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NEWS FLASH TRASPORTI NEWS FLASH TRASPORTI NEWS FLASH TRASPORTI NEWS FLASH TRASPORTI A cura delle Politiche di Programmazione Economiche e Finanziarie A cura delle Politiche di Programmazione Economiche e Finanziarie A cura delle Politiche di Programmazione Economiche e Finanziarie A cura delle Politiche di Programmazione Economiche e Finanziarie 11 Novembre 2013 11 Novembre 2013 11 Novembre 2013 11 Novembre 2013 Info: [email protected] tel. 06 4753243 fax. 06 4753222

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A cura delle Politiche di Programmazione Economiche e FinanziarieA cura delle Politiche di Programmazione Economiche e FinanziarieA cura delle Politiche di Programmazione Economiche e FinanziarieA cura delle Politiche di Programmazione Economiche e Finanziarie

N° N° N° N° 11 Novembre 2013 11 Novembre 2013 11 Novembre 2013 11 Novembre 2013

IIIInnnnffffoooo: [email protected] tel. 06 4753243 fax. 06 4753222

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A cura del Servizio Politiche di Programmazione Economiche e Finanziarie

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Sciopero nazionale del trasporto pubblico locale il 16 dicembre 2013

Forti disagi per le reti di trasporto pubblico locale in Italia. Nella giornata di lunedì 16 di-cembre 2013 è confermato lo sciopero a livello nazionale dei mezzi pubblici

La grande ondata di scioperi in Italia non si placa. Annunciato ufficialmente lo sciopero del 16 dicembre 2013, nuova manifestazione generale della durata di quattro ore, che va a compromettere la circolazione dei mezzi pubblici locali in tutta Italia. Lo sciopero generale viene annunciato unitamente dalle associazioni sindacali Filt Cgil, Filt Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferrotranvieri e Faisa: le cinque organizzazioni si uniscono nella protesta, ritenendo insufficiente l’offerta del Ministero del lavoro per sbloccare la trattativa contrattuale. Per niente soddisfatti gli operatori dei trasporti pubblici, che non ci stanno a quanto stabi l i to dal la nuova vertenza contrattuale. Le organizzazioni sindacali affermano: "è necessario che il negoziato contrattuale ripren-da nell'ambito del nuovo contratto della mobilità e si chiuda in tempi rapidi". Continuano sostenendo che andranno verificati nel merito gli elementi elencati dal Ministero dei Tra-sporti sul sistema di finanziamento e di regolazione del settore e sul suo assetto. Proprio queste tematiche sono state oggetto di confronto in Conferenza Unificata (Governo, Re-gioni, Enti Locali) e potrebbero sfociare a breve in provvedimenti legislativi. Restano ancora da annunciare le fasce orarie e le modalità precise dello sciopero, che verranno comunicate a breve dalle aziende di trasporto pubblico locale.

Infomotori.com 3 dic. 2013

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TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

L’Antitrust su trasporto pubblico locale su gomma: mettere i servizi in gara

ROMA – Il trasporto pubblico locale per «uscire dalla situazione di crisi in cui versa» de-ve affidare i servizi attraverso procedure di gara «aperte, trasparenti e non discriminato-rie».A dirlo è il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nel corso di un’ audizione nella commissione Trasporti della Camera. Per fruire dei benefici legati alla concorrenza, sostiene Pitruzzella, è quindi necessario che «gli oneri di servizio pubblico e le modalità di determinazione delle compensazioni economiche siano resti pubblici, i lotti da affidare tramite gara non siano ingiustificatamente ampi». Per contenere i costi e incrementare l’efficienza, secondo Pitruzzella, è inoltre necessario obbligare l’operatore uscente a «mettere a disposizione i mezzi acquistati o finanziati con fondi regionali». Gli operatori uscenti, dovranno anche «fornire indicazioni chiare e dettagliati in merito alla dislocazio-ne delle aree utilizzabili dall’ eventuale subentrante e alle condizioni economiche di infra-strutturazione/accesso».

Infine, sottolinea il presidente, occorre definire l’oggetto della gara e l’ammontare degli investimenti in materiale rotabile o infrastrutture, «in modo da non ostacolare la parteci-pazione di operatori diversi dall’ incumbent».

Il trasporto locale, spiega l’Agcm, «soffre tradizionalmente di una cronica insufficienza di risorse». La spesa per il comparto, che costituisce la seconda voce in uscita nei bilanci regionali, «ha subito la contrazione dei trasferimenti da parte del governo» a partire dal 2010. Inoltre vengono evidenziati «numerose criticità» sotto il profilo dell’adeguamento agli obblighi imposti a livello legislativo relativi «all’organizzazione dei servizi» e loro «all’affidamento», alla «mancanza di trasparenza dei contratti» e alla «modalità di deter-minazione delle compensazioni».

ilmattinodisicilia.it 2 dic. 2013

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TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

D’Angelis: dopo Amt, riformare il traspor-to pubblico locale

Roma - Il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Erasmo D’Angelis, con delega al trasporto locale, annuncia Riorganizzazione del tpl dopo la sospensione dello sciopero e l’accordo a Genova. Martedì prossimo ci sarà un incontro con Anci e Regio-ni, giovedì 28 sarà la volta dei sindacati per far ripartire a 6 anni dalla scadenza il tavolo del rinnovo del contratto di lavoro.

«È una buona notizia il ritorno in strada dei bus e la ripresa del servizio soprattutto per le migliaia di cittadini che ne hanno bisogno. La lezione di Genova, come il disastro Atac di Roma con 1.2 miliardi di debiti e delle troppe città con servizi al collas-so, per noi è chiara e dopo 15 anni di rimozione finalmente riparte una politica per il tra-sporto pubblico locale», dice D’Angelis.

«Il Governo - continua D’Angelis - ha posto il Tpl al centro delle priorità come una delle emergenze nazionali da risolvere in un momento in cui aumenta dai cittadini la domanda di qualità del servizio. Con Fs è attivo un confronto che ha già portato alla definizione di investimenti per 3 miliardi per ferrovie regionali e locali e alla sospensione delle soppres-sioni di Intercity.

Martedì inizia il confronto con Anci e Regioni e giovedì riparte a 6 anni dalla scadenza con i sindacati il tavolo del rinnovo del contratto di lavoro. La riforma del settore è un ob-bligo - conclude D’Angelis - il rilancio parte dalla Legge di Stabilità con i primi 500 milioni per rinnovo parco mezzi dopo 18 anni di cali progressivi e dal 2010 ridotti a zero, con la definizione dei costi standard e incentivi per gli abbonamenti».

23 novembre 2013l Secolo XIX-24/nov/2013

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Esuberi e disservizi, il trasporto locale al tracollo A Napoli debiti per 500 milioni, Bologna diminuisce le corse. Il 40% delle aziende è tecnicamente fallito

ROMA - Ieri era Napoli, con gli autobus costretti a rimanere in deposito senza benzina. Oggi è Genova, dove il Comune sta cercando di risanare un’azienda che fa acqua da tut-te le parti. Ma la protesta dei lavoratori dell’Amt, che sta paralizzando la città, scoperchia un vaso enorme: è la crisi del trasporto pubblico locale (Tpl), che tra bilanci dissestati, personale in esubero, disservizi, evasori, e troppe deroghe, rischiano il collasso. In Cam-pania sono fallite già tre società: l’Ente autonomo Volturno, il Cstp salernitano, l’Acsm a Caserta. Molte altre hanno sfiorato il tracollo: come l’Atac di Roma, travolta da un miliar-do e 200 milioni di debiti, dove un supermanager sta cercando di rimettere a posto i conti e far dimenticare gli scandali delle assunzioni pilotate e dei biglietti duplicati.

FALLITI - Ma su un esercito di 1.140 aziende, pubbliche e private, «il 43-44% è tecnica-mente fallito», denuncia il sottosegretario ai Trasporti Erasmo De Angelis. Pesano i pe-santi tagli ai finanziamenti statali: il Fondo unico nazionale è di 4,9 miliardi rispetto al fab-bisogno di 6,4. È vero che le Regioni sono riuscite, presentando entro ottobre il piano di riprogrammazione dei trasporti, a evitare le penalità. Ed è vero che una sentenza della Corte costituzionale ha respinto il ricorso del Veneto contro il Fondo unico nazionale: «La mobilità è finalmente riconosciuta servizio pubblico essenziale la cui garanzia deve esse-re lasciata allo Stato centrale», spiega Marcello Panettoni, dell’Asstra, che raccoglie le società pubbliche di Tpl. Ma il ripristino dopo sette anni del fondo di 500 milioni per la manutenzione dei mezzi - vecchi 12 anni contro una media Ue di 7- è una goccia nel ma-re per le aziende di trasporto e per i Comuni, che dovendo raggiungere il pareggio di bi-lancio non riescono più a coprire i buchi. E così guardano ai privati: una necessità dettata anche dall’obbligo, fissato dall’Europa, di assegnare con gara la gestione dei trasporti pubblici locali entro il 2019.

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TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

GARA NEL 2015 - È proprio questo che sta accadendo a Genova, come già successo a Firenze: l’Amt, ha assicurato il sindaco, resterà una società in house del Comune fino al 31 dicembre 2014. Ma nel 2015, come prevede la legge regionale appena approvata, verrà indetta una gara per il trasporto unico regionale. Il Comune punta a far partecipare anche l’Amt, purché sia in buone condizioni economiche: secondo le stime, nonostante i contratti di solidarietà per i 2.300 lavoratori, anche quest’anno si chiuderà con un bilancio in passivo di 8,3 milioni, e il capitale sociale è ancora troppo esiguo, 7-8 milioni. La parola d’ordine è: risanamento. Basta guardarsi intorno, per capire che grandi alternative non ci sono. L’Eav napoletana, per essere risollevata da debiti per 500 milioni, è stata sottoposta ad un piano ministeriale di ristrutturazione, e i 2.300 lavoratori hanno accettato grossi sacrifici per conservare il posto. L’Actv veneziana quest’anno è riuscita a dimezzare i 17 milioni di debito solo con 200 pensionamenti e 130 spostamenti interni.

PARCHEGGI - A Torino il Comune ha messo in vendita la gestione dei parcheggi di Gtt, perché non è ancora riuscito a risolvere il nodo politico per cedere il 49% della società di Tpl ai privati. A Napoli l’Anm si sta rialzando grazie alla fusione con Metro Napoli, e a una iniezione di 200 milioni dal decreto salva imprese. A Bologna il Comune è riuscito a far passare l’aumento del biglietto e un taglio alle corse per puntare all’utile nel 2014. E a Milano, dove la virtuosa Atm chiuderà l’anno con un utile di 3 milioni, il Comune, che incamera l’utile dei biglietti, ha deciso l’aumento degli abbonamenti mensili e annuali.

Corriere della Sera-22/nov/2013

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Trasporto pubblico locale, la Corte Costituzionale dice sì al Fondo Nazionale Trasporti La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso della Regione Veneto che sollevava la questione di legittimità costituzionale della norma che ha istituito il Fondo Nazionale dei Trasporti. “Fondo” di risorse vincolato - per le Regioni a statuto ordinario – per il trasporto pubblico locale. Asstra: "Sentenza storica"

La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso della Regione Veneto che sollevava la questione di legittimità costituzionale della norma che ha istituito il Fondo Nazionale dei Trasporti. “Fondo” di risorse vincolato - per le Regioni a statuto ordinario – per il trasporto p u b b l i c o l o c a l e . ( S e n t e n z a 2 7 3 / 2 0 1 3 ) ASSTRA: "Si tratta di una sentenza storica con cui la Corte Costituzionale finalmente ha fatto giustizia e chiarezza sul tema del trasferimento dallo Stato alle Regioni delle risorse destinate al funzionamento dei servizi di Trasporto Pubblico Locale, mettendo in evidenza gli obblighi che Istituzioni ed Enti hanno nei confronti del servizio di trasporto pubblico e delle aziende che lo erogano. I Giudici della Corte hanno infatti riconosciuto che il vincolo di destinazione è lo strumento con cui lo Stato assicura il diritto alla mobilità dei cittadini che è un diritto tutelato dalla Costituzione. Con questa sentenza, le aziende di TPL vedono uno spiraglio di luce per uscire dal tunnel dell’incertezza economica, grazie ad una base di stabilità assicurata dal Fondo nazionale trasporti, uscito indenne dall’attacco delle regioni ed anzi incredibilmente fortificato dalla sentenza della Corte Costituzionale che non solo ne ha decretato la legittimità ma ha anche affermato il principio che il nostro settore offre un servizio essenziale quanto la sanità".

21 novembre 2013 ecodallecitta.it

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NEWS FLASH TRASPORTI

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

MIT: nasce l’Osservatorio Nazionale sulle

Politiche per il Trasporto Pubblico Locale

Nasce l’Osservatorio nazionale sulle politiche del trasporto pubblico locale. L’osservatorio, costituito con Decreto Interministeriale n. 325 del 25 Novembre 2011, è stato sottoscritto tra i Ministri delle infrastrutture e dei Trasporti, dell’Economia e delle Finanze e dei rapporti con le regioni che ne definisce la struttura e le modalità di funzionamento. L’Osservatorio si compone di un Comitato di 22 membri, 11 espressione delle amministra-zioni centrali dello Stato, 11 espressione delle amministrazioni locali e territoriali e di una se-greteria composta da rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Il nuovo organismo, che si riunisce almeno due volte l’anno e relaziona annualmente alle camere sullo stato del Trasporto pubblico locale, ha l’obiettivo di creare una banca dati e un sistema informativo pubblico correlati a quelli regionali e di assicurare la verifica dell’anda-mento del settore e del completamento del processo di riforma.

All’Osservatorio sono stati attribuiti compiti istruttori rilevanti ai fini del riparto del fondo per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del TPL anche ferroviario nelle regioni a statuto ordinario, istituito dall’ Art.16 bis DL 95/2012, secondo i criteri fissati dalla legge e le modali-tà contenute nel relativo D.P.C.M. 11 marzo 2013.

(FERPRESS) – Roma, 28 NOV -

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NEWS FLASH TRASPORTI

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Cassa Depositi e Prestiti: pubblicato sul sito un rapporto sul trasporto pubblico locale

Pubblicato sul sito della cassa Depositi e Prestiti un interessante rapporto sullo stato del trasporto pubblico locale nel nostro paese. Il rapporto, dal titolo “Il trasporto pubblico locale: il momento di ripartire”, descrive le principali dinamiche che interessano il TPL individuando alcune aree di intervento sulle quali agire per imprimere nuovo slancio ad un settore attualmente in difficoltà , ma determinante per la crescita del Paese.

Valore della produzione di quasi 13 mld,130 mila addetti, 6,3 miliardi di passeggeri ,questi i principali numeri del settore ma la rilevanza del trasporto pubblico locale non dipende soltanto dalla sua dimensione economica ma anche dall’impatto che determina sulla competitività del Paese in quanto un sistema di trasporto pubblico inadeguato grava sulle finanze pubbliche, deprime la domanda interna e genera elevati livelli di congestione , con costi ambientali stimati a 11 miliardi, oltre ai costi economici e sociali a questi connessi.

(FERPRESS) – Roma, 11 NOV

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NEWS FLASH TRASPORTI

TRASPORTO AEREO

Voli Ryanair a Fiumicino

COMUNICATO STAMPA ASSAEREO

E’ assolutamente sconcertante dover constatare che mentre il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, avvia un confronto permanente tra tutti i soggetti dell’industria del trasporto aereo nazionale per dare nuove prospettive di sviluppo alle imprese del settore, il così detto sistema del trasporto aereo risponde con l’avvio di nuovi collegamenti da parte di Ryanair dal principale aeroporto / hub italiano. Consentire ad un operatore come Ryanair, che non ha mai nascosto la propria politica basata sullo sfruttamento delle più favorevoli norme fiscali, contributive e lavoristi che irlandesi nonché sui generosi finanziamenti dagli aeroporti, di avviare nuovi collegamenti da Fiumicino è un colpo micidiale a tutta l’industria del trasporto aereo che, con enormi sacrifici, sta cercando di risollevarsi dalla peggiore crisi che abbia mai attraversato. Non è un caso che in nessun hub europeo, o aeroporto che aspiri a tale ruolo, operano simultaneamente compagnie full service e compagnie low cost nell’accezione più estrema, come è il caso di Ryanair, che per effetto di significativi vantaggi di costo alterano le più basilari regole della concorrenza costringendo le altre compagnie ad uscire dal mercato.

E’ altrettanto incomprensibile che gli aeroporti periferici, malgrado le ingenti perdite di bilancio, continuino ad erogare fondi pubblici senza alcuna gara e quindi in maniera poco trasparente.

L’avvio dei nuovi collegamenti annunciati da Ryanair a Fiumicino è quindi un fatto eccezionalmente grave che produrrà conseguenze pesantissime su tutti gli operatori e del quale se ne assumeranno tutta la responsabilità, anche nei confronti di migliaia di lavoratori, coloro che l’hanno resa possibile.

ASSAEREO Roma, 27 novembre 2013

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TRASPORTO AEREO

Tavolo sul trasporto aereo ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Assaeroporti: Necessarie misure concrete per affrontare la crisi del settore Assaeroporti, l’associazione italiana dei gestori aeroportuali, ha partecipato oggi al secondo incontro del tavolo sul trasporto aereo istituito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con le organizzazioni di categoria.

Assaeroporti prende atto con soddisfazione dell’impegno assunto dal Ministro in persona di individuare il percorso migliore per l’adeguamento del Fondo Speciale del Trasporto Aereo nonché di valutare idonei meccanismi che consentano il mantenimento del sistema di ammortizzatori sociali e le fonti di alimentazione del Fondo stesso.

Nel corso della riunione, Assaeroporti ha sottolineato come, a fronte delle responsabilità e dei compiti assegnati al gestore aeroportuale in seno ad aree come la security, la safety, il ground handling e i servizi di pronto soccorso sanitario aeroportuale non corrisponda sempre in modo coerente un chiaro riconoscimento degli strumenti idonei ad eseguire tali compiti, né, tantomeno, si provvede a fornire un simultaneo quanto mai necessario strumento di copertura dei costi addizionali generati dalla fornitura dei nuovi servizi, specie per quei gestori sprovvisti dei contratti di programma.

In tema di servizi di assistenza a terra, il gestore aeroportuale è responsabile del coordinamento dei vari operatori presenti sullo scalo e in virtù di ciò è indispensabile che allo stesso vengano forniti strumenti operativi e correttivi più efficaci che possano supportarlo nello svolgimento del ruolo assegnatogli.

Nell’area della security, il servizio di controllo di sicurezza ai varchi staff e carrai sarà presto affidato al gestore aeroportuale. In tal senso, si evidenzia come a fronte degli elevati costi a carico delle società di gestione aeroportuale (circa 400.000 euro a varco stimati) non è previsto, per la maggior parte di esse, un idoneo strumento di recupero dei costi per via tariffaria. Occorre, in questo senso, trovare una soluzione.

Assaeroporti ha inoltre ribadito come il settore del trasporto aereo, già provato dalla congiuntura economica negativa che vive il Paese e dalla difficile situazione in cui si trova Alitalia, non può oggi sopportare altre immotivate tassazioni come ad esempio l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (IRESA), specie laddove la destinazione del gettito prodotto non sia destinata a migliorare la qualità dei servizi al passeggero e la tutela dell’ambiente.

Assaeroporti auspica che il Ministero, nell’ambito di un più ampio disegno strategico di definizione del Piano Nazionale degli Aeroporti, possa prendere delle misure adeguate a migliorare l’operatività del sistema, garantendo un’adeguata copertura dei costi del servizio e dando concreta definizione delle questioni ancora pendenti.

Assaeroporti 5 dicembre 2013

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TRASPORTO AEREO

Comunicato Stampa - Marco Veneziani UILT: Positivi gli impegni assunti dal Governo ma bisogna intervenire in tempi rapidi su ammortizzatori sociali per il trasporto aereo.

Il Segretario Nazionale del Trasporto Aereo, Marco Veneziani, afferma in una nota – “In data odierna, il Ministero, alla presenza delle OO.SS e di tutte le aziende del settore, si è formalmente impegnato ad intervenire in tempi strettissimi, contestualmente con l'approvazione della Legge di Stabilità, a prorogare anche oltre il 2016 il Fondo Speciale Trasporto Aereo. A tale proposito le OO.SS hanno rilevato come sia indispensabile prorogare anche gli strumenti previsti da Lg. 291 e 166/2008 specifici per il Trasporto Aereo e chiesto di sensibilizzare, in tale direzione, anche il Ministero del Lavoro”.

Veneziani – continua - “apprezziamo l’intervento, necessario, del Ministero presso le Regioni e l'ANCI al fine di ridurre le addizionali regionali e comunali. A tale proposito la Regione Lazio si impegna ad una riduzione del 30%. In merito alla regolamentazione ed alla trasparenza dei contributi aeroportuali ai vettori, e specialmente, a quelli low cost stranieri, il Sottosegretario ai Trasporti D’Angelis ha affermato che il Governo inserirà nella Legge di stabilità una apposita normativa che imporrà procedure di gara pubbliche e trasparenti per la eventuali erogazioni di tali somme. Riteniamo, altresì, opportuna la decisione del Governo di sollecitare la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate a verificare l'effettiva apertura di filiali italiane da parte di vettori stranieri stabilmente operanti nel Paese”.

Veneziani conclude – “La UILTRASPORTI, nel prendere atto dei primi positivi riscontri emersi dal tavolo odierno, sottolinea l’importanza e l'urgenza di addivenire entro il corrente mese a definitiva risoluzione della problematica riguardante gli ammortizzatori sociali per il trasporto aereo, anche alla luce del profondo stato di crisi di tutti gli operatori del comparto, e del necessario coinvolgimento del Ministero del Lavoro”.

Uiltrasporti 5.12.2013

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TRASPORTO FERROVIARIO

Gruppo FS: Moretti, risultati del 2013 migliori del 2012

“I risultati del Gruppo FS per l’anno che si sta concludendo saranno migliori di quelli del 2012”. Mauro Moretti, amministratore delegato di FS, ha concluso così l’affollata conferenza stampa in cui insieme a Vincenzo Soprano, AD Trenitalia, Gianfranco Battisti, Direttore Passeggeri Nazionale e Internazionale Trenitalia, e Francesco Cioffi, Direttore Passeggeri Regionale Trenitalia, ha presentato il nuovo programma-orario di Trenitalia.“Vista l’abbondanza di offerta ferroviaria tra le città italiane – ha dichiarato Moretti –si dovrebbe viaggiare solo in treno. L’offerta fa sì che si possa andare in stazione e partire con tempi di attesa minimi (a Roma nelle ore di punta c’è un treno verso Milano ogni 15 minuti), questo è il senso della Metropolitana d’Italia”. ”Esiste – ha sottolineato ancora Moretti– un pendolarismo di alta qualità, pagato dal mercato, che per i clienti fedeli si traduce in prezzi estremamente concorrenziali: per esempio la Bologna – Firenze a 7.50 euro o la Roma – Napoli a 12 euro. C’è quindi spazio per liberalizzare il mercato dei pendolari se viene lasciato al rapporto diretto tra impresa e cittadini. Stiamo investendo molti soldi sul trasporto locale, prevediamo, infatti, di investire 3 miliardi per l’acquisto di treni, questo è il più grande piano nel settore dai tempi dell’azienda autonoma quando pagava Pantalone. Questa volta l’investimento è in autofinanziamento, ma ne servirebbero almeno altri tre da parte delle amministrazioni. La spesa pubblica in questo campo, infatti, è la più bassa d’Europa, Spagna compresa. Organizzeremo una giornata di studio aperto, a metà febbraio, con una visione al 2020, dove verranno affrontati i temi del pendolarismo, della vita nelle città, dei servizi e delle risorse con l’obiettivo di migliorare la vita dei pendolari. Questa operazione ha lo scopo di affrontare in modo concreto i problemi del sovraffollamento dei treni e la gestione del traffico nelle ore di punta”. “Abbiamo alcune aree critiche che sono: il nodo di Milano (che serve un’area di 8 milioni di persone), Roma, l’area Veneta, Napoli e Torino, nelle ore di punta con il massimo dell’affollamento il servizio ne risente notevolmente. Dobbiamo fare i confronti con realtà omogenee alla nostra, penso alla Germania e alla Francia che hanno indici di puntualità inferiori ai nostri (da noi intorno al 91 per cento); mentre non possiamo paragonare la nostra realtà a quella della Svizzera che ha un sistema molto meno complesso, infatti lì non esiste una grande città come Milano, la cui stazione accoglie 1000 treni al giorno”.

6 DICEMBRE 2013 Trasporti-Italia.com

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INFRASTRUTTURE e PORTI

Maggiore precisione e sicurezza nei porti grazie a una nuova tecnologia Galileo, il sistema di navigazione satellitare globale multimiliardario finanziato dall'UE, presto fornirà misurazioni di posizione molto meticolose e precise sulle strade d'Europa. Il mezzo primario per il commercio internazionale però - il settore marittimo, responsabile di quasi 90 per cento del commercio mondiale - si affida ancora a una tecnologia datata con una capacità di precisione limitata, costi alti e bassa efficienza.

Otto istituti di ricerca di sei paesi europei sono coinvolti nel progetto DOCKINGASSIST, che si è proposto di eliminare le congetture quando si ormeggiano e si manovrano le navi container, le portarinfuse e altre grandi navi attraverso lo sviluppo di una nuova rete wireless che si affida a un s i s t e m a s a t e l l i t a r e d i n a v i g a z i o n e g l o b a l e d i f f e r e n z i a l e . Manovrare grandi navi non è facile, in particolare per le PMI che rappresentano la maggioranza del settore marittimo. Secondo le previsioni il trasporto via mare raddoppierà nei prossimi 15-20 anni e quindi gli operatori saranno sotto pressione per aumentare la loro capacità e il carico di merce trasportata con navi più grandi e più frequenti, mentre le aziende cercano di raggiungere economie di scala.

Le grandi navi di solito entrano in porto con l'assistenza di piloti addestrati che sono specializzati nella navigazione in un particolare porto. Nella maggior parte dei casi, il pilota usa attrezzature di bordo per guidare la nave in un porto che comprendono un Sistema di informazione e visualizzazione della cartografia elettronica (ECDIS) o carte cartacee insieme a un ricevitore GPS. Questo costituisce uno svantaggio significativo per la nave poiché possono esserci errori in questi sistemi di cui il pilota non è a conoscenza.

La soluzione di DOCKINGASSIST consiste in due parti principali: una Stazione base (BS) installata presso il porto e un'Unità pilota portatile (PPU) installata sulla nave. L'unità portatile può essere usata dal pilota incaricato di ormeggiare la nave nel porto senza bisogno di costosi sistemi di attracco. Questo sistema permette di incrementare l'accuratezza di posizione e velocità per mezzo di una stazione base statica che identifica gli errori e li trasmette in modalità wireless al ricevitore, rendendo possibile non solo la trasmissione dei dati di correzione ma anche lo scambio di altre importanti informazioni tra il porto e la nave come informazioni sul tempo, sulla posizione di altre navi e sui livelli della marea.

La tecnologia di DOCKINGASSIST avrà come risultato la riduzione del tempo di transito e quindi una migliore gestione del traffico portuale. Il team sostiene che questo porterà a risparmiare tempo, carburante e spese operative. Inoltre, porterà a una riduzione delle emissioni di CO2 abbassando di c o n s e g u e n z a l ' i m p a t t o a m b i e n t a l e d e l t r a s p o r t o m a r i t t i m o . I partner fino a questo momento sono riusciti a dimostrare l'idea principale alla base di DOCKINGASSIST e hanno trasferito la tecnologia dalle attività di ricerca e sviluppo alle PMI del consorzio. Il progetto è stato divulgato da tutti i partner a livello nazionale e internazionale per mezzo di w o r k s h o p , m o s t r e e v a r i m e z z i d i c o m u n i c a z i o n e . L'UE ha assegnato al progetto 1 122 633 euro. Lanciato a novembre 2011, DOCKINGASSIST è finanziato nell'ambito del programma "Ricerca a beneficio delle PMI".

cordis.europa.eu/projects/rcn/ 2013-11-19

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NEWS FLASH TRASPORTI

INFRASTRUTTURE e PORTI

Porti: traffici in calo in Liguria, reggono Spezia e Savona

Aumentano passeggeri; Genova +7,2%, Savona +17,8%, Spezia +236%

E' proseguito, anche nel secondo trimestre del 2013, il calo del traffico complessivo (-5,5%) e del movimento di contenitori (-3,0%) nei porti liguri rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. In particolare, rileva l'analisi di Liguria Ricerche (Gruppo Filse), per entrambe le voci il calo è dovuto all'andamento negativo del porto di Genova (rispettivamente -8,7% e -6,8%) non sufficientemente compensato dagli aumenti registrati nei porti di Savona e La Spezia. Nel dettaglio, diminuiscono in tutti i porti liguri le rinfuse liquide e solide, sebbene con variazioni di diversa intensità. Crescono invece le merci varie in colli nei porti di Savona e La Spezia. La riduzione del traffico contenitori è dovuta al calo registrato nel porto di Genova (-6,8%, da 549 mila a 511 mila) mentre gli scali di Savona (19.524) e della Spezia (330 mila) mostrano una leggera crescita (r ispett ivamente +8,0% e +3,0%). Il traffico passeggeri (+15,1% a livello regionale) cresce in tutti gli scali: Genova +7,2% (da 629 mila passeggeri a 674 mila), Savona +17,8% (da 318 mila a 375 mila) e La Spezia +236,7% (da 18 mila a 61 mila).

(ANSA) - SAVONA, 4 DIC - 2013

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INFRASTRUTTURE e PORTI

Porti: Lupi; coraggio cambiare, ridurre numero Autorità

Ministro infrastrutture stiamo preparando riforma seria

Anche per la gestione dei porti ''dobbiamo avere il coraggio del cambiamento. Non ha più senso avere 24 Autorità portuali''. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi nel corso di una conferenza stampa tenuta a Napoli nella sede dell'Ente autonomo Volturno.

''Stiamo preparando una riforma seria, che porterà alla riduzione - ha aggiunto Lupi confermando quanto già detto ad Assoporti - delle 24 Autorità e portando alla integrazione tra porti, interporti, logistica''. Lupi ha immaginato la costituzione di sei-sette distretti portuali logistici ''che facciano finalmente programmazione strategica e che abbiano un'autonomia finanziaria''.

(ANSA) - NAPOLI, 2 DIC - 2013

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INFRASTRUTTURE e PORTI

Angrisano: "Porti italiani troppo vecchi per le nuove navi"

Roma - Porti italiani vecchi, con spazi non sempre disponibili per le nuove esigenze del mercato. Giudizio molto secco quello dell'ammiraglio Felicio Angrisano, comandante nazionale dell'autorità marittima, e negli ultimi anni in servizio a Genova che avrebbe dovuto lasciare proprio il giorno del crollo della torre Piloti. L'ammiraglio ha parlato alla commissione Trasporti del Senato nell'ambito delle audizioni per la riforma della legge sui porti, la 84/94.

"Tra il 2014 e il 2015 - spiega - solcheranno i nostri mari circa 240 portacontainer di ultima generazione, da 1800 teus (n.d.r unità di musura dei container da 20 piedi) con lunghezza superiore ai 370 metri e pescaggio di oltre 16 metri. Caratteristiche che richiedono adeguati parametri portuali non rinvenibili negli attuali porti nazionali se non a Trieste e a Gioia Tauro, quest'ultimo principale porto di transhipmente (n.d.r non di destinazione delle merci ma di passaggio da navi più grandi e navi più piccole per ripartire verso altri scali)".

L'ammiraglio Angrisano parla anche di "strutture di banchina difficilmente in grado di essere attrezzate con gru di ultima generazione". Inoltre spiega che le manovre in porto delle grandi navi sono rese più complesse dal fatto che vengono realizzati riempimenti per poter smaltire in vache di colmata, appunto, materiale di dragaggio "vanificando il progetto generale di sviluppo".

Sulla riforma della legge, nello specifico, l'ammiraglio contesta l'ipotesi di una unica regia sostenendo invece l'importante ruolo di coordinamento tra autorità marittima e autorità portuale come soggetti fondamentali della vita portuale.

Importante anche una piattaforma logistica digitale in fase di studio e seguendo tre parole d'ordine: "tempo, affidabilità e sicurezza".

05 dicembre 2013 primocanale.it

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INFRASTRUTTURE e PORTI

Direzione porti a rischio, l'appello del cluster

Le associazioni Angopi, Assorimorchiatori, Confitarma, Fedepiloti, Federimorchiatori e Fedepesca hanno scritto al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi in merito al testo di un regolamento, in via di definizione, che in nome dellaspending review prevede la soppressione della direzione generale per i Porti, con l’attribuzione delle relative competenze suddivise tra la direzione generale Dighe ed Infrastrutture Idriche e la direzione generale Trasporto Marittimo e per vie d’Acqua Interne.

Sull'argomento è intervenuta, sempre il 5 dicembre, la IX Commissione della Camera dei Deputati che impegna il governo a non adottare misure che comporterebbero la disarticolazione e lo spacchettamento delle strutture e delle competenze relative al settore marittimo-portuale e la soppressione della direzione generale dei porti.

La lettera firmata Angopi, Assorimorchiatori, Confitarma, Fedepiloti, Federimorchiatori e Fedepesca.

politiche marittime 06/12/2013