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“PANORMUS.LA SCUOLA ADOTTA LA CITTÀ ACCOGLIENTE……PERPROMUOVERE SVILUPPO”

LICEO SCIENTIFICO STATALE “G. GALILEI “

PALERMO

CHIESA SANTA MARIA DEGLI ANGELI (LA GANGIA) - ORATORIO DEI TERZIARI - VIA ALLORO

20- 21 MARZO 2015

DOCENTI REFERENTI: PROFF. MICHELE FERRO- M. ANTONIETTA GAGLIANO’ -- MARINA TURRISI

LA VIA ALLORODALLA PIAZZETTA DELLA PIETÀ E DALLA VIA BUTERA ALLE VIE ALESSANDRO PATERNOSTRO E ARAGONA

LA VIA ALLORO È IL PRINCIPALE ASSE LONGITUDINALE DEL QUARTIERE CHE, DALL’ETÀ ARABA, VENNEA COSTITUIRSI PRESSO LA CITTADELLA AL-HALISA (L’ELETTA).DEVE IL NOME AD UN SECOLARE ALBERO DI ALLORO IMPIANTATO NEL CORTILE DEL PALAZZO DELLAFAMIGLIA BELLACERA, POI PASSA AL MARCHESE DI S. GABRIELE. PRIMA CHE ASSUMESSE QUESTADENOMINAZIONE, VENIVA CHIAMATA “STRADA DI SALADINO” E CLASSIFICATA “MILITARE”. INFATTI, ISALADINO POSSEDEVANO NEL CINQUECENTO IL PALAZZO CHE SORGEVA LUNGO QUESTA STRADA,AD ANGOLO CON LA VIA VETRERIA, PALAZZO CHE DOPO MOLTI PASSAGGI DI PROPRIETA’, PERVENNENEL SETTECENTO AI BECCATELLI BOLOGNA, PRINCIPI DI SAMBUCA. POICHE’ L’EDIFICIO ERA UNO DEIPIU’ RAPPRESENTATIVI, ANCHE LA VIA PRESE IL NOME DELLA FAMIGLIA CHE LO ABITA.LA DENOMINAZIONE “MILITARE” SI DEVE AL FATTO CHE LA VIA CONDUCEVA DIRETTAMENTE ALBASTIONE DEL TUONO, CHE SORGEVA A META’ DELLA STRADA COLONNA (ODIERNO FORO UMBERTOI), DEMOLITO NEL 1754.AI TEMPI DEL GENTILUOMO DI GIOVANNI, AUTORE DEL PALERMO RESTAURATO (1615 CIRCA), LASTRADA SI CHIAMAVA GIA’ VIA ALLORO PERCHE’ NEL PALAZZO VI ERA“…..UN GIARDINO OVE VI E’ UN LAURO, DAL QUALE PRESE IL NOME LA STRADA, CHE SI DICE DELLAURO…….”. COME RIFERIRA’ SUCCESSIVAMENTE IL MARCHESE DI VILLABIANCA NELLA SUA OPERAPALERMO D’OGGIGIORNO SCRITTA ALLA FINE DEL XVIII SECOLO, “…IL VECCHIO ALBERO DI ALLORO,CHE NELLA CASA DE’BELLACERA VERDEGGIAVA, PRESTO’ AB ANTIQUO LA DENOMINAZIONE DISTRADA DELL’ALLORO A QUESTA CONTRADA. PER LA SUA VECCHIEZZA ANDO’ A MORTE TALEALBERO; LO CHE SEGUI’ A DICEMBRE 1704, GIORNO DI SANTA BARBARA. PRESENTEMENTE TIENE ILPREGIO DI SURRORARSI ALLA CASA LAUREATA DI BELLACERA LA CASA DI LO FASO, MAECHESE DI S.GABIELE”.LA STRADA ERA IL PRINCIPALE ASSE VIARIO DEL QUARTIERE DELLA KALSA, IN DIREZIONE EST-OVEST,DOVE L’ARISTOCRAZIA ED IL CLERO PALERMITANO FECERO A GARA PER COSTRUIRE SONTUOSIPALAZZI E CHIESE.SECONDO RECENTI IPOTESI, LA VIA ALLORO POTYRE4BBE IDENTIFICARSI CON LA RUGA DEALEMANNIS (STRADA DEI TEDESCHI), CHE APPARE CITATA IN UNA PERGAMENA DEL TABULARIODELLA MAGIONE NELL’ANNO 1293 E CHE PRENDEVA TALE NOME DALLA CONTIGUITA’ CONL’ADIACENTE E RIGOGLIOSO GIARDINO DELLA MANSIO-TEUTONOCORUM.

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA PIETÀ

UNA DELLE OPERE PIU’ BELLE DIGIACOMO AMATO REALIZZATA TRA IL 1689 E IL 1723

LICEO SCIENTIFICO STATALE “G. GALILEI” PALERMO

PALAZZO GERBINO DI GULFOTTA

DI CUI RESTANO LE STRUTTURE ED IL PORTALE POLIGONALE


PALAZZO ABATELLIS

EDIFICATO TRA IL1490 E IL 1495 E’L’EDIFICIO PIU’RAPPRESENTATIVODI TUTTO IL TRATTODI VIA ALLORO, E’SICURAMENTE UNODEI PIU’ BELLI DITUTTA LA CITTA’.OGGI DESTINATO AGALLERIAREGIONALE DELLASICILIA


SANTA MARIA DEGLI ANGELIDETTA “DELLA GANCIA”

SORGE SU UNA COSTRUZIONE PIÙ ANTICA, FORSE RISALENTE AD ETÀNORMANNA. I LAVORI DI RIEDIFICAZIONE DELL’ATTUALE COMPLESSORISALGONO AGLI ANNI ’80 DEL ‘400, MA SI PROTRASSERO SINO ALLA METÀ DEL‘500; ULTERIORI RIMANEGGIAMENTI RISALGONO ALLA FINE DEL XXVII SEC.,FINCHÉ, A SEGUITO DI UN CROLLO STRUTTURALE, DAL 1672 SI INTERVENNE CONUNA MASSICCIA OPERA RICOSTRUTTIVA CHE ANDÒ AVANTI FINO ALLA FINE DELXVIII SEC. È UNA DELLE CHIESE PIÙ RICCHE DI STORIA ED ELEMENTI ARTISTICI DITUTTA LA CITTÀ. INTERESSANTE IL CAMPANILE, EDIFICATO NELLA SECONDA METÀDEL XV SEC. SULLE PREESISTENTI STRUTTURE DI UNA TORRE DI DIFESA ARABA.

(Via Alloro, angolo salita della Gancia).


PALAZZO GRAVINA DI PALAGONIA

ERETTO NEL 1580 E RADICALMENTE RICONFIGURATO NEL XVIII SEC.


PALAZZO CALVELLO DI MELIA

DI ORIGINE TARDO CINQUECENTESCA, RICONFIGURATO NEL XIX SEC.

PALAZZO BECCADELLI BOLOGNA DELLA SAMBUCA

EDIFICATO INTORNO ALLA METÀ DEL XVIII SEC. SU PREESISTENZE MOLTO PIÙANTICHE CHE AVEVANO PROBABILMENTE INGLOBATO LA “TORRE DI MANIACE”,ERETTA NEL 1039. HA SUBITO GRAVISSIMI DANNI DURANTE L’ULTIMAGUERRA.(PALAZZO BECCADELLI BOLOGNA DELLA SAMBUCA.(VIA ALLORO 32).EDIFICATO INTORNO ALLA METÀ DEL XVIII SEC. SU PREESISTENZE MOLTO PIÙANTICHE CHE AVEVANO PROBABILMENTE INGLOBATO LA “TORRE DI MANIACE”,ERETTA NEL 1039. HA SUBITO GRAVISSIMI DANNI DURANTE L’ULTIMA GUERRA.(VIA ALLORO)


PALAZZO PUCCI S. GIULIANO

SORTO NEL XVI SECOLO CON L’ACCORPAMENTO DI TRE CASE PREESISTENTI. L’EDIFICIO AVEVA LA TIPICA DISPOSIZIONE DELLA DOMUS MAGNA CINQUECENTESCA; RINNOVATO ALLA FINE DEL ‘700 ED ANCORA NEL SECOLO SUCCESSIVO PER RICAVARE APPARTAMENTI DA DARE IN AFFITTO, HA MANTENUTO NEL PRIMO ORDINE IL PARAMENTO MURARIO CINQUECENTESCO E SI SVOLGE ATTORNO AD UNA PICCOLA CORTE, DOVE SONO STATI RINVENUTI GLI ELEMENTI DI UN PORTICO SEICENTESCO.


PALAZZO ROMBARO

AL CIVICO N.81, È IL PALAZZO ROMBAO,COSTRUITO NEL XV-XVI SECOLO, QUANDOERA LA CASA DEI ROMBAO, FAMIGLIAARISTOCRATICA DI ORIGINI CATALANE. LAMAGNIFICA DIMORA ERACARATTERIZZATA DA UNA TORRE E DALLAMERLATURA. ESTINTA LA FAMIGLIA, ILPALAZZO PASSÒ AD ALTRI PROPRIETARI,FINCHÉ FU INGLOBATO NEL PALAZZOROSTAGNI, IL QUALE VENNERIMODERNATO E RICONFIGURATO NELLXVII SECOLO E ANCORA IN VARI MOMENTIDEL ’700 (1721 E NEL 1771).

NELL’OTTOCENTO, DOPO IL TRACOLLO DEI ROSTAGNI, IL LORO PALAZZO PASSÒ A GIOVANNISANTOCANALE. DURANTE IL RESTAURO DI POCHI ANNI FA SONO STATE INTEGRATE LE PARTIMANCANTI RECUPERANDO TUTTI QUEI CARATTERI DI CASA MAGNATIZI ARRIVATI A NOI INESTREMO STATO DI DEGRADO: L’ATRIO PORTICATO CON LOGGIA SOSTENUTA DA COLONNE DIBILLIEMI, LO SCALONE D’ONORE, E DOVE POSSIBILE SONO STATE RIPORTATE ALLA LUCE LEDECORAZIONI SUPERSTITI DEL PIANO NOBILE, OPERA DI BENEDETTO COTARDI. DELL’EDIFICIO DEIROMBAO RIMANGONO, INVECE SOLO LE STRUTTURE PERIMETRALI, CHE CONSERVANO, SUVICOLO DEL PAPPAGALLO, INTERESSANTI RESTI DI BIFORE, CORDOLI DELLA COSTRUZIONEORIGINARIA E MERLI A CODA DI RONDINE DOPO IL RECENTE RESTAURO, OLTRE A BRANI DIMURATURE IN PIETRA , RESTI DI ARCHI, FINESTRE, GHIERE.


PALAZZO MONROY DI PANDOLFINA

. (VIA ALLORO 50).EDIFICATO NELLASECONDA METÀ DEL ‘700,È ANDATO QUASITOTALMENTE DISTRUTTODURANTE L’ULTIMAGUERRA


PALAZZO DIANA DI CEFALA’

IL NUCLEO ORIGINARIOPROBABILMENTE RISALEAL TARDO ‘400, MA FUPIÙ VOLTERIMANEGGIATO APARTIRE DAL ‘500. ÈSTATO GRAVEMENTEDANNEGGIATO NELCORSO DELL’ULTIMA

GUERRA.


PALAZZO CASTEL DI MIRTO BONAGIA

ERA UNA DELLE TESTIMONIANZE PIÙ SIGNIFICATIVE DELL’ARCHITETTURA SICILIANA DEL XVIII SEC. AD ANDREA GIGANTE SI DEVE LO SCENOGRAFICO SCALONE IN MARMO ROSSO, UNICO NEL SUO GENERE, ED UNICO RELITTO, ANCHE SE A SUA VOLTA MOLTO DEGRADATO, RIMASTO DELL’EDIFICIO TOTALMENTE DISTRUTTO DAI BOMBARDAMENTI E DALLA SUCCESSIVA INCURIA UMANA.


PALAZZO BELLACERA DI S.GABRIELE

INNALZATO NEL ‘600E RINNOVATO NELXVIII SEC. NEL SUOCORTILE VIVEVAL’ALBERO CHE DIEDEIL NOME ALLASTRADA.


EDIFICATO NELLA SECONDA METÀ DEL ‘700 SU UNA VASTA AREA OCCUPATA DA PREESISTENTI COSTRUZIONI.

PALAZZO MORREALE E VALGUARNERA DI CASTROFILIPPO.


CHIESA DELLA MADONNA DELL'ITRIA CHIESA DELLA MADONNA DELL'ITRIADEI COCCHIERI

FONDATA TRA IL 1596 E IL ’98.RECENTEMENTE SONO STATE SCOPERTE LECRIPTE DEI CONFRATI, ABBELLITE DAAFFRESCHI TARDO SEICENTESCHI.


PALAZZO CANNITELLO NOTARBARTOLO DI BUONFORNELLO

L’ASPETTO ATTUALE RISALE AL TARDOSETTECENTO, ANCHE SE L’EDIFICIO ÈSICURAMENTE PRECEDENTE.


GIARDINO DEI GIUSTI

IL GIARDINO DEI GIUSTI (EX GIARDINO DI VIA ALLORO) È UN GIARDINO PUBBLICO DI PALERMO, CHE FU TRA GLI SPAZI DEGRADATIDEL CENTRO STORICO RECUPERATO DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE NEGLI ANNI 1999-2000. IL PROGETTO FA RIFERIMENTOALLE XIRBE DEI SECOLI XII E XIII, PICCOLI GIARDINI A CARATTERE PRODUTTIVO E ORNAMENTALE, RICAVATI NELLE AREE DISMESSEDELL'EDILIZIA URBANA, CINTI DA MURI ALL'INTERNO DI CORTILI. IL GIARDINO SORGE SULLO STESSO TERRENO DOVE SI TROVAVANOI VECCHI RUDERI DEL SETTECENTESCO PALAZZO DI PROPRIETÀ DELLA NOBILDONNA FRANCESCA FULCI, DISTRUTTO DAIBOMBARDAMENTI CHE COLPIRONO PALERMO NEL MAGGIO DEL 1943. L'EDIFICIO ERA CONOSCIUTO ANCHE COME "PALAZZOGRACO". PRECEDENTEMENTE, IL GIARDINO INAUGURATO NEL MESE DI GIUGNO DEL 2000, SI CHIAMAVA COME LA VIA IN CUI ESSO SITROVA, CIOÈ GIARDINO DELL'ALLORO, IN RICORDO DI UN ALBERO DI ALLORO DI ECCEZIONALE RIGOGLIO POSTO NEL PALAZZO SANGABRIELE PROSPICIENTE L'ODIERNA VIA MEDESIMA, ESTINTO E SRADICATO IL 4 DICEMBRE DEL 1704. (PIOLA) IN RICORDODELL'ALBERO ESTINTO È STATO PIANTUMATO LIMITROFO ALLA STRADA UN BELLISSIMO ESEMPLARE DI LAURUS NOBILIS (ALLORO).

PALAZZO FULCI POI GRIMALDI-CONOSCIUTO COME PALAZZO CRACCO


PALAZZO LANZA

PALAZZO LANZA, COMPLETAMENTEDISTRUTTO DAI BOMBARDAMENTI DEL1943 E SOSTITUITO DA UN MODERNOFABBRICATO (……………..!! OMISSIS)


PALAZZO NASELLI D’ARAGONA. (HOTEL PATRIA).

VEROSIMILMENTE DI IMPIANTO TARDOQUATTROCENTESCO, ESSENDO APPARTENUTO AFEDERICO ABATELLIS. PROBABILMENTERIADATTATO NELLA PRIMA METÀ DEL ‘600.ULTERIORMENTE AMPLIATO VERSO LA FINE DEL’700, FU TRASFORMATO IN ALBERGO VERSO LAFINE DELL’800. QUASI COMPLETAMENTEDISTRUTTO DAI BOMBARDAMENTI DEL 1943.


PALAZZO PASTORE

CON FINESTRE AD EDICOLA DAL TIMPANOTRIANGOLARE E BELLE MOSTRE AL PRIMOPIANO. COSTRUITO NEL XVIII SECOLO DANICOLÒ PASTORE, ALL’INIZIO DEL SECOLOSUCCESSIVO APPARTENEVA AL BARONE PIETROPASTORE, IMPRENDITORE VINICOLO.


LA BUCA DELLA SALVEZZA

AL CONVENTO DELLA GANCIA SONO LEGATI IMOTI DELLA RIVOLTA ANTIBORBONICA DEL1860: INFATTI È DAL SUO CAMPANILE CHESUONANDO LA CAMPANA A STORMO EINALBERANDO UNA BANDIERA SULCAMPANILE, IL 4 APRILE, SI DIEDE IL SEGNALEPER L'INSURREZIONE. LA CAMPANA SICONSERVA NELL'ANNESSO CORTILE. INOLTRESUL LATO DELLA CHIESA DI VIA ALLORO, SITROVA LA COSIDDETTA "BUCA DELLASALVEZZA", ESEMPIO DI PIETÀ POPOLARE NONPIÙ USUALE

LA BUCA DELLA SALVEZZA È PER L'APPUNTO UNA BUCA, UN FORO, SCAVATO SUL LATO ESTERNO DEL TRANSETTO SULLA VIA ALLORO, DA GASPARE BIVONA E FILIPPO PATTI, DUE PATRIOTI, CHE NEL 1860, PER SFUGGIRE ALLE MILIZIE BORBONICHE, SI RIFUGIARONO ALL'INTERNO DEL CONVENTO FINGENDOSI MORTI E NASCONDENDOSI SOTTO ALCUNI CADAVERI DI ALTRI PATRIOTI UCCISI DAI BORBONICI. SPINTI DALLA FAME I DUE PATRIOTI SCAVARONO UN FORO VERSO L'ESTERNO E, RICHIAMANDO L'ATTENZIONE DI ALCUNE DONNE CHE SI TROVAVANO IN UN BASSO DI FRONTE, CHIESERO IL LORO AIUTO: QUESTE PER DISTRARRE I BORBONICI INSCENARONO UNA LITE E GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DI UN CARRETTIERE, CHE LI FECE FORTUNOSAMENTE SALIRE SU UN CARRETTO COLMO DI PAGLIA, I DUE PATRIOTI RIUSCIRONO, INFINE, A METTERSI IN SALVO. SINO AGLI ANNI SESSANTA DELLO SCORSO SECOLO ERA ANCORA USANZA POPOLARE RECARSI IN PELLEGRINAGGIO DAVANTI ALLA BUCA PER CHIEDERE GRAZIE.


DALLA VIA ALLORO ALLA PIAZZETTA DEI BIANCHI.

IN VIA ALLORO, SUL MURO DELLA CHIESA DELLA GANCIA È VISIBILE LA FAMOSA“BUCA DELLA SALVEZZA” SORMONTATA DA UNA LAPIDE COMMEMORATIVA, DA CUIRIUSCIRONO AD EVADERE DUE POPOLANI CHE AVEVANO PARTECIPATO ALLA FALLITARIVOLTA DEL 4 APRILE 1860. I DUE SUPERSTITI, GASPARE BIVONA E FILIPPO PATTI,TRASCORSERO CINQUE GIORNI NEI SOTTERRANEI DELLA CHIESA A CONTATTO CON ICADAVERI IVI SEPPELLITI, E POTERONO FUGGIRE GRAZIE ALLA COMPLICITÀ DEIMONACI E DEGLI ABITANTI DELLE CASE VICINE.


IL CORTILE, NEL VICOLO; IL VICOLO DALLA VIAALLORO ALLA VIA SCOPARI.

AL CIVICO 9 DELLA VIA ALLORO SI TROVA IL PALAZZOAPPARTENUTO A NICOLÒ ANTONIO GERBINO,ORIGINARIO DI SALEMI, BARONE DELLA GULFOTTA EDELLA TONNARA DI MONDELLO. IL PREDICATOGULFOTTA È STATO CORROTTO NEL TEMPO PRIMA INGRAFFOTTA E POI GRIFOTTA.


LA PIAZZETTA, NEL VICOLO; IL VICOLO, DALLA VIA ALLORO ALLA VIASCOPARI.

ERANO I TESSITORI E I VENDITORI DI “ZAGAREDDE”, NASTRI DI COTONE,DI FILI O DI SETA, INTESSUTI SU PICCOLISSIMI TELAI.FINO AL SECOLO XVII ESSI OPERAVANO NEL QUARTIERE DELLA LOGGIA.L’ODIERNA VIA CASSARI, INFATTI, NELLA PARTE PIÙ VICINA ALLA PIAZZADEL GARRAFFELLO, ERA CHIAMATA “VIA DEI ZAGARELLARI” EPRECEDENTEMENTE, NEL SECOLO XVI, VIA DEI MERCERI. E’ DA NOTARE,PERALTRO, CHE NEL SIGNIFICATO PIÙ GENERALE LA PAROLA“ZAGARIDDARU” VALEVA MERCIAI, VENDITORI DI ARTICOLI DI MERCERIA(FILO, AGHI, BOTTONI, FETTUCCE, ECC.)


DALLA VIA ALLORO ALLA VIA SCOPARI

QUESTO E GLI ANALOGHI TOPONIMI VENNERO INTITOLATI OCOME OMAGGIO ALLA REGINA DEI FIORI O IN RICORDO DIQUALCHE POPOLANA DISTINTASI PER DETERMINATI MERITI.


DALLA VIA ALLORO ALLA VIA SCOPARI

PRESE QUESTA DENOMINAZIONE PERCHÉ UN CAPOMAESTRO MURIFABBRO (CIOÈ, MURATORE), DINOME RUNNO, ABITANTE NELLA VIA, USAVATENERE FUORI DALLA SUA ABITAZIONE DELLEGROSSE TRAVI, CHE SERVIVANO DI PUNTELLO ALLEFABBRICHE.


DALLA VIA ALLORO ALLA PIAZZA MARINA.IN RICORDO DELL’INFELICE TENTATIVO RIVOLUZIONARIO DEL 1860. LA RIVOLTA ANTIBORBONICAAVREBBE DOVUTO SCOPPIARE LA MATTINA DEL 4 APRILE, ED ESSERE ANNUNCIATA DAI RINTOCCHI DELLACAMPANA DEL CONVENTO DELLA GANCIA. I CONGIURATI, A CAPO DEI QUALI ERA FRANCESCO RISO,FURONO PERÒ TRADITI E TROVARONO AD ACCOGLIERLI I SOLDATI COMANDATI DAL FAMIGERATO CAPODELLA POLIZIA, MANISCALCO.CINQUE DI ESSI FURONO UCCISI SUL POSTO (UNA LAPIDE POSTA SUL MURO ESTERNO DELLA GANCIA NERICORDA I NOMI), DUE (FILIPPO PATTI E GASPARE BIDONA) RIUSCIRONO A FUGGIRE IN MODOROCAMBOLESCO, MENTRE TREDICI VENNERO FUCILATI IL SUCCESSIVO 14 APRILE NELLA PIAZZA CHE DALORO PRESE IL NOME. LA SFORTUNATA IMPRESA PRECEDETTE DI POCO PIÙ DI UN MESE LO SBARCOVITTORIOSO DEI MILLE DI GARIBALDI.


DALLA VIA ALLORO ALLA PIAZZA MARINA.VI ESISTEVA UNA BOTTEGA DI NIVAIOLO ,COMMERCIANTE CHE VENDEVA LA NEVE.DIQUESTE RIVENDITE NE ESISTEVANO PARECCHIE IN CITTÀ, DA QUANDO FRA LE FAMIGLIEARISTOCRATICHE SI ERA DIFFUSO L’USO DELLA NEVE DURANTE I CALDI MESI ESTIVI PERESSERE UTILIZZATA, OLTRE CHE PER RAFFREDDARE L’ACQUA DA BERE, ANCHE PER LAPREPARAZIONE DELLE BIBITE.. NEL DIARIO DI FILIPPO PARUTA E NICOLÒ PALMERINO, SI LEGGE CHE “NELL’ANNO 1577SI INCOMINCIÒ A USARE IL BERE ARRIFRISCATO CON NEVE”. LA NEVE VENIVATRASPORTATA DALLE “RIMOTE MONTAGNE DI TROINA, RANDAZZO E MONTEMONGIBELLO” E CONSERVATA IN APPOSITE FOSSE SUI MONTI (NIVIERE) VICINOPALERMO. LEGGI E TASSE NE REGOLAVANO IL COMMERCIO, CHE COMINCIÒ ADECLINARE NEL XIX SECOLO, ALLORCHÉ VENNERO IMPIANTATE LE PRIME FABBRICHE DI

GHIACCIO.


DALLA PIAZZA MARINA ALLA VIA ALLOROPRENDE NOME DAL GRANDIOSO PALAZZO PALAGONIA, IL CUIINGRESSO È IN VIA QUATTRO APRILE 6. L’AREA SU CUI SORGEVAL’EDIFICIO ERA NEL CINQUECENTO OCCUPATA DA MODESTEABITAZIONI CHE FURONO ACCORPATE TRA LORO NEL CORSODEGLI ANNI DAI DIVERSI PROPRIETARI CHE SI SUSSEGUIRONO. ILTITOLO DI PRINCIPE DI PALAGONIA, FU CONCESSO ALLA FAMIGLIAGRAVINA, NEL 1629, NELLA PERSONA DI LUIGI GRAVINACRUILLAS. IL PIÙ ILLUSTRE RAPPRESENTANTE DELLA FAMIGLIA FUFRANCESCOPAOLO, FILANTROPO, CHE LASCIÒ IL SUO IMMENSOPATRIMONIO AI POVERI DI PALERMO.


DALLA VIA ALLORO ALLA VIA MARINA.

SI CHIAMAVA “VANELLA DI GAMBACORTA”, PERCHÉ AL CIV. 7 VIERANO L’ABITAZIONE DI PIETRO GAMBACORTA. PRESE L’ATTUALEDENOMINAZIONE PER UN GRAZIOSO PAPPAGALLO CHEDURANTE IL GIORNO VENIVA ESPOSTO IN UN BALCONE DELPALAZZO GAETANI, NOTO COME PALAZZO RISTAGNO.


DALLA VIA ALLORO ALLA VIA DELLO SPASIMO.

IL NOME DELLA VIA E LA CONTRADA È MOLTO ANTICO E SI DEVE ADUNA FABBRICA DI VETRI GIÀ DA MOLTO TEMPO SCOMPARSA. ESSANON ERA PIÙ ESISTENTE GIÀ AGLI INIZI DEL XVII SECOLO, STANDOALLE DICHIARAZIONI DEL GENTILUOMO DI GIOVANNI, CHE NELPRIMO LIBRO DELLA SUA OPERA PALERMO RESTAURATO, SCRITTAINTORNO AL 1615, NEL DESCRIVERE LA VIA (ANZI IL VICOLO), PARLADI UN “VICO, CHE SI DIPARTE DALLA VIA ALLORO E VA SINO ALLOSPASIMO. IN ESSO VI È LA CASA DEL DOTTOR TRIOLO, E POI UNPALAGIO, OVE ERA PRIMA LA VETRERIA….”.


IL TOPONIMO RICORDA I TERRENI DEI PRINCIPI DI SCIARA,DI FAMIGLIA NOTARBARTOLO.(FILIPPO NOTARBARTOLO CIPOLLA -1642 – 4 SETTEMBRE1708. FU IL PRIMO PRINCIPE DI SCIARA . FILIPPORAPPRESENTA UN NOME DI SPICCO NELLA SECONDA METÀDEL XVII SECOLO DI UN'IMPORTANTE FAMIGLIAARISTOCRATICA SICILIANA, I NOTARBARTOLO.)


DALLA VIA ALLORO ALLA VIA LUNGARINI.PRENDE IL NOME DAL VETUSTO PALAZZO DEI DUCHI DI CEFALÀ, DI FAMIGLIADIANA, POI PASSATO AI PILO, CONTI DI CAPACI(CUI APPARTENNE IL PATRIOTAROSOLINO PILO).L’EDIFICIO, CHE INGLOBA RESTI TARDO-GOTICI, FU POSSEDUTOALL’INIZIO DEL XV SECOLO DALLA NOBILE FAMIGLIA DEGLI OPPEZZINGHI E ,DAL1452 AL 1458, OSPITÒ LA ZECCA,LA CUI GESTIONE ERA STATA AUTORIZZATA DALRE ALFONSO IL MAGNANIMO.IL PRIMO DUCA DI CEFALÀ FU NICOLÒ DIANA E COLNAGO CHE EBBE CONCESSOIL TITOLO NEL 1684; UNO DEI PERSONAGGI PIÙ IMPORTANTI DELLA FAMIGLIAFU GIUSEPPE NICOLÒ DIANA, CHE NEL 1750 FONDÒ ED OSPITÒ NEL PALAZZOL’ACCADEMIA LETTERARIA DEGLI “AGRICOLTORI ORETEI”


DALLA VIA ALLORO ALLA VIA LUNGARNI.

PRENDE NOME DAL PALAZZO DEI MARCHESI DI SAN GABRIELE, SITO ALN. 107 DI VIA ALLORO. IL GROSSO E VECCHIO ALBERO DI ALLORO, DALQUALE PRESE NOME QUEST’ULTIMA STRADA, SI TROVAVA PROPRIO NELGIARDINO DI QUESTA CASA, A QUEI TEMPI DI PROPRIETÀ DELLAFAMIGLIA BELLACERA.IL TITOLO NOBILIARE APPARTENNE ALLA FAMIGLIA LO FASO. NEL 1757DON IGNAZIO LO FASO, DEI DUCHI DI SERRADIFALCO, ACQUISTÒ DALPROPRIO COGNATO, DON GABRIELE LANCELLOTTO CASTELLI, IL TITOLODI MARCHESE DI CAPIZZI, TITOLO CHE OTTENNE DI COMMUTARE INQUELLO DI MARCHESE GABRIELE. FU IL FIGLIO LEONARDO LO FASO ILPRIMO AD ESSERE CHIAMATO MARCHESE DI SAN GABRIELE.


DALLA VIA ALLORO ALLA VIA LUNGARINI.IL TOPONOMO SI RIFERISCE NON AI FABBRICANTI DELLE CREDENZE, MAAD UNA PARTICOLARE CATEGORIA DI SERVITORI DELLE FAMIGLIE NOBILI;ERANO COLORO CHE ESERCITAVANO LA “CREDENZA”. L’ESPRESSIONEERA USATA NEL SENSO DI DARE LA PROVA, LA GARANZIA E SI DICEVA DICHI ASSAGGIAVA I CIBI DESTINATI AL SIGNORE PER ASSICURARLO CHENON FOSSERO AVVELENATI. I CREDENZIERI ERANO ANCHE GLI UFFICIALICOMUNALI, STIPENDIATI DALL’AMMINISTRAZIONE CIVICA PERRISCUOTERE LE GABELLE E CHE LE ESPRESSIONI: “A CREDENZA” SERVIVAAD INDICARE CHE L’AMMINISTRAZIONE CURAVA IN ECONOMIAL’ESAZIONE DELLE TASSE DOVUTE ALL’ERARIO.


NELLA VIA ALLORO TRA I CIV. 133 E 135.

VI È LA CHIESA DI S. MARIA DELL’ITRIA FONDATA DALLAVENERABILE CONFRATERNITA DEI COCCHIERI NEL 1596 EAPERTA AL CULTO NEL 1598.PARTICOLARMENTE SUGGESTIVA ERA LA PROCESSIONE DELVENERDI SANTO DURANTE LA QUALE I COCCHIERISFILAVANO CON LIVREE DA ESSI INDOSSATE NELLEFAMIGLIE ARISTOCRATICHE PRESSO LE QUALI PRESTAVANOSERVIZIO.


DALLA VIA ALLORO AL VICOLO S. CARLO.

IL VICOLO SEPARAVA IL PALAZZO ARAGONA DAL PALAZZO DEIPRINCIPI DI LANZA. QUEST’ULTIMO EDIFICIO PASSÒ ALLA FINEDEL SECOLO XIX ALLA FAMIGLIA ALBANESE.OGGI NON ESISTE PIÙ E SULLA SUA AREA È STATO INNALZATOUN PALAZZO AD EDILIZIA POPOLARE.ACCANTO ESISTEVA IL PALAZZO DEL DUCA DI ACQUAVIVA,DISTRUTTO DAI BOMBARDAMENTI DEL 1943, E SULLA CUI AREAÈ STATO RICAVATO IL “GIARDINO DELL’ALLORO”.


DALLA VIA ALLORO ALLA PIAZZA S. CARLO

PRENDE IL NOME DALLA CHIESA DEDICATA A S. CARLOBORROMEO E DAL MONASTERO COSTRUITO NEGLI ANNI1643-48 DAI BENEDETTINI CASSINESI. LA CHIESA ÈRAGGIUNGIBILE DAL VICOLO S. CARLO, CHE IN TEMPIREMOTI COSTITUIVA LA COSIDDETTA RUGA VIRDI.


CHIUSO DA ENTRAMBI GLI IMBOCCHI; ANDAVA DALLAVIA OMONIMA ALLA VIA ALLORO.ERA PRIMA DENOMINATA “VIA DEI PASSEGGI”,DALL’ABITAZIONE DEI FRATELLI VITO E BARTOLOMEOPASSEGGI, RICCHI NEGOZIANTI PALERMITANI.


DALLA PIAZZA MAGIONE ALLA VIA ALLORO.

AL N°64 DELLA VIA ALLORO È L’INGRESSO PRINCIPALE DELMAESTOSO PALAZZO DEI DUCHI DI CASTROFILIPPO, DI FAMIGLIAMONREALE. IN PRECEDENZA L’EDIFICIO ERA APPARTENUTO AI DELCARRETTO, CONTI DI RACALMUTO, E ALLA FAMIGLIA LOMBARDO.SEMBRA CHE LA FAMIGLIA MONREALE SIA STATA ORIGINARIA DELLAFRANCIA, CON CAPOSTIPITE UN MAURIZIO MONREAL, COMPAGNOD’ARMI DI GOFFREDO DI BUGLIONE. ESSA SI TRAPIANTÒ IN SICILIANEL SECOLO XVI. IL PRIMO AD ASSUMERE IL TITOLO DI DUCA DICASTROFILIPPO FU MAURIZIO MONREALE, NEL 1627.



BIBLIOGRAFIA

ADRIANA CHIRCO , PALERMO LA CITTA’ RITROVATA

MARIO DI LIBERTO, NUOVO STRADARIO STORICO DI PALERMO

C. DE SETA, M. A. SPADARO, S. TROISI, PALERMO CITTA’ D’ARTE - KALOS

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