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Ente Federato all’UNI 20122 – Milano – Via Larga, 2 – www.cig.it LINEE GUIDA CIG N. 14 Raccomandazioni per la procedura di qualificazione del personale addetto alle attività di sorveglianza degli impianti di distribuzione del gas naturale in applicazione della UNI E01129160

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Ente Federato all’UNI

20122 – Milano – Via Larga, 2 – www.cig.it

LINEE GUIDA CIG N. 14

Raccomandazioni per la procedura di qualificazione

del personale addetto alle attività di sorveglianza degli impianti di distribuzione del gas naturale

in applicazione della UNI E01129160

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NOTA ILLUSTRATIVA

IL PROGETTO DI LINEE GUIDA CIG N. 14

Raccomandazioni per la procedura di qualificazione del personale addetto alle attività di

sorveglianza degli impianti di distribuzione del gas naturale in applicazione della UNI

E01129160

viene sottoposto ad

INCHIESTA SETTORIALE CIG

dal 20/11/2015 al 21/12/2015

I commenti devono essere proposti utilizzando il format CIG

e devono essere inviati via e-mail ai seguenti indirizzi, richiedendo la “conferma di

recapito” :

- [email protected]

- [email protected]

entro e non oltre il 21 Dicembre 2015

utilizzando il Form Commenti Allegato.

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Autore: CIG – Comitato Italiano Gas Via Larga, 2 – 20122 Milano Tel. 02 724906 - Telefax 02 72001646 www.cig.it Pubblicato il Questa pubblicazione non è un documento normativo. La responsabilità dei concetti espressi è unicamente degli autori. TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Il documento è sottoposto alla tutela del diritto d'autore secondo la legislazione vigente: CIG intende avvalersi di tutti gli strumenti per tutelare il copyright.

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LG14 Raccomandazioni per la Qualificazione del personale secondo la UNI E01129160 – ed. Ott_2015

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LG 14_2015 Raccomandazioni per la procedura di qualificazione del personale addetto alle attività di sorveglianza degli impianti di distribuzione del gas naturale in applicazione della UNI E01129160

NOTE PER GLI UTILIZZATORI E’ stabilito un periodo transitorio, della durata di 24 mesi dalla data di pubblicazione delle presenti Linee Guida, durante il quale le attività di sorveglianza relative alle qualifiche tipo I, II, III e IV sono svolte da personale secondo la regolamentazione previgente. Con decorrenza dal giorno successivo del ventiquattresimo mese, successivo alla pubblicazione di questo documento, le attività di sorveglianza devono essere svolte da personale qualificato secondo le prescrizioni di questo documento. Durante il periodo transitorio il personale che, al momento dell’entrata in vigore delle presenti Linee Guida, ha svolto attività di sorveglianza connesse alla distribuzione del gas naturale, per un periodo continuativo di almeno 3 anni (salvo le interruzioni previste al punto 3.2) è ritenuto qualificato per il periodo di cui al punto 6.5 e in conformità a quanto previsto al punto 7.

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LG14 Raccomandazioni per la Qualificazione del personale secondo la UNI E01129160 – ed. Ott_2015

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PREMESSA Il servizio di distribuzione del gas naturale è soggetto a legislazione e regolazione specifica in materia di sicurezza degli impianti, degli apparecchi e dell’utilizzo del gas. Le Imprese di distribuzione del gas naturale sono tenute a progettare, costruire, collaudare e manutenere gli impianti di distribuzione in modo da garantire nel tempo la sicurezza e la continuità del servizio. L’Attività di sorveglianza è fondamentale ai fini della sicurezza e il personale riveste ruolo chiave per l’efficacia degli interventi.

Le presenti Linee Guida sono di supporto all’articolo 19 Decreto Legislativo 25 febbraio 2000 n. 93 e al punto 3.8 dell’allegato A del Decreto Ministeriale 16 aprile 2008.

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Le presenti Linee Guida forniscono delle raccomandazioni per la procedura di qualificazione del personale addetto alle attività di sorveglianza degli impianti di distribuzione del gas naturale in applicazione alla UNI E01129160. Le presenti Linee Guida si applicano al personale delle aziende che svolgono in proprio o per conto terzi le attività di sorveglianza degli impianti di distribuzione del gas naturale.

2. RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI

I documenti richiamati di seguito sono indispensabili per l'applicazione del presente documento. Per quanto riguarda i riferimenti datati, si applica esclusivamente l'edizione citata. Per i riferimenti non datati vale l’ultima edizione del documento a cui si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).

E01129160 Attività professionali non regolamentate - Figura professionale del personale addetto alle attività di sorveglianza degli impianti di distribuzione del gas naturale - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

UNI 8827 – Impianti di riduzione finale della pressione del gas funzionanti con pressione a monte compresa fra 0,04 e 5 bar – Progettazione, costruzione e collaudo

UNI 9167 – Impianti di ricezione e prima riduzione del gas naturale – Progettazione, costruzione e collaudo

UNI 9463-2 Odorizzazione ed odorizzanti per gas combustibili impiegati in usi domestici o similari – Impianti di odorizzazione – progettazione, costruzione ed esercizio - Parte 2: Impianti di odorizzazione - Progettazione, costruzione, collaudo e sorveglianza

UNI 9571-1 – Impianti di ricezione e prima riduzione del gas naturale – Parte 1: Sorveglianza

UNI 10390 – Impianti di riduzione finale della pressione del gas naturale funzionanti con pressione a monte massima compresa tra 5 e 12 bar – Progettazione, costruzione e collaudo

UNI 10619 (tutte le parti) Sistemi di controllo della pressione e/o impianti di misurazione del gas naturale funzionanti con pressione a monte massima di 12 bar per utilizzo industriale e civile

UNI 10702 - Impianti di riduzione della pressione del gas funzionanti con pressione a monte compresa tra 0,04 e 12 bar – Conduzione e manutenzione

UNI CEN/TR 15589 Prove non distruttive - Linee guida per l'approvazione del personale addetto alle prove non distruttive effettuata da entità terze riconosciute ai sensi delle disposizioni della Direttiva 97/23/CE

UNI EN 1776 Trasporto e distribuzione del gas – Stazioni di misurazione del gas naturale – Requisiti funzionali

UNI EN 12186 Stazioni di regolazione della pressione del gas per il trasporto e distribuzione – Requisiti funzionali

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UNI EN 12279 Installazioni per la regolazione della pressione del gas sulle reti di distribuzione –Requisiti funzionali

UNI EN 15001-1 Infrastrutture gas - Installazione della tubazione di gas con pressione di esercizio maggiore di 0,5 bar per installazioni industriali e maggiore di 5 bar per installazioni industriali e non industriali - Parte 1: Requisiti funzionali dettagliati per progettazione, materiali, costruzione, ispezione e prova

UNI EN 15001-2 - Infrastrutture gas - Installazione della tubazione di gas con pressione di esercizio maggiore di 0,5 bar per installazioni industriali e maggiore di 5 bar per installazioni industriali e non industriali - Parte 2: Requisiti funzionali dettagliati per messa in esercizio, funzionamento e manutenzione

UNI EN ISO 9712 Prove non distruttive - Qualificazione e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive

UNI EN ISO 17637 Controllo non distruttivo delle saldature - Esame visivo di giunti saldati per fusione

Decreto Presidente Repubblica 23 marzo 1998, n. 126 – Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 94/9/CE (ATEX1) in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva Decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 93 – Attuazione della direttiva 97/23/CE (PED) in materia di attrezzature a pressione Decreto Legislativo 12 giugno 2003, n. 233 – Attuazione della direttiva 1999/92/CE (ATEX 2) relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – Norme in materia ambientale Decreto Ministeriale 16 aprile 2008 "Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8" pubblicato nella Gazzetta ufficiale 8 maggio 2008, n 107 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (G.U. n.101 del 30-04-2008)

3. TERMINI E DEFINIZIONI Ai fini del presente documento si applicano i termini e le definizioni di cui alla UNI E01129160 e i termini e le definizioni seguenti.

3.1 Procedura di qualificazione: Procedura utilizzata per attestare l’idoneità del personale addetto a specificate attività di sorveglianza.

3.2 Interruzione significativa: Assenza o cambio di attività che impedisce di svolgere le mansioni inerenti alla qualificazione per:

a) un periodo continuo maggiore di dodici mesi; b) due o più periodi per un tempo totale maggiore dei due quinti del periodo di validità

dell’attestato di qualificazione.

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3.3 Organo di Qualificazione: Organizzazione o funzione aziendale che governa il processo di qualificazione, predispone le domande dell’esame teorico, le prove pratiche e qualifica il personale

3.4 Qualificazione: Dimostrazione della conformità ai requisiti previsti dalla UNI E01129160 attraverso l’avvenuto addestramento, il possesso delle conoscenze professionali, delle abilità, delle competenze e, quando applicabile, dell’idoneità fisica del personale addetto alle operazioni di sorveglianza

4. Profili specialistici secondo la UNI E01129160 Nella descrizione dell’attività professionale la norma UNI E01129160 distingue quattro differenti profili professionali specialistici (vedere prospetto 1): Prospetto 1: Profili specialistici

Profilo specialistico Descrizione attività

Tipo I Addetto alle verifiche di primo impianto a)

Tipo II Addetto alla conduzione

Tipo III b) Addetto alla manutenzione/messa in servizio/messa fuori servizio

Tipo IVc) Addetto alle verifiche di integrità

a) Le verifiche di primo impianto sono applicabili solo ad impianti e/o specifiche apparecchiature che sono messi in servizio per la prima volta in un sito specifico del sistema di distribuzione.

b) Il tipo III comprende anche le attività previste dal tipo II. c) Tale profilo non riguarda il profilo dell’addetto all’esecuzione dei controlli non distruttivi di

attrezzature a pressione e/o tubazioni che è trattato dalla UNI EN ISO 9712 e UNI CEN/TR 15589.

NOTA 1 – Le attività sono svolte generalmente in campo, tuttavia alcune di esse possono essere svolte in altre condizioni operative (per esempio laboratorio, officine specializzate, ecc.). NOTA 2 – Alcune attività specifiche da effettuare nel processo di sorveglianza possono richiedere l’intervento di personale in possesso di una qualifica specifica ai sensi delle norme/legislazioni di riferimento (per esempio processo di saldatura, manipolazione gas tossici, ecc.) NOTA 3 Il personale qualificato ai sensi delle presenti Linee Guida può avvalersi del supporto di figure professionali in possesso di competenze specialistiche nello svolgimento di alcune operazioni (per esempio aggiornamento software, manutenzioni apparecchiature elettromeccaniche, ecc.)

5 PROCESSO DI QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO AD ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA

5.1 Generalità

La qualificazione è necessaria per svolgere le attività previste dai profili specialistici, di cui al prospetto 1. Il processo di qualificazione può essere iniziato solo per gli addetti per i quali sia stata accertata l’idoneità fisica ove prescritto (per esempio accertamento della verifica dei requisiti di acutezza visiva). Il processo di qualificazione del personale deve essere avviato dall’azienda che gestisce addetti ad attività di sorveglianza indicando:

i dati anagrafici del candidato; i profili e quindi le attività per le quali si richiede la qualificazione (vedere prospetto 1); l’idoneità del candidato.

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L’azienda, nell’ambito del sistema di gestione per la qualità, può qualificare il proprio personale per attività di sorveglianza degli impianti di distribuzione, utilizzando idonee risorse e competenze per l’attività di formazione e un organo di qualificazione, anche esterno alla propria organizzazione. Il processo di qualificazione deve includere le attività di seguito elencate: a) una prova scritta (vedere punto 6.3.2); b) una prova pratica (vedere punto 6.3.3). Il contenuto delle domande della prova scritta e della prova pratica deve essere adeguato alla qualificazione richiesta. Il contenuto delle domande dell’esame teorico e dell’esame pratico deve essere stabilito dalla procedura di qualificazione inserita nel sistema di gestione per la qualità aziendale e sottoposta ad audit periodici di sorveglianza da parte dell’Organo di Qualificazione, che è incaricato di governare il processo di qualifica, di valutare il livello professionale e le eventuali prove teoriche e pratiche che compongono l’esame di qualificazione. L’esame relativo ad estensioni della qualificazione ad altre attività (per esempio qualificazione Tipo I per un addetto già in possesso della qualifica tipo II, ecc.) non incluse nella qualificazione corrente, deve essere limitato agli argomenti connessi alle attività aggiuntive.

5.2 Organo di Qualificazione I componenti dell’Organo di Qualificazione devono essere almeno 2, in possesso almeno delle seguenti caratteristiche previste dalla procedura di qualificazione inserita nel sistema di gestione per la qualità aziendale e sottoposta ad audit periodici di sorveglianza:

laurea ad indirizzo tecnico ed una esperienza specifica in settori connessi alla distribuzione del gas naturale di almeno 3 anni; o

diploma di scuola secondaria di II grado ed una esperienza specifica in settori connessi alla distribuzione del gas naturale di almeno 5 anni; o

una esperienza specifica in settori connessi alla distribuzione del gas naturale di almeno 7 anni.

Esempi di esperienze specifiche nel settore del gas naturale sono:

svolgimento di mansioni tecniche presso aziende produttrici di apparecchiature/impianti destinati al trasporto/distribuzione del gas naturale e/o presso aziende di trasporto/distribuzione del gas naturale;

attestazione di partecipazione ai lavori normativi rilasciato dal CIG.

6 Procedimento di qualificazione

6.1 Generalità Di seguito si forniscono, gli elementi ritenuti idonei ai fini del percorso formativo e di apprendimento dell’addetto all’attività di sorveglianza, sia in termini di accesso alla procedura di qualificazione sia in termini di mantenimento della qualificazione ottenuta, nonché indicazioni in merito alla valutazione del livello professionale raggiunto.

6.2 Percorso di accesso Per i singoli profili di qualifica, è richiesta un’esperienza/formazione definita come segue:

Addetto alle verifiche di primo impianto:

o qualifica di istruzione professionale triennale e 36 mesi di esperienza lavorativa

documentata in settori tecnici delle aziende di distribuzione/trasporto di gas di

costruzione e manutenzione impianti o apparecchi di regolazione della

pressione; oppure

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o diploma di scuola secondaria di II grado ad indirizzo tecnico o scientifico e 18

mesi di esperienza lavorativa documentata in settori tecnici delle aziende di

distribuzione/trasporto di gas di costruzione e manutenzione impianti o

apparecchi di regolazione della pressione; oppure

o laurea in discipline tecniche o scientifiche.

Addetto alla conduzione:

o diploma di scuola secondaria di II grado oppure

o 18 mesi di esperienza lavorativa documentata in settori tecnici delle aziende di

distribuzione/trasporto di gas o di costruzione e manutenzione impianti o

apparecchi di regolazione della pressione.

Addetto alla conduzione, manutenzione, messa in servizio/messa fuori servizio:

o diploma di scuola secondaria di II grado oppure

o 18 mesi di esperienza lavorativa documentata in settori tecnici delle aziende di

distribuzione/trasporto di gas o di costruzione e manutenzione impianti o

apparecchi di regolazione della pressione.

Addetto alle verifiche di integrità:

o qualifica di istruzione professionale triennale e 36 mesi di esperienza lavorativa

documentata in settori tecnici delle aziende di distribuzione/trasporto di gas di

costruzione e manutenzione impianti o apparecchi di regolazione della

pressione; oppure

o diploma di scuola secondaria di II grado e 18 mesi di esperienza lavorativa

documentata in settori tecnici delle aziende di distribuzione/trasporto di gas di

costruzione e manutenzione impianti o apparecchi di regolazione della

pressione; oppure

o laurea e 6 mesi di esperienza lavorativa documentata in settori tecnici delle aziende di distribuzione/trasporto di gas, di costruzione e manutenzione impianti o apparecchi di regolazione della pressione.

Il candidato, inoltre, deve aver frequentato dei corsi di formazione specifici per il singolo profilo (vedere punto A.5) che trattano gli argomenti previsti nel prospetto 3 per una durata minima complessiva pari a:

Tipo I: 42 h;

Tipo II: 30 h;

Tipo III: 54 h;

Tipo IV: 30 h.

La data di emissione degli attestati di frequenza deve risultare non antecedente a dodici mesi dalla data di svolgimento delle prove.

6.3 Valutazione del livello professionale

6.3.1 Generalità La valutazione dei risultati dell’apprendimento del candidato deve essere eseguita sulla base delle conoscenze, delle abilità e delle competenze di cui al punto 5 della UNI E01129160. I metodi di valutazione applicabili sono i seguenti:

1) prova scritta per la valutazione delle conoscenze (prospetto 3); 2) prova pratica con simulazioni di situazioni reali operative (prospetto 4).

L’esito finale della valutazione della prova scritta e della prova pratica è considerato positivo se entrambe le prove sono superate; in ogni caso, il metodo di valutazione deve essere corrispondente alla procedura inserita nel sistema di gestione per la qualità aziendale.

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Prospetto 3 - Argomenti della formazione distinti per ogni tipologia di qualificazione e durata indicativa (h) per la loro trattazione

Descrizione argomento Ambiti applicabili in relazione al profilo

Tipo I Tipo II Tipo III Tipo IV

42 h 30 h 54 h 30 h

Legislazione applicabile/di riferimento all’attività di sorveglianza:

- in merito alla sicurezza del lavoro, per quanto concerne il tipo di attività (Decreto Legislativo. n. 81/08);

in materia di reti di distribuzione (Decreto 16 aprile 2008);

in materia di attrezzature a pressione (Decreto Legislativo n. 93/2000);

ATEX1 direttiva

A (6) A (6) A (6) A (6)

Obblighi per operare all’interno di aree classificate con rischio di esplosione (normative ATEX - Decreto Presidente Repubblica n. 126/1998)

A (2) A (2) A (2) A (2)

Principi riportati nelle norme UNI EN 1776 a)

, UNI EN 12186,

UNI EN 12279 a)

, UNI 8827, UNI 9167, UNI 9463-2, UNI

10619, UNI 10702, UNI 9571-1, UNI 10390, UNI EN 15001-1, UNI EN 15001-2, UNI CEN/TS 15399

A (10) N.A. N.A. N.A.

Lettura documenti progettuali quali P&ID/schemi/disegni A (2) N.A. A (1) A.(2)

Nozioni sui requisiti dei manuali delle apparecchiature A (2) A (2) A.(2) A (2)

Contenuto norme UNI 9571-1, UNI 10702, UNI EN 15001-2, UNI 9463-2 N.A. A (4) A (6) A (4)

Stato esterno degli impianti e delle relative apparecchiature rilevabile da controlli visivi A (2) A (2) A (4) N.A

Prestazioni significative di varie apparecchiature e loro ricadute sulla sicurezza, affidabilità e continuità del servizio A.(2) A (2) A (2) N.A

Prestazioni significative delle varie sezioni incluse nei gruppi di regolazione della pressione e loro ricadute sulla sicurezza, affidabilità e continuità del servizio

A (4) A (4) A (4) N.A.

Verifiche preliminari all’attività A (2) A (2) A (2) A (2)

Verifiche di messa in servizio, messa fuori servizio e rimessa in servizio di singole apparecchiature e gruppi di regolazione A (4) A (2) A (6) N.A.

Procedure di verifica del funzionamento dei vari gruppi degli impianti (riduzione della pressione, sicurezza per la pressione, odorizzazione, misura ecc.)

A (6) A (4) A (6) N.A.

Procedure di smontaggio, sostituzione parti ricambiabili, ri-montaggio e ri-collaudo al fine di confermare le caratteristiche originali per una o più serie specificate di apparecchiature

N.A. N.A. A (12) A (8)

Norme UNI EN ISO 9712, UNI EN 17637, MSS SP 55 N.A. N.A. N.A. A (4)

Smaltimento parti sostituite N.A. N.A A (1) N.A.

a) gli argomenti trattati nelle norme UNI 8827, UNI 9167, UNI 10390 e UNI 10619 includono anche quelli trattati dalle norme

UNI EN 1776, UNI EN 12186, UNI EN 12279.

A= applicabile

NA= non applicabile

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6.3.2 Esame teorico L’esame teorico è in forma di prova scritta basata su domande con risposte multiple riportate su un modello appropriato previsto dalla procedura di qualificazione aziendale. Ogni domanda deve essere correlata a non più di tre risposte di cui una deve essere quella corretta. Le domande devono essere presentate in modo chiaro e comprensibile. Il numero richiesto per le domande deve essere non inferiore a quello indicato nella procedura di qualificazione aziendale, con un minimo di 20 (per 1 profilo). Il tempo concesso ai candidati per il completamento dell’esame deve essere riportato all’interno della procedura di qualificazione, con un minimo di 1 h (per 1 profilo). Nel caso l’esame sia riferito a più di 1 profilo, il numero di domande e il relativo tempo concesso devono essere adeguati di conseguenza. Nella procedura aziendale di qualificazione deve essere previsto che l’Organo di Qualificazione, prima dell’inizio dell’esame, deve sottoscrivere una copia del modello consegnato ai candidati con l’indicazione delle risposte corrette. La valutazione della prova scritta da parte dell’Organo di Qualificazione deve essere fatta sulla base del confronto delle risposte date dal candidato con le indicazioni della copia sottoscritta del modello. La prova si intende superata se il candidato risponde correttamente ad almeno il 70% delle domande; in tal caso il candidato può accedere alla prova pratica.

6.3.3 Esame pratico (simulazioni di situazioni reali operative) L’esame pratico è costituito da una prova pratica che comporta l’esecuzione delle attività secondo le indicazioni contenute nel prospetto 4. Il tempo massimo concesso per la prova pratica, deve essere stabilito dalla procedura di qualificazione. La valutazione della prova pratica deve essere fatta sulla base della verifica di conformità alle prestazioni attese delle apparecchiature e alle procedure applicate (legislative, normative e aziendali).

La valutazione deve essere eseguita secondo i coefficienti di ponderazione di cui al prospetto 4, in funzione dello specifico profilo. La valutazione della prova pratica np deve essere calcolata con la formula seguente:

mtmts

mcmcsp

ii

iin

7.0

7.0

dove: imcs è la quantità delle categorie con coefficiente di ponderazione 1 correlate agli interventi manuali conformi eseguiti dal candidato; imc è la quantità delle categorie con coefficiente di ponderazione 0,7 correlate agli interventi manuali conformi eseguiti dal candidato; imts è la quantità delle categorie con coefficiente di ponderazione 1 correlate agli interventi manuali applicabili per l’esame di qualificazione coinvolto; imt è la quantità delle categorie con coefficiente di ponderazione 0,7 correlate agli interventi manuali applicabili per l’esame di qualificazione coinvolto; La prova pratica si intende superata se il candidato ottiene un punteggio np maggiore di 0,7.

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Prospetto 4 – Attività dell’esame pratico distinte per tipologia di qualificazione e relativo coefficiente di ponderazione

Descrizione attività

Estensione intervento manuale

Tipo I

Tipo II

Tipo III

Tipo IV

NOTE Coeff. ponderazione

Comprensione documenti progettuali quali P&ID/schemi/disegni

A N.A. A. A - 0,7

Verifica idoneità all’installazione e messa in servizio di apparecchiature/sistemi

A N.A A N.A - 1

Valutare che le indicazioni rilevabili dagli strumenti di controllo e dagli indicatori funzionali delle apparecchiature siano congruenti con la condizione prevista dell’impianto prima della messa in servizio

A N.A N.A N.A - 1

Valutare che le indicazioni rilevabili dagli strumenti di controllo e dagli indicatori funzionali delle apparecchiature siano congruenti con la condizione prevista dell’impianto in servizio

N.A A A N.A - 1

Predisporre la documentazione richiesta dalle norme pertinenti

A A A N.A Vedere UNI 9571-1 e UNI 10702

1)

0,7

Verificare lo stato esterno degli impianti e delle relative apparecchiature (controllo visivo)

N.A A A N.A - 1

Tarature singoli apparecchi N.A N.A A N.A.

Un regolatore di pressione, un accessorio di sicurezza del tipo a blocco e un dispositivo del tipo con scarico in atmosfera

0,7

Regolazioni N.A N.A A N.A.

Un regolatore di pressione con funzione di monitor, una linea di riduzione della pressione con monitor in linea, una linea di riduzione con monitor operativo, una linea di riduzione con monitor in linea ed accessorio di sicurezza del tipo a blocco e su un gruppo di riduzione della pressione con una linea di riduzione ed una linea di riserva

0,7

Simulazione intervento degli accessori di sicurezza

N.A N.A A N.A.

Intervento del monitor in linea, intervento monitor operativo su una linea di riduzione con il solo monitor. Intervento del monitor

1

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e dell’accessorio di sicurezza del tipo a blocco su un sistema con doppia linea di riduzione della pressione. Intervento del dispositivo di scarico in atmosfera in un sistema per la riduzione della pressione

Simulazione, avviamento, controllo e manutenzione dei sistemi

N.A N.A A N.A.

Operazioni connesse all’avviamento, controllo e manutenzione delle apparecchiature di filtrazione, preriscaldo, odorizzazione e misura.

0,7

Simulazione dell’intervento dei sistemi di sicurezza per la pressione

N.A N.A A N.A.

Intervento seconda linea di riduzione della pressione in un sistema con linea di riduzione della pressione di riserva

1

Leggere ed interpretare i risultati delle verifiche non distruttive (NDT)

N.A N.A N.A A - 1

Effettuare lo smontaggio, la sostituzione parti, il rimontaggio e il ripristino delle prestazioni funzionali appropriate, delle apparecchiature per la specifica applicazione

N.A. N.A. A N.A Su una apparecchiatura ad azione pilotata per media ed alta pressione e una apparecchiatura ad azione diretta con comando a membrana ed azione di contrasto a molla per media e bassa pressione

1

Gestire il processo di riparazione

N.A N.A N.A A - 1

A= applicabile N.A= non applicabile 1) norma in fase di revisione

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LG14 Raccomandazioni per la Qualificazione del personale secondo la UNI E01129160 – ed. Ott_2015

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6.4 Attestato di Qualificazione Al superamento dell’esame (prova scritta e pratica) il candidato ottiene l’attestato inerente la/e tipologia/e di qualifica conseguita/e. L’attestato di qualificazione è rilasciato dall’Organo di Qualificazione, nell’ambito del processo di “qualificazione degli addetti alle attività di sorveglianza degli impianti di distribuzione del gas naturale”, di cui al presente documento. L’attestato è sottoscritto dai componenti dell’Organo di Qualificazione. La sottoscrizione dell’attestato comporta l’unica responsabilità di attestazione di conformità ai requisiti del presente documento. L’attestato di qualificazione deve riportare almeno i dati seguenti:

a) l’oggetto della qualificazione; b) tipologia della qualificazione (Tipo I, II, III, IV); c) identificazione dell’attestato; d) dati anagrafici della persona a cui è rilasciato; e) organizzazione di appartenenza; f) riferimento alla norma UNI E01129160 e al presente documento; g) data e luogo di rilascio dell’attestato; h) data di scadenza della validità della qualifica conseguita; (il periodo di validità inizia il giorno

successivo a quello del superamento dell’esame di qualificazione); i) firma dei componenti dell’Organo di Qualificazione.

Ogni candidato può avere un unico attestato di qualificazione comprendente tutte le tipologie.

6.5 Mantenimento e rinnovo L’attestato di qualificazione per le 4 tipologie (prospetto 1), ha una validità di cinque anni, purché siano soddisfatte le seguenti condizioni:

il personale deve svolgere la mansione con continuità;

non è ammesso un periodo di interruzione maggiore di quanto previsto al punto 3.2 (interruzione significativa);

tale continuità operativa deve essere dichiarata dal datore di lavoro. Se la condizione stabilita al punto di cui sopra non è rispettata, la procedura di qualificazione aziendale deve prevedere modalità di sospensione dell’attestato e la ripetizione delle prove (scritta e pratica). Alla scadenza del periodo di validità indicata sull’Attestato di qualificazione, la procedura aziendale di qualificazione deve prevedere le modalità per prolungare il periodo di validità. La validità dell’attestato di qualificazione può essere prolungata per 5 (cinque) anni (rinnovabili), almeno in presenza delle seguenti condizioni documentate:

la conferma che l’addetto ha svolto in modo conforme l’attività di sorveglianza senza interruzioni significative. Per queste tipologie di qualificazione il periodo continuo è come previsto al punto 3.2; e

formazione (interna e/o esterna) per almeno 30 ore nell’arco del quinquennio di riferimento;

I requisiti del presente punto si applicano anche agli addetti qualificati nel periodo transitorio (vedere punto 7).

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7 Periodo transitorio Durante il periodo transitorio si considerano i seguenti casi A e B: A) Il personale che, al momento dell’entrata in vigore delle presenti Linee Guida, ha svolto

attività di sorveglianza connesse alla distribuzione del gas naturale, per un periodo continuativo di almeno 3 anni (salvo interruzioni previste al punto 3.2) è ritenuto qualificato per il periodo di cui al punto 6.5. Per rendere efficace la qualifica del personale di cui sopra, la procedura di qualificazione inserita nel sistema di gestione per la qualità aziendale, deve prevedere almeno quanto segue:

dichiarazione di svolgimento delle attività di cui al prospetto 1;

verifica dell’avvenuta formazione (interna e/o esterna) per almeno 18 ore nell’arco del triennio di riferimento;

NOTA – la formazione può essere svolta anche con programmi misti (parzialmente interni/esterni)

rilascio dell’attestato di qualificazione da parte dell’organo di qualificazione per la tipologia di qualificazione (tipo I, II, III o IV) in base alle mansioni svolte.

La qualifica del personale può essere relativa ad una o più tipologie previste dalle presenti linee guida.

B) All’interno del periodo transitorio, può essere richiesta l’ammissione all’esame di qualificazione

senza l’obbligo di possedere l’attestato di frequenza di cui al punto A.5, presentando: i) una dettagliata dichiarazione autografa (curriculum professionale) attestante la

conoscenza degli argomenti descritti al prospetto 3; e ii) una dichiarazione del datore di lavoro o committente comprovante un’esperienza

specifica di almeno 18 (diciotto mesi) nelle attività riportate nel prospetto 1. La procedura di qualificazione inserita nel sistema di gestione per la qualità aziendale, sottoposta ad audit periodici di sorveglianza, deve prevedere le modalità di acquisizione della documentazione di cui ai precedenti punti A e B, al fine di completare il processo di qualificazione. Per quanto riguarda il mantenimento ed il rinnovo degli addetti qualificati nel periodo transitorio si rimanda al punto 6.5 del presente documento.

8 Trasferimento In caso di trasferimento di un addetto ad attività di sorveglianza ad un’altra azienda, la qualificazione originale in essere può essere trasferita alla nuova azienda con atto amministrativo dell’azienda di destinazione alle seguenti condizioni:

conferma della validità della qualificazione in essere da parte dell’azienda di provenienza ai sensi delle presenti linee guida;

assunzione degli obblighi di cui al punto 9 da parte dell’azienda di destinazione per il residuo periodo di validità.

In caso di trasferimento di un addetto ad attività di sorveglianza ad un’altra azienda, la scadenza di validità della qualificazione rimane invariata. Solo nel rinnovo della qualificazione alla scadenza di quella originale, si provvederà all’aggiornamento dei dati identificativi dell’azienda di destinazione e di eventuali altri dati quando previsto da questo documento.

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9 Obblighi connessi alla qualificazione dei propri addetti, da parte delle aziende che forniscono attività di sorveglianza per conto terzi

Gli obblighi elencati di seguito hanno sequenza logica temporale: 1. Accertare che il proprio personale assegnato ad attività di sorveglianza sia stato

adeguatamente formato; 2. Provvedere ad aggiornamenti dell’addestramento in caso di segnalazioni da parte dei

fabbricanti dell’introduzione di modifiche alle apparecchiature; 3. Per ogni addetto per attività di sorveglianza conservare evidenza oggettiva sulla continuità

dello svolgimento delle attività oggetto della qualificazione; 4. Provvedere ai rinnovi delle qualificazioni; 5. Conservare un elenco con tutti i riferimenti delle qualificazioni degli addetti per almeno dieci

anni dalla data di emissione.

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Appendice A (normativa) Formazione

A.1 Attività di formazione L’azienda si può avvalere di risorse e competenze interni o esterni all’organizzazione per effettuare la formazione Le attività di formazione devono essere definite nell’ambito del sistema di gestione per la qualità aziendale e sottoposte ad un audit periodico di sorveglianza. I corsi di formazione devono essere organizzati ed effettuati in conformità alla procedura di formazione inserita nel sistema di gestione della qualità aziendale e secondo le necessità formative inerenti le attività di sorveglianza.

A.2 Requisiti per effettuare la formazione Per effettuare la formazione occorre avere la disponibilità di:

idoneo materiale didattico relativo agli argomenti di cui al presente documento; Il materiale didattico impiegato e i testi forniti ad ogni partecipante devono comprendere tutti gli argomenti inerenti alle conoscenze ed abilità e devono essere aggiornati alle prescrizioni legislative vigenti, alle norme tecniche valide ed ai manuali di istruzione delle apparecchiature alla data di effettuazione del corso.

istruttori in possesso dei requisiti di cui al punto A.3;

strutture, mezzi e attrezzature idonei per attività teoriche e pratiche.

Le attività pratiche si devono svolgere con modalità operative, in luoghi e con attrezzature atte a garantire la salute e sicurezza del personale interessato.

A.3 Istruttori Gli istruttori devono essere in possesso almeno dei seguenti requisiti:

1) avere maturato un’esperienza specifica sulle attività di sorveglianza non minore di: 2 anni, per personale dotato di diploma di scuola secondaria di II grado e/o laurea; 4 anni, per personale con diploma di scuola secondaria di I grado;

2) aver frequentato corsi di formazione specifica per formatori o avere comprovata esperienza di almeno due anni come formatore;

L’esperienza specifica deve essere comprovata e dichiarata dal Datore di lavoro/committente della formazione.

A.4 Contenuti del corso di formazione/addestramento addetti ad attività di sorveglianza Gli argomenti trattati nella parte teorica e le prove pratiche devono essere attinenti ai contenuti della UNI E01129160 e a quanto previsto nei prospetti 3 e 4 del presente documento. L’addestramento è ogni attività volta a far apprendere al personale da qualificare:

la consapevolezza dell’importanza delle proprie attività e di come esse contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza ed efficienza degli impianti stessi al fine di assicurare la continuità del servizio;

le modalità e la manualità per poter svolgere con abilità appropriata specificate attività/interventi;

le regole generali di prevenzione dei rischi per la salute e la tutela della sicurezza di persone e cose;

le modalità generali utili a gestire gli aspetti ambientali connessi alle attività di manutenzione;

le norme pertinenti e le procedure applicabili.

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A.5 Attestato di frequenza Al termine del/i corso/i di formazione deve essere rilasciato, per ogni partecipante, un attestato di frequenza numerato che contenga almeno le indicazioni seguenti: - denominazione dell’organizzazione che ha erogato il corso; - dati anagrafici del partecipante (nome, cognome, data e luogo di nascita); - ragione sociale dell’azienda di appartenenza; - oggetto del corso e durata in ore; - tipo di qualifica oggetto di formazione; - data di emissione; - firma del responsabile dell’organizzazione che ha erogato il corso di formazione; Nell'attestato di frequenza deve essere chiaramente indicato che tale documento non è sostitutivo dell’attestato di qualificazione di cui al punto 6.4.