meditazione - aurobindo

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  • 7/30/2019 MEDITAZIONE - AUROBINDO

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    quel lo pc r un figlio o pe r ttn fratcl l t l . Ctlntedice Rirmakrishna, lncol l i l toch e vicrte rila uc esi ntettc a piangerc nvocando () st i l todi yogl in cui si tr()vava nel la tnatr ice mil terna. dtlve viveva"pr()strato i piecl ic l i oto clelSignorc". Nta. cl r r uel nlomcnto.dovri dcstrcggiarsi. 'olcntc ) 11()lel te. in un t l rottclo i divi : ioni ,di tcnsioni , di t lesider i .di piacer i entpor i tr tei di dclusioni . Estar i ls() lo t lui c l l t i lc la si tuazionc'in ui si trova. a t l tetach!' loaspctt i te i ntczzi idtrnei pe r raggiunger la.Pelt luta l ' innr-rccnzaor iginar ia. chc ent una condiziotrcdi uni t lnc. dtlvr i ) ccrcare dire upe arla con l'itusiliodclla nrcelitaziottc'' t t i t on r inunciandoavivcrc (ct.rsa le-l esttt mpossibilc inchi si rcsti stt questl Telrit)bcnsi attnrvcrsi.t n(l()supcrantl t l ' intcl a cspcr ict lza cl scnsihile.La sugsezzi trrdir ra divistl l ctl lso dcll 'csistctlza l l quattr t) as ich c pcnnctt( )no cl i es:r ttr i rc utte le l lossi l l i l i t i r lc l l l t condiziotteunr.ur i r : a pr i r r ta (hruluttt t tdr i t t) 'qucl la dc l { iovl t te cl lc facspcricnzir c si ccl t tca: i t sccottdl t grhtr .sthvul qucl la dcl l 'a-dul to chc si sposl c cotttpic l tlovere dclla procreaziotlela Ictza(r 'r i t tul trusth.ttL)qucl la dcl l 'anzi l r r to lt e ttcott l incia:t l tct l i t l trea stlccarsi clagl i interessi crrctti: c l tr t l t tar ta (srrlrrr.trT.rirt)qucl la dc'lvccchittch c raggirrngc l t l i tsilggcT-zill istltccatit cllsll l l-ckr al l 'al t l i l i t .

    llLa meditazioneecondo urobindoe Mdre

    AurobindoAurobindo no n fu nc< no di quegl i asceti he popolant-ra sernprelr r scena clel l ' lndia, n! un grrrrr cl i star 'po tr .dizi .n. le. nd unlikrsof, di t ipo occidentalL.. ra u un'or iginl lesintesi li queste refi turc. N.t. ne l l t ' t72 c.lcutt. . venne nviat. rial rradre n GranlJrctasnir .r 'c studi . ncl lc pi i r nrp.r tanti 'ni 'crsi th. 'pprentien-l . fr . l ' , l tr . il t i 'ancesc,l tedesctl l ' i tal iano.Fino a vent'annil icevcttedurrquc 'educuzi trnel i un qiovane n{ lcsc, senza aperequasi rul l . dcl la sua parr ia.T.rrr . to'el lN92 'l rdia. si nrpegndpol i t ic lnrente ncl la l ibcr i rzionc lcl suo l)aese l l l l ckrnr inizioneinulcsee si sp.st) .Ncll. stess, crnpaanclu', sc.prcncl t l a cul turaint l i r t .a. fcguerd.rrc tcsti f .nt lurrrentali : c Ll1turr isud.l . ,rhagu_yud-,qi t i , il Rind.t,utruc le operc clello yoga. de l tantrisnro edc l buddhisnro.A caus. dcl la su..t t i ' i t r i pol i t ica. u arrestatoinc.rcerirt. 1'rer lu eanni. Ne l l9l0 usci ri priuione e. se_tuencloLrn'isPirazionentCri0re si trusfcri a Pondiche(rv. llora c0l .,nialrurrccsc. .r 'e for tdir a rir stlr Arvrr" c Pulrtl l icir urncr()se )pc-rc . Nc l l9l( l s i uni . lui l . par iuir r . rVr i r r :r l fassu,chi :r 'rut ' inseguitt l Mere, la qul le rirl 'rprescntt) a qucl nronrento il su oi l l tcr-cgo, r i r r tarrdolocl la conduzjonedcl l 'aj r r l r r ch e cgl i aveval i rndatt l . Ncl 1926Aurobirrclo i r i t i r t) clu osni att iv i t l pol i t ica.l.scir\ 'a.s 'r 'u,rel lenranicl iNtirc e si dc,t l ic i rtr l tant,, . l l . nretl i ta-zi .r re. Nc- l 9-17lxr t i ' ssistercal la iberrrzir r r reiel l ' lncl ia.Ne l 19,i0ntt l r i .La ricerca spir i tul le cli Aurobinrlt) l lon seguc rrcssrrrra it r trscuola rrar l iz i t ln:r le. i rnt lcrr t locul t i r r l r trccid. l r r tale ' sapienzarrrie tale.Nclla risc.1'rcr'rac' l le'e riti espressc :r l 'ednntl e dal la(ii lr l. e{li vcrlc ogni fcnonrcnoc()nlc ultir nurrifcstazirlne le lctivi-ntr . r lc l l trul t tr t tut. l quirle l tur l esscr.el i r r t tanlentesper i t l lentatonel l ' inter ior i launrarra el l 'r i r , ,r r r r r .f s istonoqrancl ipotcr i latentir rel l ' int l i ' iduo he lcvonovcnirc portat i ul la uc ec uti l izzatiattra-

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    la spiritualit} del corpo. La materiad comunque n'espressicdel divino, uno degli strumenti della iaftti: gli altri sono

    verso a meditazione. uestaE appuntoavia delsuoyoga, herealtdvuol accelerare anticipare n'evoluzione he avverrAmunquesullaTerra. La "grandemadre", la iakti,I'energiasmica reatrice. i porta nevitabihnenteersouna elncon l nostrooriginale tatodivino,ma l processo omportalunghi.Alcuni uominisonoperd n grado,attraverso forzinali, di conseguire id ora la liberazione.Nel nostrocorpo, a naturaha realizzato na mirabilesifra materiaed energiaspirituale,e percid uno yoga cheessere ompleto, integrale", dovrd per prima cosa iconosce

    mentaleo volitiva), ma cheutilizzi 'individuonella sua n tegra-litil. Lo yoganon deve inritarsia far evolvere uestoo quell'a-spetto ellacreazione:i deve ealizzareutti contemporaneamen-te . Per arrivareall ' i l luminazione.on ci dobbiamo issociare:dobbiamo iungerci enza inunciarea niente,portandoci ietrotutto cid che siamo corpo,mentee spirito. Ad Aurobindo nonpiace a tradizionale istinzionera via della devozionebhakti\,dellaconoscenzajnanu)e delle opere karma),e fa giustamen-te notareche d inutile sceglierera I'una e I'altra,perchd i trattadi unadivisione ericolosa, i un mpoverimento ell'essere ma-no. l qualedeve nvece ercare nastrada he econcili utt'e tre.Da una partedevecercare i stimolare 'amoreper l divino e labeatitudine ella devozione.ma dall'altra devecercare i realiz-zare l Sdcon l metododel giustodiscernimentoviveka)e dellariflessione ntellettuale (vicdra), diventando contemporanea-rnente l "canaledi un'azionedivina" che possa perare ibera-nrente el mondo.Questo yoga ntegrale"Qturna-yoga) on pud averen!mae-stri n! testi sacri, in quanto l'unico suo metodosi basa sullaconoscenzai sestessi. urpartendo a unasintesi elleesperien-ze e degli nsegnamentiel passato, uole riorganizzarli econdotermini nuovi, secondoormulazioni ii originalie pit complete.Cid checi vienedal passato, ur avendo el buono,ha dimostratoda tempo a sua nsufficienza,oprattuttonellasuaestraneazionedalla vita quotidiana.Gli yoga radizionalihanno atto leva suqualche unzione nferiore per tarci innalzaread una coscienzasuperiore,eguendon questo l modellodella natura "l a vitastessa uno yogadella natura"). Ma, propriocome d accadutonell'evoluzioneerrestre, risultati onostatidiscontinui, arziali,frammentari: ra d avanzato uestoaspetto, ra avanzato ue-st'altro. Cosi d facile che la realizzazioneisulti squilibrataetalvolta degeneri.E dunque necessario coprireun nuovo lin-guaggio una nuovavia, qualcosa i integrale, i completo,chenon lasci ndietro niente, che permetta 'avanzamento i tuttol'essere mano. "La liberti d la legge inale e I'ultimo adempi-mento."Il punto di partenzadellasadhand ropostada Aurobindo dun'intensa spira zione erso l trascendente.a qualitddei risul-tati dipende nfatti dal desiderio, all'ardore dall'energianizia-li, che appresentanospetti mportantidellaForza heoperaperla perfezione.Ma finchdnon si sardottenutoun contattoduraturocon l divino, o "sforzopersonale ovrhnormalmente revalere";

    diverse.La prima. quella dell'hathayoga, tilizza l corpo efunzioni vitali come mezzidi realizzazioneattraverso e dsana

    sale: a Materia a sua base; a Mente l legame he i unisce.Scopo dello yoga 0 dunque quello di riunificare cid chedialetticadellacreazione a separato;ma le vie possono sse

    il prdryayama, erca di stimolare e dirigere il pra4a'I'energiastessa ella .fcftti,sintboleggiataalvolta dal sekundalini attorcigliato alla base del corpo. Ma le tecnidell'hathayoga ono difficili, comportanomolto tempoe ricdono un distacco alla vita normale.La seconda ia, quellarijayoga, mira ad agire su citta (la sostanza ella cosciercercando n controllodell'interocomplessosico- ensoriale;la realizzazione la persistenzadello stato di samadhi malconciliano on e esigenze i un'esistenzainamica.Lalerzaquella tantrica, mpiega e forze stesse ella natura, di prakTanzich!onsiderarle oltanto come annogli altri due yogadelle llusionimentalie degliostacoli ullastradadella ibene. Purtroppoqueste orze, per la loro intrinseca atura,soggette deviazionie degenerazioni, una perdita dell'zionaliti originaria.Dopo questa riticaagli yoga radizionali.Aurobindoil suo progettodi una ricercaspirituale he non si basi soltsu queitu o quella unzionedell'essere mano sensoriale, i

    mentevitale e nervosa,a mente ntellettuale la supermente,mente divina la cui essenzaE sat-cit'dnanda esistenzascienza-beatitudine).Lo Spiritod la volta dell'esistenzani

    I Citazioni tratte da Aurobindo, La sintesi ello yoga, Ubaldini'1967 3 voll.).2N 201

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    solo n seguitoa volontir el l ' individuo otri fondersion qu.tn fdell 'Assoluto. tLe prinre onquiste on devono arci l ludere i averottenuto Funasolida ealizzazione:e orzede'l l 'egott nclevotlo ssereat c lprirna lc l tentpope r spacciate. cctlrreun lungt 'rtllcnanlcnto Idell ' intel letto. clle sensaziclni.el leenrozioni. ei desideri 'anche cl corpoper poter ottometere 'inferiorc l superi

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    ventodelladivinit l .-iiptlto stadiodi questa ia delloyoga nte-graleonsiste ella"con'centrazionei tutto I'essere el divino Oggettodella ricer'ca.enel|a..sottonrissioneassoluta''del| ' individuoa|trascenden.i". tt ,".onOo stadio produrr?rtrvece una crescente assivitiourificata vigilante"e quindiun aft'lusso i energia rovenienteili;il ii ,?o,,u ciod del periodo di transizione ra sforzopersonale intervento rascendente'l terzostadioE contraddi''ltinto dalla fine dello sforzopersonate dalla sua sostituzionecon un'azinne ondottadirettamente al divino' Non Edetto chcoueste re fasi si succedanoegolarmente 'una all'altra; puol"tti "ft" ti arrivi fin dai primi tentativi all'ultimo stadio'

    ma'nn"tte qu.tto non si sardstabilizzato' a realizzazione on sarl"otpf"t" e permarrir l pericolodi una regressione'--irpitunOoti al messaggio della- Bhagavad'gita' Aurobindososti'ene he ta meditazione on deve portare a u n isolamentodal contestoumano, a un distacco alla societh'a un samidhiiin" u ,. stesso,ma ci devepermettere i agire n maniera ivinanetlavita di tutti i giorni, facendoci viluppare n'azione llumi'nataei| luminantenelmondo.QuestaviaEcomunqueloscopoJ"ii.rlrr"n- umana. l fine dellanostrapresenza ullaTerra' larn"i" Ji ogni evoluzione ellanatura' La creazione ellamateria;;i "" orianismo isico' a coordinazione i percezione'

    mozio'n"-,p"ntiJto, volont) e desiderio,e lo sviluppodella coscienzaverso stadi sempre piir evoluti, corrispondonoa un disegnodivino che, nonostante iflussi, deviazioni' nvoluzionie falli'rn"n,i, n"iia per realizzarsi'Mentre perdla naturaprocede-in

    creata tale base, l potere della 'fakri potrb venirci incontro'r"ii.gg"i.i, unirsi aia nostra azionee darle un impulso pitioit.lirorutivo. Infatti. seconclo urobindo e non solosecondolui), ia realizzazioneon d unicarnentel risultatodi unosforzoeO-un po,.r. personali. ra dipenden ultirnaanalisi al l ' inter'

    modoconfusoe tortuoso.con grandisprechi i energia, o yogat"ppt"t""," un metodoa disposizione ell'umanitir er arrivaroiupiout"nt" alla meta, per iompiere in poco tempo l lento o;r,i"" camminodell'evoluzione, er arrivareal fine cosmico'"orci"nt"t.nte. Questo ine porterl I'intera

    umanitdad espan'C"i" f" propriacoscienzaino a creareun vero e propriosaltoq""ii*i'"" nell'evoluzione: al bozzolo ellavecchia pecie ma'na si svilupperi una nuovaspeciesupercosciente "di conse'nu"ntu rup"rurnunu"'Ma' nel frattempo, o yogad a disposizie;; dt l;ii;';;ntuutai. che non nogiionoaspettare secolio I204 205

    millenninecessarill'evoluzione, hevogliono rrivareal raguar-do subito.Il superuomo i Aurobindoe caratterizzatoal continuo ap-porto con if divino e da una particolarearmonizzazionera vitainteriore e vita esteriore, he lo deve guidarenel compimentodelfo yogadelle opere(kurma-yoga). a realizzazioneonsisteappunto nel riuscirea far scendere urevolmentea volontheI'energia rascendenti,n modo da utilizzarleper costruireunnuovomondo.Non si dimentichi unque hequesto uperuomo idifferenziada quello di Nietzsche. egnatoda una volonti diautoaffermazione di potenzandividuale, roprionellasuasot-tomissione l divino e nella rinunciaai frutti egoisticidellesueazioni.Non bisogna iverend roppo nteriormente !roppoesterior-mente,bisogna rovare quel giustoequilibrioche ci consenta inon solarci el nostromondosoggettivo di utilizzare 'esperien-za interiore per farci guidare n un'azione ostruttiva.Natural-mentenond un equilibrio acileda raggiungeresi corresemprelrischioo di ripiegarsi ropposu se tessi di farsicompletamenteassorbire alle attiviti esteriori.E per evitare questi rischicheAurobindo propone l suo yoga ntegrale, ssia o sviluppo on-temporaneo armonico i tutte Ie acolti umane.Si tratta di unagaranzia er lo sviluppodi quet senso 'equanimita he a Gificonsidera ssenzialeer evitareazioniegoistiche. olo a calmainteriore, I'equilibrio e questoatteggiamento i distaccodagliinteressipersonali i possono ondurrea giudizi obiettivi sugliavvenimenti a nterpretazioni iuste ellavolont) divina. .Dob-biamo agire in Dio e non nell'ego. Scegliere 'azione,non inrapporto ai bisognie ai principi personali,ma in obbedienza icomandamenti ellapii alta veriti viventeal di sopradi noi."In che modo eviteremoarbitrii e ci accorgeremo e stiamosbagliando? emplicementesservando e desideriamo er finipersonali di piacere, i vanitd,di orgoglio,di potere,di prestigiosociale,ecc.) frutti delle nostreopere. Senzadubbio,arannonecessari na grandesinceriti e un grandesenso i autocritica.La riprova sari data dallamancanza i reazionied emozionidifronteai risultatidelle nostre"azioni,sia n casodi successohein casod'insuccesso,ia n casodi criticache n casodi elogi.Einsomma 'insegnamento ato da Krs4a nella Gttd (v.): dob-biamo trasfornrarcin strumentidet divino e compiere e azioninon per raggiungere ualchemetapersonalema per attuareunavolonti superiore.

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    Il sacrificiodi s6, il dono di sd, assumel significato i unarinuncia ll 'azione goist ica, l risultato ell 'opera,n favorediunasottomissione,i un'unione l divino.Nonsi rattadunque icercare naveritit. na ormula.ma un'esperienzapiritualeivae rivelatrice":l cheavviene uandol piccolo o' costruito allamente. iesce ondersi on l grandeo trascendente'heappareora sottoun aspetto ora sotto un altro. e spesso otto ormadiopposti apparentementenconciliabili:Anima-Natura, Purusa'Prakrti, Sanudra-Nirvana, iv'uru-Sukti,Brahntan-Maya,ecc,Per il ricercit tore ello yoga ntegrale. uestegrandi dualit i 'queste orzecttntrastanti.ovranntt ssereisolte n unavisionesuperntentalehe pttrti t unasintesi i conoscenza.evozioneaziorte. vverodi slggezza. nlore potere.Potri cosi nstallarsiquella superctlscienzahe riusciri\a farci evadere al mondo deldualisrno riveleriral le brzeantagonistecontraddittorieellanostranatura nteriore a loro verit irspiri tuale"' iuscendo darnronizzarneedivergenze.Secondo urobindo.non d possibileissareegtlle i comporta-rnento. rincipintoralio comandamentiel i-eiosi.oichi l dina-rnisnro ella rirklr. el poterecreatore,non pud essere spressoda forrnule enrplicist iche.isogna dattarsi ontinuamentell asituazione.innovarsidognimonlento. oncadere elle bitudi-ni. non idarsi el le onvenzioni.Unaperfetta zione upermen-tale nclnsi cttntbrnteri ' id alcunprincipio sclusivo. nessunaregola inritata." l problenta chesoltanto ochi ndividui os 'sono aggiungcreuesto tadio 'evoluzione che 'unranit ir elsuoconrplessoovrir t tendere ncora. rirna i poter ealizzarequell 'Et ir el l 'Oro il Satra-hrga elleScritture in cui a super-coscienzai sarir tabil izzatan tutt i . Ne l rattempo,l nretodo irneclitazioneroposto a Aurobindo quello ndicato a Krsnaad Arjuna: "Abbandonautti dhunna. utti i principi, utte eleg-ei tutte e re-uolei condotta. prendi i fugio n me". Unavolta rrsediat isiella oscienzaupermentale,i si rovaalla bntestessa 'trqni rincipio si ha inalnrentenaguida uperiorehefornisce i volta rrvolta l giusto uegerimentou comeagire. ldi lir d'ognidesiderio ersonale d'ogniastratto rincipiomorale.E durrque ecessariohe l sudhuka inuncia quelleoperechehanno na inalit ir oggett ivasi iberipersino ella ensazioneiun io cheagisca.n quanto a suapersonalith' ssendol prodottodella natura.d fortemente ondizionata non d in gradodidecirJereiberanrente. o yogichevoglia ealizzarsi eve ender'si contoche d guidato tormalmentea unasortadi "automati-206

    smo plastico,cosciente subcosciente,alvoltasopracosciente"ched n realtd 'espressioneella uanatura isica, itale,mentalee spirituale. lo stesso utomatismoi cu i parla ncheGurdjieff(v.).Per iberarsene,isognaheeglipervensad una mmobi litirinteriore, d unaseparazionealproprio o condizionato,che iosserviome n Testimone istaccato. uesto estimone ..1'ani-rx a stessandividuale he osservae operedellanatura".d ilpurutoche segue i solito e att iv itA ell 'ego enzantervenire.Ma ,praticandoa rneditazione.uddarsi heesso merga hiara-nrentee finiscaper "rendereeffettivi il suo consenso il suorif iuto",assuntendol ruolodi guida.Questo un processohepud richiedere'nroltoempo.con lussie ritlussi ontinui.ma Cancheuna tecnica on cui il sadhuka mparaa esercitare ncontrollospirituale u se stesso. essandoinalmente i agirecomeun automa ncosciente.l puru.saon 0 cheun frammentodi quel pi i grancle ssere he anima l m

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    zare un Sdstaticochenon d ancora 'obiettivo propostoda Auro'bindo, perchdessonon d in grado di guidarci nell'azione: oabbiamo onosciuto,ma non o siamoancora ivenuti,non siamo'pervenutialla "realizzazionc oprasensorialesupermentale elTrascendente". i rattadi una asedi preparazionen cuidobbia'mo predisporre li strumenti doneiallavera ealizzazione. er l'momento i sonoancora nfiltrazioni i desideri, ensazioniuali'stiche, assioni conoscenzaiscriminante. er ortunaesiste nanostra acoltir ntuitiva, abuddhi, ched in gradodi guidarci ersoil supermentale; a!necessariollenarsiungamente dawertir'la, i riconoscerla, far tacere utte le interferenzementali e aottenerequella "passivitir ntellettuale"che corrisponde unostatodi siienzio,di assenza i pensiero.Tale esercizio iene disolitoeffettuatoattraversoa concentrazione,ssiaattraversoameditazione oncentrata uun unicooggetto.Ma il problema'perAurobindo,d quellodi non imitarcia unaconoscenzantellettua'le e psicologi.i dell'oggetto; obbiamo issare 'attenzione sul'I'essenza ell'idea n modo da raggiungere'essenza ella cosasituatadietro I'idea", in modoquindi da realizzarequelsamddU"con seme"di cui parla Patalijali v.).I-o scopodello yoga ntegrale,perd, non d soloquello di farciarrivarea unsamadhi he, una volta ornati allanostracoscienza

    parzialidel divino, affermazioni negazioni erentorie, deolo'gie, pregiudizi, dogmi, ecc'). Tale lavoro deve sgombrare liurnpo di ogni condizionamento sico-sensoriale concettualeper realizzare uello stato di pura coscienza he viene cofiruDe'mentechiamato tmano 56. Ma, a questopunto, si potr?r ealiz'

    normale,non potri piir esserci tile, ma di ottenereuno statodisupercoscienzahe continuia guidarcinellavita di tutti i giorni."ionor."ntu significa nione",dungue soloquellacheuniscela vera conoscenza". nvece a nostramenteordinaria, per cono'scere,deveseparare, solare,dividere, analizzare. n una primrfasepossiamo ervirci di questo ipico procedimentomentalepct'sviluppare a consapevolzzache l nostrovero S!non s'identificlne cbn il corpo, che d pur semprequalcosadi esterioree diseparabile, !con vari sentimenti sensazioni,he si accavalbno ncessantementesi contrappongono,6con a mente ntellet'tuale, che d un insiemedi categorie onoscitive rodotte dalhprakrti, ne con I'ego, ciod con la nostraparticolarepersonalit!tne e t risultato i stratificazioni ovuteall'educazione,lla culttrra, alla societ?r, ll'ereditl genetica,all'ambiente amiliare, dkarma,ecc.Noi non dobbiamodentificarci on nessuna i questc208

    funzioni per l sempliceatto cheesisteun io, un centrodi coscien-za e di conoscenza, n Testimone,che 0 sempre n gradodiosservarla on distacco dire: ,,Quellanon sono o".Questo o, che d semprea-priori rispettoad ogni conoscenzamentale,E il purwa, I'itman, il 56, ossia l riflessodello Spiritouniversale, el Poterecosmico reatore.E l a suaconoscenzadidentificazione lo scopo nizialedello yoga. l primo contattocon questo Sd provoca un'improwisa sensazione i ..coscienzacosmica",di visionee di unionesupermentale..comeun balzonell'universale" un universalen cui non esiste ii n!un egonduno spazion!un tempo,ma soltantoessere, oscienza beatitu;dine (sat-cit-dnanda).ale approccio reliminarenon d mai du-revole, in quanto riprendonosubito forza Ie vecchieabitudinimentalie il senso ell'ego.E dunquenecessariopprofondire asddhand.Per realizzare n'autentica nionecon il S!. dobbia-mo abbandonareo strumentomentale, heci ha sorretto in quicon l suopotereseparatore, saltare ellasupermente on l suopotere unificatore.ll saltoavviene ll'improwiso, ma pud essere receduto a unlungoallenamento ellamentea sentire, ntuire, .vedere"questasupremaEsistenza. ll'inizio pud sembrare n'ideaastratta,ma,attraverso aconcentrazione,i pud arrivarea percepirla emprepir)chiaramente,ino a dentificarsi onessa. a mentepud avora-re a lungo per cercare i "comprendere" id che d I'Essere, erstudiarlonellesue manifestazioni". er analizzarlo ei suoi .mo-vimenti", ma si tratta pur sempre i una conoscenzantellettuale.perch!, n ultimaanalisi, a ragione on pudcomprenderlo, ssen-do da esso ompresa. I di le d'ogninostraattivita isica,vitaleomentale, i rovaquestoEssere hened l Testimone onsapevole;essopud esserentuito da unaparticolare acoltddellamente, abuddhi,ma non pud essere eramente apito.Da ultimooccorre.raltaren esso, bbandonando'interocomplesso entale.Salendoattraverso tadidi coscienzaempre it elevati, rriviamoalla inea vivere in Quello, ad essereQuello. ij la realizzazione elsat-cit-dnanda,a veraesistenza,a veracoscienza,a vera gioia."Entrarecon acoscienzaelDivino vivendolon noi, d o scopo iquel centro ndividuale he chiamiamo oi stessi."C'd un abissora la nostra onoscenzardinariae questa uper-coscienza, 'd un saltoda compiere; i trattadi un altro ordinedicoscienza, er entrarenel qualedobbiamo ar taceree abbando-nare la mente. Questad la tradizionale ecnicadel samddhi, chesi realizzaattraversouna concentrazione irata e prolungata.

    2@

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    Una secondavia d quella di attrarre a sd l trascendente, "trasfor-mando la nrente stessaa immagine del divino, divinizzandola espiritualizzandola"; a coscienza,iberatada ogni contenutoestra-necl , put) diverrtare come un o specchiodel l 'Essere.Tuttavia loyoga integrale vu

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    tipo passivo, he non ci conferirdnessunpotere reale dire la vita e il mondo. L'immobilitd, la quiete, il distaccoeconcentrazione anno bene per accederealle regioni deldhi, fuon perd dal mondo. Si tratta di una conquista dipreliminare che non d sufficienteper una liberazionedefiniLa critica rivolta da Aurobindo agli yoga tradizionali d inquella rivolta dall'Occidente all'Oriente. Di quidella sua opera, che rappresentauna sintesi delle due culL'uomo deve risvegliare a propria natura supermentalepefeliminareogni distinzione ra conoscenza potere. Passarecoscienza lla supercoscienzaignificapotenziaresensi,ni, sentimenti, agionee volonti. La gnosisupermentalein una fusione ra conoscenza,olontd e potere. ElatealizzazioJne finale si ha quando questo potere occupa I'interoumano. anche ai livelli vitale e materiale.Il cono dell'evoluzioneporter) in ogni caso 'umaniti asviluppo. Ma fin d'ora E possibile accelerare processinatura e pervenire a una trasformazionedella coscienza.do Aurobindo, non tutto dipende dagli sforzi dell'uomo,quanto la fase finale dello yoga, ciod I'acquisizionedeltrascendente,C condizionatada una sorta di graziachedall'alto. [,a Terra d comunqueun campo sperimentale ell'luzione. Partendodalla materiapiir semplice, a vita si dorganizzando n forme di coscienza emprepit evolute. AnchoI'uomo attualee soltantouno stadiodi transizione;empoche il Potere creeri un nuovo essere upermentale, nmo. Ma intanto lo yogi pud realizzare l 56, compiendoimportante passoavanti.

    MlreNata nel 1878 a Parigi, da madre egizianae da padre tuMirra Alfassa puO esseredefinita una straordinaria ricercatyoga, degnacollaboratricedal 1920di Aurobindo. Si sposdvolte ed ebbe anche un figlio, ma fu una di quelle personenon si accontentanodi una vita "normale" e che vogliscoprireche cosa ci sia al di li della superficie della creazione,oltre il mistero che ci awolge. Avrebbe potuto essere n'arluna scienziata, n'esploratrice, na maga... u inveceunca yogini, il che risulta tanto pii eccezionalequanto piiconsideriche era una donna nata nell'Ottocentoe che

    avuto una formazioneculturaleoccidentale.Nella sua setediricerca,nellasuaaspirazione "diventaredavverocid che si 8".esamind apprima id chepotevaoffrire l mondo occidentalequindi entd e vie dell'occultismo, pintavi nche allaconoscen-za di Max Th6on e di sua moglie, una coppia di straordinarisensitivi.Dotataevidentemente i capacitiextrasensoriali, irrasi diedead esplorare livelli nascosti ella coscienza, ttenendoesperienzehe oggi definiremmoparanormali che si andavanoad aggiungere quelleche aveva atto fin da bambina.Ma tuttoquestonon doveva oddisfarla , perlomeno, oveva oloservirleda approccio una conoscenzaii approfondita, he si presentdcon fa etturadelleoperedi Vivekananda dellaBhagavad-gita.La siopertadellaspiritualitd rientale acondusse er a piimavolta da Aurobindo, a Pondich!ry, el 1914.Seguirono oi unsoggiorno i quattroanni n Giappone a separazioneal secon-do marito, l filosofoPaul Richard.Nel 1920 ornd in India e sistabili definitivamente ell'airamdi Aurobindb.che diresse al1926fno allamorte,avvenuta et 1973. u soprannominata dreprobabilmenteper quello stessomotivo per cui Ramakrishna(v.) chiamava madre divina" la takti. I'energiacreatricedelmondo, e consigliava i suoi discepolidi consideraree donnecome espressionierrenedi questopotere.Come ogni vero yogi, Mdre tentd di sperimentare el propriocorpo, nellepropriecellule, e possibititidi trasformazione direalizzazionepiritualeche sono nsitenell'uomoe che a tungoandare.secondoa concezione i Aurobindo. I'evoluzione en-derhaccessibili tutti. Essa u dunqueuna sperimentatrice.nacavia,un laboratorio iventedelleenormipotenzialitit ellaspe-cie umana. ndubbiamentea sua ricercaebbe una dimensionereligiosa,ma qualedifferenza ispetto quelladei comuniuominidi chiesa hesi accontentanoi adorare nadivinitd. .Valemoltodi pitr diventareche adorare!"' La maggiclranzaegli uomini,perd. si appaga ellemezze eritiro dellecomplete onvenzioniche aculturaoffre oro.senza vere l coraggio i sperimentarenprima persona a realti che vi sta dietro: vi si oppongono astrutturaormai stabilizzatasiella mente. l grandeaccumulodelle conoscenze,e convenienze ocialie la pauradell'ignotoedel cambianrento.Anchepe rMdre.dunque, 'ostacolorincipale Ia mente, on

    t Citazioniratteda Sarprem, dre, Jbaldini, oma19783 voll.).2r312

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    soloperch! una orzachesi opponealle esplorazioni el nuovo,ma ancheperchdnon offre un linguaggio datto a descriverle.ComedicevaRimakrishnae con ui ta nti altri mistici, e paroledel condizionato on possono sprimere id che o condiziona.L'impresa dunquedifficilissima, rtaverae propriaavventuranun mondoal di fuori del nostro pazio tempo, n unadintensionequasi nimmaginabile.Ma poich!questa erra sconosciuta co-munque a meta della specie mana.eccoche qualchepersona,dotata di qualitireccezionali, ud andareavanti ad esplorare.sperimentare a tentaredi rife rire. Soloqualche anto.qualchemistico.qualchesciamano. ualcheyogi, d riuscitoa trovare lpassaggio erso e altre dimensionidel cosmo.ma quasi tuttieranoconvintidi vivereesperienzehe l restodell'umaniti nonavrebbemai potuton!compiere 16omprendere.l grande reri-to di Aurobindo e stato quello di aver capito e rivelato chef'evoluzione orterA intera umanith uquelmisterioso ianoche,pe r il momento. ol opochipionieripossono perinrentare.La barriera heci separa a ale uturod l 'att iv it i nstancabiledellamenteche orma e defornrtra nostra nrmagine ella ealtit.Questo il puntodi partenza i tutti gli yoga.Dobbianroicono-scere henon siamo n gradodi controllarea nostra oscicnza. iarrestarla volonti, di renderlammobile trasparente.n modoche non ci nasconda it. come ha fatto finora, le dinrensioniocculte el mondo. ndubbiamente.l cervellodellascirnrnia vo-lutaha compiutomolti e unghi forzi mil ionidi annid'evoluzio-ne) per arrivarea possedere na discreta oscienza i s!e delmondo,ma 'interomeccanismoi d lormatoda solo. n quantoprodotto elle orzenaturali.mentre ggi 'uonro eve iuscirepadroneggiarlo:uesto il prossirnoasso ell 'evoluzione.erprimacosa obbiamo iuscire d esaurinarea macchina entaleconre e non osse l nostrostesso nezzo 'indagine. nettendonein evidenzae strutture le legoledi funzionamento.e non ofaremo, a mente ontinuerdd agire utonomamente ,.secondoeproprienorme costitutive. condizionerii gni nostra icerca.Searrivare pensare stata naEran onc;uista.rrivare d arresta-re i l pensiero ar i una conquista t itugiore.Chi tentadi nreditare. i imita n genere fernrarel pensierocon la mente. con un enorme sforzo. per pochi istanti e conrisultat i carsi, erchd uesto entativo roviene all 'ego tesso,che non ha nessunantenzione i farsiel int inare. a chiave elsuccesso on pur)dunque rovarsinel mentale. na n ciir che oprecedeo lo trascende:n quel bisognoche proviamcl n certi2t4

    rnomenti i far silenzio ella nostramente,di farla tacere.Eun'aspirazioneheavvertiamo ll ' interno ell 'essere.n'esisenzatlel tutto naturale; d d su di essa he dobbiamo ar lev-a ersospenderel pensiero.Mirra scopri uesto isogno ell 'anima ched po i bisogno icssere estessin rnodo ntegrale. i essereiberida lcondiziona-Inento gi i ne iprinriannidi vita.durantel periodo arigino: orrvvertiva omeun senso i pressione. omequalcosa hedovessescoppiare.om eun dolore isico he aaccompagnavaappertut-to . E poi. al l ' improvviso.enza n'apparenteagione, cco he"l a cosa" iapriva ei si rctvavanvestita a unaconoscenza.laruna ioia stantanea,alla ensazionei un ..rovesciamentocom-pleto"clell'esistenza.i essere iventata n'altra crsona. i vive_rc . inalnrenteuell 'esperienzaer cui erastata reata: on un'e-sperienzaccezionale. a 'esistenzaom edovrebbe ssere,onil suosenso i armonia osmica di t leatitudine. on piirsepara-zione. na unit ir:non pii l coscienzairnitata. ta corrsapevolezzadel grandecorpo errestre.Questeprirneesperienze li estasi,tuttavia. on a l lusero i essere rrivata qualche onclusione.Infatti a beatitudineoncanrbia ullane lmondo:e invece 'es-sere npunto 'arrivo, lev'esserenpunto i partenza..l l nostroyoga"dir?rAurobindo comincia ove iniscono li altri ."Ne l corso ellasua ungaevoluzione.'umanit ir eveavergiirsperi l l tentatoar istatidi passaggio.arie as i i transizioneauncorpoall 'altro.da unacoscienzall 'altra. a scienza i parladiprime ormeelementarii vita.costituite la rochemolecole.hepo i si sono lif ferenziatehanno e,uuit trercorsi iversi. uestosignifica he utt i gl i esseri iventisono iconducibil i un.unicaoriginee che a coscienza ell 'uomod passata ttraversoar istadi:da quellodel rnicrorsanismoquellodi un organisrnoii torganizzato.orseacquaticoi a quellodell 'esserecquaticoquello lel l 'essereerrestrc;aquello ell 'essereerrestre quellodi una scinrmia: a quellodellascimrnia quellodi un pre-ominide;da quellode l pre-onrinide quellocl i un uomo pi icvoluto.e cosivia. un passo ictro 'altro. n questo rocessoidevono sseretat i arimtlmenti ri t ic i lpe resempio. on utte escirnmie anno vuto "'idea"di trasforrnarsin

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    bisognie della consapevolezza,ui sono seguitialtri bisogni,consapevolezzealtre trasformazionimateriali.Questad lastra storia.E oggi?L'evoluzione on s'dcerto ermata:un certonumerodiuominiawerte nuovi bisogni nuove onsapevolezze.essuno acon precisione i che cosasi tratti, cosi come a scimmianonsapeva hecosa arebbe tatoun uomo. Alcuni ndividuino questa pinta,questo mpulso l cambiamento,l superadello stadioattuale.Forsenon utti saranno apaci i compiere l :prossimo asso, osicomenon utte e scimmie e urono capaci.Eppure. un bel giorno, qualcosa ambierir, n modo naturale.'Prima a pupaesce al bozzolo, oi dallapupaesce a farfalla;e,tad ogni nuovo stadio, una nuova coscienza.O, meglio, d lacoscienza he a ogni nuovostadio si crea un nuovo nvolucro:tquesta rasformazione wiene a ogni ivello d'organizzazione el.,rla materia,dal piir grossolano l pii sottile. "L'universo d unalgradazione, ercosidire nfinita.di mondie di statidi coscienza."Non si pud compiere,perd, il passopit lungo della gamba:ognunodivienecid che d gih n partee cid che si sforza 'essere.lQuesto,secondoMdre, d un punto importante.La dimensioneverso a qualesiamoprotesi, l pianodi coscienza anche 'aldilt'che ci aspettadopo la morte, sono giir presentie preparati nquestadimensione,n questa ita. E come se noi, con e nostreazioni, nostripensieri, e nostreemozioni. a nostra mmagina-'zione, nostri deali, le nostresperanze. reassinro a qualcheparte un corpo d'esperienze.Quindi la morte potrir essere ntrapasso ersouna condizione ii luminosa. ppure.senon avre-rmo costruitonulla o solocosenegative, e ci saremo irnitati aconsumare analmente'esistenza,itorneremo elcrogiolo ene-rale. nel nulla ndistintoo. chissirmai, n qualcheormad'esisten-'za ancorapiir oscura. l destinod proprionelle nostremani; la'meditazione ud spalancarciortedorate.Del resto. hesenso a,la vita, quale unzione ssolve? gnuno i noi d "unostrumentolper controllare n certo nsieme i vibrazioni he appresentanol'suocampodi lavoroparticolare".E in tale avoro, l corpo,questo"corpo.non sarebben realtA ndispensabilella coscienza;o 0'soltantonellapresente aseevolutiva.La coscienza infatti in'gradodi entrare n contattodiretto con l mondo, ndipendente'mente aisensi. l nostro rganismoisico dunque oltanto no lstrumento ransitorio.una "stazione i cambio"come o definiva,Aurobindo.Mirra si diedea un'esplorazione.rimaconfusa poi sistemati-216

    ca, dei vari ivelli di coscienza,onvinta he l nostroawenire nonsi rovi n qualche ldili, ma chesiagihpotenzialmenteontenutonella nostracoscienza; lo yogi d gid in gradodi conoscerloforse di attuarlo, perch6,come dicevaAurobindo, lo yoga dun'evoluzione oncentrata. erd evolversi on significa oltantoavere delle visioni o vivere in uno stato di beatitudine: uttoquestonon cambierebbe ulla nel mondo; a semplice voluzio-ne spiritualenon d sufficiente. a trasformazione eve coinvol-gere a materia, l corpo, ecellule ched'altronde on sonoaltroche materializzazioniellacoscienza niversale,a Sakti. Il veromutamento i coscienza quelloche muterh e condizioni isichedel mondo e ne fari una creazione nteramente uova." Fra ilpiano n cui vive anostra oscienza l pianodel divino siestendeun gran numero di quelli che Aurobindo definiva "i grandi eluminosi reami dello Spirito", i livelli di sviluppo della Sakti,ovvero gradi dell'emanazione ivina, le sefirothdella Cabalaebraica v.).Il bisogno i essere, i essere ncora i pii, di realizzarsil piipossibile, la molladell 'evoluzione.I malee soltanto naman-canza, n'insufficienzai essere; nchee cristallizzazioni.e alseidentificazioniell 'ego. i riduconon ultima nalisi unadiminu-zione della capaciti d'essere.Questa dea d gid presentenellafilosofiaoccidentale, er esernpion Plotinoe in sant'Agostino.Ma la via d'uscita, l futuro passaggio volutivo,non consistecom'd nvecenei misticipiir tradizionali in una maggiore piri-tualizzazione.n un maggior istacco allacarne; l corttrario, erMdresi trovaproprio n quellamateria, n quelcorpo e in quellamentecellulare n cui I'intelligenza on d qualcosa i astratto,un'ideao un pensiero,ma si trasformammediatamenten qual-cosadi concre to; n cui la comprensione contemporaneamentela realizzazione. iamo agli antipodi dello spiritualismo, omeanchedel nraterialismoi iamo n uno stato ntermedio n cuispiritoe materia i fondono nsieme,n cui o spiritoperde e suecaratteristiche 'impotenza la materiadiventaancorapiD den-sa, piir realedi quantosia adesso.Nel corsodell'evoluzione,amateria id apertaallacoscienza, ora a coscienzaeve ientrarenellamateria: oloa quel punto l ciclosi sard oncluso.l cambia-mento yogicodella coscienza a dunque nteso,secondoMire,nella sua possibiliti di riplasmarea materia, 'origine di tutto.Questa la trasformazioneovramentale,arealizzazione ivina.Tutto l contrariodi unaseparazionencoramaggiore ellamentedal corpo.E proprio l corpo l pontedi passaggioersoun'altra

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    dr a evolutiva: l maggiorostacolo anche 'unicostrumento.Nessuno egli altri sistemi i yogaaveva ra iosato anto: arealizzuzioneeniva opri l t tuttooncepitaom eun attospiritua-le. cornea ricerca l ri trovarnentoel 56,cheavrebbe ondottoalla iberazione ulleschiavitir lella rateria arnrica.n fondo,granpartede i nrist ici rientali pe rnonparlare i quell iocciden-tal i) considera'esistenza.l nrondo. a materia l ' incarnazioneconre 'origined'ogni asservimento,'ogni condizionamentoquindi def male; nella nrigliclre elle potesi. essi opportano apresenteondizione.n attesa i togliersi ' incornodrtdi vt l lare- via. inalnrenteiberati al le atene arnriche.ioddalle imitazio-ni dellanrateria. erso n nirvina definit ivanrentepirituale. astessa oncezione edilnticadi un purusa che s'incarna ncllaprakrti rispondeall'ideadi un'involuzione.Ma eccoclre a cop-pia Aurobindo-Mdre i parladi una realizzazionehe deve avve-nire nellu materia. Essi sostengono he non bastache lo yogiraggiungaa pacee la beatitudine, hesi svincoli al mondoesalga elle alte sferedellospirito:non bastaneppure he egli,seguendof voto del bodhisattva. i sacrifichie resti o tortri suquesta erra pe r ndicarea via dellasalvezza gli altri uomin i.L'illuminato deve are qualcosa i piir: deve iportaresu questomondo, n questamateria, l poteredivinodi intervento ditrasformazione. a salvezza i realizzaqui e con questocorpo.S'inquadranon tal senso tentat ivi i Aurclbindo i rimanerelungo senzamangiare, i vedereciod se e cellulepcltevano li-mentarsi irettamente on l 'energia ella fnkli:o esperimentianaloghi i privazione el sonnoe di resistenzall 'eftetto elledroghe: sperimentiel resto he ientrano ella radizione og a(cfr. per esempio Paramahanasa og ananda o le skldhi diPatanjali). a novitA ta ora nel fatto che questi entat ivinonvengono ffettuatisolarneute erdintostrarel poteredellamenteo dello spirito sulla materia,ma per trasfornrare ealmente amateria.per darleun altro assetto , per megliodire, per portarea compimentoa suaevoluzione.el corso ei mil lenni.nfatti, anrateria i d costruita eglistrumenti ensorial i unamenteco -sciente.ma, dovendo ipendere a veicoliestranei ll aproprianatura, onsi d ancoraesa el uttoconsapevole.uindi,secon-do a concezione i Aurobindo-Mdre.o statodi oscuramento hedefiniscea condizione mana on d determinato a unasovrap-posizionedella prakrti allo spirito. rna semplicernente a unincompleto sviluppo della prukrti stessa.Esiste dunque unaspecie i coscienzanvoluta, ascosta ellecellule. egliatonri,218

    neglielettroni in chissir ualialtrepart icelle,hedeveancoracvolversi diventare ii rconsapevole.uesta l ' interpretazionerlatada Mire al sovramentalei Aurobindo.La coscienzaon d ancora mersa allamaterian tutta a suapienezza, , quandoquestt 'ruccederi, clndvremouna renteseparata al corpoe un corpoabbandonatootneun involucroinuti le.ma un corpo otalmenteealizzato.l mentale.n-etfett i ,cr.rsionre ienedefinito n tutto o yoga.non d semplicementeuna funzione stratta. ist intadallanrateria.ma d uno stadioevolut ivo ellamateria. omprendentenchee unzioni ercctti-ve , emotive karmiche:ant 'everoche a parola if ia.che noitraduciamo i solitocome mente-coscienza .ndica.oltre a tal ifunzioni. nche n concetto i sostanza.a ntente nsrxrnta nostadio voluto ma no nancora el utto)dellasostanzaniversu-le . A questo untosi puddareun'interpretazioneiversa ell 'ar-resto delle citta-vrtti;non si tratta ciod di far tacere 'attivitirnrentale olo per far ernergerea sostanza pirituale, l purusu,ma pe r fa r enrergerea vocedella materia. ell 'Origine. el la.rzftli.Quest 'ult ima. ome sappianto, I 'energia reatrice elrnondo; a scienza roderna f 'fermahemateria denergia onola stessa osa.No i gi Aconoscianroueste erit i (edd pe rquesto he e sco-priamo),non perch6 sse iano n qualchemodo note ad un ospirito ovrannaturale.aperch6 on o ii r nscritte ellamateriadi cui siano ormati chesi esprinreerora attraversoa mente.Il corpo onoscea veriti. non o spirito che probabilmenteol ounanostradea stratta). uesto pclssibileerchd egli lementiultimi (o primi?)della materia le stesse art icelle he fisiciricercano) "contenuta"a orza, 'energia.hed comune ogniessere ivente, hehadato ormaall 'universoche iene efinitacome rat-cil-r7andu essere-coscienza-beatitudine).ale materianon d naturahnenteid chepossiamoensare imnraginare,ond I ' ideache ce ne facciamo d'altronde emmenoe part icelledella isica ossono ssere oncretanlentemnraginate);ssa onpud essere ensata, erch! cid che si trova a-priori rispettoalpensiero, la fonted'ognipensiero. a sostanzaur adell 'uni-verso. a conoscenzaormale, iscorsiva,on puddircichecosaessa iai eppure 'uomo n qualchemodo a intuisce ne vieneattratto: a sua icerca i un contatto ii rdirettoe pii profondocon e cose taproprio ndicare uesta sigenza,iod 'aspirazio-ne dellamateria entrare n rapporto onse stessa, essere estessa,enzaa nrediazioneegliorgani ercettivi. el le deee di

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    qualunque ltrostrumentomentale. ale realtdnon potrl essercidatadai mezzi he a menteha costruito: omputer, adio. elevi-sione, adiotelescopi, cc.; loro dati saranno ue volte falsati,prima dal mezzo isico e poi da quello isiologico.Non sarannopercid e macchinenemmeno uellaspecialemacchina he d lamente)a darci a veritir del mondo.Per ogni nuovo obiettivo ocircuito elettronicoche si aggiungerannoi nostri strumenti,siaggiungeriancheun nuovo diaframma ra noi e la realtit.Per conoscere e stesso, 'uomo ha imboccato a stradapiirlunga e paradossale,gnorando l potere che ha dentro di s6,ignorando heognisuapiccola ellulasae pud moltepiir cose elpii complicato rdignoelettronico.Non d unapiccola, rascurabi-le cellula hepud arcivivereo morire?Lh dentrodunque i rovala vita, la forza dell'universo.Comesostiene nche o zen, ritor-nare all'Origine, ealizzarsi, coprire l propriovolto originario,non significa otenziare propri strumenticonoscitivi interni oesterni),mapenetrareino alla adi ce i sestessi; quella adicepiantatanel mezzo ellamateria. a meditazione ondevepercidessere una mentalizzazione, na spiritualizzazionedelle nostreesperienze,ma un lasciare ffluire e esperienze al basso,dalprofondo,un lasciarparlare a nostravera natura, a sostanza icui siamocomposti che si trova,secondoMdre, al di sottodelcosciente, el vitale, del fisico,del subconscio dell'inconscio:proprio laggit, dove la materiasi fa pit densae il tempo siarresta, hesi trova l divino, l sovramentale. isogna nsommache a nostraesperienzai faccia ircol are ritrovi nel punto pi[bassol puntopiir alto dell'evoluzione. il serpente hesi mordela coda.Mentrenel punto pii altoci troviamo n un nulla, n unvuoto assoluto, el puntopit basso roviamouna nuovamateria'che per ora non possiamo mmaginare.Laggiil entreremo inal-mente n contattocon a nostraautentica ostanza non piit conquellasostanzantermedia hed la materiaconosciuta ttraversola mente.Laggii la natura potrir finalmente ar sentire a propriavocee l corpopotri essere d esprimere n'altra consapevolezza.Aurobindo ammetteva he 'arrivo di Mdre avevaconferito allasua realizzazioneuna forma piit pratica. In effetti, mentre egliavevada tempo realizzato l sovramentale superiore" e avevateorizzato a necessitidi farlo scendere ella materia, n modo datrasformare il sistema nervoso e il corpo stesso,solo con ilcontributodi Mdrequestisuoi entativipreserounapiegaconcretae incominciaronoad avere i primi successi. due lavoravanoinsieme, facevano, omedue scienziati due pionieri, gli stessiesperimenti.Si trattava, n un primo momento, di liberare a2m

    coscienzadal suo condizionamentomentale e, in un secondomomento,di dirigerlasul fisico,sullecelluledel corpo, n mododa sottoporle un'evoluzione oncentrata. uestoera l compitopii difficile e pericoloso: nfatti il passato volutivosi d ormaitalmente adicatoe stratificatonel fisico. nell'inconscio nelleabitudiniche opponea ogni tentativodi trasformarlouna resisten-za ortissimae violenta.Cosi,ogni voltacheAurobindo tentavadifar discendere l sovramentale,otteneva il sollevamentodella"melma subconscia".Ma egli sapeva he cid d inevitabi le,d l aparte negativa ell'operazione, erchdper costruirequalcosa inuovo necessario uttareall'aria l vecchio.perchdper toccare lfondo della materia d necessario imuovere tutto cid che si ddepositatosopra.Per far discenderea sovracoscienzaella materia, nel fisico,possonoesseremolto utili gli esercizidell'hathayoga,che per-mettono di controbattere quella meccanicititdei movimenti edelle posizionicui siamoabituati da millenni. In fondo uno degliscopi di tale yoga di introdurre la consapevolezzainutte quellefunzioni vitali (respirazione, ircolazione, cambienergetici, ilas-samento, cc.)chesonodiventate utonome. i ratta nsornma iconquistarealla coscienza uove unzioni dell'organismopsicofi-sico, di acquisireun pii ampiopoteresullamateria. Nell'interpre-tazionedata da Mire, questo avoro sul corpo non si traduce nuna spiritualiT2etisllsdellamateria,ma al contrario n unamate-rializzazione della coscienza.In altre parole, la coscienza chepenetra nella materia si fonde con questa, dando vita a unacoscienza-materiancorapitr densa, piir compattadi quella checonosciamo.Dovrebbeessere uesta a prossimameta evolutivache Mire e Aurobindo hanno anticipato.Caratteristicadell'esperienza i MCreC 'aver trovato il sovra-mentale, l "potere capace i tutto", nel fondo dell'inconscioe diaver capito che essoe s!paratoda noi solo dalle radici dellamente. I nostri contenuti e le nostre strutture conoscitive, lpatrimonio culturaledi cui andiamo anto orgogliosi,costituisco-no in realti una barriera ra il livello pit profondodell'inconscio,che contiene utti i poteri dellaSakti,e quel po'di consapevolez-za che siamo riusciti a conquistare.Anzi, nel corsodell'evoluzio-ne, sono steteproprio la nascitae la strutturazionedella menteacreare una spaccaturanell'uniti originaria della materia, unadivisione fra cid che era diventato coscientee cid che non losarebbepi! stato. All'origine, I'inconscio*avevauna plasticitisenza forma", ed C stata la mente. con la sua necessiti di

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