mensile dell’associazioneartigiani e piccole … · inps, effetto finestre, assegni 11 mesi...

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Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 TAB. B - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento contiene I.R. e I.P. MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO Associazione Focus sul decreto “Cresci Italia” Associazione La Finanziaria provinciale in sintesi I mille volti dell’artigianato

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Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012TAB. B - Poste Italiane s.p.a.Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trentocontiene I.R. e I.P.

MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO

Associazione � Focus sul decreto “Cresci Italia”Associazione � La Finanziaria provinciale in sintesi

I mille voltidell’artigianato

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inapa

Ho contributi sufficienti per andare in pensione?

Come devo fare per presentare la domanda?

Quale sarà l’importo che mi spetta?

Sono andato in pensione ma lavoro ancora.Pago sempre gli stessi contributi?

Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione.Di cosa si tratta?

Il Patronato INAPAuna risposta

a tuttele tue domande

Il Patronato INAPAmette a tua disposizionela consulenzadi medici ed avvocati

IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI

Se subisco un infortuniocosa devo fare?

Che cos’è il Pacchetto Famiglia?A chi posso rivolgermi per avere informazioni

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sommario

RIVISTA MENSILEDELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESEDELLA PROVINCIA DI TRENTOADERENTE A CONFARTIGIANATO

ANNO LXIII � N. 2 FEBBRAIO 2012

Direttore responsabileStefano Frigo

Comitato di redazionePaolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi, Alberto Dalla Pellegrina, Guido Radoani

Impaginazione e stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana

Autorizzazione del Tribunale di Trenton. 20 del 19.7.1949

Iscrizione all’ex Registro Nazionale della Stampa/ROC n. 5534

Tiratura13.250 copie

Chiusura in redazione2 febbraio 2012

Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità Associazione Artigiani e Piccole Impresedella Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38121 Trentotel. 0461.803800 - fax 0461.824315

Posta elettronica [email protected]

Sito internet

www.artigiani.tn.it

La carta utilizzata per questa pubblicazioneproviene da foreste ambientalmente amministrate

EditorialeStoriella greca, polemica trentina (Roberto De Laurentis) 2

Associazione

Primo pianoFOCUSUn’eccellenza sul territorio (Stefano Frigo) 4Focus sulla Bianchi s.r.l. protagonista dei lavori alle Casotte (Stefano Frigo) 6Casotte, partiti i lavori: 25 ettari a disposizione delle imprese (Davide Modena) 8

Mec s.r.l. e Bianchi s.r.l.,due aziende artigiane strutturateprotagoniste sul territorio

Sistema ArtigianatoCOOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA 51SAPI 52CEII TRENTINO 54TRENTINO IMPRESE 58

RubricheAVVISI 60

APPROVAZIONIDecreto “Cresci Italia” in sintesi (Stefano Frigo) 10FINANZIARIALa Finanziaria provinciale (Franco Grasselli) 11Siglato con le parti sociali il Protocollo d’intesa per l’emergenza occupazionale (S. F.) 12INCENTIVIIncentivi per il sostegno alla ricerca applicata (Stefano Frigo) 13ACCORDIInterventi occupazionali straordinari per gli espulsi del settore edile 15CONTRIBUTINuova misura sul canone moderato contro la crisi e il caro affitti 16Affitti: Trento è tra le città più care (Stefano Frigo) 16AREA APPALTINovità appalti pubblici (Marzia Albasini) 18ANALISILe bugie al Fisco costano care 20Novità in materia di riscossione imposte (Alessandro Tonina) 21DATI ISTATL’Istat fotografa il futuro demografico (Stefano Frigo) 22ECONOMIA FAMILIAREMutui casa: tassi al 6%, rincari del 30% (S. F.) 23IL CASODiventa rapinatore per pagare i suoi operai (www.lastampa.it del 30 dicembre 2011) 24Benvenuti 24NOVITÀNuova apertura a Soraga del “Centro revisioni Fassa” 26QUALITÀÈ Bologna la provincia dove si vive meglio (Stefano Frigo) 27Qualità della vita: Trento in testa (Stefano Frigo) 28PENSIONIInps, effetto finestre, assegni 11 mesi -29,5% (Stefano Frigo) 29Trentino: evasione fiscale in crescita del 13% (S. F.) 30BILANCIO SPESENatale, consumi a picco: spesi 400 mln in meno (Stefano Frigo) 31CONFARTIGIANATOA Natale scelti i dolci made in Italy 32CONSORZIConsorzio Edile Decoratori e Complementari Artigiani Trentini (Giorgio Dellagiacoma) 34ASSICURAZIONILe polizze “Indennità di Lunga Durata” (Long Term Care) 36

CULTURA 38CATEGORIE 41

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Storiella greca,polemica trentina

editoriale

ei giorni scorsi abbiamo ricevuto in redazione con grande piacere una lettera di RobertoColletti, giornalista del “Trentino” ed ex capo redattore della pagina economica dello stessoquotidiano. Le riflessioni del collega vertono sull’ultimo editoriale scritto dal presidenteRoberto De Laurentis sul mensile uscito nel mese di gennaio, editoriale intitolato: “Storiellagreca, banche trentine, anno nuovo”. Il tema era inerente alla stretta creditizia, sotto gliocchi di tutti e difficilmente contestabile, messa in atto dal sistema bancario in particolarmodo negli ultimi mesi. L’auspicio di De Laurentis era che «dal 2012 gli istituti di creditotrentini non giochino più a fare gli imprenditori, usando il denaro non per acquistare i benremunerati titoli di Stato ma per metterlo in circolazione (a interessi tollerabili), in sostegnodelle imprese, delle famiglie, dei consumi». In poche parole una richiesta alla banche ditornare a fare le banche: ovvero comperare e vendere il denaro dando fiducia e nuovofondamentale ossigeno al tessuto economico provinciale che sta accusando, e anchequesto è ormai di dominio pubblico, un momento di grande difficoltà. Di seguitopubblichiamo l’intervento di Colletti e a seguire la risposta dello stesso De Laurentis.

[Stefano Frigo, direttore responsabile “l’Artigianato”]

Roberto Colletti

Simpatica la storiella greca raccontata da Roberto De Laurentis nell’ultimo editorialedella rivista dell’Associazione Artigiani. Autorevole la firma, prestigioso il pulpito. Una vera parabola. In sintesi, per chi non l’avesse letta: in un villaggio greco un turistastraniero scende da una grossa berlina (apprezzate le Porsche Panamera 4.8 turbo),mette 100 euro di caparra sul banco della reception dell’albergo e cerca una stanza di suo gradimento. Ebbene, racconta il presidente degli Artigiani, quella banconota si mette subito in moto: l’albergatore paga il macellaio, questi l’allevatore, costui il bottegaio che paga l’oste, il quale salda il conto con la signora che fornisce servizipersonali di modo che questa, infine, possa saldare il debito per la stanza d’albergo oveesercita la sempreverde professione. A questo punto il turista si rifà vivo, l’albergo non gli piace, si riprende i 100 euro e saluta. Che morale ne trae De Laurentis? Che quei 100 euro, pur non avendo prodotto nulla né fatto guadagnare nulla ad alcuno, per il solofatto di circolare hanno pagato i debiti di tutti e reso tutti felici. Questo, conclude,dovrebbero fare le “banche trentine”, far circolare i soldi come quel turista.Storiella divertente. Purtroppo non vera. Non tanto perché il denaro circola solamentese qualcuno produce e guadagna – lo chieda ai suoi associati – ma piuttosto perché è falsa la conclusione, cioè la restituzione di quella banconota da 100 euro. Niente storielle, qualche caso vero. Non è andata così proprio in Grecia: Atene ha chiesto 400 e rotti miliardi di euro ai “turisti stranieri” ma alla fine quel prestitonon è stata in grado di restituirlo. Tanto che ora tratta per pagarne la metà. I 100 euro posati sul bancone si sono ridotti a 50. Caso unico ed eccezionale? Ma via! Lo stesso finale si era visto una decina d’anni fain Argentina dove i soldi raccolti con i tango bond tanto hanno girato da perdersi nellapampa. Se non se lo ricorda, De Laurentis, chieda in giro. Altro esempio, più recente.Un paio d’anni fa, negli Stati Uniti i miliardi di dollari fatti circolare da Fanny Mae e Freddie Mac, giusto per citare banche che erogavano mutui popolari non diaboliciprodotti finanziari, non sono tornati all’ovile e i contribuenti di quel Paese assieme a molti risparmiatori europei hanno dovuto mettere mano al portafoglio per restituire

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non una, ma tante banconote da 100 euro. Insomma, lasciando perdere le storielle e guardando la realtà, l’albergatore di De Laurentis ha imbrogliato il turista e il disastro è diventato mondiale.Ma la morale della parabola, forse, voleva essere un’altra: le “banche trentine” dovrebberogarantire la liquidità. Se il presidente questo intendeva dire, ha ragione. È ciò che, del resto,hanno fatto tra il 2008 ed il 2009 consolidando 500 milioni di debiti, grazie anche allamanovra anticrisi della Provincia. Il 90 per cento di quella cifra oggi si trova nei bilanci delle“trentine” Casse Rurali – le altre banche si sono defilate – e sono in corso di restituzione.Non gli risulta? Chieda ancora una volta ai suoi soci artigiani che, presenti in pressoché tuttiquei consigli d’amministrazione, conoscono bene il credito locale. Insomma, garantire la liquidità è bene, ma badare che il circolante venga restituito è meglio. Questa dovrebbeessere la prudente regola da tenere presente. Magari anche da parte della banca artigianaannunciata da De Laurentis come già bell’e fatta la scorsa primavera. Bel proposito. Purché il suo presidente non creda alle storielle greche. Sarebbe un vero disastro.

Roberto De Laurentis

Egregio Roberto Colletti, è certamente vero che Grecia e Argentina sono dei pessimidebitori perché hanno truffato volontariamente i loro creditori, siano essi piccoliinvestitori privati o banche nazionali e straniere. La mia storiella “greca” tuttavia nonparlava di questo, potrebbe essere ambientata in qualunque stato del mondo e racconta semplicemente di piccoli debitori – nemmeno in grado del solo pensiero di frodare le banche finanziatrici – che, anzi, hanno bisogno proprio di finanziamentiper portare avanti le loro attività. Tutte piccole attività che insieme creano quellaricchezza di un paese che, spesso, viene poi dilapidata da poche menti rapaci. E, se è pur vero che l’albergatore “ha imbrogliato” (tra virgolette) il turista, alla fine il risultato – almeno nella storia – è del tutto indolore e il turista stesso non si è nemmeno accorto di correre un qualche rischio. Rischio che puntualmente non si è realizzato così che i debiti, in quella economia, si sono effettivamente annullati.Ciò che noi oggi chiediamo alle banche è che, consapevolmente, diano impulso alla circolazione di denaro liquido invece di investirlo, comodamente e conpochissimo rischio, in titoli pubblici. E se le nostre banche si vantano di avere una funzione innanzitutto sociale che, sempre secondo loro va ben oltre la ricercadell’utile di esercizio, ecco finalmente la vera occasione per dimostrarlo. Spazzandovia, con i fatti, qualcosa di fastidioso che è ancora ben presente nella nostra memoria.Titoli Parmalat venduti ai piccoli risparmiatori nei giorni stessi in cui l’azienda fallivae, dunque, non rimasti in pancia alla banca… se lo ricorda, vero, Colletti? Titoli Argentini venduti a piene mani ai piccoli risparmiatori mentre l’Argentinascoppiava e, dunque, non rimasti in pancia alla banca… se lo ricorda, vero, Colletti?Titoli Lehman Brothers rimasti in pancia a quelle stesse banche che predicano alpiccolo risparmiatore di “essere formichina” giorno dopo giorno – forse per garantirela goccia continua della raccolta? – mentre gli stessi bravi predicatori, razzolandomale, hanno comperato quei titoli per fare il “colpo della vita” in un solo giorno… se lo ricorda, vero, Colletti? Forse anche per questo stiamo lavorando – e, mi creda,non è un lavoro né semplice né breve – alla banca artigiana. Tornando alla storiellagreca – addirittura in grado di far vibrare e mettere in azione, riempiendomi di orgoglio, la Sua poderosa e abile penna – ebbene, Colletti, vorrei essere proprio io quel turista straniero disponibile a mettere in circolo i 100 euro per creare “volano”economico. Tranquillo, sereno, spensierato per essere in ferie in Grecia con la miaPorsche Panamera 4.8 (4S, non turbo) acquistata con il guadagno del mio lavoroonesto, pulito, tassato in Italia. E non con l’attività – tassata come? – portata in qualche lontano “paese emergente” forse tale, soprattutto, nelle nuove povertàprodotte con le vecchie schiavitù. Oppure con i proventi di una “finanza creativa e non”, ogni ora più avida, che ruba risorse alle imprese vere per favorire qualchedecina di grandi speculatori. Mondiali e non. Danarosi milionari privati o ricchissimiistituti di credito, più o meno pubblici, che essi siano. �

Roberto De LaurentisPresidente dell’AssociazioneArtigiani e Piccole Imprese dellaProvincia di Trento.

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primo piano � focus

Un’eccellenzasul territorio

Storia

La storia della MEC è legata a quella del suo fon-datore e attuale titolare, il signor Giuseppe Nicoletti.Il signor Nicoletti comincia a lavorare, appena 15en -

ne, in un’affermata azienda locale, subito dopo il con-seguimento del diploma da perito meccanico. Pocotempo più tardi si trasferisce nella Svizzera tedesca. Èqui che inizierà a costruire gran parte della sua vita per-sonale e professionale. Nell’azienda per cui lavora ini-zia un percorso che lo porta dal ruolo di operaio fino aquello di direttore dell’intero comparto produttivo.Negli stessi anni si sposa e si radica completa-

mente sul territorio elvetico. Nel 1976 i coniugi Ni-coletti decidono però di tornare in Italia, per per-mettere al figlio di frequentare le scuole italiane.Questa scelta li costringerà ad abbandonare tuttoquello che avevano ottenuto in quegli anni. Una vol-ta in Italia, il signor Nicoletti si rende conto che do-vrà ricominciare tutto da zero.Riprende a lavorare per l’azienda con cui, appena

15enne, aveva iniziato il suo “viaggio” professionale.Nel 1981 realizza un vero e proprio spin-off e si spe-cializza nella lavorazione di precisione di gruppi idrau-

lici. Qualche anno più tardi, in seguito a nuove esi-genze del mercato, il signor Nicoletti decide di am-pliare la produzione, inserendo anche delle macchineper la lavorazione della pietra. All’epoca, la lavorazio-ne a spacco della pietra era un procedimento svoltoprevalentemente a mano in tutto il mondo, senza ilsupporto di macchine adeguate. Il signor Nicolettiintuisce le potenzialità di quel mercato. Abbandonal’attività precedente e sceglie di spendere la propriacompetenza in un’impresa del tutto nuova. Insiemeai figli, talentuosi meccanici e progettisti, fonda lanuova azienda, la quale si occuperà esclusivamentedi produrre macchinari per la lavorazione a spaccodella pietra.Nell’anno 1996 nasce la MEC s.r.l., in origine lo-

calizzata a Roncegno. Nel 2002 l’azienda si trasferiscein via definitiva nella nuova sede, nella zona indu-striale di Scurelle, e getta le basi per diventare l’a-zienda leader che è oggi.

La MEC srl ora

È un’azienda leader nella progettazione e produ-zione di macchine, impianti e linee automatiche perlo spacco e la frantumazione della pietra e del ce-mento. Oggi è presente in più di 50 paesi del mondoe offre una vasta gamma di prodotti, quali macchineaperte per spaccare materiali informi e chiuse perspaccare materiali con piani regolari e/o segati, mac-chine di facile movimentazione e impianti automati-ci per un’elevata produzione. A queste si possono af-fiancare i sistemi di movimentazione della pietra e,per valorizzare gli scarti di produzione, frantoi di di-verse dimensioni. Una produzione integrata caratte-rizzata soprattutto dalla personalizzazione dei mac-chinari, a seconda delle necessità del cliente e dellaconsulenza e assistenza tecnica che vengono fornitein modo tempestivo in tutto il mondo. La produzio-ne, Made in Italy, è sviluppata interamente in Trenti-no e controllata da un sistema di qualità certificato.

La MEC s.r.l. di Scurelle è leader assoluta nel campo nella progettazionee produzione di macchine, impianti e linee automatiche per lo spacco e lafrantumazione della pietra e del cemento.

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� di Stefano Frigo

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Tutti i macchinari e impianti sono modulari per po-ter essere successivamente integrati, secondo le esi-genze, in linee di spacco o impianti di frantumazionecompleti. Ultimamente l’offerta MEC è stata arricchi-ta con dei nuovi prodotti – frantoi e impianti com-pleti di frantumazione – che completano il ciclo del-lo spacco della pietra valorizzando gli scarti prodottida questi. La nuova gamma di macchinari per la

frantumazione MEC permette di frantumare e sele-zionare materiali inerti di vario genere, quali marmo,granito, agglomerato, ceramica, vetro, fusioni allu-minio. Le nuove macchine offrono la possibilità didare valore agli scarti altrimenti non recuperabili,nello stesso tempo eliminando i costi di stoccaggio,trasporto e smaltimento in discariche autorizzate ecreando valore aggiunto al prodotto. �

Perché un libro sullo spacco?Il 2011 ci ha visti impegnati, insieme al dottor Primavori,nella realizzazione del libro “Lo spacco nei materialilapidei”, il primo manuale interamente dedicato allospacco della pietra. Questo volume è nato dall’idea di avere uno strumento di consultazione sullecaratteristiche, le applicazioni, le prestazioni e i vantaggi dello spacco. Perché abbiamo pensato ad una pubblicazione sullospacco? • per offrire uno strumento tecnico-promozionale aglioperatori;

• per divulgare le caratteristiche e le proprietà dellospacco;

• per promuoverne la tecnologia, anche sotto il profiloambientale, dell’igiene e sicurezza sul lavoro;

• per illustrare le destinazioni d’uso dei manufattiprodotti per spacco;

• per guidare e orientare alla scelta e selezione dimacchine e impianti.

Durante la fiera di Verona MARMOMACC 2011 è statapresentata la prima edizione del volume, in lingua italiana.

Di cosa parla il nostro libro?Nel settore dei materiali lapidei lo spacco identificaun’operazione di suddivisione forzata di un elemento inelementi minori. Praticato manualmente dall’uomo findalle sue origini, esso si avvale oggi di impianti di tipoelettro-idraulico. I manufatti realizzati a spacco trovano applicazionenell’edilizia (pavimenti, rivestimenti, componentiarchitettoniche), nell’arredo urbano, nel design, nell’artesacra, nonché in opere stradali, idrauliche

e infrastrutturali. Il presentevolume descrive lo spacco dellapietra naturale, nell’articolazione della sua filiera. Le varie tematiche si snodanoattraverso 7 capitoli, integrati da 3 Appendici finali, dedicate – rispettivamente – all’identità

aziendale, ai consigli per realizzare una campionatura, e ad un nutrito lessico tecnico.

Come acquistare Per ricevere il nostro libro è sufficiente inviare una maila [email protected] o un fax al numero 0461.780164specificando il numero di copie richieste, se desideratela versione in inglese o in italiano e l’indirizzo didestinazione completo di numero di telefono. Vi risponderemo con una comunicazione riepilogativadei costi (calcolando anche le spese di spedizione concorriere in Italia, in Europa o nel mondo) e dei nostri datibancari per effettuare il pagamento anticipato. Una volta ricevuto il pagamento (o copia del CRO)provvederemo subito ad inviare il/i libri richiesti.

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Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato 5

VERSIONE IN ITALIANO VERSIONE IN INGLESELo spacco nei materiali lapidei Stone splittingCaratteristiche, Tecnologie, Characteristics, technologies,Applicazioni applicationsdi Piero Primavori Piero PrimavoriMEC © 2011 MEC © 2011202 pagine 196 pagesISBN: 978-88-906418-0-0 ISBN: 978-88-906418-1-7ISBN-A: 10.978.88.906418/00 ISBN-A: 10.978.88.906418/17Lingua: italiano Language: englishPrezzo di copertina: Euro 30,00 Price: Euro 30,00

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6 l’Artigianato

primo piano � focus

Focussulla Bianchi s.r.l.protagonista dei lavori alle Casotte

La Bianchi s.r.l., situata in loc. Pradaglia Cor-si-Isera, opera sin dal lontano 1980 con per-sonale qualificato, supportato da attrezzature e

mezzi tecnologicamente avanzati, nei seguenti settori:• scavi e movimento terra;• opere di difesa idraulica;• opere stradali; • bonifiche ambientali;• demolizioni;• raccolta e smaltimento di rifiuti;• commercio all’ingrosso di materiale inerte;• estrazione e vendita di materiale calcareo e da rive-stimento;

• vendita di pietre lavorate a spacco;

• riciclaggio di materiali inertiprovenienti da attività di de-molizione;

• recupero di terre e rocce da sca-vo.

L’attività della ditta si svilup-pa nell’area produttiva del nordItalia, compresi Veneto, Lombar-dia ed Emilia Romagna con pre-valenza sul territorio regionale.L’azienda è proprietaria e ge-

stisce in proprio un impianto si-to in Isera - loc. Pradaglia Corsiregolarmente autorizzato dall’A-genzia dell’Ambiente della P.A.T.con il quale recupera i rifiuti nonpericolosi entro i limiti previstidal D.Lgs. 152/2006 di cui all’al-legato V tabella 1 - colonna B.In gestione a Bianchi s.r.l.

sono anche due cave pressoTerlago laddove si estraggonoVerdello Trento e Rosso Terlago,pietre tipiche trentine moltoapprezzate sul mercato nazio-nale che poi vengono lavorate

presso gli altri stabilimenti dell’azienda.Recentemente, grazie a un rilevante impegno fi-

nanziario, la Bianchi ha acquistato una cava, chegià gestiva da anni, nel comune di Mori laddove èsituato un impianto per la produzione di inerti cal-carei certificati con marchio CE. L’operazione garantisce la produttività futura e

permetterà di richiedere l’ampliamento della conces-sione con relativo incremento occupazionale (tral’altro già ora in costante crescita) grazie anche al-l’intenzione di procedere alla ricerca di un materialeprezioso come il Giallo Mori. Nella struttura di Isera l’attività si estrinseca nel

recupero di materiale proveniente da lavorazioni di

Caratteristiche dell’azienda Bianchi s.r.l., situata in loc. Pradaglia Corsi-Isera, che opera dal 1980 con personale qualificato.

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demolizioni e scavi ai fini del riutilizzo per altre la-vorazioni e interventi.

Impianto riciclaggio rifiuti

• L’attività dell’impianto di riciclaggio dei rifiuti nonpericolosi si estende su di un’area di 15.000 mq ed èinserita nel Piano della Provincia autonoma di Tren-to come area di Smaltimento e Recupero.

• Qui vengono messi in riserva i rifiuti (R13), lavora-ti (R5), al fine di produrre materiale riutilizzabileper edilizia e opere stradali.

• Il processo si svolge mediante lavorazioni meccani-che quali la macinazione, la vagliatura, la selezionegranulometrica e la separazione di frazioni indesi-derate.

• Spruzzatori interni che nebulizzano acqua permetto-no di abbattere le polveri generate dalla lavorazioneriducendo in tal modo l’impatto sull’ambiente.

• A regime vengono trattate circa 200/ton all’ora dimateriale.

• Test di cessione a 24 ore in acqua demineralizzata,curva granulometrica, indice di portanza (C.B.R.) eprova Proctor sono le analisi che permettono di ot-tenere la certificazione di prodotto.

Infatti dall’attività di trasformazione e recuperodell’impianto si ottengono ben sei diverse tipologiedi prodotti, tutti certificati con il marchio CE.

• Il materiale di risulta tra l’altro presenta un altogrado di qualità e omogeneità in quanto, durante ilprocesso di lavorazione, avviene l’eliminazione ditutte le componenti indesiderate quali ad esempio imateriali ferrosi, il legno e le sostanze plastiche.

L’impianto fisso (che ben si distingue da queglimobili sia per qualità e quantità di produzione,sia per sicurezza e inquinamento) dispone, nellefasi di separazione, di una tecnologia altamenteavanzata in grado di generare un prodotto che dalpunto di vista qualitativo rientra nelle caratteri-stiche tecniche e prestazionali dei prodotti MPS(materia prima seconda).

Da tempo, per aprirsi la possibilità di partecipareall’esecuzione di lavori pubblici, l’azienda si è dota-ta di attestazione SOA per le seguenti categorie:• OG3 classificata III (riguarda la costruzione, la ma-nutenzione o la ristrutturazione di interventi a reteche siano necessari per consentire la mobilità su“gomma”, “ferro” e “aerea”, qualsiasi sia il loro gra-do di importanza, completi di ogni opera connessa);

• OG6 classificata I (riguarda la costruzione, la ma-nutenzione o la ristrutturazione di interventi a reteche siano necessari per attuare il “servizio idricointegrato” ovvero per trasportare ai punti di utiliz-zazione fluidi aeriformi o liquidi, completi di ogniopera connessa);

• OG8 classificata II (riguarda la costruzione e lamanutenzione o la ristrutturazione di interventi,puntuali e a rete, comunque realizzati, occorrentiper la sistemazione di corsi d’acqua naturali oartificiali nonché per la difesa del territorio daisuddetti corsi d’acqua, completi di ogni opera con-nessa);

• OS1 classificata V (riguarda lo scavo, ripristino emodifica di volumi di terra, realizzati con qual-siasi mezzo e qualunque sia la natura del terrenoda scavare o ripristinare: vegetale, argilla, sabbia,ghiaia, roccia);

• OS23 classificata II (riguarda lo smontaggio diimpianti industriali e la demolizione completadi edifici con attrezzature speciali ovvero con usodi esplosivi, il taglio di strutture in cemento arma-to e le demolizioni in genere, compresa la raccoltadei materiali di risulta, la loro separazione e l’even-tuale riciclaggio nell’industria dei componenti);

e per ultima ma primaria a livello di importanza:• OG12 classificata IV (riguarda opere e impiantidi bonifica e protezione ambientale).

Di pari passo, in un’ottica di implementazionedella qualità nonché soddisfazione del cliente, si èottenuta la certificazione del sistema di qualitàaziendale ISO 9001 in grado di garantire la raziona-lità e il controllo di tutti i processi produttivi.

Fulcro dell’azienda a fianco del riciclo inerti sonole attività di scavo, movimento terra e demolizioni(anche speciali) cui da poco più di un anno si è af-fiancata l’attività di bonifica ambientale laddove l’a-zienda ha già potuto cimentarsi con opere, sia pub-bliche che private, di notevole valore tanto che inbreve tempo ha già acquisito la classe IV della classi-fica SOA e per fine anno avrà maturato i requisiti perottenere la classe superiore che permette di effettua-re lavori superiori ai 5 milioni di euro.

Nel futuro prossimo è intenzione dell’aziendadotarsi di un sistema per l’inertizzazione chimicain modo da poter ampliare l’offerta garantendo,nel contempo, un servizio unico al territorio tren-tino laddove tale settore risulta ancora scoperto.

Da tale esigenza sommata alla ricerca di un sem-pre maggior rispetto ambientale è scaturito un pro-getto (Screening) sostanzialmente suddiviso in:• sistemazione dell’attuale area con pavimentazionedella stessa e copertura delle zone di lavorazionemateriale al fine di abbattere le polveri;

• ampliamento della zona produttiva e di deposito alfine di permettere un ulteriore incremento produt-tivo.

Allo stato attuale l’azienda è stata autorizzata allasistemazione di cui sopra ma si è invece legato l’am-pliamento alla Valutazione di Impatto Ambientale. �

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8 l’Artigianato

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Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

Casotte, partiti i lavori: 25 ettari a disposizionedelle imprese� di Davide Modena

In località Casotte, a Mori, sorgerà uno dei nuovipoli produttivi più importanti del Trentino. Un’area di 25 ettari, sulla quale si potrannoedificare capannoni per 120 mila metri quadri, a disposizione di aziende medio-piccole ma anchedi grandi dimensioni, in una zona strategica: a due passi dal casello autostradale di RoveretoSud, servita dal futuro scalo intermodale di Mori e in sostanziale continuità con l’area industriale di Rovereto e con poli innovativi della Meccatronicae della nuova Manifattura. I lavori perl’apprestamento dell’area, commissionati da Trentino Sviluppo, sono iniziati lo scorso martedì10 gennaio. Dalla primavera 2014 la zona produttivasarà a disposizione delle imprese. L’investimentocomplessivo, di circa 10 milioni di euro, comprendeanche la realizzazione di una bretella di collegamento con la strada provinciale 90 “destraAdige” lunga poco più di un chilometro e mezzo. E un accordo, siglato tra Provincia e Comune di Mori, farà di Casotte un’esperienzaall’avanguardia per le soluzioni energetiche e di sostenibilità ambientale.

Primo colpo di ruspa per la realizzazione della nuovazona produttiva Casotte a Mori. Alla breve cerimoniain cantiere, nei pressi della Cantina Sociale Mori ColliZugna, hanno preso parte Alessandro Olivi,assessore all’Industria, Artigianato e Commerciodella Provincia autonoma di Trento, presente con il collega di Giunta Tiziano Mellarini, Diego Laner,presidente di Trentino Sviluppo, Roberto Calliari,sindaco di Mori, Stefano Bisoffi, presidente dellaComunità della Vallagarina, oltre a numerosiamministratori locali e ai rappresentanti dellecategorie economiche tra cui il presidentedell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese dellaProvincia di Trento, Roberto De Laurentis.«Un’area strategica, che guarda al futuro – hasottolineato Alessandro Olivi, assessoreall’Industria, Artigianato e Commercio dellaProvincia autonoma di Trento – uninvestimento attraverso il quale ilpubblico realizza le condizioni perl’insediamento di nuove imprese.Abbiamo bisogno in Trentino di nuoveimprese, cioè imprese esistenti che siampliano e si configurano in modonuovo, come pure di nuovi

investimenti provenienti dall’esterno. Quest’opera èla dimostrazione di un Trentino operoso, che guardaavanti, che non si rassegna all’idea di una crisi chequalcuno vorrebbe interpretare come stasi o comefreno allo sviluppo. In realtà serve uno sviluppo diverso, maggiormentealimentato dall’innovazione, ma serve pur semprecrescere. Per questo l’avvio dei lavori all’areaCasotte, opera della quale si parlava da unventennio, rappresenta oggi una risposta chiara emolto concreta».«Mettere a disposizione delle aziende, tra un paiod’anni, a lavori ultimati, circa 120 mila metri quadratidi spazi produttivi – ha spiegato Diego Laner,presidente di Trentino Sviluppo – significa dare al sistema economico trentino un segnale di fiducia, di cui oggi, più che mai, chi fa impresa ha bisogno».Che si tratti di un’opera importante, molto attesasoprattutto in questo periodo di crisi, lo ha evidenziatoanche il sindaco di Mori, Roberto Calliari. «Qui – hadetto Calliari – potremmo avere garanzie per il futurodei nostri giovani, che potranno trovare opportunità dilavoro, delle nostre aziende, che potranno insediarsi inspazi nuovi e più ampi, ma anche per nuove iniziativeimprenditoriali che potranno arrivare». Soddisfatto, il sindaco Calliari, anche per il carattere esemplare chequesta nuova area, la più grande tra quelle in apprestamento in provincia di Trento, potrà avere.«Abbiamo raggiunto un accordo con la Provincia – spiega Calliari – per realizzare a Casotte unaAPEA, ossia un’Area Produttiva EcologicamenteAttrezzata, dove i cicli produttivi hanno l’ambizionedi chiudersi, dove gli scarti di produzione potrannodiventare materia prima per altre aziende, dove lerisorse energetiche saranno organizzate a livello diarea realizzando sinergie, economie di scala eliberando le aziende dalle incombenze burocratichelegate alle gestioni ambientali».

L’area da apprestare è stata consegnataoggi alle due aziende trentine che sisono aggiudicate la gara d’appaltogestita sperimentalmente da TrentinoSviluppo in partnership con l’Agenzia peri Servizi della Provincia: la cooperativaLago Rosso di Tassullo e la Bianchi Scavis.r.l. di Isera (iscritta all’Associazione

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primo piano � focus

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Artigiani), che lavoreranno in associazionetemporanea di impresa (ATI). Le due imprese trentine,offrendo un ribasso del 45,6% rispetto alla based’asta di 6,7 milioni di euro, si sono aggiudicatel’appalto dei lavori – che costeranno quindi 3,8 milionidi euro – per la realizzazione delle opere diinfrastrutturazione e per la costruzione della bretelladi collegamento che dall’imbocco sulla stradaprovinciale 90 “destra Adige” consentirà l’accesso allanuova area produttiva: oltre 1.500 metri di strada,completa di rotatoria di accesso e di un suggestivoponte lungo quasi 50 metri sul canale Enel. La bretella,completa di ponte, sarà finita entro luglio 2013. Per completare la zona produttiva sarà quindinecessario procedere allo spostamentodell’elettrodotto (circa 2 milioni di euro il costostimato), che avverrà contestualmente, e completare le opere di bonifica su una porzionedell’area (circa 4 milioni di euro). L’interventocomplessivo sfiorerà quindi i 10 milioni di euro.La road map stesa da Provincia e Trentino Sviluppoprevede che entro un paio d’anni la nuova areaproduttiva possa essere messa a disposizione delleaziende interessate a insediarsi, con la data di chiusura lavori ad oggi fissata per aprile 2014.Un’area di oltre 25 ettari, con una superficie nettadei lotti produttivi pari a 19 ettari, sulla quale sipotranno costruire edifici e capannoni percomplessivi 120 mila metri quadrati, collocata in unaposizione strategica per la sua prossimità alcomplesso ex Montecatini e sotto l’aspetto dellaviabilità, considerata la futura intermodalità di Moristazione e la vicinanza al casello “Rovereto Sud”dell’A22. Ma anche di fatto contigua all’attuale zonaindustriale di Rovereto e ai due nuovi poli produttivi,di ricerca e innovazione dedicati alla meccatronica(Parco Tecnologico di Rovereto) e alle tecnologie“verdi” (ex Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco).La prima opera ad essere realizzata sarà la bretelladi collegamento che consentirà l’accesso alla nuovazona produttiva dalla strada provinciale 90 “destraAdige”, grazie alla realizzazione di una rotatoria diampio raggio, adatta quindi al transito di mezzipesanti. La nuova bretella, che si svilupperà su unalunghezza di 1.544 metri, prevede anche larealizzazione di un suggestivo ponte ad arco tirantein acciaio lungo quasi 50 metri che consentirà il passaggio sul canale Enel da parte dei mezzipesanti, dandogli una valenza estetica di “porta”all’area Casotte e permettendo, al contempo,l’ottimizzazione del percorso ciclabile “destra Adige”.Un altro ponte, di dimensioni ridotte (9 metri di lucenetta), sarà realizzato a scavalco del rio Cameras.Sono inoltre previsti interventi di progettazione degliimpianti di illuminazione dello svincolo con la SP 90,la predisposizione del collegamento ciclopedonaletra le due sponde del canale Enel e i sistemi diraccolta e smaltimento delle acque bianche.

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10 l’Artigianato

associazione � approvazioni

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

Decreto “Cresci Italia” in sintesiLiberalizzare è la parola d’ordine

Presentiamo una breve sintesi delle principalimisure approvate dal Governo con particola-re riferimento alle liberalizzazioni per l’avvio

delle attività economiche.

Commercio Eliminate autorizzazioni, licenze e nulla osta dei

Comuni per l’avvio delle attività commerciali.

FarmacieViene abbassato a 3000 abitanti il “quorum” di po-

polazione previsto per l’apertura di una farmacia (inluogo di 4000-5000). È prevista dunque l’apertura di5 mila nuovi esercizi che saranno assegnati con con-corsi straordinari. Le nuove farmacie saranno riservatea farmacisti non titolari. Previsti i turni liberi.

NotaiAumento della pianta organica dei notai di 500

posti nel 2012 e altrettanti nel 2013.

TaxiLa competenza sul rilascio delle licenze taxi passa

dai Comuni alla nuova “Autorità dei trasporti”, con laprevisione di un aumento delle licenze laddove i sin-goli Comuni lo riterranno necessario. Viene previstauna compensazione a chi è già titolare di licenza.

CarburantiI gestori-proprietari delle pompe potranno acqui-

stare sul libero mercato il 50% del carburante.

Tribunale delle imprese Viene istituito un tribunale riservato alle imprese

per accelerare la risoluzione delle controversie.

Rateazione dei debiti tributari Viene prevista la possibilità di rateizzare i debiti

tributari con la possibilità di rate crescenti: si partecon rate basse che poi crescono progressivamente.

Per il contribuente debitore virtuoso, che paga re-golarmente i propri debiti, è prevista la possibilità dinon iscrivere ipoteche. L’agevolazione decade se ildebitore non paga due rate consecutive.

Accesso dei giovani all’esercizio delle professioniLo studente universitario potrà svolgere il tirocinio

o la pratica, finalizzati all’iscrizione negli albi profes-sionali, nel corso dell’ultimo biennio di studi per ilconseguimento del diploma di laurea specialistica omagistrale. Il tirocinio o la pratica sono equiparati aquelli previsti per l’iscrizione agli albi professionali.

Accesso dei giovani alla costituzione di società a responsabilità limitata Viene prevista una nuova società a responsabilità

limitata semplificata per i giovani con età inferiore a35 anni. Costituzione senza notaio e capitale di unsolo euro.

Abrogazione tariffe professionali e obblighi del professionista Abolizione delle tariffe delle professioni. Il com-

penso sarà stabilito al momento di conferimento del-l’incarico professionale liberamente tra le parti. Ilpreventivo scritto diventa obbligatorio se richiestodal cliente. Nel contratto dovrà essere indicata anchela polizza professionale.

Estensione ai liberi professionisti della possibilitàdi partecipare al patrimonio dei confidi Al capitale sociale dei confidi (consorzi di garan-

zia) e delle banche possono partecipare imprese nonfinanziarie di grandi dimensioni; viene prevista lapossibilità anche per i liberi professionisti di poterpartecipare al capitale sociale con i medesimi limitisocietari previsti per i predetti enti.Per ogni ulteriore chiarimento nel merito dei sin-

goli provvedimenti gli uffici dell’Associazione riman-gono a disposizione degli interessati. �

Il Governo Monti con decreto legge, pubblicato in Gazzetta lo scorso 24gennaio, introduce una serie di liberalizzazioni con l’intento di ridurrele rendite di posizione e aumentare la produttività.

� di Stefano Frigo

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associazione � finanziaria

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La Finanziariaprovinciale

Il bilancio preventivo della Provincia Autonoma,chiamato Finanziaria provinciale, viene abitual-mente predisposto a metà ottobre, per essere ap-

provato dal Consiglio provinciale entro dicembre.Quest’anno i dati predisposti hanno subito a dicembreun cambiamento in corso d’opera, per l’impatto dellamanovra Monti, che ha imposto ai bilanci pubblicitrentini una riduzione consistente. In particolare:• il concorso al patto di stabilità richiesto alla Pro-vincia viene incrementato di 119 milioni di euro,portandolo per il 2012 a 463 milioni;

• il concorso al patto di stabilità richiesto anche ai Co-muni trentini viene fissato in complessivi 28 milio-ni di euro. Come si può notare dalla tabella sotto “Bilanci a

confronto”, nonostante queste riduzioni il bilanciopreventivo 2012 della PAT si assesta a 4637 milioni,eguagliando il consuntivo 2011 (4636,8 milioni).Quindi dal punto di vista quantitativo il bilancio

preventivo 2012 si presenta rassicurante, diversamenteda quanto succede nelle regioni italiane a statuto ordi-nario. Nel bilancio notiamo che: • le entrate proprie (che non transitano dallo Stato,ma vengono direttamente incassate dalla PAT, co-me ad esempio le Tasse automobilistiche) passanoda 512,6 milioni del 2011 ai 524,5 del 2012;

• la devoluzione dei tributi erariali (che sono costi-tuiti dal ristorno alla Provincia del 90% delle im-

poste riscosse in Trentino, come l’IVA, l’IRPEF, l’IRES) passa da 3.033 milioni a 3.273,4;

• la devoluzione di gettiti arretrati si riduce, passandoda 475 a 276 milioni. L’accordo di Milano (siglato daDellai e Durnwalder con Tremonti e Calderoli) hastabilito che i crediti arretrati verranno liquidati dal-lo Stato alla Provincia in 10 rate annuali;

• le entrate da trasferimenti (es. i trasferimenti dal-l’Unione Europea, per progetti europei) passano da146 a 136 milioni. Il bilancio preventivo 2012 esprime una conferma

rispetto al 2011 nella sommatoria dei valori, mentre siregistrano assestamenti interni al bilancio, con singolevoci di spesa che subiscono cambiamenti significativi.

LE VOCI DI SPESA PIÙ SIGNIFICATIVE

Le spese per Scuola, Università, Assistenza e Sanitàsono valutate come essenziali e incomprimibili, regi-strano aumenti anche per il 2012, raggiungendo il55% dell’intera spesa provinciale. Fatta questa pre-messa, citiamo sinteticamente le Voci di spesa che in-teressano più da vicino le imprese artigiane.

• EDILIZIA SCOLASTICA Prosegue il finanziamento di 69 milioni del piano

straordinario di edilizia scolastica.

• ENTI LOCALICalano i trasferimenti ai Comuni; crescono i finan-

ziamenti agli investimenti che i Comuni devono fare.Trasferimenti2011 195 milioni 2012 191 milioniInvestimenti2011 704 milioni 2012 743 milioni

• BANDA LARGA Viene finanziata la conclusione della rete provincia-

le per la banda larga e le connessioni dell’ultimo miglio.2011 101 milioni 2012 86 milioni

• EDILIZIA ABITATIVA2011 134 milioni 2012 139 milioniViene finanziato il Piano dell’ITEA. Inoltre viene

istituita una riserva di 45 milioni in favore della primacasa per giovani coppie. Questo fondo viene istituitorecependo la proposta dell’Associazione Artigiani. Sistima che 45 milioni di contributo attivino circa 150milioni di investimenti.

Il bilancio preventivo 2012 della Provincia autonoma di Trento si mantiene in salute, nonostante la manovra Monti. Gli assestamentidelle voci di spesa più significativeper l’artigianato.

� di Franco Grasselli

Bilanci a confrontoArea 2011 2012Entrate proprie 512,6 524,5Devoluzione tributi erariali 3.033,0 3.273,4Devoluzione gettiti arretrati 475,0 276,2Entrate da trasferimenti 146,2 136,9Totale 4.166,8 4.211,0Avanzo di consuntivo 470,0 426,0Totale di bilancio 4.636,8 4.637,0

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• INTERVENTI A SOSTEGNO DEL LAVORO Consistono nei trasferimenti all’Agenzia del Lavo-

ro. Per la prima volta il Piano di politica del lavoro,oltre che al lavoro dipendente, è significativamenteorientato al sostegno anche della Autoimprenditoria-lità, cioè al sostegno a chi si mette in proprio.2011 5.665 milioni 2012 5532 milioni

• INTERVENTI SPECIFICI PER LE IMPRESE Per le imprese2011 141 milioni 2012 133 milioniIl fondo per gli incentivi alle imprese passa da 141

a 133 milioni. La Provincia proporrà dei criteri selet-tivi per l’ottenimento degli incentivi. Sono inoltreprevisti incentivi (2 milioni) per interventi di capita-lizzazione delle imprese con i prestiti partecipativi; èprevista l’attivazione di fondi di partecipazione - pri-vate equity a favore delle imprese artigiane (1 milio-ne di euro).

Per Trentino Sviluppo2011 134 milioni 2012 123 milioniDiminuisce il Fondo a disposizione di Trentino

Sviluppo per interventi di contesto, come le aree pro-duttive, le partecipazioni, i progetti tipo ARCA.

Per la ricerca 2011 24 milioni 2012 39 milioniAumenta in modo consistente il sostegno alla ri-

cerca. L’Associazione Artigiani, unitamente al Coor-dinamento Imprenditori, ha chiesto che le attività di

ricerca di Università e Istituti siano più vicine alle esi-genze del territorio. Per la prima volta, su propostadell’Associazione Artigiani, viene finanziata l’attivitàdi ricerca dell’imprenditore, del datore di lavoro, acui vien imputata una cifra forfettaria di 50.000 eu-ro, accanto alle spese per la ricerca normalmente do-cumentabili.

• PERSONALE 2011 73,3 milioni 2012 72,0 milioniL’impegno della Giunta provinciale è di ridurre

nel 2012 il costo del personale dipendente di 1,3 mi-lioni di euro.

• SPESE DISCREZIONALIMedia triennio 2008-2010 18,3 milioni20.01.2012 11,4 milioni

La Giunta taglia le spese discrezionali (consulen-ze, eventi, rappresentanza, ecc.).

• ENTRATESul versante delle entrate del bilancio provinciale

è da evidenziare la manovra sull’IRAP (un’impostasu cui la Provincia può incidere). Sono previste ridu-zioni dell’IRAP per le imprese operando: • una detrazione del 90% del contributo versato agliEnti bilaterali (EBAT - NOSTRA PROPOSTA);

• una detrazione del 50% del finanziamento fatto al-le APT di ambito;

• una riduzione del 3% dell’aliquota IRAP per nuoveattività produttive. �

Siglato con le parti socialiil Protocollo d’intesaper l’emergenza occupazionale

Siglato a fine dicembre dalla Provincia autonoma diTrento e dalle parti sociali – organizzazioniimprenditoriali e sindacati confederali – un Protocollod’intesa per estendere al 2012 le azioni per affrontarel’emergenza occupazionale conseguente alla crisieconomica e gli ammortizzatori in deroga. Presenti allafirma, oltre al presidente Lorenzo Dellai, i rappresentantidi Confindustria Trento, Associazione Artigiani e PiccoleImprese, Unione Commercio, turismo e servizi,Confesercenti del Trentino, Associazione Albergatori,Federazione trentina della cooperazione, Coldiretti, Cgil,Cisl e Uil. Una particolare attenzione viene confermatanel documento nei confronti dei giovani coinvolti inpercorsi lavorativi discontinui e instabili e sprovvisti dei requisiti richiesti dallo Stato per l’accesso agliammortizzatori sociali. «Sono contento – ha dettoDellai – che il 2011 si chiuda con la firma di un altroimportante accordo sul tema del lavoro, un accordo checi avvicina ancora di più ai sistemi di welfare dell’Europadel Nord e che conferma la nostra volontà di presidiarequesto settore delle politiche economiche e sociali,

con particolare riguardo al precariato dei giovani, alledonne, ai disoccupati di lunga durata. Mi auguro cheesso sia di buon auspicio anche per il 2012, quando sarànuovamente necessario lavorare assieme per far fronteai momenti di difficoltà che certamente verranno.Davanti a noi abbiamo anche la trattativa con il Governoper la norma di attuazione sulla delega alla Provinciadelle competenze sugli ammortizzatori sociali. Sarà questo uno dei primi impegni istituzionali cheassumeremo all’inizio del prossimo anno».

Il perdurare della crisi economica conferma dunque lanecessità di continuare l’impegno nella realizzazione diinterventi di sostegno al reddito e di politica attiva dellavoro a favore delle persone più deboli nel mercato dellavoro e di quelle espulse dalle aziende, anche perprevenire e contrastare la disoccupazione di lunga durata.Alle persone appartenenti alle categorie interessatecontinueranno ad essere forniti strumenti idonei afavorire l’occupazione, a prevenire la perdita del lavoro ea sostenere, quando tale perdita risulti inevitabile, il lorocoinvolgimento in percorsi di ricerca attiva del lavoro.Con la firma del protocollo odierno, viene ribadita lanecessità di collegare più strettamente le politicheoccupazionali e quelle formative, con l’obiettivo dipromuovere politiche attive del lavoro funzionali

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associazione � finanziaria

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Un rinnovato impulso alla ricerca applicata, a so-stegno della piattaforma produttiva del Trenti-no. La Giunta provinciale ha approvato lo scor-

so 30 dicembre i nuovi criteri attuativi per i contributialle imprese relativi a spese per sostenere progetti di ri-cerca applicata, per l’assegnazione temporanea e perl’assunzione anche a tempo indeterminato di ricerca-

tori. Ad essere interessate ai nuovi criteri sono le im-prese sia di grandi che di piccole dimensioni, quelle dinuova costituzione e i centri di ricerca. «Quello messoa punto – sottolinea l’assessore all’Industria, Artigiana-to e Commercio della Provincia autonoma AlessandroOlivi – è uno strumento particolarmente incisivo per ilsostegno all’innovazione del nostro sistema imprendi-toriale. L’obiettivo è premiare le imprese più virtuosema anche spingere alla ricerca applicata quelle che fi-no ad oggi hanno fatto più fatica a intraprendere lastrada dell’innovazione per accrescere la loro competi-tività sui mercati. Le misure adottate vanno anche avantaggio dell’occupazione, favoriscono l’ingresso diricercatori provenienti dai centri di ricerca presenti inTrentino nel mondo dell’impresa, e rappresentano unsupporto all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali». «Il manifatturiero trentino – insiste l’assessore Oli-

vi – è costituito da un sistema produttivo multisetto-riale e multidimensionale, a cui si affiancano poli dieccellenza scientifici e tecnologici. Esso deve oggi af-frontare obbligatoriamente le nuove sfide competiti-

ai bisogni occupazionali e coerenti con percorsiinnovativi di riconversione e ristrutturazione aziendale econ i fabbisogni di competenze e professionalità delmercato del lavoro. Pieno accordo quindi sulla necessitàdi un miglioramento dell’offerta formativa destinata ailavoratori, tenuto conto anche dell’offerta formativadegli enti bilaterali e dei fondi interprofessionali.Nella medesima logica di sostegno, rimane confermatala necessità di preservare le condizioni affinché lepersone sprovviste dei requisiti richiesti dallo Stato perl’accesso agli ammortizzatori sociali, tra i qualisoprattutto i giovani coinvolti in percorsi lavoratividiscontinui e instabili, abbiano l’opportunità dibeneficiare di strumenti provinciali loro dedicati.Anche per l’anno 2012 è stata concordata quindi laproroga della disciplina degli ammortizzatori in deroga,con particolare riguardo alla cassa integrazioneguadagni in deroga e alla mobilità in deroga, fatte salvele novità subentrate sul piano della normativa statale.Considerata inoltre la perdurante difficoltà di inserimentolavorativo nell’ambito del “Progettone” dei lavoratorianziani, si è concordato di confermare la mobilità inderoga per i lavoratori con età pari o superiore a 50 annial momento del licenziamento, iscritti in lista di mobilitàai sensi della Legge 236/1993, senza diritto alla indennitàdi mobilità nazionale, cui scada l’indennità di

disoccupazione nel corso dell’anno 2012. La mobilità inderoga viene inoltre prorogata per un ulteriore periodo di 8 mesi nel corso dell’anno 2012, senza soluzione dicontinuità, nei confronti dei lavoratori anziani che già nehanno beneficiato nel corso del 2011.

Con riguardo all’istituto della cassa integrazione inderoga sono state concordate le seguenti integrazioni:1. destinazione della cassa integrazione in deroga

anche ai casi di riduzione dell’orario di lavoro;2. destinazione della cassa integrazione guadagni in

deroga ai casi di imprese cessate o sottoposte a procedure concorsuali.

Ove in tali casi l’accordo sindacale preveda il ricorso allacig in deroga, la richiesta dovrà essere accompagnatada piani di gestione delle eccedenze che ponganoparticolare attenzione ai processi di ricollocazione,anche verso altre imprese del territorio, indicando glieventuali processi di riqualificazione delle competenze.Le parti hanno concordato di discutere entro febbraiodel 2012 ulteriori intese anche con riguardo alle azioni a sostegno dei giovani nella fase di qualificazioneprofessionale e di ricerca del lavoro desiderato e persostenere i collaboratori coordinati e continuativicessati da rapporti con la Pubblica Amministrazione.

[S.F.]

associazione � incentivi

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Incentivi per il sostegnoalla ricerca applicata

Maggiore attenzione alle piccole emedie imprese e a chi assumericercatori. Premiata l’azionesindacale dell’Associazione Artigianiper il riconoscimento del lavoro deititolari. Decisione della Giunta suproposta dell’assessore all’Industria eArtigianato Alessandro Olivi.

� di Stefano Frigo

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ve a cui tutte le imprese, indipendentemente dalla lo-ro dimensione, sono chiamate a partecipare. Per que-sto le nuove regole per la concessione dei contributiper la ricerca applicata, in base al dettato della Legge 6del 1999, sono orientate a premiare i comportamentivirtuosi di chi incrementa le proprie spese di ricerca esviluppo, ma pongono altresì un occhio di riguardo al-le piccole imprese, valorizzando in particolare le atti-vità dei titolari e dei soci che costituiscono il nucleodelle competenze distintive delle loro imprese e che fi-no ad oggi non potevano essere considerati nel com-puto delle spese agevolabili». Vediamo nel dettaglio leprincipali novità introdotte con la decisione di oggi ri-spetto al regime precedente: • innanzitutto il criterio di addizionalità per accede-re alle agevolazioni; potranno essere ammessi acontributo i progetti di importo superiore al 30 percento della media delle spese ammesse ad agevola-zione nei cinque anni precedenti. Il fine dell’inter-vento è quello di incrementare il “tasso” di ricercache ogni azienda pone in essere, anche sul lungoperiodo, stimolando le imprese a investire sempremaggiori risorse nell’innovazione;

• il contributo su un costo figurativo di 50 mila euroall’anno per ciascuno dei titolari o dei soci di im-prese con non più di 9 addetti che svolgono attivitàdi ricerca; un intervento quest’ultimo che, graziealla pressante azione sindacale dell’AssociazioneArtigiani in occasione dei lavori di riforma del-la legge, riuscirà a favorire le imprese artigiane nel-l’accesso alle provvidenze previste per le attività diricerca, superando in tal modo le difficoltà fino adora riscontrate nel sostenere con questo strumentoquesta particolare tipologia di impresa, così diffusae protagonista delle dinamiche produttive e occu-pazionali del Trentino;

• viene potenziato il contributo per l’assegnazionetemporanea di ricercatori – per una durata fino a 24mesi – con il duplice scopo di consentire loro di ap-prendere le esigenze e i modi del “fare impresa” eall’impresa di acquisire le competenze e le metodo-logie per svolgere attività di ricerca;

• infine, per potenziare ulteriormente il trasferimen-to tecnologico dagli organismi di ricerca alle impre-se, è stata introdotta la disciplina dei contributi perl’assunzione da parte delle imprese di ricercatori etecnici di ricerca anche a tempo indeterminato, conpercentuali di intervento che possono raggiungereil 60% delle spese che possono raggiungere i primicinque anni di assunzione, secondo la regola “deminimis”. Questo strumento costituisce un incenti-vo importante per l’attivazione in maniera diffusanel tessuto produttivo trentino di funzioni di ricer-ca e sviluppo stabili e di alto valore, in grado di sup-portare gli imprenditori nel perseguire strategie didifferenziazione di prodotto, attraverso l’innovazio-ne guidata dalla tecnologia.È prevista altresì una specifica disciplina per le nuo-

ve iniziative (le cosiddette new.co) e per i centri di ri-cerca di medie e grandi imprese che trova nella proce-

dura negoziale lo strumento per modellare “su misura”l’intervento richiesto e le corrispondenti ricadute socia-li sia di natura economica sia di natura occupazionale.Sotto il profilo dell’esame delle domande di age-

volazione sono previste tre procedure, semplificandoulteriormente il quadro delle procedure precedente-mente vigenti:a) la procedura automatica, riservata solo alle piccole-medie imprese con percentuali di intervento fino al20% delle spese che possono raggiungere i 500 mi-la euro ove il progetto è validato da una perizia giu-rata di un esperto esterno all’azienda;

b) la procedura valutativa, per spese fino a 1,5 mi-lioni euro, utilizzabile da piccole, medie e grandiimprese con spese valutate dal Comitato per gliincentivi alle imprese;

c) la procedura negoziale per progetti di importo su-periore a 1,5 milioni di euro, per le new.co e per icentri di ricerca di medie e grandi imprese operan-ti sul territorio provinciale, con percentuali di in-tervento e valutazioni scientifiche e di merito dicredito analoghe a quelle previste per la proceduravalutativa; al termine delle valutazioni, la procedu-ra negoziale prevede però che l’impresa raggiungaun accordo sindacale e un’intesa con la Giunta pro-vinciale sulle ricadute sociali ed economiche dell’i-niziativa a fronte del contributo che riceverà.Sempre sotto il profilo procedurale la nuova disci-

plina prevede la totale informatizzazione dei rappor-ti tra imprese e Provincia attraverso la presentazionedelle domande esclusivamente in via telematica e al-tresì anche della documentazione inerente alla ren-dicontazione delle spese. Per quanto riguarda le rica-dute occupazionali previste a corredo degli incentivi siprevedono obblighi occupazionali più stringenti, ri-spetto alla precedente disciplina, di 3 anni dal terminedel progetto, per contributi concessi superiori a 500mila euro, obblighi che si allungano a 4 anni per con-tributi superiori a un milione di euro; sui livelli occu-pazionali previsti in unità lavorative annue, che noncontempleranno le assunzioni attraverso i contratti aprogetto, saranno tollerate oscillazioni non superiori al10% degli occupati stabiliti e non più del 20% comeprecedentemente previsto. Inoltre non potranno piùessere concessi contributi superiori a 1 milione di eurosenza che siano garantite ricadute occupazionali pari osuperiori a 9 addetti, limite che non era presente nellaprecedente disciplina.«Si attua in questo modo – chiosa l’assessore Oli-

vi – la prima parte della riforma degli incentivi cheriguarda il sostegno della ricerca applicata nelle im-prese, con la convinzione che possa risultare strate-gica per lo sviluppo del Trentino, inteso anche comelaboratorio diffuso, a cielo aperto, ove conoscenza,passione e imprenditoria si possono coniugare perpresidiare i livelli di inclusione e benessere socialeche la nostra terra ha, fino ad oggi, saputo offrire, inuna prospettiva di massima apertura alle realtà in-ternazionali con cui ogni giorno siamo chiamati aconfrontarci». �

14 l’Artigianato

associazione � incentivi

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

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associazione � accordi

15Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

Interventi occupazionalistraordinariper gli espulsi del settore edile

Il 30 dicembre la Giunta provinciale, su indica-zione del presidente Lorenzo Dellai, ha approva-to una delibera che autorizza il presidente dell’A-

genzia del Lavoro di Trento, Michele Colasanto, asottoscrivere un accordo con il Ministero del Lavoroe delle politiche sociali per l’attuazione del program-ma riguardante gli interventi occupazionali straordi-nari per gli espulsi dal settore delle costruzioni edili.Il dispositivo giunge dopo la sottoscrizione, lo scorso7 dicembre, del protocollo tra la Provincia autonomadi Trento e quella di Bolzano per la ricollocazione la-vorativa di 528 lavoratori espulsi dal settore dell’edili-zia da aziende della regione Trentino-Alto Adige, e do-po l’approvazione, il 13 dicembre, del finanziamentodi tale progetto da parte del Parlamento europeo tra-mite fondi FEG - Fondo europeo di adeguamento allaGlobalizzazione. Il Parlamento europeo ha infatti approvato, lo

scorso 13 dicembre, 3.918.850 euro di finanziamen-

to a favore delle Province autonome di Trento e Bol-zano dal Fondo europeo di adeguamento alla Globa-lizzazione (FEG) per la realizzazione di interventi in-tegrati di politica attiva. Il coinvolgimento nel progetto dei 528 lavoratori

licenziati da 323 imprese del settore delle costruzio-ni nella regione del Trentino-Alto Adige/Südtirol mi-ra a favorire la ricerca di un nuovo lavoro in settorieconomici alternativi. Il costo complessivo del pro-getto è pari a 6.029.000 euro, la differenza è copertain parte dalle Province Autonome di Trento e di Bol-zano e in parte dall’Inps.L’accordo che verrà sottoscritto fra l’Agenzia del

Lavoro di Trento e il Ministero del Lavoro ripartisce icompiti che le varie istituzioni saranno tenute a ef-fettuare: in capo al Ministero sono previste attività dicontrollo sul corretto utilizzo dei fondi, in capo alleProvince autonome di Trento e Bolzano, l’attuazionecoordinata del progetto. �

La Giunta, su indicazione del presidente Lorenzo Dellai, ha autorizzato lasottoscrizione dell’accordo con il Ministero del Lavoro.

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Nuova misura sul canone moderatocontro la crisi e il caro affitti

Affitti ridotti del 30% per gli inquilini e contributi per i proprietari deglialloggi nei nuovi criteri approvati dalla Giunta provinciale.

Una nuova innovativa misura per calmierare,in un momento di crisi e di difficoltà econo-mica, il mercato degli affitti dando risposta al-

la domanda di alloggi. Questo il provvedimento adot-tato dalla Giunta provinciale che ha approvato, suproposta dell’assessore alle Politiche sociali Ugo Ros-si e dopo essere passati al vaglio del Consiglio delleautonomie e della IV commissione consiliare, i crite-ri e le modalità per la concessione del contributo aiproprietari di alloggi da locare a canone moderato.Ad avvantaggiarsene saranno direttamente gli inqui-lini, che pagheranno il 30% in meno rispetto al ca-none di mercato; la differenza verrà corrisposta dallaProvincia ai proprietari degli alloggi.

Chi può presentare domandaLe domande di richiesta di contributo potranno

essere presentate da persone fisiche non esercenti at-tività d’impresa, imprese individuali e societarie, fon-dazioni e associazioni, organismi di diritto pubblico,(A.p.s.p.) dal 30 gennaio al 30 marzo 2012 al Serviziopolitiche sociali e abitative della Provincia autonomadi Trento.

Come verrà formata la graduatoriaSono previste delle graduatorie con attribuzione

di punteggi per la localizzazione e le condizioni qua-litative degli alloggi.

Affitti: Trento è tra le città più care

Se sia a causa della crisi o di altro non è dato a sapere,ma da una ricerca condotta da “Il Sole 24 Ore” risultache Trento è la città italiana in cui si fatica di più ad affittare una casa nelle zone di pregio. Per trovare un inquilino nei quartieri chic servono in media 8 mesi, contro i 3 del resto d’Italia.

� di Stefano Frigo

L’indagine del quotidiano economico prende inrassegna tre tipologie di appartamenti dati in affitto.

MonolocalePer un monolocale a Trento si pagano mediamente 531euro di affitto al mese. Da notare che rispetto all’annoscorso (questo sì effetto della crisi) il costo della pigione ècalato di circa l’ 1,6 per cento. Un dato in controtendenzarispetto alla media nazionale dove il costo di 477 euro al mese è aumentato dell’1,2 per cento rispetto all’annoprecedente. Il record, naturalmente, spetta a Roma doveper un monolocale si spendono ben 769 euro. La cifra è giustificata dal fatto che nella capitale la richiesta di appartamenti piccoli è particolarmente alta e dunque i prezzi tendono a salire.

BilocalePer affittare un “camera e cucina” nella nostra città si spendono mediamente 608 euro al mese, con

16 l’Artigianato

associazione � contributi

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

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Ubicazione degli alloggiCon questo strumento si prevede di riuscire a recu-

perare, rispetto al contingente di alloggi a canone mo-derato previsti dal Programma triennale 2009-2011(1500 alloggi), circa 166 alloggi localizzati su tutto ilterritorio provinciale, accanto ai 143 già individuatiche verranno messi a disposizione dalle imprese. Uno stesso soggetto potrà beneficiare del contri-

buto per non più di 3 alloggi.

Caratteristiche degli alloggiGli alloggi devono:

• risultare ultimati e muniti del certificato di abitabi-lità o avere uno stato di avanzamento dei lavori su-periore al 50%;

• avere una superficie utile abitabile non inferiore a 35metri quadrati e non superiore a 85 metri quadrati;

• essere dotati di opere e finiture che, per loro natu-ra o destinazione, non presentino caratteristiche dilusso (classificati nelle categorie catastali A/1, A/7,A/8 e A/9);

• versare in uno stato di conservazione e di manu-tenzione normale;

• presentare una vetustà non superiore a 10 anni.

A quanto ammonta il contributoL’ammontare della prima annualità di contributo

è determinato sulla base della differenza tra l’impor-to annuo del canone di mercato e quello del canonemoderato. Ciascuna delle annualità successive derivadall’aggiornamento dell’importo di quella precedentecon riferimento al tasso medio dell’inflazione, calco-lato dall’Istat, raggiunto nel mese precedente a quellodella concessione del contributo. Tale tasso rimanefisso per tutta la durata della messa a disposizione del-l’alloggio/i, che deve corrispondere ad un periodo mi-nimo di 15 anni.

Con quali regole si disciplina il rapporto locativoIl rapporto locativo intercorre fra il proprieta-

rio/beneficiario del contributo e l’inquilino utilmen-

te collocato in una nuova graduatoria ad hoc. Il pro-prietario/beneficiario del contributo si obbligheràcon la Comunità, o l’ente gestore, a locare ai sogget-ti collocati in tale apposita graduatoria formata sullabase di diversi fattori, quali ad esempio la situazioneeconomico-patrimoniale. Sono previsti punteggi difavore per le giovani coppie.Per la scelta dei nuclei familiari il proprietario del-

l’alloggio dovrà locare ai soggetti che sono nella gra-duatoria stilata dall’Ente locale fino al 65% dell’elen-co; esaurita questa prima quota, il proprietario potràscegliere liberamente, all’interno del rimanente 35%della graduatoria stessa, a chi locare l’alloggio.

Nei casi in cui il nucleo familiare è individuatodall’Ente locale, lo stesso può garantire:1. Sulla solvibilità dei nuclei familiari destinatari de-gli alloggi. Tale garanzia deve coprire l’intero pe-riodo della locazione e prevedere i seguenti livelliminimi essenziali: • la copertura di almeno sei mesi di mancato pa-gamento dei canoni di locazione e oneri acces-sori;

• la messa a disposizione di almeno euro 1.000,00a titolo di rimborso per eventuali danni all’im-mobile;

• la messa a disposizione di almeno euro 1.000,00a titolo di spese per procedure giudiziarie disfratto.

2. Un apposito fondo di solidarietà a favore di sog-getti aventi età non superiore a 35 anni al momen-to della sottoscrizione del contratto, a copertura delmancato pagamento di canoni di locazione finoall’importo complessivo pari a 12 mensilità nel-l’arco dell’intera durata contrattuale. Il fondodeve prevedere la possibilità di restituzione informa rateizzata dell’importo anticipato senzaoneri aggiuntivi.

Il rapporto locativo è disciplinato dalle norme di di-ritto comune in materia (L. 431/98 e L. 392/1978). �

un risparmio del 2,6 per cento rispetto al 2010. Il canone resta comunque più caro di almeno unaquarantina di euro rispetto alla media nazionale. Da noi i prezzi sono più alti che a Bologna, Genova,Napoli e Torino (addirittura 100 euro in meno).

TrilocaleInfine, per affittare un trilocale a Trento si devonosborsare ogni mese 671 euro, 4 in meno che a Trieste,ma una trentina più che a Bologna e Genova. Anche in questo caso sono le metropoli a svettare per quanto riguarda i costi: a Roma servono 1.158 euro,a Milano 1.138. Più care di Trento ci sono solo Firenze(795), Venezia (775) e Napoli (762).Sarà forse per i prezzi elevati che la permanenzamedia in un appartamento preso in affitto a Trento

è piuttosto bassa. In media un anno e mezzo, contro i 22 mesi della media nazionale. E sempre legato al costo della pigione il fatto che gli appartamentirestano sfitti mediamente di più che nel resto d’Italia.Se altrove bastano meno di due mesi e mezzo per trovare un inquilino, a Trento ne servono sei (e addirittura otto, come spiegato sopra, se si tratta di un appartamento in una zona di pregio).

L’identikitAlla ricerca di casa da affittare è per quasi il 50 per cento un single. Le coppie sposate sono il 37,4 per cento, i separati il 13 per cento. Per la metà si tratta di giovani tra i 18 e i 34 anni che, per dividere le spese, cercano quasisempre coinquilini.

associazione � contributi

17Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

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associazione � area appalti

Novitàappalti pubblici

Legge finanziaria provinciale 2012Le modifiche in materia di appalti pubblici

La Legge finanziaria provinciale 2012 (L.P. 27 di-cembre 2011 n. 18 recante “Disposizioni per la for-mazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale2012-2014 della Provincia autonoma di Trento”, en-trata in vigore lo scorso 29 dicembre 2011, ha inno-vato la Legge Provinciale n. 26/1993, in materia di la-vori pubblici di interesse provinciale.

In particolare, l’art. 51 modifica l’art. 25, comma 1della L.P. 26/1993 prevedendo che il certificato dicollaudo viene sostituito dal certificato di regolareesecuzione nel caso di lavori di importo fino a500.000 euro. In caso di appalti di importo superiorema non eccedente 1 milione di euro, viene lasciataalla Stazione appaltante la scelta di sostituire il certi-ficato di collaudo.

Un’importante modifica viene introdotta all’art.30 L.P. n. 26/1993 mediante l’introduzione del nuo-

vo comma 5 bis, che stabilisce che nel bando di garasia prescritto «l’obbligo, per i concorrenti, di produr-re le analisi dei prezzi mediante procedure telema-tiche». A tal fine le amministrazioni mettono a di-sposizione dei concorrenti idonei mezzi informaticipredisposti dalla Provincia.Il bando di gara deve poi indicare la percentuale

di incidenza del costo complessivo del personalesull’importo dei lavori, comprensivo degli oneri del-la sicurezza, nonché l’importo complessivo del costodel personale, desunti dal progetto. Tale percentualecostituisce il minimo inderogabile per i concorren-ti, a pena di esclusione.Per lavori di importo inferiore alla soglia comuni-

taria, qualora dalle analisi prodotte dal concorrenteche ha presentato la migliore offerta risulti un im-porto complessivo del costo del personale inferiore aquello di progetto, l’amministrazione aggiudicatriceverifica l’anomalia dell’offerta, con le modalità del-l’articolo 58.29 relativo alla verifica delle offerte ano-male mediante giustificazioni.La norma precisa che «le analisi dei prezzi prodotte

dall’aggiudicatario sono parte integrante del contratto». Tale articolo, tuttavia, non è di immediata ap-

plicazione, posto che per esplicita previsione di leg-ge «Le modalità e la decorrenza di applicazione, anche invia sperimentale, di questo comma sono stabilite con de-liberazione della Giunta provinciale».

La Finanziaria modifica anche l’art. 32 bis relativoalla procedura negoziata previa pubblicazione diun bando di gara, che viene ora consentita a pre-scindere dall’importo di gara. La versione previ-gente della norma prevedeva, invece, che le ammini-strazioni potevano ricorrere a tale procedura di garaqualora, a seguito di una precedente gara medianteprocedura aperta o ristretta o di un dialogo competi-tivo, tutte le offerte fossero risultate irregolari oinammissibili, solo nel caso in cui l’appalto fosse sta-to di importo inferiore al milione di euro.

Viene altresì modificato l’art. 44 comma 1 L.P. n. 26/1993, relativo all’aggiornamento dei prezzi diprogetto stabilendo che la Stazione appaltante, al mo-mento dell’indizione dell’appalto, ha un obbligo diaggiornamento dei prezzi di progetto con l’ultimoelenco prezzi vigente, alla condizione che il coeffi-ciente medio di rivalutazione dei prezzi di cui al-l’art. 10, comma 2, lett. d) della L.P. n. 26/1993, ri-sulti superiore al 2,5% rispetto all’anno precedente.

l’Artigianato18 Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

� di Marzia Albasini

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associazione � area appalti

Da ultimo, vengono modificati i requisiti di par-tecipazione nel caso di appalti di importo superiore a20 milioni di euro, in particolare in riferimento allacifra di affari (art. 34 comma 4 L.P. 26/1993).

Disposizioni in materia di certificazioni e dichiarazioni sostitutive - Legge n. 183/2011 e Direttiva Ministeriale n. 14/2011

La Direttiva del Ministro per la Pubblica ammini-strazione e la Semplificazione del 22 dicembre 2011recante “Adempimenti urgenti per l’applicazione dellenuove disposizioni in materia di certificati e dichiarazio-ni sostitutive” spiega le principali novità alle quali leAmministrazioni pubbliche dovranno attenersi a de-correre dall’1 gennaio 2012.

In tale data entrano in vigore le modifiche intro-dotte dall’art. 15 della Legge n. 183/2011 - Legge diStabilità 2012 alla disciplina dei certificati e delle di-chiarazioni sostitutive contenuta nel Testo unico inmateria di documentazione amministrativa di cui alDPR 28 dicembre 2000 n. 445, che hanno come obiet-tivo la completa “decertificazione” nei rapporti traPubblica amministrazione e privati. E in particolareintroducono le seguenti principali novità: • le certificazioni rilasciate dalle Pubbliche ammi-nistrazioni in ordine a stati, qualità personali efatti sono valide e utilizzabili solo nei rapportitra privati. Le amministrazioni e i Gestori di pub-

blici servizi non potranno più accettare né richie-dere tali certificazioni e l’eventuale richiesta e ac-cettazione dei certificati costituisce violazione deidoveri d’ufficio. Ne consegue che nei rapporti conla Pubblica amministrazione e i Gestori di pubbliciservizi, tali certificati sono sempre sostituiti dalledichiarazioni sostitutive di certificazione o dal-l’atto di notorietà.

• I certificati dovranno riportare, a pena di nul-lità, la dicitura «il presente certificato non può es-sere prodotto agli organi della pubblica ammini-strazione o ai privati gestori di pubblici servizi». Le amministrazioni dovranno adottare le misureorganizzative necessarie per evitare che, dal 1° gen-naio 2012, siano prodotte certificazioni nulle perl’assenza della predetta dicitura, posto che anche ilrilascio di certificati che siano privi della dicituracitata costituisce violazione dei doveri d’ufficio.

• Le Pubbliche amministrazioni possono acquisiresenza oneri le informazioni necessarie per effet-tuare i controlli sulla veridicità delle dichiara-zioni e per l’acquisizione d’ufficio, con qualun-que mezzo idoneo ad assicurare la certezza dellaloro fonte di provenienza. Le amministrazioni sono tenute a individuare un

ufficio responsabile per tutte le attività volte a gesti-re, garantire e verificare la trasmissione dei dati ol’accesso diretto agli stessi da parte delle amministra-zioni procedenti. Tale adempimento risulta indispen-sabile, anche per consentire “idonei controlli, an-che a campione” delle dichiarazioni sostitutive, anorma dell’articolo 71 del Testo Unico in materia didocumentazione amministrativa. Le amministrazioni devono altresì individuare e

rendere note attraverso la pubblicazione sul propriosito istituzionale le misure organizzative adottateper l’efficiente, efficace e tempestiva acquisizione

d’ufficio dei dati e per l’effettua-zione dei controlli medesimi,nonché le modalità per la loro ese-cuzione. La mancata risposta allerichieste di controllo entro 30giorni costituisce violazione deidoveri d’ufficio e viene in ogni ca-so presa in considerazione ai finidella misurazione e della valuta-zione della performance individua-

le dei responsabili dell’omissione.

La riforma, tendente a produrre una condivisibilesemplificazione, appare tuttavia incompleta e fretto-losa. Anche perché trascura discipline particolari,quali il regime del Documento unico di regolaritàcontributiva (D.U.R.C.).A tal proposito, il Ministero con Lettera circolare

di cui alla nota 16.01.2012 prot. n. 619 esclude chela Direttiva interessi anche il D.U.R.C., rispetto alquale «rimane assolutamente impossibile la sosti-tuzione con una dichiarazione di regolarità contri-butiva da parte del soggetto interessato». �

19Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

La riforma tende a produrre una condivisibilesemplificazione, ma appare tuttavia incompleta e frettolosa, perché trascura disciplineparticolari, quali il regime del Documento unico di regolarità contributiva (D.U.R.C.).

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Le bugie al Fiscocostano care

Le novità legislative e recenti sentenze dellaCorte di cassazione impongono di rivedere ra-dicalmente il rapporto con il Fisco.

D’ora in poi bugie, mezze verità, documenti nonprecisi o non fondati saranno considerati molto piùseveramente dal fisco e apriranno la via anche a pro-cedimenti penali.Chi tradisce il patto di fedeltà con il Fisco paga ca-

ro: non si può dire che tale patto faccia parte del tra-dizionale rapporto con il Fisco tuttavia per il futurola trasparenza è d’obbligo. “Scaricare” tra i costi aziendali spese private op-

pure gonfiare le carte carburanti o fornire documen-tazioni non veritiere oltre a essere sanzionato dal Fi-sco è parificato a frode e costituisce quindi reato.Non solo. Il Decreto legge 201/2011 ha previsto

che il fatto di fornire al Fisco informazioni in tutto oin parte non veritiere oltre certi limiti apre la strada,oltre alle tradizionali sanzioni, anche al procedimen-to penale. È la tipica situazione dei questionari o del-l’imprenditore che a fronte di una verifica fiscale vie-

ne invitato a dare informazioni sul-le qualità della sua azienda, sulla ti-pologia di clienti, sui ricarichi me-di o sull’attività svolta.Nella stessa linea le modifiche

agli studi di settore.Congruità dei ricavi e coerenza

sono gli obiettivi che l’imprendi-tore cerca di ottenere sperando diridurre la probabilità di essere sot-toposto a controllo.Da questo punto di vista è tal-

volta indotto a “taroccare” i datirilevanti per gli studi in modo dapilotare il risultato dello studio; al-cuni semplicemente indicano unacausa di esclusione dallo studio.Tale prassi, da sempre sanzio-

nata, in futuro comporterà conse-guenze pesanti.Infatti il D.L. 98 del 6.7.2011

ha previsto che qualora i dati inse-riti comportino una differenza di

oltre il 10% tra reddito accertato e dichiarato si aprela strada all’accertamento induttivo. A questo puntol’Agenzia è libera di non tenere conto dei dati conta-bili e ricostruisce il reddito secondo parametri propricon pesanti conseguenze a carico dell’impresa che haben pochi mezzi per difendersi anche se questa rico-struzione fosse largamente a vantaggio del Fisco.

Ma la correttezza è anche premiata.Il D.L. 201/2011 (decreto “Salva Italia”) apporta

modifiche già per il 2011 e prevede che nei confrontidei contribuenti congrui e coerenti (anche adeguati):• sono preclusi gli accertamenti basati sulle presun-zioni semplici;

• sono ridotti di un anno gli ordinari termini di de-cadenza per l’attività di accertamento e l’accerta-mento sintetico (quello che ricostruisce forfetaria-mente il reddito complessivo del contribuente èammesso solo a condizione che il reddito comples-sivo accertabile ecceda di almeno un terzo quellodichiarato).

Analisi sulle recenti novità che regoleranno il rapporto con il Fisco a curadell’Amministratore delegato di Trentino Imprese, Alessandro Tonina.

20 l’Artigianato

associazione � analisi

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

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In sintesi è molto meglio essere precisi e chiaricon il Fisco senonché non è tutto così bello comesembra. Anche qui la norma ribadisce la necessità dicorrettezza dei dati forniti per gli studi ma senza al-cuna possibilità di errore. In via teorica è semplice; in pratica i dati richie-

sti dagli studi di settore sono così numerosi, com-plessi e accompagnati da scarse istruzioni per cui lacompilazione degli elementi extracontabili è pro-blematica e può portare, in buona fede, a interpre-tazioni diverse tra contribuente e amministrazionefinanziaria. Misurare esattamente i metri quadri dei locali

può essere possibile; ma dividere gli spazi tra svol-gimento dell’attività e spazi commerciali può esseredifficile per una parrucchiera che svolte tutta l’atti-vità in un unico locale; anche indicare i consumi dienergia in un anno può essere possibile, ma suddi-videre tale consumi per le attività svolte è più diffi-

cile. Veniamo al tariffario: inserire i dati è piuttostofacile ma indicare la tipologia di clientela servitadurante l’anno (donna, uomo o bambini) e la tipo-logia di attività prestate separando ad esempio le ac-conciature per matrimoni rispetto alle altre presta-zioni è un lavoro improbo. Gli errori sono quindipossibili e non comportano nessuna variazione neirisultati degli studi ma non sappiamo come sarannovalutati dal Fisco. Non resta che sperare in un ap-plicazione della norma più sensata rispetto al rigidodettato testuale.Un ultimo consiglio.Se non si raggiungono i ricavi congrui è molto

meglio evitare furberie e spiegare nella dichiarazionedei redditi (magari con l’aiuto dei Centri di assisten-za fiscale per le imprese) le motivazioni concrete chenon consentono di raggiungere i ricavi minimi.L’onestà forse non sarà premiata ma la disonestà è

troppo rischiosa. �

Novità in materia di riscossione imposte

� di Alessandro Tonina,Amministratore delegato Trentino Imprese

Dall’1.10.11 la riscossione delle imposte ha subito unabrusca accelerata.Il tutto è stato determinato da una novità nellanormativa nazionale che regola la materia dellariscossione delle imposte.Il tema è quello del tempo intercorrente tra avviso diaccertamento (atto che crea il debito verso lo Stato) e pagamento effettivo.Prima della novità tra i due atti poteva passare anche unanno o più nel senso che dopo l’avviso di accertamentoveniva formato il ruolo e poi vi era l’emissione dellacartella esattoriale. I tempi non erano fissi e si potevanodilatare di molto.Ora la procedura è accelerata e fissa nel senso cheemesso l’avviso di accertamento vi sono i tempi per ilricorso (60 giorni).Alla scadenza del termine il contribuente:• o paga l’intero (imposte, sanzioni, interessi)• o ricorre e paga comunque interessi e 1/3 delleimposte a titolo provvisorio (il resto sarà pagato nelcorso del procedimento contenzioso in funzionedell’esito).

Se entro i detti 60 giorni il contribuente non paga, neisuccessivi 30 giorni la pratica passa a Equitalia la qualeprocede all’incasso con addebito degli aggi diriscossione (che sono pari al 9%).Nel caso in cui il contribuente intenda proporre ricorsoe chieda la sospensiva questa è determinata in 180giorni dopodiché Equitalia procede alla riscossionecoattiva.

È evidente che la procedura:• è automatica• è più veloce.

Tra l’altro va a incrociarsi con altra procedura per cuiqualunque Amministrazione pubblica se deve pagaresomme sopra i 10.000 euro chiede ad Equitalia seesistono sospesi sopra i 10.000 euro. In caso positivoEquitalia pignora i crediti del contribuente presso laPubblica amministrazione in modo da incassaredirettamente il proprio credito.

La norma, sebbene dura, rispetto alla versione originaleha subito degli ammorbidimenti nel senso che: la riscossione provvisoria era del 50% e ora è ridotta al 33%.Equitalia poteva pignorare subito mentre adesso debbonotrascorrere 60 giorni o 180 giorni nel caso di sospensiva (è poco ma è meglio della versione originale).Sebbene l’intento della norma sia evidentementemeritevole (garantire l’incasso da parte dello Stato)i problemi nascono nell’applicazione.Nella sostanza spesso assistiamo ad accertamenti che sono solo parzialmente fondati (o del tuttoinfondati) per cui una norma tutto sommato razionaleapplicata con presupposti irrazionali comporta gravirischi e danni per il contribuente.L’iniziativa sindacale va quindi rivolta non tanto verso la norma (tra l’altro sarebbe del tutto impopolare vistoanche il clima) ma verso chi la applica e più precisamenteverso l’Agenzia delle Entrate affinché gli accertamentisiano basati su presupposti effettivi e non su “fantasie”.Da questo punto di vista il fatto di poter ipotizzare che l’attività di accertamento passi sotto la direzioneprovinciale garantirebbe forse una maggioreresponsabilizzazione di chi opera nel campodell’accertamento con l’occhio rivolto a sanzionare gli errori ma non a uccidere chi produce.

associazione � analisi

21Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

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22 l’Artigianato

associazione � dati istat

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

L’Istat fotografail futuro demograficoNel 2065 gli immigrati saranno il 24%

L’età media degli italiani nel 2059 sarà di 49,8anni. È la proiezione contenuta nello studiosul futuro demografico del paese realizzato

dall’Istat. Nello scenario centrale elaborato dall’isti-tuto di statistica, l’età media aumenta da 43,5 anninel 2011 fino a un massimo di 49,8 anni nel 2059.Dopo tale anno l’età media si stabilizza sul valore di49,7 anni, a indicare una presumibile conclusionedel processo di invecchiamento della popolazione.

Particolarmente accentuato entro i prossimi tren-ta anni è l’aumento del numero di anziani: gli ultra65enni, oggi pari al 20,3% del totale, nello scenariocentrale aumentano fino al 2043, anno in cui oltre-passano il 32%. Dopo tale anno, tuttavia, la quota diultra 65enni si consolida intorno al valore del 32-33%, con un massimo del 33,2% nel 2056.

La popolazione fino a 14 anni di età, oggi pari al14% del totale, evidenzia un trend lievemente decre-scente fino al 2037, anno nel quale raggiunge un va-lore minimo pari al 12,4%. Dopo tale anno la per-centuale di under 15enni si assesta fino a raggiungereun massimo del 12,7% nel 2065. Il margine di incer-tezza associato a tale stima fa comunque ritenere chenel medesimo anno tale quota potrebbe oscillare inun intervallo compreso tra l’11% e il 14%.

Secondo l’Istat la popolazione in età lavorativa(15-64 anni) evidenzia, nel medio termine, una lieveriduzione, passando dall’attuale 65,7% al 62,8% nel2026. Nel lungo termine, invece, ci si aspetta una ri-duzione più accentuata, fino a un minimo del 54,3%nel 2056, anno dopo il quale l’indicatore si stabiliz-za, con un valore del 54,7% nel 2065, per un inter-vallo di stima compreso tra il 53,8% e il 55,8%.

La ricerca prende in esame anche il numero com-plessivo dei residenti in Italia. Stando alle previsioni,nel 2065 la popolazione sarà pari a 61,3 milioni (“sce-nario centrale”) dopo aver toccato un picco di 63,9

milioni nel 2042. Cumulando gli eventi demograficirelativi al periodo 2011-2065, l’evoluzione della po-polazione attesa nello scenario centrale è il risultatocongiunto di una dinamica naturale negativa per11,5 milioni (28,5 milioni di nascite contro 40 mi-lioni di decessi) e di una dinamica migratoria positi-va per 12 milioni (17,9 milioni di ingressi contro 5,9milioni di uscite).

Sulla base delle ipotesi concernenti i movimentimigratori con l’estero e sulla base di un comporta-mento riproduttivo superiore a quello della popola-zione di cittadinanza italiana, si prevede che l’am-montare della popolazione residente straniera possaaumentare considerevolmente nell’arco di previsio-ne: da 4,6 milioni nel 2011 a 14,1 milioni nel 2065,con una forbice compresa tra i 12,6 e i 15,5 milioni.Contestualmente, nel periodo 2011-2065 l’incidenzadella popolazione straniera sul totale passerà dall’at-tuale 7,5% a valori compresi tra il 22% e il 24% nel2065, a seconda delle ipotesi. �

In una ricerca dell’istituto le previsioni sull’evoluzione della popolazione italiana:il picco di “affollamento” previsto nel 2042, quando saremo quasi 64milioni. Nel 2056 solo il 54,3% sarà in età lavorativa.

� di Stefano Frigo

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associazione � economia familiare

Mutui casa: tassi al 6%,rincari del 30%

Nonostante l’iniezione miliardaria di liqui-dità all’1% di interesse ottenuta dalla BancaCentrale Europea, le banche, anche in Tren-

tino, continuano ad aumentare il prezzo dei crediti.Secondo la Banca d’Italia, nel terzo trimestre 2011le famiglie trentine hanno pagato 13,5 milioni dieuro di interessi sui mutui casa, il 19% in più dellostesso periodo del 2010. Ma da ottobre a gennaio itassi sui finanziamenti sono saliti ancora, del 10%nelle banche nazionali, di qualcosa meno nelle Cas-se rurali, portando l’aggravio vicino al 30%. Ormainei mutui per l’abitazione si incontrano tassi di in-teresse oltre il 6%.Lo scorso settembre, secondo Bankitalia, le fami-

glie trentine erano indebitate per 2.587 milioni comemutui casa, il 7% in più dell’anno precedente, e per511 milioni come credito al consumo, il 5% in menodel terzo trimestre 2010 ma in crescita sul trimestreprecedente. Le nuove erogazioni di mutui tra luglio esettembre, però, sono letteralmente crollate: 99 mi-lioni invece dei 158 del trimestre precedente, conuna contrazione del 37%, e dei 114 milioni del pe-riodo luglio-settembre 2010, con un calo del 13%.L’altra faccia di questa medaglia è l’aumento del-

le famiglie in difficoltà che non riescono a pagare lerate dei debiti. A settembre erano 3.413, cioè 56 inpiù di giugno e 477 in più del settembre 2010. I cre-diti in sofferenza ammontano a 115 milioni, controi 110 milioni di giugno e i 90 milioni del settembre2010. L’incremento annuo è di quasi il 28%. Perogni famiglia si tratta in media di oltre 33 milaeuro di rate non pagate.Le famiglie hanno pagato fra luglio e set-

tembre 15,4 milioni di interessi sui finanzia-menti ottenuti dalle banche. Nello stesso trime-stre 2010 avevano pagato 13 milioni. L’aggravioè stato di 2,4 milioni, pari al 18,5% in più. An-cora più pesante è stato l’aumento dei tassi perle imprese: dai 56 milioni del terzo trimestre 2010sono passate a pagare 70 milioni nel terzo trimestre2011, il 24% in più.

Ma da ottobre a gennaio i tassi sono aumentati an-cora e gli incrementi già rilevati dal Centro tutela con-sumatori nell’indagine di novembre sono stati ampia-mente superati. Il mutuo casa a tasso fisso della Bancadi Trento e Bolzano, considerando un prestito di 100mila euro a 20 anni, era nel novembre 2010 al 4,50%.A ottobre 2011 era salito al 5,10%, con una rata mensi-le cresciuta del 5%. Ora però lo stesso mutuo è propo-sto al 6,30%, con una rata di 734 euro mensili, il 16%in più del 2010 e il 10,3% in più di tre mesi prima.Nel caso del mutuo Btb a tasso variabile, si è pas-

sati dal 2,48% del novembre 2010 al 3,55% dell’otto-bre 2011 all’attuale 4,45%, con una rata di 642 euroal mese, il 21% in più del 2010 e il 10,2% in più diottobre. Lo spread, cioè il margine che la banca ap-plica al parametro scelto, in questo caso l’Euribor a 1 mese, è salito dal 2,20% di ottobre al 3,40%.Tra i mutui casa proposti da Unicredit, quello a

tasso variabile era al 2,56% nel novembre 2010. A ot-tobre 2011 era salito al 5,10% e ora è passato al5,95%, con una rata mensile di 714 euro. L’incre-mento sul 2010 è del 34%, quello degli ultimi tre me-si è del 7,2%. Lo spread è cresciuto dal 3,50 al 4,50%.Rimangono più contenuti i tassi proposti dalle

Rurali, ma anche qui si vedono gli aumenti. Il mutuocasa a tasso variabile della Cassa Rurale di Trento eraal 2,38% a fine 2010, è salito al 3,39% a ottobre, conun aumento della rata del 13,5%, e ancora cresciutoal 3,79% a gennaio, con la rata a 595 euro mensili, il3,6% in più di tre mesi prima. Lo spread è passatodall’1,85 a 2,35%. La Cassa Rurale di Rovereto pro-pone un variabile al 3,85% e un fisso al 5,47%. �

[S.F.]

Le banche, anche in Trentino,continuano ad aumentare il prezzodei crediti. Nei mutui perl’abitazione si incontrano tassi di interesse oltre il 6%.

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ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 23

Cercavano un bandito seriale, quello che nelleultime settimane ha messo a segno tre colpiad altrettante farmacie dell’Astigiano. Invece,

hanno preso un insospettabile: un piccolo impresa-rio edile, oberato dai debiti. Messo alle strette dagliinvestigatori della Squadra Mobile, ha subito confes-sato: «Sono io che ho fatto il colpo alla “San Lazza-ro”. Delle altre rapine non so nulla, ma quella, allavigilia di Natale, l’ho fatta io». E ora si indaga per ca-pire se ci sia sempre lui dietro gli altri colpi.Alto, barba fluente, come un Cristo in croce si è ac-

casciato affranto sulla sedia, in questura, davanti al ca-po della Mobile Carmine Bagno. Fabrizio Sabatini, 42anni, detto “Gesù” dagli amici, proprio per quell’a-spetto ieratico, si è lasciato andare a un pianto dirotto.Ne è venuta fuori una storia toccante e a suo mo-

do emblematica, delle difficoltà economiche al tem-po della crisi. «Sono al verde, manca il lavoro e nonvolevo dover licenziare i miei dieci operai. Così hopensato a come avrei potuto portare a casa qualchesoldo. Lo so».Ed ecco l’idea del colpo. Con un complice, per il

momento non ancora identificato. Sabato, nel tardopomeriggio, si è confuso tra i clienti della farmacia

“San Lazzaro”, nel popolare quartiere di corso Casa-le, alla periferia est della città. Zona trafficatissima.Nessuno ha fatto caso a quel tipo con la barba, un

berretto di lana, che è entrato, ha atteso il suo turno,poi ha estratto un cacciavite, lo ha puntato al farma-cista e gli ha intimato: «Fuori i soldi, fai in fretta». Haarraffato un paio di migliaia di euro dalla cassa, poi èuscito di corsa. Ma da bandito molto “improvvisato”ha commesso una serie di errori. L’auto, pare unavecchia “Marea”, guidata dal complice, anziché al-lontanarsi nel traffico cittadino avrebbe fatto una in-versione su una piazzola vicina alla farmacia.

Benvenuti

Nel mese di ottobre e dicembrel’Associazione Artigiani e PiccoleImprese della Provincia di Trento siè arricchita dei seguenti nuoviiscritti. A tutti loro un calorosobenvenuto e un “in bocca al lupo”per le rispettive attività.

Akhtar NasreenViale G. Prati, 6 - Riva del GardaBigiotteria

Altares SrlVia S. Andrea, 53 - ArcoCommercio

Andreatta ChristianSc PittureVia Trieste, 48 - Vigolo VattaroPittore, Imbianchino

B.& C. SrlVia F. Serafini, 17/19 - PreoreDisgaggioCalcagni FrancescoVideoproduzioniVia Taramelli, 8/5 - TrentoRealizz. filmati audiovisiviCapizzi EleonoraComponente CreativaVia Ugo Foscolo, 14 - AlbianoFiori secchi ornamentaliCappelletti OscarCorso Milano, 5 - ZambanaGessino, pannelli gessoCastioni SimonettaFotomoderna VolaniVia Tartarotti, 11 - RoveretoStudio fotograficoCentro Assistenza Valle Dei Laghi SrlVia Al Monte Gazza, 17 - LonRip. e manutenzione forni

Cerealmondo Tamanini Snc di Tamanini DemVia dei Campi, 22 - NovaledoMolitura di CerealiCont AntonioVia Solneri, 7 - Garniga VecchiaGarniga TermeScavi Movimento TerraConte OronzoGlowarePiazza Municipio, 11 - Pergine ValsuganaProd. e install. softwareDemolscavi SrlVia Fucine, 10 - PinzoloAltri ServiziDexa Snc di Dezulian MarcoVia Mazzini, 57 - PredazzoImpianti IdrauliciEasy Sas di Cuozzo Teresa e C.Via Grazioli, 12 - TrentoCommercio

24 l’Artigianato

associazione � il caso

Diventa rapinatoreper pagare i suoi operai

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

� [tratto da www.lastampa.it del 30 dicembre 2011]

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Il titolare, che era uscito di corsa, ha seguito lascena, si è annotato qualche numero della targa e poiha fornito una descrizione dettagliata agli agenti. E asupportare le indagini, c’erano le immagini della tv acircuito chiuso. L’impianto di videosorveglianza haregistrato ogni mossa del bandito.Le indagini sono state immediate. Gli agenti sono

riusciti a risalire all’auto usata per la fuga, hanno in-dividuato il proprietario che l’aveva lasciata in stradaper un ricovero in ospedale e ha scoperto così che gliera stata rubata. E di lì sono arrivati al rapinatore.Quando sono andati a prenderlo era solo in casa: duestanze, affittate da qualche mese, nel cuore di unapiccola frazione, Valleandona, a pochissimi chilome-tri dal centro. Sabatini stava lì da solo, da quando siè separato dalla compagna da cui ha avuto tre figlie,di 15, 13 e 6 anni. Si è lasciato ammanettare senzaopporre resistenza. All’inizio ha fatto finta di non sa-pere, di non capire. Ma, poi, davanti alle prove for-nite dagli agenti, è sbiancato.«L’ho fatto per loro, i miei operai» ha ripetuto più

volte. E poi, in lacrime: «Penso alle mie figlie, volevofare un regalo per Natale a loro. Ma non avevo piùnulla, mi sono sentito perso. E ho agito così. Sì, perdisperazione. Ma adesso mi sono tolto un peso. Soche dovrò pagare per quello che ho fatto, ma la pri-ma cosa che mi tormenta è il pensiero delle mie figliee dei miei operai senza più lavoro. Chiedo scusa atutti, ma mi sono trovato solo e non ho più saputocome uscirne». �

Edilsassone Snc di Sassone Claudio & C.Via G. Poli, 54 - TrentoCostruzioni ediliElettrotek Impianti Elettrici Sas di BaiVia Lagolo, 5 - LasinoElettricista (civ. e ind.)G.N. Sas di Carissimo Nicolino e SilvanoFraz. Scancio, 61/A - SegonzanoCostruzioni ediliImmobiliare Alovisi Snc di Alovisi AttilVia Salenghi, 70 - VolanoImmobiliareImmobiliare Decarli Elio e C. SncVia Alla Veduta, 4 - TrentoImmobiliareKaludjerovic RatkoViale Dante, 77 - Riva Del GardaParrucchiere per signora

Labalestra LorenzoVia Castelbarco, 18 - TrentoAltri ServiziLattonerie Faes Elio e figli SncVia Tambosi, 53/1 - TrentoOfficina da lattoniereM2 Arredamenti Snc di Collini e PanteghiVia dei Ronchi, 15 - Vigo RendenaProd. mobili legnoNotarangelo DomenicoNico taxi e viaggiVia Fia, 15/B - TeseroAutonoleggio da rimessaPane D.O.C. di De Zuani Enrico e Bonetti AlessandroVia S. Lucia, 8 - LedroPanificioPangrazzi AmedeoVia di Carbonara, 29 - CrovianaCostruzioni edili

Pederzolli Piero & C SncVia Garibaldi, 12 - ZucloImpianti di riscaldamentoSirio S.R.L.Via Circonvallazione, 89 - Tione di TrentoCommercioTecnosoluzioni SrlVia Della Rupe, 62 - MezzolombardoRip. macchine stradaliVaccaro Roberto FrancescoVia San Romedio, 42 - MarcoPosa marmi e piastrelleVicol TatianaVia A. Diaz, 4 - ClesLavanderiaZagoli CarloVicolo Enrico Toti, 5 - Villafranca VeronaCostruzioni ediliTarter Cristian ElettroartVia del Pozzo, 15 - DardineElettricista (civ. e ind.)

associazione � il caso

L’Agenzia del Lavoro ha reso noto i dati sull’impiegodei primi nove mesi del 2011

Continua il trend positivo delle assunzioni in Trentino

Anche nel mese di settembre, dopo quello di agosto,si rileva una crescita delle assunzioni, che inverte ilcalo rilevato nei due mesi precedenti (giugno eluglio) riallineandosi all’andamento generaledell’anno. La crescita – rispetto al settembre del2010 – si deve tanto al settore agricolo (+878 unitàper un + 9,2%), che al terziario (+759 e +7,4%),mentre a ragione del calo che in questo mese hacolpito anche il manifatturiero, il secondario perde260 unità per una variazione del -13,9%. Il trend positivo è rilevabile anche sui dati di lungoperiodo. Rispetto al gennaio-settembre del 2010, le assunzioni crescono di 2.765 unità per unavariazione positiva del 2,8%. Il settore più dinamicoè certamente quello dell’agricoltura (+2.569 unitàper un +16,0%), ma grazie al dato dell’ultimo meseuna dinamica ascendente si rileva anche per ilterziario (+660 unità; +1,0%).In particolare un andamento di crescita si osserva neiservizi alle imprese (+262 unità) e negli altri servizi delterziario (+622), mentre calano le assunzioni nelcommercio (-138), e nonostante il dato di crescita disettembre, ancora negativa è la dinamica nei pubbliciesercizi (-86 unità). Il secondario, nel suo complesso,perde 464 assunzioni per un decremento del 3,0%. È un dato che nel lungo periodo si deve al solocomparto delle costruzioni (-771 unità), mentre ilmanifatturiero, in decisa flessione nell’ultimo mese,riesce a rimanere ancora positivo per 307 unità.

[S.F.]

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«L’ho fatto per loro, i miei operai»ha ripetuto più volte. E poi, inlacrime: «Penso alle mie figlie, volevofare un regalo per Natale a loro. […]».

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26 l’Artigianato

associazione � novità

Consorzio Autoriparatori Artigiani di Fiemme e Fassa:un consorzio in crescita

Nuova apertura a Soragadel “Centro revisioni Fassa”

Nel 1998 nasceva una delle realtà consortili adoggi più solide sul territorio delle Valli diFiemme e Fassa: il Consorzio Autoriparato-

ri Artigiani. Sotto questo nome 29 aziende tra officine e carroz-

zerie delle due valli, consorziatesi con un unico, forteobiettivo: offrire un servizio completo di revisione de-gli autoveicoli mettendo a disposizione dei clienti laprofessionalità, l’esperienza, la competenza e l’organiz-zazione di un network di imprese artigiane da sempre at-tente alla cura dell’autoveicolo in ogni sua parte. Obiet-tivo perseguito con la creazione a Ziano di Fiemme, nel2005, di un moderno centro revisioni dotato di due li-nee per auto e una per moto e con la recentissima (no-vembre 2011) apertura di una nuova sede a Soraga,creata per agevolare il lavoro dei consorziati della Val diFassa e di conseguenza per offrire un servizio ancorapiù vicino a casa, a tutti gli automobilisti fassani.Rispettando in pieno il vecchio motto “l’unione fa la

forza”, fondamento di ogni impresa consortile, oltre aidue centri revisioni il Consorzio ha dato vita in tredicianni di operatività a una serie di attività, servizi e ini-ziative, che il singolo meccanico/carrozziere difficil-mente sarebbe riuscito a creare in maniera autonoma. All’attività di revisione autoveicoli, che ad oggi è

il core-business dei 29 consorziati con 6000 veicoli re-visionati all’anno, si sono infatti aggiunti servizi ingrado di nobilitare la partnership tra le aziende e disoddisfare sempre maggiormente il cliente: nel 2005ad esempio è stato introdotto un servizio esclusivo dinumero verde (800-816-826) per il recupero dellevetture in panne, attivo 24 ore su 24 e in grado di ri-spondere in brevissimo tempo alle esigenze di soc-corso grazie ai 12 carri-attrezzi messi a disposizionedai consorziati. Servizio tra l’altro reso gratuito per iclienti dei centri revisioni consortili. Altre importanti innovazioni per il territorio valli-

giano sono state l’attivazione del servizio di prenota-

zione della revisione on-line (su www.autotrentino.it)e l’introduzione di una linea diretta con il cliente ba-sata sull’avviso preventivo della scadenza della revi-sione tramite SMS, lettera postale ed e-mail.

Il tutto avendo ben in mente la creazione del valoreper il cliente. Valore che non si esprime solo attraversol’aggiunta di nuove proposte commerciali o servizi, maanche attraverso un forte impegno sociale. Il Consorzio è parte molto attiva nella vita sociale

valligiana, anche grazie a iniziative come il supportoeconomico all’Associazione Bambi che si occupa del-l’aiuto e sostegno a bambini malati o in condizioni di-sagiate. Ogni anno infatti, una percentuale del costo diogni revisione viene destinata a un fondo per la cresci-ta di questa associazione no-profit.

Iniziative importanti quindi, anche non diretta-mente legate al mondo dell’automobile e sempre por-tate avanti in gruppo, incanalando gli sforzi, gli inve-stimenti e le risorse di tutti per far crescere un sistema,non solo economico ma anche sociale. �

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

Premiati due soci del ConsorzioAutoriparatoriartigiani della Vallagarina

In occasione della cena sociale del ConsorzioAutoriparatori Artigiani della Vallagarina – ConsorzioRevisioni e Servizi – Rovereto –, tenutasi lo scorso 17 dicembre 2011, all’Agritur Roeno a BrentinoVeronese, alla presenza oltre che dei soci con le famiglie anche del Presidente Fiorenzo Marzari e Vice Presidente Danilo Vincenzi e di tutto il Consigliodi Amministrazione, è stata consegnata una targa di riconoscimento ai soci che hanno raggiunto la meritata pensione. Si tratta di Gianni Giovanazzi e Davide Andreolli [ritratti nella foto]. Inoltre, alla cenasociale hanno partecipato: il Presidente provincialedell’Associazione Artigiani Roberto De Laurentis, ilPresidente territoriale Andrea Benoni, Elena Bertolini ela consulente di Trentino Caf Imprese Manuela Trentini.

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associazione � qualità

27Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

È Bologna la provinciadove si vive meglio

BOLOGNAÈ Bologna la provincia italiana dove si vive meglio,secondo la 22esima edizione della ricerca che ognianno fa “Il Sole 24 Ore” dedicata alla qualità della vi-ta nel nostro Paese. La maglia nera, invece, va stavol-ta alla provincia di Foggia. Bologna si piazza in primaposizione pur non arrivando in testa in nes-suna delle sei categorie prese inesame.

L’INDAGINEL’indagine, attraver-

so le statistiche più re-centi, mette a confron-to la vivibilità nelle 107province italiane in seiaree significative: Tenore divita, Affari e lavoro, Servizi-ambiente-salute, Popolazione, Ordine pubbli-co e Tempo libero. Ciascuna areaè suddivisa a sua volta in 36parametri e alla pagella fina-le si arriva attraverso il calco-lo dei punteggi ottenuti nei36 parametri e nelle sei tappedell’indagine.

BOLOGNA PRIMA IN CLASSIFICALa provincia di Bologna arriva al vertice

della classifica grazie soprattutto ai buoni risulta-ti (pur se non primati) riportati in quasi tutte le seiaree e in particolare nel capitolo Servizi-ambiente-salute, dove è seconda: per i posti disponibili negliasili nido, è prima. Occupa invece la settima posi-zione nel capitolo Tenore di vita (con ad esempio33 mila euro nel parametro del Pil pro capite), l’un-dicesimo gradino in Affari e lavoro (tra gli indicato-ri dell’area spicca la quota di donne occupate, il45%) e il quinto nel Tempo libero (dove ha un altoindice di assorbimento libri). La provincia bologne-

se è però in sofferenza per quanto riguarda l’ordinepubblico, dove pure risale dal centesimo al 92esimoposto: tra i reati che più la penalizzano la microcri-minalità e le truffe.

LE ALTRE CITTÀE le altre città italiane? Tra le realtà maggiori Mila-no è la migliore e sale al 19esimo posto mentre Ro-ma arriva solo al 23esimo ma guadagna ben dodi-ci posizioni. Napoli e Torino si piazzano invecerispettivamente al 105esimo posto e al 51esimo.L’indagine ripropone l’annoso divario Nord-Sud.Nella classifica finale infatti, per arrivare alla primarealtà del Mezzogiorno bisogna scendere fino al45esimo posto occupato da Olbia-Tempio; al con-trario partendo dal fondo classifica bisogna risa-lire fino all’84esimo gradino per incontrare una

provincia non meridionale, Frosinone.Anche nelle sei graduatorie di tappa èil Nord a prevalere: Treviso nel Te-

nore di vita, Ravenna in Affarie Lavoro, Trie ste nei Servizi,Piacenza nella Popolazionee Rimini nel tempo libero.Il Sud ha la sua rivincita nel-l’Ordine pubblico con Ori -

stano che conquista la palma dellasicurezza.

LE SEI CATEGORIENel “medagliere”, c’è Treviso che si ag-

giudica il primo posto nella categoria Teno-re di vita (l’ultima è Napoli). È Ravenna inve-

ce la numero uno per Affari e lavoro, mentre l’ultimain questo caso è Agrigento. Sempre al Nord, in partico-lare a Trieste, va il primo posto per Servizi ambiente (ul-tima è Crotone), mentre Piacenza vince nella categoriaPopolazione. Arriva prima Oristano, invece, per l’Ordi-ne pubblico e in questa categoria l’ultima provincia ri-sulta essere Milano. Infine, il Tempo libero: qui la pri-ma è Rimini e l’ultima è Crotone. �

Ecco i risultati della 22esima edizione della ricerca che annualmenteconduce “Il Sole 24 Ore”. La maglia nera spetta a Foggia.

� di Stefano Frigo

riCagliarir

Messina

Catanzaro

Bari

Potenznzanz

Napoli

pobassoCampopo

L’Aquila

Città del Vaticano t

Roma

Ancona

Perugiaaa

Firenze

San MarinoS S

Trieste

Venezia

Trento

Milano

Torino

aAostaa

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28 l’Artigianato

associazione � qualità

Qualità della vita:Trento in testa

Oltre al dato un po’ scontato che la crisi eco-nomica ha portato a un peggioramento com-plessivo della qualità della vita, percepito in

modo più acuto nelle regioni meridionali – secondoquanto scrive Italia Oggi – vi è la sorpresa di una so-stanziale tenuta dei livelli di benessere nei grandicentri urbani.

Nel resto del Paese si assiste, secondo il rappor-to, a un peggioramento generalizzato: diminuisco-

no infatti a 45 (erano 55 lo scorso anno) le provin-ce nelle quali si vive in modo buono o accettabile,mentre salgono a 58 (contro le 48 del 2010) le pro-vince in cui la qualità della vita risulta scarsa o in-sufficiente. Con una ulteriore caduta dell’Italia me-ridionale e insulare.

«A conferma di ciò – scrive Italia Oggi – l’ultimoposto di Trapani (terz’ultima nella precedente inda-gine) e il penultimo di Napoli (ultima nelle prece-denti due edizioni)».I grandi centri urbani «reggono il colpo» e si con-

centrano a metà classifica: Roma, in particolare, sipiazza al 51° posto (dal 57°), Milano sale al 46° (eraal 49°), Torino passa al 47° (dal 51°). In controten-denza Bologna, che scende dal 21° al 40° posto e Fi-renze (dal 31° al 42°).

Il rapporto di Italia Oggi è uno strumento dimonitoraggio della qualità della vita che impiegauna metodologia rinnovata rispetto al passato, conun’architettura caratterizzata da nove dimensionid’analisi – affari e lavoro, ambiente, criminalità, di-sagio sociale e personale, popolazione, servizi fi-nanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero etenore di vita – 17 sottodimensioni e 93 indicatoridi base. �

Trento si conferma per il secondoanno consecutivo al primo postonella classifica elaboratadall’Università La Sapienza diRoma per Italia Oggi sulla qualitàdella vita e pubblicata sulquotidiano economico diretto dal piacentino Pierluigi Magnaschi.Piacenza si colloca alla 38esimapiazza, perdendo tre posizionirispetto all’anno passato.

� di Stefano Frigo

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

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29Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

associazione � pensioni

Inps, effetto finestre,assegni 11 mesi -29,5%

Crollo delle nuove pensioni liquidate nel 2011:nei primi 11 mesi dell’anno – secondo gli ulti-mi dati dell’Inps – le pensioni di vecchiaia e

anzianità liquidate sono state 224.856, oltre 94.000 inmeno rispetto allo stesso periodo 2010. Il dato è statopossibile soprattutto grazie all’effetto finestre.

Il calo più consistente si è registrato per le nuovepensioni di vecchiaia (età anagrafica di 65 anni pergli uomini e di 60 le donne secondo le regole vigen-ti fino al 2011, anni però che sono diventati 66 e 61con l’introduzione della finestra mobile). Nei primi11 mesi del 2011 sono state liquidate appena 94.216nuove pensioni di vecchiaia, con un calo del 39,4%.Per le anzianità si è registrato invece un calo del20,1%, con gli assegni liquidati nei primi 11 mesipassati dai 163.507 del 2010 ai 130.640 del 2011. Sul-la diminuzione hanno inciso soprattutto le nuove re-gole scattate nel 2011 sulla finestra mobile (12 mesidi attesa una volta raggiunti i requisiti per la pensio-ne, 18 mesi per gli autonomi) e sull’inasprimento deirequisiti per l’accesso alla pensione di anzianità (al-meno 60 anni di età con quota 96 tra età e contribu-ti, a fronte dei 59 e quota 95 del 2010, mentre sonorimasti stabili i 40 anni di contributi a qualsiasi età).

Nel 2011 quindi sono riusciti a uscire solo coloroche avevano già raggiunto i requisiti nel 2010, perchéper chi li ha raggiunti quest’anno è scattata la finestramobile che ha rinviato tutti al 2012. L’andamento èleggibile con chiarezza nei diagrammi dell’Inps, con ilblocco quasi totale per le pensioni di vecchiaia dei la-voratori dipendenti da maggio 2011 (su 46.778 pen-sioni di vecchiaia ai lavoratori dipendenti oltre 39.000sono state erogate tra gennaio e aprile grazie alle usci-te con le vecchie finestre). Per i dipendenti il crollodelle pensioni di vecchiaia rispetto alle 90.108 accer-tate nei primi 11 mesi del 2010 è stato del 48%. Dalprossimo anno scatteranno le regole previste dalla ma-novra correttiva (addio alle quote per l’anzianità, au-mento per l’età di vecchiaia delle donne, cancellazio-

ne della finestra mobile ecc.) ma usciranno ancora conle vecchie regole coloro che hanno maturato i requisi-ti nel 2011 e sono stati bloccati dalla finestra mobile.Quindi il lavoratore dipendente che ha maturato i re-quisiti per la pensione a giugno 2011 uscirà a giugno2012, ancora con la finestra mobile. Il calo complessi-vo delle pensioni ha riguardato sia i lavoratori dipen-denti (da 191.666 a 134.243, con un -29,6%) sia gli au-tonomi (da 27.501 a 20.137 per i coltivatori diretti, da53.416 a 38.107 per gli artigiani, da 46.362 a 32.369per i commercianti).

Se si guarda solo alle pensioni di anzianità, il caloè stato più consistente per gli autonomi che per i di-pendenti. Nei primi 11 mesi del 2011, infatti, le nuo-ve pensioni di anzianità liquidate dal fondo lavora-tori dipendenti sono state 87.465, appena il 13,8% inmeno rispetto alle 101.558 dei primi 11 mesi del2010. Per i trattamenti di anzianità dei dipendenti siè registrato un aumento di 21.135 assegni rispetto ai66.330 previsti dall’Inps, unico caso per il quale gliassegni liquidati sono stati superiori a quelli previsti

I dati dell’Inps sui primi 11 mesi. Sono 224.856 tra vecchiaia e anzianità, -94.000 rispetto al 2010.

� di Stefano Frigo

ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 29

dall’Istituto (nel complesso tra vecchiaia e anzianitàsono stati nei primi 11 mesi del 2011 14.364 in me-no rispetto alle attese).

Inps, in 11 mesi 130.640 anzianità, 2/3 con 40 anniNei primi 11 mesi del 2011 le nuove pensioni di

anzianità sono state 130.640, in calo del 20,1% sullostesso periodo del 2010. È quanto emerge da dati Inps che l’ANSA è in grado di anticipare, secondo iquali quasi i due terzi dei nuovi trattamenti di anzia-nità (84.205) sono stati liquidati grazie ad almeno 40anni di contributi versati (quindi indipendentemen-te dall’età anagrafica). Sono invece usciti nel 2011grazie alle quote (età più contributi) 46.435 lavorato-ri, poco più del 35% del totale.

È crollato rispetto al 2010 il numero di coloro chesono usciti dal lavoro grazie alle “quote” per la pen-sione di anzianità. Nei primi 11 mesi del 2011 infat-ti sono usciti grazie alla somma di età e contributi46.435 lavoratori dipendenti, a fronte dei 70.618

usciti nel complesso grazie alle quote nell’intero2010 (-34,2%). Il numero di coloro che sono usciticon almeno 40 anni di contributi versati è diminui-to da 95.397 a 84.205 (-11,7%). Hanno tenuto so-prattutto le uscite con almeno 40 anni di contributidei lavoratori dipendenti, passate da 57.574 dell’in-tero 2010 a 51.885 dei primi 11 mesi 2011 (-9,8%). �

associazione � pensioni

30 l’Artigianato Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

Trentino: evasione fiscalein crescita del 13%

L’evasione fiscale in Trentino è cresciuta l’anno scorsodel 13%. Lo sostiene un rapporto di Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it

L’andamento è confermato dalle prime stime delrecupero delle imposte evase da parte delle agenziefiscali. L’Agenzia delle Entrate di Trento chiude il 2011con un incremento degli incassi tra il 10 e il 15%: dai 75milioni di euro del 2010 si dovrebbe tornare vicino agli85 milioni. A questi si aggiungono i risultati dell’Agenziadelle Dogane nel contrasto ai furbetti dell’Iva sulleimportazioni e delle accise sui carburanti: 20 milioni dimaggiori imposte accertate, per un totale, tra le dueagenzie, di oltre 100 milioni di evasione recuperata.Secondo il network di professionisti Krls, nel 2011l’imponibile evaso in Italia è cresciuto del 13,4%. In termini di imposte sottratte all’erario siamonell’ordine dei 180 miliardi di euro. Tra le regioni dovesono aumentati numericamente gli evasori fiscali è in testa la Lombardia con il 15,3% di crescita, pari a un più 15,9% di imposte evase, seguita dal Veneto(+14,9%) e dalla Valle d’Aosta (+13,6%). Il Trentino AltoAdige è sesto col 13,1% di incremento sul 2010.Il rapporto pubblicato da Contribuenti.it sottolinea che le maggiori aree di evasione si concentrano, oltreche nell’economia criminale, nelle grandi aziende e nell’economia sommersa, più che nella mancataemissione di scontrini. Anche questo dato di tendenzarisulta coerente con i risultati delle agenzie fiscali in Trentino.La direzione provinciale di Trento dell’Agenzia delleEntrate ha raggiunto e superato l’obiettivo di

riscossione, pari al dato dell’anno precedente,svolgendo un minor numero di controlli, il 20% in meno,che però sono risultati più mirati, più concentrati suisoggetti maggiori e meno invasivi per le imprese. Gliincassi erano stati pari a 84,9 milioni nel 2009, eranoscesi a 75,6 milioni nel 2010 e ora risalgono verso gli 85milioni. Le maggiori imposte accertate, Irpef, Ires, Iva eIrap, erano nel 2010 a quota 125,3 milioni. Non è ancoradisponibile la stima 2011.Nel 2010 erano stati effettuati 7.251 accertamenti e 96 verifiche e ispezioni. Nell’anno appena trascorso il numero dei controlli è diminuito del 20%, ma il valoredelle imposte riscosse è cresciuto di quasi altrettanto.Va precisato peraltro che dei 400 dipendentidell’Agenzia in Trentino una buona metà non svolgeattività di verifica e controllo ma è dedicata ai servizi alpubblico allo sportello. Risultati importanti sono statiottenuti anche dall’Agenzia delle Dogane di Trento,deputata in particolare al controllo dell’Ivaintracomunitaria e delle accise, soprattutto sui prodottienergetici, che da sole costituiscono un flusso dipagamenti di circa 200 milioni l’anno.L’Agenzia, che conta 90 dipendenti, ha un appositoufficio per le frodi negli scambi interni all’UnioneEuropea, soprattutto sull’Iva. L’anno scorso sono stateaccertate maggiori imposte da pagare per circa 20 milioni, che potrebbero dar luogo a riscossionialtrettanto rilevanti. Si tratta soprattutto di frodi sull’Ivanelle importazioni di veicoli e di carne, in cui sonocoinvolte anche imprese non trentine. L’altro grandecampo di controlli riguarda le agevolazioni e le esenzionisulle accise, che spesso vengono impropriamenteestese: ad esempio dai tir, che beneficiano di acciseagevolate, al suv del titolare d’azienda, che nondovrebbe beneficiarne.

[S.F.]

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associazione � bilancio spese

31Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

Natale, consumi a picco:spesi 400 mln in meno

Aprevalere è stato il Made in Italy con meno ca-viale, ostriche, salmone e champagne e – sot-tolinea la Coldiretti – più bollito e pizze rusti-

che. Dal Natale 2011 esce rafforzata la tendenza allariscoperta del legame con i prodotti del territorioche si è espressa a tavola nella preparazione delle ri-cette del passato: un appuntamento che, nonostan-te i profondi cambiamenti negli stili di vita, è forte-mente radicato nella popolazione.

La maggioranza delle tavole sono state infattiimbandite con menu a base di prodotti o ingre-dienti nazionali con una spesa stimata – concludela Coldiretti – in 850 milioni di euro per pesce ecarni compresi i salumi, 490 milioni di euro perspumante, vino e altre bevande, 400 milioni di eu-ro per dolci con gli immancabili panettone, pando-ro e panetteria, 270 milioni di euro per ortaggi,conserve, frutta fresca e secca e 190 milioni di europer formaggi e uova.

Saldi: Codacons, saranno flop nonostante taglio spese Natale

Nonostante a Natale si siano spesi 48 euro in menoa testa, la previsione per i saldi invernali è di un flop,con un calo delle vendite dal 30 al 40%. Lo afferma ilCodacons, secondo il quale sono state confermate lestime negative sul fronte dei consumi natalizi. «Ognicittadino – spiega l’associazione – ha effettuato taglinei vari settori relativi al Natale, dai regali agli addob-bi per la casa, con la conseguenza che, rispetto agli an-ni passati, ogni cittadino ha speso mediamente 48 eu-ro in meno».

E per i saldi partiti il 5 gennaio scorso le previsio-ni del Codacons non erano più ottimistiche: «Preve-diamo il flop dei saldi invernali – spiega il presiden-te Carlo Rienzi –, i cittadini in un momento di gravecrisi come quello attuale, non ricorreranno agli scon-ti, e taglieranno ulteriormente gli acquisti. Rispettoai saldi invernali dello scorso anno, quest’anno sa-ranno in clamoroso calo, con riduzioni delle venditeche andranno dal 30 al 40%». �

Valgono 2,3 miliardi di euro i cibi e le bevande consumati a tavolatra il cenone della vigilia e il pranzo di Natale, che nove italianisu dieci hanno scelto di trascorrere a casa con parenti o amici. È questoil bilancio stimato dalla Coldirettiche conferma come gli italiani non rinuncino all’appuntamento piùtradizionale dell’anno, per il qualeperò si è speso molto meno dello scorso anno (-18%).

� di Stefano Frigo

La spesa per il pranzo di Natale in milioni di euro

Pesce, carne, ragù e salumi, ecc. 850

Spumante, vino e altre bevande 440

Dolci, panettone, pandoro 400

Frutta, ortaggi e conserve 270

Pasta e pane 200

Formaggi e uova 140

Totale 2.300[Fonte: Elaborazioni Coldiretti]

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associazione � confartigianato

A Natale scelti i dolcimade in ItalyI più golosi in Lombardia e a Milano

Sono 7.468.607 le famiglie italiane che a Nata-le hanno portato in tavola dolci artigiani.È quanto emerge da un’indagine condotta dal-

l’Osservatorio Ispo-Confartigianato. Tradizione, fre-schezza, qualità delle materie prime, cura della lavora-zione sono le caratteristiche che, secondo la rilevazionedi Confartigianato, fanno preferire al 30% della popo-lazione italiana i dolci natalizi realizzati da 42.633 pa-sticcerie e panifici artigiani attivi nel Paese.I più golosi di specialità artigiane legate alle prossi-

me festività si trovano in Lombardia, con 1.300.601famiglie che li prediligono rispetto ai prodotti indu-striali, e a Milano con 443.906 famiglie orientate suquesta scelta.Seguono, a livello regionale, la Campania (695.360

famiglie) e la Sicilia (664.394 famiglie). Nella classificaprovinciale, Roma e Napoli si classificano al secondo eterzo posto rispettivamente con 438.799 e 356.224 fa-miglie che a Natale consumeranno dolci artigiani.Sotto controllo i prezzi di panettoni e pandoro, ma

anche delle altre 1.332 specialità tradizionali e tipichedi ciascuna regione italiana. Confartigianato fa rilevareche, nonostante i forti rincari dei costi delle materieprime registrati in quest’ultimo anno (il prezzo dellozucchero è aumentato del 16%, quello della farina del7,3%, quello del burro del 6,7% e quello delle uova del3,5%), i pasticceri artigiani si sono impegnati a conte-nere gli aumenti al 2,6%, quasi un punto in meno ri-spetto al 3,4% del tasso di inflazione registrato nellostesso periodo.La passione degli italiani per i prodotti alimenta-

ri artigiani dura tutto l’anno e, tra settembre 2010 esettembre 2011, ha contribuito a far aumentaredell’1,4% il numero delle imprese, pari a 1.227aziende in più.Una crescita che porta a 88.732 le imprese arti-

giane del settore alimentare, con 260.609 addetti,in cui operano panificatori, pasticcerie, produttori dipasta fresca, laboratori di cioccolato, norcinerie, at-tività di lavorazione e conservazione di frutta e or-taggi, produttori di olio e di specialità lattiero-casea-

88.732 imprese artigiane tengono alta la bandiera dell’alimentazione madein Italy: in un anno aumentate dell’1,4%, soprattutto in Lombardia, Umbria,Piemonte. I nostri dolci piacciono sempre di più anche all’estero: in 8 mesiexport +8,6%.

32 l’Artigianato Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

Popolazione e famiglie che preferiscono dolci da ricorrenza artigianalianno 2011 - popolazione con 18 anni e più

Regioni Popolazione Famiglie %

Piemonte 1.139.595 607.007 8,1

Valle d’Aosta 32.361 18.298 0,2

Liguria 420.768 238.495 3,2

Lombardia 2.491.352 1.300.601 17,4

Trentino Alto Adige 237.642 122.027 1,6

Veneto 1.161.275 574.349 7,7

Friuli-Venezia Giulia 297.505 158.136 2,1

Emilia-Romagna 1.057.605 557.748 7,5

Toscana 811.759 412.583 5,5

Umbria 195.571 96.614 1,3

Marche 335.478 162.455 2,2

Lazio 1.216.448 599.837 8,0

Abruzzo 372.909 179.407 2,4

Molise 89.259 42.705 0,6

Campania 1.540.444 695.360 9,3

Puglia 1.105.998 506.478 6,8

Basilicata 161.878 76.100 1,0

Calabria 547.482 258.120 3,5

Sicilia 1.356.765 664.394 8,9

Sardegna 470.035 197.891 2,6

Totale 15.042.126 7.468.607 100,0Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e ISPO- Confartigianato

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associazione � confartigianato

33Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

rie, gelaterie, torrefazioni, produttori di vini, grappe,birre artigianali. Le regioni dove nell’ultimo anno siè registrato il maggiore aumento di imprese arti-giane del settore alimentare sono la Lombardia(+4%), seguita dall’Umbria (+2,8%), dal Piemonte(+2%), dal Veneto (+1,9%), dall’Emilia Romagna(+1,6%) e dall’Abruzzo (+1,5%). A livello provinciale il boom di artigiani specia-

lizzati nell’alimentazione si registra a Lodi (+8,8%),Milano (+6,9%), Enna (+6,3%), Monza e Brianza(+5,1%), Pesaro e Urbino (+5%).

Ma i dolci della tradizione natalizia made in Italynon piacciono soltanto in Italia. Secondo Confartigia-nato, tra gennaio e agosto 2011, ne abbiamo esporta-ti per un valore di 224 milioni di euro, con un au-mento dell’8,6% rispetto ai primi 8 mesi del 2010. Intesta ai Paesi più affezionati alle nostre prelibatezze c’èla Francia, seguita da Germania e Austria. Dall’iniziodell’anno, i nostri cugini d’Oltralpe hanno comprato50,3 milioni di euro di dolci (pari al 22,4% del nostroexport di questo tipo di prodotti). In Germania abbia-mo esportato 35,8 milioni di pasticceria (15,9% del to-tale esportato), mentre in Austria il nostro export didolci è pari a 16,8 milioni (7,5% del totale).Ed è ancora la Lombardia al vertice della classifi-

ca delle regioni italiane che esportano la maggiorquantità di prodotti alimentari: nel primo semestredell’anno da questa regione sono volati nel mondoalimenti per un valore di 1,8 miliardi di euro. �

Le 20 province per numero di famiglie che preferiscono dolci da ricorrenza artigianalianno 2011 - popolazione di 18 anni e oltre

Regioni Popolazione Famiglie %

Milano 798.872 443.906 5,9

Roma 888.571 438.799 5,9

Napoli 801.277 356.224 4,8

Torino 587.465 317.212 4,2

Palermo 332.730 160.656 2,1

Brescia 310.668 159.070 2,1

Bari 340.328 156.855 2,1

Catania 289.845 144.356 1,9

Salerno 299.900 137.942 1,8

Bergamo 270.861 136.495 1,8

Bologna 238.416 134.085 1,8

Genova 229.683 131.731 1,8

Varese 222.602 112.421 1,5

Firenze 215.239 111.997 1,5

Caserta 240.167 109.206 1,5

Verona 215.072 108.041 1,4

Padova 220.282 107.040 1,4

Monza e della Brianza 212.598 106.831 1,4

Lecce 223.734 104.916 1,4

Venezia 206.287 104.188 1,4Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e ISPO-Confartigianato

Export italiano di torte, panettone di Natale, altriprodotti della panetteria, pasticceria, biscotteriagennaio-agosto 2011 e gennaio-agosto 2010 - valori in milioni di euro

Paesi export2010

export2011

composizione% var.%

Francia 48,2 50,3 22,4 4,3

Germania 29,2 35,8 15,9 22,7

Austria 13,1 16,8 7,5 28,7

Regno Unito 14,4 16,4 7,3 13,7

Grecia 10,3 8,9 4,0 -13,9

Russia 6,8 8,8 3,9 28,1

Svizzera 8,5 8,3 3,7 -1,6

Spagna 9,3 7,9 3,5 -15,3

Stati Uniti 6,1 6,7 3,0 10,3

Messico 6,7 5,7 2,6 -14,0

Primi 10 mercati 152,6 165,6 73,7 8,6

Resto del mondo 54,4 59,1 26,3 8,6

Mondo 207,0 224,8 100,0 8,6Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

L’artigianato alimentare per compartoimprese artigiane registrate al III trimestre 2011 e al III trimestre 2010

Comparto III trim. 2011 % III trim. 2010 var. ass. var.%

Pasticceria e panifici 42.633 48,0 42.289 344 0,8

Servizi di ristorazione: cibi da asporto 31.886 35,9 30.968 918 3

Pasta 4.443 5,0 4.516 -73 -1,6

Conservazione di carne e produzionedi prodotti a base di carne 2.562 2,9 2.586 -24 -0,9

Lattiero-casearia 1.808 2,0 1.737 71 4,1

Lavorazione e conservazione pesce, frutta e ortaggi 860 1,0 877 -17 -1,9

Produzione di oli e grassi vegetali e animali 926 1,0 954 -28 -2,9

Lavorazione delle granaglie, produzione di amidi e di prodotti amidacei 852 1,0 883 -31 -3,5

Distillerie, vini, birre e altre bevande 820 0,9 811 9 1,1

Tè, caffè, condimenti e spezie 654 0,7 654 0 0

Cacao e cioccolato 372 0,4 377 -5 -1,3

Altri produttori alimentari 916 1,0 853 63 7,4

Totale 88.732 100,0 87.505 1.227 1,4

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere - Infocamere, Movimprese

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34 l’Artigianato

associazione � consorzi

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

Consorzio Edile Decoratorie Complementari Artigiani Trentini� di Giorgio Dellagiacoma Responsabile Area Reti di Impresa

Consorzio Edile Decoratori e Complementari Artigiani Trentini

Il Global Service che cercaviIl Consorzio Edile Decoratori e Com-plementari Artigiani Trentini, in sigla“CEDEC ART”, nasce nel settembredel 2009 dall’unione di alcuni arti-giani trentini, professionisti con annid’esperienza e specializzati nelleprincipali attività edili.Le motivazioni di base che hannoportato alla nascita del Consorziosono state quelle di offrire la possi-bilità a piccole imprese artigiane diformare un gruppo efficiente e fun-zionale che abbia le capacità e i nu-meri per:• fronteggiare la crisi del settore;• coordinare e incrementare l’atti-vità delle imprese consorziate;

• formare un gruppo acquisti chepermetta di ottenere dai fornitoriscontistiche più vantaggiose;

• concorrere e partecipare agli ap-palti provinciali, pubblici e privatianche di grossa entità, distribuen-doli territorialmente, in caso di ag-giudicazione, alle aziende consor-ziate basandosi su un precisoregolamento interno.

CEDEC ART concretizza il desideriodi offrire i migliori servizi nel settoredelle costruzioni e finiture edili. Gra-zie alla forma consortile, si unisconodi fatto esperienza e alta professio-nalità delle aziende consorziate, con-sentendo una migliore gestione diqualsiasi tipologia di commesse eforniture, garantendo inoltre com-petenza, qualità e puntualità.Tutto ciò permette a CEDEC ART, no-nostante sia una realtà aziendale gio-vane, di essere estremamente dina-mica e in grado di operare su tutto ilterritorio regionale e nazionale.

Attività e specializzazioniCEDEC ART non è solamente presta-zione di singole lavorazioni, ma è sta-to concepito per offrire un servizio“Global Service”, ossia in grado dicoordinare e supervisionare l’operaedile, dalla progettazione fino allacompleta realizzazione, fornendo cosìal cliente un affiancamento ottimaledurante tutto il percorso di realizza-zione dell’opera. Inoltre molte aziendeconsorziate CEDEC ART hanno con-

seguito certificazioni ISO e attestazio-ni SOA e rivolgono una particolare at-tenzione al risparmio energetico eall’utilizzo di prodotti eco-compatibili.

I serviziSono rivolti ad amministrazioni pub-bliche e privati, che abbiano la ne-cessità di:• costruire nuove case, anche di clas-se “A” a basso consumo energetico;

• ristrutturare e ampliare edifici esi-stenti, proponendo varie soluzioniabitative.

CEDEC ART è specializzato in:• costruzione di edifici in muratura

e in legno;• opere da pittori: imbiancatura, coi-

bentazioni, decorazioni;• lavorazioni in cartongesso, con-

trosoffittature;• restauro artistico: conservazione

beni culturali e belle arti;• impianti elettrici e termoidraulici;• rivestimenti in legno;• carpenteria metallica e in legno;• fornitura e montaggio serramen-

ti in legno, metallo e pvc;

Nome Consorzio Edile Decoratori e ComplementariArtigiani Trentini in sigla “CEDEC ART”

Locazione Sede Legale: Via Brennero, 182 - 38121 TrentoSede amministrativa e operativa:via Lunelli, 83 - 38121 Trento - tel. e fax 0461.830326

Categoria edilizia e complementari

Consorziati 46

in sigla “CEDEC ART”

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35Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

associazione � consorzi

• impermeabilizzazioni edili;• opere di lattoneria;• pavimentazioni;• arredo urbano.Ai clienti, oltre a proporre le migliorisoluzioni da adottare, viene offertal’assistenza per la presentazione dellepratiche relative a contributi, agevola-zioni fiscali e risparmio energetico.

Esperienza e passioneIl Consorzio ha partecipato alla fiera“Made Expo 2011”, fiera internaziona-le dell’architettura - edilizia - design,che si è tenuta a Rho (MI), dal 5 all’8ottobre 2011, e alla fiera “Klimahou-se 2012”, fiera internazionale spe-cializzata per l’efficienza energeticae la sostenibilità in edilizia, che si ètenuta a Bolzano (BZ), dal 26 al 29gennaio 2012. La partecipazione diCEDEC ART a queste due principalimanifestazioni fieristiche ha avutodue intenti principali:• presentare in anteprima la paretecertificata per case in legno “Dolo-miti Platform-Frame System”;

• promuovere CEDEC ART come unConsorzio Global Service, in gradodi fornire un servizio completo nelsettore dell’edilizia abitativa.

Negli stand fieristici è stata espostala nostra parete certificata in labora-torio completa di rivestimenti a cap-potto, contropareti, serramenti, im-pianti elettrici e finita con pitture edecorazioni murali.Questa certificazione innovativa hadestato la curiosità e l’attenzione daparte di tecnici e visitatori e ha per-messo di acquisire numerosi contattie proposte di lavoro. Diversi sono sta-ti gli appalti sia pubblici che privatiche CEDEC ART si è finora aggiudica-to e che con fierezza ha visto collabo-rare in sinergia le varie categorie diartigiani appartenenti al Consorzio.Il più importante appalto che il Con-sorzio si è aggiudicato riguarda la so-

praelevazione interamente in legno diun’abitazione privata, che ha coinvoltodiverse imprese consorziate, ognunaspecializzata nella propria attività, eche è stato realizzato in tempi record,con grande soddisfazione sia da par-te del cliente che delle ditte coinvolte.Citiamo inoltre la ristrutturazione nelcentro storico di Trento di un noto ri-storante. CEDEC ART ha inoltre colla-borato con imprese edili, aggiudican-dosi il completamento di abitazioniprivate in diverse regioni del centro-nord Italia. All’interno del Consorzioinoltre è stato formato un importantegruppo acquisti che oltre a permette-re ai consorziati di acquistare prodottie materiali con scontistiche e offertepiù vantaggiose, permette di raggiun-gere determinati fatturati che consen-tono il riconoscimento al Consorzio diun importante premio di fine anno chesi riflette a beneficio dei consorziatiutilizzatori di tale servizio.

Pareti certificateDolomiti Platform-Frame System®e Dolomiti X-Lam System®Le pareti esterne sono state studiatee realizzate da CEDEC ART in collabo-razione con Knauf, Caparol, Rockwoole Silvestri strutture in legno.Le prove sono state eseguite condue tipi di parete, una a telaio e l’al-tra a pannello X-Lam.Per la prova alla resistenza al fuocosono state ambedue caricate simu-lando un carico sovrastante equiva-

lente a tre piani di edificio. Sono co-stituite da:• pacchetto cappotto esterno in la-

na di roccia;• struttura portante a telaio o in le-

gno massiccio X-Lam;• struttura metallica zincata quale

supporto per cartongesso;• isolazione con pannelli rigidi in

lana di roccia doppia densità;• controparete in gesso-fibra e ges-

so rivestito, comprendente l’in-tercapedine necessaria per gli im-pianti tecnologici.

La stratigrafia completa delle paretiesterne DOLOMITI PLATFORM-FRA-ME SYSTEM® e DOLOMITI X-LAMSYSTEM® è stata certificata in labo-ratorio per quanto riguarda la resi-stenza al fuoco, l’abbattimento acu-stico e la curva termico-igrometrica.I rapporti delle prove effettuate perle certificazioni riportano i risultatiottenuti sulle pareti nella loro com-pletezza compresi gli impianti, per-mettendo di semplificare il lavoro ditecnici specializzati nella progetta-zione degli edifici a basso consumoenergetico e antisismici.Ora grazie a CEDEC ART sono a di-sposizione dati certi per progettareun edificio in legno a basso consu-mo energetico con caratteristiche diresistenza al fuoco più che ottimali.

Obiettivi futuriDedicare parte delle proprie energiealla ricerca di nuove ed efficaci solu-zioni nel campo delle costruzioni inlegno e muratura. Ottenere le atte-stazioni SOA per le classificazioni ri-guardanti le attività offerte da CE-DEC ART. Fornire ai propri clienti unnuovo, confortevole ed eco-compa-tibile modo di costruire, progettan-do e realizzando edifici con paretiesterne in legno certificate DOLOMI-TI PLATFORM - FRAME SYSTEM® eDOLOMITI X-LAM SYSTEM®.

Case in legno in costruzione Intervento carpenteria metallica

Stratigrafia completa della parete certificata

Chi fosse interessato ad avere approfondimentiin merito alle pareti certificate,

ai servizi offerti, alle modalità di adesione e non per ultimo al Consorzio Edile Decoratori

e Complementari Artigiani Trentini, in sigla “CEDEC ART” può contattare gli uffici

amministrativi del Consorzio al numero 0461.830326

o tramite posta elettronica all’indirizzo:[email protected]

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36 l’Artigianato

associazione � assicurazioni

Le polizze “Indennitàdi Lunga Durata”(Long Term Care)

L’Italia è un Paese che sta invecchiando e nelquale è sempre maggiore l’incidenza dellepersone disabili in età avanzata.

Come risulta da fonti ISTAT il 40% delle personecon più di 80 anni non è autosufficiente e necessitadi adeguata assistenza; a questi dobbiamo aggiunge-re anche i giovani che per i più svariati motivi (inci-dente, malattia, ecc.) sono divenuti disabili.Per tutti questi soggetti l’assistenza sociosanitaria

dispone, ad oggi, di fondi che coprono solo un terzodel fabbisogno reale. Alcune regioni concorrono con iniziative proprie

a migliorare il livello assistenziale e, fortunatamente,la nostra Provincia è fra queste garantendo nei limitidi bilancio un aiuto, ma non è però sufficiente a co-prire tutte le realtà presenti sul territorio.

Gran parte del peso, anche e soprattutto econo-mico, dell’assistenza a un disabile grava sulla fami-glia e come rilevato da un’indagine del CENSIS il29,4% ricade sul coniuge, il 40,8% sui figli i qualisempre più spesso si vedono costretti a ricorrere allabadante (18,6% dei casi): «… laddove il supporto del-la rete famigliare non è più sufficiente – avverte, in-fatti, il CENSIS – è massiccio il ricorso al mercato del-l’assistenza privata e delle badanti e pagare di tascapropria un minimo servizio di assistenza domiciliare(ma anche le Case di Riposo non si possono defini-re… economiche) può senza fatica distruggere i ri-sparmi di una vita, e non soltanto di chi ha un red-dito medio-basso.Una possibile soluzione è costituita dalle polizze

Long Term Care, letteralmente “assistenza a lungotermine”, le quali garantiscono una tutela a quantivengano a trovarsi nelle condizioni poco sopra ac-cennate. In Italia questo genere di polizze non è molto dif-

fuso, colpa in parte anche delle Compagnie di Assi-curazione, mentre in Europa e in America hanno unasignificativa diffusione seppure in modi diversi. In Germania, ad esempio, dal 1995 vige un siste-

ma di assicurazione pubblica obbligatoria dove tutticontribuiscono proporzionalmente al proprio reddi-to. Nei Paesi del Nord America (Stati Uniti e Canada)sono quasi esclusivamente le Compagnie private diassicurazione a offrire questo genere di coperturementre la Francia è a metà strada tra il modello tede-sco e americano e grazie a un sistema misto priva-to/pubblico è garantita l’assistenza anche ai cittadinimeno abbienti.

Ma cosa sono le polizze Long Term Care?

Innanzitutto dobbiamo chiarire il concetto di“non autosufficienza”. È il non poter condurre autonomamente la pro-

pria vita quotidiana senza l’ausilio di una terza per-

La Long Term Care (in sigla LTC) eroga una copertura finanziaria che garantisceun’adeguata assistenza nel caso in cui l’Assicurato si trovi in condizioni dinon autosufficienza provocata non solo da infortunio o malattia ma ancheda senescenza (cioè il naturale invecchiamento).

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

� di Walter Tamanini

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associazione � assicurazioni

sona per poter svolgere attività come lavarsi, vestirsie svestirsi, nutrirsi e muoversi (sono chiamate “Atti-vità della vita quotidiana”) all’interno della propriaabitazione. Generalmente è considerato non autosufficiente

chi non è in grado di svolgere senza aiuto almeno tredelle quattro azioni indicate nelle condizioni genera-li di assicurazione, oppure non raggiunge un deter-minato risultato sommando il punteggio delle varieattività; quando questo accade, la polizza garantiscel’erogazione della prestazione assicurata. Le statistiche dicono che le cause più frequenti

che rendono una persona non autosufficiente sonoin ordine: la demenza senile, le malattie cardiovasco-lari, le fratture, le neoplasie, il morbo di Parkinson,l’Alzheimer.Vediamo ora le caratteristiche di questa polizza.

La Long Term Care (in sigla LTC) eroga una coperturafinanziaria che garantisce un’adeguata assistenza nelcaso in cui l’Assicurato si trovi in condizioni di nonautosufficienza provocata non solo da infortunio omalattia ma anche da senescenza (cioè il naturale in-vecchiamento). Le polizze LTC entrano in azione quando si perde

la capacità di svolgere, anche in parte, gli atti ele-mentari della vita e operano con due diverse presta-zioni: la prima economica, cioè mediante il paga-mento di una rendita determinata generalmente nelmomento in cui si stipula il contratto; la seconda diservizio o assistenziale cioè offrendo all’Assicuratoun’assistenza diretta presso centri convenzionati di-rettamente con la Compagnia assicurativa.

Attualmente esistono due tipi di polizze: • le polizze L.T.C. del tipo malattia rimborsano solole spese mediche sostenute nel periodo in cui nonsi è autosufficienti secondo lo stesso principio del-le polizze malattia;

• le polizze L.T.C. di tipo “polizze vita”, invece, forni-scono all’Assicurato una rendita, la quale è vitaliziae indipendente dalle spese sostenute, dal momentoin cui si verifica la perdita dell’autosufficienza. An-che queste polizze, come del resto tutte le altre tipo-logie, stabiliscono all’interno del contratto “caren-ze” ed “esclusioni”.

Vediamo cosa sono. Con “carenza” è inteso un periodo (detto periodo

di carenza) nel quale si pagano i premi, ma non si hacopertura; questo per evitare che ci si assicuri all’ul-

timo momento, quando cioè si sta per raggiungerelo stato di bisogno per cui la Compagnia assicuratri-ce sarebbe costretta a pagare. Questo periodo variada 0 (zero) giorni in caso di infortunio (quindi nes-sun periodo di carenza) a un anno per quanto riguar-da demenza senile, neoplasie, Morbo di Parkinson ealtro ancora, ma può raggiungere, per determinatepatologie, anche i tre anni a seconda dei vari testi dipolizza.Con “esclusioni”, invece, si intendono tutti quei

casi in cui le Assicurazioni non pagano ed è un aspet-to da controllare attentamente in quanto si rischia di

pagare un premio per diversi anniper poi, al momento della neces-sità, non ricevere nulla. Generalmente le Compagnie

non coprono situazioni di disabi-lità quando queste sono provocateda uso di stupefacenti o alcool op-pure sono conseguenze di infortu-ni o malattie preesistenti e non di-chiarate nel momento in cui sistipula il contratto.

Parlare di costi non è possibile in quanto ogni As-sicuratore determina il proprio premio anche in con-siderazione del fatto che ogni Compagnia ha il pro-prio pacchetto di offerta. In conclusione parliamo di beneficio fiscale. Se stipulate dopo il 31/12/2000 le polizze LTC, sia

di tipo vita che malattia, sono deducibili IRPEF nellamisura del 19% dei premi versati per un massimo di€ 1.291,14 (attenzione: il cumulo con altre polizzevita o infortuni eventualmente già presenti non puòoltrepassare detto importo). Per godere dei benefici fiscali occorre, però, che le

polizze prevedano l’erogazione di una rendita (laquale non è tassata) oppure di un capitale e che ilrimborso dell’Assicurazione (totale o parziale) sia ri-ferito al costo dell’assistenza fornita al non autosuffi-ciente e non ad altri generi di spesa. �

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Generalmente è considerato non autosufficientechi non è in grado di svolgere senza aiutoalmeno tre delle quattro azioni indicate nelle condizioni generali di assicurazione(lavarsi, vestirsi e svestirsi, nutrirsi e muoversiautonomamente).

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38 l’Artigianato

cultura

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

Castello del Buonconsiglio

Intervista al direttoreFranco Marzatico

Il Castello del Buonconsiglio è il più vasto e im-portante complesso monumentale della regioneTrentino-Alto Adige e sede di importanti colle-

zioni. Una parte di queste è esposta in due delle sediperiferiche, ossia a Castel Beseno e a Castel Stenico.Una terza sede periferica è quella di Castel Thun conle sue ricche collezioni d’arte, la preziosa biblioteca elo straordinario archivio. A Castel Beseno è presentata la raccolta di armi

bianche, mentre a Stenico si possono ammirare le ar-mi da fuoco leggere. Qui inoltre, dall’estate del 2008,dopo il recupero e la riapertura di molti ambienti, so-no esposte la raccolta di campane antiche (secc. XIV-XVIII), di ferri battuti, d’intagli e di arredi di legno emobili di gusto popolare, di recipienti di rame perl’uso della cucina, di chiavi e forzieri; inoltre stufe delsecolo XVIII con numerose formelle in maiolica. Inquesto castello sono anche conservati dipinti, casso-ni nuziali decorati a intaglio e a intarsio, e mobili dipregio, tutti provenienti dai depositi del Castello delBuonconsiglio. Una terza sede periferica è quella di Castel Thun

con le sue ricche collezioni d’arte, la preziosa biblio-teca e lo straordinario archivio. Il castello è circonda-to da un vasto sistema di fortificazioni costituito datorri, mura, bastioni e fossati. All’interno del PalazzoSignorile si susseguono numerose sale, che conserva-no i ricchi arredi originari e un’interessante quadre-ria di famiglia. L’ambiente più celebre è la cinque-centesca Stanza del Vescovo, interamente rivestita dilegno di cirmolo; ma vi sono cucine, una sala d’armi,salotti e stanze da letto.Dal 1995 direttore del Castello del Buonconsi-

glio è Franco Marzatico. Abbiamo chiesto un in-contro e di potergli fare delle domande per avere unbilancio dell’attività, con particolare attenzione aquella dell’anno passato e alle proposte future.

D. Direttore Marzatico, la sorprende che una rivi-sta espressione diretta del mondo artigiano, quale“l’Artigianato”, la intervisti interessandosi all’attivitàdel Castello del Buonconsiglio?

R. Mi fa molto, molto piacere, e non mi sorprende.È lunga, in effetti, la collaborazione tra il Castello delBuonconsiglio e il mondo artigiano trentino. Si data-no al 1997 le prime collaborazioni con Scartezzini epoi con il Consorzio dell’artigianato artistico. Nei no-stri bookshop proponiamo prodotti dell’artigianatoartistico trentino. Penso anche che i nostri castelli e lenostre collezioni siano possibilità di suggestioni edelemento di spunto per creazioni artistiche attuali.

D. Ad esempio?R. Il Castello di Stenico è una miniera che racco-

glie l’antico artigianato artistico del trentino e del Ti-rolo, oggetti di legno, stampe, carte da gioco, arcolai,scatole dipinte. E opere di ferro quali le ringhiere.

Incontro con Franco Marzatico, direttore del Castello del Buonconsigliodal 1995, per avere un bilancio dell’attività, con particolare attenzione a quelladell’anno passato e alle proposte future.

� di Paolo Aldi

FRANCO MARZATICO

Franco Marzatico, direttoredel Castello delBuonconsiglio di Trento dal1995, è prima di tutto unarcheologo. Ha alle spalleuna grande attività: 79campagne di scavo, di cui 31sotto la sua direzione. Hacurato oltre trenta mostre atema archeologico. Ampial’attività di pubblicazione disaggi, articoli scientifici. È unapprezzato conferenziere. 

Laureato in lettere e specializzato in archeologiaa Bologna, con master alla Bocconi inmanagement culturale, si è dimostrato direttoredi successo: dagli ori delle steppe all’anticoEgitto, Rembrandt, i vetri veneziani, Castel Thun. La sua grande passione: le immersioni e laricerca archeologica subacquea. La suaspecialità è la preistoria.

Franco Marzatico,direttore del Castellodel Buonconsiglio

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cultura

39Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

Il Castello di Stenico offre scoperte straordinarie al-l’artigiano interessato.

D. Marzatico, ci dica, com’è andato il 2011?R. Lo considero un anno positivo. Abbiamo con-

fermato i dati degli anni precedenti. Malgrado alcu-ne criticità che ci preoccupavano sin dall’inizio: l’au-mento delle tariffe, la fine delle esenzioni ai visitatoriover sessantacinque, la crisi economica.

D. Vuole darci dei dati?R. Volentieri. I nostri visitatori sono stati circa

120.000 al Castello del Buonconsiglio, 18.000 al Ca-stello di Stenico, 109.000 al Castello di Thun e 34.000a Castel Beseno. Un totale di 282.000 visitatori.

D. Quanti paganti?R. 189.000 visitatori hanno pagato il loro biglietto

e così la nostra biglietteria ci permette di coprire oltreil 30% dei nostri costi. Un risultato importante e noncomune. Ciò ci rende particolarmente soddisfatti.

D. Tutto bene quindi?R. Riscontriamo che la crisi economica ha inciso,

come non sono stati indifferenti i risvolti dell’aumen-to delle tariffe e diminuzioni delle agevolazioni. C’èstato un certo calo di visite di gruppi di anziani e lascelta, spesso, delle opportunità di visita meno costose.

D. Come pensate di operare quest’anno con laconsapevolezza, temiamo, di un altro anno difficile?

R. Con spirito positivo e nella continuità della no-stra convinzione di operare con il giusto equilibrio nelcondurre l’istituzione senza cadere nelle sirene delmuseo cui preme far crescere cultura e sensibilità, met-tendo in secondo ordine ogni concetto economico, oin quelle del museo aziendalista che ha quale missionil fare utile. Credo che in un periodo di crisi ci vogliaequilibrio con la convinzione che aumentano da unaparte le responsabilità di trasparenza e la ricerca di in-vestire al meglio le economie e dall’altra che la cultu-

ra non è un lusso. Rimane fondamentale espandere ilmessaggio che l’arte, la cultura che ti fa pensare, giu-dicare, acquisire una dimensione critica è qualificanteper l’individuo e l’intero contesto sociale.

D. Che tipo d’intervento? Quali ricerche e mostre?R. Attraverso le mostre che produciamo vogliamo

fornire varie possibilità di lettura. Fatto salvo il rigorescientifico cerchiamo di attrarre l’attenzione, di svilup-

Questo mese vi consigliamodi visitare:

Arte Sella - Val di Sella, Borgo ValsuganaOpere dalla collezione permanente dell’AssociazioneIl mondo animale di Arte Sella - sino alla primaveraOrari: ore 10.00 - 17.00

Centro Arte Contemporanea - CavaleseCarlo Orsi fotografo - sino all’8 aprile

Mart - Museo d’Arte Moderna eContemporanea - Rovereto (TN) Gillo DorflesOpere recenti - sino al 12 febbraio

Diango HernándezLiving Rooms, a Survey - sino al 26 febbraio

Carlo ValsecchiSan Luis - sino al 26 febbraio La donazione Bentivoglio - sino al 22 gennaio

Casa d’Arte Futurista Fortunato DeperoRovereto (TN)Nuovi Futuristi - sino al 26 febbraio

Paolo Maria Deanesi - RoveretoDacia Manto, Wood Seer - sino al 18 febbraio

Studio 53 Arte - RoveretoLuciano CivettiniNessun bosco è immobile - sino al 25 febbraio

Arte Boccanera Contemporanea - TrentoGroup showBest Wishes 2012 - sino all’11 febbraioOrari: ore 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00 / domenica, lunedì e festivi su appuntamento

Castello del Buonconsiglio - TrentoDifesa e governo del paese: Il Landlibell trentino-tirolesedel 1511 - didattico divulgativa - sino al 4 marzo

Galleria Il Castello - TrentoCollettiva - Charta, chartae - sino al 28 gennaio

Studio d’Arte Raffaelli - TrentoPierluigi Pusole - Special Event - sino al 29 febbraio

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40 l’Artigianato

cultura

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

pare percorsi che incontrino l’interesse di un pubblicoche è naturalmente eterogeneo. Il nostro pubblico ècomposto di una parte particolarmente preparata, chevuole un prodotto di qualità e grande approfondimen-to, e di un’altra composta di turisti che sono in Trenti-no attirati prima di tutto dal paesaggio, dalla monta-gna e poi dall’offerta del museo.

D. Collaborazioni?R. Numerose e indispensabili. Con grandi musei,

con ambiti scientifici di eccellenza, in Italia e in Euro-pa. Ad esempio con Torino per l’Egitto, Venezia per ilvetro, Graz per l’armeria, Monaco, Zurigo. Ogni annoproduciamo cataloghi ed edizioni delle nostre mostre

e delle nostre ricerche che si rivolgono al pubblico ediventano anche testi universitari. Questi sono indi-spensabili accrediti nei confronti delle altre istituzionimuseali con cui intrecciamo collaborazioni.

D. Direttore Marzatico, può farci un esempio?R. La primavera scorsa una nostra produzione cul-

turale è approdata con successo a Monaco di Baviera.La nostra mostra “Le grandi Vie delle Civiltà”, dopol’esposizione a Trento, è stata inaugurata presso ilprestigioso Archäologische Staatssammlung. La ras-segna ha messo in luce gli “incontri e scontri di ci-viltà” attraverso una selezione degli importanti re-perti che erano in mostra a Trento.

D. E per il 2012 quali progetti?R. Abbiamo in programma una mostra distribuita

su due sedi: Castello del Buonconsiglio e Castel Beseno.Dal 23 giugno al 18 novembre 2012 l’arte della guerrasarà protagonista con una magnifica mostra dedicataalle armi rinascimentali intitolata “I cavalieri dell’impe-ratore: Duello e guerra nelle armerie rinascimentali”. A Ca-stel Beseno, dove è stato rivisto completamente il per-corso e l’allestimento museale, saranno protagonisti labattaglia, l’assedio, le armi e le strategie militari, al Ca-stello del Buonconsiglio si respirerà l’atmosfera delduello, dell’amor cortese e delle virtù eroiche. La mo-stra sarà ricca di postazioni multimediali, filmati e ri-costruzioni scenografiche di grande effetto. �Loggia di Romanino, Castello del Buonconsiglio

DIFESA E GOVERNODEL PAESEIl Landlibell trentino-tirolese del 1511

Luogo Trento, Castello del BuonconsiglioSino al 4 marzo 2012Orario 9.30 - 17.00chiuso il lunedì

Il 23 giugno 1511 la Dietatirolese riunita a Innsbruckredige il Landlibell, l’atto chesancisce uno strettocollegamento tra il Principatovescovile di Trento, con i suoicorpi sociali (capitolocattedrale, magistratoconsolare, aristocraziavescovile, comunità di valle),e la Contea del Tirolo, con i suoi ceti (aristocrazia, clero,città e giurisdizioni rurali).Su questa base nascono fortilegami, ma insieme fortitensioni, tra Principato

vescovile, Contea e cetitirolesi. Il Landlibellè infatti un testo in séchiaro, che dà però vita aun sistema estremamenteambiguo, fonte nel tempodi diverse incomprensionitra le parti. In questorisiede il fascino el’interesse del documento,che merita certo di essere ricordato

perché la sua importanza non si limita all’anno 1511,né al solo ambito militare, ma segna quasi trecentoanni di storia trentino-tirolese, determinandoimportanti sviluppi in diversi settori della vitapolitica, economica e sociale. La mostra, a carattere didattico-divulgativo, descriveal pubblico non specialista le importanti macomplesse tematiche che ruotano attorno alLandlibell, isolando tra queste alcuni concetti-base.L’illustrazione dei vari contenuti avviene tramitel’esposizione di documenti e materiali rappresentativi,che saranno poi raccolti in catalogo, pannelli didatticie agili didascalie esplicative. L’allestimento muove dal testo originale del Landlibell per allargarsi subito ai diversi aspetti del sistema, del “mondo” potremmodire, che tra primo Cinquecento e primo Ottocentogravita attorno al documento del 1511.

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associazione � categorie

41Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

Fiereed Eventi

Apartire da gennaio 2012 l’Area Categorie haattivato un nuovo servizio con l’obiettivo dipromuovere e facilitare l’attività commercia-

le di tutte le aziende associate: la gestione di Fiere edEventi a carattere nazionale e internazionale.Il servizio si caratterizza per informare, accompa-

gnare e gestire – a seconda dei casi – le aziende in ri-ferimento alla partecipazione a Fiere ed Eventi qualimomenti di interesse per confronto, commercializza-zione, vendita e rapporti con clienti/fornitori o altreaziende.

Attualmente si sta verificando l’interesse degli as-sociati in riferimento a tre Fiere:

Fiera Internazionale di LioneSi svolgerà a Lione (Francia) dal 16 al 26 marzo 2012.La Fiera è il più importante appuntamento della re-gione Rhone-Alpes e si caratterizza per essere apertaal pubblico con vendita diretta. In occasione di que-sta edizione sarà allestito uno “Spazio Italia” all’in-terno del padiglione Couleurs du monde, con l’obietti-vo di valorizzare la creatività e l’originalità del madein Italy nei settori dell’artigianato, della bigiotteria,dell’arredamento interni/esterni, delle decorazioni inlegno, metallo, pietra e vetro, dei giocattoli e dei pro-dotti di bellezza.

Floriade 2012L’Expo Internazionale della Floricoltura e dell’Orticol-tura che si terrà a Venlo (Paesi Bassi) dal 5 aprile al7 ottobre 2012, quale potenziale momento di condi-visione e confronto su tematiche e iniziative del set-tore.

Kreativ 2012Si svolgerà a Bolzano il 14-15-16 settembre 2012. È un “Salone delle Arti, della manualità creativa edella decorazione” che permette alle aziende di esse-re presenti con un’attività sia espositiva commercia-le, sia dedicata a dimostrazioni e corsi.

Tutte le aziende possono manifestare il proprio in-teresse inviando la scheda scaricabile on-line sul sitodell’Associazione Artigiani nella sezione Area Cate-gorie - Fiere ed Eventi, oppure attaverso il coupon ri-portato a pagina seguente.Queste sono solo le prime occasioni che vi propo-

niamo: l’ufficio attualmente si sta strutturando persoddisfare sempre più le richieste delle aziende e peressere braccio operativo nello sviluppo di possibilitàaziendali degli associati.Ma le novità non sono finite: a breve verrà attivato

anche un servizio per tutte le aziende che intendonointraprendere operazioni commerciali con l’estero, cheandrà sotto il nome di “Internazionalizzazione”. �

Nuovo servizio per le aziende

Il servizio informa, accompagna e gestisce le aziende in riferimento alla partecipazione a Fiere ed Eventi quali momenti di interesseper confronto, commercializzazione,vendita e rapporti conclienti/fornitori o altre aziende.

� di Veronica Costa

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42 l’Artigianato

associazione � categorie

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

16/26 marzo 2012, Fiera Internazionale di Lione - FRANCIA

SCHEDA DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSEda inviare via fax allo 0461.824315 o per posta elettronica all’indirizzo [email protected]

Si prega cortesemente di segnalare il proprio interesse all’iniziativa il prima possibile

Azienda ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Indirizzo ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Tel. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… Fax ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Cell. …………………………………………………………………………………………………………………………………… e-mail ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Persona da contattare ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Attività svolta ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Associazione Artigiani

5 aprile/7 ottobre 2012, Floriade 2012, Venlo - PAESI BASSI

SCHEDA DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSEda inviare via fax allo 0461.824315 o per posta elettronica all’indirizzo [email protected]

Si prega cortesemente di segnalare il proprio interesse all’iniziativa il prima possibile

Azienda ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Indirizzo ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Tel. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… Fax ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Cell. …………………………………………………………………………………………………………………………………… e-mail ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Persona da contattare ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Attività svolta ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Associazione Artigiani

14-15-16 settembre 2012, Kreativ 2012 - BOLZANO

SCHEDA DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSEda inviare via fax allo 0461.824315 o per posta elettronica all’indirizzo [email protected]

entro e non oltre venerdì 2 marzo 2012

Azienda ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Indirizzo ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Tel. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… Fax ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Cell. …………………………………………………………………………………………………………………………………… e-mail ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Persona da contattare ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Attività svolta ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Associazione Artigiani

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associazione � categorie

43Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

Good Energy Award 2012,aperte le iscrizioni

Come comunicatoci da Trentino Sviluppo sonoaperte le iscrizioni alla terza edizione del pre-mio, ideato dallo Studio Bernoni, dedicato alle

aziende che operano nel settore delle energie alternati-ve. Iscrizioni dal 3 gennaio 2012 al 30 marzo 2012.Il bando è aperto a tutte le ditte che puntano al-

l’eccellenza in una delle seguenti categorie:• Producer - per le imprese produttrici di energia dafonti rinnovabili;

• Constructor - per le imprese costruttrici di impiantiper la produzione di energia da fonti rinnovabili;

• Energy Efficiency - per le imprese che abbianoadottato politiche volte al risparmio energetico e alconseguimento dell’efficienza energetica.

L’ADESIONE L’adesione all’iniziativa “Good EnergyAward 2012” è gratuita ed è rivolta alle società ope-ranti nei settori della produzione e distribuzione dienergie rinnovabili, nonché alle società che attuanopolitiche di risparmio energetico, come meglio speci-ficato nel presente bando.

CANDIDATI Possono partecipare al presente bando leimprese, in qualunque forma costituite, che operinosul territorio nazionale e che:• siano produttrici di energia da fonti rinnovabili(categoria Producer);

• siano costruttrici di impianti per la produzione dienergia da fonti rinnovabili (categoria Constructor);

• abbiano adottato politiche volte al risparmio ener-getico e al conseguimento dell’efficienza energetica(categoria Energy Efficiency).Le imprese non devono essere soggette a procedure

concorsuali di alcun tipo o azioni esecutive. Non pos-sono partecipare al concorso le imprese che abbianoposto in essere nel corso dell’ultimo esercizio un pianodi risanamento ai sensi dell’art. 67, comma 3, lettera d)L.F. Le imprese che sono risultate vincitrici nell’edizio-ne precedente del Premio non possono ricandidarsi;possono invece ripresentare la propria candidatura leimprese che sono risultate finaliste.

COMITATO ORGANIZZATORE Il Comitato è costituitodai soggetti promotori dell’iniziativa e si occupa di ge-

stire tutte le fasi organizzative inerenti al Premio, qua-li la raccolta delle domande di adesione, la selezionedei candidati e la nomina dei membri della Giuria.

GIURIA La Giuria è costituita da noti esponenti delpanorama economico-finanziario, imprenditoriale eistituzionale italiano.Presidente della giuria è Maurizio Fauri, Università

di Trento. I Giurati avranno il compito di vagliare lecandidature, al fine di pervenire alla nomina di un vin-citore in ognuna delle tre categorie degli operatori (Pro-ducer, Constructor, Energy Efficiency).

VALUTAZIONE I vincitori saranno scelti all’interno diuna rosa di finalisti ad insindacabile giudizio dellaGiuria. I criteri che guideranno la scelta dei vincitoririguarderanno l’impegno profuso nella produzione enella diffusione delle energie rinnovabili, nonché nel-la ricerca di una sempre maggiore efficienza energeti-ca, elementi che saranno valutati in base a parametrieconomici, finanziari, tecnici, ambientali e di relazio-ni con il territorio ove l’impresa opera.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE La cerimonia di pre-miazione si terrà entro il mese di giugno 2012.Il premio consisterà in un’onorificenza di caratte-

re simbolico, che funga da riconoscimento delle ca-pacità imprenditoriali del vincitore e dei finalisti.

MODALITÀ DI ADESIONE Le schede di adesione saran-no disponibili e scaricabili dal sito www.gtbernoni.itLe schede di adesione, con il materiale di sup-

porto, dovranno essere inviate via e-mail allo Stu-dio Bernoni Professionisti Associati, all’indirizzo [email protected], in data compresa trail 3 gennaio 2012 e il 30 marzo 2012. �

Contatti Studio Bernoni Professionisti AssociatiDott.ssa Magdalena JaniszewskaDott. Valerio StroppaPiazza F. Meda, 3 - 20121 Milanotel. +39.02.783351 - fax +39.02.781879e-mail: [email protected]

Iscrizioni dal 3 gennaio 2012 al 30 marzo 2012

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Intendiamoci subito, noi non contestiamo mini-mamente il diritto a effettuare delle proteste chedevono realizzarsi secondo le regole che garanti-

scono a tutti le libertà individuali. Riconosciamo pureche vi siano le condizioni per un forte malcontento ge-nerale che vede coinvolti anche gli operatori del tra-sporto ma per correttezza dobbiamo anche dire che ifatti, per le imprese di autotrasporto, dicono altre cose.Innanzitutto sono stati resi spendibili i 400 milio-

ni per il settore che si aggiungono ai 300 strutturali;in secondo luogo sono state confermate le norme del-l’articolo 83 bis che prevedono i costi minimi dellasicurezza; è stato prevista inoltre l’anticipazione delrecupero del gasolio per l’anno 2011 e il recupero tri-mestrale, approvato il decreto venerdì, per l’anno2012; l’approvazione del decreto sui controlli, le nor-me sull’accesso alla professione e la riformulazionedelle norme del calendario dei divieti di sicurezza.Questi sono fatti concreti e non, come qualcuno

afferma, chiacchiere. Ora si deve sapere che le norme per divenire ope-

rative devono seguire delle procedure ben precise.

Ecco perché abbiamo concesso al Governo 60 giornidi tempo per rendere efficaci le disposizioni già deci-se, o in corso di decisione.Quella che è in atto è dunque una forma di pro-

testa che vede in alcune località delle presenze aicaselli ma superati questi punti la circolazione è to-talmente libera e nessun blocco esiste sulle strade.L’azione è dunque limitata ai caselli ed in alcunipunti di carico.

Noi chiediamo a gran voce che insieme al dirittodi protestare vi sia anche quello di poter operare inmodo libero. Non condanniamo gli operatori che so-no sulle strade a manifestare il loro malcontento madiciamo loro: qualcuno vi sta strumentalizzando eprendendo in giro. Non fidatevi né di quelli che par-lano di rivoluzione (e purtroppo esistono), ma so-prattutto non date retta a quelli che vi assicuranoche dopo il fermo avrete i provvedimenti da subito.Che il committente vi riconoscerà senza che voi lochiediate i costi minimi della sicurezza o che vi rico-noscerà da solo le soste. Le normative che prevedono questi interventi esi-

stono e devono essere fatte applicare con una politi-ca seria dei controlli. Il Governo si sta rendendo conto che su queste

questioni non si può scherzare e tra sessanta giorni oavrà dato le risposte oppure la paralisi sarà totale. �

Sospeso il fermo dei trasportatoriproclamato dal 23 al 27 gennaio 2012

Il Ministro Passera: «400 mln per autotrasporto mercinon saranno ridotti, presto decreto».

Grazie alla forte azione sindacale portata avanti dallaConfartigianato Trasporti nazionale con forti spinte ancheda parte del direttivo di categoria provincialedell’Autotrasporto, sono state riconosciute delle importantimisure che, secondo le promesse, a breve verranno attuate. Il settore è vitale. Arriva la norma per rimborsotrimestrale accise - Il decreto ministeriale che ripartiscei 400 milioni per il settore dell’autotrasporto previstidalla Legge di Stabilità per il 2012 «è già statopredisposto e sarà prossimamente sottoscritto». Lo hariferito il Ministro per lo Sviluppo economico e leInfrastrutture, Corrado Passera, sottolineando che

queste risorse «non saranno soggette a riduzione».Passera, nel corso del Question Time alla Camera, haaffermato che il Governo «intende riservare al settoredell’autotrasporto di merci per conto di terziun’attenzione particolare trattandosi di un settore vitaleper il rilancio dell’economia del Paese, anche tenutoconto del fatto che l’80% della nostra merce viaggia sugomma e che il settore ha fortemente risentito dellagrave crisi economica e finanziaria degli ultimi anni». «In vista dell’adozione dei provvedimenti sullo sviluppoe in relazione al fermo di categoria – ha spiegato ilMinistro – lo scorso 11 gennaio si è svolto un incontrocon le associazioni del settore per fornire indicazionisulle nostre iniziative dirette a risolvere i problemievidenziati dalla categoria».E a proposito dei costi minimi di esercizio, haprecisato, «il Governo ha già accolto un Odg delParlamento in tal senso condividendo pienamente lanecessità di riconoscere agli autotrasportatori la

associazione � categorie

44 l’Artigianato Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

Confartigianato nonpartecipa ai blocchi dei tir

AUTOTRASPORTATORI

Concessi al Governo 60 giorni per rendere efficaci le disposizioni

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Maggiori costi e minore libertà di scelta per iconsumatori. Alterazione dei principi dellaconcorrenza per le imprese di autoripara-

zione. Questi i rischi che si corrono se entreranno invigore le norme del decreto liberalizzazioni in mate-ria di Rc Auto. È quanto denunciano le Associazionidei Carrozzieri di Confartigianato e Cna.Secondo le due Associazioni, infatti, il decreto

penalizza con un maggiore costo, pari al 30%, i con-sumatori che decidono di far riparare dal propriocarrozziere di fiducia il veicolo danneggiato in unincidente stradale. In pratica, con le nuove norme iconsumatori solo in teoria sarebbero liberi di sce-gliere tra il risarcimento “in forma specifica”, cioè lariparazione gratuita dell’auto attraverso officineconvenzionate con la compagnia di assicurazione,oppure il risarcimento “per equivalente” che consi-ste nel rimborso del danno dalla propria compagniadi assicurazione.Ma, secondo il decreto, chi sceglie il risarcimento

“per equivalente” si vedrà decurtato del 30% l’asse-gno che gli spetta dall’assicurazione. Ecco perché – a

giudizio dei carrozzieri di Confartigianato e Cna – lanuova norma sulla Rc Auto altera in maniera eviden-te la libera concorrenza nel mercato dell’autoripara-zione: l’automobilista/assicurato non può più sce-gliere di farsi riparare l’auto da chi vuole, tranne senon decide di rimetterci di tasca propria il 30% diquanto gli è dovuto.In tal modo si violerebbe anche la sentenza n.

180/2009 della Corte Costituzionale secondo la qua-le il risarcimento diretto, al cui interno si colloca il ri-sarcimento in forma specifica, è facoltativo e nonpuò essere obbligatorio.Ma a rimetterci sono anche le imprese di autori-

parazione indipendenti che verrebbero assurdamen-te penalizzate nella competizione con quelle con-venzionate con le compagnie di assicurazione.Inoltre si creerebbe un conflitto di interessi del-

le compagnie di assicurazione in quanto non pos-sono disporre la riparazione su un veicolo che nonè il loro e per il quale devono pagare i costi di ri-parazione.«Non ci sembra proprio il massimo in quanto a

tutela della libera scelta del consumatore e tutela del-la concorrenza del mercato dove operano sia le im-prese di autoriparazione convenzionate che quelleindipendenti» sostengono i carrozzieri di Confarti-gianato e Cna che annunciano battaglia per modifi-care il testo del decreto. �

copertura dei costi incomprimibili della sicurezza».Inoltre, ha proseguito, «è in via di conclusione ilprocedimento di emanazione del decreto che disciplina

le procedure per l’applicazione delle sanzioni previstedall’articolo 83bis del decreto 112 del 2008 concernentila tutela della sicurezza stradale». Quanto all’aumento del costo del gasolio, il titolare delloSviluppo ha riferito che «sono state accelerati rispettoagli anni scorsi gli adempimenti burocratici necessariper il rimborso 2011 delle accise e pertanto le impresedi autotrasporto possono già presentare domanda perprocedere alla compensazione alla prima scadenzautile». Passera ha aggiunto che «è stata predispostauna norma volta a consentire dal 2012 il rimborso subase almeno trimestrale che sarà inserita in uno deiprossimi interventi legislativi».Infine, sull’attuazione del regolamento per l’accesso allaprofessione di trasportatore, l’esecutivo, ha concluso, «è disponibile a riesaminare e approfondire la questioneanche mediante la presentazione di apposita normaanche all’interno di uno dei provvedimenti di prossimaemanazione».

associazione � categorie CARROZZIERI

45Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

Rc Auto - Carrozzieri di Confartigianato e Cna

Penalizzazionicon le nuove normeCol nuovo decreto vengonopenalizzati sia i consumatori che gli autoriparatori

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associazione � categorie

Decreto “Cresci Italia” e liberalizzazioni

Muore il carrozzierenon il fiduciario

L’articolo 30, comma 3 del decreto “Cresci Ita-lia” disciplina che «in alternativa al risarci-mento per equivalente, è facoltà delle com-

pagnie assicurative offrire, nel caso di danni a cose, ilrisarcimento in forma specifica. In tal caso, se il ri-sarcimento è accompagnato da idonea garanzia sulleriparazioni, di validità non inferiore a due anni pertutte le parti non soggette a usura ordinaria, il risar-cimento per equivalente è ridotto del 30%». In sostanza, l’assicurazione provvede direttamen-

te alla riparazione del veicolo sinistrato, rilasciandoal suo assicurato una garanzia di due anni sulla ripa-razione eseguita attraverso il network fiduciario dellacompagnia. Obiettivo dichiarato del legislatore: ri-durre il premio assicurativo per la responsabilità civi-le obbligatoria mediante conseguente ed evidente ri-sparmio per le imprese assicuratrici.

Ma cerchiamo di capire cosa significa tale discipli-na (vessatoria) per gli attori che ruotano intorno a unsinistro e le ripercussioni che comporterà tale mano-vra, che a nostro modesto avviso non liberalizza ilmercato ma lo “ingessa” di fatto e di diritto:1) per le compagnie assicuratrici;2) per i carrozzieri;3) per gli avvocati operanti nel comparto RCA;4) per gli automobilisti (consumatori finali).

1) VANTAGGI PER LE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONESe l’intenzione del legislatore è di fare risparmiare

le compagnie assicurative non vi è dubbio che taleobiettivo sarà sicuramente raggiunto avendo, tra l’al-tro, accolto le richieste dell’ANIA.a) Come agiranno le compagnie assicurative in me-rito a questa norma? Imporranno i propri prezzialle imprese artigiane del settore dell’autoripara-zione con notevole vantaggio.

b) Scomparsa dei legali specializzati nel campo dellaRCA & agenzie di infortunistica stradale che assi-stono le parti danneggiate.

2) SVANTAGGI PER I CARROZZIERILe carrozzerie non saranno che un puro braccio

operativo delle compagnie assicurative, perderannola loro indipendenza imprenditoriale e dovranno,giocoforza, accettare i prezzi imposti dalle stesse.Non solo: le compagnie avranno, pure, il potere didecidere quali carrozzerie far vivere o sopravvivere.Inoltre, le compagnie chiederanno forti sconti sullaricambistica, proponendo in alternativa la fornituradei ricambi. Le compagnie potranno facilmente im-porre l’utlizzo di ricambi di qualità equivalenti (ri-cambi non OE, ovvero non del costruttore automo-bilistico).Adesso, con il risarcimento in forma specifica (re-

sa di fatto obbligatoria da una sanzione pesante cheimpone una riduzione del 30%) il carrozziere sarà ob-bligato ad accettare le imposizioni delle compagniaassicuratrice. In parole semplici: prima il danneggia-to poteva ottenere il pagamento della somma versa-ta al carrozziere per poter riparare il mezzo, ora ildanneggiato non sarà più libero di decidere pressoquale carrozziere riparare il mezzo (a prescindere daquali procedure di riparazioni e tipologia di ricambi)e, conseguentemente, il danneggiato dovrà recarsipresso la carrozzeria che la compagnia gli indicherà.È facile prevedere una guerra fra poveri in cui i

carrozzieri faranno a gara per poter offrire alle com-pagnie i prezzi più bassi con possibile e probabile de-terioramento della qualità della riparazione. Di fatto,le carrozzerie diventeranno una sorta di “dipendenti- precari” delle compagnie assicurative.

CARROZZIERI

46 l’Artigianato Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

Chiarimenti sulla disciplina per gli attori che ruotano intorno a un sinistroe le ripercussioni che comporterà la manovra.

� tratto da www.studilegali.it

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Il danneggiato sarà costretto a subire il risarci-mento in “forma specifica”!Le assicurazioni, in un colpo solo, avranno il

potere di decidere la vita e la morte delle carrozze-rie “fiduciarie” con conseguente perdita della indi-pendenza imprenditoriale. Questo il Presidente delConsiglio Monti l’avrebbe dovuto ben capire,avendo ricoperto il ruolo di commissario europeononché varato l’allora Legge Monti per il settoreautomobilistico. Inoltre, tale provvedimento contrasta con il qua-

dro comunitario che in tema di autoriparazioni, inun proprio parere del settembre 2010, ha ribadito co-me debba essere garantita al danneggiato la libertà discelta per le riparazioni al proprio veicolo.

3) SVANTAGGI PER AVVOCATI & IMPRESE DI INFORTUNISTICA STRADALEIl predetto provvedimento rappresenterà un colpo

significativo per tutti quegli studi legali e agenzie diinfortunistica che ora non riusciranno più a tutelarei danneggiati in quanto saranno, di fatto, estromessida questa possibilità.

4) SVANTAGGI/VANTAGGI, CONSEGUENZE E VANTAGGI PER I CONSUMATORIIl consumatore perderà ogni controllo sul valore

del danno, rinunciando alla qualità, professionalità esicurezza della riparazione. In alternativa il danneg-giato può rinunciare all’offerta e chiedere il risarci-mento in “forma equivalente”, in questo caso l’assicu-razione ridurrà del 30% l’importo del risarcimento.Vantaggi I consumatori avranno come vantaggio lasemplice e non compiutamente disciplinata promes-sa di una riduzione delle tariffe, senza dimenticare laGROSSA OPPORTUNITÀ (ci domandiamo per chi?)dell’installazione della scatola nera i cui costi dovran-no essere a carico della compagnia. Tuttavia, il Presi-dente Monti e il Ministro Passera dimenticano comein un’azienda viene determinato il costo di un servi-zio/prodotto (polizza assicurativa): ovvero costi attivi+ costo in termini di rischio + margine. Quindi, co-munque il costo della scatola nera risulterà inevitabil-mente a carico dell’assicurato. Però noi italiani siamomolto fortunati, il Presidente Monti è un economistamondiale mentre il Ministro Passera è un uomo dimercato… e l’Italia purtroppo non cambia! �

CARROZZIERI

Lattoniere, categorie, emozioni

Riportiamo di seguito i passi principali, tradotti in italiano, di un’intervista fatta, dalla rivista tedescadi settore BAUMETALL, a Mauro Ognibeni, Presidente dei Lattonieri.

Dopo tanto impegno siamo arrivati qua. Il 15 ottobre2011 i primi Maestri Artigiani Lattonieri della Provincia diTrento hanno ricevuto il diploma. Sono i primi italiani inassoluto a essere Maestri del mestiere. Mentre nell’areatedesca ognuno sa cos’è un maestro artigiano, inTrentino non esiste né un ruolo di Maestro Artigiano, néun Maestro Lattoniere. Non esiste neppure una scuolaprofessionale specifica. Fino adesso si poteva diventareMaestri Lattonieri solo nella Provincia Autonoma diBolzano. Devo ringraziare i miei colleghi altoatesiniHubert Trenkwalder e Walther Schmid che si sonoattivati per questa specifica Categoria. Un ringraziamento speciale ad Andreas Hofer che ha curato la parte tecnica del corso. Per tutti noi è statoun insegnante servizievole e di grande aiuto.

Maestro di addestramento professionale in TrentinoPer accertarsi che avessero le conoscenze minime i futuri Maestri dovevano superare un test d’ingresso.Inoltre dovevano aver lavorato in proprio per almenodieci anni e non avere meno di 35 anni di età. Durante i due anni di corso, nelle oltre a 400 ore di lezione, si sono trattati i seguenti argomenti:• Informatica;• Mercato e strategie di mercato;• Rapporti con clienti e trasportatori;

• Coordinamento dipendenti;• Finanza/contabilità;• Imprenditorialità;• Trasferimento delle proprie conoscenze.La parte teorica, svolta a Trento, è stata affidata a docentiuniversitari e di scuole superiori, mentre la pratica è statasvolta nella scuola professionale “Christian JosefTschuggmall” a Bressanone e in un’officina veneziana. In ottobre, durante una cerimonia solenne, sono staticonsegnati i diplomi di Maestro Artigiano. Oltre ai nuoviMaestri e i loro insegnanti c’erano rappresentanti di variecategorie e politici, tra cui Jorg Steixner, rappresentantedella Camera di commercio del Tirolo.

Il futuro dei lattonieri della provincia di TrentoLa Provincia autonoma di Trento ha investito molto nellaformazione del Maestro Artigiano e nel frattempo stapresentando una nuova proposta di legge per istituireuna nuova scuola professionale.L’azienda diventerà contemporaneamente luogo dilavoro e studio. L’obiettivo è quello di creare interessenei giovani per le attività manuali e aiutarli a crescerenella formazione e nel proseguimento del loro lavoro.A tutti i lattonieri del Trentino è stata mandata un’edizionespeciale di BAUMETALL evidenziando questo tema(questa iniziativa è stata apprezzata) e noi restiamodisponibili a informare i lattonieri su quello che ci accadràin futuro. Cercando anche di dare un contributo nellarealizzazione degli articoli di questa rivista. Non so sesiamo buoni Maestri Lattonieri, però so di certo di averintrapreso la strada giusta per l’aggiornamento e laformazione continui. Siccome BAUMETALL è un mezzoimportante per la mia personale crescita, mi sento indovere di informarla del nostro lavoro in Trentino.

47Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

associazione � categorie

ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 47

48 l’Artigianato

associazione � categorie

Assemblea annualedegli acconciatori

Si è svolta a fine 2011 l’annuale assemblea de-gli acconciatori delle Giudicarie voluta dallarappresentante sul territorio e collega Mery

Pollini la quale ha voluto dare un segnale forte diquanto le aziende del settore facciano rete. La riunione, che ha visto una ottima partecipa-

zione di aziende associate, si è tenuta, per l’occasio-ne, presso la nuova sede dell’Associazione Artigiani aZuclo alla presenza della Presidente provinciale di ca-tegoria Elena Casagrande e del Presidente territoria-le Narciso Marini.In tale contesto si è discusso di temi particolar-

mente importanti per le aziende del settore accon-ciatura, temi che hanno spaziato dall’analisi e gestio-ne dei costi all’ormai annoso problema del SISTRI.Nello stesso contesto, la categoria ha voluto, con

un breve rinfresco, salutare la collega Carla Aldri-ghetti, parrucchiera a Bocenago che, dopo un lungopercorso al servizio di tutte quelle persone che han-no potuto apprezzare la sua professionalità, ha meri-tatamente raggiunto l’età pensionabile.La stessa Carla Aldrighetti ha voluto ringraziare ca-

lorosamente tutti coloro, colleghi e dipendenti del-l’Associazione Artigiani, che le sono stati vicini duran-te il percorso di artigiana e che l’hanno accompagnatain questi anni fino ad arrivare a questo importantemomento di vita. �

Si è discusso di temi importanti per le aziende del settore acconciatura,all’assemblea annuale svolta presso la nuova sede dell’AssociazioneArtigiani di Zuclo, che ha visto un’ottima partecipazione.

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

� diWalter Marzari

ACCONCIATORI

GRAFICI

Accordo SIAE punti di riproduzione: scadenzaversamento 28.02.2012

In base all’accordo sottoscritto nel mese di gennaio2011 tra le organizzazioni di rappresentanza degliautori ed editori e quelle delle aziende artigiane cheutilizzano macchinari per la riproduzione di opereprotette pubblicate per le stampe, in allegato si trovala tabella dei compensi per diritti d’autore, adeguatiper l’anno in corso al tasso di inflazione reale rilevatodall’ISTAT nel mese di ottobre 2011 (+3,2%).Stante la validità biennale di detto accordo (il precedente era con scadenza febbraio 2010), si ricorda ai responsabili dei punti o centri di riproduzione di voler provvedere entro il 28 febbraio2012 al relativo versamento, in base al prospettoallegato, dal quale si evince che l’inquadramento dei singoli punti di riproduzione nella categoria diriferimento tiene conto del numero di apparecchiaturepossedute nonché dell’attività esercitata.

Diritto d’autore per l’attività di reprografia per i punti di riproduzione [compensi anno 2012*]

N. Categoria punti copia Compenso

a macchinain euro

Totale annuodovuto in euro

1 Con una macchina atta alla riproduzionepresente nell’esercizio 211,00 211,00

2 Con due macchine atte alla riproduzionepresenti nell’esercizio 344,00 688,00

3 Con tre macchine atte alla riproduzionepresenti nell’esercizio 457,00 1.371,00

4 Con quattro macchine atte allariproduzione presenti nell’esercizio 581,00 2.324,00

5 Con cinque o più macchine atte allariproduzione presenti nell’esercizio **** 2.748,00

6Con una macchina atta alla riproduzione

presente nell’esercizio (che svolga attivitàdi fotocopiatura in via occasionale)

****Totale dovuto in euro

per il biennio

158,00* Adeguamento con il tasso di inflazione reale pubblicato da I.S.T.A.T. a ottobre 2011 (+3,2%)

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associazione � categorieFOTOGRAFI E VIDEOPERATORI

49Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

Fotografi in chiesa:ecco come muoversi

La categoria dei fotografi e videoperatori aderentiall’Associazione Artigiani ha ritenuto opportunorecentemente rinnovare l’accordo con l’Ufficio

Diocesano in merito alle norme di comportamento du-rante le celebrazioni liturgiche e in particolare nella ce-lebrazione del Sacramento del matrimonio.Ed è proprio in occasione di questa celebrazione

che è consuetudine incaricare fotografi e videopera-tori di farsi custodi della memoria dell’evento, im-mortalando volti e momenti del giorno più bello.L’accordo stipulato, ha dichiarato Corrado Poli

Presidente della categoria, permette di riconoscere laprofessionalità degli operatori che, al fine di garanti-re un corretto e adeguato svolgimento di così impor-tanti eventi (matrimoni, battesimi, comunioni) chenon sono spettacoli, ha fatto sì che anche noi, nelnostro abbigliamento come nei movimenti, dobbia-mo sentirci inseriti nella comunità dei fedeli che ce-lebra l’evento liturgico.Ecco perché, ha proseguito Poli, per favorire un ser-

vizio opportuno e nel rispetto del luogo sacro, è statorinnovato l’accordo e ampliato il testo degli “orienta-menti e norme” sul servizio fotografico e le videori-prese dove vengono formulate indicazioni praticheche l’operatore dovrà impegnarsi a osservare.In aggiunta a tutto questo, ha concluso Corrado

Poli, abbiamo voluto riproporre il corso di formazio-

ne specifico promosso dall’Associazione Artigiani edalla categoria in collaborazione con l’Ufficio Dio-cesano dove è stato rilasciato un tesserino di ricono-scimento che abilita il fotografo e videoperatore a ef-fettuare riprese e foto durante le cerimonie per uncorretto svolgimento del servizio. Grande soddisfazione è stata espressa da parte di

tutti i partecipanti per l’importante momento di for-mazione voluto dalla categoria e riproposto successi-vamente alla prima esperienza effettuata precedente-mente. �

Rinnovato l’accordo tra Associazione Artigiani e Ufficio Diocesano

� di Walter Marzari

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50 l’Artigianato

associazione � categorie

Assemblea provincialedi categoria

Alla presenza di un folto grup-po di associati, si è svolta afine 2011 l’annuale assem-

blea provinciale della categoria foto-grafi e videoperatori aderenti all’As-sociazione Artigiani.In tale contesto si è discusso di

temi particolarmente interessantiper le aziende del settore.Il Presidente della categoria Cor-

rado Poli, dopo aver salutato i nu-merosi presenti, ha esposto in ma-niera esaustiva il percorso effettuatodalla categoria durante l’anno rela-zionando in merito allo stato dell’ar-te della stessa categoria.Successivamente ha invitato il

responsabile dell’Area Categoriedott. Guido Radoani a relazionaresul futuro percorso del Maestro Ar-tigiano fotografo.Altri interventi si sono succe-

duti da parte di Paolo Holneider eAlessandro Gadotti, videoperatoriartigiani e membri del direttivo dicategoria.Al termine il Presidente Poli ha

ceduto la parola alla Presidente del-le Federazioni di Categoria e mem-bro di giunta Elena Casagrande, laquale ha portato la propria espe-rienza del Maestro Artigiano nelsettore dell’acconciatura. �

Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

FOTOGRAFI E VIDEOPERATORI

Numerosi partecipanti all’assemblea provinciale della categoria fotografi evideoperatori che si è svolta a fine 2011.

� diWalter Marzari

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sistema artigianato � cooperativa artigiana di garanzia

51Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

Nuovo tagliodei tassi della BCEsotto la guida di Mario Draghi

UNICREDIT

Tassi per nuove operazioniattivate dal 25 giugno 2011Euribor 3 m/365 mmp + spread

Rating Mutuo durata < 5 nSPREAD

Mutuo durata > 7 nSPREAD

Fido di c/cSPREAD

C/c smobil. cred.SPREAD

1. Sicurezza massima 3,05 3,35 3,20 1,802. Sicurezza elevata 3,35 3,65 3,20 1,803. Sicurezza 3,65 3,95 4,00 2,504. Ampia solvibilità 4,10 4,40 4,00 2,505. Solvibilità regolare 4,60 4,90 4,70 3,506. Discreta solvibilità 4,80 5,10 4,70 3,507. Solvibilità sufficiente 5,20 5,50 - -

BANCA SELLA- BOVIO CALDERARI

Tassi per nuove operazionivalidi dall’1 giugno 2009Euribor 3 m/365 mmp + spread

RATINGAAA-AA

RATINGA - BBB

RATINGBB-B

FASCIA C

C/C 1,60 1,80 2,50 3,70S.B.F. 0,65 0,95 1,80 3,00ANT.FATT. 0,70 1,15 2,00 3,20MUTUI CHIROGRAFARI 3,75 4,00 4,20 4,75

BANCA POPOLAREDEL TRENTINO

Tassi per nuove operazionivalidi dal 23 marzo 2009Euribor 3 m/365 mmp + spread

Mutuo Fido di c/c C/c smobilizzo crediti

Rating Garanzia50 %

Garanzia80 %

Garanzia50 %

Garanzia80 %

Garanzia50 %

Garanzia80 %

Rating A 1,60 1,60 4,00 2,50 2,35 1,25Rating B 1,80 1,80 4,00 2,50 2,35 1,25Rating C 2,00 2,00 4,00 2,50 2,35 1,25

Tasso di riferimento fissato all’1%.

Operazioni garantitePrestito/mutuo

durata max 84 mesi

Apertura di creditoin c/c max 75.000 edurata 36 mesi Rinnovabile

Fido per accreditoeffetti sbf

durata 36 mesiRinnovabile

Anticipo su fatturedurata 36 mesiRinnovabile Aggiornamento

Casse Rurali Euribor 3M+34,60

Euribor 3M+2,504,05

Euribor 3M+1,903,45

Euribor 3M+1,903,45 1 dicembre 2011

Unicredit Euribor 3M Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) 1 dicembre 2011

Banca di Trento e Bolzano Euribor 3Mda 2,00 a 2,75 4,306 3,556 3,806 1 dicembre 2011

Banca Sella-Calderari Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) 1 dicembre 2011

Cassa Risparmio Bolzano Euribor 6Mda 2,75 a 4,15

Euribor 3Mda 2,45 a 3,90

Euribor 3Mda 1,75 a 3,00

Euribor 3Mda 2,00 a 3,25 1 dicembre 2011

Banca Popolare Alto Adige Euribor 6Mda 2,00 a 4,00

Euribor 3Mda 1,80 a 3,50

Euribor 3Mda 0,75 a 1,75

Euribor 3Mda 1,25 a 2,50 1 dicembre 2011

Credito Valtellinese Euribor 3Mda 1,75 a 6,00

Euribor 3Mda 2,50 a 8,00

Euribor 3Mda 1,50 a 4,25

Euribor 3Mda 1,50 a 4,25 1 dicembre 2011

Banca Valsabbina 2,80 3,50 2,60 2,60 1 dicembre 2011

Artigiancassa Euribor 1Mda 1,10 a 1,40 - - - 1 dicembre 2011

Banca Popolare del Trentino Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) 1 dicembre 2011

ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 51

Dopo oltre due anni di lavoro sulla Gazzetta Uf-ficiale dell’11 gennaio 2012 sono stati pubbli-cati i due accordi della Conferenza per i rap-

porti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome diTrento e Bolzano relativi, il primo, alla formazione deilavoratori e, il secondo, per lo svolgimento diretto daparte del datore di lavoro del ruolo di RSPP [testo com-

pleto disponibile sul sito www.artigiani.tn.it o www.sapi.tn.it].

a) La formazione dei lavoratori ai sensi dell’art 37del decreto legislativo 81/08

L’accordo disciplina la durata, i contenuti minimi ele modalità della formazione e dell’aggiornamento peri lavoratori, i preposti e i dirigenti nonché la forma-zione facoltativa per i soggetti all’articolo 21 del me-desimo decreto [fra cui lavoratori autonomi e impresefamiliari].Il percorso formativo previsto per i lavoratori si ar-

ticola in 2 moduli. Una “formazione generale” dalladurata minima di 4 ore e una “formazione specifica”della durata minima di 4, 8 o 12 ore in funzione del-la valutazione dei rischi o del comparto di apparte-nenza dell’azienda. All’accordo, scaricabile dal sitodell’Associazione e della Sapi, è allegata una tabella

che indica la categoria di appartenenza della codificaATECO 2002-2007.Per i preposti la formazione è prevista per una du-

rata minima di 8 ore.Per ogni lavoratore è previsto un aggiornamento

quinquennale della durata minima di 6 ore.

Sicurezzasul lavoro

Accordo sulla formazione dei lavoratori e del datore di lavoro/RSPP

COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA

L’onorata carriera di Clara Moscon

� di Paolo Nardelli, direttore Cooperativa Artigiana di Garanzia

Clara Moscon ha terminato alla fine di dicembre la suaonorata carriera lavorativa presso la CooperativaArtigiana di Garanzia.È sempre facile in questi casi proporre il classico salutopieno di cose scontate o banali.Tentando di non cadere in questo errore, crediamo inogni caso sia giusto, nel dare il saluto a Clara,evidenziare quello che è stato il tratto caratterizzante

del suo lungo percorso lavorativo nel sistemaartigianato. Vale a dire l’attaccamento costante e maiscemato negli anni, nei confronti della CooperativaArtigiana di Garanzia e dell’Associazione Artigiani ePiccole Imprese.Attaccamento che ha conseguentemente manifestato nellavoro quotidiano, svolto con impegno, dedizione eassoluta riservatezza.Staccare la spina, quindi, è stato per lei sicuramente unpassaggio non facile da accettare.Tanta la sua passione, così come la sua voglia di fare e dimettersi ancora a disposizione, ma non bisognadimenticare quanto la nostra Cooperativa in questi ultimianni si sia radicalmente trasformata sotto l’aspettoorganizzativo e lavorativo.

52 l’Artigianato Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

sistema artigianato � sapi

La società di servizi tecnici del Sistema Artigianatoe Piccole Imprese della Provincia di Trento

SAPIS.r.l.

ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 52

Per i lavoratori per i quali la formazione sia stataerogata da più di 5 anni dalla data di pubblicazione

dell’accordo, 11 gennaio 2012, l’obbligo dell’aggior-namento della formazione dovrà essere ottemperatoentro 12 mesi.Sono, inoltre, indicate al punto 11 dell’accordo le

condizioni per il riconoscimento della formazionepregressa erogata prima della pubblicazione dellostesso.

b) La formazione per il datore di lavoro che svolgedirettamente il ruolo di RSPP

Il percorso formativo per i nuovi datori di lavoroche si nomineranno RSPP della propria realtà è, comenel caso dei lavoratori, differenziato in base al livellodi rischio dell’azienda.Ulteriore novità rispetto alla precedente versione

dei corsi, oltre all’obbligo di frequenza, è la necessità

di una verifica di apprendimento, che prevede collo-quio o test in alternativa fra di loro finalizzati a verifi-care le conoscenze acquisite. Il mancato superamentodella prova di verifica finale non consente il rilasciodell’attestato.

Anche per i datori di lavoro è previsto il riconosci-mento della formazione pregressa, quindi non sonotenuti a frequentare il corso coloro che possono di-mostrare di avere adempiuto all’obbligo formativocon un percorso conforme ai contenuti previsti dalDM 16/01/1997 [l’attuale corso di 16 ore] e coloro chesono esentati ai sensi dell’articolo 95 del decreto legi-slativo 626 del 1994.Per le nuove attività il datore di lavoro che inizia e

che intende svolgere i compiti del servizio di preven-zione e protezione dai rischi deve completare il per-corso formativo entro e non oltre 90 giorni dalla datadi inizio dell’attività.Per ulteriori informazioni l’ufficio formazione del-

la SAPI srl è a disposizione al tel. 0461 803767 o al-l’indirizzo mail [email protected]

Giusto e doveroso, anche per questo motivo, fermarsi, econsegnare il testimone alle nuove generazioni, con laconsolante consapevolezza di aver lasciato un’improntapositiva, di cui essere fiera e orgogliosa.Grazie a Clara allora, sicuri che in questo ringraziamentosi uniranno tutti gli artigiani trentini e tutti i colleghi dilavoro che hanno avuto il piacere di conoscerla.

Tanta la sua passione, così come la sua voglia di fare e di mettersi ancora a disposizione. Grazie a Clara perl’attaccamento costante e mai scemato nei suoi anni lavorativi.

sistema artigianato � sapi

53Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

La società di servizi tecnici del Sistema Artigianatoe Piccole Imprese della Provincia di Trento

SAPIS.r.l.

Riepilogo formazione lavoratore

Classe di rischio

Formazionegenerale

Formazionespecifica

Aggiornamento[5 anni]

Bassa 4 ore 4 ore 6 ore

Media 4 ore 8 ore 6 ore

Alto 4 ore 12 ore 6 ore

Riepilogo formazione datore di lavoro

Classe di rischio Formazione Aggiornamento

[5 anni]

Bassa 16 ore 6 ore

Media 32 ore 10 ore

Alto 48 ore 14 ore

ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 53

Grandi novità per il 2012 in me-rito all’evento promozionaleFuoriTrentino, inserito all’in-

terno del più ampio contesto delFuoriSalone, l’insieme di iniziativeche durante la settimana del Salonedel Mobile anima l’intera città diMilano. Quest’anno si svolgerà dal17 al 22 aprile, e, considerati gli ot-timi risultati ottenuti in termini dipresenze e di immagine delle aziendeche hanno partecipato alle scorse edi-zioni, si è voluto offrire anche ad altrepiccole e medie imprese trentine, che hannoinserito il design nel proprio stile di business, l’op-portunità di partecipare a questo importante evento. Per questo motivo è stato predisposto un bando di

partecipazione, la cui scadenza è fissata per il 16febbraio e che rappresenta la principale novità dellaterza edizione di Dea Plus, il servizio di accompagna-mento al mondo produttivo trentino (ideato da CEiiTrentino con il supporto dell’Assessorato all’Artigia-nato della Provincia autonoma di Trento) che contri-

buisce a esplicitare il talento che le impre-se trentine hanno, ma che talvolta ri-mane nascosto.

All’edizione 2012 del FuoriSalonedi Milano, nello spazio unitario diFuoriTrentino potranno quindi ade-rire, oltre alle imprese protagoni-ste della terza edizione di DeaPlus, anche altre aziende con se-de legale in Trentino che, utiliz-zando il design come leva di in-

novazione, abbiano realizzato (o abbianoin corso di realizzazione) prodotti, servizi, o

progetti di comunicazione (per fare solo alcuniesempi di tipologie: arredo sia di interni sia urbano, il-luminotecnica, abbigliamento, accessori per la casa oper la persona, lavorazioni di materiali come legno,pietra e altro ancora). La partecipazione è subordinataalla valutazione di un’apposita commissione tecnicacostituita da CEii Trentino, Trentino Sviluppo, Provin-cia autonoma di Trento e Politecnico di Milano. Il re-golamento e la domanda di iscrizione si possono scari-care dal sito www.ceii.it. �

I nuovi incontridel Circolo dell’Innovazione

Ogni giovedì tanti interessanti appuntamenti per le aziende che vogliono allargare i propri orizzonti,differenziarsi dalla concorrenza e approfondire le proprie competenze.

� di Silvia Gadotti

Dopo una breve pausa natalizia, riparte il Circolodell’Innovazione per offrire alle aziende artigiane, anchenel 2012, nuovi e interessanti incontri con esperti delsettore per approfondire tematiche trasversali dedicate

54 l’Artigianato Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

sistema artigianato � CEii Trentino

Partecipaal FuoriSalone di Milano!

Se il design fa parte del tuo stile di business e credi che sia un’importante levaper l’innovazione della tua azienda, partecipa dal 17 al 22 aprile all’eventopromozionale FuoriTrentino. Le iscrizioni scadono il 16 febbraio.

� di Silvia Gadotti

ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 54

Creatività, originalità, recupero delle tecniche tra-dizionali ma anche utilizzo di nuovi materiali onuove tecnologie. Sono queste le chiavi di lettu-

ra del Premio Artigiano, bando di concorso promossodalla Provincia autonoma di Trento e gestito da CEiiTrentino. L’iniziativa, alla sua sesta edizione, ha comeobiettivo quello di valorizzare le componenti del mon-do dell’artigianato e le realizzazioni che queste sono ingrado di esplicare stimolando contemporaneamente leaziende artigiane ad arricchire e migliorare la propria of-ferta, proponendo prodotti (o processi o servizi) nuovi

attraverso la reinterpretazione di prodotti tradizionali,l’adozione di nuove tecnologie, l’utilizzo di nuovi ma-teriali o l’introduzione di nuove funzionalità. La nuova edizione si caratterizza per l’inserimento

di quattro categorie all’interno delle quali confluiran-no le domande: casa & arredo (inclusa edilizia e arre-do urbano), moda & stile (incluse arti grafiche epackaging), high tech & automazione (incluse chimi-ca e farmaceutica), alimentare. I progetti presentatidovranno essere relativi al biennio 2010/2011 e saran-no valutati sulla base di criteri diversi, rilevanti rispet-to ai concetti di innovazione e design. Per le aziende iscritte all’Albo delle Imprese Artigia-

ne della Provincia autonoma di Trento, che si distin-gueranno per produzioni caratterizzate da elementi dioriginalità e creatività nelle categorie di riferimento,saranno quindi messi in palio quattro premi da 6000euro lordi ciascuno. Le candidature devono essereinviate entro e non oltre il giorno 30 marzo 2012.Modalità e bando di concorso si possono scaricare dalsito www.ceii.it �

allo sviluppo dell’innovazione nelle microimprese. La formula ormai collaudata prevede un breveincontro della durata di poco più di un’ora, con inizionel tardo pomeriggio del giovedì alle ore 17. Al termine, un piccolo rinfresco a base di prodottiartigianali trentini favorisce il coinvolgimento deipresenti in un dibattito informale, per scambiareesperienze e interloquire con gli esperti coinvolti.

sistema artigianato � CEii Trentino

55Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012 l’Artigianato

Metti in campola tua creativitàcon il Premio Artigiano

La sesta edizione del concorso prevede un’importante novità: quattro categoriedi partecipazione e una spiccata componente di innovazione e design. Perpartecipare c’è tempo fino al 30 marzo.

� di Silvia Gadotti

Per rimanere sempre aggiornati sulle proposte del Circolodell’Innovazione ci si può iscrivere alla newsletter compilandol’apposito form nell’home page di CEii Trentino (www.ceii.it).

ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 55

Parte con una interessante novità l’edizione2011-2012 del Premio Lavoro in Sicurezza,bando di concorso istituito dalla Provincia

autonoma di Trento e gestito da CEii Trentino perdiffondere una cultura d’impresa in tema di salute edi sicurezza e per individuare le prassi migliori nellaconciliazione dei tempi di lavoro e famiglia, nell’inte-grazione sociale, economica e ambientale dell’attivitàlavorativa. Il regolamento dell’ottava edizione, infat-ti, allarga il suo raggio d’azione anche ai dipendenti,che potranno “tifare” per la propria azienda segnalan-do le azioni poste in essere dalla stessa, finalizzate al-l’integrazione sociale, economica, o ambientale, e allaconciliazione dei tempi di famiglia e lavoro. Un concetto di sicurezza ad ampio raggio, quin-

di, quello che si legge tra le righe della nuova edizionedel bando, così come approvato dalla Giunta provin-ciale su proposta del Presidente Lorenzo Dellai, acco-gliendo la proposta di CEii Trentino finalizzata a con-sentire la maggiore partecipazione possibile da partedelle aziende. L’obiettivo è infatti quello di coinvolge-

re non soltanto le imprese che attua-no le disposizioni di legge con criteridi eccellenza ma anche tutte quelleche mettono in essere le buone prati-che per il miglioramento del benesse-re dei lavoratori con conseguenteavanzamento dell’efficienza produtti-va e dell’immagine aziendale.

Dal 2001, anno della prima edizione, ad oggi, ilPremio Lavoro in Sicurezza ha visto il coinvolgimentodi 237 imprese, delle quali 33 nell’ultimo biennio (20artigiane, 11 piccole imprese, una cooperativa e un al-bergo). Grazie al positivo riscontro e all’apprezzamen-to manifestato dal mondo imprenditoriale trentinonel corso degli anni, l’iniziativa prosegue anche nel2012 e mette in palio tre premi da 11.000 euro lordiciascuno per le tre aziende vincitrici. Oltre a questi,nella nuova edizione, è previsto un riconoscimento di4.000 euro lordi per l’azienda “più votata”, importoche dovrà essere destinato esclusivamente per gli in-terventi a beneficio dei collaboratori aziendali. Così come nelle precedenti, anche all’ottava edizio-

ne del concorso possono partecipare le piccole impre-se private dei settori dell’artigianato, del commercio,dell’industria, dei servizi, anche in forma di cooperati-va, che si siano particolarmente distinte nell’impegnoper l’igiene e sicurezza del lavoro, l’integrazione socia-le, economica e ambientale dell’attività lavorativa enelle politiche di conciliazione lavoro-famiglia. Leaziende che hanno intenzione di partecipare possonoinviare le proprie candidature entro il 4 maggio. Perinformazioni si può consultare il sito www.ceii.it el’apposito spazio www.informa.provincia.tn.it/scadenze_avvisi/ sul portale della Provincia autonoma diTrento. �

È stata prorogata al 4 maggio lascadenza del bando di concorso.L’edizione 2012 mette in palio 3 premida 11.000 euro lordi e unriconoscimento di 4.000 euro perl’impresa “più votata”, così anche i dipendenti potranno segnalare la propria azienda.

� di Silvia Gadotti

56 l’Artigianato Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

sistema artigianato � CEii Trentino

Un premioper sicurezza sul lavoro

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Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 57

I MIGLIORI SERVIZIAI MIGLIORI PREZZI

Informativa ai sensi del D.Lgs. 196/2003, art. 13: I dati da Lei forniti saranno trattati esclusivamente con riferimento al procedimento per il quale ha presentatola documentazione, con supporto cartaceo e/o informatico, dal titolare TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l.

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• tutela le imprese nei confronti del fisco (CAF)• fa parte del gruppo Associazione Artigiani Trento• leader di consulenza e contabilità per le piccole imprese

UFFICI DI TRENTINO IMPRESEBORGOCorso Vicenza, 47

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60 l’Artigianato Anno LXIII � N. 2 � Febbraio 2012

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Redazione “l’Artigianato”Associazione Artigiani e Piccole Impresedella Provincia di TrentoVia Brennero, 182 - 38121 Trentofax 0461 824315

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