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L’ Unità formativa di base delle strutture didattiche del Club alpi- no italiano, in sigla UniCai, è stata costituita dal Consiglio cen- trale del CAI nell’aprile 2006 allo scopo di perseguire, mediante un adeguato coordinamento degli Organi tecnici cen- trali (OTC) dotati di figure didattico/ope- rative, la maturazione e la condivisione della comune identità dei titolati del Club alpino italiano e di concorrere alla realizzazione della loro base culturale. UniCai è un gruppo di lavoro perma- nente e rinnovabile composto da un Comitato tecnico culturale (CTC) e dal Coordinamento dei presidenti di OTC con figure titolate. Al CTC compete il coordinamento generale, la mediazione e la sintesi tra le diverse esigenze e pro- spettive espresse dai singoli OTC, non- chè l’organizzazione delle fasi di lavoro; questo è composto da cinque persone nominate dal Consiglio centrale, di cui una appartenente al Consiglio stesso, una al Comitato direttivo centrale, e tre figure di esperti con esperienze matura- te nell’ambito degli OTC. Il Coordinamento invece è composto dai presidenti degli OTC dotati di Scuole Centrali o di figure di titolati didattico/operativi. E’ stata da subito introdotta la prassi del coordinamento degli OTC come metodologia di lavoro paritetica, e nelle prime riunioni è stato messo a punto congiuntamente un regolamento di fun- zionamento, che è stato approvato dal Consiglio centrale nel giugno 2006. Tra gli obiettivi affidati ad UniCai spiccano particolarmente: • il consolidamento del senso di appartenenza all’associazione del titolato CAI, e la valorizzazione della sua immagine; • la rilevazione, il confronto e il coordinamento delle competenze e dei percorsi formativi dei titolati; • la definizione della base tecnico- culturale comune per i titolati CAI di tutte le discipline (conoscenze trasversali per il raggiungimento delle competenze di base specifi- che) e la costruzione del program- ma formativo comune definendo i contenuti e le modalità didattiche; • l’elaborazione di strumenti didatti- ci e gestionali nelle forme più opportune. Il primo semestre di lavoro è stato destinato prevalentemente alla imposta- zione dell’attività e alla organizzazione di base: tra i progetti in corso di appro- fondimento c’è l’organizzazione di un primo convegno nazionale dei titolati CAI (vedi riquadro) che riunisca, anche se inevitabilmente per rappresentanza, i quasi cinquemila titolati del Club, per condividere il progetto della base cultu- rale e della identità comune, dibattere le problematiche comuni, tracciare le linee e gli obiettivi futuri. Tra le esigenze primarie di UniCai si è considerata la realizzazione di un segna- le dell’ importante identità che questa struttura, attraverso la propria mission, risultava assumere. In apparenza, l’assunzione di un logo per un semplice gruppo di lavoro, in ambito CAI, potrebbe sembrare assur- da. Ma in considerazione degli obiettivi che ci siamo posti e il significato degli stessi, la scelta si è rivelata necessaria. Infatti ciò che ci aspetta è la ricomposi- zione di un puzzle che già esiste. Con dei tasselli uguali ai precedenti, ma nuovi nei contenuti; tasselli che dovremo saper riconoscere…”. Quindi, c’era la necessità di qualcosa che identificasse questo lavoro di rinnovamento, soprat- tutto che segnalasse la condivisione tra- sversale avvenuta attraverso la valuta- zione e verifica di UniCai. Infatti, per strategie specifiche e per rispetto del lavoro svolto fin qui da centinaia di soci, il nuovo non dovrà stravolgere ma evol- vere, non dovrà smantellare ma equili- brare; dovrà essere un miglioramento complessivo attraverso le ottimizzazioni delle attuali risorse. La composizione di nuove regole, di nuovi strumenti, di nuovi profili, di nuovi format, ecc. o la UniCai, la nuova linea d’orizzonte DIDATTICA L’Unità formativa di base 20 - LO SCARPONE, MAGGIO 2007 La struttura ha il compito di perseguire la maturazione e la condivisione della comune identità e delle diverse esperienze dei titolati del Club Alpino Italiano Identità come risorsa, diversità come valore, condivisione come soluzione. PRIMO INCONTRO NAZIONALE DEI TITOLATI DEL CAI BERGAMO - PALAMONTI 20-21 OTTOBRE 2007

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Page 1: LO SCARPONE 05 - cnsasa.it Scarpone 5.pdf · LO SCARPONE 05 6-04-2007 15:46 Pagina 20. semplice verifica e l’eventuale conferma di quanto oggi è in essere, dovrà avva-lersi dell’identità

L’Unità formativa di base dellestrutture didattiche del Club alpi-no italiano, in sigla UniCai, èstata costituita dal Consiglio cen-

trale del CAI nell’aprile 2006 allo scopodi perseguire, mediante un adeguatocoordinamento degli Organi tecnici cen-trali (OTC) dotati di figure didattico/ope-rative, la maturazione e la condivisionedella comune identità dei titolati delClub alpino italiano e di concorrere allarealizzazione della loro base culturale.

UniCai è un gruppo di lavoro perma-nente e rinnovabile composto da unComitato tecnico culturale (CTC) e dalCoordinamento dei presidenti di OTCcon figure titolate. Al CTC compete ilcoordinamento generale, la mediazionee la sintesi tra le diverse esigenze e pro-spettive espresse dai singoli OTC, non-chè l’organizzazione delle fasi di lavoro;questo è composto da cinque personenominate dal Consiglio centrale, di cuiuna appartenente al Consiglio stesso,una al Comitato direttivo centrale, e trefigure di esperti con esperienze matura-te nell’ambito degli OTC.

Il Coordinamento invece è compostodai presidenti degli OTC dotati di ScuoleCentrali o di figure di titolatididattico/operativi.

E’ stata da subito introdotta la prassidel coordinamento degli OTC comemetodologia di lavoro paritetica, e nelleprime riunioni è stato messo a puntocongiuntamente un regolamento di fun-zionamento, che è stato approvato dalConsiglio centrale nel giugno 2006. Tragli obiettivi affidati ad UniCai spiccanoparticolarmente:

• il consolidamento del senso di

appartenenza all’associazione del

titolato CAI, e la valorizzazione

della sua immagine;

• la rilevazione, il confronto e il

coordinamento delle competenze e

dei percorsi formativi dei titolati;

• la definizione della base tecnico-

culturale comune per i titolati CAI

di tutte le discipline (conoscenze

trasversali per il raggiungimento

delle competenze di base specifi-

che) e la costruzione del program-

ma formativo comune definendo i

contenuti e le modalità didattiche;

• l’elaborazione di strumenti didatti-

ci e gestionali nelle forme più

opportune.

Il primo semestre di lavoro è statodestinato prevalentemente alla imposta-zione dell’attività e alla organizzazionedi base: tra i progetti in corso di appro-fondimento c’è l’organizzazione di unprimo convegno nazionale dei titolatiCAI (vedi riquadro) che riunisca, anchese inevitabilmente per rappresentanza, iquasi cinquemila titolati del Club, percondividere il progetto della base cultu-rale e della identità comune, dibattere leproblematiche comuni, tracciare le lineee gli obiettivi futuri.

Tra le esigenze primarie di UniCai si èconsiderata la realizzazione di un segna-

le dell’ importante identità che questastruttura, attraverso la propria mission,risultava assumere.

In apparenza, l’assunzione di un logoper un semplice gruppo di lavoro, inambito CAI, potrebbe sembrare assur-da. Ma in considerazione degli obiettiviche ci siamo posti e il significato deglistessi, la scelta si è rivelata necessaria.Infatti ciò che ci aspetta è la ricomposi-zione di un puzzle che già esiste. Con deitasselli uguali ai precedenti, ma nuovinei contenuti; tasselli che dovremosaper riconoscere…”. Quindi, c’era lanecessità di qualcosa che identificassequesto lavoro di rinnovamento, soprat-tutto che segnalasse la condivisione tra-sversale avvenuta attraverso la valuta-zione e verifica di UniCai. Infatti, perstrategie specifiche e per rispetto dellavoro svolto fin qui da centinaia di soci,il nuovo non dovrà stravolgere ma evol-vere, non dovrà smantellare ma equili-brare; dovrà essere un miglioramentocomplessivo attraverso le ottimizzazionidelle attuali risorse. La composizione dinuove regole, di nuovi strumenti, dinuovi profili, di nuovi format, ecc. o la

UniCai, la nuovalinea d’orizzonte

DIDATTICA L’Unità formativa di base

20 - LO SCARPONE, MAGGIO 2007

La struttura ha il compito diperseguire la maturazione e lacondivisione della comuneidentità e delle diverseesperienze dei titolati del ClubAlpino Italiano

Identità

come risorsa,

diversità

come valore,

condivisione

come soluzione.

PRIMO INCONTRO

NAZIONALE

DEI TITOLATI

DEL CAI

BERGAMO - PALAMONTI

20-21 OTTOBRE 2007

LO SCARPONE 05 6-04-2007 15:46 Pagina 20

Page 2: LO SCARPONE 05 - cnsasa.it Scarpone 5.pdf · LO SCARPONE 05 6-04-2007 15:46 Pagina 20. semplice verifica e l’eventuale conferma di quanto oggi è in essere, dovrà avva-lersi dell’identità

semplice verifica e l’eventuale confermadi quanto oggi è in essere, dovrà avva-lersi dell’identità UniCai, una garanziache attesterà la collegialità di ogni scel-ta. Il logo sarà uno strumento utile arappresentare la trasversalità degliintenti di uniformità che vogliamo rag-

giungere. Utilizza cromaticamente icolori sociali del CAI e accorpa anche lostemma tradizionale per affermare lapropria paternità.

Comparirà su tutte le documentazionio altro genere di lavori, prodotti e divul-gati dopo la condivisione di UniCai.

Potrà essere anche uno strumento dicertificazione qualitativa delle sceltetecniche che UniCai attuerà su attrezza-tura, abbigliamento, strumenti didattici,ecc., attraverso le possibili convenzionicon aziende specializzate che il ClubAlpino Italiano potrà fare. ■

LO SCARPONE, MAGGIO 2007 - 21

GIAN CARLO NARDI

Accompagnatore nazionale di

Alpinismo giovanile e Istruttore

neve e valanghe - socio della

Sezione Ligure Genova - coordina-

tore UniCai - esperto.

MASSIMO DOGLIONI

Istruttore nazionale di alpinismo,

presidente della Commissione

scuole di alpinismo e sci alpinismo

del VFG - socio della Sezione di

Mestre - esperto.

ELIO GUASTALLI

Istruttore di alpinismo - presidente

della Commissione lombarda

materiali e tecniche - componente

CNSAS - socio della Sezione di

Pavia - esperto.

FRANCESCO CARRER

Istruttore di sci fondo escursioni-

smo - componente del Comitato

direttivo centrale - socio della

Sezione di San Donà di Piave -

rappresentante CDC.

LUCA FREZZINI

Istruttore di alpinismo - componen-

te del Comitato centrale di

indirizzo e controllo - socio

della Sezione di Milano -

rappresentante CCIC.

VINICIO VATTERONI

Vice pres. della Commissione cen-

trale rifugi e opere alpine -

Coordinatore per le attività culturali

nei rifugi - socio Sez. di Carrara -

segretario.

CCTAM - MIRANDA BACCHIANI

Esperta nazionale tutela ambiente

montano - presidente CCTAM - socia

della Sezione di Pesaro

CCE - FILIPPO CECCONI

Accompagnatore escursionismo,

Istruttore neve e valanghe - presidente

CCE - socio Sezione di Appiano (BZ).

CNSASA - MAURIZIO DALLA LIBERA

Istruttore nazionale di alpinismo e sci

alpinismo - Istruttore neve e valanghe -

presidente CNSASA - socio Sez. di

Vicenza.

CONSFE - GLAUCO DEL BIANCO

Istruttore sci fondo escursionismo -

Istruttore neve e valanghe - segretario

CONSFE - socio Sezione di Bergamo.

CCS - EDOARDO RASCHELLÀ

Istruttore nazionale di speleologia - pre-

sidente CCS - socio Sezione di Laveno

Mombello (VA)

CCAG - ALDO SCORSOGLIO

Accompagnatore nazionale di alpini-

smo giovanile - presidente CCAG -

socio Sezione di Piacenza.

CCSVI - ALESSANDRO STERPINI

Tecnico della neve e del distacco -

componente della CCSVI - socio della

Sez. di Reggio Emilia.

CSC - GIORGIO VASSENA

Presidente del Comitato scientifico cen-

trale - coordinatore del gruppo di lavoro

SIT-CAI - socio della Sezione di

Brescia.

COMPONENTI UNICAI. Il Comitato tecnico culturale e il Coordinamento dei presidenti degli organi tecnici centrali dotati di titolati

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