo annuale potrà essere eseguito anche on-line, attraverso il Nodo dei Pagamenti-SPC (denominato “PagoPA”), tramite gli strumenti di pagamento elettronico resi disponibili dalla piattaforma. A tal fine occorrerà accedere alla propria “area riservata” del sito www.revisionelegale.mef.gov.it e seguire le istruzioni all’interno della voce “contribuzione annuale” Tuttavia, anche quest’anno, il MEF

provvederà con l’invio di appositi avvisi per il pagamento del contributo 2016

Linee guida all’applicazione degli Isa Italia alle imprese di dimensioni minori Lo scorso 21 dicembre 2015 è stato pubblicato sul sito del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti (http://www.cndcec.it/Portal/News/NewsDetail.aspx?id=43e4e7fb-3fcc-4169-b66a-7d0a9cb08ca7) un documento intitolato “L’applicazione dei principi di revisione internazionali (ISA Italia) alle imprese di dimensioni minori”. Tale documento aggiorna quello realizzato dal CNDCEC nel 2012 ed analizza il processo di revisione secondo i principi di revisione internazionali presentando modelli di carte di lavoro, check list, documenti di supporto nonché interessanti esemplificazioni che riguardano la documentazione dell’intero processo di revisione, dalla formulazione della proposta all’emissione della relazione del revisore.

Linee Guida per il Sindaco Unico Il 10 dicembre 2015 il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha pubblicato sul proprio sito (http://www.cndcec.it/Portal/News/NewsDetail.aspx?id=07f6a05d-0cf6-4cd0-8302-e590266f372f) le “Linee guida per il Sindaco Unico”. Il documento espone i principi e le soluzioni interpretative e operative applicabili all’organo monocratico nello svolgimento delle articolate funzioni di controllo ad esso affidate.

Documento CNDC di commento al nuovo OIC 23 E’ stato pubblicato il 1 dicembre scorso sul sito del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, il documento di commento alla nuova versione dell’OIC 23 Lavori in corso su ordinazione. In tale documento vengono analizzati dal punto di vista tecnico e contabile gli aspetti più rilevanti e le novità contenute nel nuovo

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Via Stendhal, 65 20144 – Milano telefono: +39 02 42290478 fax: +39 02 473858 e-mail: [email protected] www.gdarevind.it

OIC 23; in particolare vengono analizzate: ! criteri di valutazione; ! rilevazione dei costi e ricavi di

commessa; ! metodologie per la determinazione

dello stato di avanzamento; ! segmentazione (e unione) di

commesse; ! perdite presunte su commesse; ! costi post-chiusura; ! commesse in valuta estera; ! proventi e oneri finanziari; ! incentivi.

Voluntary – AdE costretta ad un extra-time per alcuni casi Con il DL n. 153 del 30 settembre 2015 erano stati prorogati i termini per la presentazione dell’istanza di adesione alla voluntary disclosure (entro il 30 novembre) e per la presentazione della relazione e della documentazione a supporto (entro il 30 dicembre 2015). Tuttavia, a seguito di alcune disfunzioni legate al superamento dei limiti della casella di posta elettronica del centro operativo di Pescara dell’Agenzia delle Entrate, dopo esser corsa ai ripari (ampliando la capienza della casella di posta), l’Agenzia delle Entrate, con un comunicato del 22 dicembre 2015, concede la possibilità a coloro che si vedono scartato l’invio di poter procedere a re-inviare la documentazione entro i cinque giorni lavorativi successivi (e pertanto sino all’1 gennaio 2016) allegando la ricevuta di mancata consegna.

Questo è la nostra ultima newsletter del 2015, da tutto il nostro staff, i più calorosi auguri di Buone Feste! Arrivederci al 2016 con le nostre newsletter!