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Le malattie professionali in edilizia

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Le malattie professionali in edilizia

Il settore dell'edilizia (costituito da PMI per il 99%)detiene uno dei peggiori record in materia di salute e

sicurezza sul lavoro

I dati più recenti dell'INAIL evidenziano che il compartodelle costruzioni si colloca ai primi posti per numero delle MPdenunciate con un incremento del 69% dal 2009 al 2014 (da4287 a 7240) a livello nazionale con un riconoscimento INAILintorno al 40%

“Un cantiere può essere simile ad un altro ma mai

uguale”

Complessa attività ad “alto rischio” per la salute con elevato numero di infortuni e malattie

occupazionali

I lavoratori del settore sono maggiormente espostia FdR

Circa il 45% dei lavoratori edili sostiene che il lavoro incide sul suo stato di salute

L'edilizia è uno dei settori più usuranti dal punto di vista fisico

Criticità del lavoro in cantiere:

le Condizioni di lavoro

sono influenzate da "variabili" difficilmente controllabili:

•le condizioni atmosferiche

•la tipologia dei terreni

•la natura chimica e modalità di utilizzo di applicazione dei materiali

•dimensioni del cantiere, del manufatto

•complessità dell'opera

CANTIERE: ambiente di lavoro in continua evoluzione!

Criticità del lavoro in cantiere:

la Complessità del settore

•tipologie di lavoro e tecniche costruttive numerose e molto diverse fra loro ed in

rapida evoluzione

•provvisorietà logistica dei cantieri

•necessità di lavorare all'aperto

•estrema diversificazione dei prodotti finiti

•meccanizzazione nella movimentazione dei materiali

•uso sempre più esteso dei prefabbricati

•massiccio impiego di sostanze chimiche

•introduzione di nuovi materiali

•trasformazione dei materiali tradizionali

Edilizia: elevato rischio professionale legato a pluralità e contemporaneità di esposizione a FdR

chimici, fisici, biologici e di organizzazione del lavoro:

� Rumore

� MMC

� Posture incongrue

� Movimenti ripetitivi

� Vibrazioni

� Scuotimenti

� Fibre/Polveri

� Agenti chimici

� Agenti biologici

� Cancerogeni

� Condizioni climatiche sfavorevoli

� Fatica fisica

� Stress

� Ritmi di lavoroNb: Profili di rischio diversi per mansione

Ma…

� Scarsa conoscenza dei fattori di rischio

� Complessa organizzazione del lavoro

� Carenza nell’adozione di misure di prevenzione primaria e secondaria

� Disattenzione all’applicazione delle norme di prevenzione e sicurezza

Due temi strategici

�Organizzazione del lavoro

�Maestranze

L’Organizzazione del lavoro

•imprese di piccole dimensioni (99% occupano meno di 10 dipendenti)

•contemporanea presenza di più imprese

•lavori in subappalto, per conto terzi, a cottimo

•utilizzo promiscuo di strumenti, impianti, opere provvisionali

•maestranze in continuo movimento in cantiere

•elevato numero di ore lavorate (straordinari)

•lavoro irregolare…

“Influenza l’entità dell’esposizione ai diversi FdR presenti e

rappresenta il maggiore ostacolo alla prevenzione!”

Per cui complessa Organizzazione del lavoro e…

Complessa è la VdR e difficile la Prevenzione

e la Vigilanza !

LE MAESTRANZE

- molti sono lavoratori autonomi (38,4%)

- elevata mobilità per raggiungere i cantieri di lavoro

- stili di vita

- bassa scolarità e scarsa cultura

- scarsa professionalità (formazione!)

-numerosi immigrati (lingua e formazione, abitudini)

-appartengono a imprese diverse

- prepensionamenti per motivi di salute…

-propensione ad accettare il rischio come inevitabile

La componente legata all’individuo quanto pesa?

Esistono diverse definizioni di MP a seconda del contesto (epidemiologico, preventivo, assicurativo, ecc).

Una definizione di carattere generale può essere la seguente: ” qualsiasi stato morboso che possa essere posto in rapporto causale con lo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa”

È caratterizzata da una graduale e progressiva azione di fattoripresenti nell'ambiente di lavoro che possono compromettere lasalute dei lavoratori.

Dunque una condizione patologica la cuieziopatogenesi può essere ricondottaall'attività lavorativa svolta dal soggetto aseguito dell'esposizione ad uno o più fattoridi rischio presenti nel ciclo lavorativostesso o nell'ambiente di lavoro

�Le malattie professionali sono espressione del rischioche l’attività lavorativa comporta per la salute degliaddetti.

�La tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattieprofessionali ha la funzione di garantire una protezionesanitaria ed economica ai lavoratori colpiti da malattieprofessionali, nonché di fornire assistenza economicaai superstiti del lavoratore se deceduto

�Il costo dell’assicurazione grava esclusivamente suldatore di lavoro mediante il pagamento di appositipremi.

L'assicurazione obbligatoria:

principali riferimenti normativi

D.P.R. 30 giugno 1965, n.1124.

Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38

Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell'articolo 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144

(G.U. 1° marzo 2000, n. 50).

Tabella Malattie Professionali in allegato al DPR 1124/65

Aggiornamenti Tabella Malattie ProfessionaliDPR 13 aprile 1994, n. 336

� 58 voci tabella industria

� 27 voci tabella agricoltura

Nuove Tabelle delle Malattie Professionali dell’industria e dell’agricoltura DM 9 aprile 2008 (G.U. n. 169 del 21 luglio 2008): c.d. malatte tabellate

� 85 voci tabella industria

� 24 voci tabella agricoltura

MALATTIA TABELLATA

LA TABELLA COSTITUITA DA TRE COLONNE:

• LE MALATTIE

• LE LAVORAZIONI CHE PROVOCANO CIASCUNA MALATTIA

• IL PERIODO MASSIMO DI INDENNIZZABILITĂ

IL PERIODO DI TEMPO DALLA CESSAZIONE DELLA ESPOSIZIONE ALRISCHIO ENTRO IL QUALE DEVE MANIFESTARSI LA MALATTIA,PERESSERE CONSIDERATA PROFESSIONALE E CIOE’ ASSICURATIVAMENTETUTELATA

QUINDI :

Le malattie professionali sono tabellate se:1.indicate nelle due tabelle (una per l’industria e una per l’agricoltura)

2.provocate da lavorazioni indicate nelle stesse tabelle

3.denunciate entro un determinato periodo dalla cessazione dell’attività rischiosa, fissato nelle tabelle stesse (“periodo massimo di indennizzabilità”).

Obblighi del medico :

� Certificato medico di malattia professionalefinalità assicurativa

� Denuncia-segnalazione di malattia professionale

finalità epidemiologica

� Referto di malattia professionalefinalità repressiva

l

Le M.P. e Work-related diseases (certe,probabili, possibili: sulla base della

normativa e letteratura scientifica) erelativi fattori di rischio in edilizia, sonorappresentate da:

� Sordità da rumore (ancora oggi patologia di frequente riscontro pur essendo annosa)

� Effetti extrauditivi del rumore

provocate da utensili, macchine operatrici…

EFFETTI EXTRAUDITIVI DA RUMOREanche per esposizioni inferiori agli 80 decibel

� Effetti neuropsichici:

Irritabilità

Ansia

Stanchezza

Riduzione del rendimento

� Effetti cardiovascolari:

Aumento della pressione arteriosa

Vasocostrizione

Aumento della frequenza cardiaca

� Effetti respiratori:

Aumento frequenza degli atti respiratori

Diminuzione del volume corrente

� Effetti gastrointestinali:

Aumento della secrezione e della motilità gastrica

Disturbi digestivi

Ulcera gastro-duodenale

� Effetti ormonali e bioumorali:

Aumento ormoni surrenalici

Aumento adrenalina e noradrenalina

Aumento glicemia

Aumento colesterolemia

Aumento uricemia

BPC e BPCO (broncopneumopatia cronicaostruttiva), Asma, Irritazione prime vierespiratorie: cemento, additivi del cemento,calcestruzzi e malte cementizie, adesivi,detergenti per murature, c. Portland, c.alluminoso, resine poliuretaniche, polverisilicee, fumi di saldatura, polveri inerti conSiO2 <1%, non silicee (gesso, calce, cemento),silicati e calcare, polveri di legno, fibreminerali artificiali e vetrose, pitture e vernici,condizioni climatiche sfavorevoli (caldo,freddo, sbalzi T°, umidità)

Pneumoconiosi (silicosi e asbestosi).

Patologie autoimmuni nei silicotici

Fibrosi polmonare da fibre ceramiche

Poliangite microscopica, Granulomatosi di Wegener(silice libera cristallina)

Placche ed ispessimenti della pleura da amianto e da fibre ceramiche

� DIC*/DAC*/Follicoliti della cute

(*dermatite irritativa – dermatite allergica)

additivi del cemento, malta cementizia, calcestruzzo, oliminerali distaccanti, lana di vetro o di roccia, solventi ediluenti, adesivi con resine epossidiche, pulenti persuperfici con acido cloridrico e solforico.

Patologia professionale da MMC, Microtraumi, Postura incongrua e Movimenti ripetuti o prolungati

A carico di : colonna vertebrale e arti

Coinvolti: ossa, muscoli, tendini, legamenti, vasi, nervi, articolazioni, dischi intervertebrali..

Arti superiori: tendinopatia cuffia rotatori spalla e clb (capo lungo bicipite), M. Duplay, borsite acromion deltoidea, borsite del sottospinato, borsite del sottoscapolare, borsite bicipitale, borsite sottocoracoidea, epicondilite, epitrocleite, borsite olecranica, tendinopatia inserzionale distale del tricipite, tendinopatia del capo lungo del bicipite e dei flesso-estensori polso e dita…

S. di De Quervain, dita a scatto, M. di

Dupuytren, S. dello stretto toracico (forma

non vascolare), rizoartrosi o artrosi trapezo-

metacarpale, hammer syndrome o s.

dell'ipotenar, artrosi acromion claveare e

gleno omerale, stiloidite, cisti tendinee,

ganglio carpale…ma anche sintomi m.s.

aspecifici

Neuropatie periferiche da intrappolamento

n. mediano e ulnare: Sindrome Tunnel Carpaleo compressione del n. mediano al polso, S. deltunnel cubitale o compressione del n. ulnare algomito, S. del pronatore rotondo ointrappolamento del n. medianoall’avambraccio, S. dell'arcata di Frose (n.interosseo anteriore), S. del canale di Guyono compressione del n. ulnare al polso.

Colonna Vertebrale

Ernie discali

Artrosi lombo-sacrale

Discopatie croniche

CARICHI DISCALI

Soggetto supino 25 Kg sul disco

Soggetto in piedi circa 80-100 Kg

Soggetto seduto senza supporto circa 80 Kg

Soggetto seduto con schienale circa 60-70 Kg

Sollevamento da terra di 20 Kg circa 300 Kg

con peso vicino al corpo

Sollevamento di 20 Kg con peso circa 650 Kg

distante dal corpo

Valori limite: Maschio � 300 Kg

Femmina � 200 Kg

Per carichi discali maggiori di 600 Kg si possono avere danni anche gravi (ernia del disco !)

� Patologia da sovraccarico biomeccanico delginocchio da prolungata posturaaccovacciata/inginocchiata, frequenti flesso estensioni,mantenimento di posture incongrue : borsite,tendinopatia del quadricipite femorale, meniscopatiadegenerativa, sindrome da compressione del nervo SPE(sciatico).

� Patologia da sovraccarico biomeccanico del piede ecaviglia: talalgia plantare (entesopatia), tendinopatiaachillea, sindrome del tunnel tarsale

MM.PP.

da sovraccarico biomeccanico:

le più denunciate!

Notevole impatto sulla capacità lavorativa e sulla conseguente idoneità, assenze dal lavoro, costi sociali…

..costi elevati in termini di:

�assistenza sanitaria e previdenziale

�mancata produzione

�rimpiazzo produzione

�richieste di danno biologico

�maggior rischio per le donne (ripercussioni sul lavoro femminile)

�necessità di adeguati interventi ergonomici nei casi ad esposizione elevata (riduzione dal 30 al 90% dell’incidenza dei disturbi MS)

Patologia Tumorale

mesotelioma maligno e altre neoplasie da amianto(pleura, pericardio,peritoneo, tunica vaginaletesticolo, polmone, laringe, ovaio, faringe, esofago,stomaco, colon retto) e fibre asbestiformi (erionite,fluoro edenite), tumori della cute (epitelioma,melanoma) da U.V -sole- e IPA* in bitumi catrami epeci, oli minerali; del polmone da IPA in bitume, pecie catrame, da silice libera cristallina, radon e suoiprodotti del decadimento (anche linfomi e leucemie),scarico diesel, oli disarmanti, vernici, fumi saldatura,fibre ceramiche refrattarie…

* Idrocarburi policiclici aromatici

vescica da IPA, motori diesel e vernici;leucemia da IPA e benzene; naso e seniparanasali e naso faringe da polvere di legnoduro; melanoma oculare da attività disaldatura; pulenti per superfici con acidosolforico: K laringe; K fegato e vie biliari,LNH* e K rene da solventi (tricloroetilene)...* Linfoma non Hodgkin

effetto sinergico legato allo stile di vita:dieta ipercalorica, fumo, consumo di alcol

Patologia da WBV o Vibrazioni al corpo intero

(guida macchine operatrici):

Dal punto di vista clinico, i lavoratori colpiti da sindrome da

vibrazione a corpo intero accusano prevalentemente disturbi e

lesioni a carico del rachide lombare (lombalgie e lombosciatalgie,

alterazioni degenerative della colonna vertebrale quali

spondiloartrosi, spondilosi, osteocondrosi intervertebrale, discopatie

e ernie discali lombari e/o lombosacrali nei conducenti di veicoli

industriali e di mezzi di trasporto rispetto a gruppi di controllo non

esposti a vibrazioni meccaniche)

Possono aversi anche disturbi e lesioni a carico di :

apparato cervico-brachiale (mediante

amplificazione della risposta muscolare collo-

spalla)

sistema nervoso periferico

sistema cocleovestibolare (ipoacusia, iporeflettività

vestibolare e turbe vestibolari)

sistema circolatorio (emorroidi e varici venose degli arti

inferiori)…

ed in via meno frequente all’apparato gastroenterico

(disturbi gastro-intestinali, gastrite e ulcera peptica) e

dell’apparato riproduttivo femminile (disturbi del ciclo

mestruale, processi infiammatori e anomalie del parto in

donne esposte a vibrazioni con frequenze tra 40 e 55 Hz).

Patologia agli arti superiori da utensilivibranti:

angioneurosi dita mani, DMSmano/braccio/spalla (osteoartropatie polso-gomito-spalla, neuropatie periferiche a caricon. mediano e ulnare, tendiniti e tenosinovitimano-polso)

� Tossicità per fegato, reni, SNC/P da pitture e vernici(solventi, pigmenti, metalli, plastificanti, resine)

� Intossicazione da Pb (manutenzione di palazzi storici!)

� Patologia infettiva (tetano, epatite A, tifo e paratifo,leptospira, anchilostomiasi)

A causa della particolare pericolosità del

tetano, la legge 5 marzo 1963 n. 292 ha

previsto l’obbligatorietà della vaccinazione

antitetanica per una molteplicità di lavoratori

tra cui quelli edili, con obbligo di richiamo

ogni 10 anni.

• Cheratosi attiniche

• Fotoinvecchiamento cutaneo

� Patologia (disturbi g.e, c-circolatori, psichici:DPTS-disturbo post traumatico da stress,disturbo dell'adattamento cronico) da stresslavoro-correlato; da ritmi elevati, da rischioinfortuni elevato, da comunicazione difficile,da alterazione del ritmo sonno veglia(pendolarismo-turni),da job insecurity, maanche... da alimentazione scorretta e abusoalcolico, fumo

� …...................................

Malattie professionali denunciate in Italia(tutte le MP in tutti i settori)

Le denunce di malattia nel 2014 sono state circa 57 mila e 400 (circa 5 mila e 500 in più rispetto al 2013) vs 45000 in Industria e Servizi che corrispondono a 43 mila persone, con un aumento di poco più del 33% rispetto al 2010. Ne è stata riconosciuta la causa professionale nel 36% dei casi circa.

Il 63% delle denunce è per malattie del sistema osteomuscolare (cresciute del 78% rispetto al 2010).

Sono stati 1.700 i lavoratori con malattia asbesto-correlata.

I lavoratori deceduti nel 2014 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.488 (il 26% in meno rispetto al 2010).

Si sono registrati 414 decessi per patologie asbesto-correlate protocollate nell’anno; l’analisi per classi di età mostra che l’85% dei decessi (avvenuti nel 2014) è con età al decesso maggiore di 74 anni.

15 milioni di lavoratori in 3.300.000 ditte

Epidemiologia delle MP in EdiliziaDati INAIL nazionali

Dal 2009 (n.4287) al 2014 (n.7240) in edilizia (tutti i settoritariffari) l’aumento delle denunce è stato del 69% a livellonazionale.

Le più denunciate le malattie da sovraccarico biomeccanico o.articolari e muscolo tendinee (ca 63% del totale)

Riconosciute dall'INAIL nel 2014 nel comparto edile n.2752 (ca40%) /7240 denunciate e 7105 definite

Per rendersi conto del trend crescente basti pensare che nelperiodo 1996-2000 le denunce di malattie da sovraccaricobiomeccanico rappresentavano solo il 2-4% del totale dellemalattie denunciate nel comparto delle costruzioni

In Italia nel 2013 gli occupati nel settore sono stati ca1.463.000 (vs 2 milioni ca nel 2008) pari a ca 28% dei lavoratoridell'industria e all’8% del totale degli occupati dell'interosistema economico nazionale. Di cui ca 695.000 autonomi.

In 656.000 ditte (vs 749.00 nel 2009)

Denunce di malattie professionali in Italiaper regione e definizione amministrativa

Fonte: Rapporto INAIL 2012

21%

30%

26%

19%

33%

30%

32% 67%

60%38

% 51%47

% 52%47

%

54%40

%

53%45

% 67%31

%

79%

75%

67%

71%

63%

69%

55%42

%

4.374.052

9.794.525

5.769.750

5.557.276

4.999.932

4.881.756

4.377.487

4.050.803

3.692.828

1.958.238

1.640.379

1.565.127

1.545.155

1.312.507

1.221.860

1.039.934

886.239

576.194

313.3

41

127.844

Popolazione

residente

50

Per quanto riguarda le patologie da sovraccarico biomeccanico riconosciute dall’INAIL distinte per codice sanitario (dato medio relativo al periodo 2008-2012), la figura di seguito riportata evidenzia che le due categorie di malattie che contribuiscono in misura più rilevante sono le “malattie dei tendini ed affezioni delle sinoviali, tendini e borse” e le “affezioni dei dischi intervertebrali” (dato nazionale)

Nelle due figure sottostanti si riportano la distribuzione per specificogruppo di tariffa all’interno del macrogruppo “Costruzioni ed impianti” dellepatologie da sovraccarico biomeccanico riconosciute dall’INAIL nell’anno2012, e la suddivisione di tali patologie per mansione considerata la mediadel periodo 2008-2012(dato nazionale)

L'incremento del numero di denunce di M.P.risulta da una serie di motivazioni :

� Emersione delle malattie “perdute” grazie a maggiore consapevolezzadei lavoratori e DdL a seguito di iniziative informative intraprese daSoggetti istituzionali e non

� MP da sovraccarico biomeccanico inserite nell'elenco delle malattie a“presunzione legale di origine” dopo l'entrata in vigore del DM 9.4.2008

� Un aumento delle denunce plurime dovuto alla elevata articolazione dellepatologie “tabellate” in particolare da sovraccarico (il numero delledenunce di MP fa riferimento alle patologie e non alle persone; infatti sipuò arrivare a oltre 6 MP in un lavoratore specie quelle da sovraccaricobiomeccanico. Per cui il n. delle denunce è > del numero dei lavoratori)

Non è un’epidemia!