metri cubi zero - verso un fotovoltaico sostenibile

04/10/23 Incontro informativo e dibattito, 2 ottobre 2010 1

MetriCubiZero

Verso un fotovoltaico sostenibile senza consumo del territorio


Agenda

La nostra filosofia e la nostra proposta Di cosa parleremo Cos’è il fotovoltaico Opportunità ed errori da evitare Un’analisi “politico amministrativa” della scelta effettuata dalla

Giunta


La nostra filosofia

La Sirolo del futuro ha bisogno di una gestione oculata delle sue risorse che parta dalla Sirolo del presente

Siamo favorevoli al fotovoltaico a patto che sia realizzato senza consumare terreno agricolo o concederne a privati lo sfruttamento senza ritorni adeguati ai rendimenti che gli stessi privati andrebbero ad ottenere

+ Ambiente

+ Reddito- Cemento

+ Qualità della vita


Agenda


Giunta


Di cosa parleremo

Cosa è il “fotovoltaico”

Perchè è considerato un “business”?

Integrarlo nelle costruzioni o consumare territorio?

Opportunità ed errori da evitare


Agenda


Giunta


Cos’è il fotovoltaico

E’ una forma di produzione di energia che usa come fonte di alimentazione i raggi solari

L’installazione dei pannelli fotovoltaici è incentivata dallo Stato con un sistema specifico (es.conto energia)

Esistono linee guida adottate dall’ANCI su proposta delle associazioni di categoria (Coldiretti) finalizzate a razionalizzare e minimizzare il consumo di territorio

Le linee guida ANCI sono state rese obbligatorie dalla Regione Marche


Cos’è il fotovoltaico Le tecnologie a disposizione consentono di attivare la produzione di

energia elettrica in diversi modi con diverso impatto sul consumo di territorio

Esistono diverse tipologie e diverse qualità di impianti e di pannelli

La produttività tecnica di un impianto dipende da: Qualità dei materiali e degli apparati Esposizione e posizionamento logistico

Il ritorno economico dipende da: Prezzo dell’energia Valore degli incentivi Sistema di agevolazioni pubbliche Quantità di “autoconsumo Costo dell’impianto Onerosità del finanziamento


...ecco i campi fotovoltaici a terra...


.....ecco quelli sui pendii.....


....ecco quelli sui crinali....


.....in pianura....


Un breve riepilogo sul conto energia

E’ una Legge dello Stato Italiano che prevede una remunerazione per una durata di 20 anni sull’energia prodotta dagli impianti fotovaici e immessa nella rete elettrica

Possono usufruirne privati, aziende, enti pubblici, comunità e condomini

Nel caso di abitazioni, possono usufruirne anche gli affittuari, col consenso dei proprietari

Il limite minimo della potenza da installare è 1 kWp, non c’è limite massimo

Sono previsti incentivi diversi a seconda della tipologia di impianto


...quindi..perchè non cogliere l’occasione

Il fotovoltaico è un modo per produrre energia

Si autofinanzia in due modi: Attraverso l’autoconsumo dell’energia (non pago la bolletta perchè

produco quello che consumo) Attraverso la vendita dell’energia prodotta (conto energia)

E’ incentivato dallo stato sopratutto nei casi in cui si vanno ad utilizzare sistemi integrati o si valorizzano aree già antropizzate (es.discariche, superfici degli edifici fuori dai centri storici ecc..)


Agenda


Giunta


...il punto di partenza

Il territorio di Sirolo presenta la possibilità di utilizzare le metodologie a minore impatto

Alcuni imprenditori hanno già predisposto progetti di installazione di pannelli fotovoltaici che impegneranno, se realizzati, diversi ettari di terreno agricolo

L’amministrazione comunale di Sirolo si dichiara sensibile alle tematiche ambientali e vuole proteggere l’ambiente


..cogliamo l’opportunità..evitiamo gli errori

Usiamo prima i tetti e le superfici pubbliche Evitiamo scelte che deturpino ulteriormente il paesaggio Facciamo scelte che creino opportunità economiche senza che

attività economiche tradizionali, legate al territorio e tipiche siano penalizzate

Massimizziamo il ritorno economico della scelta Non rifiutiamo a priori una strada solo perchè ha un processo di

realizzazione articolato


.....prima definiamo l’obiettivo....

• Produrre energia pulita

• Evitare di consumare suolo agricolo

• Ottimizzare l’investimento massimizzando il ritorno per il Comune


...poi troviamo il modo per raggiungerlo...

A terra su terreni pubblici ad uso agricolo


Sui tetti pubbliciSui tetti pubblici

Su superfici non agricole

pubbliche


pubbliche

Realizzato e gestito “incasa”


Realizzato e gestito con concessione a terzi


Concessione del diritto di superficie a “prezzo vile”


Concessione del diritto di superficie

+quota dei ricavi del gestore



Concessione del diritto di superficie a “prezzo equo”


Realizzato e gestito inJoint venture con terzi


COSA COME (alcuni esempi)

Valutare:

-cosa

-come


...fondamentali..I CRITERI DI SCELTA! Quantità di terreno

consumato

Rendimento dell’investimento

Impegno di capitale richiesto

Difficoltà organizzativa di gestione

Presenza di vincoli normativi da affrontare

La scelta ideale:

• Minimizza il consumo di territorio

• Massimizza il rendimento a parità di capitale impegnato

• E’ facile da realizzare e gestire

• Non si espone a vincoli normativi


...mettiamo le scelte a confronto





pubbliche


pubbliche
















SCELTA MIGLIORE


.....ecco la scelta giusta rispetto all’obiettivo

E’ la scelta ideale:

• Minimizza il consumo di territorio


• E’ facile da realizzare e gestire e crea solo benefici a cittadini

• Non si espone a vincoli normativi

0 ettari consumati

0 euro di capitale120.000 euro annui per 1,5 MW

Bando ad evidenza pubblica. Nessun onere per il Comune

Non impegna zone protette


...mettiamo le scelte a confronto





pubbliche


pubbliche
















SCELTA DI RISERVA


...una scelta diversa...caso 1

NON CI PIACE:

• CONSUMA TERRITORIO


• E’ facile da realizzare e gestire (visione di breve periodo speculativa)

• Si espone a vincoli normativi

2 ettari consumati

0 euro di capitaleDa 60 a 150.000 euro annui per 1,0 MW

Bando ad evidenza pubblica. Nessun onere per il Comune

Impegna zone non idonee.


...una scelta diversa...caso 2

NON CI PIACE:

• CONSUMA TERRITORIO


• E’impegnativa da realizzare e gestire (visione di lungo periodo per il bene comune)


2 ettari consumati

Fino a 3,5 milioni di euro di capitale. Rende da 150.000 a 250.00 euro nettiannui per 1,0 MW

Realizzazione in economia o mediante bando. Gestione in proprio

Impegna zone non idonee


La peggiore delle scelte!





pubbliche


pubbliche
















SCELTA PEGGIORE


La scelta peggiore in assoluto!

E’ la scelta peggiore:

• Consuma territorio

• rende venti volte meno delle altre scelte

• E’ facile da realizzare e gestire (visione di breve periodo speculativa)


Zona considerata non idonea dalle linee guida ANCI e dalla Regione Marche

0 euro di capitale8,500 euro annui per 1,0 MW

Già spesi soldi per un legale che rediga il bando.

Consuma 2 ettari di terreno agricolo, svalorizza le attività di accoglienza e integrate all’agricoltura


...come si doveva decidere?

Forse la scelta peggiore dipende dal fatto che non è stato seguito un percorso razionale (come quello esposto sotto) per decidere;

1.Si fissa e formalizza un obiettivo (spiega il motivo scatenante la scelta)2.Si identificano le diverse ipotesi alternative per raggiungere l’obiettivo3.Si definiscono le variabili che influenzano la scelta4.Le diverse ipotesi si mettono a confronto usando le variabili di scelta5.Si decide6.Si delibera in giunta7.Si va in consiglio e si allega materiale che spieghi il percorso di scelta8.Si illustrano i pro e i contro9.Si dibatte10.Si vota in Consiglio Comunale e si delibera11.Si rende esecutiva la decisione


Agenda


Giunta.


.....alcune precisazioni in risposta ai volantini dell’Amministrazione Comunale

In caso di costruzione in proprio l’impianto non costerebbe 1 milione come erroneamente dichiarato dall’assessore al bilancio,ma 3,5 milioni

Il nostro comune può accendere un mutuo (il nostro comune è escluso dal patto di stabilità).

Gli incassi della gestione dell’impianto ripagherebbero le rate del muto e i costi di gestione, lasciando un utile finale annuo di circa 150.000 euro..quindi nessun crac..anzi!

Le garanzie per il finanziamento sarebbero i pegni sul conto energia, quindi ne il debito ne le garanzie sono un problema

Dalla realizzazione dell’impianto il Comune avrebbe solo ed escluivamente introiti e nessun dissesto.


.....alcune precisazioni in risposta ai volantini dell’Amministrazione Comunale

E’ vero che le imprese offrono 4.000 euro all’ettaro per anno per i terreni agricoli...ma questo è quello che offrono le aziende ai privati agricoltori che possono fare ciò che loro come singoli ritengono più opportuno fare

IL COMUNE NON E’ UN PRIVATO AGRICOLTORE E DEVE TUTELARE L’INTERESSE COLLETTIVO..... Se l’Amministrazione Comunale dispone di un bene....ha l’obbligo di gestirlo massimizzando i suoi ritorni a vantaggio della collettività

Il Comune può gestire attività mediante società partecipate (alcune esistono già)

I Comuni in Italia chiedono canoni adeguati ai rendimenti (almeno 60.000 euro annui)


Scelte politiche e scelte di metodo

La Giunta ha scelto di fare la cosa che consuma più territorio, che rende meno e che cozza platealmente con le linee guida ANCI (che all’atto della deliberazione l’amministrazione comunale conosceva bene) ora divenute norma Regionale

Argomentare a favore della scelta politica effettuata è difficile perchè: Consuma territorio Crea difficoltà ad attività economiche tradizionali e tipiche (agriturismo,

agricoltura) Si trova in una zona contigua al parco del conero A parità di difficoltà e costi rende venti volte meno della scelta da noi proposta

Difendere il metodo decisionale adottato è impossibile


...anche fosse la scelta tecnica giusta...

Si poteva scegliere di far pagare un affitto parametrato ai ricavi realizzati dal gestore dell’impianto (come fanno altri comuni)

Si poteva scegliere di realizzare l’impianto e gestirlo tenendo tutti i ricavi (per i dettagli chi vuole può ottenerli su richiesta, qui non vogliamo alimentare polemiche..anzi saremmo dell’idea di smetterla e fare una volta tanto la cosa giusta)

In entrambi i casi il profitto per il Comune realizzerebbe introiti almeno 10 volti superiori a quelli attualmente previsti

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