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Materia e antimateria 1 M. N. – Gennaio ‘05 Marco Napolitano Dipartimento di Scienze Fisiche Università “Federico II” - Napoli e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Napoli

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Page 1: Materia e antimateria 1M. N. – Gennaio 05 Marco Napolitano Dipartimento di Scienze Fisiche Università Federico II - Napoli e Istituto Nazionale di Fisica

Materia e antimateria 1 M. N. – Gennaio ‘05

Marco NapolitanoDipartimento di Scienze Fisiche Università “Federico II” - Napoli

eIstituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Napoli

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Materia e antimateria 2 M. N. – Gennaio ‘05

Due rivoluzioni del pensiero scientifico nella prima parte del ‘900

Teoria della relatività 1905 – Albert Einstein: Elettrodinamica dei Corpi in

Movimento Atto di nascita della relatività speciale e del concetto di

equivalenza massa-energia (E=mc2)

Meccanica quantistica 1923 – Louis de Broglie: ipotesi ondulatoria

dell’elettrone La via è aperta; poi Schroedinger, Heisenberg….

Evoluzione naturale: “matrimonio” tra relatività e meccanica quantistica

1928 – P. A. M. Dirac: teoria relativistica dell’elettrone

previsione dell’antielettrone (positrone)

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Materia e antimateria 3 M. N. – Gennaio ‘05

Meccanica classica meccanica quantistica non relativistica

p

+

+-

-

2

2

1mvE

m

pE

2

2

Particella libera

ovvero

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Materia e antimateria 4 M. N. – Gennaio ‘05

Meccanica relativistica meccanica quantistica relativistica

2222 )()( pcmcE 2)(2)2( pcmcE Particella libera

Cosa fare con E<0 ?

aspetti sconcertanti!

-mc2

+-

+-

+mc2

p

E

E<0

E>0

-+

- +0

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Materia e antimateria 5 M. N. – Gennaio ‘05

Come interpretare gli stati ad energia negativa?

Classicamente non c’è problema Basta ipotizzare che in un certo istante tutte le

particelle dell’Universo si siano trovate in stati di energia positiva!

Possiamo, allora, semplicemente ignorare gli stati con energia negativa

In meccanica quantistica la situazione è più complicata

l’emissione di un quanto di sufficiente energia (E>2mc2) può portare una particella da uno stato con E>0 ad uno stato con E<0!!

Tutte le particelle transirebbero verso stati ad energia negativa sempre più bassi!!!!

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Materia e antimateria 6 M. N. – Gennaio ‘05

Dirac ricorse al principio di esclusione di Pauli (1925)

Vuoto: tutti gli stati con E<0 sono occupati da un elettrone

Situazione assolutamente stabile.

Nulla può accadere!… E<0

E>0

+mc2

-mc2

......

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Materia e antimateria 7 M. N. – Gennaio ‘05

…e se uno stato con E<0 fosse vuoto?

Sottraiamo energia: un elettrone scende e la lacuna sale

la lacuna rallenta Cediamo energia: un elettrone sale e la

lacuna scende la lacuna accelera

Mettiamo un campo elettrico E La lacuna si muove nel verso di

E come se avesse carica positiva

La lacuna è una sorta di immagine in negativo dell’elettrone:

è un antielettrone (o positrone)

E<0

E>0

+mc2

-mc2

......

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Materia e antimateria 8 M. N. – Gennaio ‘05

Esiste veramente il positrone? Possiamo osservarlo?

SI!… Osservato per la prima volta da Anderson e Neddermayer nel 1932.

……..possiamo crearlo! ….Come?

Non così !

ma… trasferendo al “vuoto” abbastanza energia da permettere ad un elettrone di transire da uno stato con E<0 ad uno con E>0

Osserveremo, però, contemporaneamente un elettrone e un positrone

Creare materia è possibile solo a coppie particella-antiparticella!!

...

E<0

E>0

+mc2

-mc2

...

e+

e-

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Materia e antimateria 9 M. N. – Gennaio ‘05

Cosa può accadere se sono contemporaneamente presenti un elettrone

e un positrone?

L’elettrone può andare ad occupare lo stato con E<0 libero emettendo energia

Scompaiono un elettrone e un positrone (annichilazione particella-antiparticella)

Ecco perché non si osservano positroni nella materia intorno a noi!

E<0

E>0

+mc2

-mc2

......

e+

e-

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Materia e antimateria 10 M. N. – Gennaio ‘05

Si, va bene,…il positrone….ma l’antimateria?

Per la teoria di Dirac anche il protone e il neutrone debbono avere le rispettive antiparticelle

1955 – Chamberlain, Segré, Wiegand e Ypsilantis “producono” e rivelano l’antiprotone ( ).

1956 – Cork, Lamberston, Piccioni e Wenzel “producono” e rivelano l’antineutrone ( ).

Con e abbiamo gli ingredienti per possibili antinuclei e, con l’aggiunta di e+, per possibili antiatomi

1965 – Al CERN viene prodotto antideutone 1995 – Al CERN viene prodotto antiidrogeno

Ecco l’antimateria!

p_

n_

p_

n_

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Materia e antimateria 11 M. N. – Gennaio ‘05

Particella e antiparticella sono esattamente l’una l’immagine “in negativo” dell’altra?

La teoria di Dirac è perfettamente simmetrica se:

scambiamo particella con antiparticella e, al tempo stesso, cambiamo segno ai campi

elettrici e magnetici “specchio C” (coniugazione di carica)

Per tale teoria materia e antimateria sono simmetriche.

Esiste tra loro una simmetria analoga alla simmetria destra-sinistra ovvero quella tra un oggetto e la sua immagine speculare

“specchio P” (parità)

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Materia e antimateria 12 M. N. – Gennaio ‘05

La simm. materia-antimateria è solo una proprietà della teoria di Dirac o è una legge

della natura?

Sapremmo fornire ad un extraterrestre di una lontana galassia (“via una ipotetica radio”) una prescrizione che gli permetta di comunicarci:

a) se nel suo mondo chiamano “destra” e “sinistra” quello che noi chiamiamo così e non viceversa;

b) se gli atomi di materia del suo mondo sono fatti di p, n ed e- come i nostri o piuttosto di anti-p, anti-n e e+.

Considerando solo fenomeni gravitazionali ed e. m. la risposta è NO; nell’ambito di tali fenomeni le simmetrie C e P sono esatte.

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Materia e antimateria 13 M. N. – Gennaio ‘05

C e P non sono, però, sempre esatte!

Sia C che P sono violate in particolari processi fisici (processi deboli) dei quali un tipico esempio è

np+e-+ (decadimento beta) Tuttavia ciò non rimuove la simmetria materia antimateria a meno

che risulti non esatta la simmetria tra un processo fisico e la sua immagine ottenuta per riflessione attraverso lo specchio C, prima, e lo specchio P, dopo, o viceversa (simmetria CP)

CP violata seppur di pochissimo in processi deboli (Cronin et al. 1964)

Per es. quando il mesone KL si disintegra la probabiltà di emettere un e+ è leggermente maggiore di quella di emettere un e-

Abbiamo un modo assoluto per distinguere elettroni da antielettroni e, quindi, materia da antimateria!!

Ora possiamo distinguere anche la destra dalla sinistra!

_

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Materia e antimateria 14 M. N. – Gennaio ‘05

L’universo è fatto solo di materia?

Sembra di si!

Come mai solo materia? a) Già all’inizio la quantità di materia era (leggermente)

superiore a quella di antimateria L’antimateria è scomparsa per annichilazione con una

quantità equivalente di antimateria. b) L’universo è partito simmetrico: tanta l’antimateria

quanto la materia Il sopravvento della materia sull’antimateria è dovuto alla

piccola violazione di CP Non basta, è anche necessario che il “numero barionico”

non sia esattamente conservato Implica instabilità della materia; il protone potrebbe

disintegrarsi in particelle più leggere (… molto molto raramente – >1032 anni)

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Materia e antimateria 15 M. N. – Gennaio ‘05

L’antimateria è solo “roba” per i fisici?

… certo l’antimateria e i processi che la coinvolgono costituiscono uno dei principali strumenti per studiare le leggi della natura

…. però, ha affascinato e continua ad affascinare tantissimi “non fisici”

L’immaginazione di scrittori (Williamson, Asimov, Van Vogt, Shaw, Brown,…..) ha prodotto visioni di antimondi, antistelle e antiuniversi, sorgenti di energia potentissime basate su annichilazione materia-antimateria, navi spaziali più veloci della luce spinte da tale energia, …..

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Materia e antimateria 16 M. N. – Gennaio ‘05

Allora, è “roba” per fisici e scrittori e lettori di fantascienza?

Direi, proprio, NO! Intanto produce “conoscenza”

Bene Primario Stimola lo sviluppo di

tecnologie

Ma non solo C’è una concreta

applicazione: La PET, basata su emissione e annichilazione di antielettroni

C’è chi pensa seriamente (non solo a fini fantascientifici) all’uso degli anti-p (e dell’anti-H) in campi applicativi

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Materia e antimateria 17 M. N. – Gennaio ‘05

Quali applicazioni?

(G. Jackson, Hbar Technologies LLC,West Chicago IL, USA)

Page 18: Materia e antimateria 1M. N. – Gennaio 05 Marco Napolitano Dipartimento di Scienze Fisiche Università Federico II - Napoli e Istituto Nazionale di Fisica

Materia e antimateria 18 M. N. – Gennaio ‘05

a) Isotopi per la PET

Usi PET: diagnosi tumori cerebrali, masse polmonari, cancro del pancreas, malattie delle coronarie, metabolismo cerebrale del glucosio, flusso sanguigno locale….

PET si basa sul fatto che isotopi quali 11C (td 10 min), 15O (2 min), 18F (120 min) con emissione di positroni

L’uso di isotopi a breve vita porterebbe molti vantaggi; c’è però un problema di produzione

Usando anti-p da una trappola questo problema potrebbe essere semplificato

(COMMERCIAL PRODUCTION AND USE OF ANTIPROTONSG. Jackson, Hbar Technologies LLC, 1275 Roosevelt Road, Suite 103, West Chicago IL, USA)

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Materia e antimateria 19 M. N. – Gennaio ‘05

b) radioterapia

“…un antiprotone che entri nel corpo umano con una energia di 250 MeV o meno ha soltanto il 5% di probabilità di annichilazione prima che si arresti nei tessuti… I prodotti dell’annichilazione sono stati ben caratterizzati e consistono in media di tre pioni carichi e due neutri…… Il punto chiave della terapia con antiprotoni è il rinculo di questo ione pesante. Lo ione è prodotto con diversi MeV di energia cinetica…. Quando l’antiprotone annichila con un neutrone di un nucleo di carbonio, azoto o ossigeno, viene prodotto un isotopo PET. Si supponga, allora, di trattare un paziente in un moderno apparato per diagnostica PET….”(COMMERCIAL PRODUCTION AND USE OF ANTIPROTONSG. Jackson, Hbar Technologies LLC, 1275 Roosevelt Road, Suite 103, West Chicago IL, USA)

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Materia e antimateria 20 M. N. – Gennaio ‘05

Propulsione spaziale

Antimatter-Initiated Microfusion (AIM) - requires 28.5 g of antiprotons.

“..The AIM process begins with the injection of 1011 antiprotons into a Penning reaction trap that is roughly 0.5 cm in diameter. The double-nested potential well of depth 10 kV in the reaction region splits the beam of antiprotons into two clouds of approximately equal density. Fusion fuel droplets such as D3He or DT enter the reaction region juxtaposing the two clouds. These 42 ng droplets are coated with a thin layer of U238, so that collapsing the two antiproton clouds upon the fuel target will annihilate 5x109 antiprotons through a microfission process. The fission fragments heat the fuel core, fully ionizing the target components at a temperature of ~10 eV. After increasing the well to 600 kV, it produces an ion temperature of 100 keV and density 6x1017 ions/cm3.

This satisfies the Lawson criterion for a full fusion burn….”

K. J. Meyer., D. P. Coughlin.., K. J. Kramer..., and G. A. SmithPropulsion Engineering Research CenterPenn State University