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L’Italia nell’età dell’imperialismo 1. La Sinistra al potere e la crisi di fine secolo

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Page 1: LItalia nelletà dellimperialismo 1. La Sinistra al potere e la crisi di fine secolo

L’Italia nell’età dell’imperialismo

1. La Sinistra al potere e la crisi di fine secolo

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Fine del “Risorgimento”

• Nel corso degli anni ’70-’80 la si chiude un’epoca storica anche per la scomparsa di alcuni protagonisti:

1872: muore Mazzini.

1878: a Vittorio Emanuele II succede Umberto I, a Pio IX Leone XIII.

1882: muore Garbaldi.

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La Sinistra al potere• Dopo le dimissioni di Minghetti (1876), fu

chiamato al governo il capo della sinistra Agostino Depretis che rimase al potere fino alla morte (1887).

• La Sinistra era composta da:

democratici ed ex repubblicani fortemente anticlericali,

di estrazione medio-borghese,

rappresentativi anche del Mezzogiorno

Page 4: LItalia nelletà dellimperialismo 1. La Sinistra al potere e la crisi di fine secolo

I governi Depretis(1876-1887)

15. marzo 1876 – dicembre 1877 Depretis I

16. dicembre 1877 – marzo 1878 Depretis II

17. marzo 1878 – dicembre 1878 Cairoli I

18. dicembre 1878 – luglio 1879 Depretis III

19. luglio 1879 – novembre 1879 Cairoli II

20. novembre 1879 – maggio 1881 Cairoli III

21. maggio 1881 – maggio 1883 Depretis IV

22. maggio 1883 – marzo 1884 Depretis V

23. marzo 1884 – giugno 1885 Depretis VI

24. giugno 1885 – aprile 1887 Depretis VII

25. aprile 1887 – luglio 1887 Depretis VIII

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Le riforme• Depretis stravinse le elezioni del 1876

grazie anche al programma di riforme, solo in parte attuato:

Abolizione tassa sul macinato (si introducono però altre tasse).

Istruzione elementare gratuita e obbligatoria (legge Coppino; mancano però i finanziamenti).

Riforma elettorale (1882): voto al 6,9% degli Italiani (criticata per il suo moderatismo).

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Il Trasformismo

• Le elezioni del 1882 riducono la base del governo e premiano l’Estrema.

• Depretis ricerca di consensi anche nell’opposizione, nasce il trasformismo: Si governa con “maggioranze variabili”,

diverse in base al tipo di provvedimento, spesso mercanteggiate e compensate con

favori (clientelismo). Viene meno la differenza sinistra-destra.

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La politica estera• Dopo il 1882 cambia anche, in senso

conservatore, la politica estera.

• Le delusioni di Berlino (1878) e della Tunisia (1881) portano Depretis a inaugurare la politica coloniale in Eritrea 1882 acquisto della Baia di Assab 1885 occupazione di Massaua e della costa.

• Il trattato della Triplice, necessario a uscire dall’isolamento, scontenta gli irredentisti.

Carta

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Politica economica• Il liberismo aveva rovinato l’industria del

Sud ed esposto quella del Nord alla concorrenza estera.

• La Sinistra, in deroga ai propri principi, lo abbandona: Adottando tariffe protettive, e sostenendo i commerci, l’industria,

(soprattutto con commesse di materiale bellico) e l’edilizia (grandi interventi urbanistici).

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La crisi agraria• La Sinistra promuove inchieste sullo stato

dell’agricoltura (Jacini 1884) ma concentra il suo interesse sull’industria.

• Nel 1887 il protezionismo è esteso anche all’agricoltura (dazio sul grano).

• Ne segue però la chiusura dei mercati esteri (guerra doganale con la Francia)

• con gravi ripercussioni sociali (ne è segno la crescente emigrazione).

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L’emigrazione italiana

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

700.000

800.000

900.000

1.000.000

1871

-187

5

1876

-188

0

1881

-188

5

1886

-189

0

1891

-189

5

1896

-190

0

1901

-190

5

1906

-191

0

1911

-191

219

13

Europa

Oltre oceano

Totale

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Francesco Crispi• Siciliano, ex

repubblicano, massone.

• Ammiratore di Bismarck e fautore dello stato forte da difendere contro i nemici di sinistra e di destra.

• Sostenitore del colonialismo ancheper fini sociali.

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I governi Crispi(1887-1896)

26. luglio 1887 – marzo 1889 Crispi I

27. marzo 1889 – febbraio 1891 Crispi II

28. febbraio 1891 – maggio 1892 Di Rudinì I

29. maggio 1892 – novembre 1893 Giolitti I

30. dicembre 1893 – giugno 1894 Crispi III

31. giugno 1894 – marzo 1896 Crispi IV

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Ripresa riformista

• Sindaco elettivo nei comuni maggiori (aumenta però il potere dei prefetti).

• Codice Zanardelli: ammesso lo sciopero, abolita la pena di morte (nuovi reati d’opinione per colpire le opposizioni).

• Nazionalizzazione delle opere di beneficienza: nasce la sanità pubblica (ma si vuole anche colpire la Chiesa).

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Il problema sociale• Allontanato dal governo per un biennio,

nel 1893 viene richiamato per riassicurare l’ordine contro i fasci siciliani e le agitazioni in Lunigiana.

• Crispi usa il pugno di ferro: stato di assedio, leggi speciali, scioglimento del Partito Socialista (fondato nel 1892).

• Un progetto di legge contro i latifondi non ottiene il consenso del parlamento.

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Politica coloniale• Inizio della colonizzazione della Somalia.

• Trattato di Uccialli (1889) con il negus Menelik assicura il protettorato sull’Etiopia.

• L’accordo non viene però rispettato, provocando l’intervento militare.

• Nel 1896 ad Adua 16.000 italiani sono sconfitti da 70.000 abissini. Crispi è costretto alle dimissioni.

Carta

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La crisi di fine secolo

• Il successore di Crispi, Di Rudinì, chiude la guerra in Africa ma continua nella repressione delle “forze eversive”.

• L’agitazione sociale cresce in tutta Italia anche per la cattiva congiuntura economica.

• Nel 1898 a Milano i dimostranti sono dispersi a cannonate dal Generale Beccaris, seguono arresti e processi.

Page 18: LItalia nelletà dellimperialismo 1. La Sinistra al potere e la crisi di fine secolo

La riconoscenza del ReRoma, addì 6 giugno 1898 - ore 21,20

Ho preso in esame la proposta delle ricompense presentatemi dal Ministro della Guerra a favore delle truppe da lei dipendenti e col darvi la mia approvazione fui lieto e orgoglioso di onorare la virtù di disciplina, abnegazione e valore di cui esse offersero mirabile esempio. A Lei poi personalmente volli conferire di motu proprio la croce di Grand'Ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia, per rimeritare il grande servizio che Ella rese alle istituzioni ed alla civiltà e perché Le attesti col mio affetto la riconoscenza mia e della Patria.

Umberto

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“Ritorniamo allo Statuto”

• Appoggiando i conservatori che reclamano un governo forte in mano al re, Umberto chiama al governo il generale Pelloux che emana leggi liberticide.

• Radicali e socialisti reagiscono con l’ostruzionismo e sono premiati dall’elettorato nelle elezioni del 1900.

• Pelloux è liquidato, ma Umberto I è ucciso a Monza dall’anarchico Bresci.