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Metodi di simmetrizzazione e applicazioni A. Alvino, V. Ferone, E. Giarrusso, A. Mercaldo, C. Trombetti, G. Trombetti B. Messano, C. Nitsch, M.R. Posteraro, R. Volpicelli B. Brandolini, F. Chiacchio, F. Della Pietra, N. Gavitone G. Piscitelli Dipartimento di Matematica e Applicazioni “R. Caccioppoli” Università degli Studi di Napoli Federico II Simmetrizzazione di insiemi Trasformare un insieme in uno “più simmetrico”, che ne conservi qualche proprietà. Ad esempio, a partire da una figura piana Ω, il disco Ω # della stessa area. Ω L A Ω # R Diseguaglianza isoperimetrica nel piano: Tra tut- te le figure piane Ω di fissata area A, il cerchio Ω # ha il perimetro più piccolo: L 2 A (2πR) 2 πR 2 = 4π. Simmetrizzazione di funzioni Trasformare una funzione in una“più simmetrica” che ne conservi qualche proprietà. Ad esempio: u # u t {x : u # (x) >t} {x : u(x) >t} u # u u # è il riordinamento sferico decrescente di u: (α) u # è a simmetria radiale decrescente; (β) |{u # >t}| = |{|u| >t}|. Conservazione della norma L p : (1) Z Ω |u| p dx = Z Ω # |u # | p dx, p 1. Decrescita dell’energia: se u W 1,2 (R n ) si ha (2) Z R n |u| 2 dx Z R n |u # | 2 dx. Ottimizzazione di forma Un risultato classico di ottimizzazione di forma è la congettura di Rayleigh (1877), provata da Fa- ber (1923) e Krahn (1925): Tra tutte le membra- ne elastiche di fissata area, la membrana circolare ha la frequenza principale più piccola. La frequenza principale di Ω è (3) λ(Ω)= min uW 1,2 0 (Ω) R Ω |u| 2 dx R Ω u 2 dx . Se v realizza il minimo in (3), da (1) e (2) si ha λ(Ω)= R Ω |v| 2 R Ω v 2 R Ω # |v # | 2 R Ω # (v # ) 2 λ(Ω # ) Alcuni contributi recenti sulle forme ottimali Stabilità della diseguaglianza isoperimetrica [1] A. Alvino, V. Ferone, C. Nitsch, J. Eur. Math. Soc. 13 (2011). Diseguaglianza isoperimetrica relativa [2] L.Esposito, V.Ferone, B.Kawohl, C.Nitsch, C.Trombetti, Arch. Ration. Mech. Anal. 206 (2012). Energia elastica di una curva [3] V. Ferone, B. Kawohl, C. Nitsch, preprint (2015). In presenza di funzionali anisotropi o con pesi [4] F. Brock, A. Mercaldo, M.R. Posteraro, Rev. Mat. Iberoam. 29 (2013). [5] F. Chiacchio, G. di Blasio, Ann. l’Institut H. Poincaré (C) 29, (2012). [6] F. Della Pietra, N. Gavitone, J. Convex Anal. 20 (2013). [7] F. Feo, J. Martin, M.R. Posteraro, J. Math. Anal. Appl. 422 (2015). [8] A. Ferone, R. Volpicelli, Calc. Var. PDEs 21 (2004). Un risultato recente Curva area-bisecante e corda area-bisecante In [2] è provato che tra tutti i domini convessi del piano di data area, a) il disco massimizza la lunghezza della curva bisecante più corta; b) il triangolo di Auerbach massimizza la lunghezza della corda bisecante più corta. Qualche problema aperto Congettura di Pólya-Szegö: la frequenza prin- cipale di una membrana poligonale di N lati di fissata misura è minima per il poligono regolare. Un altro problema aperto è la congettura per i solidi convessi di larghezza costante che minimizzano il volume. Figure convesse piane di larghezza costante: la distanza tra due rette tangenti parallele qualunque è la stessa La seconda figura da sinistra, formata da tre archi di circonferenza centrati nei vertici è il triangolo di Reuleaux Teorema di Blaschke-Lebesgue Tra tutti i domini piani convessi di larghezza costante, il triangolo di Reuleaux ha area minima. Congettura: Tra tutti i solidi convessi di larghezza costante, quelli che minimizzano il volume sono i corpi di Meissner. Equazioni a derivate parziali Un risultato classico, dovuto a Talenti (1976), è il seguente: siano u e v due funzioni tali che: -Δu = f in Ω, u = 0 su ∂Ω, -Δv = f # in Ω # , v = 0 su ∂Ω # , con Ω R n aperto limitato, e Δu = i u x i x i . Allora si ha: u # (x) v(x) x Ω # . Dunque, fissato il riordinamento di f e la misura di Ω, v è la “soluzione più grande”. Alcuni contributi recenti Estensioni a operatori più generali (ellittici e parabolici) lineari e non lineari - A.Alvino,R.Volpicelli,B.Volzone,J.App.Funct.An.3(2008). - B. Brandolini, C. Trombetti, J. Eur. Math. Soc. 9 (2007). Estensione ad altre condizioni al bordo - A. Alberico, A. Cianchi, Ann. Acad. Sci. Fenn. 32 (2008). - B. Brandolini, C. Nitsch, P. Salani, C. Trombetti, Arch. Ration. Mech. Anal. 190 (2008). - F. Della Pietra, G. di Blasio, preprint (2015). - V. Ferone, E. Giarrusso, B. Messano, M.R. Posteraro, Calc. Var., 46 (2013). Applicazioni a risultati di esistenza e unicità: dato in L 1 e crescita sopralineare nel gradiente - A.Alvino,M.F.Betta,A.Mercaldo,J.Diff. Eq. 249(2010). - A. Alvino, V. Ferone, A. Mercaldo, Ann. Mat. Pura Appl., to appear (2015). Qualche problema aperto Unicità per soluzioni deboli di problemi al bordo con particolari termini di ordine inferiore Stime ottimali per alcuni problemi di contorno con crescita sopralineare nel gradiente Bibliografia Per un’introduzione ai metodi di simmetrizzazione e alle loro applicazioni, si invita a consultare i lavori: - V. Ferone, Diseguaglianze di tipo isoperimetrico e applicazioni, Boll. UMI (9) 1 (2008), 539-557, - G. Trombetti, Metodi di simmetrizzazione nelle equazioni alle derivate parziali, Boll. UMI (8) 3-B (2000) 601-634 e la bibliografia contenuta. Giornata di presentazione del dottorato di ricerca, 19 maggio 2015 - Poster a cura di F. Della Pietra

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Page 1: Metodi di simmetrizzazione e applicazioni - unina.it · Metodi di simmetrizzazione e applicazioni Author: A. Alvino, V. Ferone, E. Giarrusso, A. Mercaldo, C. Trombetti, G. Trombetti

Metodi di simmetrizzazione e applicazioniA. Alvino, V. Ferone, E. Giarrusso,

A. Mercaldo, C. Trombetti, G. TrombettiB. Messano, C. Nitsch, M.R. Posteraro, R. Volpicelli

B. Brandolini, F. Chiacchio, F. Della Pietra, N. GavitoneG. Piscitelli

Dipartimento di Matematica e Applicazioni “R. Caccioppoli”Università degli Studi di Napoli Federico II

Simmetrizzazione di insiemiTrasformare un insieme in uno “più simmetrico”,che ne conservi qualche proprietà. Ad esempio, apartire da una figura piana Ω, il disco Ω# dellastessa area.

Ω

L

A Ω#

R

Diseguaglianza isoperimetrica nel piano: Tra tut-te le figure piane Ω di fissata area A, il cerchioΩ# ha il perimetro più piccolo:

L2

A≥ (2πR)2

πR2= 4π.

Simmetrizzazione di funzioniTrasformare una funzione in una“più simmetrica”che ne conservi qualche proprietà. Ad esempio:

u#u

t

x : u#(x) > t x : u(x) > t

u# u

u# è il riordinamento sferico decrescente di u:(α) u# è a simmetria radiale decrescente;(β) |u# > t| = ||u| > t|.Conservazione della norma Lp:(1)

∫Ω|u|pdx =

∫Ω#

|u#|pdx, ∀p ≥ 1.

Decrescita dell’energia: se u ∈W1,2(Rn) si ha

(2)∫Rn

|∇u|2 dx ≥∫Rn

|∇u#|2 dx.

Ottimizzazione di formaUn risultato classico di ottimizzazione di forma èla congettura di Rayleigh (1877), provata da Fa-ber (1923) e Krahn (1925): Tra tutte le membra-ne elastiche di fissata area, la membrana circolareha la frequenza principale più piccola.La frequenza principale di Ω è

(3) λ(Ω) = minu∈W1,2

0 (Ω)

∫Ω |∇u|2dx∫Ωu

2dx.

Se v realizza il minimo in (3), da (1) e (2) si ha

λ(Ω) =

∫Ω |∇v|2∫Ω v

2 ≥∫Ω# |∇v#|2∫Ω#(v#)2

≥ λ(Ω#)

Alcuni contributi recentisulle forme ottimali

• Stabilità della diseguaglianza isoperimetrica[1] A. Alvino, V. Ferone, C. Nitsch, J. Eur. Math. Soc. 13

(2011).• Diseguaglianza isoperimetrica relativa[2] L.Esposito, V.Ferone, B.Kawohl, C.Nitsch, C.Trombetti,

Arch. Ration. Mech. Anal. 206 (2012).• Energia elastica di una curva[3] V. Ferone, B. Kawohl, C. Nitsch, preprint (2015).• In presenza di funzionali anisotropi o con pesi[4] F. Brock, A. Mercaldo, M.R. Posteraro, Rev. Mat.

Iberoam. 29 (2013).[5] F. Chiacchio, G. di Blasio, Ann. l’Institut H. Poincaré

(C) 29, (2012).[6] F. Della Pietra, N. Gavitone, J. Convex Anal. 20 (2013).[7] F. Feo, J. Martin, M.R. Posteraro, J. Math. Anal. Appl.

422 (2015).[8] A. Ferone, R. Volpicelli, Calc. Var. PDEs 21 (2004).

Un risultato recente

Curva area-bisecante e corda area-bisecante

In [2] è provato che tra tutti i domini convessi delpiano di data area,a) il disco massimizza la lunghezza della curva

bisecante più corta;b) il triangolo di Auerbach massimizza la

lunghezza della corda bisecante più corta.

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2011

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Qualche problema apertoCongettura di Pólya-Szegö: la frequenza prin-cipale di una membrana poligonale di N lati difissata misura è minima per il poligono regolare.

Un altro problema aperto è la congetturaper i solidi convessi di larghezza costante cheminimizzano il volume.

Figure convesse piane di larghezza costante: la distanzatra due rette tangenti parallele qualunque è la stessa

Figura 1: Due esempi di insiemi di larghezza costante

dove E# è una sfera tale che |E#| = |E|.Per n = 2 essa si scrive nella maniera seguente:

4|E| Per(E)2.

Osservazione 1.1 Una questione abbastanza delicata nella diseguaglianza isoperi-metrica riguarda il caso dell’uguaglianza e l’unicità del dominio ottimale (la sfera).Il fatto che il minimo sia raggiunto solo in corrispondenza della configurazione piùsimmetrica probabilmente sembra essere evidente, ma, in generale, non è per nientescontato. A tal proposito richiamiamo brevemente una diseguaglianza di tipo iso-perimetrico per la quale non si può fare la stessa affermazione. Si può, ad esempio,provare la diseguaglianza seguente

Per(E) w(E) (1.3)

per ogni insieme E 2 R2 convesso, dove w(E) è la larghezza (width) di E, cioè è lapiù piccola distanza tra due rette parallele poste in maniera che E stia tra esse.

L’uguaglianza in (1.3) vale se E è un insieme di larghezza costante come il cerchioe i poligoni “arrotondati” del tipo mostrato in Figura 1. Tutti gli insiemi citati hannolo stesso perimetro (fissata la larghezza) e quello delimitato da tre archi ha l’areaminima (Teorema di Blaschke-Lebesgue).

Sono stati utilizzati vari approcci per dimostrare la diseguaglianza isoperimetrica.Tra questi ne ricordiamo brevemente alcuni.

• Per n = 2 si può utilizzare un approccio completamente analitico basato sulladiseguaglianza di Wirtinger che stabilisce:

Z 2

0

u2(t) dt Z 2

0

(u0(t))2 dt

per ogni u tale che

u(0) = u(2),

Z 2

0

u(t) dt = 0.

La diseguaglianza vale come uguaglianza se e solo se

u(t) = a cos t + b sin t.

2

La seconda figura da sinistra, formata da tre archi dicirconferenza centrati nei vertici è il triangolo di Reuleaux

Teorema di Blaschke-Lebesgue Tra tutti i dominipiani convessi di larghezza costante, il triangolodi Reuleaux ha area minima.Congettura: Tra tutti i solidi convessi di larghezzacostante, quelli che minimizzano il volume sono icorpi di Meissner.

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Figure 6: Meissner body MV with rounded edges meeting in a vertex (left)and Meissner body MF with rounded edges surrounding a face (right)

vertex and the antipodal contact point is located on a spherical piece ofthe body or one contact point is located on a sharp edge and the antipodalcontact point is located on a rounded edge of the body.

Their constant width becomes obvious if one intersects a sharp, non-rounded edge opposite the rounded edge with a plane orthogonal to the sharpedge. In this plane the sides of the original tetrahedron form an isoscelestriangle like the one in Figure 3. The line segment passing from the sharpedge of RT through the opposite sharp edge of the regular tetrahedron variesin length and is generally shorter than the width d. If its length is extendedto d, one arrives at the boundary of the edge that has been rounded o↵.

Meissner showed the constant width of his bodies using Fourier series [27,p. 47↵.]. Like Hurwitz, he originally studied convex closed curves inscribed ina regular polygon which remain tangent to all the sides of the polygon duringrotations of the curve. Nowadays such curves are called rotors. FollowingMinkowski he characterized the curves by their support functions (lengthof the polar tangents). These are periodic and thus can be expanded in aFourier series. Using this technique he finally succeeded in describing allrotors of regular polygons analytically [26]. With the analogous technique inthree dimensions, he was able to determine the rotors of the cube as bodiesof constant width. He even proved that non-spherical rotors do exist notonly for the cube, but also for the regular tetrahedron and octahedron. Incontrast, there exist no non-spherical rotors for the regular dodecahedron andicosahedron ([30], for some mechanical adaptions of Meissner’s technique see[9, p. 213↵.]).

Volume and Surface Area of the Meissner bodies

In this section we give some numerical results on the volume and surfacearea of the Meissner body of constant width d. The volume VMV

and VMFof

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Figure 6: Meissner body MV with rounded edges meeting in a vertex (left)and Meissner body MF with rounded edges surrounding a face (right)

vertex and the antipodal contact point is located on a spherical piece ofthe body or one contact point is located on a sharp edge and the antipodalcontact point is located on a rounded edge of the body.

Their constant width becomes obvious if one intersects a sharp, non-rounded edge opposite the rounded edge with a plane orthogonal to the sharpedge. In this plane the sides of the original tetrahedron form an isoscelestriangle like the one in Figure 3. The line segment passing from the sharpedge of RT through the opposite sharp edge of the regular tetrahedron variesin length and is generally shorter than the width d. If its length is extendedto d, one arrives at the boundary of the edge that has been rounded o↵.

Meissner showed the constant width of his bodies using Fourier series [27,p. 47↵.]. Like Hurwitz, he originally studied convex closed curves inscribed ina regular polygon which remain tangent to all the sides of the polygon duringrotations of the curve. Nowadays such curves are called rotors. FollowingMinkowski he characterized the curves by their support functions (lengthof the polar tangents). These are periodic and thus can be expanded in aFourier series. Using this technique he finally succeeded in describing allrotors of regular polygons analytically [26]. With the analogous technique inthree dimensions, he was able to determine the rotors of the cube as bodiesof constant width. He even proved that non-spherical rotors do exist notonly for the cube, but also for the regular tetrahedron and octahedron. Incontrast, there exist no non-spherical rotors for the regular dodecahedron andicosahedron ([30], for some mechanical adaptions of Meissner’s technique see[9, p. 213↵.]).

Volume and Surface Area of the Meissner bodies

In this section we give some numerical results on the volume and surfacearea of the Meissner body of constant width d. The volume VMV

and VMFof

Equazioni a derivate parzialiUn risultato classico, dovuto a Talenti (1976), èil seguente: siano u e v due funzioni tali che:

−∆u = f in Ω,u = 0 su ∂Ω,

−∆v = f# in Ω#,

v = 0 su ∂Ω#,

con Ω ⊂ Rn aperto limitato, e ∆u =∑iuxixi.

Allora si ha: u#(x) ≤ v(x) ∀x ∈ Ω#.

Dunque, fissato il riordinamento di f e la misuradi Ω, v è la “soluzione più grande”.

Alcuni contributi recenti• Estensioni a operatori più generali (ellittici eparabolici) lineari e non lineari

- A.Alvino,R.Volpicelli,B.Volzone,J.App.Funct.An.3(2008).- B.Brandolini, C.Trombetti, J.Eur. Math. Soc. 9 (2007).• Estensione ad altre condizioni al bordo- A.Alberico,A.Cianchi, Ann. Acad. Sci. Fenn. 32 (2008).- B. Brandolini, C. Nitsch, P. Salani, C. Trombetti, Arch.Ration. Mech. Anal. 190 (2008).

- F. Della Pietra, G. di Blasio, preprint (2015).- V. Ferone, E. Giarrusso, B. Messano, M.R. Posteraro,Calc. Var., 46 (2013).• Applicazioni a risultati di esistenza e unicità:dato in L1 e crescita sopralineare nel gradiente

- A.Alvino,M.F.Betta,A.Mercaldo,J.Diff. Eq. 249(2010).- A. Alvino, V. Ferone, A. Mercaldo, Ann. Mat. PuraAppl., to appear (2015).

Qualche problema aperto• Unicità per soluzioni deboli di problemi albordo con particolari termini di ordine inferiore• Stime ottimali per alcuni problemi di contornocon crescita sopralineare nel gradiente

BibliografiaPer un’introduzione ai metodi di simmetrizzazione e alleloro applicazioni, si invita a consultare i lavori:

- V. Ferone, Diseguaglianze di tipo isoperimetrico eapplicazioni, Boll. UMI (9) 1 (2008), 539-557,

- G. Trombetti, Metodi di simmetrizzazione nelle equazionialle derivate parziali, Boll. UMI (8) 3-B (2000) 601-634e la bibliografia contenuta.

Giornata di presentazione del dottorato di ricerca, 19 maggio 2015 - Poster a cura di F. Della Pietra