liberadelfia lug-ago 2011

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Fotocopiato in proprio Numero unico - luglio-agosto 2011 distribuzione gratuita A Stella e Trifone auguriamo che con il matrimonio sia iniziato un cammino felice e sereno che li accompagnerà per tutta la vita!!! La Redazione LiberAdelfia e-mail: [email protected] P.za Galtieri, 51 - adelfia LiberAdelfia pensare globale, agire locale le segnalazioni che dovrebbero arrivare al comune di adelfia come usare il servizio: 1. Si segnala il problema cliccando sull’apposito servizio del sito. 2. trovato il luogo si fa doppio click sulla mappa navigabile. 3. Si inseriscono le informazioni, descrivendo il problema. 4. in tempo reale la segnalazione arriva all’ufficio competente che farà una breve istruttoria per decidere se accogliere la richiesta. SEGUE A PAGINA 2 rifiuti ingombranti e non strade e marciapiedi dissestati segnaletica di area pedonale non visibile controlli traffico arredo e verde pubblico animali abbandonati e altro. un clic e la strada si aggiusta un clic e i rifiuti spariscono miracolo della rete

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giornale locale e non solo

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Page 1: LiberAdelfia Lug-Ago 2011

Fotocopiato in proprio Numero unico - luglio-agosto 2011distribuzione gratuita

A Stella e Trifone

auguriamo che con il

matrimonio sia

iniziato un cammino

felice e sereno

che li accompagnerà

per tutta la vita!!!

La Redazione

LiberAdelfia

e-mail: [email protected]

P.za Galtieri, 51 - adelfia

Lib e rAde l f i apensare globale, agire locale

le segnalazioni che dovrebbero arrivare al

comune di adelfia

come usare il servizio:1. Si segnala il problema cliccando sull’apposito servizio del sito.

2. trovato il luogo si fa doppio click sulla mappa navigabile.

3. Si inseriscono le informazioni, descrivendo il problema.

4. in tempo reale la segnalazione arriva all’ufficio competente che

farà una breve istruttoria per decidere se accogliere la richiesta.

SEGUE A PAGINA 2

rifiuti ingombranti e non

strade e marciapiedi dissestati

segnaletica di area pedonale non visibile

controlli traffico

arredo e verde pubblico

animali abbandonati

e altro.

un clic e

la strada

si aggiusta

un clic e

i rifiuti

spariscono

miracolo della rete

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Politica - Società - Inchieste

2 LiberAdelfia Luglio-Agosto 2011

Questa bellissima ideaviene dal mondo anglosassone,ma ad averla sviluppata in Italiaè un’Azienda del Sud, la Posy-tron Engineering di Reggio Ca-labria. Spiega l’ing. AlbertoMuritano: “La nostra idea è

quella della e-partecipation, di

trovare cioè un modo per con-

sentire ai cittadini di partecipare

attivamente alla vita del co-

mune. Tutti possono intervenire

e segnalare delle criticità: una

buca sulla strada, un lampione

rotto, le strisce pedonali sbia-

dite, il frigorifero abbandonato

per strada, e contemporanea-

mente tutti possono controllare

l’efficienza della pubblica am-

ministrazione, perché sul sito si

può vedere quanto tempo passa

tra la segnalazione e la presa in

carico”.Il sistema ePart consiste

in un software che viene vendutoin abbonamento. Il suo prezzo èin funzione del numero di abi-tanti della città che ne fa richie-sta: tremila euro per 10milaabitanti; ventimila per 100milaabitanti; ecc.. Per Adelfia ilcosto sarebbe di 4-5mila europer anno.

Sarebbe davvero una pic-cola rivoluzione copernicana setutto questo venisse attuato nellanostra città. Per una volta pos-siamo essere tra i primi ad adot-tare questa innovazione? Giro laproposta al Sindaco e all’interaAmministrazione.

Michele Labianca

Il web al servizio dei citta-dini. Con il sistema “ePart”,un rivoluzionario software

informatico che consente ai cit-tadini di scrivere via internet di-rettamente al Comune persegnalare un guasto, un lam-pione rotto, una strada mal asfal-tata, un fastidioso rumorenotturno, gli interventi possonoessere attuati in pochissimotempo.

Ogni segnalazione partitadal web arriva in tempo realeagli addetti, poi viene valutata e,se giudicata opportuna, riceveanche l’approvazione. A quelpunto il Comune si mette inmoto per risolvere il problema, etutte le singole fasi del lavoro(dalla segnalazione alla solu-zione) sono comunicate ai cit-tadini tramite, ancora unavolta, questa piattaforma digi-tale.

Un sistema rapido, fun-zionale ed intuitivo che permetteai cittadini di interagire con laP.A. segnalando disagi e disser-vizi e realizzando una vera epropria e-democracy.

Sappiamo tutti che teneresotto controllo una città è diffi-cile; nel caso di Adelfia diventaestremamente difficile a causadei pochi vigili che abbiamo. Lasoluzione appunto è di spingereverso un modello di democraziapartecipativa, sfruttare la cono-scenza del territorio che hanno icittadini, e, come amministra-zione, accettare di mettersi ingioco.

BENE ACQUEDOTTOPUGLIESE.

AVANTI CON LARIPUBBLICIZZAZIONE

Il nuovo, significativo risul-tato ottenuto da AQP attra-verso l’innalzamento del

rating di Standard & Poor’s (lastessa agenzia che ha “bocciato”tante banche e società italiane)conferma come sia possibileavere un’azienda efficiente gui-data dal pubblico. Questo accade nella Puglia diVendola. Incoraggiati da questo nuovo ri-sultato esprimiamo il dovuto ri-conoscimento al management diAQP che in pochi anni ha resocompetitiva un’azienda dove ilmanagement precedentementeindicato dal centrodestra nonaveva certo brillato per risultatie il nostro apprezzamento al-l’Assessore Amati che ne ha so-stenuto ed incoraggiato lepolitiche. Ci aspettiamo ora ulteriori suc-cessi proprio nel processo di ri-pubblicizzazione sancito dallanostra legge, unica in Europa perimpianti di tali dimensioni.

Michele Losappio

(segue dalla prima pagina)

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Politica - Società - Inchieste

Luglio-Agosto 2011 LiberAdelfia 3

FEDERALISMOFISCALE E

QUESTIONEMERIDIONALE

Il federalismo fiscale è legge:a 150 anni dall’unità d’Italia,viene messa in soffitta la mai

risolta questione meridionale. Ildivario economico fra Sud e Nordnon è più colmabile oramai, no-nostante promesse e garanzie.

Il federalismo è il princi-pio che ognuno deve fare per sè.Ogni territorio deve utilizzare leproprie risorse per erogare i ser-vizi ai cittadini. Gli italiani cheabitano nelle regioni più ricchepagheranno meno tasse e riceve-ranno servizi migliori. Il restod’Italia si arrangi pure. E’ questala filosofia che sottende un prov-vedimento emanato da un go-verno a trazione nordista, schiavodella Lega Nord, che con i suoivoti lo tiene in vita e chiede incambio un dazio pesantissimo peril Sud.

Alla faccia di quel mani-polo di deputati del meridione,autodefinitosi “i responsabili” chepur sono indispensabili alla so-pravvivenza di questo esecutivoalla canna del gas. Evidentementela loro attenzione si concentra piùsui posti governativi da occupare,che sul destino delle popolazioniche pretendono di rappresentare.

A sud pagheremo più tasseper avere servizi di scarsa qualità,e il divario tra nord e sud tenderàulteriormente a divaricarsi.

La reazione a questo

scempio non è sufficiente nean-che a sinistra. Per troppo tempo siè discusso di una presunta “que-stione settentrionale” e i guasti diquesta svista li pagheranno i gio-vani delle nostre terre.

Già oggi i migliori cervellimeridionali sono costretti a var-care le frontiere nazionali per cer-care un lavoro dignitoso. Il futurosarà caratterizzato da un vero eproprio esodo se non sovvertiamoquesto egoismo territoriale.

Sarà questo il compitodella sinistra nei prossimi anni, ri-calibrare la funzione della Repub-blica sulla solidarietà. Tornare adessere quei “fratelli d’ Italia” can-tati dal Mameli. Un principio disolidarietà che l’art. 3 della Costi-tuzione traduce in uno dei compitidella Repubblica: la rimozionedelle cause che producono l’ine-guaglianza tra i cittadini. Un prin-cipio rivoluzionario che si opponea questo federalismo egoista.

Così invece le inegua-glianze si aggravano e i cittadinidel sud si trasformano in sudditidi serie b, figli di un dio minoresenza tutela e senza rappresen-tanza. L’era berlusconiana sichiude quindi con una drammatiz-zazione della questione meridio-nale, tanto cara ai GiustinoFortunato, ai Salvemini, ai Gram-sci che avevano elevato questotema a questione fondamentaledella unità nazionale.

La Sinistra dovrà assu-mere il mezzogiorno come la suapriorità e dovrà riportare le re-gioni meridionali al centro di que-sto Mediterraneo in grandesommovimento.

Andrea Di Martino

Le vignette di

Pedro

Articoli, commenti, segnalazioni possono essereinviati all’indirizzo e-mail:

[email protected] portati direttamente alla

nostra sede inP.za Galtieri, 51.

Saranno pubblicati, nei limitidi spazio disponibile,sul nostro giornale.

La Redazione

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Politica - Società - Inchieste

4 LiberAdelfia Luglio-Agosto 2011

I Post-itdi Mr. White

Avviso ai naviganti, marinai ecomandanti: dopo una proces-

sione, un corteo o qualsiasi altramanifestazione i responsabili dellestesse sono pregati di far rimuoveredalle strade le pentole di cera-ci-tronella messe ad indicare il per-corso dell’iniziativa. La ceraversata per terra ed i contenitori dicreta o alluminio possono arrecaredanni alle persone ed alle cose.

Gli addetti ed i responsabili allapulizia delle strade con la

spazzatrice, dovrebbero avvisare icittadini di non parcheggiare leauto in determinate strade e in de-terminato giorno, segnalando comesi fa per le processioni, perchéverrà pulita la strada. Gli eventuali trasgressori la primavolta vanno richiamati, la secondamultati.

Questi due, in particolare, in casodi forti piogge, non riescono a fardefluire le acque perché le basi-piattaforme in cemento dei ponti ri-sultano infossate rispetto al lettodell’alveo, causando così accumulidi detriti e relativo cattivo deflussodelle acque.

Aproposito di cassonetti dellaspazzatura. È difficile, gi-

rando per la strade di Adelfia, ve-dere un cassonetto col coperchiochiuso, che serve non solo a non farfuoruscire i cattivi odori ma ad im-pedire che cani e gatti, per rovistarenelle buste in cerca di cibo, fac-ciano ulteriori danni. Addirittura cisono dei posti in cui i cassonettisono appoggiati al muro dalla partedel coperchio, rendendone impos-sibile la chiusura.

Adelfia ha cominciato a lavarsi.Per ora ha lavato solo la faccia

(si sta dando una sistemata allezone verdi esistenti sul territorio:Parco Via Fieno, P.za Cimmarrusti,Villa comunale C.so Umerto I°,P.za Trieste, ecc.). Ma chiediamo achi di dovere: quando Adelfia sifarà il bagno o magari una doccia,cioè quando saranno bonificatetutte le discariche abusive che lacircondano e la imbrattano?

Ci sono dei lavori che sembranoultimati, ma non è così. Per

esempio, i tre ponti costruiti sull’al-veo: uno in Via Conella-Estramu-rale sud e due in Via Chiancaro.

s.c. piscina nuova

Via chiancaro

s.c. Mercatante

Via conella

Via chiancaro

Via chiancaro

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Politica - Società - Inchieste

E’difficile cambiare, nella salaconsiliare, quelle lampade

che in continuazione si accendonoe si spengono ad intermittenza irre-golare? Sono anni che funzionanoin tale modo.

strano ma vero

Prima lo finanzia e poi lo bom-barda.

Pare che dal Lussemburgo Berlu-sconi abbia versato 15 milioni persostenere la Quinta communicationdi Tarak Ben Ammar e Gheddafi, dicui è socio.(il Fatto Quotidiano del 2 luglio2011)Chi trova un amico trova un tesoro.

Aproposito di tagli dei costidella politica. Due nuovi eli-

cotteri, Agusta-Westland Aw-139con interni di pelle e optional hi-tech, come schermi al plasma perogni passeggero, da 50 milioni dieuro, saranno presto a disposizionedella Presidenza del Consiglio,quindi di Berlusconi.(l’Espresso del 7 luglio 2011)

Luglio-Agosto 2011 LiberAdelfia 5

Forfait del premier all’amba-sciata USA, ma va alla festa di

compleanno della Polidori.Roma – A Villa Taverna c’è iltradizionale ricevimento per il 4 lu-glio. Nella residenza dell’amba-sciatore Usa, David Thorne, ci sonomezzo governo e la seconda caricadello Stato, Renato Schifani.Manca solo il premier Silvio Ber-lusconi, che all’ultimo minuto dàforfait. Ha preferito andare alla Casina Va-ladier, a Villa Borghese, per parte-cipare alla festa di compleanno diCatia Polidori, ex finiana accorsatra le fila dei Responsabili e nomi-nata sottosegretario allo Sviluppoeconomico.(la Repubblica del 7 luglio 2011)Il 4 luglio per gli americani è ilgiorno più importante è la festa del-l’Independence Day (1776).

Il nostro premier, anziché

rendere omaggio all’ambasciatore

degli Stati Uniti, ha preferito par-

tecipare a uno dei soliti comple-

anni. D’altronde, una festa è ideale

per un “tombeur de femmes”...

Milanese pagava 8.500 euro almese per la casa di Roma

usata dal ministro Tremonti.Il Milanese, deputato Pdl e fino apoco tempo fa consigliere del mi-nistro, è accusato di corruzione. IlGip dice che i rapporti finanziari traMilanese e Tremonti sono oscuri.Nonostante l’elevata cifra pagatanon risultano rimborsi dal ministroal suo ex consigliere.Tremonti: “Mi era stata offerta, lalascio”.(la Repubblica del 8 luglio 2011)

Considerazioni? Il ministro

dovrebbe dimettersi. Fare lo gnorri

non serve. Nessuno ti regala 8.500

euro al mese senza tornaconto. Il

resto lo lasciamo alla magistra-

tura.

Nel presentare il Rendicontogenerale dello Stato, il Procu-

ratore generale della Corte deiConti, Furio Pasqualucci, ha affer-mato che la corruzione in Italia haun costo annuale di 50/60 mi-liardi di euro. Un costo esorbitantedestinato ad essere pagato dai cit-tadini sia in termini economici chedi fruizione di servizi di cattivaqualità. Secondo la Corte la diffu-sione della corruzione nella Pub-blica amministrazione costituisce«un ulteriore costo non monetizza-bile per la collettività, che rischiadi ostacolare (soprattutto in Italiameridionale) gli investimenti esteri,di distruggere la fiducia nelle isti-tuzioni e di togliere la speranza nelfuturo alle generazioni di giovani,di cittadini e di imprese». Secondoil Procuratore Generale, la repres-sione, da sola, non basta. Occorreagire sui comportamenti, sulle pro-cedure, sulla trasparenza dell’atti-vità amministrativa al fine diprevenire e/o limitare la probabilitàche si realizzino episodi di corrut-tela.(Il Fatto Online - 30 Giugno 2009)

In altre parole, stiamo par-

lando di circa 900 euro che tiriamo

fuori ogni anno, fermo restando i

50/60 miliardi che temo siano au-

mentati, di tasca nostra per pagare

dei parassiti che campano sul no-

stro lavoro e/o pensione.

l.go speranza

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Politica - Società - Inchieste

6 LiberAdelfia Luglio-Agosto 2011

>Il governo ha annunciato un au-mento del canone per l’utilizzo del-l’infrastruttura dell’Alta Velocitàferroviaria e Trenitalia ne anticipagià gli effetti aumentando i prezzisui Freccia Rossa.>Ad essere rivisitato è anche il su-perbollo, che alla fine viene appli-cato solo alle auto potenti (10 europer ogni kw di potenza oltre i 225).>Auto blu. Non potranno superare1.600 di cilindrata. >Aerei blu. I voli di Stato devonoessere limitati al Presidente dellaRepubblica, ai presidenti di Ca-mera e Senato, al Presidente delConsiglio, al Presidente della Cortecostituzionale. Anche se due elicotteri da 50 mi-lioni di euro saranno a disposizionedella Presidenza del Consiglio,quindi di Berlusconi.

EFFETTO RIMANDATO. Pervedere o saperne di più su tutto ilresto bisogna aspettare.>Tassa sulle transazioni finanzia-rie e compravendita di titoli, sonodue misure che non si sa se mai cisaranno e in quale misura. >Non si capisce ancora se e quandoscatteranno i ticket sanitari (10euro sulle visite specialistiche e leanalisi e 25 per i codici bianchi delpronto soccorso); probabilmenteinizieranno dal 1° gennaio del-l’anno prossimo.>Per le pensioni tra 1.428 e 2.380euro la rivalutazione si applica al45%, per quelle supeiori a 2.380euro scatterà il blocco della rivalu-tazione.>Aumenta l’Irap per banche e as-sicurazioni che di conseguenza siripercuoterà sui cittadini.>Restano invece tutti interi i tagliper Regioni, Province e Comuni.Meno servizi e soprattutto meno

sanità. Nel 2014 si arriverà a quasi10 miliardi in meno, sommando iltaglio di 3,2 miliardi nel 2013 e dialtri 6,5 l’anno successivo. Natural-mente, è tutto spostato in avanti.Saranno altri a dover chiedereconto dei risparmi. Così il governomette le mani nelle tasche degli ita-liani più deboli.

Infine, l’EFFETTO CHE FORSENON CI SARÀ MAI.

La riforma del fisco: >il passaggio dell’Irpef da cinquea tre sole aliquote, 20, 30 e 40 percento; >l’eliminazione dell’Irap;>la revisione delle detrazioni fi-scali;>Resta in manovra la misura chesalva le quote latte dalla riscos-sione coattiva da parte di Equitalia.

Dulcis in fundo, il taglio dei costidella politica: >Previsto un ulteriore taglio del10% (riduzione complessiva al30%) al finanziamento dei partitima … a decorrere dalle prossimelegislature, nazionale, europea e re-gionale.>Il 5.7.2011, alla Camera, è statarespinta la proposta di legge pre-sentata dall’IdV sulla soppressionedelle Province e incredibilmente ilPD si è astenuto; l’astensione delPD è stato un errore imperdonabile,un voltare le spalle al “movimentoinvisibile” che ha fatto vincere ilcenro-sinistra alle amministrative eai referendum. Col suo atteggia-mento il PD ha legittimato i peg-giori sospetti di chi vede in questaimprovvida decisione l’intenzionemalcelata e sconsiderata di salvarele solite garanzie e le solite poltrone.

SEGUE A PAGINA 7

maNoVra da

47 miliardi di

eUrocosì ripartita:1,5 sul 2011

5,5 miliardi sul 201220 miliardi sul 201320 miliardi sul 2014

La chiamano manovra econo-mica per evitarci, dicono, lafine della Grecia. Ecco, in sin-

tesi, gli effetti di questa manovra.

EFFETTO IMMEDIATO. Lemisure che scattano subito sonomolte. >Il prezzo della benzina è già au-mentato di 4 centesimi al litro siaper la verde che per il diesel. Ma èprevisto un ulteriore aumento do-vuto all’andamento del mercato pe-trolifero.>Proroga di un anno del blocco delturnover per il pubblico impiego,cioè niente nuove assunzioni persostituire chi va in pensione (ad ec-cezione dei corpi di polizia e dei vi-gili del fuoco) e congelamentodegli aumenti degli stipendi fino al2014; stretta sulle assenze.>La tassa per i possessori di titolie bot, passerà dagli attuali 34,20euro all’anno fino a 120 euro. Èsolo un primo passo: dal 2013 l’im-posta diventerà di 150 euro per idepositi fino a 50 mila euro e di380 per i dossier con titoli di valoresuperiore. Si tratta di una patrimo-niale, ma al contrario: chi più ha,meno paga.

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Politica - Società - Inchieste

Luglio-Agosto 2011 LiberAdelfia 7

Le province italiane sono 110 e co-stano al contribuente circa 17 mi-liardi di euro, cioè quasi la metàdell’importo della stangata a orolo-geria di Tremonti. Le presidenze diprovincia occupate dal PD sono 40,contro le 36 del Pdl, le 13 dellaLega, le 5 dell’Udc. Tutti tengonofamiglia. Ma se la sinistra (o quellache si definisce tale) non ha la forzae il coraggio di dimostrare agli ita-liani che non tutti sono uguali, lapartita dell’alternativa non comin-cia nemmeno. >Per quanto riguarda invece lepensioni e gli stipendi dei Depu-tati e dei Senatori occorrerebbe sa-pere perché questi signoripercepiscono mediamente il dop-pio dei loro colleghi europei. Lostesso discorso vale per i Presi-denti e i Consiglieri regionali. Epoi ci sarebbe l’altra casta di intoc-cabili, i Manager pubblici e pri-vati, dato che i loro costi - anche sein modo diverso - finiscono col pe-sare sempre sulle tasche dei povericristi. La “casta” non si tocca.>Inoltre nella manovra era stato in-serito il Lodo Mondadori, normasalva-Fininvest che sarà ritirata daBerlusconi il 5.7.2011. Norma in-serita non si sa da chi, visto chequasi nessuno, Lega compresa, neera a conoscenza. Comunque, l’ul-timo ad aver letto il testo della ma-novra prima di inviarla al Colle èstato Gianni Letta (lo stesso signoreche Berlusconi vorrebbe fosseeletto Presidente della Repubblica!)e che Tremonti, alla domanda deigiornalisti sulla paternità dellanorma pro Fininvest, suggerisce:“Chiamate Letta”. È gravissimo che nel governo visiano dei signori che arrivano finoal punto di cambiare proditoria-mente un documento approvato dal

Consiglio dei Ministri e indirizzatoal Presidente della Repubblica.

Michele Labianca

“La Sinistrasenza coraggio”:

ma quale sinistra?

Su “La Rebubblica” del 7 lu-glio Massimo Giannini,commentatore di solito vi-

cino alle posizioni del PD, hascritto un articolo dal titolo: “La Si-

nistra senza coraggio”.Si riferiva all’occasione persa dalPartito Democratico, i cui parla-mentari si sono astenuti sul disegnodi legge costituzionale, presentatoda Di Pietro, per la soppressionedelle province, facendo così preva-lere il voto contrario del PDL. E’stato, secondo Giannini, un “erroreimperdonabile”, un misto di “dilet-tantismo”, “opportunismo”, “maso-chismo”. Quando, nello stessoarticolo, Giannini snocciola i datirelativi alle province, si comprendeil motivo dell’astensione: - 110 il numero delle province, adoggi (erano 56 alla nascita dell’Ita-lia unita); - 17 miliardi di euro il loro costo,che grava ovviamente sui contri-buenti;- 40 le presidenze di provincia at-tualmente ricoperte dal PD (contro

le 36 del PDL, le 13 della Lega, le5 dell’UDC).Alcune osservazioni:Il PDL e il PD avevano inserito neiloro programmi elettorali l’aboli-zione delle province.Nella situazione in cui versa ilPaese e di cui tutti si fanno impro-

priamente portavoce, si può vera-mente pensare che un voto similepossa essere compreso e accettato?In altri termini, qualcuno ascolta leproteste sempre più numerose checircolano nelle piazze, sui posti dilavoro e sul web, anche e soprat-tutto fra gli elettori del PD?Su Internet sono sempre più diffusele richieste di referendum sui costidella politica, sui privilegi della“casta”, sulla legge elettorale. E sel’opposizione si lascia scappare al-cune occasioni, come questa, cheopposizione è?Infine: sentire parlare di Sinistra,facendo riferimento al PD, confonde leidee di molti elettori. La Sinistra (SEL,la Federazione di Sinistra, …) è fuoridal Parlamento, non ha nessuna re-sponsabilità nelle scelte fatte dall’op-posizione a questo governo. E’ il momento (e siamo già in ri-tardo) di cominciare a ragionare,come dicono Di Pietro e Vendola,tutti insieme, su quello che il cen-tro-sinistra propone, in alternativaa Berlusconi e company; altrimenti,allo scadere di questo mandato elet-torale, ci ritroveremo nuovamenteal punto in cui siamo.

Anna Liuzzi

(segue dalla sesta pagina)

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8 LiberAdelfia Luglio-Agosto 2011

Politica - Società - Inchieste

L’ACQUEDOTTO PUGLIESE ALL’INDOMANI DEL REFERENDUM

L’acqua che distribuiamo non sgorga in Puglia ma nelle regioni vicine, alle quali paghiamo il costoindustriale della risorsa e il risarcimento ambientale. Il lungo percorso per giungere nelle case delpugliesi ha generato, nell’ultimo secolo, una rete di oltre 21.000 chilometri. Ma non basta. La mor-

fologia generalmente pianeggiante ha escluso in Puglia il concetto di spostamento per gravità. Ci toccasollevare, spingere, cioè fare la felicità delle imprese elettriche. Il percorso dell’acqua non finisce all’im-bocco dello scarico del lavandino: abbiamo il bisogno di depurarla e il nostro unico corpo idrico è il mare.Altre regioni possono beatamente usare i fiumi e i torrenti, come lavatrici naturali, noi no.

Questo è il contesto storico, idraulico e geomorfologico entro cui la Puglia è costretta ad operare.In questo contesto mi ritrovavo ad operare quando i pugliesi mi elessero e nello stesso mi muovo oggi:con minori problemi, lasciatemelo dire, grazie ad una gestione oculata ed efficiente che ho imposto subito.Ho cominciato il mio mandato con Acquedotto pugliese che registrava perdite per mancata fatturazione,frutto di disorganizzazione e disimpegno, e perdite fisiche pur nella media italiana ma insopportabili peruna regione che paga l’acqua alle regioni vicine. Oggi sono ridotte le une e le altre.

La depurazione era affidata a società esterne, oggi è internalizzata. I fanghi della depurazioneerano smaltiti con notevoli costi, oggi una sensibile percentuale è trasformata in concime dallo stesso Ac-quedotto. Gli investimenti erano al rango di una qualsiasi azienda idrica con poche centinaia di chilometridi rete, oggi si fanno nella misura di 200 milioni l’anno per corrispondere ad un piano d’investimenti di 1miliardo e 500milioni fino al 2018, di cui 500 di contributo regionale ed 1 miliardo ottenuto dal creditobancario.

Con questa “rivoluzione” il mio governo e la mia maggioranza hanno approvato una legge per laripubblicizzazione, superando subito l’ostacolo di dover reperire 12.200.000 di euro per acquistare leazioni detenute dalla Basilicata. Senza questa operazione finanziaria non avremmo potuto fare alcuna ri-pubblicizzazione.

L’unico motivo reale di dibattito, e me ne duole non aver potuto soddisfare la richiesta, attiene alquantitativo minimo vitale, che il bilancio regionale non è in grado di assicurare, perché il costo ammon-terebbe a circa 70 milioni di euro. Non abbiamo la disponibilità di questa cifra anche grazie al governonazionale che ha falcidiato le finanze delle regioni, e ciò nonostante stiamo lavorando per garantire il mi-nimo vitale, attraverso una richiesta ai sindaci di rimodulazione tariffaria, incentrata sul pagamento gra-dualistico in base al reddito e al principio chi spreca paga, senza modificare il piano degli investimenti.

E’ l’unica soluzione in questo momento, ed è l’unica a causa dei tagli del governo.Avrei potuto trincerarmi dietro la competenza dei sindaci sulla tariffa le sue modifiche, o magari

mettermi alla testa di chi ha il diritto di reclamare anche l’impossibile nei confronti dell’autorità regolatricedelle tariffe (sempre i sindaci): vi prego di credermi, avrei saputo fare bene. Ma non è il mio costume. Hopromesso una stagione di riforme e le riforme non si raggiungono prendendo in giro, o eccitando l’orgogliodi una battaglia e così calpestando chi come me vuole soltanto raggiungere per davvero l’approdo co-mune.

Nichi Vendola