nati nella terra

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1 SALVATORE PINTORE NATI NELLA TERRA POESIE I.E.P.I. ® Pisa · Roma

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terza silloge poetica

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Page 1: NATI NELLA TERRA

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SALVATORE PINTORE

NATI NELLA TERRA

POESIE

I.E.P.I.®

Pisa · Roma

Page 2: NATI NELLA TERRA

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Proprietà riservata · All rights reserved© Copyright 1966 byI.E.P.I., Pisa · Roma

Stampato in Italia · Printed in Italy

ISBN 88-8147-055-1

Page 3: NATI NELLA TERRA

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PREFAZIONE

È poesia esistenziale quella di Salvatore Pintore, ricca di emozioni «amniotiche», viscerali, profonde. Le sensazioni guizzano «fra le righe del cuore», pregne di sentimenti atavici che trovano le proprie radici nel maelstrom del tempo ancor prima della gestazione nel grembo materno. Le emozioni dell’autore germogliano dalla terra, snodandosi poi in un itinerario esistenziale per l’eterna ricerca della propria identità umana e poetica. Salvatore Pintore si porge in una evocazione della vita e della morte tra il simbolico e il reale, ma anche attraverso l’evoluzione della rinascita e dell’amore.La terra così ossessivamente presente nelle sue liriche (oltre che nel titolo dell’opera: «Nati nella terra»), racchiude l’intrigante magia della creazione, ospita il seme etnico di un vissuto talvolta rassegnato e sereno talvolta guizzante di sogni e incantamenti dove smarrirsi... Incantamenti ispirati anche dalle cose più vere e semplici che la natura offre: «Un lampo nella mente si accende / ed improvviso un campo sorride / tra nuvole e stelle» (Seminatore).Gli argini del nucleo familiare hanno trasmesso al poeta «Il senso delle cose»: «Ora intendo / il senso delle cose: anche noi /fioriamo come le rose. Il bello / cerca sempre un po’ di spine.»Così Salvatore Pintore si rivela con la sua poesia in una sorta di comunicazione fatta di immagini intime e contemplative. . . Come gabbiano la sua anima sorvola quel mare altrettanto presente nella poetica e nel carattere dell’autore: «Ti contemplo mare per sempre / mentre nudo nell’azzurro / vivi tra gli scogli. » (Mare per sempre).

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E poi il suo pensiero affonda «nelle sabbie mobili del tempo. . . II nudo sguardo / che nel vivente brulicare /fiero s’inoltra / da mare a mare.» (Da mare a mare). Il Mare sembra essere vissuto dal poeta come simbologia onirica di fierezza della propria interiorità e delinea una personalità talvolta languida, carezzevole e sensuale, talvolta imperiosa, fiera e testar-da, sia pure nella minuziosa descrizione analitica dei luoghi e dei fermenti dell’anima.Così come l’isola che in balia dell’imprevedibile mare si mantiene ancorata «Tra la terra e il cielo», anche Salvatore Pintore resiste agli urti della realtà facendo vibrare, dietro i rintocchi del sen-timento, le corde più intime dei lettori in una spontanea offerta d’amore: «Quando / alzerai dai miei occhi il velo / ti amerò / oltre il muro del tempo.» (Quando).

Maria Antonietta Vannelli

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A mia madreA mio padre

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« In principioDio creò il cielo e la terra.

La terra era informe e desertae le tenebre ricoprivano l’abisso

e lo spirito di Dioaleggiava sulle acque. »

Genesi 1, 1-2

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«O terra,non è forse questo ciò che vuoi:

invisibile rinascere in noi?Terra! Invisibile!

Che mai se non la metamorfosiè il tuo irrevocabile compito?

Terra che amoio voglio. »

Rainer Maria Rilke:Elegie di Duino, Nona Elegia.

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NATI NELLA TERRA

Noi nati nella terrasemi rigonfi di lucenoi scultori di sogniscavatori di granitico amorenoi radici con le mani al cielochi siamo?

Alterna è la fortunabreve il viaggiosempre esposto il ricordocustode dei nostri amori.

Alterne scorrono le stagionile gioie i dolorie come un fiume di luce sulla nostra pelle il tempo.

Nel cielo della storiaci guardano ancora le stellee tanti altri vicini al nostro voltoal volto sofferente del mondo.

Noi nati nella terra:nido di vita e di speranzegrembo di sale e di ventoper imparare ad amareumile ci accoglie.

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DANAE (Δαν αη)1

Terra sei natasemplice idea da un Pensieroche non ha dimora. Bambina sei stataad inseguire i tuoi sognigirando all’intorno.

Oggi matura e ricca di fermentiinnamoratati sposi col mio corpo. Un fuoconel bosco dell’animami hai acceso.

Il tempo è la fiamma che onoralampada al mutamento. Ma dietro una maschera di paurasi rifugia insicuro il nostro volto.

Inquieto è il mio cuoregioioso tormentomentre ricerco tra i tuoi sentieril’immortalità perdutadel mio mondo.

In quale abisso hai nascostola gemma più preziosa?

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In quali occhi rivivrà il tuo canto amoroso?Anche nel mio centrosi nasconde un fuoco più denso:scintille di sorrisifiamme di passionibagliori di visionifuoco di parolecenere di silenzibrace di dolorifuoco perenne di segretida quandoda nostra Madreci dividemmo.

Ora e sempredisvelamento....

E non basteranno le tue nottile tue seducenti lunei venti gelidi dei tuoi oppostile carezze delle tue acque più chiarei sospiri del tuo più profondo mareil tuo più irato temporaleper spegnere il desiderio d’infinitodella mia luce.

1. Danae (∆αν, αη:terra e spirito), Fulcanelli: Le dimore filosofali , vol. II p.23-24

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DA MARE A MARE

Col pensiero affondo nelle sabbie mobili del tempo. Vado incontro ai primi vagitia fiumi di latte e miele a chiare acque primo letto di parole neonate. Visito gesti remoti liberi nel vento dell’era e la nuda impronta che solca la pangea e il nudo sguardo che nel vivente brulicarefiero s’inoltra da mare a mare.

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MARE NOSTRO

Ti contemplo mentre nudo nell’azzurro vivi tra gli scogli. Senza pudoremostri la fatica e il sangue che scorre nelle tue vene. Sulle onde di smeraldo nasce il biancotravolgi le paroles’inabissa aguzzo lo sguardo. Il vento gioca con la quiete del giornola roccia ricama insieme al tuo respiroche gli canta sull’orlo.

Sull’erba che insidial’ultimo lembo di terrala mia penariposa serena.

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TERRA NATIA

Acqua e terra d’Oliena hanno servito la sorte: Calcare rosa anticonido di querce lecci tassi e gineprisecolari sopra rocce maestoseletto di ribes narciso e peoniegrembo carsico di piogge lontanedimora di aquile falchi e poianeasinelli mufloni e caprettisilenziosi boschi rupestridove ama cantare armoniosaNatura.

Soggiorno di anime nudeche ballano in tondo sulle vette del mondosu asfodeli ciclamini e ginestre. Paesaggio lunareimpervio rifugio dei ventiincanto selvaggiodegli anni più verdi.

Casa di pastori più vicini al cielocreatori di versi improvvisatori e poeti solitari di amori confidati al maredi speranze sussurrate alla lunain canti nella notte a voce piena: « Non potho reposare....! » 2

2. Non potho reposare : Non posso riposare... (Canto tradizionale sardo).

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IL CANTO DELLA TERRA

Una voglia s’inerpica su sentieri in letargo coperti di silenzi e di mistero di belati che cercano la fonte l’erba muta che veste il monte.

Rocce ferme conquistate da licheni resistono si mostrano nude andando incontro alla sera.

Il piede scivola sul muschio invernale risvegliando orme dimenticate pietrosi calpestii e vibranti criniere l’andata ed il ritorno di un padre.

Volano passeri e gabbiani nel respiro del vento il fruscio dei pini e dei rovi bisbiglia coi profumi dell’erba.

Più l’ascolti e più cresce il canto della terra.

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ISOLA ANTICA

Un’isola antica mi porto nel cuoreterra che un mare più vasto contiene. Isola che conosce dei figlila gioia e il doloreil canto di mitiche sirenedagli abissi dell’anima risale. Isola che abbraccia ogni ventorifiorite speranze rilancianell’azzurro del cieloogni soffio di vita raccoglieogni voce sorella nel grembo. Isola che ascolta il canto del marepossente tra le onde è il respiro che dà nuove alia sofferte parole d’amore. Isola di piccole pianuredove indugiano pensose le oresu colline rigonfie di storiadove dorme il vecchio nuraghe. Isola di fiere montagneumile trono dei saggiche più vicini al solesereni stanno a guardare...

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INTIMO.... UN FIUME

Solo in noisorgono il dubbio e la domanda come lune della mente.

Solo dentro di noiintimo....un fiumesale e scende:

Interno ascoltail discorso dell’amorela risacca dei ricordinell’azzurro mare dell’attesa.

Carezza tutte le spondescopre che Tutto è Unocome la candela e la stella.

Uniti da un raggio di luceocchi come diamanticantano innamorati tra la terra e il cielo.

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ANSIOSI

Ansiosi non semi ma parole cerchiamo nudi nella terra per vestire i silenzi con l’alito del tempo.

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PRECARI

Quante volte dovremmo vivere il mondo per imprimere nell’anima il sigillo?

Tutti abbiamo un fazzoletto di terraper asciugare il pianto per piantare l’allegriail patimentoo un rigoglioso canto. Precarisotto l’immenso azzurrocome sviliamo il tempo!

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NUDI NELLA VALLE

Dispersi tra le domandeo rifugiati in uno sguardopulsiamo come nuove stelle invocando un’aiuto nell’oro dell’istante un’altura per il punto di partenza. Ma ancora nudi restiamo nella valle con le voglie sulle labbrapalpitanti...

Un’altro cuoreanima il travaglioche ci logora dentro. Pochi in ascolto si fermano per conoscersi nel profondo per scambiarsi un sentimento:

Sofferto sudore che affiora sulla pelle di ogni giorno.

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UNA DIMORA

In noi esiste una dimorache il volto custodiscein questo mondo:

Finestre sono le pupilleaperte al vento del soleal canto della notteal silenzio delle stelle.

Porta è la bocca:grotta dei desideri.

Chiave è la voce:sequenza che misteriosamenteapre il cuore.

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DEDICATO A TE

Nei miei pensieri viveparte dell’immensa vitanei miei occhi di figliol’immagine più vera.

Ogni risveglio mi porta un tuo salutoogni tramonto un ricordola grande lunal’inizio della sera...

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SEDERSI LA SERA

....e sedersi la sera contigui all’oltre assediato

è un faticoso inclinare sul mondo un bisogno innato

che ci lascia appagati moribondi

riversi tra le righe del cuore

trafitti da penne indorate:

spade affilate da voci:

cari sussurri dell’animasentinelle del quotidiano riposo...

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LA LUCE VIENE DA ORIENTE

Da dove nasci ondache l’aria dei pensieri fendi?

Da dove sgorghi sorgenteche il buio delle pupille disseti?

Da dove provieni Amoreche la storia del giorno fecondi?

« Fratello da Oriente »

Le domande riposanosul nadìr del cuoresullo zenit della mente.

E nella magìa del cieloecco il volto del mondosenza la collana delle ore.

La rosa degli eventine indica la direzione:nella quiete e nel motorimane insondabilecome un calice d’amore.

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LAME DI LUCE

Nella notte oscura lame di luceferiscono il buio e sangue di stelle scintillasui sentieri della nuova Betlemme: Casa del pane esistenziale dove sereno lievita il tempo s’impastano i sogni e le lacrime per un digiuno salutare.

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LUCI NELLA NOTTE

Lo sguardo riposa sulla terrazza della sera sulle luci più morbide del cielo interiore.

Nel riverbero delle onde brillano muovendo sinfonie d’amore.

Così è la mia vita: luce fra le tante...

Ogni giorno un po’ muore in folate di sole ogni notte rivive sognando aurore lontane....

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LA NOTTE SOVRAINTENDE

La notte si avvicinacoi sussurri del tramontogirato lo sguardo s’allontana dal mercato del giorno.

Si veste di lucie sete d’ombrefiori di luna e di stelletrasparenti foulards di nebuloseprofumo di venti e di sacre terre.

Gli eventi palpitano ancora sempre più sospinti nel profondo.

La notte chiara sovraintendea questa guancia di cieloai nostri occhi spalancatisul teatro del mondo.

Poi lo sguardo di Auroradivina dell’apertoriconquista il nostro volto.

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DE-SIDERIO

Quando l’ombra scopre le sue orela volta del cielo si aprecon mille pupille di stelle.

Mille occhiguardanomille volti:

Uno rinasce nell’orsa del maggiore desiderio...

Un volo di gabbianianima il blu della notte.

I nostri nomi riportasulle vertigini dell’universosotto la sua ala silenziosal’amore.

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LUCE e OMBRA

Luce e ombra:altalena della danzanella terra rotonda.

Luce di un sorrisocome quello della Giocondadipinto sul tuo viso m’ incanta.

Ombre della nottenascondetele lacrime più vere!

Luci dell’aurorarisvegliatele parole più sincere!

Ma ogni giorno risorgeil tuo silenzio:

Ombra alla mia terraluce alle mie etàche rivivono nel corpole stagioni dell’amore.

Luce e ombra:il ritmo di un’ondacarezze di vitasul litorale dell’anima.

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LA NOSTRA ANIMA

Si offre al vento della terraancora intessuta di bisognistesa su di un filo di speranzala nostra anima.

Non più nascostail tempo la illuminail dolore la proval’Altro la esalta.

Sa di morire per riviveresempre protesaverso la patria del cielocome fiamma.

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CARA È LA NOTTE

Sì!Nella gioia e nel dolore Tutto vive! Mentre il cuore consuma le sue ore le domande pregano come tanti lumi sui solchi della mente. Un silenzio vestito d’azzurro dall’intimo del cielo scende come la manna. Cara è la notte anche fiorita di spine rosa del nostro buio inseparabile amica bella compagna.

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LA SOFFERENZA

Dove ti nascondi sofferenza che con occhi di lunat’insinui nel moto del tempo?

Col sacro loto medita il dolore: Maestro chiama ogni attesa il respiro delle pupille nella stagione del silenzio.

Il giuoco dell’esperienza ci evolve e ci tempra nel giusto attrito l’arte sorella.

Dal cielo dei giorni in ricerca nelle ore astrali della mente il senso di noi si raccoglie nel crogiuolo dell’esistenza.

È la sosta dall’affannoin cui si specchia il nostro voltole nostre prime rughe:

Sentieri sicuri per la quiete degli anni letto di pace per lacrime mature:

Succo dell’anima che sente la lama dell’istante fino al nervo in cui è radicatoricco luogo di poesiasensibile antenna di emozioniil nostro povero cuore.

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IL FIORE DELL’ERRORE Il fiore dell’errorenasce da un seme senza terra al nostro sole.

Con giustizia c’incorona.Con amore ci perdona.

Dentro il calice nascondela gioia della conoscenza.

Polline in ogni tempoaccompagna la nostra danzatra la terra e il cielo.

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LA FAME DEL TEMPO

Immersa nei pensierivive ogni attesaun evento.

Quasi mortisotto le nuvoleci cullapoi ci risvegliaun vento....

Ogni giornoè semina e raccoltoper saziare la fame inestinguibile del tempo.

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SEMINATORE

Un lampo nella mente si accendeed improvviso un campo sorridetra nuvole di stelle.

Magia che non conoscoapre i miei occhi all’incanto:

Un campo arato dal tempoapre i suoi solchi alle mie ore.

Germina la luce della storiail senso e la parolal’oro della memoria.

Cresce la radiceche nutre il cuorescende il pianto del cielo sulle feritesull’istante che muoresull’istante che fiorisce.

Ogni stagione rinnova la terrale attese e la ricercaquell’uomo bambinocontadino dei misteri che ha tutt’intorno.

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POESIA

Poesia raccolta in un segreto nel campo dei volti mi accoglie.

Poesia saluta la nascita del giorno il canto di una rondine.

Poesia quotidiana briciole di parole raccoglie:

Figlie della mia carne frammenti di un sacrificio che si consumerà nel silenzio dei morti.

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LE RONDINI

Mai ti guardano negli occhi

le rondini.

Volano come impazzite

da una gioia segretadentro lo sguardo del cuore.

Volano felici di esistere

dentro il cielo degli anni.

Insiemegarriscono

cercando un nido la fonte

un luogo amicodove poter migrare.

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CARPE DIEM !

Sul prato della giovinezza la mente coglie i fiori di quel tempo... L’io fa mazzi di rose al compagno lottando dentro i confini del mondo.

Il fuoco della vita illumina gli sguardi abbandonati alla sorte. Cogliamo l’attimo! Ascoltiamo le acque del mistero che scorre.... Ogni cosa travolge in perenne dogliapaziente guardianabella addormentatasorella nel cuore la Morte.

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OLTRE IL TRAMONTO

I baci evadono dal nidoe volano in ricerca...

Messaggeri del nome aprono le braccia dell’incontro ravvivando la sete d’amore.

Quanti voli solitari poche tenere carezze nelle mani di un momento mostrarono la linea della vita la nostra storia.

Monoliti raccontano quella della terra. Archeologi cercano altre orme un visibile legame con l’immenso.

Ma il soffio della vita è così brevecome un soffio al cuorecome la notte in fiore.

Verrà un giorno che fiorirà il cielo. Con lacrime di gioia accompagnerà la mia Luce oltre la morte.

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NEL FUOCO DELL’INVERNO

Rami di olivo vivorami di pacesoffiando si spengononel fuoco dell’inverno. Rami di natura morta rami di brace intessuti di luce e di vento s’abbandonano al bacio della fiamma.Intreccio d’arteper le mie mani ardein un abbraccio d’amore. La cenere del tempo nel mezzo di ogni via penitente si raccoglie.Dal cielo dell’animacon ali più grandiil pensiero come un’aquilaal suo nido ritorna. Col vento del desiderio vivo su un’onda rosola il tuo viso tra le fiamme del cuore: fuoco della vita che tutto trasforma...

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IL SENSO DELLE COSE

Ora intendo il senso delle cose: anche noi fioriamo come le rose. Il bellocerca sempre un po’ di spine. L’amoresi sposa con lacrime preziose. Ogni rosa è il fiore del canto che nel più grande silenzio nasconde un respiro l e n t oil respiro di tutte le cose.

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LE FOGLIE

Piùcaredipintenel voltodi un silenzioche fa disperarelabbra di tenero solecome porte di un tesoroun dono prezioso trattengono.Il dolce sentire non può uscire all’apertonegli occhi in sorrisi più grandi riluceincantando le foglie del nostroverde respiro. Ma un fremito d’ i n v e r n a l e dolore nel petto caldo rinascequando ai piedi della mia vitalentamentecadono mute......

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COME LA PIOGGIA

Come la pioggia intride la terrail pensiero s’immerge in ore nuovea dissetare un’arsura che con gli anni cresce....

Ogni addio chiama il pensieroa un dolore nuovo.

Ogni battitocolma un abissofelice allarga l’orizzonte....

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GOCCE D’AMORE

Il cortile riposa al di là della stanza.

Il pomeriggio già sveglioruba alla luce i grigi dell’inverno.

Una pioggia assetata discende le scale del giornosino ai colori della terra.

Ogni goccia si sposa con lo spazio che bacia.

Ogni goccia è parolache feconda il discorso:mistero che vibrasui vetri dell’anima.

Ogni goccia è molecola d’amoresulle mani che si stringonocercando la fortuna.

Poi luccicanti di lunadentro un rivolo di sogno più preziose s’adunano.

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GOCCE INNAMORATE

Come

g

o

c

c

e

innamoratei nostri anni s’involano

lasciando sulle guance dell’animaun profumo che non muore.

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COMPLEANNI

Lacrime d’amoreornano le festedei nostri anni:

Luminosi anellidell’albero del cuore

che ad ogni girorisposano la vita.

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AMATA GIOIA

Sesto mese dell’anno in cui nacquie vidi rotonda nella notte la lunacon una grande gioia sei tornato a incoronare il mio cuore.

Gioia breve ma intensal’esperienza sigilli con l’ororispondendo all’attesa.

Benvenuta radiosa esultanza che nell’abisso della differenzasciogli ogni dolore.

Giunte alle finestre dell’apertoper te cantano gocce d’amore.

Bella gioia e bell’incantorapimento che illumini il giornonell’attesa ti consumi più dentro.

Ora innalzati maestraraccogli il mio respirofatti vela.

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...AMA!

Non c’è goccia né sentieroche non sappia dove andare.

Dentro la rotonda veritàè il nostro abitare:

Casa del silenzioe di ogni possibilitàdove tutto ha vocecontinuamente chiama...

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UNA VOCE

Differenti fili di voce ricamano suoni e melodieesperienze ed incantinell’orlo del giorno.

Una voce evoca il Bello e Bellezza sua sposa risplende mostrandosi al sole dell’ora.

Cos’ è quel dire di fiamma quel fuoco raroche dentro divampa?

Chi è con quel timbrocosì vibrante sostegno che imprime in noi l’evento? Un vibrare di cordeun vitale movimentoscuote l’albero della mentele affinità elettive.

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CHE SOPRAVVIVA IL CANTO!

La gioia del procreareallieta le nostre attese. Immersi nove mesi dalla luce alla luce veniamo.

La forza del cantoinnalza i sepolcri si muovono versi sepolti bocche in ogni contrada lasciano note.

Musica di amorosi accordi tra le spine germoglianel vivo della roccianella terra intrisa di ogni voglia.

Che sopravviva il cantoper continuare a sperareper amare il segretodella nostra solitudine!

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PENSO Penso: mai è stato così denso il tempo né il rosso declinare del giorno.Alba e tramontosono le palpebre del mondo.Nell’altalena dell’esistenzagioia d’amore continuala mia sete a bereazzurro e cielo densocome panna di latte e miele.

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L’INFINITO PRESENTE Tutto è scandito dal secondo: rasoio che seziona la sfera del tempo mai pago di lasciarsi dividere. Quante parti compongono l’amaro il dolce mondo del vivere.Tutto è legato da flessibili cordee se qui tutto fugge e tutto scorre dov’è quel luogo in cui riposa la gloria e l’incerta sorte? Dov’è l’apparente dualità che muove il docile pensiero?Dov’è l’indivisibile unità delle cose l’anima segreta di ogni realtà l’energia che sboccia le rose? È qualcosa che non misurano le mani né pesa la bilancia della mente né guardano occhi umani.Forse vive nascosta l’essenza impensabile sorpresa Pasqua della sopravvivenza. Tutto è indizio e segno che aiuta a capire la parola.Il matematico ordineall’opera consolal’orizzonte del nostro limite.

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TERRA e CIELO

Penso alla terra e al cielosussurri e grida risentovento di mare respirodalla tolda del mio centro. Quante parole nate per non prendere il volo seguono un buio che limpido le nasconde.Gli occhi sono lampadeaccese per onorare il giornoper illuminare la nottei sentieri del sogno. Mangio e bevo dalla terra ricca di semi e di ricordi e riassaporo il sudore che plasmò il mio volto.Piccolo guardo il cielo:nel calice rigonfiomi ha visto rifiorirepargolo del tempo. Più in basso ripenso al travaglio di quel parto al miracolo del figlio: continuo discorso del mondo.Più dentro alle lacrimec’è un rifugio sicuro un canto che rischiara il buioche culla ogni rinuncia e ogni domanda. Oh! come ci scalda l’amore e ci ridà vita il pianto di un bimbo la luce dei suoi occhi un suo sorriso.

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UNO STRANIERO

Chi si cela nel nostro volto?È una domandache nella vicinanza fa sentireil movimento del cuore.

Nel viaggio crescela responsabilità per l’altrol’ònere del cantoil peso della provala morte dell’ora.

Ma quandonoi aquile di lontanoci ri-conosceremofuori dal nido dell’io?

Quando quest’essere nascostoquesto me stesso miracolatolascerà la diversità dell’altrod’incontrarsi con il mondo?

Quando i nostri occhilasceranno i volti più amatiper carezzare non solo un momentol’idea dell’Innominabileche alba dopo tramontoin noi una meraviglia dischiude?

Separatoinfinitamente distanteeppure così comunicantenel volto dell’altroa noi si appella.

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Avrà i suoi occhi la morte sorella?

“Dall’Alfa all’Ωmèga:uno sconfinato sguardo d’amore.”

Sarà patria verase qui non troviamo pace?

“Sereno è il mareche contiene tutti i fiumi del sé.”

Cosa sarà di noiche soffriamo l’abbandono?

“Vita che conosce le danze della mortemusica ineffabileoltre le paroleci attendono...”

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ATTESA DOPO ATTESA

Non più il secondoprincipe di ogni movimentodivide l’antica signoria del tempo.Ma attesa dopo attesadividono il rotondoil luminoso occhio dell’Immensodove inizio e fine si congiungonoe gli opposti si concilianoe scompare la contesa.

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QUANDO

Quando alzerai dai miei occhi il veloti ameròoltre il muro del tempo.

Quando colmerai le mie lacunein me rinchiuderòtutte le stelle.

Quando riempirai gli abissi delle mie pupilleti vedròcosì come sei.

Quando tenderai nel tuo arcoogni corda del mio cuorenon più segretosuonerò il tuo canto.

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In un mondoche non conosce la parola

il silenzio delle ideenasconde

ciò che non è ancora...

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INDICE

9 NATI NELLA TERRA 10 DANAE12 DA MARE A MARE13 MARE NOSTRO14 TERRA NATIA15 IL CANTO DELLA TERRA 16 ISOLA ANTICA17 INTIMO...UN FIUME18 ANSIOSI19 PRECARI20 NUDI NELLA VALLE21 UNA DIMORA22 DEDICATO A TE23 SEDERSI LA SERA24 LA LUCE VIENE DA ORIENTE25 LAME DI LUCE26 LUCI NELLA NOTTE27 LA NOTTE SOVRAINTENDE28 DE-SIDERIO29 LUCE e OMBRA30 LA NOSTRA ANIMA31 CARA È LA NOTTE32 LA SOFFERENZA33 IL FIORE DELL’ERRORE34 LA FAME DEL TEMPO35 SEMINATORE36 POESIA37 LE RONDINI38 CARPE DIEM!39 OLTRE IL TRAMONTO40 IL FUOCO DELL’INVERNO41 IL SENSO DELLE COSE42 LE FOGLIE43 COME LA PIOGGIA44 GOCCE D’AMORE45 GOCCE INNAMORATE46 COMPLEANNI47 AMATA GIOIA48 AMA!49 UNA VOCE50 CHE SOPRAVVIVA IL CANTO!51 PENSO52 L’INFINITO PRESENTE53 TERRA e CIELO54 UNO STRANIERO56 ATTESA DOPO ATTESA57 QUANDO