memoriale dei 4 alpini fusilâts_istituto stringher_udine_elio varutti

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Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Bonaldo Stringher” Udine Anno scolastico 2014-2015 Laboratorio di Storia, Progetto «Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia», cofinanziato dalla Fondazione CRUP Memoriale dei quattro alpini fusilâts a Cercivento nel 1916 Il Cippo in ricordo dei quattro fucilati a Cercivento, provincia di Udine

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Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Bonaldo Stringher” Udine

Anno scolastico 2014-2015Laboratorio di Storia, Progetto «Il Secolo breve in Friuli

Venezia Giulia», cofinanziato dalla Fondazione CRUP

Memoriale dei quattro alpini

fusilâts a Cercivento nel

1916 Il Cippo in ricordo dei quattro fucilati a Cercivento, provincia di Udine

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Silvio Ortis di Paluzza, Basilio Matiz di Timau, Giovanni Battista Coradazzi di Forni di Sopra e Angelo Massaro di Maniago sono quattro nomi di alpini friulani. Essi furono fucilati a Cercivento, in provincia di Udine, con l’accusa di “rivolta”. Avevano tentato di discutere un ordine di attacco suicida sul Monte Cellon, ai confini con l’Austria. Chiedevano il fuoco di copertura italiano, l’attacco all’alba con la nebbia e di andare sui sentieri con gli “scarpets” (ciabatte cucite dalle nonne) per non farsi sentire dal nemico e gli scarponi in spalla.

Il 1° luglio 2016 sarà il centenario di quella tragedia umana. Tale data dovrebbe essere ricordata dalle istituzioni politiche e culturali della zona.

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Depliant del 2001 dell’Istituto “B. Stringher” di Udine, in collaborazione col Comune di Cercivento e il Coordinamento Circoli culturali della Carnia.

Testi dell’itinerario turistico in italiano, tedesco, inglese, francese e friulano. Disegno di Elisa Puddu, classe 5^ A Turistica.

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Dal depliant dell’Istituto Stringher del 2001

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La destinazione turisticaNoi, oggi, studiamo che una destinazione turistica è quel luogo che attrae ed è facilmente fruibile dal turismo, in questo caso, della memoria. Allora il cippo che ricorda i cuatri alpins fusilâts dietro il cimitero di Cercivento è ormai tale. È dal 1996 che sta lì a ricordare i quattro alpini. Maria Rosa Calderoni, nel suo libro edito nel 1999, scrive che è l’unico in Europa (“La fucilazione dell’alpino Ortis”, Mursia). Nel 2001 alcuni studenti della sezione turistica dell’Istituto “Stringher”, coi loro insegnanti di Storia e Economia turistica, prepararono un itinerario con un depliant edito dal Comune di Cercivento.

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Fu una grande emozione scoprire la foto di Angelo Massaro, l’alpino di Maniago, che fino al 2001 nessuno conosceva. Ciò avvenne grazie al tam-tam creato tra gli studenti che scrissero ai vecchi alpini della Carnia, fino a certi gruppi di alpini di Bologna, dove vivevano alcuni suoi discendenti. Così le foto dei cuatri alpins fusilâts erano al completo. Nel 2001 l’Istituto Stringher pose dei fiori su quel cippo.

Abbiamo letto che nel 2014 c’è un comitato che chiede la riabilitazione di quei giustiziati, ma lo Stato non lo consente. Noi oggi diciamo solo di ricordarli e quel cippo diventerà sempre di più meta di viaggi pellegrinaggi formativi sui fatti della Grande Guerra. È un luogo di forti emozioni.

Il Cippo collocato dal Comune di Cercivento e dagli alpini della Carnia nel 1996 dietro il Cimitero, dove avvenne la fucilazione dei quattro.

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Qualcuno di noi studenti ritiene che ai cuatri fusilâts potrebbe essere dedicata un’attività ristorativa, oppure un piatto, o un dolce del ricordo. È già stato creato un itinerario dalla nostra scuola nel 2001 con visite ai musei di Caporetto, Mauthen e Timau. Gli albergatori e i ristoratori potrebbero collaborare alla costruzione degli itinerari della memoria facendo degli accordi con i musei, società di trasporto, amministratori pubblici, società di promozione turistica (Turismo FVG) e collaborando ai siti Internet più attivi.

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Ci sarà un motivo se, ancor oggi, la gente del luogo racconta che, come dicevano le nonne, i carabinieri incaricati della fucilazione a sameavin animes dal purgatori (sembravano anime del Purgatorio), per lo sgomento di aver dovuto sparare sul petto degli alpini.

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Il Bollettino della Vittoria

Comando Supremo, 4 novembre 1918

La guerra contro l’Austria-Ungheria che, sotto l’alta guida di S.M. il re – duce supremo – l’esercito italiano inferiore per

numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede e

tenace valore condusse, ininterrotta ed asprissima per 41

mesi, è vinta…

Generale Diaz

Dal Giornale di Udine, 7 novembre 1918

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Fotografia del 2001

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Il messaggio dell’esercito al FriuliIl giorno 3 novembre 1918 rimarrà specialmente sacro, in eterno, nella storia di Udine. Alle ore 13,30 la prima pattuglia di cavalleria dell’Esercito italiano, comandata dal tenente Baragiola, con quattro cavalieri del Reggimento Savoia, entrava in città, acclamata dalla popolazione esultante…Da La Patria del Friuli, 19 novembre 1918

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Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Stringher” Udine

Anno scolastico 2014-2015

Per il Laboratorio di Storia (referente il prof. Giancarlo Martina), hanno collaborato alla realizzazione gli allievi della classe:

• 4^ C Enogastronomia: Daniel Agbetiafa, Francesco D’Andrea, Luca Del Piccolo, Fabiano Marin, Alice Matteazzi, Antonino Politi, Olga Ravazzolo, Mattia Querin, Federica Ruter ed altri. • 5^ D Dolciaria: Chiara Camatta, Elisa Dal Bello, Elisa Macor, Nadia Maffo, Alan Magagnato, Giada Todesco ed altri.

Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Maria Carraria, Carla Maffeo (Italiano e Storia). Networking e allestimento dell’itinerario in ppt: prof. Elio Varutti, Diritto e Tecniche Amministrative della Struttura Ricettiva.