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IT Gli enti locali e regionali dell'UE contribuiscono al riesame intermedio della strategia Europa 2020 Valutazione dell'iniziativa faro Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale A oltre due anni dal lancio dell'iniziativa faro Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale, il Comitato delle regioni ne traccerà un bilancio in un convegno che si terrà a Bruxelles il 29 maggio 2013. Si tratta del quarto di una serie di eventi e iniziative di monitoraggio che il CdR sta organizzando in vista del riesame CDR854-2013_00_01_TRA_TCD EN-LAC/en/fb .../...

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IT

Gli enti locali e regionali dell'UE contribuiscono alriesame intermedio della strategia Europa 2020

Valutazione dell'iniziativa faro Piattaforma europea contro la   povertà e l'esclusione sociale

A oltre due anni dal lancio dell'iniziativa faro Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale, il Comitato delle regioni ne traccerà un bilancio in un convegno che si terrà a Bruxelles il 29 maggio 2013. Si tratta del quarto di una serie di eventi e iniziative di monitoraggio che il CdR

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- 2 -sta organizzando in vista del riesame intermedio di Europa 2020, previsto per il 2014. Per maggiori informazioni sul convegno si rimanda al sito del CdR1.

La partecipazione a questa indagine Le consentirà di:

fare in modo che le Sue opinioni siano prese in considerazione nel dibattito che si svolgerà durante il convegno;

contribuire alla quarta relazione di monitoraggio del CdR sulla strategia Europa 2020, che verrà pubblicata nell'ottobre 2013;

contribuire all'attività consultiva del CdR in questo settore nei prossimi mesi; contribuire al riesame intermedio di Europa 2020 nel 2014.

PER PARTECIPARE ALL'INDAGINE È SUFFICIENTE COMPILARE IL QUESTIONARIO UTILIZZANDO GLI APPOSITI SPAZI. LE RISPOSTE ALLA CONSULTAZIONE, CHE POTRANNO

ESSERE PRESENTATE IN UNA QUALSIASI DELLE LINGUE DELL'UE, VANNO INVIATE IN FORMATO TESTO ALL'INDIRIZZO:

[email protected]

entro il 22 aprile 2013

Per maggiori informazioni, anche su come aderire alla piattaforma di monitoraggio Europa 2020, consultare il sito:

http://portal.cor.europa.eu/europe2020/Il questionario è disponibile su questo sito web in tutte le lingue ufficiali dell'UE.

1 http://cor.europa.eu/it/activities/europe2020/Pages/eu-platform-against-poverty.aspx.

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Dati del rispondente2

Nome e cognome: Federica Marzuoli

Recapiti:(indirizzo, telefono, e-mail):

Piazza Città di Lombardia, 120124 [email protected]

Ente locale o regionale di appartenenza:(nome dell'ente)

Regione Lombardia

Tipo di organizzazione:

Città/Comune RegioneProvincia Associazioni di enti regionali e/o localiAltro (specificare)

Paese: Italia

Membro della piattaforma di monitoraggio Europa 2020:

Sì No

Sfide strategiche e risposte a livello regionale e locale

RIQUADRO 1 - Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale: informazioni di base

Per la prima volta in assoluto, l'obiettivo di ridurre la povertà è stato definito in modo quantitativo nel quadro di una strategia dell'UE. L'obiettivo dell'iniziativa faro Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale di Europa 2020 è "garantire la coesione economica, sociale e territoriale onde migliorare la consapevolezza e riconoscere i diritti fondamentali delle persone vittime della povertà e dell'esclusione sociale, consentendo loro di vivere in modo dignitoso e di partecipare attivamente alla società"3. In particolare, essa prevede una serie di interventi volti ad aiutare gli Stati membri a raggiungere l'obiettivo dell'UE di far uscire almeno 20 milioni di persone dalla povertà e dall'emarginazione entro il 20204.

2 Dichiarazione di riservatezza - Per garantire un seguito al Suo contributo, è necessario il trattamento in un archivio dei Suoi dati personali (nome, recapiti, ecc.). I partecipanti non sono tenuti a rispondere a tutte le domande del questionario. Le Sue risposte verranno conservate per un periodo di 5 anni dal ricevimento del questionario. Qualora desideri ottenere ulteriori informazioni o esercitare i Suoi diritti ai sensi del regolamento (CE) n. 45/2001 (ad esempio, accedere ai Suoi dati, rettificarli o cancellarli), La preghiamo di contattare il responsabile del trattamento dei dati all'indirizzo [email protected]. Se necessario, può contattare anche il funzionario del CdR responsabile della protezione dei dati ([email protected]). Ha inoltre il diritto di presentare in qualsiasi momento un reclamo al Garante europeo della protezione dei dati (www.edps.europa.eu). Le facciamo presente che il questionario con il Suo contributo e i Suoi recapiti verrà pubblicato online. Potrà inoltre essere trasmesso a titolo informativo ai relatori del CdR e ad altre istituzioni dell'UE. Qualora fosse contrario alla sua divulgazione, La preghiamo di comunicarcelo.

3 EUROPA 2020. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva , COM(2010) 2020 final, Bruxelles, 3 marzo 2010 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:2020:FIN:IT:PDF, pag. 19.

4 http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=961.

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Benché il tasso medio di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale nell'UE sia rimasto relativamente stabile negli ultimi anni, esso presenta delle notevoli variazioni tra le fasce di età e gli Stati membri. Negli ultimi tre-quattro anni5 questo tasso ha registrato un'impennata in diversi paesi: mentre esso si attesta al disotto del 20 % in alcuni paesi quali la Danimarca, la Germania e il Lussemburgo, ha recentemente toccato il 47 % in Bulgaria, il 40 % in Lettonia e il 31 % in Grecia (2011). Inoltre, notevoli divergenze sussistono tra diverse regioni degli Stati membri6.

Attualmente, gli abitanti di circa un quinto delle regioni dell'UE sono particolarmente esposti a rischi di povertà ed esclusione sociale.

La Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale contribuisce all'obiettivo di Europa 2020 consistente nel realizzare una crescita inclusiva, insieme all'iniziativa faro Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro. Essa contribuirà altresì a realizzare gli altri obiettivi della crescita intelligente (accanto all'iniziativa faro Youth on the Move). In particolare, contribuisce al raggiungimento dell'obiettivo principale di Europa 2020 che consiste nel liberare almeno 20 milioni di persone dalla minaccia della povertà e dell'esclusione sociale.

I principali obiettivi e linee d'azione della Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale sono evidenziati nel riquadro 2 più in basso.

Gli enti regionali e locali dell'UE sono responsabili di circa un quinto della spesa pubblica complessiva destinata alla protezione e ai servizi sociali, e svolgono quindi un ruolo importante nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi posti dall'iniziativa faro7.

Maggiori informazioni circa la Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale dal punto di vista degli enti locali e regionali si trovano sul sito Europa 2020 della Commissione europea 8

e nella pubblicazione del Comitato delle regioni Delivering on the Europe 2020 Strategy. Handbook for Local and Regional Authorities ("Manuale per gli enti locali e regionali per attuare con successo la strategia Europa 2020").

Per informazioni generali su Europa 2020 si rimanda al sito ufficiale della strategia10 e al sito della DG Occupazione11.

5 http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/refreshTableAction.do?tab=table&plugin=0&pcode=t2020_50&language=en.6 http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/graph.do?tab=graph&plugin=1&language=en&pcode=tgs00103&toolbox=type.7 http://cor.europa.eu/it/activities/europe2020/Pages/eu-platform-against-poverty.aspx.8 http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=961&langId=it.10 http://ec.europa.eu/europe2020/europe-2020-in-a-nutshell/flagship-initiatives/index_it.htm.11 http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=961&langId=it.

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1) Quali sono le sfide principali cui attualmente deve far fronte la Sua regione/città in termini di (i) prevenzione della povertà infantile, (ii) offerta di condizioni abitative dignitose, (iii) lotta all'esclusione sociale dei gruppi vulnerabili?

L’occupabilità giovanile

L’implementazione dell’offerta di abitazione per nuove categorie in situazione di difficoltà, quali ad esempio: padri separati, genitori monoparentali con figli, famiglie numerose, giovani coppie, disoccupati.

La prevenzione e il contrasto all’esclusione sociale attraverso l’utilizzo di misure e strumenti per favorire l’autonomia e il pieno utilizzo delle potenzialità individuali.

2) La preghiamo di spiegare brevemente quali tipi di azioni/programmi politici vengono attuati nella Sua città/regione negli ambiti strategici trattati dalla Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale, evidenziandone lo specifico contributo agli obiettivi di cui sopra (cfr. riquadro 1).

1. Supporto alla programmazione locale, in capo ai Comuni, per l’attuazione di iniziative in rete con altri soggetti del territorio finalizzate a favorire la ricerca attiva di un impiego da parte dei giovani, anche attraverso lo sviluppo di competenze in ambiti di apprendimento sia formali che informali e l’applicazione del sistema di certificazione delle competenze

2. Iniziative a regia regionale per favorire l’assunzione dei giovani da parte delle imprese

3. Iniziative a regia regionale per favorire lo star up d’impresa e la sostenibilità delle neo imprese nel tempo

4. Sostegno all’apprendistato

5. Applicazione sistema certificazione competenze

6. Interventi per l’inserimento socio-lavorativo di gruppi vulnerabili L’Amministrazione regionale nel corso di questi ultimi anni si è impegnata nella realizzazione di alcune esperienze, in collaborazione con altri enti, istituzionali e non, con due obiettivi principali:1) facilitare l’accesso ai servizi socio-sanitari ed educativi ai minori Rom e Sinti e alle loro famiglie: progetto Mediazione linguistico-culturale in area materno infantile a favore di utenze svantaggiate, che ha consentito di realizzare la formazione di 12 mediatrici rom e sinti che lavorano presso le scuole e l’ASL di Milano e 5 mediatrici di primo livello sull’area di Pavia. Il progetto, realizzato in più fasi (2004-2009) e con differenti finanziamenti, tra i suoi risultati ha portato alla realizzazione di una guida tradotta nelle lingue dei Rom e Sinti volta a favorire l’inserimento scolastico dei minori e il dialogo con le famiglie;2) sostenere i processi di inserimento lavorativo dei Rom e Sinti: progetto Valore Lavoro. Percorsi di inserimento lavorativo per Rom e Sinti (accordo sottoscritto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) con una particolare attenzione al target femminile e ai giovani. Nell’ambito di tale sperimentazione, è stato avviato un confronto con i testimoni privilegiati istituzionali e del privato sociale operanti in Lombardia. Ci si è avvalsi di un metodo di co-progettazione - cioè di condivisione tra Regione Lombardia e i soggetti partner delle strategie di azione e delle finalità da

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perseguire- al fine di supportare e valorizzare le competenze di cui tali soggetti si fanno portatori, mantenendo al tempo stesso una regia capace di garantire l’unitarietà degli interventi, rendendoli fra loro complementari all’interno di un’unica sperimentazione. Di seguito quanto realizzato nell’ambito dell’intervento: 1) Sostegno di esperienze lavorative già in corso, quali cooperative avviate o ancora in fase avanzata di costituzione, lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro (sostegno di un’attività di acquisto e vendita di materiali ferrosi; implementazione dell’attività di recupero e produzione di bancali). 2) Creazione di nuovi percorsi di inserimento per giovani e donne, anche di tipo (auto)imprenditoriale, sostenuti da un’adeguata formazione professionale (costituzione di 1 laboratorio di piccola sartoria e stireria; allestimento di un laboratorio di sartoria); 3) Affiancamento di servizi di orientamento al lavoro con modalità mirate alle comunità rom e sinti, per favorire il passaggio di informazioni relative alle opportunità sociali e lavorative esistenti. 4) Sensibilizzazione degli operatori dei servizi dell’impiego e delle associazioni di categoria, al fine di prevenire atteggiamenti di discriminazione nei confronti di Rom e Sinti e garantire loro parità di trattamento.Gli esiti delle sperimentazioni regionali sono contenuti in alcune pubblicazioni:- “Percorsi di empowerment e integrazione lavorativa di Rom e Sinti: l’esperienza del progetto

Valore Lavoro”, in Autonomie locali e Servizi sociali luglio 2011, pp. 287-300;- “Valore lavoro: integrazione e inserimento lavorativo di rom e sinti”, ORIM, Regione

Lombardia, Fondazione ISMU, Milano 2010. Volume disponibile sul sito www.orimregionelombardia.it

- “Mediazione linguistico culturale: coordinamento e promozione dell’azione dei mediatori in ambito educativo e sociosanitario” in Vergani A., Locatelli F., Riniolo V. (a cura di), Tra inserimento sociale e sostenibilità dei flussi migratori. Una sperimentazione in Lombardia, Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità, Fondazione ISMU, Regione Lombardia, 2010.

7. Interventi di integrazione linguistica e orientamento socialeDal 2006 sono in corso programmi di formazione linguistica finanziati con fondi ministeriali rivolti ai cittadini stranieri adulti: Progetto Certifica il tuo italiano. La lingua per l’inclusione sociale il lavoro e la cittadinanza e Progetto Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza. Tali programmi intendono promuovere l’acquisizione di una corretta conoscenza dell’italiano, quale requisito fondamentale per una buona riuscita del processo di integrazione lavorativa e sociale. Entrambe le iniziative promuovono la costituzione e l’implementazione di reti territoriali e locali, coinvolgendo nella realizzazione delle attività diversi soggetti del pubblico (URS, CTP, Prefetture, Province, Comuni,…) e del privato sociale (associazioni, cooperative, fondazioni,…).Con i due Progetti Vivere in Italia e Certifica il tuo Italiano, dal 2006 ad oggi, Regione Lombardia ha realizzato in tutto il territorio regionale 1.191 corsi di italiano L2 per adulti (di cui 1.037 nell’ambito delle 4 edizioni di Certifica e 154 nella prima annualità di Vivere), coinvolgendo 19.935 utenti stranieri (di cui 17.460 nelle 4 edizioni di Certifica e 2.475 nella I edizione di Vivere in Italia). Oltre il 70% dei corsisti ha conseguito la certificazione linguistica secondo gli standard del Quadro Europeo Comune delle Lingue. L’integrazione e la complementarietà tra questi due Programmi di formazione linguistica ha consentito agli utenti di svolgere e portare a termine tutto il percorso di formazione linguistica, cogliendo l’opportunità di passare da un livello all’altro, nonché di conseguire la certificazione finale secondo gli standard del Quadro Comune Europeo delle lingue.I siti dedicati ai progetti sono i seguenti www.vivereinitalia.eu e www.certificailtuoitaliano.itI Programmi sono stati e sono attualmente oggetto di un’azione di monitoraggio quantitativo e qualitativo in itinere e di valutazione finale. Alcuni degli esiti di tali attività sono stati pubblicati nei seguenti volumi, disponibili sul sito: www.orimregionelombardia.it:- “Certifica il tuo italiano: per un modello regionale d'intervento”, ORIM, Regione Lombardia,

Fondazione ISMU, Milano 2010;

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- “Certifica il tuo italiano. La lingua per conoscere e farsi conoscere”, ORIM, Regione Lombardia, Fondazione ISMU, Milano 2008;

- “Certifica il tuo italiano: un’esperienza di riferimento per la formazione linguistica degli adulti immigrati”, in Rapporto 2011. Gli immigrati in Lombardia, Eupolis, ORIM, Fondazione ISMU, Regione Lombardia; 2012.

8. Interventi per l’integrazione abitativa dei migrantiSi stanno realizzando azioni a favore dell’integrazione alloggiativa dei migranti. In continuità con le azioni sperimentate di un precedente intervento regionale denominato Radici. Regole per il mercato dell’alloggio: diffondere informazioni e condividere interventi, è in corso un piano di interventi multidimensionale che tiene conto della condizione di momentanea necessità o bisogno (ricongiungimento familiare, badanti, ecc) e volto a garantire una sistemazione alloggiativa temporanea (seconda accoglienza) e di accompagnamento dei migranti fino alla stabilizzazione abitativa. Le azioni di progetto sono in sintesi le seguenti:- attività di manutenzione e ristrutturazione di beni immobili a vario titolo in disponibilità

pubblica da destinare in locazione e finalizzate all’inserimento abitativo e all’integrazione dei migranti sul territorio lombardo;

- sperimentazione di strategie di supporto e di accompagnamento dei migranti verso l’inserimento abitativo nonché di facilitazione della convivenza. Tale azione prevede anche la realizzazione e distribuzione di una guida sull’abitare in Lombardia, dedicata alle fasce deboli e agli immigrati;

- implementazione e coordinamento degli sportelli informativi, in raccordo con la DG Casa, per l’informazione e il sostegno, a livello decentrato, dei cittadini italiani o stranieri che hanno problematiche abitative. Tale azione prevede anche un piano di formazione /aggiornamento per gli operatori;

- coordinamento del “Tavolo tecnico interistituzionale in materia di accesso alloggiativo a favore delle fasce deboli della popolazione”.

Nella pianificazione e realizzazione delle attività si è inteso applicare una metodologia multidisciplinare, che integra politiche abitative con politiche di integrazione sociale. La rete di progetto coinvolge soggetti del pubblico e del privato sociale con esperienza maturata in questo specifico ambito di intervento. Sito del progetto www.ismu.org/abitazioniGli esiti della sperimentazione sono pubblicati in- “Migrazioni, politiche urbane e abitative: dalla dimensione europea alla dimensione locale”,

Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità, Fondazione ISMU, Regione Lombardia, 2011

- “Processi insediativi, regole per il mercato dell’alloggio e strategie di governante: il progetto Radici” in Vergani A., Locatelli F., Riniolo V. (a cura di), Tra inserimento sociale e sostenibilità dei flussi migratori. Una sperimentazione in Lombardia, Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità, Fondazione ISMU, Regione Lombardia, 2010

9. Interventi per gruppi vulnerabili (detenuti, ex detenuti e loro famiglie –tutela minori detenuti e minori figli dei detenuti)Sono in corso interventi di programmazione in ambito carcerario per il finanziamento di progetti a favore dei detenuti e degli ex detenuti e delle loro famiglie coordinati dalle ASL e realizzati sull’intero territorio della Lombardia.La DG Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato ha definito nel 2011 e nel 2012 le linee di azione per la realizzazione di progetti territoriali anni 2012 e 2013 e finanziato le ASL che sulla base di indicazioni regionali hanno selezionato progetti da finanziare sul territorio. I progetti territoriali selezionati e finanziati dalle ASL hanno tenuto conto delle linee di azione regionali individuate dalla Regione concertate con il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria e i Direttori degli Istituti Penitenziari. Gli obiettivi dei progetti sono i seguenti: potenziamento degli interventi finalizzati all’inserimento lavorativo all’interno e all’esterno del carcere; promozione di

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progetti personalizzati attraverso interventi finalizzati alla tutela dei diritti delle persone in esecuzione penale con particolare attenzione a giovani, adulti, donne, immigrati e minoranze etniche; promozione di progetti di giustizia riparativa; raccordo degli interventi all’interno del carcere con il territorio per favorire il percorso di uscita e di ammissione a misura alternativa nonché l’accesso alla stessa misura direttamente dalla libertà; a tal fine è stato necessario promuovere progetti finalizzati a rafforzare la funzione educativa e di accompagnamento per favorire i percorsi di inclusione sociale dei detenuti in uscita e per sostenere le loro famiglie durante tali percorsi.

3) Alcuni dei programmi/azioni politiche di cui al punto precedente sono realizzati in partenariato con diversi livelli di governo e/o con altre parte interessate (ONG regionali o locali, rappresentanti delle parti sociali, il settore economico o fornitori di servizi)? In caso affermativo, si prega di indicare (a) i livelli amministrativi coinvolti, (b) le modalità pratiche di gestione di tali azioni congiunte, (c) chi erano i principali partner e (d) in che modo ha lavorato con loro (organizzazione e tempistica delle attività).

Le azioni 1, 2 e 3 (di cui alla precedente domanda 2), sia a regia regionale sia di realizzazione locale, sono attuate in partenariato e prevalentemente vedono come attori: i Comuni, le Province, il Sistema Camerale Lombardo, le associazioni di categoria, il privato sociale (Fondazioni, Cooperative, Associazioni)

I livelli amministrativi coinvolti sono: Comuni e Province

Le modalità pratiche di gestione delle azioni congiunte: - per le iniziative locali, progetti di partenariato realizzati attraverso accordi di programma locali;- per le iniziative a regia regionale, bandi in collaborazione con il sistema camerale lombardo.

Per il Progetto “Valore Lavoro” (di cui a punto 6 della precedente domanda 2): parternariato pubblico/privato che ha consentito di realizzare una progettazione condivisa e una corresponsabilità del progetto.Per il Progetto “Certifica Il Tuo Italiano” (di cui al punto 7 della precedente domanda 2): parternariato interistituzionale Per il Progetto “Vivere In Italia” (di cui al punto 7 della precedente domanda 2): parternariato interistituzionalePer il Progetto “Radici/Integrazione Abitativa” (di cui al punto 8 della precedente domanda 2): parternariato interistituzionale

4) Garantire a tutti l'accesso effettivo e la partecipazione ad attività culturali è un elemento fondamentale della promozione di una società inclusiva. In che modo la partecipazione alle attività culturali e creative può aiutare le persone e le comunità a sconfiggere la povertà e l'esclusione sociale? Si prega di indicare esempi specifici e iniziative esistenti.

Interventi di facilitazione per la partecipazione sociale e per il contrasto alle discriminazioni razzialiProtocollo d'Intesa tra Regione Lombardia e l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri - avvenuta in data 28 dicembre 2011.Regione Lombardia, anche avvalendosi della collaborazione della Fondazione ISMU, quale ente incaricato del coordinamento, dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e al multietnicità – ORIM e degli Osservatori Provinciali sull’Immigrazione OPI, è incaricata di coordinare, d’intesa con l’UNAR, le attività e i servizi svolti dai soggetti attivi e operanti sul territorio regionale, al

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fine di: a) valorizzarne la capillare diffusione e la condizione di prossimità alle potenziali vittime di discriminazioni, favorendo l’attività della rete territoriale; b) elaborare strumenti per il monitoraggio l’analisi sulle forme di discriminazione razziale e sulle iniziative di contrasto a tale fenomeno sia a livello regionale sia a livello nazionale; c) attivare un monitoraggio delle realtà impegnate sulle tematiche oggetto della presente intesa; d) istituire il Tavolo tecnico di coordinamento.

Interventi per promuovere l’informazione multilingueAttraverso un servizio denominato Telefono Mondo si promuove una corretta conoscenza delle norme di permanenza in Italia e delle modalità di accesso ai servizi, con particolare attenzione alle persone neo-arrivate, al fine di poter essere orientate nel complesso sistema delle procedure amministrative e accompagnate nell'utilizzo appropriato dei servizi. Tale obiettivo è perseguito tramite un servizio di consulenza telefonica gratuita, che si avvale di un team di esperti mediatori fornendo informazioni, consulenza e orientamento ai servizi al cittadino immigrato.Gli esiti della sperimentazione sono pubblicati in :- “Telefono Mondo: Servizio telefonico multilingue d’informazione per gli immigrati e per gli

operatori dei servizi sui temi dell’immigrazione! in Vergani A., Locatelli F., Riniolo V. (a cura di), Tra inserimento sociale e sostenibilità dei flussi migratori. Una sperimentazione in Lombardia, Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità, Fondazione ISMU, Regione Lombardia, 2010.

In che modo la Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale è pertinente per la Sua città o regione?

RIQUADRO 2 - Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale: obiettivi   e   azioni   principali

Gli obiettivi specifici della Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale sono i seguenti12,13:

sostenere l'eliminazione della povertà infantile. Attualmente, in Europa, oltre 20 milioni di bambini sono a rischio di povertà, rischio che arriva al 25 % per i bambini che vivono in famiglie numerose e supera il 30 % per i bambini che vivono in nuclei monoparentali;

promuovere l'inclusione attiva dei gruppi più vulnerabili nella società e sul mercato del lavoro, poiché la disoccupazione rappresenta la causa principale di povertà per la popolazione in età lavorativa. Il rischio di povertà per i disoccupati è più che quintuplo rispetto al rischio per le persone che hanno un lavoro;

fornire alloggi dignitosi per tutti. La mancanza di un alloggio e l'essere esclusi dalla possibilità di disporne sono una delle forme più estreme di povertà, che negli ultimi anni hanno registrato un aumento. La povertà energetica, che minaccia di privare le famiglie non solo del riscaldamento o della climatizzazione, ma anche dell'acqua calda, dell'illuminazione e di altre utenze domestiche essenziali, è un'altra manifestazione di deprivazione grave;

vincere la discriminazione e rafforzare l'inclusione sociale dei disabili, delle minoranze etniche, dei migranti e di altri gruppi vulnerabili. Ad esempio, gli anziani sono esposti a un rischio maggiore di povertà rispetto alla popolazione totale e, in alcuni paesi, sono particolarmente

12 http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=751&langId=it.13 Comunicazione della Commissione La Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale: un quadro

europeo per la coesione sociale e territoriale, COM(2010) 758 final. pagg. 4-5,http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:0758:FIN:IT:PDF.

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esposti a deprivazione materiale; combattere l'emarginazione finanziaria e l'indebitamento elevato derivante dall'impossibilità

di accedere ai servizi bancari di base e aggravato dalla recente crisi. Questi fenomeni possono anche costituire un ostacolo alla ricerca di un lavoro e, di conseguenza, portare a emarginazione persistente e povertà;

promuovere l'integrazione dei Rom. Alcune minoranze etniche, tra cui il gruppo più numeroso è costituito dai Rom, e i migranti in generale, sono colpiti in modo sproporzionato da molteplici forme di deprivazione.

Gli interventi e strumenti specifici a livello UE sono articolati come segue14,15:

migliorare l'accesso al lavoro, alla sicurezza sociale, ai servizi essenziali (assistenza sanitaria, alloggi, ecc.) e all'istruzione;

perfezionare l'uso dei fondi europei per sostenere l'integrazione sociale e combattere le discriminazioni;

dare impulso all'innovazione sociale per trovare soluzioni intelligenti nell'Europa post crisi, specialmente forme più efficaci ed efficienti di sostegno sociale;

ricercare nuove forme di collaborazione, ad esempio i partenariati pubblico-privati; invitare gli Stati membri a un maggiore coordinamento delle politiche; distribuire prodotti alimentari agli indigenti, ma anche capi di vestiario e altri beni essenziali alle

persone senza fissa dimora e ai bambini che vivono in condizioni di deprivazione materiale16.

5) Quali fra gli obiettivi e le linee d'azione della Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale (cfr. riquadro 2) sono più pertinenti rispetto alla situazione attuale della Sua regione/città? Quale incoraggiamento Le hanno dato a fissare degli obiettivi politici più ambiziosi a livello regionale/locale? Si prega di motivare la risposta.

Gli obiettivi specifici della piattaforma europea rispondono alla complessità ed eterogeneità dei bisogni di un territorio che si configura con caratteristiche e peculiarità diverse a seconda delle aree geografiche.

In particolare, l’Obiettivo “promuovere l'inclusione attiva dei gruppi più vulnerabili nella società e sul mercato del lavoro”, con particolare attenzione alla ricerca di nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato, se da un lato è una modalità affermata nella storia e nello stesso Statuto di Regione Lombardia per quanto riguarda il no profit, dall’altro, in periodi di crisi, va rilanciato e sostenuto con l’intercettazione di soggetti sinora esclusi (es. imprese, privato profit) trovando anche strumenti di partenariato innovativi e in grado di generare “massa critica” significativa per aggredire i problemi, in termini sia di elaborazione di strategia sia di risorse economiche.

L’incoraggiamento ha assicurato una maggior coerenza delle progettualità regionali e locali alle

14 http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=961.15 Comunicazione della Commissione La Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale: un quadro

europeo per la coesione sociale e territoriale, COM(2010) 758 final. pag. 5,http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:0758:FIN:IT:PDF.

16 http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/andor/headlines/news/2012/10/20121024_en.htm.

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direttive europee in particolare rispetto ai gruppi più vulnerabili a rischio di esclusione sociale.

RIQUADRO 3 – Pacchetto Investimenti sociali17,18:

Il pacchetto Investimenti sociali intende fornire agli Stati membri una serie di orientamenti per perseguire politiche sociali più efficienti ed efficaci in risposta alle problematiche attuali, che comprendono gravi difficoltà finanziarie, aumento della povertà e dell'esclusione sociale, nonché livelli elevati di disoccupazione, in particolare tra i giovani. A ciò si aggiunge il problema dell'invecchiamento della società e della contrazione della popolazione in età lavorativa, che mette a dura prova la sostenibilità e l'adeguatezza dei sistemi sociali nazionali.

Il pacchetto Investimenti sociali comprende una raccomandazione della Commissione in tema di lotta alla povertà infantile, che esorta ad applicare un approccio integrato agli investimenti sociali a favore dei bambini. Investire nei bambini e nei giovani è un modo particolarmente efficace di spezzare il circolo chiuso intergenerazionale della povertà e dell'esclusione sociale, nonché di migliorare le loro opportunità più avanti nella vita.

Il pacchetto Investimenti sociali costituisce un quadro integrato di interventi che prende in debita considerazione le differenze sociali, economiche e di bilancio tra gli Stati membri. Esso punta a:

1. Garantire che i sistemi di protezione sociale soddisfino i bisogni delle persone nei momenti critici della loro vita. È necessario fare di più per ridurre il rischio di disgregazione sociale ed evitare in tal modo una spesa sociale più elevata in futuro.

2. Semplificare le politiche sociali e concentrarsi sui destinatari effettivi, in modo da fornire sistemi di protezione sociale adeguati e sostenibili. Alcuni paesi riportano risultati migliori in campo sociale rispetto ad altri, pur disponendo di risorse simili o inferiori, il che dimostra che esistono i margini per una spesa più efficiente in interventi sociali.

3. Perfezionare le strategie di inclusione attiva negli Stati membri. Cura dell'infanzia e istruzione sostenibili e qualitativamente valide, prevenzione dell'abbandono scolastico, formazione e aiuto nella ricerca del lavoro, facilitazioni in fatto di alloggio e accessibilità dell'assistenza medica sono tutti settori di intervento con una marcata dimensione di investimento sociale.

6) Qual è la rilevanza del nuovo pacchetto Investimenti sociali adottato dalla Commissione europea il 13 febbraio 2013 (riquadro 3) per le politiche della Sua città/regione? Le è stato di incoraggiamento o di aiuto per fissare degli obiettivi politici più ambiziosi a livello regionale/locale? Si prega di motivare la risposta.

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7) Quali sono i punti di forza e le carenze delle politiche UE volte a combattere la povertà e l'esclusione sociale? Si sono rivelate sufficienti rispetto alle sfide che si trova ad affrontare in questo settore? In caso contrario, raccomanderebbe delle modifiche specifiche da apportare all'iniziativa faro Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale dopo il riesame intermedio di Europa 2020 nel 2014, specialmente per quanto riguarda il coinvolgimento degli

17 http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=751&langId=it.18 Comunicazione della Commissione La Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale: un quadro

europeo per la coesione sociale e territoriale, COM(2010) 758 final. pagg. 4-5,http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:0758:FIN:IT:PDF.

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enti locali e regionali?

E’ necessario garantire finanziamenti regolari al fine di dare continuità alle progettazioni in corso e consentire la sedimentazione degli interventi

Le politiche del Suo paese sono pertinenti per la Sua città o regione?

8) Per facilitare il conseguimento di questi obiettivi (vedi riquadri 1 e 2), il Suo paese ha stabilito obiettivi propri, che possono essere consultati all'indirizzo http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/targets_it.pdf19. In quale misura gli obiettivi fissati dal Suo paese sono adeguati alla situazione della Sua regione/città? Si prega di motivare la risposta.

L’istituzione delle politiche nazionali sulla discriminazione e l’adozione della strategia nazionale in materia di inclusione delle popolazioni rom sono adeguate alle situazioni presenti sul territorio della regione.

9) L'attuale (2012) programma nazionale di riforma20 (PNR) del Suo paese per Europa 2020 risponde in modo adeguato alle esigenze della Sua regione/città nei settori interessati dalla Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale (cfr. riquadro 1)? Se la risposta è no, come modificherebbe il PNR del Suo paese per il 2013?

Il PNR risponde in modo parziale a fronte dei nuovi fenomeni riguardanti la difficoltà di entrata nel mondo del lavoro da parte di giovani con titoli di studio di alto profilo e la uscita anticipata dal mondo del lavoro a fronte di una riforma pensionistica che riguarda persone over 60

10) Ha la possibilità di contribuire alla stesura del PNR del Suo paese o alla stesura del piano nazionale per l'occupazione nei settori interessati dalla Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale, anche soltanto indirettamente, ossia mediante le organizzazioni che rappresentano le città e le regioni nel Suo paese? In caso affermativo, si prega di descrivere brevemente le modalità della Sua partecipazione.

Sì, tramite la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome (dipartimento Affari Comunitari e Internazionali).Si evidenzia l’importanza di coniugare le politiche attive del lavoro con le politiche attive di integrazione sociale e culturale e di individuare politiche specifiche per i diversi target (es. interventi a favore dell’inclusione lavorativa e sociale di giovani laureati, di over 60 usciti dal mercato del lavoro)

Gestione e finanziamenti

11) Quali fonti vengono utilizzate per finanziare le azioni condotte dalla Sua città/regione nel

19 Si prega di notare che alcuni Stati membri non hanno stabilito obiettivi in materia di eliminazione della povertà.20 Tutte le informazioni sono disponibili al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/europe2020/making-it-happen/country-specific-recommendations/index_en.htm.

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quadro della Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale (come indicato nella domanda 2)? In particolare: qual è il ruolo dei fondi strutturali dell'UE nel finanziamento delle azioni riguardanti la Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale?

Per l’occupabilità giovanile: Fondo Nazionale Politiche Giovanili;

Per gli interventi di inserimento socio-lavorativo e di integrazione:- Fondo nazionale per le politiche sociali - Fondi regionali- Fondi di enti locali e di Fondazioni - Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di Paesi Terzi (FEI)- Fondo europeo per i rifugiati (FER)- Fondo sociale europeo (FSE)

12) Vi sono obiettivi da Lei perseguiti per combattere la povertà e l'esclusione sociale che vengono messi a repentaglio dalle politiche di consolidamento del bilancio e dalle conseguenti difficoltà finanziarie?

La contrazione e la riduzione delle risorse incide su tutte le aree di intervento con il rischio di vanificare i risultati raggiunti e di non dare continuità alle azioni intraprese

13) Vi è stato un Suo coinvolgimento, diretto o indiretto, nella preparazione del prossimo contratto di partenariato che dovrà essere sottoscritto dal governo del Suo paese e dalla Commissione europea per la gestione dei fondi strutturali nell'ambito del quadro strategico comune 2014-2020? In caso affermativo, si prega di descrivere brevemente le modalità della Sua partecipazione.

Sì, tramite i tavoli nazionali di confronto partenariale attivati dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) – Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS)

14) In che modo le questioni relative alla povertà dovrebbero essere affrontate nel prossimo contratto di partenariato menzionato nella domanda precedente?

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15) La invitiamo a inserire qui di seguito eventuali altri commenti che consideri utili in merito ai temi trattati nel presente questionario.

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CONDIVIDERE LE BUONE PRATICHE

Nel quadro dei preparativi per il convegno del CdR del 29 maggio 2013 e al fine di mostrare le buone pratiche attuate nei settori coperti dalla Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale, La invitiamo a presentare degli esempi di buone pratiche provenienti dal Suo territorio.

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A tal fine, si prega di compilare il modulo disponibile sul sito:http://portal.cor.europa.eu/europe2020/MonitoringFlagships/Pages/Welcome.aspx

ADERIRE ALLA PIATTAFORMA DI MONITORAGGIO EUROPA 2020

La invitiamo ad aderire alla piattaforma di monitoraggio per contribuire a diffondere la voce delle città e delle regioni dell'UE nell'attuazione di Europa 2020 a livello europeo e nel Suo paese. Al seguente indirizzo troverà tutte le informazioni sulle modalità di adesione:

http://portal.cor.europa.eu/europe2020/Knowledge/Pages/BecomeaMember.aspx

GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE!