Lessico degli stati d’animo:riconoscere, comprendere, esprimere

Licia Lambertenghi licia.lamber@gmail.com

• Definizione: testo che riporta in ordine alfabetico le parole di una lingua con la loro spiegazione

• Sinonimi: vocabolario, dizionario, glossario, repertorio, insieme di parole, lingua, linguaggio, terminologia, idioma, frasario, gergo

Lessico

Nella mia casa paterna, quand’ero ragazzina, a tavola, se io o i miei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: Non fate malagrazie!Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: Non leccate i piatti! Non fate sbrodeghezzi! non fate potacci! Sbrodeghezzi e potacci erano, per mio padre, anche i quadri moderni, che non poteva soffrire.Diceva: Voialtri non sapete stare a tavola! Non siete gente da portare nei loghi! E diceva: Voialtri che fate tanti sbrodeghezzi, se foste a una table d’hote in Inghilterra, vi manderebbero subito via.Aveva, dell’Inghilterra, la più alta stima. Trovava che era, nel mondo, il più grande esempio di civiltà. Soleva commentare, a pranzo, le persone che aveva visto nella giornata. Era molto severo nei suoi giudizi, e dava dello stupido a tutti. Uno stupido era, per lui, «un sempio». M’è sembrato un bel sempio, diceva, commentando qualche sua nuova conoscenza. Oltre ai «sempi» c’erano i «negri». «Un negro» era, per mio padre, chi aveva modi goffi, impacciati e timidi, chi si vestiva in modo inappropriato, chi non sapeva andare in montagna, chi non sapeva le lingue straniere. Ogni atto o gesto nostro che stimava inappropriato, veniva definito da lui «una negrigura». Non siate dei negri! Non fate delle negrigure! – ci gridava continuamente. La gamma delle negrigure era grande. Chiamava «una negrigura» portare, nelle gite in montagna, scarpette da città; attaccar discorso, in treno o per strada, con un compagno di viaggio o con un passante; conversare dalla finestra con i vicini di casa; levarsi le scarpe in salotto, e scaldarsi i piedi alla bocca del calorifero; lamentarsi, nelle gite in montagna, per sete, stanchezza o sbucciature ai piedi; portare, nelle gite, pietanze cotte e unte, e tovaglioli per pulirsi le dita.

«Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti, o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire "Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna" o "De cosa spussa l'acido cloridrico", per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole». Ginzburg, N. Lessico famigliare. Einaudi, 1963

Esplorare l’affettività

• cosa mi fa sentire così? Riconoscere l’evento attivante• cosa provo? Riconoscere le emozioni e gli stati d’animo,

rabbia, fiducia, amore…• perché mi sento così? Comprendere i pensieri che mi

conducono a essere arrabbiato, sfiduciato, innamorato…. • come posso sentirmi meglio? Esprimere gli stati d’animo in

accordo con sé stessi e il contesto in cui vengono manifestati

Eventi attivanti• Possono essere interni o esterni alla persona

• Possono attivare emozioni o stati d’animo

• Possono essere la risultante di un’interazione velocissima tra reazioni fisiologiche e pensieri spesso inconsapevoli

I tre cervelli

• Cervello omoestatico (o rettiliano), localizzato nella parte filogeneticamente più antica, è direttamente collegato al midollo spinale. Controlla e gestisce autonomamente la maggior parte delle funzioni di base dell’organismo quali: pressione sanguigna, frequenze cardiaca e respiratoria, glicemia, postura… Opera in modo rapido, automatico e inconsapevole in sinergia con i sistemi emotivo e razionale. Se necessario, prende il sopravvento sugli altri sistemi per ristabilire l’equilibrio omeostatico.

• Cervello emotivo, localizzato nella parte centrale del cervello. Regola le emozioni e ha nella struttura dell’amigdala il coordinatore delle risposte somatiche, umorali e comportamentali alle reazioni emotive dell’individuo. Anche il cervello emotivo si esprime in modo automatico e non sempre consapevole per l’individuo. Le emozioni, data la loro funzione essenziale per la sopravvivenza, hanno la capacità di prendere il sopravvento quando vengono attivate da stimoli che la mettono a rischio .

• Cervello razionale, localizzato nello strato più esterno del cervello, comprende la corteccia celebrale. E’ la struttura più nobile e nuova del cervello, anche se la meno potente rispetto alle prime due. Il cervello razionale può esprimere le sue potenzialità logiche e razionali solo quando il cervello omeostatico e il cervello emotivo svolgono la lora attività di controllo e guida dell’individuo in maniera automatica ed efficace. Questo perché a livello neuroanatomico le connessioni nervose che vanno dal cervello emotivo a quello razionale sono paragonabili ad autostrade, mentre quelle che vanno dal cervello razionale al cervello emotivo possono essere paragonate a viottoli di campagna. (P. Cavedini)

Emozione

Reazione fisiologica dell’organismo (arousal = attivazione del sistema nervoso) a un evento biologicamente significativo che ne turba l'equilibrio.

Frutto di processi ricettivi e reattivi che si verificano in modo automatico indipendentemente dalla reazione consapevole allo stimolo.

Fenomeno reattivo breve, intenso, transitorio, spesso non controllato che predispone all’azione.

Lo stimolo arriva al cervello tramite un canale sensoriale. Fibre nervose lo conducono al talamo sensoriale che lo trasmette sia all’amigdala che alla corteccia celebrale.

Si delineano due percorsi possibili:Il percorso diretto talamo-amigdala comporta un’elaborazione veloce, ma imprecisa, che consente di rispondere a stimoli potenzialmente pericolosi, prima di sapere esattamente che cosa siano. Si attiva quando è necessaria una risposta rapida dell’organismo a uno stimolo biologicamente rilevante (“E’ qualcosa che temo, è qualcosa che odio, è qualcosa che mi ferisce, è qualcosa che desidero?”)Se la risposta è affermativa, l’amigdala reagisce immediatamente inviando un messaggio di allerta a tutte le parti del cervello. In questo modo, stimola la secrezione degli ormoni che innescano la reazione di combattimento, fuga o piacere, e attiva il sistema cardiovascolare e muscolare).

Il percorso talamo-precorteccia-amigdala consente una risposta emotiva mediata dalla razionalità perché vengono codificati i particolari degli stimoli provenienti dal talamo, per creare una rappresentazione dettagliata e accurata che consente una valutazione ed una risposta emotiva più ponderata rispetto al percorso talamo-amigdala.

Quindi, se l’intervento immediato dell’amigdala è utile nelle situazioni pericolose, l’intervento della precorteccia impedisce all’amigdala di scatenare emozioni dannose, come la rabbia o l’aggressività spropositate.

Emozione è definibile come il processo attraverso cui il cervello determina il valore di uno stimolo (J. Le Doux)

Emozioni di base

Lo psicologo americano Paul Ekman, conducendo studi tra popolazioni isolate, notò come le espressioni di base fossero universali perché riscontrabili in tutti gli umani

Stati d’animo

• Modalità affettiva ricca di aspetti cognitivi e valutativi legati alla lettura di sé stessi e della realtà circostante.• Può essere sinonimo di umore inteso come tono che varia da

momento a momento in base ai processi di pensiero, all’equilibrio somato-biologico, alle situazioni esistenziali di volta in volta vissute. Si distingue dall’umore di fondo che dipende da caratteristiche innate e dalla struttura della personalità e che determina la tendenza costante a considerare le cose in un certo modo (es.: ottimismo, pessimismo).• Hanno origine complessa in cui sono coinvolti interpretazioni,

pensieri automatici, percezione dell’autoefficacia, memoria autobiografica, significati personali e socio-culturali.• Sono più attenuati e durevoli delle emozioni.

Sentimenti

• Tensione affettiva verso qualche valore che ci attrae o ci respinge.• Sono determinati principalmente dai desideri, dagli obiettivi, dalle

motivazioni, dai sogni, dalle speranze. Hanno componenti intenzionali e immaginative.• Sono generalmente orientati da tre grandi categorie di obiettivi-

valori: l’affiliazione (buone relazioni significative), la protezione (sicurezza per sé e i nostri cari), il dominio (affermazione di sé ). • Luogo di incontro tra razionalità e “ragioni del cuore” orientano la

nostra vita verso fini e scopi, danno senso ad essa. • Amore, odio, amicizia, desiderio di potere, senso di giustizia, sete

di libertà, tensione etica, rispetto per la natura, volontà di comprendere e cooperare con l’altro, paura per il futuro, sfiducia, rassegnazione, capacità di assumere rischi, patriottismo…

Atteggiamenti• Groviglio di idee, di percezioni distorte, di sentimenti, di stati

d’animo che formano i nostri pregiudizi, i nostri stereotipi e le nostre prese di posizione (es. il razzismo, l’eutanasia, la pena di morte). • Patiscono spesso di una insufficienza del senso critico e di un auto-

inganno inconsapevole della mente che tende a rimuovere ciò che le è sgradito.• Per elaborare degli atteggiamenti razionali e oggettivi è bene tenere

presente che:- ognuno di noi ha una multipersonalità, almeno potenziale- ognuno di noi ha carenze e zone cieche- tendiamo ad autogiustificarci- ci inganniamo da soli- ricordiamo e dimentichiamo in modo selettivo- siamo accecati dalle componenti affettive

Opinioni

• Livello delle idee e dei giudizi che dovrebbe essere il più distante possibile dalle emozioni e basarsi sulla logica e sulla razionalità.

• Opinioni formate in modo libero e autonomo e ben argomentate producono uno stato d’animo di soddisfazione e di gratificazione.

Emozionibase

Statid’animo

Eventiattivanti

sentimenti

Atteggiamenti,pre-giudizi

opinioni

Com

pone

nti d

ell’a

ffetti

vità

Processidipensiero

Valori,motivazioni

Storia personale

Autoefficacia, umore, personalità

Bibliografia

| Cavedini, Paolo. Decidere con efficacia. Cinisello Balsamo, San Paolo, 2006

| Goleman, Daniel. Intelligenza emotiva. Milano, Rizzoli, 1997| Ianes, Dario. Educare all’affettività. Gardolo (TN), Erickson, 2007| LeDoux, Joseph. Il Sé sinaptico. Milano, Cortina, 2002

dott.ssa Licia Lambertenghi