legacoop informazioni n. 13

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Cooproute, alla scoperta delle cooperative d’Europa C’è una strada ideale, tracciata circa un anno fa, che collega alcune... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 31 marzo 2016 alle ore 15,30 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano Riparte il Grande Viaggio di Conad attraverso l’Italia Dodici tappe per mettere i valori della cooperazione a servizio della costruzione delle comunità Territori Legacoop Estense “L’area vasta sarà a casa nostra” L’idea di sviluppo Un territorio da un milione di abitanti con 11mila im- prese. Un territorio che... Imprese Treseiuno Nasce il network delle cooperative della comunicazione Il contratto di rete – che si sta costituendo formal- mente dopo alcuni mesi... Sondaggio Osservatorio SWG Il mutamento dei paradigmi del senso religioso Per comprendere il pro- cesso evolutivo del feno- meno religioso è utile partire da due dati. Il primo: nel 1993 la quota di per- sone che si autodefiniva atea o agnostica (5%) o si collocava in una posizione indeterminata o incerta (5%), era circa il 10%. Quasi 25 anni dopo, la quota di italiani che af- ferma di non credere è raddoppiata, salendo al 20%. Il secondo dato è re- lativo all’adesione... a pagina 2 leggi Anno II - n. 13 del 1 aprile 2016 Visita il sito www.legacoop.coop Legacoop Cooperative Europe L’Assemblea annuale per i 10 Anni Si svolgerà il prossimo 20 aprile a Bruxelles l’Assem- blea annuale #cooptelling Storie Con un baco nel cv, i cervelli tornano in Calabria Meridionali. 27 anni. Spe- cializzati, talentuosi, hanno vissuto al Nord, girato l’Eu- ropa. Ma hanno un “baco” nel curriculum. Anzi, mi- gliaia. Miriam, Domenico e Giovanna, hanno scelto di tornare in Calabria e di ri- portare il tempo indietro. A quando, tra il 1400 e il 1700, Catanzaro poteva essere considerata “Capi- tale della seta”. Hanno fon- dato una coop start-up aderente a Legacoop e oggi sono ... DAI SOCIAL Post e tweet dalla cooperazione Settori Legacoop servizi Una legislazione appalti più vicina al mondo dei Servizi Le cinque organizzazioni del “Manifesto dei servizi” (Legacoop Servizi...

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Questa settimana, in copertina, su LegacoopInformazioni: In primo piano: Riparte il grande viaggio di Conad attraverso l’Italia New- #Cooptelling- storie: Con un baco nel cv, i cervelli tornano in Calabria Dall’Alleanza: Cooproute, alla scoperta delle cooperative d’Europa Legacoop: L’Assemblea annuale di Cooperatives Europe a Bruxelles New-Dai social: post e tweet dalla cooperazione Settori: Una legislazione appalti più vicina al mondo dei Servizi Territori: Legacoop Estense: l’area vasta sarà a casa nostra Imprese: nasce il network delle cooperative di comunicazione Sondaggio SWG: Il mutamento dei paradigmi del senso religioso

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Page 1: Legacoop informazioni N. 13

Cooproute,allascopertadellecooperatived’Europa

C’è una strada ideale,tracciata circa un anno fa,che collega alcune...

Nota della redazioneQuesto numero è stato chiusoil 31 marzo 2016 alle ore 15,30

Segreteria di Redazione:Anna ColomberottoTel. 06-844.39.372Fax 06-844.39.402

Organo ufficialedella Lega Nazionaledelle Cooperative e Mutue

Settimanale di notizie a curadell’Ufficio Stampa di LegacoopDirettore Responsabile:Dora Iacobelli

Registrazione del Tribunale di Roman. 109 del 22 giugno 2015

Primo piano

Riparte il GrandeViaggiodi Conadattraverso l’Italia

Dodici tappe per mettere i valori della cooperazione a servizio della costruzione delle comunità

TerritoriLegacoopEstense“L’area vasta saràa casa nostra”L’idea di sviluppo

Un territorio da unmilione diabitanti con 11mila im-prese. Un territorio che...

ImpreseTreseiunoNasce ilnetworkdellecooperativedellacomunicazioneIl contratto di rete – che sista costituendo formal-mente dopo alcuni mesi...

SondaggioOsservatorioSWGIl mutamentodei paradigmidel senso religioso

Per comprendere il pro-cesso evolutivo del feno-meno religioso è utilepartire da due dati. Il primo:nel 1993 la quota di per-sone che si autodefinivaatea o agnostica (5%) o sicollocava in una posizioneindeterminata o incerta(5%), era circa il 10%.Quasi 25 anni dopo, laquota di italiani che af-ferma di non credere èraddoppiata, salendo al20%. Il secondo dato è re-lativo all’adesione...

a pagina 2 leggi

Anno II - n. 13 del 1 aprile 2016

Visita il sitowww.legacoop.coop

LegacoopCooperative EuropeL’Assembleaannualeper i 10 AnniSi svolgerà il prossimo 20aprile a Bruxelles l’Assem-blea annuale

#cooptellingStorieCon un baco nel cv,i cervelli tornanoin Calabria

Meridionali. 27 anni. Spe-cializzati, talentuosi, hannovissuto al Nord, girato l’Eu-ropa. Ma hanno un “baco”nel curriculum. Anzi, mi-gliaia.Miriam,Domenico eGiovanna, hanno scelto ditornare in Calabria e di ri-portare il tempo indietro. Aquando, tra il 1400 e il1700, Catanzaro potevaessere considerata “Capi-tale della seta”. Hanno fon-dato una coop start-upaderente a Legacoop eoggi sono ...

DAI SOCIALPost e tweet

dallacooperazione

SettoriLegacoopserviziUna legislazioneappaltipiùvicinaalmondodeiServizi

Le cinque organizzazionidel “Manifesto dei servizi”(Legacoop Servizi...

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Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

Primo piano 2

Riparte ilGrandeViaggiodiConadattraversol’ItaliaDodici tappe per mettere i valori della cooperazione a servizio della costruzione delle comunità

Il trait d’union che lega le dodici tappe è que-st’anno la comunità e i valori dello stare as-sieme. Ricco il programma di ogni week endche, tra musica, giochi di strada, talk show eapericena, coinvolgerà adulti e bambini. Ladomenica si aprirà con un appuntamento de-dicato agli anziani, all’insegna di brani musi-cali e sorrisi. Prima tappa a Lodi, il 16 e 17aprile; ultima a Caserta, il 2 e 3 luglio.È l’Italia dei mille comuni e dei mille campa-nili, l’Italia delle persone e delle comunitàquella che Conad incontrerà nella nuova edi-zione del Grande Viaggio 2016, iniziativa iti-nerante che è stata presentata al Savoia HotelRegency di Bologna in un incontro rivolto airappresentati del mondo Conad e delle settecooperative aderenti Conad, in cui si sonoconfrontati parlando di comunità, valori e con-sumi Giuseppe Zuliani, direttore customermarketing e comunicazione Conad,Romolode Camillis, Nielsen, Roberta Paltrinieri,UniversitàAlmaMater,Bologna e FrancescoPugliese, amministratore delegato Conad.Dodici tappe, dal Nord al Sud, da aprile a lu-glio, che hanno come trait d’union la comu-nità, i valori dello stare assieme e la piazza,luogo simbolo dei saperi e dei sapori, in cuiincontrarsi, dialogare e fare festa. Primatappa, il 16 e 17 aprile a Lodi. Seguiranno,ad ogni successivo week end, Ferrara, No-vara, Pesaro, Teramo, Padova, Lucca, AscoliPiceno, Gaeta (Latina), Trapani, Pistoia e, achiudere, il 2 e 3 luglio la tappa finale a Ca-serta. «Essere comunità oggi, riscoprirsi co-munità, significa coltivare un’identità unica eirripetibile: ogni persona che vi appartiene siidentifica con un determinato territorio maanche con le tradizioni, la solidarietà, la par-tecipazione. Oltre che con il cibo, i consumi.E ogni comunità di persone esprime valori,emozioni, opinioni e bisogni», sottolinea l’am-

ministratore delegato di Conad FrancescoPugliese. «Il territorio e la sua comunità sonoil vero motore dell’economia e dei consumi.La ripartenza del nostro Paese parte da loro,da tante piazze sempre più trascurate e pe-nalizzate. Vogliamo riportare le persone inpiazza, confrontarci, dialogare,misurarci conloro. Siamo tutti dei Don Chisciotte; non per-ché corriamo dietro – e ci scontriamo – conillusioni, con fantasie e sogni irreali e irrag-giungibili, ma perché abbiamo la capacità diguardare dentro le persone, di stare assiemee, assieme, crescere». Ogni tappa si svilup-perà nel week end. Il sabato – dopo unamat-tinata di musica e esibizioni pubbliche dicover band e ospiti con il maestro PeppeVes-sicchio e i Solisti del Sesto Armonico – vedràle piazze animate da giochi di strada e giochiantichi dedicati a tutti, adulti e bambini. Lasera sarà aperta dalle note del Sesto Armo-nico diretto dal maestro Vessicchio, a cui se-guirà un talk show, lo spettacolo musicale diuna cover band e un apericena - street fooda partire dalle ore 18 con degustazione diprodotti Sapori&Dintorni Conad. La domenicamattina un corpo bandistico locale si esibiràper le vie del centro per arrivare nella piazza.Il maestro Vessicchio e i Solisti del Sesto Ar-monico faranno invece visita ad un centro an-ziani per offrire a tante persone chetrascorrano gran parte del loro tempo da solela possibilità di godere di un’ora di gioia, par-tecipazione e tanti sorrisi.Al pomeriggio spa-zio allo sport e al divertimento, con ilcoinvolgimento di associazioni sportive locali,squadre e singoli atleti all’insegna del benes-sere e del divertimento. E’ previsto anche l’in-trattenimento dei più piccoli da parte ditruccabimbi e giocolieri, perché l’obiettivo delGrandeViaggio è aprire la partecipazione pro-prio a tutti – dai bambini agli anziani – con

spazi e proposte dedicate ad ogni fascia dietà. Tutti devono essere protagonisti dellafesta, comprese istituzioni, enti, associazionilocali, media, social e la cooperativa Conadche opera in loco.Nel segno della festa per lacittà e la comunità che in essa vive.Mamme e bambini si ritroveranno a scuola dicucina e farannomerenda assieme in piazza.La sera, lo sport e l’alimentazione sarannoprotagonisti di un talk show con la condu-zione “semiseria” di Gene Gnocchi. Seguiràl’appuntamento In vino veritas, riflessioni aruota libera di un manager Conad con unospite nazionale. Il week end sarà chiuso daun apericena in piazza e dal concerto musi-cale di una band locale. I temi dei talk showspazieranno dallo sport, benessere e welfareall’alimentazione, dalla cultura, arte emusicaai giovani, al lavoro, al futuro. Non più un sin-golo tema per ogni singola tappa, come nel-l’edizione 2015,bensì la possibilità di leggeree riflettere su più temi da angoli e posizionianche differenti, approfonditi e discussi as-sieme a testimonial scelti di volta in volta.Ogni tappa riserverà spazi di approfondi-mento ai social e all’informazione on line,prima, durante e dopo ogni evento del weekend, in modo da raggiungere anche coloroche, per motivi personali, non hanno potutopartecipare.

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3#cooptelling

Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

Meridionali. 27 anni. Specializzati, talentuosi, hanno vissuto al Nord,girato l’Europa.Ma hanno un “baco” nel curriculum.Anzi,migliaia.Miriam, Domenico e Giovanna, hanno scelto di tornare in Calabriae di riportare il tempo indietro. A quando, tra il 1400 e il 1700, Ca-tanzaro poteva essere considerata “Capitale della seta”. Hanno fon-dato una coop start-up aderente a Legacoop e oggi sono gliangeli custodi di 3.000 gelsi e di migliaia di bachi da seta. I loro tes-suti e gioielli artigianali sono prodotti secondo le tecniche più antichee anche il Papa ha usato il loro copri – inginocchiatoio.

UNA “FUGA INVERSA”Prestare nuovi occhi ad una terra cieca. Risvegliarne la tradizione eil fascino, ridandole carattere e vita attraverso le energie dei giovani.Miriam Pugliese aveva in mente Marcel Proust quando dalla Ger-mania ha deciso: «ritorno nella mia Calabria perché ‘Il vero viaggio discoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuoviocchi’».Vissuta fino a 23 anni nel Nord Italia- dopo aver lavorato perquattro anni all’aeroporto di Malpensa- si è trasferita a Berlino. Ma

non voleva vivere ancora in «posti in cui non si vede più il cielo». Ecosì- dopo aver girato l’Europa, con una specializzazione nel settoreturistico e delle corrispondenze estere- è tornata a San Floro, un co-mune di soli 699 abitanti in provincia di Catanzaro.

UUNN BBUUCCOO?? NNOO,, UUNN BBAACCOO:: RRIITTOORRNNOO AALLLLAA TTRRAADDIIZZIIOONNEE Ad aspettarla sembrava esserci solo quel vuoto dal quale in moltifuggono. Ma lei ha saputo guardare meglio. Ed è stata subito prontaa sposare un sogno. Quello di Domenico Vivino, 28 anni, laureatoin Sociologia a Napoli e poi tornato in Calabria con un’idea, un pro-getto, una ambizione per la sua terra: ridare vita alla tradizione se-colare della bachicoltura e della lavorazione della seta. E’ statoquando al loro progetto si è unita Giovanna Bagnato, giovane arti-sta che lavora la ceramica di Squillace, che il progetto è diventatopienamente operativo. E i tre erano già pronti a dimostrare che si puòdire basta al mito del Nord e alla fuga dei cervelli.

NNAASSCCEE LLAA CCOOOOPP SSTTAARRTT UUPP NNIIDDOO DDII SSEETTAA«All’inizio, ci sembrava quasi un sogno. Abbiamo fatto domanda alComune perché ci facesse riprendere l’attività in un territorio di cin-que ettari- racconta Miriam-. Lì c’erano 3.500 piante di gelso di va-rietà kokusò ma cinquecento erano irrecuperabili e sono andate persea causa dell’incuria». I ragazzi hanno dovuto lavorare per sei mesiprima di poter iniziare, nel 2013, l’attività. Fino allo scorso anno nonavevano la corrente elettrica e hanno dovuto installare un impianto fo-tovoltaico. «Abbiamo potuto contare solo sui nostri risparmi. Solo laCamera di Commercio di Catanzaro ci ha dato un contributo per ipannelli solari» racconta Miriam. Ma il miracolo è accaduto: è nata lastart-up cooperativa Nido di Seta. «Siete pazzi, ci dicevano. Oggi, cisostengono» dice.

Con un baco nel cv, i cervelli tornano in Calabria: tre giovani risvegliano la sericoltura

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4#cooptelling

Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

LLAA CCOOMMUUNNIITTAA’’ IINNSSEEGGNNAA LL’’AANNTTIICCOO MMEESSTTIIEERREETre ventiseienni che prima ignoravano come si svolgesse questaattività, imparano dalla comunità il mestiere. «Le persone del postoci hanno insegnato tutto, in particolare il sig. Florino, che ci ha tra-sferito il 90% del nostro sapere- ammette Miriam-. Insieme a loroabbiamo ricostruito tutte le fasi della bachicoltura e della lavora-zione della seta, dall’estrazione fino alla tintura naturale delle fibretessili con papavero, robbia, morus nigar, ginestra, uva cirò, mar-gherite di campo o cipolla di Tropea». E così, hanno recuperatoi telai antichi a quattro licci dagli abitanti del paese o li hanno presiin prestito dal Museo della seta di San Floro per poi iniziare a de-dicarsi alla bachicoltura. E non solo: hanno dato vita a un processodi produzione di marmellate di gelso, di lavorazione della seta, diproduzione di tessuti preziosi e di gioielli artigianali che sposanoun’altra tradizione calabrese- la ceramica di Squillace. E valoriz-zano il territorio organizzando visite turistiche.

CCAATTAANNZZAARROO CCAAPPIITTAALLEE EEUURROOPPEEAA DDEELLLLAA SSEETTAACinque età e quattro mute- da quando si schiude a quando ha com-pletato lo sviluppo, il baco accresce la sua dimensione di circa 8.000volte. Alla fine mangia l’80% della foglia di gelso, il corpo diventa tra-slucido e cerca un posto dove tessere il suo bozzolo. E’ da lì che ini-

zia la magia riscoperta dalla cooperativa Nido di Seta. La tradizionein Calabria è iniziata nel 1400, quando Leonardo disegnava e pro-gettava le macchine per la lavorazione della seta-- e si è estesa finoal 1700, quando Catanzaro era considerata la capitale europea dellaseta. Si ipotizza che il nome Katantárion possa essere ricondotto alverbo katartizen, (confezionare e lavorare) e quindi ai katartarioi, i fi-latori di seta. «Tutti i paesi attorno allevavano il baco, la cui seta ve-niva poi spedita in città per la lavorazione e la trasformazione indamaschi- racconta Miriam-. La tradizione era sopravvissuta fino ainostri nonni ma ormai ogni famiglia si dedicava ad essa solo per rea-lizzare i corredi di famiglia».

PPRROOSSPPEETTTTIIVVEE FFUUTTUURREE:: CCRREEAARREE LLAAVVOORROO Ma la cooperativa Nido di seta, se crescesse, potrebbe creare postidi lavoro. «Siamo pochi e abbiamo molto da gestire: 5 ettari di terreno,il ristorante, le visite turistiche. Vorremmo migliorare e creare unalinea di abbigliamento nostra. Ci sarebbe bisogno di altra gente checonosce le lingue, di una esperta tessitrice, di agricoltori» racconta Mi-riam, ancora molto prudente perché «le difficoltà si presentano dicontinuo» anche se «c’è un grande riscontro e apprezzamento perl’offerta turistica e i nostri prodotti anche sui social». Visita il sito internet della cooperativa: www.nidodiseta.itGuarda qui il VIDEO

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Cooproute, alla scoperta dellecooperative d’Europa

C’è una strada ideale, tracciata circa unanno fa, che collega alcune delle coope-rative più interessanti d’Europa. Unnetwork alternativo di turismo sostenibile,innovativo, rispettoso del territorio, cheguarda a queste realtà come centri valo-riali di produzione culturale, prima cheaziendale. È questo, in estrema sintesi, ilmotore che anima il progetto CoopRoute,il cui obiettivo è quello di creare in Europa“una rete di cooperative disponibili alla vi-sita da parte di turisti, studenti, personeinteressate alla storia e alla realtà del mo-vimento cooperativo”. Avviato all’inizio del2014 da un’idea delle tre centrali coope-rative italiane, Cooproute è stato finanziatodalla Commissione Europea e coinvolge18 partner provenienti da 12 Paesidell’Unione: Italia, appunto, insieme aFrancia, Spagna, Regno Unito, Germania,Danimarca, Portogallo, Estonia, Irlanda,Bulgaria, Malta. Le cooperative, spesso,sono qualcosa in più di centri produttivi –nascondono storie, narrazioni, leggendeche affondano le loro radici nel tempo enelle tradizioni di un’area geografica. L’es-senza stessa delle cooperative è quella ditrasmettere, da una generazione all’altra,un’eredità culturale e industriale appog-giandosi su alcuni valori-cardine: la lega-lità, l’equità, la solidarietà, laresponsabilità. Lo scopo di Cooproute èquello di attirare visitatori alla scoperta dicompetenze tradizionali in cooperative chesiano in grado di fornire elementi di inte-resse sia a livello turistico, sia a livello edu-cativo. Ad oggi, le coop che sono stateselezionate per il progetto sono 82 in tuttaEuropa, di cui ben 30 in Italia, il Paese piùrappresentato. Tra queste c’è, ad esempio, la cooperativaL’Ovile, che in Emilia sta costruendo unarete sociale di coltivazioni e di gestione dilaboratori ad alta professionalità, contri-buendo a dare lavoro a soggetti svantag-giati, favorendo il reinserimento sociale dipersone in disagio psichico e promuo-vendo progetti di mediazione culturale ri-volti ai migranti. Uno di questi riguarda la

gestione di un rifugio montano, il Rifugiodella Pietra in località Pietra di Bismanova,dove i viaggiatori di Cooproute possonogodere delle bellezze delle montagne del-l’Appennino Reggiano accolti dei soci ecollaboratori dell’Ovile. Il turismo costituisce ovviamente uno degliasset principali del progetto, ed è in que-sta prospettiva che si colloca l’adesione dinumerose coop che hanno come obiettivoquello di costruire percorsi di ospitalità so-stenibile. Come ad esempio CooperativaSviluppo&Futuro di Levigliani, che sulleAlpi Apuane lavora alla conservazione diuna bellissima grotta, “L’Antro del Cor-chia”, e un museo dedicato all’artigianato,“Pietra Piegata”, legandosi a doppio filocon la comunità residenziale locale. Per-correndo la strada di Cooproute si puòpranzare a Le Vie, un ristorante slow foodtra Venezia e Mestre, gestito dalla coope-rativa A.R.I. Qualità; si possono assaggiarei prodotti liguri preparati dalla cooperativaArcadia, all’interno del progetto “Rivieracuore di Liguria”; si possono anche visi-tare alcuni dei musei-gioiello della Mamo-iada, in Sardegna. Qui, vicino alla bellaOrgosolo, la cooperativa Viseras gestisce il“Museo delle maschere mediterranee”, il“Museo della cultura e del lavoro” e“MATER”, Museo dedicato all’archeologiae al territorio. Ma quello di Cooproute è unprogetto prima di tutto europeo che tocca,come detto, 12 paesi. E così, attraverso ipercorsi selezionati, è possibile visitare esoggiornare in Galizia, nella Spagna set-tentrionale, in una comunità rurale com-posta soltanto da 3000 persone. Oppureandare in Francia, dove un vecchio mulinoabbandonato ospita oggi un sito di produ-zione della lana e dà vita, ogni anno, alla

ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE

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>> Alleanza Cooperative Italiane

>> Alleanza Cooperative Italiane

>> Emilia Romagna

>> Agroalimentare

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caratteristica Festa della Tosatura, che at-tira centinaia di persone. O ancora, per gliappassionati di sport e di calcio, i serviziofferti dalla cooperativa del club semi-pro-fessionistico FC United of Manchester, chepropone attività e iniziative sia nei giornidelle partite, che nel resto della settimana.Il progetto di Cooproute è coordinato daCecop – Cicopa Europe e coinvolge sog-getti e istituzioni di diversi paesi europei:Agci (Italia); Aveiro City Council (Portugal);Ccu (Bulgaria); Cg Scop (France); Coceta(Spain); Confcooperative (Italy); CoopCat(Spain); Co-operative Heritage Trust (Uni-ted Kingdom); Css Limited (Ireland); EstCoop (Estonia); Government of Catalonia(Spain); Kooperationen (Denmark); Kope-rattivi Malta (Malta); Legacoop (Italy);Nuwpc (Bulgaria); Regione Emilia-Roma-gna (Italia); ZdK/ Kaufmann-Stiftung (Ger-many).

Presentazione del Master “Wellpro”

Promuovere la crescita e la diffusione delleconoscenze e delle competenze sul welfareterritoriale, con approfondimenti nell’areadella progettazione in ambito nazionale e

comunitario e implicazioni nel managementdelle imprese sociali, cooperative e no pro-fit. È questo l’obiettivo del master di 1° li-vello “WellPro”, attivato dall’Universitàdegli Studi della Basilicata in collabora-zione con l’Alleanza delle cooperative econ l’Inps, presentato a Potenza venerdì25 marzo, alle ore 10, nella sede del Di-partimento di matematica, informatica edeconomia. Il percorso di studi formerà pro-fessionalità capaci di rispondere alle sfidedell’Unione Europea in materia di inclusionee innovazione sociale con un approccio so-stenibile, approfondendo sia le materie re-lative al welfare territoriale sia le opportunitàofferte dalla nuova programmazione comu-nitaria, per formare i manager sociali del-l’Europa 2020.“La capacità di formulareprogetti candidabili sui programmi di ema-nazione europea – commenta il coordina-tore, prof. Giovanni Quaranta – necessitadi una notevole capacità tecnica per laquale vanno forniti gli strumenti”. “In unmomento di profonda revisione del terzosettore, la cooperazione avverte la neces-sità di formare una classe dirigente qualifi-cata – aggiunge Paolo Laguardia,presidente regionale dell’Alleanza dellecooperative – in grado di pensare nuovipercorsi imprenditoriali in una chiave forte-mente innovativa, presidiando uno spazioche nel nostro territorio esiste e può essereulteriormente sviluppato”. Il master, che siinserisce in un percorso ormai consolidatodi collaborazione tra l’ateneo lucano e l’Al-leanza delle cooperative, si articola in trefasi: attività didattica in aula, tirocinio curri-culare retribuito presso imprese coopera-

tive e project-work finale. Ha una duratacomplessiva di 1500 ore per assegnare 60crediti formativi universitari (CFU) e avrà ini-zio a fine aprile con un numero massimo di18 studenti. L’Inps erogherà cinque borsedi studio a copertura totale dei costi del ma-ster. È possibile presentare, attraverso l’ap-posita piattaforma del sito dell’università, ladomanda di iscrizione entro il 31 marzo, acui farà seguito una prova selettiva di ac-cesso.

UE sostenga la cooperazione in-ternazionale contro il terrore

Gli attacchi terroristici nelle capitali euro-pee sembrano essere diventati una co-stante della nostra vita quotidiana,modificandola sotto la cappa della paurae dell’orrore. Il cordoglio per le vittime, lasolidarietà verso le loro famiglie e i feriti,devono andare di pari passo con l’assun-zione di consapevolezza che l’Unione Eu-ropea, se vuole battere il terrorismo, devenecessariamente fare un passo in avantinella direzione dell’integrazione delle poli-tiche tra tutti i Paesi che la compongono.La soluzione non sta nell’isolamento enella chiusura delle frontiere, nell’innalzarenuove barrire che, nel Continente, si vole-vano abbattute per sempre. Al contrario,occorre integrare le politiche di intelligencee di difesa, le scelte economiche, sociali.Va fatto un grande sforzo per investirenello sviluppo per offrire possibilità di oc-cupazione a strati emarginati della popo-lazioni tra i quali si alimenta il terrorismo dimatrice islamista. L’Europa deve metterein campo una politica comune, con una vi-

ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE

EMILIA ROMAGNA

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Primo piano ACI Settori Territori Imprese SondaggioLegacoop

sione ampia, per attenuare i conflitti nellearee mediorientali e del Nord Africa e indi-rizzare ogni sforzo per sconfiggere le cen-trali del terrorismo internazionale. Occorreimpegnarsi maggiormente nello sviluppodi programmi di cooperazione internazio-nale che facilitino la crescita culturale edeconomica; questo allo scopo di debellarele cause di conflitto che generano l’esododei disperati e la paura. I cooperatorihanno l’impegno a combattere una lottaper l’affermazione del valore della pace,del rispetto e della tolleranza. Sappiamoche l’Europa ha le energie e le risorse perresistere e contrastare con intelligenza lecause di queste tragedie, guardando al fu-turo con la fondata speranza di superarequesta grave crisi.

“Bene piano biologico, ora attua-zione azioni”

“L’approvazione del Piano strategico nazio-nale del biologico conferma l’ottimo lavoroche è stato svolto dalla filiera nei gruppi co-ordinati dal ministero. Nel Piano sono pre-viste importanti azioni di intervento per losviluppo di un settore che ha confermato,anche lo scorso anno, una crescita dei con-sumi del 20%, ma ai proclami scritti deve

seguire l’attuazione concreta delle misureche dovrebbero anche essere sostenute dainterventi economici”. Così Andrea Ber-toldi, coordinatore del settore biologico del-l’Alleanza delle Cooperative agroalimentari,ha commentato l’approvazione del Pianostrategico nazionale del biologico da partedella Conferenza Stato Regioni. Questo, sot-tolinea, “affinché gli obiettivi di crescita checi siamo dati possano effettivamente indi-rizzarsi verso un adeguamento dell’offertaalla crescente domanda”. Lo sviluppo delsettore, conclude, “dipende molto anche dallivello di aggregazione dei produttori e delprodotto e, in questo senso, la cooperazionepuò già svolgere un ruolo fondamentalecome punto di riferimento per un disegnocomplessivo di organizzazione della filiera”.

AGROALIMENTARE

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8Legacoop

L’Assemblea annuale per i 10 Anni

Si svolgerà il prossimo 20 aprile a Bruxellesl’Assemblea annuale di Cooperatives Eu-rope, l’organismo di rappresentanza delmovimento cooperativo della regione euro-pea, istituito nel 2006 con una personalitàgiuridica autonoma, che celebra quest’annoil suo primo decennio di vita.La sfida dei rifugiati in Europa e il ruolo dellacooperazione è il tema sul quale sarà in-centrata l’Assemblea di quest’anno. La ne-cessità di cooperazione, in costanteaumento in Europa, innesca problematichesempre più complesse a livello politico, so-ciale ed economico. L’Europa sta affron-tando la più grande sfida degli ultimidecenni nella gestione di un flusso ampio einarrestabile di rifugiati che per alcuni paesisi sta rivelando un compito eccessivo ri-spetto alle risorse ed alle capacità ammini-strative di cui sono dotati. Qual è l’impegnoe il ruolo delle cooperative in questa sfidache interessa l’Europa intera? Questa la ri-flessione attorno alla quale si svilupperà ildibattito centrale della mattinata, animatoda un panel di esperti composto da rappre-sentanti delle istituzioni europee e delle or-ganizzazioni cooperative di diversi paesi,durante il quale saranno presentate alcunebuone pratiche cooperative sviluppate perla gestione della crisi dei rifugiati.Nel pomeriggio sono previsti i lavori con-cernenti le questioni statutarie, ivi inclusa la

presentazione e discussione delle attivitàsvolte nel 2015 e le priorità strategiche daimplementare nel corso dei prossimi mesi.La giornata si concluderà con un ricevi-mento al quale parteciperanno i delegati edi rappresentanti delle principali istituzioni UE.Si ricorda che la partecipazione all’Assem-blea è gratuita, previa registrazione. Neiprossimi giorni verrà data diffusione del pro-gramma dettagliato dei lavori. Per informa-zioni sulle modalità di registrazione:[email protected]; [email protected] le informazioni pratiche relative alla lo-cation dell’iniziative, clicca qui

Meeting Rete europea dei giovanicooperatori

Il prossimo 18-19 aprile si riuniranno a Bru-xelles i giovani cooperatori provenienti dadiversi Stati membri per partecipare allaterza riunione della Rete europea dei gio-vani cooperatori, organizzata da Cooperati-ves Europe, due giorni prima dellosvolgimento dell’Assemblea annuale.La prima giornata sarà dedicata alle que-stioni statutarie e la Rete assumerà lo sta-tus formale di associazione. Il secondogiorno si riuniranno i gruppi di lavoro per di-scutere del futuro della Rete, le strategie disviluppo e verrà lanciata una nuova strate-gia di finanziamento.Per maggiori informazioni sul programmadei lavori, clicca qui

COOPERATIVES EUROPE>> Cooperative Europe

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Dai Social

IL�COMMENTO�DELLA�COOPERATIVA�DELLA�SETTIMANA

Segui�la�pagina�di�Cooperativa�sociale�Camelot�

TWITTER LA�FOTO�NOTIZIA

Post e tweet dalla cooperazione

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10Dai Social

LEGACOOP�NAZIONALE�SUI�SOCIALTOP�5�DELLA�SETTIMANA

Post e tweet dalla cooperazione

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11Dai Social

RASSEGNA�SOCIAL

Post e tweet dalla cooperazione

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Settori 12

>> Legacoop Servizi

Una nuova legislazione appaltipiù vicina al mondo dei Servizi

Le cinque organizzazioni del “Manifesto deiservizi” (Legacoop Servizi, Anip Confindu-stria, Fnip Confcommercio, Assistal, Afi-damp) hanno organizzato, nella mattinatadel 23 marzo, presso la Sala degli Atti Par-lamentari della Biblioteca “Giovanni Spado-lini”, un incontro per presentare alcuniemendamenti mirati sul testo del nuovo Co-dice appalti, che è attualmente all’esamedelle Commissioni parlamentari per il parerefinale. Il nuovo testo, infatti, dovrà essere ap-provato in via definitiva entro il prossimo 18aprile. Gli emendamenti rappresentano laconclusione di una fase di lavoro in corso dacirca due anni, durante la quale le organiz-zazioni hanno seguito con attenzione esvolto una azione concreta e propositiva nei

confronti dei decisori istituzionali. Tali emen-damenti sono finalizzati a migliorare unaserie di articoli particolarmente importantiper le imprese che operano nei servizi adalta intensità di manodopera. L’iniziativa,realizzata in collaborazione con Forum PA eTerotec, è stata introdotta dal Presidente diFPA Carlo Mochi Sismondi. Il Direttore di Te-rotec, Silvano Curcio, ha inquadrato il temae gli avvocati Sergio Grillo e Paola Coniohanno illustrato il senso degli emendamenti.Sono poi intervenuti il Prof. Pier Luigi Man-tini, componente della Commissione che haavuto il compito di stendere ed elaborare itesti per il nuovo Codice, e Michele Corra-dino, consigliere dell’Anac, l’Autorità anti-corruzione. Entrambi hanno svoltoconsiderazioni e valutazioni positive sulleproposte presentate. L’incontro è stato con-cluso dal portavoce delle organizzazioni delManifesto, Lorenzo Mattioli, Presidente diAnip Confindustria.

LEGACOOP SERVIZI

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13Territori

Assolte Terremerse e Cantina ColliRomagnoli. Il fatto non sussiste

I cooperatori di Legacoop Romagna espri-mono la massima soddisfazione per la sen-tenza del Tribunale di Bologna che in manierainequivocabile – perché il fatto non sus-siste – ha dichiarato Terremerse e CantinaColli Romagnoli non responsabili dei reatiche erano stati loro contestati. La verità pro-cessuale ha ristabilito quello che la coope-rativa e il movimento hanno sempresostenuto, cioè che i comportamenti tenutidagli amministratori di Terremerse e Colli Ro-magnoli sono sempre stati improntati allamassima correttezza e osservanza delleleggi. Al gruppo dirigente di Terremerse e atutte le persone coinvolte nella vicenda, a co-minciare da Gianni Errani, si rinnova quindi ilnostro attestato di fiducia, stima e solidarietà,che abbiamo più volte avuto modo di mani-festare nel corso di tutta la vicenda. Giunti aquesto punto crediamo sarebbe opportunoesprimere una valutazione sui tempi coi qualiquesto difficile percorso giudiziario è arrivatoa conclusione, dimostrando in pieno l’insus-sistenza e l’inesistenza dei fatti contestati,nonché sui danni che sono stati prodottitanto alle persone quanto alle aziende coin-volte. Proprio perché abbiamo piena fiducianella giustizia non possiamo non sollevare iltema dei tempi con cui si è giunti a questaconclusione e chiederci se c’erano o meno ipresupposti per l’apertura di questa inchie-sta che non ha retto a nessuna sentenzaemessa. Siamo fiduciosi ora che la parte dirilievo di carattere amministrativo ancoraaperta si concluda rapidamente, con la pienadimostrazione dell’insussistenza degli illeciti.

“L’area vasta sarà a casa nostra”L’idea di sviluppo di presidente e vicepresidente

Un territorio da un milione di abitanti con11mila imprese. Un territorio che va dal-l’Appennino al mare capace di offrire prodottiche vanno dal’aceto balsamico alla vongola diGoro e offrire tre siti Unesco patrimonio del-

l’umanità. “Solo così si può competere ogginei mercati internazionali”. Parola di AndreaBenini e Francesca Federzoni, presidentee vicepresidente di Legacoop Estense dopola fusione delle associazioni di Ferrara e Mo-dena lo scorso 4 marzo. Se il nome di AndreaBenini (già presidente di Arci Ragazzi dal1997 al 2005, presidente di Camelot, coor-dinatore del Centro Servizi Integrati per l’Im-migrazione; portavoce del Forum del IIISettore e negli ultimi tre anni presidente diLegacoop Ferrara) è ormai conosciutissimoin città, quello di Francesca Federzoni è tuttoda scoprire per la realtà locale. Ecco allorauno dei motivi che ha portato i due verticidella lega delle cooperative a presentarsi alleredazioni dei media. Ingegnere elettrotecnico,presidente di Politecnica dal 2011, projectmanager di progetti internazionali in Ghana,Armenia, Turchia, Malta, è membro del con-siglio direttivo di Oice, l’associazione di cate-goria aderente a Confindustria cherappresenta le organizzazioni italiane di inge-gneria, architettura e consulenza tecnico-economica, del consiglio di presidenzanazionale di Ancpl e del consiglio direttivo delsettore costruzioni civili Aicq, l’Associazioneitaliana cultura qualità. Tra lei e Benini non cisono differenze di vedute per quanto riguardalo sviluppo del ‘nuovo Ducato estense’: “peravere aziende di respiro internazionale serveun territorio di respiro internazionale”. E Fer-rara e Modena, insieme possono averlo:“sono città culturalmente vicine e comple-mentari dal punto di vista dell’economia; inentrambe la cooperazione porta l’8% dell’oc-cupazione; anche per questo la fusione èstata figlia di una grande serenità”. Il primopasso dopo la fusione è quello di conoscerequella parte di territorio ancora inesplorata. EFederzoni è già all’opera per “incontrare lecooperative ferraresi, ascoltare i loro problemiper trovarne le rispettive soluzioni”. Soluzioniche andranno calibrate in base alle analisiLEGACOOP ESTENSE

ROMAGNA>> Romagna

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>> Legacoop Estense

>> Toscana

>> Umbria

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Territori

economiche dell’ultimo periodo, “che dicono– interviene Benini – che stiamo uscendopiano piano dalla crisi e che lo strumento pertornare a competere è quello delle aggrega-zioni. E noi questo passaggio lo stiamo af-frontando non con una, ma con tre fusioni”.Tre fusioni? “La fusione territoriale con Mo-dena, quella associativa con le altre centralicooperative di Confcooperative e Agci che siperfezionerà l’anno prossimo e quella tra ge-nerazioni. Quest’ultima prevede il supera-mento di un concetto ormai vecchio. Prima ilmodello emiliano era retto da grandi impreseche, attraverso la subfornitura, facevano rica-dere a pioggia la ricchezza ai territori. Ora èvero il contrario: oggi per essere competitivodevi crescere in un territorio competitivo. ELegacoop Estense si pone come l’infrastrut-tura per crearlo”. La sfida non può non guar-dare anche ai mercati stranieri. Ma quandosi parla di internazionalizzazione, avverte la vi-cepresidente “si pensa solo al commercio onl’estero. Internazionalizzazione vuol dire anchee soprattutto essere pronto a rapportarti conun investitore straniero quando decide di fareun investimento a due passi da casa tua. Sesi creano le infrastrutture, le reti, affinché leattuali grandi imprese pronte a interfacciarsicon questi soggetti riescano a trasmetterequeste caratteristiche anche alle piccole im-prese, allora questo territorio saprà guada-gnarsi lo spazio che merita”. Insomma,questo lo slogan di presidente e vice, “da solonon puoi vincere, devi condividere per esserepiù forte, piccolo o grande che tu sia; e moltodel nostro lavoro consisterà nel creare pro-getti di conoscenza reciproca. Allora, solo al-lora, l’area vasta sarà a casa nostra”.

“Guerra alle false cooperative”

La lotta alle false cooperative è tra le prio-rità della neo istituita Legacoop Estense,l’associazione nata inizio marzo dalla fu-sione di Modena e Ferrara che unisce 150coop tra le due distinte province. Il nuovopresidente, il 40enne ferrarese AndreaBenini plaude all’operato della Guardia difinanza sul territorio regionale e ribadisce

l’importanza di una legge più severa cosìcome richiesto con una raccolta firme. Apochi giorni dall’assemblea costitutiva entranel vivo la riorganizzazione interna dell’as-sociazione con l’intento anche di contribuiread un ricambio generazionale. Fonte: ViaEmiliaNet

Due settimane di lavori per far ri-nascere l’Anconella

Tigli, platani, peri e querce per restituire allacittà il parco dell’Anconella spazzato via dalfortunale del primo agosto scorso. Oggi iprimi alberi sono stati piantati alla presenzadel sindaco di Firenze Dario Nardella, del-l’assessore all’Ambiente, Alessia Bettinie del presidente Legacoop Toscana, Ro-berto Negrini. Dell’intervento si occupa lacooperativa Agriambiente Mugello, cheprocederà con i lavori per le prossime duesettimane. Dopo essere stato chiuso lascorsa settimana per permettere la trivella-zione dei ceppi, il parco resterà aperto du-rante la piantumazione. I tecnici, infatti,metteranno in sicurezza le aree interessatedall’intervento giorno per giorno. L’impegnodella Lega delle Cooperative Toscane, cheha raccolto 100mila euro attraverso la do-nazione di fondi e una cena di finanzia-mento che ha riempito l’Obihall di Firenze,è partito all’indomani della tempesta. La do-nazione servirà per coprire, oltre alla messain posa di circa 150 piante, la manuten-zione dei nuovi alberi per tre anni, fino a fine2018. L’intervento seguirà il progetto di ri-qualificazione complessiva dell’impianto ar-boreo del parco elaborato insieme allaDirezione Ambiente del Comune, che ha in-

dividuato le specie più adatte ai cambia-menti climatici in corso e quelle in grado diincrementare lo sviluppo della biodiversitàin ambito urbano. “Vogliamo regalare unanuova Anconella alla città e ai bambini. Ilnostro impegno non finisce qui. Nei pros-simi mesi monitoreremo il lavoro fatto e col-laboreremo con le scuole ed il territorio perla valorizzazione del parco” ha affermatoRoberto Negrini, presidente Legacoop To-scana.

Legacoop rinnovo cariche in ANCA

Rinnovo delle cariche per Anca Umbria –Associazione Nazionale Cooperative Agroa-limentari dell’Umbria.Nel corso dell’Assemblea Regionale, che siè svolta venerdì 26 febbraio, è stato infattiriconfermato alla presidenza Graziano Pe-detti e nominato Vice Presidente Gian-franco Domini.Eletta inoltre la nuova Direzione composta,oltre che dal Presidente e Vice Presidente,da Chianella Luciano, Giovi Riziero, ManciniGiancarlo, Mezzasoma Sanni, Minciotti Ezio,Natale Giuseppe, Ranaldi Fabrizio e DinoRicci. Rinnovato, poi, il Collegio dei Revisoridei Conti composto da Valter Fascini, investe di Presidente, Ireneo Volpi e GabrioGustinelli, come membri effettivi, GiovanniRinaldi e Vincenzo Rubini, supplenti. Nelcorso dell’appuntamento assembleare sonostati nominati anche i Delegati alla 16^ As-semblea Nazionale di LegacoopAgroali-mentare, che si svolgerà a Roma il 10 e 11marzo 2016.

UMBRIA

LEGACOOP ESTENSE

TOSCANA

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15Imprese

Parte il bike to work aziendale

Arriva il welfare della mobilità. E arrivain bicicletta! In attesa degli incentivi pre-visti dal Governo nell’ultimo Collegato Am-bientale, ecco che parte il bike to workaziendale. Prima fra tutte, a proporre in-centivi in busta paga ai dipendenti chevanno al lavoro in bicicletta, è Coop Alle-anza 3.0, la più grande cooperativa di con-sumo italiana: 2 milioni 700 mila soci, 5miliardi di fatturato e 22 mila dipendenti. Al-leanza, per favorire la mobilità sostenibiletra i suoi lavoratori, ha lanciato il 21 marzoscorso il bando “In bici alla Coop”, un’ini-ziativa pensata per il benessere dei lavora-tori nell’ambito del sistema di welfareaziendale Piùperte. Si legge nelbando: “L’incentivo economico è finalizzatoa promuovere modalità di trasporto che in-ducano alla progressiva riduzione dell’uti-lizzo del mezzo privato motorizzato a favoredi modalità di trasporto orientate alla salva-guardia dell’ambiente ed al miglioramentodella salute, della sicurezza e del benesserepsicofisico dei dipendenti.” Salute e benes-sere psicofisico sono sempre stati appan-naggio della bicicletta. Da febbraio con ilpieno riconoscimento da parte dell’Inail,dell’infortunio in itinere ciclistico, per chi vaal lavoro in bicicletta, si apre anche un ine-dito spazio di tutela, precluso invece a chi simuove con qualsiasi altro mezzo privato. Lapartecipazione al bando è gratuita e apertaai dipendenti con contratto a tempo inde-terminato o anche di apprendistato. Peradesso si prevede il coinvolgimento di mas-simo 250 dipendenti che saranno inseriti inuna graduatoria stilata in base all’ordinecronologico d’arrivo delle candidature. Ai250 dipendenti che parteciperanno all’ini-ziativa l’azienda fornirà un kit composto dazainetto, borraccia, fascetta catarifrangentee luci a led e metterà a loro disposizione unvideo con le regole da seguire e piccoli con-sigli per muoversi in sicurezza.

Per quanto riguarda l’incentivo economicosi tratta di un contributo, al lordo di ritenuteprevidenziali, assistenziali e fiscali, di 0,30euro per ogni km percorso, nel tragittocasa-lavoro per un massimo di 6 euro algiorno e di 60 mensili. Per calcolare i kilo-metri pedalati ci si affiderà alla App Vivibicidisponibile sia per Iphone che per disposi-tivi Android. E per quei dipendenti chehanno come operatore Coop Voce, con Vi-vibici ci sarà la possibilità di convertire tuttii km percorsi quotidianamente in bicicletta,in minuti e MB di traffico nazionale gratuito.Un vantaggio nel vantaggio.

“Venderemo Parmigiano all’estero”

Grande soddisfazione in Legacoop per ilsuccesso del convegno che si è svolto nellaSala Valdo Magnani, organizzata in occa-sione dell’assemblea di bilancio di Lattemi-lia, la cooperativa agricola che associa 17tra cooperative, aziende agricole e societàprivate produttrici di formaggio ParmigianoReggiano, prodotto con il latte provenienteda circa 450 aziende agricole della provin-cia di Reggio Emilia e Parma. “Come ven-dere il Parmigiano Reggiano. La filieraproduzione/commercializzazione e il mer-cato lattiero-caseario ad un anno dalla finedel regime delle quote latte”: questo era iltema quanto mai attuale del convegno, pre-sieduto dal presidente di LattEmilia LuigiTamburini, a cui sono intervenuti l’asses-sore regionale all’Agricoltura Simona Ca-selli, il presidente di Legacoop Emilia OvestAndrea Volta, il presidente del GruppoGranarolo Gianpiero Calzolari e il presi-dente di Legacoop Agroalimentare Nord Ita-

COOP ALLEANZA 3.0

LATTEMILIA/GRANAROLO

>> Coop Alleanza 3.0

>> Lattemilia/Granarolo

>> Coop Reno

>> Gulliver

>> Radio Taxi

>> Soluzioni Futura

>> Verniciatori già Sardi

>> Treseiuno

>> Cooperativa Ghinghinelli

>> Cir Food

>> Coop Culture

>> Cooperativa San Michele Arcangelo

>> Castel Monte

>> L’Aiutarella

>> Proalter 2000

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Imprese 16

lia Cristian Maretti.Il convegno è stata anche l’occasione perpresentare l’importante accordo tra LattE-milia e Granarolo per la commercializza-zione all’estero di Parmigiano Reggianoprodotto dai soci di LattEmilia.Tutti gli interventi hanno sottolineato il diffi-cile momento del settore lattiero-casearioin Italia, anche dopo il superamento dellequote latte. Nel nostro paese siamo di frontead una situazione di forte eccedenza nellaproduzione del latte (+13%), con una sta-gnazione delle vendite e un significativomutamento negli stili di alimentazione, chepenalizza il settore del latte e dei suoi deri-vati. A questo si aggiunge la situazione nonfacile dei mercati internazionali (con l’au-mento, tra l’altro, della produzione in Cina ei noti problemi per l’exoprt verso la Russia).Per affrontare questa situazione, che nontocca solo l’Italia, le politiche dell’Ue sonoancora deboli, come ha sostenuto l’asses-sore regionale Caselli. Ma partendo dallagrave e complessa situazione internazionalenel settore, e dalla saturazione del mercatointerno, è necessario, per Simona Caselli,puntare all’estero esaltando il Made in Italy,un brand che ha sempre un grandissimovalore. E’ poi necessario una forte organiz-zazione da parte dei produttori, perché – èil parere di tutti gli interventi – non si puòpuntare ai mercati esteri andando alla rin-fusa e senza strategie comuni. L’accordotra LattEmila e Granarolo, hanno spiegatoTamburini e Calzolari, va proprio in questadirezione: mettere in rete le capacità e laqualità dei produttori associati in LattEmi-lia, con la forza di penetrazione sui mercatiesteri di un gruppo come Granarolo, il tuttoall’interno di una filiera cooperativa ricono-scibile e che aggiunge valore aggiunto.L’accordo nasce da un fruttuoso confronto

tra un qualificato gruppo di soci di LattEmi-lia e l’organizzazione di Granarolo. Si inizieràmettendo a disposizione del gruppo bolo-gnese, che ha sue società già attive in di-versi paesi, in particolare europei edamericani, dalle 1500 alle 2000 forme almese di Parmigiano Reggiano, già stagio-nato. I soci di LattEmilia, oltre alla produ-zione, cureranno la stagionatura, che ha ilsupporto del Ccfs, la finanziaria di Lega-coop, e di altri istituti di credito. “Invece dilamentarci – ha detto il presidente di Gra-narolo – dobbiamo fare qualcosa. E l’ac-cordo che presentiamo oggi è una primarisposta”. Particolarmente soddisfatta del-l’accordo tra Granarolo e LattEmilia è Si-mona Caselli. “La Regione punta avalorizzare le buone pratiche. Quello cheviene presentato oggi è un accordo digrande interesse. Da un ruolo da protago-nisti ai produttori, che oltre a vedere il Par-migiano Reggiano sui mercati esteri,possono anche programmare la loro atti-vità.” LattEmilia si occupa anche di valoriz-zare il siero del latte derivato dallatrasformazione in formaggio ParmigianoReggiano, destinandolo dopo raffredda-mento e concentrazione all’utilizzo alimen-tare, farmaceutico per usi umani; divalorizzare il burro e la panna; fornire for-mazione, assistenza tecnica e finanziaria;sviluppare e consentire la tracciabilità dellafiliera, la certificazione della qualità a ga-ranzia del consumatore, del miglioramentoqualitativo delle produzioni, del benessereanimale, della sicurezza alimentare e dellasicurezza del lavoro. LattEmilia sta svilup-pando con diverse Università italiane pro-getti di ricerca ed innovazione sui prodotticaseari, come il Burro Nobile, e sul benes-sere animale.

Dona 10mila euro al volontariato

“Ringrazio Coop Reno per il sostegno cheha scelto di dare a quattro associazioni dellanostra provincia – Udi, Anffas, Aias e Asso-ciazione Traumatizzati Cranici – e spero cheanche altre realtà produttive scelgano di se-guire questo esempio virtuoso di collabora-zione con il mondo del volontariato”. Con

queste parole l’assessore alla Politiche So-ciali del Comune di Ferrara Chiara Sapigniha aperto, nella sala Arazzi del Comune diFerrara, la conferenza stampa per presen-tare un’iniziativa che Coop Reno promuoveper il decimo anno consecutivo, legata ai fa-mosi “Cataloghi del Collezionamento” checonsentono ai soci di accumulare punti at-traverso la spesa.“I punti che, a fine campagna, non sono statiutilizzati vengono solitamente azzerati –spiega Andrea Mascherini, presidente diCoop Reno –. Da qui l’idea di recuperarli pertrasformarli in occasioni di solidarietà. Unascelta che per noi ha un grande valore sim-bolico, di restituzione e redistribuzione di ric-chezza sul territorio anche in questo difficilemomento economico. Non dobbiamo dareper scontate le buone notizie e ci auguriamoche anche altri vogliano replicarle”.Andrea Benini, presidente di LegacoopEstense, nel ringraziare la cooperativa au-spica “che l’impegno di Coop Reno, che dasempre scommette sul forte rapporto con ilterritorio e le piccole comunità, venga man-tenuto anche in futuro”. Un ringraziamento eun auspicio che rimarcano anche le quattroassociazioni presenti in conferenza stampa,che hanno ottenuto un contributo totale di10mila euro. “In un momento storico in cuidiventa sempre più difficile accedere a ri-sorse economiche – commentano in modounanime i rappresentanti delle quattro asso-ciazioni (Liviana Zagagnoni di Udi, GuidoGozzi di Anffas, Orietta Fozzato di Aiase Marcello Roncarà di TraumatizzatiCranici) – iniziative come questa sono os-sigeno per noi e per i nostri beneficiari”.Udi ha ricevuto 5mila euro per un progettodi cultura e memoria: la donazione servirà in-fatti per l’acquisto di mobili e strumenti diconservazione per l’archivio storico e la bi-blioteca. Gli altri 5000 euro sono stati invecedestinati alle altre tre associazioni per pro-getti di vacanze estive rivolti a persone disa-bili, che rappresentano importanti momentidi autonomia per i beneficiari e di sollievo perle loro famiglie. Coop Reno, cooperativa diconsumo associata a Legacoop Estense, ha41 punti vendita in 4 province (Bologna, Fer-rara, Ravenna e Rovigo) per un fatturato chenel 2015 si attesta a circa 163 milioni dieuro, ed è presente nella provincia di Ferraracon 8 supermercati, che contano in totale

COOP RENO

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Imprese

9.639 soci. Attraverso questa iniziativa i soci,grazie ai punti collezionati, hanno donato intutto oltre 400mila euro, 50mila solo nel2015.

A sostegno del progetto “Happy Kayak”

Un progetto di sostegno alle disabilità uniconel suo genere, una potenziale campionessache ha attraversato un continente per cercareil riscatto, due enti che insieme stanno pro-vando a realizzare il sogno di alcuni disabili ein modo particolare di Juliet. Tutto questo è il progetto “Happy Kayak”messo in piedi da Canottieri Mutina col so-stegno finanziario di Cooperativa SocialeGulliver e organizzativo di Uisp Modena eche ha in Juliet Kaine, pluri-campionessa ita-liana di paracanoa, la sua punta di diamante. «Abbiamo deciso di diventare main sponsordel settore paracanoa della Canottieri Mutinaperché abbiamo la consapevolezza del valoresociale dello sport, soprattutto quando pro-muove progetti di questo genere - raccontaMassimo Ascari, Presidente di Gulliver - Gliatleti ai quali si rivolge “Happy Kayak” sonoinfatti le persone delle quali Gulliver si prendecura ogni giorno. Il nostro fine è quello di so-stenere le attività del settore paracanoa dellaCanottieri Mutina indipendentemente dai ri-sultati sportivi, per dare un’opportunità a tuttidi praticare sport. Condividiamo con la societài valori del progetto che, attraverso attivitàmultidisciplinari, promuove comportamenti

solidali, il rispetto per “l’altro” e per se stessi,l’adozione di sane abitudini alimentari e divita, il rispetto per l’ambiente». «Uisp da sempre promuove anche lo sportparalimpico - fa eco Giorgio Baroni, presi-dente Uisp Modena - e per questo fin da su-bito si è impegnata per far sì che Julietpotesse ottenere la cittadinanza italiana, ga-reggiando per un posto alle Olimpiadi di Rio.Parimenti, siamo orgogliosi di quanto sta co-struendo la Canottieri Mutina, una società allaquale siamo storicamente legati». Assieme a Gulliver e Uisp anche BperBanca, che col suo programma di carte per-sonalizzate “We love sport” devolve una quotaa favore di Juliet Kaine. “Happy Kayak” è unprogetto integrato per ragazzi portatori di han-dicap nato nel 2008 e dal 2014 entrato nellecompetizioni federali della Fick, con ben 20ragazzi affetti da diverse disabilità fisiche o in-tellettivo-relazionali che hanno saputo distin-guersi. Tra di loro, la punta di diamante èJuliet Kaine, che tra 2014 e 2015 si è ag-giudicata ben 9 titoli italiani e che lo scorsoanno ha ottenuto definitivamente la cittadi-nanza italiana. Originaria della Sierra Leone eaffetta da bambina da una grave malattia, Ju-liet si è trasferita in Italia nel 1997, curandosie affrontando la sedia a rotelle con coraggioe con un grande spirito sportivo. Ora Juliet ècampionessa italiana su varie distanze, com-prese quelle di fondo e mezzo fondo, e statentando con tutte le sue energie di qualifi-carsi alle Paralimpiadi di Rio che si svolge-ranno in settembre. Dopo le selezioni in aprile,Juliet infatti parteciperà ai Mondiali diDuisburg (in Germania): lì dovrà centrareuno dei piazzamenti necessari. Non sarà fa-cile, ma Gulliver, Uisp e Bper sono con lei.

Prorogata fino al 30 settembrela promozione via WhatsApp

“Per tutta la primavera e l’estate, sarà va-lida l’offerta legata alla chiamata via What-sApp al numero 3925966123 delle autobianche della Cooperativa Radio TaxiGenova“: lo ha affermato la stessa tramiteuna nota. “In accordo e collaborazione conil Comune di Genova e il Coordinamentosindacale tassisti genovesi – spiega Val-

ter Centanaro, presidente della Coope-rativa Radio Taxi Genova - e visto il suc-cesso del servizio abbiamo deciso, inmodo collegiale, di prorogare di altri seimesi, fino al 30 settembre, l’offerta per cuiil tassametro scatta solo al momento delraggiungimento del luogo convenuto colcliente”. “Il servizio di chiamata via What-sApp è stato inaugurato a metà novembre2014 e ha ottenuto un sempre crescenteindice di utilizzo da parte dei genovesi enon solo: circa il 10% delle chiamate ar-riva proprio attraverso la popolare App dimessaggeria mobile. Per utilizzare What-sApp, basta inserire nella rubrica del pro-prio smartphone il numero 3925966123e mandare un messaggio per prenotarel’auto bianca su tutto il territorio del Co-mune di Genova, indicando dove si vuole iltaxi e con quali caratteristiche: ad esempioil numero delle persone da trasportare op-pure la presenza di animali, piuttosto chedi bagagli. È prevista anche la possibilitàper il cliente di inserire l’importo pagato –via WA al 3925966123 - a fine corsa e diconfrontarlo in totale trasparenza, conl’importo che il tassista è obbligato a co-municare alla centrale Radiotaxi. La chia-mata via WhatsApp è tra le tante novitàcontenute nel nuovo sito iper responsivowww.5966.it realizzato di recente dallaCooperativa che contiene i servizi dellaNext generation Taxi”. “Tutti i servizi, tradi-zionali e nuovi, saranno ‘in vetrina’ neglistand della Fiera di Genova, da domani 1°aprile fino al 10, in occasione della FieraPrimavera, con la Cooperativa Radio Taxiospite, nella tensostruttura esterna delquartiere fieristico, dello stand AutoveicoliErzelli spa”.

RADIO TAXI

GULLIVER

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Imprese

Presenta il cloud a Impact Hub

La cooperativa Soluzioni Futura compie dueanni e presenta “I love Cloud”. Mercoledì13 aprile alle 18.00 a Impact Hub, lo spa-zio coworking in via Statuto 3 a Reggio Emi-lia, la cooperativa invita a conoscere ilCloud. Soluzioni Futura è un’azienda Con-sulting Partner diAmazon Web Services,leader mondiale nell’offerta di servizi Cloudcon oltre un milione di clienti in 190 paesidel mondo.“I love Cloud” sono sessioni pratiche e ope-rative sul campo dell’innovazione della tec-nologia del cloud computing. ValerioVersace, Cto di Soluzioni Futura, è uno dei12.000 architetti in soluzioni cloud di Ama-zon Web Service certificati nel mondo. Nelprimo appuntamento spiegherà cos’è ilcoud e quali sono i vantaggi economici e,numeri e casi di studio alla mano, per lapiccola-media impresa.E’ possibile regi-strarsi gratuitamente da oggi al sito dovesarà anche possibile seguire le diretta suisocial network e vedere il video dell’evento.Seguirà un momento conviviale e di incon-tro con i soci di soluzioni futura davanti aun aperitivo offerto a tutti i presenti. Tutti gliinteressati sono invitati a registrarsi:l’evento è aperto a cinquanta persone. Macos’è il cloud? “Facciamo esperienze dicloud computing tutti i giorni - spiega Vale-rio Versace - a volte senza neanche ren-dertene conto. Quando sei davanti al tuo PCe navighi su Google, digitando una chiave diricerca, in realtà stai usando delle soluzionidi cloud computing. Il tuo computer non faaltro che inviare la richiesta alla rete di unadelle migliaia di cluster di computer di Goo-gle, che elaborano le informazioni, fanno il

lavoro sporco cercando ciò di cui hai ne-cessità e chiedono al tuo PC di visualizzarei risultati. Le operazioni più onerose ven-gono fatte da una macchina residente inCalifornia, a Dublino, a Tokyo o in una delletante altre parti del mondo senza che tu nesappia nulla. Lo stesso vale quando usi leemail via Web e i servizi di cloud storagecome Dropbox, che ti permettono di averesempre con te i file di cui hai necessità,anche lontano dal tuo PC con cui lavori abi-tualmente.” Quali sono i vantaggi e i costidel cloud? Il cloud oltre ad offrire nuove edincredibili opportunità applicative è ancheun modo per cancellare i costi fissi e ab-battere drasticamente il budget necessarioalla gestione di una rete aziendale. In pocheparole eliminate la maggior parte dei ser-ver (se non addirittura tutti) e mettete tuttoil resto nel cloud. “Ci sono provider specia-lizzati, ad esempio Amazon Web Serviceche noi usiamo - spiega Versace - che vimettono a disposizione tutti i server di cuiavete bisogno a distanza. Non dovrete maipiù preoccuparvi dell’obsolescenzadell’hardware, ci pensa il provider ad ag-giornare i vostri server. Per lo stesso motivonon dovrete mai più preoccuparvi dell’ob-solescenza del software. Non dovrete piùpreoccuparvi di salvare i dati e avere serverduplicati nel caso se ne rompa qualcuno, ilvostro provider renderà i vostri dati ridon-danti, sia mettendoli su più server, sia di-stribuendoli geograficamente sul pianeta:se dovesse scoppiare un incendio nellastanza dove si trova il vostro server, ne su-bentrerà istantaneamente un altro con tuttii vostri dati aggiornati, ma che si trova geo-graficamente da un’altra parte. Benefice-rete dunque di un’infrastruttura di sicurezzadi qualità e affidabilità molto maggiore ri-spetto a qualsiasi altra possibilità tradizio-nale. Non è tanto il prezzo, che comunqueè estremamente inferiore ai costi di ge-stione di una rete privata, ma è il modello dipagamento che è cambiato: si paga al con-sumo. Avete capito bene, non ha impor-tanza quanti server avete, ma quanto liusate. E come se non bastasse potete cam-biarli di continuo: se ad esempio per un pe-riodo dell’anno vi serve più potenza, laaumentate con un click e la riportate indie-tro quando non vi serve più. E’ come avere

una rete che potete riconfigurare di conti-nuo a vostro piacimento e senza neancheun secondo di stop all’attività aziendale”.

I 70 anni della cooperativa

Un pezzo storico della Forlì lavoratrice com-pie quest’anno 70 anni di attività, si trattadella cooperativa verniciatori già Sardi natanel 1946 alla guida di Renato Sardi. Ini-zialmente i soci della cooperativa erano ar-tisti, finissimi artigiani che applicavanodelicate laccature, decoravano stucchi e col-laboravano fianco a fianco con pittori forli-vesi come Zambianchi, Casadei e Nadiani. La società nasce il 28 marzo 1946 dal-l’unione dei dipendenti di Renato Sardi, abi-lissimo artigiano scomparso nel 1972. Sardiha lasciato al suo team l’attività e ha tra-smesso i suoi saldi principi morali e l’attac-camento al lavoro, tanto che nel nome dellacooperativa appare tuttora il cognome delsuo fondatore. Negli anni ‘70 l’attività dellacooperativa si è ampliata aggiungendo allalaccatura di calessi e mobili, alla decora-zione di stucchi e carta da parati, anche leattività di tinteggiatura e apposizione discritte pubblicitarie su intonaci. Gli anni ’80hanno segnato un altro rinnovamento: lacooperativa ha ampliato la propria attività nelsettore cantieristico. Da qui è nata la con-centrazione nel settore edile con il ripristinodel cemento armato e la realizzazione di iso-lamenti termici. “Oggi a distanza di 70 anni– spiegano i soci – come allora, in un mo-mento storico di forte difficoltà, data dallacrisi economica globale, la cooperativa at-tracca a vele spiegate verso un nuovo portodella sua storica e gloriosa navigazione”. La

SOLUZIONI FUTURA

VERNICIATORI GIÀ SARDI

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cooperativa, composta da 11 dipendenti trasoci ed operai, offre ai propri clienti servizi ditinteggiature interne ed esterne, protezionedel cemento armato, realizzazione di isola-menti termici a cappotto, cicli armati anti-crepe, rifacimenti pavimentazione balconi,rifacimento ed impermeabilizzazione ditetti, fornitura e posa in opera di linee vita,garantendo l’impiego di personale alta-mente qualificato e l’utilizzo di prodotti cer-tificati e a norma di Legge. “L’azienda hasaputo rinnovarsi – spiegano i soci – nelcorso di questi decenni, affrontando via viadifferenti esigenze di mercato. Oggi, infatti,a discapito del nome cooperativa vernicia-tori, non si occupa solo di lavori di tinteg-giatura ma ha sviluppato competenza anchein altri ambienti edilizi. Sacrificio, umiltà , re-sponsabilità e desiderio di migliorare sonodiventati parte integrante di un patrimonioumano, ancor prima che professionale. Nellanostra impresa, oggi come allora c’è la con-sapevolezza che, solo considerando la coo-perativa una famiglia dove ognuno ha unruolo ben preciso, ci sarà sempre conti-nuità”.“A tutti i clienti storici – concludono isoci - va il doveroso e sentito ringraziamentoper la fiducia riposta, con l’augurio che que-sti siano soli i primi settant’anni”.Fonte: ForlìToday

Sostenibilità ambientale, doggybag e area baby le novità dell’anno

Pasqua uguale Pesceazzurro. La catenadi ristoranti self-service, che ha come baseil locale storico di viale Adriatico a Fano (Pu),scalda i motori per affrontare con successola stagione 2016. “Ci siamo appena riuniti

con tutti i dipendenti del gruppo – diceMarco Pezzolesi, amministratore unicodel Pesceazzurro -, quest’anno 122 fra sta-gionali e a tempo indeterminato, per con-dividere con ognuno di loro la strategia2016 del Pesceazzurro e confrontarci sullavoro da fare”. All’orizzonte, infatti, si vedela luce del nord con un’ipotesi di apertura aBologna, prima, e a Milano poi. Intanto,però, nei cinque locali operativi sulla costamarchigiana e romagnola, Fano (Pu), Se-nigallia (An), Cattolica (Rn), Miramaredi Rimini (Rn), Milano Marittima (Ra), ètutto pronto per superare i risultati raggiuntinel 2015, 495 mila presenze di cui oltre 6mila fidelizzate con la Cardazzurra, conmassime giornaliere di 5.274 clienti e unamedia giornaliera di 2.631. Per le festivitàpasquali e nei mesi primaverili, a Fano (Pu),Senigallia (An) e Rimini, che sono rimastiaperti nei fine settimana anche in inverno eche proseguono le aperture, per tutto aprile,a pranzo e a cena sabato, domenica, festivie prefestivi, si aggiunge la possibilità dimangiare anche a Cattolica (Rn) e a MilanoMarittima (Ra). Il Pesceazzurro, aggiungePezzolesi, “conferma il suo impegno per lasostenibilità ambientale grazie all’uso di di-stributori self-service per le bevande, alposto delle bottiglie di plastica per l’acquae di vetro per il vino, insieme all’utilizzo dipiatti, bicchieri e posate in materiale bio,perfettamente riciclabile nell’umido”. La ca-tena, inoltre, compie la sua azione contro lospreco del cibo favorendo i clienti che vo-gliano portare a casa gli “avanzi” del pastocon la “Pesceazzurro doggy bag”. Un temasempre di attualità visto che anche la pro-posta di legge in Parlamento per favorirel’uso consapevole delle risorse alimentari eil recupero di prodotti ancora utilizzabili daparte delle associazioni di volontariato sulmodello di quanto già fatto in Francia. Fra lenovità del 2016, c’è la creazione di un’areababy con uno spazio tv nei punti ristora-zione, in fase di sperimentazione a Riminie Fano per essere poi allestita anche neglialtri tre self-service, e la nuova offerta di“Primino”, un piatto di pasta al sugo dipesce per i più piccoli, a forma di pesciolino.“E’ un modo, crediamo divertente – dicePezzolesi -, per far apprezzare la bontà delpesce anche ai bambini”. Il Pesceazzurro è

anche al lavoro per una nuova campagnadi comunicazione che quest’anno puntasulla televisione, con uno spot appena rea-lizzato da parte del regista fanese HenrySecchiaroli, senza dimenticare l’impegnoquotidiano a favore della solidarietà e di Te-lethon. Per ogni pasto consumato al Pe-sceazzurro, infatti, il gruppo devolve uncentesimo alla Onlus. Un piccolo gesto chenel 2015 ha consentito di donare 4.950euro, circa 30 mila euro dal 2006 ad oggi.

Nasce il network delle cooperativedella comunicazione e informaticadella Romagna

Il contratto di rete – che si sta costituendoformalmente dopo alcuni mesi intensi di in-contri e attività di progettazione supportatada Legacoop Romagna – fa il suo de-butto in questi giorni per il pubblico degliaddetti ai lavori, in vista di un evento di pre-sentazione ufficiale a imprese e istituzioni.Una decina le società di Ravenna, Rimini eForlì-Cesena che stanno dando vita al net-work: Adit, Aleph, Cooperativa EditorialeGiornali Associati, Cooperdiem, Fucina 798,Media Romagna, Sunset, Soasi, Tuttifrutti,e Videoinfo. Un panorama che consente diintercettare tutte le esigenze delle impresee degli enti pubblici, mettendo a disposi-zione servizi che vanno dagli eventi allapubblicità, dai nuovi media a quelli tradizio-nali, dalla comunicazione e marketing deicentri commerciali agli uffici stampa, pas-sando per la produzione e gli operatorivideo, il web, la creazione di software adhoc e le piattaforme avanzate per smar-tphone, tablet e cartellonistica digitale. In-sieme le società della rete sviluppano ungiro d’affari di oltre 9 milioni di euro e oc-cupano un centinaio di professionisti delsettore, tra giornalisti, grafici, copywriter,

TRESEIUNO

PESCEAZZURRO

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venditori, tecnici e programmatori. Il net-work Treseiuno nasce con lo scopo precisodi organizzare al meglio la presenza sulmercato delle cooperative della filieraMedia, Informatica e Comunicazione di Le-gacoop Romagna, creando occasioni di col-laborazione, azioni commerciali congiuntee idee per sviluppare nuove possibilità dibusiness, integrando il portafoglio di servizie valorizzando l’offerta dei singoli associati.Treseiuno si rivolge in primis alle realtà delmovimento cooperativo romagnolo, comeinterlocutore in grado di risolvere ogni esi-genza di comunicazione aziendale, ma hagià deciso di ampliare il proprio piano dimarketing a tutto il territorio nazionale, po-tendo contare su competenze consolidate,sia dal punto di vista tecnico che creativo, ingrado di essere competitive a qualsiasi li-vello.

Da Coop Liguria Start Up a Pano-rama TV

Prima la vittoria al bando Coop Liguria StartUp entrando tra i dieci progetti finalisti pre-miati. Ora tra i progetti scelti in tutta Italianel concorso “90 secondi per spiccare ilvolo” ideato da Panorama. Cambiare l’agri-coltura, abbattendo le emissioni di co2 at-traverso l’uso di energie rinnovabili.Cambiare l’agricoltura puntando sulla qua-lità di prodotti anche particolari, come lozafferano o il luppolo da cui produrre unabirra “genovese”. E’ l’idea dei 4 ragazzi diGenova fondatori della cooperativa “Ghin-ghinelli”. Guarda il loro video di presenta-zione su panorama.it Oggi troverete anche

la storia di questo progetto sull’edizionecartacea di Panorama. Panorama torna ascoprire il meglio dell’Italia visto da vicino,con la terza edizione del tour “Panoramad’Italia”. Con lo stesso spirito che ha dasempre caratterizzato l’iniziativa, anchequest’anno Panorama vuole lasciare sulterritorio la testimonianza di come crede nelmodo di fare impresa dei più giovani. Ma lofa con modalità del tutto nuove aggiun-gendo alla “vetrina” delle migliori start-updel posto – che c’è sempre stata – un pre-mio per la più brillante consistente in servizi“ad hoc” per un’impresa nascente. La Coo-perativa Ghinghinelli è già alla caccia delterzo premio.

I prodotti di Libera per la XXI Giornatain memoria delle vittime di mafia

In occasione della XXI Giornata della Me-moria e dell’Impegno in ricordo delle vittimeinnocenti delle mafie organizzata il 21marzo da Libera e Avviso Pubblico, CIR foodha rinnovato il sostegno alla giornata conmolteplici iniziative. Come già accadutonelle edizioni precedenti, la cooperativa hainserito fra le materie prime dei menu perscuole e ospedali la pasta di semola biolo-gica di Libera Terra, per un totale di 5 ton-nellate. CIR food ha inoltre dato il suosostegno alla manifestazione regionale diReggio Emilia, con il fondatore di LiberaLuigi Ciotti in collegamento da Messina. Il21 marzo 2016 le scuole di Reggio Emilia,Modena, Piacenza e Ferrara e nel bolo-gnese gli Ospedali Maggiore e Rizzoli e lescuole di Loiano e Bazzano (Comune di Val-samoggia) hanno avuto quindi un menuspeciale, che ha il sapore della legalità. Nelmodenese sono state coinvolte le scuole diSassuolo, Formigine, Spezzano, Fiorano,Mirandola, Terre di Castelli e Terre d’Argine.Inoltre la pasta di Libera Terra è stata pro-posta in oltre 40 ristoranti e self-serviceRITA e CIR food nelle province di Modena edi Reggio Emilia. “Rinnoviamo con orgoglioil nostro sostegno all’Associazione Liberanella giornata in ricordo delle 900 vittime dimafia – ha dichiarato la Presidente di CIR

food, Chiara Nasi – I prodotti di Libera Terrasono un esempio tangibile di legalità e im-pegno sociale, valori imprescindibili per lacooperazione, oggi più che mai”. CIR foodha portato la stessa iniziativa anche al difuori dei confini regionali, in Veneto (Vene-zia e Teolo) e in alcuni Comuni di Toscana(Scandicci, Camaiore, Massarosa, Pontas-sieve, Magione) e Liguria (La Spezia, Bo-lano, Chiavari, Cogoleto, Alassio, Garlenta,Ventimiglia, Albenga, Verallia, Acqui Terme).Il menu con la pasta BIO Libera Terra saràservito inoltre in alcune mense aziendali,come l’IIT di Genova, la Telecom di Torino eGenova, Banca Intesa, Reale Mutua e Poli-tecnico di Torino.

Biblioteche e musei senza bando, ri-schiano il posto 40 addetti coop

Protesta davanti al Comune di un gruppo diaddetti delle coop che hanno in appalto iservizi museali e culturali: gli intoppi nelbando creano preoccupazione per la sortedel posto di lavoro di 40 persone . Una tren-tina di lavoratori e lavoratrici delle coopera-tive titolari degli appalti dei servizi culturalie museali, Agave Itinera e Coop Culture, sisono ritrovate sotto il Comune per un pre-sidio e un’assemblea indetta da FilcamsCgil e Uil Tucs per manifestare all’ammini-strazione le preoccupazioni per la scadenzaimminente della proroga del bando di gara,il prossimo 31 marzo, del contratto di ap-palto. Il bando con il quale si dovevano rin-novare gli appalti triennali è scaduto adicembre, è stato rinnovato a gennaio e poisubito ritirato per il problema della Casadella cultura che doveva essere scorporatadallo stesso bando. Nel frattempo era statadata la proroga tecnica di tre mesi per far

COOP CULTURECIR FOOD

COOPERATIVA GHINGHINELLI

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proseguire l’attivita e l’espletamento dellefasi della gara. Proroga che a fina marzoscade, rischiando la chiusura dei servizi,con la conseguenza che 40 persone ri-schiano di andare a casa. Se non vieneemesso subito il nuovo bando al quale sipuò agganciare la proroga, si potrebbe co-munque optare all’affidamento provvisoriodel servizio. Per questo una delegazione disindacati e lavoratori attende di essere ri-cevuta dal sindaco Nogarin. “Se non cidanno risposte certe - ha detto Monica Ca-vallini della segreteria provinciale FilcamsCgil - sulla continuità del servizio e sullaconseguente salvaguardia occupazionale ilprimo di aprile occuperemo biblioteche emusei”. Anche gli studenti che frequentanole biblioteche hanno consegnato alle lavo-ratrici una petizione con 75 firme perché lebiblioteche non chiudano e si continui adaffidare il servizio alle� cooperative che finoa oggi hanno gestito l’attività. Fonte: Tirreno

Sperimentando l’alternanzascuola-lavoro

L’ Istituto Magistrale “Elena Principessa diNapoli” e la Cooperativa sociale “SanMichele Arcangelo” hanno stipulato unaccordo con il quale la “San Michele Ar-cangelo” si impegna ad accogliere a titologratuito presso le sue strutture 23 studenti

in alternanza scuola lavoro, per 65 orea partire dal 17/02/2016 e fino al19/03/2016. L’ alternanza costituisce unamodalità di realizzazione del sistemad’istruzione e formazione per assicurare aigiovani l’acquisizione di competenze spen-dibili nel mercato del lavoro, diventandoparte integrante dei percorsi di istruzione.Si tratta di contribuire a realizzare unaforma di apprendimento duale per accom-pagnare lo studente nel passaggio dallostudio al lavoro. Sono destinatari tutti glistudenti e le studentesse delle terze classidell’ Istituto Magistrale, nello specifico LiceoLinguistico. La cooperativa ha accolto conorgoglio la richiesta della scuola mettendosia disposizione degli studenti e ringraziandoper essere stata scelta come esempio perfar conoscere ai ragazzi il significato di ac-coglienza e integrazione. I ragazzi sarannoinseriti nel contesto operativo, saranno af-fiancati e assistiti nel percorso dallo staffcomposto da: Dott. Gabriele Giraldi Ammi-nistratore unico della cooperativa), MariaCristina Barberini (Capo progetto e tutoresterno), Dott.ssa Michela Zola (Psicologa),Dott.ssa Donatella Perazzi (Assistente So-ciale), Dott.ssa Kamela Sheikh Moussa(Mediatore culturale), Mamadi Manneh(Mediatore culturale) in stretta collabora-zione con la Prof.ssa Annamaria Zannetti(tutor interno dell’istituzione scolastica) conprofessionalità e disponibilità come è nellostile della S.M.A Tutto ciò si unisce perfet-tamente alla promozione nei ragazzi dellaconsapevolezza delle dinamiche di un con-testo professionale e la conoscenza dellecaratteristiche economiche del mercato dilavoro del territorio locale. Gli studentiavranno anche la possibilità di sviluppareuna maggiore consapevolezza del rapportotra propri interessi e attitudini e le possibi-lità formative e professionali offerte dal con-testo territoriale. Avranno altresì lapossibilità di sviluppare o consolidare le ca-pacità di lavorare in gruppo nel rispettodelle proprie e altrui caratteristiche in vistadell’ obiettivo comune da raggiungere. Ul-tima, ma non meno importante, sarà lapossibilità di poter acquisire le capacitàdelle professionalità con le quali gli studentientreranno in contatto. Tutte queste possi-bilità si sposano perfettamente con quelliche sono da sempre gli obiettivi della “San

Michele Arcangelo”. A coronamento di tuttociò ci sarà un incontro finale con gli studentie i loro genitori, i beneficiari del progetto elo staff della Cooperativa.Fonte: Retinvetrina

Un percorso formativo per operatoriche assistono persone autistiche

È promosso dalla coop sociale di tipo A e B“Castel Monte” di Montebelluna, associata aLegacoop Veneto, assieme alla fondazioneSacra Famiglia onlus, e con il patrocinio del-l’Ulss 8, il “Percorso formativo per operatoridell’educazione ed abilitazione di personeautistiche”, che si svolgerà dal 6 maggio al 2luglio prossimi a Fanzolo di Vedelago, in pro-vincia di Treviso, presso villa Emo.Obiettivo del corso, fornire a operatori edu-cativi, sociali e sanitari, insegnanti, genitori,familiari e tutori di persone autistiche gli stru-menti per promuovere un contesto educa-tivo che favorisca l’apprendimento, losviluppo cognitivo, sociale, motorio, affettivoe relazionale. Direttore scientifico del corso,il professor Lucio Moderato, psicologo e psi-coterapeuta, docente di psicologia all’Uni-versità Cattolica di Milano e ideatore delprogetto “Superability”. Il percorso completoprevede 13 moduli: 8 per il corso base, delladurata di 32 ore, e 5 per il corso di perfezio-namento, di 20 ore. Le giornate formative siterranno il venerdì dalle 14.30 alle 18.30 eil sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00alle 18.00 nei giorni 6, 7, 20 e 21 maggio,24 e 25 giugno, 1 e 2 luglio 2016. Per le cooperative, gli enti, le fondazioni, leassociazioni che iscrivono 5 partecipanti è ri-servata una tariffazione agevolata. Per iscriversi è necessario scaricare il mo-

COOPERATIVA SAN MICHELE ARCANGELO

CASTEL MONTE

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dulo di iscrizione dal sito www.castelmonte-onlus.it (sezione News/eventi), e inviarlo allasegreteria organizzativa: dottoressa BarbaraChiesurin, tel. 0423/302922; fax0423/609375; mail [email protected]

Nasce una nuova cooperativa dicomunità in provincia di Terni

Servizi su misura per il benessere, la salutee i bisogni della vita quotidiana dei singoli edelle famiglie, progettati in modo condivisonel territorio collinare in cui opera, sarannoal centro di un evento di inaugurazione dellaoperatività di una nuova cooperativa socialenella Valle del Basso Tevere. Giove, in pro-vincia di Terni ha tutto: aria buona, un patri-monio arboreo prezioso, la tipicità delpaesaggio agricolo, scuole, comune, biblio-teca, ambulatori, farmacia, ufficio postale,banca, negozi, supermercati, un magnificocastello, un belvedere, una splendidaChiesa, un antico convento, un borgo benconservato, una stazione dei Carabinieri,ospedali funzionanti a distanza ragionevole,una stazione ferroviaria e un casello del-l’autostrada. Sabato 2 aprile 2016 alle ore17, presso la sala Conferenze del Comunedi Giove, Amministratori locali ed esperti diEconomia e di Programmazione sociale par-teciperanno ad un incontro pubblico per fe-steggiare la apertura della sede della

cooperativa sociale che opererà soprattuttolocalmente a Giove (TR) e nei comuni limi-trofi. In una area a forte densità di popola-zione +65, mentre le prestazioni sanitarie ela semplificazione delle procedure ammini-strative richiederebbero nuove alfabetizza-zioni e una continua capacità di apprendere,la nuova cooperativa punta proprio sulla fa-cilitazione e l’aggiornamento continuo dellacomunicazione fra generazioni. La fotogra-fia scelta come foto di gruppo in cui ricono-scersi per le quattro generazionicontemporanee ancora viventi che abitano ilpaese, rappresenta una famiglia su un carrotrasportato da buoi che porta le olive rac-colte e le consegna a chi sta lavorando allamolitura. Partecipano tutti: donne, bambini,uomini, è il momento de “l’aiutarella”, mo-menti critici di intenso lavoro nella agricol-tura e nella vita quotidiana in cui ci si aiutaentro la famiglia o le famiglie, che vivonosotto lo stesso tetto, maanche fra vicini, in campagna, o in paese, ofra paesi vicini. Negli anni Quaranta, che ve-diamo rappresentati dalla fotografia digruppo, “l’aiutarella” funzionava ed era mo-tivo di festa alla fine del grande lavoro svolto.La cooperativa ha scelto questo riferimentoantropologico, perché si propone di operare per sviluppare compe-tenze utili al sostegno della vita quotidiana.

La formazione continua dei soci, attraversouno stile di lavoro sociale empatico e colla-borativo, basato sulla socievolezza, sul buonsenso, sul contatto umano e, non solo sullacompilazione di un modulo e la pondera-zione perfetta di una graduatoria, sarà alcentro della attenzione alla qualità dellanuova impresa. Trovare soluzioni che facili-tino salute, benessere e prevenzione attra-verso reti della cooperazione, dei servizisociali pubblici e di tutte le risorse offertedalla legislazione regionale e comunitariasarà l’obiettivo prioritario de “L’Aiutarella”.

Sprar di Messina, il Comune nonpaga cooperativa e utenze

“Il Comune di Messina, tra aprile e lugliodello scorso anno, ha ricevuto 129mila eurodal ministero degli Interni per la gestionedello Sprar (Sistema di Protezione per Ri-chiedenti Asilo e Rifugiati). Nonostante ifondi provenienti da Roma, Palazzo Zancanon ha corrisposto neanche un euro allacooperativa Proalter 2000 che dal febbraio2014 gestisce il centro d’accoglienza nelterritorio cittadino. Lo segnalano i consigliericomunali Donatella Sindoni e Daniele Zuc-carello, tramite una interrogazione indiriz-zata al sindaco Accorinti. I due esponenti diGrande Sud sottolineano inoltre che il Co-mune non ha provveduto al pagamentodelle utenze, che ha generato il taglio dellestesse con aggravio delle criticità di vivibi-lità per i 4 nuclei familiari composti da 6adulti e 7 bambini, che si trovano all’internodello SPRAR, che al momento sono senzaacqua calda ed energia elettrica. Pertanto,i due consiglieri chiedono al primo cittadinole motivazioni del mancato stanziamento difonsi alla Proalter e se in caso di impossi-bilità a pagare le utenze abbia l’intenzionee la volontà di attivarsi per il trasferimentoimmediato degli ospiti in altra sede, al finedi alleviare i disagi e migliorare le condizionidi vivibilità, al momento precarie all’internodella struttura”. Fonte: Normanno.com

L’AIUTARELLA

PROALTER 2000

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Il mutamento dei paradigmi delsenso religioso

Per comprendere il processo evolutivo delfenomeno religioso è utile partire da duedati. Il primo: nel 1993 la quota di personeche si autodefiniva atea o agnostica (5%) osi collocava in una posizione indeterminatao incerta (5%), era circa il 10%. Quasi 25

anni dopo, la quota di italiani che afferma dinon credere è raddoppiata, salendo al 20%.Il secondo dato è relativo all’adesione alcattolicesimo: per metà della popolazioneesso resta il punto di riferimento forte econvinto, anche se, in parte, sono mutati iparametri di adesione e, soprattutto, leforme del senso religioso. Il processo di depotenziamento dell’afflatoreligioso, già in corso negli anni ’90 è pro-seguito e ha generato sia l’ampliarsi delleforme di distacco, sia l’insediarsi di una cul-tura spirituale, marcata dalla soggettività edalla riduzione della valenza evocativa delrichiamo e dei precetti religiosi. Non si trattasolo dell’imporsi del “dio personale”, comesegnalato dal tedesco Ulrich Beck (con ilcalo d’interesse verso dogmi e regole di-sciplinari condivise). Né si può parlare sola-mente del rafforzarsi, segnalato dal polaccoZygmunt Bauman, di forme religiose “à lacarte”, frutto di ibridazioni di temi e pulsionidifferenti, con incursioni esotiche o neo-spi-ritualiste. Il processo metamorfico degli ul-timi decenni si esprime, per una quota nonridotta di persone, nel passaggio dalla reli-gione come relazione con Dio, alla religionecome strumento di pace interiore e di inti-mità con se stessi. Un percorso dall’esternoverso l’interno, un cammino d’interiorizza-zione del senso religioso, in cui la dimen-sione spirituale assume una nuova pluralitàdi contorni e significati, divenendo una ri-cerca di felicità e serenità interiore, nonchéun paradigma accogliente (per far frontealle incertezze esistenziali) e giustificatorio(per assolvere se stessi di fronte alle insuf-ficienze, alle debolezze e alle fragilità per-sonali). Ma esso è anche resistenza,risposta ai surrogati di spiritualità messi incircolo dalla pubblicità e dall’industria deiconsumi, l’espressione della volontà di con-tinuare, ostinatamente, a ricercare sestessi.

NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg.Sondaggio cawi compiuto su un campionenazionale di 1.500 maggiorenni tra il 15 eil 20 marzo 2016.

OSSERVATORIO SWG

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