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T H E W O R L D O F C O N T E M P O R A R Y F A S H I O N

M A G A Z I N E

S S H E E N AS p e c i a l G u e s tU r b a n C a t w a l k

I ’ M I S O L A M A R R A SB Y E F I S I O R O C C O M A R R A SS p e c i a l D e s i g n e r c / o C a m e r a I t a l i a n a B u y e r M o d a

T O R T O N A 3 1 /A R C H I P R O D U C T SN e w L o c a t i o n

I N T E R N A T I O N A L G E O G R A P H Yb y D i a n e P e r n e t

T H E I T A L I A N R O U T E T O S H A N G H A Ib y G i u s i F e r r é

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S E P T E M B E R 2 0 1 7 W H I T E M A G A Z I N E I S S U E # 5

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WHITE MILANO afferma il suo ruolo da protagonista nel womenswear internazionale con 532 marchi, di cui 368 provenienti dall’Italia e 164 esteri (+6,4% in totale, a parità di edizione), una superficie allestita di 20.500 mq (+2,5%, rispetto a settembre 2016). Un tradeshow

che dimostra la sua continua evoluzione con un brand mix tra aziende consolidate del Made in Italy e marchi internazionali, senza rinunciare a uno scouting attento anche verso i nuovi Paesi emergenti, con focus su special project e brand di tendenza. La formula espositiva della manifestazione, decisamente buyer oriented, anche a questa edizione ha generato un sostanziale incremento delle domande d’ingresso,

con oltre 390 richieste - di cui 134 provenienti dall’estero. Segnale che dimostra sia l’assoluta attenzione che le aziende rivolgono a Milano durante le Fashion Week, sia il ruolo principale svolto da WHITE per le realtà consolidate, le label cutting-edge e per i buyer provenienti da

tutto il mondo, che trovano nel salone un vero e proprio punto di riferimento e ispirazione per i loro acquisti.

WHITE MILANO asserts its leading role in the international womenswear scene with 532 brands, out of which 368 from Italy and 164 from abroad (a 6,4% increase, compared to the previous edition), a 20.500 square meters surface (a 2,5% increase compared to September 2016). A tradeshow that states its relentless evolution with a brand mix of consolidated Made in Italy and international brands, as well as a scouting activity with a special eye for emerging countries, and with focus on special projects and trendy brands. WHITE’s markedly buyer-oriented exhibiting for-mula has generated, also in this edition, a remarkable increase in the requests for entry, over 390 requests – out of which 134 from abroad, which

con firms the utmost attention businesses show for Milan during the Fashion Week, and the key role played by WHITE for consolidated firms, cutting-edge labels and for buyers from across the globe, who, find the trade show to be an absolute must-see and source of inspiration for their purchases.

CONTENTS

WHITE MILANO NEW LOCATION: TORTONA 31/ARCHIPRODUCTS 4-7SPECIAL GUEST SHEENA 8-9

I’M ISOLA MARRAS BY EFISIO MARRAS 10-11WHITE ARTISAN LOUNGE / WHITE STUDIO 12-15

PLAY IT. FEEL IT 16-21INTERNATIONAL GEOGRAPHY 22-24

INTERNATIONAL BUYERS AT WHITE 25-27RED AREA ONLY NEW BRANDS 28-29

ES’GIVIEN 30CASADEI 31CIÙ CIÙ 32

BELLE VIE 33FRAGIACOMO 34

ROQUE BY ILARIA NISTRI 35BASEMENT 36

TORTONA 54 37WHITE BEAUTY 38

WHITE GLASSES 39RETRO-PUNK 40-43

RAMPONI AWARD 44TREND GUIDE 45-49WHITE BIJOUX 50-51

THE ITALIAN ROUTE TO SHANGHAI 52STYLE ROUTES TO SHANGHAI 53-55

WHITE MAPS 56-61

HEADQUARTER - Via Tortona, 27 - 20144 Milano - [email protected]

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COLOPHONEDITORIAL DIRECTOR FEDERICO POLETTI

FASHION EDITOR GIORGIA CANTARINIFEATURES EDITOR GIANPIERO DI BARI

EDITOR & STYLIST ORSOLA AMADEOEDITORIAL COORDINATOR ROSSELLA RUSSO

ART DIRECTOR CARLO ALFIERIGRAPHIC DESIGNER ANNA ADAMI

GRAPHIC COORDINATOR GIORGIA FANIZZATRANSLATOR EMANUELA CASSOL

WHITE MAGAZINE è REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO, CON IL

NUMERO 187 DEL 23/6/2017

CONTRIBUTORSGiusi Ferré, Diane Pernet, Gianluca Sini, Giuseppe Porrovecchio,

Jurgita Rubikaite, Chiara Troiani, Michela Zio

Phot

ographer: KAREL LOSENICKY - Stylist: GIORGIA CANTARINI

Jack

et: ROY ROGER’S - Shirt: SITUATIONIST - Trousers: SITUATIONIST - Necklace: L

ÉO



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COMUNE DI MILANONon è soltanto l’Ente patrocinatore di WHITE, ma un vero e pro-prio partner che affianca le iniziative del salone e il suo sviluppo nell’area Ex-Ansaldo, fiore all’occhiello del Tortona Fashion and Design District. Una collaborazione che negli ultimi cinque anni ha perseguito e raggiunto l’obiettivo, condiviso e mirato alla valo-rizzazione di un’eccellenza tutta milanese, una parte importante e integrante di quel sistema moda che è tra i protagonisti dello sviluppo produttivo ed economico italiano.

CONFARTIGIANATO IMPRESE La più grande associazione del manifatturiero italiano che offre ai suoi 36mila iscritti servizi di sostegno e promozione ha siglato una partnership con M. Seventy, la società che fa capo a WHITE, per attivare un programma di iniziative congiunte finalizzate all’in-ternazionalizzazione delle piccole e medie aziende del comparto moda contemporary. L’accordo è mirato a favorire una serie di at-tività degli espositori di WHITE e degli iscritti a Confartigianato.

WHITE rinnova il suo impegno nella valorizzazione del bello e ben fatto, ripetendo l’appuntamento con IT’S TIME TO CONTEM-PORARY ARTISAN, che vede la manifestazione e Confarti-gianato Imprese, insieme sotto il segno di MIAC (Moda Italiana Aziende Contemporary). Il progetto è stato creato per individua-re le migliori collezioni di moda hand made, da lanciare sui mercati internazionali.

ICE AGENZIA è partner di WHITE per promuovere l’incoming di buyer e stampa esteri ai saloni ed eventi di WHITE. Una collaborazione consoli-data che supporta e promuove le aziende sui più importanti mer-cati. ICE AGENZIA è inoltre partner del salone su alcuni progetti speciali come TIME AWARD il programma di brand accellerator dedicato ai marchi di moda contemporary.

CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA insieme a WHITE seleziona alcuni talenti emergenti italiani e in-ternazionali e offre loro la possibilità di sfilare nel calendario di Milano Moda Uomo e Donna. Un modo concreto per supporta-re le nuove generazioni del fashion e rendere Milano sempre più attrattiva e internazionale per stampa e buyer di tutto il mondo.

THE BEST SHOP - CAMERA ITALIANA BUYER MODAè partner di WHITE in tutte le iniziative e gli eventi organizzati dal salone milanese nell’area del Tortona Fashion District, ma anche nelle location esterne. a cominciare dai trunk show nelle boutique che aderiscono all’associazione presieduta da Mario Dell’Oglio, owner degli store Dell’Oglio di Palermo. Camera Buyer, inoltre, è parte integrante del progetto Time award: la giuria del concorso è, infatti, presieduta dallo stesso Dell’Oglio e riunisce, a rotazione, da otto a dieci titolari dei best shop iscritti.

COMUNE DI MILANOThe Municipality of Milan is WHITE’s sponsor as well as a true partner supporting the show’s initiatives and the development of the Ex-Ansal-do area, the crown jewel of Tortona Fashion and Design District. A collaboration that over the last five years has pursued and achieved a common goal, namely the enhancement of a Milanese excellence, an important and integral part of the fashion system, and one of the protagonists of Italy’s production and economic development.

CONFARTIGIANATO IMPRESE The largest association of Italian manufacturing that offers to its 36 thousand subscribers support services and promotion has signed a partnership with M. Seventy, the company which controls WHITE, to activate a program of joint initiatives aimed at the internationaliza-tion of the small and medium companies in the contemporary fashion industry. The agreement is aimed at promoting a series of initiatives of the WHITE exhibitors and members belonging to Confarigianato.

WHITE renews its commitment to make the most of beautiful and well-made handicraft by renewing the appointment with IT’S TIME TO CONTEMPORARY ARTISAN, which joins the tradeshow and Confartigianato Imprese under the umbrella of MIAC (Moda Italiana Aziende Contemporary). The project has been conceived to spot the best had-made fashion collections to be launched on the international markets.

ICE AGENCYis a WHITE’s partner to promote the incoming of buyers and foreign press to WHITE’s fairs and events. A strengthen partnership that sup-ports and promotes the companies in the most important markets. ICE AGENZIA is also partner of the fair for some special projects like TIME AWARD, the brand accelerator program dedicated to the contempo-rary fashion brands.

CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA together with WHITE chooses some Italian and international emerging talents and gives them the opportunity to parade during Milan Men’s and Women Fashion Week. A practical way of supporting the new fashion generation and of making Milan more and more attractive and international for press and buyers from all over the world.

THE BEST SHOP - CAMERA ITALIANA BUYER MODAis WHITE’s partner for all the initiatives and events organized by the Milanese show in the area in via Tortona Fashion District, as well as in external locations, starting from the trunk shows in the stores ad-hering to the association chaired by Mario Dell’Oglio, owner of the Dell’Oglio stores in Palermo. Camera Buyer is an integral part of the Time Award project: the jury of the contest is indeed chaired by Mr. Dell’Oglio himself and gathers, in rotation, from eight to ten owners of the reg- istered Best Shops.

I PARTNER DI WHITEW H I T E ’ s p a r t n e r s

S P E C I A L T H A N K S T O :



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T31/ARCHIPRODUTS [ G I O R G I A C A N T A R I N I ]

A l l a b o u t t h e n e w l o c a t i o n

Da settembre 2017 White inaugura una nuova location che va ad arricchire la selezione brand moda e accessori con un focus pre-ciso: lo stile del futuro. L’area si chiama Tortona 31/Archiproducts, all’interno dello showroom di Archiproducts, per far sì che la moda incontri anche il design. Poltrone e arredi firmati accolgono il visi-tatore all’interno di un appartamento milanese, dove in ogni stanza sarà possibile vedere le collezioni moda e accessori scelti dal comita-to artistico di White. Un contesto decisamente non fieristico ma di impatto che diventa lo scenario ideale per presentare una selezione dei migliori designer del momento a livello internazionale. La nuova area si avvale anche della presenza di Lavazza, che anima lo spazio con una serie di incontri all’orario del brunch, in cui verranno servite delle specialità a tema caffè per una degustazione esclusiva, una vera e propria estensione del nuovo flagship store di piazza San Fedele 2, il aperto 19 settembre a Milano, dove food e specialità coffee design si incontrano. Lavazza da sempre crede nella creatività e ha scelto con WHITE di iniziare un percorso nella moda per incoraggiare la scoperta del nuovo. Nome forte è quello di Martina Spetlova specia-lizzata nella lavorazione della pelle, che interpreta con un approccio elegante e sporty, già presente nei migliori store come Selfridges, Odd. New York e Machine A, a Londra. Uno dei nomi di punta di quest’area è anche il georgiano Situationist, già guest del salone a febbraio di quest’anno, che ritorna a WHITE dopo l’ottimo riscontro di pubblico e buyer ottenuto nella precedente edizione, culminata con la sfilata in calendario con CNMI e il plauso di star internazio-nali da Bella Hadid a Rihanna. Sempre dall’Est Europa arriva lo stile sport-decostruito di Tamta Shindelishvili, prosegue la selezione con gli italiani Salvatore Vignola, che propone uno stile sportivo-coutu-re, Roberto di Stefano già finalista di Who Is On Next? con le sue borse dal design impeccabile, Pommes de Claire con il suo prêt-à -porter sartoriale e Salar, brand di borse diventato vero fenomeno di successo dallo stile glam-pop. Infine, Sadie Clayton da Londra, con una collezione di womenswer dalle linee architettoniche e scultoree, indossato da celebrity come Skin, Fleur East, Ellie Gouldin, senza dimenticare le borse romantiche e in pelle made in Italy del brand portoghese âme moi.

A new location is born at number 31 of via Tortona in Milan. Tortona 31/Archiproducts, is the name of this new venue where design meets fashion. Conceived as a typical Milanese apartment, it welcomes the visitor to discover each one of the rooms, getting to meet the designers and their collections in a sort of “at home” environment. A markedly non-trade-fair framework, though extremely impactful, is about to be-come the ideal scenario to present a selection of the most promising de-signers on the international scene. The new area also prides itself of the presence of Lavazza, which is going to heat up the venue with a series of brunch-time encounters in which coffee-based specialities will be served for an exclusive tasting experience, an absolute flagship store extention of the new flagship in Piazza San Fedele 2, opened on 19th September in Milan, where food and coffee-inspired design meet. Lavazza has always believed in creativity and has picked WHITE to embark on this fashion adventure that aims to encourage the discovery of all things new. A big name is Martina leather processing expert, a material she interprets with an elegant and sporty approach, already present in the best international stores like Selfridges, Odd. New York and Machine A, in London. One of the most prominent names in the venue is the Georgian Situationist, guest during the February 2017 edition of the show, who has decided to come back to WHITE on the wake of the positive turnout both in terms of public and buyers he enjoyed during and following the previous edition, which culminated with the fashion show in the CNMI calendar and loved by celebrities of the likes of Bella Hadid and Rihanna. Again from Eastern Europe, Tamta Shindelishvili’s sporty-deconstructed sty-le, the selection goes on with the Italian Salvatore Vignola, with a style blending sport and couture and Roberto di Stefano, Who Is On Next?’s finalist thanks to his impeccable bags, Pommes de Claire with its refined sartorial prêt à-porter and Salar, glam-pop style bags that has beco-me popular across the globe. Sadie Clayton, from London, is going to showcase a womenswear collection sporting architectural and sculptural lines, worn by celebrities like Hadid, Skin, Fleur East, Ellie Gouldin, and, last but not least, the made-in-Italy romantic leather bags by the Por-tuguese brand âme moi.

Ogni giorno è possibile gustare il caffè Lavazza nell’area speciale dedicata presso Tortona31/Archiproducts, inoltre due appuntamenti al giorno dedicati al caffè non solo come bevanda ma anche come ingrediente di specialità gourmet.,Dal 22 al 24 Settembre spazio Lavazza @ Tortona31 dalle 12 alle 13 e dalle 15 alle 16 un gruppo selezionato di vip guest incontra Lavazza e i suoi sapori.Lavazza ama la moda! #Lavazzaloveswhite @lavazzaofficial

Every day you can enjoy Lavazza coffee in the special area dedicated to Tortona31 / Archiproducts, a few daily appointments dedicated to coffee not only as a beverage but also as an ingredient of gourmet specialties.From September 22 to September 24 Lavazza @ Tortona31 from 12 to 13 and from 15 to 16 a selected vip guest group meets Lavazza and its flavors.Lavazza loves fashion! #Lavazzaloveswhite @lavazzaofficial

#LAVAZZALOVESWHITE



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Quando la moda incontra la chimica. Martina Spetlova è una giovane designer ceca che, prima di frequentare la Central Saint Martins, si laurea in chimica. Questo diventerà, col tempo, il cavallo di battaglia di Martina, che ama sperimentare e lo fa a trecentosessanta gradi; nelle forme, nei materiali e nei colori, creando capi dallo stile davvero unico. Grande attenzione è data alla qualità, ma anche alla sosteni-bilità di tutto il processo creativo, dall’idea alla realizzazione. Le sue collezioni, infatti, sono realizzate con tessuti artigianali lavorati dalle mani esperte di donne che fanno parte del progetto di beneficenza a favore dei rifugiati nei Paesi Bassi.

Roberto Di Stefano è il nome dell’esclusivo brand di borse e accessori dal gusto ecletti-co e esclusivo creato nel 2017 dall’omonimo designer. Le bor-se firmate Di Stefano sono contraddistinte da un’estetica pulita, lineare e funzionale; si possono definire vere e proprie opere-rompicapo da scompor-re e ricomporre a seconda della necessità d’uso. Possiamo dire che ogni creazione sia il risultato di una ricerca ad hoc e ogni ac-cessorio rappresenti una sintesi di tutto ciò che il designer trova interessante e speciale. Anche se giovanissimo il brand, finalista del celebre concorso Who is On Next?, curato da Vogue Italia e Yoox.com, ha già ricevuto nu-merosi consensi internazionali.

Dopo essersi laureata nel 2013 alla Kingston University Sadie Clayton, designer londinese, fonda il suo omonimo brand nel 2015. Le opere di Sadie hanno un approccio architettonico e sono ispirate al concetto di tem-po. La trama dei suoi tessuti e le forme scultoree e voluminose delle sue creazioni derivano dal-le proprietà metafisiche e dalla fisionomia delle pietre, da cui lei trae la sua spiritualità; mentre la sua firma, il suo marchio di fab-brica, è il rame, presente in tut-te le collezioni. Dal 2015 a oggi, Sadie ha anche collaborato con molti artisti fotografi o aziende importanti come Swarovski, Al-cantara, Nixon Watches.

Following her degree in 2013 at Kingston University Sadie Clayton, London-based designer, founded her homonymous brand in 2015. Sadie’s works have an architectural approach and are inspired by the concept of time. The weft of his fabrics and the sculptural and voluminous shapes of her creations derive from the metaphysical properties and phy-siognomy of the stones, from whi-ch she draws her spirituality, while her hallmark is copper, present in all her collections. Since 2015, Sadie has been collaborating with many photographers and impor-tant businesses, like Swarovski, Alcantara, Nixon Watches.

Roberto Di Stefano is the name of the eclectic and exclusive bags and accessories brand launched in 2017 by the homonymous de-signer. Di Stefano’s bags feature clean, neat and functional ae-sthetics; we may say they are out-and-out puzzles, which can be broken down and reassembled de-pending on the occasion. We can positively state that each creation is the result of an ad hoc resear-ch and each accessory represents a synthesis of all the things the designer deems interesting and special. Although very young, the brand, finalist at the famed Who is On Next? contest, curated by Vogue Italia and Yoox.com, has already gathered widespread in-ternational consensus.

When fashion meets chemistry. Martina Spetlova is a young Czech designer, who, before attending Central Saint Martins, graduated in chemistry, which, over the time, became her forte. The designer enjoys experimenting, and she does that at her best: by playing with shapes, materials and shades, she crafts absolutely unique garments. There’s great attention to quality, but also to the sustainibility of the whole creative process, from the conception to the actual development. Her collections are indeed made with handcrafted fabrics processed by the nimble hands of women belonging to a charity project for refugees in the Netherlands.

SADIE CLAYTON

MARTINA SPETLOVA

ROBERTO DI STEFANO



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È subito dopo essersi diploma-ta alla Tiblisi State Academy of Arts che Tamta Shindelishvili, designer georgiana fondatrice del suo omonimo marchio, co-mincia la sua carriera nel mondo della moda. Ospitato in nume-rosi showroom, lo stile sportivo e destrutturato di Tamta comin-cia a fare il giro del mondo tanto che, nel 2015, viene inaugurato il primo store monomarca a Ti-blisi e nel 2016 la designer fonda una fabbrica di scarpe. Tagli net-ti, attenzione al dettaglio e cro-mie a contrasto sono un tratto distintivo delle collezioni.

È a tutte le donne che si rivolge âme moi, giovane label portoghe-se di borse in pelle, in particolare a tutte le personalità che una donna può sfoggiare durante la giornata. Le creazioni âme moi, completa-mente made in Italy, si ispirano ai cavalli; animali eleganti, di animo nobile che incarnano perfetta-mente lo spirito del brand e chi sceglie di indossarlo. Ecco, allora, che lo stile passa in secondo pia-no, perché importante è ricordare che una donna non ha bisogno di sovrastrutture e âme moi ne rivela la vera essenza, come dice il claim del marchio, “Grab your soul and wear it”.

Pomme Des Claire è il brand nato, letteralmente, dalle mani di Chiara Salvioli, grafica, sar-ta e modellista Mantovana. “La Mela”, in francese “Pommes”, è simbolo, come spesso nella sto-ria e nella letteratura, di rischio, peccato, scoperta o favola, e quindi di come un pezzo di tes-suto può diventare un meravi-glioso abito, un sogno. Classici, ma con un twist sono gli abiti fir-mati Pommes Des Claire, Chia-ra, infatti, disegna collezioni dal-le linee pulite e dal design senza tempo, destinati a una donna contemporanea che vuole esse-re al passo con i tempi.

Pomme Des Claire was literally born from the hands of Chiara Salvioli, designer, graphic de-signer and tailor from Mantua. “The apple”, in French “Pomme”, symbolizes - as is the case in hi-story and literature - risk, sin, discovery or fairy tales, hence it also epitomizes how a piece of cloth can be turned into a won-derful dress, a dream. Pommes Des Claire’s garments are classic with a twist. Chiara’s collections sport neat lines and timeless de-sign, for a contemporary woman who wants to keep abreast of the times.

Young Portuguese leather bags label, is devoted to all women, more precisely, to all the facets and the personalities a woman can flaunt during the day. Âme moi’s creations are fully made in Italy, and are inspired by horses; elegant, romantic animals with a noble soul, that perfectly em-body the mood of the brand and of those who decide to wear it. Hence style takes a back seat, as it is important to remember that a woman needs no superfluity, and âme moi reveals her true essence, as the brand’s claim goes: “Grab your soul and wear it”.

Shortly after graduating at Tbili-si State Academy of Arts, Tamta Shindelishvili, Georgian designerand founder of her homonymous brand, started her career in fa-shion. Already present in several showrooms, Tamta’s sporty and destructured style started to win global acclaim, so much so that the first flagship store was inau-gurated in 2015 in Tiblisi and in 2016 the designer founded a fo-otwear factory. Sharp cuts, care for detail and contrasting sha-des are the trademarks of Tamta Shindelishvili’s collections.

POMMES DE CLAIRE ÂME MOI

TAMTA SHINDELISHVILI

Georgia is a dynamic country when it comes to fashion; many young brands are conquering the interna-tional scene, like Situationist. The special Guest at this year’s February edition of the show is coming back to WHITE in the wake the excellent tur-nout both in terms of audience and buyers it enjoyed in the previous edi-tions. The brand, launched in 2015 by Irakli Rusadze, draws, in terms of ae-sthetics, on Vetements, but what sets the brand’s DNA apart are its sophi-sticated elegance, basic chromati-sms and solid colours. Situationist became the talk of the fashion scene thanks to the 2017Spring/Summer collection, that was also worn by top model Bella Hadid.

SITUATIONIST

La Georgia è un paese in pieno fermento per quanto riguarda la moda, molti sono i giovani brand che stanno facendo capolino sul panorama internazionale, uno tra tutti Situationist, Special Guest del salone a Febbraio di quest’an-no, che ritorna a WHITE dopo il successo ottenuto nella prece-dente edizione. Il marchio, nato nel 2015 e ideato da Irakli Rusadze, si ispira, nell’estetica, a Vetemen-ts, ma sono l’eleganza sofisticata, i cromatismi basic e le tinte unite che contraddistinguono il DNA del brand. Situationist aveva già fatto parlare di sè con la collezio-ne spring/summer 2017 indossata anche dalla top model Bella Hadid.



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Caratterizzato da una spiccata sensibilità estetica, Salvatore Vignola si avvicina alla moda fin dall’infanzia e coltiva la sua passione giorno per giorno fino a creare un brand portabile, di ricerca e con una forte attenzione all’artigianalità italiana. Salvatore, nelle sue collezioni, ama interpretare concetti astratti, senza mai perdere d’occhio le tenden-ze, quelle vere, che spesso vengono dalla strada, non dalle passerelle. È la grande attenzione di Salvatore alla ricerca di tessuti e materiali, spesso velati e di colore neutro, a valorizzare il corpo femminile che, grazie alla fluidità e alle trasparenze, viene delicatamente enfatizzato.

Featuring a marked aesthetic sense, Salvatore Vignola fell for fashion when he was a child and nurtured his passion day by day, until he laun-ched a portable, cutting-edge brand with utmost care for Italian craft-smanship. Salvatore, in his collections, enjoys interpreting abstract con-cepts, though with a watchful eye for trends, the real ones, often coming from the street, and not from the catwalks. Salvatore’s great attention to fabrics and materials, often veiled and in neutral shades, makes the most of the female silhouette, which, thanks to the fabric’s smoothness and transparencies, is subtlely glorified.

SALVATORE VIGNOLA

Una partecipazione importante e di respiro internazionale per la nuo-va location Tortona 31 Archiproducts è la partnership con Mastered, la prestigiosa development company londinese, che collabora con nomi del calibro di Tim Blanks, Nick Knight, Fabien Baron, tanto per citarne alcuni. I brand selezionati da Mastered e WHITE per questa edizione sono: Alexandra De Curtis, accessori e borse disegnate dal-la pronipote di Totò, Isla Fontaine bag e accessori hand-made da Ve-nezia, Tessa Spielhofer e Laael con borse design e sperimentali e gli accessori e capispalla in eco-pelliccia di Heurueh (by Afaf Seyam).

An important and international participation for the new location Tor-tona 31 Archiproducts is the partnership with Mastered, the prestigious London-based talent development company, which collaborates with the likes of Tim Blanks, Nick Knight, Fabien Baron, to mention just a few. The brands selected by Mastered and WHITE for this edition are: Alexandra De Curtis, accessories and bags drawn by Totò grandnie-ce, Isla Fontaine hand-made bags and accessories from Venice, Tessa Spielhofer and Laael with their design and experimental bags, and the eco-leather accessories and outwear by Heurueh (by Afaf Seyam).

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New Talent: SSHEENA di Sabrina Mandelli

[ F E D E R I C O P O L E T T I ]

Un brand in cui si fondono sportswe-ar, influssi street e workwear con un’attenta ricerca su lavorazioni e tessuti rigorosamente made in Italy. Sabrina Mandelli, milanese DOC, dopo importanti espe-rienze presso prestigiose label tra cui Dolce&Gabbana, Ring e Off-White c/o Virgil Abloh (di cui è attualmente Women-swear Head Designer), ha lan-ciato il suo marchio SSHEENA nel 2015. Dal suo esordio, ha già raccolto consensi con la vittoria del premio speciale Time Award 2016, progetto di brand accelerator lancia-to da WHITE nel 2015 in collaborazione con Camera Italiana Buyer Moda e il patro-cinio del Comune di Milano. SSHEENA è stato selezionato da WHITE come Special Guest e, per la prima volta, è protagonista di una Urban Catwalk, una sfilata aper-ta anche al pubblico, che si svolge all’interno della Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale per approdare in Piazza Duomo. Questo speciale evento è realizzato in collaborazione con CNMI con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico, ICE Agenzia, grazie a Confartigianato Im-prese – partner di WHITE – e con il patrocinio del Comune di Milano. Come è nato il tuo progetto? Dal desiderio di creare un personaggio femminile che potesse rap-presentare il mio mondo. Non credo ci siano vestiti giusti o sbagliati, sono il personaggio e l’atmosfera che ci stanno dietro e che descrivono uno stile a fare la differenza. E lo stile si nutre di cultura, non di vestiti. Dove cerchi la tua ispirazione? Il tuo processo creativo... Non la cerco, di solito arriva e non so mai bene come, ci sono delle sensazioni che riesco a tradurre solo disegnando. Quando poi ho una visione abbastanza precisa di una donna, proseguo con la creazione fisica dei campioni. La realizzazione dei capi è una fase importantissima tanto che quelli che sento più ‘miei’ solitamente li confeziono diretta-mente io. Sono convinta che una designer debba essere almeno una sarta decente. E poi, un giusto mix tra una sarta decente e una diva. L’artigianalità gioca un ruolo importante nelle tue creazioni? Essenziale. Tutti i miei capi sono confezionati da laboratori specializ-zati italiani e punto tutto sul made in Italy di qualità. Dove produci i tuoi capi? Veneto, Lombardia e alcuni accessori in Emilia. Vado personalmente nei laboratori e mi piace conoscere i confezionisti e il mondo che ci sta dietro. È questa parte nascosta che adoro di più del mio lavoro

A brand in which sportswear, stre-etwear and workwear mingle and

influence each other, with pain-staking care for details and processing techniques, as well as exclusively made-in-Italy fabrics. Sabrina Mandelli, Mi-lanese born and bred, following important professional expe-riences with prestigious brands

like Dolce&Gabbana, Ring and Off-White c/o Virgil Abloh

(where she is currently Women-swear Head Designer), launched

her label SSHEENA in 2015. Since its onset, the brand has already gathered

consensus and won the special Time Award 2016 - brand accelerator project launched by

WHITE in 2015 in collaboration with Camera Ita-liana Buyer Moda and sponsored by the Municipality of

Milan. SSHEENA has been selected by WHITE as Special Guest and for the first time it will be the protagonist of an Urban Catwalk, a fa-shion show open to the public, from Sala delle Cariatidi in Palazzo Reale to Piazza Duomo. This special event has been organized in collaboration with CNMI and with the support of the Ministry for Economic Develop-ment and ICE Agenzia, thanks to Confartigianato Imprese – WHITE’s partner – and under the aegis of the Municipality of Milan. How was your project born? From the desire to create a female character, which would and could represent my universe. I don’t think there are wrong or right garments, what makes the difference are the character and the atmosphere behind them. Style comes from culture, not clothes. Where do you look for inspiration? Your creative process... Generally I don’t look for it, it comes and I don’t exactly know how. It is really inexplicable; there are sensations that I can only translate by drawing. When I happen to have a rather precise vision of a woman, I go on crafting the samples. The creation of the items is a very important stage, indeed, I personally make the ones I feel specially attached to. I believe that a designer should be at least a decent tailor. The right mix between a decent tailor and a diva. Does craftsmanship play an important role in your creations? It is essential. All my items are made by specialized Italian craftsmen, as I rely exclusively on premium Made in Italy. Where are your items produced? Veneto, Lombardy, some accessories in Emilia. I personally go and visit the workshops and I like to meet the tailors and their universe. This is the

Portrait

of sabrina mandelli

T O R T O N A 3 1A R C H I P R O D U C T S



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SPRING/SUMMER 2017 // Being Fedora collection

Come descriveresti l’estetica del tuo marchio? È difficile per me descrivere l’estetica di SSHEENA perché significa descrivere me stessa, o meglio il mondo come secondo me dovrebbe essere. E soprattutto l’estetica del marchio è la manifestazione del mio ideale di donna, la sua naturale conseguenza. SSHEENA è Billy Wilder, è Fedora e Norma Desmond. È anche, probabilmente, Joan Crawford. Cos’è per te lo sportswear oggi e come lo interpreti? Trovo veramente interessanti i negozi che rivendono capi tecnici sportivi, sono esempi mainstream di design estremo e complicatissi-mo e sono anche utili! Inserire lo sportswear e mixare con elementi che tradizionalmente non starebbero bene insieme è il segreto che permette di svecchiare il ready-to-wear di oggi. Il concept della tua ultima collezione Ho immaginato un’eroina che difende l’umanità da un imminente attacco fantascientifico, una specie di guerriera contemporanea retro futurista. L’immaginario di riferimento viene da Spazio 1999, serie di fantascienza dei primi anni ‘70.Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Far diventare SSHEENA un brand affermato.

part I enjoy the most in my job, the hidden one.How would you describe your brand’s aesthetics? It is hard for me to describe SSHEENA’s aesthetics, as it means de-scribing myself, or rather, the world as I think it should be. And, more importantly, the aesthetics of the brand is the expression of my ideal wo-man, its natural consequence. SSHEENA is Billy Wilder, Fedora, Norma Desmond. And possibly Joan Crawford too. What’s your take on today’s sportswear, and how do you interpret it? I find the shops selling technical sportswear to be very interesting. They are mainstream examples of an extreme and very complex design, and they are useful too! Introducing sportswear details and mixing elements that traditionally don’t match is the secret to modernizing today’s rea-dy-to-wear.The concept of your latest collection I have imaged a heroin, who defends humanity from an imminent sci-fi attack, a sort of contemporary retro-futuristic warrior. The imaginary comes from Space: 1999, sci-fi series from the ‘70s.Your plans for the future? Turning SSHEENA into a well-established brand.



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Spazio ai giovani talentuosi e ai linguaggi più sperimentali: questo il mantra del nuovo corso di I’M Isola Marras, linea contemporary oggi ripensata e diretta da Efisio Rocco Marras. Dopo un percorso di tut-to rispetto (tra la Parsons School of Design di Parigi e la Central St. Martins di Londra) a soli 24 anni il figlio di Antonio Marras accetta la sfida e dimostra con forza e carattere la sua visione di una moda in perfetta sintonia con i tempi e soprattutto capace di dialogare con le nuove generazioni. Lo stesso Efisio Marras ci racconta il suo percor-so e i progetti che vedremo nei prossimi mesi.

Partiamo dall’inizio: da che formazione provieni?Dalla fotografia, il motore appassionante della mia vita. Ho studiato a Parigi dove mi sono laureato in Fotografia e Liberal. Tra le ultime esperienze ho fatto da assistente a Mario Sorrenti, a New York, una delle esperienze più elettrizzanti del mio percorso...ça va sans dire.

Come sei arrivato a I’m Isola Marras?Avendo respirato da sempre, in casa, l’aria della moda, ne ero spaventato ma anche attratto allo stesso tempo, forse proprio per una forma di ribel-lione adolescenziale, inizialmente non volevo metterci le mani, una sorta di rifiuto per lo stesso mondo, di stoffe e artigianalità, in cui sono cresciuto. Poi papà mi ha chiesto una mano per l’allestimento e l’organizzazione della mostra alla Triennale di Milano e da lì è tornata fuori I’M Isola Marras.

Hai accettato la sfida dunque...Sì. C’era un po’ di confusione intorno al concept di questa linea, sia di target, sia di comunicazione; nessuno comprendeva più quello che I’m Isola Marras volesse rappresentare: l’im-pronta di Antonio Marras, ma con una declinazione diversa, una nicchia auten-tica insomma, definita. Mi sono assunto la responsabilità e mi sono messo a di-segnare: sono stato molto supportato dalle persone intorno a me, gli amici più cari che mi hanno spronato a compren-dere chi sono, qual è la mia visione della moda.

A chi ti rivolgi, con questa linea?Sogno di vedere indossati i miei capi a un concerto di Patty Smith o in una versione street, contemporanea, magari per un aperitivo al baretto sotto casa. Prendo ispirazione dalla vita quotidiana specie quella dei miei coetanei. C’è già mio padre che si occupa, in maniera im-peccabile, di couture: la mia è una moda indossabile ma con carattere, un pro-dotto facile da trovare e con cui potersi identificare in maniera chiara, decisa.

The new course of I'M Isola Marras

A s p e c i a l p r o j e c t f o r W H I T E M i l a n o[ F E D E R I C O P O L E T T I ]

In with young talents and experimental languages: this is the mantra of I’M Isola Marras’ new course, contemporary line, now reinvented and led by Efisio Rocco Marras. Following a notable path (Parsons School of Design in Paris and London’s Central St. Martins) aged 24, Antonio Marras’s took up the challenge and has then shown, with resolve and character, his fashion vision: perfectly time-tuned and, most important-ly, capable of dialoguing with the new generations. Efisio Marras himself told us about his path and his projects, which we will see in the months to come.

First thing first: what is your background?Photography has been my life’s passion and engine. I studied in Paris, where I graduated in Photography and Liberal. Then I worked as Mario Sorrenti’s assistant in New York, one of the most thrilling experiences in my whole path...ça va sans dire.

How have you arrived at I’m Isola Marras?Having breathed fashion at home forever, I was scared, but also at-tracted by it. Owning perhaps to a form of teenage rebellion, at first I did not want to get involved; there was a sort of refusal for that universe of cloths and craftsmanship, in which I grew up. Then my father asked me for a hand to set up and organize the show at Milan’s Triennale, hence the return of I’M Isola Marras.

You have taken up the challenge then...Yes. There was a bit of confusion around this line’s concept, both in

terms of target, and communication; pe-ople no longer understood what I’m Iso-la Marras wanted to represent: Antonio Marras’s imprint, though with a different declination, an authentic niche. I took the responsibility upon myself and star-ted drawing: those around me, my dea-rest friends, have supported me a lot and encouraged me to understand who I am, what my take on fashion is.

Who are you addressing with this line?My dream is seeing my items being worn at a Patty Smith gig, or in an innovative and contemporary street version, maybe for a drink at the bar round the corner. I draw inspiration from every day life, most-ly from my peers. My father is already ta-king, impeccably, care of the couture: my fashion is wearable, but it has character, an easy-to-find product, with which one can identify clearly, decisively.

In the pre-collection, your own imprinting is rather marked, to be honest.

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Con la pre-collezione hai dato un’impronta molto forte, a dirla tutta.Sarà per via del complesso di Edipo (ride, ndr.). Un modo per dire, “Io sono Efisio, non Antonio”. Scherzi a parte, la verità è che mi piace sperimentare: adoro le stampe, i tessuti tecnici, volevo eliminare i ri-cami - quel genere di cose che per papà, invece, sono imprescindibili nella creazione di un capo. D’altronde, cambia il cliente finale e cam-biano le destinazioni d’uso. Non mi interessa vestire una donna per grandi eventi o con abiti che rimandano a un concetto di lusso, lascio proprio a papà questo compito. Piuttosto, i miei amici newyorchesi, o le Harajuku girl.

E per WHITE cos’hai in mente?Il progetto è caduto a pennello col rinnovamento di I’m Isola Marras. Quello che ho creato è una collezione mono-tessuto (in solo coto-ne), completamente bianca, con un lavoro estremamente accurato di impunture e dettagli, asole e bottoni. Ogni pezzo è stato pensato per essere accoppiato con una stampa fotografica di immagini scat-tate durante i moltissimi viaggi e l’esperienze che mi hanno portato fin qui. “Walking life”: un percorso interattivo di creatività e vita che racconta la mia storia e i volti incontrati. Sono 30 capi, una sorta di ibrido nel mondo delle collezioni, qualcosa di davvero nuovo; l’occa-sione di presentarla a WHITE, che è sinonimo di qualità e ricerca, è per me davvero grandioso.

Per la comunicazione quali sono le principali novità?Ci stiamo dedicando moltissimo alla parte social e, soprattutto, abbiamo in programma di lanciare il sito I’m Isola Marras, che sarà completamente autonomo, viaggerà sulle proprie gambe, con la pri-mavera. Così come è accaduto per la sfilata di AltaRoma, in cui ho voluto mettere in scena la mia community fatta di amici, designer e creativi, che sono parte della mia vita da molti anni. Anche per il digital sto pensando a una serie di contenuti nuovi, interattivi, con varie illustrazioni, grafiche, lavori di design. Ho tanti amici talentuosi e mire espansionistiche da qui all’altro capo del mondo (ride, ndr.), sono sicuro che ne verrà fuori un lavoro speciale.

Quali sono i tuoi progetti per i prossimi mesi?La cosa che mi elettrizza maggiormente è il desiderio di portare il brand in giro per il mondo: come una sorta di travelling show. Vorrei organizzare mostre e sfilate in Paesi emergenti, luoghi curiosi, coin-volgendo giovani artisti e performer internazionali. I’m Isola Marras è questo, sono io: curioso, cosmopolita e appassionato.

It must be the Oedipus complex! (He laughs, editors’ note.). A sort of statement: “I am Efisio, not Antonio”. Seriously, truth is that I love experimenting: I adore prints, technical fabrics, I wanted to eliminate embroideries – the sort of things that for dad, on the other hand, are in-dispensable when creating a garment. After all, different end-users, dif-ferent use. I am not interested in dressing a woman for a fancy event or with luxury garments, this is my father’s task. I’d rather dress my friends in New York, or the Harajuku girls.

And for WHITE, what do you have in mind?The project perfectly fits I’m Isola Marras’ renewal. I have created a one-fabric (exclusively cotton) collection, completely white, with excep-tionally accurate stitching and details, buttons and buttonholes. Each single item has been conceived to be matched with photo prints of ima-ges I shot during the several travels and experiences that have brought me here. “Walking life”: an interactive path of creativity and life, recoun-ting my story and the faces I met. 30 items, a sort of hybrid in the world of collections, something really new. The chance to present it at WHITE, which is synonym for quality and research, is really grand, in my view.

As regards communication, which are the main novelties?We are really working hard on the social part. Most importantly, we are planning to launch the website I’m Isola Marras, that will be completely autonomous and travel on its own legs in Springtime. As it occurred with AltaRoma fashion show, in which I decided to stage my community of friends, designers and creative talents, who have been part of my life for many years. As regards the digital realm, I am thinking about a se-ries of new interactive contents with many illustrations, artworks, design projects. I have many talented friends and expansionist ambitions, star-ting from here to the other side of the globe (he laughs, editors’ note.), I am positive that something special will come out of it.

What are your projects for the next few months?What really thrills me is the desire to take the brand around the world, as a sort of travelling show. I would like to organize shows and fashion shows in emerging countries and peculiar places, involving young artists and international performers. I’m Isola Marras is this, that’s me: curious, cosmopolitan and very keen.

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Un concentrato di abiti e accessori buyer oriented sono il fulcro hand made della nuova edizione di WHITE. Ancora una volta l’Area Loun-ge di via Tortona 27 ospita sedici collezioni scelte dal salone milanese nella rosa degli iscritti a Confartigianato Imprese. Tra debutti assoluti e presenze consolidate. Come Alex, Giorgio Fabiani, La Belle, Va-lentino Orlandi e Kyara, cinque eccellenze del distretto calzaturiero marchigiano insieme a Giovanna Nicolai e Sergio Amaranti, che pre-sentano una collezione in co-branding di abiti abbinati alle calzature. Seconda WHITE-experience per Anna Siciliano, la designer salen-tina autrice di capi realizzati con preziosi tessuti a telaio, per Lau-ra Di Maggio, con le sue eleganti e coloratissime zodiac-bag e per Le Dangerouge, le calzature contemporary tra le più gettonate nel web (Gigi Hadid ne ha fatto un suo must). Prima volta, invece, per Sosud, il marchio womenswear delle sorelle Roberta e Alessandra Carrozzo che, dopo una stagione test, hanno affidato il timone dello stile a Mario Costantino Triolo, autore di una collezione glam chic già posizionata nei migliori negozi del mondo. Di alto profilo e di sicuro successo i debutti assoluti. Per la prima volta, infatti, propongono le loro collezioni ai buyer internazionali aziende italiane che lavorano su prodotti artigianali haut de gamme come Montegallo con la nuova, elegantissima collezione di cappelli; Shamur, invece, presenta una fresca carrellata knitwear, mentre Porquoi me di Elena Montagano, si appresta a un importante battesimo con le sue sofisticate e va-porose camicie da giorno e per la sera. Hanno scelto WHITE come rampa di lancio verso le migliori vetrine del mondo anche due marchi siciliani: Yesicily, nato dalle vitaminiche tele dell’artista palermitano Antonello Blandi (i suoi quadri sono nei salotti di molti divi che abita-no a Beverly Hills) e le irresistibili coffe (le borse di paglia decorate) di Adele Valguarnera, numero uno del marchio Siculy Art & Tradi-tion. Debutto d’eccellenza anche per Occhialeria Artigiana, il brand potentino di occhiali timeless acquisito due anni fa dall’imprenditore Raffaele Ricciuti e ora in fase di lancio nei best shop internazionali e nei negozi di ottica specializzati nella ricerca di fascia alta.

WHITE LOUNGE[ M I C H E L A Z I O ]

Buyer-oriented, hand-made apparel and accessories are the core of WHITE’s new edition. Once again the Lounge Area, in via Tortona 27, is going to host sixteen collections selected by the Milanese trade-fair among the members of Confartigianato Imprese. The selection compri-ses both absolute debuts and consolidated presences. Alex, Giorgio Fa-biani, La Belle, Valentino Orlandi and Kyara are five excellences from the well-known Marche footwear manufacturing district, Giovanna Nicolai and Sergio Amaranti, who are going to showcase a footwear and apparel co-branding collection. Second White experience for White, the desi-gner from Salento, author of garments made with precious loom-woven fabrics, Laura Di Maggio with her elegant and colourful zodiac-bag and Le Dangerouge, the contemporary footwear, among the most coveted on the web (they have become Gigi Hadid’s must-have item). First time for Sosud, the womenswear brand launched by the two sisters Roberta and Alessandra Carrozzo who, following a trial season, have entrusted Mario Costantino Triolo with the style direction, author of a glam chic collection, which has already conquered the best stores worldwide. And then high-profile and highly successful absolute debuts too: for the first time, a number of Italian businesses working on high-end handi-craft products are going to introduce their collections to the internatio-nal buyers, the former are: Montegallo with a new and absolutely classy hat collection; Shamur with a fresh array of knitwear, while Porquoi me by Elena Montagano, is all set to showcase her sophisticated and fe-ather-light daytime and night-time blouses. Two Sicilian brands have picked White as their launch ramp towards the best windows around the world: Yesicily, inspired by the vitaminic canvases by the famed ar-tist from Palermo Antonello Blandi (his paintings decorate the livings of many a Beverly Hills star) and the irresistible coffe (decorated straw bags) by Adele Valguarnera, number one of the brand Siculy Art & Tra-dition. Outstanding debut also for Occhialeria Artigiana, the timeless eyewear brand from Potenza, acquired two years ago by enterpreneur Raffaele Ricciuti, about to be launched in the best international shops and high-end eyewear stores.

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It is an area which conquers thanks to the originality of its spaces, that are provided for nine Italian young maisons and two jewellers, which have in common the love for the research in the atelier. It starts with nine prêt-à-porter brands, emerging from international contests and the most eminent fashion weeks in the world, like Arnoldo][Battois, Greta Boldini, Miahatami, Moi Multiple, Rossorame, San Andrès Milano and Filippo Laterza, to which are added .Sette and Decata, that appear for the first time on the inter-national fashion scene, and two jewel creators, Alarico Gentili and Civico LXXV. For the first time WHITE has involved the top retailers of as many Italian multi-brand boutiques which will become, during the salon, the tutors of the selected labels. Tonino Asselta (Asselta boutique from Bari) has taken under its wing Filippo Laterza, the 22-year-old enfant prodige couturier of the last two editions of AltaRoma. Bruna Casella (Bernardelli from Manto-va) has “adopted” Decata, Jessica De Cata’s brand, who is the designer from Molise, consultant of famous international labels for the denim collections and who will make her debut with a collection of jeans and silky dresses. Rosy and Carla Biffi (Biffi of Milan and Bergamo) have chosen .Sette, a new brand of haut de gamme sweatshirts and t-shirts, created by two ladies of Milanese fashion, the PR Eliana Trentalancia and the manager Renata Zuffi. Giovanna Gaudenzi (Gaudenzi multi-brand from Riccione) will be the tutor of Moi Multiple, the finalist collection of Who’s on Next contest, crea-ted by the eclectic Anna Ceccon. The extraordinary Rossorame, highlighted by Spiga 2 of Milan, will arrive at WHITE STUDIO with their evening and formal dresses together with Michele Giglio (Giglio boutique from Paler-mo), while Carla, Federica and Tosca Zalla (the fabulous Zalla’s of Le Noir in Treviso) will be the sponsors of San Andrés Milano. The list of combinations between boutique and maison continues with Roberta Valentini, the number one of Penelope’s concept store in Brescia, totor of Miahtami, the brand realised by the Iranian designer Narguess Hatami (distributed by Spazio 38 in Milan), with Sugar from

WHITE STUDIO

È un’area che conquista per l’originalità dei suoi spazi, messi a dispo-sizione di nove giovani maison italiane e di due gioiellieri, accomu-nati dall’amore per la ricerca in atelier. Si comincia con nove marchi prêt-à-porter, messi in luce dai concorsi internazionali e sulle fa-shion week più prestigiose del mondo, come Arnoldo][Battois, Greta Boldini, Miahatami, Moi Multiple, Rossorame, San Andrès Milano e Filippo Laterza, a cui si aggiungono .Sette e Decata, che si affaccia-no per la prima volta sulla scena fashion internazionale e due creatori di gioielli, Alarico Gentili e Civico LXXV. Per la prima volta WHITE ha coinvolto sul campo, i top retailer di altrettante boutique multimarca italiane che diventeranno, in occasione del salone, i tutor delle griffe selezionate. Tonino Asselta (Asselta, Bari) ha preso sotto la sua ala protettiva Filippo Laterza, il 22enne couturier enfant prodige delle due ultime edizioni di AltaRoma. Bruna Casella (Bernardelli, Manto-va) ha ‘adottato’ Decata, il brand di Jessica De Cata, la designer mo-lisana consulente di note griffe internazionali per le collezioni denim, che debutta con una collezione di jeans e abitini di seta croccante. Rosy e Carla Biffi (Biffi, Milano e Bergamo) hanno scelto .Sette, un nuovo marchio di felpe e T-shirt haut de gamme, creato da due si-gnore della moda milanese, la Pr Eliana Trentalancia e la manager Renata Zuffi. Giovanna Gaudenzi (Gaudenzi, Riccione) sarà la tutor di Moi Multiple, la collezione finalista del concorso Who Is On Next? creata dall’eclettica Anna Ceccon. I magnifici Rossorame, messi in luce da Spiga 2 di Milano, approdano a WHITE STUDIO con le loro mise da sera e cerimonia insieme a Michele Giglio (Giglio, Palermo), mentre Carla, Federica e Tosca Zalla (le Zalla’s di Le Noir, Treviso) saranno le madrine di San Andrés Milano. L’elenco degli abbinamenti tra boutique e maison continua con Roberta Valentini, numero uno del concept store Penelope di Brescia, tutor di Miahatami, il marchio creato dalla designer iraniana Narguess Hatami (distribuito da Spazio

[ M I C H E L A Z I O ]T O R T O N A 5 4E X A N S A L D O

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38 di Milano); con Sugar di Arezzo e il suo owner Beppe Angiolini insieme a Greta Boldini, il brand di Alexander Flagella che ritorna a WHITE STUDIO per svelare la collezione primavera-estate 2018; per concludersi con Angela Vitale (Vitale, Crotone) in connection con il duo veneziano di Arnoldo][Battois, numeri uno nella crea-zione di outfit sensualmente deep touch. Un progetto, quello di WHITE, che è stato reso possibile dalla proficua e cementata liason con i con i top retailer italiani e non, e che intende portare in primo piano l’immagine internazionale dell’eleganza italiana interpretata dal nuovo e più fresco ready-to-wear.

Arezzo and its owner Beppe Angiolini, together with Greta Bol-dini, the brand of Alexander Flagella, who returns to WHITE STUDIO to unveil the Spring/Summer 2018 collection, to fini-sh with Angela Vitale (Vitale’s boutique from Crotone) in con-nection with the Venetian duo Arnoldo][Battois, the leaders in the creation of outfits sensually Deep touch. A project, that of WHITE, which has been made possible thanks to the profitable and solid liaison with the top retailers from Italy and not just from it, and which aims to raise the international image of Italian elegance, interpreted by the new and cooler ready-to-wear.

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PLAY IT, FEEL ITPhotographer: KAREL LOSENICKY

Fashion Editor: GIORGIA CANTARINIHiar and Make up: GIUSEPPE GIARRATANA

Model: IRA SHIPUN @TheFabbricaAssistant sStylist: ORSOLA AMADEO

Assistant Photographer: ROBERTO GRANDIPost Production: PETRA VOKJAN

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Jacket: ROY ROGER’SShirt: SITUATIONISTTrousers: SITUATIONISTNecklace: LÉO



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Shirt: STEFANO MORTARITrousers: STEFANO MORTARIShoes: SITUATIONISTScarf: CARLOTTA CANEPA



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Bomber: ROY ROGER’SJumpsuit: MORFOSISBag: LÉO

Coat: LÉOSweater: SIGNAL LOSTTop: 1-ONETrousers: 1-ONEShoes: SITUATIONIST



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WHITE Milano focuses on scouting designers from all over the world and providing the platform where they can garner the most attention for their brands. The September edition provides a special area for 5 designers in 5 special areas all holding the flag of Made-in-Portugal. The area is called Focus on Portogallo and the 5 designers are: Carla Pontes, Katty Xiomara, Luis Buchinho, Pé de Chumbo and Pedro Pe-dro. Everything can be found here: WHITE Milano Tortona 27 Super-studio Più. Carla Pontes’s style features 3D research, she is a graduate from Milan’s Polytechnic and from Porto’s CITEX/MODATEX. Katty Xiomara puts her focus on aspirational but also accessible design, Luis Buchinho’s designs are both classic and innovative. Pé de Chumbo de-signed by Alexandra Oliveira develops textiles which then direct what she designs. Her approach merges technical advances with the traditional. Pedro Pedro is a brand that takes the adage ‘elegance is simplicity’ to heart with a collection minimal and pure.Talents from Belgium with SHOWROOM LES BELGES a special area – WHITE Milano Tortona 27 Superstudio Più. Five Belgian designers will join WHITE MILANO for the third season, they are supported by the Government agency Wallonie-Bruxelles Design Mode. The five designers are: Annemie Verbeke, Gioia Seghers, Moutton colleT, My Bob and Pas-serin. Verbeke is known for her sculpted shapes while Seghers moulds her silhouettes using natural and precious textiles. The accessory collection Moutton Collet features graphic and punk touches and is designed by the duo Matthieu Moutton and Nicolas Collet. If you are looking for straw hats, a new entry this season is My Bob proposing hyper-feminine and romantic ones. Finally, another debut at WHITE MILANO is Pas-serin which means an exotic bird and the name mirrors the creativity of the brand designed by three architects, Adrian Cruz Chavez from Mexi-co, Carolina Jemenez from Colombia and Francesca Neri from Italy.

INTERNATIONAL GEOGRAPHYa t W H I T E M I L A N O

[ D I A N E P E R N E T ]

Grazie allo scouting internazionale promosso da WHITE MILANO, il salone costituisce un ottimo trampolino di lancio per i nuovi designer e i loro brand. L’edizione di settembre prevede un’area interamente dedicata a cinque designer i cui prodotti sono Made in Portugal, in cinque postazioni differenti. Questo ‘Focus sul Portogallo’ vede la partecipazione di: Carla Pontes, Katty Xiomara, Luis Buchinho, Pé de Chumbo e Pedro Pedro, in Tortona 27, a Superstudio Più. Lo stile di Carla Pontes, laureata al Politecnico di Milano e al CITEX/MODATEX di Porto, si concentra sulla ricerca 3D. Katty Xiomara propone, invece, un design ambizioso, ma accessibile, mentre quello di Luis Buchinho è un mix tra classico e moderno. Con la collezione Pé de Chumbo, Alexandra Oliveira fa dei tessuti la propria head line, fondendo tecniche innovative ad altre più tradizionali. Pedro Pedro è un brand che fa del motto ‘l’eleganza è semplicità’ il proprio fonda-mento, attraverso una collezione minimal e dalle linee pure. I talenti del Belgio sono esposti a showroom LES BELGES, una special area di WHITE MILANO, Tortona 27 Superstudio Più. Cinque desi-gner belgi si uniranno a WHITE MILANO per la terza stagione conse-cutiva, supportati dall’agenzia governativa Wallonie-Bruxelles Design Mode. I loro nomi sono: Annemie Verbeke, Gioia Seghers, Moutton colleT, My Bob e Passerin. Verbeke è conosciuta per le sue forme scol-pite, mentre Seghers costruisce le sue silhouette con tessuti preziosi e naturali. La collezione di accessori Moutton colleT presenta tocchi grafici e punk ed è disegnata dal duo Matthieu Moutton e Nicolas Collet. Se si cercando cappelli di paglia, una nuova voce di cui tener conto in questa stagione è My Bob, che ne propone di iper- femminili e romantici. Infine, un altro debutto a WHITE MILANO è Passerin, il cui nome tradotto indica un uccello esotico e rispecchia la creatività dei tre architetti che lo disegnano, Adrian Cruz Chavez, dal Messico, Carolina Jemenez, dalla Colombia e Francesca Neri, dall’Italia.

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Korea confirms its presence at WHITE Four Rooms (Tortona 27 Super-studio Più) showcasing a selection of their best established designers, but also involving organizations like Interfashion Planning, the first Korean research organization dedicated to fashion trends. Interfashion Plan-ning represents a trend expert group to provide trend information and consulting services across all industries including the fashion and design sectors. Non to be missed IFP showroom, that has been selected as the First Korea Exclusive Agency of the international high-end contem-porary fashion, which is showcasing at WHITE some very competitive and innovative Korean brands, which are STUDIO.G, F.COCOROMIZ, JEGAL HUN, MURRAY ALLAN and TOVORONI. F.COCOROMIZ pursues a sense of “being lady” created from soft fabrics, warm colors and commitment to a qualified finish. Based on men’s tailoring, the brand developed a well-balanced masculine and feminine delicacy, em-phasizing sophisticated femininity. The fashion brand Studio.G presents clothing using very light and natural fabrics, very structural silhouette and sophisticated embroideries. Jegal Hun shows a completion of “zip-per and pocket” details, providing lightness and comfort, uniqueness. The collections is based on achromatic colours such as black, white, navy, grey, and blue. Murray Allan is a well-made brand focusing on the best cashmere clothes and goods for the reasonable price. The collection shows cashmere trends not only classic but also contemporary and ca-sual looks.

La Corea conferma la sua presenza a WHITE nelle Four Rooms di Tortona 27, Superstudio Più, mostrando una selezione dei suoi mi-gliori designer, grazie al coinvolgimento di Interfashion Planning - la più famosa organizzazione coreana dedicata alla ricerca delle nuove tendenze in campo moda, capace di fornire informazioni e servizi di consulenza per tutte le industrie, comprese quelle della moda e del design. Da non perdere, quindi, Studio.G, F.Cocoromiz, Jegal Hun e Murray Allan. F.Cocoromiz propone un modo di essere donna cre-ato con tessuti morbidi, colori caldi e rifiniture di qualità. Partendo dal mondo della sartoria maschile, il marchio ha sviluppato un equi-librio tra mascolinità e delicatezza, per raggiungere una femminilità sofisticata. Studio.G presenta una collezione fatta di tessuti leggeri e naturali, con silhouette strutturate e sofisticati ricami. Le zip e le tasche costituiscono i principali dettagli dei capi proposti da Jegal Hun, caratterizzati da leggerezza, comfort e unicità. Le collezioni si basano su colori acromatici come il nero, il bianco, il navy, il grigio e il blu. Murray Allan si concentra sul meglio dei capi in cashmere, proponendoli a prezzi ragionevoli e costruiti in look contemporanei e casual.

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Another important special area - located at Tortona 35 Hotel Nhow - is dedicated to discover designers from Kazakhstan. Aliya Valeryevna showroom represents clothes of leading designers from Kazakhstan and near abroad countries, ‘must have’ headwear, handmade and popular sunglasses by AV. Amongst the labels: Zibroo design is a company spe-cialized in the manufacture of sportswear. The company is a long-term supplier of sports equipment for the national teams, which are the par-ticipants at the International Olympic Games, the junior competitions and other sport events. The inspiration of the collection is the image of modern metropolis women, young, successful, with extraordinary vision of urban environment, with own interpretation of fashion. Using minimalistic form that is able to convey a deep, inner meaning. Her es-sential part of the way of life is sport. YKI brand represents the bags brand authentically designed and hand-embroidered in Kazakhstan. The concept is a design of modern, convinient for use and beautifully han-dcrafted bags from natural felt and leather, making its products green and eco-friendly. Every bag is designed with very rich hand-embroideries that makes a product distinctive and unique. Based in Astana, Kazakh-stan, Kamila Moor graduated from the Architectural Engineering Insti-tute before working as a successful interior designer. Her interest in fa-shion led her to style prominent media and entertainment figures before launching her eponymous womenswear line in 2015. Approaching style in a subjective and instinctive manner, Kamila Moor designs clothes for women who are in touch with their own contradictions, whether playful, dynamic or cerebral. With a focus on sleek shapes and refined fabrics, the label has a balance between purity, ease and elegance, with contem-porary volumes and unexpected details. Her architectural background is tangible in her love of structured lines and fuss-free clothes, which favor timelessness as opposed to trends. Last but not least the knitwear company Utari which stands for high quality and natural fabrics like silk, cashmere, wool, cotton and linenMany more countries to discover at WHITE such as the knitwear brand ONEONONE, which was launched in Greece in 2013. Aris Rakas is the designer behind the label. The brand might be new however his family has been operating in the fashion industry for 3 generations. Perhaps that is what accounts for his nearly instant success with his one-of-a-kind jerseys. Not to be forgotten Dora Teymur is the force behind Doratey-mur, a women’s footwear brand. Teymur was trained by Cordwainers at London College of Fashion and likes to tread between the feminine and the manly in her footwear designs. WHITE Milano Tortona 27 Superstu-dio Più. That is enough for your cyber trip around the globe by way of WHITE MILANO. See you there.

Un’altra special area - in Tortona 35, Hotel Nhow - è dedicata alla promozione dei designer kazaki. Aliya Valeryevna rappresenta le col-lezioni dei principali designer provenienti dal Kazakistan e dagli Stati confinanti, con copricapi ‘must have’ e occhiali da sole fatti a mano e realizzati da AV. Tra le etichette: Zibroo Design, specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo, è da lungo tempo fornitore di attrezzature sportive per le squadre nazionali partecipanti ai Giochi Olimpici, alle competizioni junior e ad altri eventi sportivi. L’ispi-razione della collezione nasce da un’immagine di donna moderna, giovane, di successo, con una straordinaria visione della metropoli e con una propria interpretazione del fashion, realizzata con forme minimaliste, in grado di trasmettere un forte messaggio. Parte es-senziale del modo di vivere, è lo sport. Il marchio YKI rappresenta un marchio di borse interamente progettato e realizzato a mano in Kazakistan, che si fonda su un concetto di design moderno, con prodotti comodi da utilizzare, ecologici, realizzati in feltro naturale e pelle, ricamate tanto da divenire pezzi unici. Stabilitasi ad Astana, Kazakistan, Kamila Moor si è laureata presso l’Istituto di Ingegneria/Architettura, prima di diventare un’interior designer di successo. Il suo interesse per la moda l’ha portata a vestire figure mediatiche di spicco, prima di lanciare l’omonima linea di womenswear nel 2015. Con uno stile molto personale e istintivo, Kamila Moor disegna ve-stiti per quelle donne consapevoli delle proprie contraddizioni, siano esse giocose, mutevoli o mentali. Focalizzandosi su forme eleganti e tessuti raffinati, il brand propone un equilibrio tra purezza, semplicità ed eleganza, con volumi contemporanei e dettagli innovativi. Il suo background culturale architettonico si denota nel prediligere linee strutturate e nell’eliminare qualunque fronzolo, per creare abiti senza tempo. Ultimo, ma non per importanza, il marchio di magliera Utari, che si caratterizza per la grande qualità e per la scelta di tessuti natu-rali come seta, cachemire, lana, cotone e lino. WHITE MILANO permette di conoscere marchi anche di altri Pa-esi, come il brand di maglieria ONEONONE, lanciato in Grecia nel 2013, di cui Aris Rakas è il designer. Nonostante il marchio sia re-lativamente recente, la sua famiglia è operativa da tre generazioni nell’industria del fashion e potrebbe essere proprio questa la causa del quasi immediato successo del designer, con i suoi pullover unici. Da non dimenticare Dora Teymur, la forza dietro Dorateymur, mar-chio di calzature femminili. Teymur, studentessa di Cordwainers al London College of Fashion, ama spaziare dall’uomo alla donna nel mondo delle calzature. WHITE Milano Tortona 27 Superstudio Più. Basta esserci per poter viaggiare in tutto il mondo attraverso la moda. Ci vediamo lì.

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Durante Milano Fashion Week, WHITE è sicuramente una tappa im-portante per chi, oltre a vivere il fermento milanese delle sfilate, vuole tenersi sempre aggiornato sulle tendenze e scoprire nuovi brand. WHI-TE MILANO negli anni, grazie alla capillare ricerca e all’interscambio con altre fiere, europee e non, è diventato un vero e proprio punto di riferimento a livello internazionale. Durante i quattro giorni di salone, in-fatti, WHITE ospiterà buyer provenienti da tutto il mondo dando loro, e ai brand in esposizione, la possibilità di creare nuovi contatti e occasioni di crescita. Al riguardo abbiamo intervistato alcuni buyer abitualmente presenti in fiera, cercando di capire qualcosa di più sull’importanza del loro lavoro e di conoscere il loro parere sui tradeshow come WHITE.

INTERNATIONAL BUYER AT WHITE

[ O R S O L A A M E D E O ]

During Milan Fashion Week, WHITE is definitely an important milestone for those who, in addition to live the Milanese catwalks ferment, want to keep up to date on trends and discover new brands. Over the years WHI-TE MILAN has become a real point of international reference thanks to the capillary research and the exchange with other fairs, European and not. In fact, during its four days, WHITE will host buyers from all over the world giving them, and to the brands on display, the chance to create new contacts and growing opportunities. In that regard, we interviewed some of the buyers who are usually present at the fair, trying to figure out more about the importance of their work and their thoughts on tra-deshow as WHITE.

L.993Seung Hye Yoo, è la buying manager di L.993 una catena di store multi brand che fa capo a HB ASIA PACIFIC dal 2015. Il gruppo HB, di base a Chungdam-dong, a Seoul, nel 1993 ha dato inizio al suo business e si è imposto come leader grazie ai suoi molteplici punti vendita, chiamati appunto L.993, con più di 50 brand di alta gamma. Cosa cercano i clienti coreani?I clienti coreani sono sensibili alle tendenze, indipendentemente dalle loro età. Allo stesso tempo, prestano sempre attenzione all’alta qualità e ai prez-zi accessibili. Deve essere perché il mercato della moda coreano è ormai molto competitivo, con un gran numero di brand presenti e diversi negozi multi-brand. Ciò consente agli acquirenti di poter confrontare i vari marchi.L’importanza delle fiere come WHITE per la ricerca:Le fiere sono sicuramente una delle fonti più affidabili per scoprire nuovi designer e tendenze recenti. Naturalmente, è una grande op-portunità per noi, visto che siamo in grado di vedere molti marchi, nello stesso luogo e nello stesso momento.Come vede l’attuale evoluzione del retail in generale e nei suoi mercati?Il mercato della moda online sta crescendo rapidamente, anche in Corea. Il suo target non è limitato ai giovani, ma si sta rapidamen-te espandendo per attirare un’ampia gamma di clienti. L’online si sta evolvendo anche in termini di marketing/pubblicità, per non parlare dell’importanza dei sistemi di social networking. C’è anche una gran-de influenza dello shopping online attraverso l’importazione privata. Questo consente ai clienti di confrontare molte opzioni tra cui sce-gliere. I consumatori stanno diventando sempre più esperti.La Milano Fashion Week e WHITE Milano rappresentano una piat-taforma interessante per la ricerca e il buying? È molto interessante. Il nostro team è sempre stato felice di vedere una grande varietà di marchi di abbigliamento e di accessori. WHITE Milano è sicuramente una delle migliori piattaforme per scoprire le ultime tendenze, che non sono solo interessanti, ma anche realistiche.

L.993Seung Hye Yoo, is the buying manager of L.993 a multi brand store that heads to HB ASIA PACIFIC since 2015. The HB group, based in Chungdam-dong, Seoul, begin with its business in 1993 and has beco-me a leader thanks to its many stores, called L.993, with more than 50 high-end brands.What are Korean customers looking for?Korean customers are trend-sensitive, regardless of their ages. At the same time, they always pay attention to high quality and affordable pri-ces. It must be because the Korean fashion market is now very competi-tive, with a great number of brands and several multi-brand stores. This allows customers to compare among a great number of brands.The importance of tradeshows like WHITE for the research.Tradeshows are definitely one of the most reliable sources to find out about new designers and recent trends. Of course, it is a great oppor-tunity for us, as we are able to see many brands, in the same venue at the same time.How do you see the retail is evolving in general and in your markets?The online fashion market is growing fast, in Korea as well. Its target au-dience is not limited to young people but it is rapidly expanding to attract a wide range of customers. The online market is also growing in terms of Marketing/Advertising, not to mention the power of social networking systems. There is also a big influence of online shopping through priva-te import. That allows customers to be able to compare among many choosing options. Customers are becoming more and more savvy about the market.Is Milano Fashion Week and White Milano a platform you find intere-sting for research and buyng?It is very interesting. Our team has always been glad to see a great va-riety of brands and fashion items. WHITE Milano is definitely one of the best platforms to catch the latest trends, which are not only interesting but also reliable.



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RURIRURI ZHANGCosa cercano i clienti cinesi?Penso che il comportamento del consumatore cinese si stia svi-luppando proprio adesso. I clienti cinesi erano soliti prestare molta attenzione solo ai grandi marchi e al prezzo, ma al giorno d’oggi la nuo-va generazione è in realtà molto attenta alla moda e allo stile. I giovani conoscono più stili, più brand e tendenze.

L’importanza delle fiere come WHITE per la ricerca:E’ molto importante per noi partecipare alle manifestazioni come White, per co-noscere meglio i brand e il mercato.

Come vede l’attuale evoluzione del retail in generale e nei suoi mercati?Gli acquisti online sono in grande crescita.

Milano Fashion Week e White Milano rappresentano una piattaforma interes-sante per la ricerca e il buying?Sì, siamo interessati alla Milano Fashion Week in ogni suo aspetto.

RURIRURI ZHANGWhat are Chinese customers looking for?Right now we think that the consumer behavior of Chinese customers is shaping. They used to look only at big brands and the price, but nowa-days the Chinese new generation is actually very good at fashion and style. They know more about styles, brand and tastes.

The importance of tradeshows like White for the research:It is very important for us to attend shows like White to know more about the brands and the market.

How do you see the retail is evolving in ge-neral and in your markets?Online and overseas shopping is extremely growing.

Is Milano Fashion Week and White Milano a platform you find interesting for research and buyng?Yes, we are definitely interested in the Milano Fashion Week in every aspect.

MOSHE SILBERBERGMoshe Silberberg è un buyer di fama internazionale, co-proprietario di RIJOUX, uno dei più rinomati store di beni di lusso, moda e gioielli della città di Tel Aviv, in Israele. Grazie alla madre e al nonno, già introdotti nel panorama del fashion business, Moshe viene a contatto fin da piccolo con il mondo dello stile e delle tendenze. Inizia la sua carriera nel 2003, viag-gia e, nel 2006, a soli vent’anni, Silberberg diventa il più giovane buyer al mondo nell’industria dei diamanti. Due anni dopo decide con la fami-glia di lanciarsi nell’abbigliamento, fondando RIJOUX, in un primo momento situato a Panama City e poi rilanciato, dopo la morte della madre, a Tel Aviv. Il negozio diventa in poco tempo un vero e proprio punto di rife-rimento per i cittadini e per i turisti, una meta dove fare shopping di lusso, conoscere nuovi brand e restare al passo con le tendenze. Che cosa cercano i clienti Israeliani?Quando si guarda alla maggior parte dei nostri clienti, i turisti e gli stranieri sono sempre i preferiti, ma c’è anche gente del luogo che si presenta regolarmente. A seconda della provenienza o dell’occa-sione d’uso, gli acquirenti hanno sempre diversi stili e colori tra cui scegliere. Inol-tre, un buon venditore e stylist vestirà sempre un consumatore con qualsiasi stile, il meteo è l’unica discriminante.

Come vede l’attuale evoluzione del retail in generale e nei suoi mercati?Anche prima che l’attività cominciasse a raggiungere margini più elevati, il commercio al dettaglio aveva già iniziato a cambiare. Oggi, secondo i risultati diffusi da altri rivenditori e negozi online, il markup è considerato più basso. Tuttavia, alcuni marchi attualmente offrono il 50% sulla spedizione e il 50% sul prepagato.

Milano Fashion Week e WHITE Milano rappresentano una piatta-forma interessante per la ricerca e il buying? Sì, la Milano Fashion Week e WHITE Milano sono il punto di riferi-mento migliore per la ricerca e quanto riguarda la moda in generale. Entrambi sono stati un’importante esperienza formativa per me nella moda.

MOSHE SILBERBERGMoshe Silberberg is an internationally renowned buyer, co-owner of RI-JOUX, one of the most well-known store of luxury goods, fashion and jewellery in Tel Aviv, Israel. Thanks to his mother and his grandfather, already introduced in the landscape of fashion world, Moshe is in contact since childhood with the world of style and trends. Start her career in 2003, travels and, in 2006, to just twenty years, Silberberg becomes the youngest buyer in the world in the diamond industry. Two years la-

ter he decided to launch a clothing brand with his family and founded RIJOUX, that’s in a first time located in Panama and then relaunched, after the death of his mother, in Tel Aviv. The shop soon become a real reference point for citizens and tourists, a destination for luxury shopping, to discover new brands and keeping up with trends.

What are Israeli customers looking for? When you look at the majority of our clien-ts, tourists and foreigners have always been the favorites but there are always some lo-cals that show up every day. Depending on where they come from and the occasion to be attended, the clients can always choo-se among various styles and colors. Also, a

good salesman and stylist will always dress a client in any style just as long as the weather allows.

How do you see the retail is evolving in general and in your markets?Even before the business began to attain higher margin markups, the retail business had already started to change. Today, according to stati-stics spread by other retailers and online shops, the markup is considered to be lower. However, some brands now offer 50% on consignment and 50% on pre-paid.

Is Milano Fashion Week and WHITE Milano a platform you find inte-resting for research and buying?Yes, Milano Fashion Week and WHITE Milano have always been the best point of research when it comes to fashion. The two have always been a major fashion background for me.



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LANE CRAWFORDZoe Li è Assistant Co-Create Manager per il de-partment store Lane Crawford, a Hong Kong e in Cina. Attualmente gestisce il Co-Create Depart-ment e collabora con artisti e stilisti in tutto il mon-do, in cerca di capi innovativi per il mercato asiatico. Lane Crawford è un big mall che raccoglie al suo interno marchi di moda, beauty e lifestyle di lusso e che offre il più ampio portfolio di stilisti nella Gran-de Cina, selezionati accuratamente da un team di esperti che viaggiano per il mondo per scegliere i capi migliori per i loro clienti. Con il lancio del suo flagship store digitale nel 2011, Lane Crawford è diventato il primo retailer omni-channel di moda nella Grande Cina.

Che cosa cercano i clienti cinesi?I clienti cinesi sono informati sulla moda, grazie alla rapida diffusione delle tendenze e delle notizie su internet. Cercano sempre i capi di lusso più nuovi.

L’importanza delle fiere come WHITE per la ricercaÈ una grande opportunità poter esplorare i brand emergenti a Milano, città di riferimento per la moda. Siamo davvero entusiasti di vedere i nuovi brand ed eventualmente di introdurne alcuni nel mercato asiatico.

Come vede l’attuale evoluzione del retail in generale e nei suoi mercati?Il fashion retail a Hong Kong e in Cina si è evoluto rapidamente, per-ché le persone possono venire a conoscenza delle tendenze e delle novità su internet. “Buy now wear now” (Compra ora, indossa ora) è il det-to nel mercato locale, che riflette il comportamento d’acquisto dei clienti.

La Milano Fashion Week e White Milano rappresentano una piatta-forma interessante per la ricerca e il buying? Siamo molto interessati a vedere la nuova generazione di stilisti pro-venienti da Milano.

EDA KULOGLUEda Kuloglu è Senior Vice Presidente Merchandising/Department Stores/Home and Jewellery di Al Tayer Insignia, con sede a Dubai. Impegnata nel mondo della moda dal 1991, Eda si è trasferita dalla nativa Turchia nel 2004 ed è entrata a far parte di Al Tayer Insignia, nel ramo della vendita al dettaglio. Il gruppo ha il suo quartier gene-rale negli Emirati Arabi, con più di 200 negozi, ma opera anche in Arabia Saudita, Kuwait, Bahrain, Qatar e Oman.

Che cosa cercano i clienti arabi?Nel corso delle ultime stagioni abbiamo notato che i clienti arabi sono alla costante ricerca di novità e sono diventati trend setter nel settore della moda. Sono estremante abili con i social media e, di conseguenza, sono aggiornatissimi sulle ultime tendenze e sui designer emergenti.

L’importanza di fiere come WHITE per la ricerca:Le fiere come White sono molto importanti, in quanto sono una piattaforma d’eccezione per i designer emergenti. Rappresentano anche un modo per trovare dei marchi più piccoli e di nic-chia, in grado di offrire molte novità e che non hanno paura di rischiare.

Come vede l’attuale evoluzione del retail in genera-le e nei suoi mercati?Il retail si sta evolvendo notevolmente, di stagione in stagione. I nostri clienti stanno diventando più at-tenti al prezzo, ma, a differenza del passato, sono alla ricerca di qualcosa di diverso. Sono più pronti a ri-schiare. Preferiscono spendere per acquistare pezzi speciali e interessanti, piuttosto che articoli basic.

EDA KULOGLUEda Kuloglu is the Senior Vice President- Merchandising/Department Stores/Home and Jewellery of Al Tayer Insignia, with its headquarter in Dubai. Working in the fashion world since 1991, Eda moved from Turkey in 2004 and joined Al Tayer Insignia, in the retail business. Headquarte-red in the UAE, the retail division has expanded operations to the King-dom of Saudi Arabia, Kuwait, Bahrain, Qatar and Oman, and currently operates over 200 stores across the region.

What are Arabian customers looking for?Over the last few seasons we have seen that Arab customers are constantly looking for newness and they have become the trend setters in fashion. They are extremely savvy with social media, and as a result, they are educated on the latest trends and they are very familiar with up-and-coming designers.

The importance of tradeshows like White for the researchTradeshows like White are very important as they are a great platform for up-and-coming new de-signers. It is also a great way to find smaller/niche brands which offer an abundance of newness and that are not afraid to take risks.

How do you see the retail is evolving in general and in your markets?Retail is evolving tremendously from season to sea-son. Our clients are becoming more price conscious but they are still looking for something different which they have not seen before. Our clients are more ready to take risks. They are spending on more special/interesting pieces rather than basic ones.

LANE CRAWFORDZoe Li is the Assistant Co-Create Manager for Lane Crawford’s department store in Hong Kong and Chi-na. She currently manages the Co-Create Depart-ment which collaborates with artists / designers across the globe to create innovative fashion pieces for Asia market. Lane Crawford is a global luxury fashion, beauty and lifestyle department store that offers the largest designer portfolio in Greater China, careful-ly selected by Lane Crawford’s team of experts who travel the world selecting the very best items for its customers. With the launch of its digital flagship in

2011, Lane Crawford became the first omni-channel fashion retailer in Greater China.

What are Chinese customers looking for?Chinese customers are fashion conscious thanks to the rapid wide spre-ad of fashion trends and news through the Internet. They are looking for the latest luxury items.

The importance of tradeshows like White for the researchIt is a good opportunity to explore the emerging fashion brands in Milan as a leading fashion city. We are very excited to see the upcoming fashion brands and to introduce potential ones to the Asia market.

How do you see the retail is evolving in general and in your markets?Fashion retail in Hong Kong and China has evolved rapidly as people can learn about fashion trends and news from the internet. “Buy now wear now” is a saying in local market which reflects the buying behavior of the customers.

Is Milano Fashion Week and White Milano a platform you find intere-sting for research and buying?We are very interested to see a new generation of designers from Milan.



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Uno spazio all’interno della fiera dedicato ai nuovi incontri, a quei brand per la prima volta a WHITE e in alcuni casi nomi all’esordio assoluto anche sul mercato italiano. Tutti marchi con un percorso rilevante e proposte incisive che non mancheranno di incuriosire e soddisfare i molti ospiti della manifestazione. Una presenza impor-tante giunge da Hong Kong, grazie ad un nome che si è distinto del mondo degli accessori: Cecilia Ma. Dopo il debutto ufficiale della linea a Parigi nel 2011, durante la fashion week, il brand è ora presen-te in ben 30 punti vendita nel mondo e, fra questi, nomi importanti come Harvey Nichols, Galleries Lafayette, Isetan, Lane Crawford e con quest’ultimo Cecilia Ma ha anche pensato lo scorso anno una capsule di borse e prodotti lifestyle. Se il primo monomarca, proprio ad Hong Kong, è stato aperto nel 2012, la presenza della designer nelle più rinomate fiere mondiali non è mai venuta meno e ora la stilista approda a WHITE, per presentare le sue famose clutch dalle scritte decisamente pop, spiritose e girlie. Andy Ho è originario di Hong Kong, ma dopo essersi laureato all’HK Polytechnic University ha lavorato per molti nomi importanti dello stile inglese ed europeo come Chief fashion designer e anche come Design and Marketing Consultancy. Nella sua collezione convogliano elementi di differenti culture, ma anche l’amore per l’arte, campo lavorativo familiare nel quale è cresciuto. Giapponese, con sede a Tokyo, è Dollyandmolly, nato nel 2009, molto noto in Oriente, il brand si affaccia anche sul mercato occidentale, con il suo mix and match di stili, i colori fre-schi e giovani, una vena romantica e femminile nell’uso dei fiocchi, delle ruches e delle pieghe, un chiaro gioco di volumi e un rimando ad uno street-style mai eccessivo. Dall’Italia un nome interessante per gli accessori come CHIARAPERFETTO, che si distingue per la ricercatezza dei dettagli e per il suo carattere. Quelli della designer Chiara Perfetto sono accessori in pelle capaci di donare un tocco di audacia e unicità alla quotidianità della donna contemporanea.

A space, within the tradeshow, dedicated to new encounters, and to those brands that are exhibiting for the first time at WHITE and, in some cases, names debuting for their very first time on the Italian market too. They are all noteworthy brands, with a striking path and smart proposals, that will no doubt intrigue and satisfy White’s several visitors. In the Red Area, style lines from across the world. An important presence comes from Hong Kong, with a name that stands out in the accessories scene: Cecilia Ma. Following the official debut of her line in Paris, during the 2011 fashion week, the brand is now present in as many as 30 points of sale around the globe, and among them the likes of Harvey Nichols, Galleries Lafayette, Isetan, Lane Crawford. With the latter, last year, Cecilia Ma conceived a capsule collection of bags and lifestyle products. Her first flagship store was opened in 2012 in Hong Kong, and the designer never misses the most renowned trade-fairs around the globe. This year, she has chosen White to present her famous clutch bags with decisively pop, tongue-in-cheek and girlie messages. Andy Ho is from Hong Kong, and after graduating at HK Polytechnic University, he worked with many important British and European maisons as Chief fashion desi-gner and as Design and Marketing Consultancy. His style has soon become a bridge between his culture of origin, his eastern DNA, and a more inter-national taste. Her collections feature elements from different cultures, but also love for art, owning to his family’s artistic background. Andy Ho is going to present his new collection at White after conquering several important points of sale worldwide. Japanese, based in Tokyo, Dollyandmolly was born in 2009. Already renown in the East, the brand has now approached the western markets with its mix and match of styles, fresh and young shades, while bows, rouches and pleats imbue the creations with a splash of romantic femininity. A play on volumes and street-style hints that are never extreme. From Italy an interesting name in the accessories scene is CHIARAPER-FETTO, a brand that stands out owing to its refined details and character. Designer Chiara Perfetto’s leather accessories are capable of imbuing a touch of audacity and uniqueness to contemporary women’s everyday life.

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Accessori e borse di lusso anche per Any Di Munich, brand in cui, oltre alla qualità, è importante la funzionalità. Infatti, grazie a un si-stema a strappo ogni borsa può essere indossata in tre modi, portata a mano, a spalla e trasformata anche in uno zainetto, quindi perfetta per donne che viaggiano e hanno una vita dinamica, sempre di corsa fra privato e lavoro. Nata in Patagonia, ma siciliana di origine, Marcela Salvador ha studiato moda a Milano e, dal 1995, collabora con maglifici e filature. Nel 2000 ha aperto un laboratorio in Sicilia, dove tutte le sue creazioni sono fatte a mano ed espressione di un design lineare e senza tempo. I gioielli che presenta a WHITE sono espressione del connubio tra filati e metalli preziosi, pezzi dal design contemporaneo ed elegante, realizzati in quantità limitate, per chi cerca qualcosa di davvero speciale. Anche l’activewear protagonista della Red Area, grazie a P.E Nation. Fondato nel 2016 da Pip Edwards and Claire Tre-goning, il marchio trae ispirazione dalle molte sfaccettature della vita delle due fondatrici, divise fra il ruolo di creative, di madri, di fan del fitness. Colori accesi, design retrò e molte righe per una collezione di urbanwear che vanta innumerevoli fan. Altro nome importante quello di Gilles Ricart, francese, ma con sede in Spagna. Il designer, che ha fondato la sua azienda nel 1987 a soli 23 anni, aprendo l’anno dopo un monomarca a Parigi, porta a Milano la sua collezione famosa per i capi in pelle e camoscio, per le tonalità cromatiche sempre accese e uno stile ricercato e creativo che ha conquistato molte personalità spagnole e dive come Cher e Jane Fonda.

Luxury accessories and bags also for Any Di Munich, brand where, be-side quality, what really matters is functionality. Thanks to an innovative tear mechanism, every single bag can be worn in three ways, as a hand-bag, as a shoulder-bag and as a backpack, hence perfect for dynamic travellers, constantly on the go. Born in Patagonia, though with Sicilian roots, Marcela Salvador studied fashion in Milan and in 1995 she star-ted collaborated with knitwear factories and spinning mills. In 2000 she inaugurated a laboratory in Sicilia, where all products are hand-made and expression of a timeless design, linear and with a human touch. The jewelry line she is going to introduce at White results from the combina-tion of yarns and precious metals, limited edition items with contempo-rary and graceful design, for those looking for something really special.Thanks to P.E Nation, activewear is going to be another protagonist in the Red Area. The label, founded in 2016 by Pip Edwards and Claire Tregoning, draws inspiration from the many facets of the lives of its two founders: creative designers, mothers, and fitness enthusiasts. Bright colours, retro design and many stripes for an urbanwear collection that can already boast countless fans. Another important name among those debuting at WHITE is Gilles Ricart, French, though based in Spain. The designer founded its brand in 1987, aged 23. The year after he opened a flagship store in Paris. He is about to take to Milan his collection, famous for its leather and suede proposals, its bright shades and refined and cre-ative style. Objects of desire that have already conquered many Spanish personalities and divas, like Cher and Jane Fonda.

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Un marchio che nasce da un’avventura o: “da un sogno che si è re-alizzato”. Tre sorelle che provengono da una famiglia storicamente produttrice di calzature che hanno imparato, sin dall’infanzia, ad ap-prezzare il made in Italy e la qualità del fatto a mano. Ed ecco che, da Psicologia a Firenze e da PR a Milano e poi Oxford, si ritrovano tutte a Verona, nel vecchio laboratorio dei nonni, a creare, nel 2005, la prima collezione chiamata ES’GIVIEN (ES di Freud e poi le iniziali, G di Gaia, Vi di Vivilla e EN per Nives).

Qual è il messaggio che volete trasmettere con le vostre collezioni?Creiamo da donne per le donne. I nostri outfit sono cool, ma porta-bili da tante figure diverse. Si possono mixare a piacere ed essere se-lezionati dai buyer che sanno metterci il proprio tocco. Vogliamo che l’idea sia: sono fatti su misura per ciascun buyer e ciascuna donna.

Qual è il valore aggiunto di una fiera come WHITE per voi?Poter incontrare buyer nazionali e internazionali, che sanno di avere come punto di riferimento un salone che seleziona eccellenze.

Cosa presentate al salone?Tecnologia e storicità, qualità e innovazione, minimal ed estroversio-ne. Non tanto nella modellistica che rimane sempre minimal_classi-cal_chic, quanto nelle proposte di filati e materiali. Sempre in mood ES’GIVIEN: molto black con due pennellate di bianco e silver.

Il pezzo cult di questa collezione?Un matelassé millefili, con finissaggi fatti a mano, effetto bagna-to e uno jacquard bolle lucido/opaco monocromatico. Entrambe termosaldate con un tessuto tecnico all’interno.

Progetti futuri che vedranno la luce a breve?Continuiamo con il filone fashion e sociale, con il nostro progetto #il-fashionbelloebuono. Progetti concreti che vedono Governo, Impresa e Sociale insieme a favore di tematiche importanti quali la violenza di ge-nere e le discriminazioni dei diritti umani. Siamo convinte che anche noi, nell’effimero mondo della moda, possiamo a modo nostro contribuire.

A brand resulting from an adventure or: “a dream that has come true”. Three sisters from a family of footwear makers, who have learned, ever since childhood, to value the Made in Italy and the quality of hand-made products. From Psychology in Florence, from a PR job in Milan, and from Oxford, they fgot together in Verona, in their grandparents’ old workshop, to create, in 2005, their first collection: ES’GIVIEN (ES for Freud and then the initials, G for Gaia, Vi for Vivilla and EN for Nives).

What message do you want to get across with your collections ?Women for women. Our outfits are cool, but they can be worn by dif-ferent kinds of women. They can be mixed and selected by buyers, who can add their personal, special touch. We want the idea to be: bespoke products for each buyer and each woman.

What is the added value of a trade-fair like WHITE in your view?Having the chance to meet national and international buyers, who are aware that WHITE is a touchstone, a trade-show that selects excellence.

What are you going to showcase at WHITE?Technology and tradition, quality and innovation, minimal and extrovert couture. Not that much in terms of models, which are always minimal_clas-sical_chic, but more so in terms of yarns and materials. Always sporting the ES’GIVIEN mood: very black, with just to brushes of white and silver.

This collection’s cult item?A wet-look multi-thread matelassé with hand-made finishing touches, and a solid colour shiny/matt jacquard. Both heat-sealed with an inner technical fabric (to obtain a sculptural structure when worn), but with the quality and preciousness of a 100% natural, hand-made-in-Italy weft.

Future projects that will soon see the light of day?We are going on with our fashion and social ventures, with our #ilfa-shionbelloebuono project. Projects involving the Government, the Busi-ness and Social sphere, aimed at bringing them together to tackle im-portant issues, like genre violence, discrimination and human rights. We too, in the ephemeral fashion world, can make our contribution.




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CASADEI C a s a d e i a t W h i t e w i t h t h e W A L L c a p s u l e c o l l e c t i o n

[ G I A N L U C A S I N I ]

S P E C I A L A R E AT O R T O N A 2 7

S U P E R S T U D I O P I Ù

A business with a deeply rooted tradition of first-class Italian craft-smanship, capable of renewing itself and stay abreast of the times, thus becoming one of those names that immediately bring to mind the idea of excellence footwear. Since 1958 - the year when, in a little work-shop in San Mauro Pascoli, Quinto and Flora Casadei fashioned their first sandals collection for the tourists of the Romagna Riviera - many years have gone by, and today Casadei can boast as many as 21 flag-ship stores worldwide, a show-room in Milan in via dell’Annunciata, a corner at Rinascente, as well as the recent presentation in Rome and in Milan of the brand-new store concept, curated by Cesare Casadei - son of Quinto and Flora, since 1994 creative director of the brand - in collaboration with architect Marco Costanzi, and conceived for the Albemarle Street store in the exclusive Mayfair borough of London too. The brand is absolutely resourceful and ready to embark on new adven-tures, like the recent collaboration with designer Ilenia Corti for a line of Casadei jewels for the S/S 2017. Another token of this creativity and ingenuity is the “WALL” capsule collection, due to be showcased as a worldwide premier at WHITE from 22nd to 25th September. With this collection Cesare Casadei wants to celebrate the creative and handi-craft uniqueness of the maison from San Mauro Pascoli, but it also epi-tomizes a vision of innovation and research. A special area of the trade show will host “WALL”, whose protagonist is a minimal-chic wedge in premium materials, like the Jacquard with kimono print, plissé-effect silk and the plaited crochet with stretch-threads. Cesare Casadei has chosen these models, in which precious materials mingle with high-te-ch details, for a modern-day woman, an inquiring, dynamic and classy globe-trotter, constantly on the go. All adjectives that well-define the brand Casadei too.

Un’azienda dalle salde radici nell’alto artigianato italiano, capace di rinnovarsi e di stare al passo coi tempi, diventando uno di quei nomi che immediatamente fa pensare all’eccellenza nel mondo calzaturiero. Dal lontano 1958, anno in cui, in un piccolo laboratorio di San Mauro Pascoli, Quinto e Flora Casadei creavano la prima collezione di sandali destinati ai turisti che frequentavano la Riviera romagnola, di tempo ne è passato e ora Casadei vanta ben 21 negozi monomarca al mondo, uno show-room milanese in via dell’Annunciata, a Milano,corner presso La Rinascente ed è recente la presentazione a Roma e Milano del nuo-vo store concept, curato da Cesare Casadei, figlio di Quinto e Flora, dal 1994 creative director del brand, in collaborazione con l’architetto Marco Costanzi, sviluppato anche per la boutique in Albemarle Street nell’esclusivo quartiere di Mayfair, a Londra. Il marchio sembra sempre in fermento e pieno di idee, recente anche la collaborazione con la de-signer Ilenia Corti per una prima linea di gioielli Casadei proposta per la stagione primavera/estate 2017. Esempio di questa creatività sempre in movimento e pronta a nuove sfide è la capsule collection “WALL”, presente dal 22 al 25 settembre al WHITE in anteprima mondiale. Una collezione che vuole essere l’omaggio di Cesare Casadei all’unici-tà creativa e artigianale della maison di San Mauro Pascoli, ma anche simbolo di una visione che è all’insegna dell’innovazione e della ricer-ca. Una special area della fiera ospiterà, quindi, “WALL”, che ha come protagonista una zeppa dal design minimal-chic, proposta in esclusivi materiali, come il tessuto jaquard a stampa kimono, la seta lavorata ad effetto plissé e il crochet intrecciato con fili elasticizzati. Cesare Casa-dei ha pensato questi modelli, in cui materiali preziosi sono contaminati da dettagli high-tech, per la donna di oggi, una globe trotter curiosa e in continuo movimento, dinamica e ricercata. Aggettivi che definisco-no perfettamente anche il marchio Casadei.

CAPSULE WALL



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Il sodalizio nel nome dell’eccellenza fra l’azienda vitivinicola Ciù Ciù e il salone WHITE si rinnova, ormai, da alcune stagioni. Anche per l’edi-zione di settembre (on stage dal 22 al 25/09) infatti - come per quelle passate - i vini della cantina marchigiana vengono degustati nel corso degli eventi previsti dal vasto programma messo in atto dalla mani-festazione, negli spazi di via Tortona. Questo inusuale link nasce dalla convinzione dei produttori, Massimiliano e Walter Bartolomei, che il mondo della moda e quello del vino siano perfetti per creare una si-nergia, finalizzata a rappresentare al meglio alcune delle più importanti eccellenze italiane. La gamma dei vini Ciù Ciù, eleganti e dal gusto raf-finato, tutti biologici e di ottima qualità, spazia dai bianchi ai rossi, fino ad arrivare alle bollicine e ciò ben si sposa con appuntamenti di alto livello e di caratura internazionale. Sin dalle precedenti edizioni, sono presenti nella Vip Lounge di WHITE, area riservata alla stampa, ai più importanti buyer internazionali che frequentano abitualmente la fiera e ai rappre-sentanti del mondo delle istituzioni. Diventa, quindi, possibile, nel corso della manifestazione, degustare una delle pregiate etichette biologiche dell’azienda vitivinicola: a partire da un rosso Bacchus Piceno o da un bianco Evoè Marche I.G.P. Passerina, per arrivare allo spumante Peco-rino Merlettaie Brut, quello che ha accompagnato con un brindisi be-neaugurante la cerimonia di apertura delle ultime edizioni del WHITE. La connessione con la manifestazione, uno degli appuntamenti più im-portanti del fashion system per gli operatori di settore italiani e stranieri, è perfettamente in sintonia con la strategia avanzata dall’azienda vitivi-nicola in questi anni: chi apprezza un buon vino, d’altronde, è di certo anche un estimatore della buona moda. E se il vino, come si crede, è la rappresentazione più autentica del territorio in cui nasce, non può che farlo al meglio, accompagnandosi a una manifestazione che da Milano e per Milano si diffonde worldwide.

CIU' CIU' and WHITE: SYNONYMS OF EXCELLENCE

[ G I U S E P P E P O R R O V E C C H I O ]

The partnership, under the banner of excellence, between the wine com-pany Ciù Ciù and WHITE trade show started a few seasons ago. In the upcoming September edition (on stage from 22nd to 25th September) - as during the previous editions – the wines from the region Marche will be tasted during the events in the rich programme enacted by the fair-trade in the locations in via Tortona. This unusual connection re-sults from the producers’ notion, Massimiliano and Walter Bartolomei, that the fashion world and wines are perfect to create a synergy aiming to best represent two of the most striking Italian excellences. The se-lection of premium Ciù Ciù wines, all refined and biological, ranges from white to red wines, down to sparkling wines, which chimes well with the fair’s international first-rate happenings. During the previous editions they have cheered WHITE’s VIP Lounge, the area reserved to the press, to the most important international buyers, who regularly come to the trade-fair, as well as the institutional representatives. It is therefore pos-sible, during the trade show, to taste the outstanding biological wines from the wine-growing company: starting from a red Bacchus Piceno or a white Evoè Marche I.G.P. Passerina, down to the sparkling Pecorino Merlettaie Brut, the wine that accompanied with a welcoming toast the opening ceremony of WHITE latest editions. The connection with the event, one of the fashion system’s most important happening for Italian and international insiders alike, is perfectly in tune with the strategy the wine-growing company has implemented over these years: after all, tho-se who value a good wine, undoubtedly love good fashion too. And if wine is the most authentic representation of the territory where it is grown, the best way to do so is to partner with an event that from Milan, and for Milan, spreads worldwide.



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Despite the French name, this is a clear tribute to the shopping streets (vie), above all the Italian ones. Because all Belle Vie footwear bear a special name, the name of an important shopping street, the beating heart of a city’s borough. Each season, since its birth with the Fall/Winter 2016, Belle Vie has decreed that cities are the protagonists of their col-lections’ photo-shoots and presentations, hence each single shoe bears the name of a street in the city where the photo-shoot is set. With Belle Vie we have walked through the streets of Florence, Versilia, Bologna and, for the Spring/Summer 2018, Santa Margherita Ligure. Claudio and Michele have been designing shoes since 1989, in 2015, with Alessio Taddeo’s style contribution, they have decided to launch a new brand, a brand capable of embodying the footwear expertise they have gained in 23 years at Ballerina Srl, thus a collection where the protagonists are the flat sandal, the slip-on, but also the 10 cm wedge. The 2018 summer col-lections, showcased as a premier at WHITE MILANO from 22nd to 25th September, also includes lighter and flat models with leather sole, so as to keep embracing the needs of a transversal clientele, encompassing classy and stylish busy women like the millennials, but also those who prefer a more laid-back mood. A young and dynamic brand, with a decades-long and absolutely Italian footwear know-how, whose creations are all Made in Italy, each model is indeed designed and manufactured in Italy in the Belle Vie plant in Montopoli Val d’Arno, Tuscany, near the leather district. And if the name Belle Vie is catchy, so is the footwear: we can rest as-sured that this brand’s footwear will conquer a special spot in the hearts and the wardrobes of many fashion-addicted.

Belle Vie[ G I A N L U C A S I N I ]

Si legge alla francese, ma è un chiaro omaggio alle vie dello shop-ping, a partire da quelle italiane. Perché le scarpe Belle Vie nascono tutte con un nome, quello di una strada importante per i suoi negozi, centro nevralgico di stile per un determinato agglomerato urbano. A ogni stagione, dalla sua nascita con la fall/winter 2016 Belle Vie ha scelto una città come protagonista del servizio fotografico di lan-cio e di presentazione della collezione e ogni calzatura ha il nome di una via di quella specifica città. Con Belle Vie abbiamo quindi camminato per le strade di Firenze, della Versilia, di Bologna e per la spring/summer 2018 per quelle di Santa Margherita Ligure. Claudio e Michele dal 1989 realizzano scarpe, nel 2015, con il contributo stilistico di Alessio Taddeo, hanno deciso di dar vita a un nuovo mar-chio che esprimesse tutta l’esperienza calzaturiera accumulata in 23 anni con il calzaturificio Ballerina Srl, ecco allora una collezione in cui protagonisti sono stati i sandali flat, le slip-on, ma anche le zeppe alte 10 centimetri. La collezione estiva del 2018, presentata in esclusiva a WHITE MILANO dal 22 al 25 settembre, vede l’inse-rimento di modelli più leggeri e bassi con suola in cuoio, questo per abbracciare ulteriormente le esigenze di un target trasversale, che comprende donne attente allo stile e piene di impegni come le mil-lennials, ma anche chi preferisce qualcosa dallo spirito più rilassato. Un marchio giovane e dinamico, che però affonda le sue radici nel know how calzaturiero italiano, e le cui creazioni sono tutte made in Italy, ogni modello è infatti ideato e prodotto in Italia presso lo sta-bilimento Belle Vie, in Toscana, a Montopoli Val d’Arno, nei pressi del distretto del cuoio. E se il nome Belle Vie entra facilmente nella testa, siamo certi che le scarpe di questo brand conquisteranno fa-cilmente i cuori e i guardaroba di molte fashion addicted.

S t r o l l i n g t h r o u g h t h e c i t y s t r e e t s T O R T O N A 5 4E X A N S A L D O



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Un legame sempre più forte quello lega Fragiacomo al mondo del cinema e dell’arte. Oggi come in passato la maison italiana di calza-ture e accessori ha vestito numerosi personaggi del cinema e dello spettacolo italiano e internazionale. Fragiacomo, nato nel 1956 dalla creatività e intuito di Dante Fragiacomo, continua oggi sotto la nuo-va direzione di Federico e Massimo Pozzi Chiesa, confermando la sua vocazione culturale, riletta grazie ai new media. Così, contestual-mente alla 17ma edizione del Premio Fondazione Mimmo Rotella, Fragiacomo ha consegnato un prestigioso riconoscimento a due in-discussi protagonisti del panorama artistico internazionale: George Clooney, in concorso con “Suburbicon” e all’artista cinese che ha presentato il suo documentario “Human Flow”. Ai due premiati la maison Italiana ha voluto offrire, per mano di Federico e Massimo Pozzi Chiesa, l’esclusiva Weekend Bag in edizione limitatissima. A Venezia inoltre, presenti top blogger internazionali come Nima Be-nati, Catherine Poulain, Valentina Georgia Pegorer, tanto per citarne alcune, che hanno interpretato la Icon Bag e le calzature in occasio-ne del gala dinner per il Premio Mimmo Rotella. A WHITE Fragia-como presenta, con una speciale installazione al Tortona 27/ Super-studio Più, la nuova collezione Primavera/Estate 2018, tutta giocata su sperimentazione e bon ton, geometria e romanticismo. Uno stile unico e riconoscibile che ha un solo denominatore, il made in Italy: artigianalità e cura dei dettagli si uniscono a lavorazioni particolari e preziose, capaci di enfatizzare l’unicità dei modelli e il know-how assolutamente hand made della produzione. Non a caso i codici stili-stici che hanno scritto l’heritage di un brand ora assumono una veste contemporanea: gli archivi della maison si piegano, letteralmente, a lavorazioni e a tecniche all’avanguardia, come le lavorazioni laserate con reti e cristalli.

[ F E D E R I C O P O L E T T I ]

FRAGIACOMOC i n e m a , a r t a n d d i g i t a l : F r a g i a c o m o ’ s n e w c o u r s e

An increasingly close bond between Fragiacomo, the silver screen and art. Today like yesterday, the Italian footwear and accessories maison has dressed several Italian and international stars. Fragiacomo, born in 1956 from the creativity and insight of Dante Fragiacomo, and now led by Federico and Massimo Pozzi Chiesa, confirms its cultural vocation, though reinterpreted in consideration of the new media. Hence, at the 17th edition of the award Premio Fondation Mimmo Rotella, Fragiacomo has handed a prestigious award to two undisputed protagonists of the international artistic scene: George Clooney, in contest with “Suburbi-con”, and the Chinese artist with his documentary “Human Flow”. The Italian maison has offered the two awardees the exclusive Weekend Bag, a super-limited edition, handed to them by Federico and Massimo Pozzi Chiesa. In Venice there were also top international bloggers, like Nima Benati, Catherine Poulain, Valentina Georgia Pegorer, to mention just a few, who interpreted the Icon Bag and the footwear at the gala dinner for the award Premio Mimmo Rotella. Ù At WHITE Fragiacomo is going to present, with a special installation at Tortona 27/Superstudio Più, the new Spring/Summer 2018 collection: a triumph of experimentation and bon ton, geometry and romanticism. A unique and recognizable style with one common denominator, Made in Italy: craftsmanship and care for details are enhanced through special and precious processing tech-niques, capable of shining a light on the uniqueness of the models and the know-how of a fully hand-made production. The style codes that have dictated the heritage of a brand have come back under a more contemporary guise: the maison’s archives have been literally readapted through pioneering procedures, like the laser-processing techniques with nets and crystals.



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In anticipo sulle tendenze, la capsule collection Roque viene lancia-ta nel giugno 2009 e riassume i temi e lo stile della sua collezio-ne di Ilaria Nistri, trasformandoli in pezzi leggeri e intercambiabili, avanguardistici e al tempo stesso facili da indossare. “E’ un progetto nato inizialmente intorno al jersey e alla seta. Oggi ha trovato il suo ampliamento e la sua naturale evoluzione nella felpa, materiale che viene trattato in modo non convenzionale e in una logica di contra-sti dove l’aspetto couture convive con quello streetwear” racconta Ilaria, che sta riscuotendo un successo incredibile negli Stati Uniti grazie al carattere e alla forza dell’immediatezza che il marchio espri-me. Proprio questo mood street che non rinuncia un twist sofisticato e sempre riconoscibile ha coinvolto star, top model e influencer che hanno scelto di indossare Roque in diverse occasioni. Fan del brand sono nomi del calibro di Beyoncé, Hailey Baldwin, Bella Hadid, Sele-na Gomez, Karlie Kloss, fino a personaggi come Kylie Kristen Jenner, Vanessa Hudgens, Kendall Jenner e Taylor Swift, tanto per citarne alcuni. Roque è un brand di daywear contemporaneo, dal design in-novativo nei tagli e nelle forme, reso informally stylish da particolari lavorazioni e finissaggi che ne determinano la riconoscibilità. Un ri-chiamo forte alla strada, alla libertà di trasformare, mixare, interpre-tare. Il tema ricorrente è la contaminazione tra elementi provenienti dalla cultura pop e streetwear, come la tintura in capo e lo stone wash a contrasto con applicazioni e ricami presi a prestito da un Ready to Wear, unitamente alle stampe realizzate a mano, che traggono spes-so ispirazione dalla natura. La collezione spring/summer 2018 – che vede un focus sulla felpa – esalta a pieno questa filosofia: elementi couture come rouche, increspature e volant diventano protagonisti su capi dall’effetto irregolare e disomogeneo. Per la prima volta Ro-que sarà presentato a WHITE Milano. Commenta Ilaria Nistri: “Il passaggio di buyer e addetti ai lavori a WHITE è sempre stato molto intenso e selezionato e questo spesso porta a occasioni cruciali per un marchio in termini di posizionamento. WHITE è una realtà unica nel panorama italiano per la moda donna.È un aggregante per perso-ne appassionate, stimolante e sempre aperto al nuovo.”

ROQUE[ G I U S E P P E P O R R O V E C C H I O ]

Ahead of the times and trends, Roque capsule collection was launched in June 2009 and it sums up the themes and the style of Ilaria Nistri’s collection, turning them into light and interchangeable garments, both vanguard and easy to wear. “This project was initially about jersey and silk. Today, it has found its natural evolution in the fleece, material that is processed unconventionally and with a series of contrasts, where cou-ture coexists with streetwear”, so Ilaria, who is gathering incredible con-sensus in the United States thanks to the character and the immediacy the brand conveys. This street mood that does not want to renounce a sophisticated twist and is always recognizable, has captivated stars, top models and influencers who have chosen to wear Roque on several oc-casions. Among the brand’s fans, the likes of Beyoncé, Hailey Baldwin, Bella Hadid, Selena Gomez, Karlie Kloss, but also Kylie Kristen Jenner, Vanessa Hudgens, Kendall Jenner and Taylor Swift, to mention just a few. Roque is a daywear contemporary brand sporting innovative design in terms of cuts and shapes, made informally stylish through peculiar processing techniques and finishing touches, which make it very reco-gnizable. A marked dash of streetwear, with freedom to transform, mix, interpret. The leitmotif is the contamination between elements from pop culture and streetwear, like the garment dyeing and the stone wash with Ready-to-Wear applications and embroideries , as well as hand-made prints, often inspired by nature. The Spring/Summer 2018 collection – with special focus on the fleece – underscores this philosophy: couture elements like rouches, increspature and flounces become the protago-nists, lending garments an irregular and inhomogeneous effect. For the first time Roque will be presented at WHITE Milano. So Ilaria Nistri: “the presence of buyers and insiders at WHITE has always been very intenso and selected, which, more often than not, elicits crucial occa-sions for a brand in terms of positioning. WHITE is a unique realtà in the Italian women’s fashion scene. It is an aggregator for keen people, stimulating and always open to novelties.”

I l a r i a N i s t r i ’ s c o n t e m p o r a r y d a y w e a r a t W H I T E




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Percorrendo i corridoi del Basement, a WHITE MILANO, si ha la sensazione di essere stati catapultati altrove, in un luogo in cui la spe-rimentazione fa da padrona. Questo scenario underground di Super-studio Più accoglie le collezioni di designer innovativi e di brand con-solidati, che propongono soluzioni avantgarde nei capi e nei materiali, raccontandone stimoli e luoghi della creazione.

La collezione di Ermanno Gallamini prende vita dalla tradizione fa-migliare e dalla materia: tessuti rari e nobili, di pregio assoluto, che vengono virtuosamente trasformati in mantelli, gilet, coperte e molti capi ancora.I due designer dietro Barbara Alan, Barbara Amelii e Alan Maughan, presenze ormai costanti al salone, uniscono il design britannico alla qualità italiana e propongono nuovi metodi di costruzione nel sarto-riale, attraverso forme geometriche, minimal e sempre più unisex. Pal Offner, made in Germany, punta sul genderless, giocando con l’asimmetria, la destrutturazione e il bianco e nero, in una collezione accuratamente rifinita a mano. La scarpa di Peter Non trascende ogni funzione. Ideata e realizzata in Italia, coniuga comodità e forme sinuose, moderno e classico, rendendo ogni creazione un oggetto di design. Si dice migliorino col tempo le borse di Trakatan: imper-tinenti, contemporanee, sviluppano il concetto di pelletteria per portarlo a livelli audaci caratterizzati da serigrafie, cuciture a mano e tagli a vivo. Presentata nel 2001 a Parigi, Boboutic trae ispirazione dal quotidiano e unisce le più tradizionali tecniche di maglieria a una costante ricerca sui materiali e sui metodi di produzione, per creare capispalla versatili e dalle forme inaspettate. Marc Le Bihan, avan-guardista del fashion da oltre vent’anni, propone una collezione dal gusto teatralmente storico, realizzata a Parigi e negli studi degli artisti con cui ha collaborato. Ulisses by Dimissianos & Miller racconta una storia di famiglia. Hector Dimissianos, dopo aver ereditato dal padre la capacità di lavorare la pelle, ha creato insieme a sua moglie Carolina una linea di calzature fortemente orientata al futuro, di cui qualità e lavorazione sono i segni distintivi.

BASEMENT[ G I U S E P P E P O R R O V E C C H I O ]

Pacing the Basement’s aisles, at WHITE MILANO, one can’t help the feeling of having been hurled elsewhere, in a place where experimenta-tion stands supreme. Superstudio Più’s underground scenario is all set to showcase the collections of innovative designers and consolidated brands, proposing avant-garde solutions both in terms of items and ma-terials, while narrating their inspirations and places of creation.

Ermanno Gallamini’s collection draws from his family tradition and from the study of the matter: rare and noble fabrics, absolutely precious, are flawlessly turned into capes, waistcoats, covers and many more items. The two designers behind Barbara Alan, Barbara Ameliiand Alan Maughan, by now regular fixtures at the show, combine British design with Italian quality to propose novel tailoring techniques with geometric, minimal and increasingly genderless shapes. Pal Offner’s made in Ger-many genderless flair plays with asymmetry, deconstruction and black & white for a painstakingly hand-finished collection. Peter Non footwear transcends function. Designed and made in Italy, these shoes combi-ne comfort and sinewy shapes, modern and classic style, thus turning each creation into a design object. Trakatan bags are said to improve with time: cheeky and contemporary, they advance the concept of le-atherwear to imbue it with daring flair: silk-screen prints, hand-made stitching and raw cuts. Presented in 2001 in Paris, Boboutic draws in-spiration from everyday life and combines the most traditional knitwear techniques with a relentless research both on materials and production methods to create versatile outwear with unexpected shapes. Marc Le Bihan, vanguard fashion designer for over twenty years, he proposes a collection sporting a theathrically historical taste, made in Paris and in the workshops of the artists he has collaborated with. Ulisses by Di-missianos & Miller narrates a family story. Hector Dimissianos, after inheriting his father’s ability to process leather, has created with his wife Carolina a footwear line looking to the future, whose landmarks are qua-lity and processing techniques.


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Even those coming to WHITE for their first time, have already head about it. We are talking about Tortona 54, the location chosen to house WHITE MILANO, in the former industrial facilities of Officine Ansaldo. Today it represents the perfect setting for a wealth of apparel and ac-cessories brand, ranging from casualwear to trendier and contemporary styles. One of the area’s protagonists will be Roy Roger’s denim, desi-gned by Guido Biondi, which, this season will showcase a novel inter-pretation of femininity with an urban twist. Fred Perry’s presence in the same location is undoubtedly meaningful. This renowned brand, with its classic yet casual taste, will highlight the area’s sporty-chic mood. Anju-na’s “summer wear” is a must-see. The brand was launched by Emanuela Corvo in 2014, and has literally overhauled the beachwear concept. And then Doria 1905 hats, Knit Knit’s knitwear, Pomikaki’s bags and ac-cessories. Speaking of WHITE MILANO, and more precisely of Tortona 54, technology and outstanding know-how are a must. Within the indu-strial archaeology of ex Ansaldo, the Yellow Area focuses on the “easy to buy” concept, where the passwords are novelty and high tech. The brand 1177 Eleven Seventyseven will indeed entertain the audience with a little robot, the latest frontier of automated sales, which will engage in a hands-on demonstration.

Anche chi viene per la prima volta ne ha già sentito parlare. Si tratta di Tortona 54, la location scelta per accogliere WHITE MILANO nell’ex complesso industriale delle Officine Ansaldo. Oggi rappre-senta la cornice perfetta per molti, moltissimi brand, sia di abbi-gliamento sia di accessori. Dallo stile casualwear al sapore trendy e contemporaneo. Uno dei protagonisti dell’area sarà il jeans di Roy Roger’s che, disegnato da Guido Biondi, questa stagione presenterà una nuova interpretazione della femminilità in chiave urban. Senza dubbio significativa anche la presenza, nella stessa location, di Fred Perry. Questo noto brand, con il suo gusto classico e allo stesso tempo casual, sottolineerà l’atmosfera sporty-chic dell’area. Da non perdere il “summer wear” proposto da Anjuna, il marchio creato da Emanuela Corvo nel 2014, che ha letteralmente rinnovato il con-cetto di beachwear. Saranno presenti anche i cappelli di Doria 1905, la maglieria di Knit Knit, le borse e gli accessori di Pomikaki e molti, molti altri. Parlando di WHITE MILANO, e in particolare di Tortona 54, tecnologia e qualificatissimo know-how non possono mancare. Sempre nell’archeologia industriale dell’ex Ansaldo ci si potrà perde-re tra la Yellow Area, concentrata sul concetto “easy to buy”, dove la parola d’ordine è novità, in particolare nel campo high tech. Il brand 1177 Eleven Seventyseven animerà infatti la manifestazione con un piccolo robot, ultima frontiera per le vendite automatizzate, che of-frirà ai clienti che lo desiderano una dimostrazione pratica del suo funzionamento.

TORTONA 54[ O R S O L A A M A D E O ]

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ZOOM ON BEAUTY

I prodotti di bellezza? Sempre di più accessori che completano un out-fit, ma anche oggetti di lifestyle da lasciare in bella vista. Mai come in questa stagione la selezione dell’area beauty di WHITE si è focalizza-ta sui marchi italiani e internazionali che uniscono qualità e immagine sofisticata. Iniziando da Ellis Faas, linea della makeup artist di fama internazionale amatissima dalle celebrities, presenza fissa sulle pagine di Vogue Paris e Numéro Paris. C’è poi Hemp Care - Allegrini nuovo brand di cosmesi all’olio biologico di canapa italiana. La linea di hair care a base di radicchio Mario Lorenzin e quella completamente organi-ca Mario Lorenzin 1975. Per gli amanti delle fragranze artistiche e di ricerca si va da Verdúu, che collabora con giovani stilisti emergenti, alla linea di Christian Tortu, flower designer parigino amatissimo dalle grandi maison di moda. E poi il brand di fragranze Laurent Mazzone Parfums, e quello del fashion designer Franck Boclet, che porta il suo nome, Monom, profumi in olio, e 27 87 Perfumes, Optico e Soul Couture. Per chi ama i classici con un twist Molinard Parfums, casa che ha fatto la storia della profumeria e J.F. Schwarzlose, brand fon-dato nel 1856 e riportato agli antichi splendori da qualche stagione. Le proposte di home fragrance sono sfaccettate; da Coreterno, candele di ispirazione vittoriana incise artigianalmente ad Anna Paghera, linea ispirata ai giardini, e poi Bougies Rigaud, un grande classico, e infine Teatro Fragranze Uniche e Cutuli.

Beauty products? Increasingly more accessories that complete an out-fit, but also lifestyle objects to be left in plain sight. Never before, the selection of WHITE’s beauty area has been so focused on Italian and in-ternational brands that flawlessly combine quality and classy aesthetics. Starting from Ellis Faas, line by the internationally acclaimed makeup artist, cherished by the celebrities, and regular fixture in Vogue Paris and Numéro Paris. Hemp Care - Allegrini is the new beauty brand featuring Italian organic hemps oil. Mario Lorenzin’s chicory-based haircare and his fully organic Mario Lorenzin 1975. For artistic fragrances enthusia-sts, Verdúu is collaborating with young designers at the Christian Tortu line, Parisian flower designer acclaimed by the best fashion maisons. And then the fragrance brand Laurent Mazzone Parfums, the one by the fashion designer Franck Boclet, which carries his name, Monom, oil perfumes, 27 87 Perfumes, Optico and Soul Couture. For the lovers of the classics with a special twist Molinard Parfums, legendary fragran-ce-maker and J.F. Schwarzlose, brand founded in 1856 that has revived its ancient splendor over the last few seasons The home fragrance pro-posals are multifaceted; they range from Coreterno, Victorian-styled candles hand-engraved by Anna Paghera, a garden-inspired line, Bou-gies Rigaud, a great classic, and, last but not least, Teatro Fragranze Uniche and Cutuli.

T h e n e w e s t t r e n d s a t W H I T E[ V A N E S S A C A P U T O ]

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[ O R S O L A A M A D E O ]

WHITE MILANO è sinonimo di moda, scouting e qualità. Quando parla di tendenze lo fa a 360°, senza trascurare uno degli accessori per eccellenza: gli occhiali. Ecco, allora, che un oggetto nato princi-palmente per scopi funzionali diventa, a seconda delle proprie carat-teristiche, un elemento addirittura caratterizzante il look di una sin-gola persona. Occhiali dalle lenti scure, trasparenti, dalla montatura spessa, fine o colorata, a WHITE MILANO se ne vedono davvero di ogni forma e materiale: denominatori comuni l’innovazione, la qualità e lo stile. Una vera miniera per chi ama fare ricerca e scovare nuovi brand. La tappa obbligatoria è il Superstudiopiù. Qui rimarrete affa-scinati dai glasses firmati //DELIRIOUS, un occhiale personalizzabile al cento per cento e realizzato completamente a mano. Nella stessa location sarà possibile conoscere qualcosa di più sulla grande “famiglia” Clan Milano, con i suoi ricercatissimi modelli o sui raffinati Spektre Sunglasses, il brand che, fin dal 2009, crea occhiali dal design pulito e il sapore street. Gli amanti dell’eyewear non possono non dedicare il loro tempo anche al Tortona 54 dove, sempre in tema, avranno da sbizzarrirsi con le tecnologie di avanguardia firmate Alsteca, gli origi-nalissimi Mr Boho dalla spiccata personalità e gli esclusivi Pagani, dalle montature in acetato e dalle textures dai mille colori.

WHITE MILANO is synonym for fashion, scouting and quality. When it comes to talking trends, nothing is overlooked, certainly not the ac-cessories per excellence: eyewear. An object, that was designed mainly for functional purposes, has become a defining element of a person’s look. Shades with dark lenses, transparent, with thick frames, or thin and colourful ones, WHITE MILANO parades every shape and material. Common denominators: innovation, quality and style. A real treasure trove for those who enjoy discovering new brands. The must-see location is Superstudiopiù, that will charm you with glasses by //DELIRIOUS, 100% customizable hand-made eyewear. In the same location it is pos-sible to find out more about the great Clan Milano“family”, with their sophisticated models or the refined Spektre Sunglasses, the brand that, since 2009, has been creating glasses with minimal design and street mood. Eyewear enthusiasts cannot miss Tortona 54 where, they can in-dulge their whims with Alsteca’s trailblazing technologies, the absolutely innovative Mr Boho, sporting a striking personality, and the exclusive models by Pagani, with acetate frames and colourful textures.

ZOOM ON GLASSEST h e n e w e s t t r a n d s a t W H I T E

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retro-punkPhotographer: Pier Nicola BrunoFashion Editor: Giorgia Cantarini

Styling: Orsola AmadeoModel: Nika @Thelabmodels

Hair and Make up: Laura RinaldiPhotographer Assistant: Jonathan Santoro

Stylist Assistant: Chiara Troiani

Jacket: HENRICK VIBSKOVDress: JULIA SEEMANNShoes: PETER NON



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Jacket: JULIA SEEMANNPolo: JULIA SEEMANNPants: THE AM CREWEarrings: JULIA SEEMANN



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Shirt: SHIRT STUDIO

Jampsuit and Trousers: HIMSKI

Bra/Corset: ARRABAL

Shoes: ADIDAS



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Shirt: GIORGIO CORVAGLIASwimsuit: AMBASBag: GIAQUINTO

Dress: ETCHCoat: NALPROJECTEyewear: HIMSKI

Denim Coat: PATRICK MATHIEUDenim Jumpsuit: HAPPY HAUS



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Un premio che valorizza la creatività. Un’azienda leader nella pro-duzione di cristalli sintetici e borchie in ABS per abbigliamento e accessori. Una casa editrice che supporta il talent ideativo e una ma-nifestazione che riunisce creatività e business. Questi gli ingredienti dietro il successo del Premio Ramponi, ormai giunto alla sua settima edizione. Andando con ordine, ideatore di questo contest è Alfredo Ramponi, titolare dell’omonima azienda made in Italy, che ha volute creare un premio a sostegno del talento nella moda, non fine a se stesso, ma con un approccio che valorizza anche i passaggi essenzia-li dell’esposizione fieristica e della campagna vendita. Gli atlri attori coinvolti nel progetto sono, la casa editrice Nuova Libra, che sin dagli esordi supporta questo award e WHITE, la manifestazione patroci-nata dal Comune di Milano, che a ogni edizione valorizza il talento premiato con una special area dedicata. Eclettico, amante del bel-lo, sperimentatore e autodidatta sono solo alcuni dei significati che calzano a pennello a Enrico Mazza, torinese DOC e neo vincitore della settima edizione del Ramponi Award. Le sue collezioni dedicate all’universo femminile sfoggiano un raffinato equilibrio fra glamour e design d’avanguardia, forma e materia, esecuzione artigianale e spe-rimentazione tecnica. Quasi tutti i tessuti impiegati sono realizzati in esclusiva, le finiture sono texturizzate e I ricami ad alta definizione, con applicazioni tridimensionali per enfatizzarne l’esprit creativo.

A prize that rewards creativity. A company, leader in the production of synthetic crystals and ABS studs for apparel and accessories. A pu-blisher that supports the creative talent and an event that brings to-gether creativity and business. These are the ingredients behind Ram-poni Award’s success, now at its seventh edition. First thing first: the inventor of this contest is Alfredo Ramponi, owner of the homonymous Made-in-Italy company, who has decided to create an award to sup-port the fashion talent through an approach that also makes the best of the vital stages of the trade-fair and the sales campaign. The other actors involved in the project are publisher Nuova Libra, that since the very onset has supported this award, and WHITE, the trade show under the aegis of the Municipality of Milan, that at each edition enhances talent of the winners by rewarding them with a specially dedicated area. Eclectic, esthete, experimenter and self-taught are just some of the trai-ts describing Enrico Mazza, born and raised in Turin, winner the seventh edition of Ramponi Award. His collections dedicated to the female uni-verse flaunt a refined balance between glamour and pioneering design, shape and matter, craftsmanship and technical experimentation. Almost all the fabrics used are made exclusively, finishing details are texturized, while high-definition embroideries and 3D applications highlight the de-signer’s creative esprit.

RAMPONI AWARDE n r i c o M a z z a ’ s c r e a t i v i t y w i n s t h e c o n t e s t

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B O H OEffetto tapisserie, motivi floreali e tocchi Bohém-ien. Look dal feel hippy, con dettagli anni ‘70.

Tapestry effect, floreal motifs and a touch of bohe-mian rapsody. The look screams hippy chic yet with a clear 70’s vibe.

TRENDS GUIDE

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D E N I M Denim mania: dalla testa ai piedi un look a tinte jeans. Da giacche a pantaloni, dai top agli accessori.

Denim mania, head to toes in indigo. From jackets to pants, from tops to bottoms and accessories too.

E X O T I C tropicale e un po’ orientale. Giacche kimo-no e stampe lussureggianti, dagli abiti ai

gioielli di ispirazione déco.

tropical and oriental meet. Kimono ja-ckets and exotic prints, from dresses to

déco-inspired jewelry.

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P U R I T YPUREZZA NELLE FORME E AMORE PER IL BIANCO ASSOLUTO.

SIMPLE LINES AND LOVE FOR THE WHITE SHADES.

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S H A P E D B A G SStrutture geometriche e precise, con dettagli di design, per le nuove borse di stagione.

Bags are shaped and structured with design details, for the new bags of the season.

T E C H Attitudine sportiva e casual con materiali tecnici, per uno stile d’effetto e rilassato.

New take on sportswear and casual wear that goes throught the use of tech-savy garments, for a stylish yet comfy outfit.

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E A R T H Ycolori della terra, sfumature dal beige al marrone e gioielli ispirati alla natura della roccia

colors of the earth, shades from beige to brown, jewelry that echos the mysteries of mother nature.

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L’area White Bijoux, di Tortona 35, ospita 19 brand e designer indi-pendenti, internazionali, selezionati dalla collaborazione tra WHITE MILANO e Birik Butik (www.birikbutik.com) – un portale di ricerca e agenzia di comunicazione per i brand del gioiello. Una scelta ac-curata per proporre ai buyer un mix perfetto, in termini di materiali, stili e concept differenti. Alex Monroe, i cui pezzi sono interamen-te realizzati a mano in Inghilterra, ispirato dal fascino continuo del-le piume, presenta la sua nuova collezione Plume, che consiste in monili delicati e incredibilmente dettagliati in oro opaco che ornano dolcemente la pelle. Il designer di Madrid, con radici cubane, Jorge Morales crea gioielli eleganti, sofisticati e discreti, concentrandosi sulle forme sinuose e sulle linee pulite, per un look classico, ma nello stesso tempo raffinato. Gemma Alus, un giovane brand di gioielli di Seoul, abbraccia le tendenze più contemporanee con i suoi semplici e leggeri gioielli di forma moderna e pura, illuminati da perle e cri-stalli. Per un tocco glamour in più. I gioielli di Juls, label italiana, sono un omaggio all’eleganza che si concretizza attraverso pezzi artigianali, dove l’anima autentica del marchio è definita da asimmetrie e super-fici irregolari, inserti di pietre preziose e la combinazione di materiali diversi. Il brand made in Italy Natama presenta gioielli caratterizzati da forme semplici e linee armoniose, che evocano panorami preisto-rici e tribali, ma interpretati in chiave moderna, che scioglie la dimen-sione del tempo. Noshi, fondendo elementi logici e linee eleganti, dà vita a creazioni dal design contemporaneo, dove rivisita le ispirazioni provenienti dalla filosofia di sviluppare una vicinanza alla natura, at-traverso forme lineari ed organiche.

WHITE BEAUTY area, in Tortona 35, hosts 19 international and indi-pendent brands and designers selected by the collaboration between WHITE MILANO e Birik Butik (www.birikbutik.com) - a search engine and a communication agency for jewelery brands. An accurate selection to propose a perfect mix in terms of materials, styles and different con-cepts to buyers. Alex Monroe, whose pieces are entirely made by hand in England, inspired by on-going fascination with feathers, presents his new collection Plume, that consists of delicate and incredibly intricate barely-there pieces from solid gold that gently adorn the skin.Cuban born designer from Madrid Jorge Morales creates elegant, sophisticated, yet discrete pieces, focusing on sinuous shapes and clean lines for a refined classic feel. Gemma Alus, a young jewelry brand from Seoul, embraces contemporary trends with its light, simple yet unique jewelry designs creating modern and pure shapes embellished with pearls and crystals for a glamorous touch. Unique jewelry by an Italian brand Juls is a tribute to elegance through handmade pieces, where brand’s authentic soul is defined by asymmetries and irregular surfaces, precious stones inserts or the combination of different materials. Natama is an Italian jewelry brand that presents designs characterized by simple sha-pes and harmonious lines evoking prehistoric and tribal landscapes and views, but in a totally modern way that dissolves the dimension of time.Noshi blends logical elements together with elegant lines in a playful way, generating extremely feminine jewelry which is a contemporary revisitation of the inspirations coming from the closeness with nature, through linear and organic shapes.

WHITE BIJOUX [ J U R G I T A R U B I K A I T E ]

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Photography: Anna BredaProduction: Birik ButikHair & make up: Alessio GiovannelliStyling: Elena FrisoModel: Anna @ MP Management

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EARRINGS ANNA E ALEX, COAT CRISTIANO BURANI

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Massimiliano Bizzi, fondatore e presidente di WHITE, ha riassunto l’originalità del progetto in una battuta: “Se qualcuno pensa di veni-re soltanto per fare ordini, ha fatto la scelta sbagliata”. Idee chiare, obiettivi che richiedono una strategia coerente. Perché il mercato cinese è grande, ma il concetto di “grande” in questa sconfinata estensione territoriale significa culture diverse e realtà locali con le quali bisogna stringere accordi, le cui città hanno più abitanti della Lombardia.Per le imprese piccole e medie non c’è la possibilità di insediar-si se non usufruendo di spazi, infrastrutture e servizi in comune. È nata così la piattaforma Style Routes To Shanghai, ideata da Con-fartigianato Imprese con WHITE e sostenuta di ITA - Italian Trade Agency la cui missione consiste nell’accompagnare le PMI all’estero e nel favorire l’internazionalizzazione del made in Italy. Partecipano un cinquantina di brand italiani, da Faliero Sarti a Daniele Carlotta, da Sheena (che durante la settimana della moda milanese è stata protagonista del primo Urban Catwalk) a Stefano Mortari che per tre giorni - 13, 14, 15 ottobre - mostreranno la propria produzione, cercheranno partnership con pubblicazioni del mondo della moda e social media locali, avranno incontri B2B con partner distributi-vi interessati ai marchi italiani di ricerca e alternativi, e conservano quell’aria artigianale definita da Michele Scannavini, presidente di ICE, “Una narrazione magica della nostra personalità”. E quello che mai era successo fino a oggi, tanto da meritare l’aggettivo di “epo-cale”, è la cornice istituzionale nel quale Style Routes To Shanghai si svolge: la fashion week, il cui SHFW Organizing Committee ha siglato un accordo ufficiale che inserisce questo progetto tra 45 sfilate, 17 presentazioni e oltre 1.000 brand partecipanti tra show room ed eventi locali. “Era il sogno ricorrente mio e di Brenda (n.d.r. Brenda Bellei, amministratore delegato e moglie di Bizzi). Da tempo controlliamo e monitoriamo il mercato – racconta Bizzi – e siamo convinti che sia arrivato il momento di portare una piattaforma origi-nale all’interno di una grande fiera. Perché i rapporti vanno costruiti e approfonditi attraverso la conoscenza reciproca, non limitandosi con un atteggiamento un po’ da conquistatori ad aprire una serie infinita di punti vendita nei mall delle grandi città, vere cattedrali dello shop-ping che però spersonalizzano i consumatori”. Sarà questo modello distributivo a cambiare, spinto dalla crescita di quella classe media che è il più interessante fenomeno sociale dell’Impero Rosso. “I mall saranno riconvertiti i spazi dalle dimensioni più ridotte, e riorganiz-zati secondo tematiche culturali e di attualità, riprendendo in parte il modello dei concept store”conclude Bizzi. È stata questa analisi a convincere Giuseppe Mazzarella, Delegato Nazionale all’Interna-zionalizzazione e Sistema Fiere di Confartigianato imprese che, sol-tanto nella moda ne accoglie oltre 30mila, che bisogna rispondere a questa nuova domanda per favorire la crescita dei multibrand, dopo il successo dei monobrand ritenuti oggi un fenomeno già passato. “Noi offriamo prodotti che hanno caratteristiche di qualità, creati-vità, artigianalità presentando aziende del contemporary che hanno una storia da raccontare”. Storie di famiglia, storia di un Paese il cui incontro con la Cina fa parte della Grande Storia, quando gli esplo-ratori erano mercanti come Marco Polo e uomini di fede coltissimi, come il gesuita Matteo Ricci, che fu consigliere alla corte del Khan. Così lontani, così vicini.

Massimiliano Bizzi, founder and president of White, has summed up the originality of the project with a quip: “If someone thinks to come here just to write orders, they have made the wrong choice”. Clear ideas and targets calling for a consistent strategy, because the Chinese market is vast, but the concept of “vastness” in this boundless territorial extension entails different cultures and cities – with which agreement have to be made - totalling more inhabitants than Lombardy. For small and me-dium-sized enterprises there is no possibility to penetrate this market, other than sharing spaces, infrastructures and services. That’s how Style Routes to Shanghai was born, a platform conceived by Confartigiana-to Imprese with White, and backed by ITA-Italian Trade Agency, whose mission consists in taking SMEs abroad and favour the internationali-zation of the Made in Italy. Approximately fifty Italian brands are going to take part in the project: from Faliero Sarti to Daniele Carlotta, from Sheena (that during the Milanese fashion week was the protagonist of the first Urban Catwalk) to Stefano Mortari, which for three days – 13, 14, 15 October – will put on show their production, seek to establish partnerships with fashion publications and local social media, have B2B meetings with buyers and suppliers interested in Italian cutting-ed-ge brands, while retaining a hand-made flair that Michele Scannavini, president of ICE, has perfectly defined as “a magical narration of our personality”. What had never occurred before, and therefore has been deservedly dubbed “epochal”, is the institutional background whe-re Style Routes to Shanghai is going to take place: the fashion week, whose SHFW Organizing Committee has signed an official agreement integrating this project into a programme involving 45 fashion shows, 17 presentations and over 1.000 brands among showrooms and local events. “This was my and Brenda’s recurring dream (Brenda Bellei, CEO and wife of Bizzi). We have been monitoring the market for a while – so Bizzi – and we are convinced that the time has come to introduce an innovative platform in a great trade-fair, as relationships are developed through mutual knowledge, not just by opening, with a somewhat con-querors attitude, countless points of sale in big cities’ malls, out-and-out shopping cathedrals, which however anonymise consumers”. As a result of the growth of the middle class, the most interesting social pheno-menon of the Red Empire, this distribution model will change. “Malls will be reconverted into smaller spaces, and reorganized according to cultural and topical considerations, thus partly going back to the con-cept store model” concludes Bizzi. This analysis has convinced Giuseppe Mazzarella, National Representative for Internationalization and Siste-ma Fiere of Confartigianato Imprese, which gathers over 30thousand fashion businesses, that we ought to respond to this new demand in order to promote the growth of multibrand stores, on the wake of the flagship stores’ success, now considered to be a thing of the past. “We offer products with features like quality, creativity and craftsmanship, manufactured by contemporary fashion businesses that have a story to tell”. Family stories, stories of a Country, whose encounter with China is part of the Great History, when the explorers were merchants like Marco Polo, or highly educated men of faith, like the Jesuit Matteo Ricci, who was counsellor at the court of the Khan. So far, and yet so close.

THE ITALIAN ROUTE TO SHANGHAI

[ G I U S I F E R R É ]



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La Cina rappresenta un’importante opportunità per l’industria della moda costituendo il 33% delle vendite globali del lusso. In questo scenario anche la Shanghai Fashion Week è cresciuta negli ultimi anni presentando oltre 160 eventi (tra sfilate e presentazioni) con la presenza di 1500 marchi (tra designer e brand) e un’affluenza di 150.000 visitatori. Inoltre stanno crescendo i multibrand store con una diffusione di nuovi negozi in ogni parte della Cina, da nord a sud. Studi e ricerche di mercato evidenziano che il business della moda cinese è alla ricerca di prodotti di alta manifattura, che esprimano caratteristiche come artigianalità, creatività e qualità. Le aziende italiane hanno un importante occasione di sviluppo in Cina, che però si è rivelato essere un mercato complesso e ricco di insidie. Proprio per supportare le piccole e medie imprese italiane in questo percorso di internazionalizzazione, Confartigianato Imprese insieme a WHITE e con il supporto di ITA - Italian Trade Agency sono i promotori di una nuova piattaforma che porta a Shanghai un gruppo selezionato di brand italiani. Non si tratta di un appuntamen-to fieristico, ma un format che vuole rappresentare il meglio del li-festyle italiano, diventando uno degli eventi di riferimento durante la Fashion Week di Shanghai. L’iniziativa nasce, infatti, sotto l’egida della Shanghai Fashion Week e beneficia del supporto di importanti partner locali e internazionali. L’idea è di presentare un brand mix composto da circa 56 aziende del Made in Italy all’interno di uno spazio espositivo multifunzionale che è situato nel cuore del nuovo Art District (West Bund Art Center) proprio di fronte a Ontime, una delle manifestazione fieristiche più importante che è partner del progetto. Grazie a un importante supporto di agenzie marketing e PR locali i brand italiani potranno incontrare non solo buyer e stam-pa, ma anche partner distributivi, agenti e professionisti che permet-teranno di sviluppare il network per approcciare un mercato fatto di mille sfaccettature, come è quello della moda in Cina.

STYLE ROUTES TO SHANGHAIT h e n e w p l a t f o r m f o r I t a l i a n b u s i n e s s e s a t S h a n g h a i Fa s h i o n We e k

China represents an important opportunity for the fashion industry, as it makes up 33% of the global luxury sales. In this scenario also the Shanghai Fashion Week has grown over the last few years with over 160 events (fashion shows and presentations) 1500 exhibiting brands (desi-gners and brands) and a turnout of 150.000 visitors. Furthermore, the number of multibrand stores and new stores is growing everywhere in China, from the North to the South. Market research has shown that the Chinese fashion system is seeking premium products, with features like craftsmanship, creativity and quality. The Italian businesses have important chances in China, though the country has turned out to be a more complex and insidious marketplace than expected. In order to support Italian small and medium-sized bu-sinesses in their internationalization path, Confartigianato Imprese with WHITE and with the support offered by ITA - Italian Trade Agency, are the promoters of a new platform, which is going to take to Shanghai a selected niche of Italian brands. This is not a fair-trade, but a format aiming to represent the best of the Italian lifestyle, thus becoming a tou-chstone event during Shanghai Fashion Week. The initiative was born under the aegis of Shanghai Fashion Week and benefits from the support by important local and international partners. The idea is to present a brand mix consisting of approximately 56 Made in Italy businesses wi-thin a multi-functional exhibiting area in the very heart of the new Art District (West Bund Art Center), right opposite Ontime, one of the most prominent fair-trades, partner of the project. Thanks to the important backing offered by local marketing agencies and PRs, the Italian brands will have the chance to meet not only the buyers and the press, but also distribution partners, agents and professionals, thus allowing them to develop a network and approach a multifaceted market, like the Chi-nese fashion scene.The structure of the event foresees, during the three days, several com-munication and promotion activities, meetings and focus on Italian life-

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La struttura dell’evento stesso prevede durante i tre giorni diverse attività di comunicazione e promozione con incontri e focus sul life-style italiano con momenti di degustazione food per una full immer-sion dei consumatori cinesi nella nostra cultura e saper fare. Tra i par-tner in questo progetto anche Camera Italiana Buyer Moda – The Best Shops, che mostrerà ai buyer e retailer cinesi lo stile e curatela dei migliori multibrand store italiani. Nello specifico la piattaforma a Shanghai permetterà il coinvolgimento di numerosi operatori del settore moda locale per supportare i partecipanti verso nuove stra-tegie di mercato; allacciare partnership con pubblicazioni del mondo della moda, che supporteranno l’ evento inaugurale e la comunicazio-ne della piattaforma; la comunicazione e promozione dei brand italiani attraverso presentazioni e live shooting durante i tre giorni dell’evento. Speciale attenzione sarà data ai social media attraverso l’attivazione di influencer locali e internazionali con un’area dedicata ai servizi edi-toriali prodotti da un team di creativi in collaborazione con la reda-zione di WHITE Magazine, che avrà una sua edizione e distribuzione in cinese durante la Shanghai Fashion Week.

style with food tastings, so that the Chinese consumers can enjoy a full immersion experience in our culture and know-how. Among this project’s partners there are also Camera Italiana Buyer Moda – The Best Shops, which will show the Chinese buyers and retailers the style and curator-ship of the best Italian multi-brand stores. More precisely, the Shanghai platform will allow the involvement of several local fashion insiders, so as to aid the participants in their new market strategies; from starting partnership projects with fashion editors, which will back the opening event and the platform’s communication; the communication and pro-motion of Italian brands through presentations and live shooting during the three days of the event. Special focus on the social media through the activation of local and international influencers and through an area dedicated to the edito-rial services produced by a team of creative talents in collaboration with WHITE Magazine’s editorial staff, the latter will launch a Chinese issue that will be distributed during Shanghai Fashion Week.

WHERE & WHENFrom Friday to Sunday 13th, 14th, 15th October 2017

West Bund Art Center 2555 Longteng Ave-nue Xuhudi District, Shanghai – opposite Ontime tradeshow. Central location shared with the main actors of Shanghai Fashion Week.

DOVE E QUANDODa venerdì a domenica 13, 14, 15 ottobre 2017

West Bund Art Center 2555 Longteng Avenue Xuhudi District, Shanghai – Lo-cation di fronte a Ontime tradeshow. Ubi-cazione centrale condivisa con i principali attori della Fashion Week di Shanghai.

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13 14 15 JANUARY 2018MEN'S COLLECTIONS +WOMENS PRE COLLECTIONSfall winter /18


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