lo spazio delle varianti - vadim zeland

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REALITY TRANSURFING. Il Transurfing, nuova e straordinaria tecnica di interpretazione della realtà che rappresenta una delle più innovative modalità di esercitare le proprie capacità e la propria intelligenza. Nell’arco del 2010 saranno pubblicati, sempre da Macro Edizioni, i successivi due volumi: Il fruscio delle stelle del mattino e Avanti nel passato.

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Page 1: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND
Page 2: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

Vadim ZETANDREilLITU TRINSURFIIIEll Ti,ansurfng E una nuova e straordinaria tecnica di interpretazione delln

realth che, a partire dalla Russia, sta conquistando milioni di persone in di-verse parti del mondo. Piil precisamente rappresenta una delle piir inno-

vative modalitl di esercitare le proprie capacitl e la propria intelligenza.

Chi pratica il Tiansurfzg scivola senza sforzo tra le onde del quotidia-

no e cavalca la vita con leggerezza, senza sprofondarvi dentro. Libero dalegami di dipendenza e consapevole di ogni cosa che fa, 1l nansurfer non

attribuisce mai troppa importanza agli eventi, che in questo modo per-

dono la loro connotazione positiva o negativa e non hanno piil i l pote-re di influire sulla sua esistenza. Atrento a non disperdere la propria ener-

gia lottando inutilmente contro i pendoli - strutture mentali vincolanti

che si raflbrzano quanto pil le persone danno loro risonanza - il tran-

surfer preferisce essere spettatore attivo invece che attore, assumendo in

questo modo una prospettiva piil distante, rilassata e obiettiva.

Mctaf i r I ' , r pc'r ' f i ' t te ,- lc l ' I i ' , r t t - ; r t ( ing,\ i I pr i rrc ipio rr I I rr brrse

clc l l ' r t i l i ic lo. ln i lLrest ' r rnt icrr r l isc ip l ine chi v icrre preso r l i rn i r ' . r

I ton s i o l ' ) l )o l ) ( ' . r l l ' . t t t l rcco. ln l l i lcc()r I ' r l )agnlr I ' ln ' r 'e rs l t r io nci srroi

rrrovi tncn t i , sf i ' r r t tant lo nc' l . r l i l rz. l l l r Plol ' r r io \ ' ; . rn r l lqgi() .

Ncl Tial- i r r( ing r-ron c ' i ' posto pcr I 'o1-rposiz. ionc cl i rc ' t t rr

a l l r r rcel t ) , I t t r t solo pcr rur sapicntc rr t i l iz .zo c le l l 'e ne rgi . r

r r t ' l l r r t l i rcziol rc rr noi p i i r Lrvorevole .

Page 3: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

Premessa

Cari Lettori!

Sicuramente voi, come tutti, vorreste vivere nell'agio, in pro-sperit), senza malattie e sconvolgimenti esistenziali. La vita, tut-tavia, dispone diversamente e vi fa girare come una barchetta dicarta in mezzo a correnti impetuose. Nel rincorrere la felicitiravrete forse gii provato tanti percorsi conosciuti. Ma, dite la ve-rit), quanto siete veramente riusciti a raggiungere nell'ambito delmodo tradizionale divedere la realt)r?

Questo libro tratta di cose strane e inusuali, scioccanti, da noncredere. La vostra fede, del resto, non serve. Tioverete qui deimetodi che vi permetteranno di verificare tutto da soli. E alloravedrete che la vostra abituale percezione della realtl croller) dasola. Il Tiansurfng b una tecnica potente, in grado di fornire glistrumenti necessari per creare cose impossibili da un normalepunto di vista, e piir precisamente per gestire il vostro destino avostro piacimento. Nessun miracolo, perb. Vi aspetta qualcosadi ben altra entitl. Vi toccherl convincervi che la realt) ignota bmolto piir stupefacente di qualsivoglia misticheria.

Esistono tanti libri che insegnano a diventare ricchi, rag-giungere il successo e la felicit). Prospettive allettanti: e chi mainon lo vorrebbe? Ma quando sfogliate il manuale e trovate ognisorta di esercizi, tecniche di meditazione e lavoro di autoperfe-zionamento, vi passa subito la voglia di fare qualcosa. La vita bgii di per sd un esame continuo e in questi testi, per l 'ennesimavolta, vi si propone di fare uno sforzo e spremer fuori da voistessi ancora qualcosa in piil. Vi assicurano che siete imperfet-ti e che per questo dovete assolutamente cambiare, altrimentinon potrete contare su nessun risultato.

Page 4: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

6 - Lo Spar.io delle Varianti

Pub anche darsi che non siate pienamente soddisfatti di voi

stessi. Nel profondo dell'anima, perb, non avete afhtto voglia

di cambiarvi. Ed b giusto che non vogliate. Non dovete crede-

rete a chi vi dice che siete imperfetti. Chi mai pub sapere come

dovreste essere? Non occorre cambiare se stessi. Lavia di uscita

non b lh dove la cercate.Non ci occuperemo qui nd di esercizi, nd di meditazione,

nd di introspezione. Il Tlansurfing non d una nuova tecnica di

autoperfezionamento ma un modo fondamentalmente nuovo

di pensare e operare per ottenere la realizzazione dei propri de-

sideri. Badate bene: non raggiungere ma proprio ottenere. E

non per cambiare se stessi ma per ritornare a sd.Tirtti noi commettiamo tanti errori nella nostra vita, e ci

ritroviamo poi a sognare di ritornare indietro nel tempo per

correggere tutto. Io non vi prometto "un biglietto di seconda

classe per I' infanzia', ma sostengo che gli sbagli si possono cor-

reggere e sar) quasi come ritornare al passato o, Per meglio dire,"avanti nel passato". Il significato di queste parole vi sarl chiaro

solo alla fine del libro. Quello che voglio raccontarvi non lo

avete mai nd sentito nd letto. Preparatevi quindi a sorprese tan-

to straordinarie quanto piacevoli.

Caoitolo I-

Il modello delle varianti

Page 5: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

Questo capitolo cont ienel ' i ntroduzione al Transu rf i nq.

l l concetto di basedelTransurf ing d i l model lo

del le var iant i , un puntodi v ista fondamentalmente

nuovo sul la strut turadel nostro mondo.

L' individuo non sospetta disempl icemente avere

quanto desidera,senza cercare di ot tenerlo.

Perche cioe possibi le?

I sogni non si realizzano.

l l fruscio delle stelle del mattinoSono stato svegliato dal guaito del cane dei vicini. Che cre-

atura disgustosa, mi sveglia sempre! Come la odio! Ma perchddevo essere svegliato proprio dai suoni emessi da questo esserer ipugnante? Ho bisogno di uscire e dicalmarmi, didistrarmidalfbrtissimo desiderio di dar fuoco alla casa dei vicini. Thle il cane,tali i padroni. Nella mia vita si insinuano costantemente serpiche pare facciano il possibile per mandarmi fuori di testa. Mi ve-sto nervosamente. Ecco, le ciabatte sono sparite di nuovo. Dovediavolo siete, maledette bastarde? Se vi trovo vi butto via!

FuoriE umido, c'd nebbia. Mi incammino lungo ilsentiero scivolo-so anraverso il bosco cupo. Qusi une le foglie sono crdute, metten-do a nudo ifi.stigrigi degli alberi semimorti. Ma perchd mai mitoccavivere in mezxn a questa palude cosi desolata? Tiro fuori una sigaretta.Non b che abbia tanta voglia di fumare, ma la vecchia abitudine midice che devo. Devo? Da qrrando in qua la sigarena b diventata unobbligo? E poi fa abbastanza schifo fi,rmare di mattina, a stomacovuoto. Era una volta, in allegra compagnia, che la sigaretta mi pro-curava piacere, era simbolo di una certa moda, di uncerto stile di vita, di libertir. Le feste, perb, prima

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o poi finiscono e incominciano igiorni grigi e \_ri 1piovosi, con le loro pozzanghere di problemi ,..]-t+*:invischianti. Ogni problema te lo trangugi con ,,}.1 fun po' di sigarette ed b come se dicessia te stesso: ecco, mi faccio una fumati-na, tiro un bel respiro e mi immergo dinuovo in questa disgustosa routine.

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Page 6: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

l0 - Lo Stttt:io delle Vttrianti

f,,,.,,, Il fumo della sigarena mi b finito negli occhi e perun minuto li copro con le mani, come [a un bam-

bino imbronciato. Come sono snrfo di tutto! Quasia conlerma dei miei pensieri, un ramoscello di benrlla,contonosi perfidamente, mi sferza dolorosamente ilviso. I)annato ramoscello! Con un moto di rabbia lo

spezzD e lo scaglio da parte. Il ramoscello rimane appesoa un albero e incomincia a oscillare e a salterellare, come un pagliaccio,qt'a*i volesse dimostrare tutta la mia impotenza a c:unbiare qualcosa inquesto mondo. Riprendo ristemenre il mio cammino.

Ogni volta che ho cercaro di lottare con il mondo succedevache esso all'inizio pareva cedere, lasciandomi nutrire qualche ma-gra speranza in un cambiamenro, ma poi finiva per rifilarmi unabella botta sul naso. Solo al cinema gli eroi vanno dritti al loroobiettivo, facendo piazza pulita di ogni ostacolo che ingombra illoro cammino. Nella realth le cose vanno diversamente. La vitaassomiglia a un gioco alla roulette. Prima vinci una volta, unaseconda, una terza. Gii ti immagini vincitore e ri pare di averetutto il mondo in tasca. Ma alla fine, perb, ti ritrovi sempre inperdita. Sei solo un'oca da banchemo di festa, che ingrassano perpoi arrostire e mangiare sullo sfondo di risate e di una musicaallegra. Ti sei sbagliaro, non B la tua festa, ti sei sbagliato....

Cosi, futtuando in questi mesti pensieri, mi dirigo versoil mare. Piccole onde sembrano mordicchiare malignamentela riva di sabbia. Il mare mi soffia ostilmente addosso la sua

fredda umidit). Grassi gabbiani zampettano pi-gramente lungo la riva, beccando qualche

marcescenza rrovara. Nei loro occhi siriflette un vuoto freddo e nero; sembra

I che rispecchino il mondo che mi circonda,flreddo e osriie al pari loro.

Un vagabondo raccoglie bottiglie vuo-te sulla riva. Potessi andartene al diavolo,mostro di palude, voglio starmene da solo!

ll modelb delle varimti - ll

No, sembra che voglia alvicinarsi, verrh forse a elemosinare qual-cosa. Sari meglio che me ne vada a casa. Non c'b pace da nessunaparte. Come sono esausto. Questa stanchezza b sempre con me,anche quando riposo. Vivo come se stessi scontando una pena.A volta mi sembra che presto tutto dovr) cambiare, incomincer)una nuova fase e allora anch'io diventerb un altro e potrb gioiredella vita. Ma tutto cib awerrl in futuro. Il presente b fatto diquesti tristi lavori forzati. E cosi aspetto, un giorno dopo I'al-tro, ma il futuro non arriva mai. E anche adesso, come al solito,mangerb la mia colazione insapore e mi preparerb per andare allavoro noioso di sempre, dove di nuovo mi sforzerb di spremereda me stesso risultati che servono a qualcun'altro, non certo ame. Ancora un giorno di vita gravosa e insensata d passato. . . .

Sono stato svegliato dal fruscio delle stelle del mattino. Cos'eraquesto sogno triste che ho fatto? E stato come se fosse riemersoun frammento della mia vita di prima. Per fortuna era solo unsogno. Mi sono stiracchiato con sollievo, come fa il mio gatto.Eccolo l) il pigrone, se ne sta lungo sdraiato e solo con un mo-vimento delle orecchie mi fa capire che si b accorto della miapresenza. Su, alzati, muso baffuto! Vieni a passeggiare con me?

Mi sono ordinato una giornata di sole . -i

to"o diretto ver-so il mare.

Il sentiero passa aftraverso il bosco e il fruscio delle stelle mattuti-ne si dissolve progressivamente nel coro a piil voci del popolo degliuccelli. Ce nb uno specialmente che si agita tra i cespugli e pigola:uVoglio mangiare, datemida mangiare!,. Fccolo li, il monello. Ehitu, batuffolino di piume, ma come puoi fare tutto questo chiasso?

E strano, prima di adesso non ci avevo mai pensato: ogniuccello ha una voce assolutamente diversa da quella degli altri,ma nessuna entra in dissonanza con il coro generale e si com-pon€ sempre una sinfonia sottile che nessuna orchestradi virtuosi riuscirebbe mai a riprodurre.

Il sole trafigge gli alberi con i suoi raggi. Questa il-luminazione magica rianima la profondit) voluminosa

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l2 - Lo Spa:.io tlelle Variunti

del bosco e ne riaccende i colori, trasformandolo in un meraviglio-so ologramma. Un sentiero mi conduce premurosarnente al mare.Li, Ie onde smeraldine sembrano scambiarsi sussurri con il ventotiepido. La riva pare sconfinata e deserta, ma io provo una sensa-zione di benessere e quiete, come se quesro mondo strapopolatomi avesse riservato un angolino appartato, rurro per me. Qualcunoritiene che lo spazio circosranre sia una illusione che ci creiamo dasoli. Io invece no, non ho la presunzione di affermare che tumaquesta bellezza sia il semplice risultato della mia percezione.

tovandomi ancora sotto I'ef[etto opprimente del mio sognoho incominciato a ricordare la mia vita di un rempo, che era ve-ramente cosi squallida e oscura. Thnte volte io, come molti altri,avevo cercato di pretendere dal mondo quello che secondo memi spettava. In risposta, perb, il mondo mi aveva voltato le spallecon indifferenza. Allora i miei consiglieri, saggi di esperienza, miavevano detto che il mondo non si dava cosi semplicemente, chebisognava conquistarlo. E io avevo cercato di lottare, ma nonavevo ottenuto niente e avevo solo perso forze. I miei consiglieri,perb, avevano una risposta pronta anche per questo caso. Mi di-cevano: uSei tu che non vai bene! Prima devi cambiare te stesso esolo dopo potrai pretendere qualcosa dal mondo,,. E allora avevoprovato a lottare con me stesso, ma era ancora piil difficile.

Ed ecco che un bel giorno ho fatro un sogno: mi rrovavo inun posto che sembrava un parco naturale. Mi circondava unanatura di indescrivibile bellezza. Io camminavo senza meta, in-cantato da tutta questa meraviglia. A un certo punro t apparsoun vecchio con la barba bianca e dall'aria severa: il Guardianodel parco, intuii. Prese a osservarmi in silenzio. Io mi awicinaia lui ma prima che aprissi bocca lui mi apostrofb bruscamen-te. Con un tono di voce freddo disse che non aveva intenzione diascoltare nemmeno una parola, che era sranco di visiatori capricciosi

e avidi, costantemente insoddisfafti, sempre a pretenderequalcosa, rumorosi e abituati a lasciarsi dieffo montagnedi rifiuti. Io gli feci un cenno di assenso e proseguii.

Il modello delle t'arianti - I3

la natura unica del parco miaveva leneralmente sbalordito. |

'!C-ome mai non ero mai stato I I

qui prima? Procedevo come stre- I 1

gato, senza una direzione precisa e 'iguardavo da una pafie e dall'altra.[a perfezione della natura circo-stante non si poteva esprimere ade-guatamente a parole, per questonella mia testa regnava una speciedi luoto estatico.

Ben presto davanti a me comparye nuovarnente il Guardiano.Lespressione seria del suo volto si era un po' intenerita. Mi fecesegno di seguirlo. Salimmo in cima a una verde collina da cui siapriva un panorama su una vallan di una bellezzastupefacente. Infondo si vedeva un villaggio. Casette che sembravano finte affo-gavano nel verde e tra i fiori, come nell'illustrazione di una favolafantastica. la vista di qr-resto spettacolo sarebbe stata toccante senon fosse che sembrava irreale. Mi venne il dubbio che una cosadel genere potesse esistere solo in sogno. Guardai interrogativa-mente il Guardiano, ma luisogghignava sotto i baffi quasi a volerdire: uQuesto b niente! Vedrai quello che verrl dopolr.

Mentre scendevamo verso valle cominciai a rendermi con-to che non mi ricordavo come avevo fatto a capitare nel par-co. Volevo chiedere al vecchio una spiegazione cosi osservai, aquanto pare goffamente, che probabilmente si sentivano benequei fortunati che si potevano permettere di vivere in mezzo atanta bellezza. Nla mia osservazione il vecchio replicb con irri-tazione: uE chi ti impedisce di far parte del novero?u.

Cosi cominciai la mia solita lagna: che non tutti nascononel lusso, che nessuno pub disporre liberamente del propriodestino, eccetera eccetera. Il Guardiano, ignorando le mie pa-role, disse: ull fatto b proprio questo, che ogni uomo b libero discegliersi qualsiuoglia destino. Lunica liberth di cui disponiamo

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Page 8: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

l4 - Lo SDu:.io delle Vuriunti

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ritto discegliere ma non lo usi. Vrol dire che proprio non capisciche cosa significhi scegliero,. Che assurdirl, non porei ffartenermidal pensare. Che cosa significa che posso scegliere tutto quello chevoglio? Come se a quesro mondo tutto fosse permesso! E tutto aun tratto mi resi conro che si trattava solo di un sogno. Non sapevocosa fare, come comportarmi in questa strana situazione.

Se la memoria non mi inganna, accennai al vecchio che nelsogno, cosi come del resto anche nella realt), lui era libero diraccontare ogni tipo di sciocchezza, e in quesro consisteva la sualibertl. Ma evidentem€nre la mia osservazione non Io aveva mi-nimamenre roccaro, perchd in tutta risposta si mise a ridere.

Prendendo coscienza di tutta I'assurdit) della situazione (ma perchdmai mi ero impegnato in una discussione con un personaggio del miostesso sogno?) cominciai a rifettere se non fosse mdio wegliarmi.

Il vecchio sembrb indovinare i miei pensieri e disse: uVa be-ne, basta cosi. Abbiamo poco rempo. Non mi aspettavo cheloro mi mandassero un crerino come te. Comunque sia, devocompiere la mia missione".

Con-rinciai a chiederglidiche'missione" si rranasse e chierano "lo-ro", ma lui ignorb le mie domande e in compenso mi propose unindovinello che allora mi era parso stupido: ,,,4scolta: ogni uomo pub ot-tenere lrt librrtd di scegliae ntxo quelln che truob. Eccoti un enigmz: comeottenere qu{sta /ibntn? Se indouini, b ne meb cadranno nel ciebr.

Ma di quali mele srava parlando adesso? Stavo gil per per-dere la pazienza e gli risposi che non avevo nessuna intenzionedi cercare la soluzione del suo enigma, tanto piil che i miracoli

ts la libertl di scelta. Ognuno pub sce-gliere tutto quello che.r,uoler.

Tale giudizio non si inscrivevain nessun modo nella mia rappre-

, sentazione della vita, percib ini-ziai a obierrare. Ma il iluardiano

non voleva nemmeno ascoltarmi:uScioccolu - mi disse. - .Hai il di-

Il nndello delle vuriunti - l5

succedono solo nei sogni e nelle favole, mentre nella realt) lemele alla fin fine cadono sempre per terra. Al che lui replicb:uBasta! Andiamo, devo farti vedere una cosa)).

Quando mi svegliai, mi resi conto con dispiacere che non ri-cordavo la continuazione del sogno. Avevo tuttavia la chiara im-pressione che il Guardiano mi avesse trasmesso certe informazio-ni che ora non ero in grado di esprimere a parole. Nella memoriami era rinrasta solo una parola poco chiara - Tiansurfng. Lunicopensiero che mi frullava per la testa era che non avevo nessunanecessiti di allestire da solo il mio mondo, dato che tutto eragii stato creato da tanto senza la mia partecipazione e per il miostesso bene; non occorreva nemmeno lottare con il mondo perun posto al sole: d il modo meno efficace. Avevo capito che, pra-ticamente, nessuno mi vietava di scegliere semplicemente per mestesso il tipo di mondo in cui avrei voluto vivere.

All'inizio I'idea mi sembrava assurda. Mi sarei probabilmentedimenticato del sogno se non fosse che presto, con mio grande stu-pore, scoprii che nella mia memoria incominciavano ad aFfiorarericordi perfettamente chiari di quello che il Guardiano intendevacon la parola scegliere e di come farlo. [,a soluzione dell'enigma delGuardiano arrivb da sola, come un sapere proveniente dal nulla.

Di giorno in giorno mi si schiudeva qualcosa di nuovo e ognivolta provavo una grandiosa sensazione di stupore, al limite dellospavento. Non sono in grado di spiegare razionalrnente da dovemi siano arrivati tutti questi saperi. Posso solo affermare con pienasicurezza che nella mia testa non poteva nascere nulla di simile.

Da quando ho scoperto il Ti"ansurfing (piil precisamente mi bstato perm€sso di scoprirlo) la mia vita si b riempita di un nuovosenso di gioia. Chi, almeno per una volta ha creato qualcosa, saquale gioia e quale soddisfazione apporti un prodomo fatto conle proprie mani. E ruftavia questo b niente in confronal processo di creazione del proprio destino, anche seI'espressione "creazione del destino" nel senso comunedel termine non b propriamente adatta alla situazione.

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Page 9: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

l6 - Lo Spa:io delle Varianti

IlTiansurfing d un modo di scegliere il proprio destino esattarnen-te come si [a con una merce al supermercato. Che cosa cib signifi-chi b proprio quanto intendo raccontarvi. Verrete a sapere perchdle mele possono "cadere nel cielo", cos'b "il fruscio delle stelle delmattino" e anche molte altre cose piuttosto insolite.

llenigma del GuardianoEsistono approcci diversi all ' interpretazione del destino. Se-

condo un tipo di approccio il destino t un fato, qualcosa diprestabilito prima. Gira e rigira, dal destino non si scappa. Dauna parte questa impostazione deprime per la sua irreparabili-ti. Ne deriva che se a un individuo b toccata in sorte una vita diseconda qualit), egli non ha nessuna possibiliti di sperare in unmiglioramento. D'altra parte, perb, ci sono tante persone cheaccettano di buon grado un tale stato di cose. Infatti, infondesicurezza ed d comodo sapere che il destino b pit o meno pre-vedibile e non pub spaventare con le sue incognite.

Il carattere di inevitabilitl fatale del destino emergente da questainterpretazione suscita perb comunque un senso di fruscrazionee di protesta interiore. Luomo, privato della fortuna, si lamentadella propria sorte: perchd la vita d cosi ingiusta? Perchd uno hatutto in eccedenza e un altro si trova sempre in ristrettezze? Perchda uno tutto riesce facilmente mentre l'altro gira come una trottolae sempre senza risultato? Perchd uno b stato dotato da madre natu-ra di bellezza, intelligenza e forza e un altro, non si capisce bene afronte di quali peccati, si porta addosso per tutta la vita l'etichettadi prodotto di seconda scelta? Da dove trae origine questa disugua-

glianza? Perchd la vita, che non conosce confini nellasua multiformiti, impone un certo tipo di limiti adeterminate categorie di persone? Di quale colpa si

sono macchiati i meno fortunati?Lindividuo deprivato si sente ofFeso, se non

addirittura indignato, e cerca per se stesso un mo-

Il modello delle vurienti - l7

tivo che giustifichi un tale stato di cose. E allora si fanno strada

le varie doftrine, tipo quella del "karma" per i peccati accumulati

nelle vite precedenti. Come se il Signore Iddio non avesse altro da

fare che educare i suoi figli negligenti e, nonostante la Sua onnipo-

tenza, incontrasse difficolth nel processo educativo. Cosi' in luogo

di punire per i peccati commessi in vita, Egli per qualche motivo

rimanda la nemesi a dopo, anche se non si capisce che senso abbia

punire una persona per un fatto di cui non ha memoria.

lJn'altra spiegazione di tale disuguaglianza offre per contro

ai bisognosi e ai sofferenti sPe ranze di riscossione di una gene-

rosa ricompensa. Ma, ancora una volta, non in vita: nei cieli o

in una qualche altra vita successiva.

Qualunque cosa offrano, tali spiegazioni non possono soddi-

sfare pienamente. Di fatto, che queste vite passate o future esi-

stano o meno non & praticamente importante, perchd I'uomo

ricorda e riconosce solo una vita, quella che sta vivendo e che

in questo senso per lui b I'unica.

Se si crede alla predeterminazione del destino, allora il mezzn mi-

gliore per combattere I'angoscia b la rassegnazione. E anche qui si

trovano nuove interpretazioni, espresse in formule del tipo: "Se woi

essere felice, siilo". Owero: resta omimista comunque sia e acconten-

tati di quello che hai. E un modo per far capire a un individuo che b

inFelice perchd t eternamente insoddisfatto e vrole troPPo. E invece

soddisfatti bisogna esserlo a priori. Bisogna gioirc della vita che si

ha. Se da una parte la persona sembra acceftare questa posizione,

clall'altra, perb, non le va proprio a genio di affrontare con gioia igri-

giori della realt). Ma possibile che le venga

negato ildirino di volere qudcosa di piil?

L, perchd poi deve costringersi a gioire? E

come costringersi ad atnare.In giro si trovano anche tante per-

sonalit) "illuminate" che incitano alperdono e all'amore universale. Anche [iiu,,#con questo tipo di illusione ci si pub coprire,

Page 10: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

'ts;\

tlf iii,

18 - Lo Swr.io delle Vtrianti

come si fa con una coperta, per evitare di scontrarsicon la dura realtl Cosi tutto diventa veramenre

h:,. piU facile. Ma nel profondo dell'anima, perb,t.'1 I'uomo non pub comunque arrivare a com-

prendere perchd deve costringere se sres-so a perdonare coloro che odia e arnarecoloro verso cui prova indifferenza. Chegliene viene? Ne risulra una feliciti non

naturale ma estorra. Come se la felicir)dovesse arrivare non sponraneamente,

ma solo per effetto di una pressione esercitata su se stessi come suun tubo di dentifricio.

Esistono sicuramente persone che non credono che la vita siacosi noiosa e primitiva da poter essere ridotta a un destino pre-determinato. Costoro non si vogliono acconrenrare di quello chehanno e preferiscono gioire dei successi raggiunti piumosro che diquello che avevano per dato. Per questa categoria di persone valeun altra concezione della sorte: "Luomo b fabbro del proprio de-stino". Ma, si sa, per il destino bisogna lottare. E come pub esserediversamente? "Coloro che sanno" diranno che non si ottiene nul-la senza fatica. E questo, a quanro pare, b un fatto indiscutibile: senon vuoi accettare la feliciti cosi come ti viene data vuol dire chedevi lavorare digomito per raggiungere quello che vuoi.

In tante storie edificanri si narrano le gesta degli eroi, delleloro lotte impavide e dei loro continui sforzi per superare ostacoliimpensabili. In questi racconti i vincitori arrivano agli allori delsuccesso solo dopo essere passati attraverso tutte le privazioni ele sofferenze di una lotta incessante. Anche qui, perb non ruttoquadra: come si spiega che milioni di persone lottano e lavoranoma il vero successo I'ottengono solo in pochi? Si pub spenderetutta la propria vita in una loffa disperata per un posto al solesenza perb raggiungere nulla. Ma che vita b mai questa, cosi cru-dele e impietosa? E che necessitl penosa il lottare con il mondoper ottenere quello che si vuole. E se poi il mondo non cede,

Il modello delle vurionti - l9

.rllora bisogna lottare con se stessi. Se sei povero, malato, brutto

.' sfbrtunato vuol dire che la colpa b tua. Sei tu a essere imperfet-

ro, percib sei obbligato a cambiare te stesso. Luomo viene posto.'li Fronte al fatto che, innanzitutto, egli b un coacervo di difet-

r i e vizi su cui occorre alacremente lavorare. Un quadro un po'sconfortante, che ne dite? Ne risulta che se I'uomo non ha avuto

srrbito la fortuna di nascere ricco e fortunato, allora ha solo due

lrrospettive: o portare la sua croce con rassegnazione, o dedicare

la sua vita alla lotta. Nel profondo dell'anima si fa fatica a Provarerioia per queste alternative di vita. Possibile che in tutta questa

irreparabilit) non ci sia uno spiraglio di luce?

Si, una via di uscita per fortuna c'b. A differenza di quelle soPra-

elencate, essa d tanto semplice quanto piacevole, perchd si snoda

su un piano completamente diverso. La concezione del destino

secondo il Thansurfing si basa su un modello del mondo fonda-

mentalmente diverso. Non alfrettatevi a gesticolare in segno di de-

lusione e a replicare che vi si sta rifilando I'ennesima chimera.

Ognuna delle concezioni del destino conosciute si basa su

una determinata visione del mondo, che a sua volta si sviluppa

a partire da presupposti indimostrabili.Il materialismo, per esempio, si fonda sull'affermazione che pri-

ma viene la materia e dopo la coscienza. Lidealismo afferma I'esat-

to contrario. Nd I'una nd I'altra affermazione sono dimostrabili,

purtuttavia su questi fondamenti sono stati costruiti due diversi

modelli del mondo. entrambi molto convincenti e fermamente

\

I

difesi da fedelisostenitori. Entrambi gli orientamen-

ti, sia in filosofia che in scienza e in religione, ,}i-n* Idanno una propria interpretazione del mon- .;1 ;l i lff

j

do e ognuno di essi ha al contempo ragione e , .-l-iil4 ruf rtorto. Non potremmo mai descrivere in modo *) i { | mi

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,-r"rF"ttemente nreciso la verit) assoltrta - ; iltr f d\'lrorro. l\on potremmo mal descflvere ln moclo # 1 l, i klperlettamente preciso la verit) assoluta ihl-r ,-f {'lperchd i concetti che usiamo sono di -l

^ ]i-K; [ 'f,'

]per sd relativi. In una nota parabola su .l/ IfJ -: fr |tre ciechi, si narra di come uno dei tre 'i [ 1 { i' I q

Page 11: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

20 - Lo Spu:.io delle Varianti

avesse toccato la proboscide di un elefante, il secondo la zampa eil terzo I'orecchio e poi ciascuno avesse espresso il suo giudizio sucome fosse I'animale toccato. Allo stesso modo, dimostrare cheuna descrizione del mondo sia I'unica fedele e l'dtra no d perfetta-mente assurdo. Limportante d che I'interpretazione regga.

Forse vi b nota la famosa idea in base alla quale la realth b unaillusione creata da noi stessi, nonostante nessuno finora abbiamai dato una spiegazione sensata dell'origine di tale illusione.Vuol dire che siamo tutti intenti a guardare "un film"? Lidea bcertamente assai dubbia, ma da un certo punto di vista un germedi ragione qui c'E. Secondo un altro pensiero E tutto il contra-rio: il mondo materiale non b altro che un mero meccanismooperante secondo leggi infessibili, rispetto alle quali la nostracoscienza non pub determinare assolutamente nulla. E anche quisi pub trovare una indiscutibile percentuale diveriti.

Ma la ragione umana b cosi fatta che ambisce ad avere sottoi piedi un terreno solido e inequivocabile. Per questo si tende adistruggere una teoria e a piazzarne sul piedistallo un altra, occupa-zione preferita degli scienziati durante tutti questi millenni.

Comunque sia, dopo ogni loma per la veriti, sul campo dibattaglia rimane solo un unico fatto: ogni teoria rappresenta sohun singolo aspetto della manifestazione di una reahd sfaccenata.

Ogni teoria si afferma nel tempo e per questo acquista dirimo diesistenza. Ogni concezione della vita funziona allo stesso modo. Se voiavete deciso per voi stessi che il destino d qualcosa di predeterminato

che non siete in grado di cambiare, ar"rdrir sicuramen-te cosi. In questo caso vi mettete volontariamente in

):mani altrui, non importa di chi, e diventateuna nave che naviga secondo I'arbitrio delle

, onde. Se invece ritenete di essere creatori delvostro destino, allora vi assurnerete cosciente-mente la responsabiliti di tutto quanto alvie-ne nella vostra vita. lotate con le onde nel

Ma osservate bene quello che succede la uostra sceba si rea'

li:,za sentpre . Otterrete sempre quello che scegliete. Indipendente-

rncnre dilla visione del mondo che avete scelro, la verith sar)

\cmpre dalla vostra parte. E gli altri discuteranno con voi pro-

prio perchd hanno ragione anche loro'

Se si assume come punto di partenza un qualsiasi fenomeno

tli manifestazione della realth, t possibile estrapolare a partire

(.la esso una intera branca del sapere e questo sapere sarl inter-

namente congruo, rispecchieri con successo una delle manife-

srazioni della realtir. Per fondare un inrero sapere sar) quindi

sufficiente prendere in considerazione uno o alcuni fatti non

ancora capiti fino in fondo, ma tuttavia esistenti.

La fisica dei quanti, per esempio, si basa su alcuni postulati,

verit) indimostrabili. Thli veriti sono indimostrabili perchd esse

stesse fungono dal Punto di parrenza di un sapere. Secondo la fi-

sica dei quanti, un oggetto del microcosmo si comporta in alcuni

casi come una parricella e in alrri come un onda. Gli scienziati

non sono stati in grado di interpretare tale dualismo, PertantoI'hanno assunro come daro, ciot in qualith di assioma. I postulati

clella fisica quanristica conciliano la molteplicit) delle forme di

manifestazione della realtl, cosi come i ciechi della citata para-

bola potrebbero concordare che in un caso I'elefante si comporta

come un palo e in un altro come un serpente'

Se nella descrizione di un oggetto del microcosmo si decide di

prediligere la sua propriet) di particella come fatto fondamenta-

i., ^lloi"

si avr) il modello di atomo che ha cosrruito il famoso

fisico Nils Bohr. ln quesro modello gli elertroni ruorano attorno

al nucleo come i pianeti nel Sistema solare. Se in qualit2r di pro-

priet) fondamenrale si assume invece I'onda, I'atomo diventeri

,i-il. a una macchia sfumata. Sia un modello che I'altro funzio-

nano, rispecchiando forme singole di manifestazione della realt).

Di nuovo, risulta che noi otteniamo quello che scegliamo'

Piir in generale, qualsivoglia manifestazione pub fungere da

postulato, dal punto di partenza di un ramo del sapere, che si-

lL modello delle varianti - 2l

i'i tenativo di governare la vostra nave.

Page 12: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

22 * L0 S^ctzin tlelle Verinnti

Il modello detle wtrianti _ 23curamenre resseri e otterri dirimo di esistenza.Nella loro ,i.Ii." d.il";.;t J'r"*,", hannosempre cercato di capire la natura del mondostudiandone i suoi singoli aspetti. U* inr"." _"r_sa di conoscenze scieitifiche a ,r*...rr" .o-.descrDione e spiegazione degli

""i" a.gfi'"ltri fe_

Partiamo dal fatto che tume re forme di manifestazione detarcalt) devono avere una fonte che dia origine "

.od"rr, ,r"ri"_t)' Dove sono "scrirre" tutte re leggi der nostro mondo? Esso sirnanifesta come moro della mateL nello spazio . .r"l ,._po.Iale moto b regolato da dererminare leggi. Com. si sa, i pr;;i ,icollocano sul grafico di una funzione iriJonformirl.;"G;;

fbrmula marematica. Si pub dire che la legge del moto di unpunto su un grafico d la definizione della frrzione. Ma le formu_le, come del resto le leggi, sono invenziorri

"rtr"tt. della ragione

umana, creare per comoditi di com_prensione. E assai improbabi le che la i t , , , , t ,natura le conservi da qualche parte. /l;

l, ,In qua.le altro modo si pud firr*. ifiXb*l,nn

nomenr naturali. Cosi sono nate l. ri.rgol". b."rr.h"del sapere, spesso in contraddizione rra di loro.

".,?;iffi'jffi:: t una' TInJJ'" 'o""""mente volri di-

eccoapparir".",iii,"'fi1:":'li::::il j::1?il:1il::::3;scienziati si sforzano- di .on.ir ia.. t. air...n ri m an i festazion i dellalefr)

per appianare le contraddiri"";:;;Fsisre solo

"" r"i.., ;

"dir.r,ti bil. fntto ;i:t"i::::::J,*i:::le branche dello scib'e: ra mortepriil.i; poriedricir) delre formedi manifesrazione della ,"^tt;. tlo nohE)ir,rU d; uarianti del nosnonoldo ,?

Lt surt proprierh prima ,fondnirntnlr.

:- ::::: "t l;[P:' "' ::'#, :':ff ili;"i,Tll i:,' :' ?: ] il ; :trascurano per qualche morivo proprio qu.r,,i_por;;,;.;;;priet). Infarti, sembrerebbe , prin."'rir,a, che cosa si potrebbcancora ricavare da quesro fatto? La pluraliti d;;;;;ffi;.":"un punto di partenza, come lo zero su l.r., piarro cartesiano. R.i_sperro a quesro dato rurri i^punri di partenza dei diversi sertoridel sapere sono secopunrodiparrenzar:#t"?:::,rj."::::.;ffi::ff

L':HJsun ripo di informazionel Ment* i;; t,irrfo._"rio;.?::peraltro alquanto sconvolgente.

_?er risolvere I'Enigma di gi".diano.prenderemo proprio co_me punro dipartenza la proprieri d.tt, ptl.alrn di varianti, in altritermini assumeremo come posrulato il famo che k realti presentauna infnita uarieth di foril di *r"A;;;;"2r. Nonosrante il ca_raftere generale del noscro porrulatoj ci corinreressanre e inasperrara sia ra conosc."r" jtJ::::t:;.fl:.r"".

In quale airro modo si pub fissare ilM*;., "la collocazione dei punri su un srafi_ ,;$#[ii,i \co? Sicuramenre in forma di sistlma

:\'lid

infinitamente grande di tutti i , ..I.'u\', ,i,,ptrnti. [a capacita di memoria *,, '\}] 'iell 'uomo e fi-ir"", . non d in

'l ",, ,,

grado di gestire volumi enormi.Ma per la narura I'infinico non B un pro_blema' Essa non ha bisogno di g.neralirzare ra collocazione e ir motodei pund su un grafico per mezz,di una formula. se si divide h l;;"

l:::fr":tone in punti infinitarnenre piccoli, allora si p"a.r"J

o:ra-re ognl punto come causa e ogni punto successivo come effeno.Ne risulta che qualsivoglia.moto dI,rn purrto di mareria

^.ff",p,,,oe nel tempo si puo immaginare come urr, .rr..r" infinitamente lun_ga e continua di cause ed effeni infinitamente piccoli.

. Nel nosrro sapere ci raffiguriamo il moro della mareria sorro

rorma dl legge, mentre in natura tale moto d contenuto in formanarurale, come insieme infiniro di cause ed efiretri. r" i".-r"i iiJsemplici, i dati su turti ipossibili punti del moto della mareria so-no conservati in un certo Grnpo d,informazione che chiameremospazio d'elb uarianti- In esso sono conrenute informazio.ri ,,, ,uf,oquello che i stato, t e sari.

Page 13: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

24 - Lo Spa:io delLe Varianti

Lo spazio delle varianti si presenta come una struttura d'infor-mazione assolutamente materiale. Si tratta di un campo d'in-fo.-mazione infinito, conrenenre tume le possibili 'uariantidi tuttiglievend che possono aver luogo. Si pub affermare che nello ,p"rlodelle varianti c'd tutto. Non staremo a indovinare in che modoquest'informaztone b conservata chd, al fine dei nostri obiettivi.cib non ha la minima rilevanza. Importante d solo il fatto che lospazio drlle uarianti funge ilt clichi, assi cartesiani di quakirogliamoto de/la marcria nel/o spazio e nel tempo.

In ogni punto dello spazio esiste una variantedell'uno o dell'altro evento. Per facilitare la com-

prenslone dr questo concefto proviamo apensare che la variante consista di unoscenario e di una decorazione. [a decora-zione d l'aspeno esrerno o la forma di ma-

nifestazione, menffe lo scenario b il percor-so lungo il quale si muove la materia. per

Il modello delle varianti - 25

sono pit o meno omogenei. La vita di un uomo crascorre a rit-rno cadenzato lungo una stessa direzione, finchd non si produ-cc un evento che cambia scenari e decorazioni. Allora ildestinosubisce una svolta e passa su un'altra linea della vita.

Lnmaginate di aver visto uno spettacolo. Il giorno dopo vi sietenLrovamente recati a teatro allo stesso spettacolo ma questa vol-ta lo spettacolo si svolge con altre decorazioni. Si tratta di lineedella vita disposte vicino. Nella successiva stagione teatrale avetenuovamente visto lo spettacolo e anche gli attori sono gli stessi,rna nello scenario sono gi) presenti variazioni significative. Questalinea della vita b collocata gil un po' piil avanti delle altre. Infine,rrssistendo alla stessa messa in scena, ma in un altro ceatro, avetevisto un interpretazione dell'opera completamente diversa. Questalinea della vita I gih molto distante dalla prima.

La reahh mani/ista se stesa in una grand.e uaietd,pio perchi il numero drlle uaianti ? infnin.

Ogni punto di partenza sfocia in una catena di /rapporti di causa-effetto. Una volta scelto il pun-to di partenza otterrete I'una o I'altra forma dimanifestazione della realth. Si pub dire che la realt)si evolve lungo la linea della vica a seconda del puntodi partenza prescelto. Ognuno offiene cib che sceglie. Voi avete ildiritto di scegliere proprio perchd I'infiniti delle varianti esiste gii.Nessuno vi impedisce di scegliere il destino che piir vi piace. lagestione intera del destino si riduce a un unico e semplice atto: fareuna sceba.Il Tiansurfing risponde alla domanda come fare.

Dunque, esiste una struttura d'informazione contenenre un in-sieme infinito di eventualitl potenziali, le varianti, con i loro scenarie le loro decorazioni. Il moto della realizzazione materiale awienein conformit). a quanto contenuto in questa struttura. Il processodi movimento della materia attraverso lo spazio delle varianti si pubdimostrare con I'aiuto dell'esperimento menta.le che segue.

Immaginate un tubo contenente dell'acqua. Lungo il tubo simuove lentamente un anello congelante, si che I'acqua congela

"\*.n/*

pro'

nostra comodita possiamodividere lo spazio delle va-

rianti in seftori, ognuno con ilsuo scenario e Ia sua decorazione.

Quanto maggiore d la distanza ra isettori, anto piil marcare saranno le differenze

negli scenari e nelle decorazioni. Anche il desunodell'uomo d raffigurato da una pluralita di variand.

Teoricamenre non esiste alcun tipo di limitazione agli sce-nari e alle decorazioni dell'esisr€nza umana, giacchd lo-spaziodelle varianti b infinito. Qualsivoglia awenimento di

-i.ri-aimportanza pub influire sul decorso del destino. La vita dell'uo-mo, come un qualsiasi altro moto di materia, si presenta comeuna concarenazione di cause ed effetti. Leffetto nello spaziodelle varianti si trova sempre vicino alla sua causa. Luno ,.e,r.l'altro, percib i settori del desrino si dispongo no in linee iellauita. Gli scenari e le decorazioni dei setiori iu u.r" stessa linea

Page 14: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

26 - Lo Spazio delle Varianti

velocemente solo all'interno dell'anello. Ne deriva che un cristall<rdi ghiaccio si muove lungo il tubo contenenre acqua. [.e molecoledell'acqua rimangono piir o meno allo stesso posro, in uno sta-to relativamente libero. AI momento del passaggio dell'anello, lemolecole al suo interno si fissano in un cristallo congelato di unadeterminata srrurrura, ma poi I'acqua in questo posto si scioglienuovarnente e le molecole si liberano. Il cristallo di per sd non simuove. In altre parole, in questo caso specifico il ghiaccio nell'ac-qua non galleggia. A muoversi non d il cristallo di ghiaccio neltubo con I'acqua, ma la struttura, ciob la condizione congelante.

Per analogia I'acqua nel tubo b lo spazio delle varianri, menrreil cristallo di ghiaccio E la realizzazione mareriale delle varianri.Le molecole sono le persone, e la loro disposizione nella strut-tura del cristallo si rcalizza come una varianre di destino. Non

9'E una risposta univoca alla domanda su quale sia l'analogodell'anello congelante. In altri termini, in che modo e perchdlastrutrura d'informazione si trasforma in materia? Nel microco-smo la materia si pud manifestare in forma digrumo d'energia.E noto che nel vuoto awiene un incessante processo di nasiitae distruzione di microparticelle. [r co-e se la materia ci fosse,ma al contempo non avesse una sostanza propriamente mate-riale , non avesse una massa. E chiara una cosa sola: tutto quelloche si pub roccare possiede una intangibile base energetica.

Spero di non avervi srancaro rroppo con questioni di fisica. Sia-mo solo al punto di partenza del Ti-ansurfing, ma cib che verrete asapere da questo libro in una cerra misura vi scioccherh. Affinchela ragione non perda il terreno sotto i piedi sono inevitabilmentecostretto a fare riferimenro a qualche base teorica, seppur minima.Per questo vi chiedo di avere ancora un po' di pazienza.

Anche I'onda del mare pub offrire un'analogia sufficiente aillustrare la realizzazione nello spazio delle varianti. Supponiamoche a seguito di un maremoto nel mare si sia formara-un'ondagigantesca. Essa si muove lungo la superficie del mare in formadi gobba, ma I'acqua a queste condizioni rimane al suo posro.

IL modello delle varianti - 27

,'\ rnuoversi, infatti, non t la massa di acqua bensilt realizzazione di un potenziale energetico.\olo nei pressi della riva I'acqua si river-t.r sulla terraferma. Allo stesso modosi comportano tutti gli altri tipi di,rrrda. In quest'analogia il mare b lorprrzio delle varianti, mentre I'onda bu't a, r eafizzazio ne m ateriale.

Ne risuJta, alla 6ne, che da una par- /

rc la realizzazione materiale si muoverrcllo spazio e nel tempo, e dall'altra le varianti rimangono sul

lx)sto a esistere eternarrlente. Questo significa che tutto era, E e sar)?lrbbene, perchd mai non potrebbe essere cosi? [l tempo, di fatto, Estatico al pari dello spazio. Il flusso del tempo si coglie solo quandola pellicola cinematograficagira e i fotogrammi sisusseguono, uno.lopo I'altro. Ma provate a dispiegare la pellicola e a guardare tuc-ti i fotogrammi insieme. Dove b andato a finire il tempo? Tirtte leirnmagini esistono contemporanearnente. Il tempo d statico fino a.luando non cominciamo a guardare in sequenza un fotogrammadopo I'altro. Nella vita succede lo stesso, per questo nella nostra co-scienza si b profondarnente radicata I'idea che rutto viene e se ne va.

Di fatto, tutto quello che b scritto nel campo d'informazione dli da sempre e per sempre vi rimarri. Le linee della vita esistonocome pellicole cinematografiche. Cib che t passato non d sparito,t\ rimasto. Cib che e di l) da venire esiste gi) ora. Il segrnento cor-rcnte divita b la realizzazione materiale dello spazio delle variantisu un determinato segmento di linea della vita.

Molti potranno dar voce al loro biasimo con domande delti1-ro: "Com'b possibile che un innumerevole insieme di varianticlel mio destino esista in forma stazionaria? Chi ne ha bisogno eper quale motivo? Serve a Dio? Alle leggi della natura? E perchd?Allora provate a immaginare un punto su un piano cartesiano.('i) a scuola ci proponevano il modello seguente: un punto surrna superficie pub avere una qualsiasi coordinata x e y. Notate

, 'r'l'1'1lll'"i

Page 15: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

28 - Lo Spa:io delle Varianti

bene, qualsiasi, comprese quelle da meno a piil infinito. Ma per-chd mai a nessuno t venuto in mente di porsi la domanda: perchiun punto pub avere delle coordinate qualsiasi? E ora immagi-nate un punto che, muovendosi lungo la linea di una funzione,si interroghi con stupore: uCorn E possibile che il tracciato cheho gi) percorso esista da sempre e esister) in futuro? E com'dpossibile che il tracciato che mi toccher) percorrere sia gii statopre-disegnato?r. Per voi, perb, che guardate il percorso del puntodall'alto, non c'b niente di strano.

Lo spazio delle varianti serve da clich€, esso definisce in chemodo si deve manifestare Ia realizzazione materiale. Provate a

immaginare un bosco oscuro e un uomocon una torcia elettrica. Luomo, avan-

zando nel bosco, il lumina una piccolazona intorno a sd. La realizzazione simanifesta come una macchia di luce.Tutto il bosco oscuro b lo spazio dellevarianti, mentre lazona illuminata b

la realizzazione di una variante nelladata zona. Ma cosa funge da "fonte di luce"?

Che cosa, in altri termini, "accende", materia-lizzala variante del clichd?

Per rispondere alla domanda dovremo scegliere un altro pun-to di partenza. Al giorno d'oggi non si dubita piir del fatto chei pensieri siano materiali. La realt) si palesa in due forme: dauna parte I'esistenza determina la coscienza, dall'altra esistonoindiscutibili conferme del contrario. I pensieri, oltre a essere mo-tivo delle azioni dell'uomo, influiscono anche direttamente sullarealt) che lo circonda. I nostri peggiori timori, per esempio, dinorma si realizzano. Certo, si pub obiettare che in questo caso siha a che fare non con la materializzazione dei pensieri ma con ilpresentimento di disgrazie incombenti. Di fatto, nei fenomeniparanormali c'b molto di equivoco e oscuro, ma cib non significache si debba ignorare tale forma di manifestazione della realtir.

Il modello delle varianti - 29

['.sistono tand fatti che confermano I'infuenzadirettadei pensie-

ri sulla realti circostante.ln un modo o nell'altro la coscienza dell'uomo forma il suo de-

stino. In questo libro sitratta proprio del modo in cuicitr anriene.

In qualitl di punto di partenza assumeremo la seguente afferma-'zione: l'emissione di energia mentale materializ-zct una uariante po-

tenziale. Siamo in pieno diritto di farlo giacchd la realth si mani-

Festa anche nella forma in cui la coscienza determina la realtl. A

conferma di cib si possono riportare non solo fatti di vita quoti-

diana ma anche esperimenti di fisica quantistica. Ai fini del nostro

discorso non b d'importanza fondamentale il meccanismo stesso

di inrerazione tra I'emissione menrale e lo spazio delle varianti. Per

ora non b chiaro in che modo si attui il processo di trasmissione

dell'informazione, se sia ciob su base energetica o di altro tipo. Per

comoditi sceglieremo semplicemente di supporre che I'emissione

di energia mentale "illumini" un determinato settore dello spazio

delle varianti e come risultato la variante si concretizza. Lemis-

sione, cosl come il settore, ha determinati Parametri' Lemissione

mentale trova il suo settore, la variante si realizzae in questo modo

risulta che la coscienza determina la realt).

Non bisogna tuttavia dimenticare che si trama solo di una delle

forme di manifestazione della realt). Non si pub stare semplice-

mente sedutie formare la propria realti con [a sola forza della con-

templazione. E'ne.o che esistono Persone in grado di materializzare

letteralmente oggetti dall'aria, ma si tratta di pochissimi individui

che peraltro non fanno pubblicitir delle proprie capacitl. Comun-

que sia, i pensieri influenzano fortemente il destino dell'uomo al

pari delle azioniconcrete. Gli uomini sono abituati d fatto che le

azioni comportano effetti visibili e facilmente spiegabili.

Leffetto dei pensieri, invece, si manifesta in modo poco

evidente e percib b inspiegabile e imprevedibile. Pub

sembrare che sia difficile stabilire un diretto

legame di causa tra pensieri ed eventi conse-

guenti. Presto, perb, vi convincerete che i pen-

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30 - ht SDu:itt delle Vuriunti

sieri dell'uomo formano la realt) in modo assolutamente diretto.Luomo ottiene quello che si sceglie da solo.

Qualcuno potrebbe obiemare: uSe b vero tutto cib, vorrebbedire che i mari, le montagne, i pianeti, le galassie, tutto risultaessere un prodotto della mia emissione mentale?r.

A volte b tipico dell'uomo considerarsi il centro dell'Universo.Di fatto, egli occupa solo una minuscola nicchia in questo spazioinfinito. Il nostro mondo d popolato da una moltiudine di or-ganismi viventi e ognuno apporta il suo contributo allz formazionedelln realth. Ogni essere vivente ha i suoi parametri di emissionementale. Se non vi garba ritenere "mentale" I'emissione di un ve-getale, chiamatela in modo diverso, la sostanza non cambia co-munque. Non d nemmeno possibile affermare con sicurezza chegli oggetti non viventi non producano nulla di simile all'emissionedegli esseri viventi. Per non parlare poi dello Spirito Unico chepermea tutto l'esistente, Colui che noi chiamiamo Dio. Ogni es-sere possiede una coscienza propria e forma uno straro del propriomondo. Si pub dire che tutto in questo mondo porta dentro di sduna particella di Dio, e in questo modo Egligoverna il mondo.

Ogni essere umano procede lungo una propria linea della vita,ma allo stesso tempo tutti gli uomini vivono nello stesso mondo. Ilmondo materiale B uno per rutti, ma la realizzazione concreta b di-versa per ogni persona. Supponiamo che siate dei turisti e stiate pas-seggiando per una bellissima citti. Ammirate le \ellezzr del posto,siete rapiti dalla grazia delle forme architettoniche, norare le aiuolefiorite, le fontane, i vialetti del parco, i vold sorridenti dei fortunatiabitanti. Passate vicino a un cesrino dei rifiuti dove si d fermato unbarbone. Anche lui si trova nel vostro stesso mondo e non in un'altradimensione. Tirmavia, quello che lui vede non t quello che vedetevoi. Lui vede una bottiglia llota nel cestino dei rifiuti, un murosporco, un suo concorr€nte che non ha visto la bottiglia prima di luie adesso pensa di sonrargliela, un poliziotto che lo guarda di traver-so. Questo perchd voi vivete su una linea della vita e il vagabondo suun altra. fr vostre linee della vita si sono incrociate in un punto dello

Il modelb delle varianti - 3l

slrazio delle varianti, percib questo mondo, inteso come reilizzazio-rrc materiale, E uguale e lo stesso per entrambi.

-hrtte le manifestazioni della natura materiale hanno sotto diIoro una base energetica. Il campo di energia b primario, le altrerrranifestazioni fisiche sono secondarie. Gli scienziati cercanorli riunire le varie manifestazioni di energia sotto una unica te-oria e presto otterranno dei risultati. Ti.rttavia, dopo dovrannocombinare la loro teoria con qualcos'altro, giacchd il numerocli forme di manifestazione della realt) b infinito. Senza entrarenel merito di questi dettagli, proviamo a considerare I'energiacome una certa forza astratta che, pur essendo invisibile, esisteoggettivamente. Ai fini del nostro discorso E pienamente suffi-ciente riconoscere il fatto che l'energia dei pensieri dell'uomo brrssolutamente materiale. L energia dei pensieri non gira a circo-lo chiuso nella testa delle persone, ma si diffonde nello spazio einteragisce con i campi energetici circostanti. Questo b un fatto

che in pochi oggigiorno mettono in dubbio.Per nostra comodit), in qualit)r di parametro di emissione men-

tale prenderemo la sua frequenza, simile alla frequenza delle onderadio. Quando pensate a qualcosa, la frequenza dell'energia deivostri pensieri b sintonizzata su una determinata zona nel settoredelle varianti. Quando l'energia finisce in un settore dello spaziodelle varianti, prende origine la realizzazione materiale della da-ta variante. Lenergia possiede una struttura complessa e permeatutto cib che esiste in questo mondo. Passando attraverso il corpodell'uomo, I'energia viene modulata dai pensieri e, inuscita, assume i parametri corrispondenti a questipensieri. Il radiotrasmettitore firnziona in base t"allo stesso principio. I parametri dell'energia as- ,sumono le caratteristiche dei pensieri. In questo imodo ne deriva, in uscita, una emissio-ne mental€ che trasforma il settore del-lo spazio delle varianti in reaJizzazionemateriale. Quando pensate a qualcosa di

*iffi ;I i firilr, 14\ lqIt l r l \

, i r .)"

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32 - Lo Spazio delle Varianti

brutto o di bello, emettete energia mentale nello spazio delle va-rianti. Lenergia modulata si dispone su un determinato setrore equesto comporta i relativi cambiamenti nella vosrra vita.

Le circostanze della vita si formano non solo in seguito ad azioniconcrete, ma anche per effetto del carattere dei pensieri di una per-sona. Se avete un atteggiamento osdle nei confronti del mondo,esso vi risponderl allo stesso modo. Se siete abituati a esprimereperennemente insoddisfazione, avrete sempre pit motivi per far-lo. Se nei vostri rapporti con la realti predomina il negativismo,

il mondo sicuramente vi mostrer). i peggiori latidi se. Al conrrario. un ameggiamento posirivo

cambierl in meglio la vostra vita nel mo-do piil naturale. Luomo ottiene sem-pre quello che sceglie. Cosi b la realt)

delle cose, che vi piaccia o no.Fintantochd i vostri pensieri sono

piil o meno omogenei per direzione,vi trovate in una stessa linea della vita.Ma non appena il vostro rapporro conla realt) cambia, in un verso o in unaltro, iparametri di emissione mentale

acquistano nuove caratteristiche e la realizzazionemateriale di uno strato del vostro mondo passa su un altra linea.Li gli eventi si evolvono gi) secondo un alrro scenario, in confor-miti ai parametri della vostra emissione. Se lo scenario per qual,che motivo non b piacevole, vi metterete a loftare nel tentativodi cambiare la situazione. Tirtti, incontrando ostacoli, reagiscononegativamente, esprimendo disappunto o cadendo in depressio-ne. Ma cosi facendo la vostra emissione mentale si dispone sullalinea dove gli ostacoli diventano ancora di piir, e alla fine la vitacomincia a rotolare in discesa.

Questo processo pare ingestibile, ma solo a prima vista. Di fano,siete voi con i vostri pensieri a dirigere la vostra realizzazione in zoneproblematiche dello spazio delle varianti. Se credete di superare gli

ostacoli con le azioni, il risultato,. hc otterrete b, di fatto, quello chexri stessi avete scelto. Se scegliete.li lomare contro gli ostacoli, net roverete in abbondanza. Se siete,rssorbiti da pensieri sui problemicla a{liontare, stiate certi che nexvrete semPre tanti nella vostravita. Questo succede perchd di-rigete le vostre azioni in modotrle da cambiare la siruazione sul-

ll modello delle varianti - 33

,it

la linea corrente della vita ma non potete cambiare lo scenario nello

spazio delle varianti. Siete solo in grado dt sceglierne un altro. Mentretentate di cambiare i momenti sgradwoli del vostro scenario voi pen-sate per I'appunto a quello che non vi piace. In questo modo Ia vostra

scelta si realinaperfenamente e uoi ottenete quelLo che non uobte.Su una determinata linea della vita non si pub cambiare nien-

te. Analogamente, trovandovi a una mostra di quadri, non po-tete togliere o spostare I'opera che non vi piace. Non siete voi i

padroni qui. D'altra parte, nessuno vi impedisce di girare i tacchie andare in un'altra sala per vedere quello che vi piace di piil. E

pur vero, perb, che il passaggio su una linea della vita secondo le

proprie esigenze non awiene per semplice desiderio. Non tutti i

pensieri trovano una realizzazione materiale, e non tutti i deside-ri si awerano. E qui non si tratta del contenuto dei pensieri ma

della loro qualitir. Il fatto b che un semplice sogno o un desiderionon significano ancora una scelta. I sogni non si AuuerAno. Perchd

si alrrerino occorre osservare determinate condizioni di cui verre-

te a conoscenza leggendo questo libro.Nello spazio delle varianti esiste un insieme infinito di linee

del destino per ogni persona. Non abbiamo alcun motivo di la-

mentarci del nostro destino perchd abbiamo il diritto di scegliere.

Il nostro problema sta solo nel fatto che non siamo in grado difarlo. Il mondo si manifesta nella sua multiformith, sembra cre-

i ,11\h", , , ,')"',,, rlfu,

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34 - Lo Spazio delle Varianti

ato apposta per soddisfare qualsivoglia necessitb. Ognuno pubtrovare qui quello che piil gli serve. Persino nelle differenti disci-pline del sapere esso mostra a ognuno proprio quel lato che vuolvedere. Lidealismo, per esempio, sostiene che il mondo t unaillusione e il mondo concorda. Il materialismo afferma il contra-rio, e anche in questo caso il mondo non si oppone. Gli uominilitigano, volendo imporre vicendevolmente la propria visione delmondo, e il mondo mostra che hanno tutti ragione. Non d forsemeraviglioso? Lo spazio delle varianti rappresenta le cosiddetteillusioni, mentre la realizzazione materiale b cib che si intendeper mondo materiale. Otteniamo sempre quello che scegliamo.

Chi ha familiarit) con i principi dell'lslam sa che cosa significhi-no le parole "il destino dell'uomo b conservato nel Libro". Si in-tende che il destino b predeterminato e da li non scappi. Analogheaffermazioni si incontrano in altre religioni. Il destino dell'uomo

b effertivamente gi) predeterminato.Ma I'errore delle religionista nel famoche di varianti di questo destino nonce n'b una sola, ma un insieme infini-to. Al destino non si sfugge. Anchequest'affermazione E in un certo senso

corretta, giacchd non si pub cambiare

Il modello delle vqrianti - 35

rl rnodello di per sd quanto invece il risultato pratico che esso

[)crmette di ottenere. I diversi modelli matematici Possono raP-

l)resentare lo stesso fenomeno fisico in modo diverso. Sarebbe

buffo se gli specialisti di geometria analitica prendessero d'un

tratto le armi contro I'analisi matematica e si mettessero a di-

rnostrare che la geometria b l'unica vera disciplina matematica,

non b vero? I matematici sono riusciti a trovare un accordo,

mentre i fi losofi e gli uomini di chiesa PurtropPo ancora no.

Ma dove si trova questo spazio delle varianti? A questa domanda

non b facile rispondere. Dal punto di vista della nostra percezione

tridimensionale si pub affermare che esso si trova dappertutto e

da nessuna parte. Provate a immaginare un piano infinito, senza

inizio e senza fine, popolato da omini a due dimensioni. Essi non

sospettano che esista una terza dimensione, pensano che il piano

sia l'unico mondo esistente e non possono capire come ci Possa es-

sere qualcosa aldi lir dei suoi confini. Purtuttavia noi sappiamo che

b sufficiente aggiungere a questo modello una terul dimensione e

di piani cosi se ne possono creare un insieme infinito' Non preoc-

cupatevi quindi del fatto che non siamo in grado di immaginare

chiaramente in che modo, accanto d nostro mondo, possa esistere

ancora un insieme infinito di mondi paralleli.

ii difficile credere all'esistenza di mondi paralleli. D'altra par-

te, perb, vi b cosi facile credere alla teoria della relativit), in base

alla quale con I'incremento della velocit) di un corpo la sua mas-

sa aumenta, le sue dimensioni si riducono e il tempo rallenta? E

verificare questa teoria personalmente E per il momento impos-

sibile. Limportante, perb, non b se la capiamo o no, bensi quale

interesse pratico possiamo ricavare da questa teoria.

Nel contesto di uno spazio illimitato E perlomeno

e meschino discutere delle superiorit) di un modello

di un altro. Provate a immaginare I'infrnito nel senso

dell'aumento delle distanze. Laggiir, in lontananza,

assurdoanzich(.

non c'd alcun limite. Anche I'infinito nel senso della

diminuzione delle distanze, per quanto strano Possa

' ' r t l i l tt l t ' , ' t /

' ;jy,,1,,,,,,'" lo scenario della variante. Lottare con ilmondo circostante per cambiare il proprio

destino B un lavoro faticoso e ingrato. Nonha senso cercare di cambiare lo scenario, si pub solo cercare di sce-gliere per sd una variante ottimale.

Mi rendo conto che quanto affermo sia insolito e suscitiragionevoli dubbi. Del resto, non contavo che accettaste conprontezza il modello delle varianti. [o stesso non ci credevo fin-chd non mi sono convinto che ilThansurfing funziona, peraltroalla perfezione. Non ha senso dare la propria preferenza a unmodello anzichd a un altro con il semplice scopo di raggiungereuna qualche forma di verit) assoluta. Ad aver significato non b

Page 19: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

36 - Lo Spa:.io delle Varionti

sembrare, non ha limiti. Possiamo vedere solo una parte limitatadell'Universo visibile. Sia il telescopio che il microscopio hannoi loro limiti. Linfinito in direzione del microcosmo non si diffe-renzia dall'infi nito del macrocosmo.

Secondo una ipotesi, I'Universo che vediamo si b formato inseguito al "Big Bang" e a partire da quel momenro esso si sra con-tinuamente espandendo. I corpi si muovono nel cosmo a granvelocit). A noi, invece, pare che I'espansione dell'Universo, con-siderate le enormi distanze, avvenga in tempi lunghi e lenti.

Si sa anche che nel vuoro, in ogni frazione di rempo, delleparticelle elementari si producono dal niente e immediatamen-te spariscono. Considerando la relativit) dello spazio e del tem-po, niente impedisce di considerare ciascuna parricella comeun Universo singolo simile al nostro. Noi, infatti, non cono-sciamo la struttura delle particelle elementari; per i fisici essesi manifestano in forma ora di onda ora di particella. Inolrran-doci ulteriormente nel microcosmo le distanze relarive diven-tano altrettanto enormi, e il tempo per un osservarore internodi nuovo comincia a rallentare. Per un osservatore esterno ilnostro Universo esiste come un istante, come una particellacreatasi e immediatamente estintasi nel vuoto, menrre per noi,

ll tempo, analogamente allo spazio, b infi-nito, tanto in avanti quanto all'indietro.I segmenti di tempo possono essere siainfinitamente piccoli che infinitamentesrandi. Un qualsiasi punto su unsegmento di tempo pub essereconsiderato punto di partenzaalle due estremiti del quale sicstende l'infinith del tempo. [,ospostamento del punto di par-tenza lungo il segmento del tempo

Ilmodelb delle varianti - 37

. .1

)r'I

ii

osservatori interni, I 'Universo viveda mi l iardidianni .

L. | , Quando bevete un sor-

( 'lt ,,tr so di cafft, Fermatevi un

il i l,\ attimo a riflemere: quanti

)l ,fi i Universi avete deglutito?

u-,,1,, Un insieme infinito, giac-, l

" chd I ' inf ini to non si div ide

I in part i . AJ| ' interno di un{ microcosmo, "volare" i ran-

J; to lontano e comporta tan-

' l ' ' ' ' ,o temPo come negl i spaziI il l imitati del cosmo esrerno.

non cambia niente, nd in avanti nd all'indietro.Tirtta questa infiniti di mondi infilati I'uno sull'altro esiste con-

temporaneamente. Il centro dell'Universo si trova nello stesso mo-mento in ogni punto, giacchd ogni punto b circondato in ogni suaparte dallo stesso infinito. Cosi gli eventi esistono conremporane-amente per lo stesso motivo per cui il centro dell'Universo si trovanello stesso momento in ogni punro. [r diFficile da immaginare.Del resto, non b nemmeno possibile cogliere I'infinito con ununico sguardo. Per quanto vi muoviate mentdmente per I'Uni-verso, pir) oltre si estende lo stesso infinito. Secondo teorie piilcomplicate il nostro Universo visibile si starebbe trasformando inuna sfera finita in una dimensione quadridimensiona-le. Ma anchequesta ipotesi non cit di gran sollievo, giacchd teoricamente pubesistere un insieme infinito di dimensioni. Non avendo la possi-bilith di immaginare tutto cib siamo costretti ad accontentarci delnostro limitato orizzonte e a far finta di essere in grado di capircialmeno qualcosa. In generale, nella scienza contemporanea c'Eancora tanto di incomprensibile e d'inspiegabile, ma cib non ciimpedisce di fruire dei suoi risultati. Applicando i principi delThansurfing otterrete risultati sconvolgenti. Perb, concordiamosubito di non tormentarci con domande sul perchd e in qualemodo questa tecnica firnzioni. Con altrettanto successo un bam-bino potrebbe chiedere a un fisico: uPerchi i corpi si attraggono?r,

Page 20: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

38 - Lo Spazio delle Varianti

e lo scienziato risponderebbe: oPerchi agisce)i'3 h legge della gravirazioner. nE perch€ agisce

la legge della gravitazione? Insomma, perchii corpi si attraggono?o. Non c'b una risposta.

lasciamo quindi stare quesra occupazione in-grata di trovare spiegazioni per ogni fenome-no e permettiamoci semplicemente di usare

i risultati del modello delle varianti. Non ci t

Il modello delle varianti - 39

realizzare un desiderio sia difficile, se non impossibile. Con questoabbiamo appena famo il primo passo verso la soluzione dell'Enig-ma del Guardiano. Saprete presro perchd i desideri non si realizza-no e i sogni non si awerano.

Riepilogo

La realt) ha un'infinita variet) di forme di manifestazione.La molteplicite di varianti d la proprietd prima e fonda-mentale del mondo.Ogni modello rappresenta solo un aspetto singolo dellamanifestazione del la realtd.Ogni branca del sapere parte da un aspetto prescelto dimanifestazione del la realta.La vostra scelta si realizza sempre. Quello che scegliete,l'otterrete.Lo spazio delle varianti d un campo contenente informa-zioni su quanto d stato, d e sard.l l campo d' informazione contiene le varianti potenzial idi tutt i gl i eventi.La variante d composta da uno scenario e da delle deco-razioni.Lo spazio pud essere diviso in settori, ognuno dei qualicontiene la propria variante.

.x

concesso di sapere e di capire tutto.Dal modello delle varianti ne consegue che I'uomo b creatore

del proprio destino. Ma la concezione del destino secondo il Ti-an-surfing differisce da quelle piil note. Dove sra la differenza? Nelfatto che luomo pub scegliere k propria forfiinA, senza, bisogno dilottare per ottenerlz. Non affrettatevi ad accettare o ripudiare subitoil modello delle varianti. Ponerevi semplicemenre quesra doman-da: quanto siete riusciti a ortenere lottando contro il mondo peressere felici? Ognuno decide per sd, se conrinuare ad agire come siha sempre fatto o se vale la pena di provare a intervenire in qualchealtro modo. Si pub spendere nella lotta una vita intera e non rag-giungere niente lo stesso. Non b piil semplice fare in modo che siail mondo a venirvi incontro? Realizzare la vostra scelta b del restola sua occupazione principale. Lordine fatto si verifica sempre eincondizionararnente. [a scelta perb non ] un semplice desiderioma qualcosa di diverso, di cui saprete presro. I desideri si realizzanosolo nelle favole. Non a caso si d radicata la convinzione che veder

iW

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40 Ltt Spa:io delle Varianti

Quanto maggiore d la distanza tra i settori, tanto piU fort isono le differenze nelle varianti.Settori con parametri pi ir o meno omogenei si dispongo-no in l inee del la v i ta.La realizzazione materiale si muove nello spazio comeun grumo di densi t ) .L 'emissione di energia mentale mater ia l izza una var iantepotenzial mente possibi le.Ogni organismo apporta i l suo contr ibuto al la formazio-ne del la real izzazione mater ia le.

Quando i parametr i d i emissione mentale cambiano, av-viene i l passaggio su un'al t ra l inea del la v i ta.Non si pud cambiare uno scenario, perd se ne pud sce-gl iere un al t ro.Non bisogna lottare per la fel icit), si pud semplicementescegliere per se stessi la variante ott imale.

Caoitolo II-

I pendoli

Page 22: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

/

che

v.{l:

Cruppi di personepensano in una stessa

direzione creano

, l d ' informazione, i pendol i .

Queste strut ture incomincianoa evolversi autonomamentesottomettendo gl i individuial le loro leggi. Le persone

non si rendono contodi agire involontar iamentenegl i interessi dei pendol i .

Come r isvegl iars i daouesta invischiante

al lucinazione?

Dateui in rtfiino.

I pendoli distruttiviFin dall'infanzia ci hanno insegnato a sottometterci alla volon-

tir altrui, a fare il nostro dovere, a servire la patria, la famiglia, ilpartito politico, I'azienda, lo stato, I'idea... Servire tutti e solo inultima istanza noi stessi. Ognuno di noi ha un senso pitr o me-no forte del dovere, della responsabilit), dell'obbligo e della colpa.Ognuno di noi, in un modo o in un altro, "presta seryizio" pressouna comuniti o un gruppo: la famiglia, il club, la scuola, la ditta, ilpartito politico, lo stato e cosi via. Tirtte queste stratture nascono esi sviluppano allorchd un singolo gruppo di individui incominciaa pensare e ad agire in una stessa direzione. A questo gruppo si ag-giungono poi nuove persone, la struttura cresce e si allarga, prendeforza, obbliga i propri membri a osservare delle regole prestabilite ea lungo andare pub finire per softomettere larghi strati di societir.

A livello & ruali:n^'-;rone materiale la strutnrra risulta formata daindividui accomunati dagli stessi scopi e da beni materiali, che pos-sono essere edi6ci, costruzioni, arredi, attrezz:,ttrLre, mezzi tecnici,eccetera. Ma, a livello energetico, che cosa c'8 dietro a tutto cib?

La struttura prende vita quando i pensieri di un gruppo diindividui vanno in una stessa direzione e di conseguenza i pa-rametri di energia mentale di ognuno sono identici. IJenergiadel pensiero dei singoli individui si fonde in un unico flusso.In questo caso, in mezzo a un oceano di energia libera si creauna struttura energetica d'informazione singola e indipendente- un pendolo energetico. Questa struttura comincia a vivere divita propria e ad assoggettare alle sue leggi gli individui respon-sabili della sua creazione.

Page 23: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

11 - Lo Spazio delle Varianti

Perchd un pendolo? Perchd oscilla con frequenza tanto piil fortequanto maggiore b il numero degli individui, dri sostenitori, chelonutrono della loro energia. Ogni pendolo ha la sua frequenza ripi-ca di oscillazione. Un'altalena, per esempio, pub oscillare solo se siesercita una forza di una determinara frequenza. Questa frequenzasi chiama risonanza. Se il numero disostenitori del pendolo vienemeno, le sue oscillazioni si smorzano. Quando non rimangonopiil sostenitori, il pendolo si ferma e muore com€ enriti. Ecco unaserie di esempi di pendoli estinti: le antiche religioni pagane, glistrumenti di lavoro di pietra, i tipi antichi di armi, le vecchie ren-denze della moda, i dischi di vinile... in altre parole, tutto quelloche era diffuso un tempo e ora non c'b piil.

Vi chiederete forse con srupore: ma si tratra dawero di pen-doli? Si, qualsivoglia struttura dotata di attributi propri e crearadall'energia mentale di singoli individui b un pendolo. Piil ingenerale si pub dire che qualsiasi essere vivente in grado di emet-tere energia in una precisa direzione prima o poi crea un pendoloenergetico. Ecco degli esempi di pendolo tratti dal mondo dellanatura: le colonie di batteri, le popolazioni di esseri viventi, ibranchi dipesci, le mandrie di bovini, le distese boschive, le pra-terie, i formicai - ogni tipo di srruttura omogenea e piil o menoorganizzata di organismi viventi.

Ogni singolo organismo vivente b di per sd un pendolo elemen-tare, rappresentando un uniti energetia. Quando un

gruppo di simili unitl di pendoli incomincia aoscillare all'unisono prende vita un pendolo

di gruppo. Esso si erige sopra i suoi soste-nltofl come una sovrastruttura, eslste co-

me struttura singola e indipendente e fissa

un insieme di regole finalizzate a t€nereinsieme i membri ei) esistenti e ad ac-cattivarne di nuovi. Una tale strurturab indipendente nel senso che si evolve

autonomamente, secondo leggi proprie.

, Ipendol i -45

I suoi membri non si accorgono di agire secondo le leggi del pen-clolo e non di propria volonti.

Lapparato burocratico, per fare un esempio, si sviluppa co-nre struttura autonoma, indipendentemente dalla volontir deisingoli funzionari. Un funzionario influente potr) certamentedecidere in autonomia, tuttavia le sue decisioni non potrannoentrare in confitto con le leggi del sistema, in caso contrario egline verrebbe espulso. Persino un individuo preso singolarmente,rappresentando di per sd un pendolo, non si rende sempre contodelle motivazioni che lo spingono ad agire in un determinatomodo. Basti pensare ai vampiri energetici.

Ogni pendolo per sua natura E distruttiuo, giacchd sottrae ener-gia ai suoi membri e li sottomette d proprio potere. Il caratteredistruttivo del pendolo si manifesta nella sua totale indifferenzaal destino di ognisingolo membro. Lobiettivo del pendolo b solouno: ricevere I'energia del membro. Quale possa essere in tuttocib ilvantaggio del singolo membro, per il pendolo non ha nes-suna importanza. []individuo che subisce I'influenza del sistemab costretto a costruire la sua vita in conformit) alle leggi impostedal sistema, diversamente rischia di finirne stritolato ed espulso.Per questo motivo chi si trova a subire la pressione di un pendolodistruttivo pub rovinarsi con estrema facilitir I'intera esistenza.Sfuggirne indenni b di solito molto difficile.

Se una persona ha fortuna, riesce a trovare il suo posticino nelsistema e ad assestarsi li, vivendo come un pesce nell'acqua. Dal suoposto egli, come membro, fornisce energia al pendolo e quest'ultimolo ricambia, garantendogli un ambiente disoprawivenza. Qualora,perb, egli violasse le leggi della strunura e la sua frequenza di emis-sione non coincidesse piil con quella di risonanza delle oscillazionidel pendolo, quest'uldmo, privato di una fonte di , /,, /,energia, finirebbe per ripudiarlo o distruggerlo. , //,,/

Se invece una persona finisce per sbandare '. 4

e si allontana dalle sue linee esistenziali favo-revoli, la sua vita nella struttura di un pendolo

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46 - Lo Spa:io delle Vtrianti

estraneo si trasforma in un supplizio o in una squallida soprawi-venza.ln questi casi il pendolo diventa letteralmente distruttivoe il malcapitato perde completamente la sua libertir. Che gli piac-cia o meno, egli viene costretto a vivere secondo leggi imposte erelegato al ruolo di rotella in un grande ingranaggio.

C'b anche chi, finendo sono I'ala protettiva di un pendolo, ragiun-ge risultati eccellenti. Napoleone, Hider, Stalin e analoghe personalitirdella storia, sono nrmi i beniamini dei pendoli distruttivi. Anche inquesti casi, perb, i pendoli non si preoccupano del benessere dei lorosingoli membri, impegnati come sono autlizzarli per ipropriscopi.

Quando fu chiesto a Napoleone se si fosse mai sentito veramenre feli-c., .gli potd ricordare di tutta la sua via solo pochi giorni.

Il pendolo utilizza metodi sofisticati per I'adescamento dinuovi seguaci, riuscendo ad amirarli come mosche al miele.

Quante volte le persone, facendosi allettare dalle trovate pub-blicitarie dei pendoli, si sono allontanate dalla felicit) che ave-vano sotto il naso! Vanno a fare il servizio militare e muoiono;affrontano studi e imparano una professione che non b la loro;trovano un lavoro estraneo alla loro personalitl, purturtavia diprestigio, e affondano in un mare di guai; legano la propria vitaa una persona che non d quella giusta e poi soffrono.

Lattivitir del pendolo porta spesso alla distruzione dei destinidei suoi singoli membri, per quanto esso cerchi di maschera-

.. ar, ,]

re le sue motivazioni sottosembianze virtuose. Il rischiopiir grave per un individuoche subisce la pressione di un

pendolo distruttivo sta nel fat-to che quest'ultimo fa deviare

.J

la sua vittima da quelle lineedella vita dove egli avrebbepotuto trovare la sua fortu-na. Sottolineiamo di seguito

i suoi tratti distintivi.

ll pendolo si nutre dell'energia dei

rnembri sostenitori e grazie a essa

incrementa la propria frequenza

di oscillazione.Il pendolo mira ad attirare a sd quan-

ti piir seguaci possibile per ricevere

quanta piir energia possibile.- Il pendolo contrappone intenzro-

nalmente il proprio gruppo di mem-

bri ai differenti altri gruppi (secondo

I pendoli - 47

suol

la

{/

logica: noi siamo i buoni, gli altri sono diversi, sono i cattivi).

- Il pendolo lancia accusa aggressive contro chi non d riuscito

a reclutare, e cerca in tutti i modi di attirare i renitenti dalla

sua parte, o di neutralizzarli, o di rimuoverli.- ll pendolo seduce con maschere benevole, si scherma di fini no-

bili, gioca con i sentimenti degli individui al fine di giustificare il

proprio operato e accattivarsi quanti piir sostenitori possibile.

Il pendolo, per sua natura, b un "egregor"(l), anche se questa

definizione non d del utto esauriente. Il concetto di "egregor" non

riflette pienamente I'intero spettro delle sfumature dell'interazione

tra l'individuo e questa entit) energetica d'informazione. In redt)

i pendoli hanno nella vita degli individui un peso incommensura-

bilmente piil forte di quanto si sia portati a credere.

Lesempio che segue illustra chiaramente il modo in cui il

pendolo assorbe I'energia dei suoi sostenitori. Provate a im-

maginare uno stadio gremito di gente. Si sta disputando una

partita di calcio, la tensione si tocca con mano' i tifosi sma-

niano. Un calciatore commette un imperdonabile fallo e porta

la sua squadra alla sconfitta. Sul calciatore si riversa

immediatamente la furia dei tifosi, pronti a scendere

in campo e a squartarlo. Riuscite a immaginare la

massa di energia negativa che si riversa sulla testa di

quel povero disgraziato? Questo mostruoso fusso di

il.W'

,r1.

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48 - Lo Spazio delle Varianti

energia dovrebbe teoricamente stenderlo sul posto.Ma non b cosi: il calciatore rimane vivo e vegc-

_ to, abbattuto solo dal suo senso di colpa.

I pendoli - 49

l)ruttosto a fare beneficenza per,r1'par ire migl ior i?

I'rrrtroppo, gli uomini assog-

li.. ttati ai pendoli distruttivi han-rr,, disimparato a scegliere il pro-

1'rio destino. (Jn uomo che halrbert) di scelta, infatti, acquistarrrrlipendenza. E i pendoli, dunque,non possono arruolarlo nelle loro file, fare di luirur membro. La nostra coscienza b a tal punto.rssuefatta al pensiero che il destino sia una sortesuperiore, che spesso ci b difficile credere nella possibili-rr\ di scegliere semplicemente quel destino che piir cipiace. I pendolilranno tutta la convenienza di tenere i loro membri sotto controllo,percib inventano ogni sorta di mezTrJ per manipolare i propri servi-tori. Nell'esposizione seguente capirete come fanno.

Anche il tansurfing pub diventare un pendolo, se si fa di essor.rn culto, un movimento o una scuola. I vari pendoli, perb, sonoclistruttivi in misura diversa. Il tansurfing, anche nella peggioredelle ipotesi, non potr) mai essere altamente distruttivo, quantorneno perchd nelle sue finalit) serve il bene del singolo individuo,c non di uno scopo multilaterale. Si tratterebbe comunque di unpendolo assai originale: una comunit) di individui preoccupatiesclusivamente di costruire il proprio destino.

A questo proposito, ecco un compito per casa: quali pendoli,secondo voi, si possono considerare costruttivi?

Vi racconto tutto cib per spiegarvi cosa significa scegliereil proprio destino e come fare per sceglierlo. Armatevi di pa-zienza, cari lettori, non b cosi semplice ma poco a poco tuttodiventerir piir chiaro.

(1) "Egregor 'E un termine dal l 'et imologia incerta ( lorse dal lat ino "ex-grex" =

fuori dal gregge, o dal greco "egeiro", sorvegliare, osservare attentamente) poco dif-

fuso nella letteratura esoterica occidentale soprattutto divulgativa, che lo intende

generalmente come una entit) psichica autonoma formata dai pensieri di un gruppo

ffi E allora, dov'b andata a finire I'energia

W negativa della folla furibonda? Se l'd'\- risucchiata il pendolo. Se fosse diver-

samente, I'oggetto dell'odio della follamorirebbe, menrre gli idoli della folla

si librerebbero in aria.Non esprimo giudizi sull'essenza del pendolo,

se si trani ciob di una entita animata o semplicemente di una formaenergetica. Thnto piil che per la tecnica del Tiansurfing non b di alcunarilwanza. L'imporrante d riconoscere il pendolo e non stare al suo gio-co a meno che non ci sia in ballo un interesse personale diretto.

Il pendolo si riconosce facilmente da un alrro tratto distintivo:esso si trova sempre in stato di rivaliti con i suoi simili per con-quistarsi la simpatia degli individui. Lo scopo del pendolo d solouno: fare piil proseliti possibile per ricavarne quanra piil energiapossibile. Quanto pit aggressivi sono i mezzi usari dal pendolonella sua lotta di conquisra, ranto piir esso b distruttivo, tanto piilesso rappresenra una minaccia per la vita del singolo individuo.

Si pub obiettare, purruttavia, che esistono organizzazioni dibeneficienza, associazioni per la difesa della narura, degli animali,eccetera. Che cosa possono avere queste strurrure di distruttivo,vi chiederete voi. Per vosrra informazione personale, distruttivob il fatto che esse comunque si nutrono della vostra energia, re-stando assolutamente indifferenti al vostro benessere e alla vostrafelicit). Sollecitando a essere magnanimi con gli altri, vipropon-gono di rimanere indifferenti a voi stessi. Se cib vi garba e vi sen-tite veramente felici facendo quesre opere di bene, significa cheavete trovato la vostra vocazione, il vostro pendolo. eui, perb,dovete essere molto onesti con voi stessi: non b che per caso in-dossate una maschera di virtir? Siete veramente disposti a offrirecon sinceriti soldi ed energia per il bene degli altri o non giocate

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50 - Lo Spazio delle Varianti

di persone unite dagli stessi scopi (v. le opere di G. Encausse [Papus] sull'occultismo

e i lavori contemporanei di G. Delaforge, Bernstein L.S., Nathan Paco Xander, W.

Kenneth e J. Guscol t ) . In Russia i l termine b pi i r conosciuto e usato s ia in opere

di carattere esoterico, come concetto strettamento occulto (L. Andreev La rosa del

mondo), sia in testi contemporanei di sociologia e psicologia (D. Veriscagin, V.

Bogdanovic, A. Nekrasov e altri). Ogni singolo autore, tutcavia, uilizzail termine

attribuendovi diverse sfumature di significato. V. Zeland definisce e distingue i

due concetti di "egregor" e "pendolo": nL"egregor" e il "pendolo" sono due entit)

mater ia l i sot t i l i , esistenr i su[ p iano sott i le e sovrastant i g l i oggett i mater ia l i come

sovrastrutture energetiche. Ma l"'egregor" t qualcosa di stazionario, globale, fis-

satosi nel tempo, legato a un oggetto inanimato, per esempio l"'egregor" di una

cittir, di uno stato. Il "pendolo" b legato alle persone vive, alle comunitl da loro

formate, alle loro interrelazioni e idee. Un pendolo pub collegarsi alla coscienza delle

persone e infuenzarla direttamente. L"egregor" non esercita una influenza diretta

sulla coscienza delle persone, esiste per conto proprio. L"egregor" e il pendolo sono

in sostanza la stessa cosa. Si pub dire che il pendolo i un caso particolare del concetto

generale "egregor". Ma ai fini del Tiansurfing ha piir importanza I'entiti in grado di

infuenzare le nostre coscienze, percib prendo in considerazione solo i pendoli. tN.d.T.]

La battaglia dei pendolile caratteristica piil importante di un pendolo distruttivo b la

sua tendenza ad aggredire e distruggere i suoi simili per attirare a sdgli individui. A tal 6ne izzai propri membri contro quelli degli al-tri: <L,oro sono diversi da noi, sono cattivilr. E le persone, coinvoltein questa lotta, deviano dal loro cammino e s'inerpicano verso falsi

fi ni, percependoli erroneatnentecome propri. Il carattere distrut-tivo del pendolo sta proprio inquesto. la lotta contro i membridi altri gruppi d sempre sterile e

porta solo alla distruzione del-

I pendoli - 5l

r l)rl)pri seguaci ad andare in guerra il pendolo sbandiera argomen-ri :rttinti da una concreta epoca storica. Il metodo piil primitivo,us:rto un tempo, era semplicemente quello di ordinare di usurparer lxrssedimenti altrui. Con il progredire della civilth gli argomentilr.rnno acquisito una forma piir raffinata. Una nazione si dichiara\ul)eriore rispetto alle alre, svantrggiate, e il fine nobile diventa.ltrello di portare i popolisottosviluppati a un livello maggiore di. ivilti, salvo poi ricorrere alla fora in caso di loro resistenza.

Quanto alla logica con cuiviene concepita oggi Ia guerra, essa

prrb essere resa dalla metafora seguente: su un albero del boscoste appeso un nido di api. Ci vivono api selvatiche che si occupa-no della loro covata e di produrre il miele. Ma un bel giorno alnido si awicina un pendolo e dichiara ai propri seguaci: uVedete(lueste api? Sono selvatiche ed estremamente pericolose. Bisognalssolutamente eliminarle o almeno distruggere il loro nido. Nonrni credete? Guardatelr. E incomincia a stuzzicare il nido con unbastone. Le api volano fuori dal nido e attaccano i seguaci del

pendolo. E il pendolo dichiara trionfante: nVe I'avevo detto ioche erano aggressive! Bisogna subito eliminarle!r.

Quali che siano gli slogan usati da guerre e rivoluzioni per

giustificare se stesse, la sostanza b una sola: si tratta di una bat-taglia di pendoli per la conquista di seguaci.

Le forme di battaglia possono essere le piil diverse ma il fine Esolo uno: fare pit proseliti possibile. k energie fresche, infatti, so-no d'importanza vitde per il pendolo. In loro assenzail pendolo si fermerebbe. Per questo la battagliadei pendoli b in realt) una mera lotta di so-prawivenza, inevitabile e naturale.

Dopo le guerre e le rivoluzionisi affermano altre forme di bat-taglia, meno aggressive ma pursempre dure: la lotta per la con-quista dei mercati commerciali,per esempio, o la conco rrenza dei

\ . '

iN{ Y.f le vite, di quella propria e di

>"-) qu_elle altrui'YY . ' . ' , rvr ' . . v- . , /t"

\lY .. r' Prendiamo per esempio la

guerra, massima manifestazio-ne di una lotta per la conquista

di nuovi sostenitori. Per convincere

Page 27: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

52 - Lo Spazio delle Varianti

partiti politici, la concorrenzain economia, tutti i tipi di mar-keting e di campagne pubblicitarie, la propaganda politica e viadicendo. Lambiente in cui vive I'uomo b costruito sui pendoli,percib tutte le sfere dell'attivitl umana sono caratterizzate dallaconcorrenza. La concorrenza b capillare e diffusa a ogni livello,a cominciare dai conflitti di stato per finire con le rivalit) trasquadre sportive e individui singoli.

Il nuovo, I'insolito, cib che non viene subito capito, si fa stradasempre a fatica. Perchd? E forse il pensiero a essere inerte? No,la causa principale sta nel fatto che i vecchi pendoli non hannonessuna convenienza ad accogliere la comparsa di un nuovo pen-dolo, potenzialmente interessato ad attirare a sd i seguaci deglialtri. Per fare un esempio, i motori a combustione interna, al-tamente inquinanti, sarebbero potuti andare in disuso gi) tanto

tempo Fa. Infattisono stati inventati tanti altri model-,y*A,f-|

- li di

-oto.e alternativi ed ecologicamenre puliti.

ffir\ Ma cio costituisce una minaccia fer i pendolidelle

Fftn "t'

grandi corporazioni petrolifere, che sono ancora

{ ti '

abbastanza forti da non permertere ad alcun inven-

fi tore di roglierli cos'i facilmente di scena. Questipotentatieconomici arrivano al punto di comprare tutti i brevetti

dei modelli di nuovi motori per segretarli, propagandandoneper giunta al contempo la scarsa efficienza.

Realizzando da una pane la propria struttura a livello materiale, ipendoli, dall'altra pane, si servono & meni finanziari, logistici, tec-nici e owiamente, risorse ulnane per raffouare la propria posizione.All'apice delle piramidi urnane collocano i loro beniamini. I beniami-ni sono i dirigenti di ogni rango, dai semplici capufficio ai presidentidi sato. Costoro non devono essere necessariamente prowisti di p--ticolariqualit). Disolito diventano beniamini quei membridotati diparametri che si inscrivono perfenamente nella struttura del pendolo.Il beniamino pub credere di aver ragiunto determinati successi nellasua vita esclusivamente grazie alle sue abilita. In un certo senso E cosi,ma resta il fatto che b la struttura del pendolo a supportare il lavoro

I oendoli - 53

lriir grosso nel processo di avanzamento dei suoi pupilli. Per contro, se.r un certo purto gli standard del beniamino non conispondessero piir.ri requisiti del sistema, di verrebbe rimosso senza alcuna pieti.

Le lotte dei pendoli sono distruttive per i seguaci anche perchdtluesti ultimi, nell'eseguire una volont) superiore, credono di ope-rare secondo i propri principi. Nella maggior parte dei casi, infatti,i pendoli si sono gi) impossessati dei principi deiseguaci.

Non appena I'individuo si sintonizza sulla frequenza d'onda delpendolo, si instaura tra loro una interazione a livello energetico.[.a frequenza di emissione dell'energia mentale del seguace vienefissata e sostenuta dall'energia del pendolo. Si instaura una sortadi presa, di aggancio reciproco. Il seguaceemette alla frequenza di risonanza delpendolo e quest'uldmo, da partesua, gli somministra energia per , smantenerlo assoggettato.

A livello di realizzazionemateriale tale interazionenon si nota, non si disco-sta generalmente da unFatto ordinario. Facciamoun esempio: il pendolo diun partito politico promuo-ve una campagna di agitazio-

ne, recluta un nuovo iscritto e Io

nutre di energia sotto forma di senso del giusto, di soddisfazione, didigniti e di imponanza. Il neo-iscritto si illude di avere la situazionesotto controllo, di poter scegliere. Non si accorge che d lui a esserstato scelto e sottoposto a controllo. Dall'esterno sembra che il nuo-vo membro sia fermamente conyinto di aver realizzeto la propriavolontl. In realtl, cid che lui crede essere la sua volontl gli b statoimposto dal pendolo con subdoli arti6ci. Il nuovo membro cade nelcampo d'informazione del pendolo, discute con gli altri aderenti ditemi "caldi", entra in contatto energetico e con cib stesso fissa la sua

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54 - Lo S ,,-.io delle Vctrianti- - - - - - - - - - - - - -

;1 " -s-Rls.-- 'r'e,t. 1\ \..:t -,4 \.t'-$ftj$ f,reque.nza. Non B da esclu_

dl,l ,', dere che piil tardi il;;;;*-'.v* ,{ " tarive del'-"-l^

-:^:^:-

f .rars yrada pensieri diremi con_rro I'idolo di un rempo. In ul

CaSO Ia tfe_oue."o Ji ^-:^_:$ :!r.? caso.la frequenza diemissio_

J _-|{1 ne si wincola dalla strema del

rn('[.(cre, per esempio, che un pendolo ben or-t',,tnr/.Lato e influente Do.., .;,,o1_;-- ^ ^ir;:. ., i aderen r, "*_;; i:j:ilJ:Tn",::,:ru":l Ma.o^. porrJn. a.. Jrr.i*i. , j.iio.,, o,o,l,.lroli? euando una|, > u ar e q,-d. ; "" ;;fi _j;:: i i: j.Tffijrr t rcn ri sensati,_persuasiorri, op.r. li .""#r-.r_

ni casi ai membri dt , ucr penQoto. l,erquesto in alcu_

gioco; in altri, rnrr..='*t vlenepermesso di

ftitt.sgmnii*;.;;-. P,,.,;;; ;. ; J.illr_,!,:;*,fi1.il H.sillt *":T: A,.jil? : i:1.-1.-..

h _ dH;,."ii .",,,i..h i are cra d i vo irb"'' i; ;;"d;;.:::i':

a un certo punto uL'1"1 'J'"'pita can r i cch ia.. i r, ;j;::,-j ffi;:.n

de o ra d i rfi ci r e ." ;;;;;:..

-"T.:*# fi',$:|}1,;;;':g' d importante sapere in che,i.o. co,,iJ....#o E"# t #*.j: #.:f":; ;T*r:*'5:nosua esperienza quoddiana. e p;t J.lrCiente. Del resro, nessu_

i? prd. spiegare precisamenre cosa succrdeallora si i."i.uul .irpona... alla domanda !:(:.:_:T., p".*

3"??.'E cosi via, r..#do ipil;il.ul;;'...'" sintende per ,.di

3:?* unl.occlpazione poco produmiva. J:fi*t:"

del sapere.conren rare di quer poco .l,. rir-'" ir ffi ;#$tilT:ff:come ipendoli riescono a manipolare i loro membri.

pendolo. Va qui notato che.1.

"\{4# i^ forr^ d.ll"'';;;;;';;';

' , ,secongl del graJo diporenza

oer pendolo. perquesto in alcu_

r(), promesse. Si trarta, p..o, di merodipoco efficaci, tipici di unas't'ier) umana che ha perso ir .on-,-""riot.on re forze d.lr" naru.a.I 'endoli

ricorrono ai ."a" "qr.rr. r.lrri.fr., preferendo servirsi:i[Hi'5ii:f,Y lL '"d;; riJL r-.'."J"i],*.-,

.s\,sserare*_.f; ?;i:;';' jffi i,,""r#1.:n:l:;*Uuomo cede energi^ "l

p.rrdoio-.r.i.'o_.nto in cui emerre. rr e rgia alla freq uenz:1 $:";

j.i p."a.r". per fare ;,egtiron deve necessariamente incanal... il ,uo p..i; ; d;zione det pendoto.,si s1:h.i;,il;il,0"r,. dei pensieri e de_gli ari delle person: e yn p.odo,rJi.l subconscio. Sfrutrandor)roprio quesra quarit) deira psiche;;;;" i pendori riescono ad;l::19.*..:ergia non soto jai l.r. ,;;,;loro nemici aianiti- e"."" i---"]:i

r-u$r:nttort -ma

persino dai

^. r:ri i ;'il'"iT: ?.ff"";ii:Hil::ff f; ;"panchrna, intenre " *4.iir:l g;;"r; aa p"*.. ;i;;; il;certo considerare sosrenitrici del!enJoL_!ou..no, che odiano peruna inrera serie di cause' Ma .or, ,u...a""?ut" u...hi.rte si ramen-rano del governo, cosi ine*e,..;;.;;;,;;l

emeftono con i loro *;;,",,::lll'^]1""u'o eottuso' enel farlo

frun:fl T:i,fli-'fi .[1 F:T;."ffi 'J f;,?.'.:ii.'i:;;',::',1?* j:*,.'*:ln{';rH';.HTi:#j:'i:I fifi delle marionerte

. , Poniamoci una domanda: come fanno ii loro segua.i

" .ltlni.ti volonrariam.nr. a,ollloli

a costringereI energia? Si pu6 am_

ItT.pi.: principale del pendolo d quin,

; ffi1 f uf *::F; ffi::, n H f I ul1.'; :f :i 111

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56 - Lo Spu:irt delle Variunti

Con il progredire dei mezzi d'informazio-ne di massa i metodi dei pendoli sistanno fa-cendo via via piii raffinati. Lindividuo cade

: . in un rapporto di dipendenza.-\ Avete notato che nei notiziari prwalgo-

' \ no generalmente le brune notizie? Que-"l sto tipo di notizie, infatti, scatena foni

/ emozioni, ansia, paura, indignazione,

{ rabbia, odio. Il compito dei corrispon-

\ denti e proprio quello di ancorare I'atren-" zione del pubblico. I mezzi di comuni-

cazione di massa, pendoli a loro volra, sono al servizio di pendolipiir potenti. Il loro fine dichiarato d quello di rendere accessibile alpubblico ogni tipo di informazione. Quello reale, invece, d solo uno:sintonizzare con tuni i meni possibili alle frequenze giuste.

Uno dei metodi preferiti dai pendoli per garantirsi I'accessoalla vostra energia b quello di farvi perdere il controllo. Chiperde I'equilibrio comincia a "vibrare" alla frequenza del pen-dolo, contribuendo con cib sresso a farlo oscillare. Facciamoun esempio: aumentano i prezzi e voi reagite negativamenre,siete indignati, vi lamenrare, discutete della situazione con ivostri conoscenti, manifestate ciob una reazione assoiutamentenormale e adeguata al caso. Ma E proprio quello che si aspetta ilpendolo: con la vostra reazione, infatti, emerrere nell'ambientecircostante energia negativa alla frequenzadel pendolo, il qua-le, alimentandosi della vosrra energia, prende a oscillare conmaggiore intensitir. E la situazione diventa ancora piil grave.

Il filo piil fone che il pendolo pub tirare per manovrawi b il pani-co, la sensazione urnana pii ancestrale e potente. Loggerto del paniconon ha imporunza; ma se il panico i in qualche modo legaro a unaspetto del pendolo, quesiultimo ricever) tutra la vostra energia.

Langoscia e I'ansia sono fil i gi) un po' piil deboli, ma co-munque resistenti. Queste emozioni fissano molto bene l'emis-sione di energia del pensiero alla frequenza del pendolo: infatti,

I ttendoli - 57

., rit 'rc preoccupati per qualcosa, non potete concentrarvi su,1,r.,i,.,rs'altro. Anche il senso di colpa t uno dei grandi canali

l 'n()r i (ar ida cui i lpendolo att inge energia. Ce lo impongono f in,l.rll ' irrfanzia. E ,m ottimo mezzo di manipolazione: uSe sei in, , '1P,1, 5sl obbligato a fare quello che dico io,.

I tlif-ficile convivere con il senso di colpa, percib gli uomini( ( r(iuro di liberarsene. Ma in che modo? Sopportando un casti-ri,,,, cspiando la colpa, o\,ryero, in entrambi i casi, dimostrando,'l 'bcdienza e quindi indirizzando il loro lavoro mentale in unat lt 't crminata direzione.

ll senso del dovere b un caso particolare del senso,li colpa. Se "devo", significa che ho un obbligo verso,;rrrJcosa o qualcuno, sono tenuto a eseguire. Il risul-r.rto i che i "colpevoli", sia veri che falsi, se ne vanno ingiro a testa china, offrendo al pendolo il loro tributo in for-rna di energia. Larma privilegiata dei pendoli, infine, b il sensotlicolpa indotto. Su questo argomento ritorneremo piil avanti.

Degni di particolare attenzione sono idifferenti complessi psico-logici delle persone. Il complesso di inferiorit): non sono attraente,non ho talento nd capacit) particolari, non sono n6 intelligente nderguto, non so socializzare, non mi merito nulla. Il complesso dicolpa: sono colpevole di qualcosa, tutti mi giudicano, sono costret-to a portare la mia croce. Il complesso del guerriero: devo essere ilmigliore, dichiaro guerra a me stesso e a coloro che mi circondano,lomerb per un posto al sole, prenderb quello che mi spetta con laforza.Il complesso dell'amante della giustizia: dimostrerb a tucti icosd che ho ragione io e gli altri hanno torto.

Questi e altri complessi fu.nzionano come personali chiavi diaccesso all'energia di singoli individui. Il pendolo, mettendo il ditosulla piaga giusta, attinge con forza all'energia dell'individuo.

Potete continuare da soli I'elenco dei 6li che il pendolo tira permanovrare le sue marionette: il senso della giustizia e dell'onore,I'orgoglio, la vanagloria, I'amore, l'odio, I'aviditi, la generositl, lacuriosit), I'interesse, la fame e analoghi sentimenci e bisogni.

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58 - Lo Spaz.io delle Varianti

Le sensazioni e il coinvolgimento permettono di incanalareil flusso dei pensieri in una determinata direzione. Se un argo-mento non suscita nd interesse nd emozioni, b molto difficileconcentrarsi su di esso. Per questo motivo i pendoli si ingegna-no a catturare il fusso di pensieri dell'individuo toccando lecorde dei sentimenti e dei bisogni.

Di solito la gente reagisce in modo standardizzato ai fattori ir-ritanti esterni. lr notizie negative suscitano indignazione, quelleangoscianti producono paura e ansia, I'offesa suscita ostilit) e viadicendo. Le abitudini agiscono da leva d'innesco del meccanismodi aggancio del pensiero, si pensi per esempio, all'abitudine di ir-

ritarsi o di preoccuparsi per inezie, di rispondere alleprovocazioni e in generale di rispondere con una

reazlone negatlva a un lrntante negatlvo.

Lindividuo pub anche rendersi conto

I pendoli - 59

( .osi, a grandi linee, abbiamo esaminato i procedimenti usa-r r .lai pendoli per infuire sugli individui. Ma pub I'individuoI r I rt' rarsi dall'inf uen za dei pendoli?

Dei mezzi di liberazione e di difesa parleremo piil avanti.( )sserviamo solo che spesso succede che qualcuno si ribelli e

rt':rgisca apertamente contro il pendolo-asservitore. In questo,lrrello, si noti bene, I'individuo esce semPre sconfitto. Un pen-

,krlo pub essere vinto solo da un altro pendolo. Un individuo

,ll solo non pub fare niente. Se ha deciso di disobbedire e in-

.ominciare una battaglia, finirh solo per perdere energia. Nella

rnigliore delle ipotesi il sistema lo scaglierh oltre i suoi confini,

nella peggiore lo schiaccerh. Il membro che ha avuto il corag-

gio di infrangere le regole fissate dal sistemaviene dichiarato fuorilegge. Dall'esternocib ha I'aspetto di una condanna a fronte \.cli un determinato atto. Di fatto, la colpanon sta nell'atto di per sd ma nella disobbe-clienza, nel rifiuto del seguace di continuare a

Fornire energia al pendolo.Perch6 si dice "peccato confessato, mezzo per-

donato"? Perchd un individuo che si b incollato il senso di colpa

b pronto a servire il potere del pendolo. Per il pendolo il penti-

mento di un suo seguace per un atto commesso non ha nessu-

na importanza, Ha importanza solo il ripristino del controllo

perduto. Il pendolo diventeri subito pitr disponibile se voi gli

darete la possibilitir di manovrarvi.Se invece il colpevole non si piega, allora, nella logica del

pendolo, si potrl tranquillamente rimuovere, dato che non c'd

piil nient'altro da attingere da lui.Di solito le reali motivazioni del pendolo sono velate da prin-

cipi morali. Come dire: un pentito non b piil un criminale! Capi-

rete da soli dove agisce il principio morale e dove invece vengono

toccati gli interessi del sistema se terrete semPre Presente cosa

sono veramente i pendoli e quali sono i loro veri scopi.

llllrlFs/ niente di buono, tuttavia conti-

rr l.ilh'n nua a ripetere gli stessi errori perr la forza dell'abitudine.

Proprio per questo motivo leabitudini causano spesso proble-

mi e obbligano ad agire in modo poco pro-duttivo. Liberarsi dalle abitudini, perb d difficile. Esse creanouna illusione di benessere, e I'uomo si appoggia a esse perchdsi fida di piil delle situazioni note. Il nuovo suscita sempre dif-fidenza. Latto abituale, usuale, si b gil fatto conoscere nellapratica. E .o-. la vecchia poltrona di casa dove vi sedete a ri-posare dopo il lavoro. LJna nuova sarebbe forse piir comoda, maquella vecchia b piil confortevole. Il senso di comfort I creatoda concetti quali la comodit), la fiducia, I'esperienza positiva,la prevedibilith. Nel nuovo tali concetti sono presenti in misurainferiore, per questo ci vuole un po' di tempo prima che unanuova abitudine diventi vecchia.

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60 - Lo Spazio delle Varianti

Otterrete cid che non voleteCome si diceva innanzi, i pendoli possono ricevere energia

sia dai loro sostenitori che dai loro arryersari. Mala perdita di energia b il minore dei mali. Se

il pendolo b sufficientemente distruttivo, ildanno arrecato investirir il destino intero

\tc amareggiarvi inutilmente? In(luesto caso, da qualche parte av-vicne una catastrofe ma voi per-sonalmente vi trovate su una li-nca della vita dove occupate una

I pendoli - 6l

\ della persona e la sua feliciti.

\ Ciascuno di noi si scontra

negative o fatti indesiderati.Sono le provocazioni dei pen-doli. Lindividuo non vuoleche questi momenti nega-tivi entrino nella sua vita edi solito reagisce in uno dei

due modi: se I'informazione non lo coinvolge da vicino, la igno-ra e finisce per dimenticarla presto; se invece la notizia d per luiprovocatoria, suscita spavento o irritazione, ciob lo tocca nel vivo,allora si produce l'effetto della presa dell'energia mentale al cappiodel pendolo: l'individuo si sintonizza sulla frequenza di risonanzadi quest'ultimo. Gli awenimenti che seguono poi si sviluppanosecondo il solito scenario: I'individuo si arrabbia, si indigna, si agi-ta, si spaventa, esprime tutta la sua insoddisfazione e cib facendoemette energia alla frequenza del pendolo distruttivo. Lenergiaprodotta non va solo al pendolo. I parametri dell'energia mentalesono tali per cui l'individuo si sposta su quelle linee della vita dovetrova in abbondanza proprio quello che voleva evitare.

Se ben vi ricordate, si diceva che, se I'emissione dell'energiamentale di un individuo si 6ssa su una determinata frequenza,costui si sposta sulla linea della vita corrispondente. Il ruolo di-struttivo del pendolo consiste qui nel fissaggio della frequenzacon l'aiuto del cappio di presa.

Supponiamo che trascuriate la notizia di una catastrofe o diun cataclisma. Se la cosa non vi riguarda, infatti, perchd dovre-

lrosizione di osservatore e non ,r/.l i virtima. La linea dove siete in h-posizione di v i t t ima E r imasta inclisparte. Viceversa, se vi lasciateinvadere dalla notizia di una catastro-fb o di una disgrazia, vi disperate e discutete il fatto con gliamici, non b da escludere che presto vi ritroviate spostati su unalinea dove figurate in posizione di vittima. Ne deriva che se ildesiderio di evitare una determinata circostanza b molto forte,csiste una forte probabilit) che I'indesiderata circostanza si veri-fichi. Lottare con tutte le proprie forze contro qualcosa che nonvolete equivale a investire energia affinchd cib si produca nellavostra vita. Affinchd lo spostamento su linee indesiderate della vitasi realizzi, non occorre necessariamente intraprendere delle azio-ni. Sono sufficienti i pensieri negativi, ben conditi da equivalentiemozioni. Non volete che faccia brutto tempo e pensate a quantoodiate la pioggia. I vicini vi disturbano e voi litigate continuamen-te con loro, odiandoli in silenzio. Temete qualcosa e cib vi creapreoccupazione. Siete stanchi del lavoro che fate e quasi assaporatesentimenti di ostilit) verso il vostro lavoro. Ovunque siete perse-guitati da cib che fortemente non uobte, temete, odiate, disprezza-te. D'altra parte, ci sono tante altre cose che vorreste evitare main questo preciso momento non vi preoccupano. E proprio perquesto non succedono. Tirttavia, non appena vi lasciate penetraredal negativo, vi imbevete di ostilitir e cominciate a cullare questasensazione, I'evento indesiderato trover) sicuramente il modo dimarerializzarsi nella vostra vita.

Lunico modo per allontanare dalla propria vita gli eventiindesiderati d liberarsi dalla pressione del pendolo che si b im-

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lr

62 - Lo Soa:.io delle Varianti

padronito della vostra ener-

, ./i,:';' gia mentale, non cedere allesue provocazioni e non farsi

coinvolgere nel suo gioco. Ci sipub svincolare dalla presa del

pendolo solo in due modi: oaffossandolo o estinguendo-lo. Vediamo da vicino come

t 'i:t I

si deve fare.

Uaffossamento del pendoloLottare contro un pendolo b inutile. Come si diceva prima,

lottare contro un pendolo equivale a rifornirlo di energia. La

condizione prima e piil importante per il successo d rinunciarealla lotta contro il pendolo.

In primo luogo i pendoli vi pressano in misura proporziona-le ai vostri tentativi di liberarvi dalla loro pressione. Potete ripe-tere all'infinito "Smettetela, lasciatemi in pace!", e potrh anchesembrarvi di essere riusciti a liberarvi dalla loro infuenza. Inrealti, cosi dicendo, non fate che nutrirli della vostra energia eattaccarveli ancora di piil.

In secondo luogo voi non avete il diritto di giudicare e dicambiare qualcosa in questo mondo. Bisogna percepire tutte lemanifestazioni della realti come quadri in una mostra, che vipiaccia o no. In una mostra ci possono essere tanti quadri pervoi poco interessanti. Ma non vi viene nemmeno in mente dichiedere ai curatori di toglierli.

Una volta che avete riconosciuto al pendolo il suo diritto diesistere, siete in pieno diritto di uscire, di svincolarvi dalla sua in-fluenza. Ma I'importante b non locare contro di lui, non giudicar-lo, non arrabbiarsi, non perdere il controllo della situazione, chddiversamente prendereste parte al suo gioco. Al contrario, doveteaccettarlo tranquillamente come un fatto dovuto, un male inevita-

I oendoli - 63

l,ilc e solo dopo uscirne. Ogni manifestazione di non accettazionei' trna emissione di energia in direzione del pendolo.

l'}rima di capire cosa significhi scegliere bisogna imparare a ri-trtrnciare. Gli uomini, di solito, non hanno le idee chiare su quello.lrc vogliono. Per contro, sanno benissimo che cosa non vogliono.Mirando a evitare cose o fatti indesiderati, molti agiscono in modotele da ottenere esattarnente il contrario. Per inunciare, bisognaprima accettAre.Il verbo "accettare" qui non significa lasciar entrare.lentro di sd, permettere un accesso, bensi riconoscere alle altre re-elti il diritto di esistere e, fafto questo, lasciarsele alle spalle con in-clifferenza. Accettare e lasciar andare significa far passare dentro disd un fatto e dargli I'addio, dimenando la mano in gesto di saluto.

Per contro, accettare e tenere significa prendere dentro di sd ed i consegue nza ettaccarsi o attaccare, opporsi.

Se siete tormentati da pensieri di situazioni che non vi piac-ciono, state sicuri che le ritroverete nella vostra vita. Facciamoun esempio: a una persona non piacciono le mele. Le detesta,prova un senso di nausea alla loro vista. Potrebbe semplicemen-te ignorarle, ma non le garba il fatto che nel mondo in cui vivepossa esistere una simile schifezza,le mele. Si irrita ogni voltache le capitano sotto gli occhi e manifesta apertamente il suodisgusto. Questo b quanto succede a livello materiale. A livelloenergetico l'uomo in questione si getta con aviditl sulle mele,se ne riempie la bocca, le mastica rumorosamente cantilenandocontemporaneamente il suo disgusto, se ne riempie le tasche,si soffoca e di nuovo si lamenta di quanto I'hanno esasperato.Non gli passa per la testa il pensiero che basterebbe eliminare lemele dalla sua vita, giacchd non le vuole.

Amare od odiare qualcosa non fa differenza. Limpor-tante b che se i vostri pensieri sono fissati sull'oggettodei vostri sentimenti, I'energia mentale si fissa su ,,auna determinata frequenza,voi finite nella rete -v-e

del pendolo e vi spostate su una linea della vita \.dove I'oggetto della vostra fissazione abbonda.

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64 - Lo Spazio delle Varianti

Se non volete qualcosa, basta non pensarci, basta passarci so-pra con indifferenza. Spariri auromaricamenre dalla vosrra vira.Gettar uia qualcosa dalk propria uita signifca rton euitare ma igno-rare. Evitare significa ammetrere nella propria vita ma sforzarsidi liberarsene. Ignorare, invece, vuol dire non reagire in alcunmodo e, di consegrrenza, non avere.

Immaginate di essere un radioricevitore. Ogni mattina vi sve-gliate e ascoltate una stazione radio che odiate, il mondo che vicirconda. Ma se non vi piace, sintonizzatevi su un'altra frequenza!

Pub sembrare che una cortina difemo tra voi e il mondo vi aiuti a

difendervi dall'influenza di pen-doli indesiderati. In reaha, si rractadi una pura e semplice illusione.Proteni da una corazza di ferropotete ripetete a voi stessi quan-to volete: "Sono un muro cieco.Non vedo, non sento, non soniente e non dirb niente a nessu-no. Non permetto accessiu. Tirt-tavia, per mantenere un siffamo

campo di difaa, occorre consurna-re un sacco di energia. Luomo,desideroso di isolarsi intenzionalmente dal mondo, finisce per trovarsiin uno stato continuo di tensione. Come se non bastasse, I'energia delcampo di difaa d sintoni"ara alla frequenza del pendolo conrro cui tfinalrzzata la difesa. Ed d proprio quello che serve alpendolo. Per luiinfami e indifferente come awiene l'emissione di energia, se volonm-riamente o in modo contrario alla vostra volonta.

E allora, come ci si pub difendere dall'azione di un pendolo?Facendo il uuoto. Se sono vuoto, non offro agganci. Non faccioil gioco del pendolo ma non cerco nemmeno di difendermi. Loignoro semplicemente. Lenergia del pendolo, senza toccarmi, sidiffonde e si disperde nello spazio. Il gioco del pendolo non mipreoccupa, non mi range. fuspetto a lui io sono vuoro.

I pendoli - 65

Il compito principale del pendolo I attrarre sostenitori e rice-t,'r'c' da loro energia. Se ignorate il pendolo, esso vi lascer) in pace.' ri rivolgerl altrove, poichd agisce solo con coloro che accettanorl stro gioco e che emettono energia alla sua frequenza.

Un esempio bande: vi siete attirati I'aftenzione di un cane che inco-rrrincia ad abbaiarvi contro. Se vi girate verso di lui, abbaierh ancon di

1,iir, Se lo prendete sul serio e incominciate a rispondergli, vi inseguirh.rncora a lungo, il suo scopo, in6fti, b quello di trovare qualcuno conerri litigare. Se invece lo ignorate, lui troverl presto un altro soggemo da

l)rovoctre. Si noti bene che al cane non passa neanche per la mente dioffendersi per I'attenzione che gli avete negato. [i troppo preso dal suo.c,opo di ricevere attenzione per poter pensare a qualcos'aluo.

Se sostituite al cane una persona tendenzialmente conflittua-le e intrigante, il modello funzioner). ugualmente.

Se qualcuno vi infastidisce, provate a misurare su A -*-di lui il modello del pendolo distruttivo, probabil- . iS-f.,i{\+mente gli andrh

" per.r.llo. Se non riuscite a cal- f" .X

-".. I'i-poffuno, provate semplicemente a non

t' |t\.

rispondere alle sue provocazioni, ignoratelo. Finchd '!i \continuate a fornirgli la vostra energia lui non vi lasceri in "il

pace. Potete dargli energia sia direttamente, litigando con lui,sia indirettamente, odiandolo in silenzio. Smettere di fornirglienergia vuol dire non pensare a lui, toglierselo dalla testa. Provatea dire semplicemente a voi stessi: nMa che se ne vada al diavololr.Vedrete che presto lui se ne andri dalla vostra vita.

Tirttavia, accade spesso che sia quasi impossibile ignorare sem-plicemente il pendolo. Facciamo un esempio: il vostro capo vichiama a rapporto. Un rifiuto o un tentativo di difesa equivar-rebbero a una perdita di energia, dato che in entrambi i casi sitratta di un sistema di lotta contro il pendolo. In questa situazio-ne potete fingere di fare il gioco del pendolo. Limportante b chevi rendiate conto di entrare nel gioco a bella posta.

Immaginate che un pezzo d'uomo brandisca contro di voi unamazra con I'intento di colpirvi. Voi non fate resistenza, non vi di-

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66 - Lo Spazio delle Varianti

fendete e non attaccrte. Vi fate semplicemente di lato, cosi l'ener-gumeno con la mazza in mano vola nel vuoto. Il pendolo, nonpotendo agganciawi, ts affondato e scomparso.

Questo principio b alla base dell'aikido. Qui succede lemeralmen-te che I'attaccante viene preso per il braccio, accompagnato nei suoimovimenti e quindi rilasciato dalla parre in cui b diretta la sua ener-gia. Il segreto sta nel fano che il difensore non si oppone all'aftacco,si accorda con la linea dell'attaccante, lo accomp€na un po' di tem-po e quindi lo rilascia. Lenergia dell'anaccante si disperde nel vuoro,perchd, se il difensore b "vuoro" non offie appigli.

La tecnica di questo morbido approccio consisre nel fatto chevoi all'inizio rispondete al primo arracco del pendolo con unconsenso e solo in un secondo momento vi mettete diplomati-camente in disparte o convogliare senza insistenza I'energia nelladirezione che vi inreressa.

Il vostro capo, per esempio, vuole scaricarvi un lavoro e insisteaffichd esso venga wolto esatamenre come vuole lui. Voi sapete chesarebbe meglio operare diversamente o rirenere addiritrura che nonspeni a voi fare quesro lavoro. Se incominciate a obiettare, discure-re, giustificarvi, il capo, con durezza, esigeri la vosrra obbedienza.Lui, infatd, ha preso una decisione e voi gli andate conrro. provatea fare il contrario. Ascoltatelo con attenzione, concordate con lui,smorzate il vostro impulso alla discussione. E solo dopo incomin-ciate tranquillamente a esaminare con lui i dettagli della questione.

In questo preciso momento avete assorbi-to I'energia del capo e avete cominciato aememere alla sua frequenza. Il suo impulso,

non ffovando resistenza, per un po di

I pendoli - 67

rn,xlo migliore o piil veloce o.'r ,lri altri potrebbe wolgere ill.rvoro piir efficacemente di voi.ln tluesto modo risulta che voi,,'rillate insieme al pendolo mah r f rrte in piena coscienza, senza

l,rcndere parte al gioco, qur.i,,sscrvando dal di fuori. Il pendolo,rscilla, pienamente immerso nel gioco che bil suo, dato che b lui a prendere le decisioni con.. rri gli altri concordano o su cui si consultano.l: voi vedrete che I'energia, inizialmente indrizzatavcrso di voi, finir) per disperdersi altrove, in direzione di un altraclccisione o alla ricerca di un altro esecutore. In questo modo, per voipersonalmente, il pendolo b affossato.

l lestinzione del pendoloSuccede a volte che sia impossibile affossare un pendolo, che

non si riesca, ciob, nd a ignorarlo nd a isolarlo.Avevo un amico dall'aspetto pacato e gentile ma dotato di

una forza fisica non comune.LIna sera tardi, mentre rientravamo in tram, ci siamo imbat-

tuti in una compagnia di teppisti dall'aria aggressiva, un veropendolo distruttivo. Erano in tanti e si caricavano I'uno conI'altro di energia negativa, sentendosi pienamente impunibili eintoccabili. Questo tipo di compagnia cerca di solito qualcunoda molestare per rifornirsi di energia anche da sorgenti esterne.Cosi hanno incominciato a infastidire il mio amico. rassicuratidal suo aspetto pacifico e bonario. Per un po' l'hanno preso ingiro e l'hanno offeso, ma lui continuava a sedere in silenzio,ignorando le loro provocazioni, cercando cioE di affossare ilpendolo-teppisti. Io nel frattempo osseryavo senza interyenire,sapendo che il mio amico non aveva nulla da temere, al contra-

(

fS tempo si fermera. Non ditegli che

*\ voi sapete meglio di lui come wol-

h gere il lavoro, non opponete rifiuti' e non discutete. Fate semplicemente

in modo di consigliarvi con il caposu come potreste eseguire il lavoro nel

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68 - Lo Spazio delle Varianti

rio dei teppisti. Alla fine, non sopportando piil lasituazione, il mio amico si I diretro verso I'usci-

{; ta ma uno dei bulli pitr sfrontati gli ha sbarrarola strada. Messo alle strette, il mio amico ha ag-

guantato il teppista per la collottola e gli ha vibratoun colpo che gli ha letreralmenre spappolato la faccia.I compagni del malcapitato sono rimasti impietriti dallo

stupore e dall'orrore. Quando il mio amico si t girato per affer-rarne un altro, questi, con voce tremanre, I'ha pregato di lasciarloandare. Lenergia del pendolo-compagnia si b immediatamenredissolta e i suoi membri, urtandosi e indietreggiando, si sono pre-cipitati fuoridal uam.

Certo, coloro che si possono difendere non hanno problemi.Ma gli alffi, cosa possono fare in questi casi? Se verarnente non c'tvia di scampo, si pub estinguere il pendolo escogitando qualcosa distraordinario e inatteso, una mossa che nessuno si aspetta.

Mi hanno racconraro quesra storia: una banda di bulletti distrada aveva circondato un ragazzo con I'intenzione di picchiar-lo.Il ragazzo si b awicinato al capo e, sgranando due occhi da fol-le, gli ha domandato: uVuoi che ti spacchi il naso o la mascella?r.Un tale sviluppo non si inscriveva nello scenario abituale, percibil capobanda per un attimo ha indugiato. Allora il ragazzo, presoda una euforia da folle, gli ha gridato: nVieni qui che d sraccoun orecchiolr, attaccandoglisi con le cinque dita all'orecchio. Ilcapobanda ha lanciato un urlo srrazianre. Lo spettacolo che labanda era solita inscenare veniva rovinaro. Il capo, ben lungi dalpensare di picchiare qualcuno, era preoccupato solo di liberareI'orecchio dalla presa. Il ragazzo, consideraro fuori di senno, fi:Iasciato in pace e riusci in questo modo a evitare I'attacco.

Quindi, se vi succede di capitare in una situazione il cui scenariodi wiluppo b prevedibile, fare una qualsiasi mossa purchd essa nonsi inscriva in questo scenario. Il pendolo si estinguer). Finchd agi-te secondo lo scenario, accemare il gioco del pendolo ed emeneteenergia alla sua frequenza. Ma se la vostra frequenza incomincia

I pendoli - 69

, ,lrlli'renziarsi sostanzialmente da quella del pendolo, entrate in,lrr',

'r)rlnza con quest'ultimo e lo confondete dal ritmo.,'\lkr stesso tempo b meglio non esagerare se avete a che fare

{.n un pendolo che non ha niente da perdere. Se, per esempio,

' r lnnno aggredito per derubarvi, b meglio dare subito i soldi.\lr rrni tengono apposta in tasca un po' di soldi in contanti, chd., |';rggressore b un folle o un tossicomane, pub togliervi la vita\('n/.rr pensarci, anche se siete esperti di arti marziali. Per questot rrrcglio non intrigarsi con gente del genere, come con i canir,rbbiosi. Sarebbe una morte ingiustificata e assurda.

A estinguere un pendolo aiuta anche il senso dell'umorismo eI'irrrmaginazione. Provate a mutare la vostra irritazione in gioco.\t', per esempio, vi infhstidisce la folla in strada o in un mez-z,r pubblico, provate a immaginare di trovarvi in Antartide, innrczzo a un assembramento di uccelli. Le persone sono pinguini, he si muovono agitati e ondeggiano in modo buffo. E voi chi

'icte? Anche voi siete dei pinguini. Se riuscite a trasfigurare larituazione in modo analogo, le persone che vi stanno attorno vi

'usciteranno gi) piir simpatia e curiositl che irritazione.Cefto, b difficile controllarsi quando sivorrebbe leneralmente fa-

rc apezz,i qualcosa. In questi momenti b difficile icordzre che la data

'ituazione b il prodoto di un pendolo che cerca di estrarre la vostra.'nergia. Cercate di non cedere alle sue provocazioni. Il pendolo, co-nre un vampiro, uultzza una sorta di anestesia, la vo-ttra abitudine a reagire negativamente a qualcosadi irritante. Persino ora, dopo aver lerto questerigfre, potete distrarvi e rispondere con irri-razione a una telefonata indesiderata. Ma ,/Y':se vi prefissate lo scopo di icordare, al X . itempo wilupperete I'immunitir alle pro-vocazioni dei pendoli.

Fate bene attenzione: se vi scontra-te con una circostanza fastidiosa e re-agite con irritazione, indignazione e altre

ww\

\

\\ \

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70 - Lo Spazio delle Vttrianti

emozioni negative, la situazione negativa si protrarr) e si evolver). osorgeranno nuovi problemi. Il pendolo oscilla cosi, grazie a voi chelo fate oscillare. Provate ad agire al contrario: o manifestando unareazione adeguata, o non manifestando alcuna reazione. Provate,per esempio, ad accogliere il problema con un finto enrusiasmo ocon una euforia da idiota: si tratta di sistemi per estinguere il pen-dolo. Vedrete che non ci sarl alcuna continuazione.

Come ricorderete, I'abirudine a reagire negativamente di frontea circostanze fastidiose funge da leva d'innesco del meccanismo dipresa della vostra energia mentale da parte del pendolo. Quest'abi-tudine verr). meno se comincerete a giocare a un gioco originale,basato sulla sostituzione a bella posta di sensazioni: invece dellapaura provate a manifestare sicurezza, invece di provare sconfortoprovate a sfoderare entusiasmo, al posto dell'indignazione esibiteindifferenza e al posto dell'irritazione mostrare gioia. Provare a re-agire almeno di fronte ai piccoli problemi in modo "non adegua-to". Che cosa avete da perdere? Magari porr) sembrare una cosaassurda, perb questo gioco non lascerl al pendolo alcuna chance.

Questo metodo ci sembra assurdo proprio perchd i pendoli ci han-no abituato a giocare solo ai giochi che convengono loro. Provatea imporre un vostro gioco, che vi procuri piacere e soddisfazione:scoprirete con stupore quanto questa tecnica sia porenre. Il prin-cipio qui d solo uno: emettendo a una frequenza diversa da quelladi risonanza entrate in dissonanza con il pendolo, quest'ulrimo siestingue rispetto a voi e finisce per lasciarvi in pace.

Esiste un altro metodo interessante di estinzione. I'estinzio-ne morbida: se qualcuno vi infastidisce, diventa per voi un pro-

blema, provate a capire che cosa manca a questa per-sona, cercate di arguire di che cosa ha bisogno. E

>y-,r"'l*

- gi) in possesso di quello che le mancava. Si- ' f / '<.e' .4\ , '{Ai;i, pub trattare di salute, sicurezza, stato d'ani-

i 1 Xra mo tranquillo. A ben pensarci questi sono- Y-r/ i tre fattori principali che servono agli uo-

W

Ipendol i -71

,,rrri pcr farli sentire soddisfatti. Provate a pensare: di che cosalr.r t l lcttivamente bisogno in questo momento la persona che. r rr, it:r la vostra irritazione?

\rrpponiamo che il vostro capo si sia arrabbiato con voi. Magari, \r,urco o ha dei problemi in famiglia. Allora gli serve uno stato,l .rrrirr.ro tranquillo. Immaginatevelo mentre se ne sta sdraiato in

1,,,lrrona davanti alla televisione o vicino al caminetto, o con unar ,rnnir da pesca in riva al fiume o in sauna con un boccale di birra.\.rl,r'te quali sono le sue preferenze?

( ) magari i suoi superiori gli hanno fano pressione e lui ha paura,ii prendersi determinate responsabiliti? Allora ha bisogno di sicu-

r,'zz:r. Provate a immaginarlo mentre scia con sicurezza in montagna,( ) nlcntre guida unauto sportiva o mentre si muove con disinvoltura

.r trna festa, al centro dell'anenzione di tutti.() forse gli fa male qualcosa? Immaginatevelo allora allegro e

irr forma, mentre nuota nel mare o pedala in bicicletta o gioca.r calcio. Certo, t meglio saper€ quali sono i suoi interessi. Tirt-

r:rvia non occorre andare tanto lontano. Basta immaginare la

l)crsona in una situazione in cui d soddisfatta.Cosa succede allora? Una persona b apparsa al vosuo orrzxnnte e

(1)stitLlisce un problema per voi (pub anche raftarsi di un rapinato-

rc). Provate a distrarvi dal problema di cui si fa portatore, in questo

rnodo fin dall'inizio non presterete la vostra testa al cappio di presa

.lella frequenza. Immaginate questa persona in atto di rice-

vcre quello di cui ha bisogno (cosa vuole un rapinatore:mangiare, bere, bucarsi). Visualizzate la personain un quadro di raggiunta soddisfazione. Seci siete riusciti, considerate che il pro-blema t risolto. Il pendolo, infami,non ha incominciato a oscillare percaso. Qualcosa I'ha spostato dal suocquilibrio. Lui, consciamente o in-consciamente, cercr quel qualcosache lo riporti all'equilibrio. E l'ener-

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i'

72 - Lo Spa:io delle Variunti

gia dei vostri pensieri a unadeterminata frequenza gli daproprio questo, anche se in-diremamente. Muterh subito

la sua aggressiviti in disponi-bilita. Fate fatica a crederci?

Sperimentate!

Questa tecnica si basasul principio dell'estinzio-ne del pendolo. Una per-sona-pendolo vi si awici-

na con un problema e voilo soddisfate, non in modo

evidente ma a livello energetico. Gli avete dato la vostra energia main minima parte, perdendo molto meno di quanto avresre potutoperdere. E per di piil avete fatto una buona azione, venendo insoccorso a un bisognoso, anche se per poco. La cosa interessante bche in seguito egli avr) con voi un rapporto pit amichevole. Noncapir) perchd in vostra compagnia si senta bene. Che rimanga unvostro piccolo segreto.

Potete applicare questa tecnica anche nei casi in cui siete voiad aver bisogno di qualcosa da qualcuno che, preso dai suoi pro-blemi, non d disposto a venirvi incontro. Vi serve la firma del ca-po? Prima "nutritelo" con una visualizzazione benefica e vedreteche far) tutto quello che chiedete.

E infine: cosa dite, dovd andaa a finire secondo voi I'energia di unpendolo frenato? il passaa a voi. Venendo a capo di un problema voidiventate piil foni. [a volta prossima ciir per voi non sara una difficol-ta. Non b forse cosi? Se invece vi meneste a lottare con il problema,cedereste energia al pendolo che ha crsrto questo stesso problema.

Le pratiche di affossamento ed estinzione del pendolo sononote agli psicologi e agli psicoterapeuti come recniche profes-sionali. In questo senso non sono delle novitir. Ma per le perso-ne che non conoscono i metodi della psicologia applicata sono

ndoli - 73

\ ( r.irnrente preziose, poichd chiariscono come e perchd funzio-rr.rrro i sistemi psicologici di difesa.

Soluzioni semplici di problemi complessiI sistemi di affossamento o estinzione del pendolo hanno an-

.lrc una vaJenza applicata nella capacith di risolvere ogni tipo di

l,roblemi. Pub trattarsi di una situazione esistenziale complessa,..li un conflitto, di una circostanza sfavorevole, di una dif-licolti o di un problema. Per ogni problema difficile Z.csistono soluzioni facili. La chiave per la risoluzione -<\\sta sempre in superficie, si tratta solo di vederla. Ma '\>

il pendolo, che ha creato il problema, ostacola la visio-ne. Il pendolo distruttivo si prefigge lo scopo di ottenere la vostracnergia. Per fare cib deve fissare la frequenza di emissione deivostripensierisul problema. Riesce benissimo a farlo convincen-dovi del fatto che il problema b complesso. Se voi avere accemaroqueste regole del gioco, vi si pub tranquillamente prendere perrnano e condurvi in un intricato labirinto. E solo dopo arrivereterr comprendere che "il cofanetto si apriva senza sforzo".

Se si riesce a spaventare una persona, afarla preoccupare, coin-volgerla o a far leva sui suoi complessi, essa concorderl col fattoche il problema d difficile e si fa prendere all'amo. Ma si pub an-che non spaventarla. E gil una opinione comune che non ci sianosemplici soluzioni per la maggior parte dei problemi. Ciascunodi noi, nell'arco della sua vita, si scontra condnuamente con variedifficolt), specialmente se sono cose nuove, non conosciute. Allafine tutti hanno I'abitudine ben radicata di affrontare i problemicon timore e a volte con vera e propria paura. Per di pitr I'uomodubita sempre delle proprie capacitir di misurarsi con le difficolt).Risulta cosi che la tendenza ad accogliere con timore i problemi sitrasformi nel filo che guida la marionetta.

Il pendolo pub agire o tramite i suoi sostenitori, owero le per-sone coinvolte nel determinato problema, oppure tramite oggerri

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74 - Lo Spazio delle Varianti

. , . ).r. inanimati. Fissa I'emissione di energia mentale su una- ,'("f'tIp- determinata frequenza e succhia I'energia mentre

\ r %rrr, la persona b aggravata dal problema. Sembrereb-

! u''-V* be a prima vista che la fissazione della frequenza

- W' sull'oggetto possa aiutare a concentrarsi. Come/'' pub, allora, osracolare la soluzione del problema?

Il fatto b che il pendolo fissa i nostri pensieri in unsettore ristretto del campo d'informazione. La risoluzione, percontro, pub trovarsi oltre i limiti di questo settore. Ne deriva cheI'uomo pensa e agisce nei limiti di uno spazio ristretto e risultaimpedito a guardare il problema da un piil largo punto di vista.Le soluzioni originali e dettate dall'intuizione vengono proprioquando I'uomo si libera dall'influenza del pendolo e si guadagnala liberth di pensare in un altra direzione.

Il segreto dei geni sta nel fatto che sono liberi dalla pressio-ne dei pendoli. Mentre le frequenze dei pensieri delle personenormali sono catturate dai pendoli, le frequenze dei pensieridei geni sono in grado di muoversi liberamente e indugiare incampi d'informazione sconosciuti.

Come fare per non lasciarsiaccalappiare dal pendolo? Basta nonimmergersi nel problema, non farsicoinvolgere nel gioco del pen-dolo. Dateui in ffino. Agite come si fa di solito in questi casi manon come Partecipanti al gioco bensi come osseruatori esterni. Im-parate a guardare la situazione in modo distaccato. Ricordatevi chevogliono prendervi per mano per portarvi in un labirinto. Nonfatevi nd spaventare, nd coinvolgere, nd preoccupare dal proble-ma. Ricordate innanzitutto che esiste sempre una soluzione moltosemplice, non accettate la difficolth che vi viene imposta.

Se vi scontrate con un problema o un ostacolo, cercrte di capirequal b il vostro rapporto con esso. Il problema pub generare turba-mento, paura, indignazione, sconfofto e cosi via. Ma bisogna cam-biare il modo solito di rapportarsi alla difficolt) insona, reagendoesattarmente all'opposto; in questo modo il problema si elimina dasolo o si risolve in modo veloce e facile. A dispetto degli stereotipi

, ,lclle consuetudini diffilse, imparate ad.rlliontare il problema non comeun'ostacolo che dev'essere supe-rilto, ma come un tratto di per-

I oendoli - 75

.rlrso che dovete oltrepassare. -i..

' .,:.,Non lasciate dentro di voi * -i\.rlcuno spazio atproblema.

i{"h.rlcuno spazio alproblema. y{woSiate vuoti rispetto a esso. ,fi\hrl

Se dovete risolvere un "'l , liproblema che richiede ri-Hessione, non fatevi prenderesubito dai ragionamenti logici.llvostro subconscio b direttamente collegato col campo d'infor-rnazione che contiene le risoluzioni di tutti i problemi. Perciir,all'inizio rilassatevi, liberatevi da ogni paura e ansia rispetto allasoluzione. Thnto sapete che la soluzione c'b gi). Lasciatevi andare,arrestate il fusso dei pensieri, contemplate il vuoto. ii possibileche la soluzione arrivi subito e sia magari molto semplice. Se nonarriva, non amareggiatevi e mettete in azione I'apparato menrale.Riuscir) meglio la prossima volta. Una simile pratica allena benela capacit) di accesso alle conoscenze intuitive. Bisogna solo cer-care di rendere questa pratica un'abitudine.

Questo metodo funziona bene se si riesce a liberarsi dall'in-fluenza del pendolo e a "darsi in affitto".

Tirttavia, b piil facile a dirsi che a farsi. l.eggerete piir avanti di altrinuovi procedimenti per aftontare i pendoli. Questo E solo l'inizio.

Ma non vi sembra che io vi abbia preso per mano e vi stia con-ducendo in un labirinto? Bravi, mantenetevi liberi anche da chi vifa predizioni sulla vostra liberti.

Lo stato di sospensioneLiberandovi dall'influenza dei pendoli distruttivi acquistate

liberti. Ma una liberti priva di scopi d luno stato di sospensione.

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76 - Lo Soa:.io clelle Variunti I pendoli - 77

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e.

l)ropone a questo fine dei metodi concreti. Svincolarsi pienamen-

te dall'influenza dei pendoli non b possibile e non serve

ffi nemmeno. Anzi, proprio i pendoli, alla fin fine, tra-

( \, ' '. sformano il sogno di una Persona in realth.

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Se vi siete appassionati alle tecni-che di affossamento ed estinzio-ne dei pendoli che vi circonda-no, rischiate di trovarvi nel vuo-to. I conflitti di un tempo non

ci sono piil, Ie preoccupazioniche vi tormentavano vengonomeno, i problemi sono sempre

piU rari, l'ansia e la preoccupa-

l, lrrrc'c della vita dove vi aspet-, ,rr,, Lr fblicith e il vero successo.I 1'.'rrdoli non sono per I'uomo,,r' rnrile assoluto, se egli agisce( ( )nsapevolmente. Luomo non

l,r|(r essere completamente libe-

r,, .lalla loro influenza. Si tratta.,,,kr di capire come non soggia-, r'rc all'influenza dei pendoli ma

ulli'zzarli intenzionalmente, nei

1,r'opri interessi. Il Tlansurfing

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zione spariscono. Tirtto cib awienesenza che ve ne accorgiate, al pari di unatempesta che si quieta lentamente.

Presto, perb vi accorgerete che qui c'b l 'altro lato della me-daglia. Se prima eravate al centro dei fatti, ora essi si produ-cono in disparte. Per coloro che vi circondano voi non avetepiil lo stesso valore, la gente si occupa sempre meno di voi.I fastidi diminuiscono ma nuovi desideri non arrivano. Lapressione del mondo esterno diventa piir debole ma cib nonporta alcun guadagno. La quantit) di problemi diminuiscema i progressi non aumentano.

Che sta succedendo? Il fatto b che I'ambiente umano t tut-to costruito sui pendoli, percib chi si isola completamentesi ritrova in un deserto. Lo stato di sospensione non b tantomigliore della dipendenza dal pendolo. Pensiamo ai bambiniche hanno tutto: si annoiano perchd "non hanno piil nienteda desiderare". Stanno male da soli e tormentano gli altri coni loro capricci. Luomo d fatto in maniera tale che deve sempreaspirare a qualcosa.

La vostra liberth i I'indipendenzade pendoli estranei.Ma esistono pendoli di massima utilith per voi. Sono ,',

i uostri pendoli. In altre parole, occorre riconoscere gliscopi imposti, per inseguire i quali vi allontanate dalle ,r,linee della vostra fonuna. Per contro, il vostro compitopersonale, rimanendo liberi, sta nella scelta di quel-

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78 - Lo Spa:io delle Variantt

Riepilogo

l l pendolo d creato dall 'energia degli individui che pen-sano in una stessa direzione.l l pendolo d una struttura energetica d' informazione.l l pendolo f issa l 'energia mentale del suo sostenitore al lapropria frequenza.I pendoli lottano tra di loro per conquistarsi membri so-stenitori.Un pendolo distrutt ivo impone ai suoi membri sostenito-r i f ini a loro estranei.l l pendolo gioca con i sentimenti del le persone e le att iranella sua rete.Se voi non volete fortemente qualcosa, lo avrete nellavostra vita.Svincolarsi dal pendolo significa farlo uscire dalla vostra vita.Farlo uscire dalla vostra vita signif ica non evitarlo maignorarlo.Per estinguere un pendolo bisogna rovinare lo scenariodel suo gioco.Una visualizzazione benefica estingue morbidamenteun pendolo-persona.L'energia del pendolo estinto si trasferisce a voi.

I pendoli - 79

I problemi si r isolvono tramite l 'affossamento o l 'estin-zione dei pendoli che l i hanno creati.Per risolvere i problemi "datevi in affitto".Per evitare uno stato di sospensione occorre trovare ipropri pendoli .Occorre abituarsi a r icordarsi di questo.

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Caoitolo III-

Londa della fortuna

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1,

i

I

Le metafore del la"ruota del la fortuna"

o del l " 'ucc el lo azzurro"hanno una base

assol utamente mater iale.E noto che fortuna

e sfortuna si al ternano,come str isce bianche e nere.

Come escluderedal la propr ia v i ta

i per iodi ner i?

,,1\I uostri pensieri ui tornano indietro a mo'di boomerang.

l iantipode del pendoloE ora proviamo a controllare i vostri compiti per q$a. Quali pen-

doli si possono considerare costruttivi? Risposta: non ce ne sono.Suona in modo paradossale ma b effettivamente cosi. Non offende-twi, cari lettori, la domanda non era provocatoria. Il piil imponantenonchi unico 6ne dr ogni pendolo b quello di sotrrare energia aisuoi sostenitori. Se l'energia non arriva, il pendolo si arresta.

Il pendolo I costruttivo solo rispetto a se sresso, ma in nes-sun modo rispetto a voi. Cosa c'b di costruttivo nel fatto che visi sottrae energia?

Va detto che i vari pendoli sono distruttivi e aggressivi in misuradiversa. Per esempio, si fa fatica a credere che il club di beach-vol-ley imbracci le armi contro il club dei "morzhi" (cultori dei bagninell'acqua ghiacciata). E in ogni caso I'appartenenza al club di be-ach-volley difficilmente potrebbe rovinarvi la vita. Ma anche quesrotipo innocuo di pendolo si nutre dell'energia dei suoi sostenitori e sequesta occupazione finisse per annoiarli il club morirebbe.

Owiamente questo esempio non E nemmeno confrontabilecon altri piir seri come I'appartenenza a un gruppo criminale,dove, come esito finale, si pub rischiare di ritrovarsi privati del-la libert) o della vita.

Viene lecito obiettare: ma se frequento un club difitness, dove mi occupo esclusivamente di me stesso,in che modo trasmetto energia al pendolo del club?In realt) la logica b la stessa. Anche se li vi occuparesolo di voi stessi, siete comunque costretti a osserva-re determinate regole. A casa vostra potete fare quello

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04 J.o Spazio delle Varianti

II

I

K, \ ad agire in una sressa direzione,

,,, "',ii;n a osservare le regole stabilite dal" .

'U " i " .o-^ - ^tx c^-^^)^ c- :^^^-^ -^-?,,', ''l',,,,,,,,''J- '9 sistema, e cib facendo finiscono per

,.1,,. ]S] fornire energia collettiva al pendolo.,t; ' , '*u::t

l',*' ,,y Se tutri i soci del club se ne andassero,:i il pendolo smetterebbe di ricevere energia e

si fermerebbe.La questione si pub impostare anche in un modo

diverso: esistono strurrure energetiche che non necessi-tano della vosrra energia? A quanto pare esistono.

Una di essa d l'onda della fortuna, ovvero una congiunzionefavorevole, personalmente per voi, di circosranze. Ogni personaha i suoi momenti fortunati, le sue onde della fortuna. Spessosuccede che qualcosa riesca bene e ne consegue una cascata dipiacevoli sorprese, come se fosse incominciato un periodo d'oronella vita. Una tale cascara si verifica di rado e comunque a unasola condizione: nel caso in cui il primo successo abbia rallegratola persona e l'abbia riempita di entusiasmo e umore positivo.

La "ruota della fortuna" o "l'uccello azztrro della fortuna" nonsono metafore asrrarte. Londa della fortuna si crea in seguito allaconvergenza di linee della vita favorevoli per una data persona.

Nello spazio delle varianti c'B rumo, compreso questi filonid'oro. Se siete capitati sulla linea esrrema di una tale disomo-geneiti e avere affbrrato la fortuna, porere scivolare per iner-zia sulle altre linee di convergenza dove vi aspettano occasioninuove e felici. Ma se al primo successo ha fatro seguito un pe-riodo nero, vuol dire che siete srari agganciati da un pendolodistruttivo che vi ha allontanato dal vostro filone d'oro.

Londa della fortuna apporra fortuna senza per quesro sor-trarre energia. La si pub confronrare all'onda del mare cheriporta sulla riva il nuoratore ridotto allo stremo delle forze.Londa della fortuna vi trasporta sulle linee della vita fortunate.

che volete, ma al club tutti i soci in\ un modo o nell'altro sono tenuti

L'onda della fortuna - 85

Anch'essa, come il pendolo, non ha interesse per la -r-.,_" _S\

vostra sorte ma, a differenza di quest'ultimo, non ;ffi(;{ha bisogno della vostra energia. Se volete, potete Y#>,posarvi su di essa e lasciarvi trasportare, ma se V.Vnon volete, essa senza pena vi passer) oltre. Lon-da della fortuna b una formazione temporanea, non assorbeI'energia altrui e percib alla fin fine si estingue, come un'ondadel mare che si frange sulla riva.

Londa della fortuna pub dare informazione di sd sotto for-ma di buone notizie. Essa porta informazioni provenienti daaltre linee della vita. Questi echi risonanti sulla vita correntevengono percepiti come buone notizie. Il compito sar) quellodi afferrarsi a questa funicella e trainarsi sulla linea da cui sonoprovenute le buone notizie. Li ad aspettare ci saranno non giidelle notizie, bensi vere e proprie circostanze fortunate.

Pub sembrare che l'onda vada e venga. Di fatto, perb, I'ondadella fortuna non si muove, non si rafforzae non si indebolisce.Nel nostro modello abbiamo accettato il termine di "onda dellafortuna" per comoditi di percezione. Ma, come si diceva prima,I'onda della fortuna esiste in maniera stazionaria nello spaziodelle varianti sotto forma di concentrazione di linee favorevoli.Siete voi che, muovendovi sulle linee della vita, incontrate taledisomogeneit) come onda e la cavalcate, accogliendola nellavostra vita o allontanandovene, rapiti dai pendoli.

Londa di per sd non ha interesse per voi, percib b facile lasciar-sela sfuggire, lasciarla passare oltre e non vederla ritornare. Daqui la convinzione che I'uccello della fortuna sia difficile da pren-dere al laccio. In realt) non serve investire energie per cavalcareI'onda della fortuna. [: solo una questione di scelta personale. Sefate entrare I'onda nella vostra vita, essa sari con voi. Se invece vilasciate influenzare da un pendolo distruttivo e vi fate permearedalla sua energia negativa, allora vi allontanerete da soli dall'ondadella fortuna. Gli uomini sono fatti cosi: "non conservano quelloche hanno e poi piangono quando lo perdono".

Page 44: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

(:

I

86 - ht Spa:io delle Varianti

Luccello della fortuna non b contrario a bec-

. care il grano dalle vostre mani. E non oc-corre nemmeno prenderlo al lac-cio. Sarh piil che sufficiente non

cacciarlo.

Qrresto E uno degli aspefti piilparadossdi della liberti di scela.

Gli uomini possono verarnen-te scegliere per sd la felicid e lafonuna. E allo stesso tempoessi non sono liberi dai pen-

doli che li allontanano dall'onda

della fornrna. Di nuovo ritorniamo a un tema gi)aftontato: per avere la liben) di scelta occorre liberarsi dzi

lzgami di dipendrnza. Abbiamo anche il diritto di liberarci dall'in-fuenza dei pendoli altrui. Resta solo da chiarire in che modo ci sipossa aPPropiare di questi diitti.

l l boomerangDi solito nella testa delle persone turbinano continuamente

tanti pensieri. Se questo processo non viene sottoposto a con-trollo, molto spesso tendono a predominare i pensieri negativi.A preoccuparci maggiormente b quello che suscita spavento,angoscia, agitazione, malcontento. Per millenni la psiche uma-na si b formata sotto I'influenza di pendoli distruttivi, interessatia tenere I'uomo in uno stato di panico per meglio manipolarlo.Proprio per questo le persone non hanno una visione chiara diquello che veramente vogliono, ma d'altro canto sanno perfet-tamente quello che non vogliono.

Dare ai pensieri negativi libenl di circolazione significa farsi coin-volgere dal gioco del pendolo distruttivo ed emettere energia allasua frequenza. f, un'abitudine estremalnente controproducente esarebbe nei vostri interessi sostiruirla con un altra abitudine, quel-

L'onda della fortuna - 87

la di controllare coscientemente i propri pensieri. Ogni .,volta che la vostra mente non d particolarmente im-

pegnata, quando per esempio siete in

autobus, state facendo una passeggiaa

o un lavoro non ffoppo impegnativo,

connettetevi con pensieri positivi.

Non pensate a quello che non

avete potuto ragglungere, Pen-sate piuttosto a quello chevolete avere e lo orterrete.

Supponiamo che nonvi

soddisfi la casa in cui abitate.

Continuate a ripetervi: uQue-

sta c:tsa mi di veramente fastidio,

mi irrita tutto quello che c't. Quan-do finalmente cambierb casa starb bene, ma adesso

non posso farci niente, odio questo postolr.

Fate bene attenzione: con questi pensieri non otterrete mal

quello che vi aspettate. Anche se il trasloco in un posto nuovo d

cosa decisa, nella casa nuova vi aspetter) una massa di delusio-

ni. Va bene, direte voi, io perb intanto lascio questa stamberga

e me ne vado a vivere in una palazzina di lusso. Che altre de-

lusioni mi possono attendere? A questo proposito potete stare

tranquilli: quanta piir ostilit) Provate nei confronti della caset-

ta che vi ha dato riparo, tanto maggiori saranno le sgradevoli

sorprese che vi attenderanno nella vostra nuova dimora. E i

problemi saranno dei tipi piil diversi: i rubinetti si romperan-

no, la pittura si scrosteri, le pareti si sgretoleranno, i vicini vi

seccheranno, ci sari tutto il necessario per mantenere in piedi

i parametri della vostra emissione negativa. Casa nuova o vec-

chia ch. differenza fa? Ci saranno semPre delle linee della vita

dotate dei massimi comfort dove voi vi troverete insoddisfatti

al pari di prima. Nello spazio delle varianti ci sono tante dimo-

re di lusso dove vi sentirete come all'inferno.

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88 - Lo Spa:io delle Variantt

Se per il momento non avete alternative di trasloco,allora a maggior ragione rimarrere a vivere nella situa-zione che odiate. Questo perchd non siere sintonizzatisulla frequenza della linea della vita dove vi aspetta la

casa dei vostri sogni. Infatti, in questo momenro pensatea quello che non vi piace, emettete energia negativa ed essacorrisponde perfettamente alla linea in cui vi rroyate. Percib

vi toccherir restare in questa stessa posizione finchd non cambieretela vostra frequenza diimissione. E fAo non b poi cosi difficile.

Per prima cosa rassegnatevi alla situazione e liberatevi dal sensodi disappunto e ostilitl. In tutte le situazioni e in ogni momentosi possono scoprire asperti positivi e motivi di piccola gioia. Siapure che la casa non vi piaccia, ma siatele almeno riconoscentiper il riparo che vi offre. Fuori piove, soffia il vento e la vostracasa prende tutto su di sd, proteggendovi e riscaldandovi. Nonb forse degna della vostra riconoscenza? Se ora siete riconoscentiper quello che avete, se provate amore per tutto cib che vi cir-conda e vi aiuta a vivere, emerrete energia positiva. E allora, sevorrete, potete contare pienamente su un miglioramento dellevostre condizioni. E quando traslocherete non mancate di rin-graziare tutto quello che vi ha circondato. Persino le cose cheavete intenzione di gettar via meritano riconoscenza. In questimomenti voi trasmettete al mondo esrerno vibrazioni positive edesse vi ritorneranno sicuramente indietro.

Per seconda cosa provate a pensare alla casa che vorreste avere. E piildifficile fare cosi che non provare irritazione per le cose che vi circon-dano in un dato momento. Perb il gioco vale la candela- Cos'b meglio:reagire come d'abitudine a famori irritanti esterni, come fa l'ostrica, ofare un piccolo sforzo e cambiare le proprie abitudini? Guardate i de-pliant pubbliciari con le fotogafie delle case, andate per negozi alla ri-cerca dioggetti di aredamento, vivete con tufti i pensieri rivolti quelloche volete avere. Noi alla fine oneniamo sempre le cose e le situazioniche dominano fonemente i nostri pensieri. I nostri pensieri ci inrnanosetnpre indietro come boomerang

L'onda della fortuna - 89

Si pouebbero riportare ancora tanti esempi di come I'approccio negativo alle circostanze pub rovinare la vita-

Supponiamo che abbiate intenzione di andare invacarrza al sud, al caldo. Dovevivete il tempo b teribile,quando siete firori doveteraggomitolarvi per proteg-

almeno di essere neutri, perevitare il pendolo distrutti-vo del brutto tempo. Se in-vece manifestate attivamen-te il vostro disappunto rispetto al maltempo, finireteper farvi penetrare dal pendolo e farlo oscillare ancora di piir. M dite:uPer fomrna presto partirb per il sud e mi consolerb con il sole e ilmare caldo. Che sia maledena questa palude!,.

Ebbene, con un siffatto atteggiamento non siete sintonizzati sullalinea della vita dove vi aspenano le delizie paradisiache. Fin li nonarriverete. Anche se avete gil comprato il biglieno d'aereo, riusciretemagari ad arrivare a destinazione, ma li vi attenderanno il maltempoo altre spiacevoli sorprese. Tirtto comunque potrh andare per il me-glio, baster) solo sintonizzarsi su una frequenza positiva.

Evidentemente non lasciar entrtre dentro di sd l'energia ne-gativa non d sufficiente. Bisogna fare in modo di non emetterenoi stessi I'energia negativa.

Facciamo un esempio: accecati dall'irritazione, avete urlatocontro qualcuno. Potete stare certi che alla vostra reazione se-guir) qualche altro problema o sorpresa negativa. In questo ca-so, infatti, i parametri della vostra emissione soddisfano le lineedella vita dove provate irritazione, e proprio li verrete portati.

Page 46: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

90 - Lo Spazio delle Varianti

In queste linee la densitir di problemi E mag-

giore della media. E non serve giustificar-si dicendo che questi problemi non si

sarebbero potuti evitare.Non ho nessuna necessith di con-

vincervi o di dimostrarvi qual-cosa. Provate semplicemente

A* " osservare da soli come a

'/l ogni vostra reazione negad-

;t\ Ia conclusione di quantosopra deno b molto sempli-

ce e comprensibile: vi trovate sempre sulle linee

della vita i cui parametri soddisfano la vostra emissio-

ne energetica. Vi lasciate penetrare dall'energia negativa e con ciir vi

assicurate la presenza di problemi nella vita. Voi emettete energia

negativa ed essa vi ritorna indietro somo forma di nuovi problemi.

Come un boomerang.

La trasmissioneInvece di accettare i giochi che vi impongono i pendoli di-

struttivi, cercate pendoli il cui gioco vi possa essere di giova-

mento. Cib significa prendere I'abitudine di fare attenzione

solo agli aspetti belli e positivi. Quando leggete qualcosa di

positivo, piacevole, promettente, fissatelo bene nei vostri pen-

sieri e gioitene.Immaginate di camminare nel bosco, dove crescono bei fiori

e piante con pungiglioni velenosi. Che cosa sceglierete? Se rac-

coglierete dei fiori di sambuco, li porterete a casa e li metterete

in un vaso, avrete presto mal di testa. Ne avete proPrio biso-

gno? Allo stesso modo d dannoso reagire all'azione dei pendoli

distruttivi. [i molto meglio prendere dei rametti di gelsomino,

osservarli con ammirazione e inebriarsi del loro profumo.

L'onda della fortuna - 9l

Fate entrare il positivo, e allora sul vostro cammino incontre-rete sempre di piil belle notizie e piacevoli eventualit).

Ebbene, vi siete riempiti di gioia e d'ispirazione. Ma di nuovovi trascina la routine di tutti i giorni. La festa finisce e incomin-ciano i giorni di sempre. Come si pub fare, allora, per conservaredentro di sd I'atmosfera della festa?

Per prima cosa bisogna tenere uiuo il ricord.o di quest'atmosfe-ra. Per abitudine ci immergiamo 6no al collo nella monotoniadel quotidiano, ci dimentichiamo delle cose belle vissute ed essesmettono di procurarci gioia. E r.rr," pessima abitudine. Sono ipendoli che ci costringono a dimenticarci del positivo. Bisogne-rebbe alimentare sempre dentro di sd il focherello della festa, cul-lare questa bella sensazione, osservare come la vita cambia per ilmeglio, afferrarsi a ogni pagliuzza di gioia, cercare in rutto se-gni positivi. Quanto meno non ci si annoia. Occorre ricordarecontinuamente che state praticando il Tiansurfing e percib statecoscientemente andando incontro ai vostri sogni, ciod state ge-stendo il vostro destino. Questo famo giir di per sd innesta sicu-rezza, quiete e gioia, percib la festa t gii con voi e dentro di voi.

Quando la sensazione di festa diventerl un'abitudine, allora vitroverete sempre a cavalcare l'onda della fortuna.

Gioite di tutto quello che avete in questo stesso momento. Nonsi tratta di un vuoto appello a essere felici a priori. A volte lecircostanze si sviluppano in modo tale che d difficile esse-re contenti. Tumavia, da un punto di vista purarnentepratico esprimere insoddisfazione t controproducente. L

Infatti, non volete forse capitare sulle linee della vitadove vi va tutto bene? Ma come potete capitarci se Iavostra emissione b piena di insoddisfazione? Al contra-rio, la frequenza di una simile emissione corrispon-de pienamente a quelle linee doveva tutto male.

Le linee buone si diffe-renziano per il fatto che in

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92 - Lo Spaz.io deLle Varianti

esse vi sentite bene e i vostri pensieri sono pienidi gioia e soddisfazione.

lr buone notizie non preoccupa-no e si dimenticano presto. Quelle

cartive, al conrario, suscitanoreazioni vive e percib sono fo-riere di potenziali minacce. Nonlasciate entra.re nel vostro cuore,

e quindi nella vostra vita, le. cardve notizie. Chiudetevi

alle cattive notizie e apri-tevi invece a quelle buone.

Occorre notare ogni cambiamento positivo,anche se minimo, e vezzrgjaAo amorevolmente,

premurosarnente. Esso, infatd b messaggero dell'onda della fortu-na. Non appena avete a\.uto notizie di cambiamenti promeftenti,seppur minimi, non dimenticatevele come facevate prima, ma alcontrario assaporatevele, analizzatele, indagatele; esaminate questenovit)r da tutti i punti di vista, gioitene, fate piani futuri, mettetevi inattesa di ulteriori miglioramenti. Cosi facendo pensate alla frequenzadell'onda della fortuna e vi sintonizzate sui suoi parametri. [r buonenotizie diventeranno sempre di piil, la vita divented piil bella.

Non b una misticheria nd una caratteristica della psiche uma-na il fatto di filtrare le informazioni, come succede quando unpessimista guarda il mondo attraverso un paio di occhiali nerie un ottimista attrayerso un paio di occhiali rosa. Cosi b fatta larealtir: siete voi che vi spostate su linee della vita corrispondentiai parametri di energia dei vostri pensieri.

Permanendo in rappord positivi con voi stessi e il mondo cir-costante, non fate altro che ftasmettere emissione armonica tuttointorno, creare attorno a voi una zona di vibrazioni armoniche do-ve tutto va a sistemarsi nel migliore dei modi. Lapproccio positivoporta sempre al successo e alla creazione. la negativiti, per contro,E sempre distruttiva e diretta alla distruzione. Esiste, per esempio,

L'onda della fortuna - 93

una determinata categoria di persone che preferi-sce cercAre i probbmi, non la loro soluzionr. Questepersone sono sempre pronte a discutere le diffi-coltl e a trovare nuovi ostacoli: esse. di solito. fan-no fatica a proporre una vera via di uscita ddla situazione, perchdsono 6n dall'inizio orientate non sulla soluzione bensi sulla ricercadi nuove difficolt). la tendenza a cercare problemi ne porta ineccedenza e la situazione non si smuove.

La tendenza alla ricerca e alla critica dei lati negativi porta non-dimeno a frutti corrispondenti: danno in esuberanza e nessunvantaggio. Se vi guardate intorno, troverete sicuramente personedi questo tipo nel vostro ambiente. Non sono nd cattive ni buo-ne, ma semplicemente prese al gancio dei pendoli distruttivi.

La maggior parte delle persone recepisce ogni evento indesi-derato nella sua vita con estrema ostilit). Di solito si consideraindesiderato quell'awenimento che non si inscrive nello scena-rio da noi previsto. Per contro, si considera un colpo di fortunaquello che corrisponde alle nostre aspettative.

Ma a volte succede che una persona perda un aereo destinato asfracellarsi e si rammarica molto per questo. O, al contrario, si lasciasfuggire una occasione perchd essa non si inscriveva nei suoi piani.

Quanto peggiori sono i pensieri di una persona sul mondo cir-costante, tanto peggiore diventeri per la persona questo mondo.

Quanto pit essa si amareggia per gli insuccessi avuti, tanto piir ve-locemente ne otterrl degli altri. "Riecheggia I'urlo che si b lanciato".

La persona che ha scelto questo tipo di esistenza pratica quo-tidianamente il Tiansurfing al contrario: scivola sulle linee dellavita dove I'aspetta un autentico inferno. Provate ad assumereuna posizione esattamente opposta: gioite a bella posta degliinsuccessi, proyate a cercare in essi un vantaggio, anche se mi-nimo, vedrete che b sempre possibile. Il bicchiere non d vuotoa metl, ma pieno a mete.. Il banale detto proverbiale "non tuttoil male vien per nuocere" funziona perfettamente, a farlo dive-nire un credo. Occorre mantenere con fermezze una posizione

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94 - Lo Snaz.io delle Varianti

improntata al positivo e liberarsi della vecchia abitudine di sco-raggiarsi e infastidirsi per ogni motivo.

Ogni tipo di fallimento serve quanto meno come lezione di

vita, perchd rende piil forti e piil esperti. Imparate a gioire per

ogni manifestazione del mondo ed esso si trasformer) in un

paradiso. Certo, b un comportamento inusuale, del resto ancheil fine t inusuale: diventare il genio della lampada che realizza

tutti i desideri. Forse che i metodi abituali aiutano a raggiun-

gere un tale scopo?All'inizio riesce difficile, perchd la vecchia abitudine a reagire ne-

gativamente agli wenti indesiderati b profondamente radicata. Ma

la cosa fondamentale, a ogni fastidiosa circostanza, b imparare a n:

cordzrsi che essa b un pendolo pronto ad agganciarvi. Non appenavi siete ricordati di questo panicolare, non avrete che da scegliere:cedere energia al pendolo, sfogando le vostre emozioni negative, o

lasciarlo con un pugno di mosche in mano e con cib vincerlo.

Se siete riusciti a ricordare, affondare o estinguere il pendolonon b un'ardua impresa. Noi gli diamo sempre energia incon-

sciamente. Come giir si diceva, i pendoli ci muovono tirando i

fili dei sentimenti, e a fungere da leva di partenza del meccani-

smo di presa sono proprio le nostre abitudini. Persino

dopo aver letto questo capitolo ed esservi prefissatilo scopo di ricordare reagirete di nuovo negari-

vamente a un evento indesiderato. Poi certo

' I i vi renderete conto che nel momento della

M#A vostra reazione ui siete semplicemente di-

?W'i!^ menicati di ricordare. i,n.t. agito in-consciamente, per abitudine.

Del resto, per far si che la si-tuazione passi sotto il vostrocontrollo sar) sufficiente fi-cordzre per tempa. Non appe-na ricorderete, riderece tra voi

e voi e direte: uEhi tu pendolo,

L'onda della fortuna - 95

ma a chi credi di farla? Adesso non mi agganci pir) cosi facilmen-teu. Ora non siete piir delle marionette, siete liberi di accogliere oripudiare il pendolo.

Se riuscirete a praticare regolarmente questa tecnica,con il tempo la vecchia abitudine verrl sostituita dallanuova. Ma finchd cib non awerr), i pendoli cercheran-no di fare il possibile per irritarvi. Vedrete che, quasi afarlo apposta, verrete assditi da una serie di problemie fastidi. Non disperatevi, si tratterl fondamentalmenredi piccole difficolt). Se voi non cederete e imparerete arico rdare, la vittoria sarl impressionante, vedrete.

E il risultato porebbe essere questo: la prossima volta che vitroverete sull'onda della fortuna il pendolo non potr) piir dlonra-narvici. In questo modo I'uccello della fortuna rester) nelle vostremani, e per accattivarvelo non avrete che da trasmettere intornoa voi energia positiva. Cib significa essere non solo un ricevito-re positivo, ma anche un positivo trasmettitore. Ne seguirir che ilmondo attorno a voi cambieri in meglio. Vi troverete a scivolarecon leggerezza su delle linee della vita ancor piil favorevoli, finchdincontrerete I'onda della fortuna, che vi prender) con sd e vi farhvelocemente ascendere sulla sua cresta, dritti al successo. Ma nonpensiate che ilTi'ansurfing si limiti allo scivolamento sull'onda del-la fortuna. Si tratta solo dei primi passi. Piil avanti vi aspemanotante altre scoperte stupefacenti.

Rituali magiciA conclusione di questo capitolo tratteremo un caso parti-

colare della tecnica di sintonizzazione sulla frequenza dell'ondadella fortuna.

In situazioni diverse le persone tendono, a volte inconscia-mente, a sintonizzarsi sulla frequenza dell'onda della fortuna.

Per esempio, all'inizio di una giornata di lavoro i commercian-ti sono pronti a fare al primo avventore un prezzo di favore. Essi

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96 - Lo Soaz.io delle Varianti

sentono intuitivamente che il primo cliente riveste una -- "dScerta importanzeper il futuro delle vendite, serve co- A'{>

me inizio inaugurazione della giornata di vendita. #/NNel linguaggio del Tfansurfing cib significa sinto- YW

nizzarsi sulla frequenza della linea di una vendita disuccesso. Concentrare semplicemente i propri pensierisu questo fatto E difficile. Il primo cliente infonde invece una fe-de e una speranza reali, percib la sintonizzazione alrriene da sola.Il commerciante si assesta sull'onda di una vendita produttiva ecosi facendo emette energia mentale con parametri corrispon-denti. ii lui il primo a credere che la merce gli andr) via bene, egli basterh accennare questo fatto al cliente che quest'ultimo sitroveri subito "preso" da questa emissione e compreri con ubbi-dienza, convinto che quello sia il suo giorno fortunato.

Ancora un altro esempio: i venditori al mercato utilizzano a volteun rituale maglco originale: tocc:tno la propria merce con i

soldi. Owiamente questo gesto di per si non ha nessuna' f l - r .'., "fn I . forza, quindi di fano non c'€ nessuna mag;ia. Tutta-, t

L'ontla della t'brtuna - 97

Riepilogo

L'onda del la fortuna d una concentrazione di l inee favo-revol i nel lo spazio del le var iant i .La cascata di successi segue solo se vi s iete lasciat i per-meare dal pr imo successo.I pendol i distrutt iv i v i al lontanano dal l 'onda del la fortuna.Liberandovi dal la dipendenza dai pendol i ot terrete la l i -bert) di scelta.Ricevendo e trasmettendo energia negat iva vi create unvostro inferno personale.Ricevendo e trasmettendo energia posit iva vi create unvostro paradiso personale.I vostr i pensier i v i r i tornano sempre indietro, come unboomerang.I pendol i non potranno spingervi g iL dal l 'onda se avretel 'abi tudine di r icordare.L'abitudine di ricordare d il frutto di una pratica sistematica.

. { via, se il venditore crede nella forza del rituale,

, :''t o guesto li aiuteri a sintonizzarsi sulla frequenzadella linea di una vendita efficace. la sin-

tonizzazione awiene a livello inconscio.Con la ragione I'uomo si rende conto

solo del lato esteriore: il rituale in qualchemodo inspiegabile firnziona. Ed esso efibmi-

varnente funziona, ma non di per sd bensi come requisito teatrale. Ilruolo piil importante qui lo gioca I'energia mentale dell'attore.

Per ogni professione, nelle varie situazioni, esiste una varietidi simili rituali "magici". La gente crede a queste pratiche e leapplica con successo per sintonizzarsi sulla frequenza di una lineafavorevole della vita e cavalcare I'onda della fortuna. In linea diprincipio non b importante in cosa creda la gente, nella forza delrituale magico o nella sintonizzaztone sulla frequenza delle linee.Capite da soliche I'importante b solo il risultato pratico.

Page 50: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

Lequilibrio

Page 51: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

N.'

N,.,[-\S Cli uomini s i creano

da soli i problemi egli ostacoli e poi

sprecano energiaper superarl i .

In contrasto conl t -

. , . r Optntone comune,

rr r ransurf ing dimostrache le cause

. deiproblemist trovano su un piano

completamente

diverso.Come el iminarei problemi dalla

propria vita?

,r

I potenziafi superflui

;:,H:;"",'Jj:"" ::l o' all'equ i I i b rio., Lo, stalzo d i p ress io n e

perature ui.rr. ., apPlanato dal vento'

::r; : : tt *:';' A::,'fr* ""ffi

f j: ]lTa.tr.' rsirri :;'.'Zr:*'

eq u i / i b ra t ri c i' fi rche non .i ooni"r'-o

t"ltt""- ^;;;:1""ate

all 'eliminazione

dei conri, i.u. .rno nemmeno l" d";'r';:ii1;::1il;;;;

a.rr'.q"iiiu.i"isSere proprio cosi? Perchd fr"r;;;; L"r",r;".;;;;. rlff i:rufli;.l c,e una,i,pJ,,i''*

;::l:;HT.*,?:,j. *H:'ffi T:ffi :ff T.'J:'ra regge prima ria,"::: j1t''* iffo*ff :il" d::l ;:lJl:". e;;r;ili;;l'"'to meno cos) sembrar' p.' q"".,;'n-,J,,

'. l'.q.iii;;;:;ruJ':::,perchd mai in natura dovrebbe esisre-.q,i ri b ;;;;: ;i#, :::l':"T.fi ?..l'.fl :l:

provenson o r. f.;f ffimn'.'"Tf^.: * ;;, gj*. i::..:8,'l lTi' :ff;:a.rriqrilibi;;r, ,";:::

pocuto diventare il mondo ;"^ ;;.;;.un, uotg,i";;;illt:

trasformato in una gelatina;;'.T;

t:Tti i' *F'. *J'ili ili:lj'::,:T "lT'"*L*j[::,,,,:Ti ::1,,:, f:: j:f tq, ir r b J" ;:; ; ; ".,. n on ci res * e h -

Occupateui di un prob/ernd, m4 senza preoccuParaene

accerrare suesro f"*.n.no :;_;;; ;;iru::.:: non,ci resta che

;::*;n1n;fezio.ne delo spazio .r,. .i ji,.jllll .d

61. .'

-./,t

da, senza pa- alr,,rra...* *"'v rP;dzro che ct circon-

,u .r,i o.i";""#n:::,::'o*.t in congefture

Page 52: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

102 - Lo Spazio delle Varianti

Siamo abituati al fatto chenella vita i periodi sfortunati si

'" *

alternino a quelli fortunati, ilsuccesso si alterni alla sconfima.Tirtto cib b manifestazione dellalegge dell'equilibrio. Sia la fortu-na che la sfortuna sono infatti

, " violazioni di uno staro di equi-

* librio. Il pieno equilibrio si ha'

quando non succede proprioniente, mentre invece l'equili-

brio assoluto non esiste, o comunquenessuno finora E riuscito a osservarlo. Nel

mondo si assiste continuamente a fenome-ni di fluttuazione: il giorno e la notte, I'alta e la bassa marea, la na-scita e la morte, eccetera. Persino nel vuoto ha luogo una continuanascita e annichilazione di particelle elementari.

Il mondo pub essere rappresentato sotto forma di pendoliche oscillano, interagiscono e si estinguono. Ogni pendolo ac-coglie le spinte dei suoi vicini e vibra le sue. Una delle leggi fon-damentali che governano questo sistema complesso b propriola legge dell'equilibrio. Alla fin fine tutto tende all'equilibrio.Voi stessi siete una specie di pendolo. Se vi venisse in mente diinfrangere l'equilibrio e oscillare in una determinata direzione,urtereste i pendoli vicini e con cib stesso creereste attorno a voiun'area di agitazione che alla fine vi si ritorcerebbe contro.

Lequilibrio pub essere infranto non solo dalle azioni ma an-che dai pensieri. E non solo perchd a essi conseguono le azioni.Come vi b noto, i pensieri emettono energia. Nel mondo dellarealizzazione materiale tutto ha sotto di sd una base energetica, ecib che awiene a livello invisibile si ripercuote sul mondo deglioggetti materiali visibili. Potrir sembrare che I'energia dei nostripensieri sia troppo debole per infuenzare il mondo che ci circon-da. Ma se fosse cosi tutto sarebbe molto piir semplice.

L'eeuilibrio - 103

Del resto, per non confonderci definitivamente, non ci conviene cerctre r,di indovinare che cosa succedea livello energetico. Ai fini delnostro discorso sari piir che suf-ficiente accettare un modellosemplificato di equilibrio, ov-vero: la comparsa di un poten-ziale energetico superfuo generala comparsa di fone equilibratrici di-rette a neutralizzarlo.

Il potenziale superfluo viene creato dall'energia mentale ognivolta che si attribuisce troppa importanza a qualche oggetto. Pro-viamo a confrontare due situazioni: nella prima siete in piedi sulpavimento di casavostra, nella seconda siete in piedi sull'orlo di unburrone. Nel primo caso la situazione non vi preoccupa minima-mente. Nel secondo, per contro, la situazione ha una importanzaenorme: se fate un movimento sbagliato, potrebbe succedere I'ir-reparabile. A livello energetico il fatto che voi siate semplicementein piedi ha pari valenzasia nel primo che nel secondo caso. Tirtta-via, trovandovi in piedi sull'orlo di un burrone, provate un panicoche suscita uriatmosfera di tensione e crea una disomogeneit) nelcampo energetico. A questo punto compaiono le forzr equilibra-uici dirette a neutralizzare il potenziale che si b formato in ecce-denza. Potete addirittura percepire realmente la loro presenza: dauna parte sentite che una forza inspiegabile attira in giil, dall'alrasentite che un altrettanto inspiegabile fonaviporta ad allontanarvidal bordo del burrone. Infatti, al fine di eliminare il potenzialeeccessivo creato dal vostro panico, le forze equilibratrici dovrannoo spostarvi dall'orlo del precipizio, o buttarvi giir e concludere lafaccenda. E voi vi sentite addosso proprio questo loro effetto.

A livello energetico tutti gli oggetti materiali hanno un va-lore uguale. Siamo noi ad attribuire loro determinate qualiti:bello-brutto, allegro-triste, attraente-repellente, buono-cattivo,

IiI

i,d.rfl

{-l-l

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T

104 - Lo Spazio delle Varianti

semplice-complesso, eccetera. In questo mondotutto b soggetto alla nostra valutazione. La valuta-

zione di per sd non crea disomogeneith nel campoenergetico. Standovene tranquillamente sedud in pol-

trona potete esprimere una valutazione del tipo: qui sono alsicuro, invece stare in piedi sull'orlo di un precipizio b pericoloso.Ma nel momento stesso in cui lo dite la cosa non vi preoccupa.State dando semplicemente una valutazione, percib I'equilibrionon viene in nessun modo violato. Il potenziab superfluo comparesolo se alla ualutazione uiene attribuita una importanza eccessiua.

Il valore del potenziale aumenta se la valutazione, cui b stataattribuita una grande importanza altera, per di piil fortemente,la realt). In generale, se l'oggetto b per noi molto importantenon siamo in grado di valutare oggettivamente le sue qualit).

Per fare un esempio, un oggetto di venerazione b sempre ecces-sivamente dotato di meriti, un oggetto di odio b eccessivamentecaricato di difetti, mentre all'oggetto suscitante paura vengoncattribuite esagerate propriet) spaventose. Ne deriva che I'energiamentale tende a riprodurre artificialmente una determinata quditlrli dove di fatto essa manca. In questo caso si crea un potenzialesuperfluo che suscita il vento delle forze equilibratrici.

ln sfalsamento di una valutazione alterante la realt) delle cosesegue due direzioni, ciob conferisce all'oggetto o qua-

litl eccessivamentc negative o ecccssivarnente

solo nel caso in cui la valutazio-ne abbia una grande imponanza.

Solo l'importanza che un oggettoassume per voi concretarnente dota la

valutazione della vostra energia.

L'euuil ibritt - 105

I potenziali eccessivi, pur essendo invisibili e intangibili, han-no nondimeno un ruolo significativo e perfino insidioso nellavita delle persone. lazione delle forze riequilibratrici diretta aneutralizzare tali potenziali, genera, infatti, la maggior parte deiproblemi che abbiamo. Linsidia sta nel fatto che l'uomo spes-so ottiene il risultato direttamente opposto alle sue intenzioni.E non si capisce nel modo piir assoluto perchd succeda cosi.Per questo si ha la sensazione che agisca qualche inspiegabileforza maligna, una sorta di "legge del contrario". Abbiamo gi)toccato questo tema quando discutevamo sul perchd finiamoper ottenere sempre quello che non vogliamo fortemente avere.Vediamo invece, nell'esempio che segue, come, al contrario, cilasciamo sfuggire I'oggetto dei nostri desideri.

Esiste l'errata opinione secondo la quale, se ci si dedicasse com-pletamente e interamente al lavoro, si potrebbero raggiungere risul-tati grandiosi. Dal punto divista dell'equilibrio t del tutto eviden-te che "sprofondare nel lavoro" significa mettere su un piatto dellabilancia questo stesso lavoro e sull'altro tutto il resto. Lequilibrio sispezzae le conseguenze non tarderanno ad arrivare. Il risultato sar)direttamente opposto a quanto ci si aspettava.

Se per voi lavorare di piil significa guadagnare di piil o au-mentare la propria qualifica professionale, allora b ovvio che bi-sogneri adoperarsi di piir e non succederi niente di terribile. Intutto, perb, occorre avere il senso della misura. Se sentite che vistancate molto e il lavoro d diventato unapena, significa che dovete rallentare ilritmo o addirittura cambiare lavoro.Gli sforzi oltremisura porteranno si-curamente a risultati negativi.

Vediamo cosa succede. Oltre allavoro avete un determinato siste-ma di valori: la casa, la famiglia, idivertimenti, il tempo libero, ecce-tera. Se avete contrapposto tutti que-

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106 - Lo Spazio delle Varianti

sti valori al lavoro, significa cheavete creato d posto del lavoroun forte potenziale. In natura

tutto tende all'equilibrio, quindi,indipendentemente dalla vostra

. volont), sorgeranno forze che'

tenderanno a far diminuire ilpotenziale eccessivo. Esse posso-no agire nel modo piil disparato:

per esempio potreste ammalarvi,e allora di guadagni non se ne parlerir

neppure; potreste cadere in depressione, giac-chd vi costringete a fare una cosa che vi b di peso. [a ragione vi di-ce: uDhi, devi guadagnare soldilr. E intanro l'anima (il subconscio)si meraviglia: nMa veramente sono venuta a questo mondo persoffrire e tormenta-rmi? Perchd devo sopporrare rumo cib?o. Alla finfine vi guadagnate una stanchezza cronica tale che di produttivit)non si potrir neppure parlare. Vi sentirete come un pesce che sidibatte, invano, sotto una crosta di ghiaccio.

Nel frattempo non mancherete di notare che attorno a voi al-tre persone raggiungono molto di pit, investendo peraltro moltemeno forze. Ne verri fuori che, raggiunto un determinato livel-lo, il valore che assegnate al vostro lavoro incominceri a oscillare.

Quanto maggiore b il peso che ha per voi il lavoro, tanto piir fre-quenti diventeranno i vari problemi. Vi sembreri che tutti quesriproblemi sorgano nell'ambito della norma, rientrino "nell'ordineprestabilito". In realti diventeranno molti di meno se ridimen-sionerete il livello d'importanza assegnaro al lavoro.

La conclusione b solo una: occorre rivedere con- r\sapevolmente il proprio approccio al lavoro al fine r,L

Ddi eliminare il potenziale superfluo. Nella vita di una "'!3-:,^*

persona, oltre al lavoro, ci deve essere assolutamente ^H'spazio per il tempo libero da dedicare a quello che ': 1r.piil piace fare. Chi non sa riposare, sraccare, non 'l

L'equil ibrio - 107

sa neppure lavorare. furivati al \avoro, date-ui in affitto. Cedete le braccia e la testa, manon il cuore. Al pendolo del lavoro serve tut-

Dandoui in ffitto, perb, dnurete agire in modninepreruibile. Non prendete cantonate col rischiodi venire accusati di banale negligenza. Dovrete essere impec-cabili nell'esercizio di tutte le vostre funzioni. Darsi in affitto non

significa affatto essere irresponsabili e menefreghisti, ma agire inmodo distaccato, evitando di creare potenziali superflui ma al con-tempo eseguendo puntualmente tutto quanto vi compete. In casocontrario potrebbero sorgere dei problemi. Tla i vostri colleghi,per esempio, si possono sempre trovare persone che, a differenzadi voi, si buttano anima e corpo nel lavoro. A livello inconsciosentono che voi vi date in affitto, ciob non fate sforzi particolarima al tempo stesso operate con efficienza. Questi colleghi diligen-ti cercheranno intuitivamente un pretesto per cogliervi in fallo e,non appena commetterete un errore, saranno pronti a gettarvisiaddosso. Lerrore sarl magari elementare e per cib susciter) anco-ra piil stizza: un banale ritardo, un particolare dimenticato o tra-scurato. Se voi vi deste anima e corpo al lavoro come fanno loro,

chiuderebbero un occhio sull'errore. Ma data la vostra posizione,vi accuseranno seny'altro di disinteresse verso il lavoro.

Situazioni analoghe possono sorgere non solo nell'ambiente dilavoro ma anche in quello familiare o nella cerchia dei conoscenti.Pertanto, ogniqualvolta vi date in affitto, dovrete preoccuparvi diessere irreprensibili e di eseguire i vostri compiti alla perfezione.Spetter) al vostro osservatore interno, al vostro Guardiano, vigila-re sulla vostra irreprensibilit). Altrimenti rischiate nuovamente di

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L'e(tuil ibrio - 109

questo caso le forze equlibratrici siil potenziale in eccesso, e la loro

dello sviluppo dei meriti, o ini difetti. Di consegu enza, la personaverso l'altra.

casi l'uomo sceglie la via della lotta,gli si ritorce contro. E inutile na-

rb, che anche eliminarli b difficile. Iti, b esattamente I'opposto di quantoe pertanto si aggrava. Nel tentativomro,ezza, per esemPlo, una persona

disfatta dei propri successi, ma giustointa per un processo di autoperfezio-iene compromesso. ll mondo circo-

iene toccato e anche il cambiamentocompensato da azioni positive.

comincia ad autoflagellarsi, si arrabbiaa si punisce, si viene a creare una peri-

tra anima e ragione. Lanima, infatti,un tale comportarnento. Essa b auto-

difeni che avete acquisito sono infattiell'anima. Premesso che questo b un

plesso da esser degno di una singolaplicemente che litigare con se stessi

mo. Lanima finisce per chiudersi in sein estasi" e il risultato potrebbe esserePer evitare di ricorrere alle prestazio-

prima di tutto andareche avete. Se ora com€ oravoi stessi, cersrte almeno diessi e accettatevi cosi come

'anima diventer) un alleatamolto potente.

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ll0 - Lo Spazio delle Varianti

Va bene, direte voi, lascio in pace imiei difetti, rnx... come faccio ad

acquisire meriti? Non posso micaarrestarmi nella mia evolu-

zione! Avete perfettamenteragione. Sviluppate pure ivostri meriti quanto vole-

te. Qui si consiglia solo dilnterrompere la guerra contro i pro-pri difetti, giacchd in questo genere diguerra rischiate solo di sprecare ener-

gia per mantenere in piedi un potenzialesuperfluo tanto inutile quanro dannoso. Quando finalmenterinuncerete a lottare, I'energia che vi avanzer). andri a sostegnoe sviluppo delle vostre qualit).

Nonostante cib sembri semplice fino alla banalit), tanrissimepersone sprecano energie colossali nella lona conrro se stessie nel tentativo di occulrare i propri difetti. Al pari di titani,dedicano la propria vira a sosrenere quesro peso; se invece sipermettessero di essere se stessi e di togliersi questo peso di dos-so, capirebbero che la loro vita diventerebbe immediatementemolto piil semplice e leggera. Lenergia verrebbe infatti deviatadalla lotta conrro i difetti allo sviluppo dei meriti, ranro piii chei parametri di una tale emissione corrispondono alle linee dellavita dove i meriti predominano sui difetti.

Provate, per esempio, a immaginare come vi potete trasferiresulla linea della vita dove avere una perfetta forma 6sica se pen-sate in continuazione ai difetti della vostra figura. Cosi facendootterrete solo quello che fortemente non volete.

Se nel caso dell'insoddisfazione di sd voi entrare in conflit-to con la vostra anima, quando siete insoddisfatti del mondoentrate in conflitto con un gran numero di pendoli. Sapete gi)che sottomettersi al loro potere non porta niente di buono;figuratevi cosa pub venire fuori a muover loro guerra.

L'equil ibrio - l l I

Linsoddisfazione b una emissione assolutamente materiale, la cui

frequenza si adama bene a quelle linee della vita dove i motivi d'in-

soddisfazione si manifestano in forma ancora piti widente. Senten-

do un attrazione su queste linee, diventate ancora piir insoddisfani e

cosi va avanti finchd non arrivate a quella linea estrema dove vi ritro-

vate anziani e mdati, ormai impotenti a cambiare qualcosa. Lunica

consolazione che vi resterl, sarl quella di brontolare contro il mon-

do insieme aivostri simili e di ricordare com'era bello prima.

Ogni generazione b convinta del fatto che la vita sia peggiorata. In

realtl la vita b diventata peggiore solo per quella concreta generazio-ne anzi, solo per quei suoi rappresentanti abituati a macerarsi nella

propria insoddisfazione nei riguardi del mondo. Se cosi non fosse,

l'umanit) (dopo una cefta quantitl di generazioni) sarebbe gii 6nita

all'inferno. Un quadro un po deprimente, non b vero? Questo b il

primo aspetto dell'insoddisfanone rispetto al mondo che porta al

crescente peggioramento delle condizioni di vita.

Esiste ancora un altro aspetto di questa dannosa abitudine

di manifestare scontento: l'alterazione dello stato di equilibrio.

La vostra insoddisfazione, infatti, crea un potenziale superfuo

nello spazio energetico circostante, indipendentemente dal

fatto se essa sia piil o meno giustificata. Il potenziale genera

a sua volta le forze equlibratrici che tenderanno a ristabilire

I'equilibrio. Sarebbe magnifico se queste forze agissero in modo

tale da cambiare la situazione per il meglio. Purtroppo spes-

so succede il contrario: le forze equilibratrici cercheranno di

assillarvi in modo tale che le vostre pretese nei confronti di

questo mondo sembreranno di minimissima entita. Per queste

forze b piir semplice fare cosi che cambiare quello di cui siete

insoddisfatti. Provate a immaginare che cosa succederebbe se

un governante cominciasse a esprimere attivamente la propria

insoddisfazione rispetto a quanto awiene nel suo stato. E non

b nemmeno importante se b mosso da stimoli buoni o cattivi.

Se farir cosi, verr) allontanato o eliminato fisicamente. Lintera

storia dell'umanitb ce ne d) conferma.

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I

I l2 - Lo Spuaio tlelle Vurianti

In generale, quindi, I'azione delle forze equilibratrici sar)diretta a diminuire la vostra influenza sul mondo circostante.Cib potrh realizzarsi molto facilmente e nei modi piil diversi:qualifica professionale, lavoro, stipendio, casa, famiglia, salure,eccetera. Capite come Anno le vecchie generazioni a procurarsiquesto tipo di vita?

Ora proviamo ad analizzare la questione da un altro punto divista. Da quanto detto sembrerebbe che, al contrario, se ci si do-vesse rallegrare per ogni manifestazione del mondo, ie forze equli-bratrici, per analogia, dovrebbero fare il possibile per rovinare rumoo mandarvi fuori strada. Tirttavia, questo non succede, a meno

che la vostra gioia non degeneri in sciocca allegria. Pri-mo perchd, secondo il Tiansurfing, voi trasmetteteenergia creativa che vi porta sulle linee positivedella vita. Secondo perch€ quesra energia non ge-nera quel tipo di potenziale distruttivo che le forze

equilibratrici tendono a eliminare. Non a caso dif-Ferenti interpretazioni filosofiche e religiose convergono

sul fatto che I'amore, inteso in senso generale, sia la forza creativache ha generato il mondo. E chiaro che le forze equilibratrici so-no un prodotto della forza che ha crearo il mondo. Esse cercanodi mantenere I'ordine di questo mondo e non possono ritorcersicontro I'energia che le ha create.

Ne deriva che, in base al Tiansurfing, la vecchia abitudine dimanifestare insoddisfazione per varie sciocchez:zr ci crea un fortedanno, mentre I'abitudine di rallegrarsi per vari e anche insigni-ficanti motivi E molto conveniente. fa conclusione b quindi unasola: occorre sostituire la vecchia abitudine con quella nuova.

La tecnica di sostituzione delle abitudinib molto semplice. Perprima cosa, per quanco banale possa suonare, occorre ricordareil proverbio "Non turro il male vien per nuocere". Se vi prefigge-te lo scopo di ricercare in ogni fenomeno secondo voi negativodegli aspetti positivi, ci riuscirete presro senza fatica. Provate atrasformare questa tecnica in gioco. Se ci giocate continuamen-

L'equil ibrio - l l3

rc, il posto della vecchia abitudine verr) occupato ddl'abitudinenuova, utile per voi e terribile per i pendoli distruttivi.

Secondo, se veramente b accaduta una disgrazia rispetto alla

cluale gioire risulta veramente perverso, si pub seguire I'esempio

del re Salomone. Egli portava al dito un anello con una iscri-

z-ione, rivolta verso l'interno cosi che nessuno potesse vederla.

Quando doveva affrontare una disgrazia o un problema di diffi-

cile soluzione egli, rigirando I'anello, leggeva il seguente motto:"Passerir anche questa".

Labitudine di manifestare insoddisfazione si d radicata nell'uo-mo per effetto dei pendoli distruttivi che sinutrono di energia negativa. Con la nuo-va abitudine diventerete voi stessi gene-ratori di energia positiva e, grazie al suopotente flusso, vetrete portati sulle lineedella vita positive.

E ora supponiamo che, ispirati da queste belleprospettive, abbiate iniziato a praticare la tecnica del-la sostituzione. Mi sento in obbligo di awertirvi diquanto segue: dopo un po' noterete da soli che co-minciate a praticare con minor regolarit) e a volte

dimenticate il vostro proposito, quello di cambiare abi-

tudine. Cib i inevitabile, perchd la vecchia abitudine b profonda-mente radicara. Non appena indebolirete gli sforzi, il pendolo diturno trover) un modo per scoraggiarvi e non vi accorgerete nem-

meno di come inizierete a nutrirlo della vostra energia. Perb non

disperate! Se I'intenzione b ferma, raggiungerete i vostri obiettivi e i

pendoli distruttivi alla fin fine vi lasceranno in pace. Bisogna sem-

plicemente ricordare piir spesso a se stessi la propria intenzione. In

questo mondo siamo tutti ospiti. Nessuno ha il diritto di giudica-re quello che non b stato da lui stesso creato. Quest'affermazioneva letta sullo sfondo dei rapporti con i pendoli. Come si diceva

prima, se inizierete ad agire contro un pendolo distruttivo che

suscita la vostra insoddisfazione, nuocerete solo a voi stessi. Non

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1 I4 - Lo Spazio delle Varianti

bisogna essere docili pecorelle, ma non conviene

invece. tenta di coinvol-gervi nella lofta contro un

altro pendolo, cercate di capi-re fino a che punto questo rientri

nei vostri interessi.Ritorniamo ancora una volta all'esem-

pio della mostra con i quadri che non vi piac-ciono. Fate come se foste a casa yostra. ma ricordate che sieteospiti. Nessuno ha il diritto di giudicare, ma ognuno ha la libert)di scelta. Al pendolo conviene che voi esprimiate attivamente lavostra insoddisfazione. A voi, invece, conviene semplicementeuscire dalla mostra e sceglierne un altra. Anticipo la domanda: ese non c'b modo di uscire? Ecco un'altra falsa convinzione insi-nuata dai pendoli. Questo libro d dedicato proprio ai metodi perliberarsi da queste false limitazioni.

I rapporti di dipendenzalidealizzazione del mondo b il rovescio della medaglia dell'in-

soddisfazione. Le cose vengono viste dipinte di rosa e molto ap-pare migliore di quanto non sia in realtl. Come ormai sapete,quando sembra che da qualche parte ci sia qualcosa che di fattonon c'b, sorge un potenziale superfluo.

Idealizzare significa soprawalutare, mettere su un piedistallo,venerare, creare idoli. Lamore che crea e governa il mondo si di-stingue dall'idealizzazione per il fatto che esso, nella sua sostanza,b imperturbabile, impassibile, per quanto paradossale possa suo-

L'eauilibrio - I l5

nare quest'affermazione. L'amore incondizionata b un sentimentoscnza diritto di possesso, b ammirazione senza adorazione, b unrapporto che non crea legami di dipendenza tra chi ama e I'og-gctto del suo amore. Questa semplice formula permette di defi-rrire dove finisce il sentimento e comincial'idealizzazione.

Immaginate di trovarvi a passeggiare per una valle di monra-gna immersa nel verde e nei fiori. Mentre camminate contem-plate con ammirazionelabellezza di questo paesaggio fantasti-co, aspirate la fragranza dell'aria fresca, sentite che I'anima si briempita di quiete e felicith. Questo d amore.

Poi incominciate a raccogliere i fiori: li strappate, li sciupate con lemani senza pensare che sono vivi. I fiori lentamente awizziscono emuoiono. Poi vi viene in mente che li potete usare per produrre deiprofumi o delle creme o semplicemente per venderli. O magari visalta per la testa di farli diventare un oggetto di culto e cominciate aidolatrarli. Questa Eidealizzazione, perchd in ognuno dei casi sopra-elencati si creano dei rapporti di dipendenzatravoi e i fiori, oggettodel vostro precedente arnore. Dell'amore che esisteva nel momentoin cui voi vi godwate lo spettacolo della vallata fiorita non E rimastaneppure una traccia. Cogliete la differenza?

Dunque, I'amore genera energia positiva che vi porter) su unacorrispondente linea della vita, mentre I'idealizzazione crea unpotenziale superfluo che produrri le forze riequilibratrici fina-Iizzate a eliminarlo. Lazione delle forze equilibratrici E in ognisingolo caso diversa, ma il risultato sar) lo stesso e in generale losi potrlr caratterizzare con I'espressione "sfatare il mito". Questoesito d inevitabile, e a seconda dell'oggetto e del grado di idea-lizzazione si otterr). un risultato piil o meno forte ma comunquesempre negativo. In questo modo verrl ristabilito I'equilibrioinfranto. Se I'amore diventa rapporto di dipendenza,si viene inevitabilmente a creare un potenziale su-perfluo. Il desiderio di avere quello che non avetecrea uno "sbalzo di pressione". I rapporti di dipen- fdenzavengono impostati sulla base di condizioni

J--.i'.-",,* do dell'affossarnenro ollN.' '.-ri,

lit-': dell'estinzione. Quando,

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ll6 - ht Snu:io delle Vtriunti

del tipo: uSe tu fai cosi, allora io faccio colir...,,. Di esempi se nepossono trovare a iosa: uSe mi ami, devi mollare tutto e venirecon me in capo al mondor; nSe non mi sposi, vuol dire che nonmi amir; uSe mi elogi, allora ti sartr amico); uSe non mi dai la tuapaletta, ti caccio via dalla cassa della sabbiau e via dicendo.

Lequilibrio si infrange anche nel caso in cui un elemenro ven-ga confrontato o contrapposto a un altro. uNoi siamo cosi, men-tre loro sono diversilr. Basti pensare all'orgoglio nazionale: inconFronto a quali nazioni? Al senso di inferiorit): rispetto a chi?

Lesistenza di una contrapposizione attiva immancabilmentele forze equilibratrici che devono eliminare il potenziale, positi-vo o negativo che sia. Siccome il potenziale lo create voi, I'azio-ne delle forze verr) diretta innanzitutto contro di voi e seguir)una delle due linee: o separer). i soggetti della contraddizione, oli unir) in un comune accordo o in un reciproco conflitto.

Tuttii conflitti si fondano su confronti e contrapposizioni. Si par-te con I'affermazione di base: uloro non sono come noi,'. Poi taleconsiderazione si evolve: nf,oro hanno piii di noi, bisogna prender-glielor, oppure: ul-oro hanno meno di noi; siamo obbligati a darequalcosa), oppure: uf,oro sono pegglo di noi, bisogna cambiarlir, o:nl-oro sono meglio di noi; dobbiamo lottare con noi sressir, o: ul,oronon si comportano come noi, bisogna fare qualcosar.

Tutte queste comparazioni, nella loro ricca variet)., porranoprima o poi al conflitto, a parrire dal disagio psicologico perso-nale per finire alle guerre e alle rivoluzioni.

Ie forze equilibratrici tendono a eliminare lacontrapposizione insorta tramite la riconcilia-zione o tramite il confronto diretto. Ma sic-come in occasioni simili si pub sempre trarre

profitto dell'energia altrui, i pendoli nellamaggior parte dei casi portano la si-

tuazione al confronto diretto.Eoraanalizziamo esempi di idea-

lizzazione e delle loro conseguenze.

L'eauil ibrio - l l7

Uidealizzazione e la sopravvalutazioneLa soprawalutazione d I'attribuzione a una persona di qua-

liti che di fatto non possiede. Se a livello mentale cib si mani-f e'sta sotto forma di illusioni a prima vista inofFensive, a livellocnergetico tale situazione dh origine a un potenziale superfluo.Il potenziale viene creato ogniqualvolta ci sia un dislivello dicluantiti o qualitir. La soprarwalutazione d per I'appunto unrnodello e una concentrazione mentale di determinate qualit)che in realt). non ci sono. Qui si danno due varianti: la primaI quando il posto b occupato, esiste ciod una persona concretache viene investita di qualith che non gli sono proprie. Per eli-minare la disomogeneiti insorta,le forze equilibratrici dovran-no creare un contraPPeso.

Facciamo I'esempio di un giovane romantico e sognatore, chenella sua immaginazione disegna un ritratto dell'amata come "an-

gelo di purabellezri'. Nella realt) dei fatti, perb, I'amata b una per-sonalit) prettamente terrestre, arnante della baldoria e non affattoincline a condividere i sogni del giovane innamorato.

In qualsiasi caso, quando una persona si crea un idolo e loeleva su un piedistallo, prima o poi il suo mito verr). sfatato.

A questo proposito degna di nota E la storia diKarl May, autore di famosi romanzi sul Far \feste creatore di personaggi quali Manosi-cura, \Tinnetou e altri. May scris-se tuttl I suol romanzl ln Prl-ma persona, cosicchd, i l

pubblico dei lettori eraconvinto che lui avesserealmente preso parte atutti gli awenimenti de-scritti e fosse una perso-nalitl dawero eccezionale e degnadell'ammirazione generale. Le opere diKarl May sono a tal punto vive e colorite da

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I l8 - Lo Spazio delle Varianti

far sorgere la piena illusione che a scriverle potesse essere soloun testimone reale degli awenimenti. Quando leggete i libridi Karl May vi sembrerl di guardare un film, e i soggetti sonocoinvolgenti al punto che questo aurore si d guadagnato l'ap-pellativo di "Dumas tedesco".

I numerosi ammiratori dell'opera di Karl May erano assolu-tarnente certi del fatto che egli fosse il famoso cowboy Mano diFerro, nella figura del quale si era presenrato nei suoi libri. Nonpotevano assolutamente pensare che potesse essere diversarnente;infatti, si erano trovati un oggetro da ammirare e imitare che pe-

raltro, famo ancora piL intrigante, viveva vicino.

Q"rl. fu il loro stupore quando si seppe cheKarl May non era mai stato in America e alcu-ne delle sue opere erano state scritte in carcere.

Sfatato il mito, gli ammiratori si tra-sformarono in nemici colmi di odio.Ma di chi d in questo caso la colpa?Erano stati loro a crearsi un idolo e a

stabilire un rapporto di dipendenza secondola logica. uTir sei il nostro eroe, a condizione che

quello che scrivi corrisponda a verit)r.Nella seconda variante, quando d posto delle qualit) il-

lusorie create artificialmente non c'b nessun oggetto concreto,prendono forma i sogni dipinti di rosa e i castelli in aria. Il sogna-tore vaga tra le nuvole nel renrarivo di evadere da una squallidarealt), e cib facendo crea un potenziale superfuo. Per distruggerei castelli in aria, le forze equilibratrici insisteranno per far sbatterequesto romantico contro la dura realt). Anche se gli riuscir) dicoinvolgere nelle sue idee una massa di persone e di creare unproprio pendolo, la sua utopia sar). comunque segnara, giacchdil potenziale eccessivo b sorro su un vuoto e le forze equilibrarriciprima o poi finiranno per fermare il suo pendolo.

Ecco ancora un esempio di un oggerro di soprawalutazioneche esiste solo nell' ideale. Supponiamo che una donna tracci

L'equil ibrio - I I9

rrella sua immaginazione il disegno del ma-rito ideale. Quanto piil ferma b la convinzio-nc che egli debba essere cosi come lei lo vuole,tanto piil forte sarir il potenziale superfluoche verr). generato. Potri estinguere questopotenziale solo un soggetto con qualith esattamente opposte a

quelle desiderate. E solo dopo la donna in questione si chiederlcon stupore: uMa dov'erano i miei occhi quando I'ho sposato?u.

Analogamente, una donna che aborrisce la volgarith e l'alcoli-smo finirir per cadere in trappola e legarsi a un alcolizzato o a unuomo volgare. Essa otterr) quello che fortemente non accetta,per il semplice fatto che emette energia mentale alla frequenzadel suo astio e in aggiunta genera un potenziale superfluo. Lavita spesso unisce persone completamente diverse, che sembranon possano assolutamente stare bene insieme. Questo b I'effetto

delle forze equilibratrici che, facendo scontrare persone con po-tenziali opposti, tendono poi a estinguerli.

Leffetto delle forze equilibratrici si manifesta in modo parti-colarmente chiaro nei bambini, perchd a livello energetico essisono molto piil sensibili degli adulti e si comportano in modonaturale. Se si elogia oltre misura un bambino, egli incomincerlapposta a fare i capricci. Se poi lo adulerete, incominceri a di-sprezzawi o come minimo smetteri di rispettarvi.

Se cercherete con tutte le vostre forze di ffasformare un bam-bino in un fanciullo beneducato, molto probabilmente si le-

gheri a compagnie di strada. Se vorrete fare di lui un bambinoprodigio, perderh interesse allo studio. E tanto piil vi attivereteper fargli frequentare corsi e scuole di ogni sorta, tanto mag-giori saranno le probabilith che, crescendo, egli divenga unamezza calzena. \

Il principio migliore nell'educazione e nell'ap- \,"8

proccio ai bambini (e non solo) per evitare la forma- [1;''"zione di potenziali superfui, b quello di rivolgersi ;.€.a loro come se fossero ospiti, ciob di conside-

**._!x*

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120 * Lo Spa:io delle Varianti

rarli degni di attenzione, rispetto e li-bertir di scelta, senza perb per questo

I permettere che se ne approfittino. Il

I rapporto deve ricalcare per analogia

I il concetto che voi sressi non siete piil

b che ospiri in questo mondo. Se ac-

Y cemate le regole delgioco e non esa-

I gerate, vi verra permesso di scegliere

I tutto quello che il mondo ofte.Latteggiamento positivo di alcune

persone verso gli altri b diffuso ranro quanro quello ne-gativo. In questo caso concreto si nora un cerro equilibrio. C'bodio e c'b amore. Un buon rapporto equilibrato non provocapotenziali superflui. Il potenziale sorge quando awiene un si-gnificativo spostamento della valutazione rispetto alla grandez,za nominale. Lamore incondizionato puir considerarsi il gradozero sulla scala dello spostamento di una valutazione. Come sa-pete, in una situazione di amore incondizionato non si creanorapporti di dipendenza, n( potenziali superflui. Ma un siffattoamore in forma pura si trova di rado. Di solito all 'amore purosi aggiungono additivi come il diritto di possesso, la dipen-denza e la soprawalutazione. [] difficile rinunciare al diritto dipossesso: possedere I'oggetto d'amore b assolutamente natura-le e anche normale, finchd non si arriva a due limiti estremi.Il primo limite estremo b il desiderio di possedere un oggerrod'amore che non ci appartiene e non sospetta neppure di que-sto desiderio (capirete da soli che qui non intendo solo I'aspettofisico del possesso). E il caso classico dell'amore non condiviso.Lamore non corrisposto ha sempre creato molte sofferenze, mail meccanismo qui non b cosi semplice come pub apparire aprima vista. Ricordiamo ancora una volta I'esempio dei fiori.Vi piace passeggiare tra i fiori e ammirarli, ma forse non vi sietemai chiesti se loro amano voi. E ora provate a chiedervi: checosa pensano i fiori di voi? Si possono avanzare le supposizioni

L'equil ibrio - l2l

piir diverse e negative del tipo: provano paura, timore, ostilit),indifferenza. Infatti, perchd mai dovrebbero amarvi? Oppuresupponiamo che vi sia venuta una voglia incontenibile di te-nerli in mano ma non lo possiate fare poichd essi crescono inun'aiuola o costano troppo. Tutto cib non b amore ma rapportodi dipendenza, e in voi gih si insinuano emozioni negative.

Quindi, da una parte c'b I'oggetto del vostro amore, dall'al-tra ci siete voi che lo volete possedere, e con cib stesso createun potenziale superfluo. Si pub supporre che questo potenzia-le possa attirare I'oggetto desiderato verso di voi, al pari dellemasse d'aria che tendono a spostarsi da una zona di alta pres-sione verso una zona di bassa pressione. Ma non b cosi. Alleforze riequilibratrici b assolutamente indifferente il modo in

cui verr) raggiunto I'equilibrio, per questo possono scegliereun'altra strada, per esempio allontanare ancor di piir l 'oggettodel vostro amore e neutralizzarvi, ciob spezzarvi il cuore. Thnto

piir che a ogni minimo insuccesso sarete inclini a drammatiz-zarela situazione ("Lui/lei non mi ama!") e questi pensieri nonfaranno che spostarvi su quelle linee della vita dove di amorereciproco non se ne parla neppure.

Quanto piir forte b il desiderio di possesso o di amore cor-risposto, tanto maggiore sar) I'azione delle forze equilibratrici.Owiamente, se esse sceglieranno la direzione che vi awicinaall'amato/amata, la storia si concluderl con un lieto fine. Si pubfacilmente intuire la direzione dell'azione delle forze equilibratri-ci al primissimo momento della nascita del sentimento d'amore:se siete tormentati dalla brama di un sentimento reciproco mafin dall'inizio qualcosa non va, bisogner) prontamente cambiaretattica e piil precisamente amare senza pretendere premi in cam-bio. Solo in questo caso si potranno risistemare le oscillazioni in-stabili delle forze equilibratrici e si potri indurle a lavorare a vo-

stro vantaggio. In caso contrario la situazione franer) come unavalanga, facendovi perdere il controllo. Allora cambiare qualcosasar) praticamente impossibile.

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122 - Lo Spazio delle Varianti

La conclusione e una so-la: se si desidera raggiungere

un reciproco sentimento, oc-

f{E corre semplicemente ama-

t\ re, e non sforzarsi di essereamati. In questo caso, per

t\r\\\\\\ prima cosa non sr creanopotenziali superfui, quindi

si evita I'insorgenza di quel cin-quanta percento di probabilit) chele forze equilibratrici si attivinocontro di voi; in secondo luogo, se

non aspirate a ottenere un sentimento reciproco, non sorgerannonemmeno quei pensieri drammatici incontrollabili sull'amorenon corrisposto, e la vostra emissione non vi porter) pertantosulle relative linee della vita. Per contro, se riuscirete ad amaresenza insistere sul diritto di possesso, i parametri di emissionesoddisferanno quelle linee della vita dove esiste la reciprocit). In-fatti, nell'amore reciproco non ci sono rapporti di dipendenza.Se voi avete gi)., non c'd morivo di preoccuparsi del diritto dipossesso. Immaginate come possono aumentare le vostre chancesolo per il fatto che rinunciate al diritto di possesso! Thnto pitche l'amore incondizionato si incontra di rado, e cib b gi) di persd un buon motivo di interesse e simpatia nei confrond di chilo manifesta. Pensate un po', non vi farebbe piacere essere amatisemplicemente cosi, senza nessun tipo di pretesa?

Il secondo limite estremo del diritto di possesso b, orviamen-te, la gelosia. Anche in questo caso le forze equilibratrici possonoseguire due linee di condoma: se I'oggerto d'amore b giI in vostropossesso, la prima prospettiva d che esso vi si awicini ancora di pir).In realti qualcuno in un certo senso apprszza il comporrarnentogeloso del proprio partner. [a seconda prospemiva d'azione del-le fone equilibratrici seguirl invece la via della distruzione dellafonte di gelosia, owero dell'amore sresso. In quesro c:mo, quanro

L'equil ibrio - 123

piir forte b la gelosia, tanto piir profonda sarl latomba dell'amore. E co-e passare ddla deliziasr.rscitata dalla fragranza dei fiori vivi alla pro-duzione di profumi con le loro essenze.

Quanto esposto riguarda in parimisura sia gli uomini che le donne.Ma non b ancora finita. Ritornere-mo sulla questione quando affronte-remo altri concetti del Tiansurfing.

In definitiva, tutto b al contempo semplice e complesso.Complesso perchd la persona innamorata perde la capacith diragionare sensatamente, e per lei questi consigli andranno in fu-mo. Io, dal canto mio, non mi rammaricherb a proposito, poichdrinuncio a priori al diritto di possedere la vostra riconoscenza.

l l disprezzo e la vanagloriaUn forte fattore di disequilibrio b la condanna del compor-

tamento altrui e in particolare il disprezzo. Sul piano energeticonon esistono persone buone o cattive, ci sono solo persone che

sottostanno alle leggi della natura e altre che si ribellano allo "sta-

tus quo" venutosi a creare. Questi ultimi, in fin dei conti, risul-

tano essere sempre sottoposti all'azione delle forze che tendono arestaurare gli equilibri infranti.

E vero che spesso si creano situazioni in cui una persona simerita una condanna. Ma proprio da parte vostra? Non d unadomanda oziosa.

Se qualcuno ha danneggiato i vostri interessi, egli per primo hainfranto un equilibrio, indi per cui voi risultate non tanto una fon-

te di potenziale insano, quanto invece un'arma in mano alle forze

stabilizzatrici che tendono a restaurare I'equilibrio perduto. Allorail perturbatore della quiete avrir quel che si merita, se gli direte tutto

quello che pensate sul suo conto e intraprenderete in giusta misura

determinate mosse nei suoi confronti. Diversamente, se l'oggetto

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124 - Lo Spu:io delle Vurianti

della vostra condanna non vi ha fat-to concretamente nulla di male, nonspetteri certo a voi accusarlo.

Proviamo ad affrontare quesro pro-blema da un punto di vista preftamen-te mercantile.

Converrete con me che b assoluta-mente privo di senso nurrire senti-menti di odio nei riguardi del lupoche ha sbranato la pecorella, mentre

assistete a questo spettacolo sedutidavanti alla televisione. Purtroppo, perb,

il senso di giustizia ci porta s€mpre a con-dannare gente diversa e cid finisce per diventare

un'abitudine, al punto che molti, con gli anni, si trasforma-no in accusatori di professione. Nella maggior parte dei casi nonavete cognizione delle cause che hanno indotto qualcuno a com-portarsi in una dererminata maniera. Forse, al posto di quesrapersona, voi vi sareste comportari anche peggio.

Dunque, in seguito all'azione di condanna dell'operato alrrui,finite per creare un potenziale superfluo intorno a voi stessi. Ecome porrebbe essere altrimenti? Ne deriva infatti che, sullosFondo della vostra condanna, quanro piL d malvagio il condan-nato, tanro pi[ buoni dovreste essere voi stessi. Se a lui sonospuntare corna e zoccoli, vuol dire che voi siete degli angeli. Masiccome le ali non vi sono spuntate, entrano in azione le forzeche tendono a resraurare I'equilibrio perduto. I metodi di questeforze saranno diversi a seconda dei casi, ma il risultaro in sosranzasarir lo stesso: vi prenderete una bella botta sul naso. A secondadel grado e della forma di condanna la botta potrir r\essere insignificante o forte, al punto d" ,.".r,n.n t. Otarvi su una delle peggiori linee della vita. 1_9u,t'"

Potete comporre da soli i l lungo elenco dei tipi |.,,@.di condanna con le loro relative conseguenze, .:i '

tL,,

L'equil ibrio - 125

lnir per chiarezza di concetto riporterb alcuni esempi. Non

l)('r'nrettetevi mai di disprezzare le altre persone per alcun motivo.I il ripo di condanna piil pericoloso giacchd, a seguito dell'azione.lt'lle forze equlibratrici, potreste ritrovarvi al posto di coloro che,lisprezzate. Per le forz-e questo d il modo piil diretto e semplice dir istabilire I'armonia perduta.

Disprezzate i poveri e i barboni? Voi stessi porresre perdere

'oldi e casa, e il bilancio verrebbe cosi ristabilito. Disprezzatei portatori di handicap? Nessun problema, si verificher) un'in-firrtunio anche per voi. Disprezzate gli alcolizzati e i drogati?l)otreste ritrovarvi tranquillamente al loro posto. Infatti, cosinon si nasce ma si diventa, a causa dellepiir disparate circostanze della vita.I)erchd mai queste circostanze do-vrebbero evitare proprio voi?

Non condannate mai i vo-stri colleghidi lavoro per alcunrnotivo. Nel migliore deicasiporreste ripetere i loro stessicrrori. Nella peggiore delle ipo-tesi ne pub derivare un conflittoche non vi apporter) nulla di buono.Rischiate di perdere il lavoro, anche se avete

Plenamenre raglone.Se criticate un'altra persona per il semplice fatto che non

vi piace com'b vestita, voi per primi vi collocherete sulla scala"buono-cattivo" a un gradino inferiore della persona criticata,giacchd emettete energia negativa. Se una persona b orgogliosadei propri successi o t innamorata di se stessa, non fa nientedi male. Ijamore verso di sd b autosufficiente, e percid non d)fasddio ad alcuno. Lequilibrio si infrange solo nel caso in cui auna eccessiva autostima si contrapponga un rapporto sprezzanterispetto alle debolezze, ai difetti o agli scarsi traguardi altrui. Inquesto caso I'amore di sd diventa amor proprio e la frerezza di-

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| 26 - Lo Spa:itt delle Vurianti

venta vanagloria. E I'azione delle forze stabilizzatrici produrrhdi nuovo una bella botta sul naso. Il disprezzo e la vanagloriasono vizi prettamenre umani. Gli animali non sanno cosa sia-no. Essi obbediscono a intenzioni utili, e cib facendo eseguo-no la volonti di una natura perfetta. Il mondo selvaggio d piilperfetto dell'uomo dotato di ragione. Il lupo, come qualsiasialtro animale predatore, non prova nd odio nd disprezzo per la

sua preda (provate voi a nutrire odio o di-sprezzo nei confronti di una polpetta).Gli umani, invece, costruiscono rela-zioni interpersonali basate su masse di

potenziali superflui. La grandezza deglianimali e dei vegetali consiste nel fatto che

di tale grandezza essi non sono consapevoli. Lacoscienza, invece, ha portato all'uomo sia vantaggi

che superfluit) dannose come la boria, il disprez-zo, i complessi di colpa e d'inferioriti.

l l senso di superiorit i e di inferiorit iIl senso di superiorith o inferiorit) d un rapporro di dipen-

denza allo stato puro. Le vosrre qudith vengono confrontate allequaliti degli altri percib, inevitabilmenre, si crea un potenzialesuperfluo. A livello energetico non ha importanza se esprimetela vostra superioriti pubblicamente o vi congratulate di nascostocon voi stessi paragonandovi ad altri. Non c'd bisogno di dimo-strare che I'aperta manifestazione della propria superioritir nonporta a niente, se non al disprezzo di chi vi sta inrorno.

Confrontando se stesso con gli altri a proprio vanraggio, unindividuo ambisce ad autoaffermarsi artificialmente a spese al-trui. Tale tendenza di sempre origine a un porenziale, anche se sitrattasse semplicemente di una velata alterigia. lazione delle for-ze equilibratrici, in quesro caso, si manifesra sempre in forma dibotta sul naso. ii chiaro che, paragonando se stesso con il mon-

L'equil ibrio - 127

.lo circostante, un individuo cerchi di dimostrare il proprio va-l,rrc. Ma l'autoaffermazione a spese del paragone con gli altrii rrna illusione, come quando una mosca cerca di aprirsi una\rrada attraverso il vetro mentre vicino c'b una finestra aperta.

Quando una persona ambisce ad annunciare al mondo il

proprio valore, spreca energia per il mantenimento di un po-renziale superfuo creato artificialmente. Lautoperfezionamen-ro, per contro, porta a sviluppare le reali capacitl di una perso-na, pertanto in quest'ultimo caso I'energia non verr) sprecatainvano, nd produrrh potenziali dannosi.

Vi potrl sembrare che l'energia investita nella comparazionesia minima. In realt) questa energia basta e avanza per sostene-re un potenziale piuttosto forte. Il ruolo principale quilo gioca l' intenzione di dirigere I'energia dall'una odall'altra parte. Se I'obiettivo b il desiderio di ac- iquisire valori, I'intenzione fa avanzare la persona. iSe invece lo scopo b fare una dimostrazione pub-blica delle proprie doti, la persona girerir a vuotosul posto e creer) una zona di disomogeneitir nelproprio campo energetico. Il mondo verri "sconvolto" dal lu-core delle doti e chiamerh in gioco le forze equilibratrici. Per lo-ro la scelta sarir limitata: o riaccendere i colori spenti del mondocircostante, o smorzare lo splendore di questa stella fuori posto.La prima alternativa b evidentemente troppo laboriosa. Non ri-mane che la seconda, e di modi per applicarla le forze equilibra-trici ne hanno in eccedenza. Esse non sono affatto costrette aprivare I'ambizioso delle sue doti; basterh rifilargli una sorpresafastidiosa qualsiasi per abbassargli la cresta.

Spesso recepiamo i vari problemi, le noie e gli ostacoli comeparti integranti di questo mondo. Nessuno si stupisce del fatto chequesti guai, dal piil irrisorio al piil serio, accompagnino ognuno dinoi nel corso di tutta la nostra vita. Si b abituati alla logica che cosib fatto il mondo. In realtl il fastidio b un'anomalia, non un feno-mento normale. Per via logica E spesso impossibile capire da dove

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128 - Lo Spazio delle Varianti

venga e perchd capiti proprio a voi. Ed ecco pronta la spiegazione:la maggior parte delle noie, in un modo o in un altro, d dovutaall'azione delle forze equilibratrici che operano al fine di eliminarei potenziali superflui creati da voi o dalle persone che vi circonda-no. Voi stessi non vi rendete conto di creare potenziali superflui efinite per considerare i guai come un male inevitabile, lungi dalritenerli un lavoro delle forze equilibratrici.

Potrete sbarazzarvi della maggior parte dei fastidi se prima ri-uscirete a liberarvi dagli sforzi titanici diretti al mantenimentodei potenziali superfui. Una energia gigantesca viene sprecatanon solo invano, ma anche in modo controproducente, giac-chd rivolge le forze equilibratrici in modo tale che il risultatoappare direttamente opposto all ' intenzione.

Occorrer) quindi semplicemente smettere di cozzare come unamosca contro il vetro e dirigere la propria intenzione a incremen-tare le proprie qualiti senza preoccuparsi della propria posizionesulla scala dei valori. Scrollandovi di dosso il peso della preoccu-pazione rispetto all'aumento del valore personale, vi sottrarreteall'azione delle forze equilibratrici, i problemi diventeranno dimeno e di conseguenza diventerete piil sicuri di voi stessi.

D'altro canto, sari opportuno evitare qualsivoglia pensiero,seppur minimo, sulla vostra capacit) di controllare il mondo cir-costante. Indipendentemente dal posto che occupate nella scalasociale, pensare da una tale posizionc significa essere gil in per-

dita. I tentativi di cambiare il mondo circostante infrangonoI'equilibrio. Un intervento attivo nella

struttura del mondo finisce per toccarein un modo o nell'altro eli interessi di

L'eauil ibrio - 129

( )st:lcolo dietro I'altro. Il destino b veramente nelle vostre mani, ma

',rlo nel senso che vi d permesso di sceglierlo, non di cambiarlo.r\gendo dalla posizione di creatori del destino nel senso letterale..lcl termine, molti subiscono delle sconfitte. Nel Thansurfing nonc'i posto per la lotta, per questo potete tranquillamente "seppellire

I'escia di guerra". D'altra parte, rinunciare alla superiorith non harriente a che vedere con I'autodenigrazione. La minimizzazione.lei propri meriti b la superioritl ma con segno opposto. A livellocnergetico il segno non ha nessuna importanza. La grandezzaclel potenziale prodottosi d direttamente proporzionale al valoreclell'alterazione della valutazione.

Se, scontrandosi con I'importanza, le forze riequilibraticiagiranno in modo da spingerla giir dal piedistallo, nel caso delcomplesso d'inferioriti esse costringeranno la persona a cercarein tutti i modi di elevare i propri meriti, forzatamente abbassa-ti. Le forze equilibratrici di norma agiscono frontalmente, sen-za preoccuparsi delle sfumature dei rapporti umani. Per questouna persona si comporta in modo innaturale, sottolineando inquesto modo proprio quello che cercava di nascondere.

Gli adolescenti, per fare un esempio, si possono comportarein modo sfrontato compensando in questo modo I'insicurezza disd. I timidi si possono comporta-re con eccessiva disinvoltura pernascondere il proprio difetto. Le persone con un basso livello diautostima, desiderando mostrarsi nel migliore dei modi, possonofarsi vedere bloccate o affettate e cosi via. In ognicaso lottare contro il proprio difetto comporta Ieffetti piir gravi del difetto stesso.

1 un gran numero di persone. Il Tian-j surfing permette di scegliersi il pro-

b prio destino, senza perb per qu€stoY' toccare gli interessi degli altri. E si-

I curamente pir) efficace che muoversi

Capite bene che tutti questi tentativi sonovani: b inutile lottare contro il comples-so d'inferioritl. Lunico modo perevitare le sue conseguenze b sradicar-lo. Ma liberarsi di un complesso nonb affatto facile. Convincere se stessi chesiete perfetti b altrettanto inutile: non potetecome un carrarmato, superando un

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I 30 - Lo Spazio delle Varianti

ingannare voi stessi. Qui potri essere di aiutola tecnica delle diapositive di cui parleremopiil avanti. Per il momento sar). sufficiente

chiarire che preoccuparsi dei propri difettirapporto alle qualit) degli altri, E come desi-

derare di mostrare la propria superioritl relativa: il ri-sultato sar) opposto all'intenzione. Non pensate che coloro chevi circondano attribuiscano ai vostri difetti I'importanza che gliattribuite voi. In realt) ognuno d preoccupato solo della propriapersona, per questo d meglio scrollarsi di dosso quesro peso ri-tanico: il potenziale superfluo scomparir), le forze equilibratricismetteranno di aggravare la situazione e I'energia che si liberer)andr) in direzione dello sviluppo delle vostre doti.

Si tratta dunque di rinunciare a lottare conrro i difetti, dirinunciare al tentativo di nasconderli e per conrro di puntarea compensarli con altre qualit). Lassenza dibellezza pub esse-re compensata dal fascino. Ci sono rante persone dall'aspettopoco attraente che con i loro discorsi riescono a irretire com-pletamente i loro interlocutori. I difetti fisici possono esserecompensati da una forte sicurezza di sd. Quanti grandi dellastoria avevano un aspetto scialbo? Lincapaciti di socializzarecon disinvoltura pub essere sostituita dalla capaciti di ascol-tare, molto rara a giudicare dal modo di dire: "Ti.rtti menronoma non d importante, perchd non c'b nessuno che ascolti". Lavostra eloquenza potrl interessare qualcuno ma solo in ultimaistanza. Tutti, come del resto anche voi, sono interessati esclu-sivamente a se stessi e ai problemi che hanno, per quesro unbuon ascoltatore, con cui ci si possa liberamente sfogare, b daconsiderare un autentico tesoro. Alle persone timide si pubconsigliare una cosa sola: custodite questa vostra qualit) comeun tesoro! Credetemi: latimidezzapossiede un fascino segrero.

Quando rinuncerete alla lotta conrro la vostra timidezza, essasmetter) di apparire cosi sgraziata, e vi accorgerete che le perso-ne proveranno per voi simpatia.

L'equil ibrio - l3l

l: ancora un ultimo esempio di compensazione. Lesigenzalirrz.ata di "essere un duro" spinge spesso le persone a imitare, ol<lro che si sono guadagnati I 'appellativo di "duro". Ma I'imi-r:rz.ione ingenua di uno scenario altrui non pub creare piil ditrna parodia. Ognuno di noi ha uno scenario che gli b proprio,sar) sufficiente scegliersi il proprio "credo" e vivere in confor-rnitl a esso. Imitare gli altri nel tentativo di raggiungere lo sta-t rrs di "duro" equivale a usare il metodo della mosca che cozzainsistentemente contro il vetro per uscire (nonostante vicino cisia una finestra aperta). Si sa, per esempio, che in una compa-

snia di adolescenti, diventa leader colui che vive in conformiti

"l proprio credo. il diu..rt"to capo proprio perchd si b liberato

dall'obbligo di consultarsi con gli altri sul da farsi. Egli nonha bisogno di imitare nessuno, perchd lui stesso si b assegnatoper sd una degna valutazione, sa da solo cosa fare, non mentedavanti a nessuno e non cerca di dimostrare niente a nessuno.In questo modo egli b libero da potenziali superflui e ottieneuna superiorit) meritata. In qualsivoglia contesto, leader diven-tano coloro che vivono in conformith al proprio credo. Se unapersona si d sbarazzata del peso dei potenziali superflui e nonha niente da difendere, B interiormente libera, autosufficiente epiir carica di energia. Proprio questi vantaggirispetto agli altri membri del gruppo fannodi lei un leader.

gannare voi stessi. Ognipersona, in un modo onell'altro, b incline a cre-are potenziali superflui at-torno a sd. Ma in realti, se

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132 - Lo Spazio delle Varianti

seguirete i principi deltansurfing, il complesso di inferioritl osuperioriti sparir) facilmente dalla vostra vira.

ll desiderio di avere e di non avereuChi vuole tanto, avr). poco)). Quest'espressione, conosciuta da

tumi fin dall'infanzia, ha un preciso fondamento. Io, perb, la perifra-serei cosi: uThnto piil fonemente si vuole qualcosa, tanto meno la siotterr)r. Quando volere avere qualcosa troppo fomemenre, al puntoche siete prond a giocare tutto su questa carta, create un enormepotenziale superfuo che infrange I'equilibrio. Il risultato sar) chele forzr equlibratrici vi sbameranno su quelle linee della vita dovedell'oggetto del vostro desiderio non si vedri neppure I'ombra.

A livello energetico il comportamenro di una persona osses-sionata da un desiderio assomiglia a quello di un cinghiale checerca di acchiappare I'uccello azzurro. Lo vuole avere con turrele sue forze, si lecca le fauci, grugnisce rumorosamente e scavala terra dall' impazienza. Owiamente l'uccello, a ranro chias-so, se ne volerir via. Se invece il predatore passeggiasse vicinoall'uccello azzLtrro facendo finta di nienre, avrebbe molte pir)possibilitl di riuscire ad affbrrarlo per la coda.

Si possono disringuere tre forme di desiderio. La prima dquando un forte desiderio diventa forte intenzio-

ne di avere e agire. In quesro caso il desideriosi realizza. Il potenziale del desiderio si

dissolve, giacchd l'energia va spesa

I ;r forma piil insidiosa b la terza: E il caso di un forte desiderio, lr.. si rrirsforma in dipendenza dall'oggetro del desiderio. [a gran-, l, i rrrporranza attribuita all'oggetto crea infatti automaticamenteun lrrpporro di dipendenza, che a sua volta genera un forte po-| ('r )zi.rle superfl uo che provoca I'altrettanto forte contrapposizione,1,'llc fbrze equilibratrici. Di solito si creano situazioni del genere:,Sc raggiungerb questo traguardo, la mia posizione diventer) mol-t,, rnigliore,); oppure: nSe non raggiungerb quesro traguardo, larrria vita non avri piil sensou; oppure: uSe riuscirb a fare cosi dimo-\trcrd a me stesso e agli altri quanto valgor; o, al contrario: uSe nonrirrscirb a fare questa cosa, non varrb niento; ancora: nSe offerrb(lrresta cosa, sar) magnificor, e: uSe non otterrb questa cosa, sarhtcrribile,. E cosi via nelle variazioni piil disparate.

Instaurando un rapporro di dipendenzacon I'oggetro dei vo-stri desideri, vi farere coinvolgere in un vortice insidioso, dovesprecherete rutte le forze nella lotta per ottenere I'oggetto del vo-stro desiderio. Alla fine non orrerrere nulla e rinuncerete al vostroilesiderio. In quesro modo I'equilibrio verri. ricomposro, rantopiil che le forze equilibratrici sono assoluramenre indifferenti allevostre sofferenze. E rurto cib a causa del forte bisogno di vedererealtzzato il vostro desiderio. Il desiderio b sraro messo su un piat-to della bilancia e curro il resto sull'altro.

Delle tre forme di desiderio sopracirate, sari destina ta a realiz-zarsi solo la prima, quella in cui il desiderio dh origine all'inten-zione pura,libera da potenziali superfui. Siamo abituati al fattoche a questo mondo tutto ha un prezzo,niente viene dato gratuitamente. In re-alt) noi paghiamo solo per ipotenzialisuperflui che ci creiamo da soli. Nellospazio delle varianri t turto gratuiro.Continuando a esprimerci in questi (termini, si pud dire che 1l prezzo perla realizzazione del desiderio si pagacon I'assenza di importanza e di rap-

L'equilibrio - I 33

ln aztone.

La seconda forma d daradal desiderio ansioso e iner-te, che di famo t porenziale

superfluo allo stato puro. Essod sospeso nel campo energetico e nel

migliore dei casi consuma I'energia delsofFerenre, nel peggiore atrira i guai piL diversi.

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1 34 - Lo Sna:io delle Varianti

porti di dipendenza. Per il passaggio sulla linea della vita doveI'oggetto desiderato si trasforma in realtir, baster) semplicementel'energia de ll'intenzione pura. Parleremo piil avanti dell'intenzio-ne; per ora notiamo soltanto che l'intenzione pura d l'uniti didesiderio e azione in assenza di importanza. Per citare un esem-pio, la libera intenzione di fare un salto all'edicola per comprareil giornale t da considerarsi pura.

Quanto piil alta b la valutazione attribuita agli eventi, tanto piilalte saranno le probabilit) di fallimento. Se assegnate un grandevalore a cib che avete e lo stimate eccessivamente, con tutta proba-bilith le forze equilibratrici faranno di tutto per portarvelo via. Allostesso modo, se quello che volete avere d per voi di enorme im-portanza, non avrete speranze di ottenerlo. Per ottenere realmentequello che si desidera bisogna abbassare il livello d'importanza.

Facciamo un esempio pratico: avete un nuova macchina e nesiete innamorati, vi preoccupate di ripulirla dal minimo gra-nello di polvere, la curate, temete di graffiarla, la vezzeggiatee la divinizzate. Cosi facendo finirete per creare un potenzialesuperfluo. Siete voi, infatti voi a conferire una cosi grande im-portanza alla macchina, perchd di fatto, a livello energetico, ilvalore della macchina b pari allo zero. Il risultato sari che, pur-troppo, le forze equilibratrici troveranno presto un incivile cheriuscir) a rovinare la vostra macchina, oppure vi faranno sban-dare e andare fuori strada, a dispetto della vostra attenzione

nella guida. I rischi per la macchina diminuiranno no-

L'equilibrio - 135

lorrt' l ltert€ qualcosa, si pub ottenere tutto. Da questo punto,li vista si pub supporre che un desiderio molto forte ci porti

'rr ,;rrella linea della vita dove tutto si realizza. Ma non b cosi.\. ' i l vostro desiderio degenera in dipendenza, in una sorta di

1"icosi, in ansia isterica di ottenere a tutti i costi quello cher,'lete, significa che nel profondo dell'anima non credete nellartr.r realizzazione e di conseguenza trasmettete una emissione,.,n "forti interferenze". Infatti, se non avete fede nella riuscita,( ('rcherete con tutte le vostre forze di convincervi e cosi facen-,lo caricherete il potenziale ancora di pit. Si rischia di perde-r(' tutta la vita, all'inseguimento dell"'affare di tutta una vita".[]Lrnica cosa che si pub fare per ottenere l'oggetto desideratoi' ridimensionarne I'importanza, andargli incontro allo stessornodo in cui si va all 'edicola a comprare il giornale.

Il forte desiderio di evitare qualcosa b la continuazione logicatlell'insoddisfazione del mondo e di sd. Quanto piil forte E ilbisogno, tanto piir potente sar) il potenziale superfluo. Quantopiil non volete scontrarvi con qualcosa, tanto maggiori sarannole probabilit) di scontro. Le forze equilibratrici sono indifferentiel modo in cui verr). ricomposto I'equilibrio. Ed esso potr). essereraggiunto in due modi: o allontanandovi dallo scontro, o facen-dovi scontrare. Conviene rinunciare consapevolmente alla nonaccettazione di un evento per non creare potenziali superflui. Manon b finita qui. Quando pensate a cib che non volete, emetteteenergia alla frequenza di quella linea dove I'evenro indesideratosi produrr) sicuramente. La conclusione b sempre la stessa: otter-rete quello che fortemente non volete.

Succede letteralmente come nella scena che segue: una perso-na si trova a un ricevimento solenne in ambasciata. Latmosfe-ra circostante b all'insegna del decoro, del "bon ton",dell'equilibrio. D'un tratto la persona in questione

\ tevolmente quando smetterete di divi-

t nizzarla e incomincerete a rapportarvia essa in modo normale. Rapportarsi

in modo normale non significa affattoagire con leggerezza. Ci si pub occupare

irreprensibilmente della propria macchinasenza arrivare a idolatrarla.

Esiste un secondo aspetto del forte deside-rio di avere. il diffusa l'opinione che, se si vuole

comincia a scalmanarsi, a dimenare selvaggia- F\-mente le braccia, a pestare i piedi e a gridare con I ndisperazione che non vuole che la caccino imme-

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136 - Lo Spa:.io delle Varianti

diatamente via di li. Owiamente interverranno le guardie, il po-veretto verr) preso sottobraccio e accompagnato immediatamen-te fuori, nonostante i suoi tentativi di resistenza ele sue urla. Eun quadro un po' troppo esagerato per essere reale, ma a livelloenergetico tutto an/iene con una forza di pari intensit).

Facciamo ancora un esempio. Supponiamo che nel bel mez-zo della notte veniate svegliati dai rumori provenienti dalla casadei vicini. Voi avete bisogno di dormire, domani dovete andareal lavoro, ma i vicini sono nel pieno della festa. Quanto piilfortemente vorrete che essi si calmino, tanto maggiore sarannole probabilit) che la loro festa si prolunghi per un altro po'.

Quanto piil vi arrabbierete, tanto piil sfrenata si far) la lorobaldoria. Se poi prenderete a odiarli a sufficienza, state certi chesimili nottate si ripeteranno sempre piil spesso.

Per risolvere un problema di questo tipo si possono applicarei metodi dell'affossamento o dell'estinzione del pendolo. Lestin-zione awerrl nel momento in cui vi rapporterete alla situazionecon un senso di ironia. Se invece ignorerete bellamente la situa-zione e non manifesterete nessun tipo di emozione e di interesse,affosserete il pendolo senza generare nessun tipo di potenziale.Che vi sia di conforto la coscienza di avere la possibilit)r di sceltae di sapere come utilizzarla. Presto i vicini si calmeranno. Vedreteche andrir proprio cosi. Provare per credere.

Alla luce di quanto detto potrete da solianalizzare i casi in cui avete esa-

iL gerato I'importanza di un fattoe arguire quali problemi nesono derivati.

In generale, se state viven-do un periodo negativo e le

cose vanno dawero moltomale, fregatevene dell'im-

portanza, scrollatevi di dosso irapporti di dipendenza e cominciate

L'equil ibrio - I 37

.t trasmettere insistentemente energia positiva. Quanto peggio b()rrr, tanto meglio sarh poi. In questo modo potrete rivalutare unarituazione, se ritenete di aver subito una grave sconfitta. Rallegra-tcvil In questo caso le forze equilibratrici saranno dalla vostra par-rc, perchd il loro compito b quello di compensare il cattivo con illruono. Non pub andare sempre male, cosi come non pub andaresempre bene. Nessuno pub cavalcare la cresta dell'onda fortunata

l)er tutta la vita.A livello energetico il quadro si pub rappresentare nel modo

scguente: vihanno aggredito, vihanno coperto diinsulti, vi han-no portato via tutto, vi hanno picchiato, ma alla fine vi hannomesso in mano un sacco di denaro. In altri termini: quanto mag-giore € il danno subito, tanto piil denaro troverete nel sacco.

l l senso di colpaIl senso di colpa d potenziale superfuo allo stato

puro. Il fatto b che in natura non esistono concetticome buono e cattivo. Per le forze equilibratrici gliatti buoni sono equivalenti a quelli cattivi. Se si creaun potenziale superfluo, I'equilibrio viene comunqueristabilito. Se vi siete comportati male, ve ne siete resiconto e provate un senso di colpa (bisogna punirmi),create un potenziale. Allo stesso modo, se vi siete comportatibene, ve ne siete resi conto e provate un senso di orgoglio (bi-

sogna premiarmi), create un potenziale.Le forze equilibratrici non sanno in quali casi bisogna punire

e in quali premiare. Esse hanno semplicemente il compito di eli-minare le disomogeneiti che si creano nel campo energetico.

Il senso di colpa si paga sempre con un castigo, in una formao nell'altra. Se invece il senso di colpa non c'b, pub non seguireil castigo. Purtroppo, anche il senso di orgoglio per un attobuono comporta un castigo anzichd un premio. Infatti, le forzeequilibratrici devono eliminare il potenziale superfluo dell'or-

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1 38 - Lo Spazio delle Varianti

goglio, e un premio non farebbe che aumentarlo. Il senso dicolpa indono, ciob portato dall'esterno dalle persone cosiddet-te "giuste", crea un potenziale al quadrato, poichd una personagi) da sola sente di avere la coscienza sporca, e qui in aggiuntale si riversa addosso anche I'ira dei "giusti".

Ma il potenziale superfuo al massimo grado b causato dal sensodi colpa ingiustificato, legato alla tendenza innata a sentirsi respon-sabili di tutto. In questo caso non ha neanche senso provare rimor-si di coscienza, dato che la causa b del tutto inesistente.

Il complesso di colpa pub rovinare profondamente la vita di unapersona, poichd essa si trova continuamente soggetta all'azione delleforze equilibratrici, ciob a castighi di tutti i tipi a fronte di colpeimmaginarie. Non a caso esiste il detto. uL impudenza b una secon-da forunar. Di solito, infatti, le forze equilibratrici non toccano lepersone che non hanno rimorsi di coscienza. Eppure si vorrebbetanto che Dio punisse le canaglie! la giustizia dovrebbe trionfaresempre e il male dovrebbe venire sempre punito. fa natura, perb,non conosce il senso della giustizia, per quanto spiacevole sia. Anzi,alle persone perbene, con un innato senso di colpa, capita semprequalche guaio, mentre gli incoscienti e i cinici non solo il piil dellevolte restano impuniti, ma spesso godono anche di successo.

Il senso di colpa genera obbligatoriamente scenari di punizione,peraltro a insaputa della vostra coscienza. In conformit) a questiscenari il subconscio vi indurr) a fare i conti e a farvi pagare in unmodo o nell'altro. Nel migliore dei casi vi procurer) un taglio, ouna ferita leggera, o qualche altro problema. Nel peggiore dei casipotreste essere vittima di un infortunio con gravi conseguenze. Ec-co cosa combina il senso di colpa! Esso apporta solo distruzione, inesso non c'b nulla di utile e costruttivo; non bisogna assolutamente

farsi tormentare dai rimorsi di coscienza. non E di alcun aiuto.E meglio agire in modo tale da non provare sen-

si di colpa. Se perb ormai il danno d fatto, ddecisamente assurdo tormentarsi invano. non

serve a nessuno.

L'equil ibrio - I 39

Da questo punto di vista i comandamenti della Bibbia nonpredicano la morale, nel senso che non sollecitano a comportarsibcne, ma danno consigli su come operare per evitare di infran-

scre uno stato di equilibrio. Siamo noi, con i nostri rudimenticli psicologia infantile, a interpretare i Comandamenti come se lanramma avesse ordinato di non fare monellerie sennb ci mette inrun angolo. Al contrario, nessuno qui intende punire gli scapestrati.InFrangendo un equilibrio le persone si creano problemi da sole.Di questo vogliono semplicemente awertire i Comandamenti.

Come si diceva prima, il senso di colpa b uno dei fili che i pen-doli, specialmente i manipolatori, usano per manovrare una perso-na. I manipolatori sono persone che operano secondo la formulauTir devi fare quello che dico io perchd sei colpevole, o anche nlo

sono migliore di te perchd tu non hai ragioner. Essi cercano di im-porre al loro "assistito" un senso di colpa per avere su quest'uldmoun potere o per loro autoaffermazione. Dall'esterno queste perso-ne appaiono "giuste": da tanto tempo sanno dov'b il bene e dov'bil male; dicono sempre le parole giuste e per questo hanno sempreragione. Anche i loro attisono ineccepibilmente giusti.

Va detto, perb, che non tutte le persone giuste sono inclinialla manipolazione. Da dove viene ai manipolatori il bisognodi istruire e gestire gli altri? Esso d in realti indice dell' insicu-rezza e dei dubbi che li assillano continuamente, E espressionedi una lotta interiore che essi cercano abilmente di occultare ase stessi e al mondo circostante. Lassenza di un baricentro in-teriore, quello di cui sono dotate le persone veramente giuste,spinge i manipolatori ad autoaffbrmarsi a spese degli altri. Ilbisogno di istruire e gestire sorge dal desiderio di consolidarele proprie posizioni, tramite l'umiliazione dell"'assistito". E inquesto modo si vengono a creare dei rapporti di dipen-denza. Sarebbe magnifico se per opera delle forzeequilibratrici i manipolatori avessero quello che si imeritano. Purtroppo, il potenziale superfluo sorgesolo li dove c'b tensione ma non c'b movimento

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l4() - ht Spa:itt delle Variunti

di energia. Nel caso del rapporto tra manipolatore e soggerro,risulta che quest'ultimo d) al primo la sua energia, percib il po-tenziale non si crea e il manipolatore potr) agire impunemente.

Non appena qualcuno si dichiara disponibile ad assumersi i^senso di colpa, si troveranno subito dei manipolatori pronti acattaccarglisi addosso e a succhiargli energia.

Per evitare di cascare nella sfera d'infuenza di questi elementi,sari sufficiente rinunciare al senso di colpa. Ricordatevi che nonsiete obbligati a giustificarvi di fronte a nessuno e non dovete nien-te a nessuno. Se proprio esiste una colpa si potrh subire una puni-zione, ma non si dovrl restare colpevoli.

E ai vostri cari dovete qualcosa? No, non dovete niente neppurea loro. Infatti, avete cura di loro per vostra convinzione, non percostrizione. Sono due cose assolutamente diverse. Liberatevi dallatendenza a giustificarvi, se ce I'avete. Allora i manipolatori capiran-no che non c't verso di agganciarvi e vi lasceranno in pace.

A proposito, causa prima del complesso di inferiorir) d pro-prio il senso di colpa. Se voi provare un senso di inferioriti inqualcosa, significa che questa inferiorit) si definisce in confrontoagli altri. In questo contesto prende awio una istruttoria, nellaquale vi trovate ad agire in qualitl di giudice di voi stessi. Macosi b solo a prima vista. Di fatto, awiene qualcosa di diverso:all'inizio siete predisposti ad accollarvi la colpa, non importa perche cosa. Siete semplicemenre d'accordo, in linea di principio, aessere colpevoli. Stando cosi le cose, siete anche d'accordo a finiresul banco degli impurati e a subire una pena. Nel confrontarvicon gli altri, permertere a quesri ultimi di arrogarsi il diritto diessere superiori a voi. Ma, badate bene, siete stati voi a concederequesto diritto, voi avere permesso agli altri di supporre che sianomigliori di voi! Probabilmente gli altri non la pensano cosi, ma loavete deciso voi e percib agite come giudici di voi stessi a nomedegli altri. Ne risulta che loro giudicano voi perchd voi stessi visiete messi sotto processo. Riprendetevi il vostro diritto di esserevoi stessi e allontanatevi dal banco degli imputati. Nessuno si

L'equil ibrio - l4l

lx)trl permettere di giudicarvi, se voi per primi non vi ritenetecolpevoli. Solo voi potete dare volontariamente agli altri il privi-lcgio di assurgere a vostri giudici.

Potr) sembrare che io qui faccia demagogia spicciola. Se infatti

esistono difetti reali, si trover) sempre qualcuno pronto a rilevarli.

i'. uero, si trover) seny'altro, ma solo nel caso in cui questo qualcu-no senta che voi siete potenzialmente disponibili ad accollarvi la

colpa per i vostri difetti. Se voi, anche solo per un secondo, vi rico-

noscete colpevoli di essere peggiori degli altri, gli altri lo sentiranno

immancabilmente. Per contro, se siete liberi da ogni senso di colpa,

a nessuno passer)r per la testa di autoaffermarsi a vostre spese. Quisi manifesta il sottilissimo effetto del potenziale superfluo sull'am-biente energetico circostante. Dal punto di vistadel buon senso b difficile crederci al centopercento. Del resto, a parole, non possodimostrare nulla. Se non ci credete,verificate di persona.

Esistono altri due aspettiinteressanti legati al senso dicolpa: il potere e il coraggio.

Le persone che provanosensi di colpa si sottopongono alla vo-lont) di coloro che non ne provano. Seio sono potenzialmente pronto a ricono-scere che posso essere colpevole di almenoqualcosa, sono inconsciamente pronto a subire una pena e di

conseguenza sono pronto alla sottomissione. Se invece non Pos-siedo sensi di colpa ma ho un bisogno di autoaffermarmi a detri-

mento altrui, sono pronto a diventare un manipolatore.

Con questo non voglio dire che le persone si suddividano in

manipolatori e marionette. Vi invito solo a far caso alla regola.

I signori e i governanti hanno un senso di colpa ridotto al mi-

nimo, ammesso che ce I'abbiano. Il senso di colpa E estraneo ai

cinici e alle persone prive di coscienza: passare sopra le teste e i

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142 - Lo Spaz.io delle Varianti

cadaveri alrrui d il loro metodo. Non c'b da stupirsi se al poterespesso giungono personalit) non propriamente pulite, anche secon questo non voglio affermare che il porere sia un male e tuttigli uomini di potere siano malvagi. Magari la vostra fortuna staproprio nel diventare un favorito di un pendolo-potere.

Ognuno decide per sd in che modo pesare la propria coscien-za e nessuno ha il diritto di darvi indicazioni. Perb al senso dicolpa conviene in ogni caso rinunciare.

Il coraggio, secondo asperto legato al senso di colpa, d inveceindice dell'assenza di senso di colpa.

La natura della paura giace nel subconscio e la sua causa dda vedere non solo nell' ignoto, che spaventa come tale, ma an-che nel timore della punizione. Se io sono "colpevole", sonopotenzialmenre d'accordo a subire una pena e per questo hopaura. Di fatto i temerari non solo non hanno rimorsi di co-scienza, ma non soffrono neppure del minimo senso di colpa.Non hanno paura di nienre e di nessuno, perchd il loro giudiceinteriore afferma che stanno facendo la cosa giusta. La vittimaspaventata, invece, si esprime da tutt'altra posizione: non sonosicuro di comportarmi bene, mi possono accusare di qualcosa,qualsiasi persona mi pub punire. Il senso di colpa, persino ilpiil debole e il piil recondito, apre le porte del subconscio allapunizione. E se provo un senso di colpa, significa che poten-

zialmenre acconscnro a che I'aggressore o il bandito abbiano

, il diritto di assalirmi, e per quesro ho paura.v'.\' Cli uomini hanno inventato un mero-

fafr:.-,q*?/ do molto inreressanrc per la dispersione

: , ' i )1 t^t ^^-^-- :^r^ ^---^,r l r r r r rdel potenziale superfluo della colpa: larichiesta di perdono. E un metodo che ef-

fettivamente funziona. Se una persona portadentro di sd un senso di colpa, tende a trartenere

energia negativa e cosi facendo comprime un poren-ziale superfluo. La richiesta di perdono, il riconosci-mento dei propri errori, I'espiazione dei peccati, la

L'equil ibri l - 143

confessione, sono tutti mezzi di liberazione dal potenziale di colpa.[)andosi I'indulgenza in un modo o in un altro, la persona si liberaclell'accusa che si t fatta da sola e ne proverl sollievo.

Bisogneri solo stare attenti a che la penitenza non diventi rap-porto di dipendenza dai manipolatori. Questi non aspettano altro.Nel momento stesso in cui chiedete perdono, riconoscete il vostroerrore al fine di diminuire il potenziale di colpa. I manipolatori,tuttavia, faranno il possibile per ricordarvi ripetutamente I'erro-re, provocandovi apposta allo scopo di tener vivo dentro di voi ilsenso di colpa. Fate attenzione: non cedete alle loro provocazioni.Siete in diritto di chiedere perdono per il vostro errore una sola eunica volta, la prima e I'ultima.

La rinuncia al senso di colpa i il mezzo piL efficace per soprawi-vere in un ambients eggressivo, come la prigione, la banda, I'eser-cito, la strada. Non a caso nel mondo dei criminali esiste una tacitaregola: uNon credere, non aver paura e non chiedereu. E una regolache invita a non creare potenziali superflui. Alla base dei potenzialiche possono rendervi un cattivo servizio in un contesto aggressivoc'b proprio il senso di colpa.

Si pub proteggere la pr<rpria incolumitldimostrando la propria forza. Nel mondodove a soprawivere sono i piil foni, questometodo funziona, ma in generale B troppoestensivo. [i molto piir efficace eliminaredal proprio subconscio l'wennulita po- q

tenziale di una punizione.A illustrazione di quanto detto ripor- i

terb un esempio. Nell'ex-Unione Sovieticai detenuti politici venivano intenzionalmen-te incarcerati con i criminali allo scopo di spezzare il loro liberoarbitrio. Risultava, perb, che molti detenuti politici, essendo spessopersonalit) straordinarie, non solo non diventavano vittime dellesoperchierie e degli scherni, ma spesso finivano per divenire dellevere autorit). agii occhi dei criminali. Cib perchd la dignit) e I'indi-

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144 - Lo Spa:io delle Varianti

pendenza interiore hanno un valore superiorea quello della forza. La forza fisica ce I'hannoin molti, mentre la forza della personalit) si

incontra di rado.[a chiave della propria dignitir E I'as-

senza di sensi di colpa. Lautentica forzapersonale non si misura nella capacitl

di prendere qualcuno per la gola, ma sicoglie nella misura in cui una persondit) pub

permettersi di essere libera dai sensi di colpa.[l noto scrittore russo Anton Pavlovic Cechov diceva: uGoc-

cia a goccia, spremo da me stesso lo schiavor. Con questa fraseegli voleva sottolineare l'aspirazione a liberarsi dal senso di colpa.Ma liberarsi significa lottare. Nel Tiansurfing non c'd posto per lalona e la violenza su se stessi. Si preferisce un altra via: quella dellainuncia, vale a dire fulla sceba. Non occorre depurarsi dal sensodi colpa. Sar) sufficiente semplicemente vivere in conformith alproprio credo. Nessuno ha il dirino di giudicarui. Voi auete il diittodi essere uoi stessi. Se vi permetterete di essere voi stessi, la necessithdi giustificarsi cadr) da sola, e la paura di fronte a una punizione sidissolveri. E allora che succederi una cosa verarnente incredibile:nessuno si permetteri di offendervi. Perdtro, indipendentementedal contesto in cui vi troverete: in prigione, nell'esercito, in unabanda, aI lavoro, per strada, al bar, in qualunque posto voi siate.Non capiterete mai in una situazione in cui qualcuno vi minaccer)di violenza. Gli altri verranno di tanto in tanto sottoposti a vio-lenze di varia forma ma voi no, perchd avete sradicato dal vostrosubconscio il senso di colpa. E su queste linee della vita lo scenariodella punizione semplicemente non esiste. Proprio cosi.

l l denaroii difficile amare il denaro senza aspirare a possederlo, percib

in questo caso b praticamente impossibile evitare rapporti di di-

L'equil ibrio - 145

l)('ndenza. Si pub solo cercare di ridurli al minimo. Rallegratevi,

'.' vi sono arrivati soldi. Ma non affiiggetevi in nessun caso perI'irrsufficienza o la mancanza di denaro, sennb diventerl ancoranrcr-ro. Lerrore tipico di una persona che guadagna poco b quello,li lagnarsi per il fatto che i soldinon le basano mai. I parametri,li una tale emissione corrispondono alla linee povere della vita.

E particolarmente pericoloso cedere all'angoscia che il denarotliventi sempre di meno. La paura b I'emozione energeticamentepiir satura. Percib, provando paura di perdere o non guadagnare,vi trasportate nel modo piil efficace possibile su quelle linee dellavita dove i soldi diventano efFettivamente sempre di meno.

Se siete caduti in questa trappola, uscirne sarir piuttosto difficilenra comunque possibile. Per far cib, non si avr) che da eliminare lac,rusa del potenziale superfluo che vi siete creati da soli. E la causa tla dipendenza dal denaro, ciob il desiderio eccessivo di averne.

Per prima cosa rassegnatevi alla situazione e accontentatevi diquello che avete nel dato momento. fucordatevi che pub andarescmpre peggio. Non si deve rinunciare al desiderio di avere soldi,basta solo affrontare tranquillamente il fatto che in questo mo-rnento non stanno scorrendo verso di voi come un fiume, mettersinella posizione di un giocatoreche in qualsiasi momento pubarricchirsi o perdere tutto.

Molti pendoli usano i sol-di in qualit) di mezzo universaleper regolare i conti con i lorosostenitori. Proprio I'attivitl deipendoli nel tempo ha portato alfeticismo universale dei soldi.Con I'aiuto dei soldi ci si pubgarantire una dignitosa soprav-vivenza nel mondo materiale.

Quasi tutto si vende e si compra.Tirtti i pendoli si regolano con i soldi,

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146 - Lo Spazio delle Varianti

scegliete quello che volete. E qui si cela I'insidia.Abboccando all'amo dall'esca fallacemente smeri-

gliata, si rischia facilmente di girare su linee dellavita lontane dalla vostra fortuna.

I pendoli, perseguendo i loro interes-si, hanno creato il mito in base al quale,

per raggiungere i propri scopi, bisognaavere i mezzi.In questo modo l'obiettivo di

ogni singola persona viene sostituito da un surrogato artificiale, isoldi. Essi si possono ottenere dai vari pendoli, percib la personafinisce per pensare non al proprio obiettivo personale ma ai soldi,e con cid stesso finisce per cascare nella sfera d'influenza di unpendolo che gli d estraneo. la persona smette di capire che cosaveralnente voglia ottenere dalla vita e si lascia coinvolgere in unasterile corsa ai soldi. Per i pendoli un tale stato di cose d moltoconveniente; la persona, invece, suo malgrado entra in un rap-porto di dipendenza ed esce dalla sua strada. Lavorando per unpendolo altrui, una persona non potr) mai avere molti soldi,perchd serve un obiettivo che non E il suo. Molte persone sitrovano in una situazione simile. Ecco da dove b nato il mitosecondo il quale la ricchezza b il privilegio di una minoranza.Di fatto, ricchi possono diventare tutti, a condizione che vada-no dritti per la loro strada, al loro personale scopo.

I soldi non sono un 6ne, nd un mezzo per il suo raggiun-gimento. Essi sono semplicemente un attributo accessorio. Ilfine d cio che una persona vuole dalla vita. Ecco degli esempidi fine: vivere in una casa di propriet) e coltivare rose; viaggiareper il mondo e visitare paesi lontani; pescare le trote in Alaska;sciare sulle Alpi; allevare cavalli in una fattoria propria; godersila vita nella propria isola privata in mezzo all'oceano; diventareuna stella del palcoscenico, dipingere quadri.

ii owio che certi fini si possono raggiungere solo se si ha unsacco di soldi. E la maggior parte della gente ambisce ad averequesto sacco. Cosi facendo le persone pensano ai soldi, metten-

L'eauil ibrio - 147

,l, ' il fine in secondo piano. In conformita al principio

,l.. l liansurfing, esse cerczrno di passare sulla linea,l,,r,e le aspefta il sacco. Ma lavorando per

'rrr pcndolo esrraneo d difficile ,se non

rrrrllossibile, oftenere un sacco di

',,ltli. il risultato E, che nd si ot-r('ngono i soldi, nd si raggiungerl f ine che ci si b prefissi. Del re-\r(), non potrebbe essere altrimen-ri, infami I'emissione di energia menmle. sintonizzata su un surrogato anificiale,rrrz-ichd sul vero fine.

Se vi sembra che il vosrro fine si possa realizzare i..rlo a condizione che abbiate ranri soldi, mandate.rl diavolo quesra condizione. Supponiamo che vogliate viaggia-rc per il mondo. E ovvio che per farlo ci vogliono tanti Jdi.\'1a per avere quello che desiderate dovere pensare al fine, non,rlla ricchezza. I soldi poi arriveranno da soli, giacchd sono un,rttributo che si accompagna al fine. Le cose vanno semplice-nrente cosi. Non b vero che sembra incredibile? Comunque sia,i'veramenre cosi, e presro ve ne convincerete da soli. I pendoli,perseguendo il loro profitto, hanno sconvolto tutto. In reaiti.ncrn b il fine a essere raggiunto per mezzo dei soldi, ma i soldirrrrivano lungo la strada che vi porta al vostro fine.

Ora sapete quanro E forte I'influenza dei pendoli. Questa in-Huenza ha generato una enorme variet) di falsi miti e convinzioni.Anche ora, leggendo quesre righe, potreste obiettare: ma b owioche all'inizio una persona diventa un grande industriale, o un ban-chiere o una stella del cinema, e poi un milionario. ii vero. Soloche milionarisono diventati quelli che non pensavano ad arricchir-si ma a perseguire il proprio fine. La maggior parte delle personeagisce all'opposto: o serve un fine che non d il proprio, o sosriruisceil suo fine con un surrogato artificiale, o semplicemente rinuncia aesso ritenen do irrealizzabile a priori la condizione di essere ricco.

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148 - Lo Snaz.io delle Variartti

In realt). non esistono limitazioni alla ricchezza. Potete vo-

lere tutto quello che desiderate. Se b veramente un 6ne "vo-

stro", lo otterrete. Se invece il fine che credete vostro vi b stato

imposto dai pendoli, non raggiungerete nulla. Parleremo piil

avanti dei fini. Qui anticipo il discorso perchd non posso fare

diversamente, e comunque sui soldi non c'b altro da dire.Ancora una volta ripeto: il denaro non i piil che un attributo

accessorio lungo la strada del vostro fine. Non preoccupatevidel denaro, verrl da solo.

Limportante E ridurre al minimo l' importanza dei soldi pernon creare potenziali superflui. Non pensate ai soldi, pensatesolo a quello che volete ottenere.

Allo stesso tempo, perb, ci si deve rapportare al denaro con

attenzione e riguardo. Se avete visto per terra una monetina

e non avete voglia di chinarvi per raccoglierla, significa che

non rispettate il denaro. Il pendolo dei soldi difficilmente vi si

mostreri disponibile se avete dimostrato negligenza nei con-

fronti di un suo attributo. Non bisogna preoccuparsi quandosi spendono soldi, poichd facendolo, essi adempiono alla loro

missione. Se avete deciso di spendere soldi, non abbiate rim-

pianti, fatelo. Laspirazione ad accumulare una bella sommet-ta e a spendere il meno possibile porta alla creazione di

i, un forte potenziale: si accumulatutto da una parte e non esce danessuna parte. In questi casi la pos-

sibilitir di perdere tutto b altissima.Il denaro deve essere speso sensata-mente, perchd ci sia movimento. Li

dove manca i l movimento, com-pare un potenziale. Non a caso iricchi fanno beneficenza: per loroE un modo di ridurre il potenziale

superfluo delle ricchezze che hannoaccumulato.

L' rlibrio - 149

La perfezioneIn ultima analisi guardiamo il caso piil equivoco e

paradossale di violazione di uno stato di equilibrio.'lhtto comincia da un nonnulla, ma rischia di finirecon conseguenze piuttosto serie.

Di solito ci abituano fin dall'infanzia a Fare tumo conimpegno, coscienza, ci educano al senso della responsa-bilitir e ci inoculano il concerto del bene e del male. Indub-biamente b giusto che sia cosi, sennb I'esercito degli indolenti edegli inetti sarebbe enorme. Ma ai sostenitori particolarmentez-elanti dei pendoli questo approccio entra talmente nel profon-do da diventare una parre della loro personaliti.

In alcune persone la tendenza a raggiungere la perfez-ione intutto cresce fino a diventare un'idea fissa. La vita di questo tipodi persone b una lotta continua. Provate a indovinare contro checosa? Owio, contro Ie forze equilibratrici. La tendenza a rag-giungere la perfezione in ogni campo e in tutto cib che si fa creacomplicazioni a livello energetico, poichd ie valutazioni della re-alt) subiscono inevitabilmente una deviazione e di conseguenzaproducono un potenziale superfuo.

Nell'aspirazione a fare rutto bene non c'b niente di male. Ma sea cib si attribuisce una importanza eccessiva, ecco apparire le forzeequilibratriciche cercheranno di rovinare runo. Per di piir si aggiungeuna retroazione (feedback) e la persona si fissa ancora di piir. Vuole laperfezione e ottiene il contrario, cerca disperatamente di correggere lasituazione e viene fuori ancora peggio. Alla 6ne la sua aspirazione allaperfezione diventa unabirudine che rischia di degenerare in mania.Lesistenza si trasforma in una lotta continm, e cib finisce automati-cunente per arvelenare la vita di chi gli sta intorno, giacchd I'idealistanon b esigente solo con se stesso ma anche con gli altri. Di qui I'intol-leranzaalle abitudini e ai gusti altrui, cosa che spesso serve da pretestoper liti banali, destinate a volte a tramutarsi in foni confitti.

Dall'esterno b ben evidente I'assurdit) dei tentativi di raggiun-gere ovunque la perfezione, tiranneggiando per giunta gli altri.

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150 - Lo Spazio delle Vtrrianti

dello, sono io stesso un modello. Questo, tuttavia, non lo riconoscea se stesso, poichd dentro di sd sa che il senso della propria supe-riorith non si inscrive nei limiti dei concetti comuni di perfezione.Ma "il senso di essere nel giusto in tutto" d molto radicato nell'ide-alista a livello inconscio. Qui l'idealista soggiace alla tentazione diporsi davanti all'umanitir nel ruolo di giudice supremo, che hail potere di decidere come e cosa devono fare le anime perdute.Naturalmente cede facilmente a questa tentazione, motivandosicon il senso della propria giustizia e muovendosi con la forza delprobo desiderio di portare tutti sulla retta via.

Da questo momento "l'arbitro delle sorti", awolto nella toga,si arroga il diritto di giudicare gli altri ed emettere la sentenza.Nella realti delle cose questo processo giudiziario non supera ilimiti delle accuse o degli insegnamenti in ambito quotidiano,tuttavia a livello energetico d) origine a un fortissimo potenzialesuperfluo. "ll giudice" s'incarica della missione di decidere co-me si devono comportare le povere creature insensate e buone anulla che lo circondano, a cosa b meglio che pensino, che creda-no, che aspirino, cosa b meglio che apprezzino. Se uno di questidisgraziati ritiene di avere una propria opinione a proposito diqualcosa, il giudice riterr) doveroso metterlo subito al suo posto,e se questi si ostiner) lo dovr) giudicare, emettere una sentenza eappendergli una etichetta, affinchd rutti sappiano chi b.

Sono sicuro, cari Lettori, che il vostro ritratto b lontanissimoda quello illustrato qui. Questo libro non pub capitare nelle ma-ni di un cretino convinto di essere sempre nel giusto. Per lui b gihchiaro come tutti debbano vivere; in questo senso non lo affiiggeil benchd minimo dubbio. Ma se per caso vi capitasse di incon-trare un esemplare simile, guardatelo con interesse: davanti a voi

L'eouilibrio - I5l

vedreste un modello vivente della piil grossolana violazione dellalcgge dell'equilibrio.

Siamo tutti ospiti in questo mondo, ognuno di noi b libero discegliersi la strada che piir gli piace, ma nessuno ha il diritto digiudicare gli altri, di emettere una sentenza nei loro confronti errttaccare loro addosso una etichetta (diritto penale a parte).

Ecco come vanno le cose: l ' inizio d innocuo, una semplicis-sima aspirazione alla perfezione, ma la fine b la pretesa di avereprivilegi da padrone. Per questo anche la resistenza delle for-ze equilibratrici, all'inizio manifestatasi sotto forma di fastidiinsignificanti, tender). a crescere. Se il trasgressore gode dellaprotezione di un pendolo, potrebbe privarsene per un periodo.Ma alla fine arriveri il momento di pagare il conto per tut-to. Quando un ospite si dimentica di essere semplicemente unospite e pretende di occupare il ruolo del padrone, rischia diessere sbattuto fuori di casa.

lJimportanzaOccupiamoci infine del tipo piil comune di potenziale su-

perfluo, I'importanza. Essa compare li dove a qualcosa si attri-buisce un valore eccessivo. Limportanza E potenziale superfluoallo stato puro, e nel tentativo di eliminarlo le forze equilibra-trici causano problemi a colui che I'ha creato.

Esistono due tipi di importanza: quella internae quella esterna. Limportanza interna, o della ILreLt tw. LTLLLYVTLi lL1a r l tL l r l l4, v qLt l4

I

propria persona, si manifesta sotto forma di so- Iprarvalutazione dei propri meriti o dei propridifetti. fa sua formula suona cosi: nlosono una persona lmPortante)), oppu-re: ulo svolgo un lavoro importanteu.

Quando la lancetta dell'importanzadella propria persona si impenna, entranoin gioco le fone equilibratrici e "il pavone" si

-\ Tirttavia, I'idealista entra nel suo ruolofv--\ | r Irr

.J con una tale forza che comrncra a

t) / -/

credere di essere lui stesso una per-ffi sonalit) irreprensibile e infallibile. E

come se pensasse: siccome aspiro al mo-

Page 77: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

m prende una bella botta sul naso. una delusione attender)

,trA anche colui che "svolge un lavoro importante": o il suo la-

#A#\ voro non servir) a nessuno, o''erd eseguito molto male.SVA

-' Ma gonfiare le guance e tendere le dita b solo un lato

zNlH della medaglia. Esiste I'altra faccia, e piil precisamente

152 - Lo Soazio delle Varianti

Ia minimizzazione delle proprie doti, l'autodenigrazione.

Quali siano le conseguenze di un atteggiamento del generelo sapete giir. Come capirete, l'entit)r del potenziale superfluo b

uguale in entrambi i casi, la differenza sta solo nel segno.Anche I'importanza esterna b creata artificialmente dalla per-

sona nel momento in cui essa dir grande importanza a un og-getto o a un evento del mondo circostante. La sua formula sipub sintetizzare cosi: uPer me ha una grande importanza questacosa)) o nPer me b molto importante fare questa cosa)). In questicasi si crea un potenziale superfluo che farh si che tutti i progettivadano in fumo. Tla I'altro, se il senso dell'importanza internapub essere in qualche modo frenato, con quello dell' importan-za esterna le cose stanno diversamente.

Supponete di dover camminare su un tronco che si trova perterra. Niente di pit facile. E ora immaginate di dover cammi-nare sullo stesso tronco che perb si trova sospeso tra i tetti didue alti palazzoni. Per voi d una cosa della massima importanzae non vi si pub convincere del contrario. In questo caso, I'unicomodo per eliminare I'importanza esterna d prowedere a unacopertura. Chiaramente, in ogni singolo caso concreto la co-pertura sari diversa, relativa alla situazione. Limportante sarlnon mettere tutto su un piatto della bilancia, ma assicurarsi uncontrappeso, una difesa, un'uscita di sicurezza.

Non avrei altro da aggiungere. La cosa essenziale sull'impor-tanza b gi) stata detta prima. Avete indovinato? Tirtti i temi di cuisi b trattato in questo capitolo non sono altro che variazioni sultema dell'importanze, sia interna che esterna. Tirtti i sentimentie le reazioni disequilibrate come I'indignazione, l'insoddisfazio-ne, I'irritazione, I'agitazione, I'ansia, la depressione, lo sgomen-

L'equilibrio - I 53

r,,, la disperazione, il panico, la compassione, I'attaccamento,I' rr m mi razio ne, la co mmozione, I' idealizzazione, la vener azio ne,l'cntusiasmo, la delusione, I'orgoglio, I'arroganza, il disprezzo,I'rrlrrersione, I'ofFesa e cosi via, non sono altro che manifestazioni..lcll'importanza, nell'una o nell'altra forma. Il potenziale super-fluo si crea solo quando attribuite troppa importanza alla qualitl,ell'oggetto o all'evento, sia all'interno che all'esterno di voi.

Limportanza genera un potenziale superfluo che suscita ilvento delle forze equilibratrici. Esse, a loro volta, generano unar.nassa di problemi e la vita si trasforma in una lotta incessante

lrer la soprawivenza. Ora potete giudicare da soli quanto vicomplichino la vita I' importanza interna ed esterna.

Ma non b ancora tutto. Vi ricordate quanto si diceva sui flirJelle marionette?l pendoli si agganciano ai vostri sentimenti e allevostre reazioni: il panico, I'ansia, I'odio, I'amore, la venerazione,il senso del dovere, di colpa, eccetera. Capite bene che tutto cibi la conseguenza dell'importanza. Succede esattamente cosi: difronte a voi c'b un certo oggetto. A livello energetico esso b neu-tro: nd buono, nd cattivo. Voi vi alrricinate e lo awolgerc in unaconfezione di importanza, poi vi allontanate, lo guardate e sospi-rate. Ora siete pronti a dare la vostra energia a un pendolo, per-chd offrite un appiglio con cui vi si pub prendereal gancio. Lasinello si trascineri ubbidientedietro alla carota. Limportanza tproprio la carota per mezzo della tl

quale il pendolo riuscir) adagganciare la frequenza dellavostra emissione, a succhiarvienergia e a portarvi l), dove glifar) piil comodo.

Pertanto, per ristabilireI'equilibrio con il mondo circo-stante e aftancarsi dai pendoli, si

.,,'r))i,<tsm

dowh, abbassare il liuelb di importanza.

Page 78: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

I 54 - Lo Spazio delle Varianti

Occorre controllare continuamente con quanta im-portanza. voi percepite voi stessi e il mondo che

,/-.. vi circonda. Il Guardiano Interno non devedormire. Diminuendo il livello d'im-

, portanza, recupererete subito Io

\ stato di equilibrio e i pendolinon potranno sottomettervi

al loro controllo, giacchd non

potranno agganciare il vuoto. Po-treste obiettare: uDi questo passo non

ci vorr) molto a diventare staruelr. Non viesorto a rinunciare alle emozioni o a ridurre la

loro ampiezza. In linea generale d inutile e non servelonare con le emozioni. Se cercherete di controllarvi ed esternamen-te vi manterrete tranquilli mentre dentro di voi ribolle il sangue, ilpotenziale superfluo diventerh ancora piil carico. Lr emozioni sonogenerate dal rappono, percib da cambiare d proprio il modo di rap-porarsi. I sentimenti e le emozioni sono solo conseguenze. la causasta solo da una pane, nel livello d'impoftanza.

Supponiamo che nel mio ambiente familiare sia awenutauna nascita, una morte, un matrimonio o qualche altro alrre-nimento importante. Per me b importante? No. Mi d indiffe-rente? Nemmeno. Cogliere la differenza? Semplicemenre nonfaccio della cosa un problema e non rormenro a proposito ndme stesso nd gli altri. E come la mettiamo con la compassione?Penso di non sbagliarmi affermando che la compassione e I'aiu-to a coloro che ne hanno veramente bisogno non hanno maidanneggiato nessuno. Ma anche qui bisogna renere sorto con-trollo il livello di importanza. Avevo giir detto che l'aiuto pubessere dato solo a coloro che veramente ne hanno bisogno. Ese una persona avesse scelto volontariamente di soffrire? Se glipiacesse soffrire e la vostra compassione nei suoi riguardi fossesolo un modo per autoaffermarsi a yostre spese? O se magariavete fatto I'elemosina a un povero mutilaro e lui, seguendovi

L'equil ibrio - 155

con lo sguardo, se I'E risa sotto i baffi perchd forserron b mutilato ma b un povero di professione?

Nel mondo animale e vegetale, e piir in gene-rale in tutta la natura, non esiste il concettocl'importanza. C'E solo la convenienzaclal punto di vista dell'esecuzione del-le leggi dell'equilibrio. Il senso dellapropria importanza pub maniFestarsisolo negli animali domestici che vivono instretto contatto con I'uomo. Si, la societ) riesce ainfluenzare in un certo senso anche loro. Gli altri animali nelloro comportamento, si attengono solo agli istinti. Limportanzat una invenzione degli uomini per la gioia dei pendoli. Una for-te deviazione nel senso dell'importanza esterna genera i fanatici.Una deviazione nel senso dell' importanza interna genera... cosapensate voi? I prepotenti.

Pub sembrare che in una tale situazione ci sia da aver paura amuovere un passo. Per fortuna, le cose in realt)., non vanno poicosi male. Le Forze equilibratrici incominciano ad agire sensi-bilmente su di voi solo nel caso in cui siate fortemente attaccatialle vostre idee, siate fissati su una cosa a oltranza, fino a supe-rare ogni limite. Anche con i pendoli b tutto chiaro. Tirtti noi citroviamo sotto la loro inf uenze, ma I'importante B renderseneconto e capire in che modo essi si appropriano di voi e fino a chepunto voi gli permettete di farlo.

La riduzione dell'importanza non solo farl diminuire sen-sibilmente la quantit) di problemi che potete avere nella vita.fununciando all'importanza interna ed esterna orrerrere un inef-fabile tesoro, la liberti di sceba. Ma come? - direte voi in base alprimo principio del Tiansurfi.g - noi abbiamo giir il diritto discegliere! Si, per averlo l'avete, ma non lo potete esercitare. Nonve lo permettono le forze equilibratrici e i pendoli. Per colpadell'importanza tutta la vita se ne va in una lotta contro le forzeequilibratrici. Non solo non rimane energia per Fare una scelta,

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156 - Lo Spazio delle Varianti

'r.-v---l , ffix neanche per pensare a quello che veramente

;(-:--J volere dalla vita. E i pendoli si danno continua-mente da fare per stabilire il controllo e imporvi i

loro obiettivi. Di che libert) si pub parlare in una situazio-ne del genere? Qualsivoglia tipo di importanza, sia interna cheesterna, b gratuita. Noi tutti non significhiamo assolutamenteniente in questo mondo, ma allo stesso tempo abbiamo accessoa tutte le sue ricchezze. Pensate a come i bambini sguazzano fe-lici tra le onde del mare. Supponiamo che nessuno di loro sap-pia se d buono o cattivo, se I'acqua b buona o cattiva, se gli altribambini sono buoni o cattivi. Finchd si mantiene questa situa-zione i bambinisono felici, perchd si trovano in equilibrio conla natura. Allo stesso modo ognuno di noi E venuto al mondocome figlio della natura. Se non infrange I'equilibrio, gli sar)accessibile tutto quello che offre il mondo. Ma non appena unapersona incomincia a inventarsi situazioni d'importanza, eccosubito comparire i problemi. [,a persona non vede i legami dicausa-effetto tra I' importanza creatasi e i problemi, per questomotivo le sembra che il mondo sia innanzitutro un ambienteostile, dove non b cosi semplice ottenere quello che si desidera.Di fatto, l'unico ostacolo lungo la strada della realizzazione deidesideri i I'importanza creata falsamente. Pub darsi che non misia riuscito ancora di convincervi, ma non importa, i miei ar-gomenti non sono ancora esauri t i .

Dalla lotta all 'equil ibrioSi pub in qualche modo contrastare I'azione delle forze equi-

libratrici? i: proprio quello di cui ci occupiamo quotidiana-mente. Tirtta la nostra vita b caratterizzata dalla lotta controqueste forze. Tirtte le difficolti, i fastidi e i problemi sono le-gati all'azione delle forze equilibratrici. Contrapporsi alle forzeequilibratrici in ogni caso non ha senso, giacchd esse comun-que faranno quello che devono fare. Gli sforzi diretti a elimi-

L'equil ibrio- 157

rrere le conseguenze non porreranno a niente, \ a.rrrzi, rischierebbero di peggiorare la situazione. t31.

-.,l lunico mezzo per contrastare le forze equilibratri- .;$

*'

,- i b rimuovere la causa, vale a dire diminuire il 4::t\^

lrotenziale superfluo d'importanza che t. lt" ; . --..\,, -, .gcnerate. Le circostanze della vita sono cosicrerogenee, che non si pub creare una ricettarrniversale adatta a risolvere tutti i problemi. Qui di seguitoposso riportare solo alcuni consigli generali.

Pare che ognuno di noi si occupi esclusivamente di erigereun muro sulle fondamenta dell' importanza, per cercare poi discavalcarlo o di sfondarlo con la testa. Al posto di superare gli.rstacoli, non sarebbe meglio estrarre un mattone dalle fonda-nrenta per far crollare il muro? Tutti noi vediamo chiaramente

{rli ostacoli che ci stanno di fronte, ma capire su quali fonda-nrenta essi si sostengano non b sempre facile.

Se vi siete scontrati con una siruazione problematica, sforza-tcvi di capire dove state esagerando, in che cosa vi siete fissati,e cosa attribuite un valore eccessivo. Cercate di definire I' im-portanza che assegnate alla cosa, e quindi rinunciateci. Il murocroller)., I'ostacolo si rimuoveri automaticamente e il problemasi risolver) da solo. Non douete superate gli ostacoli, ma semplice-mente ridurne I'importanza.

fudurre non significa tuttavia lottare contro i propri senti-menti nel tentativo di soffocarli. Le emozioni e le sofferenzesuperfue sono la diretta conseguenzadell' importanza. Quello che bisognaeliminare E la causa, ciob il modo dirapportarsi. Si pub consigliare di rap-portarsi alla vita con filosofia, per quantoL possibile. Anche se b un messaggio che hagi) stufato. In un modo o nell'altro occorre tut-ravia rendersi c<lnto che I'importanza non portarr niente di costrumivo e di conseguenza bisogna

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1 58 - Lo Soazkt delle Vorianti

abbassarla intenzionalmente.Labbassamento dell'impor-tanza esterna non ha nientea che vedere con la negli-genza o la sortovalutazione,anzl la negligenza b I'im-portanza di segno opposto.Bisogna rapportarsi alla vita

con piil semplicith. Non trascurare,ma nemmeno abbellire; pensare dimeno a come sono le persone, sebuone o cattive. e accettare il mon-

do cosi com'b, nelle sue ordinarie manifestazioni. Labbassamentodell'importanza interna non ha niente in comune con la rasse-gnazione o I'autodenigrazione. Ammettere i propri errori e i pro-pri peccati b lo stesso che mettere in mostra le proprie doti e ipropri traguardi, la differenza sta solo nel segno: li b meno, qui bpiir. La vostra compunzione pub servire solo ai pendoli interes-sati a sottomettervi al loro controllo. Accettatevi cosi come siete.Permettetevi il lusso di essere voi stessi. Non esaltate e non smi-nuite i vostri meriti e ivostri difetti. fupirate a raggiungere unatranquillit) interiore: non siete nd importanti, nd insignificanti.

Se la vostra situazione dipende fortemente da qualche even-to, cercate un'alternativa di riserva. Per camminare tranquil-lamente su un tronco serve una copertura di sicurezza. Essadipenderi dal caso concreto. Domandatevi semplicemente checosa potrebbe servirvi da copertura nella data situazione. Ri-cordatevi che lottare contro le forze equilibratrici b inutile, eche b impossibile reprimere il panico o I'agitazione. Si pub soloridimensionare I'importanza, e in cib vi sari di aiuto la coper-tura o la soluzione di riserva. Non puntate mai su una carta,per quanto sicura essa possa essere!

Lunica cosa che non crea potenziali superflui b il senso dell'umo-re, la capaciti di ridere di se stessi e degli altri ma senza cattiveria

L'eauil ibrio - 159

t' SCnZz offesa. Gih questo non vi permetter). di trasformarvi in unrrrsensibile manichino. Il senso dell'umore b, per eccellenza,Ia ne-ri:rzione dell'importa nza, la caricatura dell'importanza.

All'atto di risolvere i problemi occorre osservare una regola d'oro:

1,rima di cercre una soluzione al problema bisogna diminuire il gra-,lo della sua importanza. Solo cosi le forze equilibratrici non inter-\/crranno e il problema si risolverl in maniera semplice e rapida.

Per abbassare I'importanza occorreri innanzitutto ricordarsi ercndersi conto che la situazione problematica E sorta in seguitorrll'importanza. Finchd non chiarite a voi stessi che ogni proble-rrra b generato dall'impo rtanza e vi immergete nel problema fino,rl collo, il pendolo vi terr) in suo pieno potere. Fermatevi, scrol-Iatevidi dosso I'allucinazione e ricordate di che cos'd I'importan-z.a. Fatto cib, cambiate intenzionalmente il modo di rapponarviall'oggetto. Sarh gi)r piil facile. Sapete gil che ogni attribuzione divalore dh solo disturbo. La difficolt) maggiore starl solo nel ricor-rlare che state sguazzando in un contesto di importanza esterioreo interiore. Qui vi sarh di aiuto il vostro Guardiano, il vostroosservatore interno che controlla rutti i vostri valori interiori.

Limportanza invade i pensieri dell'uomo allo stesso modo incui i muscoli si contraggono involontariamente. Per esempio,quando qualcosa vi opprime, i muscoli delle spalle e del collo sonoin tensione spastica. Non vi rendete conto di questa tensione fino ache non cominciate a provare dolore. Ma se riuscite a ricordare pertcmpo e a fare attenzione ai muscoli, potrete allentare la stretta.

Controllate il vostro livello di importanza ogni volta che vipreparate a qualche evento. Se I'evento per voi ha dawero unagrande importanza, non caricatelo ancora di pit. La ricetta mi-gliore per affiontare le situazioni b: spontaneitir, improwisazio-ne e serenit). La preparazione dovri esserci solo in qualith dicopertura di sicurezza. Per nessun motivo ci si dovrh "preparareseriamente e minuziosamente", poichd un tale atteggiamentonon fari che aumentare I'importanza. Allo stesso modo la raf-f o rza l' agitazio ne inattiva. Infatti, i I p o t e n zi a le s up e rfl u o d e I I' i m -

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160 - Lo Spa:io delle Varianti

portanza si dissolue nell'azione. Non pensate, agite. Se proprionon potete agire, allora non pensate. Deviate la vostra attenzio-ne '',erso un altro oggetto, allentate la situazione.

La massima efficacia di azione si pub ottenere se si riesce aspostare il fuoco dell'attenzione da si, come esecutore, e dalloscopo fnale, per indirizzarlo sul processa di esecuzione dell'azione.In questo caso risulta che "io non svolgo un lavoro importante"e "il lavoro non d importante", e cosi si eliminano i potenziali su-perflui e le forze equilibratrici non interverranno. Lazione verrisvolta in modo impassibile ma non con negligenza e noncuran-za. Potreste chiedervi: ma perchd bisognerebbe spostare il fuocodell'attenzione dallo scopo finale? Come si pub svolge-re un lavoro senza tener presente lo scopo finale?Capirete questo fatto poco evidente leggendo i lhcapitoli seguenti. I ll

Perchd succede a volte che temete qualche even-to, ci pensate continuamente, vi immaginate diffi-colti e problemi e alla fine tutto si conclude nel migliore dei mo-di? O al contrario, succede che affrontate un evento imminentecon superficialit) e alla fine ottenete problemi assolutamenteimprevisti. Nel primo caso la valutazione dell'evento esagera innegativo e nelsecondo in positivo. Il risultato finale b il prodottodell'azione delle forze equilibratrici. Le forze devono bilanciare ilpotenziale superfuo che voi avete artificiosamente creato, quindilo fanno.

Secondo questo punto di vista si pub supporre che se io inten-zionalmente prima di un esame mi immagino gli scenari piir ter-ribili, allora con tutta probabilit) otterrb il massimo dei voti. Nonb proprio cosi, perchd si tratterebbe di una falsa intenzione. LJnatale intenzione b il prodotto della ragione, non dell'anima. Poteteingannare voi stessi, ma si rafteri di una finzione priva di baseenergetia. Solo l'intenzio ne fu llhnima ha wa base energetica. Perquesto non si pub ottenere la cosa desiderata tramite la semplicevisuaJizzazione di una immagine. Ma di questo parleremo dopo.

L'equil ibrio - l6l

Non vantatevi mai e in nessuna occasione di nulla, nemmeno di,lrrello che avete giustamente meritato e tantomeno di quello chenon avete ancora raggiunto. E controproducente, perchd le forze.. r;rrilibratrici in questo caso agiranno sempre contro di voi.

Sentitevi come a casa vostra, ma non dimenticate che siete,rspiti. Se vi trovate in armonico equilibrio con i pendoli che vi.ircondano, ciob oscillate insieme a loro all 'unisono, la vostravit) scorrerh tranquillamente e piacevolmente. Siete pratica-nrente entrati in risonanza con il mondo circostante, ne riceve-tc I'energia e senza grande fatica raggiungete i vostri 6ni.

Se invece siete arrivati a un punto tale per cui vivere in equili-brio con il mondo circostante b praticamente impossi-bile (vostro marito vi picchia, per esempio), allora sar)opportuno pensare di fare un passo decisivo e cambia-

re il proprio ambiente. Vi sembra che non abbiate unposto dove andare? F, una suggestione del pendolo,

che ha convenienza a tenervi vicino. C'b sempre unavia di uscita e anche piil di una. Ricordatevi della mo-sca che batteva insistentemente contro il vetro perchd

non vedeva la finestra aperta. Lunica cosa da evitare sono i mo-vimenti bruschi e non ponderati. Tioverete subito la soluzioneottimale, non appena ridimensionerete I'importanza del fatto evi libererete dall' influenza del pendolo distruttivo che non vi favivere tranquilli. I metodi per liberarsi dal pendolo li cono-scete gi): I 'affossamento o I'estinzione. ;

Qui concludo il tema ampio e com- Iplesso dell'equilibrio. Ora che vi d no-to il meccanismo di azione delle forzeequilibratrici, potete stabilire da soli do-ve si cela la causa dell'uno o dell'altro vostroinsuccesso. Siamo arrivati alla conclusione chein tutto occorre osservare il principio dell'equilibrio.Ora, perb, vi devo mettere in guardia da un at-teggiamento di esagerata lealth a questo principio.

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162 - Lo Spazio delle Varictnti

Se vi fisserete sull'equilibrio e tenderete a osseryarlo con fanatismo,infrangerete il principio stesso. Se il millepiedi dovesse continua-mente pensare in tutti i denagli a come andare avanti, finirebbe perfare una gran confirsione e non riuscirebbe a muoversi. In tutto oc-corre avere il senso della misura. Permettetevi a volte di infrangereun po'l'equilibrio, non succeder) niente di terribile. Limportanteb che in questo caso la lancetta dell'importanza non s'impenni.

Riepilogo

ll potenziale superfluo si crea solo quando viene datai m portan za al I a val utazione.Solo l' importanza che un evento o una cosa assumono alvostro cospetto carica la vostra valutazione della vostraenergia. La grandezza del potenziale aumenta se la valu-tazione altera la realtA dei fatti.L'azione delle forze equilibratrici d finalizzata a eliminareil potenziale superfluo.L'azione delle forze equilibratrici e spesso opposta all'in-tenzione che ha creato il potenziale.

Nel "darvi in affitto", non mancate di attivare il Cuardia-no interno per assicurare un lavoro irreprensibile.L'insoddisfazione e la critica finiscono per ritorcere le for-ze equilibratrici contro di voi.Occorre sostituire l'abitudine di reagire negativamentecon quella di trasmettere energia positiva.

L'etluil ibrio - 163

L'amore incondizionato d ammirazione senza diritto dipossesso e senTa venerazione.L'impostazione di condizioni e il confronto creano rap-porti di dipendenza.I rapporti di dipendenza creano potenziali superflui.L'idealizzazione e la sopravvalutazione si concludonosempre con il crollo del mito.Per ottenere l'amore reciproco occorre rinunciare al dirittodi possesso. lldisprezzo e la boria pagano sempre.Liberatevi dalla necessik di affermare la vostra superioritd.La tendenza a nascondere i difetti produce l'effetto con-trario.Ogni difetto pud essere compensato da altri meriti.

Quanto maggiore d l'importanza del fine, tanto minorisono le probabilitd del suo raggiungimento.I desideri affrancati dai potenziali di importanza e di di-pendenza si realizzano.Rinunciate al senso di colpa e all'obHigo di giustificarvi.Per rinunciare al senso di colpa basta permettersi di esse-re se stessi.Nessuno d in diritto di giudicarvi. Voi avete il diritto diessere voi stessi.ll denaro arriva da solo, come attributo accessorio Iungola strada che porta al fine.Accogliete il denaro con amore e attenzione, ma lascia-tel o a n dare s pen s ieratamente.

tNu,

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164 - ht Sacio delle Vtriunri

Rinunciando all'importanza interna ed esterna otterretela liberta di scelta.L'unico ostacolo sulla strada che porta alla realizzazionedei desideri d dato dall'importanza.Non occorre superare gli ostacoli, basta ridurne l'impor-tanza.Occupatevi con cura delle situazioni, ma senza farvenepreoccupare.

Caoitolo V-

Il passaggio indotto

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r=-

Perch6 ogni generazione sostieneche pr ima si v iveva megl io?

Tante sono le generazioniche si sono succedutedal l ' in iz io del la stor iadel l 'umanit) a oggi eognuna afferma con

cerlezza che i l mondo) va peggiorando.

Cio s igni f ica che i l mondoha una netta tendenza al ladegradazione? Ma se fosse

veramente cosi , al loraI 'umanit) f in i rebbe al l ' inferno

nel g i ro di poche decinedi generazioni . Che cosa

succede al lora?

Non lasciateui inuadere dalle informazioni negttiue.

l l r icambio generazionaleIn ogni epoca la gente pensa: "l.Jna volta si che si stava meglio!".

Con I'etir all'uomo sembra che la vita vada peggiorando. Ricorda

gli anni della sua gioventir, quando rutri i colori erano brillanti,

le impressioni erano vive, i sogni erano realizzabili, la musica era

migliore, il clima era piil favorevole, la gente era piil gioviale, e

persino il salame era piir saporito, per non parlare poi della salute.

La vita era piena di speranza, apportava gioia e soddisfazione.

Ora, dopo che sono passati tanti anni, l'uomo, di fronte agli stessi

gioiosi eventi, non prova piii le emozioni di un temPo. Ilpicnic, il

parry, il concerto, il cinema, la festa, I'appuntamento, le vacanze al

mare, tutto ha serbato la stessa qualith di un tempo, se si lrrole fare

un ragionamento oggettivo. [a festa b allegra, il film b interessante e

il mare b caldo. Perb non sono piil quelli di una volta. I colori sono

sbiaditi, le emozionisi sono affievolite, l'interesse si b spento.

Ma perchd in gioventir tutto era cosi magnifico? Forse la per-

cezione dell'uomo si ottunde con I'et)? Ma con I'et) I'uomo non

perde la facolt) di piangere e ridere, di percepire i colori e i gusti,

distinguere il vero dal falso, il buono dal camivo. O forse b il mon-

do che tende a rotolare in basso, verso una fossa? In realt) il mondo

circostante di per s6 non degenera nd peggiora. Esso diventa peg-

giore per il singolo individuo. Parallelamente alla linea negativa

della vita, esistono linee che egli ha a suo tempo trascurato .,ile dove nulla b cambiato, tutto va bene come un tempo. rt\

"Ma esprimendo la sua insoddisfazione egli si E sintoniz- F${!Zzato da solo sulle linee peggiori della vita, e in questo

-Y*jmodo se ne b lasciato realmente coinvolgere. f' V

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168 - Lo Spa:io delle Variunti

Secondo il principio del Tiansurfing, nello spazio delle va,rianti c? tutto e per tutti. Per esempio, c'b un settore dove la vitaha perso i suoi colori per una cerra persona ma per tutti gli altrib rimasta quella di prima. La persona che emette una energiamentale negativa capita nel settore in cui le decorazioni del suospazio sono cambiate. Ma allo stesso tempo il mondo E rimastoinalterato per le altre persone. E non serve nemmeno conside-rare i casi estremi, quando una persona E diventata invalida,alcolizzata, ha perduto la casa o i suoi cari. Nella maggior partedei casi, nel corso della sua vita il negativista scivola lenramenre

ma inesorabilmente su quelle lineedella vita dove i colori delledecorazioni diventano semprepitr scuri. Ecco perchd ricorda

com'era tutto vivo e fresco tan-ti anni prima.Luomo, quando nasce, accetta

il mondo cosi com'b. Il bambinonon sa semplicemente comepub essere il mondo, se peg-

giore o migliore. Anche igiovaninon sono ancora viziati e insoffe-

renti. Essi scoprono il mondo per se stessie gioiscono della vita, poichd hanno pir) speranzeche pretese. Credono che gi) ora tutto vada bene,

e poi andri solo meglio. Ma dopo arrivano gli insuccessi e la per-sona incomincia a capire che non tutti i sogni si realizzano, chegli altri vivono meglio di lui, che bisogna lottare per un posto alsole. Con il tempo le prerese aumenrano e diventano pi[ dellesperanze. Linsoddisfazione e la lagnanza divenrono Ia forza mo-trice che spinge le persone verso le linee sfortunate della vita. Peresprimersi in termini di tansurfing, la persona emette energianegativa, che Ia porta sulle linee della vita che corrispondono aisuoi paramctri negativi.

Il passaRxio indotto - 169

Quanto peggio pensate del mondo tanto peggiore esso di-venter). Quando eravate bambini, non vi ponevate la domandase il mondo fosse buono o no, accettavate tutto come dovuto.Incominciavate appena a scoprire il mondo e non abusavatetroppo delle critiche. Loffesa maggiore era nei confronti deifamiliari che, per esempio, si rifiutavano di comprarvi un gio-cattolo. Ma poi avete incominciato a ofFendervi seriamente conil mondo, che vi soddisfaceva sempre di meno. Ma quante piilpretese gli avanzavate, tanto peggiore era il risultato. Tirtti co-loro che hanno gih vissuto Ia giovinezza e sono arrivati a un'et)matura sanno che prima tutto era migliore.

Ecco dove sta il paradosso insidioso: vi scontratecon una circostanza fastidiosa, manifestatela vostra insoddisfazione e alla fine lasituazione diventa solo piil grave. La Ivostra insoddisfazione vi ritorna in-dietro come un triplice boomerang.Primo, perch6 il potenziale superfluodell'insoddisfazione rivolge contro divoi le forze equilibratrici; secondo,oerchd I'insoddisFazione funge da canaleattraverso il quale il pendolo risucchia la vostra energia; terzo,perchd, emettendo energia negativa vi spostate sulle linee dellavita corrispondenti.

Labitudine a reagire negativamente b talmente radicata chele persone hanno finito per perdere la superioritl che avevanorispetto agli esseri viventi inferiori, costituita dalla coscienza.

Anche le ostriche reagiscono negativamente agli irritanti esterni.Ma I'uomo, a differenza dell'osrica, pub consapevolmente e inten-zionalmente regolare i propri rapporti con il mondo esterno; egli,

perb, non sfrutta questo privilegio e risponde con aggressivit) alminimo disagio. Egli interpreta erronearnente l'aggressivitl, inten-

dendola una manifestazione della propria forza, senza capire che in

realt) egli si sta agitando, impotente, nella ragnatela dei pendoli.

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170 - Lo Soaz.io delle Varianti

Pensate che Ia vita sia pegiora-ta. Ma a coloro che ora sono

giovani la vita appare mera-vigliosa- Perchd succede co-si? Forse perchd non sanno

coniera bello quando voiavevate la loro ed? Ma anche

allora vivevano persone piir vec-chie di voi, che esattamente come

voi adesso si lamentavano della vita ericordavano com'era bello prima. [a cau-

sa qui non b solo nella tendenza della psicheurnana a czrncellare dal passato il brumo per lasciare

il bello. Infatti, l'insoddisfazione b diretta sull'esistenteora, che sarebbe peggiore di quello che era prima.Ma se si ammette che la vita peggiori di anno in an-

no, significa che il mondo gii da tempo si sarebbe dovuto sem-plicemente spaccare in tanti pezzi. Quante generazioni si sono

succedute dall' inizio della storia dell'umanith a oggi? E ognunaritiene che il mondo d peggiorato! Per esempio, tutte le personeanziane affermano con sicurezza che la Coca-cola prima eramigliore. Ma la Coca-cola b stata inventata nel 1886. Potete

immaginare quanto schifosa dovrebbe essere diventata ora, do-po tutti questi anni! Forse b colpa della percezione gustativa che

col tempo si affievolisce? Improbabile. Infatti, per una personaanziana, anche ogni altra qualitir b diventata peggiore, le carat-teristiche dei mobili o dei vestiti, per esempio.

Se il mondo fosse uno e unico per tutti, dopo il ricambio di qual-che decina di generazioni esso si sarebbe trasformato in un autenticoinferno. E allora come si pub intendere l'affermazione paradossa-Ie che il mondn non i uno per ntti? Noi tutti viviamo nello stessomondo di realizzazione materiale di varianti. Ma le varianti che ilmondo offte sono uniche e diverse per ogni singolo individuo. In

superficie si notano evidenti diversitl di desdno: i ricchi e i poveri,

Il passassio indotto - l7l

le persone di successo e i falliti, i felici e gli infelici. Tirni 1p -vivono in questo mondo ma per ciascuno di loro esso b ;fiKi*tu^bv

unico. Qui sembrerebbe tutto chiaro, come I'esistenza o^ Y;l

di quartieri poveri e quanieri ricchi. Tirttavia, a diver- F^t / V

sificarsi non sono solo i ruoli e gli scenari di destino,ma anche le decorazioni. Proprio quest'ultima differenza si notacon meno evidenza. I-Jna persona guarda il mondo dal finestrino diunautomobile lussuosa, unaltra dal cassonetto delle immondizie;uno alla festa b allegro, I'altro b preso dai suoi problemi; uno vedeun allegra compagnia di ragnzi, I'altro vede una banda di teppistisfrontati. Tirtti guardano la stessa cosa ma le immagini che vedonosono diverse, come il cinema in bianco e nero d diverso da quelloa colori. Ogni pmona t sinnnizuzta sul suo settore nelh spazio dzllzuaianti, pn questo motiuo ognuno uiue nelproprio mondn. Tittti questimondi si sourappongono I' uno sopra I abro in strati, e formano cib chenoi intmdiamo per Eazio in rui uiuiamo.

Forse vi b difficile da immaginare. Non si puir staccare unostrato dall'altro. Ogni persona con i suoi pensieri forma unasua propria realt)., e questa realt) al rempo stesso s'interseca einteragisce con il mondo circostante.

Provate a immaginare una Terra completamente priva di esseriviventi. Soffiano i venti, piove, i vulcani erurrano, i fiumi scorrono:il mondo esiste. Ecco che nasce I'uomo e incomincia a osservarequesto mondo. Lenergia dei suoi pensieri genera una realizzazionemateriale in un determinato settore dello spazio delle varianti, la vitadi questo concreto uomo in questo concreto mondo. [a sua vita dun nuovo strato di questo mondo. Nasce un altra persona e compareun altro strato. Muore una persona e lo strato scomparc o si trasfor-ma, a seconda di quello che awiene nello spazio oltre la morre.

Lumanith fa fatica a immaginare che esistano altri esseri vi-venti in altre strutture di mondo parallele. Ma proviamo perun attimo a supporre che non ci siano proprio esseri vivential mondo. E allora quale energia ha generato la realizzazionemateriale di uno spazio dove non c'E nessun essere vivente?

I

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172 - Lo Spa:.io delle Vnrianti

Si pub solo cercare di indovinare. O forse, quando moririr I 'ul-timo essere vivente, allora con lui scomparir) anche il mondo?Chi potr) affermare che il mondo esiste, se al mondo non c'dnessuno? Infatti, se non c'd nessuno che possa dire che il mon-do (cosi come lo intendiamo noi) c'b, vuol dire che del mondoin s6 e per sd non si potrebbe nemmeno parlare.

Ma lasciamo perdere, non ci inoltreremo ulteriormente nei me-andri delle speculazioni. Non dimenticate che il Ti'ansurfing b solouno dei possibili modelli. Tutte le rappresentazioni che l'uomo sifa del mondo circostante e della vita in esso non sono piir che mo-delli. Ricordatevi dell'importanz , e fate attenzione a non creare ilpotenziale d'importanza esterna del Tiansurfing. In caso contrariosi rischia di diventare apologeti di un idea inutile e di ridursi a di-mostrare a tutti la verit) della propria visione del mondo. la verit)b un astrazione. Ci d dato di conoscere solo alcune manifestazionie leggi della realth. E il nostro scopo qui b solo quello di ricauare unuantagio pratico dd. nostro modello.

Ritorniamo ai mondi delle generazioni.Ogni persona nel corso della sua vita si spo-sta da un settore dello spazio delle variantia un alffo, e in questo modo trasforma lostrato del suo mondo. Siccome la personadi norma preferisce esprimere la sua insod-disfazione ed emettere piil energia negati-va che positiva, si manifesta la tendenza alpeggioramento della qualit) della vita. Unapersona pub col tempo accumulare una in-tera fortuna, senza diventare per questo piilfelice. I colori delle decorazioni si affievoli-scono e lavita porta sempre meno gioia. Unrappresentante della vecchia generazione eun giovane bevono la stessa Coca-cola, fan-no il bagno nello stesso mare, sciano su unapista della stessa montagna, tutto sembra lo

Il rtassagRio indotto - 173

stesso di tanti anni prima. Ma il vecchio b sicuro che prima tuttoera migliore, mentre per il giovane ora b tutto magnifico. Quando ilgiovane diventeri vecchio, la storia si ripeter) da capo.

In questa tendenza si notano deviazioni, sia in direzione del peggioche in direzione del meglio. Succede a volte che una persona, con I'er).,incominci appena a provare gusto per la vita, ma succede anche cheun fomrnato per eccellenza rwzali giL in una fossa. In generale, co-munque, le generazioni piir o meno unanimemenre ritengono che laqualitir della vita vada pegiorando. Cosi awiene il ricambio degli sua-ti generazionali. l"o strato della vecchia generazione si sposta verso illato pegiore, mentre lo sffato giovanile indugia per poi muoversi nel-la stessa direzione. Quesro spostamento awiene per gradi, iniziandoogni volta da una posizione ottimistica. Proprio per quesro il mondonella sua interezzanon si trasforma in un inferno. Ognuno di noi ha lostrato che si b scelto da solo. Luomo ha veramenre la possibilit) di sce-gliersi uno strato ed b quello che fa. Gradualmente vi sta gii diventan-do chiaro in che modo I'uomo lo faccia a proprio danno. Nei capitoliprecedenti abbiamo gii demo come si dwe fare per non trasformareil proprio strato in un inferno. Ma come ci si pub riappropriare delmondo di una volta e ritornare sulle linee dove la vita b piena

di colori e di speranze, come nell'infanzia e nellagrovinezza? Anche di questo compi-to si pub venire a capo con I'aiutodella tecnica del Tiansurfing. Prima,perb sidow) capire in che modo ciallonaniamo dalle linee fomrnate epromettenti per finire in quelle lineedove ci possono chiedere: "Ma comeavete fafto a cadere cosi in basso?"

l-'imbuto del pendolo[a psiche dell'uomo t strutturata in modo tale da farlo reagire con

piil forza agli irritanti negativi. Si pub uattare di informazioni indesi-

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174 - Lo Spa:.io delle Variunti

derate, azioni ostili, pericoli o sempli-cemente energia negativa. Certamente

anche gli effetti positivi possono su-scitare forti emozioni, ma il panicoe la furia superano per intensit) la

gioia e I'allegria. La causa di questadisuguaglianza si perde nella nottedei tempi, quando la paura e la furia

erano fattori decisivi di soprawivenza.Che vantaggio poteva venire dalla gioia?

Non aiuta nd a difendersi, nd a evitare ipericoli, nd a procurarsi il cibo. Thnto piii che nei tempi anda-ti una vita piena di sofferenze e privazioni causava piil dolorie paura che gioie e allegria. Da qui la tendenza degli uomini acedere pii facilmente ai pensieri tristi e alle depressioni che nona indugiare nella gioia. Avete mai sentito dire che una personanormale soffra a causa di un allegria esagerata? Per contro, siamocircondati da depressioni e stress.

I pendoli, nella fattispecie i mass media, sfruttano attivamen-te queste caratteristiche della percezione umana. Nei programmid'informazione si sentono rararnente le buone notizie. Di solito imass media fanno cosi: prendono un qualche fatto negativo, co-minciano a lavorarci sopra, fanno emergere nuovi dettagli, li fannoassaporare al pubblico e alla fine portano in turti i modi possibilila situazione al dramma. Secondo lo stesso principio vengono lan-ciate le altre notizie negative: catastrofi, cataclismi, atti terroristici,conflitti armati e via discorrendo. Fate attenzione alla regola ricor-rente: gli alrrenimenti si evolvono sempre secondo una spirale. Siparte da uno spunto, esso viene abbondantemente sviluppato cosida generare una tensione crescente; la tensione a un certo momen-to raggiunge il culmine, e le emozioni sono vivissime e ampiamen-te diffuse. Quando si arriva all'epilogo, e tutta la massa di energiab gi) atomizzata nello spazio, ecco che finalmente si insraura unatregua temporanea. Allo stesso modo le onde s'infrangono sulla

ll pussag,Rio intltttttt - 175

riva. Su questo stesso principio si fondano gli intermi-rrrrbili serial televisivi. Da un punto di vista oggerrivoin cssi non c'b niente di particolare, tutto il "dram-

rrratismo" che presentano b inventato di sana pianta.lirttavia, basta guardare, due o tre puntate ed ecco checi si ritrova coinvolti. Perchd? In queste soap-opera nonsuccede niente di cosi particolarmente interessante. Il fatto bclre la freque nza di emissione mentale viene agganciata dal pendo-kr-seriale e I'attenzione della persona si fissa sul dato settore.

Proviamo a vedere da vicino il meccanismo di sviluppo dellasuddetta spirale. All'inizio la persona si scontra con un fatto cheteoricamente la pub preoccupare o meno. Supponiamo che si trat-ti di una notizie_ di un grave awenimento accaduto in un altropaese. Questa b la prima spinta del pendolo. Se la notizia tocca lapersona, essa comincia a rispondere a questo effetto: esprime il suopunto di vista, partecipa emotivamente e quindi emette in rispostaenergia dello stesso ordine della prima spinta e alla stessa frequenza

Questa concreta persona, come mille altre, ha risposto al pendolocon il proprio interesse e la propria partecipazione. Lemissione ientrata in risonanza con il pendolo e I'energia di quest'ultimo, gra-zie a cib, t aumentata.l mezzi di informazione di massa continua-no la loro campagna. fa persona segue con interesse lo sviluppodegli eventi e il pendolo riceve la sua dose di energia. Con questatecnica il pendolo attira nelle sue reti i suoi sostenitori e risucchia laloro energia. Le persone coinvolte si lasciano penetrare dall'energianegativa e si fanno coinvolgere dal gioco, per ora temporaneamen-te, in qualith di osservatori esterni.

A prima vista non b successo niente di particolare, un feno-meno ordinario. Cosa c'b di cosi grave nel fatto che una personaabbia trasmesso una parte della sua energia per nutrire un pen-dolo distruttivo? Praticamente non si riflette piil di tanto sullasua salute. Di fatto, perb, emettendo energia alla frequenza di unal'venimento negativo la persona si trasporta sulle linee della vitadove simili awenimenti succedono a una distanza sempre piil

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176 - Lo Spa:.io delle Varianti

rawicinata. La persona partecipa emotivamente allo spunto ini-ziale e si ritrova nella zona di azione di una spirale che si awolgee lo risucchia, come un imbuto. Linterazione tra la persona e ilpendolo diventa sempre piil stretta, e la persona finisce per per-cepire il dato awenimento come una parte inevitabile della suavita. La sua attenzione incomincia a lavorare in modo selettivo:ovunque le capitano sotto gli occhi notizie di nuovi fatti acca-duti in paesi diversi. La persona discute le notizie con familiari econoscenti, ricevendo da questi ultimi un riscontro sotto formadi interesse e compartecipazione. Lenergia del pendolo cresce,

mentre la persona, per frequenza di emissione, si ritro-va sempre piir vicina alle linee dell'arvenimento,

. \ l

ma ora non Dlu come osservatore esterno DensrI

come diretto partecipante.Definiremo questo fenomeno di ri-

succhio nell'imburo passaggtoindnxo sulla linea della vitadove una persona, da soste-nitore del pendolo distrutti-

vo, diventa una sua vittima.Il riscontro della persona alla spinta

del pendolo distruttivo e l'ulteriore recipro-co scambio di energia di oscillazioni inducono il suo

passaggio su una linea della vita vicina per frequenza alle oscil-lazioni del pendolo. Il risultato d che l'arvenimento negativo si inse-risce nello strato del mondo della persona in questione.

Le catastrofiMolte persone, in un modo o in un altro, ammettono la possibili-

t) teorica di essere vittime di una catastrofe, ma non tutti permetto-no I'accesso di tale eventualit) nello strato del loro mondo. Ci sonopersone che non guardano i serial televisivi, non si interessano deinotiziari, non si lasciano tocczre daeli avvenimenti che succedono

Il passaggio indotto - 177

.r rlualcuno da qualche parte del mondo. Vivono nei propri strati e

.ono sostenitori di altritipi di pendoli. Non si preoccupano del fatto,. hc da qualche parte nel mondo un aereo sia caduto. Ascoltano lerrotizie di simili awenimenti con indifferenza, mentre masticano latcna. lr preoccupazioni che hanno bastano loro e avanzano.

Al passaggio indotto sono soggette soprattutto le persone che siinteressano, si preoccupano e si agitano per disgrazie che accadono,rcl altri. Se la vita di una Dersona non b sufficientemente satura di

problemi e preoccupazioni, la persona tende a colmare il deficitconvogliando la sua attenzione su fatd che av-vcngono in strati altrui. Questo tipo di per-sone legge regolarmente la cronaca nera,guarda iserial o aspetta nuove notizie dicatastrofi e cataclismi. La stampa scan-dalistica e i seriali rappresentano l'attivit)

.v

di pendoli modesti e inoffensivi. Essere ,tdevoti a questo tipo di pendoli colma /'

I

It

un deficit di informazioni, emozioni esofferenze. Per contro, manifestare interesse nei confronti di pendoli

distruttivi come i disastri e i cataclismi, rappresenta una minacciareale. Si tratta di pendoli forti e molto aggressivi.

La frequenza dell'emissione mentale di una persona che rivol-

ge la sua attenzione a simili awenimenti viene agganciata esatta-mente come succede con i serial televisivi. Chi manifesta interessenei confronti di informazioni negative ne riceve in abbondanza.All'inizio il suo ruolo b quello di un osservatore esterno: t come se

sedesse sulle tribune e seguisse una partita di calcio. Il gioco, perb,lo coinvolge sempre di piil, fino a farlo diventare un tifoso accani-

to. Ecco che scende in campo e comincia a correre, ma senza rice-

vere per il momento il pallone. Gradualmente e senza accorgerseneviene preso sempre piil dal gioco e finalmente il pallone gli arrivaa tiro. Losservatore ora si b trasformato in giocatore, owerossiain vittima di una disgrazia. E come potrebbe essere altrimenti? I

disastri, infatti, sono diventati una parte della sua vita, lui stesso li

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I178 - ht Spa:itt delle Vuriunti

ha introdotti nel suo proprio srrato personale e, ac-cettando involontariamente il destino della vittima,ha finito per materializzare la varianre s,renturata. E

owio che la persona in oggetto non voleva fare la partedella vittima, ma cib non d di nessuna importanza. I

ruoli li definisce il pendolo, se la persona ha accerratoil suo gioco. Percid, se per molte altre persone, la determinata di-sgrazia b semplicemenre una congiunzione fatale di circostanze,per la nostra vittima ipotetica d la logica e regolare conclusione delgioco. Per il nostro eroe la probabilitir di trovarsi al posto giusto almomento giusto E superiore alla media.

Se ignorerete le spinte dei pendoli distruttivi, non vi succeder).mai un incidente, o per meglio dire, le probabilith di capitarein una simile situazione saranno quasi pari allo zero. Potresteobiettare: e allora come mai, in occasione di disastri o cataclismi,le persone muoiono a migliaia? Vuol dire che pensavano turreinsieme contemporaneamente a una carastrofe? Il fatto E che voinon siete soli in questo mondo. Attorno a voi vivono masse dipersone che lavorano artivamente per i pendoli distruttivi ed emet-tono energia al loro spettro. Nessuno si pub isolare perfettamenteda questa emissione. Il campo di emissione vi pub invadere e, sen-za neanche che ve ne accorgiate, cominciate a emettere alle stessefrequenze. Le origini di questo comportamento si perdono nellanotte dei tempi, quando I'istinto di gruppo aiutava a evirare i peri-coli. Proprio per quesro il campo energetico del passaggio indottoha un andamento crescente a valanga, e risucchia a mo' d'imbuto.

ll compito sar) allora quello di tenersi il pit lon-tano possibile dal centro dell'imbuto. Cib

ignifica fare i

Il passaggio indotto - 179

,lice qui di evitare le informazioni ma di non lasciar-\('ne penetrare. Com'E noto dai precedenti capitoli,, r'itare di scontrarsi con i pendoli equivale a cercare..li incontrarli. Quando vi opponete a qualcosa, non,lcsiderate che alvenga o manifestate ostilitl, emet-r('tc con cib una forte energia alla frequenza del fatto o

..lcll'oggetto che volete evitare. Non lasciarsi penetrare, significaisnorare, non reagire all'informazione negativa e convogliare la

1''ropria attenzione su programmi e libri inoffensivi.Se proprio non vi riesce di non reagire, allora si pub sperare solo

ncll'Angelo custode. Se, per esempio, ayete paura di viaggiare in ae-rco, non fatelo. Se c'b paura, significa che nello spettro della vostracmissione c'b una frecuenza che entra in risonanza con una linea

clclla vita dov b segnatruna catastrofe aerea. Cib non significa che ca-

piterete assolutamente su questa linea, ma che esiste una probabilit).Se invece non avete il minimo pensiero di pericolo legato all'aereo,rrllora non c'b di che aver paura. Per contro, se provate un agitazione

che non ui i propriaprima di un viaggio in aereo, sarebbe ragionevolenon partire. Se non volare b praticamente impossibile, allora si do-vrebbe imparare ad ascoltare ilftrcn dzllz stellz drl manino. Verrete

presto a sapere di cosa si tratta e come fare per ascoltarlo.

La guerraIn sostanza la guerra scoppia, piil o meno, come una rissa banale.

All'inizio una parte esprime la sua opinione dl'altra parte. Quest'ul-tima ha una opinione opposta, pertanto il punto di vista diversofirnziona come una spinta del pendolo distruttivo. fa seconda parterisponde alla prima spinta con un impulso piil forte e, dal canto suo,la prima parte risponde in modo ancora piil aggressivo. E cosi via

con intensit) crescente, finchd non si arriva alle mani.

Questo esempio offre un quadro semplice e chiaro di lotta

di due pendoli che, cozzando l'uno contro I'altro, oscillano

con forza crescente. Quando una guerra o una rivoluzione

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180 - ht Spu:io tlelle Variunti

sono in incubazione, entrano in gioco vari fattori,ma la sostanza d la stessa.

All'inizio sidice alla gente che si vive male.Tutti concordano facilmente con quest'af-

fermazione: la prima bamuta del pen-dolo viene accettata. Poi si

trova una sptegazlone: avivere meglio ci disturbaqualcuno altro di diverso

da noi. Cib suscita I' in-dignazione generale e il pendolo

incomincia a oscillare. Quindi segue unaprovocazione da parte dell'una o dell'altra parre e

- cib origina una rempesta di proteste. Il pendolo ha preso

forzaela guerra o la rivoluzione possono cominciare. Ogni iolpodi pendolo genera una ripercussione che rafforza ulteriormentele oscillazioni, fino a farle smorrare in forma di valanga sulle lineedella vita dove la rensione b in continuo crescendo.

Un tentativo di cambiare la situazione si pub fare solo all'ini-zio, giacchd poi essa esce fuori da ogni controllo. Se all'inizio delmovimento di awolgimento della spirale si risponde al primoattacco del pendolo in modo pacifico o spostandosi di lato, ilpendolo verri affossato o estinro; di conseguenza, il passaggiosu una nuova voluta della spirale, or,wcrossia su una nuova linea,verri bloccato. Se invece si accetrano le oscillazioni del pendolo,la frequenza di oscillazione del partecipante verr) ad assumereparametri somiglianti alle linee della nuova voluta della spirale.

Puftroppo, il fano che un singolo partecipante agli eventi non re-agisca al pendolo, non d) ancora lagannziache egli non verr) coin-volto in una guerra o in una rivoluzione. Per chi d stato risucchiatoin un vortice porente d praticamente impossibile uscirne fuori, perquanti sforzi faccia. Tirttavia, il parrecipanre che non accerta il giocodel pendolo avr) per lo meno piil chances di soprawivere e di usciredalla situazione con una perdita minima. Attenzione, perb, bisogna

Il passaggio indotto - l8I

t.rpire bene che cosa significhi non accettare una guerra,r r-rna rivoluzione. Potete odiare fortemente la guerra e

krffarci attivamente contro, al pendolo b assolutamenteindifferente se siete pro o contro, gli va bene I'energia di.pralsiasi segno. Se emettete energia alla frequenza.lclla guerra, avr)r luogo un passaggio su que- ,,/-,, ,sta linea: accetterete la guerra, ne prenderete / ':'

parte, sa.rete sul campo di battaglia. Se inve-

cc loftate contro la guerra, essa vi ingoierhcomunque. Non accettare il pendolo-guerrasignifica ignorarlo. ii'n"to che non b sem-

pre facile ignorare, e qui sta proprio il pericolodel passaggio indotto. Perd si pub quanto meno

non prendere posizione, nd contro n6 a favore. Sono

sempre esistiti paesi neutrali che, rimanendo da parte,assistevano alla distruzione di interi popoli, gli uni per

mano degli aitri.Fate anenzione ai meeting di protesta contro le azioni

militari: per un pendolo interessato a scatenare un conflit-

to contro il suo nemico, i manifestanti dell'opposizione sono soste-

nitori devoti e desiderati non meno degli aperti fautori della guerra.

[a protesta attiva finisce per essere I'alleato piir naturale della guerra,

nonostante gli ingenui oppositori siano convinti del contrario. Avan-

zare proposte di pace, smascherare il vero volto e le reali motivazioni

del pendolo-guerra sono le uniche azioni che possono reprimere un

confitto. Vi ricordate I'allegoria con il nido di api selvatiche? Il pen-

dolo dichiara ai suoi membri che le api sono pericolose e Per questo

bisogna distruggerle. Ma di che cosa ha veramente bisogno il pen-

dolo? Del loro miele, forse?

La disoccupazioneCome si E detto, si pub partecipare al gioco del pendolo distrut-

tivo in modi diversi, o sostenendolo o rifiutandolo. La seconda

, , 'll\\it

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1 82 - Lo Spazb delle Varianti

via forse b ancora piil pericolosa, giacchd il desiderio dievitare lo scontro con il pendolo crea un potenzialesuperfluo che risucchia nell'imbuto del passaggio.

Oggi tutti o quasi tutti hanno paura di per-dere il lavoro. Il passaggio indottoche fa finire sulla strada t moltosubdolo. Tirtto comincia da unnonnulla e in maniera inoflen-siva, magari da un primo debolesegnale: avete sentito per caso chenella vostra ditta le cose non stanno andan-do bene come prima; oppure qualcuno dei vostriamici ha perso il lavoro, o si dice in giro che da qualcheparte s'intende ridurre il personale o qualcosa di analogo.

A livello inconscio, senza che voi ve ne rendiate conro, b suo-nato un campanello d'allarme. A questo segue poi un altro se-gnale, per esempio che I'inflazione € in forte aumento. La notiziamette in guardia voi e owiamente anche gli altri. Incomincianocosi le conversazioni sul tema, e il pendolo-disoccupazione ricevela sua dose di nutrimento energetico. Ecco che seguono noti-zie sull'instabiliti della borsa e la tensione generale aumenra. Lapreoccupazione diventa presto angoscia e si trasforma quindi inpanico. Voi gi) a tutto spiano generate energia alla frequenza del-la linea della vita dove vi vedete senza lavoro. Quando vi portateaddosso la paura di essere nel numero dei licenziati, potete starcerti che d talmente evidente come se vi foste attaccatti sul pettoun cartello con la scritta: "Mi potete licenziare". Se pensate dipot€r nascondere questa paura, vi sbagliate di grosso: una certafugace gestualiti o certe sfirmature del rono della voce a voltedicono piil delle parole. Perdendo la sicurezza in voi sressi, nonsiete piir il lavoratore efficiente di prima. Quello che prima riu-scivate a fare facilmente, ora vi riesce con difficolt). Nei rapporticon i colleghi cresce la tensione, giacchd anche loro sono nellavostra stessa posizione. Il nervosismo viene trasferito anche in

I I p a s s a EBj oj 44 p!19=JE

famiglia, dove invece di sostenervi magari vi accusano. E

fatta: lo str€ss cresce rapidamente e voi non siete piir un

lavoratore, sul petto b gii apparso il cartello con la

scritta: "Pronto al licenziamento".fa causa della paura di essere licen-

ziati si cela dietro al senso di colpa,

che arde debolmente o brucia di

un firocovivo nelvostro inconscio.

Chi verri licenziato per primo? Il

peggiore. Se vi siete permessi di credere

di poter essere peggio degli altri, vuol dire che vi

siete messi da soli nella lista nera. Rinunciate al senso di

colpa, permettetevi il lusso di essere voi stessi. E se non vi riesce,

incominciate a cercare un nuovo lavoro. Il potenziale superfluo delle

cmozioni si dissolved nell'azione. Alcune persone cominciano a cer-

care un nuovo lavoro subito dopo aver ottenuto un posto di lavoro.

[.o fanno non perchi hanno intenzione dicambiare subito di nuovo

l,rvoro, ma semplicemente perchd la copertura infonde sicurezza, in-

duce a pensare: per male che vada, c'b un'alternativa.

Se invece guardate al futuro con serenit), I'azione delle forze

equilibratrici non vi toccherir.

Le epidemieVoi forse penserete: qui le linee della vita non possono c'en-

trare niente, una persona si ammala perchd E stata contagiata' E

avete ragione, ma solo affermando che la Persona ha permesso

di Farsi contagiare. Non voglio dire che doveva andarsene in giro

con la mascherina. Non I'avrebbe comunque aiutata. Non ci

credete? Ebbene, da un Punto di vista strettamente speculativo

non lo posso dimostrare, come del resto non posso dimostrare

niente di cib di cui si tratta in questo libro. Del resto, nell'ipote-

si di una epidemia d'influenza anche voi non ve ne andreste in

giro con la mascherina Per verificare le mie parole, non b vero?

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184 - Lo Spa:io deLle Varianti

Pertanto dirb solo quello che so, e voisarete padroni di crederci o meno.

Dunque, scopriamo I'anamnesi

di una malattia. La causa di unamalattia b il vostro volontario con-

senso a prender parte al gioco che sichiama "Epidemia". Thtto incomin-

cia quando sentite dire in giro che daqualche parte si b scatenata una epide-mia. Tutte le Dersone normali sanno che

I'epidemia si trasmette per via aerea, quindi voi, come ogni per-sona normale, ammettete tranquillamente l'eventualit) che tuttipossano essere contagiati. In testa turbina gii lo scenario dellamalattia: vi immaginate con la febbre, vi vedete giir srarnutiree tossire. E f^tt"r da questo momenro siete gi) in gioco, poichdemettete energia mentale alla frequenza del pendolo distruttivo.

Inconsciamente cercate gi) la conferma dell'avanzare dell'epide-mia e la vostra attenzione comincia a lavorare selettivamente. In-torno a voi vedete persone che starnutiscono, ovvero, prima non lenotavate anche se c'erano, ma adesso s): al lavoro e a casa di tanto intanto qualcuno parla dell'influenza. Ol'unque trovate nuove confer-me della vostra supposizione, ciob del famo che I'epidemia sra avan-zando, anche se voi apposta non cercate conferme e il tema piil ditanto non vi preoccupa. Pare quasi che le circostanze alvengano dasole. Cib perchd, se all'inizio delgioco vi eravate sintoni'zatisulla fre-quenza del pendolo distruttivo, poi il legame b diventaro via via piirforte, indipendentemente dalla vostra partecipazione consapevole.Se poi non siete cosi contrari ad ammalarvi o siete propensi a nonaver scrnpo, significa che siete gi) un sosrenirore attivo del pendolo.Si pub anche verificare il caso contrario: avete deciso di non arnma-larvi e vi siete persuasi di essere assolutamente sani e di non correrealcun rischio. Anche questa volta, perb, non ne verr) fuori niente:state comunque pensando alla malattia e quindi emetrete energia

ll passasxio indotto - 185

,,ll,r ficquenza della malamia. Direzionarer lrt'rrsieri a favore o contro la mdattiarrorr ha nessuna importanza. In altri ter-rnirri: se cercate di convincervi che nonr i ,rnrmalerete, significa che fin dall'inizio.rnrnrcttete questa possibilit), quindi nonr i :rirrter) alcuna persuasione del contra-ri,r. [-e parole dette ad alta voce smuovo'rr,, scmplicemente I'aria. Le parole dettert,l se e se non sono lnvece nlente. mentre la

Ictlc b una energia potente, anche se non ha voce.( ,iLrnti a questo livello non vi salverete dall'epidemiat)r'nrmeno se correrete a farvi vaccinare. Vi ammalerete lo stesso,irr rrna forma o in un'altra. Il primo sintomo della malattia vi porri,li fi'onte a una scelta: cedere alla fin fine alla malattia o no? Voi()[)porrete una debole resistenza e vi rassegnerete poi ad amma-l.rrvi. Questo esito apporter) una correzione definitiva alla vostrat'rnissione di energia e vi trasferirete sulla linea della vita dove lar rrrrlatria si maniFesta pienamente.

ll passaggio indotto b iniziato nel momento in cui avete ac-ccrtato il pendolo-malattia. Se veramente ve ne infischiate, ilpassaggio non awerr).; analogamente, se siete in vacanza, nonsiete in contatto con nessuno, non ascoltate le notizie e nonsapcte niente dell'epidemia, il pendolo non vi toccheri, affon-.ler) semplicemente nel vuoto.

Visiete maichiesti perchd i medici non vengono contagiati dairlalati? Molti di loro lavorano anche senza protezioni. Non b per-chd sono vaccinati, tanto piil che non ci si pub vaccinare controrutte le mdattie. Il fatto b che anche i medicigiocano attivamenteal gioco del pendolo-malattia ma il loro ruolo b un altro.

Per analogia, provate a seguire il comportamento delle hostessin aereo: queste buone fate raccomandano insistentemente a tuttidi legare le cinture. l,oro, invece, volteggiano per I'aereo come se,in caso di avaria, potessero librarsi in aria alla maniera dei colibri.

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186 - Lo Spazio delle Varianti

nBene, e allora come si spiega la situazionedei lattanti infettati dall'AIDS? Anche loroemettono energia da passaggio indotto??, - sichiederl il lettore?

Innanzitutto stiamo analizzando la questionedell'epidemia come tendenza. In secondo luogonon sto cercando di dimostrare che non esistealcun tipo di contagio, ma solo che esiste I'emis-sione mentale alla frequenza della malattia. IlTiansurfing non b nd un dogma, nd l'istanza ulti-ma della veriti. Non bisogna erigere ad assolutonessuna idea, si pub solo prendere atto di alcuneregole ricorrenti. la verith b sempre "da qualche, ma dove precisamente non si sa.

l l panicoIl panico b la piil intensiva e la piir veloce delle forme di passag-

gio indotto. Il panico sottolinea con il massimo contrasto tutte lesue caratteristiche. Innanzitutto I'arvolgimento della spirale awie-ne in modo molto tenace, poichd il segnale di un reale pericolosuona in modo sempre molto convincente e la persona si inseri-sce immediatamente nel gioco del pendolo distruttivo. Per questomotivo il pendolo prende a oscillare velocemente e in crescendopraticamente con effetto valanga. In secondo luogo la personaperde praticamente il controllo di se stessa e, di conseguenza, sitrasforma in un ricevente sensibile delle oscillazioni del pendolo eal tempo stesso in un attivo trasmettitore. Infine, il pendolo stessotrova una ideale materializzazione di sd nella folla. Purtroppo, tuttiquesti fattori rendono difficile la neutralizzazione del pendolo-

panico tramite i metodi conosciuti dell'affossamen-to e dell'estinzione. Nei momenti di paura a unapersona non viene nemmeno in mente di riflettere

sui metodi di lotta.

.'i

Parre qul vlclno

Il passaspio indotto - 187

Iirttavia, se si riesce a mantenere il controllo( .r non cedere d panico, con una buona dose di

1'r.rb:rbilit) ci si potr) salvare o si potri salvarel.r vita dei propri cari. Succede per esempio che,,1rr;rndo una nave affonda, tutti si accalcano su.rl. une scialuppe di salvataggio, mentre altre ri-nlrlngono vuote. E basterebbe solo un istante

l)('r guardarsi intorno e capire la situazione. Matlrri sta I'insidia del passaggio indotto: funziona( onre un imbuto che risucchia rutto quello chevicne anche solo sfiorato.

.,,,*N&t[

La povertirA ragionare col buon senso, come fa ad arricchirsi una perso-

rra semplice, nata nei bassifondi? Lasciando da parte la via delcrimine e le belle storie sui milionari, possiamo affbrmare chele considerazioni fondate sul buonsenso non porrano a niente.I'. quindi, quali vantaggi ci apporta una logica abituale? Il Tlan-surfing fuoriesce dai limiti del buonsenso, perb permeme di farecluello che, secondo altre logiche, sembra impossibile.

Agendo logicamente, le persone ottengono risultati corrispon-denti. Chi b nato povero e vive in un ambiente di povert) a cuiI abituato, emette energia alla frequenza della linea della sua po-vera esistenza. Per questa persona trasferirsi sulla linea del benes-sere b molto difficile, soprartuto se prova solo odio per la suapoverte, invidia verso i ricchi e manifesta il desiderio di diventarericco. Anzi no, direi che se si hanno a disposizione solo quesritre fattori t praticamente impossibile trasferirsi sulla linea dellaricchezza. Vediamo un po' di capire perchd.

Forse, una delle prime scoperte che fanno tutti i bambini en-trando nella vita, b questa: se non vuoi qualcosa, non significache ne sarai liberato. Quante volte succede che i bambini grida-no disperatamente, quasi dal profondo dell'anima: ulo questo

b

a,i.lt!

N

Page 95: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

188 - Lo Sna.io delle Vurionti

proprio non lo voglio! Lo odio con turre le mie forze! Maperchdnon mi lascia in pace? Ma perchd mi succede sempre cosi?o.

E una domanda che non si pongono solo i bambini ma anchegli adulti, nell' impeto dell'insoddisfazione. ii effettivamente diffi -cile rassegnarsi al fatto che se non vuoi qualcosa, succederir lo stes-so, e se poi odi qualcosa, ti perseguiteri senza darti rregua. Thntipossono essere gli oggetti dell'odio: la propria poverti, il propriolavoro, i propri difetti fisici, i vicini, i vagabondi per strada, glialcolizzati, i drogati, i cani, i ladri, i banditi, la gioventil sfrontaia,il governo... Ma tanto piir forte sar) il vostro odio, tanto piispesso vi scontrerete con I'oggetto del vosrro odio. E ormai sapetebene perchd: se una cosa o una persona vi turba, voi ci peniatecontinuamente e quindi emetrete energia menrale alla frequenzadelle linee della vita dove l'oggetto del vostro scontenro b presentein abbondanza. Non d importanre la polarit) della vostra emis-sione, cioE se I'oggetto "vi piaccia" o "non vi piaccia". Il secondocaso, anzi, produce piil effetto poichd le emozioni sono piil forti:quello che non vi piace d per voi un pendolo disrrurtivo, e con levostre emozioni negative lo fate oscillare ancora di piil; odiandolofortemenre creare un potenziale superfluo, le forze equilibratricisi attiveranno ma verranno indirizzare conrro di voi, poichd per

loro b piir semplice eliminare un singolo oppositore che noncambiare il mondo che a qualcu-

no non piace. Provate un po'a immaginare quanti fattorinocivi si trovano in un mo-do di rapportarsi negativo nei

confronti della vita!futorniamo al nostro uomo

nato in miseria. Egli sogna di di-ventare ricco, ma il desiderio, come

si sa, non fa cambiare nienre. Si pud,stando sdraiati sul divano, biascicare pigra-

Il passaqgio indotto _ 189

,ir fiagole. Ma dove si potrebbero rrovare? Adessonr\'('rno). Pir) o meno allo stesso modo un uomo po_\( r() sogna di diventare r icco.

.Sc una persona non b pronta ad agrre per avere quello,lrc desidera, non lo omerra mai. la persona di norman()lr €sce perchd d convinta che comunque sia non ne verr) fuorirrit''te. Ecco il circolo vizioso. Il desiderio non ha alcuna forza, nonPrrir .emmeno far muovere un dito. Questo lo fa I'intenzione, o\verol.r ri.solutezza ad agrre. Lintenzione include dentro di sd anche la dispo-rribilit) a{ avere. Una persona pub dire: uBe', ma io I'intenzione ce llho,l:rwero! E normale. Io, infatti, voglio diventare riccolr.

F, invece no. Ancora una volta tra "volere" ed ,,essere pronti a

.livcrrrare" c'd un proFondo abisso. un uomo povero, per esempio,non sl senre a suo agio in compagnia di ricchi o in un negozioItrssLroso, anche se con tutte le sue forze cerca di convincere ra"r,ar-s, e gli altri del conrrario. Nel profondo dell'anima egli, infatti, b(orrvinro di non essere degno di tutto cib. La ricchezianon enrrarrclla sfera del suo benessere, e non perchd I'essere ricco non portilrc.essere' ma perchd lui d ancora lontano da tutto cib. una pol,.o-nir nuova d piii comoda, perd quella vecchia E piir conFortevole.

I poveri conoscono solo il lato esteriore della ricchezza: case lus-\uose, automobili costose, gioielli, club esclusivi... Se perb un pove_*r venisse sistemato in un simile contesto, si sentirebLe Fortemente.r disagio. D'altra pa-rte, se gli si desse una valigia piena di denaroc.mincerebbe a combinarne di umi i colori e finirebbe per perdererufto. fa frequenza di energia che ffasmette si trova i.r fo.t dirro-.anza con un tale tipo di vita. Finchd il povero non comincia a farcntrare gli amributi della ricchezza nella sfera del suo benessere, fin-chd non impara a sentirsi padrone di oggetti costosi, rimarri semprepovero dentro di sd, anche se dovesse trovare un resoro.

un altro ostacolo sulla via della ricchezzad d,ato dall'invidia.Come si sa, invidiare significa provare fasddio per il successoaltrui. In questo senso un sentimento del genere non apporraniente di costruttivo. In compenso I'invidia d caratterizia da

mente: uNon ci starebbe male ora un piattino

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190 - Lo Spa:.io delle Varianti

un elemento fortemente distruttivo. La psico-logia dell'uomo b fatta in modo tale

che chi invidia qualcun altro per unoggetto che vorrebbe possedere, fa ilpossibile per svalutarlo. Questa d lalogica dell"'invidia nera": ulo lo in-vidio per I'oggetto che ha. Io non ceI'ho e difficilmente I'otterrb. Ma non

sono mica peggio di lui? Vuol dire chequello che lui ha b brutto e io non ne ho bisogno".

Cosi il desiderio di avere si trasforma prima in difesa psico-logica e poi in rigetto. Il rigetto awiene a livello somile, perchdI'inconscio capisce tutto in modo letterale . La coscienza svalutaI'oggetto dell' invidia solo per finta, per mettersi il cuore in pa-ce, mentre I'inconscio percepisce tutto con la massima seriet) e

finisce, in questo caso, per prestare un falso servizio, facendo il

possibile per non far ottenere I'oggetto deprezzato e rifiutato.Vedete come sono saldi i fili che tengono I'uomo legato alla

linea povera della sua vita!Nel caso di passaggio indotto da una linea della vita agiata a una

linea povera gli eventi si wiluppano con ancora maggiore drammati-citi. Succede, a volte, che una persona benestante finisca per perderetutto e ritrovarsi sulla strada. Tirtta I'insidia del passaggio indotto allapovert) si manifesta nel fatto che, all'inizio, la sua spirale si awolge

con movimento lento e impercettibile; solo dopo tale movimento

acquista bruscamente rapiditi, fino a diventare inarrestabile. la spi-rale incomincia da difficolt) finanziarie temporanee. Badate bene, le

difficolth finanziarie temporanee possono succedere in qualsiasi mo-

mento a tutti, sono una inevitabilit) normale, come la pioggia nel

giorno di un picnic pianificato. Se in casi come questi si riesce a evi-

tare la firria, la depressione, l'angoscia e la rabbia nei confronti dellavita, le oscillazioni diquesto pendolo distruttivo si estingueranno da

sole, non ricevendo nutrimento. Il passaggio indotto comincia solo

se vi afferrate dla estremith della spirale: infatti, perchd la spirale si

Il passaggio indotto - l9l

,rr,rlgrr i necessario il vostro riscontro alle oscillazioni dell', rrtkllo distruttivo.

I ;r prima vostra reazione a una circostanza del ge-rr,.'ri' i lo scontento. Per il pendolo si trana di un\( )\tcgno ancora troppo debole, e se a questolivt'llo le vostre emozioni si placa-rr,,, il pendolo si estingueri. Unast't'ond? reazione potrebbe esse- ,$r..' I'indignazione: si tratta gh dirrnrr emozione piir fone, ed ecco, lrc il pendolo si rianima e vi informa che,;rrrilcuno t colpwole deivostri guai finarziari. A(lucsta seconda spinta voi rispondete con repliche o azio-rri negative nei confronti dei colpevoli. A questo punto il pendo-kr distruttivo si b completamente rianimato e la sua spirale si arvolgein un nuovo giro, procurando nuovi fastidi: lo stipendio b inferiore.rl previsto, i preni sono aumenrati o vi costringono a saldare deirlebiti, eccetera. Fate attenzione, perb: in questa fase non vi rendeteiulcora conto del fatto che sia in atto un processo. Vi pub semplice,nlente sembrare che uno dopo I'altro si stiano succedendo dei fasti-di. In realt) si tratta di un processo orienrato, che avete indotto voistessi rispondendo alle oscillazioni del pendolo. [a frequenza dellavostra emissione energetica si sta spostando sempre di piil dalle lineedel vostro successo alle linee che vi vedono condannati e indignati.Per questo motivo passerete presro alle linee che corrispondono aquesti vostri nuovi parametri. Ed ecco che la vostra situazione si ag-grava sempr€ di piil. Da ogni parte arrivano brutte notizie: i preniaumentano, gli affari nella vostra ditta vanno male. Incominciatea discuterne attivamente con familiari e conoscenti. [r discussioni,com'b norma diffirsa, awengono in chiave pessimistica e produconolamentele, scontento e aggressivith nei riguardi dei supposti colpevo-li. Cib si manifesta in modo particolarmente fone nelle ditte dovegli affari vanno molto male, dove il giorno comincia dal postulato"non ci sono soldi", come se fosse una preghiera del mattino. A que-

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192 - Lo Sna:.io delle Variunti

povert) distruttivo. Siccome le cosevanno peggiorando, vi fate prenderedall'ansia. Lenergia dell'ansia, nonostante ilsuo modesto valore, viene ben assimilata dal pendoloche diventa ancora piir sfrontato. In uno sraro emotivo simile cre-erete inevitabilmente attorno a voi dei potenziali superfui di variotipo: insoddisfazione, afffessivit), depressione, aparia, sentimenti dioffesa, eccetera. Ora che al pendolo distrutrivo si sono agganciate

le forze equilibratrici, la situazione esce completamentefuori da ogni controllo e comincia a svilupparsi comeuna valanga, travolgendo tutto quello che trova sul suopasso. Incominciate ad avere paura e vi lasciate com-pletamente prendere dal panico. E come se vi avesseropreso le braccia, le avessero girate una, due, tre volte

e poi le avessero bruscamente mollate; voi volate in una direzione,cadete e vi ritrovate stesi a terra in stato di choc. [Jna scena terribile.E tutto era cominciato da difficolt) finanziarie insignificanti. Al pen-dolo non servono i vostri soldi, gli interessa I'energia negativa cheemettete quando li perdete. Quando la spirale si b finalmenre evo-luta al massimo, il disgraziato nel migliore di casi ha perduto molro,nel peggiore ha perduto tutto. Per il pendolo distruttivo egli non bpiil d'interesse, giacchd non c'd piil niente da prendergli. Gli sviluppisuccessivi possono essere diversi: lo svenrurato pub restare a giaceresulla linea sfonunata oppure pub cercare a fatica di salvarsi.

Un simile passaggio indotto pub coinvolgere una persona sin-gola o un grande gruppo. In quest'ultimo caso. come potete im-maginare da soli, non si tratter) di una semplice spirale ma di unautentico vortice, da cui sari assai difficile sottrarsi.

Lunico modo per salvarsi dal passaggio indotto d non afler-rarsi alla punta della sua spirale, non farsi coinvolgere nel giocodel pendolo distruttivo. Sapere come funziona il meccanismo

..- -'-.-)r,_ non basta. Di esso bisogna sempre ricor-

f. .z<\, dnrsi. Il vosrro Guardiano deve essere

//// ,)) sempre all'erta. Riscuotetevi ogniqual-

/-g-- ".::.':L:T ;?::'ffi ;:fr:il'J?lJ;

Il possag,g.io indorto - 193

manifestate insoddisfazione, indignazione,provate agitazione, partecipate a discussioni distruttive e

r i.r tf icendo. Ricordatevi: tutto quello che suscita in voi una reazio-n(' ncgativa b I'effetto delle azioni provocatrici dei pendoli distrut-riri. In sogno succede la stessa cosa: finchd non vi rendete contor lrc st2te sognando, fate la parte della marionetta di un gioco altruit vi possono perseguitare gli incubi. Ma non appena vi ri-\( uotete, vi scrollate di dosso I'allucinazione e vi rende-r(' conto del gioco, t fatta: siete diventati padroni dellaritrrrrzione e non sarete una vittima delle circosranze.lnvece gli altri attorno a voi continue ranno a viverein uno stato dizombie.

Page 98: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

194 Lo Spu:io delle Varianti

Riepilogo

Ogni persona crea un proprio strato singolo di mondo ein esso vive.ll mondo delle persone nel suo insieme d formato da stra-ti singoli disposti l'uno sull'altro.Entettendo energia negativa l'individuo peggiora da sololo strato del suo mondo.L'aggressivitA viene erroneantente scambiata per mani_festazione di forza, e l'insoddisfazione per reazione nor-male.Il riscontro a un avvenimento negativo induce il passag-gio sulle linee negative della vita.Il passaggio indotto include un avvenimento negativonello strato di un singolo individuo.lmpedite l'accesso a qualsivoglia informazione negativanello strato del vostro mondo.lmpedire l'accesso significa non evitare ma ignorare in-tenzionalmenle, non dimostrare interesse.

Caoitolo VI-

La corrente delle varianti

Page 99: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

"iz'rt,,

) Da dove scatur isconoi present imenti ,

le intuiz ioni , le prediz ioni ,le scoperte e i capolavori

:'.., dell 'arte? E veramente\,\b* "'i-.. proprio la ragione

dell 'uomo a inventaree a creare? La corrente

del le var iant i d unprezioso regalo per la

ragione ma l 'uomo nonsospetta nemmenodel la sua esistenza.

Che cosa sono " i segni"e perch6 funzionano?

Quando assecondate la corrente, il mondo ui uiene incontro.

l l campo d'informazioneLo spazio delle varianti b un campo d'informazione o una ma-

trice energetica, un clichd di quello che d.eue essere e come drue essere.

Quando l'energia, sintonizzata su un determinato settore

della matrice, lo "il lumina', il clichd si realizza in forma mate-

riale. Sorge una domanda: si pub utilizzare questa informazio-

ne mentre si trova in forma ancora non realizzata?

Si pub dire che lo facciamo ogni giorno. La coscienza non sa

leggere I'informazione contenuta nello spazio delle varianti. Per

contro, I'inconscio accede a questo campo d'informazione diret-

tamente. Proprio da qui provengono i presentimenti, le intuizio-

ni, le predizioni, le scoperte e persino i capolavori dell'arte.Linformazione arriva alla coscienza dal mondo esterno come

interpretazione di dati esterni, o dall'inconscio, a livello intui-

tivo. I dati scritti nel campo sono, per dirla volgarmente, verit)

allo stato puro o, in dtri termini, informazioni oggettive e prive

di interpretazione. Quando la veriti passa attraverso il filtro della

ragione, si trasforma in interpretazione, ciot in sapere. Tirtti gli

esseri viventi colgono la verit) in unapropria interpretazione. La gallinavede e percepisce il mondo in mo-

do completamente diverso da comelo percepisce I'uomo. Anche personediverse possono vedere e capire gli stessiawenimenti in modo diverso. Per questomotivo il sapere non d che una forma piilo meno alteratadellaveriti. I dati contenuti

Page 100: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

198 - Lo Spu:i t t t lel lc Vuriunti

nel campo informativo sono rappresentati come una complessastruttura energetica. Q"i b scritto tutto quello che costringe lamateria a muoversi secondo determinate leggi. All'inizio i daridel campo informativo vengono caprari dal subconscio (anima),quindi la coscienza (ragione) li ritrasmette in forma di descrizioneverbale o simbolica. Cosi nascono le scoperte o si crea il nuovo, lamusica, le opere d'arte, tutto quello che I'uomo non pub vedereo sapere per esperienza diretta. Allo stesso modo compaiono leconoscenze intuitive e i presentimenti.

Pub darsi che cib vi stupisca o susciti una cerra diffidenza. Nederiverebbe, infatti, che la ragione non pub creare da sola niente dinuovo e riceve semplicemente i dati da un campo d'informazione.Ebbene, non b esattamente cosi. [a ragione pub costruire un nuo-vo oggetto o risolvere un problema, perb lo pub fare solo operandocon oggetti e strutture logiche conosciure. In altre parole, la ragio-ne pub solo costruire una casa nuova con cubi da costruzione vec-chi. Ma non b in grado di ottenere qualcosa di fondamentalmentenuovo, ciob qualcosa che sia impossibile ricavare dal vecchio.

Le scoperte scientifiche d'importanza fondamentale non sonoil risultato di ragionamenti logici ma di illuminazioni, di infor-

mazioni provenienti dal nulla. La stessa cosa riguar-da le invenzioni geniali. La buona musica non sicompone di una selezione di note, ma arriva quasi

da sola. I capolavori dell'arte sono frutto diuna ispirazione, non il risultato di unaesecuzione tecnica da alta professionalit).

Un quadro dipinto in maniera tecnica-mente perfetta non diventa obbligatoria-

mente un capolavoro.La poesia che tocca le cordedell'anima non nasce da unaselezione ragionata di giusterime, ma proviene anch'essadal profondo dell'anima.

La corrente delle ,,'arianti - 199

lirme le creazioni nate dall'ispirazione e da delle illuminazioni nonlr.rnno niente a che vedere con la ragione. la ragione solo in un se-, ,,rrclo momento rende i prodotti di questa creazione suoi attributi.l,.r ragione putr, per esempio, copiare alla perfezione un capolavoro

riii esistente. Ma crearne uno nuovo non pub. [a ragione ana]izzai rlati che il subconscio ha captato dal campo d'informazione, e liriveste d'interpretazione simbolica sotto forma di quadro, melodia,vcrso poetico, formula, schema e via dicendo.

Non ci b dato sapere, per il momento, in che modo I'inconscioottenga l'accesso al campo d'informazione. Possiamo solo essererestimoni di come si manifesta tale accesso. Ne b un esempio la

chiarorveggenza, cioB la capaciti di percepire awenimenti cheo si sono gia prodotti nel passato o ancora non sono successi osono accaduti fuori dal campo visivo del chiaroveggente. Non

comprendendo il meccanismo di taliprocessi, li definiamo para-normali. I pendoli della scienza teorica, non volendo riconoscerela propria impotenza, non prendono seriamente tali fenomeni.D'altra parte, il fatto che non si possano spiegare non toglie nulla

alla loro esistenza, e ignorarli bellamente non si pub.Ci sono persone che vedono eventi contenuti nel cam-

po d'informazione con la stessa chiarezza con cui vedono glieventi che si producono davanti ai loro occhi nel mondo dellarealizzazione materiale. Queste persone hanno la capacith disintonizzarsi con precisione sui scttori non realizzati dello spa-zio delle varianti. Per esempio, per sintonizzarsi sul settore di

una persona scomparsa, il chiaroveggente deve vedere una suafotografia o toccare un suo effetto personale. Persino la polizia

si giova a volte delle prestazioni di questi chiaroveggenti. Non

tutti, perb, vedono con grande chiarezza, per questoavvengono gli errori. Due sono le cause degli errori.La prima b legata al fatto che il chiaroveggente si

pub sintonizzare su un settore che non si b realiz-zato e non si realizzerb,. I diversi settori, infatti,

a seconda della loro relativa lontananza I'uno

\,- i '

I

Page 101: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

200 - Lo Spo:io dclle Varianti

dall'altro, possono diFferenziarsi in modo pit omeno forte negli scenari e nelle decorazioni. Laseconda causa b da ricercare nell' interpretazionedei dati. I profeti e gli indovini dell'antichit), per

esempio, osservando scene insolite del futuro leinterpretavano a modo loro, sulla base del livello

di conoscenze che possedevano. Per questo morivole predizioni sono spesso irnprecise.

Credere o non credere, a voi la scelta. Non dimenticate che ilTiansurfing b solo un modello che permette di utrlizzare le leggidel mondo per i propri inreressi, non b una descrizione della strut-tura di questo nostro mondo. E non d nemmeno un monumentodi granito con l'iscrizione: "Qui giace la veritl". La veriti, comesapete, b sempre da qualche parte qui vicino. Anche I'affermazio-ne che I'uomo b in grado di sintetizzare tumo il nuovo grazie allasua ragione non b piil di un orientamenro. Siamo semplicementeabituati da tanto tempo a un tale modello e per noi b comodo.E da notare che questo schema esistenziale per noi cosi abitualeb indimostrabile, cosi come lo b il modello delTiansurfing. Delresto, se sia cosi o no, per noi non i poi cosi importante. Il fatro,comunque, t che i dati dello spazio delle varianti in qualche modopervengono fino a noi sotto forma di allusioni, visioni, illumina-zioni, segni divario tipo, e noi dovremmo, nella misura delle no-stre possibiliti, capire il loro significato.

Conoscenze dal nullaSolo poche personaliti non ordinarie sono in grado di leggere

chiaramente i dati contenuti nel campo d' informazione. [a maggiorparte delle persone capta solo le ripercussioni di questi dati in formadi presentimenti effimeri o di vaghe conoscenze. Chi si occupa discienza o di arte pub avere una illuminazione dopo lunghi periodie anche anni di meditazione. E difficile scoprire il nuovo, perchdla frequenza dell'emissione mentale, per quanro si pensi, si sinro-

La corrente delle vurianti - 201

rrizz:r con pit facilit) sui settori

r',r.t realizzati dello spazio deller,rrianti. Cib che b nuovo in li-

nca di principio, si trova semPreirr settori non realizzati. Ma comesi fa per sintonizzarsi su questi settori?

It'r il momento non ci b dato sape-

rc. Quando la ricerca di una nuova

soluzione in settori realizzati non

porta ad alcun risultato, il subcon-

scio in un qualche modo casuale trova

I'accesso al settore non realizzato. I dati

clui contenuti non hanno la forma delle

interpretazioni simboliche abituali, percib la coscienza le perce-

pisce come informazioni confuse e imprecise. Ma se il cervello

riesce ad afferrare la sostanza di questa informazione, ecco che

allora nasce I'i l luminazione e la chiara comprensione'

C'b ancora molto di poco chiaro e contraddittorio nei meccanismi

di funzionamento della coscienza e del subconscio. Non staremo qui

a sollevare il problema, ma ci soffermeremo solo ad analizzate alcuni

singoli aspetti. Per non creare confi.sione terminologica e semantica

conveniamo di indicare come ragione tutto cib che t legato alla co-

scienza, e come anima, tutto cib che b legato al subconscio'

Se la ragione capisse tutto cib che le vuole confidare I'anima,

I'umanit) ort.rr"bb. I'accesso direno al campo d'informazione. ii

difficile immaginare quali altezze potrebbe raggiungere la nostra ci-

vilth in questo caso. Purtroppo, Ia ragione non solo non sa ascoltare,

ma non vuole nemmeno farlo. Lattenzione dell'uomo e costante-

mente impegnata dagli oggeni del mondo esterno o dalle sofferenze

e dai ragionamenti interiori. Il monologo interiore non si interrom-

pe praticamente mai, e si trova sotto il controllo della ragione. l:

ragione non ascoha i deboli segnali dell'anima e insiste autoritaria-

mente sul suo. Quando la ragione "pensa", opera con categorie con

cui ha indicato le proprieth degli oggetti visibili nei settori realizzari.

Page 102: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

2()2 - bt Spu:io delle Vuriunti

In altre parole pensa con I'aiuto di drsignazioni fisse: simboli, paroleconcetti, schemi, regole, eccetera. Quando riceve un certo tipo diinformazione, la ragione cerca di collocarla in uno dei suoi compar-timenti contrassegnati da adeguate designazioni.

Le designazioni sono attribuite a ogni elemento del mondocircostante: il cielo E azzurro,l'acqua b bagnata, gli uccelli vola-no, le tigri sono pericolose, in inverno d freddo e via dicendo.Se I'informazione ricevuta da un settore non realizzato b ancorasprolvista di designazione sensata, la ragione la recepisce comeuna conoscenza incomprensibile. Se si riesce a introdurre nuo-ve designazioni per questo sapere o lo si arriva a spiegare neilimiti delle vecchie designazioni, ecco che nasce la scoperta.

E se-pr. molto difficile rrovare una designazione giusta perun sapere assolutamente nuovo. Provate a immaginare una per-sona che per la prima volta senre una musica. La musica d unainformazione in forma di suoni. Quando la ragione riceve que-sto tipo d'informazione viene a conoscerla, ma ancora non lacapisce. Non ha ancora una designazione per quesro fenomeno.La comprensione arriva dopo, quando la persona ascolta la mu-sica per tante volte e le vengono dimostrati tutti gli oggerri e ledesignazioni: i musicisti, gli strumenti, le nore, le canzoni. Maquando la ragione per la prima volta sente la musica, si trova

di fronte a un sapere reale cheb al tempo stesso un misreroincomprensibile.

Provateaspiegareaunbambino piccolo la definizione

"latte bianco". Il bambino ha appe-na cominciato a usare caregorie astratte

percid fa una sacco di domande. Sache cos'b il latte. Ma cosa sienifi-

ca "bianco"? E un colore. Eche cos'b un colore? E unaproprieti degli oggetti. E che

r osrl vuol dire proprieti? E cosa

'iqnifica oggetto? E cosi all ' infini-r , ' . E pi i r Faci le non spiegare, man)ostrare oggetti di colori diversi.r\llora la rasione del bambino de-

'igna ciir che diversifica i vari oggetti co-

La corrente delle vctrianti - 203

rrre categoria astratta del colore. In questo

nrodo eglid) definizionie designazioni S3

)

Wir tutto cib che lo circonda e poi pensa \t r tilizzando queste defi nizioni. 'i'i.

Lanima, a differenza della ragione, non

rrsa designazioni. Come le si pub spiegare che "il latte t bianco"?

Dal momento in cui la ragione ha cominciato a Pensare con

I'aiuto di categorie astratte, il suo legame con l'anima si b pro-

gressivamente atrofizzato. Lanima non usa queste categorie.

Essa non pensa e non parla, ma sente e sa. Essa non pub espri-

rrlere a parole e simboli cib che sa, percib la ragione non pub

mettersi d'accordo con l'anima. Supponiamo che I'anima si sia

sintonizzata su un settore non realizzato e sia venuta a sapere

di qualcosa che ancora non esiste nel mondo materiale. Come

pub portare questa informazione alla ragione? Senza contare,

poi, che la ragione b sempre occupata dai suoi discorsi. Essa

crede che tutto possa essere razionalmente spiegato e control-

la costantemente tutte le informazioni che riceve. Dall'anima

pervengono segnali appena percettibili, che la ragione non

sempre pub decifrare con I'aiuto delle sue categorie. I senti-

menti e le conoscenze confuse dell'anima aflbgano in mezzo

a pensieri altisonanti, e solo quando il controllo della ragione

si allenta, tali saperi intuitivi affiorano alla coscienza. Essi si

manifestano come un sentimento vago che a volte viene anche

chiamato voce interiore. La ragione si b distratta per un attimo

e voi siete riusciti a sentire i sentimenti o i saperi dell'anima.

Proprio questo E il fuscio delle stelle del mattino: una voce senza

parole, una riflessione senza pensieri, un suono senza volume.

\

Page 103: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

204 - Lo Spu:io delle Varianti

Afferrate qualcosa ma in modo incerto. Non pensa-te ma sentite intuitivamenre.

Ognuno di noi almeno una volta ha avutoI'esperienza dell' intuizione. Sentite, per esempio,che qualcuno deve arrivare, o che qualcosa deve

succedere, o sapete semplicemente qualcosa senzd sapere co-me fate a saperla.

[a ragione d sempre occupata a generare pensieri. lavoce dell'ani-ma B letteralmente soffocata da questo "miscelatore di pensieri", perquesto motivo le conoscenze intuitive ci sono difficilmente accessi-bili. Se si fermasse la corsa dei pensieri e si contemplasse semplice-mente il r,uoto, si potrebbe sentire il fruscio delle stelle del mattino,una voce interiore senza parole. Lanima potrebbe dare risposte amolte domande, se si desse ascolto alla sua voce.

E abbastanza difficile istruire I'anima a sintonizzarsi in modomirato sui settori non realizzati, cosi come costringere la ragio-ne ad ascoltare quello che essa vuole confidarle.

Ma cominciamo dall'inizio. Lanima ha due sentimend piunostochiari: il benessere e il disagio interiore. la ragione ha pronte delle desi-gnazioni per questi stati: "sto bene" e "sto male", "sono sicuro" e "sonopreoccupato", "mi piace" e'hon mi piace". Nella vita si b costretti adecidere a ogni passo s€ Fare o non fare qualcosa. I-a realizzazionemateriale si sposta sullo spazio delle varianti e come risulrato si ot-tiene quello che noi chiamiamo la nosrra vita. A seconda dei nostripensieri e delle nostre azioni si realizzano gli uni o gli altri senori.

Lanima ha accesso alcampo d'informazioni. In qualche modoessa vede cib che sta davanti, nei settori ancora non realizzati maincombenti. Se essa si b sintonizzata su un serrore ancora nonrealizzato, sa che cosa I'aspetta, sa, ciob, se si tratta di un even-

to piacevole o spiacevole. Questi senrimenri dell'animavengono recepiti dalla ragione come vaghi sentimen-ti di benessere o di disagio interiore. Lanima molto

spesso sa cosa I'attende. E con voce sommessa cerca

_. di comunicarlo alla ragione. Ma la ragione quasi

Irt corrente delle varianti - 205

rnrri l'ascolta o non d) importanzaaivaghi presendmenti' [a ra-

qione t presa dai pendoli, b troppo occupata dalla soluzione di pro-

irl.rri ed b convinta della sensatezza delle sue azioni. Essa prende

,lccisioni autoritarie, affidandosi a passaggi logici e al buon senso.

lirttavia, si sa bene che i ragionamenti sensati non garantiscono

l,r s<lluzione giusta. Lanima, a differenza della ragione' non Pensarna sente e sa, per questo non si sbaglia. Quante volte succede che

l:r gente si rende conto di qualcosa quando b ormai tropPo tardi e

poi si ritrova a dire: uEppure lo sapevo che non ne sarebbe venuto

firori niente di buono".ll compito, allora, b quello di imparare a capire che cosa dice

I'anima alla ragione al momento di prendere una decisione. Farlo

non b cosi difficile: sar) sufficiente ordinare al proprio Guardia-

no di fare attenzione allo stato di benessere dell'anima.

Facciamo un esempio: dovete prendere una decisione. fa vostra

ragione b in completa balia di un pendolo o b presa dalla soluzione

del compito in quesrione. Per sentire il fruscio delle stelle marruri-

ne basted semplicemente ricordare Per tempo che dovete prestare

attenzione al vostro stato interio.e. E una cosa talmente triviale da

sembrare scontata, perb b cosi. Il problema sta semplicemente nel

prestare attenzione ai propri sentimenti. Purtroppo la gente b piii

incline a fidarsi degli argomenti sensati che non dei

propri sentimenti, percib ha perso la capacith di pre-

stare attenzione allo stato del benessere interiore.

Ed ecco quindi che in testa proiettate una

delle possibili varianti di soluzione del

problema che vi affiigge. La ragione in

questo momento non si fa guidare dai sen-

timenti ma da ragionamenti sensati. In

linea generale essa non b affatto in-

cline in questo momento a rece-

pire un sentimento, quale che

sia. Tuttavia, se siete riusciti a

ri.cordnre, prestate bene atten-

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206 - Lo Stta:io delle Varianti La corrante delle vctrianti - 207

' , r'sliere il proprio destino, ha gii scelto che la vita b predeter-nrinirta: quel che sari, sar). Accettando questo orientamento,, sli afferma che al destino non si sfugge, e ha perfettamente ra-

lione, giacchd lo spazio delle varianti contiene anche questa va-

r i:rnte. Scegliendo questa direzione, alla persona non resta altro

, he lamentarsi della propria sorte e riporre le sue speranze nelle

Iorze superiori. Mettendo il proprio destino in mano altrui,

I' individuo procede per la vita secondo due strade: muovendosi

lrrngo la prima egli pub rassegnarsi e chiedere I'elemosina per

i.r propria vita, rivolgendosi con le sue suppliche ai pendoli o a

.crte forze superiori. I pendoli costringeranno il Questuante a

levorare, ed egli piegher) la schiena tutta la vita, guadagnandonrezzi modesti per la sua esistenza. Il Questuante si rivolger)r

ingenuamente anche allaforze superiori, ma esse non avranno

tcmpo per lui. Il Questuante si libera dalla responsabilit) per

[a sua sorte, poichd "tutto accade per volontl divina'. E se cosi

i', allora bisogna semplicemente imparare a chiedere corretta-

rn€nte e Dio misericordioso dar). uMonti e valli! Fiumi e mari!

O cielo! O terra! Mi inchino al cospetto della vostra potenza!

Mi riempio di fede e di venerazione. Io credo nel fatto

che mi aiuterete a comprare il mio giornale del mat-

tinoln. Vi sembro un po' troppo esagerato? Niente

afhtto, perchd per le onnipotenti forze superiori

tutto b possibile, il giornale del mattino o

vn palazzo non fa differenza, Se non

succede niente, significa che avetechiesto male, ritentate ancora!

Ecco una barzelletta a questoproposito. Un uomo se ne stasdraiato sul divano e prega Dio:nSignore Iddio! Aiutami a diventarericco! Tu puoi fare tutto! Io credo alla

tua onnipotenza! Confido nella tua

-, zione a quello che sentite: qualcosa

.ffitfi vi allarma, vi preoccupa, suscita

,il/,Yll{l timori o non vi piace? Ecco, ladecisione b gii presa. Ordinate alla

vosrra ragione di tacere per un istantee chiedetevi: nsto bene o sto male?r. Eora rivolgetevi a un altra varianre di solu-

^ zione e ponetwi ancora una volta la stessadomanda. Se non provare una sensazione

inequivocabile, signiGca che Ia vostra ragio-ne vi sente ancora male. Fate in modo allora.

che il vostro Guardiano vi costringa piu spesso a presrare anenzioneal vostro stato d'animo. Pud anche darsi che la risposta al vostroquesito non sia univoca. In questo caso sar) meglio non fidarsi didati cosi indefiniti e agire come suggerisce Ia ragione, oppure sem-plificare il problema. Se invece vi d riuscito di ottenere ,rr," ,irport"lrnivoca del tipo "Si, sto bene", oppure "No, sto male", significache avete sentiro ii fruscio delle stelle del marrino, e ora .onor..r.la risposta. cib non significa che dobbiate operare in conformit)ai comandi dell'anima. Purtroppo, non si E sempre liberi di agirecome si vuole, ma almeno si sapr) cosa ci si pub a^spettare in unsettore non realizzato.

ll Questuante, l'Offeso e il GuerrieroCi sono due esrremi di comportamenro nell'affrontare le va-

rie situazioni della vita: seguire la corrente, come una barchettadi carta priva di volont), o remare conrrocorrente, insistendoost inaramente sul proprio percorso.

Se un individuo resta inattivo, non manifesta iniziativa, nonaspira a niente ma porra avanti semplicemente la sua esistenza,la vita finisce per guidarlo. In questo caso egli diventa una ma-rionetta in mano ai pendoli che dispongono a piacere della suavita. Occupando quesro tipo di posizione, I'uomo rinuncia a

iir

misericordia!,. E Dio, indispettito, gli ri-

Page 105: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

208 - Lo Spazio delle Varianti

/4\r^

.r1** spond.e: "Senct uomo, comprarialmeno un biglietto della lome-rialr. Ecco com'b comoda questaposizione: liberarsi dalla respon-sabiliti e al conrempo sguazzare

nella propria importanza inter-na. Vi chiederete dov'b qui I'impor-tanza. Ma nel fatro che I'uomo si sentetalmente importante da ritenere cheDio, con la sua onnipotenza e la suamisericordia, debba prowedere al suo

benessere. Dio, offrendo la liberth di scel-ta all'uomo, gli ha gh dato abbastanza, mal'uomo, preso dal suoinfantilismo, non vuole accertare questo dono e manifesta eter-namente insoddisfazione. Linfantilismo trova giustificazione nelfatto che la strada che porta alla meta b piena di ostacoli. LuomoB perennemente disturbato da qualcosa, che di fatto b I'azionedelle forze equilibratrici e dei pendoli, generatasi in conseguenzadei potenziali d'importanza creati da lui stesso.

La logica b la stessa di un giochetto che si faceva da piccoli:uOche, ochette!, - .Qua qua qua!, - uVolete mangiare?, - uSi,si, gii gil, - uE allora venire quilo - nNon possiamo, proprio no.Il lupo cattivo sra softo il montagnone e non ci fa entrare nellanostra magioneu. Ol-vero: vorrei ma non posso.

La persona che non accerra il ruolo del Questuante pub sce-gliere una seconda srrada: assumere il ruolo dell'Offeso, espri-mendo insoddisfazione e richiedendo quello che, secondo lui,gli spetta. LOffeso, con le sue prerese, apporra un danno ancoramaggiore al proprio destino. Riportiamo come esempio un altra

allegoria: un uomo va a visitare una galleria d'arte; nongli piacciono alcuni quadri esposri e si ritiene in di-ritto di esprimere la sua insoddisfazione. Comincia

a pestare i piedi, a lanciare minacce, ad avanzare

.. pretese e a distruggere rurro quello che gli capita

Lq corrente delle varianti - 209

pcr le mani. Owiamente, in seguito a questo comportamentoverr) punito. Non accettando la punizione, egli si offende ancorarli piir e continua a manifestare viva indignazione: nMa come![)ovevano farsi in quattro per soddisfare le mie richiestelr. Nongli passa nemmeno per la testa il pensiero che lui b semplicemen-tc un osPite di questo mondo.

Dal punto di vista del Tlansurfing sia la prima che la secondastrada appaiono completamente assurde.

Il Tiansurfing propone un percorso assolutamente nuovoi nonchiedrre e non pretendere ma andnre e prendzre. Dove sta qui la no-vit)? Allo stesso modo si comporta anche colui che ha fano un altrotipo di scelta, quella che si pub sintetizzare nell'espressione: il miodestino b nelle mie mani. Quest'in-dividuo loma con il mondo per assi-curarsi un posto al sole. Occupandouna ferma posizione, egli guerreg-gia contro i pendoli e i concorren-ti, si fa largo a gomitate. La sua vitaE una lona continua per I'esistenza.Costui ha scelto la lotta, e anche que-sta variante si trova nello spazio.

Sappiamo gii che sia la rassegna-zione che l'insoddisfazione ci coin-volgono in un rapporto di dipendenza dai pendoli. Se ricordateil materiale contenuto nel capitolo precedente sui potenziali su-perfuicreati dall'importanza, vi sar) tutto chiaro. IlQuestuantecrea il potenziale superfluo della sua colpa e si d) volontaria-mente in mano ai manipolatori. Colui che chiede, infatti, sa inanticipo di essere colpevole per il fatto di chiedere e aspettare cheprima o poi qualcosa gli verri. dato. LOffeso crea un potenzialedi insoddisfazione, rivolge contro di sd le forze equilibratrici e sirovina attivamente la vita. Il Guerriero, scegliendo la lotta, oc-cupa una posizione sicuramente piil produttiva, ma la sua vita bdifficile e gli toglie tanta energia. Per quanto una persona resista,

Page 106: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

r

210 - ht Spu:io delle Vuriunti

finisce sempre per awilupparsi ancora di piir nella ragnatela. Glisembra di lottare per il proprio destino ma in realtl perde ener,gia a vuoto. A volte riesce anche a vincere, ma a quale prezzo!La vittoria viene messa in mostra e tutti, per I'ennesima volta, siconvincono che gli allori si conquistano con grande fatica. Cosisi crea e si rafforza I'opinione che per ottenere qualcosa bisognalavorare con impegno o lottare valorosamente.

Lopinione pubblica viene praticamenre formata dai pendoli. Ipotenziali d'importanza fungono da mangiatoie dei pendoli. Loscopo d difficile da raggiungere: ecco pronro il potenziale dell'im-

portanza esterna; lo scopo pub essere raggiunto soloda una personalit) dotata di qualiti non ordinarie:ecco I'impo rtanza interna. Mentre percorre la stra-

da che lo porta al suo scopo, I'uomo vienelasciato in braghe di tela. Pub anche darsiche i pendoli gli permettano di arrivare altraguardo, ed egli sarir allora soddisfatto e

non capirl di aver perso molta energia

:;,li_ non ranto per la conquista del suo

{R fine q.uanto per I'estorsione attua-

i\"^ ta dai pendoli.---i Ne emerge uno scenario piil omeno di questo tipo: un uomo,

per arrivare al suo fine, deve pas-sare attraverso una fila di questuanti che lo ostacolano, gli sbar-rano la strada, schiamazzano, lo tirano per le braccia.

Nell'affrontarli cerca di giustificarsi, scusarsi, fare elemosina,spingere, aprirsi un varco, lottare. E alla fine, dopo grandi sforzi,riesce a pervenire al suo fine. Lenergia spesa esclusivamente per ilraggiungimento delsuo fine b in realtir una piccola percentuale ebasta solo per muovere i piedi. La grande massa restanre di ener-gia b andata sprecata nella lotta conrro i molesti questuanti.

Strappando i vincoli che la legano ai pendoli, una persona or-tiene la libert). I questuanti la lasceranno in pace e andranno a

Itt corrente delle varianti - 2 I I

t t'r'CrrrSi qualche altra vittima. Se ben vi ricordate, per liberarsi dai

I'cndoli E sufficiente rinunciare all'importanza interna ed esterna.Sc riuscirete a farlo, gli ostacoli che sbarrano il cammino verso il\'ostro fine si elimineranno da soli. E allora potrete non c/tiedrre,ttti pretendere, nd lottare, ma semPlicemente andare e prendere.

Resta solo da rispondere a una domanda: come si deve inten-,lcre la frase "andare e prendere" e cosa bisogna fare per questo?lirtta la parte restante del libro t dedicata alla risposta a que-.ra domanda e presto verrete a sapere tutto. Per ora abbiamorr-rrcciato la strategia generale della scelta del proprio destino. Irrroli del Questuante, dell'Offeso e del Guerriero non ci vannobcne. Secondo voi, il Ti"ansurfing quale ruolo assegna al pa-..lrone del proprio destino nel gioco che si chiama vita? Eccovirrn compito per casa. E intanto esploriamo i metodi tattici dicomportamento nelle varie situazioni della vita.

Assecondare la correnteSe il Questuante e l'Offbso seguono la corrente essendone in

balia, il Guerriero, per contro, cerca di lottare contro questa cor-rente. Owiamente non esistono persone che possano corrispon-dere a questi tipi allo stato puro. Ognuno di noi, a seconda dellecircostanze, riveste un ruolo o un altro in misura piii omeno forte. Interpretando questi ruoli, perb, l 'uo-mo opera in modo assai poco efficace.Ma allora, direte voi, se non si pub ndlottare nd lasciarsi portare dalla cor-rente, cosa resta da fare?

Si b detto sopra come la ra-gione detti autoritariamentela propria volont), fondatasul buon senso. Molte Dersone

.a

ragionano in modo sensato ma altempo stesso non riescono a venire

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r212 - Lo Spazio delle Varianti

a capo dei loro problemi. Quanto bgrr.,d., allora, il profitto ci. pro- \fu'

.qviene da un tale brror, ,.nroi La \\Nragione non pub garantire una so-luzione sicura. La ragione crede di averepensieri chiari ma di fatto b alla mercddei pendoli. Non si pub nemmeno par-lare di liberth di movimento fintantochdl'uomo agisce in veste di Questuante, Of-feso o Guerriero. Persino il Guerriero nonpossiede pii libertl di espressione della sua volont) di quanta neabbia la barchetta di carta. Come si muove lungo la corrente del-la vita il Guerriero? I pendoli lo provocano a lottare, ed egli remacontro la corrente senza capire che sarebbe molto piil semplice econveniente sfuttarltt. La sua ragione d presa dai pendoli, ma ilCuerriero b pronto ad agire con decisione e, prendendo decisionivolitive, sbatte con tutte le sue forze le braccia contro I'acqua,anche quando potrebbe fare movimenti tranquilli e armoniosi.

E ora immaginatevi un altra scena: non opponete resistenza allacorrente, non create vortici superflui e al tempo stesso non sietein balia delle onde, come una barchetta di carta. Vi state intenzio-nalmente muovendo secondo la corrente e percib potete scorgere ibanchi di sabbia che vi vengono incontro, gli ostacoli, le zone peri-colose, e riuscite a mantenere la direzione scelta facendo semplice-mente dei movimenti armoniosi. Il timone b nelle vostre mani.

Ma in generale b possibile considerare la vita come una correnre?E perchd non si pub navigare restandone in balia, nd opponendoviresistenza? Da una parte tutte le informazioni sono contenute nellospazio delle varianti in modo stazionario, softo forma di matrice.La struttura d'informazione, perb, b al contemp o organizzata in se-quenze di nessi di causa-effetto. I nessi di causa-effetto generano lttcor"rente fulle uarianti. E proprio questa la corrente di cui si parla.

Il motivo principale per cui non conviene opporre atriva resi-stenza sta nel fatto che facendo cib si spreca invano o a proprio

La corrente delle varianti - 2 I 3

,l.rrrrro una grande quantitir di energia. Ma si pub fare.rll i i larnento sulla corrente delle varianti? Essa, in-l.rrri, potrebbe portare non solo verso una lagunar'.rrrcluilla, ma anche verso una cascata. Proprio

l)( r cvitare spiacevoli sorprese dovete essere sempre

1'r'onti a correggere con movimenti armoniosi la vostra di-r,'zione. Owiamente bisogna per prima cosa scegliere cor-r('ttrlmente la direzione generale di questa corrente. La direzioneliene definita dal fine prescelto e dai modi del suo raggiungi-n)cnto. Una volta che si E scelta la direzione, occorre fidarsi mas-sirnamente della corrente ed evitare movimenti falsi.

Ognuno di noi ha un idea piil o meno chiara della direzioneqcnerale della propria corrente. Per esempio: adesso studio, poirrri cerco un lavoro, metto su famiglia, faccio carriera, mi costru-isco una casa e via discorrendo. Molti di noi in questo camminocommettono un sacco di errori e a posteriori, guardandosi indie-

tro, si pentono di molte cose. Purtroppo, a cose fatte non si pubpiir cambiare niente. La corrente ha deviato di molto dal fine de-siderato e la ragione, con i suoi pensieri sensati, non pub aiutare.I{esta solo da rimpiangere il fatto che, come recita un detto, "Se

rrvessi saputo dove sarei caduto, avrei steso un pagliericcio".Ognuno di noivorrebbe sapere cosa l'attende dietro I'angolo.

Non tutti credono seriamente agli astrologi e agli indovini e si ri-volgono a loro, tuttavia tand se ne interessano, quanto meno percuriositir. Una previsione astrologica o una predizione ottimisticaaccendono una fiammella di speranza. Le previsioni indesidera-

te, invece, si possono anche ignorare. Il modello del Thansurfingnon entra in contraddizione con I'astrologia. I pronostici hanno

un fondamento reale, lo spazio delle varianti. Lastrologia esistenon solo perch6 le persone sono curiose di dare uno sguardo nelfuturo. Se la percentuale di pronostici giusti fosse troppo bassa,nessuno si fiderebbe di predizioni effimere. Tirttavia, I'esisten-za della corrente delle varianti permette efFettivamente, appog-

giandosi su determinate leggi ricorrenti, di dare una occhiata nei

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214 - Lo Spu:itt t lelle Vuriunti

precisione al cento percento, come anchenel caso della preveggenza.

Ognuno decide per sd quanto fidarsidelle predizioni e dei pronostici astro,logici. Noi qui lasceremo da parte conrispetto questo tema e ci occuperemodi capire quanto di utile si possa ri-

cavare dalla conoscenza dell'esistenza di una correnre delle va-rianti. Il quesito principale b in che misura ci si possa dare allacorrente, se la direzione fondamentale d stata scelta corretta-mente e, piil in generale, perchd conviene fidarsi.

Come si b detto prima, la ragione d sempre pressara da poten-ziali d'importanza creati artificialmente e percib non b in gradodi prendere decisioni efficaci. Limportanza inrerna ed esternad di fatto la fonte principale dei problemi. Lazione delle for-ze equilibratrici si manifesta soffo forma di gorghi e vomici nelpercorso della corrente. Se si riesce a liberarsi dell'importanza, lacorrente si sposta su un alveo piil tranquillo. Anche la domandase valga la pena o no di darsi a questa corrente d una domandalegata all'importanza. Limportanza esrerna costringe la ragionea cercare soluzioni complesse per problemi semplici. Limpor-tanza interna persuade la ragione a credere che i suoi pensierisiano giusti e la decisione presa sia I'unica corretta. Se si riesce asbarazzarsi dell'importanza, Ia ragione comincia a respirare libe-ramente perchd si svincola dalla presa dei pendoli e dalla pres-sione di problemi creati artificialmente. A queste condizioni pubtrovare soluzioni piii oggettive e adeguate. Ma la cosa bella b chela ragione, liberatasi dall'importanza, non ha pit bisogno di unintelletto potente. Owiamente, per la soluzione di problemi dilivello quotidiano, servono sia il pensiero logico che le conoscen-ze che I'apparato analitico. Ma tutto cib richiederl molta meno

In corrente delLe varianti - 215

, rrt'r'girr. Lesistenza della corrente delle varianti b unr( li:rlo lussuoso per la ragione ma essa, perb, prati-r .rnlcnte non lo sfrutta.

[.rr corrente delle varianti contiene gi) in sd le.,,' lrrz-ioni di tutti i problemi. La maggior parte,l.. i problemi viene creata artificialmente dalla ra-r'.ionc stessa. La ragione agitata sente sempre su di sd le spinte dei

1'..'ndoli e cerca di risolvere tutti i problemi nel tentativo di tenerel.r situazione sotto controllo. Le sue soluzioni volitive, perb, equi-r',rlgono ad assurdi sbattimenti di braccia contro I'acqua. Quasir rrtti i problemi, specialmente quelli semplici, si risolvono da soli\(' r)on si ostacola la corrente delle varianti.

Un intelletto potente non serve a niente se la soluzione esisterii) nello spazio delle varianti. Se non ci si inoltra nel labirinto dei

l,roblemi e non si ostacola la corrente delle varianti, la soluzione.rrriver). da sola e sarh addirittura quella ottimale. La caratteristica'irttimale" b gi) contenuta nella struttura del campo d'informazio-rrc. Il famo b che i rapporti di causa-effetto generano flussi singolirrella corrente delle varianti. Questi flussi sono le vie ottimali dinrovimento delle cause e degli effetti. Nello spazio delle variantic'b tutto, ma con maggior probabiliti si realizzano proprio le va-rianti ottimali e a basso consumo di energia. La natura non sprecacnergia a vuoto. Gli uomini camminano con le gambe e non conle orecchie. Tirtti i processi naturali tendono a prodursi con il mi-nor spreco di energia. Per questo motivo i flussi delle varianti sonoorganizzati secondo il principio della minor resistenza. Proprio incssi si trovano le soluzioni in assoluto ottimali. La ragione, presadai pendoli, agisce nell'interesse di questi ultimi e devia sempre daillussi. In altri termini, la ragione si invischia in trame complesse ecerca soluzioni difficili per problemi semplici.

Tirtti questi ragionamenti vi potranno sembrare eccessivamenteastratti, ma nella pratica potete persuadervi da soli di quanto realesia I'esistenza dei flussi. E un regalo ueramente prezioso per h ragione.In ogni problema si cela la chiave della sua soluzione. La prima

,#.r,' settori non realizzati dello spazio. Un

ffi.,.i,. altro discorso d che i calcoliastrologici.;".ffi ;.;./ .. altro olscorso e cne l calcoll astrologlcl

3n.i; .,,. non possono certo dare una garanzia di

K

Page 109: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

216 - Lo Spu:io delle Varianti

chiave E: muoversi lungo la via della minor resistenza. La gente disolito cerca soluzioni complesse perchd percepisce i problemi comeun ostacolo e gli ostacoli, com'b noto, devono essere superati coninvestimenti di forze. Si dovrir prendere I'abitudine di scegliere,tra le tante varianti di soluzione che capitano sotto mano, proprioquella piir semplice.

Tirtti noi ci troviamo a imparare qualcosa di nuovo o a fareattivit) gi) conosciute e monotone. Domanda: come si pub fareuna cosa e I'altra nel modo piil produttivo? La risposta b talmen-te semplice che b difficile credere alla sua efHcacia: in conformithal principio di mouimento lungo la corrente bisogna sforzarsi di faretutto, coi come uiene nel modo piil facile e semplice.

Le varianti ottimali di qualsivoglia azione sono organizzatein flussi. Questi flussi sono formati da catene di rapporti causa-effetto ottimali. Quando prendete la decisione di effettuare ilpasso successivo di una vostra azione, fate la scelta dell'anellosuccessivo della catena. Rimane solo da definire quale anellorisulta essere un elemento del flusso. Che co-sa fa una persona in casi simili? Prende unadecisione logica che dal punto di vista delbuon senso e dell'esperienza quotidianarisulta essere la piil giusta. La ra-gione prende una decisione voli-tiva, crede di essere in grado dicalcolare e spiegare tutto ma nonb cosi, e voi stessi potete conferma-re quante volte vi siete accorti diaver sbagliato quando eratroppo tardi, e vi sietericordati che poteva-te agire diversamente. :,)Non si trata nd di di-strazione nd di man-canza di acume.

La correnle delle varianti - 2 I 7

l.rr ragione non pub sempre scegliere la variante ottimale,(lu,ll lto meno perchd le catene del fusso non coincidono sem-

l)r(' con le sue costruzioni logiche.I'e r quanto vi sforziate, raramente vi riuscid di scegliere la va-

ri,rnte ottimale di azione solo con I'aiuto di conclusioni logiche.

I .r ragione di solito d sotto la pressione di uno stress, di Preoc-( upazioni, della depressione o dell' iperattivit). In altri termini,

t'ssrr b sempre sottoposta all'azione dei pendoli, per questo agisce\('lnpre con impeto e tende a intensificare I'attacco frontale con-

rnr il mondo esterno.Per scegliere la catena successiva del flusso basterebbe sem-

plicemente svincolarsi dai fil i dei pendoli e seguire con obbe-

.licnza questo flusso. Bisognerebbe, ciob, assumere una posizio-rre di equilibrio evitando di creare potenziali superflui. Per non

creare potenziali superflui occorre tenere costantemente sotto

controllo il l ivello d'importanza.

Quando avrete raggiunto uno stato di equilibrio con il mondo

circostante, seguite semplicemente ii flusso. Vedrete da soli un in-

sieme di segni che vi condurranno avanti. Allentate la situazione,

rendetevi non partecipante ma osservatore esterno, non schiavo nd

padrone, ma semplicemente esecutore. Ordinate al vostro Guar-

diano di scuotervi ogniqualvolta la vostra ragione cerca di prende-

re una decisione volitiva "sensata". Datevi in affitto in qualiti di

esecutore, e osservate il lavoro stando da parte. Tutto si fa moho pih

semplicemente di quanto non si neda. Cedete a questa semPlicith. E l4

ragione che ui porta allz cascata, non ln corrente dzlle uarianti.

Facciamo un esempio: dovete cercare in un negozio una cosa

che vi serve, ma non sapete dove. La ragione suggerisce la va-

riante di soluzione piil sensata ma difficile. Girate mezza citt)

ma alla fine troverete quello che vi serve sotto casa. Se l'impor-

tanza del compito fosse stata minore, la ragione non avrebbe

cercato una soluzione difficile.Un altro esempio: davanti a voi c'b un elenco di cose da fare.

Cosa scegliere per prima cosa e cosa lasciare per dopo? Non

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218 - Lo Spazio delle Varianti

bisogna neanche pensarci. Se I'ordine non ha una importan-za fondamentale, fate cosi, come viene. Muovetevi insieme alflusso, slegate la ragione dall' influenza dei pendoli. Cib nonsignifica che dovete diventare una impotente barchetta di cartain balia delle onde, ma che non serve sbattere invano le bracciacontro I'acqua quando invece vi basterebbe fare qualche movi-mento armonioso, leggero e semplice per andare avanti.

Non continuerb l'elenco degli esempi. Farete da soli un saccodi scoperte utili e stupefacenti se solo per un giorno proverere amuovervi assecondando la corrente.

Ogniqualvolta dovete trovare una soluzione, chiedetevi: qualE la via piil semplice per cercare di risolvere il problema?

Scegliete la via di ricerca pii semplice.Ogni volta che qualcosa o qualcuno vi distrae o vi fa deviare

dal vostro cammino, non affrettatevi a opporre attiva resistenzao a scansare il colpo. Provate a darvi in affitto e a osservare lasituazione per capire che cosa seguiri. Ogni volta dovete farequalcosa, chiedetevi: come si pub fare nel modo piir semplicepossibile? Permettete alla situazione di svolgersi nel modo piirsemplice possibile. Ogni volta che vi propongono qualcosa o vidimostrano un punto di visra diverso, non abbiate fretta di di-scutere e rifiutare. Pub darsi che la vosrra ragione non capisca il

La corrente delle varianti - 2 I 9

I segni conduttoriMa come distinguere una normale svolta del

llrrsso da un banco di sabbia o da una cascata in-r onrbenti? Ci si pub orientare nel mondo circo-\riurte con I'aiuto di segni pienamente tangibili.l l rnondo ce ne manda in continuazione. Quellilriir conosciuti e diffusi sono i presagi. Ci sono pre-

'.rgi cattivi e presagi buoni. Si usa credere che I'arcobaleno siarur buon segno, mentre un gatto nero che attrayersa la strada siarrrclizio di sventura in arrivo. I segni premonitori comunementericonosciuti sono di fatto il risultato di osservazioni e confrontiripetuti nel tempo. Se la percentuale di funzionamento del presa-qio b abbastanzaalta, si estrapola una regola che diventa patrimo-nio dell'immaginario collettivo, poichd b abitudine diffusa delle

l)ersone raccontarsi a vicenda fenomeni strani. Tirttavia, i segnipremonitori non si avverano sempre. Perchd b cosi?

Cosa succede quando una persona si b dimenticata di prendererlualcosa prima di uscire di casa e le tocca tornare indietro? Di solito

[)cnsa: tornare indietro porta male. Questa persona pub anche noncredere nei presagi, ma lo stereotipo collettivo d talmente radicatocla gettare comunque un ombra di dubbio nel suo inconscio. Edccco che nei suoi pensieri germoglia gi) un orientamento di attesadi qualche arversith. Oppure il nostro uomo pensa di non tornareindietro. Anche questo, perb, non I'aiuta, perchd il corso regolaredei suoi pensieri b gii stato turbato, ed egli si ritrova quindi giipiii o meno sbilanciato dal suo stato di equilibrio. Lattesa di unasventura apporta dei correttivi nei parametri della sua emissionementale e fa si che egli si sposti su quelle linee della vita che cor-rispondono a quei parametri. In questo modo ottiene quello chetemeva. E stato lui ad ammettere una tale eventualitirsuo scenario e proprio per questo le probabilith che ilpresagio sia azzeccato aumentano.

nel

Come vedete, il segno premonitore collettiva-mente accettato di per sd non pub fungere nd da

I vantaggio che gliene pub venire e non rie-1 sca a vedere le alternative. Attivate il vostro

Cuardiano. Prima osseryare e solo. tln

.,.r{fffi dopo agite. Scendete in platea, nonaffrettatevi a stabilire il controlloe permettete al gioco di evolversi

autonomamente per quanro possibile,tenendolo perb sotto osservazione. Non

bisogna sbattere i palmi conrro I'ac-qua. Non impedite alla vostra vita discorrere con la corrente e vedrete che

sollievo ne proverete.

Page 111: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

220 - Lo Spaz.io delle Varittnti

legge e nemmeno da costante. Perchd proprio il gatto nero E permttilo standard del cattivo presagio? Per quale ragione il gatto nero

pub esercitare una infuenza, quale che sia, sulla nostra vita? Di fatto,

l'infuenza non I'esercita il gamo di per sd, ma il modo con cui la gen-te si rappona al segno "garto nero". Se credete nei presagi, essi pren-

deranno parte alla formazione degli eventi della vostra vita. Se invece

non ci credete ma siete inceni, l'influenza del segno sarh piir debole

ma comunque presente. Se invece proprio non ci credete e non vi

prestate la minima attenzione, essi non eserciteranno nessun tipo di

effetto sulla vostra vita. E tutto molto semplice: ottenete quello che

uoi stessi ammettete nello scenario dzllz uostra uita. La persona che

considera i segni premonitori un pregiudizio, esclude dallo strato

del suo mondo qualsiasi possibilit) di una loro realizzazione. In

questo caso i presagi agiranno negli strati dei mondi altrui, ciob di

coloro che trovano in essi conferma dei loro pensieri, ma non certo

nello strato del nostro miscredente.Se i presagi di per sd non influenzano gli eventi della vita, di

quali segni conduttori si parla in questo capitolo? Il gatto ne-

ro non pub infuire ma pub segnalare un evento che pub averluogo lungo il corso della corrente delle varianti. Si tratta solo

di capire quali segni si possano ritenere conduttori. Infatti se ci

si prefigge lo scopo di osservare, si possono vedere segni conti-nui in tutto quello che succede intorno

a noi. Ma come si possono inter-pretare? Non affronteremo qui Ieinterpretazioni, b una occupazione

troppo ingrata, troppo inaffidabile eincomprensibile. Lunica cosa che si puit

Fare b prendere atto del segnale, rafforzarelavigllanza del proprio Guardiano ed esse-

re piir prudenti.

N I segni conduttori sono quelliche indicano una possibile svoltanella corrente delle varianti.

ht

La corrente delle varianti - 221

ln altri termini, si pub dire che il segno serve da precursore di

un cvento che apporterir un cambiamento significativo nel corso(.I(lcnzato della vita. Se siete in attesa di una svolta, anche piccola,

,rlkrra potrebbe comparire un segno che la segnala. Se b in arrivorrn cambiamento che non aspettavate, anche in questo caso pub. ornparire qualche segno Grratteristico. Che significa caratteristi-.. o? Il fatto b che quando la corrente delle varianti fa una svolta,

vi spostate su unaltra linea della vita. Ricordiamo che una stessalirrea, dal punto di vista della qualith della vita, risulta piir o meno()nrogenea. Il flusso nella corrente delle varianti pub attraversarelinee differenti. Le linee della vita si differenziano I'una dall'altra

nci loro parametri. I cambiamenti possono essere poco significativirna la differenza si coglie comunque. E proprio questa differenza

rpralitativa che voi percepite a livello conscio o inconscio: t come

se ci fosse qualcosa che non c'era un minuto fa.

In questo modo isegni conduttori compaiono solo quando in-

comincia un passaggio su altre linee della vita. Potete anche non

prestare attenzione a singoli fenomeni. Per esempio: se una cor-

nacchia vicino a voi gracchia ma questo fatto non vi mette sulla di-

Fensiva, non avete rilevato nessuna differenza di qualit),

significa che vi trovate ancora su una stessa linea. Se iinvece avete prestato attenzione alla circostanza, per'

cependo in essa qualcosa di particolare o insolito,

potrebbe trattarsi di un segno.Il segno si differenzia dal fenome-

sempre I'inizio di un passaggiosu una linea della vita sostan-zialmente diversa. Di solito al-larmano i fenomeni che hannoluogo subito dopo il passaggio su .tunaltra linea. Questo succede per- '"

chd le linee si differenziano qualitati-varnente I'una dall'altra. Queste differenze

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222 - Lo Spa:io delle Varianti

possono avere un cfattere diverso e a volte sfuggono a una chiaracomprensione: si ha solo la sensazione che ci sia qualrosa di diumo.

Quando il passa€gio b gD awenuto, lo si percepisce intuitivamente,a volte cogliendo degli evidenti cambiamenti sotto forma di segni. Ecome se con la coda dell'occhio vedessimo o sospettassimo la com-parsa di qualcosa di nuovo nella corrente. I segni servono da segnali,ci awertono che qualcosa b cambiato, qualcosa sta succedendo.

Un fenomeno che si manifesta nella linea correnre della vitadi solito non allarma, poichd b della stessa qualiti degli altri fe-nomeni di quella determinata linea. Owiamenre, colui che non

si accorge di quello che alrriene attorno a sd, noncoglieri nemmeno i segni evidenti.

Il passaggio su una linea della vita so-stanzialmente diversa di solito awieneper tappe, attraverso linee transitorie.I segni su queste linee possono compari-re come awenimenti piil o meno seri.

Pub accadere che una persona ab-bia ignorato il primo awertimento.Il passaggio continua e segue un se-

condo awenimento, poi un terzo, ese la persona continua a non accorgersi dei

segni succede quello che dovrebbe succedere nella linea finale.Come si b gii detto, b molto difficile interpretare i segni in mo-

do inequivocabile. Non si pub nemmeno essere certi che il feno-meno che ha attirato la vostra attenzione sia un segno. Si pub soloprendere atto del fatto che il mondo vuole comunicare qualcosa.

A interessare le persone sono soprattutto i banchi di sabbia e ivonici incombenti. Si vorrebbe, a volte, ricevere almeno un cennoalhsivo di quello che ci potrebbe aspettare in firturo. Nella maggiorparte deicasi si pub formulare una domanda in modo tale da far ot-tenere una risposta bipolare: si o no. Per esempio: la cosa mi riuscir)o meno, farb in tempo o no, potrb o non potrb, d bene o b male, dpericoloso o no, eccetera. Si dnarh cercare di ridune l'interpretazione

La corrente delle varianti * 223

,l,l ;rytto semplicemente a un cenno alhuiuo di a/ternatiua di isposta,l,l ripo "? positiuo" o "i negatiuo'l Non conviene confidare su unar\l)ostrr di grande precisione. Il segno conriene in s4 unhllwione aJ-l.r .lrralitl della svolta futura. Se il segno si associa a sensazioni non

I'i,rccvoli, suscita timore, sfiducia, srupore spiacwole, agitazione o,lis:rsio, significa che sta a segnalare una wolta negativa degli eventi.\r' lc sensazioni non sono univoche, allora non ha senso interpretareil segno, chd la valutazione sarebbe inaffidabile. In ogni cso non( ( )nviene preoccupa$i eccessivamente e attribuire troppa importan-z,r a[a situazione. D'altra parte, se avete prestato attenzione al segno,t.ucbbe meglio non ignorarlo. Pub darsi che esso contenga un av-vcrtimento, che voglia indicarvi di prestare maggior anenzione, o..li cambiare il vostro comportarnento, o di fermarvi intcmpo, o di scegliere un altra direzione di azione.

I segni possono avere la forma piil diver-sa. Bisogna solo cercare di distinguereil loro valore: positivo o negativo.I'er esempio: vado di fretta, una vec-chietta col bastone mi sbarra la stra-da e non riesco a superarla. Cosa puirsignificare questo segno? Probabilmente chefhrb tardi. Oppure I'autobus, che di solito b lento,oggi va all'irnpazzata: forse ho esagerato in qualcosae devo essere piir cauto. Oppure un progerto non de-colla in alcun modo, compaiono ostacoli che lo frenano e procedecon grande fatica: forse la mia scelta porta a un vicolo cieco e nonmi conviene andare avanti.

La quaiiti principale dei segni b che essi sono in grado di sve-gliarvi in tempo dallo stato di torpore e farvi capire che, proba-bilmente, state operando negli interessi di un pendolo distrutti-vo e a vostro detrimento. Le persone spesso commettono errorifatali trovandosi sotto la narcosi "zombizzanre" dei pendoli, esolo dopo si accorgono di non essersi resi conro delle azioni fatte,di aver perso la vigllanza.ln questo caso I'interpretazione di segni

)\

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te b che I'accortezza non degeneri in agitazione eapprensione. Si deve imparare a occuparsi dei pro-blemi senza preoccuparsene. Dandosi in af6tro, si

224 - b Spo:io delle Vtrianti

anche ingenuial fine di coglierne un awerrimenro nonsarebbe superflua. La prudenza e una visione lucida e Iassennata della realt) non guastano mai. Limportan- .,,"

Itt corrente delle varianti - 225

come fare. Spesso, perb, b molto difficile capire checosa voglia veramente suggerire I'anima. Tirttavia,come si B deuo prima, si pub definire in modopraticamente inequivocabile se la decisione dellaragione le garba o meno.

Per esempio, dovete prendere una decisione. Fermateviun attimo e provate ad ascoltare il fruscio delle stelle del

rrr:rttino. Se la vostra ragione, invece, ha gil deciso e voi vi sietericrrrdati in un secondo momento di prestare ascolto al fruscio,

l)rovate a richiamare alla memoria le sensazioni che vi hanno.rccompagnato quando avete preso la decisione. Le sensazioni,

lx).ssono essere sintetizzate nelle formule "mi sento bene" o "mi.cnto male". Se la decisione b stata presa a forza, se vi siete sentiti

l)ressati, allora sicuramente l'anima si sente "male". In questo ca-so, se c'B la possibilit) di cambiare decisione, cambiatela.

Non b difficile definire lo stato di benessere della propria ani-rrra. Difficile i ricordare per tempo di ascoltarne le sensazioni,poichi la ragione rifleme in maniera autoritaria e non d dispostaad ascoltare nessuno a eccezione di se stessa. Il rombo tuonantedel buon senso non solo sofFoca il sussurro dell'anima. La ra-gione cerca in tutti i modi di fondare e dimostrare le proprieargomentazioni. Vi trovate per esempio, di fronte a una scelta:"si" o "no". Lanima cerca timidamente di obiettare: "no". Laragione si rende conto del "no" proferito dall'anima ma fa fintadi non averlo sentito e in modo convincente, appoggiandosi su"ragionamenti sensati", argomenta il suo "si". Riponete le righeche avete appena letto su uno scaffale della vostra memoria e,la prossima volta che dovrete prendere una decisione, ricorda-tevele. Vi renderete conto che succede proprio cosi.

Vi propongo di ricordare bene un algoritmo semplice e sicuroche vi permette di definire con sicurezza il "no" dell'anima: se sietecostretti a conuincerui e a persuadrrai di dire "si", signtfca che I'animadice 'ho". fucordate: quando lhnima dice "si" non auete abun biso-gno di autoconuincerzz. Ritorneremo ancora su questo algoritmo.

deve agire in modo irreprensibile.Per quanto strano possa sembrare, i segni conduttori piil

chiari e precisi sono le frasi delle persone detre come per caso,spontaneamente, senza premeditazione. Se qualcuno cerca in-tenzionalmente di imporvi la sua opinione, porere tranquilla-mente ignorarla. Ma se viene pronunciata una frase spontanea,con valore di consiglio a fare qualcosa, accoglietela con la mas-sima seriet). Le frasi spontanee vengono pronunciate in modoassoluramente non meditato. Pensate a quando voi rispondereautomaticamente a qualche replica, s€nza pensarci. La rispostaesiste gil da qualche parte nel profondo della coscienza e volaalle vostre labbra evitando I'apparato analitico della ragione.Lo stesso succede quando la ragione sonnecchia o b impegnatada qualcos'altro e si gettano delle frasi distratte. Quando la ra-gione sonnecchia € I'anima che parla, ed essa sa come rivolgersidirettamente al campo d'informazione.

Se qualcuno, quasi per caso, vi rivolge la frase: "Prendi la sciar-pa sennb ti raffreddi!", sarebbe utile seguire il consiglio, per nondoversene pentire poi. Se, mentre siete impegnati a risolvere unproblema, qualcuno "en passant" vi di un consiglio per voi dipoca importanza, non afFrettatevi a ignorarlo e ascoltatelo; se sie-te sicuri di aver ragione e qualcuno, non apposta ma tra una cosae un'altra, vi dimostra che non b cos), non insistete sul vostropunto di vista e fermatevi, assicuratevi che per caso non stiaresbattendo invano le braccia contro I'acqua.

Anche il disagio interiore, dell'anima, b un segno chiaro, soloche di solito, purtroppo, vi si presta poca arrenzione. Se dovereprendere una decisione, nessuno meglio della vostra anima sa

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226 - Lo Stxt:.io tlelle Vtriunti

Bisogna osservare sempre i segni checi manda il mondo circostante, manon bisogna ambire a vedere segniin ogni cosa. uGli uccelli stanno vo-lando in alto. Cosa maivorr) dire?r.

Semplicemente che gli uccelli nonhanno paura dell'altezza, perciirvolano dove vosliono.

Sar) sufficiente prendere atrodei segni e ricordarsi che essi posso-

no servire da segnali, da guida. Non appena ve nedimenticate, vi possono subito risucchiare i pendoli e poterediventare vittime delle circostanze.

Con particolare scrupolo occorre verificare i desideri e gli attiin grado di cambiare radicalmente il vostro destino. Se il deside-rio suscita disagio e c'b la possibiliti di rinunciare a esso, rinun-ciateci. Esso non viene dall'anima ma dalla ragione. I desideridella ragione sono sempre dettati dai pendoli. La stessa cosa sipub dire degli atti. Se si ignora il disagio interiore, nella mag-gior parte dei casi non succeder) nulla di terribile, ma porrebbedarsi che vi toccher) penrirvene amaramenre. Per questa ragioneb meglio, nella misura del possibile, rinunciare ai desideri e alleazioni che suscitano disagio, dubbio, timore e senso di colpa.Thle rinuncia vi faciliter). sicuramente la vita e vi risparmier) unamassa di problemi. C'b tuttavia una riserva: se, in conseguenza diuna serie di atti sbagliati, si b formato un groviglio di problemi,il principio della rinuncia non d sempre opporruno. In alcunicasi ci tocca fare cose "disagevoli", per esempio dire delle bugieo andare all'odiato lavoro. Ma una volta sciolti i grovigli, poreretranquillamente utilizzare il principio della rinuncia.

Ecco tutto quello che si poteva dire sui segni conduttorinell'ambito del modello delTi'ansurfing. Solo voi potete notare einterpretare i vostri segni e non occorre insegnarvi come. Da solicapirete come fare se comincerere a osseryare voi stessi e il mondo

La corrente delle variemti - 227

, lr..' r'i circonda. Lunica cosa da non fare, .rrtribuire importanza superflua ai segnir,,'rr sufHcientemente chiari, err.. lrrtlcre interpretazioni nega-rir'.' r-regli scenari della vostra

' ir.r. Per evitare di arenarsi neil'.rnchi di sabbia e lasciarsiinghiottire..l,ri vortici d'acqua, sari sulficiente non( rcrlre potenziali superfui. In que-\(o senso ci si pub orientare anche\('nza segni. Comunque sia, non cii' dato capire con chiarezza il lorosignificato. Lunico segno cui deve es-scre attribuita particolare attenzione b lostato di benessere dell'anima al momentocli prendere una decisione. Al fruscio delle stelle del mattino valevcramente la pena di prestare ascolto.

Mollare la situazioneLesistenza di flussi nella corrente delle varianti libera la ragio-

ne da due pesi per essa troppo gravosi: la necessiti di risolvere i

problemi razionalmente e quella di controllare costantemente Iasituazione. Owiamente, a condizione che la ragione se ne lasciliberare. Perchd essa lo permetta, le serve una spiegazione piil omeno razionale. Come avrete notato, in questo libro c'b molto

di irrazionale e di contrario alle posizioni del buon senso. E an-

che se il fine del tansurfing non E la spiegazione della strutturadel mondo circostante, mi sento costretto ad argomentare in unmodo o nell'altro tutte queste conclusioni che sconvolgono laragione. E come potrei altrimenti? ir molto di{ficile smuovereil monolito del buon senso. La ragione non b abituata a crederea tutto, essa richiede argomenti e dimostrazioni. Le dimostra-zioni le otterrete da soli, se metterete in pratica i principi del

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228 - Lo Soaz.io delle Varianti

Tiansurfing. Io, da parte mia, posso solo riportarealcuni argomenti per calmare I'incredula ragione,in caso contrario voi non solo non verifichereste

questi principi, ma non continuereste nemmenola lettura. E questo b solo l'inizio. Pitr avanti viaspetteranno tante scoperte stupefacenti.I due pesi sopracitati oberano la ragione fin

dall'infanzia. Ci hanno sempre insegnato: nPensa con la tuatesta! Ti rendi conto di quello che stai facendo? Spiegami letue azioni! Studia bene, solo con la testa si pub raggiungerequalcosa nella vita! Sei una testa vuota! Ma quando cominceraia ragionare?r. Gli educatori e le circostanze hanno modellato ilcervello a forma di "soldato", pronto in ogni momento a trova-re una spiegazione, a dare una pronta risposta a una domanda,a valutare la situazione, a prendere decisioni, a mantenere ilcontrollo su quello che succede. La ragione E addestrata ad agi-re in modo utile dal punto di vista del buon senso.

Non pensate che io stia esagerando e sia pronto a rigettare deltutto il buonsenso!Al contrario, il buonsenso rappresenta di famoun completo di regole, "un kit" minimo necessario per affrontareil mondo circostante e soprarviverci. Lunico sbaglio della ragione dche essa osserva questo codice di regole in modo lenerde e ffoppodiretto. Fissandosi sul buon senso, la ragione viene ostacolata a guar-darsi intorno e a vedere quello che non concorda con queste regole.E divergenze dal buon senso in questo mondo ce ne sono tante.Conferma di cib b I'incapacit) della ragione di trovare una spiega-zione per tutto e di difendere I'uomo dai problemi e dalle awersiti.C'd una semplice via di uscita da questa situazione: fidarsi dei flussidella corrente delle varianti. Anche il motivo b molto semplice: i

flussi contengono cib che la ragione cercr: la convenrenza.Come sapete, i flussi seguono la via della minor resi-stenza. [a ragione tende a ragionare secondo la logica e

il buon senso, appoggiandosi su nessi di causa-effetto.Ma I'imperfezione della ragione non le permette di

La corrente delle varianti - 229

orientarsi senza errori nel mondo circostante e trovare li le unichesoluzioni giuste. La natura, infatti, d perfetta "a priori", per questonei flussi c'b piir convenienza e logica di quanto se ne possano trova-re nei ragionamenti pit saggi. E per quanto la ragione sia persuasadi pensare coerentemente, si sbaglierl lo stesso. Del resto, la ragionesbaglieri in ogni c:so, ma i suoi errori saranno mold di meno seimpareri a contenere il suo zelo e per quanto possibile permetteriai problemi di risolversi senza il suo attivo intervento. Questo signi-fica mollnre ln sittnzione. In altre parole, occorre allentare la presa,abbassare il controllo, non ostacolare la corrente, dare piil libert) almondo circostante. Sapete gii che far pressione sul mondo non solob inutile, ma b addirittura dannoso. Non assecondando la corrente,la ragione crea potenziali superflui. Il Tiansurfing propone una viacompletamente diversa. In primo luogo gli ostacoli ce li creiamo dasoli rafforzando i potenziali superflui; se si riduce l'importanza, gliostacoli si eliminano da soli. In secondo luogo se I'ostacolo non si la-scia smuovere, non occorre affrontarlo ma semplicemente aggirarlo.E qui sono di aiuto i segni condumori.

Il problema della ragione d che essa tende a considerare gli eventiche non si inscrivono nel suo scenario come ostacoli. [a ragione, dinorma, pianifica tutto per tempo, fa i suoi calcoli, e se poi succe-de I'imprevisto, incomincia a lottare attivamente per ricondurre glieventi nel contesto del suo scenario pianificato. Il risultato d che lasituazione si aggrava ancora di piil Owiamente, la ragione non b ingrado di pianificare gli eventi in maniera ideale. E proprio qui biso-gnerebbe dare piil liben) alla corrente. fa corrente non b interessataa rovinare il destino della gente, non ne avrebbe nessuna convenien-za. Il destino lo rovina la ragione, con le sue trovate insensate.

Dal punto di vista della ragione la convenienza si haquando tufto procede secondo lo scenario pianifica- 4to. Tirtto quello che non concorda viene percepitocome un problema indesiderato. E il problema varisolto, cosa di cui si occupa con grande zelo la ra-gione, generando nuovi problemi. Cosi facendo la

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230 - Lo Spazio delle Varianti

ragione ammassa da sola lungo il suo cammino

Ltt utrrente dclle t,uriunti - 23l

ltr mgione tendf, a gouffnlue non il

/,roltrio nouimento lungo la con'(nte,tttt la corrente stessn. Questa d unarlclle cause principali dell'insorgenzaclci problemie delle awersit).

Un flusso adeguato, che si snodaIrrngo la via della minor resisrenza,non pud creare problemi e ostacoli.i: la sciocca ragione che li genera. Pro-vate ad aftivare il vostro Gr.rardiano erl osservare, almeno per un giorno, come lirragione cerchi di gestire la corrente. Vi si propome qualcosa e voi ri-fiutate subito; vi si comunica qualcosa e voi ignorate I'informazione;qualcuno esprime il suo punto di vista e voi lo discutete; qualcunofa qualcosa come gli sembra giusto fare e voi cercate di riportarlo sulvostro retto cammino; vi si propone una soluziorle e voi obiettate;vi upettate qualcosa, ricevete qualcos'altro e marnilestate la vostrainsoddisfazione; qualcuno vi disturba e voi vi fate prendere dalla col-lera; qualcosa t in netto contrasto col vostro scenario e vi lanciatein un attacco frontale per riconvogliare la corrente nell'alveo giusto.Magari per voi personalmente le cose vanno un po' diversamente,ma una piccola parte di verit). comunque c'b, non d vero?

E ora provate ad allentare la presa del vostro controllo e a lasciarepiir libert) alla corrente. Non vi propongo di essere d'accordo contutti e accettare tutto, n-ra sernplicemente di cambiare tattica: spo-stare il centro digravitl dal controllo all'osservazione. Cercete piil diosservare che di controllare. Non affremarevi a ignorare bellamenreuna questione, a obiettare, discutere, dimostrare il vostro punto divista, immischiarvi, gestire, criticare. Date alla situazione la possi-biliti di risolversi senza il vostro attivo intervento o la vostra rea-zione. Se non sarete letteralmente scioccati, rimarrete sicuramentesconvolti. Perchd succederi una cosa assolutamente paradossale:rinunciand.o al control/o. otte/rete un conno/lo sulla situazione An-cora magiorc di quelb che aueuate prima. Losservatore esterno ha

,afi; , una enorme quantir) di osracoli.i Provate a pensare un artimo: quand't

i che le persone sono felici, provano sod-

il^\ . disfazione e sono contente di se

i W stesse? Quando tutto va secondo

'f ,MryL' i loro piani. Qualsivogl ia devia-

Y zione dallo scenario viene recepitaI come t tn insrrccesso. I l imnorranz.a in-\:t come un insuccesso. Limportanza in-

\ rerna non permerre alla ragione di ac-cettare una possibiliti di deviazione. La

ragione pensa: nMa io avevo pianificato turro in anricipo, avevocalcolaco per bene. So benissimo da sola cosa b bene e cosa d maleper me. Sono assennatar. La vita spesso porta alle persone deiregali che esse accettano di malavoglia perchd non li avevano pia-nificati. ulo volevo si un giocarrolo, ma non questolu. La realt) bsiffatta che raramente riceviamo proprio i giocattoli pianificati eper questo ce ne andiamo in giro cupi e sconrenti. E ora provatea immaginare come diventerebbe piil gioiosa la vita se la ragionediminuisse la sua impo fianza e accerrasse il diritto di esiste nza dideviazioni dal suo scenario!

Ognuno di noi pub regolare il livello della propria felicit). Perla maggior parte delle persone la soglia di questo livello b moltoalta, per questo non si considerano felici. La dubbia formula "sevuoi essere felice, siilo", per il tansurfing non va bene. Voi ot-terrete il vostro giocattolo, ma questo lo vedremo dopo. Ora quiparliamo di come evitare le contrariet) e diminuire i problemi.

Proprio I'incapacit) della ragione di accettare deviazioni dal suoscenario non le permeffe di sfruttare le soluzioni pronre contenutenel fusso della corrente delle varianti. La tendenza maniacale dellaragione a tenere tutto sotto controllo trasforma la vita in una lottaincessante contro la corrente. Infatti, come pub la ragione permet-tere che la corrente vada per il suo corso, s€nza sottoporsi alla suavolonrl? E qui siamo giunti all 'errore piil grave della ragione.

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232 - Lo Spa:io delle Variunti

sempre piil vantaggi del diretto partecipante. Ecco perchd ripetocontinuamente: datevi in affitto.

Quando vi volterete a guardare indietro, vi persuaderete cheil vostro controllo andava contro corrente: le proposte deglialtri non erano cosi prive di senso; non c'era nessuna necessitidi discutere; il vostro intervento in qualche questione era asso-lutamente superfuo. Quello che voi consideravate un ostacolodi fatto non lo era; i problemi si risolvono benissimo da soli,senza la vostra partecipazione; quello che avete ottenuto fuoridal vostro piano, non b poi cosi negativo; le frasi dette per casohanno veramente un effetto; la sensazione di disagio interioreserviva da al'vertimento; non avete sprecato invano energia esiete rimasti soddisfatti. Ecco, questo d il prezioso regalo che lacorrente offre alla ragione, il regalo di cui vi parlavo all'inizio.E, in aggiunta a quanto detto, ricordiamoci dei nostri "amici":

a ostacolare il nostro movimento in accordo con la corrente so-no i pendoli. Essi organizzano provocazioni ad ogni passo percostringere le persone a sbattere inutilmente le braccia controI'acqua. La presenza di un flusso nella corrente non garba aipendoli, per la semplice ragione che il fusso si snoda in dire-zione del minimo spreco di energia. Lenergia che la personaconsuma nella lotta contro la corrente va a creare i potenzialisuperflui e a alimentare i pendoli stessi. Lunico controllo cuivale la pena di prestare attenzione b il controllo del livello diimportanza interna ed esterna. Non dimenticate che b proprioI'importanza a impedire alla ragione di allentare la situazione.

Allentare la situazione in molti casi molto piil efficace e utileche insistere sul proprio punto di vista. fa tendenza degli uominiall'autoaffermazione fi n dall' infan zia cr ea I' abitudinedi dimostrare il proprio valore. Da qui nasce la dan-nosissima tendenza a dimostrare le proprie ragioni atutti i costi. Questa tendenza crea un potenziale su-perfluo, ed entra in contraddizione con gli interessidelle altre persone. Spesso le persone tendono a di-

Lo corrente delle verianti - 233

mostrare le loro ragioni persino nei casi in cui il verdetto a favoredell'una o dell'altra parte non tocca direttamente i loro interessi.

Alcune persone hanno un senso dell'importanza interna cosiipertrofrzzato che tendono a insistere sulle proprie posizioni inogni minima occasione. Limportanza interna degenera in maniada tenere tutto sotto controllo: uFarb vedere a tutti che ho ragione,costi quel che costir. ii un abitudine dannosa, che complica la vitain primo luogo al difensore stesso della verit). Se i vostri interessinon risultano fortemente compromessi, allentate senza paura lasituazione e lasciate agli altri il diritto di sbattere le braccia controI'acqua. Se lo fate coscientemente, vi sentirete subito sollevati nelprofondo dell'anima, e vi sentirete meglio che non se aveste insi-stito per dimostrare il vostro punto di vista. Vi sentirete soddisfattiper essere saliti di un gradino piil in alto: non vi siete messi a difen-dere, come al solito, la vostra importanza, ma vi siete comportaticome fa il genitore saggio con i figli sventati.

Facciamo un altro esempio: lo zelo superfluo nel lavoro nonb meno nocivo della negligenza. Supponiamo che siate riusciti asistemarvi in un posto di lavoro di prestigio, quello che sognavateda tempo. Siete molto esigenti con voi stessi poichd ritenete di do-vervi mostrare al massimo. il giusto. Tirttavia, facendovi prendereda troppo zelo, rischiate di non reggere la tensione, soprattutto se ilcompito b difficile. Nel migliore dei casi il vostro lavoro sarl pocoefficiente, e nel peggiore dei casi vi procurerete un esaurimentonervoso. Potete anche arrivare alla falsa convinzione di non essere

in grado, di gestire un tale tipo di lavoro.E possibile, perb, un altra alternativa: finire

per mettere in moto un attiviti frenetica

..:e con cib stesso violare I'ordine dellecose stabilito nel tempo. Vi sembrache al lavoro si possa migliorare unsacco di cose e siete assolutarnente

l ,D

sicuri di essere nel giusto. Tirttavia, sele vostre innovazioni infransono il ritmovW,1

Page 118: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

234 - kr Spa:jtt dalle Voriurttr

abituale di vita dei vostri colleghi, norl asperrarevi nienre di buo-no. Questo b il caso tipico in cui I'iniziativa viene punita. Vi hannocollocato in una corrente lenta ma tranquilla e misurata e voi contutte le vostre forze sbamete con i palmi contro I'acqua nel tentari-vo di andare avanti piir velocemente.

Questo significa che non si pub dire una parola conrro nien-te e nessuno e in generale non ci si possa esporre? No, la que-stione non si pone in termini cosi duri. Occorre solo affronta-re la situazione da un punro di vista mercanrile. Indignarsi e

sbraitare d ammesso, ma solo conrro quello che vi dldirettamente fasridio e comunqu. ,olo nel caso

La corrente delle varianti - 235

RiepilogoLa ragione interpreta le informazioni per mezzo di un insie-me di convenzioni fisse.llanima non pensa e non parla, ma sente e sa.La ragione d solo in grado di costruire una soluzione rela-tivamente nuova di una casa, usando cubi da costruzionevecchi.Le scooefte fondamentalmente nuove arrivano dai settori nonrealizzali dello spazio delle varianti.l lanima serve da intermediario tra le informazioni fondamen-talnrente nuove e la ragione.llanima accoglie le informazioni non realizzate come cono-scenze, senza i nterpretarle.Se la ragione riesce a interpretare l' informazione dell'anima,nasce la scopefta.La ragione b in grado di definire inequivocabilmente lo statodi benesserre dell'anima.Addestratevi a prestare attenzione al benessere dell'aninra.Rinunciando all ' impoftanza ofterrete la libert) di scegliervi ilvostro destino.La libert) di scelta permette non di chiedere, n6 di pretende-re, n6 di loftare, ma di andare e prendere.La struttura delle informazioni d organizzata in sequenze dinessi di causa-effetto.I nessi di causa-effefto generano la corrente delle varianti.Le vie di minor resistenza sono organizzate in singoli flussi.

| ' i r r : "" ' : ; " ' " '

\ rvrr ' ( r ' rYu

\i in cui la vosrra critica possa cambiare qualcosa in

lt' l i, l l meglio. Non criticate mai quello che b gi) succes,

ll -{ so e non si pub cambiare. Per il resro,il principio di assecondamento dellacorrente deve essere applicato non lette-

ralmente, concordando con tutti e tutto,ma semplicemenre tramire il trasfe-

rimento del centro di gravit)dal control lo al l 'osservrrzione.

' Cercate di osservare di pii e

,lt\ non affrett:rtevi a controllare..II senso della misura arriver).da solo, statc pur certi.

Page 119: LO SPAZIO DELLE VARIANTI - VADIM ZELAND

f

236 - Lo Spazio delle Varianti

I flussi nella corrente delle varianti contengono gi) la soluzio-ne di tutti i problemi.lJimportanza interna ed esterna allontana la ragione dal flus-so ottimale.E la ragione che vi porta alla cascata, non i flussi della corren-te delle varianti.Tutto si fa in modo molto piir semplice di quel che sembra.Lasciatevi andare a questa sempliciD.A funzionare non d il presagio, ma il rapporto che ognuno dinoi ha con esso.I segni conduttori indicano una possibile svolta nella correntedelle varianti.Le linee della vita si differenziano qualitativamente l'unadall 'altra.I segni allarmano perch6 compaiono al momento del passag-gio su un'altra linea.I segni si distinguono per il fatto che creano una sensazionestrana, come se qualcosa non fosse cosl com'era poco prima.Le frasi spontanee possono essere recepite come un vademecum.Lo stato di disagio interiore b un chiaro segno.Se vi fovate cosfetti a convinceryi, significa che l'anima dice "no".Se esiste la possibilit) di rinunciare alla soluzione che generadisagio, rinunciatevi.Bisogna mollare la presa e accettare nel proprio scenario an-che l'evento imprevisto.llimportanza impedisce di accettare la possibilit) di una de-viazione dal lo scenario.La ragione ambisce a gestire non il proprio movimento lungola corrente ma la corrente stessa.Spostate il centro di gravit) dal controllo all'osservazione.Rinunciando al controllo otterrete un autentico controllo sul-la situazione.Se asseconderete la corrente delle varianti, il mondo vi verrdincontro.

Glossario dei termini

Corrente del le variantiI e informazioni si trovano nel lo spa-zio del le var iant i in modo staziona-rio, in forma di matr ice. La strutturar le l le informazioni d organizzata incatene, legate le une con le altre. Irapporti di causa-effetto generano /acorrente delle varianti.La ragione agitata prova continua-mente su di s6 le spinte dei pendolie si lancia a r isolvere tutt i i proble-

mi, nel tentat ivo di tenere la situa-zione sotto control lo. Le decisionivol i t ive del la ragione equivalgono,nel la maggior parte dei casi, a del lemanate insensate contro la superf i-cie del l 'acqua. La maggior parte deiproblemi, soprattutto quel l i di picco-la enti t i , si r isolve da sola, se non siostacola la corrente del le varianti .La causa principale per cui non con-viene contrapporsi attivamente allacorrente d da vedere nel fatto che, fa-cendo opposizione, si consuma unagran massa di energia inuti lmente oaddiriftura a proprio detrimento. Lacorrente scorre lungo il percorso del-la minor resistenza, e per cib contie-ne le soluzioni pi ir eff icaci e razional idei oroblemi. La resistenza alla cor-rente, al contrario, genera una massadi nuovi oroblemi.Un intel letto potente non serve anul la, se la soluzione esiste gi) nel-lo spazio del le var iant i . Se non ci s iinoltra nei meandri del problemae non si ostacola la corrente del levar iant i , la soluzione arr iva da sola,

e per di p i i r quel la ot t imale. l l ca-rat tere ot t imale d gi) incluso nel la

struttura del campo d' informazrone.Nel lo soazio del le var iant i c 'd tut-to, ma con maggior probabil i t) sireal izzeranno le var iant i con minordispendio di energia. La natura nonspende energia a vuoto.

Enigma del Guardiano"Ogni uomo puo acquisire Ia libertAdi scegliere tutto quello che vuole.Come ottenere questa libertA?".L'uomo non sa che puo non rag-giungere ma semplicemente otte-nere quello che desidera. La cosasembra assolutamente incredibi letuttavia d veramente cosl. Verrete aconoscere la soluzione del l 'enigmasolo dooo aver letto f ino al la f inei l l ibro " l l Transurf ing del la realD"(di prossima pubbl icazione, MacroEdizioni) .

Forze equil ibratr iciOvunque ci s ia un potenziale su-perf luo sorgono del le forze equil i -bratr ici { inal izzale ad el iminarlo. l lpotenziale superf luo b i l r isultato

del l 'energia mentale di una perso-na, quando essa at t r ibuisce un si-gnif icato eccessivamente grande aun oggetto o a un evento.Confrontiamo, ad esempio, due si-tuazioni . Nel la pr ima. voi s iete inpiedi sul pavimento di casa; nel la

seconda siete in piedi sul l 'or lo di unprecipiz io. Nel pr imo caso, la s i tua-

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238 Lo Spa:.io delle Vtrianti

zrone non vi agi ta minintamente;nel se'condo, invccc, la sitr .razioneh.r urr for te s igni i i tato: un minimomovimento superi luo e potrebbesur c er lere l ' i r repar.r l l i le.Sul p iano energet ico, i l fat to chesiate in piedi ha ugr-rale s igni f icatosia nel pr imo che nel seconclo caso.Ma, stando in piedi sul l 'or lo di unprecipiz io, s iete invasi dal panicoche aumenta la le 'nsione e cre(t unadisorlogeneit.) nel campo energeti-co. l l r isul tato d che compaiono leforze equi l ibratr ic i , f inal izz;r te adel imin.rre tale cl isonrogeneit). Po-tete anche sent i re realmente i l loroeffetto: da una parte una forza in-spiegabi le v i at t i r . r in gi i , d.r l l 'a l t rater-rde acl a l lontanarvi dal i 'or lo delprecipiz io. l l fat to d che, per el i -minare i l potenziale superf luo delvostro panico, le iorze equi l ibratr ic idevono <r t rascinarvi v ia dal l 'or lo obuttarvi g i i e f in i r la una vol ta pertutte. Proprio questo loro effetto visenti te . tddosso.Le . . rz ioni del le forze eqcr i l i l t ratr ic if inal izzate ad el i rn inare i potenzia-l i superf lu i ( reJno la m,rggirrr p.rr-te clci pntl>lemi. L.r perf icl ia st.r nelfatto che l 'uomo spesso ott iene i lr isul tato esattamente opposto al lasua intenzione. In questa s i tuazionenon si c.rpisce nel nrodo l t iu assolu-to che cosa succecla. Di qui la sen-sazione che agisca una qualche for-za inspiegabi le, nral igna, una sortacl i " legge del contrario".

lmportanzaf importanza nasce quando a c lual-cosa viene at t r i l tu i to un signi f icatoeccessivamente grande. Si tratta di

Glossarb dei ternrini - 2,19

potenziale superf luo al lo stato puro,e per el iminar lo, le forze equi l ibra-tr ic i creanr> problemi al ia fonte chetale potenziale ha gcnerato. Esisto-no due t ip i d i importanza: quel lainterna e quel la este.rna.L' importanz.-r interna, o imporl. tn-za di s6, si manifesta in fornra cl isopravvalutazione dci propr i pre-gi o dei propr i d i fet t i . La formuladel l ' impt-rr tan, /J in lern, l suona incluesto nrodo: "sono una personaimportante", oppure "svolgo unlavoro importante". Quando la lan-cetta clel l ' importanza s' impenna,ecco che arr ivano ad occuparsi del-la s i tuazione le forze equi l ibratr ic i ,e " i l pavone" s i becca una botta sulnaso. Un.r delusione aspetta anche"chi svolge un lavoro importante":f in isce che o i l suo lavoro non ser-ve a nessuno, o che verr.) eseguitomolto male.L 'a l t ro lato del la medagl ia i datodal la sot tovalutazione dei propr ir rer i t i , c la I l 'autodenigr.rzrone.L'enti t) del potenzi.r le superf luo inentrambi i casi d uguale, la di f feren-za sta solo nel segno.Anrhe l ' importJnz.) eslern,r v ionccreata art i f ic ia lmente dal l 'uorno,quand,r v iene at t r ihui to un signi-f icato troppo grande a un oggettoo a un evento del monclo esterno.La formula del l ' importanza esternad: "per me questa cosa ha un gran-de signi f icato", ct "per me d moltoimportante fare un.r certa cosa".In quest i casi s i crea un potenzia-le superf luo e tutto va a rotol i . lm-rnaginate di dover cammtnare suun tronco che giace a terra. Nientecl i p iu sempl ice. l - ora immlgin.r te

I rLrr , t ' r cantminare sopra lo stes-. , l r ( ) r ) ( ( ) , sospeso tra i tet t i d i due

l , , r l , rzzorr i . Per voi questo fat to e di, l r , ' i l r . r in l lx)r t , lnZd e non r iUs( i re le

, ' rn\ l l r erv i del t onlrar io.

I inea del la vitaI , r \ i t . l ( le l l 'uorno, come r-rn quals ia-' . r . r l l ro movimento di mater ia, ap-

l r ,u( ' (ome un.r c. t tena di cause ed, ' r r l l l i . L 'ef fet to, nel l r> spazio del ler , r r i , rn l i , d sempre col locato v ic ino,r l l , r su.r causa. Come uno scatur i -r r t , d.r l l 'a l t ro, cosl i set tor i v ic in i,k ' l lo spazio s i d ispongono i r r l ineer l t . l la v i ta. Cl i scenar i e lc dccora,, ioni dei settori che si trovano surr l , r s less, t l inca del la v i t , r sepo pig() l reno omogenei per qual i ta. Lavi l . r del l 'uomo scorre r i tnr icamcn-t t ' luneo una l inea f ino a che non( onrprrre un evento che cambiasiu.ni f icat ivamer-r tc lo sccn.rr io e ler lecorazioni . Al lora i l dest ino fa unasvol ta e passa su un'al t ra l inea.Vi t ror , . r te sempre sul le l inee i cuipar. inretr i sono soddisfatt i dal la vo-stra energia mentale. Cambiando i lvostro modo di rapportarvi al mon-do, cioi ' i l vostro pcnsiero-forma,

l )assate su un'al t ra l inea del la v i ta,contenente al t re var iant i d i svi luppoclegl ievent i .

Onda del la fortunal londa del la forluna si fornra come.rmmasso di l inee part icolarmentefavorevol i per voi personalmente.Nel lo spazio del le var iant i c 'd tut to,comprese queste vene d'oro. Se sie-te capi t . . r t i sul la I inea estrema di unatale formazione e avete afferrato lalor tun.r , polete sr ivolare pc'r inerzia

sul le al t re l inee del l 'arnmasso clovevi at tenderanno nuove crrcostanzefortunate. Ma se al primo succcssod seg,uit .r di nuovo una band:t ncrasigni f ica che un pendolo distrut t ivcrv i ha agganciab e v i ha al lontanatcrdal l 'onda del la for tuna.

Passaggio indottoLe catastrof i , i catacl ismi, i conf l i t t i. r rnrat i , le cr is i econonr iche si cvol-vr)no.r spirale. Pr i rn,r l . t genosi , l ) ( ) ilo svi luppo vort icoso, che aggraval . r tensionc' , poi i l culrnine, quandole emozioni soncl al nrassimo rlel laloro interrs i t i , inf ine lo sciogl inren-to: tut ta l 'energia s i d issolve nel lospazio e s ' instaura una tregua lenr-porane.r. Piu ci meno con la stessacl inamica si muove un vortrce.L 'at tenzione di un gruppo di personeviene prc's.r al gancio del pendok>,che incor l incia . r osci l larc senrpfepi ir velocemente, trascinandosi die-t ro, sul le l inee del le v i te disgraziate,queste persone. Succede che unapersona reagisce al la pr ima sprntar le l pendolo, per e 'sempio r inranecolpi ta da un evento negat ivo; insegui to prende parte agl i svi luppic le l la s i tuazione e per f in i re s i r i t ro-va nel la zona d'azione del la spirale,che l 'avvi luppa e la r isucchia a mi ic l ' imbuto.l l fenomeno di r isucchio nel l ' imbutoviene def in i to passaggio indotto sul-la l inea clel l .r vi ta clove una personaf in isce per c l iventare v i t t ima. l l suor iscontro al le spinte c le l pendolo e i lconseguente scambio reciproco dienergia c l 'osci l lazione, inducono i lsuo pass:r13gio su una l inea del la v i -ta, v ic ina per f requenza al le osc. i l la-

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240 - Lo Spazio delle Varianti Glossario dei termini - 241

zioni del pendolo. l l r isul tato d chel 'evento negativo s' inserisce nel lostrato di mondo del la data Dersona.

PendoloL'energia mentale d materiale, edessa non scomoare senza lasciaretraccia. Quando dei gruppi di per-sone cominciano a oensare in unastessa direzione, le loro "onde men-tal i" si sovrappongono e nel l 'oceanodi energia si creano del le struttureenergetiche d' informazione invisibi I ima real i : i pendoli . Queste strutturecominciano a svi lupparsi in modoautonomo e a sottomettere le oer-sone al le loro leggi. Una persona,capitata sotto l ' inf luenza di un pen-dolo distrutt ivo. perde la l ibert i ed dcostretta a diventare un ingranaggiodi un grande meccanismo.l l pendolo "osci l la" con tanto pi i rvigore quanto maggiore d i l nume-ro di persone - sostenitori - che lonutre del la sua energia. Per esem-pio, c i s i pud spingere in al ta lenasolo appl icando del le spinte di unadeterminata frequenza. Questa fre-quenza si chiama r isonanza. Se laquanti t i di sostenitori del pendolodiminuisce, le sue osci l lazioni s ismorTano. Quando non r imangonopiir sostenitori , i l pendolo si fermae, come enti ta, muore.Per estrarre da una oersona la suaenergia, i pendoli si afferrano ai suoisentimenti e al le sue reazioni: insod-disfazione, indignazione, odio, irr i ta-zione, ansia, agitazione, abbattimen-to, sgomento, disperazione, panico,compassione, attaccamento, ammira-zione, commozione, idealizzazione,venerazione, entusiasmo, delusione,

orgoglio, boria, disprezzo, ripugnan-za, offesa, senso del dovere, senso dicolpa, eccetera.l l pericolo maggiore per una perso-na che si d lasciata inf luenzare da unpendolo distruttivo sta nel fatto chequest 'ult imo al lontana la sua vit t imadalle l inee del la vita dove essa oudtrovare la sua fortuna. Occorre l ibe-rarsi dai f ini imposti , lottando per iqual i l 'uomo si al lontana sempre dipi i dal suo cammino.l l pendolo, nel la sua sostanza, d un"egregor"t, ma questa definizionenon d pienamente esauriente. l l con-cetto di "egrego(' non riflette l'interospettro del le sfumature del le relazio-ni che intercorrono tra l'uomo e detteenti t) energetiche d' informazione.

Potenziale superfluol l potenziale superf luo d una tensio-ne, una perturbazione locale in uncampo energetico omogeneo. Un ta-le t ipo di disomogeneit) viene creatodall 'energia mentale quando a un de-terminato oggetto viene attribuito unsignificato eccessivo. ll desiderio, peresempio, d un potenziale superfluo,poich6 aspira ad attirare l'oggettobramato li dove esso d assente. l l desi-derio ansioso di avere ouello che nonsi ha crea uno "sbalzo di oressione"che genera il vento delle forze equi-l ibratr ici . Altr i esempi di potenzial isupeflui: insoddisfazione, condanna,entusiasmo, venerazione, idealizza-zione, soprawalutazione, disprezzo,vanagloria, i l senso di superiori t i , i lsenso di colpa e di inferiori t) .

l . V la spiegaziono di "egregor" data in notaal secundo (dpi to lo, paragra[o " l pendol idrstrut t rvr"-

Rapport i di dipendenzaI npport i di dipendenza vengonor lcf in i t i dal l ' imoostazione di condi-zioni del t ipo: " lo faccio cos), se tul.r i cosl". Per esempio: "Se tu mi ami,siunif ica che lascerai tutto e verrai( on me in capo al mondo; se tu nonrrr i sposi vuol d i re che non mi ami;sc tu mi elogi al lora t i sard amico; serron mi dai la tua palet ta, t i caccioluori dal la cassa del la sabbia".t luando l 'amore si t rasforma in unrJppo(o di dipendenza, sorge ine-vitabi lmente una polarizzazione el 'c 'qui l ibr io s ' infrange. L 'amore in-t :ondiz ionato d un amore senza i ld i r i t to di possesso, e ammirazionesenza venerazione. In altr i termini,un s imi le sent imento non crea deirapport i di dipendenza tra colui cheama e l 'oggetto del suo amore.llequilibrio s'infrange anche nel casoin cui un elemento viene confrontatoo contrapposto ad un altro: "Noi sia-mo cosi, loro sono altro da noi!". Siveda i l caso del l 'orgogl io nazionale: inconfronto con quali nazioni? ll sensodi inferiori0: in confronto con chi? Ola'iierezza di s6: in rapporto a chi?Ll dove esiste una contrapposizionesi mettono inevitabi lmente al lavorole forze eouil ibratr ici . La loro azioned diretta o a "separare" i soggetti del-la contraddiz ione, o a unir l i , in unaccordo comune o in uno scontro.Se la oolarizzazione d stata creata davoi, l 'azione del le forze verr i pr inci-oalmente diretta contro di voi.

Realizzazione materialeLa struttura d' informazione del lo soa-zio del le varianti , a determinate con-dizioni, d in grado di material izzarsi.

Ogni pensiero, cos) come ogni setto-re dello spazio, possiede determinatiparametri . l lemissione mentale, " i l lu-minando" il settore corrispondente,realizza la sua variante. In questo mo-do i pensieri esercitano un' inf luenzadiretta sul corso degli eventi.Lo spazio del le varianti serve da cl i-chti , matr ice; esso definisce la formae la traiettoria del movimento del lamateria. La realizzazione materialesi muove nel lo spazio e nel tempo,ma le varianti r imangono sul postoed esistono perennemente. Ogni es-sere vivente, con la propria emissio-ne mentale, forma lo strato del suomondo. l l nostro mondo d popolatoda una molt i tudine di organismi v i -venti e oBnuno apporta i l suo con-tr ibuto al la formazione del la realt i .

SegniI segni conduttori sono quelli che indi-cano una svolta imminente della cor-rente delle varianti. Se incombe qual-cosa in grado di esercitare un'influenzasostanziale sul corso degli eventi, com-pare un segno che lo indica. Quandola corrente delle varianti fa una svol-ta, passate su un'altra linea della vita.Ogni linea d piir o meno omogena perqualiti. Un flusso nella corrente dellevarianti pud attraversare varie linee. Lelinee della vita si differenziano l'unadall'altra per i loro parametri. I cambia-menti possono essere insignificanti, mala differenza si sente comunque. Pro-prio questa differenza qualitativa vieneda voi percepita coscientemente o in-consciamente. d come se oualcosa nonandasse come al solito.I segni conduttori compaiono soloquando incomincia i l passaggio sul-

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242 - Lo Snu:.io delle Varianti

TI Glossurio tlei terntini - 243

le al t re l inee del la v i ta. Potete anchenon notare del le s ingole manifesta-zioni . Per esempio, una cornacchiaha gracchiato, ma voi non cr aveteprestato attenzione, non avete sen-t i to alcuna di f ferenza qual i tat iva ecid s igni f ica che vi t rovate ancorasul la l inea di pr ima. Ma se in questamanifestazione qualcosa vi ha al lar-mato, vuol d i re che si t rat ta di unsegno. l l segno si d i f ferenzia da unfenomeno abi tuale per i l fat to chesegnala sempre l ' in iz io del passag-g, io su una l inea del la v i ta sostan-zialmente di f ferente.

Settore del lo spazio del le variantiIn ogni punto dello spazio esiste unavariante dell'uno o dell'altro evento.Per comodit) di comprensione direm<rt he una varianle tonsiste di uno stena-rio e di una decorazione. Le decorazio-ni rapprescntano l'aspctto cstcrno o laforma di manifestazione della variante,lo scenario d invece il percorso lungo ilquale si muove la materia. Per comodi-t) possiamo immaginare lo spazio del-le varianti diviso in settori. Ogni settoreha i I suo scenario e la sua decorazione.Tanto mapgiore d la distanza tra i settori, tanto pii forti sono le differenze negliscenari e nel le decorazioni. Anche i lde-stino dell'uomo d rappresentato da uninsieme di varianti. Teoricamente, nonesiste alcuna l imitazione al le possibi l isvolte del destino di un uomo, perch6lo spazio del le varianti d inf ini to.

Sceltal l Transurf ing propone un approcciofondamentalmente nuovo al tema delraggiungimento dei f ini . Una personafa una sce/ra, come se facesse un or-

dine al r istorante, senza preoccuparsidei mezzi per i l suo rrggiun3imento.In conclusione, i l f ine s i real izza ingran parte da solo, indipendentemen-te dal le azioni dirette del cl iente I vo-str i desideri non si real izzano. I vostr isogni non si avverano. Ma Ia vostrascelta d una legge immutabi le e sar)inevitabi lmente real izzata. fessenzadella scelta non si puo spiegJre indue parole. Tutto i lTransurf ing tratta i ltema del la scelta e di come farla.

Spazio del le variantiLo spazio del le varianti d una -strut-tura d'informazione. Si tratta di uncampo d'informazioni infinito, con-tenente tutte /c varianti di tutt i i pos-sibi l i event i . Si puo dire che nel lospazio del le var iant i c 'd tut to quel loche d stato, c'b e ci sari . Lo spaziodel le var iant i serve da cl ichi , da pia-no cartesiano del moto del la materianel lo spazio e nel tempo. Sia i l pas-satci che i l futuro sono conservati inquesto campo in modo stazicinario,come se si trattasse di una pel l icolacinematografica, e l 'effetto del tem-po si cogl ie solo in seguito al lo spo-stamento di un singolo fotogramma,in cui si manifesta i l presente.l l mondo esiste contemporaneamen-te in due forme: la realt) f isica, chesi pud toccare con mano, e lo spaziometafisico del le varianti , che si esten-de oltre al l imite del la percezrone manon per questo e meno oggettivo.l laccesso a questo campo d' informa-zioni d, in l inea di pr incipio, possibi-le. Proprio da questo campo proven-gono i saperi intuit ivi e la chiaroveg-genza. La ragione non d in grado dicreare niente di fondamentalmente

rr()\ ' {) . Essa pud solo assemblare unarrr , r r ' , r versione di casa, ut i l izzando

1,, ' ro i cubi da costruzione vecchi . l l

' ' r , . r ' l lo ( { )nservJ non l ' informazione,t i . \s.r , nta una sorta di indir izzi che

I, , ) r l , l t ( ) a l l ' informazione contenutarr l l lo s l t . tz io del le var iant i .l r r l l t , lc scoperte scient i f iche e i ca-

;r , r l . rvor i del l 'ar te sono captat i dal lar , r r l ione nel lo spazio del le var iant i ,r i r , rz ic . r l la mediazione del l 'anima.I sogr-r i non sono un' i l lusione nel. . ( ' r )so comune del ternr ine. La ra-rgionc non immagina i suoi sogni , l ir cr lc veranrente. Le manifestazioni,k ' l l . r real t ) sono del le var iant i real i r tate. Nel sogno siamo in grado divcrlere cid che non d stato real iz-z.r to, del le opere con degl i scenar it ' dcl le decorazioni v i r tual i . I sognir i fanno vedere quel lo che sarebbe

lrotuto accadere nel passato o po-trcbbe accadere nel iuturo. l l sognoi ' i l v iaggio del l 'anima nel lo spazior lc l lc var iant i .

Strato del mondoC)gni essere vivente, con l 'energia deisuoi pensieri , material izza un deter-nrinato settore del lo spazio del le va-r i .rnt i e crea uno strato del suo mon-rlo. Tutt i questi strat i si dispongonol 'uno sul l 'al tro e in questo modo ognicssere vivente apporta i l proprio con-tr ibuto al la formazione del la realt . l .L 'uomo, con la sua sensazione delnrondo, crea uno strato indiv idua-lc del mondo, una singola real t ) .

Questa realt), a seconda del le re-lazioni del l 'uomo, acquista l 'una ol 'al tra sfumatura. Metaforicamente,s i pud dire che si f issano determi-nate "condiz ioni atmosfer iche": o

la freschezza mattut ina sotto la lu-ce del sole, o un tempo nuvoloso epiovoso, o addir i t tura la fur ia di unuragano o persino la v io lenza di uncatacl isma naturale.La real t . l indiv iduale s l forma in duemodi: f is ico e metaf is ico. ln al t r i ter-mini , l 'uomo costruisce i l propr iomondo con le sue azioni e l iocanoun ruolo in assoluto fondamentale,poichd crcano la parte piL s igni f i -cat iva dei problemi mater ia l i controcui l 'uomo d costretto a lottare nel-la maggior parte del suo tempo. l lTransurf ing, ha a che fare esclusiva-mente con l 'aspetto metafisico.

TransurfingLa parola "Transurf ing" non I 'hoinventata io, mi d piovuta in testaprovenendo dal lo stesso luogo dacui sono arr ivat i anche tut t i g l i a l t r itermini e in generale tutto i l conte-nuto del l ibro. lo stesso, f ino a pocotempo fa, non capivo i l suo signif i-cato. Non so nemmeno quali asso-ciazioni s iano pi i r : rdeguate a i l lu-strar la. l l s igni f icato di questa parolasi pud trattare come "scivolamentoattravcrso lo spazio del le varianti",oppure "trasformazione in realt) diun.r var ianle polenzi . r lmcnle possi-hi le" , o an( orJ ( ome "passagg, io perle l inee del la v i t . r " . In senso piu ge-nerale si pud dire che, se praticatei l Transurf ing, v i b i lanciate sul l 'ondadel la for tuna.

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Indice

Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

Capitolo I - I l model lo del le uariant i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7I l f ruscio del le stel le del matt ino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9Lenigma del Guardiano.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . l6Riepi fogo . . . . . . . . . . . . . . . . .39

Capitolo I I - I pendoLi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4II pendol i d istrut t iv i . . . . . . . . . . . . . . . . . .43La battagl ia dei pendol i . . . . . . . . . . . . 50I f i l i del le marionette . . . . . . . . . . . . . . . .54Otterrete cib che non volete.. .... 60Laffossamento del pendolo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .62Lest inzione del pendolo . . , . . . . . . . .67Soluzioni sempl ic i di problemi complessi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 3Lo stato disospensione.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .75Riepi fogo . . . . . . . . . . . . . . . . .78

Cap i to lo I I I - L 'onda dc l la fortund . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 ILant ipode del pendolo . . . . . . . . . . . . . 83I l boomerang.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86La trasmissione.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90futual i magici . . . . . . . . .95Riepi fogo . . . . . . . . . . . . . . . . .97

Capitolo IV - L 'equi l ibr io. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99I potenzial i superf lui . . . . . . . . . . . . . . . 101Linsoddisfazione e la condanna . . . . . . . . . . . . . . . . 108

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246 - Lo Spu:.io delle Vtriunti

I rapport i d i d ipendenza.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114lidealizzazione e la soprar,valutazione..... .. l17I l d isprezzo e la vanaglor ia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123I l senso di superior i t ) e di infer ior i t i . . . . . . . . . 126I l desiderio di avere e di non avere.. . . . . . . . . . . 132I lsenso di colpa . . . . 137I l denaro . . . . . . . . . . . . . . . 144La perfe2ione.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149Limportanza.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151Dal la lot ta al l 'equi I ibr io. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156Riepi logo . . . . . . . . . . . . . . . 162

Capitolo V - Il passagio indotto....... ............ 165I l r icambio generazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167Limbuto del pendolo . . . . . . . . . . . . .173Le catastrof i . . . . . . . . . . 176La guerra . . . . . . . . . . . . . . 179La disoccupazione.. . . . . . . . . . . . . . . . . . l8 lLe epidemie.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . l83l l panico . . . . . . . . . . . . . . . 186La povert) . . . . . . . . . . . . . 187Riepi fogo . . . . . . . . . . . . . . . 194

Capitolo VI - La corrente del le uariant i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 195I l campo d' i r - r formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 197Conoscenze dal nul la. . . . . . . . . . . . . . 200II Questuante, I 'Offeso e i l Guerr iero. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206Assecondare la correnre. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 l lI segni conduttor i . . . . . . . . . . . . . . . . . . .219Mol lare la s i tuazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .227Riepi logo . . . . . . . . . . . . . . .235

Glossario dei termini . . . . . . . . . . . . . . . . .237

,,\r r.Rr Liszu Punnncnu DA MACRO EotztoNt

Vadim Zeland

COME SCIVOLAREMTRAVERSO LA REALTA

IL FRUSCIo DETLE STETLEDEt MATTINO

llTronsurfing d uno tecnico potente, in grodo di fornire gli strumentinecessori per gestire il vostro destino o vostro piocimento'

Nessun mirocolo, perd.Vi ospetto quolcoso di ben oltro entitd.

Vi convincerete che lo reoltd ignoto i molto pii stupefocentedi quolsivoglio mogia...

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Ar-rm LBRr Fusnr-rcAl oe MRCRO EptztoNt Arrru Lmru PunsucAl on MRCRO EotztoNt

Vadim Zeland

COME SCIVOLAREATTRAVERSO LA REATTA

AVANTI NEt PASSATOLo tecnico delTronsurfing si d difltso in Russio nel 2003,

primo vio lnternet, dove ho suscitoto un'onimoto discussionee un vivo diologo tro i lettori, e poi grozie oi libri che,

uscendo progressivomente nell'orco dei successiyi due onni,honno lefterolmente inyoso gli scoffoli delle librerie

div ento n d o o utentici bestsel/er.

Robert SchwartzAnime Coraggiose( otne programmiomo le nostre vite primo di noscere

\lresso di fronte a qualcosa di doloroso, la sofferenza che

lrroviamo sembra priva di senso. Anime coroggiose offre,rl lettore la possibil i t ir di dare una spiegazione alle diff i-r olti della vita, svelando come, in realti, tutti noi siamo.rrrime eterne che prima di nascere programmano ai f ini, lcl l 'evoluzione spirituale i l proprio percorso, scegliendorlr affrontare anche grandi sfide.

304 pagine - € 16,50 - 13,5x20,5 cm

Rhonda ByrneThe Secret e DVD

l/ Segreto

l/ Segreto ha riscosso un successo straordinario in Americac Australia, arrivando in otto mesi alla tiratura di sei milionidi copie. E un grandioso bestseller, paragonabile al CodiceDoVincioaHorryPofter.ll Segreto racchiude e svela in modo awincente gli insegnamen-d e i consigli di alcuni dei piir grandi maestri del nostro tempoe di tutti i tempi. Per la prima volta tutti i tasselli del Segretocompaiono insieme in un'incredibile rivelazione, che trasfor-meri la vita di tutti coloro che ne faranno I'esperienza.

200 pagine - € 18,60 - 13,9x17,7 cm

DVD: durata 9l min. - € 29.50

Osho

BuddhaLo vito e gli insegnomenti

E raro che un libro sia bello e profondo, gentile e awincente,delicato e potente. Questi sono aggettivi appropriati a Buddha,a Osho e a questopera dawero unicaDue menti straordinarie ci offrono il meglio di s6 in quesa sin-tesi della vita e degli insegnamenti del Buddha-

144 pagine - € 10,80 - l4xl9 cm

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Ar-rni Lrnm PusnlrcAl na MRCRO EptztoNt Arrru Lmru FuenlrcAl on MRCRO EutztoNt

Ross Heaven

Le Pratiche Spirituali dei NinjaDominore le porte dello libertd con lo filosofio di vito e /e disci-pline mentoli dei guerrieri $opponesiUna descrizione insolita, completa e awincente dell 'anti-casaggezza dei guerrieri giapponesi. Le conoscenze spiri-tuali, la f i losofia di vita e le pratiche di potere di queste fi-gure mitiche vengono rivelate in questo affascinante testoche, affiancando spiritualitd e pratica, propone un viaggiodi iniziazione attraverso i propri mondi interiori.

240 pagine - € 16,50 - 13,5x20,5 cm

David R. Hamilton

E il Pensiero che ContaProve sbolorditive del potere dello mente

Tutte le piir recenti ricerche scientifiche lo confermano:il pensiero influenza la materia. Questo libro offre ai let-tori una sintesi accurata e affascinante delle ricerche chehanno portato a questa conclusione, i l lustrando in mododettagliato come il pensiero umano funziona e interagiscecon la materia e i l mondo in cui viviamo.

192 pagine - € 12,90 - 13,5x20,5 cm

Ray Dodd

l l Potere delle CredenzeMetodi,Tecniche e Strumenti per uno vito speciole

ll potere della credenza immerge il lettore nell 'antica sag-gezza dei Toltechi, popolazione vissuta in Messico e de-positaria di una straordinaria tradizione, che permette diconoscere a fondo se stessi e.i meccanismi di creazionedella propria realti personale. E la stessa tradizione da cuiha ereditato le proprie conoscenze Don Juan, I 'eccezio-nale maestro di Carlos Castaneda.

I 12 pagine - € 10,50 - | 3,5x20,5 cm

Kcl lyna Campbel l9 Gioiell i Interiori/lr\( oprire le inclinozioni del proprio onimo ottroverso

'trttt rneditozione che combio lo tuo vitoI 9 Cioielli Interiori d un manuale unico che guida il lettore.rnr-averso una serie di meditazioni e di rif lessioni quo-trrlr:rne che, uti l izzando I'energia dei colori e della luce,l)(.r 'rnettono di guardare in profonditi dentro noi stessi,l,rrrif icandoci dai pensieri negativi, r icongiungendoci allarrostra anima e scoprendo la nostra forza interiore.

224 pagine - € 12,00 - 13,5x20,5 cm

Nevi l le

La Facoltdr Creativa dell' I m maginaz ione/a Legge e lo Promesso

Nulla, se non i fitti, ci separa dal soddishcimento dei nostri so-,1'rrr. Ma se i fitti sono il frutto dell'immaginazione,allora cambia-rc il nostro modo di immaginare ci aiuter) a cambiare i fatti.t c tesi di Nevil le, profeta dell ' lmmaginazione, hanno aiuta-ro tutte le donne e gli uomini che vi hanno prestato fede.r soddisfare i propri desideri e a realizzare i propri sognilirazie al potere creativo dell'immaginazione.

150 pagine - € 10,80 - 13,5x20,5 cm

Andrea Scarsi

Metafisica dellaVita QuotidianaCome espondere lo proprio consopevolezzo ottroversoI o rneditozione, la contemDlozione, lo concentrozione e los1:erimentozione

Un testo fondamentale per scoprire i segreti della metafisica,l;r scienza che investiga I'assoluto e che si fonda sul principiodell'interconnessione collettiva di tutte le entith esistenti.

96 pagine - € 9,00 - 1,3,5x20,5 cm

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Arrru Lrnm PusnlrcAl oe MecRo EotzloNt Ar-rm LrsRr PussucAl oe MncRo EnztoNl

Kryon-Lee Carroll

Sollevare i lVeloLe Rivelozioni dello Nuova Energia

Questo libro, come i precedenti di Kryon, d una raccoltadi canalizzazioni, in particolare quelle fatte in pubblico trail 2005 e i l 2006.llt i tolo Sollevore i/Velo si riferisce alfattoche in questi anni che ci separano dal 2012 molte cosesaranno "rivelate" e messe in luce

348 pagine - € 19,50 - 13,5x20,5 cm

KryonI Tempi FinaliGli insegnamenti di questo libro sono stati canalizzatida Lee Carroll, uno dei channel che Kryon uti l izza perdiffondere i suoi messaggi di speranza e cambiamentoper I 'umanita e laTerra. Grazie al suo aiuto e a quello diquanti si sono incarnati col compito di aiutare I'umanitia concludere questo ciclo terestre, una nuovaTerra stanascendo popolata da un'umaniti completamente tra-sformata.

208 pagine - € 12,90 - 13,5x20,5 cm

Kryon

Un Nuovo DonoMetodi,Tecniche e Strumenti per uno vito speciole

ll libro consiste in una raccolta di canalizzazioni. descrittein l3 capitoli, tenute in differenti localita tra i l 2002 e i l2003. Kryon vuole, anche in questa occasione, valorizzareI'essere umano e aiutarlo ad attraversare quel processochiamato ascensione che permette di passare da una vitaall 'altra senza morire. l l l ibro d ricco di rivelazioni e pro-fezie (ad esempio la possibilitir di ricavare energia per usoquotidiano a costo zero dai magneti).

480 pagine - € 19,50 - 13,5x20,5 cm

KryonVarcare la SogliaConoscere I'Energio del Nuovo Millennio

Kryon descrive le caratteristiche dell'energia che si ri-versa sul nostro pianeta e su tutti noi in questo nuovornillennio, e che ci aiuteri ad affrontare la sfida dell'anno20 12. Ne scaturisce una visione inedita delle opportunitiche abbiamo davanti, e che spaziano dalle risorse umanepersonali alle risorse energetiche dellaTerra.

432 pagine - € 18,00 - 13,5x20,5 cm

Lee Carrol e JanToberI Bambini IndacoUno nuovo evoluzione dello rozzo umono

Anticonformisti rispetto ad ogni sistema, precoci, intuitivi,creativi, innovatori, sensitivi. Spesso vengono scambiati perbambini con disturbi dell'apprendimento e iperattivi. A voltevengono trattati col Ritalin per eccessiva quantid di energia.Sono bambini veramente speciali: d necessario riconoscerliper appreia:;rne le eccezionali qualiti e guidarli con amore econsapevoleza.

336 pagine - € 15,00 - 13,5x20,5 cm

William Bloom

Guarire i l Mondo con I 'Animall Monifesto dello Nuovo Spirituafita Olistico

l-awento del villaggio globale, teorizato per la prima voha daMarshall McLuhan, ha scatenato nel mondo I'urgenza di unanuova filosofia di vita di un approccio pii coerente alle carat-teristiche dell'era moderna- Dalla politica alla vita sociale, dalrapporto con il denaro alle relazioni con gli altri, dall'etica allamedicina,per ogni ambito della vita si sa diffondendo I'esigenzadi un nuovo percorso.

352 pagine - € 16,50 - 1,3,5x20,5 cm

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Alrru Lmru PunslrcAn nn MRCRO EnzloNt r\nru Lrnru PueslrcAl on MRCRO EotztoNt

Gary R. RenardLa Scomparsa dell 'UniversoCosi come ci oppore

Questo libro d costituito da una serie di conversazioni sulpotere del perdono e da una reinterpretazione dei discorsi edella vita di Gesr) e di Maria Maddalena. Un manuale capace diportare cambiamentl positivi e sensazionali nella propria vita eun veloce progresso a livello spirituale,grazie alla comprensio-ne che I'essere umano non si esaurisce nel corpo fisico.

560 pagine - € 18,50 - 13,5x20,5 cm

Chris GriscomL'Evoluzione di DioUno nuovo visione del Divino per un'umonitd pii consopevoleThe Evolution of God nppresenta la guida piir innovativa persperimentare una nuova visione di Dio. Scritto da un'autriceche si esprime con grande saqgeza, questo libro ci insegna afar evolvere I'immagine del Divino che custodiamo dentro dinoi, a esplorare la ricche-za della nostra coscienza e a conqui-stare una nuova consapevole-a.

336 pagine - € 16,50 - 13,5x20,5 cm

StuartWildeL'Arte della RedenzioneLo vero noturo del Socro Grool

Non il calice dell 'ult ima cena n6 la diretta discendenza diGesir, ma I'unica via per ritrovare I 'autenticita del nostroio. Questa, secondo StuartWilde, d la vera natura del Sa-cro Graal: un varco nella realti. una Dorta nascosta cheI'autore ha oltrepassato e attraverso la quale ha compiutoil suo personale viaggio verso la propria identit i, la pro-Dria vera casa.

240 pagine - € 14,50 - 13,5x20,5 cm

' ' r r r ; rr t Wilde

Gaia e la Fine dei GiorniI lrt Dercorso olternotivo per onime ovonzoteVrsronario e affascinante, I 'ult imo libro di Stuart Wilde( | , lccompagna in un incredibile viaggio alla scoperta diAv;rlon, un mondo multidimensionale immensamente piirrrr,rgico, ricco e meraviglioso rispetto al nostro l imitatorrrondo 3D. Per accedere ad Avalon basta aprire gli occhi,. rniziare finalmente a scoprire la nostra natura.TramiteI| rre Grazie - tenerezza, generositd e rispetto - ci pu-r rf rcheremo dai nostri pensieri negativi e la nostra anima',,r 'a pronta ad accogliere la verit i.

288 pagine - € 16,50 - 13,5x20,5 cm

Paul Ferr in i

lo Sono la PortaGrande profondit) ed enfasi nel nuovo libro di Paul Ferrini,I'autore attraverso cui abbiamo potuto ascoltare la voce diGesi.Le opere di Ferrini ci insegnano a riconoscere dentro dinoi la stessa scintilla divina che animava Gesir e a metterci incammino verso la conoscenza, senza bisogno di intermediari,chiese e dogmi.

l84 pagine - € 12,90 - 13,5x20,5 cm

Paul Ferr ini

L'Amore i i l mioVangeloL'Amore i il mioVongelo d una raccolta di ispirate intuizioni sull'in-segnamento di Gesi.Sono insegnamenti universali,totalmente aperti a uomini e don-ne di ogni razza, religione, ceto sociale e periodo storico. Gesirsi conferma un grande maestro e, attraverso le sue parole, po-tremo awertire la sua oresenza e sDerimentare Dio in mododirefto e profondo, senza intermediari.

128 pagine - € | 1,90 - 13,5x20,5 cm